WEB SEMINAR I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI … · L'Italia è molto diversa dal Marocco, e io...

Programma di azione per la formazione e il rafforzamento delle competenze nei Comuni protagonisti delle Reti territoriali per l’integrazione

WEB SEMINAR

I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI VERSO UN UNICO SISTEMA DI ACCOGLIENZA

IL FENOMENO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI IN ITALIA E LE POLITICHE DI ACCOGLIENZA

11/07/2018 Monia Giovannetti

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I MINORI STRANIERI SOLI

• UNA PRESENZA SEMPRE PIÙ FREQUENTE NELLE MIGRAZIONI A LIVELLO

MONDIALE

• COSTITUISCONO UN SEGMENTO DELLA POPOLAZIONE ALLA RICERCA

DI PROTEZIONE E ASILO E RAPPRESENTANO DA UN MINIMO DEL 4% AD

UN MASSIMO DEL 15% LA POPOLAZIONE RICHIEDENTE ASILO NEI PAESI DI

DESTINAZIONE

• MINORI E I GIOVANI “IN MOVIMENTO” SONO I NUOVI PROTAGONISTI DEI

PROCESSI LEGATI AGLI SPOSTAMENTI UMANI E COSTITUISCONO, A

PARTIRE DA QUESTO SECOLO, UN VERO E PROPRIO SOGGETTO

MIGRATORIO

• IL TEMA DEI “MINORI SOLI” AL CENTRO DELL’AZIONE PUBBLICA E

DELL’AGENDA POLITICA: CI SI INTERROGA SULLE CAUSE MA

SOPRATTUTTO SULLE POLITICHE E SULLE PRATICHE DI INCLUSIONE

MESSE IN CAMPO.

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I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI IN ITALIA

- APPAIONO NEL PANORAMA ITALIANO NEGLI ANNI NOVANTA

- LA LORO CONDIZIONE GIURIDICA VIENE DEFINITA E DISCIPLINATA PER

LA PRIMA VOLTA NELLA LEGISLAZIONE ITALIANA NEL 1999, (D.P.C.M.

535/99, ART. 1):

MINORI STRANIERI (NON ITALIANI NÉ COMUNITARI), NON RICHIEDENTI

ASILO CHE SI TROVANO A VIVERE IN UNO STATO DIVERSO DAL PROPRIO

SENZA LA PRESENZA DEI GENITORI E NON ASSISTITI DA UN ALTRO

ADULTO CHE PER LEGGE O CONSUETUDINE SIA RESPONSABILE DELLA

LORO CURA E DELLA LORO PROTEZIONE (DEFINIZIONE POI MODIFICATA

NEL D.LGS. 142/2015 COME VEDREMO…)

- ADOLESCENTI, DI SESSO MASCHILE, PROVENIENTI DALL’ALBANIA,

MAROCCO, (ROMANIA) AFGHANISTAN, BANGHLADESH, EGITTO, TUNISIA,

ERITREA, GAMBIA ECC…. SPINTI DALLA SPERANZA DI TROVARE UN

LAVORO ED UN FUTURO MIGLIORE.

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PERCHÉ EMIGRANO: FATTORI DI “PUSH” E “PULL”

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PRINCIPALI PROFILI:

• MINORI IN FUGA

DA GUERRE, PERSECUZIONI, CONFLITTI. IL PERCORSO DI ARRIVO

DEI MINORI CHE PROVENGONO AD EDALL’AFGHANISTAN,

DALL’ERITREA, DAL GAMBIA O DALLA SOMALIA È

CARATTERIZZATO DA UNA MOLTEPLICITÀ DI TAPPE E DAL

SUSSEGUIRSI DI CAMBIAMENTI NELLE ASPETTATIVE E DA UNA

RIDEFINIZIONE CONTINUA DELLA META DA RAGGIUNGERE.

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MINORI IN FUGA

M, 19 anni, Siria

I miei familiari ora si trovano in una località ad Est che si chiama Rakka, a settanta chilometri

circa da dove stavamo prima. Infatti è successo che ad un certo punto sono iniziati i

bombardamenti e la guerra e visto che c’erano anche bambini piccoli in casa siamo scappati a

Rakka. Lì non è come un centro di accoglienza, è come un campo profughi. La gente si è

arrangiata in strada. Poi però io sono scappato anche da lì. La prima volta che sono arrivati

quelli dell’Isis nel mio villaggio, hanno iniziato a bombardare con gli aerei, quindi siamo

scappati a settanta chilometri. Allora mio padre mi ha detto: “Tu sei giovane, io sto male e

anche se muoio ormai… Ma tu cerca di uscire da qui almeno puoi aiutare i tuoi fratelli”. E io

allora sono scappato.

M, 18 anni, Gambia

Ho lasciato il mio paese per problemi politici, mio padre aveva problemi con il governo. Dopo

l’arresto di mio padre, i paramilitari sono venuti a prendere tutto quel che avevamo e così ho

dovuto lasciare tutto e andare da mia zia. Mio padre era un oppositore ed è stato accusato di

aiutare una persona a fare la richiesta di asilo politico e di vivere su un terreno che non gli

apparteneva: per questo i paramilitari si sono presi la casa.

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MINORI IN FUGA

M. 17 anni, Nigeria

In Nigeria è tutto un problema, c’è molta fame, poco lavoro, Boko Haram. inoltre dal

2009 l’esercito e le forze di sicurezza nigeriane hanno condotto una serie di violente

repressioni, massacri, esecuzioni e arresti senza processo di civili. io non volevo partire

ma mi hanno costretto…

M, 17 anni, Guinea

Ho deciso di partire perché nella mia città ci sono stati molti scontri in questi anni tra

cristiani e musulmani perché i cristiani erano contrari alla costruzione della moschea nel

mio paese. In uno di questi scontri la mia casa è stata incendiata e distrutta e così ho

deciso di scappare.

Ho condiviso questa decisione solo con mia madre.

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MINORI IN FUGA

M. 17 anni, Mali

Dopo la morte di mia madre, sono andato a vivere

in un paesino vicino la capitale con mio zio e la sua famiglia. Mio zio voleva

impartirmi un’educazione musulmana, cosa che io non potevo accettare perché avevo

ricevuto da mia madre un’educazione aperta e liberale. Un giorno chiesi a mio cugino

di andare a fare una passeggiata nei dintorni del paese per conoscere un po’ la zona.

Mentre camminavamo lungo la strada fummo rapiti da un gruppo di musulmani

integralisti che ci portarono nel deserto e ci tennero là svariati mesi educandoci alle

regole del Corano e dell’Islam. Ci costringevano a pregare e a seguire le indicazioni

per diventare dei perfetti musulmani. Io e mio cugino stavamo molto male con loro,

così decidemmo di scappare. Era molto difficile sfuggire al loro controllo, dovemmo

aspettare una notte in cui i capi non c’erano. Iniziammo ad allontanarci tra le dune

del deserto senza sapere dove stessimo andando. Avevamo paura ma eravamo

felici di esserci riusciti..

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PRINCIPALI PROFILI:

• MINORI ALLA RICERCA DI OPPORTUNITÀ LAVORATIVE

“MANDATI”, OVVERO SOLLECITATI AD EMIGRARE PER

RAGIONI ECONOMICHE, CHE SCELGONO L’ITALIA GRAZIE

ALLE INFORMAZIONI OTTENUTE DAI FAMILIARI E DAGLI AMICI

CHE HANNO AVUTO ESPERIENZE MIGRATORIE POSITIVE E

DAI MASS-MEDIA, “COSTRUENDOSI” IN QUESTO MODO

L’IMMAGINE DI UN PAESE CHE OFFRE POSSIBILITÀ SOCIO-

ECONOMICHE MIGLIORI.

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MINORI ALLA RICERCA DI OPPORTUNITA’ LAVORATIVE

R. 17 anni, Marocco Vedevo che tutti i miei amici andavano via dal Marocco... E poi in Marocco non si guadagnava

abbastanza. Mia madre non mi avrebbe lasciato partire, mentre mio padre mi ha detto che se

quella era la mia scelta, era d'accordo, e potevo andare. Lui poi era abituato ad andare via dal

Marocco. Era già stato qui in Italia, e poi era andato anche in Tunisia…Ha girato un po'. Lui è

stato qui in Italia, a Milano. È stato via un anno e mezzo... due anni circa. Faceva il piastrellista...

attaccava le piastrelle al pavimento. Poi era tornato con un po' di soldi in Marocco.

Ogni tanto, quando c'era bisogno di soldi, lui prendeva, andava all'estero per un po' e poi

tornava dalla sua famiglia... fin dall'inizio io avevo deciso di venire in Italia...Eh, la spinta

maggiore me l'ha data mio padre, che era già stato in Italia... Lui mi diceva che qui era bello,

c'era lavoro, c'erano soldi, e si viveva bene. Poi sentivo anche i ragazzi della compagnia: i loro

fratelli erano qui in Italia... E poi anche dei ragazzi più grandi, che erano stati qui, e poi erano

tornati in Marocco. Tutti mi dicevano che l'Italia era bella, e si trovava lavoro... Invece erano tutte

"cazzate". Quando sono arrivato qui, dopo un mese avrei già voluto tornare in Marocco, perché

non ce la facevo più a stare qui. L'Italia è molto diversa dal Marocco, e io non riuscivo ad

ambientarmi. E poi non riuscivo a trovare un lavoro... era tutto molto difficile!

Io pensavo che fosse facile trovare un lavoro qui in Italia, la facevo più facile di quanto non

fosse. Io speravo di trovare subito lavoro, e invece è difficile trovare lavoro anche qui in Italia (…)

Il lavoro lì fuori non te lo regala nessuno! Quando sono partito, pensavo di poter fare qualsiasi

lavoro per guadagnare qualcosa.

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MINORI ALLA RICERCA DI OPPORTUNITA’ LAVORATIVE

M, 18 anni, Gambia

Ho lasciato il mio paese perché vivevo con mia nonna

e non con mia madre che non ho mai conosciuto. Mia nonna mi aiutava

economicamente e mi sosteneva a scuola, ma quando lei è diventata molto

anziana, mi sono ritrovato da solo senza nessun sostegno. Così un membro

della mia chiesa (io sono cristiano) che conosceva bene me e mia nonna ha

deciso di aiutarmi ad andare in Libia con suo figlio.

M, 16 anni, Bangladesh

Ho deciso di lasciare il Bangladesh soprattutto per

ragioni economiche e politiche. La mia famiglia aveva molta difficoltà a trovare i

soldi per mantenere me e i miei fratelli. Inoltre il Bangladesh è un Paese dove ci

sono scontri e minacce derivanti da una situazione instabile politicamente. Perciò ho

deciso di scappare. Ho preso questa decisione da solo e non l’ho detto a nessuno

finché non sono stato davvero convinto di partire.

Poi ne ho parlato con la mia famiglia.

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PRINCIPALI PROFILI:

• MINORI ATTRATTI DA NUOVI MODELLI E STILI DI VITA

SI TRATTA DI UNA PORZIONE MINORITARIA DI GIOVANI CHE

EMIGRANO PRINCIPALMENTE PER IL DESIDERIO DI SPERIMENTARE

UN NUOVO MODO DI VIVERE. SONO GIOVANI ATTRATTI NON SOLO

DAL SUPPOSTO BENESSERE ECONOMICO VIGENTE NEI NOSTRI

PAESI, MA SOPRATTUTTO DALLO STILE DI VITA OCCIDENTALE, DA

UN MODELLO DI VITA CHE VEDONO NON SEGNATO DALLA

DEPRIVAZIONE IN TERMINI ESISTENZIALI ANCORA PRIMA CHE

ECONOMICI.

E.B., 17 anni, Albania

Qui ci sono tante cose che in Albania un

ragazzo di 15 anni non fa perché non ha le possibilità….In Albania se

ci sono, sono tutte frequentate da gente adulta…non sapevo che qui era

possibile, sapevo che in Italia era meglio. Lo dicevano mio fratello,

altri miei amici che erano venuti qui. E poi anche alla televisione

vedevo come le cose qui erano più emancipate.

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PRINCIPALI PROFILI:

• MINORI SPINTI DALLA DESTRUTTURAZIONE SOCIALE

LA PARTENZA DEI MINORI È LEGATA SOSTANZIALMENTE AL FATTO CHE IL

PROPRIO CONTESTO DI SOCIALIZZAZIONE VIENE PROGRESSIVAMENTE

SVUOTATO DALL’EMIGRAZIONE. IL NUMERO DEI POTENZIALI MEMBRI DEI

GRUPPI DEI PARI SI ASSOTTIGLIA PROGRESSIVAMENTE SINO AD OBBLIGARE

SOSTANZIALMENTE ANCHE GLI ULTIMI RIMASTI A “SPEGNERE LA LUCE” E

PARTIRE A LORO VOLTA.

(Albanese anni 14): - Sono andato via dall’Albania perché volevo cercare un lavoro,

e in Albania non c'era lavoro... Sai, con 5 fratelli e una famiglia così numerosa i soldi

non bastano mai... specie quando non ne hai proprio ! Ero partito con l'idea di

lavorare, come tutti gli altri del resto... Qualsiasi lavoro mi andava bene, basta che si

prendessero dei soldi. Io e mio fratello abbiamo deciso di partire insieme per l'Italia,

era da un mese che avevamo deciso di partire: tutti nel nostro paese stavano

partendo, e rimanere in Albania non aveva senso….

______________________________________ L’EVOLUZIONE DEL FENOMENO DEI MSNA IN ITALIA

1. INCREMENTO SIGNIFICATIVO DAL 2014 IN POI

Fonte: nostra elaborazione su dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali


2. SEMPRE DI PIÙ MASCHI


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I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI PRESENTI E CENSITI DAL

COMITATO MINORI STRANIERI PER GENERE AL 31 MAGGIO 2018

994 MINORENNI DI

CUI IL:

37% NIGERIANE

18% ERITREE

9% ALBANESI

8,4% IVORIANE

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali


3. AUMENTO DI DICIASSETTENNI


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I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI PRESENTI E CENSITI DAL

COMITATO MINORI STRANIERI PER ETA’ AL 31 MAGGIO 2018


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L’EVOLUZIONE DEL FENOMENO DEI MSNA IN ITALIA

4. SEMPRE PIÙ MSNA TRA I FLUSSI DEI MIGRANTI SBARCATI

Fonte: nostra elaborazione su dati del Ministero dell’Interno

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FOCUS:

LE ROTTE DEI MIGRANTI

VERSO L'EUROPA

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LE ROTTE DEI MIGRANTI VERSO L’EUROPA

1. VIA DEL MEDITERRANEO ORIENTALE: TRANSITANDO DALLA TURCHIA E DALLE

AREE LIMITROFE VERSO LA GRECIA E LE SUE ISOLE SOPRATTUTTO VIA MARE MA

ANCHE VIA TERRA VERSO LA BULGARIA E CIPRO. NEL 2015 RAPPRESENTAVA LA

PRINCIPALE VIA DI ENTRATA IN EUROPA;

2. VIA DEL MEDITERRANEO CENTRALE: ROTTA STORICA CHE NEGLI ANNI PASSATI

AVEVA LUOGHI DI PARTENZA MULTIPLI NELL’AFRICA SETTENTRIONALE, MA CHE

NEGLI ULTIMI ANNI HA CONCENTRATO LE PARTENZE IN LIBIA DOVE VENGONO

CONVOGLIATE PERSONE IN FUGA DA NUMEROSI PAESI DELL’AFRICA E DEL

MEDIORIENTE;

3. ROTTA BALCANICA: RAPPRESENTA LA VIA DI TERRA PER RAGGIUNGERE IL NORD

EUROPA PASSANDO ATTRAVERSO LA GRECIA, LA MACEDONIA, LA BULGARIA, LA

SERBIA, LA CROAZIA E LA SLOVENIA, UFFICIALMENTE INTERROTTA CON LA FIRMA

DELL’ACCORDO TRA UNIONE EUROPEA E TURCHIA DEL MARZO 2016;

4. VIA CIRCOLARE DALL’ALBANIA E DALLA GRECIA;

5. VIA DEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE: DALL’AFRICA SETTENTRIONALE ALLA

SPAGNA;

6. VIA DALL’AFRICA OCCIDENTALE AL MEDITERRANEO: TRADIZIONALMENTE USATA

DALLE PERSONE IN FUGA DAL SENEGAL, DALLA MAURITANIA E DAL MAROCCO MA

ATTUALMENTE POCO SEGUITA;

7. ROTTA DEL MAR NERO;

8. ROTTA ARTICA: AL CONFINE TRA RUSSIA, FINLANDIA E NORVEGIA.

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PRINCIPALI ROTTE VERSO L’EUROPA (2016)

Fonte: Frontex

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PRINCIPALI ROTTE VERSO L’EUROPA (2017)

Fonte: Frontex

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PRINCIPALI ROTTE DALL’AFRICA VERSO L’ITALIA

Fonte: Unicef, 2018

______________________________________ NAZIONALITA’ DEI MIGRANTI SBARCATI SULLE COSTE ITALIANE CONFRONTO 2012-

2017

Nazionalità 2012 Nazionalità 2013 Nazionalità 2014 Nazionalità 2015 Nazionalità 2016 Nazionalità 2017

Tunisia 2268 Siria 11307 Siria 42323 Eritrea 39.162 Nigeria 37.551 Nigeria

18.158

Somalia 2179 Eritrea 9834 Eritrea 34329 Nigeria 22.237 Eritrea 20.718 Guinea

9.701

Afghanistan 1739 Somalia 3263 Mali 9908 Somalia 12.433 Guinea 13.342

Costa

d'Avorio

9.507

Eritrea 1612 Egitto 2728 Nigeria 9000 Sudan 8.932

Costa d'

Avorio 12.396 Bangladesh

9.009

Pakistan 1247 Nigeria 2680 Gambia 8691 Gambia 8.454 Gambia 11.929 Mali

7.118

Egitto 1223 Gambia 2619 Palestina 6082 Siria 7.448 Senegal 10.327 Eritrea

7.052

Bangladesh 622 Pakistan 1753 Somalia 5756 Senegal 5.981 Mali 10.010 Sudan

6.221

Siria 582 Mali 1674 Senegal 4933 Mali 5.826 Sudan 9.327 Tunisia

6.151

Nigeria 358 Senegal 1314 Bangladesh 4386 Bangladesh 5.040 Bangladesh 8.131 Marocco

6.003

Gambia 348 Tunisia 833 Egitto 4095 Marocco 4.647 Somalia 7.281 Senegal

6.000

altre* 1089 altre* 4920 altre* 40597 altre* 33.682 altre* 40.424 altre*

34.449

Totale 13267 Totale 42925 Totale 170100 Totale 153.842 Totale 181.436 Totale 119.369


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PRIME 10 NAZIONALITÀ DEI MSNA SBARCATI NEL 2016/2017

Anno 2016 Anno 2017

Guinea 2.046 1.904

Costa d'Avorio 1.729 1.646

Gambia 3.257 1.417

Bangladesh 1.053 1.312

Nigeria 3.040 1.228

Eritrea 3.832 1.219

Mali 1.390 993

Somalia 1.584 964

Senegal 1.179 753

Siria 220 568

Tunisia 51 544

Altre nazionalità 6.465 3.231

Totale 25.846 15.779



5. SEMPRE PIU MINORI DAL CONTINENTE AFRICANO

CITTADINANZA dei minori

stranieri non accompagnati

SEGNALATI al COMITATO

MINORI STRANIERI

30.12.2017

______________________________________ CITTADINANZA DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI SEGNALATI

AL COMITATO MINORI STRANIERI AL 31 MAGGIO 2018


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COME ARRIVANO I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI IN

ITALIA

VIAGGIATORI AUTOGESTITI (SEMPRE -)

VIAGGIATORI CHE ACQUISTANO SERVIZI SPECIALIZZATI

(SEMPRE +) DA:

- ORGANIZZAZIONI MONOTRATTA

EGIZIANI: DALLE COSTE EGIZIANE ALLE COSTE ITALIANE

- ORGANIZZAZIONI PLURITRATTA

AFGHANI: ATTRAVERSANO PAKISTAN E IRAN, ARRIVANO IN GRECIA O TURCHIA E DA

LI RAGGIUNGONO LA PUGLIA, LA CALABRIA O LE MARCHE O VENETO

SOMALI:ATTRAVERSANO IL KENIA E L’UGANDA OPPURE L’ETIOPIA E COME GLI

ERITREI, ANCHE IL SUDAN E LA LIBIA PRIMA DI ARRIVARE IN SICILIA

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Fonte: Cittalia, 2017

DA DOVE E COME ARRIVANO I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

IN ITALIA

______________________________________ DA DOVE E COME ARRIVANO I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

IN ITALIA

Fonte: Cittalia, 2017


6. AUMENTO DI MSNA RICHIEDENTI ASILO



PRINCIPALI NAZIONALITA’ DEI RICHIEDENTI ASILO - 2017



7. AUMENTO DEI MSNA NELLE REGIONI DEL SUD

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I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI SEGNALATI AL COMITATO MINORI

STRANIERI PER REGIONE AL 30 MAGGIO 2018


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L’EVOLUZIONE DEL FENOMENO DEI MSNA IN ITALIA 8. COINVOLGIMENTO SEMPRE PIU’ AMPIO DI CITTA’ MEDIE E MEDIO GRANDI

Fonte: nostra elaborazione su dati ANCI e Ministero dell’Interno

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LA CENTRALITÀ DEL TEMA MSNA PER I COMUNI E PER L’ANCI

• I GOVERNI LOCALI IN QUALITA’ DI SOGGETTI DEPUTATI

ALL’ACCOGLIENZA DEL MINORE SVOLGONO DA SEMPRE UN RUOLO

CARDINE

• L’ACCOGLIENZA E LA PROTEZIONE DEI MSNA HA AVUTO UN FORTE

IMPATTO SUL SISTEMA DEL WELFARE LOCALE SEGNANDO

INDELEBILMENTE LA STORIA DEI SERVIZI SOCIALI DAL 2000 AD OGGI

• GROSSI INVESTIMENTI IN TERMINI DI RISORSE ECONOMICHE, SOCIALI

E OPERATIVE

• RIPENSAMENTO DEL PROPRIO SISTEMA DI WELFARE

• IN UN QUADRO NORMATIVO TALVOLTA COMPLICATO E AMBIGUO CHE

SITUA I MINORI ALL’INCROCIO DI APPARTENENZE MULTIPLE, CHE

RICHIEDE L’INTERVENTO DI SOGGETTIVITA’ DIVERSE (giuridiche,

amministrative e sociali) E LA MOLTIPLICAZIONE DEI PARTECIPANTI AL

PERCORSO DI INTEGRAZIONE DEL MINORE

• OLTRE ALLE DIFFICOLTA’ LEGATA ALLA NON PREVEDIBILITA’ DEI

FLUSSI E LA NON PIANIFICAZIONE DELLE RISORSE DA DEDICARVI

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L’ACCOGLIENZA DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

IL SISTEMA DI ACCOGLIENZA PRIMA DEL 2014

• DALL’INIZIO DEGLI ARRIVI DI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI IN

ITALIA E FINO ALL’AVVIO DEL PROGRAMMA NAZIONALE DI PROTEZIONE

DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI (AVVIATO NEL 2008 E

CONCLUSO NEL 2011), I COMUNI ITALIANI SONO STATI COSTRETTI AD

AFFRONTARE DA SOLI LE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA GESTIONE E

PRESA IN CARICO DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

• I COMUNI ITALIANI SI SONO FATTI CARICO:

- DELL’ASSENZA DI PROCEDURE STANDARDIZZATE A LIVELLO

NAZIONALE

- DELLA MANCANZA DI UN ADEGUATO RACCORDO INTERISTITUZIONALE

- DELL’ASSENZA DI QUALSIASI SOSTEGNO DAL GOVERNO CENTRALE

ALL'ELABORAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLE POLITICHE

- DELLA MANCANZA DI STRUMENTI E RISORSE SUFFICIENTI, PER

POTER SEGUIRE ADEGUATAMENTE LA GESTIONE DEI SINGOLI CASI

(DAL PRIMO CONTATTO FINO ALLA DECISIONE IN MERITO AL

RIMPATRIO ASSISTITO O ALL’INTEGRAZIONE).

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IL SISTEMA DI ACCOGLIENZA DOPO IL 2014

• DAI «COMUNI SOLI» DI FRONTE AL FENOMENO DEI MSNA SI PASSA AD UNA

GOVERNANCE CONDIVISA E DI SISTEMA STABILITA NEL DOCUMENTO/PIANO

APPROVATO IN CONFERENZA UNIFICATA IL 10 LUGLIO 2014;

• VIENE ATTRIBUITA AL MINISTERO DELL’INTERNO LA RESPONSABILITÀ

DELL’ORGANIZZAZIONE DELLA PRIMA ACCOGLIENZA DEI MSNA;

• SI SUPERA IL PRECEDENTE REGIME CHE DISTINGUEVA I MINORI NON

ACCOMPAGNATI RICHIEDENTI ASILO DAI NON RICHIEDENTI ASILO;

MINORE NON ACCOMPAGNATO : LO STRANIERO DI ETÀ INFERIORE AGLI ANNI

DICIOTTO, CHE SI TROVA, PER QUALSIASI CAUSA, NEL TERRITORIO NAZIONALE, PRIVO

DI ASSISTENZA E RAPPRESENTANZA LEGALE

(art. 2, lett. e), d.lgs. 142/2015; L. 7 aprile 2017, n. 47 (art. 2);

• VIENE DEFINITA LA FILIERA DELL’ACCOGLIENZA (D.LGS. 142/2015; Legge 47/2017):

- PRIMISSIMA ACCOGLIENZA - ATTIVAZIONE DI STRUTTURE GOVERNATIVE AD ALTA

SPECIALIZZAZIONE CON FUNZIONI DI IDENTIFICAZIONE, DI EVENTUALE

ACCERTAMENTO DELL’ETÀ E DELLO STATUS, INDIVIDUATE ED AUTORIZZATE DALLE

REGIONI CON IL COORDINAMENTO DEL MINISTERO DELL’INTERNO;

- SECONDO LIVELLO DI ACCOGLIENZA DI TUTTI I MINORI STRANIERI NON

ACCOMPAGNATI NELL’AMBITO DELLO SPRAR, ADEGUATAMENTE POTENZIATO E

FINANZIATO.

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IL SISTEMA ITALIANO DI PROTEZIONE

1) "PER LE ESIGENZE DI SOCCORSO E DI PROTEZIONE IMMEDIATA, I MINORI NON

ACCOMPAGNATI SONO ACCOLTI IN STRUTTURE GOVERNATIVE DI PRIMA

ACCOGLIENZA A LORO DESTINATE [...] PER IL TEMPO STRETTAMENTE

NECESSARIO, COMUNQUE NON SUPERIORE A TRENTA GIORNI,

ALL'IDENTIFICAZIONE, CHE SI DEVE CONCLUDERE ENTRO DIECI GIORNI, E

ALL'EVENTUALE ACCERTAMENTO DELL'ETA',

NONCHE' A RICEVERE, CON MODALITA' ADEGUATE ALLA LORO ETA', OGNI

INFORMAZIONE SUI DIRITTI RICONOSCIUTI AL MINORE E SULLE MODALITA' DI

ESERCIZIO DI TALI DIRITTI, COMPRESO QUELLO DI CHIEDERE LA PROTEZIONE

INTERNAZIONALE.

ART 19 D.LGS. 142/2015

ART. 4 DELLA L. 47/2017 MODIFICA L'ART. 19, C. 1 D.LGS. 142/15

(DECRETO MINISTERIALE 1/09/2016 ISTITUISCE I CENTRI MINISTERIALI)

PER ESIGENZE DI 1^ SOCCORSO E PROTEZIONE IMMEDIATA:

STRUTTURE GOVERNATIVE A LORO DESTINATE, PER

IDENTIFICAZIONE (CHE SI DEVE CONCLUDERE ENTRO 10 GG.)

O PER EVENTUALE ACCERTAMENTO ETÀ

PER FORNIRE INFORMAZIONI, ANCHE SULLA PROTEZIONE

INTERNAZIONALE

PER IL TEMPO STRETTAMENTE NECESSARIO

CMQ NON SUPERIORE A 30 GG.

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2) TUTTI I MSNA (RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E NON)

HANNO ACCESSO ALLE MEDESIME MISURE DI ACCOGLIENZA

NELL’AMBITO DELLO SPRAR;

3) IN ASSENZA DI POSTI DISPONIBILI L’ACCOGLIENZA È OPERATA

DALL’ENTE LOCALE CHE PUO’ ACCEDERE AI FONDI DEL FONDO

NAZIONALE PER L’ACCOGLIENZA DEI MINORI STRANIERI, EX ART. 1, CO.

181 L. 190/2014;

3-BIS. ATTIVAZIONE DA PARTE DELLE PREFETTURE DI STRUTTURE

RICETTIVE TEMPORANEE ESCLUSIVAMENTE PER MSNA, CON CAPIENZA

MAX DI 50 POSTI. SONO ASSICURATI I SERVIZI INDICATI DAL CO. 1 E PER

IL TEMPO STRETTAMENTE NECESARIO AL TRASFERIMENTO NELLE

STRUTTURE DI CUI AI CO. 2 E 3 DEL PRESENTE ARTICOLO. MAI MINORI

SOTTO I 14 ANNI.

È FATTO DIVIETO DI TRATTENIMENTO O ACCOGLIENZA NEI CAS ADULTI E

CIE/CPR

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LA SITUAZIONE DELL’ACCOGLIENZA DEI MSNA OGGI IN ITALIA

NELLA PRIMA ACCOGLIENZA RIENTRANO:

- I CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA FINANZIATI CON RISORSE A

VALERE SUL FONDO FAMI (FONDO ASILO MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE) E

GESTITI DALLA STRUTTURA DI MISSIONE DEI MSNA PRESSO IL MINISTERO

DELL’INTERNO

- LE STRUTTURE RICETTIVE TEMPORANEE ATTIVATE DAI PREFETTI SULLA

BASE DELL’ART. 19, COMMA 3 BIS DEL D.LGS 142/2015 (C.D. “CAS MINORI”)

- LE STRUTTURE DI PRIMA ACCOGLIENZA ACCREDITATE/AUTORIZZATE DAI

COMUNI O DALLE REGIONI COMPETENTI E CONVENZIONATE CON I COMUNI.

NELLA SECONDA ACCOGLIENZA RIENTRANO:

- STRUTTURE AFFERENTI ALLA RETE DEI PROGETTI SPRAR

CHE INCLUDONO ANCHE PROGETTI FAMI DI SECONDA ACCOGLIENZA

- TUTTE LE STRUTTURE DI SECONDO LIVELLO ACCREDITATE/AUTORIZZATE A

LIVELLO REGIONALE O COMUNALE IN CONVENZIONE CON I COMUNI.


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LA SITUAZIONE DELL’ACCOGLIENZA DEI MSNA OGGI IN ITALIA:

- SPERIMENTAZIONE ATTUATA NEI CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA AVVIATI

IL FAMI (CHE ATTUALMENTE CONTANO UN MIGLIAIO DI POSTI- 22 PROGETTI PER

1.050 POSTI) MA NON ATTIVAZIONE DEI CENTRI GOVERNATIVI;

- L’ATTIVAZIONE DA PARTE DEI PREFETTI DI STRUTTURE RICETTIVE TEMPORANEE

ESCLUSIVAMENTE DEDICATE (EX COMMA 3 BIS DELL’ART. 19) IN CASO DI

MOMENTANEA INDISPONIBILITÀ DI POSTI, HA CREATO STORTURE NEL SISTEMA

DELL’ACCOGLIENZA E DIFFERENZE NEI SERVIZI A TUTELA DEI MSNA. ATTUALMENTE

RISULTANO OLTRE 900 POSTI NELLE STRUTTURE ATTIVATE DAI PREFETTI;

- SONO 143 I PROGETTI SPRAR DEDICATI AI MSNA E 3.488 I POSTI

SPECIFICATAMENTE DESTINATI ALLA SECONDA ACCOGLIENZA DEI MSNA

NELL'AMBITO DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PER RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI;

- L'ASSISTENZA E L’ACCOGLIENZA CONTINUA A ESSERE GARANTITA IN GRAN

PARTE DAL COMUNE IN CUI IL MINORE SI TROVA O VIENE ACCOMPAGNATO DALLE

FORZE DELL’ORDINE, CON LA POSSIBILITÀ, PER I COMUNI INTERESSATI, DI

ACCEDERE A CONTRIBUTI EROGATI DAL MINISTERO DELL'INTERNO (UN

CONTRIBUTO PRO DIE PRO CAPITE, NELLA MISURA MASSIMA DI 45 EURO PRO

CAPITE PRO DIE).

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RIFLESSIONI CONCLUSIVE IL SISTEMA ITALIANO DI ACCOGLIENZA E’ IN MOVIMENTO, MA PER PORTARLO A

COMPIMENTO RISULTA NECESSARIO:

- PUNTARE SULLA ORDINARIETA’ DEL SISTEMA E SULLA FILIERA DELL’ACCOGLIENZA

DEFINITA NEL D.LGS. 142/2015 E RIPRESA NELLA LEGGE 47/2017

- GARANTIRE UNA PRIMA ACCOGLIENZA ADEGUATA SU TUTTO IL TERRITORIO

NAZIONALE ATTRAVERSO L’ATTIVAZIONE DEI CENTRI GOVERNATIVI A REGIA

NAZIONALE

- RENDERE PROGRESSIVAMENTE LO SPRAR L’UNICO SISTEMA DI SECONDA

ACCOGLIENZA PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI ATTRAVERSO LA

DIFFUSIONE DELLE PROGETTUALITA’ DEDICATE NELL’AMBITO DEL SISTEMA DI

ACCOGLIENZA PUBBLICO CHE SI OCCUPA DELL’ACCOGLIENZA INTEGRATA DEI RAR

E DEI MSNA E CHE PERMETTE ANCHE AI PICCOLI COMUNI DI METTERSI IN RETE (IN

FORMA AGGREGATA) E STRUTTURARE PERCORSI DI ACCOGLIENZA

-

- PUNTARE SULL’UNIVERSALITA’ DEGLI INTERVENTI DI WELFARE NON FAVORENDO

CIRCUITI SPECIALI DI ACCOGLIENZA DEDICATI ESCLUSIVAMENTE AI MINORI

STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

- INVESTIRE SULLA COLLABORAZIONE SINERGICA TRA ATTORI E POLICY MAKERS

COINVOLTI NEL SISTEMA DI ACCOGLIENZA E PROTEZIONE.

WEB SEMINAR I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI … · L'Italia è molto diversa dal Marocco, e io...

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