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Gestione della continuità aziendale per Microsoft SharePoint Server 2010 Microsoft Corporation Data pubblicazione: marzo 2011 Autore: Microsoft Office System and Servers Team ([email protected]) Riepilogo In questo documento sono contenute informazioni sulla gestione della continuità aziendale, che è l'insieme delle decisioni, dei processi e degli strumenti aziendali definiti in anticipo per gestire eventuali crisi. Tali informazioni includono le funzionalità di Microsoft SharePoint Server 2010 il cui utilizzo sarà probabilmente previsto nella strategia adottata per la gestione della continuità aziendale. Le informazioni presenti in questo documento sono una copia di parte del contenuto della raccolta di documentazione tecnica di SharePoint Server 2010 (http://go.microsoft.com/fwlink/?

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Gestione della continuità aziendale per Microsoft SharePoint Server 2010

Microsoft Corporation

Data pubblicazione: marzo 2011

Autore: Microsoft Office System and Servers Team ([email protected])

RiepilogoIn questo documento sono contenute informazioni sulla gestione della continuità aziendale, che è l'insieme delle decisioni, dei processi e degli strumenti aziendali definiti in anticipo per gestire eventuali crisi. Tali informazioni includono le funzionalità di Microsoft SharePoint Server 2010 il cui utilizzo sarà probabilmente previsto nella strategia adottata per la gestione della continuità aziendale.

Le informazioni presenti in questo documento sono una copia di parte del contenuto della raccolta di documentazione tecnica di SharePoint Server 2010 (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=181463&clcid=0x410) al momento della data di pubblicazione. Per il contenuto più aggiornato, vedere la raccolta di documentazione tecnica sul Web.

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SommarioGestione della continuità aziendale per Microsoft SharePoint Server 2010.................i

Ottenere assistenza...................................................................................................xv

Pianificare la gestione della continuità aziendale (SharePoint Server 2010)...............1

Funzionalità di gestione della continuità aziendale.....................................................1

Contratti di servizio.....................................................................................................3

Contenuto correlato....................................................................................................4

Pianificare la protezione del contenuto mediante i Cestini e il controllo delle versioni (SharePoint Server 2010).........................................................................................6

Protezione del contenuto mediante i Cestini..............................................................6

Protezione del contenuto mediante il controllo delle versioni...................................9

Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).....................................10

Definire i requisiti aziendali.......................................................................................10

Scegliere gli elementi da proteggere e ripristinare nell'ambiente.............................11

Scegliere gli strumenti...............................................................................................16

Determinare le strategie...........................................................................................19

Pianificare il backup e il ripristino per prestazioni ottimali........................................20

Contenuto correlato..................................................................................................22

Panoramica del backup e del ripristino (SharePoint Server 2010).............................23

Scenari di backup e di ripristino................................................................................23

Architettura di backup...............................................................................................23

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Processi di ripristino..................................................................................................33

Contenuto correlato..................................................................................................37

Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010).................................................38

Panoramica della disponibilità..................................................................................38

Scelta di una strategia e di un livello di disponibilità.................................................41

Ridondanza e failover tra data center posizionati vicini e configurati come una singola farm (farm «estesa»).................................................................................53

Pianificare il ripristino di emergenza (SharePoint Server 2010)................................55

Panoramica del ripristino di emergenza....................................................................55

Scegliere una strategia di ripristino di emergenza.....................................................56

Pianificazione di data center con cold standby.........................................................57

Pianificazione di data center con warm standby.......................................................58

Pianificazione di data center con hot standby...........................................................58

Requisiti di sistema per il ripristino di emergenza.....................................................65

Pianificazione della gestione dei record (SharePoint Server 2010)...........................66

Panoramica della gestione dei record (SharePoint Server 2010)..............................68

Elementi di un sistema di gestione dei record...........................................................68

Panoramica della pianificazione della gestione dei record........................................70

Concetti.....................................................................................................................72

Creare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010...............73

Identificare i tipi di record.........................................................................................73

Completare il piano file.............................................................................................75

Foglio di lavoro..........................................................................................................78iv

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Tecniche per convertire documenti attivi in record..................................................79

Completamento del piano.........................................................................................81

Pianificazione dei record fisici (SharePoint Server 2010)...........................................84

Identificare i tipi di record.........................................................................................84

Identificare le proprietà di ogni tipo di record..........................................................85

Organizzare i tipi di contenuto..................................................................................86

Organizzare l'archivio dei record...............................................................................87

Foglio di lavoro..........................................................................................................87

Concetti.....................................................................................................................88

Pianificazione di eDiscovery (SharePoint Server 2010)..............................................89

Supporto di eDiscovery in SharePoint Server 2010...................................................89

Controllo...................................................................................................................90

Scadenza...................................................................................................................91

Ricerca.......................................................................................................................91

Utilizzo di un archivio dei record rispetto alla gestione dei record sul posto (SharePoint Server 2010).......................................................................................92

Progettazione della gestione dei record sul posto (SharePoint Server 2010)............96

Panoramica della pianificazione della gestione dei record sul posto........................97

Scelta tra cartelle o tipi di contenuto........................................................................97

Definizione dei tipi di contenuto...............................................................................99

Organizzazione delle cartelle per la gestione dei record sul posto............................99

Attività generali di pianificazione della gestione dei record....................................101

Fogli di lavoro..........................................................................................................103v

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Concetti...................................................................................................................103

Backup (SharePoint Server 2010)............................................................................104

Eseguire il backup completo o parziale di una farm................................................104

Concetti...................................................................................................................106

Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010)........................................107

Considerazioni per l'esecuzione del backup di una farm.........................................107

Requisiti per l'attività...............................................................................................109

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di una farm........................109

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di una farm.................110

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di una farm...............111

Contenuto correlato................................................................................................112

Eseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).......113

Requisiti per l'attività...............................................................................................114

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup della configurazione di una farm.....................................................................................................................114

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup della configurazione di una farm...............................................................................................................115

Concetti...................................................................................................................116

Eseguire il backup di un'applicazione Web (SharePoint Server 2010).....................117

Considerazioni per il backup di un'applicazione Web.............................................117

Requisiti per l'attività...............................................................................................118

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un'applicazione Web.....118

vi

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Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un'applicazione Web.............................................................................................................................119

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un'applicazione Web.............................................................................................................................121

Contenuto correlato................................................................................................122

Eseguire il backup di un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010).............123

Requisiti per l'attività...............................................................................................124

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un'applicazione di servizio.............................................................................................................................124

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un'applicazione di servizio.................................................................................................................126

Concetti...................................................................................................................127

Eseguire il backup dei componenti di ricerca (SharePoint Server 2010).................128

Requisiti per l'attività...............................................................................................129

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup dei componenti di ricerca..129

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup dei componenti di ricerca.............................................................................................................................130

Eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura (SharePoint Server 2010)....132

Requisiti per l'attività...............................................................................................133

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura....................................................................................................................133

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura..............................................................................................134

Concetti...................................................................................................................135

Eseguire il backup di un database del contenuto (SharePoint Server 2010)...........136

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Requisiti per l'attività...............................................................................................136

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un database del contenuto.............................................................................................................................137

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un database del contenuto............................................................................................................138

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un database del contenuto............................................................................................................139

Concetti...................................................................................................................140

Eseguire il backup di database in snapshot (SharePoint Server 2010)....................141

Requisiti per l'attività...............................................................................................142

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un database in uno snapshot..............................................................................................................142

Altre risorse.............................................................................................................142

Eseguire il backup delle personalizzazioni (SharePoint Server 2010)......................143

Backup dei pacchetti delle soluzioni........................................................................144

Backup degli elementi di sito creati.........................................................................147

Backup dei flussi di lavoro.......................................................................................147

Backup delle modifiche apportate al file Web.config..............................................148

Backup dei prodotti di terze parti............................................................................149

Backup delle modifiche apportate mediante modifica diretta................................149

Backup delle personalizzazioni sviluppate non inserite in pacchetti come soluzioni.............................................................................................................................149

Contenuto correlato................................................................................................150

Eseguire il backup di una raccolta siti (SharePoint Server 2010).............................152

viii

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Requisiti per l'attività...............................................................................................152

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di una raccolta siti.............153

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di una raccolta siti......154

Concetti...................................................................................................................155

Esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti (SharePoint Server 2010). 156

Requisiti per l'attività...............................................................................................156

Utilizzare Windows PowerShell per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti............................................................................................................157

Utilizzare Amministrazione centrale per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti............................................................................................................158

Concetti...................................................................................................................159

Eseguire il backup o l'archiviazione dei registri (SharePoint Server 2010)...............160

[Essenziale] Eseguire il backup dei registri delle transazioni...................................160

[Consigliato] Raccogliere i dati di utilizzo................................................................162

[Consigliato] Archiviare i registri diagnostici...........................................................162

Effettuare la preparazione per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)....165

Limitazioni...............................................................................................................165

Requisiti...................................................................................................................166

Come creare una cartella condivisa.........................................................................167

Altre risorse.............................................................................................................167

Configurazione delle autorizzazioni per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)....................................................................................................................168

Autorizzazioni per il servizio timer SPTimerV4 e l'account di SQL Server................168

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Appartenenze ai gruppi necessarie per eseguire operazioni di backup e ripristino in Amministrazione centrale....................................................................................168

Impostazione delle autorizzazioni per l'esecuzione di operazioni di backup e ripristino mediante Windows PowerShell............................................................169

Ripristino (SharePoint Server 2010)........................................................................172

Eseguire il ripristino totale o parziale di una farm...................................................173

Concetti...................................................................................................................174

Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010)......................................................175

Considerazioni per il ripristino di una farm.............................................................175

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare una farm.......................................178

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare una farm...............................179

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare una farm..............................181

Contenuto correlato................................................................................................184

Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)......................185

Panoramica.............................................................................................................185

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare la configurazione di una farm.......185

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare la configurazione di una farm186

Utilizzare SQL Server per ripristinare la configurazione di una farm.......................188

Concetti...................................................................................................................188

Documentare le impostazioni di configurazione della farm (SharePoint Server 2010).............................................................................................................................189

Esempio di utilizzo di un cmdlet..............................................................................196

Copiare le impostazioni di configurazione da una farm all'altra (SharePoint Server 2010)....................................................................................................................199

x

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Eseguire il backup e il ripristino di una farm senza i database del contenuto per copiare le impostazioni di configurazione............................................................200

Eseguire il backup e il ripristino delle sole impostazioni di configurazione.............201

Creare una distribuzione tramite script per copiare le impostazioni di configurazione.............................................................................................................................202

Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)...................................203

Considerazioni per il ripristino di un'applicazione Web...........................................203

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione Web....................204

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione Web.............205

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare i database associati a un'applicazione Web............................................................................................207

Ulteriori passaggi da eseguire per ripristinare un'applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata su moduli.........................................................208

Ulteriori passaggi da eseguire per rimuovere i provider di attestazioni duplicati dopo avere ripristinato un'applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata sulle attestazioni.......................................................................................208

Ulteriori passaggi da eseguire per riconfigurare gli account utente della cache degli oggetti..................................................................................................................209

Contenuto correlato................................................................................................209

Ripristinare un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010)...........................210

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione di servizio............211

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione di servizio....212

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare i database per un'applicazione di servizio.............................................................................................................213

Ripristinare i componenti di ricerca (SharePoint Server 2010)................................215

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Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione del servizio di ricerca.............................................................................................................................216

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione del servizio di ricerca..................................................................................................................217

Ripristinare i servizi di archiviazione sicura (SharePoint Server 2010).....................219

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare il servizio di archiviazione sicura.............................................................................................................................219

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare il servizio di archiviazione sicura...221

Concetti...................................................................................................................222

Ripristinare un database del contenuto (SharePoint Server 2010)..........................223

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un database del contenuto..........224

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un database del contenuto...225

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare un database del contenuto. .226

Concetti...................................................................................................................227

Collegare e ripristinare un database del contenuto di sola lettura (SharePoint Server 2010)....................................................................................................................228

Utilizzare Windows PowerShell per collegare e ripristinare un database del contenuto di sola lettura......................................................................................228

Ripristinare le personalizzazioni (SharePoint Server 2010).....................................230

Ripristino dei pacchetti delle soluzioni....................................................................230

Ripristino degli elementi di sito creati.....................................................................233

Ripristino dei flussi di lavoro...................................................................................233

Ripristino delle modifiche apportate al file Web.config..........................................234

Ripristino delle modifiche apportate mediante modifica diretta............................235

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Ripristino delle personalizzazioni sviluppate non inserite in pacchetti come soluzioni.............................................................................................................................235

Contenuto correlato................................................................................................236

Ripristinare una raccolta siti (SharePoint Server 2010)...........................................238

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare una raccolta siti............................238

Concetti...................................................................................................................240

Importare un elenco o una raccolta documenti (SharePoint Server 2010).............241

Importare un sito, un elenco o una raccolta documenti.........................................241

Concetti...................................................................................................................243

Configurazione della disponibilità (SharePoint Server 2010)...................................244

Concetti...................................................................................................................244

Configurare la disponibilità mediante il clustering di SQL Server (SharePoint Server 2010)....................................................................................................................245

Configurare la disponibilità mediante il mirroring dei database di SQL Server (SharePoint Server 2010).....................................................................................246

Prima di iniziare.......................................................................................................248

Configurare il mirroring dei database a disponibilità elevata..................................251

Configurare i prodotti SharePoint 2010 in modo che riconoscano i database con mirroring..............................................................................................................251

Esperienza utente durante un failover....................................................................252

Monitoraggio e risoluzione dei problemi del mirroring...........................................252

Altre risorse.............................................................................................................252

Script di esempio per la configurazione del mirroring dei database di SQL Server (SharePoint Server 2010).....................................................................................253

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Configurare il mirroring dei database con i certificati e il recupero con registrazione completa..............................................................................................................254

Impostare un server di controllo.............................................................................258

Trasferire le autorizzazioni nel server mirror..........................................................260

Rimozione del mirroring da un server.....................................................................260

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Ottenere assistenzaÈ stato compiuto ogni sforzo possibile per garantire l'accuratezza del presente documento. Questo contenuto è inoltre disponibile online nella raccolta di documentazione tecnica TechnNet di Office System. In caso di problemi, è pertanto possibile controllare gli eventuali aggiornamenti all'indirizzo Web seguente:

http://technet.microsoft.com/it-it/office

Se non si riesce a trovare la risposta desiderata nel contenuto online, è possibile inviare un messaggio a Microsoft Office System and Servers Team all'indirizzo di posta elettronica seguente:

[email protected]

Se la propria domanda riguarda prodotti Microsoft Office e non il contenuto di questo documento, effettuare una ricerca in Guida e supporto tecnico Microsoft o nella Microsoft Knowledge Base all'indirizzo Web seguente:

http://support.microsoft.com

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Pianificare la gestione della continuità aziendale (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

La gestione della continuità aziendale è l'insieme delle decisioni, dei processi e degli strumenti aziendali definiti in anticipo per gestire eventuali crisi. Per crisi si intende un evento locale, regionale o nazionale, ma anche un evento che può avere effetto solo sulla propria azienda.

Nella strategia di gestione della continuità aziendale è probabilmente previsto l'utilizzo delle funzionalità di Microsoft SharePoint Server 2010, ma è comunque consigliabile mettere a punto un piano globale molto più completo che includa gli elementi seguenti:

Procedure documentate in modo chiaro

Archiviazione fuori sede dei record aziendali chiave

Contatti designati in modo chiaro

Formazione continuativa del personale, inclusi esercitazioni e approfondimenti

Meccanismi di ripristino fuori sede

Contenuto dell'articolo:

Funzionalità di gestione della continuità aziendale

Contratti di servizio

Funzionalità di gestione della continuità aziendalePer supportare la gestione della continuità aziendale, Microsoft SharePoint Server 2010 offre le funzionalità seguenti:

Controllo delle versioni   Può accadere che gli utenti perdano dati sovrascrivendo un documento. Il controllo delle versioni consente agli utenti di mantenere più copie dello stesso documento in una raccolta documenti. Nel caso in cui venga apportata una modifica indesiderata, venga sovrascritto un documento o un documento risulti danneggiato, l'utente può ripristinare senza difficoltà la versione precedente. Quando il controllo delle versioni è abilitato, gli utenti possono ripristinare i dati personalmente.

Per ulteriori informazioni, vedere Pianificare la protezione del contenuto mediante i Cestini e il controllo delle versioni (SharePoint Server 2010).

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Cestino   In SharePoint Server 2010 sono disponibili due tipi di Cestino. Gli utenti che dispongono delle autorizzazioni appropriate possono utilizzare il Cestino principale per ripristinare documenti, elementi di elenchi, elenchi e raccolte documenti eliminati da un sito. Gli amministratori delle raccolte siti possono utilizzare il Cestino secondario, o Cestino della raccolta siti, per ripristinare gli elementi eliminati dal Cestino principale. Quando il Cestino principale è abilitato, gli utenti possono ripristinare i dati personalmente.

Per ulteriori informazioni, vedere Pianificare la protezione del contenuto mediante i Cestini e il controllo delle versioni (SharePoint Server 2010).

Centro record   I siti Centro record supportano la gestione dell'archiviazione dei record per motivi legali, normativi o aziendali. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificazione della gestione dei record (SharePoint Server 2010).

Backup e ripristino   È possibile utilizzare i cmdlet di Windows PowerShell o il sito Web Amministrazione centrale SharePoint per eseguire il backup e il ripristino di farm, database, applicazioni Web e raccolte siti. Sono inoltre disponibili numerosi strumenti esterni e di terze parti che è possibile utilizzare per eseguire il backup e il ripristino dei dati. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

Disponibilità   Non esistono singole funzionalità in grado di garantire la disponibilità in un ambiente SharePoint Server 2010. Tra i numerosi approcci di aumento della disponibilità che è possibile adottare vi sono i seguenti:

Tolleranza di errore dei componenti e della rete

Ridondanza dei server e dei relativi ruoli in una farm

Per ulteriori informazioni sulla disponibilità, vedere Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010).

Ripristino di emergenza   Non esistono singole funzionalità in grado di garantire il ripristino di emergenza in un ambiente SharePoint Server 2010. Tra i numerosi approcci di aumento della disponibilità che è possibile adottare in caso di disconnessione di un data center vi sono i seguenti:

Archiviazione dei backup in una sede esterna, dentro e fuori la propria area geografica

Invio delle immagini dei server a sedi esterne

Esecuzione di più data center, con gestione dei dati limitata a un solo data center e disponibilità in standby degli altri

Per ulteriori informazioni sul ripristino di emergenza, vedere Pianificare il ripristino di emergenza (SharePoint Server 2010).

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Contratti di servizioLa gestione della continuità aziendale è un'area chiave, nella quale i gruppi IT offrono contratti di servizio che consentono di definire le aspettative insieme ai gruppi di clienti. Molte organizzazioni IT offrono diversi tipi di contratti di servizio, associati a diversi livelli di addebito.

Nell'elenco seguente vengono descritte le caratteristiche comuni dei contratti di servizio per la gestione della continuità aziendale:

Controllo delle versioni

Se offerto.

Quantità di spazio assegnato.

Cestini

Se offerti.

Quantità di spazio assegnato per il Cestino principale e per quello secondario.

Tempo di conservazione degli elementi prima dell'eliminazione definitiva in ogni Cestino.

Costi aggiuntivi per il ripristino degli elementi eliminati in modo definitivo dal Cestino secondario.

Backup e ripristino

I contratti di servizio per il backup e il ripristino in genere identificano gli oggetti e i servizi che possono essere sottoposti a backup e ripristino, nonché gli obiettivi relativi al tempo, al punto e al livello di ripristino di ognuno. Un contratto di servizio può inoltre identificare la finestra temporale di backup disponibile per ogni oggetto. Per ulteriori informazioni sui contratti di servizio per il backup e il ripristino, vedere Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

L'obiettivo in termini di tempo di ripristino (RTO, Recovery Time Objective) è l'obiettivo relativo alla durata massima che un processo di ripristino dati può avere. Dipende da quanto tempo l'azienda può permettersi di restare con il sito o il servizio non disponibile.

L'obiettivo in termini di punto di ripristino (RPO, Recovery Point Objective) è l'obiettivo relativo all'intervallo di tempo massimo che può trascorrere tra l'ultimo backup disponibile e qualsiasi punto di errore potenziale. Dipende dalla quantità di dati che l'azienda può permettersi di perdere in caso di errore.

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L'obiettivo in termini di livello di ripristino (RLO, Recovery Level Objective) è l'obiettivo che definisce il livello di dettaglio con cui deve essere possibile ripristinare i dati, ad esempio l'intera farm, l'applicazione Web, la raccolta siti, il sito, l'elenco o la raccolta oppure l'elemento.

Disponibilità

Per ogni componente di una farm per cui è previsto un piano di disponibilità, un contratto di servizio per la disponibilità può identificare la disponibilità come una percentuale di tempo di attività, spesso espressa con un numero di nove, ovvero la percentuale di tempo in cui un determinato sistema è attivo e funzionante. Un sistema con una percentuale di tempo di attività pari a 99,999 ad esempio ha cinque numeri nove di disponibilità.

Nota:

Per il calcolo della disponibilità, la maggior parte delle organizzazioni esclude o aggiunge specificamente ore per attività di manutenzione pianificate.

Per ulteriori informazioni, vedere Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010).

Ripristino di emergenza

Per ogni componente di una farm per cui è previsto un piano di ripristino di emergenza, un contratto di servizio può identificare gli obiettivi relativi al punto e al tempo di ripristino. Vengono in genere definiti obiettivi relativi al tempo di ripristino diversi a seconda delle circostanze, ad esempio un'emergenza locale rispetto a un'emergenza regionale.

Per ulteriori informazioni, vedere Pianificare il ripristino di emergenza (SharePoint Server 2010).

Contenuto correlato

Centro Risorse Gestione della continuità aziendale per SharePoint Server 2010 (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=199235&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Contenuto per professionisti IT

Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)

Panoramica del backup e del ripristino (SharePoint Server 2010)

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Pianificare la protezione del contenuto mediante i Cestini e il controllo delle versioni (SharePoint Server 2010)

Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010)

Configurazione della disponibilità (SharePoint Server 2010)

Pianificare il ripristino di emergenza (SharePoint Server 2010)

Contenuto per sviluppatori

Protezione e ripristino dei dati (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=199237&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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Pianificare la protezione del contenuto mediante i Cestini e il controllo delle versioni (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Pianificare l'utilizzo dei Cestini e del controllo delle versioni in un ambiente per consentire agli utenti di proteggere e ripristinare i dati. I Cestini e il controllo delle versioni sono componenti chiave di una strategia di continuità aziendale.

Cestini   Gli utenti possono utilizzare i Cestini per recuperare gli oggetti eliminati. Microsoft SharePoint Server 2010 supporta due tipi di Cestini, il Cestino principale e il Cestino della raccolta siti, noto anche come il Cestino secondario. Quando i Cestini sono abilitati, gli utenti possono ripristinare gli elementi in essi contenuti, inclusi file, documenti, elementi di elenco, raccolte documenti ed elenchi eliminati.

Controllo delle versioni   Gli utenti possono utilizzare il controllo delle versioni per evitare la perdita di dati causata dalla sovrascrittura di un documento. Quando il proprietario di un sito attiva il controllo delle versioni in una raccolta documenti o in un elenco, nella raccolta o nell'elenco vengono mantenute più copie di uno stesso documento, elemento o file. Nel caso in cui venga apportata una modifica indesiderata, venga sovrascritto un file o un documento risulti danneggiato, l'utente può facilmente ripristinare la versione precedente.

Contenuto dell'articolo:

Protezione del contenuto mediante i Cestini

Protezione del contenuto mediante il controllo delle versioni

Protezione del contenuto mediante i CestiniSharePoint Server 2010 supporta due tipi di Cestini, il Cestino principale e il Cestino della raccolta siti, o Cestino secondario. I Cestini vengono abilitati e configurati a livello di applicazione Web. Consentono di raccogliere documenti ed elementi di elenco eliminati. Quando viene eliminato un elemento di elenco, vengono eliminati anche gli eventuali allegati dell'elemento, che possono essere ripristinati dal Cestino.

Nei Cestini possono essere contenute più copie di un documento, aventi ognuna la stessa origine e lo stesso nome di file. Questi documenti non possono essere ripristinati

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sovrascrivendo una copia esistente di un documento. I Cestini non possono essere utilizzati per ripristinare versioni precedenti o annullare operazioni accidentali di sovrascrittura di documenti. Per fare ciò, è necessario utilizzare il controllo delle versioni.

Nella tabella seguente vengono descritte le modalità di eliminazione e ripristino di un elemento dal Cestino principale e dal Cestino secondario.

Quando un utente esegue questa operazione

L'elemento viene L'elemento può essere ripristinato da

Elimina un elemento Mantenuto nel Cestino principale finché non viene eliminato dal Cestino stesso o finché non supera il limite di tempo configurato per la permanenza nel Cestino.

Utenti o amministratori di raccolte siti

Elimina un elemento dal Cestino principale

Mantenuto nel Cestino secondario

Amministratori di raccolte siti

Se si disattiva il Cestino per un'applicazione Web, vengono svuotati tutti i Cestini e gli elementi in essi contenuti vengono eliminati definitivamente.

Cestino principale

Il Cestino principale è presente a livello di sito ed è disponibile per gli utenti che dispongono delle autorizzazioni di tipo Collaborazione, Progettazione o Controllo completo per un sito. Quando un utente elimina un elemento da un sito Web, tale elemento viene inviato al Cestino principale del sito. Gli elementi nel Cestino principale vengono considerati nel calcolo della quota del sito. Gli elementi restano in uno dei Cestini principali del sito per un periodo di tempo specificato. L'impostazione predefinita è di 30 giorni.

Un elemento che viene eliminato dal Cestino viene inviato al Cestino secondario.

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Nota:

Il limite di tempo per i Cestini indica il tempo totale dopo la prima eliminazione dell'elemento e non solo il periodo di permanenza in uno dei Cestini.

Cestino secondario o Cestino della raccolta siti

Il Cestino secondario è presente a livello di amministratore della raccolta siti. È organizzato in due visualizzazioni, ovvero oggetti contenuti nei Cestini principali di tutti i siti della raccolta siti e oggetti contenuti nel Cestino secondario. Un elemento che viene eliminato dal Cestino principale può essere ripristinato solo da un amministratore della raccolta siti dal Cestino secondario.

Gli elementi rimangono nel Cestino secondario per un periodo di tempo specificato (l'impostazione predefinita è di 30 giorni) oppure finché non viene raggiunto il limite di dimensione del Cestino secondario, nel qual caso vengono eliminati gli elementi meno recenti. Il limite di tempo per i Cestini indica il tempo totale dopo la prima eliminazione dell'elemento e non solo il periodo di permanenza in uno dei Cestini.

Se è abilitato un Cestino secondario per un'applicazione Web, è consigliabile specificare lo spazio su disco disponibile per il Cestino secondario come percentuale della quota assegnata all'applicazione Web. Gli elementi archiviati nel Cestino secondario non vengono considerati nel calcolo della quota del sito. La dimensione specificata per il Cestino secondario tuttavia viene considerata nel calcolo della dimensione totale del sito e del database del contenuto che lo ospita. Se non è stata impostata una quota per il sito, non esistono limiti per la dimensione del Cestino secondario.

Se ad esempio sono stati assegnati 100 MB di spazio all'applicazione Web e si assegna una quota del 50% al Cestino secondario, verranno assegnati 50 MB al Cestino secondario e 150 MB all'applicazione Web nel suo complesso. È possibile assegnare al Cestino secondario fino al 100% della quota.

Per ulteriori informazioni sull'impostazione delle quote, vedere:

Pianificare la manutenzione e la gestione dei siti (SharePoint Server 2010)

Creare modelli quote (SharePoint Server 2010)

Per ulteriori informazioni sull'utilizzo del Cestino da parte degli utenti in SharePoint Server 2010, vedere Visualizzare, ripristinare o eliminare elementi contenuti nel Cestino (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=90917&clcid=0x410).

Per informazioni sulla configurazione dei Cestini, vedere Configurare il Cestino (SharePoint Server 2010).

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Protezione del contenuto mediante il controllo delle versioniCon il controllo delle versioni è possibile evitare di perdere dati a causa della sovrascrittura di un documento, consentendo alla raccolta documenti di conservare più copie di uno stesso documento. Se viene effettuata una modifica o un'operazione di sovrascrittura indesiderata o se un documento viene danneggiato, l'utente può ripristinare facilmente la versione precedente. Il controllo delle versioni può essere abilitato a livello di raccolta o di elenco. Questa funzionalità può essere applicata agli elementi e ai file.

Prima di configurare il controllo delle versioni, leggere Pianificare la manutenzione e la gestione dei siti (SharePoint Server 2010).

Per ulteriori informazioni sulla configurazione del controllo delle versioni, vedere Abilitare e configurare il controllo delle versioni (SharePoint Server 2010).

Gli amministratori devono gestire attentamente il controllo delle versioni perché i siti contenenti diverse versioni di file e documenti possono raggiungere dimensioni piuttosto elevate. Se non si limitano le dimensioni dei siti, questi possono superare la capacità di archiviazione. Gli amministratori di farm possono risolvere questo problema definendo contratti di servizio con i proprietari dei siti e impostando quote relative alle dimensioni dei siti. Per ulteriori informazioni sulla gestione del controllo delle versioni, vedere Gestire il controllo delle versioni tramite quote (SharePoint Server 2010).

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Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 8 luglio 2010

In questo articolo vengono illustrate le fasi della pianificazione del backup e del ripristino, tra cui la fase di individuazione delle strategie di backup e ripristino per un ambiente Microsoft SharePoint Server e la fase di scelta degli strumenti da utilizzare. Le diverse fasi non devono necessariamente essere eseguite nell'ordine in cui sono descritte e il processo può essere iterativo.

Quando si pianifica il modo in cui il backup e il ripristino verranno utilizzati per il ripristino di emergenza, è consigliabile prevedere eventi, errori e problemi comuni, emergenze locali ed emergenze regionali.

Per informazioni dettagliate sul backup e sul ripristino di Microsoft SharePoint Server, vedere Panoramica del backup e del ripristino (SharePoint Server 2010).

Contenuto dell'articolo:

Definire i requisiti aziendali

Scegliere gli elementi da proteggere e ripristinare nell'ambiente

Scegliere gli strumenti

Determinare le strategie

Pianificare il backup e il ripristino per prestazioni ottimali

Definire i requisiti aziendaliPer definire i requisiti aziendali, stabilire quanto segue per ogni farm e servizio dell'ambiente:

L'obiettivo in termini di punto di ripristino (RPO, Recovery Point Objective) è l'obiettivo relativo all'intervallo di tempo massimo che può trascorrere tra l'ultimo backup disponibile e qualsiasi punto di errore potenziale. Dipende dalla quantità di dati che l'azienda può permettersi di perdere in caso di errore.

L'obiettivo in termini di tempo di ripristino (RTO, Recovery Time Objective) è l'obiettivo relativo alla durata massima che un processo di ripristino dati può avere.

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Dipende da quanto tempo l'azienda può permettersi di restare con il sito o il servizio non disponibile.

L'obiettivo in termini di livello di ripristino (RLO, Recovery Level Objective) è l'obiettivo che definisce il livello di dettaglio con cui deve essere possibile ripristinare i dati, ad esempio l'intera farm, l'applicazione Web, la raccolta siti, il sito, l'elenco o la raccolta oppure l'elemento.

Più sono brevi l'obiettivo in termini di punto di ripristino e l'obiettivo in termini di tempo di ripristino e più è alto il livello di dettaglio dell'obiettivo in termini di livello di ripristino, maggiore sarà il costo per l'azienda.

Un foglio di lavoro utile per pianificare le strategie di backup e ripristino per l'ambiente SharePoint Server 2010 può essere scaricato dalla pagina Web Cartella di lavoro per la pianificazione del backup e del ripristino dei prodotti SharePoint 2010 (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=184385&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Scegliere gli elementi da proteggere e ripristinare nell'ambienteI requisiti aziendali costituiranno un utile riferimento per scegliere i componenti dell'ambiente che è necessario proteggere e la granularità, ovvero il livello di dettaglio, con cui poterli ripristinare.

Nella tabella seguente sono riportati i componenti di un ambiente SharePoint che è possibile scegliere di proteggere e gli strumenti che è possibile utilizzare per eseguire il backup e il ripristino di ogni componente.

Componente Backup di SharePoint

Microsoft SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2

System Center Data Protection Manager (DPM) 2010

Backup del file system

Farm Sì Sì6

Applicazioni di servizio Sì

Applicazione Web Sì

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Componente Backup di SharePoint

Microsoft SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2

System Center Data Protection Manager (DPM) 2010

Backup del file system

Database del contenuto

Sì Sì Sì

Raccolta siti Sì1, 2 Sì1, 2 Sì1, 2

Sito Sì2 Sì2 Sì

Elenco o raccolta documenti

Sì2 Sì2 Sì

Elemento di elenco o documento

Contenuto archiviato in archivi BLOB remoti

Sì3 Sì3 Sì3

Personalizzazioni distribuite come pacchetti delle soluzioni

Sì7 Sì7 Sì6, 7

Modifiche di Web.config apportate mediante Amministrazione centrale o un'API

Sì Sì Sì4

Impostazioni di configurazione (SharePoint)

Sì2, 8 Sì2, 8 Sì2, 9

Personalizzazioni non distribuite come pacchetti delle soluzioni

Sì. File ripristinabili se protetti come file.4, 5

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Componente Backup di SharePoint

Microsoft SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2

System Center Data Protection Manager (DPM) 2010

Backup del file system

Modifiche di Web.config non apportate mediante Amministrazione centrale o un'API

Sì4 Sì

Configurazioni di IIS non impostate tramite SharePoint

Sì5 Sì

Database di SQL Server Reporting Services

Sì Sì

1È possibile utilizzare il backup e il ripristino a livello di farm e di database per ripristinare una raccolta siti se in un database è archiviata una sola raccolta siti.

2È possibile utilizzare i backup a livello di farm e di database con il ripristino di database non collegati di SharePoint Server per ripristinare raccolte siti, siti, elenchi e configurazioni.

3È possibile eseguire il backup e il ripristino del contenuto archiviato in archivi BLOB remoti con altro contenuto, purché il provider di Archiviazione BLOB remoti in uso supporti tale funzionalità.

4È possibile eseguire il backup delle modifiche apportate a Web.config utilizzando il backup del file system da DPM 2010.

5Le configurazioni di IIS possono essere ripristinate utilizzando un backup bare metal da DPM 2010.

6DPM 2010 può ripristinare questo elemento utilizzando una combinazione di backup bare metal e backup di SharePoint Server. Non è possibile eseguirne il backup e il ripristino come oggetto.

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7I pacchetti delle soluzioni completamente attendibili sono archiviati nel database di configurazione e le soluzioni in modalità sandbox sono archiviate nei database del contenuto. È possibile eseguirne il ripristino durante il ripristino della farm o dei database del contenuto.

8Le impostazioni di configurazione possono essere ripristinate da backup a livello di farm. Per ulteriori informazioni, vedere Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010).

9È possibile ripristinare il database del contenuto di Amministrazione centrale e il database di configurazione per una farm di SharePoint Server 2010 solo nell'ambito di un ripristino completo della farm nella stessa farm e con gli stessi computer.

Nota:

È possibile registrare SharePoint Server 2010 in Windows Server Backup utilizzando l'operazione stsadm.exe -o -registerwsswriter per configurare VSS Writer per SharePoint Server. Windows Server Backup includerà quindi SharePoint Server 2010 nei backup a livello di server. Quando si esegue il ripristino da un backup di Windows Server, è possibile selezionare Microsoft SharePoint Foundation, indipendentemente dalla versione dei prodotti SharePoint 2010 installata. In questo modo vengono ripristinati tutti i componenti segnalati da VSS Writer per SharePoint Server 2010 in tale server al momento del backup.

Windows Server Backup deve essere utilizzato solo per distribuzioni con un solo server.

Scegliere gli elementi da ripristinare dai database del contenuto di SharePoint

Da un database del contenuto è possibile ripristinare raccolte siti, siti, elenchi e raccolte.

Gli strumenti di backup e ripristino offrono diversi livelli di ripristino per il contenuto di un database del contenuto. Il ripristino di un oggetto da un database del contenuto è sempre più complesso del ripristino di un intero database del contenuto.

Protezione delle personalizzazioni

Le personalizzazioni dei siti di SharePoint possono includere quanto segue:

Pagine master, layout di pagina e fogli di stile CSS. Questi oggetti vengono archiviati nel database del contenuto per un'applicazione Web.

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Web part, definizioni di sito o elenco, colonne personalizzate, nuovi tipi di contenuto, campi personalizzati, azioni personalizzate, flussi di lavoro codificati o condizioni e attività di flussi di lavoro.

Soluzioni di terze parti e file binari associati, nonché chiavi del Registro di sistema, ad esempio filtri IFilter.

Modifiche apportate ai file XML standard.

Definizioni di sito personalizzate (Webtemp.xml).

Modifiche apportate al file Web.config.

Le modalità di distribuzione delle personalizzazioni e di esecuzione delle modifiche relative al file Web.config influiscono in maniera significativa sugli strumenti che è possibile utilizzare per effettuare il backup e il ripristino delle personalizzazioni stesse. Per garantire le massime opportunità di ripristino, è consigliabile distribuire le personalizzazioni utilizzando pacchetti delle soluzioni e apportare le modifiche al file Web.config utilizzando Amministrazione centrale oppure il modello a oggetti e le API di SharePoint.

Protezione dei flussi di lavoro

I flussi di lavoro sono un caso speciale di personalizzazioni di cui è possibile effettuare il backup e il ripristino. Verificare che il piano di backup e ripristino preveda uno o più scenari seguenti, se applicabili all'ambiente di cui si dispone:

I flussi di lavoro dichiarativi, come quelli creati in Microsoft SharePoint Designer 2010, vengono archiviati nel database del contenuto per la raccolta siti in cui vengono distribuiti. Il backup del database del contenuto consente di proteggere tali flussi di lavoro.

Le azioni personalizzate dei flussi di lavoro dichiarativi hanno componenti nelle tre posizioni seguenti:

1. Gli assembly di Visual Studio per le attività sono archiviati nella Global Assembly Cache (GAC).

1. I file di definizione XML (file con estensione ACTIONS) sono archiviati nella directory 14\TEMPLATE\{LCID}\Workflow.

2. Una voce XML per contrassegnare l'attività come tipo autorizzato è archiviata nel file Web.config per le applicazioni Web nelle quali viene utilizzata.

Se nei flussi di lavoro della farm vengono utilizzate azioni personalizzate, è consigliabile utilizzare un sistema di backup dei file per proteggere tali file e voci XML. In modo analogo alle funzionalità di SharePoint Server, ad esempio

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web part e ricevitori di eventi, dopo il ripristino tali file dovranno essere applicati di nuovo alla farm, secondo le esigenze.

I flussi di lavoro che dipendono da codice personalizzato, ad esempio quelli creati mediante Visual Studio, sono archiviati in due posizioni. Gli assembly di Visual Studio per il flusso di lavoro sono archiviati nella Global Assembly Cache (GAC), mentre i file di definizione XML sono archiviati nella directory Features. Si tratta della stessa posizione utilizzata per altri tipi di funzionalità di SharePoint Server, ad esempio web part e ricevitori di eventi. Se il flusso di lavoro è stato installato come parte di un pacchetto di una soluzione, il backup del database del contenuto consentirà di proteggere tali flussi di lavoro.

Se si crea un flusso di lavoro personalizzato che interagisce con una raccolta siti diversa da quella in cui è stato distribuito il flusso di lavoro, sarà necessario eseguire il backup di entrambe le raccolte per proteggere il flusso di lavoro. Sono inclusi i flussi di lavoro che prevedono la scrittura in un elenco della cronologia o in un altro elenco personalizzato di un'altra raccolta siti. L'esecuzione di un backup della farm è sufficiente per ottenere il backup di tutte le raccolte siti della farm e di tutti i flussi di lavoro a esse associati.

Per i flussi di lavoro non ancora distribuiti è necessario eseguire il backup e il ripristino separatamente come qualsiasi altro file di dati. Quando si sviluppa un nuovo flusso di lavoro che non è ancora stato distribuito nella farm di SharePoint Server, accertarsi di includere nel backup la cartella nella quale vengono archiviati i file di progetto del flusso di lavoro utilizzando Windows Backup o un'altra applicazione di backup del file system.

Protezione delle applicazioni di servizio

Le applicazioni di servizio presenti in un ambiente SharePoint Server possono essere costituite da impostazioni di servizi e da uno o più database oppure unicamente da impostazioni di servizi. Non è possibile ripristinare un'applicazione di servizio completa ripristinando il solo database. È tuttavia possibile ripristinare i database di un'applicazione di servizio e quindi eseguire di nuovo il provisioning dell'applicazione di servizio. Per ulteriori informazioni, vedere Ripristinare un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010).

Protezione dei database di SQL Server Reporting Services

Il backup e il ripristino di SharePoint Server non includono i database di SQL Server Reporting Services. È necessario utilizzare gli strumenti di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere Operazioni di backup e ripristino per un'installazione di Reporting Services (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=186642&clcid=0x410).

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Scegliere gli strumentiPer scegliere gli strumenti più appropriati per il backup e il ripristino, è necessario stabilire se si è in grado di soddisfare i requisiti di continuità definiti per l'azienda rispettando il budget per tempi e risorse.

Tra i fattori chiave da considerare per la scelta degli strumenti sono inclusi i seguenti:

Velocità di backup, ovvero la capacità dello strumento di eseguire il backup entro la finestra di manutenzione prevista per i database. Testare qualsiasi sistema di backup per verificare che soddisfi le proprie esigenze sull'hardware in uso.

Completezza del ripristino.

Granularità degli oggetti che è possibile ripristinare.

Tipo di backup supportato, ovvero completo, differenziale o incrementale.

Difficoltà di gestione dello strumento.

Nella tabella seguente vengono messi a confronto il tipo di backup e la dimensione di farm di cui è possibile eseguire il backup in una finestra di sei ore per i diversi strumenti di backup e ripristino offerti da Microsoft.

Strumento Tipo di backup Dimensione di backup completata in sei ore1

Backup e ripristino di farm di SharePoint

Completo, differenziale 600 GB

SQL Server Completo, differenziale 600 GB

System Center Data Protection Manager

Incrementale Terabyte

1La dimensione di backup è stata determinata eseguendo il backup di un sistema che in totale raggiunge la dimensione specificata sull'hardware di testing riportato nella sezione seguente.

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Nota:

I backup di SharePoint Server e SQL Server sono stati eseguiti con la compressione attivata.

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Hardware di testing

Nella tabella seguente sono riportati i componenti hardware utilizzati nei test per determinare la dimensione di backup che è stato possibile completare in una finestra di sei ore.

Componente Descrizione

Processore Processore doppio a 64 bit, 3 GHz

RAM 8 GB

Disco Partizione formattata con file system NTFS da 2 terabyte

Rete Connessione da almeno 100 megabit al secondo (Mbps) tra i computer client e il server

Condivisione di rete Condivisione di rete con 1,25 terabyte di spazio libero

Nota:

Il limite massimo di dimensione per l'esecuzione di backup di raccolte siti di SharePoint Server 2010 è pari a 85 GB.

Per informazioni dettagliate sui sistemi di backup e ripristino utilizzabili con Microsoft SharePoint Server, vedere le risorse seguenti:

Panoramica del backup e del ripristino (SharePoint Server 2010)

Backup e ripristino di database in SQL Server (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=186643&clcid=0x410)

Panoramica di Data Protection Manager 2010 Release Candidate (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=186655&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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Determinare le strategieIn base ai requisiti aziendali, alle esigenze di ripristino e agli strumenti scelti, determinare e documentare le strategie di backup e ripristino per l'ambiente.

Non è inusuale che i reparti IT che supportano ambienti SharePoint Server decidano di utilizzare più di uno strumento per proteggere l'ambiente quando determinano le strategie da adottare.

In un ambiente con database gestiti dai DBA potrebbero ad esempio essere utilizzate le strategie elencate di seguito:

Il backup di tutti i database viene eseguito mediante SQL Server. L'intervallo di backup viene impostato per ogni database in base agli elementi seguenti:

L'impatto del contenuto o del servizio sulle attività aziendali

La frequenza di modifica standard per il database

L'effetto del backup sull'ambiente in termini di prestazioni

I database del contenuto di piccole dimensioni, soggetti a molte modifiche e con un forte impatto sull'attività aziendale vengono ulteriormente protetti con snapshot di database di SQL Server che vengono archiviati in un disco fisico distinto. Viene archiviato un solo snapshot per ogni database e gli snapshot vengono eliminati con regolarità, in modo da ridurre al minimo gli effetti sulle prestazioni. L'intervallo tra gli snapshot viene impostato per ogni database in base ai fattori seguenti:

L'impatto del contenuto o del servizio sulle attività aziendali

La frequenza di modifica standard per il database

L'effetto dello snapshot sull'ambiente in termini di prestazioni

La quantità di spazio necessario per archiviare lo snapshot

Il ripristino da uno snapshot è più veloce rispetto al ripristino standard perché uno snapshot e il database sottostante possono essere gestiti da SharePoint Server come un database non collegato. Il processo di creazione degli snapshot può tuttavia ridurre le prestazioni del database sottostante. È consigliabile verificare l'effetto sulle prestazioni del sistema prima di implementare gli snapshot ed eliminare con regolarità gli snapshot per ridurre lo spazio occupato.

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Nota:

Se si utilizza Archiviazione BLOB remoti e il relativo provider in uso non supporta gli snapshot, non sarà possibile utilizzarli per il backup. Ad esempio, gli snapshot non sono supportati dal provider SQL FILESTREAM.

Per proteggere le applicazioni di servizio viene utilizzato il backup di SharePoint Server. L'intervallo di backup viene definito in base agli elementi seguenti:

L'impatto del servizio sulle attività aziendali

La frequenza di modifica standard per il database

L'effetto del backup sul database in termini di prestazioni

Tutte le operazioni di ripristino vengono eseguite tramite SharePoint Server. La scelta del sistema di ripristino da utilizzare dipende dal tipo di backup disponibile e dall'oggetto da ripristinare.

È consigliabile includere altri strumenti nella strategia di continuità aziendale. Tenere in considerazione la modalità di utilizzo dei Cestini e del controllo delle versioni nelle raccolte siti dell'ambiente. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificare la gestione della continuità aziendale (SharePoint Server 2010).

Pianificare il backup e il ripristino per prestazioni ottimaliQuando si pianifica la strategia di backup e ripristino, tenere presenti i suggerimenti riportati di seguito per ridurre gli effetti del backup e del ripristino sulle prestazioni del sistema.

Da progettazione, la maggior parte dei processi di backup utilizza quante più risorse I/O è possibile per completare l'elaborazione nell'intervallo di tempo disponibile per la manutenzione. Si potrebbero pertanto verificare accodamenti sul disco e le richieste I/O potrebbero venire soddisfatte più lentamente del solito. Questa situazione è normale e non deve essere considerata un problema.

Seguire i suggerimenti per la configurazione di SQL Server e dell'archiviazione

Seguire i suggerimenti di carattere generale per configurare SQL Server e l'archiviazione per un ambiente SharePoint Server. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificazione e configurazione dell'archiviazione e della capacità di SQL Server (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/a96075c6-d315-40a8-a739-49b91c61978f(Office.14).aspx).

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Ridurre al minimo la latenza tra SQL Server e il percorso di backup

In linea generale, per i backup è preferibile utilizzare un disco locale anziché un'unità di rete. Se si intende eseguire il backup di più server, è possibile decidere di utilizzare un computer connesso direttamente in cui entrambi i server siano in grado di scrivere. Le unità di rete con una latenza massima di 1 millisecondo tra loro e i computer in cui viene eseguito SQL Server garantiscono buone prestazioni. Se nella farm sono inclusi più server, compreso quello in cui viene eseguito SQL Server, sarà necessario utilizzare percorsi di rete UNC come percorso di backup della farm di SharePoint.

Evitare conflitti di elaborazione

Non eseguire processi di backup in orari in cui gli utenti devono accedere al sistema.

Per evitare colli di bottiglia a livello di I/O, eseguire il backup principale in un disco separato e quindi effettuare la copia su nastro.

Valutare la possibilità di scaglionare i backup, per evitare di eseguire il backup di tutti i database contemporaneamente.

Per i backup di SharePoint Server vengono utilizzati i backup di SQL Server. Quando si utilizza la compressione con i backup, fare attenzione a non sovraccaricare SQL Server. Alcuni strumenti di backup di terze parti ad esempio comprimono i dati durante l'esecuzione del backup e tale attività può incidere negativamente sulle prestazioni di SQL Server. Sono disponibili strumenti che consentono di limitare i processi di compressione e di controllare l'effetto su SQL Server.

Seguire i suggerimenti per l'ottimizzazione del backup e del ripristino di SQL Server

Se si esegue SQL Server 2008 Enterprise, è consigliabile utilizzare la compressione del backup. Per ulteriori informazioni, vedere Compressione backup (SQL Server) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=179525&clcid=0x410).

Se si utilizzano i backup di SQL Server, per ridurre al minimo i tempi di ripristino, adottare una combinazione di backup completi, differenziali e del registro delle transazioni per il modello di recupero con registrazione completa. I backup di database differenziali in genere vengono creati più rapidamente rispetto ai backup di database completi e richiedono una minore attività di registrazione delle transazioni per il ripristino del database.

Se si adotta il modello di recupero con registrazione completa in SQL Server 2008, è consigliabile utilizzare l'opzione truncate durante il backup per evitare problemi di manutenzione.

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Per informazioni dettagliate su come ottimizzare le prestazioni di backup e ripristino di SQL Server, vedere Ottimizzazione delle prestazioni di backup e ripristino in SQL Server (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=126630&clcid=0x410).

Assicurare sufficienti prestazioni in scrittura nell'unità di backup

Valutare attentamente se utilizzare RAID (Redundant Array of Independent Disks) nel dispositivo di backup del disco. RAID 5 ad esempio offre prestazioni limitate in scrittura, garantendo approssimativamente la stessa velocità di un singolo disco. Ciò è dovuto al fatto che RAID 5 mantiene le informazioni di parità. L'utilizzo di RAID 10 per un dispositivo di backup può consentire backup più rapidi. Per ulteriori informazioni su come utilizzare RAID con i backup, vedere Configurare RAID per la massima velocità effettiva di I/O per SQL Server (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=126632&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Contenuto correlato

Centro Risorse Gestione della continuità aziendale per SharePoint Server 2010 (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199235&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Contenuto per professionisti IT

Panoramica del backup e del ripristino (SharePoint Server 2010)

Backup e ripristino (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/71abd06e-6730-442e-b2c1-e3ba9c04d497(Office.14).aspx)

Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010)

Configurazione della disponibilità (SharePoint Server 2010)

Pianificare il ripristino di emergenza (SharePoint Server 2010)

Contenuto per sviluppatori

Protezione e ripristino dei dati (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199237&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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Panoramica del backup e del ripristino (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 21 ottobre 2010

In questo articolo vengono illustrati l'architettura di backup e i processi di ripristino disponibili in Microsoft SharePoint Server 2010, inclusi il backup e il ripristino granulari e di farm, nonché il ripristino da un database del contenuto non collegato. Le operazioni di backup e ripristino possono essere eseguite mediante l'interfaccia utente oppure mediante cmdlet di Windows PowerShell. Gli strumenti di backup e di ripristino predefiniti potrebbero non soddisfare tutte le esigenze dell'organizzazione.

Contenuto dell'articolo:

Scenari di backup e di ripristino

Architettura di backup

Processi di ripristino

Scenari di backup e di ripristinoIl backup e il ripristino dei dati supportano molti scenari aziendali, tra cui i seguenti:

Ripristino di contenuto eliminato accidentalmente e non protetto mediante il Cestino o il controllo delle versioni

Spostamento di dati tra le installazioni nell'ambito di un aggiornamento hardware o software

Ripristino da un errore imprevisto

Architettura di backupIn SharePoint Server 2010 sono disponibili due sistemi di backup, ovvero di farm e granulare.

Architettura di backup di farm

L'architettura di backup di farm di SharePoint Server 2010 avvia un backup di Microsoft SQL Server dei database del contenuto e delle applicazioni di servizio, scrive il contenuto della configurazione in file ed esegue inoltre il backup dei file di indice della funzionalità di ricerca e li sincronizza con i backup dei database di ricerca.

Nella figura seguente viene illustrato il sistema di backup di farm.24

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Sono supportati i backup completi e differenziali. I backup completi consentono di creare un nuovo backup dell'intero sistema, mentre i backup differenziali consentono di creare un backup di tutti i dati archiviati nei database che sono stati modificati dopo l'ultimo backup completo.

Il sistema di backup di farm è organizzato in modo gerarchico. I componenti di una farm che è possibile selezionare per un backup sono i seguenti:

Farm   La farm è l'oggetto di livello più alto. È possibile selezionare una delle opzioni seguenti quando si esegue il backup di una farm:

Contenuto e dati di configurazione (impostazione predefinita)

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Viene eseguito il backup dell'intera server farm, incluse le impostazioni del database di configurazione.

Solo configurazione

Viene eseguito il backup delle impostazioni del database di configurazione, in modo da poter applicare le configurazioni tra le diverse farm. Per ulteriori informazioni, vedere Utilizzo e vantaggi del backup di tipo Solo configurazione più avanti in questo articolo.

Applicazione Web   All'interno di un'applicazione Web è possibile selezionare uno o più database del contenuto da includere nel backup.

Il backup di un'applicazione Web include quanto segue:

Nome e account del pool di applicazioni

Impostazioni di autenticazione

Impostazioni generali dell'applicazione Web quali avvisi e percorsi gestiti

Informazioni di associazione di Internet Information Services (IIS), quali il tipo di protocollo, l'intestazione host e il numero di porta

Modifiche del file Web.config apportate mediante il modello a oggetti o Amministrazione centrale

Nota:

Le modifiche apportate al file Web.config per supportare un'applicazione basata sulle attestazioni che utilizza l'autenticazione basata su moduli non vengono incluse nei backup perché vengono effettuate manualmente. Per ulteriori informazioni, vedere Considerazioni sull'utilizzo di backup di farm più avanti in questo articolo.

Soluzioni in modalità sandbox

Per suggerimenti su come proteggere queste impostazioni, vedere Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

Servizi e applicazioni di servizio (non condivisi) Un esempio di servizio non condiviso è il servizio informazioni sullo stato. I backup di servizi e applicazioni di servizio includono le impostazioni per un servizio o un'applicazione di servizio e per tutti i database associati.

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Importante:

I backup delle applicazioni di servizio non includono il proxy correlato. Per eseguire il backup sia dell'applicazione di servizio che del relativo proxy, è necessario eseguire il backup della farm o eseguire due backup consecutivi, selezionando l'applicazione di servizio in un backup e il relativo proxy associato nel secondo backup.

Non è possibile eseguire il backup di molti database di applicazioni di servizio singolarmente in SharePoint Server 2010. Per eseguire solo il backup dei database di applicazioni di servizio, è necessario utilizzare la funzionalità di backup di SQL Server.

Proxy per le applicazioni di servizio non condivise

Nota:

La gerarchia di backup consente di selezionare singole applicazioni di servizio e i relativi proxy di cui eseguire il backup. Quando tuttavia si selezionano una o tutte le applicazioni di servizio, oppure uno o tutti i proxy, per impostazione predefinita non viene eseguito il backup degli oggetti correlati. Per eseguire il backup di entrambe le parti di un servizio specifico, è necessario selezionare il nodo Servizi condivisi o eseguire due backup consecutivi, selezionando l'applicazione di servizio in un backup e il relativo proxy associato nel secondo backup.

Servizi condivisi   Per poter funzionare, i servizi condivisi richiedono un'applicazione di servizio e il relativo proxy. Se si seleziona il nodo Servizi condivisi, verrà eseguito il backup di tutte le applicazioni di servizio e dei relativi proxy nella farm.

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Nota:

Alcune impostazioni dell'ambiente SharePoint Server non vengono incluse in un backup di farm. Si tratta delle impostazioni seguenti, archiviate nei server Web:

Password degli account del pool di applicazioni

Impostazioni di compressione HTTP

Impostazioni di timeout

Filtri personalizzati ISAPI (Internet Server Application Programming Interface)

Appartenenza al dominio del computer

Impostazioni IPSec (Internet Protocol Security)

Impostazioni di Bilanciamento carico di rete

Certificati SSL (Secure Sockets Layer)

Impostazioni degli indirizzi IP dedicati

Processo di backup dell'applicazione del servizio di ricerca

Il backup e il ripristino dell'applicazione del servizio di ricerca rappresentano un caso speciale a causa della complessità delle interazioni tra i componenti dell'applicazione.

Quando si avvia un backup dell'applicazione del servizio di ricerca, SharePoint Server 2010 avvia un backup di SQL Server del database di amministrazione della ricerca, dei database di ricerca per indicizzazione e dei database delle proprietà ed esegue inoltre il backup dei file di partizione di indice in parallelo.

Considerare l'effetto dei processi di backup e ripristino dell'applicazione del servizio di ricerca sul contratto di servizio. Valutare ad esempio in che modo la sospensione di tutte le ricerche per indicizzazione può incidere sul livello di aggiornamento dei risultati di ricerca.

Il processo di backup è il seguente:

1. Le unioni master vengono sospese per mantenere l'indice master.

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2. Viene avviato un backup completo dei database.

3. Viene eseguito un backup dell'indice master.

4. Le ricerche per indicizzazione vengono sospese. Tale sospensione è molto più breve di quella che avviene durante un backup dei componenti di ricerca di Microsoft Office SharePoint Server 2007 e non dura per tutto il processo di backup.

5. Viene eseguito il backup di tutti gli indici shadow.

6. Viene avviato un backup incrementale dei database.

7. Le ricerche per indicizzazione vengono riprese.

8. Le unioni master vengono riprese.

Utilizzo e vantaggi del backup di tipo Solo configurazione

Il backup di tipo Solo configurazione consente di estrarre le impostazioni di configurazione da un database di configurazione e di eseguirne il backup. Utilizzando gli strumenti predefiniti, è possibile eseguire il backup della configurazione di qualsiasi database di configurazione, indipendentemente dal fatto che attualmente sia collegato o meno a una farm. Per informazioni dettagliate su come eseguire il backup di una configurazione, vedere Eseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).

Nota:

Le impostazioni delle applicazioni Web e delle applicazioni di servizio non vengono incluse nel backup della configurazione. È possibile utilizzare i cmdlet di Windows PowerShell per documentare e copiare le impostazioni per le applicazioni di servizio. Per ulteriori informazioni, vedere Documentare le impostazioni di configurazione della farm (SharePoint Server 2010) e Copiare le impostazioni di configurazione da una farm all'altra (SharePoint Server 2010).Il backup della configurazione può essere ripristinato nella stessa o in qualsiasi altra server farm. Con il ripristino di una configurazione, verranno sovrascritte tutte le eventuali impostazioni presenti nella farm i cui valori siano impostati nel backup della configurazione. Le altre impostazioni presenti nella farm non contenute nel backup della configurazione non verranno modificate. Per informazioni dettagliate su come ripristinare la configurazione di una farm, vedere Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).

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Di seguito vengono elencate alcune situazioni in cui potrebbe essere opportuno ripristinare una configurazione da una farm a un'altra:

Replica di una configurazione di farm standardizzata da utilizzare in un ambiente

Spostamento di configurazioni da un ambiente di sviluppo o di testing a un ambiente di produzione

Spostamento di configurazioni da un'installazione autonoma a un ambiente farm

Configurazione di una farm come parte di un ambiente di standby

SharePoint Server archivia i tipi seguenti di impostazioni nel backup di tipo Solo configurazione:

Antivirus

Information Rights Management (IRM)

Impostazioni di posta elettronica in uscita (ripristinate solo quando viene eseguita una sovrascrittura).

Personalizzazioni distribuite come soluzioni attendibili

Registrazione diagnostica

Considerazioni sull'utilizzo di backup di farm

Prima di utilizzare backup di farm, tenere presente quanto segue:

Non esiste un sistema di pianificazione predefinito per i backup. Per pianificare un backup, è consigliabile creare uno script di backup mediante Windows PowerShell e quindi utilizzare l'Utilità di pianificazione di Windows per eseguirlo a intervalli regolari.

Non è consigliabile utilizzare il backup della metabase di IIS per proteggere le impostazioni di IIS. Documentare invece tutte le configurazioni di IIS per ogni server Web utilizzando uno strumento in grado di fornire il monitoraggio delle configurazioni desiderato, ad esempio Microsoft System Center Configuration Manager 2010.

Il backup e il ripristino di SharePoint Server 2010 possono essere eseguiti insieme alle funzionalità di SQL Server Enterprise quali la compressione dei backup e Transparent Data Encryption (TDE).

Se si esegue SQL Server Enterprise, è consigliabile utilizzare la compressione dei backup. Per ulteriori informazioni sulla compressione dei backup, vedere Compressione backup (SQL Server) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=129381&clcid=0x410).

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Se si decide di eseguire i database con Transparent Data Encryption, è necessario eseguire manualmente il backup e il ripristino della chiave, in quanto la funzionalità di backup e ripristino di SharePoint Server 2010 non informa l'utente a tale proposito. Per ulteriori informazioni su Transparent Data Encryption, vedere Informazioni sulla crittografia trasparente dei dati (TDE, Transparent Data Encryption) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=129384&clcid=0x410).

Se un database del contenuto è impostato per l'utilizzo del provider di Archiviazione BLOB remoti SQL FILESTREAM, tale provider deve essere installato nel server di database di cui si esegue il backup e nel server di database in cui si esegue il ripristino.

Il backup di SharePoint Server 2010 non protegge gli elementi seguenti:

Modifiche apportate al file Web.config nei server Web non eseguite mediante Amministrazione centrale o il modello a oggetti

Personalizzazioni di un sito non distribuite con una soluzione attendibile o in modalità sandbox

Se si condividono applicazioni di servizio tra farm, tenere presente che i certificati di attendibilità scambiati non vengono inclusi nei backup delle farm. È necessario pertanto eseguire il backup dell'archivio certificati separatamente oppure conservare separatamente i certificati. Quando si ripristina una farm che condivide un'applicazione di servizio, è necessario importare e ridistribuire i certificati e quindi stabilire di nuovo eventuali relazioni di trust tra farm.

Per ulteriori informazioni, vedere Scambiare certificati di attendibilità tra farm (SharePoint Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/6d8a9d37-d400-4d7c-b4f1-bf3c5643c98c(Office.14).aspx). (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Quando si ripristina una farm o un'applicazione Web configurata per utilizzare qualsiasi tipo di autenticazione basata sulle attestazioni, possono risultare attivati provider duplicati o aggiuntivi. In caso di duplicati, è necessario salvare manualmente ogni area dell'applicazione Web per rimuoverli.

Quando si ripristina una farm contenente un'applicazione Web configurata per l'utilizzo dell'autenticazione basata su moduli, è necessario eseguire ulteriori operazioni. È infatti necessario registrare di nuovo i provider di appartenenze e di ruoli nel file Web.config e quindi ridistribuire i provider. Tali operazioni devono essere eseguite indipendentemente dal fatto che il ripristino venga effettuato a livello di applicazione Web o di farm.

Per ulteriori informazioni, vedere Eseguire il backup di un'applicazione Web (SharePoint Server 2010), Pianificare i metodi di autenticazione (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/library/40117fda-70a0-4e3d-8cd3-

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0def768da16c(Office.14).aspx) e Configurare l'autenticazione basata sulle attestazioni (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/40117fda-70a0-4e3d-8cd3-0def768da16c(Office.14).aspx).

Architettura di backup granulare e di esportazione

L'architettura di backup granulare e di esportazione utilizza query Transact-SQL e chiamate di esportazione. Il processo di backup granulare e di esportazione è un'operazione che richiede maggiori risorse per la lettura e l'elaborazione rispetto al backup di farm.

Dal sistema di backup granulare un utente può eseguire il backup di una raccolta siti oppure esportare un sito o un elenco.

Nota:

I flussi di lavoro non vengono inclusi nelle esportazioni di siti o elenchi.

Se si esegue SQL Server Enterprise, il sistema di backup granulare può utilizzare facoltativamente snapshot di database di SQL Server per garantire la coerenza dei dati durante il backup o l'esportazione. Quando è richiesto uno snapshot, viene creato uno snapshot di database di SQL Server del database del contenuto appropriato, che viene utilizzato da SharePoint Server per creare il pacchetto di backup o di esportazione e quindi eliminato. Gli snapshot di database sono collegati al database di origine da cui vengono creati. Ciò significa che non saranno disponibili se il database di origine corrispondente passa alla modalità offline per un motivo qualsiasi. Per ulteriori informazioni sugli snapshot di database, vedere Snapshot del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=166158&clcid=0x410).

I vantaggi del backup di una raccolta siti tramite uno snapshot sono i seguenti:

Lo snapshot garantisce la coerenza dei dati letti durante l'esecuzione dell'operazione.

Gli utenti possono continuare a interagire con la raccolta siti durante il backup dallo snapshot del database. Potranno infatti aggiungere, modificare ed eliminare contenuto. Le modifiche apportate dagli utenti nel sito attivo non verranno tuttavia incluse nel backup della raccolta siti, in quanto il backup si basa sullo snapshot del database.

Gli snapshot di database possono tuttavia incidere negativamente sulle prestazioni. Per ulteriori informazioni sugli snapshot di database e sulle prestazioni, vedere Limitazioni e

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requisiti degli snapshot del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=166159&clcid=0x410).

È possibile utilizzare il backup granulare e l'esportazione per contenuto archiviato in un database configurato per l'utilizzo del provider di Archiviazione BLOB remoti SQL FILESTREAM.

Nota:

Se il provider di Archiviazione BLOB remoti utilizzato non supporta gli snapshot, non sarà possibile utilizzarli per la distribuzione o il backup del contenuto. Ad esempio, gli snapshot non sono supportati dal provider SQL FILESTREAM.

Nota:

Non è consigliabile utilizzare il backup di raccolta siti di SharePoint Server 2010 per raccolte siti più grandi di 85 GB.

Nella figura seguente viene illustrato il sistema di backup granulare e di esportazione.

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Processi di ripristinoSharePoint Server 2010 supporta le principali opzioni di ripristino incorporate seguenti:

Ripristino da un backup di farm creato utilizzando gli strumenti predefiniti o dal backup di un componente eseguito tramite il sistema di backup di farm

Ripristino da un backup di raccolta siti

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Connessione a un database del contenuto mediante la funzionalità per database del contenuto non collegati, backup o esportazione dei dati dal database e quindi ripristino o importazione dei dati

Ripristino da un backup di farm

Tra gli elementi che possono essere ripristinati da un backup di farm sono inclusi i seguenti:

Farm

Contenuto e dati di configurazione (impostazione predefinita)

Viene ripristinata l'intera server farm. Sono incluse le impostazioni del database di configurazione e i pacchetti di soluzioni attendibili.

Solo configurazione

Vengono ripristinati solo i dati di configurazione, che sovrascrivono tutte le impostazioni della farm i cui valori siano impostati nel backup di tipo Solo configurazione.

Applicazioni Web

Vengono ripristinate le applicazioni Web.

Applicazioni di servizio

Vengono ripristinate le applicazioni di servizio. Il ripristino delle applicazioni di servizio può risultare complesso perché SharePoint Server 2010 non è in grado di riconfigurarne completamente i proxy durante il processo di ripristino. I proxy delle applicazioni di servizio vengono ripristinati ma non inseriti in gruppi di proxy, pertanto non sono associati ad alcuna applicazione Web. Per ulteriori informazioni su come ripristinare un'applicazione del servizio di ricerca, vedere Processo di ripristino dell'applicazione del servizio di ricerca. Per informazioni specifiche sulle operazioni coinvolte nel ripristino di specifiche applicazioni di servizio, vedere Ripristinare un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010).

Database del contenuto

Quando vengono ripristinati database del contenuto, vengono ripristinate anche le soluzioni in modalità sandbox associate alle relative raccolte siti.

Ripristino come nuova istanza e ripristino con sovrascrittura

Per impostazione predefinita, SharePoint Server 2010 ripristina tutti gli oggetti come una nuova istanza dell'oggetto anziché sovrascrivere le istanze esistenti con lo stesso nome.

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Quando si ripristina una farm o un oggetto come nuova istanza, gli oggetti seguenti non funzioneranno senza adeguate modifiche perché a tutti i GUID degli oggetti vengono assegnati nuovi valori:

Farm.   Quando si ripristina una farm come nuova istanza, è necessario eseguire le operazioni seguenti:

Ricreare le impostazioni di mapping di accesso alternativo. SharePoint Server 2010 ripristina solo l'area predefinita dell'applicazione Web.

Riconfigurare le impostazioni per qualsiasi origine esterna di applicazioni di servizio metadati gestiti e di Servizi di integrazione applicativa.

Riassociare i proxy delle applicazioni di servizio ai gruppi di proxy perché non vengono assegnati a tali gruppi durante il ripristino. Tutte le applicazioni Web verranno associate al gruppo di proxy predefinito. Se lo si desidera, è necessario associare le applicazioni Web ad altri gruppi di proxy.

Applicazione Web.

Se il nome dell'applicazione Web e l'URL specificati corrispondono al nome di un'applicazione Web e a un URL già esistenti nella farm, le applicazioni Web verranno combinate dal ripristino di SharePoint Server 2010.

Se non si desidera combinare le applicazioni Web, sarà necessario rinominare l'applicazione Web durante il ripristino come nuova istanza.

Quando si ripristina un'applicazione Web come nuova istanza nello stesso ambiente ma non si combinano le applicazioni Web, è necessario modificare anche molti altri parametri e oggetti. Può essere necessario ad esempio indicare percorsi di file e nomi di database diversi.

Applicazioni di servizio e relativi proxy

Se si ripristina un'applicazione di servizio ripristinando anche il proxy correlato, sarà necessario associare il proxy a un gruppo di proxy.

Se si ripristina un'applicazione di servizio senza ripristinare anche il proxy correlato, sarà necessario ricreare il proxy.

Nota:

Non è possibile ripristinare un'applicazione di servizio come nuova istanza nella stessa farm. È possibile invece ripristinarla come nuova istanza in un'altra farm.

Quando si ripristina un oggetto e si sovrascrive l'oggetto esistente, non sono necessarie modifiche.

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Processo di ripristino dell'applicazione del servizio di ricerca

Il processo di ripristino per l'applicazione del servizio di ricerca varia a seconda che si esegua il ripristino come nuova istanza o con sovrascrittura. In quest'ultimo caso non sono necessari ulteriori passaggi.

Il processo di ripristino come nuova istanza è il seguente:

1. Ripristinare l'applicazione di servizio come nuova istanza e specificare le informazioni sulla nuova topologia della farm durante il processo.

2. Ripristinare il proxy dell'applicazione di servizio come nuova istanza. Se non si esegue il ripristino del proxy dell'applicazione di servizio, è necessario creare un nuovo proxy dell'applicazione di servizio e associarlo all'applicazione del servizio di ricerca.

3. Associare il proxy dell'applicazione di servizio al gruppo di proxy appropriato e associare il gruppo di proxy (se diverso da quello predefinito) all'applicazione Web appropriata.

4. Per distribuzioni con privilegi minimi, avviare il servizio di ricerca e il servizio Web di query di amministrazione della ricerca con l'account appropriato.

Per ulteriori informazioni su come ripristinare l'applicazione del servizio di ricerca, vedere Ripristinare i componenti di ricerca (SharePoint Server 2010).

Ripristino da un backup di raccolta siti

Da un backup di raccolta siti è possibile ripristinare solo raccolte siti.

Ripristino da un database del contenuto non collegato

SharePoint Server 2010 consente di connettersi a un database del contenuto collegato a un'istanza di SQL Server, ma non associato a un'applicazione Web di SharePoint locale, e di eseguirne il backup. Tra i database non collegati a cui è possibile connettersi sono inclusi i database del contenuto di sola lettura ripristinati da qualsiasi tecnologia di backup supportata e snapshot di SQL Server dei database del contenuto.

Il ripristino è un processo che prevede le due fasi seguenti:

1. Backup o esportazione dell'oggetto dal database del contenuto non collegato

2. Ripristino o importazione dell'output del passaggio precedente in SharePoint Server 2010

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Di seguito vengono elencati gli elementi di cui è possibile eseguire il backup o l'esportazione da un database non collegato tramite il backup granulare e l'esportazione per poi eseguirne il ripristino:

Raccolta siti

Eseguire il backup utilizzando il backup di raccolta siti e quindi ripristinare utilizzando un ripristino di raccolta siti.

Sito

Esportare e quindi importare.

Elenchi e raccolte

Esportare e quindi importare.

È possibile utilizzare l'importazione per ripristinare il contenuto di cui è stato eseguito il backup da un database configurato per l'utilizzo del provider di Archiviazione BLOB remoti SQL FILESTREAM. Il contenuto ripristinato verrà archiviato da SharePoint Server 2010 tramite il provider di archiviazione attualmente definito per il database del contenuto. Se pertanto il database del contenuto non è impostato per l'utilizzo di Archiviazione BLOB remoti, i dati verranno archiviati nel database del contenuto. In caso contrario, i dati verranno archiviati in Archiviazione BLOB remoti.

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Contenuto per professionisti IT

Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)

Backup e ripristino (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/71abd06e-6730-442e-b2c1-e3ba9c04d497(Office.14).aspx)

Contenuto per sviluppatori Protezione e ripristino dei dati (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199237&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero

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essere in lingua inglese)

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Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 17 giugno 2010

In questo articolo vengono illustrate le decisioni chiave relative alla scelta delle strategie per la disponibilità per un ambiente Microsoft SharePoint Server 2010.

Mentre si valutano attentamente i propri requisiti di disponibilità, tenere presente che più sono elevati il livello di disponibilità e il numero dei sistemi da proteggere, più è probabile che sia complessa e costosa la soluzione per la disponibilità da adottare.

È probabile che non tutte le soluzioni in uso all'interno di un'organizzazione richiedano lo stesso livello di disponibilità. È possibile offrire livelli di disponibilità diversi per siti, servizi o farm diverse.

Contenuto dell'articolo:

Panoramica della disponibilità

Scelta di una strategia e di un livello di disponibilità

Ridondanza e failover tra data center posizionati vicini e configurati come una singola farm (farm «estesa»)

Panoramica della disponibilitàPer disponibilità si intende il livello con cui gli utenti percepiscono come disponibile un ambiente SharePoint Server. Un sistema disponibile è un sistema resiliente, ovvero si verificano raramente incidenti che colpiscono il sistema e quando tali incidenti si verificano vengono intraprese azioni tempestive ed efficaci.

La disponibilità rientra nella gestione della continuità aziendale ed è correlata al backup, al ripristino e al ripristino di emergenza. Per ulteriori informazioni su questi processi correlati, vedere Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010) e Pianificare il ripristino di emergenza (SharePoint Server 2010).

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Nota:

Per il calcolo della disponibilità, la maggior parte delle organizzazioni esclude o aggiunge specificamente ore per attività di manutenzione pianificate.

Una delle misure di disponibilità più comuni è la percentuale di tempo di attività espressa come numero di nove, ovvero la percentuale di tempo durante la quale un determinato sistema è attivo e funzionante. Un sistema con una percentuale di tempo di attività pari a 99,999 ad esempio ha cinque numeri nove di disponibilità.

Nella tabella seguente la percentuale di tempo di attività viene correlata ai periodi equivalenti del calendario.

Percentuale di tempo di attività accettabile

Tempo di inattività al giorno

Tempo di inattività al mese Tempo di inattività all'anno

95 72,00 minuti 36 ore 18,26 giorni

99 (due nove) 14,40 minuti 7 ore 3,65 giorni

99,9 (tre nove) 86,40 secondi 43 minuti 8,77 ore

99,99 (quattro nove) 8,64 secondi 4 minuti 52,60 minuti

99,999 (cinque nove) 0,86 secondi 26 secondi 5,26 minuti

Se si è in grado di dedurre con cognizione di causa quale sarà il probabile numero totale di ore di inattività all'anno, è possibile utilizzare le formule seguenti per calcolare la percentuale di tempo di attività per un anno, un mese o una settimana:

% tempo di attività/anno = 100 - (8760 - numero di ore di inattività totali all'anno)/8760

% tempo di attività/mese = 100 - ((24 × numero di giorni nel mese) - numero di ore di inattività totali in tale mese di calendario)/(24 × numero di giorni nel mese)

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% tempo di attività/settimana = 100 - (168 - numero di ore di inattività totali in tale settimana)/168

Costi della disponibilità

La disponibilità è uno dei requisiti più costosi per un sistema. Maggiori sono il livello di disponibilità e il numero di sistemi da proteggere, maggiore sarà la probabilità che la soluzione per la disponibilità sia più complessa e costosa. Quando si effettua un investimento relativo alla disponibilità, i costi includono:

Hardware e software aggiuntivi, che possono rendere più complesse le interazioni tra le applicazioni software e le impostazioni

Ulteriore complessità operativa

I costi per ottenere una maggiore disponibilità devono essere valutati in base alle esigenze aziendali. È probabile che non tutte le soluzioni all'interno di un'organizzazione necessitino dello stesso livello di disponibilità. È possibile offrire livelli di disponibilità diversi per siti, servizi o farm diverse.

La disponibilità è un'area chiave nella quale i gruppi IT offrono contratti di servizio che consentono di definire le aspettative insieme ai gruppi di clienti. Molte organizzazioni IT offrono diversi tipi di contratti di servizio, associati a diversi livelli di addebito.

Determinazione dei requisiti di disponibilità

Per valutare la tolleranza dell'organizzazione in merito al tempo di inattività per un sito, un servizio o una farm, rispondere alle domande seguenti:

Se il sito, il servizio o la farm non risulta disponibile, i dipendenti dell'organizzazione saranno in grado di svolgere i compiti previsti dal loro incarico?

Se il sito, il servizio o la farm non risulta disponibile, le transazioni aziendali e dei clienti si interromperanno, con una conseguente perdita di opportunità di lavoro e di clienti?

In caso di risposta affermativa a una di queste domande, è consigliabile investire in una soluzione per la disponibilità.

Scelta di una strategia e di un livello di disponibilitàTra le numerose strategie che è possibile scegliere per aumentare la disponibilità in un ambiente SharePoint Server vi sono le seguenti:

Migliorare la tolleranza di errore dei componenti hardware a livello di server.42

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Aumentare la ridondanza dei ruoli del server all'interno di una farm.

Tolleranza di errore dei componenti hardware

Per tolleranza di errore dei componenti hardware si intende la ridondanza dei componenti hardware e dei sistemi dell'infrastruttura, ad esempio di alimentazione a livello di server. Durante la pianificazione della tolleranza di errore dei componenti hardware, considerare quanto segue:

La ridondanza completa di tutti i componenti all'interno di un server potrebbe non essere possibile o potrebbe non essere fattibile. Utilizzare server aggiuntivi per ulteriore ridondanza.

Verificare che i server dispongano di più alimentatori collegati a fonti di alimentazione diverse per la massima ridondanza.

In qualsiasi sistema è consigliabile collaborare con i fornitori di hardware per ottenere componenti con tolleranza di errore appropriati per il sistema, inclusi array RAID (Redundant Array of Independent Disks). Per suggerimenti, vedere Gestione di prestazioni e capacità (Office SharePoint Server) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8dd52916-f77d-4444-b593-1f7d6f330e5f(Office.14).aspx) e Pianificazione e configurazione dell'archiviazione e della capacità di SQL Server (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/a96075c6-d315-40a8-a739-49b91c61978f(Office.14).aspx).

Ridondanza all'interno di una farm

SharePoint Server 2010 supporta l'esecuzione dei ruoli del server in computer ridondanti, ovvero la scalabilità orizzontale, all'interno di una farm per incrementare la capacità e offrire la disponibilità di base.

La capacità richiesta determina sia il numero di server che la dimensione dei server in una farm. Dopo avere soddisfatto i requisiti di capacità di base, è possibile aggiungere ulteriori server per aumentare la disponibilità complessiva. Nella figura seguente viene illustrato come è possibile fornire la ridondanza per ogni ruolo del server.

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Disponibilità all'interno di una server farm

Nella tabella seguente vengono illustrati i ruoli del server in un ambiente SharePoint Server 2010 e le strategie per la ridondanza che possono essere utilizzate per ogni server di una farm.

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Ruolo del server Strategia per la ridondanza preferita in una farm

Server Web front-end Distribuire più server Web front-end all'interno di una farm e utilizzare Bilanciamento carico di rete.

Server applicazioni Distribuire più server applicazioni all'interno di una farm.

Server di database Distribuire i server di database mediante il clustering o il mirroring del database a disponibilità elevata.

Strategie per la disponibilità di database

La disponibilità di database in un ambiente SharePoint Server può essere garantita mediante il clustering di failover di Microsoft SQL Server o il mirroring a disponibilità elevata di SQL Server.

Clustering di failover di SQL Server

Il clustering di failover può garantire il supporto della disponibilità per un'istanza di SQL Server. Un cluster di failover è una combinazione di uno o più nodi o server con almeno due dischi condivisi. Un'istanza del cluster di failover viene visualizzata come un computer singolo, ma dispone di funzionalità in grado di fornire il failover da un nodo all'altro se quello corrente non è più disponibile. SharePoint Server può essere eseguito in qualsiasi combinazione di nodi attivi e passivi di un cluster supportato da SQL Server.

SharePoint Server fa riferimento al cluster in generale, pertanto il failover viene eseguito in modo agevole e automatico dal punto di vista di SharePoint Server.

Per informazioni dettagliate sul clustering di failover, vedere Introduzione al clustering di failover di SQL Server 2008 (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=102837&clcid=0x410) e Configurare la disponibilità mediante il clustering di SQL Server (SharePoint Server 2010).

Mirroring a disponibilità elevata di SQL Server

Il mirroring del database è una tecnologia di SQL Server in grado di garantire la ridondanza per i singoli database mediante l'invio diretto delle transazioni da un database e un server principali a un database e un server mirror quando il buffer del registro delle transazioni del database principale viene scritto su disco. Questa tecnica consente di mantenere il database mirror quasi del tutto aggiornato rispetto al database principale.

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SQL Server Enterprise Edition offre funzionalità aggiuntive che migliorano le prestazioni del mirroring del database. Per ulteriori informazioni, vedere Integrazione di SQL Server 2008 R2 e Prodotti SharePoint 2010 (white paper) (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/665876e1-2706-42ad-bd76-8e4d1da0ce92(Office.14).aspx).

Per poter effettuare il mirroring all'interno di una farm di SharePoint Server, è necessario utilizzare il mirroring a disponibilità elevata, noto anche come modalità di protezione elevata con failover automatico, che prevede tre istanze di server, ovvero un server principale, un server mirror e un server di controllo. Quest'ultimo consente a SQL Server di eseguire automaticamente il failover dal server principale al server mirror. Il failover dal database principale al database mirror solitamente richiede qualche secondo.

Una differenza rispetto alle versioni precedenti è rappresentata dal fatto che SharePoint Server è in grado di riconoscere il mirroring. Dopo avere configurato un'istanza mirror del database di SQL Server, è necessario utilizzare Amministrazione centrale SharePoint oppure i cmdlet di Windows PowerShell per identificare il percorso del server di database (mirror) di failover per un database di configurazione, un database del contenuto o un database dell'applicazione di servizio. Impostando il percorso del database di failover, viene aggiunto un parametro alla stringa di connessione utilizzata da SharePoint Server per connettersi a SQL Server. Nel caso di un evento di timeout di SQL Server, si verifica quanto segue:

1. Il server di controllo configurato per il mirroring di SQL Server scambia automaticamente i ruoli del database primario e del database mirror.

2. SharePoint Server tenta automaticamente di contattare il server specificato come database di failover.

Per informazioni su come configurare il mirroring del database, vedere Configurare la disponibilità mediante il mirroring dei database di SQL Server (SharePoint Server 2010).

Per informazioni generali sul mirroring del database, vedere Mirroring del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=180597&clcid=0x410).

Nota:

Per i database configurati per utilizzare il provider di Archiviazione BLOB remoti FILESTREAM di SQL Server non è possibile applicare il mirroring.

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Confronto delle strategie per la disponibilità di database per una singola farm - Clustering di failover di SQL Server e mirroring a disponibilità elevata di SQL Server

Nella tabella seguente vengono messi a confronto il clustering di failover e il mirroring sincrono a disponibilità elevata di SQL Server.

Clustering di failover di SQL Server Mirroring a disponibilità elevata di SQL Server

Tempo necessario per il failover

Il membro del cluster subentra immediatamente in caso di errore.

L'elemento mirror subentra immediatamente in caso di errore.

Coerenza delle transazioni?

Sì. Sì.

Concorrenza delle transazioni?

Sì. Sì.

Tempo necessario per il ripristino

Tempo di ripristino più breve (millisecondi). Tempo di ripristino leggermente superiore (millisecondi).

Operazioni necessarie per il failover?

L'errore viene rilevato automaticamente dai nodi di database. SharePoint Server 2010 fa riferimento al cluster, quindi il failover è facile e automatico.

L'errore viene rilevato automaticamente dal database. SharePoint Server 2010 riconosce il percorso mirror, se configurato correttamente, in modo che il failover sia automatico.

Protezione da errori di archiviazione?

Non protegge da errori di archiviazione perché quest'ultima è condivisa tra i nodi del cluster.

Protegge da errori di archiviazione perché sia il server di database principale che il server di database mirror

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Clustering di failover di SQL Server Mirroring a disponibilità elevata di SQL Server

scrivono su dischi locali.

Tipi di archiviazione supportati

Richiede l'archiviazione condivisa, più costosa.

Può utilizzare l'archiviazione diretta (DAS), meno costosa.

Requisiti per il percorso

I membri del cluster devono trovarsi nella stessa subnet.

Il server principale, il server mirror e il server di controllo devono trovarsi nella stessa rete LAN (round trip con latenza fino a 1 millisecondo).

Modello di recuperoÈ consigliato il modello di recupero con registrazione completa di SQL Server. È possibile utilizzare anche il modello di recupero con registrazione minima di SQL Server, ma in tal caso l'unico punto di ripristino disponibile in caso di perdita del cluster sarà l'ultimo backup completo. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificazione e configurazione dell'archiviazione e della capacità di SQL Server (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/a96075c6-d315-40a8-a739-49b91c61978f(Office.14).aspx).

Richiede il modello di recupero con registrazione completa di SQL Server.

Sovraccarico sulle prestazioni

Durante un failover può verificarsi un calo delle prestazioni.

Il mirroring a disponibilità elevata introduce la latenza transazionale perché è sincrono. Comporta inoltre un ulteriore sovraccarico della memoria e del processore.

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Clustering di failover di SQL Server Mirroring a disponibilità elevata di SQL Server

Carico operativo Impostato e gestito a livello di server. Il carico operativo è superiore rispetto al clustering. Deve essere impostato e gestito per tutti i database. La riconfigurazione dopo il failover è manuale.

Strategie per la ridondanza per le applicazioni di servizio

La strategia per la ridondanza da adottare per proteggere le applicazioni di servizio in esecuzione in una farm varia a seconda del percorso in cui l'applicazione di servizio archivia i dati.

Applicazioni di servizio che archiviano i dati all'esterno di un database

Per proteggere le applicazioni di servizio che archiviano i dati all'esterno di un database, installare tali applicazioni in più server applicazioni in modo da garantire la ridondanza all'interno dell'ambiente.

In questa versione di SharePoint Server, quando si installa un'applicazione di servizio in più server applicazioni, i processi timer vengono eseguiti in tutti i server applicazioni che eseguono l'istanza del servizio associata a tale applicazione di servizio oppure nel primo server disponibile. Nel caso si verifichino problemi su un server applicazioni, i processi timer in esecuzione in tale server verranno riavviati in un altro server quando è prevista l'esecuzione del processo timer successivo.

L'installazione di un'applicazione di servizio in più server applicazioni consente di mantenere in esecuzione l'applicazione, ma non garantisce che non si verifichino perdite di dati. Nel caso si verifichino problemi su un server applicazioni, le connessioni attive per tale server andranno perdute e gli utenti perderanno alcuni dati.

Le applicazioni di servizio seguenti archiviano i dati all'esterno di un database:

Access Services

Applicazione Excel Services

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Applicazioni di servizio che archiviano i dati nei database

Per proteggere le applicazioni di servizio che archiviano i dati nei database, è necessario eseguire la procedura seguente:

1. Installare il servizio in più server applicazioni per garantire la ridondanza all'interno dell'ambiente.

2. Configurare il clustering o il mirroring di SQL Server per proteggere i dati.

Le applicazioni di servizio seguenti archiviano i dati nei database:

Applicazione del servizio di ricerca, che include i database seguenti:

Database di amministrazione della ricerca

Database di ricerca per indicizzazione

Database delle proprietà

Nota:

Il mirroring dei database di ricerca è supportato, ma per garantire la ridondanza per la ricerca è necessario eseguire attività aggiuntive. Per informazioni dettagliate, vedere la sezione Strategie per la ridondanza della ricerca all'interno di una farm (http://technet.microsoft.com/library/67eb6292-98f2-4dea-93b8-110b9c6cb632(Office.14).aspx#Search).

Servizio profili utente, che include i database seguenti:

Database dei profili

Database di social networking

Database di sincronizzazione

Nota:

Il mirroring del database di sincronizzazione non è supportato.

Applicazione del servizio di integrazione applicativa dei dati

Applicazione del servizio Registro applicazioni

Non è consigliabile applicare il mirroring al database del servizio Registro applicazioni perché viene utilizzato esclusivamente durante l'aggiornamento delle

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informazioni del Catalogo dati business di Microsoft Office SharePoint Server 2007 a SharePoint Server 2010.

Applicazione del servizio per la raccolta dati di utilizzo e integrità

Nota:

Non è consigliabile applicare il mirroring per il database di registrazione di tale applicazione.

Applicazione di servizio metadati gestiti

Applicazione del servizio di archiviazione sicura

Applicazione del servizio informazioni sullo stato

Applicazione di servizio Web Analytics, che include i database seguenti:

Database di report

Database dell'area di gestione temporanea

Nota:

Il mirroring del database dell'area di gestione temporanea non è supportato.

Applicazione del servizio Word Automation Services

Servizio delle impostazioni di sottoscrizione di Microsoft SharePoint Foundation

PerformancePoint Services

Strategie per la ridondanza della ricerca all'interno di una farm

Solo server

L'applicazione del servizio di ricerca rappresenta un caso speciale dal punto di vista della ridondanza all'interno di una farm. Nella figura seguente viene illustrato come è possibile configurare la ridondanza e il failover per un'applicazione del servizio di ricerca dedicata media che esegue la ricerca per indicizzazione per circa 40 milioni di elementi. Per ulteriori informazioni sull'architettura di tale applicazione, vedere «Architetture di ricerca per Microsoft SharePoint Server 2010» nell'articolo Diagrammi tecnici (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/bcbae7bd-656b-4003-969c-8411b81fcd77(Office.14).aspx).

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Applicazione del servizio di ricerca ridondante

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Server di query. In tale server vengono ospitati i componenti di query e le partizioni di indice.

I componenti di query restituiscono i risultati di ricerca. Ognuno di questi componenti fa parte di una partizione di indice, la quale è associata a un database delle proprietà specifico contenente i metadati associati a un set specifico di contenuti sottoposti a ricerca per indicizzazione. È possibile rendere ridondante una partizione di indice aggiungendo a essa componenti di query «mirror» e collocandoli in server diversi della farm.

Nota:

Con il termine componenti di query mirror si indicano copie di file identiche e non il mirroring del database di SQL Server.

Le partizioni di indice sono gruppi di componenti di query, ognuno dei quali contiene un sottoinsieme dell'indice full-text e restituisce risultati di ricerca. Ogni partizione di indice è associata a un database delle proprietà specifico contenente i metadati associati a un set specifico di contenuti sottoposti a ricerca per indicizzazione. È possibile decidere quali server di una farm gestiranno le query creando un componente di query in tale server. Se si desidera bilanciare il carico della gestione delle query tra più server della farm, aggiungere componenti di query a una partizione di indice e associarli ai server da utilizzare per gestire le query. Per ulteriori informazioni, vedere Aggiungere o rimuovere un componente di query (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/da990ab4-1164-412d-9b37-2c20b57bd5e2(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese). È possibile rendere ridondante una partizione di indice aggiungendo a essa componenti di query mirror e collocandoli in server di query diversi.

Server di ricerca per indicizzazione. In tale server vengono ospitati i componenti di ricerca per indicizzazione e un componente di amministrazione della ricerca.

I componenti di ricerca per indicizzazione elaborano le ricerche per indicizzazione eseguite nelle origini di contenuto, propagano i file di indice risultanti ai componenti di query e aggiungono informazioni relative al percorso e alla pianificazione della ricerca per indicizzazione per le origini di contenuto ai database di ricerca per indicizzazione associati. I componenti di ricerca per indicizzazione sono associati a una singola applicazione del servizio di ricerca. È possibile distribuire il carico della ricerca per indicizzazione aggiungendo tali componenti a server di ricerca per indicizzazione diversi. In un determinato server di questo tipo è possibile disporre di tanti componenti di ricerca per

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indicizzazione quanti sono consentiti dalle risorse. Se vi sono numerosi percorsi di contenuto, sarà possibile aggiungere componenti e database di ricerca per indicizzazione e dedicarli a contenuto specifico. È consigliabile associare ogni componente di ricerca per indicizzazione disponibile in un determinato server di ricerca per indicizzazione a un database di ricerca per indicizzazione distinto. Ai fini della ridondanza, è opportuno disporre di almeno due componenti di ricerca per indicizzazione. Ogni componente deve essere impostato in modo da eseguire la ricerca per indicizzazione in entrambi i database di ricerca per indicizzazione. Se un database supera i 25 milioni di elementi, è consigliabile aggiungere un nuovo database e un nuovo componente di ricerca per indicizzazione.

Il componente di amministrazione della ricerca esegue il monitoraggio delle azioni utente in ingresso e aggiorna il database di amministrazione della ricerca. Per ogni applicazione del servizio di ricerca è consentito un solo componente di amministrazione della ricerca. Tale componente può essere eseguito in qualsiasi server, preferibilmente un server di ricerca per indicizzazione o un server di query.

Server di database. In tali server vengono ospitati i database di ricerca per indicizzazione, i database delle proprietà, il database di amministrazione della ricerca e altri database di SharePoint Server 2010.

Database di ricerca per indicizzazione

Nei database di ricerca per indicizzazione sono presenti i dati relativi al percorso delle origini di contenuto, alle pianificazioni della ricerca per indicizzazione e altre informazioni specifiche delle operazioni di ricerca per indicizzazione per una determinata applicazione del servizio di ricerca. È possibile distribuire il carico dei database aggiungendo database di ricerca per indicizzazione a computer diversi in cui sia in esecuzione SQL Server. I database di ricerca per indicizzazione sono associati ai componenti di ricerca per indicizzazione e possono essere dedicati a host specifici mediante la creazione di regole di distribuzione host. Per ulteriori informazioni sui componenti di ricerca per indicizzazione, vedere Aggiungere o rimuovere un componente di ricerca per indicizzazione (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/7651c3d6-93f9-4b15-9e45-3c23f0f733e3(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese). Per ulteriori informazioni sulle regole di distribuzione host, vedere Aggiungere o rimuovere una regola di distribuzione host (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/6ab1724f-8a5a-47f1-b9d6-719ae4f994fc(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese). I database di ricerca per indicizzazione sono ridondanti se vi viene

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applicato il mirroring o se vengono distribuiti in un cluster di failover di SQL Server.

Database delle proprietà

Nei database delle proprietà sono presenti i metadati associati al contenuto sottoposto a ricerca per indicizzazione. È possibile distribuire il carico delle query dei database aggiungendo database delle proprietà a computer diversi in cui sia in esecuzione SQL Server. I database delle proprietà sono associati a partizioni di indice e restituiscono gli eventuali metadati associati al contenuto nei risultati delle query.

I database delle proprietà sono ridondanti se vi viene applicato il mirroring o se vengono distribuiti in un cluster di failover di SQL Server.

Database di amministrazione della ricerca

Vi è un solo database di amministrazione della ricerca per ogni istanza dell'applicazione del servizio di ricerca disponibile in una farm.

Il database di amministrazione della ricerca è ridondante solo se vi viene applicato il mirroring o se viene distribuito in un cluster di failover di SQL Server.

Per ulteriori informazioni sulla ridondanza della ricerca, vedere Gestire la topologia di ricerca (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/ff30cd9b-a827-4bee-b38a-ed2c3b6b3b47(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Ridondanza e failover tra data center posizionati vicini e configurati come una singola farm (farm «estesa»)Alcune aziende dispongono di data center vicini tra loro con connessioni a larghezza di banda elevata che possono essere quindi configurati come una singola farm. Tale farm viene definita farm «estesa». Per il corretto funzionamento di una farm estesa, sono necessarie una latenza inferiore a 1 millisecondo tra SQL Server e i server Web front-end in una direzione e una larghezza di banda pari almeno a 1 gigabit al secondo.

In questo scenario è possibile assicurare la tolleranza di errore seguendo le indicazioni standard per rendere ridondanti i database e le applicazioni di servizio.

Nella figura seguente viene illustrata una farm estesa.

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Farm estesa

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Pianificare il ripristino di emergenza (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 29 luglio 2010

In questo articolo vengono illustrate le decisioni chiave relative alla scelta delle strategie di ripristino di emergenza per un ambiente Microsoft SharePoint Server 2010.

Contenuto dell'articolo:

Panoramica del ripristino di emergenza

Scegliere una strategia di ripristino di emergenza

Pianificazione di data center con cold standby

Pianificazione di data center con warm standby

Pianificazione di data center con hot standby

Requisiti di sistema per il ripristino di emergenza

Panoramica del ripristino di emergenzaAi fini di questo articolo, si definisce ripristino di emergenza la capacità di recupero da una situazione di non disponibilità di un data center che ospita SharePoint Server.

La strategia di ripristino di emergenza utilizzata per SharePoint Server deve essere coordinata con quella per l'infrastruttura correlata, inclusi i domini di Active Directory, Exchange Server e Microsoft SQL Server. Consultarsi con gli amministratori dell'infrastruttura su cui si basa il proprio ambiente per progettare una strategia e un piano di ripristino di emergenza coordinati.

Il tempo impiegato e le azioni immediate eseguite per rendere operativa un'altra farm in un'altra posizione vengono spesso indicati come hot, warm o cold standby. Di seguito viene riportata una definizione di questi termini:

Hot standby Secondo data center in grado di garantire la disponibilità in pochi secondi o minuti.

Warm standby Secondo data center in grado di garantire la disponibilità entro pochi minuti o ore.

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Cold standby Secondo data center in grado di garantire la disponibilità entro poche ore o giorni.

Il ripristino di emergenza può rappresentare uno dei requisiti più costosi di un sistema. Più è breve l'intervallo tra il guasto e la disponibilità e più è elevato il numero di sistemi da proteggere, più la soluzione di ripristino di emergenza sarà complessa e costosa. Quando si investe in data center con hot o warm standby, i costi includono:

Componenti hardware e software aggiuntivi, che spesso comportano una maggiore complessità delle operazioni tra applicazioni software, ad esempio script personalizzati per failover e ripristino

Ulteriore complessità operativa

I costi di gestione di data center con hot o warm standby devono essere valutati in base alle esigenze aziendali. È probabile che non tutte le soluzioni in uso all'interno di un'organizzazione richiedano lo stesso livello di disponibilità dopo una situazione di emergenza. È possibile offrire livelli diversi di ripristino di emergenza per contenuto, servizi o farm diverse, ad esempio contenuto con forte impatto sull'azienda, servizi di ricerca oppure una farm di pubblicazione su Internet.

Il ripristino di emergenza è un'area chiave nella quale i gruppi IT offrono contratti di servizio che consentono di definire le aspettative insieme ai gruppi di clienti. Molte organizzazioni IT offrono una vasta gamma di contratti di servizio associati a diversi livelli di addebito.

Quando si implementa il failover tra server farm, è consigliabile distribuire e ottimizzare innanzitutto la soluzione di base in una farm e quindi implementare e testare il ripristino di emergenza.

Scegliere una strategia di ripristino di emergenzaÈ possibile scegliere tra diversi approcci per garantire il ripristino di emergenza per un ambiente SharePoint Server, a seconda dei requisiti aziendali. Negli esempi riportati di seguito viene illustrato quando scegliere per un'azienda le strategie di ripristino di emergenza con cold, warm o hot standby.

Strategia di ripristino di emergenza con cold standby: un'azienda fornisce backup per supportare il ripristino bare metal in archivi fuori sede locali e regionali a intervalli regolari e ha stipulato contratti sul posto per il noleggio di server di emergenza in un'altra area.

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Vantaggi:

È spesso l'opzione meno costosa da gestire da un punto di vista operativo.

È spesso un'opzione costosa da ripristinare perché richiede di configurare correttamente i server fisici dopo una situazione di emergenza.

Svantaggi: è l'opzione di ripristino più lenta.

Strategia di ripristino di emergenza con warm standby: un'azienda fornisce immagini server virtuali per farm di ripristino di emergenza locali e regionali.

Vantaggi: è spesso ripristinabile con costi relativamente bassi perché una server farm virtuale può richiedere poche attività di configurazione dopo il ripristino.

Svantaggi: può essere molto costosa e richiedere molto tempo per la gestione.

Strategia di ripristino di emergenza con hot standby: un'azienda gestisce più data center, ma fornisce contenuto e servizi attraverso un solo data center.

Vantaggi: è spesso ripristinabile in tempi relativamente rapidi.

Svantaggi: può essere piuttosto costosa da configurare e gestire.

Importante:

Indipendentemente dalla soluzione di ripristino di emergenza che si sceglie di implementare per il proprio ambiente, esiste il rischio che si verifichi una perdita di dati.

Pianificazione di data center con cold standbyIn uno scenario di ripristino di emergenza con cold standby è possibile effettuare il ripristino configurando una nuova farm in una nuova posizione (possibilmente con una distribuzione tramite script) e ripristinando i backup. In alternativa, è possibile procedere ripristinando una farm da una soluzione di backup, ad esempio Microsoft System Center Data Protection Manager 2007 che protegge i dati a livello di computer e consente di ripristinare ogni server singolarmente. In questo articolo non sono contenute istruzioni dettagliate per la creazione e il ripristino in scenari di cold standby. Per ulteriori informazioni, vedere:

Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010)

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Ripristinare le personalizzazioni (SharePoint Server 2010)

Pianificazione di data center con warm standbyIn uno scenario di ripristino di emergenza con warm standby è possibile implementare una soluzione di warm standby creando coerentemente e frequentemente immagini virtuali dei server della farm che vengono fornite a una posizione secondaria. In questa posizione secondaria è necessario disporre di un ambiente in cui sia possibile configurare e connettere facilmente le immagini per ricreare l'ambiente della farm.

In questo articolo non sono contenute istruzioni dettagliate per la creazione di soluzioni di warm standby. Per ulteriori informazioni su come pianificare la distribuzione di farm mediante soluzioni virtuali, vedere BOZZA Pianificare la virtualizzazione (SharePoint 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/f8c0b31a-0120-40bd-9216-3f308e335cd4(Office.14).aspx).

Pianificazione di data center con hot standbyIn uno scenario di ripristino di emergenza con hot standby è possibile configurare una farm di failover per garantire il ripristino di emergenza in un data center separato rispetto alla farm principale. Vengono illustrate di seguito le caratteristiche di un ambiente con una farm di failover separata:

Nella farm di failover devono essere gestiti un database di configurazione e un database del contenuto di Amministrazione centrale separati.

In entrambe le farm devono essere distribuite tutte le personalizzazioni.

Nota:

È consigliabile utilizzare una distribuzione tramite script per creare le farm principale e di failover utilizzando le stesse personalizzazioni e impostazioni di configurazione. Per ulteriori informazioni, vedere Installare SharePoint Server 2010 tramite Windows PowerShell (http://technet.microsoft.com/it-it/library/7443092a-87a6-4063-a7d0-8d10d9d23682(Office.14).aspx).

Gli aggiornamenti devono essere applicati singolarmente a entrambe le farm.

I database del contenuto di SharePoint Server possono essere sottoposti a log shipping o mirroring asincrono nella farm di failover.

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Nota:

Il mirroring di SQL Server può essere utilizzato solo per copiare i database in un singolo server mirror, mentre il log shipping può essere effettuato in più server secondari.

Le applicazioni di servizio variano a seconda che sia possibile eseguirne il log shipping in una farm. Per ulteriori informazioni, vedere Ridondanza delle applicazioni di servizio tra i data center (http://technet.microsoft.com/library/84a80c36-f79a-4270-bb2c-d1eac72fcc36(Office.14).aspx#ServiceAppRedundancy) più avanti in questo articolo.

Questa topologia può essere ripetuta in più data center, se si configura il log shipping di SQL Server in uno o più data center aggiuntivi.

Rivolgersi al fornitore della rete SAN per determinare se è possibile utilizzare la replica SAN o un altro meccanismo supportato per garantire la disponibilità tra i data center.

Nella figura riportata di seguito vengono illustrate le farm principale e di failover prima del failover.

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Farm principale e di failover prima del failover

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Ridondanza delle applicazioni di servizio tra i data center

Per garantire la disponibilità tra i data center per le applicazioni di servizio, è consigliabile utilizzare una farm di servizi separata accessibile sia dal data center principale che da quello secondario per i servizi che possono essere eseguiti tra farm.

Per i servizi che non possono essere eseguiti tra farm e per garantire la disponibilità per la farm dei servizi stessa, la strategia per la ridondanza di un'applicazione di servizio tra data center varia a seconda che sussistano le condizioni seguenti:

L'esecuzione dell'applicazione di servizio nella farm di ripristino di emergenza quando non è in uso rappresenta un valore aggiunto per l'azienda.

I database associati all'applicazione di servizio possono essere sottoposti a log shipping o a mirroring asincrono.

L'applicazione di servizio può essere eseguita con database di sola lettura.

Nelle sezioni riportate di seguito vengono descritte le strategie di ripristino di emergenza consigliate per ogni applicazione di servizio. Le applicazioni di servizio sono raggruppate per strategia.

Database che possono essere sottoposti a log shipping o mirroring asincrono

Dopo che un'applicazione di servizio è stata inizialmente distribuita in una farm secondaria, i database che supportano le applicazioni di servizio seguenti possono essere sottoposti a mirroring asincrono o log shipping tra le farm:

Applicazione del servizio Registro applicazioni

Database: servizio Registro applicazioni

Applicazione di servizio metadati gestiti

Database: servizio metadati gestiti

Nota:

Se il tagging è in uso, per utilizzare correttamente l'applicazione di servizio metadati gestiti nella farm di ripristino di emergenza, è inoltre necessario eseguire il log shipping o il mirroring del database di social tagging per l'applicazione di servizio profili utente.

PerformancePoint Services

Database: applicazione di servizio PerformancePoint

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Applicazione di servizio di Project Server

Database: Draft, Published, Archive, Reporting

Project Server 2010 richiede la sincronizzazione tra i database. È possibile replicare Project Server tra le farm utilizzando un meccanismo di replica asincrona, ovvero mirroring asincrono dei database, log shipping o replica SAN asincrona. Per il recupero tuttavia è necessario verificare che i registri di database di Project vengano sincronizzati durante il ripristino.

Nota:

Benché sia consigliabile eseguire il log shipping o il mirroring dei database di Project Server nella farm di ripristino di emergenza, l'applicazione di servizio di Project Server non può essere eseguita con database di sola lettura. È consigliabile pertanto eseguire l'applicazione di servizio di Project Server nella farm di ripristino di emergenza solo dopo il failover. Per sincronizzare correttamente i database di Project Server nella farm di ripristino di emergenza, è necessario configurare i timestamp o il contrassegno dei registri per i database.

Applicazione del servizio di archiviazione sicura

Database: archiviazione sicura

Applicazione del servizio per la raccolta dati di utilizzo e integrità

Database: registrazione

Nota:

È possibile sottoporre a log shipping o a mirroring il database di registrazione. È consigliabile tuttavia non eseguire il servizio per la raccolta dati di utilizzo e integrità nella farm di ripristino di emergenza e non eseguire il mirroring o il log shipping del database di registrazione.

Applicazione di servizio profili utente

Database: profili, sincronizzazione, social tagging

È possibile eseguire il log shipping del database di social tagging del servizio profili utente, contrariamente ai database dei profili e di sincronizzazione.

Per garantire la ridondanza per l'applicazione di servizio profili utente, è necessario innanzitutto distribuire l'applicazione di servizio nei data center principale e secondario.

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Per il database di social tagging, configurare il log shipping.

Per configurare i database dei profili e di sincronizzazione, è consigliabile ripristinare un backup dei database nel data center secondario e collegarli all'applicazione di servizio profili utente in tale data center.

Per mantenere sincronizzati i profili, è necessario eseguire il motore di replica dei profili utente incluso nel toolkit di amministrazione di SharePoint dopo l'aggiornamento dei dati dei profili nella farm principale. Per ulteriori informazioni, vedere Motore di replica dei profili utente (SharePoint Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/d1e61565-7d7d-4694-aa8f-a0ca9ee20377(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Applicazione di servizio Web Analytics

Database: area di gestione temporanea, report

Nota:

È consigliabile eseguire il log shipping o il mirroring dei database dell'area di gestione temporanea e di report di Web Analytics. È opportuno tuttavia eseguire l'applicazione di servizio Web Analytics nella farm di ripristino di emergenza solo dopo il failover.

Database e applicazioni di servizio che non possono essere sottoposti a log shipping o a mirroring asincrono

Le applicazioni di servizio riportate di seguito devono essere distribuite nelle farm principale e di failover e non possono essere sottoposte a log shipping o a mirroring asincrono. Per la maggior parte di queste applicazioni di servizio, è consigliabile effettuare la distribuzione e quindi verificare che la farm di failover disponga delle stesse impostazioni di configurazione della farm principale. Se nella farm principale vengono apportate modifiche di configurazione che hanno effetto sul servizio, sarà necessario aggiornare la farm di failover.

Applicazione del servizio di integrazione applicativa dei dati

Database: servizio di integrazione applicativa dei dati

Applicazione servizio impostazioni di sottoscrizione di Microsoft SharePoint Foundation

Database: sottoscrizione

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Nota:

Il log shipping del database delle impostazioni di sottoscrizione non è supportato.

Access Services

Database: nessuno

Excel Services

Database: nessuno

Ricerca

Database: ricerca per indicizzazione, proprietà, amministrazione della ricerca

Il servizio di ricerca richiede la sincronizzazione completa tra i propri database e l'indice. A causa di questo requisito, la ricerca non può essere replicata tra le farm utilizzando un meccanismo di replica asincrona (mirroring asincrono dei database, log shipping o replica SAN asincrona).

Per garantire una ricerca aggiornata in una farm di failover, è necessario eseguire la ricerca nella farm secondaria.

Importante:

L'applicazione del servizio di ricerca nella farm di failover deve essere impostata in modo da eseguire attivamente la ricerca per indicizzazione nella farm secondaria. In caso di failover, è necessario configurare l'associazione dell'applicazione Web per l'utilizzo dell'applicazione del servizio di ricerca di failover.

Servizio informazioni sullo stato

Database: stato

Nota:

Il log shipping del database dello stato non è supportato.

Servizi Visio

Database: nessuno

Word Automation Services

Database: Word Automation Services

Il log shipping del database di Word Automation Services non è supportato.

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Requisiti di sistema per il ripristino di emergenzaIn uno scenario ideale i componenti e i sistemi di failover corrispondono ai componenti e ai sistemi principali in tutti gli aspetti, ovvero piattaforma, hardware e numero di server. Come minimo, l'ambiente di failover deve essere in grado di gestire il traffico previsto durante un failover. Tenere presente che è probabile che solo un sottoinsieme di utenti venga servito dal sito di failover. I sistemi devono essere corrispondenti almeno per gli aspetti riportati di seguito:

Versione del sistema operativo e tutti gli aggiornamenti

Versioni di SQL Server e tutti gli aggiornamenti

Versioni dei prodotti SharePoint 2010 e tutti gli aggiornamenti

Benché in questo articolo venga illustrata principalmente la disponibilità dei prodotti SharePoint 2010, anche gli altri componenti del sistema avranno effetto sul tempo di attività del sistema. Verificare in particolare quanto segue:

Controllare che le dipendenze dalle infrastrutture, ad esempio alimentazione, raffreddamento, rete, directory e SMTP, siano completamente ridondanti.

Scegliere un meccanismo di switch, che sia bilanciamento del carico hardware o DNS, che soddisfi le proprie esigenze.

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Pianificazione della gestione dei record (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Un record è un documento o un'entità fisica o elettronica di altro tipo in un'organizzazione che viene utilizzata come prova di un'attività o di una transazione eseguita dall'organizzazione e che deve essere conservata per un determinato periodo di tempo. La gestione dei record è il processo con cui un'organizzazione:

Determina le informazioni che devono essere considerate come record.

Determina in che modo i documenti attivi che diventeranno record dovranno essere gestiti mentre sono in uso e in che modo dovranno essere raccolti successivamente alla definizione come record.

Determina in che modo e per quanto tempo ogni tipo di record dovrà essere conservato per soddisfare i requisiti legali, aziendali o le normative locali.

Effettua ricerche e implementa soluzioni tecnologiche e processi aziendali che contribuiscono a garantire che l'organizzazione soddisfi gli obblighi relativi alla gestione dei record in modo discreto e vantaggioso dal punto di vista economico.

Esegue attività relative ai record, ad esempio l'eliminazione di record scaduti o l'individuazione e la protezione di record relativi a eventi esterni quali, ad esempio, azioni legali.

Negli articoli di questa sezione viene illustrata la gestione dei record in Microsoft SharePoint Server 2010 e vengono fornite alcune linee guida per la pianificazione della soluzione di gestione dei record. Contenuto della sezione:

Panoramica della gestione dei record (SharePoint Server 2010)

In questo articolo viene illustrata la gestione dei record e viene riepilogato il processo di pianificazione della gestione dei record.

Creare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010

In questo articolo viene illustrato il contenuto di un piano file e viene fornito un riepilogo delle procedure necessarie per creare tale piano in un'organizzazione.

Pianificare la raccolta dei record (SharePoint Server 2010)

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In questo articolo vengono illustrate le tecniche che è possibile utilizzare per dichiarare come record i documenti attivi.

Pianificazione dei record fisici (SharePoint Server 2010)

In questo articolo viene illustrato come pianificare l'utilizzo di SharePoint Server per la gestione dei record fisici.

Pianificazione di eDiscovery (SharePoint Server 2010)

In questo articolo viene illustrato come SharePoint Server supporta eDiscovery.

Utilizzo di un archivio dei record rispetto alla gestione dei record sul posto (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le differenze tra la gestione dei record in un archivio dei record e la gestione dei record sul posto.

Progettazione della gestione dei record sul posto (SharePoint Server 2010)

In questo articolo viene illustrato come gestire i record nella stessa raccolta di SharePoint Server utilizzata per i documenti attivi e viene presentato un processo che consente di determinare la modalità di gestione dei record sul posto.

Scegliere una strategia di gestione dei record di posta elettronica e di messaggistica (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8f752e21-b5af-4ed1-b48e-26a72a6d3eaf(Office.14).aspx)

In questo articolo vengono presentati una panoramica e un confronto della funzionalità di gestione dei record disponibile in Exchange Server 2010 e in SharePoint Server 2010 per facilitare la scelta di una soluzione di gestione per i messaggi nel caso in cui nella propria organizzazione vengano utilizzati entrambi i prodotti.

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Panoramica della gestione dei record (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Contenuto dell'articolo:

Elementi di un sistema di gestione dei record

Panoramica della pianificazione della gestione dei record

Elementi di un sistema di gestione dei recordUn record è un documento o un'entità fisica o elettronica di altro tipo in un'organizzazione che viene utilizzata come prova di un'attività o di una transazione eseguita dall'organizzazione e che deve essere conservata per un determinato periodo di tempo. La gestione dei record è il processo con cui un'organizzazione:

Determina le informazioni che devono essere considerate come record.

Determina in che modo i documenti attivi che diventeranno record dovranno essere gestiti mentre sono in uso e in che modo dovranno essere raccolti successivamente alla definizione come record.

Determina in che modo e per quanto tempo ogni tipo di record dovrà essere conservato per soddisfare i requisiti legali, aziendali o le normative locali.

Effettua ricerche e implementa soluzioni tecnologiche e processi aziendali che contribuiscono a garantire che l'organizzazione soddisfi gli obblighi relativi alla gestione dei record in modo discreto e vantaggioso dal punto di vista economico.

Esegue attività relative ai record, ad esempio l'eliminazione di record scaduti o l'individuazione e la protezione di record relativi ad eventi esterni quali, ad esempio, azioni legali.

Determinare quali documenti e quali altri elementi fisici o elettronici dell'organizzazione siano record è compito dei responsabili della conformità, dei responsabili della gestione dei record e dei legali dell'azienda, che tramite un'attenta classificazione di tutto il contenuto dell'organizzazione contribuiscono a garantire che i documenti vengano conservati per il periodo di tempo necessario. Un sistema di gestione dei record progettato in modo efficace consente a un'organizzazione di soddisfare i requisiti relativi agli aspetti legali, di adempiere agli obblighi normativi e di migliorare l'efficienza organizzativa mediante l'eliminazione degli elementi non aggiornati non definiti come record.

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Un sistema di gestione dei record include gli elementi seguenti:

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Analisi del contenuto, che descrive e classifica il contenuto dell'organizzazione che potrà diventare record, identifica le posizioni di origine e illustra in che modo il contenuto verrà spostato nell'applicazione di gestione dei record.

Piano file, in cui per ogni tipo di record dell'organizzazione vengono indicati la posizione in cui i record devono essere conservati, i criteri applicati a tali record, il tempo di conservazione dei record, la modalità di eliminazione e la persona responsabile della relativa gestione.

Documento dei requisiti di conformità, in cui vengono definiti sia le regole a cui i sistemi IT dell'organizzazione devono uniformarsi per garantire la conformità sia i metodi utilizzati per favorire la partecipazione dei membri dei team dell'organizzazione.

Metodo per la raccolta dei record non più attivi presenti in tutte le origini record, ad esempio server di collaborazione, file server e sistemi di posta elettronica.

Metodo per il controllo dei record mentre sono attivi.

Metodo per l'acquisizione dei metadati dei record e delle cronologie di controllo e per la relativa conservazione.

Processo per mantenere attivi i record sospendendone l'eliminazione quando si verificano determinati eventi, ad esempio controversie legali.

Sistema per il monitoraggio e la creazione di report sull'utilizzo dei record per garantire che l'archiviazione, l'accesso e la gestione dei record vengano eseguiti dai dipendenti secondo i criteri e i processi definiti.

Microsoft SharePoint Server 2010 include funzionalità che possono aiutare le organizzazioni a implementare sistemi e processi integrati per la gestione dei record.

Panoramica della pianificazione della gestione dei recordIn questo argomento vengono illustrati i passaggi di pianificazione che è necessario eseguire per garantire che il sistema di gestione dei record implementato sulla base di SharePoint Server 2010 consenta di raggiungere gli obiettivi di gestione dei record stabiliti dall'organizzazione. Di seguito viene presentato il processo di pianificazione della gestione dei record:

1. Identificare i ruoli di gestione dei record   Una gestione dei record efficace richiede ruoli specializzati, tra cui:

Responsabili della gestione dei record e responsabili della conformità per la classificazione dei record nell'organizzazione e l'esecuzione del processo di gestione dei record.

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Personale IT per l'implementazione dei sistemi che supportano la gestione dei record in modo efficiente.

Gestori del contenuto per l'identificazione della posizione in cui vengono mantenute le informazioni dell'organizzazione e per garantire che i team si attengano alle procedure per la gestione dei record.

2. Analizzare il contenuto dell'organizzazione   Prima di creare un piano file, i responsabili della gestione dei record e i gestori del contenuto effettuano una stima dell'utilizzo dei documenti nell'organizzazione per determinare quali documenti e altri elementi possono diventare record.

3. Sviluppare un piano file   Dopo aver analizzato il contenuto dell'organizzazione e stabilito le pianificazioni per la conservazione, completare la parte rimanente del piano file. I piani file sono diversi per ogni organizzazione, ma in generale descrivono i tipi di elementi che l'organizzazione desidera considerare come record, indicano la posizione in cui questi vengono archiviati, descrivono i relativi periodi di conservazione e forniscono altre informazioni, ad esempio il responsabile della loro gestione e la categoria di record più ampia alla quale appartengono.

4. Sviluppare pianificazioni per la conservazione   Per ogni tipo di record, determinare il momento in cui non sarà più attivo (in uso), per quanto tempo dovrà quindi essere conservato e la modalità con cui verrà definitivamente eliminato.

5. Valutare e migliorare le procedure per la gestione di documenti   Verificare che i criteri necessari vengano applicati agli archivi dei documenti. Ad esempio, assicurarsi che il contenuto venga controllato correttamente, in modo che insieme ai record vengano conservate le verifiche adeguate.

6. Progettare la soluzione di gestione dei record   Decidere se creare un archivio dei record, se gestire i record sul posto o se utilizzare una combinazione dei due approcci. In base al piano file si progetterà l'archivio dei record oppure si determinerà come utilizzare i siti esistenti per inserirvi i record. Definire i tipi di contenuto, le raccolte, i criteri e, quando necessario, i metadati che determinano la posizione nella quale deve essere distribuito un documento.

7. Pianificare la modalità di trasformazione di contenuto in record   Se si utilizza SharePoint Server 2010 sia per la gestione dei documenti attivi sia per la gestione dei record, sarà possibile creare flussi di lavoro personalizzati per spostare documenti in un archivio dei record. Se si utilizza SharePoint Server 2010 oppure un sistema di gestione documenti esterno, sarà possibile pianificare e sviluppare interfacce che consentono di spostare contenuto da tali sistemi all'archivio dei record o che definiscono un documento come record senza però spostarlo. Sarà inoltre possibile creare un piano di formazione per gli utenti sulla creazione e la gestione dei record.

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8. Pianificare l'integrazione della posta elettronica   Determinare se si gestiranno i record di posta elettronica in SharePoint Server 2010 oppure se si gestiranno tali record direttamente nell'applicazione di posta elettronica.

9. Pianificare i requisiti di conformità per i contenuti provenienti da social media   Se nell'organizzazione vengono utilizzati social media quali blog, siti wiki o siti personali, determinare le modalità di trasformazione dei contenuti corrispondenti in record.

10. Pianificare la creazione di report e documentazione sulla conformità   Per verificare che l'organizzazione utilizzi le procedure di gestione dei record necessarie e per comunicare tali procedure, è consigliabile documentare i piani e i processi di gestione dei record. Se l'organizzazione viene coinvolta in una disputa riguardante i record, potrebbe essere necessario esibire le linee guida, i piani di implementazione e i criteri di misurazione dell'efficacia del sistema di gestione dei record.

ConcettiCreare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010

Pianificare la raccolta dei record (SharePoint Server 2010)

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Creare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Il piano file è il documento principale per la pianificazione della gestione dei record in SharePoint Server 2010. Sebbene i piani file possano differire nelle diverse organizzazioni, in genere:

Descrivono i tipi di elementi riconosciuti come record dall'organizzazione.

Descrivono la categoria di record più ampia a cui appartengono gli elementi.

Indicano dove vengono archiviati i record.

Descrivono i periodi di conservazione per i record.

Delineano chi è responsabile della gestione dei diversi tipi di record.

In questo articolo viene illustrato il contenuto di un piano file e viene fornito un riepilogo delle procedure necessarie per creare tale piano per l'organizzazione. Da questo articolo è inoltre possibile accedere a un foglio di lavoro in cui registrare il piano file.

Contenuto dell'articolo:

Identificare i tipi di record

Completare il piano file

Foglio di lavoro

Identificare i tipi di recordPer determinare quali documenti attivi dell'organizzazione possono essere classificabili come record è necessaria la collaborazione di responsabili della gestione dei record, legali, responsabili della conformità e gestori del contenuto. Si noti che, anche se la propria azienda non opera in un ambito altamente regolamentato, in base ad alcune normative generali la conservazione dei record potrebbe essere obbligatoria. Oltre alle normative aziendali generali, è necessario esaminare i requisiti legali specifici per la propria azienda.

Fornire informazioni più specifiche sulla determinazione di cosa sia un record in un'organizzazione esula dall'ambito di questo articolo. È probabile che l'azienda preveda

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già una qualche forma di gestione dei record, che la maggior parte dei ruoli relativi alla gestione dei record siano già stati assegnati e infine che sia già disponibile una tassonomia dei record.

Per determinare quali siano i record nella propria organizzazione, in genere è necessario:

1. Comprendere gli obblighi legali e le esigenze aziendali della propria azienda.

2. Analizzare l'utilizzo dei documenti attivi grazie a uno sforzo collaborativo di tutte le divisioni dell'organizzazione.

3. Sviluppare un elenco dei tipi di documenti da identificare come record. È ad esempio possibile determinare la necessità di conservare come record i documenti seguenti:

Contratti di affitto di spazio aziendale

Documenti relativi ai benefici ai dipendenti

Documenti relativi alla ricerca e allo sviluppo di prodotti

4. Suddividere i record in categorie. Per i record appartenenti alla stessa categoria vengono spesso specificati gli stessi periodi di conservazione e tali record potrebbero richiedere un trattamento simile anche per altri aspetti.

Registrare le informazioni raccolte. A questo scopo è possibile utilizzare il foglio di lavoro indicato nella sezione Foglio di lavoro. Registrare il tipo di record, una sua breve descrizione e la categoria a cui appartiene.

Di seguito viene riportato un foglio di lavoro di esempio:

Tipo di record Categoria record Descrizione

Piani per i benefici, piani assicurativi, piani pensionistici

Descrizioni dei benefici ai dipendenti

Descrizioni di tutti i piani per i benefici ai dipendenti.

Schede attività per paghe e stipendi, informazioni supplementari su paghe e stipendi

Record di paghe e stipendi Riepiloghi di ore di lavoro, straordinari e retribuzioni pagate.

Fatture dei fornitori Fatture Record di prodotti o servizi acquistati dai fornitori.

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Tipo di record Categoria record Descrizione

Sondaggi relativi ai prodotti, questionari, manuali e video per la formazione

Materiale didattico Offre corsi di formazione interni o esterni.

Moduli di spedizione, rapporti sulla spedizione

Record relativi alla spedizione

Documenta la spedizione di materiale.

Comunicati stampa, articoli di giornale

Comunicati stampa Informazioni per pubbliche relazioni sui prodotti e servizi.

Fogli di contatto per emergenze, moduli di iscrizione a piani medici, curricula, rapporti di stato sui benefici

Record del personale Record della cronologia lavorativa dei singoli dipendenti e azioni del personale correlate.

Completare il piano fileDopo avere determinato quali documenti devono essere conservati come record e dopo avere creato un insieme di categorie di record, è necessario completare il piano file fornendo informazioni aggiuntive per ogni tipo di record. Indicare quanto segue:

Periodo di conservazione di ogni tipo di record

Modalità di eliminazione dei record alla scadenza del periodo di conservazione

Principale responsabile della gestione dei record di questo tipo

Tipo di supporto in cui sono archiviati i record di questo tipo

Di seguito viene riportato un piano file di esempio completato:

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Record Descrizione Supporto Categoria record

Conservazione Eliminazione Contatto

Piani previdenziali

Descrizione del piano per i benefici ai dipendenti.

Pagine Web

Piani per i benefici ai dipendenti

X anni Nessuna Luisa Cazzaniga

Piani assicurativi

Descrizione del piano assicurativo per i dipendenti.

Stampa Piani per i benefici ai dipendenti

X anni Nessuna Giorgio Cavaglieri

Piani pensionistici

Descrizione del piano pensionistico per i dipendenti.

Stampa Piani per i benefici ai dipendenti

X anni Nessuna Giorgio Cavaglieri

Schede attività per paghe e stipendi

Riepiloghi di ore di lavoro, straordinari e retribuzioni pagate.

Documenti elettronici

Record di paghe e stipendi

X anni Distruzione Giorgio Cavaglieri

Informazioni supplementari su paghe e stipendi

Riepiloghi di periodi di malattia, periodi di ferie e altri elementi di retribuzione non relativi a paghe e stipendi.

Documenti elettronici

Record di paghe e stipendi

X anni Distruzione Giorgio Cavaglieri

Fatture dei fornitori

Record di prodotti o servizi acquistati dai fornitori.

Stampa Fatture X anni Distruzione Francesca Leonetti

Sondaggi relativi ai prodotti

Sondaggi relativi alla soddisfazione

Pagine Web

Materiale sondaggi

X anni Archiviazione Adriana Giorgi

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Record Descrizione Supporto Categoria record

Conservazione Eliminazione Contatto

del cliente.

Questionari Questionario per determinare i dati demografici del cliente.

Stampa Materiale sondaggi

X anni Archiviazione Adriana Giorgi

Manuali per la formazione

Contenuto stampato per la formazione.

Stampa Materiale didattico

X anni Distruzione Adriana Giorgi

Video per la formazione

Contenuto video per la formazione.

Video Materiale didattico

X anni Distruzione Adriana Giorgi

Moduli di spedizione

Configurazione della spedizione di materiale

Stampa Materiale per spedizioni

X anni Distruzione Francesca Leonetti

Rapporti sulla spedizione

Documentazione della spedizione di materiale.

Fogli di calcolo elettronici

Materiale per spedizioni

X anni Distruzione Francesca Leonetti

Comunicati stampa

Comunicati su prodotti e servizi.

Documenti elettronici

Informazioni per pubbliche relazioni

X anni Archiviazione Adriana Giorgi

Articoli di giornale

Notizie su prodotti e servizi.

Stampa Informazioni per pubbliche relazioni

X anni Archiviazione Adriana Giorgi

Fogli di contatto per emergenze

Informazioni sui dipendenti.

Documenti elettronici

Record del personale

X anni Distruzione Giorgio Cavaglieri

Moduli di iscrizione a

Moduli di iscrizione ai

Documenti Record del X anni Distruzione Giorgio

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Record Descrizione Supporto Categoria record

Conservazione Eliminazione Contatto

piani medici piani sanitari per i dipendenti.

elettronici personale Cavaglieri

Curricula Curricula ricevuti.

Combinati Record del personale

X anni Distruzione Giorgio Cavaglieri

Nota:

L'esempio precedente riportato in questa sezione è solo ipotetico e non rappresenta un suggerimento per le impostazioni di un piano file specifico. Per sottolineare il fatto che si tratta di un esempio e non di un'indicazione dei criteri per la gestione dei record, non è stato specificato alcun periodo di conservazione.

Foglio di lavoroPer agevolare la pianificazione della distribuzione, insieme a questo articolo è possibile utilizzare il foglio di lavoro seguente:

Record categories worksheet (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=179987&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Pianificare la raccolta dei record (SharePoint Server 2010)

Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Dopo avere sviluppato un piano file e avere progettato la soluzione di gestione dei record in SharePoint Server 2010, è necessario pianificare la trasformazione in record dei documenti cartacei ed elettronici attivi nell'organizzazione. In questo articolo vengono esaminate le tecniche che è possibile utilizzare per dichiarare i documenti attivi come record e viene suggerito un metodo per pianificare la trasformazione degli elementi del piano file in record.

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Contenuto dell'articolo:

Tecniche per convertire documenti attivi in record

Completamento del piano

Tecniche per convertire documenti attivi in recordPer convertire i documenti attivi in record, è possibile utilizzare le tecniche seguenti:

Dichiarazione manuale di un documento come record utilizzando un sito Web basato su Microsoft SharePoint Server

Definizione di criteri per dichiarare un documento come record o inviare un documento a un sito Centro record a un'ora specificata

Creazione di un flusso di lavoro per l'invio di un documento a un sito Centro record

Utilizzo di una soluzione personalizzata basata sul modello a oggetti di SharePoint Server

Creazione manuale di record

Se per una raccolta documenti è abilitata la gestione dei record sul posto, gli utenti possono dichiarare esplicitamente come record un documento della raccolta modificandone i dettagli relativi alla conformità. Quando l'amministratore della raccolta siti abilita la gestione dei record sul posto, specifica chi può dichiarare e annullare la dichiarazione dei record, nonché se gli utenti possono modificare o eliminare i documenti convertiti in record.

Se è stata creata una connessione a un sito Centro record, gli utenti possono inviare manualmente documenti a tale sito tramite il comando Invia a. Quando un amministratore di farm configura una connessione al sito Centro record, questo comando diventa disponibile in tutti i documenti attivi. A seconda della modalità di configurazione della connessione, i documenti possono essere copiati o spostati nel sito Centro record oppure spostati nel sito Centro record mantenendo un collegamento al documento. Per ulteriori informazioni sulla creazione di una connessione a un sito Centro record, vedere Aggiungere, modificare o eliminare una connessione a un archivio di documenti o a un Centro record (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/5f0402ca-90c6-4528-b1de-04d4f28fb2a6(Office.14).aspx).

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L'invio manuale di record al sito Centro record non costituisce una soluzione pratica adottabile su vasta scala, tuttavia può essere utilizzato a complemento di altri metodi per la creazione di record.

Definizione di criteri

È possibile utilizzare criteri di conservazione per specificare le azioni da eseguire sui documenti in momenti specifici. Le azioni dei criteri verranno eseguite automaticamente e non dovranno essere avviate dagli utenti.

Due azioni dei criteri sono correlate specificamente alla gestione dei criteri, ovvero il trasferimento di un documento in un'altra posizione e la dichiarazione di un documento come record. Se esiste una connessione a un sito Centro record, è possibile creare criteri per l'invio di documenti a tale sito. Nei criteri viene inoltre specificato se copiare il documento nel sito Centro record, se spostarlo oppure se spostarlo lasciando un collegamento nella raccolta documenti. Se per il sito è abilitata la gestione dei record sul posto, è possibile creare criteri per dichiarare un documento come record. È inoltre possibile utilizzare il modello a oggetti di SharePoint Server per creare un'azione personalizzata.

I criteri di conservazione possono prevedere più fasi. È ad esempio possibile creare criteri di conservazione per eliminare tutte le versioni precedenti di un documento una volta trascorso un anno dall'ultima modifica e trasferire il documento in un sito Centro record cinque anni dopo l'ultima modifica.

Se per un sito è abilitata la gestione dei record sul posto, il sito può contenere sia documenti attivi che record. In tal caso, è possibile specificare criteri di conservazione diversi per documenti attivi e record. È ad esempio possibile creare criteri per dichiarare un documento attivo come record due anni dopo la creazione del documento e creare altri criteri per eliminare un record sette anni dopo che il documento è dichiarato come record.

Per ulteriori informazioni sulla definizione di criteri di gestione delle informazioni, vedere Office.com (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=191521&clcid=0x410).

Creazione di un flusso di lavoro

Quando si utilizza Microsoft Office SharePoint Designer per creare un flusso di lavoro, è possibile aggiunge un'azione per inviare un elemento a un archivio. Utilizzando questa azione, è possibile creare flussi di lavoro per inviare documenti a un sito Centro record. È inoltre possibile includere altre azioni nel flusso di lavoro, ad esempio creare un flusso di lavoro per inviare un messaggio di posta elettronica all'autore di un documento per richiedere l'approvazione e quindi inviare il documento a un sito Centro record. È infine

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possibile combinare criteri e flussi di lavoro creando criteri di conservazione che eseguono il nuovo flusso di lavoro un anno dopo la creazione del documento.

È altresì possibile utilizzare il modello a oggetti di SharePoint Server per creare un flusso di lavoro personalizzato per la copia dei file nel sito Centro record. È quindi possibile integrare nel sistema di gestione documenti un flusso di lavoro per l'invio dei file al sito Centro record nell'ambito di un flusso di lavoro per la gestione del ciclo di vita di un documento. Per i tipi di documento con un ciclo di vita prevedibile, ad esempio le note spese, è possibile implementare un flusso di lavoro per la gestione del documento nelle diverse fasi e che termina con l'invio di una copia del documento al sito Centro record. Il flusso di lavoro può essere attivato dalla creazione di un nuovo documento.

Utilizzo di una soluzione personalizzata

È possibile sviluppare soluzioni personalizzate che utilizzino gli oggetti nello spazio dei nomi Microsoft.Office.RecordsManagement.OfficialFileWSProxy per inviare contenuto da altre origini dati al sito Centro record. Per ulteriori informazioni su come implementare soluzioni personalizzate utilizzando il modello a oggetti di SharePoint Server 2010, vedere SharePoint Server 2010Software Development Kit (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=166117&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Completamento del pianoDopo avere sviluppato il piano file e aver esaminato i metodi per lo spostamento del contenuto nel sito Centro record, è possibile completare il piano determinando il metodo di invio di ogni tipo di record al sito Centro record. I fattori da prendere in considerazione sono i seguenti:

La conformità è imposta o volontaria?

È possibile contare sulla collaborazione degli utenti all'interno dell'organizzazione per garantire la conformità ai processi di gestione dei record? In generale, è preferibile evitare processi manuali. Se tuttavia sono necessari, approntare una formazione adeguata e misure di monitoraggio appropriate per garantire la conformità del team.

Il contenuto verrà archiviato in server Document Management di SharePoint Server 2010?

Si intende mantenere il contenuto fisico? La gestione del contenuto fisico attivo, ad esempio documenti cartacei o CD-ROM, e il relativo invio a una camera di sicurezza dei record per la conservazione (unitamente alla gestione del record in un sito Centro record) richiede una speciale pianificazione non illustrata nel presente argomento. Se ad esempio non esiste alcuna versione elettronica di un documento cartaceo, potrebbe essere necessario tenere traccia dell'elemento utilizzando un elenco e i

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relativi criteri e flussi di lavoro associati. Per una descrizione completa delle strategie e delle tecniche per la gestione di un record fisico, sia mentre è attivo sia quando viene inviato al sito Centro record, vedere l'articolo Pianificazione dei record fisici (SharePoint Server 2010).

Nella tabella seguente vengono illustrati gli spostamenti di alcuni record di un piano file di esempio in un sito Centro record:

Documenti Descrizione Supporto Percorso di origine

Metodo di trasformazione in record

Piano per i benefici Descrizione del piano per i benefici ai dipendenti.

Pagine Web

Raccolta documenti di SharePoint Server 2010

Utilizzo di un flusso di lavoro personalizzato associato a criteri di scadenza

Piano assicurativo Descrizione del piano assicurativo per i dipendenti.

Stampa Documento fisico associato all'elemento di elenco in SharePoint Server 2010

Invio a una camera di sicurezza fisica e creazione di un elemento di elenco nel sito Centro record per tenerne traccia tramite un codice a barre

Schede attività per paghe e stipendi

Riepiloghi di ore di lavoro, straordinari e retribuzioni pagate.

Documenti elettronici

Server di gestione dei record di paghe e stipendi non basato su SharePoint Server 2010

Utilizzo di un programma personalizzato

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Documenti Descrizione Supporto Percorso di origine

Metodo di trasformazione in record

File di sviluppo dei prodotti

Specifiche dei prodotti e documenti associati.

Documenti elettronici

Raccolta documenti di SharePoint Server 2010

Utilizzo del flusso di lavoro personalizzato associato a criteri di scadenza ed esecuzione manuale del comando Invia a

Concetti

Creare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010

Pianificazione dei record fisici (SharePoint Server 2010)

Altre risorse

Aggiungere, modificare o eliminare una connessione a un archivio di documenti o a un Centro record (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/5f0402ca-90c6-4528-b1de-04d4f28fb2a6(Office.14).aspx)

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Pianificazione dei record fisici (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In SharePoint Server 2010 è possibile gestire i record fisici ed elettronici nello stesso archivio, sebbene in modi diversi. I record elettronici possono essere archiviati direttamente in Microsoft SharePoint Server, mentre quelli fisici devono essere archiviati all'esterno di SharePoint Server, ad esempio nelle casse di un magazzino. Per gestire i record fisici in SharePoint Server, è necessario creare un elemento di elenco, correlarlo all'elemento fisico e quindi gestirlo.

In questo articolo vengono illustrate le modalità di utilizzo di SharePoint Server per la gestione dei record fisici. Non sono invece contenute le procedure specifiche per l'implementazione del piano. Prima di eseguire le attività descritte in questo argomento, è necessario avere già creato un piano file. Per ulteriori informazioni sui piani file, vedere Creare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010.

Contenuto dell'articolo:

Identificare i tipi di record

Identificare le proprietà di ogni tipo di record

Organizzare i tipi di contenuto

Organizzare l'archivio dei record

Foglio di lavoro

Identificare i tipi di recordNel piano file devono essere identificati i tipi di elementi fisici considerati come record dall'organizzazione. In caso contrario, aggiornare il piano file in modo da includere i record fisici. Per ogni tipo di record fisico incluso nel piano file, indicare il tipo di supporto corrispondente. Ad esempio, i contratti firmati possono essere disponibili in formato cartaceo, mentre i modelli tecnici possono essere progetti di grande formato.

Per ulteriori informazioni sui piani file, vedere Creare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010.

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Identificare le proprietà di ogni tipo di recordA tutti i record dello stesso tipo devono essere assegnate le stesse proprietà. In questa fase di pianificazione è opportuno tenere in considerazione le proprietà seguenti dei record fisici:

Attributi (che diventeranno colonne in SharePoint Server)

Processi (che diventeranno flussi di lavoro in SharePoint Server)

Criteri di gestione delle informazioni

Moduli

Per ogni tipo di record identificare gli attributi che si desidera acquisire. Tali attributi diventeranno le colonne del tipo di contenuto di SharePoint Server che rappresenta questo tipo di record. Un attributo può essere costituito anche dalle informazioni utilizzate per suddividere i record in categorie, nonché dai dati cercati dagli utenti. Altri attributi dei record fisici collegano il record in SharePoint Server, rappresentato da un elemento di un elenco, all'oggetto fisico conservato in un luogo fisico. È probabile che si desideri acquisire come attributi la posizione e altre caratteristiche che consentono di identificare l'oggetto fisico.

Come con i record elettronici, è probabile che si desideri applicare alcuni criteri ai record fisici. Per tutti i record vengono in genere definiti criteri di scadenza e criteri di controllo. Per i record fisici in particolare potrebbero essere presenti criteri che richiedono un codice a barre. È quindi possibile associare un'immagine del codice a barre applicato sull'oggetto fisico all'elemento di elenco che rappresenta il record fisico. Con i criteri per le etichette potrebbe venire richiesto di etichettare ogni oggetto fisico con gli stessi attributi associati all'elemento di elenco che rappresenta l'oggetto fisico. Per ogni tipo di record fisico, indicare se sono necessari criteri di scadenza, controllo, per codici a barre e per etichette. Prendere inoltre nota di eventuali altri criteri necessari.

In SharePoint Server un record fisico (un elemento di un elenco) è in realtà un segnaposto del record effettivo e non rappresenta l'oggetto fisico stesso. È pertanto probabile che verranno aggiunti processi per garantire la sincronizzazione tra gli elementi fisici e le azioni eseguite sugli elementi di elenco. Tali processi corrispondono a flussi di lavoro di SharePoint Server. Identificare i processi da associare a ogni tipo di record. Di seguito sono elencati i processi più comuni per i record fisici:

Eliminazione del record fisico in seguito alla scadenza dell'elemento di elenco che rappresenta il record

Spostamento dell'oggetto fisico in un percorso di archiviazione in seguito all'aggiunta di un nuovo elemento all'elenco

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Recupero dell'oggetto fisico

Se sono previsti moduli da associare ai record di questo tipo, potrebbe essere necessario utilizzare un modulo per ogni processo identificato oppure utilizzare un modulo per offrire l'accesso all'inventario dei record fisici.

Utilizzare la scheda Physical records del foglio di lavoro indicato nella sezione Foglio di lavoro per registrare le informazioni identificate su ogni tipo di record fisico. Non inserire ancora il tipo di contenuto per il tipo di record.

Organizzare i tipi di contenutoIl modo più semplice per associare i tipi di contenuto ai record fisici consiste nel disporre di un tipo di contenuto per ogni tipo di record fisico. Se tuttavia più tipi di record fisici condividono le stesse colonne, gli stessi flussi di lavoro, gli stessi criteri di gestione delle informazioni e gli stessi moduli, è possibile utilizzare un unico tipo di contenuto per rappresentare tutti i tipi simili di record fisici.

Organizzare i tipi di contenuto. Provare a creare un unico tipo di contenuto da cui deriveranno tutti gli altri tipi di contenuto per i record fisici. Tale tipo di contenuto padre verrà derivato dal tipo di contenuto Elemento. Aggiungere al tipo di contenuto padre eventuali proprietà (colonne, criteri di gestione delle informazioni, flussi di lavoro e moduli) comuni ai tipi di contenuto per tutti i record fisici.

Dopo avere creato il tipo di contenuto padre, è possibile organizzare i tipi di contenuto in due modi diversi.

1. Creare una struttura non gerarchica in cui ogni tipo di contenuto che rappresenta un tipo di record fisici sia figlio del tipo di contenuto padre creato in precedenza.

2. Creare una gerarchia che discende dal tipo di contenuto padre, basata sulle somiglianze tra le proprietà dei tipi di contenuto.

Nella scheda Content Types del foglio di lavoro identificare ogni tipo di contenuto che rappresenta un tipo di record fisico. Per ogni tipo di contenuto prendere nota del tipo di contenuto padre. Nella colonna Columns immettere il nome di ogni colonna definita al livello del tipo di contenuto. Non immettere i nomi delle colonne ereditate da altri tipi di contenuto. Nella colonna Workflows immettere il nome di ogni flusso di lavoro definito al livello del tipo di contenuto. Nella colonna Information Management Policies immettere il nome dei singoli criteri di gestione delle informazioni definiti al livello del tipo di contenuto. Nella colonna Forms immettere il nome di ogni modulo definito al livello del tipo di contenuto.

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Organizzare l'archivio dei recordIn genere vengono utilizzati archivi diversi per i record fisici e per i record elettronici. È tuttavia possibile decidere di alternare uno o più elenchi di elementi che rappresentano record fisici con raccolte documenti contenenti record elettronici.

Dopo avere deciso in quale archivio memorizzare i record fisici, scegliere come organizzare gli elenchi in tale archivio. È possibile creare cartelle all'interno degli elenchi e utilizzare tali cartelle per creare una struttura organizzativa più complessa per i record fisici. Quando si decide in merito agli elenchi da creare, tenere presente che è possibile applicare agli elenchi sia la funzione di spostamento basato su metadati che i flussi di lavoro.

Di seguito sono elencati alcuni suggerimenti per l'organizzazione di elenchi e cartelle:

In base al tipo di record

Organizzazione simile a quella degli oggetti fisici. Una cartella può ad esempio rappresentare una cassa e gli elementi nella cartella possono rappresentare gli oggetti contenuti nella cassa.

In base a uno schema organizzativo relativo alle attività aziendali, ad esempio per progetto o per reparto

In base all'anno

Poiché i record fisici non vengono spostati nell'archivio dei record tramite l'opzione Invia a, non è possibile utilizzare Content Organizer con i record fisici. È invece compito del responsabile della gestione dei record che crea il record fisico inserire il record nella cartella corretta dell'elenco corretto.

Nella scheda Lists and folders del foglio di lavoro immettere l'URL di ogni elenco identificato. Per ogni elenco, indicare nella colonna Content Types i tipi di contenuto consentiti. Utilizzare le colonne Folder Level 1, Folder Level 2, Folder Level 3 e Folder Level 4 per registrare la gerarchia di cartelle e sottocartelle dell'elenco. Aggiungere altre colonne se si desidera utilizzare più di quattro livelli annidati di cartelle.

Foglio di lavoroPer agevolare la pianificazione della gestione dei record fisici, è possibile utilizzare il foglio di lavoro seguente:

Physical records planning worksheet (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=179986&clcid=0x410 (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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ConcettiCreare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010

Altre risorse

Pianificare i tipi di contenuto (http://technet.microsoft.com/it-it/library/63bb092a-00fe-45ff-a4b8-d8be998d1a3c(Office.14).aspx#bkmk_plan_content_types)

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Pianificazione di eDiscovery (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Per eDiscovery (abbreviazione di «electronic discovery») si intende l'individuazione e la produzione di informazioni in formato elettronico a supporto di eventi quali controversie, controlli o indagini. Se si utilizza Microsoft SharePoint Server 2010 per gestire informazioni in formato elettronico, è consigliabile prendere in considerazione eDiscovery quando si pianifica la soluzione di SharePoint Server. Controllo, criteri di scadenza e ricerca sono in ogni caso fattori che è opportuno valutare. È quindi importante definire la strategia di pianificazione da adottare in queste aree prima di valutare la possibilità di utilizzare eDiscovery.

Contenuto della sezione:

Supporto di eDiscovery in SharePoint Server 2010

Controllo

Scadenza

Ricerca

Supporto di eDiscovery in SharePoint Server 2010Sono due gli aspetti di eDiscovery da considerare in SharePoint Server, ovvero la ricerca di documenti pertinenti e la limitazione delle operazioni eseguibili dagli utenti sui documenti identificati.

Per esenzione si intende un insieme di documenti che è possibile produrre nell'ambito di una richiesta di eDiscovery. All'interno di SharePoint Server è possibile abilitare o disabilitare la funzionalità Esenzione ed eDiscovery a livello di singolo sito. Per impostazione predefinita, questa funzionalità è abilitata in un sito Centro record e disabilitata in tutti gli altri tipi di siti. Consente di creare e gestire esenzioni, aggiungere elementi a un'esenzione e utilizzare la ricerca per individuare contenuto e copiarlo in un'altra posizione oppure bloccare il contenuto per impedire che venga modificato o eliminato.

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Quando si esegue una ricerca di eDiscovery, è possibile scegliere di copiare tutti i documenti recuperati in un Content Organizer, per distribuire i documenti nella posizione corretta in base ai relativi metadati, oppure di lasciare i documenti sul posto, ma bloccandoli per impedire agli utenti di modificarli o eliminarli.

Per supportare eDiscovery in SharePoint Server, è necessario abilitare la funzionalità Esenzione ed eDiscovery in ogni raccolta siti in cui potrebbero esistere informazioni pertinenti. È quindi necessario configurare il servizio di ricerca in modo da eseguire la ricerca per indicizzazione dei siti per i quali è abilitato eDiscovery.

Quando l'organizzazione deve poter produrre documenti pertinenti, è possibile avviare un processo di eDiscovery. Per produrre i documenti necessari, un responsabile della gestione dei record, un legale o un altro utente può eseguire le azioni seguenti:

1. Creare un'esenzione che contenga i documenti pertinenti.

2. Avviare una ricerca di eDiscovery dei documenti pertinenti.

La ricerca di eDiscovery viene eseguita in un orario controllato dal processo timer di ricerca ed elaborazione. Per impostazione predefinita, tale orario corrisponde alle 22.30 di ogni giorno. I risultati della ricerca vengono aggiunti automaticamente all'esenzione.

3. Esaminare gli elementi inclusi nell'esenzione e creare ulteriori ricerche di eDiscovery.

4. Individuare manualmente i documenti e aggiungerli all'esenzione.

5. Eseguire report in base all'esenzione.

I report esenzioni vengono eseguiti in un orario controllato dal processo timer Esenzione elaborazione e creazione report. Per impostazione predefinita, tale orario corrisponde alle 23.30 di ogni giorno.

6. Esaminare i documenti inclusi nell'esenzione e rimuovere i documenti non pertinenti.

7. Identificare documenti specifici inclusi nell'esenzione per i quali sono necessarie ulteriori informazioni ed esaminare il registro di controllo per tali documenti.

8. Recapitare tutti i documenti associati all'esenzione.

ControlloQuando si invia un documento a un Content Organizer, la cronologia delle versioni del documento viene cancellata. Per mantenere una cronologia in cui sono indicati gli utenti che hanno modificato un documento, nonché la data e l'ora in cui è stata apportata la modifica, è necessario un registro di controllo. È consigliabile abilitare i criteri di controllo in tutte le raccolte siti contenenti raccolte documenti attive. Per ulteriori informazioni sui criteri di controllo, vedere Panoramica della governance (SharePoint Server 2010)

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(http://technet.microsoft.com/it-it/library/df399658-84ac-4ca6-aaf4-378eef361cbb(Office.14).aspx).

ScadenzaTutte le informazioni archiviate da un'organizzazione sono soggette a individuazione. I documenti in formato elettronico inoltre occupano spazio su disco. Valutare l'opportunità di implementare criteri di scadenza in modo da eliminare automaticamente i documenti quando non sono più necessari. Per ulteriori informazioni sui criteri di scadenza, vedere Panoramica della governance (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/df399658-84ac-4ca6-aaf4-378eef361cbb(Office.14).aspx).

RicercaQuando un'organizzazione deve produrre i documenti per una controversia legale, nella maggior parte dei casi è soggetta al pagamento di una multa se non li produce con tempestività. Verificare che la funzionalità di ricerca sia configurata correttamente prima della prima volta in cui è necessario utilizzare eDiscovery. In particolare, assicurarsi che la funzionalità di ricerca sia configurata in modo da eseguire la ricerca per indicizzazione di tutti i siti in cui potrebbe essere necessario individuare contenuto.

I motori di ricerca sono in genere ottimizzati in modo da restituire solo alcuni risultati particolarmente pertinenti. In eDiscovery l'obiettivo della ricerca è restituire tutti i risultati corrispondenti a una query e non solo i pochi maggiormente pertinenti. La funzionalità di ricerca inclusa in SharePoint Server 2010 è stata migliorata in modo da soddisfare ancora di più le esigenze di eDiscovery.

Per evitare attacchi comuni da parte di malintenzionati, le ricerche di SharePoint Server 2010 la cui durata supera un intervallo specifico vengono interrotte. Se la ricerca di eDiscovery richiede una lunga esecuzione, è possibile scegliere tra le opzioni seguenti:

Creare una ricerca restringendo ulteriormente l'ambito. Se ad esempio si esegue la ricerca di documenti correlati a una potenziale collaborazione con la società Contoso S.p.A., provare a cercare i documenti che contengono la parola «Contoso» e che sono stati creati entro un intervallo di date specifico anziché limitare la ricerca alla sola parola «Contoso».

Eseguire più ricerche con ambiti più ristretti. Si supponga ad esempio di cercare i documenti relativi all'assunzione di un nuovo direttore generale di Fabrikam S.p.A. Anziché eseguire una sola ricerca specificando «Fabrikam (Direttore generale, «Andrea Rossi», assunzione)», eseguire tre ricerche distinte specificando «Direttore generale Fabrikam», «Fabrikam «Andrea Rossi»» e «assunzione Fabrikam».

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Utilizzo di un archivio dei record rispetto alla gestione dei record sul posto (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Prima del rilascio di Microsoft SharePoint Server 2010, per gestire i record era necessario creare un sito Centro record da utilizzare come archivio e quindi copiare i documenti nell'archivio quando diventavano record. Il fatto che un documento fosse o meno un record veniva determinato in base alla relativa presenza nell'archivio dei record o in un'altra posizione.

In Microsoft SharePoint Server 2010 è possibile gestire i record in un apposito archivio oppure nello stesso archivio documenti utilizzato per i documenti attivi. Grazie all'approccio sul posto di Microsoft SharePoint Server 2010, quando si dichiara che un documento è diventato un record, il record rimane nella posizione corrente, ma viene gestito da Microsoft SharePoint Server 2010 come record. Ad esempio, dopo che un documento è stato dichiarato come record, i relativi criteri di conservazione potrebbero cambiare, altrimenti gli utenti potrebbero non essere in grado di modificarlo.

È inoltre possibile adottare un approccio ibrido, ad esempio conservare i record nella stessa posizione insieme ai documenti attivi per due anni e quindi spostare i record in un apposito archivio al termine di un progetto.

Per stabilire se gestire i record in un centro record separato oppure nello stesso sito di collaborazione in cui sono stati creati i documenti, valutare quanto segue:

L'adeguatezza della governance del sito di collaborazione per la gestione dei record, eventuali regolamenti o normative del proprio settore di attività che impongono la separazione dei record dai documenti attivi e la possibilità di affidare all'amministratore di un sito di collaborazione la gestione di un sito contenente record. Potrebbe essere opportuno archiviare i record in un sito in cui viene utilizzato un accesso più limitato rispetto al sito di collaborazione oppure in un sito con una pianificazione di backup diversa.

Il periodo di tempo per cui verrà utilizzato il sito di collaborazione. Se i record dovranno essere conservati per un periodo più lungo rispetto alla durata del progetto, la scelta di una strategia di gestione dei record sul posto implica di dover mantenere il sito di collaborazione anche quando non verrà più utilizzato.

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La frequenza con cui i membri del progetto avranno necessità di accedere ai documenti dopo che saranno diventati record. Se si utilizza un approccio di gestione sul posto, i membri del progetto potranno accedere ai documenti allo stesso modo indipendentemente dal fatto che siano documenti attivi o record.

I dati di cui si occupano i responsabili della gestione dei record nella propria organizzazione, ovvero solo i record oppure tutte le informazioni indipendentemente dal fatto che siano attive oppure record. Se i responsabili della gestione dei record si occupano solo dei record ufficiali, l'utilizzo di un centro record separato potrebbe risultare più semplice.

Nella tabella seguente vengono illustrate le differenze tra le operazioni che è possibile eseguire sui record in un centro record e sui record gestiti sul posto in un sito di collaborazione. Le differenze sono presentate dal punto di vista sia dei responsabili della gestione dei record che dei dipendenti facenti parte del team di un progetto.

Differenze tra l'utilizzo di un archivio dei record e la gestione dei record sul posto

Fattore Archivio dei record Record sul posto

Gestione della conservazione dei record

I nuovi record vengono inseriti automaticamente da Content Organizer nella cartella corretta del piano file dell'archivio in base ai metadati.

È possibile impostare criteri diversi per i record e i documenti attivi in base alla posizione o al tipo di contenuto corrente.

Possibilità di limitare gli utenti autorizzati a visualizzare i record

Sì. L'archivio consente di specificare le autorizzazioni per il record.

No. Le autorizzazioni non cambiano quando un documento diventa un record. È tuttavia possibile limitare gli utenti autorizzati a modificare ed eliminare record.

Grado di difficoltà Basso. Tutti i record si trovano Alto. I record sono

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Fattore Archivio dei record Record sul posto

nell'individuazione dei record (per responsabili della gestione dei record)

nella stessa posizione. distribuiti in più siti di collaborazione.

Conservazione di tutte le versioni dei documenti come record

L'utente deve inviare in modo esplicito ogni versione di un documento all'archivio.

Se è attivato il controllo delle versioni, avviene in modo automatico.

Grado di difficoltà nell'individuazione delle informazioni (per i collaboratori del team)

Alto, sebbene sia possibile aggiungere un collegamento al documento nel sito di collaborazione quando il documento diventa un record.

Basso.

Quantità di dati nel sito di collaborazione

Il sito di collaborazione contiene solo i documenti attivi.

Il sito di collaborazione contiene i documenti attivi e inattivi (i record), sebbene sia possibile creare visualizzazioni contenenti solo i record.

Possibilità di controllare i record Sì. Dipende dai criteri di controllo del sito di collaborazione.

Ambito di eDiscovery Le ricerche vengono eseguite separatamente per i documenti attivi e i record.

Nelle ricerche di eDiscovery vengono inclusi sia i record che i documenti attivi.

Sicurezza amministrativa Un responsabile della gestione dei record può gestire l'archivio dei record.

Gli amministratori dei siti di collaborazione dispongono

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Fattore Archivio dei record Record sul posto

dell'autorizzazione per gestire i record e i documenti attivi.

Nella tabella seguente vengono illustrate le differenze tra i due approcci di gestione dei record che potrebbero influire sulla gestione delle risorse IT.

Differenze a livello di risorse tra l'utilizzo di un archivio dei record e la gestione dei record sul posto

Fattore Archivio dei record Record sul posto

Numero di siti da gestire Più siti, in quanto vi è un archivio separato oltre ai siti di collaborazione.

Meno siti.

Scalabilità Le dimensioni dei database nei siti di collaborazione non destano preoccupazione.

Viene raggiunta prima la dimensione massima per le raccolte siti.

Facilità di gestione Sito o farm separata per i record. Non sono richieste operazioni di provisioning aggiuntive oltre a quanto necessario per i siti contenenti documenti attivi.

Archiviazione È possibile archiviare i record in supporti di tipo diverso.

I documenti attivi e i record vengono archiviati insieme.

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Progettazione della gestione dei record sul posto (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In Microsoft SharePoint Server 2010 è possibile gestire i record in un apposito archivio oppure utilizzare la gestione dei record sul posto, in modo da gestire i record nello stesso archivio documenti utilizzato per i documenti attivi. Con la gestione dei record sul posto, quando un documento viene dichiarato come record, viene mantenuto nello stesso percorso, ma viene gestito da SharePoint Server 2010 come record.

Utilizzando la gestione dei record sul posto in SharePoint Server 2010, è possibile:

Decidere in base a quali azioni un documento attivo diventa un record. Ad esempio, un utente può selezionare un'opzione per dichiarare un documento come record, dopo un evento specifico può essere eseguito un flusso di lavoro che trasforma un documento attivo in record oppure è possibile definire criteri di conservazione per la trasformazione di un documento attivo in record dopo un determinato periodo di tempo.

Definire gli utenti autorizzati a eseguire operazioni relative ai record. È ad esempio possibile specificare che un utente qualsiasi può dichiarare un documento come record, ma che solo i responsabili della gestione dei record possono modificare o eliminare un record.

Limitare le azioni che possono essere eseguite dagli utenti sui record. È ad esempio possibile impedire agli utenti di eliminare i record oppure di modificarli ed eliminarli.

Specificare criteri di conservazione diversi per i documenti attivi e per i record.

Per ulteriori informazioni sulla scelta tra l'utilizzo della gestione dei record sul posto o di un archivio dei record, vedere Utilizzo di un archivio dei record rispetto alla gestione dei record sul posto (SharePoint Server 2010).

In questo articolo viene spiegato come prendere le decisioni di pianificazione necessarie prima di poter implementare la gestione dei record sul posto. Non viene illustrato come implementare le decisioni prese. Prima di effettuare i passaggi descritti in questo articolo, è necessario avere già creato un piano file. Per ulteriori informazioni sui piani file, vedere Creare un piano file per la gestione dei record in SharePoint Server 2010.

Se si utilizza la gestione dei record sul posto, si presuppone che SharePoint Server venga utilizzato anche per un altro scopo, ad esempio per siti di collaborazione in team. In caso contrario, valutare la possibilità di utilizzare un archivio dei record. È consigliabile

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pertanto conoscere già i tipi di contenuto e la gerarchia di cartelle utilizzati dalla soluzione esistente oppure definirli in parallelo alla progettazione della soluzione di gestione dei record qualora l'altra soluzione di SharePoint Server sia in fase di sviluppo.

Contenuto dell'articolo:

Panoramica della pianificazione della gestione dei record sul posto

Scelta tra cartelle o tipi di contenuto

Definizione dei tipi di contenuto

Organizzazione delle cartelle per la gestione dei record sul posto

Attività generali di pianificazione della gestione dei record

Fogli di lavoro

Panoramica della pianificazione della gestione dei record sul postoÈ possibile configurare criteri di conservazione per i record basati sui tipi di contenuto o sulla cartella in cui è archiviato un documento. La scelta di organizzare i record in base al tipo di contenuto o al percorso è la decisione principale da prendere quando viene pianificata la gestione dei record sul posto. Dopo avere determinato come organizzare i record, progettare i tipi di contenuto o la gerarchia di cartelle. Definire quindi altri aspetti della gestione dei record, ad esempio i criteri di controllo. Decidere infine come utilizzare un documento dichiarato come record.

Se la soluzione utilizzerà sia la gestione dei record sul posto che un archivio dei record, non sarà necessario pianificare entrambi gli aspetti contemporaneamente. Se ad esempio si basa il piano di gestione dei record sul posto sui tipi di contenuto, non sarà necessario organizzare i record dell'archivio in base ai tipi di contenuto.

Scelta tra cartelle o tipi di contenutoÈ possibile definire criteri di conservazione basati sul tipo di contenuto di un elemento o sulla cartella in cui è contenuto un elemento. Per qualsiasi raccolta specifica, è necessario selezionare l'uno o l'altra. Non è possibile basare i criteri di conservazione su una combinazione di tipi di contenuto e cartelle nella stessa raccolta. La scelta avrà un impatto significativo sul modo in cui sarà necessario configurare il sito e su come il sito verrà utilizzato dagli utenti. È in genere più semplice basare i criteri di conservazione sui tipi di contenuto, se questa scelta è adatta per la propria situazione.

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Considerare i tipi di record identificati nel piano file. Utilizzare le euristiche seguenti per determinare se basare l'organizzazione sui tipi di contenuto o sul percorso. Seguire la prima euristica che si applica alla propria situazione.

Se tutti i record dello stesso tipo condividono gli stessi criteri di conservazione, basare l'organizzazione sui tipi di contenuto.

Se la maggior parte dei tipi di record è costituita da record che condividono gli stessi criteri di conservazione, è raro che in un tipo di record siano inclusi record con criteri di conservazione diversi ed è possibile creare facilmente e in modo logico sottotipi in modo che gli stessi criteri di conservazione si applichino a ogni record del sottotipo, basare l'organizzazione sui tipi di contenuto.

Se ad esempio gli accordi di riservatezza vengono conservati per cinque anni, i contratti di locazione vengono conservati per dieci anni e i contratti di società vengono conservati per quindici anni, ma sono stati tutti classificati come contratti, non tutti i contratti sono soggetti allo stesso periodo di conservazione. Se invece i contratti vengono suddivisi in tre tipi distinti di record di contratti, ovvero accordi di riservatezza, locazioni e contratti di società, tutti i record dello stesso tipo saranno soggetti allo stesso periodo di conservazione.

Se tutti i record avranno attributi, o metadati, comuni che determinano i criteri di conservazione, basare l'organizzazione sul percorso.

Se ad esempio ogni record avrà un attributo «cliente» e i record relativi ai clienti governativi sono soggetti a criteri di conservazione diversi rispetto ai record relativi ai clienti aziendali, basare l'organizzazione sul percorso.

Se l'organizzazione dispone già di una struttura di cartelle con cui gli utenti hanno familiarità, a tutti i record di una cartella si applicano gli stessi criteri di conservazione ed è possibile fare affidamento sugli utenti per l'archiviazione dei documenti nel percorso corretto nella struttura di cartelle, basare l'organizzazione sul percorso.

Se non è applicabile alcuna delle euristiche precedenti, l'implementazione della gestione dei record sul posto probabilmente non è la strategia adatta per la situazione corrente. Riconsiderare se non sia il caso di utilizzare un archivio dei record. Se si utilizza un metodo sul posto, è possibile scegliere tra due opzioni. La prima consiste nel creare tipi di contenuto aggiuntivi con l'unico scopo di differenziare gli elementi con periodi di conservazione diversi. La seconda opzione consiste nell'organizzare il più possibile gli elementi nelle cartelle e quindi utilizzare sottocartelle per gli elementi con periodi di conservazione diversi. Entrambe queste opzioni possono generare confusione negli utenti.

Se nell'organizzazione viene già utilizzato SharePoint per gestire i documenti e ora si sta iniziando a utilizzare la funzionalità Gestione record, esistono già tipi di contenuto e una

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struttura di cartelle. Se né i tipi né la struttura si adattano in modo soddisfacente ai criteri di conservazione, sarà necessario convertire alcuni elementi a nuovi tipi di contenuto o spostarli in nuove cartelle.

Definizione dei tipi di contenutoDeterminare il tipo o i tipi di contenuto possibili per ogni tipo di record del piano file. È possibile immettere queste informazioni nella scheda records and content types del foglio di lavoro In-place records planning worksheet.

Considerare ora ogni tipo di contenuto. Se i documenti del tipo di contenuto possono diventare record, prendere nota dei criteri di conservazione che si applicano ai record del tipo di contenuto. È possibile utilizzare la scheda content types and retention del foglio di lavoro a tale scopo. Se la soluzione utilizzerà un archivio dei record oltre alla gestione dei record sul posto, prendere nota solo della parte dei criteri di conservazione che si applica al record prima dello spostamento nell'archivio dei record. Quando un elemento viene trasferito in un archivio dei record, i criteri dell'elemento vengono cancellati e all'elemento vengono associati i criteri specificati nell'archivio dei record.

Se l'attività precedente ha dato origine a un tipo di contenuto con più criteri di conservazione, sarà necessario dividere il tipo di contenuto. Trovare un modo logico per dividere il tipo di contenuto in più sottotipi, in modo che a ogni sottotipo si applichi un singolo criterio di conservazione. Aggiornare il mapping tra i record e i tipi di contenuto in base ai nuovi tipi di contenuto.

Organizzazione delle cartelle per la gestione dei record sul postoLe cartelle verranno organizzate probabilmente in modo diverso a seconda che siano gli utenti a decidere dove archiviare i documenti oppure che venga utilizzato Content Organizer per distribuire i documenti nel percorso corretto. Queste opzioni vengono descritte nelle sezioni seguenti.

Opzione 1: gli utenti decidono dove archiviare i documenti

Se saranno gli utenti a decidere in quale cartella archiviare i documenti, la struttura di cartelle deve agevolare l'inserimento dei documenti nel percorso corretto. Iniziare dalla struttura di cartelle utilizzata dalla soluzione di SharePoint Server corrente o dalla struttura di cartelle in fase di progettazione per le altre parti della soluzione di SharePoint Server. Per ogni cartella che può contenere record, determinare i tipi di record consentiti. Utilizzare i tipi di record e il piano file per determinare i criteri di conservazione che possono applicarsi agli elementi contenuti nella cartella. Queste informazioni possono essere immesse nella scheda folders and retention del foglio di lavoro.

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Se l'attività precedente ha dato origine a una cartella con più criteri di conservazione, sarà necessario creare sottocartelle. Per ogni cartella che può contenere elementi con criteri di conservazione diversi, creare una sottocartella per ogni criterio di conservazione. Poiché saranno gli utenti a scegliere dove archiviare i documenti, deve essere possibile spiegare loro facilmente quali elementi inserire in ogni sottocartella. In caso contrario, prendere in considerazione la possibilità di non consentire agli utenti di scegliere dove archiviare i documenti e utilizzare invece Content Organizer. Aggiornare il mapping tra i tipi di record e le cartelle in base alle nuove sottocartelle.

Se si dispone già di una soluzione di SharePoint Server, sarà probabilmente necessario spostare alcuni documenti esistenti nelle cartelle con i criteri di conservazione appropriati.

Stabilire come istruire gli utenti affinché inseriscano i documenti nel percorso corretto e se sarà necessario controllare dove vengono inseriti i documenti. I criteri di conservazione potranno essere applicati correttamente solo se i record verranno archiviati nella cartella appropriata.

Opzione 2: utilizzare Content Organizer per determinare dove archiviare i documenti

Se viene utilizzato Content Organizer per distribuire i documenti nella cartella corretta, sarà meno importante che gli utenti possano spostarsi con facilità nella gerarchia di cartelle. È possibile nascondere la struttura di cartelle agli utenti e creare visualizzazioni in cui essi possano spostarsi. Poiché Content Organizer distribuisce i documenti in base ai metadati, a ogni cartella in cui saranno contenuti i documenti deve applicarsi una combinazione univoca di metadati.

Esaminare il piano file e determinare la combinazione di attributi che corrisponde a ogni criterio di conservazione. Combinazioni diverse di metadati possono essere associate agli stessi criteri di conservazione. Ogni combinazione univoca di metadati tuttavia può corrispondere esclusivamente a un solo criterio di conservazione. In caso contrario, determinare ulteriori metadati per la differenziazione tra criteri di conservazione. È possibile immettere queste informazioni nelle prime due colonne della scheda metadata and folders del foglio di lavoro In-place records planning worksheet.

Identificare quindi una cartella che deve corrispondere a ogni insieme di metadati. Immettere il nome della cartella nella terza colonna della scheda metadata and folders del foglio di lavoro. Queste informazioni verranno utilizzate quando sarà il momento di creare le regole utilizzate da Content Organizer per distribuire i documenti nel percorso corretto. Sarà inoltre necessario consentire a Content Organizer di forzare il passaggio di tutti i documenti caricati e dei nuovi documenti attraverso la Raccolta documenti da organizzare.

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Se si dispone già di una soluzione di SharePoint Server, sarà probabilmente necessario spostare alcuni documenti esistenti nelle cartelle con i criteri di conservazione appropriati.

Stabilire come istruire gli utenti per l'applicazione dei metadati corretti ai documenti. I criteri di conservazione potranno essere applicati correttamente solo se a tutti i documenti saranno associati i metadati appropriati.

Attività generali di pianificazione della gestione dei recordDopo avere pianificato la struttura del contenuto per la gestione dei record sul posto, la maggior parte delle attività di pianificazione restanti è simile alle attività da eseguire per un archivio dei record. Sarà necessario prendere le decisioni seguenti per la gestione dei record.

Modalità di trasformazione di un documento in record Un documento può diventare un record in diversi modi:

È possibile definire per i documenti attivi criteri di conservazione per trasformare automaticamente un documento attivo in record dopo un determinato periodo di tempo.

È possibile creare un flusso di lavoro per trasformare un documento attivo in record e fare in modo che tale flusso di lavoro venga attivato da eventi specifici.

Un utente può dichiarare manualmente un documento come record.

È possibile configurare una raccolta in modo che ogni documento che vi viene inserito venga trasformato in record.

Modalità di trasformazione dei documenti attivi in record nella propria soluzione Se un documento deve trasformarsi in record dopo che è trascorso un periodo di tempo predeterminato dalla creazione o dalla modifica, l'utilizzo di criteri di conservazione è una buona soluzione. È ad esempio possibile specificare che, sei mesi dopo l'ultima modifica di un documento, questo debba diventare un record. Gli utenti non dovranno intraprendere alcuna azione per trasformare i documenti in record perché questa azione verrà eseguita automaticamente.

Se nell'organizzazione non è previsto un intervallo di tempo standard trascorso il quale i documenti si trasformano in record, esistono due possibilità. Se è possibile specificare le regole in base alle quali un documento diventa un record, creare un flusso di lavoro che confronti un determinato documento con le regole e che dichiari il documento come record quando vengono soddisfatte tali regole. È quindi possibile creare criteri di conservazione per l'avvio periodico del flusso di lavoro. Se però solo gli utenti di un

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documento sanno quando questo deve trasformarsi in record, è consigliabile offrire un metodo manuale che consenta a un utente di dichiarare un documento come record.

Definizione degli utenti autorizzati a dichiarare e ad annullare la dichiarazione di record Specificare se i documenti possono essere dichiarati come record da chiunque, solo dagli amministratori o solo da azioni di criteri. Se si seleziona «Solo azioni dei criteri», gli utenti non potranno dichiarare manualmente un documento come record. I documenti potranno essere convertiti in record solo da una regola dei criteri di conservazione.

Per definire gli utenti autorizzati ad annullare la dichiarazione di un record sono disponibili le stesse opzioni che è possibile utilizzare per definire gli utenti autorizzati a dichiarare un documento come record.

Azioni che possono essere eseguite dagli utenti sui record È possibile limitare le azioni che possono essere eseguite dagli utenti sui record senza limitare le azioni che possono essere eseguite dagli utenti sui documenti attivi della stessa raccolta. I tre livelli di limitazione che possono essere impostati sono i seguenti:

Nessuna restrizione aggiuntiva. Gli utenti possono eseguire per i record le stesse azioni che possono eseguire per i documenti attivi.

Blocca eliminazione. I record possono essere modificati, ma non eliminati.

Blocca modifica ed eliminazione. I record non possono essere modificati o eliminati.

Criteri di conservazione I criteri di conservazione devono essere già stati definiti nel piano file.

Controllo Ai record e ai documenti attivi vengono applicati gli stessi criteri di controllo. Determinare le azioni di cui si desidera tenere traccia tra quelle che possono essere eseguite dagli utenti su un documento. I criteri di controllo possono essere definiti a livello di cartella o per tipi di contenuto. Se si definiscono criteri di controllo in base ai tipi di contenuto, in genere vengono registrati meno eventi superflui.

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Nota:

Quando un record viene trasferito nell'archivio dei record, vengono rimossi tutti i criteri. Se pertanto si utilizzano criteri di conservazione a più fasi che includono l'invio di un record a un archivio dopo un determinato periodo di tempo, dopo il trasferimento del record nell'archivio si applicheranno i criteri di conservazione dell'archivio.

Flussi di lavoro Se verranno utilizzati flussi di lavoro per tenere traccia delle azioni specifiche della gestione dei record, determinare quali saranno i flussi di lavoro e a quale tipo di elementi verranno applicati. È possibile ad esempio definire un flusso di lavoro che richieda l'approvazione a un responsabile della gestione dei record quando un utente tenta di dichiarare un elemento come record.

Fogli di lavoroPer agevolare la pianificazione della gestione dei record sul posto, insieme a questo articolo è possibile utilizzare il foglio di lavoro seguente:

In-place records planning worksheet (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=185011&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

ConcettiUtilizzo di un archivio dei record rispetto alla gestione dei record sul posto (SharePoint Server 2010)

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Backup (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Gli articoli disponibili in questa sezione sono destinati ai professionisti IT responsabili della pianificazione, della progettazione, della distribuzione e del funzionamento delle soluzioni di backup e ripristino. Queste soluzioni possono trovarsi in ambienti quali imprese, aziende o succursali. Si prevede che i professionisti IT responsabili delle soluzioni di backup e ripristino abbiano familiarità con le informazioni tecniche contenute in questa sezione.

Per backup si intende una copia dei dati utilizzata per ripristinare e recuperare tali dati in seguito a un problema del sistema. I backup consentono di ripristinare i dati dopo un errore. Se si effettuano i backup appropriati, sarà possibile eseguire il ripristino da molti errori di sistema, inclusi i seguenti:

Problemi del supporto

Errori dell'utente, ad esempio l'eliminazione non intenzionale di un file

Problemi hardware, ad esempio un disco rigido danneggiato o la perdita definitiva di un server

Calamità naturali

I backup dei dati inoltre risultano utili per le operazioni di routine, ad esempio la copia di un database da un server a un altro, l'impostazione del mirroring dei database e l'archiviazione per soddisfare requisiti normativi.

Eseguire il backup completo o parziale di una farmLe attività seguenti per il backup e il ripristino vengono eseguite sull'intera farm e sui relativi database, siti, siti secondari o file:

Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup dell'intera farm.

Eseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)

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In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup delle impostazioni di configurazione della farm.

Copiare le impostazioni di configurazione da una farm all'altra (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per copiare le impostazioni di configurazione da una farm all'altra. Ad esempio, viene spiegato come eseguire il backup e il ripristino di una farm senza i database del contenuto, come eseguire il backup e il ripristino solo delle configurazioni e come creare uno script di distribuzione.

Eseguire il backup di un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup di un'applicazione Web associata alla farm, inclusi i database di configurazione e del contenuto.

Eseguire il backup di un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup di un'applicazione di servizio associata alla farm, inclusi i database di configurazione e del contenuto.

Eseguire il backup dei componenti di ricerca (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup dell'applicazione del servizio di ricerca associata alla farm, inclusi la configurazione e gli indici.

Eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup dell'applicazione del servizio di archiviazione sicura associata alla farm, inclusi i database di configurazione e del contenuto.

Eseguire il backup di un database del contenuto (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup di un database del contenuto associato alla farm.

Eseguire il backup di database in snapshot (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup di un database del contenuto associato alla farm salvandolo in uno snapshot.

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Eseguire il backup delle personalizzazioni (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup delle personalizzazioni associate alla farm.

Eseguire il backup di una raccolta siti (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup delle raccolte siti associate alla farm.

Esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti (SharePoint Server 2010) In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per esportare un elenco, un sito o una raccolta documenti associata alla farm. È quindi possibile importare gli elementi in un'altra farm o spostarli in un'altra posizione all'interno della farm corrente.

Eseguire il backup o l'archiviazione dei registri (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per eseguire il backup o l'archiviazione dei file di registro associati alla farm.

ConcettiRipristino (SharePoint Server 2010)

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Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 16 settembre 2010

In questo argomento viene illustrato come eseguire il backup di un'intera server farm.

Procedure relative a questo articolo:

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di una farm

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di una farm

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di una farm

Per informazioni su quale strumento utilizzare per i backup, vedere Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

È consigliabile eseguire con regolarità il backup dell'intera farm eseguendo il backup sia della configurazione che del contenuto. L'esecuzione del backup della farm a intervalli regolari riduce la possibilità di perdite di dati dovute a errori hardware, interruzioni dell'alimentazione o altri problemi. Si tratta di un processo semplice che contribuisce a garantire la disponibilità di tutte le configurazioni e di tutti i dati della farm per il ripristino, se necessario.

Considerazioni per l'esecuzione del backup di una farmQuando si effettua la preparazione per eseguire il backup di una farm, considerare quanto segue:

L'esecuzione di un backup non influisce sullo stato della farm. Richiede tuttavia risorse e può incidere leggermente sulle prestazioni della farm durante il processo. Per evitare problemi di prestazioni, eseguire il backup della farm durante gli orari in cui l'utilizzo di quest'ultima è minimo, ad esempio negli orari non lavorativi.

Il processo di backup della farm non consente di effettuare il backup degli eventuali certificati utilizzati per creare relazioni di trust. Accertarsi di possedere copie di tali certificati prima di procedere con il backup della farm. Sarà inoltre necessario ristabilire le relazioni di trust dopo il ripristino della farm.

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Eseguendo il backup della farm, viene eseguito anche il backup dei database di configurazione e del contenuto di Amministrazione centrale, ma tali database non possono essere ripristinati mediante gli strumenti di Microsoft SharePoint Server 2010. Per ulteriori informazioni sul backup e sul ripristino di tutti i database di una farm, vedere Spostare tutti i database (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/d9dac189-0736-448d-928c-68bf38603613(Office.14).aspx).

Quando si esegue il backup di una farm in cui è contenuta un'applicazione Web configurata per l'utilizzo dell'autenticazione basata su moduli, è inoltre necessario utilizzare un sistema di backup dei file per proteggere i file Web.config, dal momento che tali file sono stati aggiornati manualmente per registrare i provider di appartenenze e di ruoli e queste modifiche manuali non vengono incluse nel backup. Analogamente, i file Web.config non vengono ripristinati quando si effettua il ripristino di un'applicazione Web. Dopo il ripristino, sarà pertanto necessario aggiornare i file Web.config e ridistribuire i provider. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificare i metodi di autenticazione (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/40117fda-70a0-4e3d-8cd3-0def768da16c(Office.14).aspx) e Configurare l'autenticazione basata sulle attestazioni (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/83762baa-b23b-4b63-b14f-350421d9f18a(Office.14).aspx).

Il backup di SharePoint Server 2010 consente di effettuare il backup delle definizioni dei tipi di contenuto esterno del servizio di integrazione applicativa dei dati, ma non il backup dell'origine dati vera e propria. Per proteggere i dati, è consigliabile eseguire il backup dell'origine dati quando si esegue il backup di tale servizio o della farm.

Se si ripristina il servizio di integrazione applicativa dei dati oppure la farm e quindi si ripristina il servizio dati in un altro percorso, sarà necessario modificare le informazioni relative al percorso nella definizione del tipo di contenuto esterno. In caso contrario, il servizio di integrazione applicativa dei dati potrebbe non individuare l'origine dati.

Con il backup di SharePoint Server 2010 viene effettuato il backup degli archivi BLOB (Binary Large Object) remoti, ma solo se si utilizza il provider di Archiviazione BLOB remoti FILESTREAM per inserire i dati in tali archivi.

Se si utilizza un altro provider, sarà necessario eseguire manualmente il backup degli archivi BLOB remoti.

Se si utilizza SQL Server con Transparent Data Encryption (TDE) e si esegue il backup del proprio ambiente mediante gli strumenti di SharePoint o di SQL Server, non verrà effettuato il backup o il ripristino della chiave di crittografia TDE, quindi sarà necessario eseguirne manualmente il backup. Durante il ripristino, sarà necessario ripristinare manualmente la chiave prima di ripristinare i dati. Per ulteriori informazioni, vedere Informazioni sulla crittografia trasparente dei dati (TDE, Transparent Data Encryption) (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkID=196394&clcid=0x410).

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Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare nel computer locale o in rete una cartella in cui archiviare i backup. Per ottenere prestazioni migliori, è consigliabile eseguire il backup nel computer locale e quindi spostare i file di backup in una cartella di rete. Per ulteriori informazioni su come creare una cartella di backup, vedere Effettuare la preparazione per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di una farmÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup della farm manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per eseguire il backup di una farm mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Backup-SPFarm -Directory <CartellaBackup> -BackupMethod {Full | Differential} [-Verbose]

Dove <CartellaBackup> è il percorso di una cartella del computer locale o della rete in cui si desidera archiviare i backup.

Nota:

Se si esegue il backup della farm per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione

Full. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/c37704b5-5361-4090-a84d-fcdd17bbe345(Office.14).aspx).

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Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di una farmÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup della farm.

Per eseguire il backup di una farm mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che sta eseguendo la procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup.

3. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 1 di 2: Selezione componenti da includere nel backup selezionare la farm nell'elenco dei componenti e quindi fare clic su Avanti.

4. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 2 di 2: Selezione opzioni di backup selezionare Completo o Differenziale nella sezione Tipo di backup.

Nota:

Se si esegue il backup della farm per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione Completo. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

5. Nella sezione Backup solo delle impostazioni di configurazione fare clic su Backup del contenuto e delle impostazioni di configurazione.

6. Nella sezione Percorso file di backup digitare il percorso UNC della cartella di backup e quindi fare clic su Avvia backup.

7. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup. La pagina dello stato viene aggiornata

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automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Spbackup.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 6 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di una farmSe si desidera eseguire il backup dell'intera farm, è necessario utilizzare Windows PowerShell o Amministrazione centrale. Non è possibile eseguire il backup dell'intera farm utilizzando gli strumenti di SQL Server perché tali strumenti non consentono il backup della configurazione della farm. È tuttavia possibile eseguire il backup di tutti i database associati alla farm, i quali variano a seconda dei servizi e delle funzionalità installati nella farm.

Per eseguire il backup dei database associati a una farm mediante gli strumenti di SQL Server

1. Per poter utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup dei database di SharePoint Server 2010, l'account utilizzato per tale backup deve essere membro del ruolo predefinito del database db_backupoperator di SQL Server nel server di database in cui è archiviato ogni database.

2. Aprire SQL Server Management Studio ed eseguire la connessione al server di database.

3. In Esplora oggetti espandere Database.

4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul database di cui si desidera eseguire il backup, scegliere Attività e quindi Backup.

5. Nell'area Origine della finestra di dialogo Backup database selezionare il tipo di backup che si desidera eseguire nell'elenco Tipo backup. Per ulteriori informazioni sul tipo di backup da utilizzare, vedere Panoramica del modello di recupero (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=114396&clcid=0x410).

6. Nell'area Componente backup fare clic su Database.

7. Utilizzare il nome predefinito suggerito o specificare un nome per il set di backup nella casella di testo Nome.

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8. Specificare la data di scadenza per il set di backup. Tale data determina dopo quanto tempo, ovvero quando, il set di backup potrà essere sovrascritto da backup successivi con lo stesso nome. Per impostazione predefinita, il set di backup non ha scadenza (0 giorni).

9. Nell'area Destinazione specificare dove si desidera archiviare il backup.

10. Fare clic su OK per eseguire il backup del database.

11. Ripetere i passaggi da 1 a 10 per ogni database della farm.

Contenuto correlato Centro Risorse Gestione della continuità aziendale per SharePoint Server

2010 (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199235&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Contenuto per professionisti IT

Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010)

Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)

Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)

Backup e ripristino (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/71abd06e-6730-442e-b2c1-e3ba9c04d497(Office.14).aspx)

Contenuto per sviluppatori Protezione e ripristino dei dati (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199237&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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Eseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questo articolo viene illustrato come eseguire il backup della configurazione di una server farm.

Nelle versioni precedenti di Microsoft SharePoint Server non è possibile eseguire il backup o il ripristino del database di configurazione. In Microsoft SharePoint Server 2010 è possibile eseguire l'operazione equivalente eseguendo il backup o il ripristino della configurazione della server farm.

È consigliabile eseguire con regolarità il backup dell'intera farm eseguendo il backup sia della configurazione che del contenuto. In ambienti di testing o di sviluppo può tuttavia essere utile eseguire backup della sola configurazione. Analogamente, se si utilizzano gli strumenti di Microsoft SQL Server per eseguire il backup dei database della farm, è opportuno eseguire il backup della configurazione. L'esecuzione del backup della farm a intervalli regolari riduce la possibilità di perdite di dati dovute a errori hardware, interruzioni dell'alimentazione o altri problemi. Garantisce che tutti i dati e le configurazioni della farm siano disponibili per il ripristino. Per ulteriori informazioni sugli elementi di cui eseguire il backup, vedere Eseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).

Il backup della configurazione estrarrà ed effettuerà il backup delle impostazioni di configurazione da un database di configurazione di SharePoint Server 2010. È possibile eseguire il backup della configurazione da qualsiasi database di configurazione, che si tratti del database di configurazione della farm corrente o di un'altra farm oppure di un database di configurazione non associato ad alcuna farm.

Per informazioni su quale strumento utilizzare per i backup, vedere Eseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).

Procedure relative a questa attività:

Requisiti per l'attività

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup della configurazione di una farm

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Nota:

Non è possibile utilizzare gli strumenti di SQL Server o Data Protection Manager per eseguire il backup della configurazione di una farm.

Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare nel computer locale o in rete una cartella in cui archiviare i backup. Per ottenere prestazioni migliori, è consigliabile eseguire il backup nel computer locale e quindi spostare i file di backup in una cartella di rete. Per ulteriori informazioni su come creare una cartella di backup, vedere Effettuare la preparazione per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

Importante:

Eseguendo il backup della configurazione della farm, non viene eseguito il backup delle informazioni di cui è necessario disporre per ripristinare le applicazioni di servizio. Se si desidera ripristinare un'applicazione di servizio, sarà necessario eseguire un backup della configurazione e del contenuto della farm. Per ulteriori informazioni sul backup delle applicazioni di servizio, vedere Eseguire il backup di un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010).

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup della configurazione di una farmUtilizzando Windows PowerShell, è possibile eseguire il backup della configurazione da qualsiasi database di configurazione della farm corrente o di un'altra farm oppure da un database di configurazione non associato ad alcuna farm. È possibile eseguire il backup della configurazione di una farm manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per eseguire il backup della configurazione da qualsiasi database di configurazione mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

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2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Backup-SPConfigurationDatabase -Directory <CartellaBackup> -DatabaseServer <NomeServerDatabase> -DatabaseName <NomeDatabase> -DatabaseCredentials <OggettoCredenzialiWindowsPowerShell> [-Verbose]

Dove:

<CartellaBackup> è il percorso della cartella contenente i file di backup corretti.

<NomeServerDatabase> è il nome del server di database della farm di cui si sta eseguendo il backup.

<NomeDatabase> è il nome del database di configurazione della farm.

Se non si è eseguito l'accesso mediante un account con il ruolo predefinito del database db_backupoperator nel server di database in cui è archiviato il database di configurazione, sarà necessario specificare il valore per il parametro

DatabaseCredentials.

Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPConfigurationDatabase (http://technet.microsoft.com/it-it/library/28ddc176-1b7f-47dd-868f-39b7c403a900(Office.14).aspx).

Nota: Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup della configurazione di una farmUtilizzando Amministrazione centrale, è possibile eseguire il backup della configurazione della farm in cui tale sito Web è in esecuzione. Per eseguire il backup della configurazione di una farm remota, è necessario utilizzare il sito Web Amministrazione

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centrale in esecuzione in tale farm. Non è possibile utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un database di configurazione non collegato.

Per eseguire il backup della configurazione di una farm mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup.

3. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 1 di 2: Selezione componenti da includere nel backup selezionare la farm nell'elenco dei componenti e quindi fare clic su Avanti.

Nota:

È possibile eseguire il backup della configurazione per qualsiasi servizio o applicazione. Il backup della configurazione tuttavia viene in genere eseguito a livello di farm.

4. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 2 di 2: Selezione opzioni di backup selezionare Completo nella sezione Tipo di backup.

5. Nella sezione Backup solo delle impostazioni di configurazione selezionare l'opzione Backup solo delle impostazioni di configurazione.

6. Nella sezione Percorso file di backup digitare il percorso UNC (Universal Naming Convention) della cartella di backup e quindi fare clic su Avvia backup.

7. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Spbackup.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 5 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

ConcettiRipristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)

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Eseguire il backup di un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 16 settembre 2010

In questo articolo viene illustrato come eseguire il backup di un'applicazione Web. L'esecuzione del backup di un'applicazione Web a intervalli regolari riduce la possibilità di perdite di dati dovute a errori hardware, interruzioni dell'alimentazione o altri problemi. Si tratta di un processo semplice che contribuisce a garantire la disponibilità di tutte le configurazioni e di tutti i dati correlati all'applicazione Web per il ripristino, se necessario. È consigliabile eseguire backup delle applicazioni Web in aggiunta ai normali backup effettuati a livello di farm.

In questo argomento viene descritto come eseguire il backup di una sola applicazione Web.

Contenuto dell'argomento:

Considerazioni per il backup di un'applicazione Web

Requisiti per l'attività

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un'applicazione Web

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un'applicazione Web

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un'applicazione Web

Considerazioni per il backup di un'applicazione WebQuando si effettua la preparazione per eseguire il backup di un'applicazione Web, considerare quanto segue:

Mediante le procedure illustrate in questo articolo è possibile eseguire il backup di una sola applicazione Web alla volta. È tuttavia possibile eseguire il backup simultaneo di tutte le applicazioni Web eseguendo il backup dell'intera farm.

L'esecuzione del backup di un'applicazione Web non influisce sullo stato della farm. Richiede tuttavia risorse e può incidere leggermente sulle prestazioni della farm durante il processo. Per evitare problemi di prestazioni, eseguire il backup

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dell'applicazione Web durante gli orari in cui l'utilizzo della farm è ridotto, ad esempio negli orari non lavorativi.

Se nell'applicazione Web viene utilizzata la cache degli oggetti, sarà necessario configurare manualmente due account utente speciali per l'applicazione dopo che viene ripristinata. Per ulteriori informazioni sulla cache degli oggetti e su come configurare tali account utente, vedere Configurare gli account utente della cache degli oggetti (http://technet.microsoft.com/it-it/library/cd646bb3-28c6-4040-866c-7d7936837ade(Office.14).aspx).

Quando si esegue il backup di un'applicazione Web, viene effettuato il backup anche delle impostazioni di Internet Information Services (IIS) e di tutti i database del contenuto associati all'applicazione Web.

Quando si esegue il backup di un'applicazione Web configurata per l'utilizzo dell'autenticazione basata su moduli, è inoltre necessario utilizzare un sistema di backup dei file per proteggere i file Web.config, dal momento che tali file sono stati aggiornati manualmente per registrare i provider di appartenenze e di ruoli e queste modifiche manuali non vengono incluse nel backup. Analogamente, i file Web.config non vengono ripristinati quando si effettua il ripristino di un'applicazione Web. Dopo il ripristino, sarà pertanto necessario aggiornare i file Web.config e ridistribuire i provider. Per ulteriori informazioni, vedere Pianificare i metodi di autenticazione (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/40117fda-70a0-4e3d-8cd3-0def768da16c(Office.14).aspx) e Configurare l'autenticazione basata sulle attestazioni (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/83762baa-b23b-4b63-b14f-350421d9f18a(Office.14).aspx).

Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare una cartella di rete in cui archiviare i backup. Sia l'account del servizio Timer di Windows SharePoint Services versione 4 che l'account utente della server farm devono disporre di autorizzazioni di controllo completo per questa cartella. Per ulteriori informazioni su come creare una cartella di backup, vedere Effettuare la preparazione per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un'applicazione WebÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un'applicazione Web manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per eseguire il backup di un'applicazione Web mediante Windows PowerShell

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1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin. È inoltre necessario che l'account utente che esegue la procedura sia membro del ruolo predefinito del database db_backupoperator di SQL Server nel server di database in cui è archiviato ogni database.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Backup-SPFarm -Directory <CartellaBackup> -BackupMethod {Full | Differential} -Item <NomeApplicazioneWeb> [-Verbose]

Dove:

<CartellaBackup> è il percorso della cartella utilizzata per archiviare i file di backup.

<NomeApplicazioneWeb> è il nome dell'applicazione Web.

Nota:

Se si esegue il backup dell'applicazione Web per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione

Full. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPFarm.(http://technet.microsoft.com/it-it/library/c37704b5-5361-4090-a84d-fcdd17bbe345(Office.14).aspx).

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Nota: Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un'applicazione WebÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un'applicazione Web

Per eseguire il backup di un'applicazione Web mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che sta eseguendo la procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup.

3. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 1 di 2: Selezione componenti da includere nel backup selezionare l'applicazione Web nell'elenco dei componenti e quindi fare clic su Avanti.

Nota:

L'applicazione Web potrebbe includere diversi componenti. È necessario selezionare il componente principale.

4. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 2 di 2: Selezione opzioni di backup selezionare Completo o Differenziale nella sezione Tipo di backup.

Nota:

Se si esegue il backup dell'applicazione Web per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione Completo. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

5. Nella sezione Backup solo delle impostazioni di configurazione fare clic su Backup del contenuto e delle impostazioni di configurazione.

6. Nella sezione Percorso file di backup digitare il percorso UNC (Universal Naming Convention) della cartella di backup e quindi fare clic su Avvia backup.

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7. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Spbackup.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 6 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un'applicazione WebNon è possibile eseguire il backup dell'applicazione Web completa mediante gli strumenti di SQL Server. È tuttavia possibile eseguire il backup di tutti i database associati all'applicazione Web. Per eseguire il backup dell'applicazione Web completa, utilizzare Windows PowerShell o Amministrazione centrale.

Per eseguire il backup di un'applicazione Web mediante gli strumenti di SQL Server

1. Verificare che l'account utente utilizzato per eseguire il backup dei database sia membro del ruolo predefinito del database db_backupoperator di SQL Server nel server di database in cui è archiviato ogni database. Verificare inoltre che l'account utente disponga di autorizzazioni di controllo completo per la cartella di backup.

2. Aprire SQL Server Management Studio ed eseguire la connessione al server di database.

3. In Esplora oggetti espandere Database.

4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul database di cui si desidera eseguire il backup, scegliere Attività e quindi Backup.

5. Nell'area Origine della finestra di dialogo Backup database selezionare il tipo di backup che si desidera eseguire nell'elenco Tipo backup. Per ulteriori informazioni sul tipo di backup da utilizzare, vedere Panoramica del modello di recupero (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=114396&clcid=0x410).

6. Nell'area Componente backup fare clic su Database.

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7. Utilizzare il nome predefinito suggerito o specificare un nome per il set di backup nella casella di testo Nome.

8. Specificare la data di scadenza per il set di backup Tale data determina dopo quanto tempo, ovvero quando, il set di backup potrà essere sovrascritto da backup successivi con lo stesso nome. Per impostazione predefinita, il set di backup non ha scadenza (0 giorni).

9. Nell'area Destinazione specificare dove si desidera archiviare il backup.

10. Fare clic su OK per eseguire il backup del database.

11. Ripetere i passaggi da 1 a 10 per ogni database associato all'applicazione Web.

Contenuto correlato

Centro Risorse Gestione della continuità aziendale per SharePoint Server 2010 (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199235&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Contenuto per professionisti IT

Ripristinare un'applicazione Web (Search Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/eae9208d-00ea-4cc1-919a-c399a0407bad(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)

Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010)

Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)

Backup e ripristino (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/71abd06e-6730-442e-b2c1-e3ba9c04d497(Office.14).aspx)

Contenuto per sviluppatori Protezione e ripristino dei dati (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199237&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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Eseguire il backup di un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

È consigliabile eseguire con regolarità il backup a livello di farm. In base ai requisiti aziendali o IT potrebbe tuttavia essere necessario eseguire il backup di un'applicazione di servizio. L'esecuzione del backup di un'applicazione di servizio a intervalli regolari riduce la possibilità di perdite di dati dovute a errori hardware, interruzioni dell'alimentazione o altri problemi. Si tratta di un processo semplice che contribuisce a garantire la disponibilità di tutte le configurazioni e di tutti i dati correlati all'applicazione di servizio per il ripristino, se necessario. È possibile eseguire il backup di una sola applicazione di servizio alla volta oppure di tutte le applicazioni di servizio contemporaneamente. Per informazioni sugli elementi di cui eseguire il backup e sugli strumenti da utilizzare, vedere Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010). Per ulteriori informazioni, vedere Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010).

L'esecuzione del backup di un'applicazione di servizio non influisce sullo stato della farm. Richiede tuttavia risorse e può pertanto incidere sulle prestazioni della farm durante il processo. Per evitare problemi di prestazioni, eseguire il backup dell'applicazione di servizio durante gli orari in cui l'utilizzo della farm è minimo.

Nota:

Con il backup di SharePoint Server 2010 viene effettuato il backup degli archivi BLOB remoti, ma solo se si utilizza il provider di Archiviazione BLOB remoti FILESTREAM per inserire i dati in tali archivi.

Se si utilizza un altro provider, sarà necessario eseguire manualmente il backup degli archivi BLOB remoti.

Procedure relative a questo argomento:

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un'applicazione di servizio

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Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un'applicazione di servizio

Nota:

Non è possibile utilizzare gli strumenti di SQL Server o Data Protection Manager per eseguire il backup di un'applicazione di servizio.

Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare nel computer locale o in rete una cartella in cui archiviare i backup. Per ottenere prestazioni migliori, è consigliabile eseguire il backup nel computer locale e quindi spostare i file di backup in una cartella di rete. Per ulteriori informazioni su come creare una cartella di backup, vedere Effettuare la preparazione per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

Nota:

Con il backup di Microsoft SharePoint Server 2010 viene effettuato il backup delle definizioni dei tipi di contenuto esterno del servizio di integrazione applicativa dei dati, ma non il backup dell'origine dati vera e propria. Per proteggere i dati, è consigliabile eseguire il backup dell'origine dati quando si esegue il backup di tale servizio o della farm.

Se si esegue il backup del servizio di integrazione applicativa dei dati oppure della farm e quindi si ripristina l'origine dati in un altro percorso, sarà necessario modificare le informazioni relative al percorso nella definizione del tipo di contenuto esterno. In caso contrario, il servizio potrebbe non individuare l'origine dati.

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un'applicazione di servizioÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di una o più applicazioni di servizio manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

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Per eseguire il backup di un'applicazione di servizio mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Backup-SPFarm -Directory <CartellaBackup> -BackupMethod {Full | Differential} -Item <NomeApplicazioneServizio> [-Verbose]

Dove:

<CartellaBackup> è il percorso della cartella nel computer locale o in rete nella quale si desidera archiviare i backup.

<NomeApplicazioneServizio> è il nome dell'applicazione di servizio di cui si desidera eseguire il backup.

Nota: Per eseguire il backup di tutte le applicazioni di servizio, al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:Backup-SPFarm -Directory <CartellaBackup> -BackupMethod {Full | Differential} -Item «Farm\Shared Service Applications» [-Verbose]

Nota: Se si esegue il backup dell'applicazione di servizio per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione Full. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.Alcune applicazioni di servizio richiedono sempre un backup completo. Per tali applicazioni, anche se si utilizza l'opzione Differential, il sistema eseguirà un backup completo.Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/c37704b5-5361-4090-a84d-fcdd17bbe345(Office.14).aspx).

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Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un'applicazione di servizioÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un'applicazione di servizio.

Per eseguire il backup di un'applicazione di servizio mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup.

3. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 1 di 2: Selezione componenti da includere nel backup selezionare l'applicazione di servizio nell'elenco dei componenti e quindi fare clic su Avanti. Per eseguire il backup di tutte le applicazioni di servizio, selezionare il nodo Applicazioni di servizi condivisi.

Nota:

L'applicazione di servizio potrebbe includere diversi componenti. È necessario selezionare il componente principale.

4. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 2 di 2: Selezione opzioni di backup selezionare Completo o Differenziale nella sezione Tipo di backup.

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Nota:

Se si esegue il backup dell'applicazione di servizio per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione Completo. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

Alcune applicazioni di servizio richiedono sempre un backup completo. Per tali applicazioni, il sistema eseguirà un backup completo anche se si seleziona l'opzione Differenziale.

5. Nella casella Percorso backup della sezione Percorso file di backup digitare il percorso della cartella di backup e quindi fare clic su Avvia backup.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Spbackup.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 5 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

ConcettiRipristinare un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010)

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Eseguire il backup dei componenti di ricerca (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

È consigliabile eseguire con regolarità il backup a livello di farm. In base ai requisiti aziendali o IT potrebbe tuttavia essere necessario eseguire il backup del servizio di ricerca e delle risorse correlate. L'esecuzione del backup del sistema di ricerca a intervalli regolari riduce il rischio di perdite di dati dovute a errori hardware, interruzioni dell'alimentazione o altri problemi. Si tratta di un processo semplice che contribuisce a garantire la disponibilità dei dati e delle configurazioni del sistema di ricerca per il ripristino, se necessario.

L'esecuzione del backup dei componenti di ricerca non influisce sullo stato della farm. Richiede tuttavia risorse e può pertanto incidere sulle prestazioni della farm durante il processo. Per evitare problemi di prestazioni, eseguire il backup dei componenti di ricerca durante gli orari in cui l'utilizzo della farm è minimo.

Importante:

Eseguire le procedure illustrate in questo articolo per il backup dei componenti di ricerca di Microsoft SharePoint Server 2010. Se la topologia include Microsoft FAST Search Server 2010 for SharePoint, eseguendo le procedure descritte in questo articolo verrà eseguito anche il backup dell'applicazione del servizio di ricerca per il contenuto e dell'applicazione del servizio di ricerca per le query (compreso l'indice di ricerca utenti). Oltre a eseguire le procedure riportate in questo articolo, sarà comunque necessario eseguire un backup della farm di FAST Search Server 2010 for SharePoint.

Procedure relative a questo articolo:

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup dei componenti di ricerca

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup dei componenti di ricerca

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Nota:

Non è possibile utilizzare gli strumenti di SQL Server o Data Protection Manager per eseguire il backup di tutti i componenti di ricerca.

Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare nel computer locale o in rete una cartella in cui archiviare i backup. Per ottenere prestazioni migliori, è consigliabile eseguire il backup nel computer locale e quindi spostare i file di backup in una cartella di rete.

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup dei componenti di ricercaÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup dei componenti di ricerca manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati. Questa procedura consente di eseguire il backup di tutti i componenti di ricerca, inclusi i database, la configurazione del servizio di ricerca e tutti i file di indice.

Per eseguire il backup dei componenti di ricerca mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Backup-SPFarm -Directory <Cartella di backup> -BackupMethod {Full | Differential} -Item <Nome applicazione del servizio di ricerca> [-Verbose]

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Nota:

Se si esegue il backup della farm per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione

Full. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale. Per visualizzare lo stato dell'operazione di backup, utilizzare il parametro

Verbose.

Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/c37704b5-5361-4090-a84d-fcdd17bbe345(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup dei componenti di ricercaÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup dei componenti di ricerca. Questa procedura consente di eseguire il backup di tutti i componenti di ricerca, inclusi i database, la configurazione del servizio di ricerca e tutti i file di indice.

Per eseguire il backup dei componenti di ricerca mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup.

3. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 1 di 2: Selezione componenti da includere nel backup espandere nell'elenco dei componenti Servizi condivisi e quindi Applicazioni di servizi condivisi per visualizzare l'elenco delle applicazioni di servizio nella farm. Selezionare l'applicazione del servizio di ricerca nell'elenco dei componenti e quindi fare clic su Avanti.

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Nota:

L'applicazione del servizio di ricerca potrebbe includere diversi componenti. È necessario selezionare il componente principale. Per impostazione predefinita, l'applicazione di servizio è denominata «Applicazione servizio di ricerca».

4. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 2 di 2: Selezione opzioni di backup selezionare Completo o Differenziale nella sezione Tipo di backup.

Nota:

Se si esegue il backup dei componenti di ricerca per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione Completo. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

5. Nella casella Percorso backup della sezione Percorso file di backup digitare il percorso della cartella di backup e quindi fare clic su Avvia backup.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Spbackup.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 6 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

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Eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In Microsoft SharePoint Server 2010 il servizio Single Sign-On (SSO) di Microsoft Office SharePoint Server 2007 è stato sostituito dal servizio di archiviazione sicura, che consente di archiviare in modo sicuro i set di credenziali e di associare le credenziali a identità specifiche o a un gruppo di identità.

Ogni volta che si immette una nuova passphrase, SharePoint Server 2010 crea una nuova chiave master e crittografa nuovamente i set di credenziali con tale chiave. La passphrase consente di accedere alla chiave master creata da SharePoint Server 2010 che viene utilizzata per crittografare i set di credenziali.

È consigliabile eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura e registrare la passphrase dopo la configurazione iniziale del servizio e ogni volta che vengono apportate modifiche alla configurazione del servizio di archiviazione sicura o quando si ripete la crittografia delle informazioni delle credenziali.

Importante:

Prima di eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura, eseguire le operazioni seguenti:

Registrare la passphrase, in quanto sarà necessaria per accedere al servizio di archiviazione sicura ripristinato.

Eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura ogni volta che si modifica o si aggiorna la chiave master. In caso di modifica o di aggiornamento della chiave master, il database viene crittografato nuovamente in modo automatico con la nuova chiave. Se si esegue il backup del servizio di archiviazione sicura, il database e la chiave master saranno sincronizzati.

Conservare la passphrase in un luogo sicuro.

Procedure relative a questa attività:

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura

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Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura

Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare nel computer locale o in rete una cartella in cui archiviare i backup. Per ottenere prestazioni migliori, è consigliabile eseguire il backup nel computer locale e quindi spostare i file di backup in una cartella di rete.

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicuraÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Backup-SPFarm -Directory <Cartella di backup> -BackupMethod Full -Item <Servizio di archiviazione sicura> [-Verbose]

Nota:

È necessario specificare l'opzione

Full per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura.

Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/c37704b5-5361-4090-a84d-fcdd17bbe345(Office.14).aspx).

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Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicuraÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura

Per eseguire il backup del servizio di archiviazione sicura mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup.

3. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 1 di 2: Selezione componenti da includere nel backup espandere il nodo Applicazioni di servizi condivisi, selezionare l'applicazione del servizio di archiviazione sicura nell'elenco dei componenti e quindi fare clic su Avanti.

Nota:

L'applicazione del servizio di archiviazione sicura potrebbe includere diversi componenti. È necessario selezionare il componente principale.

4. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 2 di 2: Selezione opzioni di backup selezionare Completo nella sezione Tipo di backup.

5. Nella casella Percorso backup della sezione Percorso file di backup digitare il percorso della cartella di backup e quindi fare clic su Avvia backup.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i

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dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Spbackup.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 5 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

ConcettiRipristinare i servizi di archiviazione sicura (SharePoint Server 2010)

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Eseguire il backup di un database del contenuto (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 24 giugno 2010

I database del contenuto di Microsoft SharePoint Server 2010 possono diventare molto grandi. È pertanto consigliabile eseguirne il backup separatamente dalla farm. L'esecuzione del backup dei database del contenuto a intervalli regolari riduce la possibilità di perdite di dati dovute a errori hardware, interruzioni dell'alimentazione o altri problemi. Si tratta di un processo semplice che contribuisce a garantire la disponibilità di tutti i dati per il ripristino, se necessario. È possibile eseguire il backup di un solo database del contenuto alla volta.

In questo argomento viene illustrato come eseguire il backup di un solo database del contenuto.

Procedure relative a questa attività:

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un database del contenuto

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un database del contenuto

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un database del contenuto

Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare nel computer locale o in rete una cartella in cui archiviare i backup. Per ottenere prestazioni migliori, è consigliabile eseguire il backup nel computer locale e quindi spostare i file di backup in una cartella di rete.

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Nota:

Con il backup di SharePoint Server 2010 viene effettuato il backup degli archivi BLOB remoti, ma solo se si utilizza il provider di Archiviazione BLOB remoti SQL Filestream per inserire i dati in tali archivi.

Se si utilizza un altro provider, sarà necessario eseguire manualmente il backup di questi archivi BLOB remoti.

Importante:

Se si utilizza SQL Server con Transparent Data Encryption (TDE) e si sta eseguendo il backup del proprio ambiente mediante gli strumenti di SharePoint o di SQL Server, non verrà effettuato il backup o il ripristino della chiave di crittografia TDE, quindi sarà necessario eseguirne manualmente il backup. Durante il ripristino, sarà necessario ripristinare manualmente la chiave prima di ripristinare i dati. Per ulteriori informazioni, vedere Informazioni sulla crittografia trasparente dei dati (TDE, Transparent Data Encryption) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/bb934049.aspx).

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un database del contenutoÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di un database del contenuto manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per eseguire il backup di un database del contenuto mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.140

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5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Backup-SPFarm -Directory <Cartella di backup> -BackupMethod {Full | Differential} -Item <Nome database del contenuto> [-Verbose]

Nota:

Se si esegue il backup del database del contenuto per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione

Full. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/c37704b5-5361-4090-a84d-fcdd17bbe345(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un database del contenutoÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di un database del contenuto.

Per eseguire il backup di un database del contenuto mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che sta eseguendo la procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup.

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3. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 1 di 2: Selezione componenti da includere nel backup selezionare il database del contenuto desiderato nell'elenco dei componenti e quindi fare clic su Avanti.

Nota:

Non tutti i database del contenuto possono essere selezionati nell'elenco. Se un database del contenuto non è selezionabile, sarà necessario utilizzare Windows PowerShell per eseguirne il backup.

4. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 2 di 2: Selezione opzioni di backup selezionare Completo o Differenziale nella sezione Tipo di backup.

Nota:

Se si esegue il backup del database del contenuto per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione Completo. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

5. Nella sezione Percorso file di backup digitare il percorso UNC (Universal Naming Convention) della cartella di backup e quindi fare clic su Avvia backup.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Spbackup.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 4 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un database del contenutoÈ possibile utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un database del contenuto.

Per eseguire il backup di un database del contenuto mediante gli strumenti di SQL Server

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1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura appartenga al ruolo predefinito del database db_backupoperator di SQL Server nel server di database in cui è archiviato ogni database.

2. Aprire SQL Server Management Studio ed eseguire la connessione al server di database.

3. In Esplora oggetti espandere Database.

4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul database di cui si desidera eseguire il backup, scegliere Attività e quindi Backup.

5. Nell'area Origine della finestra di dialogo Backup database selezionare il tipo di backup che si desidera eseguire nell'elenco Tipo backup. Per ulteriori informazioni sul tipo di backup da utilizzare, vedere Panoramica del modello di recupero (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=114396&clcid=0x410) nella Documentazione online di SQL Server.

6. Nell'area Componente backup fare clic su Database.

7. Utilizzare il nome predefinito suggerito o specificare un nome per il set di backup nella casella di testo Nome.

8. Specificare la data di scadenza per il set di backup Tale data determina dopo quanto tempo, ovvero quando, il set di backup potrà essere sovrascritto da backup successivi con lo stesso nome. Per impostazione predefinita, il set di backup non ha scadenza (0 giorni).

9. Nell'area Destinazione specificare dove si desidera archiviare il backup.

10. Fare clic su OK per eseguire il backup del database.

11. Ripetere i passaggi da 1 a 9 per ogni database del contenuto di cui si desidera eseguire il backup.

ConcettiRipristinare un database del contenuto (SharePoint Server 2010)

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Eseguire il backup di database in snapshot (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questo argomento viene illustrato come eseguire il backup di un database della farm in uno snapshot.

Per eseguire questo tipo di backup, è possibile utilizzare solo gli strumenti di SQL Server.

Importante:

Per acquisire snapshot di database, è necessario eseguire Microsoft SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2 Enterprise Edition.

È consigliabile eseguire con regolarità il backup dell'intera farm. L'esecuzione del backup della farm a intervalli regolari riduce la possibilità di perdite di dati dovute a errori hardware, interruzioni dell'alimentazione o altri problemi. Si tratta di un processo semplice che contribuisce a garantire la disponibilità di tutte le configurazioni e di tutti i dati della farm per il ripristino, se necessario. Per ulteriori informazioni, vedere Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010). In base ai requisiti IT potrebbe tuttavia essere necessario eseguire il backup dei database in snapshot. Benché sia possibile eseguire il backup di qualsiasi database della farm in uno snapshot, in genere è opportuno eseguire questo tipo di backup per i database del contenuto.

Uno snapshot del database offre una visualizzazione statica e di sola lettura di un database di origine nello stato in cui era al momento della creazione dello snapshot, senza le eventuali transazioni di cui non è stato eseguito il commit. Per tali transazioni viene eseguito il rollback in un nuovo snapshot del database creato appositamente perché il motore di database esegue il ripristino dopo che lo snapshot è stato creato (senza alcun effetto sulle transazioni all'interno del database). Per ulteriori informazioni sugli snapshot di database, vedere Snapshot del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=163950&clcid=0x410).

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Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare una cartella nel server di database. Se si desidera archiviare gli snapshot in un altro percorso, sarà possibile spostare i file di backup in una cartella di backup in rete al termine dell'operazione.

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per eseguire il backup di un database in uno snapshotPer eseguire il backup dei database in snapshot, è necessario utilizzare gli strumenti di SQL Server. I database associati alla farm variano a seconda delle applicazioni di servizio e delle funzionalità installate nella farm.

Per eseguire il backup di un database in uno snapshot mediante gli strumenti di SQL Server

1. Verificare che l'account utilizzato per eseguire il backup dei database sia membro del ruolo predefinito del database db_owner di SQL Server.

2. Aprire SQL Server Management Studio ed eseguire la connessione al server di database.

3. In Esplora oggetti espandere Database.

4. Selezionare il database di cui si desidera eseguire il backup e quindi fare clic su Nuova query.

5. Copiare il testo seguente e quindi incollarlo nel riquadro della query.

CREATE DATABASE <snapshot name> ON ( NAME=<logical name of the database file>, FILENAME = 'c:\WSS_Backup1.ss') AS SNAPSHOT OF <database name>;

Altre risorseSnapshot del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=163950&clcid=0x410)

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Eseguire il backup delle personalizzazioni (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 12 agosto 2010

In questo articolo viene illustrato come eseguire il backup delle personalizzazioni effettuate nei siti di Microsoft SharePoint Server 2010.

Nei siti è possibile effettuare le personalizzazioni seguenti:

Personalizzazioni inserite in un pacchetto come soluzioni (file con estensione wsp). Le soluzioni contengono elementi di sito sviluppati e in genere vengono create da sviluppatori. Gli elementi di sito sviluppati includono quanto segue:

Web part

Flussi di lavoro

Definizioni di siti ed elenchi

Convertitori di documenti

Ricevitori di eventi

Processi timer

Assembly

Elementi di sito creati, che generalmente vengono realizzati da progettisti Web, non vengono compilati esplicitamente e risiedono in un database del contenuto. Gli elementi di sito creati includono quanto segue:

Pagine master

Fogli di stile CSS

Moduli

Pagine di layout

Modifiche apportate al file Web.config

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Soluzioni di terze parti e file binari associati o chiavi del Registro di sistema, ad esempio filtri IFilter

Modifiche apportate ai siti mediante modifica diretta tramite il browser

Personalizzazioni sviluppate non inserite in pacchetti come soluzioni

Ognuno di questi tipi di personalizzazioni richiede un tipo diverso di backup.

Contenuto dell'articolo:

Backup dei pacchetti delle soluzioni

Backup degli elementi di sito creati

Backup dei flussi di lavoro

Backup delle modifiche apportate al file Web.config

Backup dei prodotti di terze parti

Backup delle modifiche apportate mediante modifica diretta

Backup delle personalizzazioni sviluppate non inserite in pacchetti come soluzioni

Backup dei pacchetti delle soluzioniI pacchetti delle soluzioni possono essere creati utilizzando Microsoft SharePoint Designer 2010 o Microsoft Visual Studio 2010. È consigliabile distribuire tutte le personalizzazioni come pacchetti di questo tipo.

Un pacchetto della soluzione è un file distribuibile e riutilizzabile che può contenere un insieme di elementi Feature, definizioni di sito e assembly che si applicano ai siti e che è possibile abilitare o disabilitare singolarmente. I pacchetti delle soluzioni possono includere web part, definizioni di sito o elenco, colonne personalizzate, nuovi tipi di contenuto, campi personalizzati, azioni personalizzate, flussi di lavoro codificati o condizioni e attività di flusso di lavoro.

Il metodo da utilizzare per eseguire il backup dei pacchetti delle soluzioni dipende dal fatto che le personalizzazioni vengano distribuite come soluzioni attendibili o come soluzioni in modalità sandbox.

Le soluzioni attendibili sono pacchetti delle soluzioni che vengono distribuiti dagli amministratori delle farm. Tali soluzioni vengono distribuite nell'intera farm e possono essere utilizzate in qualsiasi sito della farm. Vengono inoltre archiviate nel database di configurazione, ne viene eseguito il backup quando per una farm viene utilizzato il backup di SharePoint Server 2010 e vengono incluse nei backup della sola

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configurazione. È altresì possibile eseguire il backup delle soluzioni attendibili come gruppo o singolarmente e le soluzioni risultano visibili nella gerarchia di backup.

Le soluzioni in modalità sandbox sono pacchetti delle soluzioni che possono essere distribuiti dagli amministratori di raccolte siti in una singola raccolta siti. Sono archiviate nel database del contenuto associato alla raccolta siti in cui vengono distribuiti i relativi pacchetti. Vengono incluse nei backup della farm di SharePoint Server 2010, delle applicazioni Web, dei database del contenuto e delle raccolte siti, ma non sono visibili nella gerarchia di backup e non possono essere selezionate o sottoposte a backup singolarmente.

È consigliabile conservare un backup del file wsp originale, nonché del codice sorgente utilizzato per creare tale file sia per le soluzioni attendibili che per le soluzioni in modalità sandbox.

Per eseguire il backup delle soluzioni attendibili mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che sta eseguendo la procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup.

3. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 1 di 2: Selezione componenti da includere nel backup selezionare Soluzioni e quindi fare clic su Avanti.

È inoltre possibile selezionare una singola soluzione se si desidera eseguire il backup solo di tale soluzione.

4. Nella pagina Esegui backup - Passaggio 2 di 2: Selezione opzioni di backup selezionare Completo o Differenziale nella sezione Tipo di backup.

Nota:

Se si esegue il backup della soluzione per la prima volta, è necessario utilizzare l'opzione Completo. È necessario eseguire un backup completo prima di poter eseguire un backup differenziale.

5. Nella sezione Percorso file di backup digitare il percorso UNC (Universal Naming Convention) della cartella di backup e quindi fare clic su Avvia backup.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup. La pagina dello stato viene

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aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Spbackup.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 4 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

Per eseguire il backup delle soluzioni attendibili mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente per eseguire il backup di tutte le soluzioni nella farm. Per eseguire il backup di una singola soluzione, aggiungere il nome di quest'ultima al percorso «farm\solutions» dell'elemento (item).

Backup-SPFarm -backupmethod full -directory <percorso UNC> -item "farm\solutions"

Dove:

<percorso UNC> è il percorso UNC della directory in cui si desidera eseguire il backup.

Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/c37704b5-5361-4090-a84d-fcdd17bbe345(Office.14).aspx).

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Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

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Backup delle soluzioni in modalità sandbox

Non è possibile eseguire il backup delle sole soluzioni in modalità sandbox. È invece necessario eseguire il backup della farm, dell'applicazione Web o del database del contenuto a cui è associata la soluzione. Per ulteriori informazioni su questi metodi di backup, vedere Contenuto correlato.

Backup degli elementi di sito creatiNon è possibile eseguire il backup dei soli elementi di sito creati. È invece necessario eseguire il backup della farm, dell'applicazione Web o del database del contenuto a cui è associato l'elemento. Per ulteriori informazioni su questi metodi di backup, vedere Contenuto correlato.

Backup dei flussi di lavoroI flussi di lavoro sono un caso speciale di personalizzazioni di cui è possibile eseguire il backup. Verificare che il piano di backup e ripristino preveda uno o più scenari seguenti, se applicabili all'ambiente di cui si dispone:

I flussi di lavoro dichiarativi, come quelli creati in Microsoft SharePoint Designer 2010, vengono archiviati nel database del contenuto per la raccolta siti in cui vengono distribuiti. Il backup del database del contenuto consente di proteggere tali flussi di lavoro.

Le azioni personalizzate dei flussi di lavoro dichiarativi hanno componenti nelle tre posizioni seguenti:

1. Gli assembly di Visual Studio 2010 per le azioni sono archiviati nella Global Assembly Cache (GAC).

1. I file di definizione XML (file con estensione ACTIONS) sono archiviati nella directory 14\TEMPLATE\<LCID>\Workflow.

2. Una voce XML per contrassegnare l'azione come tipo autorizzato è archiviata nel file Web.config per le applicazioni Web nelle quali viene utilizzata.

Se nei flussi di lavoro della farm vengono utilizzate azioni personalizzate, è consigliabile utilizzare un sistema di backup dei file per proteggere tali file e voci XML. In modo analogo alle funzionalità di SharePoint Server, ad esempio web part e ricevitori di eventi, dopo il ripristino tali file dovranno essere applicati di nuovo alla farm, secondo le esigenze.

I flussi di lavoro che dipendono da codice personalizzato, ad esempio quelli creati mediante Visual Studio 2010, sono archiviati in due posizioni. Gli assembly di Visual

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Studio 2010 per il flusso di lavoro vengono archiviati nella Global Assembly Cache e i file di definizione XML vengono archiviati nella directory Features. Si tratta della stessa posizione utilizzata per altre funzionalità di SharePoint Server, ad esempio web part e ricevitori di eventi. Se il flusso di lavoro è stato installato come parte di un pacchetto di una soluzione, viene protetto dal backup della farm, dell'applicazione Web, del database del contenuto o della raccolta siti.

Se si crea un flusso di lavoro personalizzato che interagisce con una raccolta siti diversa da quella in cui è stato distribuito il flusso di lavoro, sarà necessario eseguire il backup di entrambe le raccolte per proteggere il flusso di lavoro. Sono inclusi i flussi di lavoro che prevedono la scrittura in un elenco della cronologia o in un altro elenco personalizzato di un'altra raccolta siti. L'esecuzione di un backup della farm è sufficiente per ottenere il backup di tutte le raccolte siti della farm e di tutti i flussi di lavoro a esse associati.

È necessario eseguire separatamente il backup e il ripristino dei flussi di lavoro non ancora distribuiti. Quando si sviluppa un nuovo flusso di lavoro senza poi distribuirlo ancora nella farm di SharePoint Server, fare in modo di eseguire il backup della cartella in cui sono archiviati i file di progetto del flusso di lavoro con un'applicazione di backup del file system.

Backup delle modifiche apportate al file Web.configUna personalizzazione comune di SharePoint Server 2010 è rappresentata dalla modifica del file Web.config. È consigliabile apportare modifiche a tale file utilizzando Amministrazione centrale oppure il modello a oggetti e le API di SharePoint Server 2010. Poiché queste modifiche vengono archiviate nel database di configurazione, possono essere ripristinate da un backup della farm o della sola configurazione.

Nota:

Se si utilizza l'autenticazione basata su moduli, la registrazione dei provider nel file Web.config è manuale e non è protetta dal backup di SharePoint Server 2010. In questo caso, ricordarsi di eseguire il backup del file Web.config utilizzando un backup del file system.

Le modifiche relative al file Web.config che non vengono effettuate mediante Amministrazione centrale o il modello a oggetti e le API di SharePoint Server 2010 devono essere protette mediante un backup del file system.

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Backup dei prodotti di terze partiSe prodotti di terze parti vengono distribuiti come pacchetti delle soluzioni, vengono protetti dal backup di SharePoint Server 2010. È consigliabile conservare tutti i file originali, i supporti di distribuzione, la documentazione, i codici delle licenze e i codici «Product Key» necessari per l'installazione.

Backup delle modifiche apportate mediante modifica direttaPuò essere difficile eseguire il backup delle modifiche apportate direttamente a un sito tramite il browser. Nella tabella seguente vengono illustrate le strategie di backup per oggetti specifici.

Oggetto modificato Strategia di backup

Elenco Utilizzare SharePoint Designer 2010 e salvare come modello. Per ulteriori informazioni, vedere Salvataggio di un sito di SharePoint come modello (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199515&clcid=0x410).

Sito Utilizzare SharePoint Designer 2010 e salvare come modello. Per ulteriori informazioni, vedere Salvataggio di un sito di SharePoint come modello (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199515&clcid=0x410).

Raccolta siti Utilizzare il backup di raccolta siti. Per ulteriori informazioni, vedere Eseguire il backup di una raccolta siti (SharePoint Server 2010).

Backup delle personalizzazioni sviluppate non inserite in pacchetti come soluzioniIl backup delle personalizzazioni sviluppate che non vengono distribuite come pacchetti delle soluzioni può essere un processo complesso perché i percorsi dei file di

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personalizzazione potrebbero non corrispondere alle posizioni standardizzate e quindi SharePoint Server 2010 non ne esegue automaticamente il backup.

Consultare il team di sviluppo o il fornitore delle personalizzazioni per determinare se queste prevedono file o software di componenti aggiuntivi in altri percorsi. È consigliabile eseguire il backup di tali directory con una soluzione di backup del file system. Nella tabella seguente vengono elencati i percorsi in cui le personalizzazioni sviluppate vengono generalmente archiviate nei server Web.

Percorso Descrizione

%COMMONPROGRAMFILES%\Microsoft Shared\Web Server Extensions\14

File aggiornati frequentemente, assembly personalizzati, modelli personalizzati, definizioni di sito personalizzate

Inetpub Percorso delle directory virtuali di IIS

%WINDIR%\Assembly Global Assembly Cache (GAC): percorso protetto del sistema operativo in cui sono installati gli assembly del codice di Microsoft .NET Framework per fornire l'accesso completo al sistema

Contenuto correlato

Centro Risorse Gestione della continuità aziendale per SharePoint Server 2010 - Backup, ripristino, disponibilità e ripristino di emergenza (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199235&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Contenuto per professionisti IT

Panoramica della distribuzione di personalizzazioni (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/be4ca20f-520e-

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4fd7-9c42-140af800cbc8(Office.14).aspx)

Ripristinare le personalizzazioni (SharePoint Server 2010)

Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010)

Eseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)

Eseguire il backup di un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)

Eseguire il backup di un database del contenuto (SharePoint Server 2010)

Eseguire il backup di una raccolta siti (SharePoint Server 2010)

Contenuto per sviluppatori Utilizzo delle soluzioni (MSDN) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=156638&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Soluzioni in modalità sandbox (MSDN) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199517&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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Eseguire il backup di una raccolta siti (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questo articolo viene illustrato come eseguire il backup di una singola raccolta siti. È consigliabile eseguire con regolarità il backup dell'intera farm. In base alle procedure IT potrebbe tuttavia essere necessario eseguire inoltre il backup di una raccolta siti. Per ulteriori informazioni sugli elementi di cui eseguire il backup, vedere Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

Nota:

Se lo Stato blocco della raccolta siti è impostato su Non bloccato o su Aggiunta contenuto non consentita, Microsoft SharePoint Server 2010 imposta temporaneamente il sito su Sola lettura durante l'operazione di backup. In questo modo, in SharePoint Server 2010 si riduce il rischio che gli utenti possano modificare la raccolta siti durante il backup. Al termine del backup, viene ripristinato lo stato normale dell'impostazione.

L'esecuzione del backup di una raccolta siti può richiedere risorse e influire leggermente sulle prestazioni della farm durante il processo. La scelta di eseguire il backup nelle ore di utilizzo meno intenso della farm, ad esempio negli orari non di ufficio, può contribuire a evitare problemi di prestazioni.

Procedure relative a questa attività:

Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di una raccolta siti

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di una raccolta siti

Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare nel computer locale o in rete una cartella in cui archiviare i backup. Per ottenere prestazioni migliori, è consigliabile eseguire il backup nel computer locale e quindi spostare i file di backup in una cartella di rete. Per ulteriori informazioni su come creare una cartella di backup, vedere Effettuare la preparazione per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

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Utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di una raccolta sitiÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per eseguire il backup di una raccolta siti manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per eseguire il backup di una raccolta siti mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Backup-SPSite -Identity <Nome raccolta siti> -Path <file di backup> [-Force] [-NoSiteLock] [-UseSqlSnapshot] [-Verbose]

Se si desidera sovrascrivere un file di backup utilizzato precedentemente, specificare il parametro

Force. È possibile utilizzare il parametro NoSiteLock

per evitare che venga impostato il blocco di sola lettura per la raccolta siti durante il backup. Utilizzando questo parametro tuttavia esiste il rischio che gli utenti possano modificare la raccolta siti mentre è in corso il backup e quindi causare un eventuale danneggiamento dei dati.

Se nel server di database è in esecuzione Microsoft SQL Server Enterprise Edition, è consigliabile utilizzare inoltre il parametro UseSqlSnapshot

per eseguire backup più uniformi. È altresì possibile esportare siti o elenchi da tali snapshot.

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Importante:

Quando si esegue un backup utilizzando il parametro UseSqlSnapshot,

il backup verrà effettuato correttamente. Verrà tuttavia visualizzato un errore simile al seguente:

Backup-SPSite : Operazione non valida a causa dello stato corrente dell'oggetto.

At line:1 char:14

+ Backup-SPSite <<<< http://sito -Path + CategoryInfo : NotSpecified: (:) [Backup-SPSite], InvalidOperationException + FullyQualifiedErrorId : System.InvalidOperationException,Microsoft.SharePoint.PowerShell.SPCmdletBackupSite\\propriopercorso

Nota:

Se il provider di Archiviazione BLOB remoti utilizzato non supporta gli snapshot, non sarà possibile utilizzarli per la distribuzione o il backup del contenuto. Ad esempio, gli snapshot non sono supportati dal provider SQL FILESTREAM.

Per ulteriori informazioni sull'utilizzo di snapshot SQL, vedere Eseguire il backup di database in snapshot (SharePoint Server 2010) e Panoramica della distribuzione del contenuto (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/b44a57af-98a1-4818-aab3-a561908d0e07(Office.14).aspx).

Per ulteriori informazioni, vedere Backup-SPSite (http://technet.microsoft.com/it-it/library/d4c31a1a-82a7-425f-b1bb-22e70bedd338(Office.14).aspx).

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Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di una raccolta sitiÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per eseguire il backup di una raccolta siti.

Per eseguire il backup di una raccolta siti mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo Amministratori farm. Verificare inoltre che il servizio Timer di Windows SharePoint Services versione 4 disponga di autorizzazioni di controllo completo per la cartella di backup.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Esegui backup raccolta siti.

3. Nella pagina Backup raccolta siti selezionare la raccolta siti nell'elenco Raccolta siti.

4. Digitare il percorso locale del file di backup nella casella Nome file.

Nota:

Se si desidera riutilizzare un file, selezionare la casella di controllo Sovrascrivi file esistente.

5. Fare clic su Avvia backup.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup granulare, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Backup raccolta siti. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

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Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup granulare è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti.

ConcettiRipristinare una raccolta siti (SharePoint Server 2010)

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Esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

È consigliabile eseguire con regolarità il backup dell'intera farm. In base ai requisiti aziendali o IT potrebbe tuttavia essere necessario esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti. L'esportazione dei siti, degli elenchi e delle raccolte documenti a intervalli regolari riduce la possibilità di perdite di dati dovute a errori hardware, interruzioni dell'alimentazione o altri problemi. Si tratta di un processo semplice che contribuisce a garantire la disponibilità dei dati per il ripristino, se necessario. È possibile esportare solo un sito, un elenco o una raccolta documenti alla volta.

Per informazioni sugli elementi di cui eseguire il backup e sugli strumenti da utilizzare, vedere Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010).

Procedure relative a questa attività:

Utilizzare Windows PowerShell per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti

Utilizzare Amministrazione centrale per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti

Nota:

Non è possibile utilizzare gli strumenti di SQL Server o Data Protection Manager per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti.

Requisiti per l'attivitàPrima di iniziare, è necessario creare nel computer locale o in rete una cartella in cui archiviare il file di esportazione. Per ottenere prestazioni migliori, è consigliabile eseguire l'esportazione nel computer locale e quindi spostare il file di esportazione in una cartella di rete.

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Utilizzare Windows PowerShell per esportare un sito, un elenco o una raccolta documentiÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Export-SPWeb -Identity <URL sito> -Path <Percorso e nome file> [-ItemUrl <URL sito, elenco o raccolta>] [-IncludeUserSecurity] [-IncludeVersions] [-NoFileCompression] [-GradualDelete] [-Verbose]

Se si esporta un sito, un elenco o una raccolta documenti di grandi dimensioni, è possibile utilizzare il parametro

GradualDelete. Quando si utilizza tale parametro, la raccolta siti viene contrassegnata come eliminata e quindi viene immediatamente impedito qualsiasi ulteriore accesso al relativo contenuto. I dati presenti nella raccolta siti eliminata vengono quindi eliminati gradualmente nel tempo da un processo timer anziché tutti insieme e questo riduce l'impatto sulle prestazioni dei server della farm e di SQL Server.

Per specificare quale versione del sito, dell'elenco o della raccolta documenti includere, utilizzare il parametro IncludeVersions

e specificare «LastMajor» (impostazione predefinita), «CurrentVersion», «LastMajorandMinor» oppure «All». Per includere le impostazioni di sicurezza utente con l'elenco o la raccolta documenti, utilizzare il parametro

IncludeUserSecurity. Se si desidera sovrascrivere il file specificato, utilizzare il parametro

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Force. Per visualizzare lo stato dell'operazione di backup, utilizzare il parametro

Verbose.

Il parametro NoFileCompression

consente di specificare che non venga eseguita la compressione del file durante il processo di esportazione. Utilizzando tale parametro, è possibile ridurre anche del 30% l'utilizzo delle risorse nel corso del processo. In questo caso, invece di un file compresso, verrà creata una cartella di backup. Se si utilizza il parametro NoFileCompression

nel comando Export-SPWeb,

sarà inoltre necessario utilizzarlo per importare il contenuto mediante il comando

Import-SPWeb.

Per ulteriori informazioni, vedere Export-SPWeb (http://technet.microsoft.com/it-it/library/cd85bf19-6f24-4f13-bd9c-37bbf279ea2b(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per esportare un sito, un elenco o una raccolta documentiÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti. È possibile esportare solo un sito, un elenco o una raccolta documenti alla volta.

Per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che sta eseguendo la procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

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2. Nella home page di Amministrazione centrale fare clic su Backup e ripristino.

3. Nella sezione Backup granulare della pagina Backup e ripristino fare clic su Esporta sito o elenco.

4. Nella sezione Raccolta siti della pagina Esportazione elenco o sito selezionare la raccolta siti nell'elenco Raccolta siti e quindi selezionare il sito nell'elenco Sito.

5. Se si sta esportando un sito, ignorare questo passaggio. Selezionare l'elenco o la raccolta documenti nell'elenco Elenco.

6. Nella casella Nome file della sezione Percorso file digitare il percorso UNC della cartella condivisa e del file in cui si desidera esportare l'elenco o la raccolta documenti. Per il nome del file è necessario utilizzare l'estensione cmp.

7. Se il file già esiste e si desidera utilizzare questo file, selezionare la casella di controllo Sovrascrivi file esistenti, altrimenti specificare un altro nome di file.

8. Se si desidera esportare tutte le impostazioni di sicurezza e delle autorizzazioni con l'elenco o la raccolta, nella sezione Esportazione sicurezza completa selezionare la casella di controllo Esporta sicurezza completa.

9. Se si desidera specificare quale versione dell'elenco o della raccolta esportare, selezionare una delle opzioni seguenti nell'elenco Esporta versioni:

Tutte le versioni

Ultima versione principale

Versione corrente

Ultima versione principale e secondaria

10. Dopo avere specificato le impostazioni desiderate, fare clic su Avvia esportazione.

11. È possibile visualizzare lo stato di tutti i processi di backup nella parte superiore della pagina Stato processo di backup granulare. È possibile visualizzare lo stato del processo di backup corrente nella sezione Esportazione contenuto della pagina. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del backup.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file <nome file>.export.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 6 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

ConcettiPianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)

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Eseguire il backup o l'archiviazione dei registri (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Una buona strategia per la protezione dei dati a livello di sistema dovrebbe includere il backup o l'archiviazione dei registri in cui vengono scritti i dati relativi a Microsoft SharePoint Server 2010. Tali dati possono essere utili per l'analisi delle prestazioni, la risoluzione dei problemi, il monitoraggio della conformità ai contratti di servizio e per altri motivi di carattere legale, normativo o aziendale. Proteggerli pertanto durante le attività di manutenzione di routine eseguendo il backup o l'archiviazione dei registri.

Le sezioni successive sono contrassegnate come illustrato di seguito per indicare quanto sia importante eseguire il backup o l'archiviazione per il tipo di registro in questione:

[Essenziale] indica che nel registro sono contenuti dati fondamentali per l'ambiente. In caso di guasto del disco o di problemi di altra natura, i dati andrebbero perduti.

[Consigliato] indica che nel registro sono contenuti dati utili nella maggior parte degli ambienti per la risoluzione dei problemi oppure per motivi di carattere operativo, legale o di altra natura.

Contenuto dell'articolo:

[Essenziale] Eseguire il backup dei registri delle transazioni

[Consigliato] Raccogliere i dati di utilizzo

[Consigliato] Archiviare i registri diagnostici

[Essenziale] Eseguire il backup dei registri delle transazioniNei registri delle transazioni di Microsoft SQL Server 2008 R2, di SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2 e di SQL Server 2005 con SP3 e aggiornamento cumulativo 3 vengono scritte tutte le modifiche apportate a un database dopo l'ultimo punto di arresto o l'ultimo backup completo. In tali registri sono inclusi i dati per il ripristino della farm.

È consigliabile eseguire il backup di questi registri ogni 5-10 minuti. Durante il backup, i registri vengono troncati automaticamente. Per eseguire il backup del registro delle transazioni è possibile utilizzare gli strumenti di Microsoft SQL Server 2008 R2, di SQL

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Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2 e di SQL Server 2005 con SP3 e aggiornamento cumulativo 3. Per ulteriori informazioni, vedere Creazione di backup del log delle transazioni (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=124881&clcid=0x410) nella documentazione relativa a Microsoft SQL Server 2008 R2, a SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2 e a SQL Server 2005 con SP3 e aggiornamento cumulativo 3.

I registri delle transazioni inoltre vengono sottoposti automaticamente a backup quando si esegue il backup della farm, dell'applicazione Web o dei database mediante il sito Web Amministrazione centrale SharePoint o Windows PowerShell. Per ulteriori informazioni, vedere Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010).

Effetto delle dimensioni del registro delle transazioni sui tempi di backup della farm

Quando si esegue il backup di SharePoint Server 2010, le dimensioni del registro delle transazioni possono incidere sulla durata dell'operazione di backup. Poiché nel registro delle transazioni vengono scritte tutte le modifiche apportate a un database dopo l'ultimo punto di arresto o l'ultimo backup completo, le dimensioni del registro possono aumentare considerevolmente con il passare del tempo. Se il registro delle transazioni diventa eccessivamente grande, i backup possono richiedere molto tempo. Per ulteriori informazioni, vedere Arresto della crescita imprevista del registro delle transazioni di un database SQL Server (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=111458&clcid=0x410).

La procedura consigliata per troncare il registro delle transazioni se si utilizza un modello di recupero con registrazione completa consiste nell'eseguire il backup del registro. Durante il backup, Microsoft SQL Server 2008 R2, SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2 e SQL Server 2005 con SP3 e aggiornamento cumulativo 3 infatti troncano automaticamente le parti inattive del registro delle transazioni. È inoltre consigliabile prevedere in anticipo dimensioni maggiori per il registro delle transazioni, in modo da evitare che aumentino automaticamente. Per ulteriori informazioni, vedere Gestione delle dimensioni del file di log delle transazioni (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=124882&clcid=0x410). Per ulteriori informazioni sull'utilizzo di un modello di recupero con registrazione completa, vedere Backup con il modello di recupero con registrazione completa (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=127985&clcid=0x410). Per ulteriori informazioni sull'utilizzo di un modello di recupero con registrazione minima, vedere Backup in base al modello di recupero con registrazione minima (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=127987&clcid=0x410).

Non è consigliabile ridurre manualmente le dimensioni del registro delle transazioni o troncare manualmente il registro utilizzando il metodo Truncate.

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[Consigliato] Raccogliere i dati di utilizzoL'analisi dei dati di utilizzo consente di tenere traccia del modo in cui vengono utilizzati i siti Web. A tale scopo, giornalmente vengono creati appositi file di registro. È possibile configurare la raccolta dei dati di utilizzo. Una delle impostazioni più importanti è il percorso dei file di registro. Per impostazione predefinita, la cartella dei registri è configurata in modo da trovarsi nella stessa partizione di unità in cui è installato SharePoint Server 2010. Per essere certi che i file di registro non riempiano tale unità, è opportuno configurare la cartella dei registri in modo che risieda in un'altra unità.

Il percorso della directory dei registri è un'impostazione a livello di farm e la directory specificata per tale impostazione deve essere presente in tutti i server della farm. Questi registri vengono inclusi automaticamente nel processo quando si esegue il backup della farm.

Le impostazioni predefinite sono adatte per la maggior parte degli ambienti. Per ulteriori informazioni sulla configurazione delle impostazioni per la raccolta dei dati di utilizzo, vedere Configurare la raccolta dati di utilizzo e integrità (SharePoint Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/33ed78c8-25fc-48ea-b0c1-50b540213cff(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

[Consigliato] Archiviare i registri diagnosticiNei registri diagnostici sono contenute informazioni dettagliate sul funzionamento della farm. Il livello di dettaglio da registrare può essere configurato. È consigliabile archiviare questi registri quando si archivia la farm ed è possibile archiviarli per l'intera farm o per un server specifico. L'archiviazione di tali file può essere effettuata manualmente copiandoli in una cartella condivisa oppure utilizzando il cmdlet Merge-SPlogFile di Windows PowerShell. Tale cmdlet consente di archiviare i file di registro di tutti i server della farm contemporaneamente. Il cmdlet Copy-Item di Windows PowerShell consente invece di archiviare i file di registro di un singolo server, tuttavia non consente di filtrare i dati e quindi è necessario copiare l'intero file di registro.

Per ulteriori informazioni su come configurare la registrazione diagnostica, vedere Configurare la registrazione diagnostica (SharePoint Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/faab1eb4-5848-4970-b13f-ba6df14272fe(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

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Per archiviare i registri diagnostici di tutti i server della farm mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Merge-SPLogFile -Path «<percorso del file di registro unito>.log» -Overwrite

Ad esempio, Merge-SPLogFile -Path «C:\Logs\MergedFiles\AllFarm_merged_12.20.2009.log» -Overwrite

Importante:

L'unione di tutte le voci di registro di tutti i server della farm può richiedere molto tempo e comportare l'utilizzo di risorse. Prima di procedere con l'unione, è pertanto consigliabile filtrare le voci in base a un insieme specifico di criteri.

Per unire le voci di registro che soddisfano un insieme specifico di criteri, digitare il comando seguente:

Merge-SPLogFile -Path «<percorso del file di registro unito>.log» -Area «<Area>» -Category «<Categoria>»

È possibile filtrare le voci in base a uno o più elementi seguenti:

Area (una o più aree, carattere jolly)

Category (una o più categorie, carattere jolly)

Level (livello)

Correlation (una o più correlazioni)

EventID (uno o più ID evento, carattere jolly)

Message (messaggio, carattere jolly)

StartTime (ora di inizio)

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EndTime (ora di fine)

Process (uno o più processi, carattere jolly)

ThreadID (uno o più ID thread)

Suggerimento:

È possibile assegnare al file di registro unito qualsiasi nome si desideri. È tuttavia consigliabile utilizzare una convenzione di denominazione che faciliti l'identificazione del contenuto del file di registro, ad esempio <data unione>_<nome farm>_<criteri di filtro>. Ad esempio, per indicare tutte le voci di registro dei server della farm per SharePoint Foundation 2010 che riguardano la categoria database e sono contrassegnate per un utilizzo elevato («High»), utilizzare «Dic_2009_ContosoInternet_Foundation_Database_High.log».

Per ulteriori informazioni, vedere Merge-SPLogFile (http://technet.microsoft.com/it-it/library/759702d7-bda2-4302-9345-abb43b609ad4(Office.14).aspx).

Per archiviare i registri diagnostici di un server specifico mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Copy-Item <Percorso cartella registri> -Destination <Percorso cartella archiviazione> -Recurse

Per ulteriori informazioni, digitare Get-Help Copy-Item -Full

.

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Effettuare la preparazione per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 8 luglio 2010

È importante essere certi di aver eseguito il backup e di poter ripristinare i dati necessari nel caso si verificasse un problema. Prima di eseguire il backup e di ripristinare l'ambiente, leggere le informazioni, le procedure e le precauzioni riportate in questo articolo, in cui vengono illustrati le limitazioni e i requisiti per il backup e il ripristino e viene spiegato come creare una cartella condivisa in rete in grado di ricevere i dati di cui è stato eseguito il backup.

Contenuto dell'articolo:

Limitazioni

Requisiti

Come creare una cartella condivisa

LimitazioniSono previste limitazioni relative agli elementi di cui è possibile eseguire il backup o il ripristino. Per ulteriori informazioni sull'architettura di backup e ripristino e sugli elementi per cui sono consentiti o non consentiti il backup e il ripristino, vedere Panoramica del backup e del ripristino (SharePoint Server 2010).

Non è possibile utilizzare un backup eseguito da una versione per effettuare il ripristino in un'altra versione. Questo è possibile solo utilizzando il processo di aggiornamento. Non è possibile effettuare il ripristino in una farm con un livello di aggiornamento inferiore a quello della farm di cui è stato eseguito il backup. La farm di destinazione deve avere lo stesso o un livello di aggiornamento successivo. Per informazioni su come eseguire l'aggiornamento, vedere Aggiornamento a SharePoint Server 2010 (http://technet.microsoft.com/it-it/library/396c85d9-4b86-484e-9cc5-f6c4d725c578(Office.14).aspx).

Se si esegue un backup mentre è in corso una qualsiasi attività che comporta la creazione o l'eliminazione di database, tali modifiche potrebbero non venire incluse nel backup.

Non modificare il file spbackup.xml. Tale file viene utilizzato da SharePoint Server 2010 e, modificandolo, i backup potrebbero diventare inutilizzabili.

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RequisitiPrima di eseguire il backup dei dati, è necessario creare una cartella condivisa in cui archiviarli. Per prestazioni ottimali, è consigliabile creare questa cartella nel server di database. Se si desidera archiviare i backup in un altro server, è possibile copiare l'intera cartella di backup in tale server al termine del processo. Assicurarsi di copiare e spostare tutta la cartella di backup e non le singole sottocartelle di backup in essa contenute.

Per un corretto funzionamento del servizio SharePoint 2010 VSS Writer, è necessario che sia avviato il servizio SQL Server VSS Writer, disponibile nel software di database Microsoft SQL Server 2008 R2, SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2 e SQL Server 2005 con SP3 e aggiornamento cumulativo 3. Per impostazione predefinita, il servizio SharePoint 2010 VSS Writer non viene avviato automaticamente.

Prima di eseguire un backup, è necessario verificare che il servizio Amministrazione SharePoint 2010 sia avviato in tutti i server della farm. Per impostazione predefinita, il servizio non viene avviato nelle installazioni autonome.

È necessario assicurarsi che gli account utente che devono eseguire un backup abbiano accesso alla cartella di backup condivisa.

Se si esegue il backup mediante Amministrazione centrale, l'account del servizio SQL del server di database, l'account del servizio Timer e l'account dell'identità del pool di applicazioni di Amministrazione centrale devono disporre di autorizzazioni di controllo completo per i percorsi di backup.

Il server di database e il server della farm di cui si desidera eseguire il backup devono potersi connettere l'uno all'altro.

Se si cambia l'account della farm, prima di eseguire il backup, sarà necessario concedere al nuovo account le autorizzazioni appropriate per la cartella condivisa in cui saranno contenuti i dati di backup.

Se si utilizza SQL Server con Transparent Data Encryption (TDE) e si sta eseguendo il backup del proprio ambiente mediante gli strumenti di SharePoint o gli strumenti di SQL Server, non verrà effettuato il backup o il ripristino della chiave di crittografia TDE, quindi sarà necessario eseguirne manualmente il backup. Durante il ripristino, sarà necessario ripristinare manualmente la chiave prima di ripristinare i dati. Per ulteriori informazioni, vedere Informazioni sulla crittografia trasparente dei dati (TDE, Transparent Data Encryption) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=196394&clcid=0x410).

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Come creare una cartella condivisaEseguire questa procedura per creare in rete una cartella condivisa in grado di ricevere e contenere i dati di cui è stato eseguito il backup. Questa cartella condivisa può inoltre essere utilizzata durante il ripristino dei dati. Se si dispone già di una cartella condivisa per tale scopo, non è necessario eseguire questa procedura. Eseguendo la procedura descritta di seguito, ci si assicura di poter accedere alla cartella condivisa dal computer che esegue il software di database Microsoft SQL Server e dal computer che ospita il sito Web Amministrazione centrale SharePoint.

Se si effettua il backup mediante Amministrazione centrale e SQL Server non viene eseguito nello stesso server, la cartella di backup deve trovarsi nella stessa rete oppure nello stesso server di database di SharePoint Server 2010. Se si dispone di un'installazione autonoma in cui SQL Server e SharePoint Server 2010 vengono eseguiti entrambi nello stesso server, è possibile utilizzare un percorso locale come percorso della cartella di backup. Se si utilizza SQL Server per eseguire direttamente il backup di un database, ad esempio mediante SQL Server Management Studio, la cartella di backup può trovarsi in locale o in rete. Per ottenere prestazioni ottimali, è consigliabile eseguire il backup in una cartella locale del server di database e quindi spostare o copiare i file di backup in una cartella di rete.

Per creare una cartella condivisa

1. Verificare che l'account utente utilizzato per eseguire questa procedura sia membro del gruppo Administrators nel computer in cui si desidera creare la cartella condivisa.

2. Se si crea la cartella condivisa in un computer diverso da quello che esegue SQL Server, verificare che l'account di servizio per SQL Server (MSSQLSERVER) utilizzi un account utente di dominio e disponga di autorizzazioni di controllo completo per la cartella condivisa.

3. Nel server in cui si desidera archiviare i dati di cui è stato eseguito il backup creare una cartella condivisa.

4. Nella scheda Condivisione della finestra di dialogo Proprietà fare clic su Condividi e quindi nella finestra di dialogo Condivisione file aggiungere gli account seguenti e assegnare loro il ruolo di comproprietario:

Account del servizio SQL Server (MSSQLSERVER)

Account dell'identità del pool di applicazioni di Amministrazione centrale SharePoint

Account del servizio Timer di SharePoint 2010 (se si utilizza SharePoint Server 2010 per eseguire i backup)

Altre risorseCartelle condivise (http://technet.microsoft.com/it-it/library/cc770406.aspx)

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Configurazione delle autorizzazioni per il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Prima di eseguire il backup o il ripristino di Microsoft SharePoint Server 2010, è necessario verificare che l'account del servizio Timer, l'account del servizio SQL Server e gli utenti che eseguono le operazioni di backup o ripristino dispongano delle autorizzazioni corrette o siano membri degli gruppi di sicurezza di Windows o dei gruppi di SharePoint appropriati. Queste autorizzazioni e queste appartenenze ai gruppi devono essere configurate inizialmente. Successivamente devono essere aggiornate quando all'ambiente vengono aggiunti nuovi componenti della farm e se si desidera aggiungere utenti che eseguiranno operazioni di backup e ripristino.

Contenuto dell'argomento:

Autorizzazioni per il servizio timer SPTimerV4 e l'account di SQL Server

Appartenenze ai gruppi necessarie per eseguire operazioni di backup e ripristino in Amministrazione centrale

Impostazione delle autorizzazioni per l'esecuzione di operazioni di backup e ripristino mediante Windows PowerShell

Autorizzazioni per il servizio timer SPTimerV4 e l'account di SQL ServerIl servizio Timer di Windows SharePoint Services versione 4 (SPTimerV4) e l'account del servizio SQL Server in SharePoint Server 2010 eseguono operazioni di backup e ripristino per conto dell'utente. Questi account di servizio richiedono autorizzazioni di controllo completo per qualsiasi cartella di backup.

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Appartenenze ai gruppi necessarie per eseguire operazioni di backup e ripristino in Amministrazione centraleÈ necessario verificare che tutti gli account utente che eseguiranno il backup o il ripristino della farm e dei relativi componenti mediante Amministrazione centrale dispongano delle appartenenze ai gruppi elencate nella tabella riportata di seguito.

Appartenenze ai gruppi necessarie

Componente della farm Membro del gruppo Administrators nel computer locale

Membro del gruppo di SharePoint Amministratori farm

Farm Sì No

Applicazione di servizio Sì No

Database del contenuto Sì No

Raccolta siti No Sì

Sito, elenco, raccolta documenti

No Sì

Impostazione delle autorizzazioni per l'esecuzione di operazioni di backup e ripristino mediante Windows PowerShellÈ necessario verificare che tutti gli account utente che eseguiranno il backup o il ripristino della farm e dei relativi componenti mediante Windows PowerShell vengano aggiunti al ruolo SharePoint_Shell_Access per un determinato database e dispongano delle autorizzazioni elencate nella tabella riportata più avanti in questa sezione.

È possibile eseguire il cmdlet Add-SPShellAdmin

per aggiungere un account utente a tale ruolo. È necessario eseguire il comando per ogni account utente. È inoltre necessario eseguire il comando per tutti i database per cui si desidera concedere l'accesso.

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Nota: È necessario concedere a un account utente l'accesso per il backup e il ripristino di uno specifico componente della farm solo una volta. Sarà necessario ripetere tale attività esclusivamente quando all'ambiente verranno aggiunti nuovi componenti della farm o quando si desidera aggiungere utenti per l'esecuzione di operazioni di backup e ripristino.

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Per aggiungere o rimuovere un utente dal ruolo SharePoint_Shell_Access mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Add-SPShellAdmin -Username <Account utente> -Database <ID database>

Per aggiungere un account utente a tutti i database della farm, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

ForEach ($db in Get-SPDatabase) {Add-SPShellAdmin -Username <Account utente> -Database $db}

Per rimuovere un account utente da tutti i database della farm, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

ForEach ($db in Get-SPDatabase) {Remove-SPShellAdmin -Username <Account utente> -Database $db}

Per visualizzare gli account utente attualmente aggiunti ai database della farm, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

ForEach ($db in Get-SPDatabase) {Get-SPShellAdmin -Database $db}

Per ulteriori informazioni, vedere Add-SPShellAdmin (http://technet.microsoft.com/it-it/library/2ddfad84-7ca8-409e-878b-d09cb35ed4aa(Office.14).aspx).

Potrebbe inoltre essere necessario concedere ulteriori autorizzazioni agli utenti che eseguono operazioni di backup o ripristino mediante Windows PowerShell. Nella tabella seguente vengono elencate le autorizzazioni necessarie.

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Autorizzazioni necessarie per Windows PowerShell

Componente della farm Membro del gruppo Administrators nel computer locale

Membro del gruppo di SharePoint Amministratori farm

Controllo completo per la cartella di backup

Farm Sì No Sì

Applicazione di servizio Sì No Sì

Database del contenuto Sì No Sì

Raccolta siti No Sì Sì

Sito, elenco, raccolta documenti Sì No Sì

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Ripristino (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Gli articoli disponibili in questa sezione sono destinati ai professionisti IT responsabili della pianificazione, della progettazione, della distribuzione e del funzionamento delle soluzioni di backup e ripristino. Queste soluzioni possono trovarsi in ambienti quali imprese, aziende o succursali. Si prevede che i professionisti IT responsabili delle soluzioni di backup e ripristino abbiano familiarità con le informazioni tecniche contenute in questa sezione. Non è tuttavia necessaria una competenza da addetto all'assistenza tecnica per comprendere le discussioni e le decisioni a livello aziendale qui riportate.

Prima di ripristinare una farm, verificare che vengano soddisfatti i requisiti seguenti:

Per ripristinare una farm mediante il sito Web Amministrazione centrale SharePoint, è necessario essere membri del gruppo Amministratori farm.

Per ripristinare una farm mediante Windows PowerShell, è necessario soddisfare i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

L'account di SQL Server del server di database, l'account del servizio timer e l'account del pool di applicazioni di Amministrazione centrale devono disporre di autorizzazioni di lettura per i percorsi di backup. L'account del servizio timer e l'account del pool di applicazioni di Amministrazione Centrale in genere coincidono. L'account di SQL Server del server di database deve essere membro del ruolo predefinito del server sysadmin.

L'account di accesso deve disporre di autorizzazioni di lettura per i percorsi di backup.

Verificare che il servizio di amministrazione di SharePoint Foundation sia stato avviato in tutti i server della farm. Per impostazione predefinita, il servizio non viene avviato nelle installazioni autonome.

Prima di ripristinare una farm, considerare quanto segue:

Non è supportato il ripristino da una versione di Prodotti e tecnologie SharePoint a un'altra versione.

Dopo il ripristino, possono trascorrere anche 15 minuti prima che la funzionalità di ricerca sia di nuovo disponibile. Possono trascorrere più di 15 minuti se il sistema di ricerca deve eseguire di nuovo la ricerca per indicizzazione in tutto il contenuto. Se si esegue il backup e il ripristino dell'intero servizio, il sistema non dovrà eseguire una ricerca per indicizzazione completa.

È possibile eseguire una sola operazione di ripristino o di backup alla volta.

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Eseguire il ripristino totale o parziale di una farmLe attività seguenti per il ripristino vengono eseguite sull'intera farm e sui relativi database, siti, siti secondari o elenchi:

Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare l'intera farm da un backup.

Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare la configurazione nella stessa farm da un backup.

Documentare le impostazioni di configurazione della farm (SharePoint Server 2010)

In questo articolo viene illustrato come utilizzare Windows PowerShell per documentare le impostazioni di configurazione della farm. Questo processo è importante per poter creare distribuzioni dell'ambiente tramite script e ricreare rapidamente un insieme di configurazioni in caso di errore.

Copiare le impostazioni di configurazione da una farm all'altra (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per copiare le impostazioni di configurazione da una farm all'altra e viene spiegato inoltre come eseguire il backup e il ripristino di una farm senza i database del contenuto, come eseguire il backup e il ripristino solo delle configurazioni e come creare uno script di distribuzione.

Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare un'applicazione Web associata alla farm, inclusi i database di configurazione e del contenuto, da un backup.

Ripristinare un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare un'applicazione di servizio associata alla farm, inclusi i database di configurazione e del contenuto, da un backup.

Ripristinare i componenti di ricerca (SharePoint Server 2010)

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In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare l'applicazione del servizio di ricerca associata alla farm, inclusi la configurazione e gli indici, da un backup.

Ripristinare i servizi di archiviazione sicura (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare l'applicazione del servizio di archiviazione sicura associata alla farm, inclusi i database di configurazione e del contenuto, da un backup.

Ripristinare un database del contenuto (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare un database del contenuto da un backup.

Collegare e ripristinare un database del contenuto di sola lettura (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per collegare un database del contenuto di sola lettura alla farm.

Ripristinare le personalizzazioni (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare le personalizzazioni associate alla farm dai backup.

Ripristinare una raccolta siti (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare una raccolta siti da un backup.

Importare un elenco o una raccolta documenti (SharePoint Server 2010)

In questo articolo vengono illustrate le procedure che è possibile utilizzare per ripristinare un sito, un elenco o una raccolta documenti da un backup.

ConcettiBackup (SharePoint Server 2010)

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Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 24 giugno 2010

In questo articolo viene illustrato come ripristinare una farm di Microsoft SharePoint Server 2010. Il ripristino a livello di farm in genere viene eseguito solo dopo un errore che interessa l'intera farm o per cui un ripristino parziale di parte della farm non è possibile. Se è necessario ripristinare solo parte della farm, un database specifico, un'applicazione di servizio, un elenco, una raccolta documenti o un documento specifico, utilizzare un altro metodo di ripristino. Per ulteriori informazioni sulle modalità di ripristino alternative, vedere Contenuto correlato.

Il ripristino di una farm in genere viene eseguito per uno dei motivi seguenti:

Ripristino di una farm in seguito a un incendio, una situazione di emergenza, un errore delle apparecchiature o un altro evento che comporta la perdita di dati

Ripristino delle impostazioni di configurazione e dei dati di una farm allo stato di una data e di un'ora precedenti specifiche

Spostamento di una distribuzione di SharePoint Server 2010 da una farm a un'altra

Contenuto dell'articolo:

Considerazioni per il ripristino di una farm

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare una farm

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare una farm

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare una farm

Considerazioni per il ripristino di una farmDurante la preparazione per il ripristino di una farm, è necessario tenere conto di quanto segue:

Non è possibile ripristinare una farm a più server in una farm a server singolo o viceversa.

Non è possibile eseguire il backup da una versione di Microsoft SharePoint Server e il ripristino in un'altra versione di SharePoint Server.

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Eseguendo il backup della farm, verrà eseguito anche il backup dei database di configurazione e del contenuto di Amministrazione centrale, ma tali database non possono essere ripristinati utilizzando gli strumenti di Microsoft SharePoint Server 2010. Per ulteriori informazioni sul backup e sul ripristino di tutti i database di una farm, vedere Spostare tutti i database (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/d9dac189-0736-448d-928c-68bf38603613(Office.14).aspx).

Quando si ripristina la farm utilizzando Microsoft SharePoint Server 2010, con il processo di ripristino non vengono avviate automaticamente tutte le applicazioni di servizio. Sarà necessario pertanto avviarle manualmente utilizzando Amministrazione centrale oppure Windows PowerShell. Non utilizzare la Configurazione guidata Prodotti SharePoint per avviare i servizi perché in questo modo verrebbe inoltre rieseguito il provisioning dei servizi e dei proxy dei servizi.

L'identificatore (ID) di ogni database del contenuto viene mantenuto quando si ripristina o ricollega un database utilizzando gli strumenti predefiniti. Il comportamento predefinito per il periodo di conservazione del registro delle modifiche quando si utilizzano gli strumenti predefiniti è il seguente:

1. I registri delle modifiche di tutti i database vengono mantenuti quando si ripristina una farm.

1. Il registro delle modifiche dei database del contenuto viene mantenuto quando si ricollega o si ripristina un database.

Quando l'ID e il registro delle modifiche di un database vengono mantenuti, il sistema di ricerca continua a eseguire la ricerca per indicizzazione in base alla normale pianificazione definita dalla regole di ricerca per indicizzazione.

Quando si ripristina un database esistente senza utilizzare l'opzione di sovrascrittura, al database ripristinato viene assegnato un nuovo ID e il registro delle modifiche del database non viene mantenuto. I dati del database del contenuto vengono aggiunti all'indice alla successiva ricerca per indicizzazione nel database.

Se viene eseguito un ripristino e l'ID nel pacchetto di backup è già in uso nella farm, verrà assegnato un nuovo ID al database ripristinato e verrà aggiunto un avviso nel registro di ripristino. La possibilità di eseguire una ricerca per indicizzazione incrementale anziché completa dipende dall'eventualità che sia utilizzato lo stesso ID del database del contenuto precedente e dalla validità del token del registro delle modifiche utilizzato dal sistema di ricerca per il registro delle modifiche corrente nel database del contenuto. Se il registro delle modifiche non viene mantenuto, il token non è valido e il sistema di ricerca deve eseguire una ricerca per indicizzazione completa.

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Con il backup di SharePoint Server 2010 viene effettuato il backup delle definizioni dei tipi di contenuto esterno del servizio di integrazione applicativa dei dati, ma non il backup dell'origine dati vera e propria. Per proteggere i dati, è consigliabile eseguire il backup dell'origine dati quando si esegue il backup di tale servizio o della farm.

Se si ripristina il servizio di integrazione applicativa dei dati oppure la farm e quindi si ripristina l'origine dati in un altro percorso, sarà necessario modificare le informazioni relative al percorso nella definizione del tipo di contenuto esterno. In caso contrario, il servizio potrebbe non individuare l'origine dati.

SharePoint Server 2010 ripristina gli archivi BLOB (Binary Large Object) remoti solo se si utilizza il provider di archivi BLOB remoti FILESTREAM per inserire i dati in tali archivi.

Se si utilizza un altro provider, sarà necessario ripristinare manualmente gli archivi BLOB remoti.

Se un utente utilizza copie di contenuto per la modifica offline in Microsoft SharePoint Workspace 2010 e il contenuto viene ripristinato da un backup nel server, quando l'utente si riconnette, il server sincronizza automaticamente il contenuto offline con il contenuto ripristinato. Esiste pertanto il rischio di perdite di dati nelle copie del contenuto dell'utente.

Se si condividono applicazioni di servizio tra farm, tenere presente che i certificati di attendibilità scambiati non vengono inclusi nei backup delle farm. È necessario pertanto eseguire il backup dell'archivio certificati separatamente oppure conservare i certificati in una posizione a parte. Quando si ripristina una farm che condivide un'applicazione di servizio, è necessario importare e ridistribuire i certificati e quindi stabilire di nuovo eventuali relazioni di trust tra le farm.

Per ulteriori informazioni, vedere Scambiare certificati di attendibilità tra farm (SharePoint Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/6d8a9d37-d400-4d7c-b4f1-bf3c5643c98c(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Dopo il ripristino di un'applicazione Web configurata per l'utilizzo dell'autenticazione basata sulle attestazioni, sono spesso visibili provider di attestazioni duplicati o aggiuntivi. In caso di duplicati, è necessario salvare manualmente ogni area dell'applicazione Web per rimuoverli. Per ulteriori informazioni, vedere Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010).

Quando si ripristina una farm contenente un'applicazione Web configurata per l'utilizzo dell'autenticazione basata su moduli, è necessario eseguire ulteriori operazioni. Per ulteriori informazioni, vedere Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010).

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Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare una farmÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per ripristinare una farm.

Per ripristinare una farm mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Restore-SPFarm -Directory <CartellaBackup> -RestoreMethod Overwrite [-BackupId <GUID>]

Dove:

<CartellaBackup> è il percorso della cartella utilizzata per archiviare i file di backup.

<GUID> è l'identificatore del backup dal quale eseguire il ripristino.

Nota:

Se non è stato eseguito l'accesso con l'account della farm, verrà richiesto di specificare le credenziali di tale account.

Se non si specifica il parametro BackupId

, verrà utilizzato il backup più recente. Per visualizzare i backup relativi alla farm, al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Get-SPBackupHistory -Directory <CartellaBackup> -ShowBackup [-Verbose]

Dove:

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<CartellaBackup> è il percorso della cartella utilizzata per archiviare i file di backup.

Non è possibile utilizzare un backup della sola configurazione per ripristinare database del contenuto insieme alla configurazione.

6. Per riavviare un'applicazione di servizio, al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Start-SPServiceInstance -Identity <IDApplicazioneServizio>

Dove:

<IDApplicazioneServizio> è il GUID dell'applicazione di servizio.

Per ulteriori informazioni sul riavvio delle applicazioni di servizio mediante Windows PowerShell, vedere Start-SPServiceInstance (http://technet.microsoft.com/it-it/library/fcb4a4f8-a95f-468e-918b-d9a2d736cd2d(Office.14).aspx).

Per ulteriori informazioni sul ripristino della farm mediante Windows PowerShell, vedere Restore-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8e18ea80-0830-4ffa-b6b6-ad18a5a7ab3e(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare una farmÈ possibile utilizzare il sito Web Amministrazione centrale per ripristinare una farm.

Per ripristinare una farm mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo di SharePoint Amministratori farm.

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2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Ripristina da backup.

3. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 1 di 3: Selezione backup da ripristinare selezionare nell'elenco dei backup il processo di backup contenente il backup della farm e quindi fare clic su Avanti. È possibile visualizzare ulteriori dettagli su ciascun backup facendo clic sul segno più (+) accanto al backup.

Nota:

Se il processo di backup desiderato non è elencato, digitare il percorso UNC (Universal Naming Convention) della cartella di backup corretta nella casella di testo Percorso directory di backup e quindi fare clic su Aggiorna.

Non è possibile utilizzare un backup della sola configurazione per ripristinare la farm.

4. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 2 di 3: Selezione componenti da ripristinare selezionare la casella di controllo accanto alla farm e quindi fare clic su Avanti.

5. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 3 di 3: Selezione opzioni di ripristino verificare che nella sezione Ripristina componente sia presente Farm nell'elenco Ripristina il componente seguente.

Nella sezione Ripristina solo impostazioni di configurazione verificare che l'opzione Ripristina contenuto e impostazioni di configurazione sia selezionata.

Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare l'opzione Stessa configurazione in Tipo di ripristino. Verrà visualizzata una finestra di dialogo per la richiesta di conferma dell'operazione. Fare clic su OK.

Nota:

Se la sezione Ripristina solo impostazioni di configurazione non viene visualizzata, significa che il backup selezionato è un backup della sola configurazione e sarà necessario selezionare un altro backup.

Fare clic su Avvia ripristino.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di ripristino nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di ripristino corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Ripristino. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del ripristino.

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Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Sprestore.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 3 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

7. Al termine del processo di ripristino, potrebbe essere necessario riavviare una o più applicazioni di servizio. Nella sezione Gestione applicazioni della home page di Amministrazione centrale fare clic su Gestisci servizi nel server.

8. Nella pagina Servizi nel server avviare i servizi correlati alle applicazioni di servizio che si desidera eseguire facendo clic su Avvia nella colonna Azioni accanto all'applicazione di servizio.

9. Ristabilire le eventuali relazioni di trust. Per ulteriori informazioni, vedere Scambiare certificati di attendibilità tra farm (SharePoint Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/6d8a9d37-d400-4d7c-b4f1-bf3c5643c98c(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare una farmBenché non sia possibile ripristinare la farm completa mediante gli strumenti di SQL Server, è possibile ripristinare la maggior parte dei database della farm. Se si ripristinano i database utilizzando gli strumenti di SQL Server, sarà necessario ripristinare la configurazione della farm utilizzando Amministrazione centrale o Windows PowerShell. Per ulteriori informazioni su come ripristinare le impostazioni di configurazione della farm, vedere Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).

Nota:

L'indice di ricerca non viene archiviato in SQL Server. Se si utilizzano gli strumenti di SQL Server per il backup e il ripristino dei componenti di ricerca, sarà necessario eseguire una ricerca per indicizzazione completa dopo il ripristino del database del contenuto.

Prima di ripristinare SharePoint Server 2010, è consigliabile configurare una farm di ripristino per il ripristino di siti ed elementi.

Per ripristinare i database, eseguire le operazioni seguenti:

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1. Se possibile, eseguire il backup del registro delle transazioni attivo del database corrente per proteggere eventuali modifiche apportate dopo l'ultimo backup completo.

2. Eseguire il ripristino dell'ultimo backup completo dei database.

3. Eseguire il ripristino dell'ultimo backup differenziale dei database effettuato dopo l'ultimo backup completo dei database.

4. Eseguire il ripristino di tutti i backup dei registri delle transazioni successivi all'ultimo backup completo o differenziale dei database.

Per ripristinare una farm mediante gli strumenti di SQL Server

1. Verificare che l'account utente utilizzato per eseguire questa procedura sia membro del ruolo predefinito del server sysadmin.

2. Se il servizio Timer di Windows SharePoint Services è in esecuzione, arrestarlo e attendere alcuni minuti per consentire il completamento di eventuali stored procedure in esecuzione. Non riavviare il servizio finché non è stato completato il ripristino di tutti i database da ripristinare.

3. Avviare SQL Server Management Studio ed eseguire la connessione al server di database.

4. In Esplora oggetti espandere Database.

5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul database da ripristinare, scegliere Attività, Ripristina e quindi Database.

Durante l'operazione di ripristino il database viene disconnesso automaticamente e pertanto non è accessibile per altri processi.

6. Nella finestra di dialogo Ripristina database specificare la destinazione e l'origine e quindi selezionare uno o più set di backup da ripristinare.

I valori predefiniti per la destinazione e l'origine sono appropriati per la maggior parte degli scenari di ripristino.

7. Nel riquadro Selezione pagina fare clic su Opzioni.

8. Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare solo Sovrascrivi il database esistente. Se non richiesto diversamente dall'ambiente o dai criteri in uso, non selezionare le altre opzioni di questa sezione.

9. Nella sezione Stato di recupero, procedere come segue:

Se sono stati inclusi tutti i registri delle transazioni che è necessario ripristinare, selezionare RECOVER WITH RECOVERY.

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Se è necessario ripristinare altri registri delle transazioni, selezionare RECOVER WITH NORECOVERY.

La terza opzione, RECOVER WITH STANDBY, non viene utilizzata in questo scenario.

Nota:

Per ulteriori informazioni su queste opzioni di ripristino, vedere Ripristina database (pagina Opzioni) (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=114420&clcid=0x410).

10. Fare clic su OK per completare l'operazione di ripristino.

11. Ripetere i passaggi da 4 a 9 per tutti i database da ripristinare, ad eccezione del database di configurazione.

Importante:

Se si ripristina il database dei profili utente (denominato per impostazione predefinita «User Profile Service_ProfileDB_<GUID>»), ripristinare anche il database di social networking (denominato per impostazione predefinita «User Profile Service_SocialDB_<GUID>»). In caso contrario, nei dati dei profili utente possono verificarsi inaccuratezze difficili da individuare e correggere.

12. Per ripristinare le impostazioni di configurazione, è necessario utilizzare il database di configurazione esistente oppure creare manualmente un nuovo database e ripristinarvi la configurazione. Per ulteriori informazioni sul ripristino della configurazione della farm, vedere Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).

13. Avviare il servizio Timer di Windows SharePoint Services.

14. Avviare tutte le applicazioni di servizio che devono essere riavviate. A tale scopo, vedere i passaggi 7 e 8 della procedura «Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare una farm» più indietro in questo articolo.

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Contenuto correlato

Centri Risorse Gestione della continuità aziendale per SharePoint Server 2010 - Backup, ripristino, disponibilità e ripristino di emergenza (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199235&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Contenuto per professionisti IT

Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010)

Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)

Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)

Ripristinare un database del contenuto (SharePoint Server 2010)

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Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questo argomento viene illustrato come ripristinare la configurazione di una farm.

Nota:

Nelle versioni precedenti di Microsoft SharePoint Server 2010 non è possibile ripristinare il database di configurazione e pertanto non è possibile ripristinare la configurazione di una farm. In questa versione di SharePoint Server 2010 non è necessario ripristinare il database di configurazione perché è possibile ripristinare direttamente la configurazione della farm.

Procedure relative a questa attività:

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare la configurazione di una farm

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare la configurazione di una farm

PanoramicaIl ripristino della configurazione a livello di farm viene eseguito solo dopo un errore che interessa il database di configurazione ma non gli altri dati della farm, ad esempio un database del contenuto o un'applicazione Web. Se il ripristino della configurazione della farm non risolve i problemi che si verificati, sarà necessario ripristinare l'intera farm. Per ulteriori informazioni sul ripristino dell'intera farm, vedere Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010). È possibile ripristinare la configurazione da un backup della farm eseguito utilizzando l'opzione Backup del contenuto e delle impostazioni di configurazione oppure l'opzione Backup solo delle impostazioni di configurazione.

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare la configurazione di una farmÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per ripristinare la configurazione di una farm.

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Per ripristinare la configurazione di una farm mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e premere INVIO:

Restore-SPFarm -Directory <CondivisioneRipristino> -RestoreMethod Overwrite -ConfigurationOnly

È necessario specificare il parametro

ConfigurationOnly. Per visualizzare lo stato dell'operazione, utilizzare il parametro

Verbose.

Per ulteriori informazioni, vedere Restore-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8e18ea80-0830-4ffa-b6b6-ad18a5a7ab3e(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare la configurazione di una farmÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare la configurazione di una farm.

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Per ripristinare la configurazione di una farm mediante Amministrazione centrale

1. Per eseguire questa procedura, è necessario essere membri del gruppo di SharePoint Amministratori farm nel computer in cui è in esecuzione Amministrazione centrale.

È inoltre necessario essere membri del ruolo predefinito del server sysadmin nel server di database in cui è archiviato ogni database.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Ripristina da backup.

3. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 1 di 3: Selezione backup da ripristinare selezionare nell'elenco dei backup il processo di backup contenente il backup della farm e quindi fare clic su Avanti.

Nota:

È possibile visualizzare ulteriori informazioni sui backup espandendo la riga in cui è contenuto il backup desiderato.

Nota:

Se il processo di backup desiderato non è elencato, immettere il percorso UNC della cartella di backup corretta nella casella di testo Percorso directory di backup e quindi fare clic su Aggiorna.

4. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 2 di 3: Selezione componenti da ripristinare selezionare la casella di controllo accanto alla farm e quindi fare clic su Avanti.

5. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 3 di 3: Selezione opzioni di ripristino verificare che nella sezione Ripristina componente sia presente «Farm» nell'elenco Ripristina il contenuto seguente.

Nella sezione Ripristina solo impostazioni di configurazione verificare che l'opzione Ripristina contenuto e impostazioni di configurazione sia selezionata.

Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare l'opzione Tipo di ripristino. Utilizzare l'impostazione Stessa configurazione. Verrà visualizzata una finestra di dialogo per la richiesta di conferma dell'operazione. Fare clic su OK.

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Nota:

Se la sezione Ripristina solo impostazioni di configurazione non viene visualizzata, significa che il backup selezionato è un backup della sola configurazione.

Fare clic su Avvia ripristino.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di ripristino nella parte superiore della pagina Stato backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di ripristino corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Ripristino. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del ripristino.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Sprestore.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 2 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

Utilizzare SQL Server per ripristinare la configurazione di una farmNon è possibile ripristinare la configurazione di una farm utilizzando gli strumenti di SQL Server.

ConcettiEseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)

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Documentare le impostazioni di configurazione della farm (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questo articolo viene illustrato come utilizzare Windows PowerShell 2.0 per documentare le impostazioni di configurazione della farm. Questo processo è importante per creare distribuzioni dell'ambiente tramite script e ricreare rapidamente un insieme di configurazioni in caso di errore.

Per documentare le impostazioni di configurazione mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Creare un file di testo utilizzando il Blocco note e quindi copiare e incollare nel file lo script seguente. I comandi dell'esempio consentono di creare file XML che documentano le configurazioni delle applicazioni Web e delle applicazioni di servizio della farm corrente. Scegliere solo i comandi appropriati per l'ambiente in uso.

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## ## Common SharePoint configuration settings ## #Retrieve Web Application information. The default depth of 2 does not return much detail--we recommend that you use a depth of 4 for this cmdlet. Get-SPWebApplication | Export-Clixml .\ WebAppFilename.xml -depth 4 #Retrieve custom layout information. Get-SPWebApplication | Get-SPCustomLayoutsPage | Export-Clixml .\Get-SPCustomLayoutsPage.xml #Determine how SharePoint designer access is configured. Get-SPWebApplication | Get-SPDesignerSettings | Export-Clixml .\Get-SPDesignerSettings.xml #Retrieve information about alternate access mapping Get-SPAlternateURL | Export-Clixml .\Get-SPAlternateURL.xml #Retrieve information about content databases Get-SPContentDatabase | Export-Clixml .\Get-SPContentDatabase.xml #Retrieve database properties for each database Get-SPDatabase | Export-Clixml .\Get-SPDatabase.xml #Retrieve information about all SharePoint Products installed in the farm, and the versions of all updates installed for each product. Get-SPProduct | Export-Clixml .\Get-SPProduct.xml #Retrieve farm information Get-SPFarm | Export-Clixml .\Get-SPFarm.xml Get-SPFarmConfig | Export-Clixml .\Get-SPFarmConfig.xml #Retrieve information about the servers in the farm Get-SPServer | Export-Clixml .\Get-SPServer.xml #Retrieve information about installed features Get-SPFeature | Export-Clixml .\Get-SPFeature.xml #Retrieve information about globally-installed site templates Get-SPWebTemplate | Export-Clixml .\Get-SPWebTemplate.xml #Retrieve information about deployed solutions Get-SPSolution | Export-Clixml .\Get-SPSolution.xml #Retrieve information about sandboxed solutions deployed in a site collection Get-SPSite | Get-SPUserSolution | Export-Clixml .\Get-SPUserSolution.xml #Retrieve information about claims authentication Get-SPTrustedIdentityTokenIssuer | Export-Clixml .\Get-SPTrustedIdentityTokenIssuer.xml Get-SPTrustedServiceTokenIssuer | Export-Clixml .\Get-SPTrustedServiceTokenIssuer.xml Get-SPTrustedRootAuthority | Export-Clixml .\Get-SPTrustedRootAuthority.xml #Retrieve information about installed Help Get-SPHelpCollection | Export-Clixml .\Get-SPHelpCollection.xml #Retrieve information about the logging levels that have been set Get-SPLogLevel | Export-Clixml .\Get-SPLogLevel.xml #Retrieve information about the sites in the farm Get-SPSite | Export-Clixml .\Get-SPSite.xml Get-SPSiteAdministration | Export-Clixml .\Get-SPSiteAdministration.xml Get-SPSiteSubscription | Export-Clixml .\Get-SPSiteSubscription.xml #Retrieve ULS logging information Get-SPDiagnosticConfig | Export-Clixml .\Get-SPDiagnosticConfig.xml Get-SPDiagnosticsPerformanceCounter | Export-Clixml .\Get-SPDiagnosticsPerformanceCounter.xml Get-SPDiagnosticsProvider | Export-Clixml .\Get-SPDiagnosticsProvider.xml #Retrieve information about accounts registered in the configuration database Get-SPManagedAccount | Export-Clixml .\Get-SPManagedAccount.xml Get-SPProcessAccount | Export-Clixml .\Get-SPProcessAccount.xml Get-SPShellAdmin | Export-Clixml .\Get-

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SPShellAdmin.xml #Retrieve specific information about the certificate authority Get-SPCertificateAuthority | Export-Clixml .\Get-SPCertificateAuthority.xml Get-SPClaimProvider | Export-Clixml .\Get-SPClaimProvider.xml Get-SPClaimProviderManager | Export-Clixml .\Get-SPClaimProviderManager.xml #Retrieve information about content deployment jobs Get-SPContentDeploymentJob | Export-Clixml .\Get-SPContentDeploymentJob.xml Get-SPContentDeploymentPath | Export-Clixml .\Get-SPContentDeploymentPath.xml #Retrieve information about the Mobile Messaging account. Get-SPWebApplication | Get-SPMobileMessagingAccount | Export-Clixml .\Get-SPMobileMessagingAccount.xml ## ##Common service infrastructure settings ## #Retrieve information about the service applications in the farm Get-SPServiceApplication | Export-Clixml .\Get-SPServiceApplication.xml Get-SPServiceApplicationPool | Export-Clixml .\Get-SPServiceApplicationPool.xml Get-SPServiceApplicationProxy | Export-Clixml .\Get-SPServiceApplicationProxy.xml Get-SPServiceApplicationProxyGroup | Export-Clixml .\Get-SPServiceApplicationProxyGroup.xml Get-SPServiceApplication | Get-SPServiceApplicationEndpoint | Export-Clixml .\Get-SPServiceApplicationEndpoint.xml #Retrieve information about the services running in the farm Get-SPServiceInstance | Export-Clixml .\Get-SPServiceInstance.xml #Retrieve information about InfoPath form services Get-SPInfoPathFormsService | Export-Clixml .\Get-SPInfoPathFormsService.xml Get-SPInfoPathFormTemplate | Export-Clixml .\Get-SPInfoPathFormTemplate.xml ###WARNING: The following cmdlet requires run as administrator rights. Get-SPInfoPathUserAgent | Export-Clixml .\Get-SPInfoPathUserAgent.xml #Retrieve information about common Web service settings Get-SPServiceHostConfig | Export-Clixml .\Get-SPServiceHostConfig.xml ## ## Common service application settings ## #Access Services #Retrieve specific information for the Access Services service application Get-SPAccessServiceApplication | Export-Clixml .\Get-SPAccessServiceApplication.xml #Application Discovery and Load Balancer Service Application Get-SPTopologyServiceApplication | Export-Clixml .\Get-SPTopologyServiceApplication.xml Get-SPTopologyServiceApplicationProxy | Export-Clixml .\Get-SPTopologyServiceApplicationProxy.xml #Business Data Connectivity Service #Retrieve information about data connection files. ###WARNING: The following cmdlet requires run as administrator rights Get-SPDataConnectionFile | Export-Clixml .\Get-SPDataConnectionFile.xml ###WARNING: The following cmdlet requires run as administrator rights Get-SPDataConnectionFile | Get-SPDataConnectionFileDependent | Export-Clixml .\Get-SPDataConnectionFileDependent.xml #Excel Services Application #Note: An Excel service application must be provisioned for the following cmdlets to succeed. Get-SPExcelServiceApplication | Get-SPExcelBlockedFileType | Export-Clixml .\Get-SPExcelBlockedFileType.xml Get-SPExcelServiceApplication | Get-SPExcelDataConnectionLibrary | Export-Clixml .\Get-

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SPExcelDataConnectionLibrary.xml Get-SPExcelServiceApplication | Get-SPExcelDataProvider | Export-Clixml .\Get-SPExcelDataProvider.xml Get-SPExcelServiceApplication | Get-SPExcelFileLocation | Export-Clixml .\Get-SPExcelFileLocation.xml Get-SPExcelServiceApplication | Export-Clixml .\Get-SPExcelServiceApplication.xml Get-SPExcelServiceApplication | Get-SPExcelUserDefinedFunction | Export-Clixml .\Get-SPExcelUserDefinedFunction.xml Get-SPWebApplication | Get-SPInfoPathWebServiceProxy | Export-Clixml .\Get-SPInfoPathWebServiceProxy.xml Get-SPWebApplication | Get-SPManagedPath | Export-Clixml .\Get-SPManagedPath.xml #Managed Metadata Service #Note: A Managed Metadata service application must be provisioned for the following cmdlets to succeed. Get-SPServiceApplication | ?{$_.TypeName -eq "Managed Metadata Service"} | %{$id = $_.Id;Get-SPMetadataServiceApplication -Id $_ | Export-Clixml .\Get-SPMetadataServiceApplication-$id.xml} Get-SPServiceApplicationProxy | ?{$_.TypeName -eq "Managed Metadata Service Connection"} | %{$id = $_.Id;Get-SPMetadataServiceApplicationProxy -Id $_ | Export-Clixml .\Get-SPMetadataServiceApplicationProxy-$id.xml} Get-SPSite | Get-SPTaxonomySession | Export-Clixml .\Get-SPTaxonomySession.xml #PerformancePoint Service Application #Note: A PerformancePoint service application must be provisioned for the following cmdlets to succeed. Get-SPPerformancePointServiceApplication | Get-SPPerformancePointSecureDataValues | Export-Clixml .\Get-SPPerformancePointSecureDataValues.xml Get-SPPerformancePointServiceApplication | Export-Clixml .\Get-SPPerformancePointServiceApplication.xml Get-SPPerformancePointServiceApplication | Get-SPPerformancePointServiceApplicationTrustedLocation | Export-Clixml .\Get-SPPerformancePointServiceApplicationTrustedLocation.xml #Search #Retrieve search information #Note: A Search service application must be provisioned for the following cmdlets to succeed. Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchAdministrationComponent | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchAdministrationComponent.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchCrawlContentSource | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchCrawlContentSource.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchCrawlCustomConnector | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchCrawlCustomConnector.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchCrawlDatabase | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchCrawlDatabase.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchCrawlExtension | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchCrawlExtension.xml Get-

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SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchCrawlMapping | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchCrawlMapping.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchCrawlRule | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchCrawlRule.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchCrawlTopology | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchCrawlTopology.xml $searchApp = Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication; Get-SPEnterpriseSearchExtendedClickThroughExtractorJobDefinition -SearchApplication $searchApp | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchExtendedClickThroughExtractorJobDefinition.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchExtendedConnectorProperty | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchExtendedConnectorProperty.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchExtendedQueryProperty | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchExtendedQueryProperty.xml ###WARNING: The following cmdlet generates a 120MB file that records the out of the box settings### Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchLanguageResourcePhrase | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchLanguageResourcePhrase.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchMetadataCategory | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchMetadataCategory.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchMetadataCrawledProperty | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchMetadataCrawledProperty.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchMetadataManagedProperty | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchMetadataManagedProperty.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchMetadataMapping | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchMetadataMapping.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchPropertyDatabase | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchPropertyDatabase.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchQueryAuthority | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryAuthority.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchQueryDemoted | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryDemoted.xml Get-SPEnterpriseSearchQueryAndSiteSettingsService | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryAndSiteSettingsService.xml Get-SPEnterpriseSearchQueryAndSiteSettingsServiceInstance | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryAndSiteSettingsServiceInstance.xml Get-

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SPEnterpriseSearchQueryAndSiteSettingsServiceProxy | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryAndSiteSettingsServiceProxy.xml Get-SPEnterpriseSearchService | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchService.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceInstance | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchServiceInstance.xml Get-SPSearchService | Export-Clixml .\Get-SPSearchService.xml Get-SPSearchServiceInstance | Export-Clixml .\Get-SPSearchServiceInstance.xml ###WARNING: The following cmdlet generates a file per site collection### Get-SPSite | %{$id = $_.Id;Get-SPEnterpriseSearchQueryKeyword -Site $_ | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryKeyword-$id.xml} Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchQueryScope | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryScope.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchQueryScope | Get-SPEnterpriseSearchQueryScopeRule | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryScopeRule.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchQuerySuggestionCandidates | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQuerySuggestionCandidates.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchQueryTopology | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchQueryTopology.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchRankingModel | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchRankingModel.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Get-SPEnterpriseSearchSecurityTrimmer | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchSecurityTrimmer.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchServiceApplication.xml Get-SPEnterpriseSearchServiceApplicationProxy | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchServiceApplicationProxy.xml Get-SPEnterpriseSearchSiteHitRule | Export-Clixml .\Get-SPEnterpriseSearchSiteHitRule.xml #Security Token Service Application #Retrieve information about the security token service used for incoming SOAP messages. Get-SPSecurityTokenServiceConfig | Export-Clixml .\Get-SPSecurityTokenServiceConfig.xml #State Service #Retrieve information about the State Service. Get-SPSessionStateService | Export-Clixml .\Get-SPSessionStateService.xml Get-SPStateServiceApplication | Export-Clixml .\Get-SPStateServiceApplication.xml Get-SPStateServiceApplicationProxy | Export-Clixml .\Get-SPStateServiceApplicationProxy.xml Get-SPStateServiceDatabase | Export-Clixml .\Get-SPStateServiceDatabase.xml #Usage and Health data collection #Retrieve information about the Usage and Health Data Collection service application. Get-SPUsageApplication | Export-Clixml .\Get-SPUsageApplication.xml Get-SPUsageDefinition | Export-Clixml .\Get-SPUsageDefinition.xml Get-SPUsageService | Export-Clixml .\Get-

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SPUsageService.xml #Visio Service #A Visio service application must be provisioned for the following cmdlets to succeed. Get-SPVisioServiceApplication | Get-SPVisioExternalData | Export-Clixml .\Get-SPVisioExternalData.xml Get-SPVisioServiceApplication | Get-SPVisioPerformance | Export-Clixml .\Get-SPVisioPerformance.xml Get-SPVisioServiceApplication | Get-SPVisioSafeDataProvider | Export-Clixml .\Get-SPVisioSafeDataProvider.xml Get-SPVisioServiceApplication | Export-Clixml .\Get-SPVisioServiceApplication.xml Get-SPVisioServiceApplicationProxy | Export-Clixml .\Get-SPVisioServiceApplicationProxy.xml #Web Analytics Service Application A Web Analytics service application must be provisioned for the following cmdlets to succeed. Get-SPServiceApplication | ?{$_.TypeName -eq "Web Analytics Service Application"} | %{$id = $_.Id;Get-SPWebAnalyticsServiceApplication -Id $_ | Export-Clixml .\Get-SPWebAnalyticsServiceApplication-$id.xml} Get-SPServiceApplicationProxy | ?{$_.TypeName -eq "Web Analytics Service Application Proxy"} | %{$id = $_.Id;Get-SPWebAnalyticsServiceApplicationProxy -Id $_ | Export-Clixml .\Get-SPWebAnalyticsServiceApplicationProxy-$id.xml} Get-SPWebApplication | Get-SPWebApplicationHttpThrottlingMonitor | Export-Clixml .\Get-SPWebApplicationHttpThrottlingMonitor.xml Get-SPWebPartPack | Export-Clixml .\Get-SPWebPartPack.xml #Word Automation Services ###Note: These cmdlets are commented out because you are unlikely to want to run them. ### #Get-SPSite | %{$web=Get-SPWeb $_.Url;$webid=$web.Id;$web | Get-SPUser | Export-Clixml .\Get-SPUser-$webid.xml} # Get-SPSite | %{$web=Get-SPWeb $_.Url;$webid=$web.Id;$web | Export-Clixml .\Get-SPWeb-$webid.xml}

6. Per eseguire lo script, al prompt dei comandi della console di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e premere INVIO: C:\<percorso>\<nomefile>.ps1

Per ulteriori informazioni, vedere Export-Clixml (http://technet.microsoft.com/it-it/library/dd347657.aspx), Get-SPWebApplication (http://technet.microsoft.com/it-it/library/11d6521f-f99c-433e-9ab5-7cf9e953457a(Office.14).aspx) e Get-SPServiceApplication (http://technet.microsoft.com/it-it/library/71a467dc-3b95-4b65-af93-0d0d6ebb8326(Office.14).aspx).

Esempio di utilizzo di un cmdletIn questa sezione viene presentato un esempio dei diversi modi in cui è possibile utilizzare uno dei cmdlet consigliati.

Il cmdlet Get-SPAlternateURL restituisce informazioni sul mapping di accesso alternativo. Inviando tale cmdlet al cmdlet Export-Clixml tramite pipe, le informazioni vengono scritte in un file XML.

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Get-SPAlternateURL | Export-Clixml .\Get-SPAlternateURL.xml

Nella sezione seguente viene riportato il contenuto del file Get-SPAlternateURL.xml. Alcune sezioni sono compresse.

- <Objs Version="1.1.0.1" xmlns="http://schemas.microsoft.com/powershell/2004/04"> + <Obj RefId="0"> - <Obj RefId="7">   <TNRef RefId="0" />   <ToString>Microsoft.SharePoint.Administration.SPAlternateUrl</ToString> - <Props>   <S N="IncomingUrl">http://servername</S>   <URI N="Uri">http://servername/</URI> + <Obj N="UrlZone" RefId="8"> - <Obj N="Collection" RefId="9">   <TNRef RefId="2" /> - <IE> - <Obj RefId="10">   <TNRef RefId="0" />   <ToString>Microsoft.SharePoint.Administration.SPAlternateUrl</ToString> + <Props> - <MS>   <S N="Zone">Default</S>   <S N="PublicUrl">http://servername</S>   </MS>   </Obj>   </IE> - <Props>   <I32 N="Count">1</I32>   <B N="IsReadOnly">false</B>   <S N="TypeName">Alternate Access Mapping Collection</S>   <S N="DisplayName">SharePoint - 80</S>   <U64 N="DiskSizeRequired">0</U64>   <B N="CanSelectForBackup">false</B>   <B N="CanRenameOnRestore">false</B>   <B N="CanSelectForRestore">false</B>   <S N="Name">SharePoint - 80</S>   <G N="Id">5b65a69a-222d-4fe0-904b-0fb928bc7a89</G>   <S N="Status">Online</S>   <S N="Parent">SPFarm Name=SERVERNAME_SharePoint_Configuration_Database</S>   <I64 N="Version">3661</I64> + <Obj N="Properties" RefId="12">   <TNRef RefId="3" /> <DCT />   </Obj>   <S N="Farm">SPFarm Name=SERVERNAME_SharePoint_Configuration_Database</S>   <Ref N="UpgradedPersistedProperties" RefId="11" />   </Props>   </Obj>   <Ref N="UpgradedPersistedProperties" RefId="11" />   </Props> + <MS> + <Obj N="Zone" RefId="13">   <TNRef RefId="1" />   <ToString>Default</ToString>   <I32>0</I32>   </Obj>   <S N="PublicUrl">http://servername</S>   </MS>   </Obj>   </Objs>

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In questo esempio l'output del file XML viene importato, in modo che sia più facile visualizzarne il contenuto.

Import-Clixml .\Get-SPAlternateURL.xml

Dopo aver importato un file XML, è possibile utilizzare gli oggetti nella pipeline come se fossero oggetti reali del tipo in questione.

Import-Clixml .\Get-SPAlternateURL.xml | %{$_.Uri}

È inoltre possibile inviare tramite pipe gli oggetti come parte del cmdlet e visualizzare tutte le proprietà, i metodi e gli elementi TypeName previsti. Nell'esempio seguente vengono inviati tramite pipe gli URI.

Import-Clixml .\Get-SPAlternateURL.xml | %{$_.Uri | Get-Member}

Per ulteriori informazioni, vedere Export-Clixml (http://technet.microsoft.com/it-it/library/dd347657.aspx), Import-Clixml (http://technet.microsoft.com/it-it/library/dd315355.aspx), Get-SPAlternateURL (http://technet.microsoft.com/it-it/library/ea38119d-a535-48a3-b498-9daa443399fb(Office.14).aspx), ForEach-Object (http://technet.microsoft.com/it-it/library/dd347608.aspx) e Get-Member (http://technet.microsoft.com/it-it/library/dd315351.aspx).

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Copiare le impostazioni di configurazione da una farm all'altra (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questo articolo viene illustrato come copiare le impostazioni di configurazione da una farm di Microsoft SharePoint Server 2010 a un'altra farm di SharePoint Server 2010. La copia delle impostazioni di configurazione da una farm all'altra può essere utile nei casi seguenti:

Impostazione di ambienti di sviluppo, testing e produzione simili

Definizione di uno standard dell'organizzazione per le impostazioni di configurazione delle farm

Impostazione di un ambiente per il ripristino di emergenza

Contenuto dell'articolo:

Eseguire il backup e il ripristino di una farm senza i database del contenuto per copiare le impostazioni di configurazione (http://technet.microsoft.com/library/ff524c73-4eb3-41c5-89a8-57befc0351a1(Office.14).aspx#Section1)

Eseguire il backup e il ripristino delle sole impostazioni di configurazione (http://technet.microsoft.com/library/ff524c73-4eb3-41c5-89a8-57befc0351a1(Office.14).aspx#Section2)

Creare una distribuzione tramite script per copiare le impostazioni di configurazione (http://technet.microsoft.com/library/ff524c73-4eb3-41c5-89a8-57befc0351a1(Office.14).aspx#Section3)

Per copiare le configurazioni da una farm all'altra è possibile procedere in diversi modi. Scegliere il metodo da utilizzare in base alle impostazioni di configurazione da copiare e alla frequenza con cui è necessario copiarle.

Eseguire il backup e il ripristino di una farm senza i database del contenuto collegati. Questo metodo consente di disporre delle impostazioni della farm e delle applicazioni Web, nonché delle impostazioni delle eventuali applicazioni di servizio selezionate.

Eseguire il backup e il ripristino delle sole configurazioni. Questo metodo consente di disporre solo delle impostazioni principali di SharePoint Foundation 2010.

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Nota:

Con questo metodo non vengono incluse le impostazioni delle applicazioni Web o delle applicazioni di servizio. Se nella farm ripristinata sono necessarie le impostazioni delle applicazioni Web, utilizzare uno degli altri metodi.

Creare uno script di distribuzione basato sulla configurazione documentata. Questo metodo inizialmente può richiedere più lavoro, ma è facile da utilizzare per mantenere la standardizzazione.

Eseguire il backup e il ripristino di una farm senza i database del contenuto per copiare le impostazioni di configurazionePer copiare le impostazioni di configurazione utilizzando un backup della farm, è consigliabile prima scollegare da quest'ultima i database del contenuto. Questo non è un passaggio opportuno da eseguire per una farm di produzione attiva.

Nota:

Creando un backup della farm senza i database del contenuto, viene eseguito il backup delle applicazioni di servizio.

Per eseguire il backup e il ripristino di una farm senza i database del contenuto mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente per documentare gli URL dell'applicazione Web e i mapping dei database del contenuto correnti:

Get-SPWebApplication | %{$_.Name;$_.Url;%{$_.ContentDatabases|%{$_.Name};Write-Host ""}}

6. Smontare tutti i database del contenuto, come mostrato nell'esempio seguente:

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Get-SPContentDatabase | Dismount-SPContentDatabase

Oppure smontare un database del contenuto specifico, come mostrato nell'esempio seguente:

Get-SPContentDatabase WSS_Content | Dismount-SPContentDatabase

7. Eseguire il backup della farm.

Backup-SPFarm -Directory \\nomeserver\condivisione -BackupMethod Full

Nota:

È possibile visualizzare lo stato del backup esaminando il file \\nomeserver\condivisione\spbr####\spbackup.log.

8. Al termine del backup, rimontare i database del contenuto. Sostituire <Contenuto_WSS> e <http://nomeserver> con ognuno dei mapping documentati al passaggio 1).

p

Mount-SPContentDatabase -Name <Contenuto_WSS> -WebApplication <http://nomeserver>

Eseguire il backup e il ripristino delle sole impostazioni di configurazioneDurante il backup della farm, è possibile scegliere di includere solo le impostazioni di configurazione. Il backup di tipo Solo configurazione consente di estrarre ed eseguire il backup di molte, ma non di tutte, le impostazioni di configurazione da un database di configurazione. Utilizzando gli strumenti predefiniti, è possibile eseguire il backup della configurazione di qualsiasi database di configurazione, indipendentemente dal fatto che attualmente sia collegato o meno a una farm. Per informazioni dettagliate su come eseguire il backup di una configurazione, vedere Eseguire il backup della configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).Un backup della configurazione può essere ripristinato nella stessa o in qualsiasi altra server farm. Con il ripristino di una configurazione, verranno sovrascritte tutte le eventuali impostazioni presenti nella farm i cui valori siano impostati nel backup della configurazione. Le altre impostazioni presenti

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nella farm ma non contenute nel backup della configurazione non verranno sovrascritte. Per informazioni dettagliate su come ripristinare la configurazione di una farm, vedere Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010).

Creare una distribuzione tramite script per copiare le impostazioni di configurazioneQuando si crea una distribuzione tramite script di SharePoint Server 2010, si creano copie delle impostazioni di configurazione. Per ulteriori informazioni, vedere Installare SharePoint Server 2010 tramite Windows PowerShell (http://technet.microsoft.com/it-it/library/7443092a-87a6-4063-a7d0-8d10d9d23682(Office.14).aspx).

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Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 20 gennaio 2011

In questo articolo viene illustrato come ripristinare un'applicazione Web. Quando si ripristina un'applicazione Web, viene effettuato il ripristino anche delle impostazioni di Internet Information Services (IIS) e di tutti i database del contenuto associati all'applicazione Web.

Contenuto dell'articolo:

Considerazioni per il ripristino di un'applicazione Web

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione Web

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione Web

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare i database associati a un'applicazione Web

Ulteriori passaggi da eseguire per ripristinare un'applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata su moduli

Ulteriori passaggi da eseguire per rimuovere i provider di attestazioni duplicati dopo avere ripristinato un'applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata sulle attestazioni

Ulteriori passaggi da eseguire per riconfigurare gli account utente della cache degli oggetti

Considerazioni per il ripristino di un'applicazione WebDurante la preparazione per il ripristino di un'applicazione Web, considerare quanto segue:

Eseguendo le procedure illustrate in questo articolo, è possibile ripristinare solo un'applicazione Web alla volta. È tuttavia possibile ripristinare simultaneamente tutte le applicazioni Web della farm ripristinando l'intera farm.

Se in un'applicazione Web viene utilizzata la cache degli oggetti, sarà necessario configurare manualmente due account utente speciali per l'applicazione dopo che è

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stata ripristinata. Per ulteriori informazioni sulla cache degli oggetti e su come configurare tali account utente, vedere Configurare gli account utente della cache degli oggetti (http://technet.microsoft.com/it-it/library/cd646bb3-28c6-4040-866c-7d7936837ade(Office.14).aspx).

Non è possibile utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare un'applicazione Web.

Quando si ripristina un'applicazione Web configurata per l'utilizzo dell'autenticazione basata sulle attestazioni, dopo il ripristino sarà necessario eseguire ulteriori passaggi per ripristinare questo tipo di autenticazione.

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione WebÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione Web manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per ripristinare un'applicazione Web mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Restore-SPFarm -Directory <NomeCartellaBackup> -RestoreMethod Overwrite -Item <NomeApplicazioneWeb> [-BackupId <GUID>] [-Verbose]

Dove:

<NomeCartellaBackup> è il percorso completo della cartella utilizzata per i file di backup.

<NomeApplicazioneWeb> è il nome dell'applicazione Web di cui è stato eseguito il backup.

<GUID> è l'identificatore del backup da utilizzare per l'operazione di ripristino.

Se non si specifica il valore del parametro BackupID

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, verrà utilizzato il backup più recente. Non è possibile ripristinare un'applicazione Web mediante un backup della sola configurazione. È possibile visualizzare i backup per la farm digitando quanto segue:

Get-SPBackupHistory -Directory <NomeCartellaBackup> -ShowBackup

Per ulteriori informazioni, vedere Restore-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8e18ea80-0830-4ffa-b6b6-ad18a5a7ab3e(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione WebÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione Web

Per ripristinare un'applicazione Web mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo Amministratori farm. Verificare inoltre che il servizio Timer di Windows SharePoint Services versione 4 e che l'account di accesso al database della farm dispongano di autorizzazioni di controllo completo per la cartella di backup.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Ripristina da backup.

3. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 1 di 3: Selezione backup da ripristinare selezionare nell'elenco dei backup il processo di backup contenente il backup della farm o dell'applicazione Web e quindi fare clic su Avanti. È possibile visualizzare ulteriori dettagli su ciascun backup facendo clic sul segno più (+) accanto al backup.

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Nota:

Se il processo di backup desiderato non è elencato, digitare il percorso UNC (Universal Naming Convention) della cartella di backup corretta nella casella di testo Percorso directory corrente e quindi fare clic su Aggiorna.

Non è possibile utilizzare un backup della sola configurazione per ripristinare l'applicazione Web.

4. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 2 di 3: Selezione componenti da ripristinare selezionare la casella di controllo accanto all'applicazione Web e quindi fare clic su Avanti.

5. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 3 di 3: Selezione opzioni di ripristino verificare che nella sezione Ripristina componente sia presente Farm\<Applicazione Web> nell'elenco Ripristina il contenuto seguente.

Nella sezione Ripristina solo impostazioni di configurazione verificare che l'opzione Ripristina contenuto e impostazioni di configurazione sia selezionata.

Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare l'opzione Stessa configurazione in Tipo di ripristino. Verrà visualizzata una finestra di dialogo per la richiesta di conferma dell'operazione. Fare clic su OK.

Nota:

Se la sezione Ripristina solo impostazioni di configurazione non viene visualizzata, significa che il backup selezionato è un backup della sola configurazione e sarà necessario selezionare un altro backup.

Fare clic su Avvia ripristino.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di ripristino nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di ripristino corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Ripristino. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del ripristino.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Sprestore.log archiviato nel percorso UNC specificato sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

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Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare i database associati a un'applicazione WebNon è possibile ripristinare l'applicazione Web completa mediante gli strumenti di SQL Server. È tuttavia possibile ripristinare tutti i database associati all'applicazione Web. Per ripristinare l'applicazione Web completa, utilizzare Windows PowerShell o Amministrazione centrale.

Per ripristinare i database associati a un'applicazione Web mediante gli strumenti di SQL Server

1. Verificare che l'account utente utilizzato per eseguire questa procedura sia membro del ruolo predefinito del server sysadmin.

2. Se il servizio Timer di Windows SharePoint Services è in esecuzione, arrestarlo e attendere alcuni minuti per consentire il completamento di eventuali stored procedure in esecuzione. Non riavviare il servizio finché non è stato completato il ripristino dei database.

3. Avviare SQL Server Management Studio ed eseguire la connessione al server di database.

4. In Esplora oggetti espandere Database.

5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul database da ripristinare, scegliere Attività, Ripristina e quindi Database.

Durante l'operazione di ripristino il database viene disconnesso automaticamente e pertanto non è accessibile per altri processi.

6. Nella finestra di dialogo Ripristina database specificare la destinazione e l'origine e quindi selezionare uno o più set di backup da ripristinare.

I valori predefiniti per la destinazione e l'origine sono appropriati per la maggior parte degli scenari di ripristino.

7. Nel riquadro Selezione pagina fare clic su Opzioni.

8. Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare solo Sovrascrivi il database esistente. Se non richiesto diversamente dall'ambiente o dai criteri in uso, non selezionare le altre opzioni di questa sezione.

9. Nella sezione Stato di recupero procedere come segue:

Se sono stati inclusi tutti i registri delle transazioni che è necessario ripristinare, selezionare RECOVER WITH RECOVERY.

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Se è necessario ripristinare altri registri delle transazioni, selezionare RECOVER WITH NORECOVERY.

La terza opzione, RECOVER WITH STANDBY, non viene utilizzata in questo scenario.

Nota:

Per ulteriori informazioni su queste opzioni di ripristino, vedere Ripristina database (pagina Opzioni) (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=114420&clcid=0x410).

10. Fare clic su OK per completare l'operazione di ripristino.

11. Ripetere i passaggi da 4 a 10 per ogni database da ripristinare.

12. Avviare il servizio Timer di Windows SharePoint Services.

Ulteriori passaggi da eseguire per ripristinare un'applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata su moduliDopo avere ripristinato un'applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata su moduli, è necessario eseguire i passaggi seguenti per riconfigurare l'applicazione Web per l'utilizzo di questo tipo di autenticazione.

1. Registrare di nuovo i provider di appartenenze e di ruoli nel file Web.config.

2. Distribuire di nuovo i provider.

Per ulteriori informazioni, vedere Configurare l'autenticazione basata su moduli per un'applicazione Web basata sulle attestazioni (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/fd1391bb-c787-4742-b007-bf57e18dad66(Office.14).aspx).

Ulteriori passaggi da eseguire per rimuovere i provider di attestazioni duplicati dopo avere ripristinato un'applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata sulle attestazioniDopo il ripristino di un'applicazione Web configurata per l'utilizzo dell'autenticazione basata sulle attestazioni, sono spesso visibili provider di attestazioni duplicati o aggiuntivi. È necessario eseguire il processo seguente per rimuovere i provider duplicati:

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1. In Amministrazione centrale fare clic su Gestisci applicazioni Web, selezionare un'applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata sulle attestazioni e quindi fare clic su Provider di autenticazione.

2. Selezionare un'area a cui è associata l'applicazione Web per aprire la pagina Modifica autenticazione e quindi fare clic su Salva.

3. Ripetere per ogni area e quindi per ogni applicazione Web in cui viene utilizzata l'autenticazione basata sulle attestazioni.

Ulteriori passaggi da eseguire per riconfigurare gli account utente della cache degli oggettiSe sono stati configurati account utente della cache degli oggetti per l'applicazione Web, il processo di ripristino non consentirà di ripristinare tali impostazioni. Sarà necessario riconfigurare le impostazioni per l'applicazione Web. Per ulteriori informazioni, vedere Configurare gli account utente della cache degli oggetti (http://technet.microsoft.com/it-it/library/cd646bb3-28c6-4040-866c-7d7936837ade(Office.14).aspx).

Contenuto correlato Centro Risorse Gestione della continuità aziendale per SharePoint Server

2010 (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199235&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Contenuto per professionisti IT

Eseguire il backup di un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)

Pianificare il backup e il ripristino (SharePoint Server 2010)

Backup e ripristino (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/71abd06e-6730-442e-b2c1-e3ba9c04d497(Office.14).aspx)

Contenuto per sviluppatori Protezione e ripristino dei dati (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199237&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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Ripristinare un'applicazione di servizio (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 8 luglio 2010

È possibile che in alcuni casi sia necessario ripristinare un'applicazione di servizio specifica anziché la farm completa. Alcune applicazioni di servizio, come ad esempio l'applicazione del servizio di integrazione applicativa dei dati e l'applicazione di servizio profili utente, forniscono dati ad altri servizi e siti. Gli utenti possono pertanto avere un'interruzione del servizio fino al completamento del processo di ripristino.

Importante:

Non è possibile eseguire il backup da una versione di Microsoft SharePoint Server e il ripristino in un'altra versione di SharePoint Server.

Nota:

SharePoint Server 2010 esegue il backup dell'archivio dei metadati del servizio di integrazione applicativa dei dati, che include i tipi di contenuto esterno, i sistemi esterni e i modelli BDC. Per ulteriori informazioni, vedere Panoramica dell'amministrazione del servizio di integrazione applicativa dei dati (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/e58bd6c6-74b2-4471-80b0-b627b482ab33(Office.14).aspx). Si noti che non viene eseguito il backup delle origini dati esterne. Per proteggere i dati, è necessario eseguire il backup di tali origini.

Se si ripristina l'applicazione di servizio o la farm e quindi si ripristina l'origine dati in un percorso diverso, è necessario modificare le informazioni sul percorso nella definizione del tipo di contenuto esterno. In caso contrario, il servizio di integrazione applicativa dei dati potrebbe non individuare l'origine dati.

Per informazioni su come ripristinare contemporaneamente tutte le applicazioni di servizio di una farm, vedere Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010).

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Nota:

SharePoint Server 2010 ripristina gli archivi BLOB (Binary Large Object) remoti, ma solo se si utilizza il provider FILESTREAM per inserire i dati in tali archivi.

Se si utilizza un altro provider, sarà necessario ripristinare manualmente gli archivi BLOB remoti.

Procedure relative a questo articolo:

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione di servizio

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione di servizio

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare i database per un'applicazione di servizio

Nota:

Non è possibile ripristinare l'intera applicazione di servizio, bensì i database a essa associati.

Per scaricare la cache di Office Web Apps mediante Windows PowerShell

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione di servizioÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione di servizio.

Per ripristinare un'applicazione di servizio mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

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Restore-SPFarm -Directory <CartellaBackup> -Item <NomeApplicazioneServizio> -RecoveryMethod Overwrite [-BackupId <GUID>] [-Verbose]

Per indicare il backup da utilizzare, specificare il parametro

BackupId. È possibile visualizzare i backup per la farm digitando quanto segue: Get-SPBackupHistory -Directory <Cartella di backup> -ShowBackup

. Se non si specifica il parametro BackupId

, verrà utilizzato il backup più recente. Non è possibile ripristinare un'applicazione di servizio da un backup della sola configurazione.

Per ulteriori informazioni, vedere Restore-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8e18ea80-0830-4ffa-b6b6-ad18a5a7ab3e(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione di servizioUtilizzare la procedura seguente per ripristinare un'applicazione di servizio mediante il sito Web Amministrazione centrale SharePoint.

Per ripristinare un'applicazione di servizio mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo di SharePoint Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Ripristina da backup.

3. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 1 di 3: Selezione backup da ripristinare selezionare nell'elenco dei backup il processo di backup contenente il backup dell'applicazione di servizio oppure un backup a livello di farm e quindi fare

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clic su Avanti. È possibile visualizzare ulteriori dettagli su ciascun backup facendo clic sul segno più (+) accanto al backup.

Nota:

Se il processo di backup desiderato non è elencato, digitare il percorso della cartella di backup corretta nella casella di testo Percorso directory di backup e quindi fare clic su Aggiorna.

Non è possibile utilizzare un backup della sola configurazione per ripristinare la farm.

4. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 2 di 3: Selezione componenti da ripristinare espandere Applicazioni di servizi condivisi, selezionare la casella di controllo accanto all'applicazione di servizio e quindi fare clic su Avanti.

5. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 3 di 3: Selezione opzioni di ripristino verificare che nella sezione Ripristina componente sia presente Farm\Applicazioni di servizi condivisi\<Applicazione servizio> nell'elenco Ripristina il componente seguente.

Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare l'opzione Stessa configurazione in Tipo di ripristino. Verrà visualizzata una finestra di dialogo per la richiesta di conferma dell'operazione. Fare clic su OK.

Fare clic su Avvia ripristino.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di ripristino nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di ripristino corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Ripristino. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del ripristino.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Sprestore.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 3 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare i database per un'applicazione di servizioNon è possibile ripristinare l'applicazione di servizio completa mediante gli strumenti di SQL Server. È tuttavia possibile utilizzare tali strumenti per ripristinare i database associati

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all'applicazione di servizio. Per ripristinare l'applicazione di servizio completa, utilizzare Windows PowerShell o Amministrazione centrale.

Per ripristinare i database per un'applicazione di servizio mediante gli strumenti di SQL Server

1. Verificare che l'account utente utilizzato per ripristinare i database sia membro del ruolo predefinito del server sysadmin di SQL Server nel server di database in cui è archiviato ogni database.

2. Aprire SQL Server Management Studio ed eseguire la connessione al server di database.

3. In Esplora oggetti espandere Database.

4. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul database da ripristinare, scegliere Attività, Ripristina e quindi Database.

5. Nella pagina Generale della finestra di dialogo Ripristina database selezionare il database da ripristinare nell'elenco a discesa Database di destinazione.

6. Selezionare l'origine di ripristino nell'elenco a discesa Database di origine.

7. Nell'area Selezionare i set di backup da ripristinare selezionare la casella di controllo accanto al database.

8. Nella scheda Opzioni selezionare lo stato di recupero nella sezione Stato di recupero.

Per ulteriori informazioni sul tipo di ripristino da utilizzare, vedere Panoramica del modello di recupero (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=114396&clcid=0x410) nella Documentazione online di SQL Server.

9. Fare clic su OK per ripristinare il database.

10. Ripetere i passaggi da 1 a 9 per ogni database associato all'applicazione di servizio.

Per scaricare la cache di Office Web Apps mediante Windows PowerShell

1. Se si ripristina Microsoft Office Web Apps, al termine del processo di ripristino, sarà necessario scaricare la cache per essere certi che vengano creati i processi timer corretti.

2. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

3. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

4. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

5. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

6. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

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Get-SPOfficeWebAppsCache | Remove-SPOfficeWebAppsCache -Confirm:$false

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Ripristinare i componenti di ricerca (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

È possibile che in alcuni casi sia necessario ripristinare il sistema di ricerca anziché la farm completa.

Importante:

Non è possibile eseguire il backup da una versione di Microsoft SharePoint Server e il ripristino in un'altra versione di SharePoint Server.

Importante:

Le procedure illustrate in questo articolo consentono di ripristinare i componenti di ricerca di Microsoft SharePoint Server 2010. Se la topologia include Microsoft FAST Search Server 2010 for SharePoint, eseguendo le procedure descritte in questo articolo verranno ripristinate anche l'applicazione del servizio di ricerca per il contenuto e l'applicazione del servizio di ricerca per le query (compreso l'indice di ricerca utenti). Oltre a eseguire le procedure riportate in questo argomento, sarà comunque necessario ripristinare la farm di FAST Search Server 2010 for SharePoint.

Procedure relative a questo argomento:

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione del servizio di ricerca

Nota:

Non è possibile utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare tutti i componenti di ricerca.

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione del servizio di ricerca

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Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un'applicazione del servizio di ricercaÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per ripristinare i componenti di ricerca. Questa procedura consente di ripristinare tutti i componenti di ricerca, inclusi i database, la configurazione del servizio di ricerca e tutti i file di indice.

Per ripristinare un'applicazione del servizio di ricerca mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Restore-SPFarm -Directory <Cartella di backup> -Item <Nome applicazione servizio di ricerca> -RecoveryMethod Overwrite [-BackupId <GUID>] [-Verbose]

Per indicare il backup da utilizzare, specificare il parametro

BackupId. Per visualizzare i backup disponibili per la farm, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO: Get-SPBackupHistory -Directory <Cartella di backup> -ShowBackup

. Se non si specifica il parametro BackupId

, verrà utilizzato il backup più recente. Non è possibile ripristinare i componenti di ricerca da un backup della sola configurazione.

Per ulteriori informazioni, vedere Restore-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8e18ea80-0830-4ffa-b6b6-ad18a5a7ab3e(Office.14).aspx).

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Page 239: Microsoftdownload.microsoft.com/download/5/A/9/5A9FF157-370…  · Web viewDatabase: Word Automation Services. ... L'invio manuale di record al sito Centro record non costituisce

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un'applicazione del servizio di ricercaUtilizzare la procedura seguente per ripristinare i componenti di ricerca mediante il sito Web Amministrazione centrale SharePoint. Questa procedura consente di ripristinare tutti i componenti di ricerca, inclusi i database, la configurazione del servizio di ricerca e tutti i file di indice.

Per ripristinare un'applicazione del servizio di ricerca mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Ripristina da backup.

3. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 1 di 3: Selezione backup da ripristinare selezionare nell'elenco dei backup il processo di backup contenente il backup dei componenti di ricerca oppure un backup a livello di farm e quindi fare clic su Avanti. È possibile visualizzare ulteriori dettagli su ciascun backup facendo clic sul segno più (+) accanto al backup.

Nota:

Se il processo di backup desiderato non è elencato, digitare il percorso UNC (Universal Naming Convention) della cartella di backup corretta nella casella di testo Percorso directory di backup e quindi fare clic su Aggiorna.

Non è possibile utilizzare un backup della sola configurazione per ripristinare i componenti di ricerca.

4. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 2 di 3: Selezione componenti da ripristinare espandere il nodo Applicazioni di servizi condivisi.

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Page 240: Microsoftdownload.microsoft.com/download/5/A/9/5A9FF157-370…  · Web viewDatabase: Word Automation Services. ... L'invio manuale di record al sito Centro record non costituisce

5. Selezionare la casella di controllo accanto all'applicazione del servizio di ricerca e quindi fare clic su Avanti.

6. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 3 di 3: Selezione opzioni di ripristino verificare che nella sezione Ripristina componente sia presente Farm\Applicazioni di servizi condivisi\<Applicazione servizio di ricerca> nell'elenco Ripristina il contenuto seguente.

Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare l'opzione Stessa configurazione in Tipo di ripristino. Se si seleziona questa opzione, verrà visualizzata una finestra di dialogo per la richiesta di conferma dell'operazione. Fare clic su OK.

7. Fare clic su Avvia ripristino.

È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di ripristino nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di ripristino corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Ripristino. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del ripristino.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Sprestore.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 3 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

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Ripristinare i servizi di archiviazione sicura (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In Microsoft SharePoint Server 2010 il servizio Single Sign-On (SSO) di Microsoft Office SharePoint Server 2007 è stato sostituito dal servizio di archiviazione sicura, che consente di archiviare in modo sicuro i set di credenziali e di associare le credenziali a identità specifiche o a un gruppo di identità.

Ogni volta che si immette una nuova passphrase, SharePoint Server 2010 crea una nuova chiave master e crittografa nuovamente i set di credenziali con tale chiave. La passphrase consente di accedere alla chiave master creata da SharePoint Server 2010 che viene utilizzata per crittografare i set di credenziali.

Importante:

Per ripristinare il servizio di archiviazione sicura, è necessaria la passphrase registrata quando è stato effettuato il backup di tale servizio.

Procedure relative a questa attività:

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare il servizio di archiviazione sicura

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare il servizio di archiviazione sicura

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare il servizio di archiviazione sicuraUtilizzare la procedura seguente per ripristinare il servizio di archiviazione sicura mediante il sito Web Amministrazione centrale SharePoint.

Per ripristinare il servizio di archiviazione sicura mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Ripristina da backup.

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3. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 1 di 3: Selezione backup da ripristinare selezionare nell'elenco dei backup il processo di backup contenente il backup desiderato oppure un backup a livello di farm e quindi fare clic su Avanti. È possibile visualizzare ulteriori dettagli su ciascun backup facendo clic sul segno più (+) accanto al backup.

Nota:

Se il processo di backup desiderato non è elencato, digitare il percorso della cartella di backup corretta nella casella di testo Percorso directory di backup e quindi fare clic su Aggiorna.

Non è possibile utilizzare un backup della sola configurazione per ripristinare il servizio di archiviazione sicura.

4. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 2 di 3: Selezione componenti da ripristinare espandere Applicazioni di servizi condivisi, selezionare la casella di controllo accanto al gruppo di backup dell'applicazione del servizio di archiviazione sicura e quindi fare clic su Avanti.

5. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 3 di 3: Selezione opzioni di ripristino verificare che nella sezione Ripristina componente sia presente Farm\Servizi condivisi\Applicazioni di servizi condivisi\<Nome del servizio di archiviazione sicura> nell'elenco Ripristina il componente seguente.

Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare l'opzione Stessa configurazione in Tipo di ripristino. Verrà visualizzata una finestra di dialogo per la richiesta di conferma dell'operazione. Fare clic su OK.

Fare clic su Avvia ripristino.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di ripristino nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di ripristino corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Ripristino. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del ripristino.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Sprestore.log archiviato nel percorso specificato al passaggio 3 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

7. Al termine del ripristino, è necessario aggiornare la passphrase.

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8. Nella sezione Gestione applicazioni della home page di Amministrazione centrale fare clic su Gestisci applicazioni di servizio.

9. Nella pagina Applicazioni di servizio fare clic sul nome del servizio di archiviazione sicura. Potrebbe venire visualizzato un errore simile al seguente: «Impossibile ottenere la chiave master».

10. Nella barra multifunzione della pagina Servizio di archiviazione sicura fare clic su Aggiorna chiave.

11. Nella finestra di dialogo Aggiorna chiave digitare la passphrase nella casella Passphrase e quindi fare clic su OK.

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare il servizio di archiviazione sicuraÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per ripristinare il servizio di archiviazione sicura.

Per ripristinare il servizio di archiviazione sicura mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Restore-SPFarm -Directory <Cartella di backup> -Item <Nome servizio di archiviazione sicura> -RecoveryMethod Overwrite [-BackupId <GUID>] [-Verbose]

Per indicare il backup da utilizzare, specificare il parametro

BackupId. È possibile visualizzare i backup per la farm digitando quanto segue: Get-SPBackupHistory -Directory <Cartella di backup> -ShowBackup

. Se non si specifica un valore per il parametro BackupId

, verrà utilizzato il backup più recente. Non è possibile ripristinare il servizio di archiviazione sicura da un backup della sola configurazione.

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Per ulteriori informazioni, vedere Restore-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8e18ea80-0830-4ffa-b6b6-ad18a5a7ab3e(Office.14).aspx).

6. Al termine del ripristino, è necessario aggiornare la passphrase. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Update-SPSecureStoreApplicationServerKey -Passphrase <Passphrase>

Per ulteriori informazioni, vedere Update-SPSecureStoreApplicationServerKey (http://technet.microsoft.com/it-it/library/53234b26-d767-483a-a75f-0f2c195f8747(Office.14).aspx).

ConcettiEseguire il backup del servizio di archiviazione sicura (SharePoint Server 2010)

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Ripristinare un database del contenuto (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 24 giugno 2010

È possibile ripristinare uno o più database del contenuto, procedendo con uno alla volta. Per informazioni su come eseguire contemporaneamente il backup di tutti i database del contenuto di una farm, vedere Eseguire il backup di una farm (SharePoint Server 2010).

Nota:

SharePoint Server 2010 ripristina gli archivi BLOB (Binary Large Object) remoti, ma solo se si utilizza il provider di Archiviazione BLOB remoti SQL Filestream per inserire i dati in tali archivi.

Se si utilizza un altro provider, sarà necessario ripristinare manualmente tali archivi BLOB remoti.

Nota:

Se un utente utilizza copie di contenuto per la modifica offline in Microsoft SharePoint Workspace 2010 e il contenuto viene ripristinato da un backup nel server, quando l'utente si riconnette, il server sincronizza automaticamente il contenuto offline con il contenuto ripristinato. Esiste pertanto il rischio di perdite di dati nelle copie del contenuto dell'utente.

Procedure relative a questa attività:

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un database del contenuto

Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un database del contenuto

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare un database del contenuto

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Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un database del contenutoÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per ripristinare un database del contenuto.

Per ripristinare un database del contenuto mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Restore-SPFarm -Directory <Nome cartella di backup> -RestoreMethod Overwrite -Item <Nome database del contenuto> [-BackupId <GUID>] [-Verbose]

Nota:

Se non è stato eseguito l'accesso con l'account della farm, verrà richiesto di specificare le credenziali di tale account.

Se non si specifica il parametro BackupId

, verrà utilizzato il backup più recente. Per visualizzare un elenco dei backup, inclusi i relativi ID, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Get-SPBackupHistory -Directory <Cartella di backup>

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Per ulteriori informazioni, vedere Restore-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8e18ea80-0830-4ffa-b6b6-ad18a5a7ab3e(Office.14).aspx).

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Utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare un database del contenutoÈ possibile utilizzare Amministrazione centrale per ripristinare una farm o i componenti di una farm.

Per ripristinare un database del contenuto mediante Amministrazione centrale

1. Verificare di aver eseguito l'accesso come membro del gruppo Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Ripristina da backup.

3. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 1 di 3: Selezione backup da ripristinare selezionare nell'elenco dei backup il processo di backup contenente il backup del database del contenuto e quindi fare clic su Avanti.

Nota:

Se il processo di backup desiderato non è elencato, immettere il percorso della cartella di backup corretta nella casella di testo Percorso directory corrente e quindi fare clic su Aggiorna.

4. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 2 di 3: Selezione componenti da ripristinare selezionare la casella di controllo accanto al database del contenuto e quindi fare clic su Avanti.

Nota:

Se il database del contenuto non è selezionabile, è necessario utilizzare Windows PowerShell o gli strumenti di SQL Server per ripristinarlo.

5. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 3 di 3: Selezione opzioni di ripristino fare clic sull'opzione Stessa configurazione in Tipo di ripristino nella sezione Opzioni di ripristino. Verrà visualizzata una finestra di dialogo per la richiesta di conferma dell'operazione. Fare clic su OK.

Fare clic su Avvia ripristino.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di ripristino nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di ripristino corrente nella parte inferiore della pagina, nella sezione Ripristino. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono

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processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del ripristino.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Sprestore.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 2 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

Utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare un database del contenutoÈ possibile utilizzare gli strumenti di SQL Server per ripristinare un database del contenuto eseguendo la procedura seguente:

1. Se possibile, eseguire il backup del registro delle transazioni attivo del database del contenuto per proteggere eventuali modifiche apportate dopo l'ultimo backup completo.

2. Eseguire il ripristino dell'ultimo backup completo dei database.

3. Eseguire il ripristino dell'ultimo backup differenziale dei database effettuato dopo l'ultimo backup completo dei database.

4. Eseguire il ripristino di tutti i backup dei registri delle transazioni successivi all'ultimo backup completo o differenziale dei database.

Per ripristinare un database del contenuto mediante gli strumenti di SQL Server

1. Verificare che l'account utente utilizzato per eseguire questa procedura sia membro del ruolo predefinito del server sysadmin.

2. Se il servizio Timer di Windows SharePoint Services è in esecuzione, arrestarlo e attendere alcuni minuti per consentire il completamento di eventuali stored procedure in esecuzione. Non riavviare il servizio finché non è stato completato il ripristino dei database del contenuto.

3. Avviare SQL Server Management Studio ed eseguire la connessione al server di database.

4. In Esplora oggetti espandere Database.

5. Fare clic con il pulsante destro del mouse sul database da ripristinare, scegliere Attività, Ripristina e quindi Database.

Durante l'operazione di ripristino il database viene disconnesso automaticamente e pertanto non è accessibile per altri processi.

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6. Nella finestra di dialogo Ripristina database specificare la destinazione e l'origine e quindi selezionare uno o più set di backup da ripristinare.

I valori predefiniti per la destinazione e l'origine sono appropriati per la maggior parte degli scenari di ripristino.

7. Nel riquadro Selezione pagina fare clic su Opzioni.

8. Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare solo Sovrascrivi il database esistente. Se non richiesto diversamente dall'ambiente o dai criteri in uso, non selezionare le altre opzioni di questa sezione.

9. Nella sezione Stato di recupero procedere come segue:

Se sono stati inclusi tutti i registri delle transazioni che è necessario ripristinare, selezionare RECOVER WITH RECOVERY.

Se è necessario ripristinare altri registri delle transazioni, selezionare RECOVER WITH NORECOVERY.

La terza opzione, RECOVER WITH STANDBY, non viene utilizzata in questo scenario.

Nota:

Per ulteriori informazioni su queste opzioni di ripristino, vedere Ripristina database (pagina Opzioni) (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=114420&clcid=0x410).

10. Fare clic su OK per completare l'operazione di ripristino.

11. Ripetere i passaggi da 4 a 10 per ogni database da ripristinare.

12. Avviare il servizio Timer di Windows SharePoint Services.

ConcettiEseguire il backup di un database del contenuto (SharePoint Server 2010)

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Collegare e ripristinare un database del contenuto di sola lettura (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Una farm di Microsoft SharePoint Server 2010 in cui i database del contenuto siano stati impostati per la sola lettura può fare parte di un ambiente di ripristino da errori eseguito con database di cui è stato effettuato il mirroring o il log shipping oppure parte di un ambiente di manutenzione o di applicazione di patch a disponibilità elevata che consente l'accesso utente durante l'aggiornamento di un'altra versione della farm. Quando i database di sola lettura vengono ricollegati, diventano di lettura/scrittura.

Per ulteriori informazioni su come utilizzare i database di sola lettura, vedere Eseguire una farm che utilizza database di sola lettura (SharePoint Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8b91dc0a-c37d-4ec8-aa75-deb3f268fb97(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Utilizzare Windows PowerShell per collegare e ripristinare un database del contenuto di sola letturaPer collegare e ripristinare un database del contenuto di sola lettura, è possibile utilizzare solo Windows PowerShell.

Per collegare e ripristinare un database del contenuto di sola lettura mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

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Mount-SPContentDatabase -Name <Nome database> -WebApplication <ID applicazione Web> [-Verbose]

Nota:

Il collegamento di un database del contenuto mediante il cmdlet Mount-SPContentDatabase

è diverso dal collegamento di un database in SQL Server mediante gli strumenti di SQL Server. Mount-SPContentDatabase

associa il database del contenuto a un'applicazione Web in modo che il contenuto possa essere letto.

Per ulteriori informazioni, vedere Mount-SPContentDatabase (http://technet.microsoft.com/it-it/library/20d1bc07-805c-44d3-a278-e2793370e237(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

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Ripristinare le personalizzazioni (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 12 agosto 2010

In questo articolo viene illustrato come ripristinare le personalizzazioni che sono state apportate ai siti di una farm di Microsoft SharePoint Server.

In questo articolo si presuppone che sia stata acquisita una certa familiarità con i concetti e le procedure illustrati in Eseguire il backup delle personalizzazioni (SharePoint Server 2010).

Contenuto dell'articolo:

Ripristino dei pacchetti delle soluzioni

Ripristino degli elementi di sito creati

Ripristino dei flussi di lavoro

Ripristino delle modifiche apportate al file Web.config

Ripristino delle modifiche apportate mediante modifica diretta

Ripristino delle personalizzazioni sviluppate non inserite in pacchetti come soluzioni

Ripristino dei pacchetti delle soluzioniIl metodo da utilizzare per eseguire il ripristino dei pacchetti delle soluzioni varia a seconda che le personalizzazioni siano state distribuite come soluzioni attendibili o come soluzioni in modalità sandbox.

Le soluzioni attendibili sono soluzioni che vengono distribuite dagli amministratori delle farm. Tali soluzioni vengono distribuite nell'intera farm e possono essere utilizzate in qualsiasi sito della farm. Vengono inoltre archiviate nel database di configurazione, ne viene eseguito il backup quando per una farm viene utilizzato il backup di SharePoint Server 2010 e vengono incluse nei backup della sola configurazione. È altresì possibile eseguire il backup delle soluzioni attendibili come gruppo o singolarmente e le soluzioni risultano visibili nella gerarchia di ripristino.

Le soluzioni in modalità sandbox sono soluzioni che possono essere distribuite dagli amministratori di raccolte siti in una singola raccolta siti. Sono archiviate nel database del contenuto associato alla raccolta siti in cui vengono distribuite. Vengono incluse nei

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backup della farm di SharePoint Server 2010, delle applicazioni Web, dei database del contenuto e delle raccolte siti, ma non sono visibili nella gerarchia di ripristino e non possono essere selezionate o ripristinate singolarmente.

È consigliabile mantenere un backup del file con estensione wsp originale oltre che del codice sorgente utilizzato per creare tale file per le soluzioni attendibili e in modalità sandbox.

Per ripristinare una soluzione attendibile mediante Amministrazione centrale

1. Verificare che l'account utente che esegue questa procedura sia membro del gruppo di SharePoint Amministratori farm.

2. Nella sezione Backup e ripristino della home page di Amministrazione centrale fare clic su Ripristina da backup.

3. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 1 di 3: Selezione backup da ripristinare selezionare nell'elenco dei backup il processo di backup contenente il pacchetto della soluzione e quindi fare clic su Avanti. È possibile visualizzare ulteriori dettagli su ciascun backup facendo clic sul segno più (+) accanto al backup.

Nota:

Se il processo di backup desiderato non è elencato, digitare il percorso UNC (Universal Naming Convention) della cartella di backup corretta nella casella di testo Percorso directory di backup e quindi fare clic su Aggiorna.

4. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 2 di 3: Selezione componenti da ripristinare selezionare la casella di controllo accanto alla soluzione e quindi fare clic su Avanti.

5. Nella pagina Ripristina da backup - Passaggio 3 di 3: Selezione opzioni di ripristino verificare che nella sezione Ripristina componente sia presente Soluzione nell'elenco Ripristina il componente seguente.

Nella sezione Ripristina solo impostazioni di configurazione verificare che l'opzione Ripristina contenuto e impostazioni di configurazione sia selezionata.

Nella sezione Opzioni di ripristino selezionare l'opzione Stessa configurazione in Tipo di ripristino. Verrà visualizzata una finestra di dialogo per la richiesta di conferma dell'operazione. Fare clic su OK.

Fare clic su Avvia ripristino.

6. È possibile visualizzare lo stato generale di tutti i processi di ripristino nella parte superiore della pagina Stato processo di backup e ripristino, nella sezione Disponibilità. È possibile visualizzare lo stato del processo di ripristino corrente nella

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parte inferiore della pagina, nella sezione Ripristino. La pagina dello stato viene aggiornata automaticamente ogni 30 secondi. È possibile aggiornare manualmente i dettagli relativi allo stato facendo clic su Aggiorna. Il backup e il ripristino sono processi del servizio timer. È pertanto possibile che siano necessari alcuni secondi di attesa per l'avvio del ripristino.

Nella colonna Messaggio di errore della pagina Stato processo di backup e ripristino è possibile esaminare gli eventuali errori restituiti. Nel file Sprestore.log archiviato nel percorso UNC specificato al passaggio 3 sono inoltre disponibili ulteriori dettagli.

Per ripristinare una soluzione attendibile mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare il comando seguente:

Restore-SPFarm -Directory <CartellaBackup> -RestoreMethod Overwrite -BackupId <GUID> -Item <PercorsoSoluzione>

Dove:

<CartellaBackup> è il percorso UNC della directory a partire dalla quale si desidera effettuare il ripristino.

<GUID> è il GUID dell'ID del backup in base al quale si desidera effettuare il ripristino. Se non si specifica un backup, verrà utilizzato quello più recente.

<PercorsoSoluzione> è il percorso della soluzione nell'albero del backup, generalmente farm\solutions\NomeSoluzione.

Per ulteriori informazioni, vedere Restore-SPFarm (http://technet.microsoft.com/it-it/library/8e18ea80-0830-4ffa-b6b6-ad18a5a7ab3e(Office.14).aspx).

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Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

Ripristino di una soluzione in modalità sandbox

Non è possibile ripristinare solo le personalizzazioni distribuite come soluzioni in modalità sandbox. È necessario invece ripristinare la farm, l'applicazione Web, il database del contenuto o la raccolta siti a cui è associata la personalizzazione. Per ulteriori informazioni su questi metodi di ripristino, vedere Contenuto correlato (http://technet.microsoft.com/library/84346116-d592-4b9f-9992-b509ccdcefbe(Office.14).aspx#Related) più avanti in questo articolo.

Ripristino degli elementi di sito creatiNon è possibile ripristinare solo gli elementi di sito creati. È necessario invece ripristinare la farm, l'applicazione Web o il database del contenuto a cui è associato l'elemento di sito creato. Per ulteriori informazioni su questi metodi di backup, vedere Contenuto correlato (http://technet.microsoft.com/library/84346116-d592-4b9f-9992-b509ccdcefbe(Office.14).aspx#Related).

Ripristino dei flussi di lavoroI flussi di lavoro costituiscono un caso speciale di personalizzazioni di cui è possibile eseguire il ripristino. Verificare che il piano di backup e ripristino preveda uno o più scenari seguenti, se applicabili all'ambiente di cui si dispone:

I flussi di lavoro dichiarativi, come quelli creati in Microsoft SharePoint Designer 2010, vengono archiviati nel database del contenuto per la raccolta siti in cui vengono distribuiti. Eseguendo il ripristino del database del contenuto o della raccolta siti, vengono ripristinati anche questi flussi di lavoro.

Le azioni personalizzate dei flussi di lavoro dichiarativi hanno componenti nelle tre posizioni seguenti:

1. Gli assembly di Microsoft Visual Studio 2010 per le azioni sono archiviati nella Global Assembly Cache (GAC).

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1. I file di definizione XML (file con estensione actions) sono archiviati nella directory 14\TEMPLATE\<LCID>\Workflow.

2. Una voce XML per contrassegnare l'azione come tipo autorizzato è archiviata nel file Web.config per le applicazioni Web nelle quali viene utilizzata.

Se nei flussi di lavoro della farm vengono utilizzate azioni personalizzate, è consigliabile utilizzare un sistema di ripristino dei file per ripristinare tali file e voci XML. È quindi possibile riapplicare i file dopo il ripristino a seconda delle esigenze.

I flussi di lavoro che dipendono da codice personalizzato, ad esempio quelli creati mediante Visual Studio 2010, sono archiviati in due posizioni. Gli assembly di Visual Studio 2010 per il flusso di lavoro vengono archiviati nella Global Assembly Cache e i file di definizione XML vengono archiviati nella directory Features. Si tratta della stessa posizione utilizzata per altre funzionalità di SharePoint Server, ad esempio web part e ricevitori di eventi. Se il flusso di lavoro è stato installato come parte di un pacchetto di una soluzione, seguire le istruzioni relative al ripristino dei pacchetti delle soluzioni.

Se si crea un flusso di lavoro personalizzato che interagisce con una raccolta siti diversa da quella in cui è distribuito il flusso di lavoro, è necessario ripristinare entrambe le raccolte siti per ripristinare il flusso di lavoro. Il ripristino di una farm è sufficiente per ripristinare tutte le raccolte siti della farm e tutti i flussi di lavoro a esse associati.

I flussi di lavoro che non sono stati distribuiti devono essere ripristinati separatamente utilizzando un'applicazione di backup del file system.

Ripristino delle modifiche apportate al file Web.configÈ possibile ripristinare le modifiche apportate al file Web.config mediante Amministrazione centrale o il modello a oggetti e le API di SharePoint Server 2010 eseguendo un ripristino della farm o solo della configurazione.

È consigliabile utilizzare un backup del file system per proteggere le modifiche del file Web.config non apportate mediante Amministrazione centrale o il modello a oggetti e le API di SharePoint. È possibile ripristinare il backup utilizzando un ripristino del file system.

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Ripristino delle modifiche apportate mediante modifica direttaLe modifiche apportate direttamente a un sito tramite il browser possono essere difficili da ripristinare. Nella tabella seguente vengono descritte le strategie di ripristino per oggetti specifici.

Oggetto modificato Strategia di ripristino

Elenco Se è stato utilizzato SharePoint Designer 2010 per effettuare un salvataggio come modello, è possibile distribuire e attivare il modello. Per ulteriori informazioni, vedere Salvataggio di un sito di SharePoint come modello (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199515&clcid=0x410).

Sito Se è stato utilizzato SharePoint Designer 2010 per effettuare un salvataggio come modello, è possibile distribuire e attivare il modello. Per ulteriori informazioni, vedere Salvataggio di un sito di SharePoint come modello (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199515&clcid=0x410).

Raccolta siti Utilizzare il ripristino delle raccolte siti. Per ulteriori informazioni, vedere Ripristinare una raccolta siti (SharePoint Server 2010).

Ripristino delle personalizzazioni sviluppate non inserite in pacchetti come soluzioniIl ripristino delle personalizzazioni sviluppate non inserite in pacchetti come soluzioni può essere un processo complesso perché i percorsi dei file di personalizzazione non sono standardizzati.

Consultare il team di sviluppo o il fornitore delle personalizzazioni per determinare se queste prevedono file o software di componenti aggiuntivi in altri percorsi. È consigliabile ripristinare le directory con una soluzione di ripristino del file system. Nella tabella seguente vengono elencati i percorsi in cui vengono in genere archiviate le personalizzazioni nei server Web.

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Percorso Descrizione

%COMMONPROGRAMFILES%\Microsoft Shared\Web Server Extensions\14

File aggiornati frequentemente, assembly personalizzati, modelli personalizzati, definizioni di sito personalizzate

Inetpub Percorso delle directory virtuali di IIS

%WINDIR%\Assembly Global Assembly Cache (GAC): percorso protetto del sistema operativo in cui sono installati gli assembly del codice di Microsoft .NET Framework per fornire l'accesso completo al sistema

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Centro Risorse Gestione della continuità aziendale per SharePoint Server 2010 - Backup, ripristino, disponibilità e ripristino di emergenza (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199235&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Contenuto per professionisti IT

Panoramica della distribuzione di personalizzazioni (SharePoint Server 2010) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/be4ca20f-520e-4fd7-9c42-140af800cbc8(Office.14).aspx)

Eseguire il backup delle personalizzazioni (SharePoint Server 2010)

Ripristinare una farm (SharePoint Server 2010)

Ripristinare la configurazione di una farm (SharePoint Server 2010)

Ripristinare un'applicazione Web (SharePoint Server 2010)

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Ripristinare un database del contenuto (SharePoint Server 2010)

Ripristinare una raccolta siti (SharePoint Server 2010)

Contenuto per sviluppatori Utilizzo delle soluzioni (MSDN) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=156638&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

Soluzioni in modalità sandbox (MSDN) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=199517&clcid=0x410) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese)

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Ripristinare una raccolta siti (SharePoint Server 2010)Data aggiornamento: 24 giugno 2010

Per ripristinare una raccolta siti, è possibile utilizzare solo Windows PowerShell.

Utilizzare Windows PowerShell per ripristinare una raccolta sitiÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per ripristinare una raccolta siti manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Nota:

Se un utente utilizza copie di contenuto per la modifica offline in Microsoft SharePoint Workspace 2010 e il contenuto viene ripristinato da un backup nel server, quando l'utente si riconnette, il server sincronizza automaticamente il contenuto offline con il contenuto ripristinato. Esiste pertanto il rischio di perdite di dati nelle copie del contenuto dell'utente.

Per ripristinare una raccolta siti mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin. Verificare inoltre che l'account utente utilizzato per eseguire questa procedura disponga di autorizzazioni di lettura per la cartella di backup e sia membro del ruolo predefinito del database db_owner sia per il database di configurazione della farm che per il database del contenuto in cui viene ripristinata la raccolta siti.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

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Restore-SPSite -Identity <URL raccolta siti> -Path <File di backup> [-DatabaseServer <Nome server di database>] [-DatabaseName <Nome database del contenuto>] [-HostHeader <Intestazione host>] [-Force] [-GradualDelete] [-Verbose]

Se si desidera ripristinare la raccolta siti in un database del contenuto specifico, utilizzare i parametri DatabaseServer

e DatabaseName

per specificare tale database. Se non si specifica un database del contenuto, la raccolta siti verrà ripristinata in un database del contenuto selezionato da Microsoft SharePoint Server 2010.

Se si sta ripristinando una raccolta siti con nome basato sull'host, utilizzare il parametro Identity

per specificare l'URL di tale raccolta siti e utilizzare il parametro HostHeader per specificare l'URL dell'applicazione Web in cui sarà contenuta la raccolta siti.

Se si desidera sovrascrivere una raccolta siti esistente, utilizzare il parametro

Force.

Nota:

Se la raccolta siti da ripristinare ha una dimensione di almeno 1 GB, è possibile utilizzare il parametro GradualDelete

per avere prestazioni migliori durante il processo di ripristino. Quando si utilizza tale parametro, la raccolta siti che viene sovrascritta viene contrassegnata come eliminata e quindi viene immediatamente impedito qualsiasi ulteriore accesso al relativo contenuto. I dati presenti nella raccolta siti contrassegnata vengono quindi eliminati gradualmente nel tempo da un processo timer anziché tutti insieme e questo riduce l'impatto sulle prestazioni del server.

Per ulteriori informazioni, vedere Restore-SPSite (http://technet.microsoft.com/it-it/library/90f19a58-0455-470c-a8ee-3129fc341f62(Office.14).aspx).

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Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

ConcettiEseguire il backup di una raccolta siti (SharePoint Server 2010)

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Importare un elenco o una raccolta documenti (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

Benché sia possibile utilizzare Windows PowerShell o Amministrazione centrale per esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti, è possibile utilizzare solo Windows PowerShell per importare tali elementi. Per informazioni su come esportare elenchi o raccolte, vedere Esportare un sito, un elenco o una raccolta documenti (SharePoint Server 2010).

È possibile utilizzare l'importazione come metodo per ripristinare gli elementi oppure come metodo per spostare o copiare gli elementi da una farm all'altra. È possibile importare un sito, un elenco o una raccolta documenti da un backup della farm corrente, da un backup di un'altra farm o da un database del contenuto di sola lettura. In quest'ultimo caso, è necessario prima collegare il database di sola lettura. Per ulteriori informazioni, vedere Collegare e ripristinare un database del contenuto di sola lettura (SharePoint Server 2010).

Importante:

Non è possibile importare un sito, un elenco o una raccolta documenti esportata da una versione di Microsoft SharePoint Server in un'altra versione di SharePoint Server.

Importare un sito, un elenco o una raccolta documentiÈ possibile utilizzare Windows PowerShell per importare un sito, un elenco o una raccolta documenti manualmente o come parte di uno script che può essere eseguito a intervalli pianificati.

Per importare un sito, un elenco o una raccolta documenti mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

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2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell, ovvero PS C:\>, digitare il comando seguente e quindi premere INVIO:

Import-SPWeb -Identity <URL sito> -Path <Nome file di esportazione> [-Force] [-NoFileCompression] [-Verbose]

Importante:

Il sito o il sito secondario da importare deve avere un modello corrispondente al modello del sito specificato da Identity

.

È inoltre possibile utilizzare il cmdlet Get-SPWeb

e passare l'ID a Import-SPWeb

tramite la pipeline di Windows PowerShell. Il valore del parametro Path

specifica il percorso e il nome del file da cui importare l'elenco o la raccolta. Per includere le impostazioni di sicurezza utente con l'elenco o la raccolta documenti, utilizzare il parametro

IncludeUserSecurity. Per sovrascrivere l'elenco o la raccolta specificata, utilizzare il parametro

Force. È possibile utilizzare il parametro UpdateVersions

per specificare come verranno gestiti i conflitti di versione. Per visualizzare lo stato dell'operazione, utilizzare il parametro

Verbose.

Il parametro NoFileCompression

consente di specificare che non venga eseguita la compressione del file durante il processo di importazione. Utilizzando tale parametro, è possibile ridurre anche del 30% l'utilizzo delle risorse nel corso del processo di esportazione e importazione. Se si sta importando un sito, un elenco o una raccolta documenti esportata da Amministrazione Centrale oppure se un sito, un elenco o una raccolta documenti è

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stata esportata mediante Windows PowerShell senza utilizzare il parametro NoFileCompression

nel cmdlet Export-SPWeb,

non sarà possibile utilizzare questo parametro nel cmdlet

Import-SPWeb.

Nota:

Nel cmdlet Import-SPWeb non è disponibile alcuna funzione

per importare un sottoinsieme degli elementi presenti nel file di esportazione. Con l'operazione di importazione verranno pertanto importati tutti gli elementi del file.

Per ulteriori informazioni, vedere Import-SPWeb (http://technet.microsoft.com/it-it/library/2ecc5b6e-1b23-4367-a966-b7bd3377db3a(Office.14).aspx).

Nota:

Per l'esecuzione di attività amministrative dalla riga di comando è consigliabile utilizzare Windows PowerShell. Lo strumento da riga di comando Stsadm è deprecato, ma è stato incluso per garantire la compatibilità con le versioni precedenti del prodotto.

ConcettiEsportare un sito, un elenco o una raccolta documenti (SharePoint Server 2010)

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Configurazione della disponibilità (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questa sezione viene illustrato come configurare la disponibilità per Microsoft SharePoint Server 2010. Negli articoli si presuppone una certa familiarità con i concetti e i termini presentati in Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010).

Contenuto della sezione:

Configurare la disponibilità mediante il clustering di SQL Server (SharePoint Server 2010)

In questo articolo viene illustrato come utilizzare il clustering di SQL Server con SharePoint Server 2010.

Configurare la disponibilità mediante il mirroring dei database di SQL Server (SharePoint Server 2010)

In questo articolo viene illustrato come configurare il mirroring dei database di SQL Server per l'utilizzo con SharePoint Server 2010.

Script di esempio per la configurazione del mirroring dei database di SQL Server (SharePoint Server 2010)

In questo articolo viene presentato uno script da utilizzare per configurare il mirroring dei database di SQL Server per l'utilizzo con SharePoint Server 2010 in un ambiente di testing. In un ambiente di produzione è consigliabile far configurare il mirroring da un esperto di database.

ConcettiPianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010)

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Configurare la disponibilità mediante il clustering di SQL Server (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

È possibile utilizzare il clustering di failover di Microsoft SQL Server 2008 con Service Pack 1 (SP1) e aggiornamento cumulativo 2 per configurare la disponibilità all'interno di una farm per Microsoft SharePoint Server 2010. In questo articolo si presuppone una certa familiarità con i concetti e i termini presentati in Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010).

Il clustering di failover garantisce il supporto della disponibilità per un'istanza di SQL Server 2008 con SP1 e aggiornamento cumulativo 2. Un cluster di failover è una combinazione di uno o più nodi o server e di due o più dischi condivisi. Un'istanza del cluster di failover viene visualizzata come un computer singolo, ma dispone di funzionalità in grado di fornire il failover da un nodo all'altro se quello corrente non è più disponibile.

SharePoint Server 2010 fa riferimento al cluster nella sua globalità, pertanto il failover viene eseguito in modo agevole e automatico dal punto di vista di SharePoint Server 2010.

Per informazioni dettagliate sul clustering di failover, vedere Introduzione al clustering di failover di SQL Server 2008 (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=102837&clcid=0x410).

Non vi sono istruzioni specifiche per impostare il clustering per SharePoint Server 2010. Per le istruzioni su come impostare il clustering di failover, vedere Installazione di un cluster di failover di SQL Server 2008 (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=132112&clcid=0x410).

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Configurare la disponibilità mediante il mirroring dei database di SQL Server (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questo articolo viene illustrato come utilizzare il mirroring dei database a disponibilità elevata per configurare la disponibilità all'interno di una farm per Microsoft SharePoint Server 2010. Nell'articolo si presuppone una certa familiarità con i concetti e i termini presentati in Pianificare la disponibilità (SharePoint Server 2010).

Il mirroring dei database di Microsoft SQL Server garantisce il supporto della disponibilità mediante l'invio diretto delle transazioni da un database e un server principali a un database e un server mirror quando il buffer del registro delle transazioni del database principale viene scritto su disco. Per assicurare la disponibilità all'interno di una farm di Microsoft SharePoint Server 2010, è necessario utilizzare il mirroring dei database a disponibilità elevata, noto anche come modalità di protezione elevata con failover automatico, che prevede tre istanze di server, ovvero un server principale, un server mirror e un server di controllo. Quest'ultimo consente a SQL Server di eseguire automaticamente il failover dal server principale al server mirror. Il failover dal database principale al database mirror solitamente richiede qualche secondo.

In una farm di SharePoint Server 2010 il mirroring può garantire la ridondanza per i database del contenuto e di configurazione e per molti database di servizio. Anche se per i propri database il mirroring viene eseguito nello stesso server, il failover ha luogo singolarmente per ogni database. Nella figura seguente viene illustrato come è configurato il mirroring per garantire la disponibilità in una farm di SharePoint Server 2010.

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SharePoint Server 2010 è in grado di riconoscere il mirroring. Per utilizzare il mirroring nel proprio ambiente, innanzitutto configurare il mirroring e quindi impostare il valore del database di failover in SharePoint Server.

Contenuto dell'articolo:

Prima di iniziare

Sicurezza associata al mirroring dei database

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Configurare i prodotti SharePoint 2010 in modo che riconoscano i database con mirroring

Esperienza utente durante un failover

Prima di iniziarePrima di iniziare a configurare il mirroring, verificare che l'amministratore di database conosca i requisiti e le topologie supportate seguenti.

Requisiti per il mirroring dei database

Acquisire familiarità con le informazioni riportate di seguito e verificare che i database e il sistema in uso soddisfino i requisiti previsti prima di configurare il mirroring dei database per un ambiente SharePoint Server:

È consigliabile impostare per il sistema una latenza non superiore a 1 millisecondo.

È preferibile che la larghezza di banda del sistema sia di 1 gigabyte al secondo.

I registri vengono copiati in tempo reale tra il server principale e il server mirror e l'operazione di copia può incidere sulle prestazioni. Verificare di disporre di memoria e larghezza di banda sufficienti sia nel server principale che nel server mirror.

Il server principale e il server mirror devono eseguire la stessa versione ed edizione di SQL Server e devono utilizzare la stessa lingua. Il mirroring dei database è disponibile solo nelle edizioni Standard, Developer ed Enterprise. Il server di controllo invece può eseguire qualsiasi versione di SQL Server, incluso SQL Server 2008 Express.

Il mirroring funziona solo con i database che utilizzano il modello di recupero con registrazione completa.

Per impostazione predefinita, i database di SharePoint Server 2010 sono configurati per l'utilizzo del modello di recupero con registrazione minima. Per configurare il mirroring dei database, il modello di recupero del database deve essere impostato per la registrazione completa. Per informazioni su come impostare il modello di recupero per un database, vedere Procedura: Visualizzazione o modifica del modello di recupero di un database (SQL Server Management Studio) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=132075&clcid=0x410).

Se si prevede di eseguire il mirroring dei database, considerare che i registri delle transazioni di questi database possono raggiungere dimensioni molto elevate. Per ovviare al problema, è possibile definire un piano di ripristino che tronchi i registri delle transazioni a seconda delle esigenze. Per ulteriori informazioni, vedere l'articolo seguente nella Microsoft Knowledge Base: Arresto della crescita imprevista del registro delle transazioni di un database SQL Server (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=111458&clcid=0x410).

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Ogni sessione di mirroring dei database crea almeno due thread per ogni database. Verificare che il server di database disponga di thread sufficienti da allocare per il mirroring di tutti i database supportati. Se non si dispone di thread sufficienti, man mano che vengono aggiunti database a una sessione, può verificarsi un peggioramento progressivo delle prestazioni.

Per ulteriori informazioni sulle prestazioni per il mirroring dei database, vedere Procedure consigliate per il mirroring del database e considerazioni sulle prestazioni (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=185119&clcid=0x410).

   Se il mirroring viene configurato per database di Microsoft Project Server 2010, vedere Configurare la disponibilità mediante il mirroring dei database di SQL Server (Project Server 2010) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/b208f09c-df30-41f8-9fe5-bbc3db07fb03(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) per informazioni specifiche su Project Server.

Sicurezza associata al mirroring dei database

Il mirroring dei database utilizza sessioni TCP per trasportare il registro delle transazioni da un server all'altro e per monitorare lo stato corrente di integrità del sistema per i failover automatici. L'autenticazione viene eseguita a livello di sessione quando viene aperta una porta per la connessione. Il mirroring dei database supporta i certificati e l'autenticazione di Windows (NTLM o Kerberos).

A meno che la rete non sia sicura, i dati trasmessi durante la sessione devono essere crittografati. Il mirroring dei database supporta gli algoritmi di crittografia RC4 e AES (Advanced Encryption Standard). Per ulteriori informazioni sulla sicurezza associata al mirroring dei database, vedere Protezione del trasporto per il mirroring del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=83569&clcid=0x410).

Sicurezza dei prodotti SharePoint 2010 e server con mirroring

Quando si imposta un database con mirroring, le autorizzazioni e gli account di accesso di SQL Server per il database da utilizzare con una farm di SharePoint non vengono configurati automaticamente nei database master e msdb del server mirror. Si devono invece configurare le autorizzazioni per gli account di accesso necessari, che includono, tra l'altro, quanto segue:

L'account del pool di applicazioni di Amministrazione centrale deve essere membro dei ruoli predefiniti del server dbcreator e securityadmin.

Tutti gli account dei pool di applicazioni, gli account di accesso al contenuto predefiniti e gli account necessari per le applicazioni di servizio devono disporre di

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account di accesso di SQL Server, anche se non devono essere assegnati a ruoli predefiniti del server o del database di SQL Server.

I membri del gruppo di SharePoint Amministratori farm devono inoltre disporre di account di accesso di SQL Server e devono essere membri degli stessi ruoli di SQL Server dell'account del pool di applicazioni di Amministrazione centrale.

È consigliabile trasferire gli account di accesso e le autorizzazioni dal server principale al server mirror eseguendo uno script. Uno script di esempio è disponibile nell'articolo 918992 della Knowledge Base, Come trasferire gli account di accesso e le password tra istanze di SQL Server 2005 (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=122053&clcid=0x410). Per ulteriori informazioni su come trasferire metadati di SQL Server tra le istanze, vedere nella Documentazione online di SQL Server l'articolo Gestione dei metadati quando si rende disponibile un database in un'altra istanza del server (http://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=122055&clcid=0x410).

Topologie supportate

È consigliabile mantenere un mapping uno-a-uno tra l'istanza del server/database principale e l'istanza del server/database mirror per garantire la compatibilità con SharePoint Server 2010.

Le topologie supportate includono il mirroring di tutti i database del contenuto, del database di configurazione, del database del contenuto di Amministrazione centrale e dei database delle applicazioni di servizio, tranne il database dell'area di gestione temporanea di Web Analytics e il database di sincronizzazione dei profili utente.

Nota:

Non è consigliabile eseguire il mirroring del database di registrazione della raccolta dati di utilizzo e integrità. Un ambiente SharePoint può continuare a funzionare anche in caso di problemi relativi a questo database e tali dati possono essere rigenerati rapidamente.

Evitare topologie in cui non sono presenti istanze del server/database principale e istanze del server/database mirror corrispondenti. Mantenere inoltre il database di configurazione e il database del contenuto di amministrazione nello stesso server.

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Configurare il mirroring dei database a disponibilità elevataÈ consigliabile che un amministratore di database di SQL Server configuri il mirroring a disponibilità elevata per un ambiente di produzione. Per un ambiente di testing, sono stati forniti script Transact-SQL che è possibile utilizzare per configurare l'ambiente di cui si dispone. Per ulteriori informazioni, vedere Script di esempio per la configurazione del mirroring di SQL Server (SharePoint Foundation) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese) (http://technet.microsoft.com/it-it/library/1dec713d-60a7-47fe-bd5d-04f24f366f8a(Office.14).aspx) (le informazioni potrebbero essere in lingua inglese).

Configurare i prodotti SharePoint 2010 in modo che riconoscano i database con mirroringPer configurare SharePoint Server 2010 in modo che riconosca l'esistenza di database con mirroring di failover, eseguire la procedura seguente per tutti i database di configurazione e del contenuto.

Nota:

È consigliabile utilizzare i cmdlet di Windows PowerShell per impostare i valori dei database di failover. Il sito Web Amministrazione centrale consente infatti di impostare alcuni di questi valori, ma non può essere utilizzato per tutti i database.

Per configurare i prodotti SharePoint 2010 in modo che riconoscano i database con mirroring mediante Windows PowerShell

1. Verificare che siano soddisfatti i requisiti minimi seguenti: vedere Add-SPShellAdmin.

2. Fare clic sul pulsante Start e scegliere Tutti i programmi.

3. Fare clic su Prodotti Microsoft SharePoint 2010.

4. Fare clic su Shell di gestione SharePoint 2010.

5. Al prompt dei comandi di Windows PowerShell digitare i comandi seguenti e quindi premere INVIO:

$db = get-spdatabase | where {$_.Name -eq "nome database"}

$db.AddFailoverServiceInstance("nome database con mirroring")

$db.Update()258

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Per ulteriori informazioni, vedere Get-SPDatabase (http://technet.microsoft.com/it-it/library/c9802bf8-5216-4ade-b559-7ee25fcfa666(Office.14).aspx).

Esperienza utente durante un failoverMentre SQL Server passa a un database con mirroring, gli utenti di un sito di SharePoint eseguito con il database possono riscontrare temporanei problemi di connettività e perdite di dati.

Monitoraggio e risoluzione dei problemi del mirroringPer monitorare lo stato e le prestazioni del mirroring all'interno di una farm, gli amministratori di database possono utilizzare lo strumento Monitoraggio mirroring del database. Il monitoraggio consente di stabilire se i dati vengono trasferiti e se il trasferimento avviene correttamente nella sessione di mirroring dei database. Monitoraggio mirroring del database è inoltre utile per risalire alla causa di un flusso dati ridotto. Per ulteriori informazioni, vedere Panoramica di Monitoraggio mirroring del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=185068&clcid=0x410). Un'altra risorsa da utilizzare per la risoluzione dei problemi è l'articolo della Documentazione online di SQL Server Risoluzione dei problemi relativi all'impostazione del mirroring del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=185069&clcid=0x410).

Altre risorseMirroring del database (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=180597&clcid=0x410)

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Script di esempio per la configurazione del mirroring dei database di SQL Server (SharePoint Server 2010)Data pubblicazione: 12 maggio 2010

In questo articolo è inclusa una serie di script di esempio che è possibile utilizzare per impostare il mirroring di Microsoft SQL Server per un ambiente Microsoft SharePoint Server 2010 di testing. È consigliabile che un amministratore di database di SQL Server configuri il mirroring per un ambiente di produzione.

Per impostare il mirroring dei database con SharePoint Server 2010, è necessario agire separatamente su ogni database interessato.

Contenuto dell'articolo:

Configurare il mirroring dei database con i certificati e il recupero con registrazione completa (http://technet.microsoft.com/library/028b9fa0-acd3-45a8-972b-6531751da293(Office.14).aspx#section1)

Impostare un server di controllo (http://technet.microsoft.com/library/028b9fa0-acd3-45a8-972b-6531751da293(Office.14).aspx#Section2)

Trasferire le autorizzazioni nel server mirror (http://technet.microsoft.com/library/028b9fa0-acd3-45a8-972b-6531751da293(Office.14).aspx#Section3)

La procedura descritta nella sezione successiva si applica alla topologia di server farm seguente:

Uno o più server Web front-end

Tre che eseguono SQL Server 2008, ovvero un server principale, un server mirror e un server di controllo

Un database di configurazione

Più database del contenuto

Uno o più database delle applicazioni di servizio

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Configurare il mirroring dei database con i certificati e il recupero con registrazione completaPer ogni passaggio viene indicato il server in cui deve essere eseguita l'operazione. Utilizzare Transact-SQL per inviare questi comandi a SQL Server. Le informazioni che fungono da segnaposto sono delimitate dalle parentesi uncinate (<>). Sostituire tali informazioni con le informazioni specifiche della distribuzione corrente.

Per impostare il server principale per le connessioni in uscita

1. Nel server principale creare un certificato e aprire una porta per il mirroring.

--On the master database, create the database master key, if needed CREATE MASTER KEY ENCRYPTION BY PASSWORD = '<test1234->'; GO -- Make a certificate for this server instance. USE master; CREATE CERTIFICATE <MASTER_HostA_cert> WITH SUBJECT = '<Master_HostA certificate>'; GO --Create a mirroring endpoint for server instance by using the certificate CREATE ENDPOINT Endpoint_Mirroring STATE = STARTED AS TCP ( LISTENER_PORT=5024 , LISTENER_IP = ALL ) FOR DATABASE_MIRRORING ( AUTHENTICATION = CERTIFICATE <MASTER_HostA_cert> , ENCRYPTION = REQUIRED ALGORITHM RC4 , ROLE = ALL ); GO

2. Nel server principale eseguire il backup del certificato.

--Back up the HOST_A certificate. BACKUP CERTIFICATE MASTER_HostA_cert TO FILE = '<c:\MASTER_HostA_cert.cer>'; GO

3. Nel server principale eseguire il backup del database. In questo esempio viene utilizzato il database di configurazione. Ripetere per tutti i database.

USE master; --Ensure that SharePoint_Config uses the full recovery model. ALTER DATABASE SharePoint_Config SET RECOVERY FULL; GO USE SharePoint_Config BACKUP DATABASE SharePoint_Config TO DISK = '<c:\SharePoint_Config.bak>' WITH FORMAT GO BACKUP Log SharePoint_Config TO DISK = '<c:\SharePoint_Config_log.bak>' WITH FORMAT GO

4. Copiare il file di backup nel server mirror. Ripetere per tutti i database.

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5. Utilizzando qualsiasi metodo di copia sicura, copiare il file del certificato di backup (ad esempio, C:\HOST_HostA_cert.cer) nel server mirror.

6. Nel server principale creare un account di accesso e un utente per il server mirror, associare il certificato all'utente e concedere all'account di accesso le autorizzazioni di connessione per la relazione.

--Create a login on HOST_A for HOST_B USE master; CREATE LOGIN <HOST_HostB_login> WITH PASSWORD = '<1234-test>'; GO --Create a user for that login. CREATE USER <HOST_HostB_user> FOR LOGIN <HOST_HostB_login>; GO --Associate the certificate with the user CREATE CERTIFICATE <HOST_HostB_cert> AUTHORIZATION <HOST_HostB_user> FROM FILE = '<c:\HOST_HostB_cert.cer>' --do not use a network path, SQL Server will give an error about the key not being valid GO --Grant CONNECT permission on the login for the remote mirroring endpoint. GRANT CONNECT ON ENDPOINT::Endpoint_Mirroring TO [<HOST_HostB_login>]; GO

Per impostare il server mirror per le connessioni in uscita

1. Nel server mirror creare un certificato e aprire una porta per il mirroring.

--On the master database, create the database master key, if needed. USE master; CREATE MASTER KEY ENCRYPTION BY PASSWORD = '<1234-test>'; GO -- Make a certificate on the HOST_B server instance. CREATE CERTIFICATE <HOST_HostB> WITH SUBJECT = '<HOST_HostB certificate for database mirroring>'; GO --Create a mirroring endpoint for the server instance on HOST_B. CREATE ENDPOINT Endpoint_Mirroring STATE = STARTED AS TCP ( LISTENER_PORT=5024 , LISTENER_IP = ALL ) FOR DATABASE_MIRRORING ( AUTHENTICATION = CERTIFICATE <HOST_HostB> , ENCRYPTION = REQUIRED ALGORITHM RC4 , ROLE = ALL ); GO

2. Nel server mirror eseguire il backup del certificato.

--Back up the HOST_B certificate. BACKUP CERTIFICATE <HOST_HostB> TO FILE = '<C:\HOST_HostB_cert.cer>'; GO

3. Utilizzando qualsiasi metodo di copia sicura, copiare il file del certificato di backup (ad esempio, C:\HOST_HostB_cert.cer) nel server principale.

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4. Nel server mirror ripristinare il database dai file di backup. In questo esempio viene utilizzato il database di configurazione. Ripetere per tutti i database.

RESTORE DATABASE SharePoint_Config FROM DISK = '<c:\SharePoint_Config.bak>' WITH NORECOVERY GO RESTORE log SharePoint_Config FROM DISK = '<c:\SharePoint_Config_log.bak>' WITH NORECOVERY GO

Per impostare il server mirror per le connessioni in ingresso

1. Nel server mirror creare un account di accesso e un utente per il server principale, associare il certificato all'utente e concedere all'account di accesso le autorizzazioni di connessione per la relazione.

--Create a login on HOST_B for HOST_A USE master; CREATE LOGIN <MASTER_HostA_login> WITH PASSWORD = '<test1234->'; GO --Create a user for that login. CREATE USER <MASTER_HostA_user> FOR LOGIN <MASTER_HostA_login>; GO --Associate the certificate with the user CREATE CERTIFICATE <MASTER_HostA_cert> AUTHORIZATION <MASTER_HostA_user> FROM FILE = '<c:\MASTER_HostA_cert.cer>' --do not use a network path, SQL Server will give an error about the key not being valid GO --Grant CONNECT permission on the login for the remote mirroring endpoint. GRANT CONNECT ON ENDPOINT::Endpoint_Mirroring TO [<MASTER_HostA_login>]; GO

Per impostare il server principale per le connessioni in ingresso

1. Nel server principale creare un account di accesso e un utente per il server mirror, associare il certificato all'utente e concedere all'account di accesso le autorizzazioni di connessione per la relazione.

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--Create a login on HOST_A for HOST_B USE master; CREATE LOGIN <HOST_HostB_login> WITH PASSWORD = '<1234-test>'; GO --Create a user for that login. CREATE USER <HOST_HostB_user> FOR LOGIN <HOST_HostB_login>; GO --Associate the certificate with the user CREATE CERTIFICATE <HOST_HostB_cert> AUTHORIZATION <HOST_HostB_user> FROM FILE = '<c:\HOST_HostB_cert.cer>' --do not use a network path, SQL Server will give an error about the key not being valid GO --Grant CONNECT permission on the login for the remote mirroring endpoint. GRANT CONNECT ON ENDPOINT::Endpoint_Mirroring TO [<HOST_HostB_login>]; GO

Per impostare i partner di mirroring

1. Nel server principale impostare la relazione di mirroring. In questo esempio viene utilizzato il database di configurazione. Ripetere per tutti i database.

--At HOST_A, set the server instance on HOST_B as a partner (mirror server). ALTER DATABASE SharePoint_Config SET PARTNER = '<TCP://databasemirror.adatum.com:5024>'; GO

2. Nel server mirror impostare la relazione di mirroring. In questo esempio viene utilizzato il database di configurazione. Ripetere per tutti i database.

--At HOST_B, set the server instance on HOST_A as a partner (principal server): ALTER DATABASE SharePoint_Config SET PARTNER = '<TCP://databasemaster.adatum.com:5024>'; GO

Impostare un server di controlloPer ogni passaggio viene indicato il server in cui deve essere eseguita l'operazione. Utilizzare Transact-SQL per inviare questi comandi a SQL Server. Le informazioni che fungono da segnaposto sono delimitate dalle parentesi uncinate (<>). Sostituire tali informazioni con le informazioni specifiche della distribuzione corrente.

1. Nel server di controllo impostare il certificato e aprire la porta.

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--On the master database, create the database master key, if needed CREATE MASTER KEY ENCRYPTION BY PASSWORD = '<1234test->'; GO -- Make a certificate for this server instance. USE master; CREATE CERTIFICATE <WITNESS_HostC_cert> WITH SUBJECT = '<Witness_HostC certificate>'; GO --Create a mirroring endpoint for server instance by using the certificate CREATE ENDPOINT Endpoint_Mirroring STATE = STARTED AS TCP ( LISTENER_PORT=5024 , LISTENER_IP = ALL ) FOR DATABASE_MIRRORING ( AUTHENTICATION = CERTIFICATE <WITNESS_HostC_cert , ENCRYPTION = REQUIRED ALGORITHM RC4 , ROLE = ALL ); GO

2. Nel server di controllo eseguire il backup del certificato.

--Back up the HOST_C certificate BACKUP CERTIFICATE <WITNESS_HostC_cert> TO FILE = '<c:\ WITNESS_HostC_cert.cer>'; GO

3. Utilizzando qualsiasi metodo di copia sicura, copiare il file del certificato di backup (ad esempio, C:\WITNESS_HOSTC_cert.cer) nel server principale e nel server mirror.

4. Nel server di controllo creare gli account di accesso e gli utenti per il server principale e il server mirror, associare i certificati agli utenti e concedere agli account di accesso le autorizzazioni di connessione per la relazione.

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--Create a login on witness HOST_C for principal HOST_A USE master; CREATE LOGIN <MASTER_HostA_login> WITH PASSWORD = '<test1234->'; GO --Create a user for that login. CREATE USER <MASTER_HostA_user> FOR LOGIN <MASTER_HostA_login>; GO --Associate the certificate with the user CREATE CERTIFICATE <MASTER_HostA_cert> AUTHORIZATION <MASTER_HostA_user> FROM FILE = '<c:\MASTER_HostA_cert.cer>' --do not use a network path, SQL Server will give an error about the key not being valid GO --Grant CONNECT permission on the login for the remote mirroring endpoint. GRANT CONNECT ON ENDPOINT::Endpoint_Mirroring TO [<MASTER_HostA_login>]; GO --Create a login for the mirror Host_B CREATE LOGIN <HOST_HostB_login> WITH PASSWORD = '<1234-test>'; GO --Create a user for that login. CREATE USER <HOST_HostB_user> FOR LOGIN <HOST_HostB_login>; GO --Associate the certificate with the user CREATE CERTIFICATE <HOST_HostB_cert> AUTHORIZATION <HOST_HostB_user> FROM FILE = '<c:\HOST_HostB_cert.cer>' --do not use a network path, SQL Server will give an error about the key not being valid GO --Grant CONNECT permission on the login for the remote mirroring endpoint. GRANT CONNECT ON ENDPOINT::Endpoint_Mirroring TO [<HOST_HostB_login>]; GO

5. Nel server principale creare un account di accesso e un utente per il server di controllo, associare il certificato all'utente e concedere all'account di accesso le autorizzazioni di connessione per la relazione. Ripetere per il server mirror.

--Create a login on master HostA for witness HostC USE master; CREATE LOGIN <WITNESS_HostC_login> WITH PASSWORD = '<1234test->'; GO --Create a user for that login. CREATE USER <WITNESS_HostC_user> FOR LOGIN <WITNESS_HostC_login>; GO --Associate the certificate with the user CREATE CERTIFICATE <WITNESS_HostC_cert> AUTHORIZATION <WITNESS_HostC_user> FROM FILE = '<c:\WITNESS_HostC_cert.cer>' --do not use a network path, SQL Server will give an error about the key not being valid GO --Grant CONNECT permission on the login for the remote mirroring endpoint. GRANT CONNECT ON ENDPOINT::Endpoint_Mirroring TO [<WITNESS_HostC_login>]; GO

6. Nel server principale collegare il server di controllo. In questo esempio viene utilizzato il database di configurazione. Ripetere per tutti i database.

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--Set up the witness server ALTER DATABASE SharePoint_Config SET WITNESS = '<TCP://databasewitness.adatum.com:5024>' GO

Trasferire le autorizzazioni nel server mirrorQuando si imposta un database con mirroring, le autorizzazioni e gli account di accesso di SQL Server per il database da utilizzare con una farm di SharePoint non vengono configurati automaticamente nei database master e msdb del server mirror. Si devono invece configurare le autorizzazioni per gli account di accesso necessari.

È consigliabile trasferire gli account di accesso e le autorizzazioni dal server principale al server mirror eseguendo uno script. Lo script che è consigliabile utilizzare è disponibile nell'articolo 918992 della Knowledge Base, Come trasferire gli account di accesso e le password tra istanze di SQL Server 2005 (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=122053&clcid=0x410).

Rimozione del mirroring da un serverPer rimuovere il mirroring da un server, vedere Procedura: Rimozione del mirroring del database (Transact-SQL) (http://go.microsoft.com/fwlink/?linkid=185070&clcid=0x410).

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