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Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Direzione Generale Documento metodologico per la riorganizzazione delle Reti Oncologiche Regionali (R.O.R.) e l’integrazione dell’assistenza ospedale-territorio Bozza per discussione 8 Giugno 2017 1 Versione 08.06.2017

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Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali

Direzione Generale

Documento metodologico per la riorganizzazione delle Reti

Oncologiche Regionali (R.O.R.) e l’integrazione

dell’assistenza ospedale-territorio

Bozza per discussione

8 Giugno 2017

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Indice

1. Introduzione.......................................................................................................................................3

2. Razionale............................................................................................................................................4

3. Indicazioni del DM 70/2015...............................................................................................................6

4. Attività di AGENAS, del Ministero della Salute e delle Regioni e PA sulle Reti Oncologiche.........9

5. Composizione, ambiti di competenza e collegamenti funzionali......................................................11

5.a Tavolo Istituzionale (TI) per la revisione delle Reti Oncologiche.............................................11

5.a.1 Mission ed obiettivo generale del Tavolo Istituzionale per la riorganizzazione delle Reti Oncologiche.........................................................................................................................................12

Mission.............................................................................................................................................12

Obiettivo generale............................................................................................................................12

5.b Coordinamento Tecnico-Scientifico (CTS) per la revisione delle Reti Oncologiche..................13

5.c Gruppi di Lavoro (GdL ) di Rete Oncologica.............................................................................13

6. Rete Oncologica: definizione ed elementi essenziali........................................................................17

7. Griglia per la rilevazione/valutazione delle Reti Oncologiche..........................................................18

9. Programma di attività, tempistica e priorità del TI, CTS e dei Gruppi di Lavoro delle Rete Oncologiche.........................................................................................................................................20

10. Procedura operativa e tempistica per la riorganizzazione delle Reti Oncologiche..........................22

11. Documenti e normativa di riferimento:mappatura della normativa Europea, Nazionale e Regionale delle Reti Oncologiche.........................................................................................................................24

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1. Introduzione

Il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 “Regolamento recante definizione degli standard

qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera”, nel porre a

proprio fondamento gli obiettivi di miglioramento della qualità dell'assistenza, della sicurezza

delle cure e dell'uso appropriato delle risorse, ha previsto al punto 8 dell’Allegato 1 (Reti

ospedaliere) che nell’ambito del disegno globale della rete ospedaliera, sia necessaria

l'articolazione delle reti per patologia, che integrino l'attività ospedaliera per acuti e post acuti

con l'attività territoriale, con riferimento alle reti infarto, ictus, traumatologica, neonatologica

e punti nascita, medicine specialistiche, oncologica, pediatrica, trapiantologica, terapia del

dolore e malattie rare.

E’ previsto altresì che per la definizione delle reti sopra elencate le regioni adottino specifiche

disposizioni tenendo conto delle linee guida organizzative e delle raccomandazioni già

contenute negli appositi Accordi sanciti in sede di Conferenza Stato-Regioni. Per le reti sopra

elencate, per le quali non siano disponibili linee guida e raccomandazioni, è istituito uno

specifico tavolo tecnico presso AGENAS composto da rappresentanti del Ministero della

salute, di AGENAS e delle Regioni e Province Autonome, con il compito di definire entro un

anno dalla data di approvazione del citato decreto le relative linee guida e raccomandazioni,

nonché di aggiornare quelle già esistenti, da sancire tramite Accordi in sede di Conferenza

Stato-Regioni.

Il DM 70/2015, al punto 10 dell’Allegato 1 (Continuità ospedale-territorio), sottolinea che

“la riorganizzazione della rete ospedaliera sarà insufficiente rispetto all'esigenza di garantire

una copertura piena dei bisogni assistenziali che richiedono un trattamento ospedaliero se, in

una logica di continuità assistenziale, non viene affrontato il tema del potenziamento delle

strutture territoriali, la cui carenza, o la mancata organizzazione in rete, ha forti

ripercussioni sull'utilizzo appropriato dell'ospedale”. Il ridisegno dell'assistenza primaria,

domiciliare e residenziale, nonché dell'integrazione/interazione funzionale tra le strutture

territoriali e le strutture ospedaliere per assicurare la continuità assistenziale, sono i

presupposti indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della qualità

dell'assistenza sanitaria.

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2. Razionale

Il tema delle Reti oncologiche è stato oggetto di numerose iniziative, che hanno la necessità di

essere messe a sistema, con l’obiettivo di evitare le duplicazioni delle attività. In questa

prospettiva, la tematica delle Reti Oncologiche è particolarmente rilevante per numerosi

motivi, tra cui emerge la opportunità di superare l’asincronia nella realizzazione delle Reti

Oncologiche a livello nazionale, che si traduce in una limitata presenza di effettive Reti

clinico-assistenziali per i pazienti oncologici. Nonostante da numerosi anni si parli

dell’esigenza di costituire network oncologici, in realtà solo poche Regioni hanno intrapreso

in modo sistematico un percorso per la loro attivazione. Infatti le Reti Oncologiche sono state

attivate in Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto e nella PA di

Trento, ognuna peraltro con caratteristiche differenti; hanno intrapreso un percorso per la fase

di avvio ed implementazione l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, il Lazio, la Liguria,

la Sicilia e la PA di Bolzano, mentre non risultano essere state attivate in Abruzzo, Campania,

Calabria, Basilicata, Marche, Molise, Puglia e Sardegna (Fonte: AIOM, 2016). Si evidenzia

che, sebbene alcune di queste ultime Regioni, di recente abbiano deliberato in merito alle Reti

Oncologiche, tuttavia dal momento dell’adozione dei provvedimenti alla loro effettiva

implementazione possono trascorrere periodi di tempo anche molto lunghi. In questa cornice,

la disponibilità di diversi modelli clinici ed organizzativi di Reti Oncologiche sul territorio

nazionale deve essere considerata un’opportunità per la diffusione delle conoscenze in grado

di valorizzare ogni singola esperienza e buona pratica in ambito oncologico e di sviluppo per

le attività di ricerca applicata e per le indagini di farmaco-utilizzazione.

Ciò vale in particolare anche per i Tumori Rari, per i quali è prevista un’Intesa Stato-Regioni,

con l’obiettivo di istituire la Rete Nazionale dei Tumori Rari, facente parte della Rete

Nazionale Oncologica.

Considerata la necessità di riconoscere al tema delle Reti Oncologiche un valore

determinante, che richiede una pianificazione strategica e linee articolate di programmazione

insieme ad un adeguato sistema di controllo e valutazione, è necessario che gli obiettivi

prefissati siano adeguatamente definiti e specificati, attraverso un forte coinvolgimento di

professionisti e considerando almeno i seguenti aspetti:

il cambiamento del quadro epidemiologico, con un progressivo invecchiamento della

popolazione;

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l’aumento dell’incidenza delle patologie tumorali;

la cronicizzazione della malattia oncologica;

il ruolo dei professionisti ed il lavoro in team;

la presenza di opzioni terapeutiche innovative ed i relativi costi per il SSN.

Riguardo all’ultimo punto, l’aumento della spesa farmaceutica ed in particolare della spesa

ospedaliera negli ultimi anni (AIFA, Rapporto Osmed), è legato prevalentemente ai farmaci

innovativi e ad alto costo, tra i quali quelli oncologici e, relativamente ai principi attivi a più

alto impatto economico sulla spesa ospedaliera, la maggior parte di essi sono rappresentati dai

farmaci antineoplastici e immunomodulatori. Inoltre il 90% della spesa per farmaci oncologici

(circa 4 Mld di euro) è gestita dalle strutture pubbliche e rappresenta circa il 40% della spesa

farmaceutica complessiva delle stesse Aziende Sanitarie. Per tale motivo, l’integrazione tra i

database ospedalieri e territoriali è un obiettivo prioritario, finalizzato a consentire un

miglioramento informativo ed il passaggio da una gestione per singolo livello erogativo ad

una integrata e di sistema. Ciò richiede che siano sviluppati indicatori di performance

farmaceutica capaci di evidenziare la trasversalità dell’impatto, diretto e indiretto sui livelli di

ospedalizzazione e di cura della popolazione. Anche nell’ambito dei sistemi di farmaco-

vigilanza, l’obiettivo è seguire, con i sistemi di rilevazione compresi i registri AIFA, il

percorso di cura dei pazienti nei differenti setting assistenziali per ricostruire sistematicamente

le tappe dei percorsi clinico-assistenziale (PDTA) in termini di consumi, costi ed esiti.

In aggiunta alle necessarie connessioni con l’AIFA, è necessario che sia attuato un sostanziale

coinvolgimento con gli enti che istituzionalmente si occupano di oncologia ed, in particolare,

con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), con riferimento alle attività del Sistema Nazionale

Linee Guida (SNLG), come previsto dall’articolo 5 della Legge 24/2017 (Gazzetta ufficiale n.

64 del 17 marzo 2017). In particolare, la Legge 24 disciplina le buone pratiche clinico-

assistenziali e le raccomandazioni previste dalle linee guida, prevedendo che gli esercenti le

professioni sanitarie nell'esecuzione delle prestazioni sanitarie con finalità preventive,

diagnostiche, terapeutiche, palliative, riabilitative e di medicina legale, si attengono, salve le

specificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle linee guida come elaborate

da enti e istituzioni pubblici e privati, nonché dalle Società Scientifiche e dalle associazioni

tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie iscritte in apposito elenco istituito e disciplinato

con decreto del Ministro della salute da emanarsi entro 90 giorni dall'entrata in vigore della

legge e da aggiornare con cadenza biennale. In mancanza delle suddette raccomandazioni gli

esercenti le professioni sanitarie si attengono alle buone pratiche clinico-assistenziali. E’

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anche indispensabile il collegamento con la Rete degli IRCCS oncologici del Ministero

della Salute, raccolti nell’ambito di Alleanza Contro il Cancro (ACC), che raggruppa i 19

istituti di ricerca e cura oncologica, accreditati con standard europei definiti dall’

Organisation of European Cancer Institutes (OECI), con lo scopo di coordinare la ricerca

oncologica italiana. L’ACC rappresenta la più grande rete oncologica italiana che ha come

obiettivo di portare al letto del paziente oncologico le migliori diagnosi e cure e di adottare le

migliori pratiche cliniche sviluppate dai singoli IRCCS, per facilitare e velocizzare il

trasferimento delle eccellenze con ricadute positive sulla salute dei pazienti.

3. Indicazioni del DM 70/2015

Il DM 70/2015 fornisce alcune indicazioni di pianificazione finalizzate alla promozione di

linee guida e standard organizzativi secondo il modello di governo clinico (Clinical

Governance), per dare attuazione al cambiamento complessivo del sistema sanitario e fornire

strumenti per lo sviluppo delle capacità organizzative necessarie ad erogare un servizio di

assistenza di qualità, sostenibile, responsabile e centrato sui bisogni della persona.

In particolare, sono stati individuati elementi essenziali alla costruzione di una Rete, che

rivestono un particolare valore per lo sviluppo delle Reti Oncologiche, tra cui:

l’individuazione di un livello organizzativo di gestione della Rete Oncologica per

consentire la presa in carico del paziente tramite i PDTA ;

la diffusione della Medicina di iniziativa e della Farmacia dei servizi;

la gestione della cronicità in ambito oncologico e lo sviluppo delle cure intermedie

quali diretta interfaccia tra l’assistenza territoriale e quella ospedaliera, anche con

riferimento agli Ospedali di Comunità;

le modalità di integrazione dei flussi di informazione tra il livello ospedaliero e quello

territoriale;

la piattaforma informativa per la misurazione delle performance ed i relativi

indicatori, compreso i PROM (Patient Reported Outcome Measures);

le modalità di integrazione infrastrutturale e tecnologica;

l’attivazione di programmi di ospedalizzazione domiciliare e lo sviluppo

dell'assistenza domiciliare palliativa;

l’attenzione particolare ai pazienti oncologici delle fasce deboli (pazienti pediatrici ed

anziani);

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l’assicurazione delle cure riabilitative e delle cure palliative, anche in ambito

pediatrico;

la necessità del coinvolgimento attivo e diretto dei pazienti, dei cittadini, favorendo il

ruolo del volontariato e della famiglia;

la disponibilità di un adeguato sostegno psicologico ai pazienti e ai loro familiari, con

specifici percorsi di accompagnamento;

l’implementazione di forme di lavoro multidisciplinare per l’integrazione tra i

professionisti;

i piani di formazione e comunicazione.

Queste indicazioni trovano riscontro anche nel Piano Oncologico Nazionale di cui all’Intesa

Stato-Regioni del 30 ottobre 2014, che definisce le principali linee di intervento nei confronti

delle patologie oncologiche.

Come anticipato, il tema delle Reti Oncologiche è uno degli elementi fondanti del DM

70/2015, che attribuisce ad AGENAS, così come per le altre Reti clinico-assistenziali, il

compito di istituire un Tavolo Istituzionale (TI) ad hoc per definire, entro i termini previsti

dallo stesso Regolamento, le relative linee guida e raccomandazioni, nonché di aggiornare

quelle già esistenti, (cfr. punto 8.1.1 dell’Allegato 1 al DM 70/2015).

Al fine di adempiere alle disposizioni contenute nel Regolamento per gli specifici ambiti che

impegnano AGENAS e gli altri Soggetti istituzionali, a marzo 2016 è stato istituito presso

l’Agenzia il Tavolo Istituzionale per la revisione delle Reti clinico-assistenziali (TI), con il

supporto del Coordinamento Tecnico-Scientifico (CTS), organo tecnico con il compito di

identificare e coordinare i Gruppi di Lavoro di Rete clinica (GdL).

Il Tavolo Istituzionale, coordinato dall’Agenzia, ha condotto i lavori finalizzati al processo di

revisione di quattro Reti clinico-assistenziali tempo-dipendenti (Rete Cardiologica per

l’emergenza, Rete Neonatologica e Punti Nascita, Rete Trauma e Rete Ictus) e a gennaio 2017

ha elaborato uno schema di “Linee guida per la revisione delle Reti Cliniche”, oggetto di

consultazione pubblica sul sito istituzionale dell’Agenzia, prima dell’invio al Ministero della

Salute per il successivo inoltro alla Conferenza Stato-Regioni.

Il TI per la revisione delle Reti Cliniche si è dotato di uno strumento condiviso con il

Ministero della Salute e le Regioni, successivamente validato dal CTS e denominato “Griglia

di rilevazione” delle Reti clinico-assistenziali, che ha individuato requisiti generali di

riferimento (tratti da letteratura scientifica, normativa di settore e dell’accreditamento) comuni 7

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ad ogni Rete clinico-assistenziale, con la duplice funzione di rilevazione ed analisi delle Reti

Cliniche già istituite ed attivate nelle singole Regioni/PA e di supporto metodologico per le

Reti Cliniche da implementare e/o integrare. Nel mese di dicembre 2016 è stata individuata,

in continuità con i lavori di revisione sulle Reti Cliniche tempo–dipendenti svolti dal TI, la

priorità per la ridefinizione delle Reti Oncologiche Regionali (R.O.R.) nei vari ambiti

specialistici che le caratterizzano, incluse quelle forme di tumore per le quali esistono

programmi di screening validati, con l’obiettivo di elaborare le relative linee guida e

raccomandazioni per la revisione delle stesse, nonché di aggiornare quelle già esistenti.

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4. Attività di AGENAS, del Ministero della Salute e delle Regioni e PA sulle

Reti Oncologiche

In riferimento al tema delle Reti Oncologiche Regionali, sono state condotte numerose

iniziative ed attività da parte del Ministero della Salute, di AGENAS e Regioni/PA tra le

quali:

Progetto promosso e finanziato dal Ministero della Salute, CCM 2013 – Azioni Centrali

Definire strumenti a supporto della implementazione delle Reti Oncologiche (conclusosi

a marzo 2017), per realizzare strumenti a supporto della implementazione delle reti

oncologiche regionali, coordinato dall’Istituto Toscano Tumori – Regione Toscana e con

AGENAS come Unità Operativa, che ha elaborato strumenti per il monitoraggio e la

valutazione delle Reti Oncologiche Regionali, utilizzati nell’ambito di due indagini

nazionali (prima indagine: dicembre 2014-febbraio 2015; seconda indagine: novembre

2016-gennaio 2017) sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche. L’indagine è stata

condotta con un questionario/check-list costruiti a partire da modelli di analisi

organizzativa sulla base della letteratura scientifica di riferimento per le Reti Oncologiche

e della normativa di riferimento.

Attività internazionali condotte dal 2014 dal Ministero della Salute e da AGENAS

nell’ambito della “Joint Action Cancon - Cancer Control, Work Package 6, Integrated

Cancer Control - The case for comprehensive cancer care networks, Issue 5, Decision

making process for the establishment of specific organizational models of cancer

networks e conclusasi a marzo 2017, finalizzate alla stesura di un documento contenente

Linee guida sui modelli organizzativi per i servizi oncologici e la presa in carico dei

pazienti con diagnosi oncologica.

Programma di Ricerca del Ministero della Salute, CCM 2014 – Azioni Centrali,

Osservatorio reti oncologiche: sistema di monitoraggio e valutazione delle reti

oncologiche regionali, (conclusosi a febbraio 2016), rispetto al quale, in collaborazione

con il Ministero della Salute, AGENAS ha elaborato una proposta tecnica per

l’istituzione di un sistema permanente di monitoraggio e valutazione delle Reti

Oncologiche (Osservatorio delle Reti Oncologiche Regionali).

Progetto di Ricerca Corrente 2014 sull’oncologia pediatrica Valutare la qualità nel

percorso clinico-assistenziale in oncologia pediatrica: definizione e strutturazione di un

core di indicatori (conclusosi a settembre 2016), che ha predisposto modelli ed indicatori

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specifici per la valutazione della qualità dei percorsi oncologici pediatrici, con le Unità

Operative rappresentate dalle Regioni Piemonte, Veneto e Puglia.

Progetto di Ricerca Autofinanziata AGENAS 2014, Reti oncologiche e percorsi clinico-

assistenziali in oncologia, (conclusosi a settembre 2016), con la collaborazione delle

Società Scientifiche AIOM e CIPOMO e della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, che

ha prodotto il documento: Indicazioni per l’implementazione delle Reti Oncologiche

secondo la prospettiva dell’oncologia medica ospedaliera e modelli per la valutazione

della continuità assistenziale dal punto di vista dei pazienti e dei professionisti.

Progetto di Ricerca Autofinanziata AGENAS 2015, “Sviluppo di modelli di Reti Cliniche

Specialistiche (Rete Geografica, Rete Socio-Sanitaria, Rete Infrastrutturale e delle

Tecnologie, Rete IT) ed individuazione e sperimentazione di modelli di certificazione

delle cure per disciplina specialistica”, (conclusosi a marzo 2017), per la realizzazione di

un modello generale di analisi e monitoraggio delle reti cliniche specialistiche, con la

collaborazione ed il supporto dell’Area Vasta Romagna, Regione Lombardia e Regione

Toscana.

Inoltre sono stati istituiti i seguenti Tavoli Tecnici:

“Tavolo Tecnico di Coordinamento per l’implementazione della rete delle strutture di

senologia”, coordinato dalla Direzione Generale della Programmazione del Ministero

della Salute, per definire strumenti per il monitoraggio dell’adesione regionale all’Intesa

Stato-Regioni del 18/12/2014 sulle “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed

assistenziali della rete dei centri di senologia”.

“Tavolo Tecnico per la stesura della proposta di Intesa Stato-Regioni avente ad oggetto

la l’istituzione della Rete Nazionale Tumori Rari”, coordinato e promosso dalla Direzione

Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, la cui proposta è stata sottoposta

alla Conferenza Stato-Regioni in data 3 aprile 2017.

(http://www.sanita24.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/

QUOTIDIANO_SANITA/Online/_Oggetti_Correlati/Documenti/2017/04/04/

tumori_rari.pdf?uuid=AEVmEYy )

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5. Composizione, ambiti di competenza e collegamenti funzionaliCon specifico riferimento al processo di revisione delle Reti Oncologiche che impegna

Agenas insieme ad altri Soggetti istituzionali, l’Agenzia ha istituito, assumendone il

coordinamento, i seguenti organismi:

5.a Tavolo Istituzionale (TI) per la revisione delle Reti Oncologiche

Il Tavolo Istituzionale per la revisione delle Reti Oncologiche è presieduto e coordinato da

AGENAS e composto da rappresentanti di AGENAS, Ministero della Salute, Regioni e PA e

può essere integrato con esperti in materia di Reti Oncologiche ed organizzazione dei relativi

servizi delle Istituzioni medesime. In continuità con quanto già elaborato per le Reti clinico-

assistenziali tempo-dipendenti, il Tavolo Istituzionale si dota di una griglia di

rilevazione/valutazione, condivisa con Ministero della Salute e Regioni e PA, con standard

generali di riferimento (tratti da letteratura scientifica, normativa di settore e

sull’accreditamento).

I compiti del Tavolo Istituzionale sono:

definire le linee di indirizzo delle policy;

individuare i componenti del Coordinamento tecnico-Scientifico e dei GdL delle Rete

Oncologiche (questi ultimi in accordo con il CTS);

definire di ambiti di attività, priorità, tempistica del programma di lavoro del CTS e

dei singoli Gruppi di Lavoro delle Rete Oncologiche, ferma restando l’autonomia nel

designare eventuali altri componenti in base a specifiche necessità e di avocare a sé

specifiche attività tecniche;

monitorare le attività del CTS e il rispetto dei tempi assegnati;

approvare, con eventuali modifiche, la bozza di Linee Guida per la revisione delle Reti

Oncologiche redatta dai Gruppi di Lavoro delle Reti Oncologiche e validata e

trasmessa dal CTS;

provvedere alla pubblicazione sul sito istituzionale di AGENAS della bozza di Linee

Guida per la revisione delle Reti Oncologiche per la valutazione delle osservazioni da

parte degli Stakeholder;

trasmettere al CTS per l’invio ai GdL della bozza suddetta per una validazione finale,

per recepirne il parere;

ricevere la bozza di Linee Guida validata dai GdL e dal CTS per l’approvazione

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procedere alla formalizzazione della bozza revisionata di Linee Guida per l’inoltro all’

Ufficio di gabinetto del Ministero della Salute e il successivo l’invio alla Conferenza

Stato-Regioni.

Il Tavolo Istituzionale si avvale dal punto di vista tecnico-scientifico del Coordinamento

Tecnico-Scientifico (CTS).

5.a.1 Mission ed obiettivo generale del Tavolo Istituzionale per la

riorganizzazione delle Reti Oncologiche

Mission

Costruire un sistema di Reti Oncologiche per la presa in carico, la continuità di cura,

l’accompagnamento al fine vita e il sostegno al care-giver familiare, mettendo al centro di

ogni azione la sicurezza e il rispetto della persona, sulla base dei principi di universalità,

equità, appropriatezza, continuità, affidabilità e umanizzazione delle cure, partecipazione e

trasparenza, efficienza, efficacia e sostenibilità, che costituiscono valori fondamentali del

SSN.

Obiettivo generale

Definire la Rete Regionale Oncologica, formalizzata con provvedimento regionale che

espliciti le scelte di politica sanitaria per:

la realizzazione dei modelli organizzativi, definendo gli aspetti programmatori e di

indirizzo per la loro realizzazione;

migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, anche tramite opportune modalità di

comunicazione/informazione;

garantire la presa in carico dei pazienti in modo tempestivo, assicurando adeguati

livelli di cura e di continuità dell'assistenza, equità nelle condizioni di accesso,

informazione ai cittadini, con un orientamento alla qualità e alla sicurezza delle cure

erogate, nel rispetto dei principi previsti per favorire l'appropriatezza prescrittiva ed

erogativa.

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5.b Coordinamento Tecnico-Scientifico (CTS) per la revisione delle Reti

Oncologiche

E’ l’organo tecnico-operativo del TI coordinato da AGENAS, composto da rappresentanti di

AGENAS, Ministero della Salute, ISS e AIFA, FISM, FNOMCeO, IPASVI, MMG, PLS,

CITTADINANZATTIVA, rappresentanti di altre professioni sanitarie e dai delegati dalle

Società Scientifiche di volta in volta interessate. Il CTS può avvalersi anche di eventuali

esperti ad hoc per specifiche tematiche.

I compiti del Coordinamento Tecnico Scientifico sono:

proporre al TI i componenti dei Gruppi di Lavoro (GdL) di Rete Oncologica;

coordinare e monitorare le attività dei GdL della Rete Oncologica ed il rispetto dei

tempi assegnati;

validare la bozza di Linee Guida per la revisione delle Reti Oncologiche, redatta dai

GdL della Rete Oncologica e trasmetterla al TI per l’approvazione;

supportare il TI nell’analisi delle osservazioni da parte degli Stakeholder a seguito

della pubblicazione sul sito istituzionale di AGENAS della bozza di Rete

inviare ai GdL di Rete Oncologica gli esiti delle valutazioni del TI per la stesura

definitiva della bozza di Linee Guida;

validazione della bozza di Linee Guida definita dai GdL ed invio al TI per

l’approvazione finale;

supportare le attività di monitoraggio sulla funzionalità e sullo stato di

implementazione della Rete Oncologica.

5.c Gruppi di Lavoro (GdL ) di Rete Oncologica

I Gruppi di Lavoro (GdL) di Rete Oncologica, nominati dal TI, in accordo con il CTS, sono

coordinati da AGENAS ed composti da rappresentanti di AGENAS, ISS ed AIFA, dei MMG

e PLS e da esperti indicati dalle Società Scientifiche di volta in volta interessate.

Ciascun GdL, svolge le seguenti attività:

programmazione dei lavori e della tempistica;

revisione della letteratura scientifica dei modelli di Rete Oncologica;

revisione della legislazione nazionale e regionale dei modelli di Rete Oncologica;

valutazioni di impatto socio-sanitario, organizzativo ed economico;

stesura della prima bozza di Linee Guida per la revisione delle Reti Oncologiche, con

la definizione di specifici indicatori e standard di monitoraggio e di valutazione; 13

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invio della bozza di Linee Guida per la revisione delle Reti Oncologiche al CTS per le

relative valutazioni di quest’ultimo e per le successive da parte del TI;

ricezione dal CTS della versione di Linee Guida con i contributi degli Stakeholder per

la validazione;

invio delle suddette Linee Guida validate al CTS per il successivo invio al TI.

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Tavolo Istituzionale (TI) per la revisione delle Reti Oncologiche

AGENAS, Ministero della Salute, Regioni e PA

1. Indirizzo delle policy2. Nomina dei componenti del CTS e dei GdL di Rete Oncologica per ambito assistenziale

territoriale (questi ultimi in accordo con il CTS)3. Definizione degli ambiti di attività, delle priorità e della tempistica del programma di

lavoro del CTS e dei singoli GdL tecnici4. Individuazione e condivisione con il CTS dello strumento (Griglia di rilevazione/valutazione)

5. Individuazione e definizione, in accordo con il CTS, dei Gruppi di Lavoro tecnici specifici e delle relative attività.

6. Monitoraggio delle attività del CTS e del rispetto dei tempi assegnati7. Approvazione, con eventuali revisioni anche a seguito di consultazione pubblica, della

bozza definitiva di Linee Guida per la revisione delle Reti Oncologiche redatta dai GdL di Rete Oncologica, validata e trasmessa dal CTS, per l’inoltro al Ministero della Salute ai fini del successivo invio alla Conferenza Stato-Regioni

Coordinamento Tecnico Scientifico (CTS) per la revisione delle Reti Oncologiche

AGENAS, Ministero della Salute, ISS, AIFA, FNOMCeO, IPASVI, MMG, PLS, rappresentanti dei cittadini e dei pazienti e altre professioni sanitarie e delegati dalle Società Scientifiche di volta in volta interessate, nonché eventuali esperti ad hoc per singole specifiche tematiche

1. Proposta al TI dei componenti dei GdL di Rete Oncologica2. Definizione degli strumenti di lavoro e degli indicatori da utilizzare per il monitoraggio

della Rete Oncologica3. Coordinamento e monitoraggio delle attività dei GdL di Rete Oncologica e del rispetto

dei tempi assegnati4. Validazione prima bozza di Linee Guida per la revisione delle reti oncologiche redatta

dai GdL di Rete Oncologica e invio al TI5. Invio ai GdL di Rete Oncologica delle eventuali osservazioni ricevute, anche in esito

alla consultazione pubblica, per l’eventuale inserimento nella bozza finale6. Validazione della bozza finale di Linee Guida acquisita da parte dei GdL di Rete

Oncologica ed invio al TI per l’approvazione definitiva7. Supporto alle attività di monitoraggio della funzionalità dei modelli di reteGruppo di Lavoro di Rete Oncologica

AGENAS, Ministero della Salute, ISS, AIFA, MMG, PLS ed esperti indicati dalle Società Scientifiche, nonché eventuali esperti ad hoc per singole specifiche tematiche

1. Programmazione dei lavori e della tempistica2. Revisione della letteratura scientifica dei modelli di Rete Oncologica3. Revisione della legislazione nazionale e regionale dei modelli di rete oncologica4. Predisposizione delle valutazioni di impatto socio-sanitario, organizzativo ed

economico5. Stesura della prima bozza di Linee Guida per la revisione delle Reti Oncologiche

con la definizione di specifici indicatori e standard di monitoraggio e di valutazione6. Invio della bozza di Linee Guida per la revisione delle reti oncologiche al CTS per

le relative valutazioni di quest’ultimo e per le successive valutazioni del TI7. Stesura dell’ultima bozza di Linee Guida sulla base degli esiti delle valutazioni

definitive del CTS e del TI

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Page 16:  · Web viewche nell’ambito del disegno globale della rete ospedaliera, sia necessaria l'articolazione delle reti per patologia, che integrino l'attività ospedaliera per acuti

8. Rinvio della bozza di Linee Guida per la revisione delle reti oncologiche al CTS per la definizione dell’iter di approvazione finale da parte del TI

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6. Rete Oncologica: definizione ed elementi essenziali

Un corretto inquadramento del concetto di “Rete Oncologica”, nell’ambito degli elementi

determinanti inerenti le Reti clinico-assistenziali, presuppone una definizione chiara e

condivisa in base ad una coerente ed omogenea impostazione metodologica ed, inoltre, il tema

delle Reti Oncologiche è particolarmente complesso, per le dimensioni e gli ambiti che

necessitano di essere affrontati, inclusa l’adozione di un linguaggio comune, che permetta al

cittadino/paziente l’identificazione univoca delle componenti organizzative della Rete.

Per l’utilizzo in ambito oncologico, si richiama la definizione condivisa dal Tavolo Tecnico

per la revisione delle Reti Cliniche: “La Rete clinico-assistenziale, di cui la Rete Oncologica è

parte integrante, è un modello organizzativo che assicura la presa in carico del paziente

mettendo in relazione, con modalità formalizzate e coordinate, professionisti, strutture e

servizi che erogano interventi sanitari e sociosanitari di tipologia e livelli diversi nel rispetto

della continuità assistenziale e dell’appropriatezza clinica e organizzativa. La rete individua i

nodi e le relative connessioni definendone le regole di funzionamento, il sistema di

monitoraggio, i requisiti di qualità e sicurezza dei processi e dei percorsi di cura, di

qualificazione dei professionisti e le modalità di coinvolgimento dei cittadini.”

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7. Griglia per la rilevazione/valutazione delle Reti Oncologiche

La “Griglia di rilevazione/valutazione” delle Reti Oncologiche Regionali (R.O.R) individua i

requisiti generali di riferimento che devono essere comuni ad ogni Rete Oncologica e che

garantiscano un sistema di Rete caratterizzato da coordinamento regionale, uniformità di

trattamenti sul territorio, miglioramento della qualità e della sicurezza delle cure attraverso

punti di accesso, sviluppo di attività di ricerca e sostenibilità economica. La Griglia di

rilevazione/valutazione dei requisiti fa riferimento alla “Guida per la costituzione delle Reti

Oncologiche Regionali”, Allegato tecnico 2 dell’Intesa Stato-Regioni del 30.10.2014,

all’integrazione ospedale-territorio e alle indicazioni contenute nel DM 70/2015, nonché a

ulteriori requisiti.

Lo strumento e la correlata procedura operativa hanno l’obiettivo di fornire una cornice

metodologica e strutturale per le Reti Oncologiche, al fine di disporre di una omogeneità di

base delle Reti, che ne consenta una migliore confrontabilità e monitoraggio a livello

aziendale, regionale, nazionale e internazionale. Allo stesso tempo, lo strumento consente

un’ampia possibilità di contestualizzazione regionale ed aziendale necessaria al suo corretto

funzionamento, sia per quanto attiene gli aspetti programmatori (livello regionale), che

organizzativi e gestionali (livello aziendale e inter-aziendale).

Lo schema della “Griglia di rilevazione/valutazione” è composto da 142 requisiti individuati

dai documenti tecnici e normativi di rilievo nazionale ed internazionale relativi alle Reti

Oncologiche e alle Reti Oncologiche Regionali, suddivisi nelle seguenti quattro Aree

tematiche:

A. Struttura di base : include i requisiti che riguardano l’impostazione programmatoria, di

governance, organizzativo-funzionale e le risorse strutturali, di personale,

tecnologiche ed economiche. Tali elementi di base rappresentano l’infrastruttura della

Rete e sono indispensabili ai fini della confrontabilità dei sistemi

B. Meccanismi operativi: comprendono i requisiti inerenti al funzionamento e agli

aspetti qualitativi delle reti, ovvero ai processi assistenziali (presa in carico del

paziente, PDTA, dimissioni protette e/o assistite, monitoraggio, qualità e sicurezza), ai

processi di supporto (formazione) e ai processi strategico-gestionali (verifica e

monitoraggio)

C. Processi sociali: sono riferiti ai requisiti che attengono all’integrazione tra i

professionisti e gli operatori che operano all’interno della Rete

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D. Risultati: riguardano i requisiti relativi ai dati di processo (output) e di esito (outcome)

relativamente alle attività della Rete e al grado di soddisfazione dei cittadini (qualità

percepita ed umanizzazione).

Per rendere la Griglia di rilevazione/valutazione uno strumento di monitoraggio per la

valutazione della funzionalità quali-quantitativa e dello stato di implementazione delle Reti

Oncologiche, è necessario costruire un Indice Sintetico (IS) per ognuna delle 4 Aree

tematiche e un Indice Sintetico COmplessivo (ISCO) per ciascuna Rete Oncologica

Regionale. A tal proposito verrà elaborata una proposta di pesatura dei requisiti da

condividere con il Tavolo Istituzionale.

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9. Programma di attività, tempistica e priorità del TI, CTS e dei Gruppi di

Lavoro delle Reti Oncologiche

Il programma di attività individua i seguenti elementi da sviluppare:

sostenere la definizione di una Rete di Centri di riferimento a livello regionale per le

patologie oncologiche, sulla base dei volumi minimi di attività, come previsto dal

Programma Nazionale Esiti (PNE) e dal DM 70/2015 relativamente al rapporto

volumi/esiti;

assicurare al paziente oncologico il miglior trattamento attraverso un percorso di

cura multidisciplinare e multi-professionale nell’ambito della continuità di cura tra il

livello ospedaliero e il livello territoriale, sulla base dei principi dell'Evidence-Based-

Medicine (EBM);

definire raccomandazioni metodologiche per la definizione dei PDTA, Audit,

revisione e aggiornamento dei PDTA e indicatori per il monitoraggio dei PDTA,

nonché le modalità per la second opinion;

definire aspetti specifici dei PDTA per i vari tipi di tumore e attivare adeguati sistemi

di verifica e di indicatori per il monitoraggio dell'appropriatezza dei percorsi di cura

e del trattamento oncologico, anche con la definizione dei costi standard dei PDTA;

definire percorsi di cura integrati per i malati oncologici anziani;

facilitare l'adesione a programmi di continuità di cura sul territorio e la riabilitazione

oncologica;

assicurare un sistema informativo che permetta la condivisione di strumenti e

informazioni dei pazienti affetti da patologie oncologiche, nell’ambito di percorsi

integrati ospedale-territorio;

promuovere un piano per l'aggiornamento della dotazione tecnologica per la

radioterapia oncologica ed attivare la rete delle Unità per la preparazione dei Farmaci

Antineoplastici in Farmacia (UFA);

sostenere la partecipazione a programmi di ricerca e di sperimentazioni cliniche in oncologia;

definire piani di formazione ed aggiornamento per il personale;

facilitare i programmi di screening e di diagnosi precoce per i vari tipi di tumore.

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Per tali attività è pertanto necessario definire priorità e tempistica e, al riguardo, viene

proposto il seguente programma temporale:

Output del I Anno di attività

Documento di sintesi della normativa regionale, nazionale ed internazionale.

Documento di Linee Guida per le Reti Oncologiche Regionali (R.O.R.).

Documento di Raccomandazioni metodologiche per la definizione dei PDTA, Audit,

revisione e aggiornamento dei PDTA e indicatori per il monitoraggio dei PDTA,

nonché le modalità per la second opinion.

Documento con specifici aspetti dei PDTA per i seguenti ambiti prioritari: Mammella,

Polmone, Prostata, Utero, Melanomi, Osteosarcomi e Colon Retto.

Documento per il monitoraggio nazionale delle Reti Oncologiche Regionali (R.O.R.).

Output del II Anno di attività

Documento con specifici aspetti dei PDTA per i seguenti ambiti: Altri tumori

gastroenterici, altri tumori ginecologici, altri tumori ortopedici, altri tumori urologici,

altri tumori cutanei, tumori del distretto testa-collo, tumori HPV correlati, tumori del

SNC, tumori della Tiroide e delle ghiandole endocrine, Linfomi, Leucemie e Mielomi,

Sarcomi.

Documento di revisione ed aggiornamento del monitoraggio delle ROR.

Attività trasversali

Inoltre, si ritiene necessario attivare GdL relativi ad attività trasversali sui seguenti aspetti:

farmaci (monitoraggio tossicità tardive, farmaci innovativi e off-label, rapporti con le

farmacie)

medicina personalizzata, genetica e marcatori tumorali (sulla base del documento

elaborato da Agenas in collaborazione con il Gruppo Tecnico Interregionale per il

Miglioramento della Pratica Clinica per l’utilizzo dei Bio-marcatori in Oncologia -

Marcatori circolanti in oncologia. Guida all'uso clinico appropriato, I Quaderni di

Monitor, Settembre 2016)

medicina di genere

onco-geriatria

pediatria21

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cronici e ad alto rischio

valutazione cardiovascolare

rapporti con le anatomie patologiche

rapporti con onco-ematologie

cure palliative

terapie di supporto nutrizionale

ruolo delle professioni

informatizzazione

ricerca di Rete

10. Procedura operativa e tempistica per la riorganizzazione delle Reti

Oncologiche

N. Fasi principali Tempi Livelli di responsabilità

A Mappatura della normativa nazionale e regionale e dei modelli adottati nei paesi UE

Aprile 2017

AGENAS

B Incontro con le Società Scientifiche di settore AGENASC Individuazione del panel di esperti (*) AGENAS1 Avvio dei lavori del Tavolo Istituzionale (TI) (**) per

la revisione delle Reti OncologicheGiugno 2017

AGENAS2 Avvio dei lavori del Coordinamento Tecnico-

Scientifico (CTS) per la revisione delle Reti Oncologiche

3 Condivisione da parte del TI e del CTS della Griglia di rilevazione/valutazione

4 Invito alle Regioni/PA alla compilazione della Griglia di rilevazione/valutazione

CTS, TI

5 Individuazione e composizione, su indicazione del TI e in accordo con il CTS, dei Gruppi di Lavoro di Rete Oncologica specifici e delle priorità di azione

TI in accordo con CTS

6 Programmazione dei lavori e della tempistica del Gruppi di Lavoro di Rete oncologica specifici

CTS

7 Predisposizione prima bozza di Linee Guida di Rete Oncologica Luglio 2017 GdL di Rete

Oncologica8 Invio della prima bozza di Linee Guida di Rete Oncologica al CTS

9 Validazione bozza di Linee Guida di Rete Oncologica redatta dal GdL di Rete Oncologica specifici e invio al TI

Settembre 2017

CTS

10 Validazione della bozza di Linee Guida di Rete Oncologica da parte del TI

TI

11 Pubblicazione della prima bozza di Linee Guida di Rete Oncologica sul sito web di AGENAS per contributi AGENAS, CTS

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degli Stakeholders12 Discussione e valutazione di eventuali contributi degli

Stakeholders e dei cittadiniOttobre 2017

GdL, CTS, TI

13 Stesura della bozza definitiva di Linee Guida di Rete Oncologica ed invio al CTS

GdL di Rete Oncologica

14 Validazione della bozza definitiva di Linee Guida di Rete Oncologica da parte del CTS e invio al TI Novembre

2017

CTS

15 Validazione della bozza definitiva di Linee Guida di Rete Oncologica da parte del TI

TI

16 Invio al Ministero della Salute dello Schema di Linee Guida di Rete Oncologica per il successivo inoltro alla Conferenza Stato-Regioni

Dicembre 2017 AGENAS

(*) Per “esperti” si fa riferimento ai responsabili delle Reti Oncologiche Regionali già consolidate (Piemonte-Valle D’Aosta, Lombardia,

Veneto, Toscana, Umbria e PA di Trento), da consultare per la prima fase dei lavori

(**) Integrazione dei rappresentanti della Direzione Generale della Programmazione del TI con i rappresentanti delle altre Direzioni Generali

del Ministero della Salute

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11. Documenti e normativa di riferimento: mappatura della normativa

Europea, Nazionale e Regionale delle Reti Oncologiche

Riferimenti normativi Europei

Direttiva 2011/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011

concernente Applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria

transfrontaliera e successive decisioni delegate (10/03/2014).

Decisione Delegata della Commissione del 10 marzo 2014 relativa ai criteri e alle

condizioni che devono soddisfare le reti di riferimento europee e i prestatori di

assistenza sanitaria che desiderano aderire a una rete di riferimento europea.

Risoluzione del Parlamento Europeo del 14 febbraio 2017 sulle opzioni dell'UE per un

miglior accesso ai medicinali.

Nell’ambito della Joint Action Cancon - Work Package 6, Issue 5, sono state condotte attività

di approfondimento del processo decisionale per l’adozione di modelli di Rete per

l’organizzazione dei servizi oncologici nei Paesi Europei. Tali attività hanno permesso di

approfondire la conoscenza delle Reti oncologiche istituite in altri contesti

europei/internazionali, con lo scopo di identificare buone pratiche organizzative che possano

fornire utili spunti anche per il processo di riorganizzazione/istituzione delle Reti Oncologiche

Regionali in atto in Italia.

Modelli di Rete per l’organizzazione dei servizi oncologici adottati dai Paesi UE

IRLANDASimile a Comprehensive Cancer

Care Network (CCCN)

FRANCIASimile a Comprehensive Cancer

Care Network (CCCN)

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GERMANIAComprehensive Cancer Center

(CCC)

SPAGNA Hub and Spoke (H&S)

PORTOGALLOComprehensive Cancer Care

Network (CCCN)

UNGHERIAComprehensive Cancer Care

Network (CCCN)

BULGARIAComprehensive Cancer Center

(CCC)

INGHILTERRAModelli organizzativi regionali

differenti

Riferimenti normativi Nazionali

Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il

Governo le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente la "Rete

nazionale dei tumori rari".

Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 10

febbraio 2011 concernente il “Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di

malattia del cancro – Anni 2011 – 2013”. Rep. Atti n. 21/CSR del 10-02-2011.

Intesa Stato – Regioni 22-11-2012 – Linea Progettuale “Promozione di una Rete

nazionale per i tumori rari”

Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 10

luglio 2014, concernente il nuovo Patto della Salute degli anni 2014 – 2016. rep. Atti

n. 82/CSR del 10-07-2014.

Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 30

ottobre 2014, concernente il “Documento tecnico di indirizzo per ridurre il burden del

cancro – Anni 2014 – 2016”. Rep. Atti n. 21/CSR del 30-10-2014.

Intesa Stato-Regioni del 18/12/2014, Linee di Indirizzo sulle modalità organizzative

ed assistenziali della rete dei Centri di Senologia.

Requisiti del Tavolo per la revisione della normativa in materia di accreditamento

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(Intesa Stato- Regioni del 20/12/2012) e criteri dei Manuali per l’accreditamento delle

strutture sanitarie (Intesa Stato-Regioni del 19/02/2015), con riferimento al Criterio 1,

Requisito 1.2 - Programmi per lo sviluppo di reti assistenziali.

Decreto 2 Aprile 2015, n.70 “Regolamento recante definizione degli standard

qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”

(GU Serie Generale n. 127 del 04-06-2015).

Adempimenti LEA per l’anno 2015: il Questionario LEA prevede, quale adempimento

informativo, il recepimento da parte delle Regioni dell’Intesa Stato – Regioni del 30

ottobre 2014 “Documento tecnico di indirizzo per ridurre il burden del cancro anni

2014-2016”

Legge 24/2017, Gazzetta ufficiale n. 64 del 17 marzo 2017 - Disposizioni in materia

di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché' in materia di responsabilità

professionale degli esercenti le professioni sanitarie

Rete

Anno di istituzione

/attivazion

e

Modello organizzativo

adottatoRiferimenti normativi /riferimenti in Documenti Programmatici Regionali

Rete Oncologica Lombarda-

ROL

2005 Comprehensive

Cancer Care Network(CCCN)

Piano Sanitario Regionale 2002-2004 (D.c.r n. VII del 13/03/2002)

DGR. n. VII/18346 del 23.07.2004 ha approvato il documento “Interventi in campo Oncologico in attuazione del PSSR 2002-2004”, che prevede, tra gli altri obiettivi, la realizzazione di una “rete integrata di servizi sanitari e sociali per i malati oncologici” (ROL- Rete Oncologica Lombarda), con la finalità di facilitare lo scambio di informazioni tra tutti i soggetti che si occupano di patologia oncologica per dare maggiore garanzia al malato neoplastico di ricevere cure appropriate.

DGR n VII/20889 del 16.02.2005

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avente ad oggetto “Interventi in campo oncologico: prima attuazione (..omissis..) Rete Oncologica Lombarda : prima fase progettuale (..omissis..)” che ha approvato un progetto pilota per la realizzazione della Rete Oncologica Lombarda (ROL), individuando, quale soggetto attuatore del progetto, l’IRCCS Istituto Nazionale per lo studio e la cura dei Tumori di Milano (ora trasformato in Fondazione IRCSS “Istituti Nazionale dei Tumori”).

Introdotta nel 2006 (allegato al Dgr 20889/2005)

Prevista dal Piano oncologico regionale 2004-2006 (confermato con PSSR 2007-2009).

DCR n. VII/257 del 26.10.2006 ha approvato il “Piano socio Sanitario Regionale 2007-2009” (PSSR), che conferma l’attuazione del Piano Oncologico e, al punto 1.4.1 “Prevenzione, diagnosi e cura della patologia oncologica”, individua gli obiettivi da realizzare finalizzati ad implementare il modello organizzativo della Rete Oncologica

DGR n VIII/5743 del 31.10.2007 avente ad oggetto “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio-sanitario regionale per l’esercizio 2008” e , in particolare all’allegato 6, che ha stabilito l’implementazione e la diffusione della ROL, confermando il coordinamento in capo alla Fondazione IRCCS Istituto dei Tumori di Milano.

D.G.R. n. VIII/006123/2007 - Progetto ROL 1a) Consolidamento del Prototipo ROL. Obiettivo: consolidare alcuni aspetti

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metodologici, tecnici e organizzativi del prototipo ROL propedeutico al passaggio ad una fase successiva di ampliamento ed estensione della rete oncologica.

DGR N. VII/8501 del 26/11/2008 “ Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario per l’anno 2009” (“Regole 2009”)che stabilisce, all’allegato 4 , la diffusione della ROL nei Dipartimenti Interaziendali Provinciali Oncologici (DIPO) attraverso la progressiva estensione della rete a nuove unità d’offerta, secondo le procedure di adesione alla ROL approvate dalla Commissione Oncologica Regionale e la piena integrazione col SISS (Sistema Informativo Socio Sanitario).

D.G.R. n. VIII/8728/2008 – Progetto ROL 2 Implementazione della Rete- obiettivo: progredire dallo stadio prototipale della rete alla messa a sistema del network oncologico lombardo.

Decreto n.2747 del 20/03/2009 della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia “Indicazioni operative per il funzionamento della Rete Oncologica Lombarda”

Decreto n. 7078 del 16/07/2010 della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia “Indicazioni operative per il funzionamento della Rete Oncologica Lombarda- Aggiornamento 2010”.

D.c.r. n. IX/88 del 17/11/2010 Piano Socio Sanitario Regionale stabilisce che la Rol, già largamente diffusa sul territorio, verrà progressivamente estesa e

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specializzata in ambiti differenti che prevedono anche la ricerca scientifica e la collaborazione con partner pubblici e privati.

D.G.R. n. IX/1357/2011 – Progetto ROL 3 Diffusione della rete. Obiettivo: ampliare, estendere e diffondere la ROL per realizzare una solida “community” scientifica, costituita da tutti i clinici e ricercatori coinvolti ed orientata al miglioramento della qualità di cura.

DGR n. 4334 del 26/10/2012: Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2013" , in particolare, con riferimento alla rete oncologica lombarda e alla rete ematologica lombarda, le due progettualità saranno integrate nella rete onco-ematologica con l’opportunità di fruire della piattaforma delle strutture sanitarie regionali aderenti in contesti di ricerca d’avanguardia e delle sinergie offerte dalla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica.

DGR n. 4610 del 28/12/2012:" Determinazioni in ordine alla rete di cure palliative e alla rete di terapia del dolore in Regione Lombardia in applicazione della L. 38/2010"

DGR n. X/1185/2013 - La ROL è retta dall’azione di governance di Regione Lombardia che attraverso la struttura organizzativa, delineata dalla DGR n. X/1185/2013, coordina le attività della rete orientandole alla progettazione e costruzione di percorsi condivisi e coerenti con la programmazione sanitaria regionale.

DGR n. 4882 del 21/02/2013: "Determinazioni in

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ordine alla rete regionale lombarda dei centri di senologia- Breastunits network - approvazione linee guida"

Decreto del Direttore Generale ASL di Pavia n. 280 del 3/10/2013: "Istituzione del Dipartimento Interaziendale di Coordinamento della rete locale di cure palliative e individuazione del Responsabile della Rete locale ai sensi della DGR n. IX/4610 del 28/12/2012 e della DGR n. X/63 del 24/4/2013"

D.G.R. n. X/1467 del 6/03/2014: “Rete Oncologica Lombarda - ROL: Progetto ROL – fase 4. Schema di convenzione con la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano”. Approva il “Progetto ROL 4: Managed Care Network”.

Decreto 3161 del 22/04/2015 “Rete Oncologica Lombarda (ROL) – Modifica ed integrazione dellacomposizione della struttura organizzativa della rete di cui al Decreto DG Salute n. 3884 del 12/05/2014

Decreto n.3884 del 12/05/2014 Rete Oncologica Lombarda (ROL) “Nomina dei componenti della struttura organizzativa della rete”

DGR n. 3568 del 14/5/2015: Recepimento dell’ Intesa tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia”

Decreto regionale n. 4497 del 3/6/2015: Rete Oncologica Lombarda- ROL: Approvazione del

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documento tecnico "Requisiti minimi per la gestione diagnostica del carcinoma mammario e standard di refertazione anatomo-patologica"

Decreto regionale n. 4498 del 3/6/2015: Rete Oncologica Lombarda- ROL: Approvazione del documento tecnico "Requisiti minimi per la gestione diagnostica delle lesioni pre-neoplastiche e del carcinoma del colon retto e standard di refertazione anatomo-patologica"

Decreto regionale n. 5998 del 16/7/2015: "Rinnovo del gruppo di lavoro inter - direzionale di coordinamento regionale per la rete di Cure Palliative ai sensi della dgr IX/4610/2012"

Rete Oncologica Piemonte e

Valle D’Aosta

2000 Hub and Spoke

(H&S)

Determinazione dirigenziale n. 446/28.1 del 27.11.1998 di approvazione del programma di sperimentazione di un modello di razionalizzazione dell'assistenza oncologica in Piemonte ed attivazione del progetto di Rete Oncologica

DGR n. 50 - 1391 / 20.11.2000: approvazione del progetto sperimentale di Rete Oncologica Piemontese.

DGR n.48-9824/ 30.06.2003: Approvazione del progetto organizzativo della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta e dei nuovi Regolamenti del Polo Oncologico e della Rete Oncologica.

D.G.R. n. 48-9824 del 30.06.2003. estensione del progetto alla Valle D’Aosta con la firma di una convenzione tra le due regioni.

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DGR n.26 – 10193 / 1.08.2003 Approvazione linee guida metodologico-organizzative del Centro Accoglienza e Servizi e del Gruppo Interdisciplinare Cure.

D.G.R. n. 30-14272 del 06.12.2004 di Approvazione della Rete di Oncologia e Oncoematologia Pediatrica, nell’ambito del progetto organizzativo della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, in accordo con le linee guida nazionali per l'oncologia e l’Oncoematologia pediatrica, pubblicate sulla G.U. del 07.10.1999, n. 236.

DGR n. 33- 5529 / 19.03.2007. Parziale modifica dell'Allegato A, parte integrante della DGR n. 48 - 9824 del 30.06.2003. Approvazione della nuova sede di Polo Oncologico del VCO ed, in via sperimentale, del Polo Oncologico di Torino.

DGR n. 21 – 11511/ 3.06.2009. Approvazione della bozza di nuova convenzione tra la Regione Piemonte e la Regione Autonoma Valle d’Aosta. Approvazione del nuovo assetto organizzativo della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, dei relativi Regolamenti del Polo Oncologico e della Rete Oncologica. Modifica della D.G.R. n. 48-9824 del 30.06.2003 e della D.G.R. n. 33-5539 del 19.03.2007.

DGR n.1- 358 / 20.07.2010. Approvazione della proposta di bozza di convenzione tra la Regione Piemonte e la Regione Autonoma Valle d'Aosta per istituzione del Dipartimento funzionale interaziendale ed interregionale denominato "Rete Oncologica del Piemonte e della

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Valle d'Aosta", a parziale modifica della D.G.R. n. 21-11511 del 03.06.2009.

DGR n. 40-3228 del 30.12.2011. Approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Piemonte e la Regione autonoma Valle d'Aosta, per il prosieguo delle attività del dipartimento funzionale interaziendale ed interregionale, denominato "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta", istituito con DGR n.1-358 del 20 luglio 1010.

DGR n. 31-4960 del 28.11.2012. Approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Piemonte e la Regione autonoma Valle d'Aosta per la messa a regime del Dipartimento funzionale interaziendale ed interregionale denominato "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta". Parziale modifica della D.G.R. n. 21-11511 del 03.06.2009 e n. 1-358 del 20.07.2010 e modifica della D.G.R. n. 40-3228 del 30.12.2011.

DGR n.34-5663 del 16.04.2013.Approvazione del Piano di attività per l'anno 2013 del Dipartimento funzionale interaziendale ed interregionale "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta" a norma della DGR n. 31-4960 del 28.11.2012.

Deliberazione n. 452/2013 del 23.04.2013. Nomina Direttore del Dipartimento funzionale interaziendale ed interregionale "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta" a norma della DGR n. 31-4960 del 28.11.2012.

DGR n 793 del 10.05.2013. Approvazione del Piano di attività per l'anno 2013 del Dipartimento

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funzionale interaziendale ed interregionale "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta" a norma della DGR n. 31-4960 del 28.11.2012.

DGR n.42-7344 del 31 marzo 2014. “Individuazione dei criteri e dei requisiti per l’identificazione dei Centri Hub e dei Centri Spoke della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D’Aosta e per l’avvio della concentrazione dell’offerta assistenziale inerente alle varie tipologie di tumore”.

DGR n.48-7639 del 21 maggio 2014. Integrazione alla DGR n.42-7344 del 31 marzo 2014 “Individuazione dei criteri e dei requisiti per l’identificazione dei Centri Hub e dei Centri Spoke della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e per l’avvio della concentrazione dell’offerta assistenziale inerente alle varie tipologie di tumore”.

DGR n. 38 - 852 del 29 dicembre 2014. Individuazione dei criteri e dei requisiti per l'identificazione dei Centri di Senologia (Breast Unit), nell'ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta e per l'avvio della concentrazione dell'offerta assistenziale per il carcinoma della mammella, ad integrazione delle DD.G.R. n. 42-7344 del 31.03.2014 e n. 48-7639 del 21.05.2014.

DGR n. 22-1220 del 23 marzo 2015. Individuazione dei criteri e dei requisiti per l'identificazione dei Centri Hub e dei Centri Spoke della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta e per l'avvio della concentrazione dell'offerta assistenziale inerente alle patologie tumorali ematologiche, ad

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integrazione di quanto disposto con DD.G.R. n. 42-7344 del 31.03.2014, n. 48-7639 del 21.05.2014 e n. 38-852 del 29.12.2014.

D.G.R. n. 21-1219 del 23 marzo 2015. Piano di attività approvato a voti unanimi in data 18 dicembre 2014 dall'Unità Coordinamento Rete (UCR) e deliberato con D.G.R. n. 21-1219 del 23 marzo 2015, a norma della D.G.R. n. 31-4960 del 28.11.2012.

DGR n. 27 2049 del 01 settembre 2015. Recepimento dell'Intesa della Conferenza Stato Regioni, ai sensi dell'art. 8, comma 6 della L. 5 giugno 2003, n. 131 sul documento recante "Linee di indirizzo sulle modalità organizzative e assistenziali della Rete dei Centri di Senologia" (Rep. Atti 185/CSR del 18 dicembre 2014).

D.G.R 30-2529 del 30.11.2015. Rinnovo della composizione dell' Unità Coordinamento Rete del Dipartimento Funzionale interaziendale ed interregionale, denominato Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta (UCR), a parziale modifica della D.G.R. n. 31-4960 del 28.11.2012

D.D. n. 897-A1403A del 29 dicembre 2015 - Nomina dei membri dell'UCR (unità di coordinamento del Dipartimento funzionale, interaziendale, interregionale)

D.G.R. n. 26-2869 del 01 febbraio 2016 - Approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Piemonte e la Regione Autonoma Valle d'Aosta per il prosieguo delle attività del Dipartimento funzionale, interaziendale e

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interregionale denominato "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta"

D.G.R. n. 252 del 26 febbraio 2016 - Valle d'Aosta - Approvazione del Piano di attività per l'anno 2016 del Dipartimento funzionale interaziendale e interregionale "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta", di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 251 in data 26 febbraio 2016.

D.G.R. n. 24-3092 del 29 marzo 2016 - Approvazione del Piano di attività per l'anno 2016 del Dipartimento funzionale interaziendale ed interregionale Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta, a norma della D.G.R. n. 31-4960 del 28.11.2012.

D.D. 476 del 5 agosto 2016 - Parziale modifica della D.D. n. 897 del 29.12.2015, di nomina dei componenti dell'"Unità di Coordinamento del Dipartimento funzionale, interaziendale ed interregionale, denominate Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta (UCR)" a norma della D.G.R. n. 30-2529 del 30.11.2015

D.G.R. n. 249 del 03 marzo 2017 - Valle d'Aosta - Approvazione del Piano di attività per l'anno 2017 del Dipartimento funzionale interaziendale e interregionale "Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta", in applicazione della Convenzione tra la Regione Autonoma Valle d'Aosta e la Regione Piemonte approvata con Deliberazione della Giunta Regionale n. 251 in data 26 febbraio 2016.

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D.G.R. n. 248 del 03 marzo 2017 - Valle d'Aosta - Approvazione dei criteri e dei requisiti per l'identificazione dei Centri di Riferimento di patologia tumorale della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta e individuazione dei Centri di Riferimento della Valle d'Aosta.

Rete Oncologica

della Toscana

2002 Comprehensive

Cancer Care Network(CCCN)

DCR n. 18 del 03/02/1998 Introduce il concetto della "rete" dei servizi per l'oncologia; stabilisce l'organizzazione dei Dipartimenti Oncologici in ogni Azienda Sanitaria; individua nei Centri Oncologici di Riferimento Dipartimentale (C.O.R.D.) l'accesso al sistema di diagnosi e cura dei tumori.

DGR n. 532 del 27/05/2002. Viene istituito il Coordinamento Regionale della rete oncologica, con l'obiettivo di rafforzare i rapporti fra i servizi, valorizzare il modello toscano di assistenza oncologica e costituire la rete oncologica in Istituto oncologico della Regione Toscana.

DCR n.140 del 29/07/2003. Approvato il piano per la costituzione dell’Istituto Toscano Tumori.

D.G.R. 208 del 8/03/2004. Definita la composizione dell’Ufficio di Direzione e del Comitato Tecnico Scientifico dell’ITT e attribuito l’incarico per la direzione operativa.

D.G.R. n. 4588 del 04/08/2004

D.G.R. n.5730 del 29/09/2004 - Istituto Toscano Tumori – costituzione Comitato Tecnico Scientifico ex DGR 208 del

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08/03/2004

L.R. n.40 del 25/02/2005. L'Istituto Toscano Tumori viene individuato come struttura regionale del Governo clinico.

D.G.R 654 n. del 20/06/05

DGR n.352-2010 Azioni per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della Rete Oncologica Regionale. Preventiva valutazione dell’ ITT su atti di programmazione oncologica delle Aziende Sanitarie; individuazione di concerto con le Aziende di requisiti per la definizione della mission dei singoli nodi; facilitazione accesso al livello appropriato evitando inutili duplicazioni dell’offerta.

DGR n. 1116 del 16/12/2013 Funzioni direzionali dell’ITT e dell’ISPO – Determinazioni

DGR n. 552 del 07/07/2014 Istituto Toscano Tumori – determinazioni in merito all’Ufficio di Direzione

DGR n.174 del 02/03/2015 Recepimento Intesa tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano sul “Documento tecnico di indirizzo per ridurre il burden del cancro – anni 2014-2016”

DGR n.391 del 03/05/2016 Linee di indirizzo per la programmazione di area vasta e costituzione dei Dipartimenti interaziendali

DGR n.1068 del 02/11/2016 – Indirizzi regionali per la revisione delle modalità organizzative nella gestione del follow up oncologico

Rete 2000 Cancer Care DGR 766- 2006. Commissione

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Oncologica Emilia

Romagna (Rete

Oncologica Area Vasta Romagna)

Network(CCN)

Oncologica

DGR 788-2006 Referente COR.

PSR 2008-10 Mandato a COR per definizione delle indicazioni operative

DGR 519-2011 Riconferma mandato per ROR

DGR 1175/2014 Riconferma mandato per ROR

DGR 463/2016 Linee di indirizzo per la conversione in regime ambulatoriale dei day hospital oncologici in Regione Emilia – Romagna

DGR 866-2016 Riorganizzazione modello ROR (Recepimento Intesa Stato-Regioni del 2014)

Rete Oncologica del Friuli Venezia Giulia

1998 Prevista nel “Piano Regionale per le malattie Oncologiche” (Dgr 1663/1998)

Riferimento all’articolo 39 della Legge Regionale n.17 del 16 ottobre 2014

Rete Oncologica

della Provincia

Autonoma di Trento

2005

Hub and Spoke(H&S)

Reg. delib. N. 962/97 “Attivazione del Dipartimento di Oncologia. Costituzione del Comitato del Dipartimento e nomina del Coordinatore

Regolamento di organizzazione APSS del 31/03/2011 - …." Le reti cliniche istituite nell'APSS sono:rete oncologica, che coinvolge i professionisti delle unità operative del dipartimenti di oncologia e del dipartimento medico che effettuano attività oncologica e delle articolazioni organizzative territoriali che sono coinvolte nella presa in carico del paziente oncologico;"….

Rete 2008 Hub and DGR n. 16 del 12-01-2005

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Oncologica dell’Umbria

Spoke(H&S) Con la DGR n.1662 del

01/12/2008 (Oggetto: Disposizioni generali per i coordinamenti regionali delle reti per l’erogazione delle prestazioni sanitarie) è stata istituita la Rete Oncologica della Regione Umbria (Ror)

DGR n.1112 del 26/07/2010 (Oggetto: DGR 1662/2008; Provvedimenti in merito)

DGR n. 2010 del 30/12/2010 (Oggetto: Linee di indirizzo della Rete Oncologica Regionale per l’attuazione di azioni mirate al miglioramento delle qualità e dell’appropriatezza: raccomandazione n.1 dicembre 2010 “Presa in carico dei pazienti oncologici nella rete regionale e l’implementazione della multidisciplinarietà”)

DGR n.325 del 04/04/2011 (Oggetto: Linee di indirizzo della Rete Oncologica Regionale per l’attuazione di azioni mirate al miglioramento delle qualità e dell’appropriatezza; raccomandazione n.2 marzo 2011: “Uso dei farmaci oncologici ad alto costo”.

DGR n. 1501 del 26/11/2012 (Oggetto: Reti cliniche e sanitarie regionali. Ritiro della DGR 03/09/2012. Integrazioni e modifiche della DGR n. 1112 del 26/07/2010)

DGR n.1783 del 27/12/2012 Oggetto: Linee di indirizzo della Rete Oncologica Regionale per l’attuazione di azioni mirate al miglioramento delle qualità e dell’appropriatezza, raccomandazione n.2: “Uso appropriato dei farmaci oncologici

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ad alto costo”.

DGR n. 1535 del 01.12.2014. Modello organizzativo della rete oncologica regionale, istituita con DGR 1662 del dicembre 2008

DGR n. 1536 del 01.12.2014. Linee di indirizzo della Rete Oncologica Regionale per l'attuazione di azioni mirate al miglioramento delle qualità e dell'appropriatezza: aggiornamento della Raccomandazione n.1 ex DGR n. 2012 del 12/2010 "Presa in carico dei pazienti oncologici nella rete regionale e l'implementazione della multidisciplinarietà", alla luce del L.R.18/2012 "Ordinamento del servizio sanitario regionale"

Rete Oncologica del Veneto

2013 Hub and Spoke

(H&S)

Inserita nella LR 23 del 29 giugno 2012 (Piano Socio Sanitario Regionale)

Istituita dalla Regione Veneto con “Deliberazione della Giunta Regionale n. 2067 del 19.11. 2013”

Decreto n. 7 del 4.2.2014 la Regione Veneto ha affidato il Coordinamento della Rete Oncologica Veneta allo IOV IRCCS che dovrà operare in stretta sintonia con le Aziende Ospedaliere Universitarie di Padova e Verona

Decreto n. 37 del 20 Marzo 2014. Composizione comitato scientifico rete oncologica veneta

DGR n. 1689 del 26 ottobre 2016 “Approvazione di un modello organizzativo per l'accesso del paziente alla Rete Oncologica Veneta e delle azioni per il governo della spesa farmaceutica e previsione di un finanziamento a funzione a favore dell'Istituto Oncologico Veneto (IOV) - IRCCS, per l'anno 2017”

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Rete Oncologica del Lazio

2008 Comprehensive

Cancer CareNetwork(CCCN)

Definita con documento regionale del 2008 “Piano di riorganizzazione delle reti ospedaliere. La Rete Oncologica” di Laziosanità Agenzia di Sanità Pubblica e Regione Lazio

DCA n. U0059 del 2010 “Rete Oncologica”

Determinazione della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria del 28/04/2014 “Istituzione del Gruppo di Lavoro Regionale Tecnico di supporto alla Direzione Regionale Salute ed Integrazione Sociosanitaria per le attività previste nei Programmi Operativi 2013-2015 sulla Rete Oncologica”

DCA n. U00038 del 3 febbraio 2015, Recepimento dell'Atto d'Intesa del 18 dicembre 2014 della Conferenza Stato - Regioni sul documento recante "Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei Centri di Senologia" ed adozione del documento tecnico inerente "Rete oncologica per la gestione del tumore della mammella nel Lazio" ai sensi del DCA n. U00247/2014.

DCA n. U00419 del 04 settembre 2015 Adozione del documento tecnico inerente 'Rete assistenziale tumore del polmone nel Lazio', a cura del Gruppo di Lavoro Regionale di supporto alla Direzione Regionale Salute ed Integrazione Sociosanitaria per le attività  previste nei Programmi Operativi 2013-2015 sulla Rete Oncologica, ai sensi del DCA n. U00247/2014.

Rete Oncologica

2005 Comprehensive

DGR 1281/2005 – Progettazione di un’offerta assistenziale oncologica

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Ligure - ROLI

Cancer Care Network(CCCN)

in rete

Riferimento nella LR 41/2006

Piano Sanitario Regionale 2009-2011

DCR n.22 del 30 settembre 2009

Deliberazione 930 del 25/07/2014Rete

Oncologica Regionale

Marchigiana- R.O.RE.M

2010 Il PSR 2007-2009 della Regione Marche

Istituita con Delibera n 274 del 9/02/2010 della regione Marche

Piano Sanitario 2011-2013Rete

Oncologica Pugliese-

ROP

Indicata nel Piano Regionale di Salute 2008-2010

Citata nel Programma Operativo 2016-2018

DGR del 23 febbraio 2017, n. 221 - Rete Oncologica Pugliese (R.O.P.) - Approvazione modello organizzativo e principi generali di funzionamento. Recepimento Accordo Stato - Regioni concernente il "Documento tecnico di indirizzo per ridurre il Burden del cancro - Anni 2014-2016" (Rep. n. 144/CSR del 30 ottobre 2014)

Rete per l’assistenza oncologica

della Regione Sardegna

Indicata nel Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-2008

Decreto Assessore Igiene e Sanità n. 9. del 26 marzo 2010 - Rete Oncologica Regionale. Nomina del Responsabile Scientifico.

Citata in Delibera del 28 luglio 2015, n. 38/12. Programma di riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna

Rete Oncologica

Regione Sicilia

Hub and Spoke

(H&S)

Piano Sanitario Regionale 2011-2013

D.A. n. 1902/2014 Organizzazione 43

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della rete oncologica siciliana “Re.O.S.”

Programma Operativo 2016-2018, Area di intervento “6.a Potenziamento screening oncologici” e ai temi legati all’oncologia e alle reti oncologiche, in prosecuzione del Programma operativo di consolidamento e sviluppo 2013-2015.

Rete Oncologica

della Regione Abruzzo

Programma Operativo 2010 (Deliberazione Commissariale n. 44/2010)

DCA 79/2016 – Rete Ospedaliera (DM 70) – Rete Oncologica

DGR 178 del 22 marzo 2016- avente ad oggetto “Progetti obiettivo a rilevanza nazionale ex art.1 cc 34 e 34 bis L.662/96 - Finanziamento anno 2015. Approvazione progetti obiettivo regionali” è stata approvata la Linea Progettuale 6: Reti Oncologiche. ( da attivare presso le ASL regionali ponendo in capo alla ASR Abruzzo le attività di coordinamento per l’attuazione.

Rete Oncologica

Regione Basilicata

2005 D.G.R. n. 2104 - Ottobre 2005 istituisce la Rete Oncologica Regionale

Piano Socio-Sanitario 2011-2014Rete

oncologica P.A. Bolzano

Hub and Spoke(H&S)

Delibera di Giunta Provinciale n.131 del 28/01/2013

Direttiva Aziendale n.963-2013: “Gestione dei pazienti oncologici presso le discipline di chirurgia generale, urologia, ginecologia e orl – Implementazione del modello di certificazione della chirurgia oncologica”.

Delibera del 29/01/2015 – rete delle oncologie cliniche dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige

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Rete oncologica

Regione Calabria

Indicata nel Piano sanitario regionale 2007 – 2009

Programma Operativo 2013 – 2015. Previsione di 13 reti assistenziali per intensità di cure, individuazione dei presidi secondo il modello Hube & Spoke e secondo la logica delle intensità di cure.

DCA n.10 del 2 Aprile 2015. Approvazione rete oncologica calabrese Hube e Spoke ad integrazione territoriale.

Programma Operativo 2016-2018”- Area di intervento: “2.1.1.3 Altre Reti assistenziali- Rete Oncologica”, attività previste dalla Regione Calabria per il completamento dell’attivazione della rete oncologica con i relativi indicatori di risultato e tempistiche di realizzazione indicate.

Rete oncologica del Molise Hub and

Spoke(H&S)

Obiettivi di carattere prioritario anno 2015, Allegato B – Linea progettuale n.6 - Decreto del Commissario ad Acta n. 13 del 29/02/2016 (Progettazione e realizzazione della rete oncologica regionale).

Rete oncologica

Regione Campania

2016 Delibera Regionale 2312 del 11/07/200 - Approvazione delle “Linee – Guida concernenti la prevenzione, la diagnostica e l’assistenza oncologica in Regione Campania”

Delibera Regionale 1098 del 22/06/2007 - Approvazione del documento "Linee Guida per l’Assistenza Domiciliare Oncologica"

DCA 92/2013. Rafforzamento della rete territoriale per la presa in carico domiciliare dei pazienti oncologici e potenziamento della

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rete di terapia del dolore per i pazienti oncologici terminali

DCA n.98 del 20.09.2016 istituzione della Rete Oncologica Campana

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