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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE DI SALERNO Il presente Piano dell’Offerta Formativa si propone di correlare l’istituzione scolastica alle esigenze del contesto sociale, culturale ed economico del territorio. In esso sono evidenziati, la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa adottata dall’Istituto nell’ambito dell’autonomia e gli elementi costitutivi del servizio che l’istituzione scolastica erogherà all’utenza . Tale documento rappresenta l’integrazione di tutte le iniziative educative e didattiche che attengono al perseguimento degli obiettivi formativi che la scuola si propone di raggiungere nel quadro degli obiettivi formativi nazionali.

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE DI

SALERNO

Il presente Piano dell’Offerta Formativa si propone di correlare l’istituzione scolastica alle esigenze del contesto sociale, culturale ed economico del territorio.In esso sono evidenziati, la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa adottata dall’Istituto nell’ambito dell’autonomia e gli elementi costitutivi del servizio che l’istituzione scolastica erogherà all’utenza .

Tale documento rappresenta l’integrazione di tutte le iniziative educative e didattiche che attengono al perseguimento degli obiettivi formativi che la scuola si propone di raggiungere nel quadro degli obiettivi formativi nazionali.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA30 settembre 1961 n° 1874

Istituzione di un Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura in Salerno

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Veduta la legge 13 giugno 1931, n. 889, sul riordinamento della istruzione mediatecnica;

Veduto il regio decreto 3 marzo 1934, n. 883, che approva il testo unico della comunale e provinciale;Veduto l’art. 9 del regio decreto-legge 21 settembre 1938, n.2038, convertito nella

legge 2 giugno 1939, n. 739;Sulla proposta del Ministero Segretario di Stato per la pubblica istruzione, di

concerto con quelli per l’interno e per il tesoro;

Decreta

Art. 1

A decorrere dal 1° ottobre 1961 è istituita in Salerno una Scuola avente finalità ed ordinamento speciali che assume la denominazione di Istituto professionale di Stato per l’Agricoltura.

Art. 2

Il predetto Istituto professionale ha lo scopo di preparare personale idoneoall’esercizio delle attività di ordine esecutivo nei vari settori dell’agricoltura.

Esso è costituito dalle seguenti scuole professionali ciascuna delle qualicomprende varie sezioni :

1) Scuola professionale per l’agricoltura generica con sezioni per :esperto coltivatore ( n. 2 sezioni ) ;

2) Scuola professionale per la macchina agraria, con sezioni per :meccanico agrario ( n. 2 sezioni ) ;

3) Scuola professionale per la frutticoltura, con sezione per :frutticoltore ;

4) Scuola professionale per la zootecnica e il caseificio, con sezione per :casaro.

Art. 3

Presso l’Istituto potranno essere Istituiti:

a) corsi di specializzazione per qualificati che aspirano a diventare specializzati;

b) corsi di perfezionamento per qualificati e specializzati ;c) corsi di integrazione professionale per gruppi di mestieri affini;d) corsi preparatori .

Art. 4

Le sezioni sono di durata variabile da due a cinque anni in relazione alleesigenze professionali a possono essere diurne e serali .I corsi possono avere durata vari a superiore ed un anno.

Art. 5

Con deliberazione del Consiglio di amministrazione sottoposta alla approvazionedel Ministero della Pubblica Istruzione, previo parere del Consorzio provinciale perl’Istruzione tecnica sono stabilite le sezioni ed i corsi che debbono funzionare ognianno nell’Istituto e vengono fissate le particolari modalità di attuazione.

Le variazioni annuali da apportare al numero ed ai tipi delle varie scuole, sezionie corsi, potranno essere disposte sempre che la relativa spesa possa rientrare nelledisponibilità di bilancio dell’Istituto.

Qualora tale spesa, ritenuta indispensabile dal Consiglio di amministrazione, non possa essere sostenuta dal bilancio dell’Istituto, potrà provvedersi all’istituzione di nuove scuole, sezioni e con i fondi annualmente stanziati nel bilancio del Ministero della pubblica istruzione per l’istituzione di nuove scuole e Istituti di istruzione tecnica e professionale.

Art. 6

Con decreto del Ministero per la pubblica istruzione saranno stabiliti i profili professionali, gli orari e i programmi delle sezioni e dei corsi.

I periodi di lezioni, di esercitazioni e di vacanze vengono determinati, caso dal preside, d’accordo col Consiglio di presidenza, in relazione alle particolari esigenze degli insegnanti e degli allievi.

Art. 7

L’Istituto può avere scuole coordinate anche in altri Comuni, costituendo, ognunadi esse, una unità tecnica-didattica.

Tali scuole possono avere le stesse sezioni o sezioni diverse da quelle dellasede centrale.

Art. 8

L’Istituto assolve ai propri compiti con addestramenti pratici, integrati da insegnamenti culturali e tecnici, in relazione alle esigenze delle varie attività lavorative.

Art. 9

Nelle sezioni delle scuole professionali indicare nel precedente art. 2 si impartiscono i seguenti insegnamenti : educazione civica e cultura generale ; materie professionali ; religione ; educazione fisica.

Art. 10

Alle scuole professionali dell’Istituto possono accedere, senza esami di ammissione, i licenziati dalla scuola media e i licenziati dalla scuola secondaria di avviamento professionale di qualsiasi tipo e, mediante esame di ammissione, coloro che, sforniti di tali licenze, abbiamo compiuto il 14° anno di età.

In ogni caso l’ammissione ai corsi di cui alle lettere a), b) e c) dell’anzidetto art.3, saranno stabilite dal Consiglio di amministrazione ed approvate dal competente Consorzio provinciale per l’istruzione tecnica.

Art. 11

Al termine del corso di ciascuna sezione delle scuole professionali gli alunni sostengono gli esami finali per il conseguimento del diploma di qualifica.

Al termine dei corsi di cui alle lettere a), b) e c) del precedente art. 3 gli alunni conseguono un attestato.

Art.12

Le Commissioni di esami sono costituite dal direttore della scuola, da insegnanti di materie tecniche e da insegnanti tecnici pratici della scuola stessa e da due esperti delle categorie economiche e produttive interessate anche non appartenenti all’Amministrazione dello Stato.

Art.13

Le tasse scolastiche di ammissione, di frequenza, di esame e di diploma sono stabilite nella stessa misura di quelle fissate per gli Istituti tecnici agrari.

Agli alunni può, inoltre, essere richiesto un contributo per il consumo di materie prime, nonché un deposito di garanzia per eventuali danni.

La misura del contributo e del deposito è fissata dal Consiglio di amministrazione può disporre la concessione di premi e sussidi a favore degli allievi.

Art. 14

L’Istituto è dotato di personalità giuridica e di autonomia amministrativa, ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero della pubblica istruzione.

Il governo amministrativo dell’Istituto è affidato ad un Consiglio di amministrazione costituito come appresso :

due rappresentanti del Ministero della pubblica istruzione ;due rappresentanti della Cassa per il Mezzogiorno ;un rappresentante dell’Amministrazione provinciale ;un rappresentante del comune ;un rappresentante della Camera di commercio, industria e agricoltura ;il preside dell’Istituto, che ha voto deliberativo ed esercita le funzioni di segretario .la nomina del Consiglio di amministrazione è disposta con decreto del Ministero per

la pubblica istruzione, il quale nomina, altresì, tra i consiglieri il presidente.Possono essere chiamati a far parte del Consiglio quelle persone e quegli enti che

diano un notevole contributo tecnico o economico al funzionamento dell’Istituto.

Art. 15

Il riscontro della gestione finanziaria e amministrativa dell’Istituto è due revisori dei conti, dei uno è nominato dal Ministero della pubblica istruzione e l’altro dal Ministero per il tesoro.

I revisori esaminato il bilancio preventivo e il conto consuntivo e compiono tutte le verifiche necessarie per assicurarsi del regolare andamento della gestione e l’istituto.

I revisori sono nominati per la durata di un trienni e possono essere confermati.

Art. 16

Il Consiglio di amministrazione dura in circa tre anni.Quando ne sia riconosciuta la necessità il Ministero per la pubblica istruzione

scioglie, con suo decreto, il Consiglio di amministrazione e nomina un commissario governativo per l’amministrazione straordinaria, fissando il termine entro il quale il Consiglio di amministrazione dovrà essere ricostituito.

Art. 17

A capo dell’Istituto è un preside il quale è, in ogni caso, dispensato dall’obbligo dell’insegnamento. Egli sovrintende all’andamento didattico e disciplinare dell’Istituto e ne ha la direzione amministrativa.

A capo di ogni scuola è un direttore che risponde verso il preside dell’andamento didattico e disciplinare della scuola da lui diretta.

Le funzioni di direttore sono affidate per incarico dal Consiglio di amministrazione, su proposte del preside, di regola ad insegnanti di ruolo di materie tecniche.

Presso l’Istituto funziona un Consiglio di presidenza costituito dal preside che lo preside, dai direttori di scuole o da uno o più insegnanti tecnici pratici.

Il Consiglio di presidenza coadinra il preside nel governo didattico e disciplinare dell’Istituto, cura la organizzazione dei vari insegnamenti e loro mutuo collegamento e da parere su ogni altra questione di carattere didattico e organizzativo.

Art. 18

Il posto di preside è conferito mediante pubblico concorso per titoli e per esami tra gli insegnanti di ruolo di materie tecniche degli Istituti professionali per l’agricoltura e degli Istituti tecnici agrarie che abbiano la la necessaria competenza specifica in materia e che siano in possesso degli altri requisiti previsti dal decreto del Capo provvisorio dello Stato n. 629 del 21 aprile 1947.

Art. 19

Il personale direttivo, insegnante e tecnico di ruolo che, alla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, trovasi in servizio nell’Istituto professionale e che, per l’attività svolta, abbia di strato particolare competenza e perizia nelle mansi esercitate, può essere inquadrato nell’organico dell’Istituto professionale su proposta del Consiglio di amministrazione, previo parere di una Commissione unica nominata dal ministero della pubblica istruzione quale sottoporrà il suddetto personale ad un altro sito colloquio su argomenti attinenti al posto da coprire.

Il personale ritenuto meritevole di inquadramento è collocato nel posto previsto nell’annessa tabella organica, conservando i diritti acquisti di carriera e di stipendio previsti dall’art.6 del regio decreto – legge 6 maggio 1923, n. 1034.

La tabella organica annessa al presente decreto, vista e firmata d’ordine del Presidente della Repubblica, dal Ministero per la pubblica istruzione e da quello per il tesoro, indica le qualifiche e i posti del personale di ruolo e incaricato.

Art. 20

Al personale di ruolo si applicano le disposizioni vigenti per il personale degli Istituti tecnici statali.

Per la nomina del personale incaricato e supplente il Consiglio di amministrazione provvede direttamente, in conformità delle concrete necessità dell’istruzione professionale.

In relazione, sia alle specifiche esigenze dell’addestramento pratico, sia al funzionamento delle officine e del laboratori, il Consiglio di amministrazione può assumere in servizio temporaneo esperti nel campo della produzione e del lavoro.

Quando funzionino scuole coordinate a norma dell’art. 7 del presente decreto, il personale di ruolo e non di ruolo può essere assegnato dalla presidenza, sia alle scuole della sede centrale, sia a quelle coordinate che, ad ogni effetto, sono considerate sedi ordinarie di servizio.

Art. 21

Il Consiglio di amministrazione può concedere, annualmente, nei limiti delle disponibilità del proprio bilancio, al personale direttivo, insegnante, tecnico ed amministrativo assegni speciali non computabili, per il personale di ruolo, agli effetti della pensione.

La concessione di tali assegni è subordinata all’esistenza di una o più delle condizioni previste dall’articolo 49 della legge 15 giugno 1931, n. 889, ad eccezione del personale tecnico incaricato e temporaneo per il quale, ferme restando tutte le altre modalità e condizioni indicate dal suddetto art. 49, si prescinde dal limite posto nell’ultimo comma dell’articolo medesimo.

Art. 22

Alle spese di mantenimento dell’Istituto si provvede : con contributo del Ministero della pubblica Istruzione fissato in

L. 50.400.000 ; con gli eventuali contributi degli Enti locali, delle organizzazioni

professionali di categoria e di privati ; con lasciti e donazioni da parte di enti o di privati ; con i proventi delle aziende annesse ; con i contributi degli alunni .

Art. 23

Per quanto riguarda gli oneri a carico degli Enti locali all’Istituto professionale si applicano le disposizioni dell’art. 91, lettera f) del testo unico della legge comunale e provinciale approvato con regio decreto 3 marzo 1934, n. 883 .

Per quanto non è previsto dal presente decreto, si applicano le disposizioni vigenti per gli Istituti di Istruzione tecnica.

L’onere della spesa a carico del Ministero della pubblica istruzione, derivante dall’attuazione del presente decreto, graverà sul cap. 111 dello stato di previsione della spesa del Ministero stesso per l’esercizio 1961-62 e sui capitoli corrispondenti per gli esercizi successivi.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 30 settembre 1961

G R O N CH I Bosco – Taviani – Scelba

Visto, il Guardasigilli :BOSCORegistrato alla Corte dei conti, addì 21 febbraio 1963Atti del Governo, registro n. 165 foglio n. 1 – VILLA

Tabella organica dell’Istituto professionale di Stato per l’agricoltura di Salerno

Numero Qualifica del posti

Personale di ruolo

Preside senza insegnamento ( I categoria ) . . . 1 Cattedre di insegnamento ( ruolo A ) . . . . 6 Insegnanti tecnici pratici ( 1 ) . . . . . 6 Segretario economo . . . . . . 1 Applicati . . . . . . . . 1

Personale incaricato

Incarichi d’insegnamento per complessive ore 48 settimanali Insegnanti tecnici pratici ( 1 ) . . . . . 6 Applicati . . . . . . . . 1 Persone di servizio . . . . . . . 3

(1) Il trattamento economico e di carriera è quello previsto per gli insegnanti tecnici pratici degli Istituti tecnici.

N.B. – Fermo restando il numero complessivo dei posti di ruolo e di quelli da affidare per incarico la materie costituenti le cattedre di insegnamento e le qualifiche da attribuire al personale tecnico saranno determinale con decreto del Ministero per la pubblica istruzione.

Visto, d’ordine del Presidente della Repubblica

Il Ministero per la pubblica istruzione BoscoIl Ministero per il tesoro

Taviani

Finalità formative generali

Gli alunni iscritti a questo Istituto provengono da una realtà socio- economica molto eterogena determinata dal fatto che i centri di origine, dal punto di vista territoriale sono dislocati in un vasta area della provincia Salerno.Da una analisi attenta risulta che gli elementi caratterizzanti i centri di provenienza degli alunni ,sono i preoccupanti livelli di disoccupazione giovanile ed un disagio diffuso che ,pur giungendo solo raramente a livelli di devianza, influenza negativamente la motivazione personale e induce al disimpegno scolastico e a fenomeni di abbandono e di insuccesso scolastico.Per rapportare l’attività didattica alle reali esigenze del contesto lavorativo di riferimento, l’Istituto, in questi ultimi anni ,ha creato una serie di relazioni con il territorio in cui sono dislocate le varie sedi.Attraverso contatti con aziende agricole, industrie agro- alimentari, associazioni di categoria, enti di formazione pubblici e privati, professionisti del settore ,l’Istituto ha definito le principali competenze che gli allievi devono possedere per avere un accesso preferenziale e mirato al mondo del lavoro.Relativamente all’individuazione delle mete formative ,educative e didattiche, questo Istituto intende pertanto :ATTIVARE strategie di supporto agli alunni poco motivati e con maggiori difficoltà di apprendimento.FAVORIRE la conoscenza delle tecnologie informatiche e delle lingue straniere ormai indispensabili per un più facile inserimento nel contesto socio-economico e professionale.POTENZIARE l’orientamento scolastico in vista sia del proseguimento degli studi sia dell’inserimento nel mondo del lavoro.RAFFORZARE ,tramite l’attivazione di maggiori contatti col mondo del lavoro, delle imprese, la dimensione professionale .PROMUOVERE lo svolgimento di attività integrative e complementari coerenti con i bisogni degli alunni e con la necessità di aprire la scuola al territorio.

CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELLE ATTIVITA’ AGRICOLE ED INDUSTRIALI RELATIVE AL BACINO DI PROVENIENZA DEGLI ALUNNI CHE FREQUENTANO l’ISTITUTO.

Dal momento che i vecchi sistemi di coltivazione sono stati gradatamente sostituiti da nuove tecniche che richiedono un’appropriata preparazione e competenza da parte degli operatori del settore e, dal momento che lo sviluppo delle nuove tecnologierichiede nuove professionalità , l’Istituto finalizzerà l’attività didattica alla formazionedelle figure professionali richieste dal mercato.

CENNI STORICI

L’Istituto, sorto dapprima sulla base alla nota Ministeriale n. 7415 del 18 luglio 1961, ha acquistato personalità giuridica ed autonomia amministrativa in seguito alla pubblicazione nella G.U. n. 175 del 18 marzo 1963, del decreto del Presidente della Repubblica n. 1874 del 30 settembre 1961.

Nel primo anno di vita l’Istituto risultava articolato in quattro sedi distinte, dislocate nei Comuni di Salerno ( Lamia ), Castel S.Giorgio, Sassano e Vallo della Lucania; presso tali sedi funzionavano corsi di Qualifica biennali.Nell’anno scolastico 1962/63 le Scuole Coordinate salirono a sette a seguito dell’ istituzione di una “Scuola per Frutticoltori “ in Torre Orsaia e dell’annessione delle sedi di Battipaglia e Gromola che ,fino a tale data risultavano dipendenti dall’Istituto Professionale Agrario di Napoli. Presso tali ultime sedi funzionavano corsi per “Conduttore di Macchine Agricole”(Battipaglia) ed “Esperto Coltivatore”(Gromola).A partire dall’anno scolastico 1964\65, furono istituiti corsi preparatori di durata annuale ai quali potevano accedere coloro che non risultavano in possesso della licenza di Scuola Media .A tali corsi potevano iscriversi anche giovani di età superiore ai 14 anni che ,essendo sforniti di un titolo di studio ,avessero superato un apposito esame di ammissione.Nell’anno scolastico 67\68 il numero delle sedi coordinate sali’ a nove a seguito dell’istituzione delle sedi coordinate di Laviano ,Sala Consilina ed Angri ed alla soppressione nel contempo della sede di Sassano.A partire dall’anno scolastico 69\70 ,presso la sede di Lamia, fu attivato il terzo anno del corso sperimentale per il conseguimento del Diploma di “Agro-Tecnico” previsto dalla legge n.754del 27\10\69.Negli anni scolastici successivi gli stessi corsi sperimentali vennero istituiti anche ad Angri,Battipaglia,Gromola e Sapri.Nel 1988, fra i primi in Italia, l’Istituto aderì, con la sede di Lamia, alla sperimentazione del ”Progetto 92”(istituzione “Terza Area” professionalizzante finanziata dalla Regione) Nell’anno scolastico 89\90 la sperimentazione è stata estesa a tutte le altre sedi dell’Istituto.A partire dall’anno scolastico 1999\2000, a seguito del piano di dimensionamento, l’Istituto risulta costituito dalle sedi di: Angri, Battipaglia, Castel San Giorgio, Gromola e Lamia (Salerno).Gli alunni che frequentano le sedi di Lamia -.Salerno e Gromola conseguono la qualifica di “Operatore –Agro-Ambientale”; agli allievi frequentanti le sedi di Angri,Battipaglia,e Castel San Giorgio,viene rilasciata la qualifica di “Operatore Agro-Ambientale.Il conseguimento di tali qualifiche consente agli allievi di: accedere al quarto anno del corso superiore per “Agrotecnico” partecipare ai concorsi banditi da Enti ed Aziende private o statali accedere al mondo del lavoro come operatori qualificati.Il diploma di maturità di Agrotecnico consente : l’accesso a tutte le facoltà universitarie l’esercizio della libera professione (previa iscrizione all’Albo Professionale degli Agrotecnici) la gestione di piccole e medie aziende agricole l’insegnamento tecnico-pratico la partecipazione ai concorsi pubblici per i quali è richiesto il Diploma di 2° grado di fornire assistenza tecnico-contabile e fiscale alle aziende agricole.

Dati, risorse e strutture dell’Istituto

L’Istituto nel corrente anno scolastico consta di n. 40 classi così distribuite

Sede Classe 1a

n.

Classe 2a

n.

Classe 3a

n.

Classe 4a

n.

Classe 5a

n.

Salerno 2 1 1 1 1

Angri 3 3 2 1 1

Battipaglia 2 2 2 1 1

Capaccio 2 2 2 1 1

Castel San Giorgio

2 2 1 2 1

alunni iscritti: 704

docenti in servizio: 160

personale Ausiliario Tecnico ed Amministrativo: 49

PERSONALE AUSILIARIO TECNICO AMMINISTRATIVOELENCO E FUNZIONI

Il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza nei modi e nei tempi previsti

dalle norme vigenti ,in rapporto di collaborazione con il Capo d’Istituto e con il personale docente.Gli uffici di Segreteria sono aperti al pubblico il martedì e il giovedì fino alle 17,30e gli altri giorni dalle ore 10,00 alle 13,30.

ORGANIGRAMMA SERVIZI DI SEGRETERIAAnno scolastico 2000 – 2001

STANZA n. 1 – UFFICIO PERSONALE :

Unità addette : Sig.ra INCOLINGO Anna Maria - Sig. BARRA Armando - Sig.ra CAPO Annamaria

Gestione personale Docente a T.I. e a T.D. :

Gestione assenze, Dispense, Certificazioni varie, Pensionamenti, archiviazionepratiche ed esatta tenuta dei Fascicoli; Altre relative allo stato giuridico del personale non espressamente elencate.

Gestione personale A.T.A. a T.I. e a T.D. :

Gestione assenze, Dispense, Certificazioni varie, Pensionamenti, archiviazionepratiche ed esatta tenuta dei Fascicoli; Altre relative allo stato giuridico del personale non espressamente elencate.

Gestione personale esperto Terza Area ed Attività Extracurricolari :

Convenzioni, Gestione assenze, Dispense Didattiche – Questionari – Curriculum, Certificazioni Varie, Archiviazione Pratiche ed Esatta Tenuta dei Fascicoli Personali ;altre relative allo stato Giuridico del Personale non espressamente elencate.

Gestione graduatorie d’Istituto :

Soprannumerarietà Docenti ed A.T.A. Formazione delle Graduatorie interne per l’attribuzione delle Funzioni Aggiuntive A.T.A.Formazione delle Graduatorie Aspiranti a Supplenza Temporanea, ConvocazioniCon Proposte contrattuali, stipulazione di Contratti, altre non espressamente richiamate.

Gestione atti Comitato di valutazione

Gestione dei compensi accessori al personale docente :

Ore di approfondimento, sostituzione colleghi assenti, I.D.E.I., gruppo sportivo,eccedenze art.6 comma 1 D.P.R. 209/87

L’assistente amministrativa INCOLINGO Anna Maria provvederà, in particolare,alla informatizzazione delle delibera del Collegio dei docenti curando ancheconservazione del corrispondente supporto carta

STANZA n. 2 – UFFICIO CONTABILITA’ :

Unità addette : Sig.ra DE LUCA Antonella - Sig.ra CAMPAGNA Palmira Sig. VICINANZA Giuseppe

Gestione rapporti con la Direzione Provinciale del Tesoro.

Gestione incarichi Fondo d’Istituto.

Gestione rapporti con Enti locali.

Gestione pratiche relativi alla 626/92.

Gestione automezzi :

coordinamento dei movimenti automezzi, revisioni, tasse di possesso,assicurazioni.

Gestione Visite Guidate, Viaggi d’Istruzione, Sopralluoghi aziendali e Stage Terza Area.

Gestione Pratiche INPS ( DM 10 riepiloghi mensili )

Pratiche di ordine economico relative a tutto il personale della scuola :Assegni nucleo familiare, piccolo prestito, trasmissione cedolini ed altre nonEspressamente richiamate.Ricostruzioni di carriera, istanze di riscatto ai fini pensionistici e buonuscita INPDAP, istanze ricongiunzione legge 29/79, sistemazione contributiva, dichiarazione servizi PRE-RUOLO .

Contabilità Azienda AgrariaGestione ordini di acquisto ed albo fornitori.

L’assistente Tecnico CAMPAGNA Palmira provvederà, in particolare, allaInformatizzazione delle delibera del Consiglio d’Istituto curando anche laconservazione del corrispondente supporto cartaceo.

STANZA n. 3 – UFFICIO ALUNNI :

Unità addette : Sig.ra CASILLO Maria Franca - Sig. SARNO Giuseppe

Gestione degli Alunni :

Iscrizione, Verifica documenti pagamento tasse e contributi scolastici, rilascio certificati, Diplomi di Qualifica e Maturità, Risultati Trimestrali, Quadrimestrali eFinali, pratiche Alunni Portatori si Handicap, altre non espressamenterichiamate.

Gestione Alunni Corsi Terza Area ed Attività Extracurricolari :

Registri delle attività, stage e lezioni teoriche, Esami, rilascio certificati, Diplomi ed altre pratiche non espressamente richiamate.Elezioni e Convocazione organi Collegiali.

Gestione Corsi di Aggiornamento Personale Docente e A.T.A.

Gestione della POSTA ELETTRONICA – INTERNET – INTRANET ( Rivolg. Inform. : Assist. Amm.vo Al Sig. SARNO Giuseppe )

STANZA n. 4 – UFFICIO PROTOCOLLO :

Unità addette : Sig.ra SAGGESE Elena - Sig. PANNULLO Giuseppe

Gestione del Protocollo della corrispondenza in Entrata e in Uscita.Archivio della corrispondenza e Gestione del Titolari Trasmissione Circolari alle Sedi Coordinate.

Gestione dell’Archivio.

Gestione dell’inventario.

STANZA n. 5 – UFFICIO DI RAGIONERIA :

Unità addette : Sig.ra GIORDANO Annarita - Sig.ra DELLA CALCE Pratizia

Collaborazione con il Direttore Amministrativo in particolare per ciò checoncerne il Bilancio dell’Istituzione Scolastica.Magazzino, Ordinativi di pagamento e reversali d’incasso, facile consumo,registro fatture, gestione spese Postali, minute spese distinte versamenti,l’esatta tenuta del giornale di cassa e dei Docenti ed A.T.A. sede LAMIA.

VALUTAZIONE DEL SERVIZIO E PROCEDURE DEI RECLAMI

Al fine di assicurare una adeguata qualità dei servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari gli utenti esprimeranno una propria valutazione sull’efficienza del servizio.

Presso ogni sede è stata predisposta una cassetta per i reclami che può essere utilizzata da docenti, alunni, genitori, personale amministrativo, per segnalare eventuali disservizi o suggerimenti ed assicura che saranno presi in considerazione anche reclami anonimi se gli stessi saranno ritenuti utili a migliorare il servizio.

Al fine di garantire la sicurezza di tutto il personale in servizio ,l’Istituto ha predisposto e diffuso a tutto il personale i documenti di seguito riportati:

Documento sulla sicurezza predisposto ai sensi del D.L 626\94 e sue modifiche Manuale contenente le norme da seguire in caso di emergenza Manuale contenente il programma di prevenzione e protezione destinato a tutto il

personale dell’Istituto Manuale contenente le norme di prevenzione che gli utenti del laboratorio di

chimica sono tenuti a rispettare.

ARTICOLAZIONE DEL CORSO DI STUDI

Il corso di studi dell’Istituto è articolato in due cicli TRIENNIO DI QUALIFICAE’ finalizzato al conseguimento di una buona cultura generale e di una formazione professionale che costituisce una solida base per la successiva specializzazione .

Al termine del triennio gli alunni sostengono l’esame per ottenere il Diploma di qualifica professionale per: “Operatore agro-ambientale” presso le sedi di Salerno e Capaccio “Operatore agro-industriale” presso le sedi di Angri, Battipaglia e Castel San

Giorgio

Al termine del triennio è possibile iscriversi al biennio post-qualifica.BIENNIO POST-QUALIFICAIl corso post- qualifica prevede un quarto e un quinto anno coerenti con il triennio di base ed è caratterizzato da due pacchetti formativi strettamente integrati :uno di organizzazione scolastica , l’altro di competenza regionale(Terza Area)Al termine del biennio si consegue il Diploma di Agrotecnico e la Qualifica di 2 livello

Quadro orario e materie di insegnamento per il biennio comune

Il biennio comune propone lo studio delle fondamentali discipline umanistiche, scientifiche

e tecniche, per garantire agli allievi una solida cultura di base ed una preparazione

propedeutica al successivo corso di studi.

L’area di approfondimento costituisce uno spazio lasciato all’autonoma programmazione

di ciascun consiglio di classe, che ne definisce l’utilizzo con grande flessibilità per

realizzare attività di:

accoglienza, conoscenza, orientamento degli allievi riequilibrio culturale della classe mediante recupero degli svantaggi consolidamento disciplinare approfondimento culturale

MATERIA DI INSEGNAMENTO classe 1a classe 2a

AREA COMUNEItaliano 5 5Storia 2 2Lingua straniera (Inglese) 3 3Diritto ed economia 2 2Matematica ed informatica 4 4Scienze della terra e biologia 3 3Educazione fisica 2 2Religione o materia alternativa 1 1AREA D’INDIRIZZOPrincipi di agricoltura. E tecniche di produzione

5 (5) 3 (3)

Principi di chimica e pedologia 5 (5) 3 (3)Contabilità agraria --- 3 (3)Elementi di disegno professionale 2 (2) ---Ecologia agraria e tutela dell’ambiente --- 3 (3)Fisica e laboratorio 2 2

AREA DI APPROFONDIMENTO* 4 4

TOTALE ORE CURRICULARISETTIMANALI 36 + 4 36 + 4

Tra le parentesi sono indicate le ore di compresenza con Insegnanti Teorico Pratici L’area di approfondimento permette il conseguimento di obiettivi

individuali.

Quadro orario e materie di insegnamentoper il terzo anno di qualifica

Nel terzo anno prevalgono le materie di indirizzo, finalizzate all’acquisizione di una buona professionalità di base, tale da consentire ai giovani anche di lasciare la scuolae di inserirsi nel circuito lavorativo.

L’area di approfondimento, pur lasciata all’autonoma programmazione del consiglio diclasse, viene preferibilmente utilizzata per:

moduli di conoscenza del territorio negli aspetti culturali, sociali ed economici

moduli mirati ad intensificare l’interazione tra le discipline culturali e quelle

professionali

moduli di raccordo con il mondo del lavoro

Terzo anno di qualifica“Operatore Agro Industriale”

(presso le sedi di Angri, Battipaglia e Castel San Giorgio)

Cl. IIIa

Qualifica: Operatore Agro Industriale

MATERIA DI INSEGNAMENTO

AREA COMUNEItaliano 3Storia 2Lingua straniera (Inglese) 2Matematica ed informatica 3Educazione fisica 2Religione o materia alternativa 1

AREA DI INDIRIZZOEcologia agraria 3Biochimica e microbiologia della trasformazione deiprodotti agricoli

5 (4)

Elementi di biotecnologie generali ed agrarie

4 (2)

Tecnologie chimiche agrarie 4 (4)Economia agroalimentare ed elementi di diritto

5

Laboratorio di tecnologie agroalimentari 2

AREA DI APPROFONDIMENTO* 4TOTALE ORE CURRICULARI SETTIMANALI 36 + 4

Tra le parentesi sono indicate le ore di copresenza con InsegnantiTeorico PraticiL’area di approfondimento permette il conseguimento di obiettivi individuali.

Profilo professionaleL’operatore Agro-industriale qualificato ha adeguate conoscenze dei prodotti agricoli utilizzabili

ai fini industriali; ha esperienza dei cicli di produzione, trasformazione e conservazione degli alimenti e delle tecniche che favoriscono il mantenimento delle loro peculiari caratteristiche.

Per tali conoscenze ed esperienze egli è in grado di: usare attrezzature per la produzione dei conservanti; eseguire le operazioni preparatorie per analisi chimiche e microbiologiche di tipo

bromatologihe e quindi collaborare con i tecnici responsabili dei laboratori; collaborare, a livello operativo, nella conduzione di impianti di trasformazione.

E’, inoltre, capace di collaborare con Enti, Organizzazioni ed Organismi Associativi allo scopodi favorire la valorizzazione dei prodotti anche attraverso forme di integrazione mediante lequali vengono posti in risalto i problemi della qualità dei prodotti e le modalità per la loro tutela.

Terzo anno di qualifica“Operatore Agro Ambientale”

(presso le sedi di Salerno e Capaccio)

Cl. IIIa

Qualifica: Operatore Agro AmbientaleMATERIA DI INSEGNAMENTOAREA COMUNEItaliano 3Storia 2Lingua straniera (Inglese) 2Matematica ed informatica 3Educazione fisica 2Religione o materia alternativa 1AREA DI INDIRIZZO

Genio rurale 3(2)Economia dell’azienda agraria 3Ecologia agraria e tutela dell’ambiente 5 (2)Tecnologie chimico-agrarie ed ambientali 5 (2)Tecniche delle produzioni 4 (2)Esercitazioni di ecologia applicata 3AREA DI APPROFONDIMENTO* 4TOTALE ORE CURRICULARISETTIMANALI 36 + 4

Tra le parentesi sono indicate le ore di presenza con Insegnanti Teorico Pratici

* L’area di approfondimento permette il conseguimento i obiettivi individuali.

Profilo professionaleL’operatore Agro-ambientale è in grado di intervenire sia in processi produttivi tesi a

realizzare una agricoltura sostenibile, sia nella identificazione di situazioni ambientali

precarie, operando in maniera aggiornata e contribuendo al rilevamento delle

necessità per la salvaguardia degli ambienti rurali.

Conosce le problematiche fondamentali della organizzazione ed è in grado di attivare

rapporti con i servizi di tutela ambientale ed interscambi necessari per l’attività

gestionale.

Collabora nelle esecuzioni di interventi tesi a risanare situazioni di degrado e ad

impedire l’acuirsi di squilibri agro-ambientali.

Quadro orario e materie di insegnamento per il biennio post-qualifica

La caratteristica del biennio post-qualifica è quella di integrare l’istruzione nella scuola con

la formazione professionale specialistica, che in Italia è di competenza delle Regioni.

I curricoli dei corsi post-qualifica si compongono di:

- un blocco di discipline umanistico-scientifiche (area comune), che concorrono al conseguimento di una solida preparazione e formazione di base;

- un’area di professionalizzazione finalizzata (area delle discipline di indirizzo), di approfondimento dei contenuti professionali, essenziale sia per costruire una cultura scientifico-tecnologica sia per rendere possibile l'innesto di capacità ed abilità specifiche; tale area è strettamente collegata all’area di specializzazione;

- un'area di formazione specialistica (terza area) da gestire in collaborazione con le Regioni e con il sistema produttivo. E’ articolata in 180 ore di lezioni teoriche e 120 ore di stage per ciascun anno.

L’area di formazione specialistica, si svincola dalle logiche organizzative della

scansione settimanale del tempo-scuola; ad essa restano riservate n. 6 ore

settimanali e moduli intensivi da svolgere nei modi e nei tempi definiti in sede

progettuale.

Le lezioni sono svolte essenzialmente da esperti del mondo del lavoro; gli stage

presso le strutture dell’istituto e presso aziende agricole ed agro-industriali site

nelle zone in cui sono ubicate le diverse sedi dell’istituto stesso oltre che in

aziende leader dei settori di riferimento, al fine di consentire agli allievi

l’acquisizione delle competenze operative delle reali fasi produttive.

Questo complesso impianto curricolare offre agli allievi una formazione professionale in grado di facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro e, nei contesti di riferimento.

Biennio post-qualificaMaturità agrotecnico

MATERIA DI INSEGNAMENTO Cl. IVa Cl. Va

AREA COMUNEItaliano 4 4Storia 2 2Lingua straniera (Inglese) 3 3

Matematica 3 3Educazione fisica 2 2Religione o materia alternativa 1 1AREA DI INDIRIZZOEcologia applicata 3 3Tecniche di prod.ne, trasformazione valorizzazionedei prodotti

4(3) 4 (2)

Contabilità tecnica e tecn. amm.va 3 (2) ---Economia agraria 2 3 (3)Economia dei mercati agricoli --- 2Diritto e legislazione 3 3

TOTALE ORE CURRICULARI SETTIMANALI

30 30

AREA DI SPECIALIZZAZIONE 300 300

Profilo professionaleL’Agrotecnico è in grado di attivare gestioni aziendali, di fornire assistenza

tecnico economica e tributaria alle aziende ed agli organismi cooperativi ed

Associativi del settore, di riassumere le indicazioni dei mercati nazionali e

comunitari interpretandone le tendenze, di indirizzare conseguentemente le

scelte e quindi gli orientamenti produttivi e trasformativi aziendali.

Operando con piena consapevolezza delle realtà regionali e delle prospettive

nazionali e sovranazionale è altresì capace di collegare la produzione con il

mercato, indirizzando le attività produttive verso la completa integrazione con

l’organizzazione della distribuzione e dei consumi, nel pieno rispetto degli

equilibri ambientali

Il diploma di agrotecnico consente:

L’accesso a tutte le facoltà universitarie

L’ammissione ai concorsi pubblici

L’inserimento nel mondo del lavoro pubblico e privato

La libera professione

La libera professione consente di:

Curare la gestione tecnico-economica e tributaria

di piccole e medie aziende

Assistere processi produttivi di aziende agricole singole

e associate

Assistere le aziende nei processi di trasformazione

e commercializzazione

Prevedere piani di assistenza tecnica nei processi agricoli

Prevedere interventi per la difesa dell’ambiente nei

territori rurali

CRITERI PER LA VALUTAZIONE E LA VERIFICAIl momento della verifica e della valutazione fornisce le basi per un giudizio che non i

limiterà ad accertare il profitto individuale di ciascun allievo e classificarne il suo

apprendimento ma servirà soprattutto ad assumere informazioni sul processo di

insegnamento-apprendimento per orientarlo modificarlo secondo la necessità.

Per questo motivo il processo valutativo per l’alunno non avrà mai funzione selettiva, ma

piuttosto sarà di tipo formativo e non avverrà al termine dell’iter di apprendimento ma

durante tutto il processo di apprendimento.

Le principali fasi della valutazione saranno suddivise in:

valutazione iniziale o diagnostica - sulla base della quale si procederà alla

individuazione degli obiettivi formativi e didattici perseguibili dal piano di lavoro

annuale;

valutazione in itinere o monitoraggio - diretta a verificare il raccordo tra gli obiettivi

prefissati ed i risultati raggiunti e a modificare, inoltre, il piano di lavoro attraverso

intervento di recupero per gli allievi in difficoltà;

valutazione finale o di processo – attuata con prove scritte, orali, strutturate e

finalizzata all’accertamento del raggiungimento degli obiettivi previsti in ordine non solo

al processo didattico ma anche a quello formativo.

La valutazione costituirà in questo modo una sorta di bilancio complessivo sul livello di

maturazione ed evidenzierà la crescita culturale ed umana dell’alunno tenendo conto dei

risultati delle prove nonché dell’impegno, della partecipazione e del metodo di studio

senza mai prescindere raggiungimento degli obiettivi disciplinari prefissati.

La verifica La fase di verifica dovrà essere strettamente correlata con le attività svolte durante il

processo educativo e non si ridurrà al controllo delle conoscenze degli alunni ma

verificherà il grado di apprendimento raggiunto.

Le verifiche, infatti, saranno intese come momento di valutazione del patrimonio cognitivo

del singolo e momento di controllo dell’attività svolta dal docente;

esse riscontreranno:

cosa funzione e cosa dovrebbe funzionare meglio

cosa non funziona e le cause del cattivo funzionamento.

AREA DI FORMAZIONE SPECIALISTICA(terza area)

Sede di Salerno- classe 4a

“Addetto alla gestione dell’azienda vivaistica floricola e ornamentale”

a.s. 2000/2001- 1° anno di corso a.s. 2001/20001- 2° anno di corso

Il comparto floricolo Il sostegno finanziario all’azienda vivaistica

Gli impianti per la protezione delle colture

La nascita dell’azienda e le forme societarie

Materiale di propagazione Produzione di fiore reciso e di fronde ornamentali

La nutrizione e i fabbisogni idrici Produzione di piante ornamentali da interno e da esterno

Le avversità delle piante ornamentali La difesa antiparassitaria

Il contesto socio-economico dell’azienda

La gestione dell’azienda florovivaistica

La commercializzazione

L’attività di marketing

StageLaboratorio di micropropagazioneAz. Floricola “Agrifiorita” (SA)Az. Floricola “Mediflora” (SA)Vivai “Torsanlorenzo” (Roma)

Descrizione della figura professionale:

L’“Addetto alla gestione dell’azienda vivaistica floricola e ornamentale” ha capacità di gestione complessiva di un’azienda in tutte le sue aree funzionali.Di sua competenza è la scelta delle strutture e delle tecniche colturali sia tradizionali che alternative più opportune per l’ottenimento di produzioni floricole di qualità. E’ in grado di esprimere capacità di intervento sia nell’ambito aziendale, curando gli aspetti della gestione e dell’amministrazione dell’attività produttiva, compresi i problemi economico fiscali, sia nei collegamenti delle aziende con il mercato realizzando analisi, previsioni, indicazioni di scelte, assistenza alla commercializzazione.

Mansioni: - Gestione tecnica e commerciale di aziende vivaistiche floricole ed ornamentali;.

Ambito di impiego:- Aziende vivaistiche floricole e ornamentali

Sede di Salerno - classe 5a

“Addetto alla Assicurazione Qualità ed al Sistema di Gestione ambietale nelle filiere agro-alimentari”

a.s. 1999/2000 - 1° anno di corso a.s. 2000/2001 - 2° anno di corso

Il diritto Alimentare La qualità nelle filiere agro-alimentari

L’autocontrollo dell’industria alimentare

Gli operatori nella catena della qualità

Il controllo ufficiale dei prodotti alimentari

Le Norme UNI EN ISO 9000 e 14000

L’autocontrollo dell’azienda Gli strumenti operativi del Sistema Qualità e del Sistema di Gestione Ambientale

L’etichettatura, la presentazione e la

Pubblicità dei prodotti alimentari

La certificazione e gli organi di accreditamento e di certificazione

Le produzioni biologiche La valutazione del Sistema Qualità e del Sistema di Gestione ambientale

La produzione di prodotti alimentari

La tutela dell’ambiente

StageImpianti di trasformazione dell’IstitutoIndustrie agroalimentari prov. SalernoIndustrie agroalimentari prov. Parma e Modena

Descrizione della figura professionale:

Di sua competenza è la valutazione delle tecniche agronomiche, nonchè la scelta dei processi di conservazione e trasformazione dei prodotti da adoperare per l’ottenimento di produzioni di qualità

Sa individuare le responsabilità ed i coinvolgimenti nella gestione di un Sistema Qualità di tutti i soggetti che operano nel settore produttivo.

Sa individuare nella filiera agro-alimentare ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per la qualità dei prodotti.

Sa controllare la qualità a diversi livelli della filiera E’ capace di applicare le Norme ISO 9000 e ISO 14000 alle diverse realtà

aziendali delle piccole e medie aziende del settore

Mansioni: Addetto al controllo della qualità a diversi livelli della filiera e alla gestione del Sistema Qualità e del Sistema di Gestione ambientale.

Ambito di impiego:Aziende e cooperative agricole; industrie agro-alimentari.

Sede di Angri- classe 4a

“Addetto alla gestione dell’azienda vivaistica floricola e ornamentale”

a.s. 2000/2001 - 1° anno di corso a.s. 2001/2002- 2° anno di corso

Il comparto floricolo Il sostegno finanziario all’azienda vivaistica

Gli impianti per la protezione delle colture

La nascita dell’azienda e le forme societarie

Materiale di propagazione Produzione di fiore reciso e di fronde ornamentali

La nutrizione e i fabbisogni idrici Produzione di piante ornamentali da interno e da esterno

Le avversità delle piante ornamentali

La difesa antiparassitaria

Il contesto socio-economico dell’azienda

La gestione dell’azienda florovivaistica

La commercializzazione

L’attività di marketing

Stage

Aziende floroviv. in prov.di SalernoVivai “Torsanlorenzo” (Roma)

Descrizione della figura professionale:

L’ “Addetto alla gestione dell’azienda vivaistica floricola e ornamentale” ha capacità di gestione complessiva di un’azienda in tutte le sue aree funzionali.Di sua competenza è la scelta delle strutture e delle tecniche colturali sia tradizionali che alternative più opportune per l’ottenimento di produzioni floricole di qualità. E’ in grado di esprimere capacità di intervento sia nell’ambito aziendale, curando gli aspetti della gestione e dell’amministrazione dell’attività produttiva, compresi i problemi economico fiscali, sia nei collegamenti delle aziende con il mercato realizzando analisi, previsioni, indicazioni di scelte, assistenza alla commercializzazione.

Mansioni: - Gestione tecnica e commerciale di aziende vivaistiche floricole ed ornamentali;.

Ambito di impiego:- Aziende vivaistiche floricole e ornamentali

Sede di Angri- classe 5a

“Addetto alla Assicurazione Qualità ed al Sistema di Gestione ambietale nelle filiere agro-alimentari”

a.s. 1999/2000 - 1° anno di corso a.s. 2000/2001 - 2° anno di corso

La qualità nelle aziende alimentari I prodotti conservieri

Legislazione a sostegno della qualità

Gli Enti di verifica

Le alterazioni microbiche e la stabilizzazione

Le Norme UNI EN ISO 9000 e 14000

Gli operatori nella catena della qualità

Gli strumenti operativi del Sistema Qualità e del Sistema di Gestione Ambientale

La fuiliera agroalimentare in Campania

La certificazione e gli organi di accreditamento e di certificazione

Tecnologia di trasformazione del pomodoro

La valutazione del Sistema Qualità e del Sistema di Gestione ambientale

Il controllo qualità L’industria conserviera e la CEE

Il sistema HACCP

Energia, Ambiente e sviluppo sostenibile

StageImpianti di trasformazione dell’IstitutoIndustrie agroalimentari prov. SalernoIndustrie agroalimentari prov. Parma e Modena

Descrizione della figura professionale:

Di sua competenza è la valutazione delle tecniche agronomiche da adoperare per l’ottenimento di produzioni di qualità nonchè la scelta dei processi di conservazione e trasformazione dei prodotti

Sa individuare le responsabilità ed i coinvolgimenti nella gestione di un Sistema Qualità di tutti i soggetti che operano nel settore produttivo.

Sa individuare nella filiera agro-alimentare ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per la qualità dei prodotti.

Mansioni: Addetto agli aspetti tecnici della produzione, conservazione e trasformazione dei prodotti; al controllo della qualità a diversi livelli della filiera e alla gestione del Sistema Qualità e del Sistema di Gestione ambientale.

Ambito di impiego:Aziende e cooperative agricole ed industrie agroalimentari

Sede di Battipaglia - classe 4a

“Addetto alle certificazioni e produzioni agroalimentari con metodo biologico”

a.s. 2000/2001 - 1° anno di corso a.s. 2001/2002 - 2° anno di corso

Introduzione all’agricoltura biologica Allevamento e produzioni zootecniche con metodo biologico

Panorama normativo Condizionamento e trasformazione dei prodotti biologici

Applicazione delle norme e modulistica

Certificazione e sistema qualità dei prodotti biologici

Coltivazione in biologico delle colture erbacee ed arboree

Marketing e commercializzazione

Informatica gestionale Piante ornamentali con metodo biologico

StageAzienda agricola dell’IstitutoAz. ad agr. biologica della prov. di SalernoAz. ad agr. biologica della prov. di Chieti e Pescara

Descrizione della figura professionale:L’Addetto alla certificazione e produzioni agroalimentari con metodo biologico, è in grado di: attuare piani di conversione alla agricoltura biologica; attuare piani di riconversione alla

zootecnia biologica; applicare le tecniche agronomiche previste dall’agricoltura biologica; compilare la modulistica ed i registri necessari per l’inserimento e/o il mantenimento

delle aziende nel sistema di controllo e certificazione delle produzioni biologiche svolgere controlli ed ispezioni nell’ambito dei citati sistemi di controllo e certificazione; scegliere le più opportune tecnologie e mezzi di condizionamento e trasformazione del

prodotto nel rispetto della normativa comunitaria e dei disciplinari di produzione degli organismi riconosciuti;

scegliere le migliori forme di presentazione del prodotto e della azienda, utilizzare i più opportuni canali di commercializzazione, in relazione al mercato delle produzioni tipiche mediterranee ottenute da agricoltura biologica.

Mansioni: Saper rispondere alle esigenze produttive di un’azienda ad ordinamento biologico governandone e migliorandone caratteristiche tecnologiche e potenzialità produttive. Saper svolgere controlli ed ispezioni nell’ambito dei sistemi di controllo e certificazioni.

Ambito di impiego:- Aziende ortofrutticole, zootecniche e di condizionamento e trasformazione delle relative produzioni.- Enti ed Organismi pubblici del settore.

Sede di Battipaglia- classe 5a

“Addetto alla trasformazione ed al Sistema Qualità nell’industria lattiero-casearia”

a.s. 1999/2000 - 1° anno di corso a.s. 2000/2001 - 2° anno di corso

I fattori influenzanti la qualità del latte La qualità nelle aziende alimentari

Chimica e fisica del latte Il Sistema HACCP

Nozioni di microbiologia lattiero-casearia

Gli strumenti operativi del Sistema Qualità

Mungitura e qualità del latte Gestione del caseificio

Il controllo qualità Tecnologia casearia

Legislazione La qualità di processo e di prodotto

Marketing e valorizzazione delle produzioni

Antinfortunistica e igiene del lavoro

Tecnologia dei prodotti tipici Contesto aziendale e marketing

Informatica gestionale Attività di marketing e valorizzazione

StageCaseificio e laboratorio dell’IstitutoCaseifici della prov. di SalernoCaseifici della prov. di Brescia

Descrizione della figura professionale:

E’ un operatore professionale sensibile al comparto caseario; sa intervenire e gestire le tecnologie di trasformazioni con soluzioni adeguate ed innovative.

Sa adottare le strategie per la valorizzazione e l’inserimento sul mercato dei prodotti lattiero-caseari.

Sa individuare le responsabilità ed i coinvolgimenti nella gestione di un Sistema Qualità di tutti i soggetti che operano nel settore produttivo.

Sa individuare nella filiera lattiero-casearia ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per la qualità dei prodotti derivati..

Mansioni: - Addetto agli aspetti tecnici della conservazione e trasformazione dei prodotti lattiero caseari, alla elaborazione di strategie di promozione e valorizzazione dei prodotti, alla gestione del Sistema Qualità.

Ambito di impiego:Industrie lattiero-casearie

Sede di Capaccio- classe 4a

“Addetto alla gestione dell’azienda vivaistica floricola e ornamentale”

a.s. 2000/2001 - 1° anno di corso a.s. 2001/2002 - 2° anno di corso

Il comparto floricolo Il sostegno finanziario all’azienda vivaistica

Gli impianti per la protezione delle colture

La nascita dell’azienda e le forme societarie

Materiale di propagazione Produzione di fiore reciso e di fronde ornamentali

La nutrizione e i fabbisogni idrici Produzione di piante ornamentali da interno e da esterno

Le avversità delle piante ornamentali

La difesa antiparassitaria

Il contesto socio-economico dell’azienda

La gestione dell’azienda florovivaistica

La commercializzazione

L’attività di marketing

StageStrutture aziendali dell’IstitutoAz. floroviv. prov. di SalernoVivai “Torsanlorenzo” (Roma)

Descrizione della figura professionale:

L’ “Addetto alla gestione dell’azienda vivaistica floricola e ornamentale” ha capacità di gestione complessiva di un’azienda in tutte le sue aree funzionali.Di sua competenza è la scelta delle strutture e delle tecniche colturali sia tradizionali che alternative più opportune per l’ottenimento di produzioni floricole di qualità. E’ in grado di esprimere capacità di intervento sia nell’ambito aziendale, curando gli aspetti della gestione e dell’amministrazione dell’attività produttiva, compresi i problemi economico fiscali, sia nei collegamenti delle aziende con il mercato realizzando analisi, previsioni, indicazioni di scelte, assistenza alla commercializzazione.

Mansioni: - Gestione tecnica e commerciale di aziende vivaistiche floricole ed ornamentali;.

Ambito di impiego:- Aziende vivaistiche floricole e ornamentali

Sede di Capaccio- classe 5a

“Addetto alla gestione dell’azienda vivaistica floricola e ornamentale”

a.s. 1999/2000 - 1° anno di corso a.s. 2000/2001 - 2° anno di corso

Il comparto floricolo Il sostegno finanziario all’azienda vivaistica

Gli impianti per la protezione delle colture

Produzione di fiore reciso e di fronde ornamentali

Materiale di propagazione Produzione di piante ornamentali da interno e da esterno

La nutrizione e i fabbisogni idrici La difesa antiparassitaria

Le avversità delle piante ornamentali

La gestione dell’azienda florovivaistica

Il contesto socio-economico dell’azienda

La commercializzazione

La nascita dell’azienda e le forme societarie

L’attività di marketing

StageStrutture aziendali dell’IstitutoAz. floroviv. prov. di SalernoVivai “Torsanlorenzo” (Roma)

Descrizione della figura professionale:

L’ “Addetto alla gestione dell’azienda vivaistica floricola e ornamentale” ha capacità di gestione complessiva di un’azienda in tutte le sue aree funzionali.Di sua competenza è la scelta delle strutture e delle tecniche colturali sia tradizionali che alternative più opportune per l’ottenimento di produzioni floricole di qualità. E’ in grado di esprimere capacità di intervento sia nell’ambito aziendale, curando gli aspetti della gestione e dell’amministrazione dell’attività produttiva, compresi i problemi economico fiscali, sia nei collegamenti delle aziende con il mercato realizzando analisi, previsioni, indicazioni di scelte, assistenza alla commercializzazione.

Mansioni: - Gestione tecnica e commerciale di aziende vivaistiche floricole ed ornamentali;.

Ambito di impiego:- Aziende vivaistiche floricole e ornamentali

Sede di Castel San Giorgio- classe 4a sez. A

“Addetto alla trasformazione ed al Sistema Qualitànell’industria conserviera”

a.s. 1999/2000 - 1° anno di corso a.s.2000/2001 - 2° anno di corso

La qualità nelle aziende alimentari I prodotti conservieri

La filiera agroalimentare in Campania Il controllo qualità

Gli operatori nella catena della qualità Antinfortunistica e igiene del lavoro

I derivati del pomodoro Gli Enti di verifica

Impianti relativi alle conserve alimentari

Le Norme UNI EN ISO 9000

Il controllo qualità Gli strumenti operativi del Sistema Qualità

I prodotti conservieri con caratteristiche di qualità particolare

La valutazione del Sistema Qualità

StageImpianto di trasformazione dell’IstitutoInd. conserviere della prov. di SalernoInd. conserviere della prov. di Parma

Descrizione della figura professionale:

E’una figura professionale sensibile alle problematiche del settore conserviero, con particolare riferimento alla piccola e media impresa localizzata sul territorio in cui è ubicato l’Istituto.

Di sua competenza è la scelta e la direzione dei processi di conservazione e trasformazione dei prodotti conservieri

Sa individuare le responsabilità ed i coinvolgimenti nella gestione di un Sistema Qualità di tutti i soggetti che operano nel settore produttivo.

Sa individuare nell’industria conserviera ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per la qualità dei prodotti.

Mansioni: Addetto agli aspetti tecnici conservazione e trasformazione dei prodotti conservieri; al controllo della qualità a diversi livelli della filiera e alla gestione del Sistema Qualità.

Ambito di impiego:Industrie conserviere

Sede di Castel San Giorgio- classe 4a sez. B

“Addetto alla trasformazione ed al Sistema Qualità nelle filiere agro-alimentari”

a.s. 2000/2001 - 1° anno di corso a.s.2001/2002 - 2° anno di corso

Fisiologia vegetale Tecniche di conservazione dei prodotti vegetali

Materiale di propagazione La filiera conserviera

La qualità nelle filiere agroalimentari La filiera olearia

La qualità nella produzione della materia prima

La filiera lattiero-casearia

La raccolta e il post-raccolta Gli strumenti operativi del Sistema Qualità

Disciplinari di produzione e marchi Le norme UNI EN ISO 9000

Il Sistema HACCP Certificazione e valutazione del Sistema Qualità

StageImpianto di trasformazione dell’IstitutoInd. conserviere della prov. di SalernoInd. conserviere della prov. di Parma

Descrizione della figura professionale: L’Addetto alla trasformazione ed al Sistema Qualità nelle filiere agro-

alimentare è una figura professionale sensibile alle problematiche del settore

della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli, con particolare riferimento alla piccola e media impresa localizzata sul territorio in cui è ubicato l’Istituto.

Di sua competenza è direzione dei processi di conservazione e trasformazione dei prodotti agricoli nel rispetto delle normative sull’Assicurazione Qualità.

Sa individuare le responsabilità ed i coinvolgimenti nella gestione di un Sistema Qualità di tutti i soggetti che operano nel settore produttivo.

Sa individuare nella filiera agro-alimentare ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per la qualità dei prodotti.

Mansioni:

Nell’intera filiera agro-alimentare, addetto agli aspetti tecnici della produzione, conservazione e trasformazione dei prodotti; al controllo della qualità a diversi livelli della filiera e alla verifica e valutazione della qualità dei prodotti .

Ambito di impiego:Aziende e cooperative agricole; Industrie agro-alimentari

Sede di Castel San Giorgio- classe 5a

“Addetto alla trasformazione ed al Sistema Qualitànell’industria agro-alimentare”

a.s. 1999/2000 - 1° anno di corso a.s.2000/2001 - 2° anno di corso

L’industria agro-alimentare in Campania

La filiera conserviera

La qualità nelle aziende alimentari La filiera olearia

Alterazioni microbiche e igiene degli alimenti

La filiera lattiero-casearia

Tecniche di conservazione Il sistema HACCP

La filiera dei derivati del pomodoro Le Norme UNI EN ISO 9000

La filiera cerealicola Antinfortunistica e igiene del lavoro

Il controllo qualità Gli strumenti operativi del Sistema Qualità

La valutazione del Sistema Qualità

StageImpianto di trasformazione dell’IstitutoInd. conserviere della prov. di SalernoInd. conserviere della prov. di Parma

Descrizione della figura professionale:

Di sua competenza è la scelta e la direzione dei processi di conservazione e trasformazione dei prodotti conservieri

Sa individuare le responsabilità ed i coinvolgimenti nella gestione di un Sistema Qualità di tutti i soggetti che operano nel settore produttivo.

Sa individuare nell’industria agro-alimentare ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per la qualità dei prodotti.

Conoscere i metodi di analisi chimico-fisiche per il controllo qualità dei prodotti trasformati, le apparecchiature adoperate, ed i parametri stabiliti dalla vigente normativa nazionale e comunitaria.

E’ capace di applicare le Norme ISO 9000 e ISO 14000 alle diverse realtà aziendali delle piccole e medie aziende del settore

Mansioni: Addetto agli aspetti tecnici conservazione e trasformazione dei prodotti agro-alimentari; al controllo della qualità a diversi livelli della filiera e alla gestione del Sistema Qualità.

Ambito di impiego: Industrie agro-alimentari

Per lo svolgimento delle attività didattiche le sedi sono dotate dei seguenti laboratori:

Sede Salerno - Lab. di informatica;- Lab. di chimica;- Lab. di micropropagazione;- Azienda agricola ad ordinamento orto-frutticolo.

Sede Angri - Lab. di informatica;- Lab. di chimica;

Sede Battipaglia - Lab. di informatica;- Lab. di chimica;- Caseificio didattico;- Impianto per la trasformazione di frutta e pomodori- Azienda agricola ad ordinamento orto-frutticolo, olivicolo e viticolo

Sede Castel S. Giorgio - Lab. di chimica;- Lab. di informatica.

Sede Gromola - Lab. di chimica;- Lab. di informatica;- Serre per la produzione di piante ornamentali- Azienda agricola ad ordinamento orto-frutticolo, olivicolo e viticolo

Il curricolo scolastico viene arricchito da attività extracurricolari che si svolgono in ore

pomeridiane. Esse intendono completare la formazione degli allievi, favorire la loro

socializzazione e stimolare il loro senso di sicurezza ed il loro protagonismo.

Nelle pagine che seguono vengono descritte le attività previste per ciascuna sede, con

la possibilità di intervenire, in itinere, per adeguare il lavoro della scuola alle nuove

esigenze e problematiche che potranno presentarsi.

Sede di Salerno

Descrizione attività Prodotto risorse Ore di impegno

Comp. Orario

Laboratorio giornalistico Giornale d’istituto docenti interni 40 28.000

Laboratorio Musicale

( Tastiera

Chitarra,

Batteria)

Docenti esterni

20

20

20

50.000

50.000

50.000

Interventi didattici integrativi Recupero carenze scrutini 1° trimestre e 2° trimestre

Docenti interni 30 X

disciplina

50.000

Attività Sportive Partecip.ne Campionati studenteschi

Docenti interni 6 sett. 50.000

Progetto Lingua 2000 Esami Trinty College Ass. Shakespeare

Doc. Int.

50

18

Mentoring Successo allievi che vivono particolari situazioni di disagio

Docenti interni 60 ( Tre Alunni )

28.000

ED. alla Salute Incontri su problema-tiche psicologiche e sessuali

Operatori ASL docenti interni (proff. Romano, Pesce, Marmo

20 28.000

La Scuola adotta un monumento

Ricerche sulla Villa Comunale di Salerno Partecipazione alla Manifestazione rganizzata dal Comune di Salerno

Docenti Interni

(Proff. Romano, Ferrara )

10 28.000

Concorso organizzato dal Comitato dioc. Per la vita

Elaborati degli allievi Docenti Interni Proff. Romano, Marmo, Forrisi)

Corsi di informatica (n.2) Conseguim.to E.C.D.L. Allievi classi quarta e quinta

Docenti Interni

Docenti esterni

24 x 2

50 x 2

50.000

110.000

Sede di Angri

Descrizione attività Prodotto risorse Ore di impegno

Comp.Orario

Laboratorio di espressione teatrale/musicale

Spettacolo teatrale e musicale

docenti interni

+

esperti

50

50

28.000

50.000

Laboratorio “dalle storie alla storia”

Momenti di storia Docenti interni

Esterni

50

10

28.000

50.000

Laboratorio giornalistico Giornale d’istituto Docenti interni

Esterni

40

10

28.000

50.000

Progetto di espressione corporea Balli di gruppo

Docenti interni

30 28.000

Progetto lingua 2000 Esame Trinity College Ass. Shakespeare

Docenti Interni

50

18 28.000

Interventi didattici integrativi Recupero carenze scrutini 1° trimestre e 2° trimestre

Docenti interni

30 X disciplina

50.000

Mentoring Attivazione di strategie e relazione sugli esiti

Docenti interni

100 (5 alunni)

28.000

Corsi di informatica (n.2) Conseguim.to E.C.D.L. Allievi classi quarta e quinta

Docenti Interni

Docenti esterni

24 x 2

50 x 2

50.000

110.000

Attività Sportive Partecipazione Campionati Studenteschi

Docenti interni

6 sett. 50.000

Sede di Battipaglia

Descrizione attività Prodotto risorse Ore di impegno

Comp. Orario

Laboratorio di espressione teatrale

Spettacolo teatrale docenti interni

+

esperto

10

30

28.000

50.000

Laboratorio di progettazione e manutenzione giardini

docenti interni

+

esperto

30

10

28.000

50.000

Interventi didattici integrativi Recupero carenze scrutini 1° trimestre e 2° trimestre

Docenti interni 30 x disciplina

50.000

Attività sportive Partecipazione Campionati Studenteschi

Docenti interni 6 sett. 50.000

Progetto Lingua 2000 Esami Trinty College Ass. ShakepeareDocenti int.

50

18

Mentoring Successo allievi che vivono particolari situazioni di disagio

Docenti interni 100 (5 Alunni )

28.000

Concorso organizzato dal Comitato Dioc. per la vita

Elaborati degli allievi Docenti Interni

Proff.De Napoli ,

Cocina, Pirollo

Corso di informatica Conseguimento E.C.D.L.

Docenti Interni

Docenti esterni

24

30

50.000

110.000

Sportello C.I.C. Incontri su problematiche psicologiche e sessuali

Operatori ASL

Sede di Castel San Giorgio

Descrizione attività Prodotto risorse Ore di impegno

Comp. Orario

CostoProg.

Progetto Adottiamo il bosco

Docenti interni

1.578.000

Progetto Sci Docente interno

Progetto “Città delle scienze”

Partecip. Allievi attiv. Labor. Presso le sfrutture della città delle scienze

Docente interno

21 1.200.000

Orientamento all’Università e al Lavoro

Partecip. N. 15 allievi allo Spaziorienta di Città della Scienza

Esperti Città della

Scienza

600.000

Attività Sportive Partecipazione Campionati Studenteschi

Docenti interni

6 sett. 50.000

Interventi didattici integrativi

Recupero carenze scrutini 1° trimestre e 2° trimestre

Docenti interni

30 X disciplina

50.000

Mentoring Successo allievi che vivono particolari situazioni di disagio

Docenti interni

100 (5 alunni)

28.000

Progetto Lingua 2000 Esami Trinty College

Ass. ShakepeareDocenti int.

50

18

Corso di informatica Conseguim.to E.C.D.L.

Docenti Interni

Docenti esterni

24

30

50.000

110.000

Sede di Gromola

Descrizione attività Prodotto risorse Ore di impegno

Comp. Orario

Laboratorio di espressione teatrale – musicale espressivo

Spettacolo teatrale docenti interni

+

esperto

20

30

28.000

50.000

Interventi didattici integrativi

Recupero carenze scrutini 1° trimestre e 2° trimestre

Docenti interni 30 x disciplina

50.000

Mentoring Successo allievi che vivono particolari situazioni di disagio

Docenti interni 100 (5 alunni )

28.000

Progetto Lingua 2000 Esami Trinty College Ass. ShakepeareDocenti int.

50

18

Corso di informatica Conseguimento E.C.D.L. Docenti Interni

Docenti esterni

24

30

50.000

110.000

Attività Sportive Partecipazione Campionati Studenteschi

Docenti interni 6 sett. 50.000

OGGETTO: PROGETTO LINGUE 2000

Finalità:Incidere sulla qualità dell'insegnamento / apprendimento della lingua Inglese attraverso l'adesione ad un progetto nazionale volto al potenziamento e all’ arricchimento delle Lingue Straniere .Struttura:

Lezioni extracurriculari pomeridiane con l'introduzione di metodologie innovative miranti aall’acquisizione da parte degli allievi di un processo di apprendimento consapevole ed autonomo.

Coinvolgimento degli allievi delle sedi coordinate di Angri, Castel San Giorgio,Battipaglia, Gromola e Salerno.

Integrazione verticale –costituzione di gruppi d’apprendimento per livelli non coincidenti con il gruppo classe.

N°. 200 ore di lezione nel triennio per ogni gruppo d’apprendimento. Incarichi per attività aggiuntive d’insegnamento a docenti interni. Incarichi d’insegnamento a docenti di ruolo classe A346 in servizio presso altre

sedi. Esperti di madrelingua e non forniti dall’Associazione “SHAKESPEARE” di Napoli

con la quale è stata stipulata una convenzione. Convenzione quale CENTRO ESAMI del TRINITY College London n.5719. Certificazione del livello di conoscenze conseguite dagli allievi a seguito d’esame

finale valido ai fini del Credito Formativo valutabile in sede di scrutinio finale.

OFFERTA FORMATIVA PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

Questo Istituto garantisce agli alunni in situazione di handicap un ambiente adeguato a

favorire la socializzazione nonché il consolidamento e, nei limiti del possibile, il

potenziamento delle abilità possedute.

L’Istituto promuove inoltre ogni iniziativa utile alla rimozione degli ostacoli che

impediscono la fruizione degli ambienti scolastici per favorire al massimo l’autonomia

personale di questi alunni Attraverso l’attivazione di percorsi didattici individualizzati nel

rispetto del diritto all’istruzione e all’integrazione scolastica fondata sugli articoli 3 e 34

della Carta Costituzionale.

Gli allievi portatori di handicap che seguono una programmazione differenziata e che non

si trovano nella condizione di poter conseguire il diploma di qualifica al termine della

frequenza della classe III sostengono l’esame di qualifica solo ai fini del rilascio dell’attestato delle competenze acquisite (tale attestato ha valore di credito formativo

spendibile per i corsi professionali organizzati dalla Regione).

Gli allievi che , dopo aver conseguito il citato attestato, intendono proseguire la frequenza

degli studi,pur risultando iscritti alla classe terza , possono frequentare le classi

successive a seguito di uno specifico progetto educativo. Tale progetto sarà redatto ed

approvato dai docenti della classe terza previo accordo con i docenti delle classi quarta e

quinta .Tutto quanto si riferisce a tali allievi sarà riportato negli atti della classe terza e,

pertanto, il loro nome , sarà inserito sia nel registro di classe che nel registro personale dei

docenti della classe terza e anche le votazioni conseguite risulteranno dai tabelloni della

classe terza. La responsabilità del corretto svolgimento del progetto educativo proposto

per l’allievo, sarà di competenza del Consiglio della classe terza.

Per promuovere il successo degli allievi che vivono particolari situazioni di disagio,

l’attivazione del mentoring consentirà ad alcuni docenti di affiancare tali studenti in

difficoltà al fine di recepire le loro richieste, sostenerli e orientarli nella soluzione di

problemi relativi alla vita scolastica e relazionale.

Le attività, prevalentemente di tipo metodologico e relazionali, investiranno la pianificazione del lavoro domestico, le tecniche di ascolto, le tecniche per una efficace esposizione orale e quant’altro attiene agli strumenti espressivi

L’istituzione del mentoring potrà sicuramente favorire il superamento dello svantaggio culturale e il disadattamento di un numero non trascurabile di allievi.

Il docente-mentore, individuando situazioni che richiedono l’intervento di figure professionali specifiche (medici, psicologi, assistenti sociali, ecc.) assumerà la funzione di filtro tra la scuola e le altre istituzioni.Il registro del docente mentore, riporterà la situazione in ingresso dell’allievo, le tecniche adottate e gli obiettivi raggiunti. Il monitoraggio dei risultati conseguiti da tutti gli allievi consentirà all’Istituto di misurare la validità dell’iniziativa

Organico di Sostegno anno scolastico 2000 / 2001

Area Uman. Area Scien. Area Tec. Area Psic.Lamia 5Angri 4

Battipaglia 1 1 6Castel.

S.Giorgio 1 1 3 4Gromola 1 8

Totale 2 3 25 4

Premessa

Il curricolo dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura risponde alle esigenze formative richieste dal settore

Non appaiono soddisfacenti, invece, gli esiti che gli alunni mediamente conseguono: ciò con particolare riguardo al grado di dispersione scolastica.

I fenomeni di dispersione e di abbandono scolastico, la “mortalità” accentuata nel corso del primo anno, richiedono, pertanto, la ricerca di metodologie didattiche più coinvolgenti e più affini alle reali motivazioni degli studenti (didattica laboratoriale), nonché di strategie mirate al sostegno, al rinforzo e al recupero degli allievi in difficoltà.

Obiettivi

Operare un riequilibrio culturale degli allievi

Ridurre la dispersione scolastica

Introdurre l’orientamento ed il riorientamento come servizio fondamentale da offrire all’utenza

Metodologia

Individuare e dare risalto ai temi fondamentali, irrinunciabili, degli attuali curricoli al fine di realizzare una formazione generale adeguata per l’inserimento nella società e per il proseguimento degli studi.

Individuare, sempre negli attuali programmi, temi disciplinari di contenuto più specifico, utili soprattutto per la loro natura propedeutica rispetto agli studi successivi.

Fare del recupero parte integrante e programmata dell’intera attività didattica

Affiancare agli allievi, in particolare situazione di disagio sia dal punto di vista cognitivo che emotivo relazionale, docenti mentori in grado di favorire il superamento delle condizioni di svantaggio.

Articolare l’attività didattica in moduli

Adottare il sistema delle classi aperte

Vincoli di progetto

I consigli delle due classi interessate, in seduta congiunta, progettano i percorsi formativi delle discipline coinvolte nei moduli attivati a classi aperte

La progettazione e la valutazione di detti moduli sono realizzate da commissioni formate da docenti di discipline affini

Di norma gli insegnanti di materie diverse o della stessa materia che lavorano al medesimo modulo intervengono in classe distintamente

Alle operazioni degli scrutini trimestrali partecipano i docenti delle discipline coinvolte nei moduli a classi aperte

S e t t i m a n e

1 fase 2 fase 3 fase 4 fase

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33.

1 trimestre 2 trimestre 3 trimestre

dalla 1^alla 2^

settimana

Modulo accoglienza

presentazione scuola e curricolo

approfondimento obbiettivi del corso di studi e sbocchi lavorativi

somministrazione test per individuazione carenze disciplinari, competenze e interessi individuali

verifica correttezza della scelta dell’indirizzo di studio

modulo accoglienza

Tutti i docenti partecipano al modulo, ciascuno secondo l’orario previsto dal quadro orario settimanale tradizionale.

Durante questo periodo gli insegnanti avranno cura di non iniziare lo svolgimento dei programmi; si limiteranno a presentare la scuola, le materie e il tipo di studio, a favorire l’inserimento degli alunni nel nuovo contesto scolastico e nel nuovo gruppo classe; recupereranno quindi alcuni degli argomenti fondamentali trattati nella scuola media.

In particolare i docenti delle materie professionali, ai quali verrà affidato il compito di aiutare gli allievi a verificare la correttezza della scelta effettuata, avranno cura di approfondire gli obiettivi educativi e professionalizzanti della scuola ed i relativi sbocchi lavorativi.

A conclusione del periodo di accoglienza i docenti di tutte le discipline

somministreranno test finalizzati all’individuazione di:

carenze nelle seguenti discipline: italiano, lingua straniera e matematica, al fine di consentire, per le ore destinate a tali insegnamenti, la suddivisione degli allievi in due gruppi.

competenze individuali, al fine di un’eventuale riorganizzazione del curricolo personale di quegli allievi per i quali si ravvisi l’opportunità della frequenza di moduli “passerella” intesi ad agevolare il passaggio ad altri indirizzi di scuola o al sistema di formazione professionale;

interessi individuali, al fine di consentirne una opportuna valorizzazione attraverso l’organizzazione di laboratori opzionali.

dalla 3^ alla 8^

settimana

Italiano-matematica – lingua straniera

Rimanenti discipline

Mentoring

Modulo recupero e consolidamento abilità di base, a classi aperte

+ 4 ore di italiano (2 ore storia + 2 ore approfondimento)

+ 1 ora di matematica (approfondimento)+ 1 ora di lingua straniera (approfondimento)

Inizio regolare programmazione

Affiancamento di docenti ad allievi in particolare situazione di disagio cognitivo ed emotivo-relazionale

Nel primo gruppo saranno inseriti gli alunni che avendo evidenziato carenze, dovranno frequentare moduli di recupero; nel secondo gruppo saranno inseriti alunni che frequenteranno moduli di consolidamento delle competenze acquisite nella scuola media.

Sarà necessario incrementare il numero di ore destinato all’insegnamento delle tre discipline operando modifiche sul quadro orario tradizionale.Le ore di italiano, passeranno da cinque a nove, a seguito della riduzione delle due ore di storia e dell’utilizzo di due delle quattro ore dell’area di approfondimento. Le ore di matematica, passeranno da quattro a cinque, a seguito dell’utilizzo di un’ora dell’area di approfondimento. Le ore di lingua straniera, passeranno da tre a quattro, a seguito dell’utilizzo di un’ora dell’area di approfondimento. Per consentire l’organizzazione dei due gruppi di allievi provenienti dalle due classi sarà necessario prevedere lo stesso orario delle lezioni per le quattro discipline e per le ore di approfondimento.

Svolgimento dei moduli di recupero e di consolidamento delle abilità di base in italiano, matematica e lingua straniera, attraverso la strutturazione di due gruppi di allievi, provenienti dalle due classi prime, individuati in base alle abilità ed alle carenze evidenziate dai test

Ore previste dal curricoloOre previste per i moduli

di recupero e di approfondimento

Italiano 5 9storia 2 0Matematica 4 5Lingua straniera 3 4approfondimento 4 0

I docenti delle tre discipline individuate utilizzeranno un apposito registro per ciascun gruppo di allievi e la valutazione individuale di fine modulo verrà riportata sul registro personale del docente della classe.

La strutturazione dei moduli sopraindicati è possibile unicamente nelle sedi nelle quali l’organico del personale prevede, per le tre discipline, docenti diversi nelle due classi interessate al progetto.

Per le rimanenti discipline si avvierà il regolare svolgimento dei programmi.

dalla 9^ alla 22^

settimana

Italiano-matematica – lingua straniera

storia

Rimanenti discipline

Riorientamento

Mentoring

Ampliamento offerta formativa

prosecuzione del modulo di recupero e consolidamento abilità di base, a classi aperte, limitatamente alle ore di approfondimento

Inizio regolare programmazione

avvio dello studio della storia, con recupero delle due ore cedute all’italiano nel periodo 3^-8^ settimana

regolare programmazione interventi didattico integrativi

pomeridiani

attivazione moduli “passerella”

Affiancamento di docenti ad allievi in particolare situazione di disagio cognitivo ed emotivo-relazionale

Laboratori opzionali

Si ricostituiranno le due classi e inizierà lo svolgimento regolare del programma delle tre discipline oggetto del modulo di recupero e consolidamento e della storia.Per quest’ultima disciplina, per le prime sei settimane, al fine di recuperare le ore precedentemente utilizzate per l’insegnamento dell’italiano, si incrementerà il relativo monte ore utilizzando due ore di italiano.

Durante questa fase il modulo di recupero e approfondimento a classi aperte, attivato per l’italiano, la matematica e l’inglese, proseguirà esclusivamente nelle ore di approfondimento. Gli allievi saranno eventualmente ridistribuiti in base alle carenze evidenziate.

Interventi didattico integrativi pomeridiani, saranno programmati, al termine del primo trimestre, per non più di due delle rimanenti discipline e per due ore settimanali per ciascuna di esse.

A partire dalla dodicesima settimana (inizio secondo trimestre) saranno attivati eventuali moduli “passerella” per sostenere gli allievi intenzionati a passare ad altro indirizzo di scuola o alla formazione professionale.

Durante questa fase, al fine di consentire una opportuna valorizzazione degli interessi individuali, saranno attivati i laboratori opzionali, organizzati secondo il criterio della verticalità, ai quali parteciperanno allievi di tutte le classi, che saranno aggregati sulla base degli interessi personali evidenziati. I laboratori saranno opzionali in quanto ogni allievo sceglierà il tipo di laboratorio che intende frequentare.

dalla 9^ alla 22^

settimana

Italiano-matematica – lingua straniera

Rimanenti discipline

Mentoring

Riorientamento

Ampliamento offerta formativa

prosecuzione del modulo di recupero e approfondimento delle abilità di base, a classi aperte, limitatamente alle ore di approfondimento

regolare programmazione

regolare programmazione interventi didattico integrativi

pomeridiani

Affiancamento di docenti ad allievi in particolare situazione di disagio cognitivo ed emotivo-relazionale

attivazione moduli “passerella”

Laboratori opzionali

Tutte le discipline seguiranno la regolare programmazione

Limitatamente alle 4 ore dell’area di approfondimento, proseguirà il modulo, con classi aperte, di italiano, matematica e lingua straniera, basato sul recupero delle abilità di base per gli alunni che continuano ad evidenziare carenze e, per i rimanenti allievi, sull’approfondimento degli argomenti svolti nel precedente periodo.

Interventi didattico integrativi pomeridiani, saranno programmati in sede di scrutinio del secondo trimestre, per non più di due delle rimanenti discipline e per due ore settimanali per ciascuna di esse.

Proseguiranno gli eventuali moduli “passerella” per sostenere gli allievi intenzionati a passare ad altro indirizzo di scuola o alla formazione professionale.

Proseguirà il mentoring per quegli allievi in particolare situazione di disagio

Proseguiranno i laboratori opzionali con presentazione finale dei risultati raggiunti.

Per promuovere il successo degli allievi che vivono

particolari situazioni di disagio, l’attivazione del

mentoring consentirà ad alcuni docenti di affiancare tali

studenti in difficoltà al fine di recepire le loro richieste,

sostenerli e orientarli nella soluzione di problemi

relativi alla vita scolastica e relazionale.

Le attività, prevalentemente di tipo metodologico e

relazionali, investiranno la pianificazione del lavoro

domestico, le tecniche di ascolto, le tecniche per una

efficace esposizione orale e quant’altro attiene agli

strumenti espressivi

L’istituzione del mentoring potrà sicuramente favorire

il superamento dello svantaggio culturale e il

disadattamento di un numero non trascurabile di

allievi.

Il docente-mentore, individuando situazioni che

richiedono l’intervento di figure professionali specifiche

(medici, psicologi, assistenti sociali, ecc.)

assumerà la funzione di filtro tra la scuola e le altre

istituzioni.

Il registro del docente mentore, riporterà la situazione

in ingresso dell’allievo, le tecniche adottate e gli obiettivi

raggiunti. Il monitoraggio dei risultati conseguiti da

tutti gli allievi consentirà all’Istituto di misurare la

validità dell’iniziativa

1° trimestreallievi in ENTRATA ed in USCITA

senza interventi specifici

- 2° e 3° trimestre - allievi in ENTRATA ed in USCITA

MODALITA’

Individuazione soggetto da riorientare Coinvolgimento genitori/studenti

- Colloquio con il docente orientatore- Colloquio fra il docente orientatore e il

C. di C. Consiglio di classe allargato che identificherà

- Le discipline da seguire con valutazione- Le discipline da non valutare- Le discipline presenti solo nella scuola

di destinazione- Moduli specifici di raccordo svolti dai

docenti della scuola di destinazione Scrutinio finale allargato ai docenti che hanno attuato i moduli di

raccordo

a fine anno dopo la promozioneallievi in ENTRATA

Colloquio presso la scuola di destinazione atto a cogliere le necessità/attitudini dello studente e all’accertamento dei probabili debiti formativi

Lavoro estivo programmato

Inizio anno successivo Accertamento degli eventuali debiti formativi Interventi specifici integrativi

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE

- SALERNO -

LE EMERGENZE

DESIGNAZIONEDEGLI ADDETTI

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE

- SALERNO -

PIANO GENERALEDI EMERGENZA

- ALLARME - SALVATAGGIO- EVACUAZIONE - PRIMO SOCCORSO - CHIAMATA SOCCORSI

ISTIUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE-SALERNO-

LAB. INFORMATICA

LAB. DI MICROPROPAGAZIONE

SICUREZZA LABORATORI, AZIENDE

E AUTOMEZZI

LAB. DI CHIMICADESIGNAZIONE

DEI RESPONSABILI

LAB. SERRICOLO

AZIENDA AGRICOLA MEZZI AGRICOLI

mod. D (designazioni)

ADDETTI ALLE MISURE DI SICUREZZAProgetto Prevenzione e Protezione

Designazione di addetto alle misure di prevenzione incendi e antincendio(art. 4 D. Lgs. 626/94)

SEDE DI …………………..

Sig. ______________________________ _______________________________

Nato a ____________________________ il ________________________________

Residente _____________________ via _______________________tel. _________

qualifica ______________________________

Informazione generale + corso di formazione specifico: ore __8__

Note: Gli addetti ai servizi di emergenza sono stati individuati secondo i seguenti parametri:- Continuità di presenza sui luoghi di lavoro - Lavoratori con mansioni di lavoro tali da poter esercitare maggiori e continui controlli (addetti alla ricezione,

addetti ai lavori di manutenzione, personale impiegato in uffici, addetti alla sorveglianza, custodi, ecc.)- Lavoratori dotati di normali capacità e che non presentino impedimenti fisici per lo svolgimento dell’incarico

assegnato.

Art. 12 D. Lgs. 626/94, comma 3 – “I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione..”

Salerno lì ____________ Il Dirigente scolastico

Il R.S.P.P. Il R.L.S.

_____________________ _______________________

Il sottoscritto si impegna ad osservare le norme vigenti ed eseguire le istruzioni del Servizio di prevenzione e protezione relative ai compiti a Lui assegnati nelle situazioni di emergenza.

Il ricevente

_______________________

CORSO DI FORMAZIONE DI ADDETTO ANTINCENDIO

Elenco dei partecipanti:

1 _____________________

2 _____________________

3 _____________________

4 _____________________

5 _____________________

6 _____________________

7 _____________________

8 _____________________

9 _____________________

10 ____________________

11 ____________________

Indicare almeno 2 partecipanti per ogni sede coordinata.

Rischio di incendio elevato ore 16 (non previsto per le Istit. Scolastiche)Rischio di incendio medio ore 8 (attività comprese nell’allegato al D.M. 16-2-82 scuole di ogni ordine e grado con oltre 100 presenti)Rischio di incendio basso ore 4 (attività non comprese nell’all. al D.M. 16-2-82, scuole di ogni ordine e grado con meno di 100 presenti)

FORMAZIONE PER ADDETTO ANTINCENDIO

Allegato 7 – attività a rischio di incendio medioContenuti minimi secondo l’allegato 7 della circolare 12 marzo 1997 prot. N. 770/6104

1) L’INCENDIO E LA PREVENZIONE INCENDI - 2 ore- principi sulla combustione e l’incendio

- le sostanze estinguenti- triangolo della combustione- le principali cause di incendio- rischi alle persone in caso di incendio- principali accorgimenti e misure per prevenire gli incendi

2) LA PROTEZIONE ANTINCENDIO E LE PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO – ORE 3

- le principali misure di protezione contro gli incendi- vie di esodo- procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme (*)- procedure per l’evacuazione- rapporti con i vigili del fuoco- attrezzature ed impianti di estinzione (*)- sistemi di allarme- segnaletica di sicurezza- illuminazione di emergenza

3) ESERCITAZIONI PRATICHE – ore 3- presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi- presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione indviduale- esercitazioni sull’uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi ed idranti

(*) può costituire argomento di lezioni propedeutiche alle esercitazioni pratiche

Allegato 8 – attività a rischio di incendio bassoContenuti minimi secondo l’allegato 8 della circolare 12 marzo 1997 prot. N. 770/6104

1) INCENDIO E LA PREVENZIONE - 1 ora- principi sulla combustione- prodotti della combustione- sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio- effetti dell’incendio sull’uomo- divieti e limitazioni di esercizio- misure comportamentali

2) PROTEZIONE ANTINCENDI E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO – 1 ora

- principali misure di protezione antincendi- evacuazione in caso di incendio- chiamata dei soccorsi

3) ESERCITAZIONI PRATICHE – ore 2- presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili- esercitazioni sul’uso di estintori portatili

mod. D (designazioni)

ADDETTI ALLE MISURE DI SICUREZZAProgetto Prevenzione e Protezione

Designazione di addetto all’evacuazione in caso di pericolo grave e immediato(art. 4 D. Lgs. 626/94)

SEDE DI …………………..

Sig. ______________________________ _______________________________

Nato a ____________________________ il ________________________________

Residente _____________________ via _______________________tel. _________

qualifica ______________________________

informazione ed esercitazioni per ogni sede: ore __2__

Note: Gli addetti ai servizi di emergenza sono stati individuati secondo i seguenti parametri:- Continuità di presenza sui luoghi di lavoro - Particolari mansioni di lavoro che consentono di poter esercitare maggiori e continui controlli (addetti alla

ricezione, addetti ai lavori di manutenzione, personale impiegato in uffici, addetti alla sorveglianza, custodi, ecc.)

- Lavoratori dotati di normali capacità e che non presentino impedimenti fisici per lo svolgimento dell’incarico assegnato.

Art. 12 D. Lgs. 626/94, comma 3 – “I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione..”

Salerno lì ____________ Il Dirigente scolastico

Il R.S.P.P. Il R.L.S.

_____________________ _______________________

Il sottoscritto si impegna ad osservare le norme vigenti e ad eseguire le istruzioni del Servizio di prevenzione e protezione relative ai compiti a Lui assegnati nelle situazioni di emergenza.

Il ricevente

_______________________

INFORMAZIONE ED ESERCITAZIONE ADDETTO ALL’EVACUAZIONE

Elenco dei partecipanti:

1 _____________________

2 _____________________

3 _____________________

4 _____________________

5 _____________________

6 _____________________

7 _____________________

8 _____________________

9 _____________________

10 ____________________

11 ____________________

Indicare almeno 2 partecipanti per ogni sede coordinata.

CONTENUTI MINIMI DEL CORSO1. Lo stato di emergenza2. Le vie di esodo3. Le uscite di emergenza4. I compiti degli addetti all’emergenza5. Il controllo dell’esodo6. La ricognizione

mod. D (designazioni)

ADDETTI ALLE MISURE DI SICUREZZAProgetto Prevenzione e Protezione

Designazione di addetto alle misure di pronto soccorso(art. 4 D. Lgs. 626/94)

SEDE DI …………………..

Sig. ______________________________ _______________________________

Nato a ____________________________ il ________________________________

Residente _____________________ via _______________________tel. _________

qualifica ______________________________

Informazione generale + corso di formazione specifico: ore __4__

Note: Gli addetti ai servizi di emergenza sono stati individuati secondo i seguenti parametri:- Continuità di presenza sui luoghi di lavoro - Particolari mansioni di lavoro che consentono di poter esercitare maggiori e continui controlli (addetti alla

ricezione, addetti ai lavori di manutenzione, personale impiegato in uffici, addetti alla sorveglianza, custodi, ecc.)

- Lavoratori dotati di normali capacità e che non presentino impedimenti fisici per lo svolgimento dell’incarico assegnato.

Art. 12 D. Lgs. 626/94, comma 3 – “I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione..”

Salerno lì ____________ Il Dirigente scolastico

Il R.S.P.P. Il R.L.S.

_____________________ _______________________

Il sottoscritto si impegna ad osservare le norme vigenti e ad eseguire le istruzioni, allegate al presente documento, relative ai compiti a Lui assegnati nelle situazioni di emergenza.

Il ricevente

_______________________

FORMAZIONE DI ADDETTO AL PRONTO SOCCORSO

Elenco dei partecipanti:

1 _____________________ 2 _____________________

3 _____________________ 4 _____________________

5 _____________________ 6 _____________________

7 _____________________ 8 _____________________

9 _____________________ 10 ____________________

Indicare almeno 2 partecipanti per ogni sede coordinata.

CONTENUTI MINIMI DEL CORSO1. Tipo di infortuni conseguenti ai rischi presenti nelle attività scolastiche2. Stabilire l’emergenza3. Cause degli infortuni e primo soccorso4. Tecniche di rianimazione:- Respirazione artificiale- Massaggio cardiaco

5. Colpo di sole e di calore6. Contusioni7. Corpi estranei negli occhi e nell’orecchio 8. Distorsioni e strappi9. Emorragie esterne10.Epistassi11.Fratture12.Lussazioni13.Traumi cranici14.Folgorazioni15.Ustioni16.Perdita di coscienza17.Shock18.Avvelenamenti da sostanze tossiche

mod. D (designazioni)

ADDETTI ALLE MISURE DI SICUREZZAProgetto Prevenzione e Protezione

Designazione di addetto alla gestione dell’emergenza(art. 4 D. Lgs. 626/94)

SEDE DI …………………..

Sig. ______________________________ _______________________________

Nato a ____________________________ il ________________________________

Residente _____________________ via _______________________tel. _________

qualifica ______________________________

Informazione + corso di formazione specifico: ore __4__

Note: Gli addetti al coordinamento nelle situazioni di emergenza sono stati individuati secondo i seguenti parametri:- responsabile di sede - particolare capacità ed attitudine - Lunga esperienza di servizio in sede

Art. 12 D. Lgs. 626/94, comma 3 – “I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione..”

Salerno lì ____________ Il Dirigente scolastico

Il R.S.P.P. Il R.L.S.

_____________________ _______________________

Il sottoscritto si impegna ad osservare le norme vigenti e ad eseguire le istruzioni, allegate al presente documento, relative ai compiti a Lui assegnati nelle situazioni di emergenza.

Il ricevente_______________________

ADDETTO ALLA GESTIONE DELL’EMERGENZA

Elenco dei partecipanti:

1 _____________________ 2 _____________________

3 _____________________ 4 _____________________

5 _____________________ 6 _____________________

7 _____________________ 8 _____________________

9 _____________________ 10 ____________________

Indicare almeno 2 partecipanti per ogni sede coordinata.

CONTENUTI MINIMI DEL CORSO1. Lo stato di emergenza2. Il servizio di prevenzione e protezione3. Gli addetti all’emergenza4. Il piano di evacuazione5. Le vie di esodo6. Le uscite di emergenza7. La richiesta di soccorsi

mod. D (designazioni)

PREVENZIONE E PROTEZIONE NEI LABORATORI O ATTIVITA’ DI ESERCITAZIONI

Progetto Prevenzione e Protezione

Designazione di addetto alla sicurezza del laboratorio di ………………..(art. 4 D. Lgs. 626/94)

SEDE DI …………………..

Sig. ______________________________ _______________________________

Nato a ____________________________ il ________________________________

Residente _____________________ via _______________________tel. _________

qualifica ______________________________

Informazione + corso di formazione specifico: ore __6__

Note: Gli addetti alla sicurezza sono stati individuati secondo i seguenti parametri:8. Esperienza specifica nel settore di impiego9. Continuità di presenza nel laboratorio 10. Lavoratori dotati di normali capacità e che non presentino impedimenti fisici per lo svolgimento dell’incarico

assegnato.

Art. 12 D. Lgs. 626/94, comma 3 – “I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione..”

Salerno lì ____________ Il Dirigente scolastico

Il R.S.P.P. Il R.L.S.

_____________________ _______________________

Il sottoscritto si impegna ad osservare le norme vigenti e ad eseguire le istruzioni del Servizio di prevenzione e protezione.

Il ricevente_______________________

CORSO DI FORMAZIONE ADDETTO ALLA SICUREZZA NEI LABORATORI E PER LE ATTIVITA’ DI ESERCITAZIONI

Elenco dei partecipanti:

1 _____________________ 2 _____________________

3 _____________________ 4 _____________________

5 _____________________ 6 _____________________

7 _____________________ 8 _____________________

9 _____________________ 10 ____________________

FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LABORATORI O ATTIVITA’ DI

ESERCITAZ.(Art. 22 D.Lgs. 626/94)(in riferimento alle mansioni e al posto di lavoro)

Programma di formazione

1. uso delle attrezzature di lavoro2. uso dei dispositivi di protezione individuale3. movimentazione manuale dei carichi4. uso di attrezzature munite di video terminali5. uso di agenti biologici6. uso di agenti cancerogeni7. divieti e limitazioni

mod. D (designazioni)

ADDETTI ALLE MISURE DI SICUREZZAProgetto Prevenzione e Protezione

Designazione di addetto al controllo degli automezzi(art. 4 D. Lgs. 626/94)

SEDE DI …………………..

Sig. ______________________________ _______________________________

Nato a ____________________________ il ________________________________

Residente _____________________ via _______________________tel. _________

qualifica ______________________________

corso di formazione specifico: ore __6__

Note: Gli addetti al controllo degli automezzi sono stati individuati secondo i seguenti parametri:- Mansioni di autista

Art. 12 D. Lgs. 626/94, comma 3 – “I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione..”

Salerno lì ____________ Il Dirigente scolastico

Il R.S.P.P. Il R.L.S.

_____________________ _______________________

Il sottoscritto si impegna ad osservare le norme vigenti e ad eseguire le istruzioni del Servizio di Prevenzione e protezione.

Il ricevente_______________________

CORSO DI FORMAZIONE ADDETTO ALLA SICUREZZA DEGLI AUTOMEZZI

Elenco dei partecipanti:

1 _____________________

2 _____________________

3 _____________________

4 _____________________

5 _____________________

6 _____________________

CONTENUTI MINIMI DEL CORSO

1. Il rischio stradale2. L’efficienza degli automezzi: le verifiche, le ispezioni, le manutenzioni3. Il rischio incendio sui pullman 4. Il codice della strada: la guida sicura5. Le condizioni psicofisiche del conducente6. Controindicazioni alla guida per l’assunzione di farmaci particolari7. La gestione delle emergenze durante i viaggi

Mod. DPI

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALEProgetto Prevenzione e Protezione

Assegnazione dei D.P.I. (art. 4 D. Lgs. 626/94)

Laboratorio di ____________________ Sede di _____________________

Sig. ______________________________ _______________________________

Nato a ____________________________ il ________________________________

Residente _____________________ via _______________________tel. _________

qualifica ___________________________ sede di lavoro _____________________

D.P.I. assegnati: 1-______________________ 2-______________________

3-______________________ 4-______________________

5-______________________ 6-______________________

Salerno lì ____________ Il Dirigente scolastico

Il R.S.P.P. Il R.L.S.

_____________________ _______________________

Il ricevente si impegna ad osservare le norme vigenti e ad applicare le disposizioni dell’Ufficio Dirigente in materia di sicurezza ed igiene del lavoro e di uso dei dispositivi di protezione individuale, segnalando, all’occorrenza, eventuali insidie o anomalie che possano incidere negativamente sull’efficacia e sull’efficienza del programma di prevenzione e protezione.

Il ricevente

_______________________

Al Personale scolasticoSede di ____________

Per opportuna conoscenza si trasmette al personale scolastico di codesta sede il programma di prevenzione e protezione nonché l’elenco degli addetti alle mansioni da

svolgere in situazioni di emergenza.

Per completezza di informazione si riporta, inoltre, il testo dell’art. 5 del D.Lgs. 626/94 relativo agli obblighi dei lavoratori:

1. Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella di altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

2. In particolare I lavoratori:a) osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti, dai preposti, ai

fini della protezione collettiva ed individuale;b) utilizzano correttamente I macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e I preparati

pericolosi, I mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché I dispositivi di sicurezza;c) utilizzano in modo appropriato I dispositivi di protezione messi a loro disposizione;

d) segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui alle lettere b) e c), nonchè le altre eventuali condizioni di pericolosi cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;

e) non rimuovono o modificano senza autorizzazione I dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;

f) non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;

g) si sottopongono ai controlli sanitari previsti nei loro confronti;h) contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento di tutti gli

obblighi imposti dall’autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro.

Salerno lì ______________________ Il Dirigente scolastico

Il R.S.P.P. Il R.L.S.

_____________________ _______________________

Il ricevente si impegna ad osservare e far osservare:- le norme vigenti

- ad osservare ed applicare le disposizioni e le istruzioni impartite dal Dirigente scolastico e dal Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di sicurezza

ed igiene del lavoro- ad utilizzare i dispositivi di protezione individuale, ove previsti;

- a segnalare, all’occorrenza, eventuali insidie o anomalie che possano incidere negativamente sull’efficacia e sull’efficienza del programma di

prevenzione e protezione.

Il ricevente

_______________________INFORMAZIONE DEI LAVORATORI

(art. 21 D.Lgs. 626/94)

Programma di informazione

1. I rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività scolastica2. Le misure e le attività di protezione e prevenzione adottate3. I rischi specifici (laboratori ed azienda agricola)4. I pericoli connessi all’uso di sostanze dannose5. Le procedure di pronto soccorso, lotta antincendio ed evacuazione:- azioni da adottare quando si scopre un incendio- procedure di evacuazione fino al punto di ritrovo- modalità di chiamata dei vigili del fuoco- elenco dei nominativi addetti all’emergenza

Programma di informazione per singola sede supportato da un apposito opuscolo da consegnare a tutto il personale scolastico ed agli alunni.Tempi di attuazione n. 2 + 2 ore

ede di Angri (SA), v. D. Alighieri tel. 081-948490

QUADRO GENERALE DELLA SEDE SCOLASTICA

Destinazione d’uso dei locali

PIANO RIALZATO

LOCALI AULE SCOLASTICHE

BAGNI E SERVIZI LABORATORI

6. segreteria di sede*7. sala docenti8. locale coll. Scolast.

9. 3 aule (classi prime) - WC ragazzi- WC ragazze- WC uomini (docenti)

10. Chimica11. Informatica*

PIANO PRIMO ___________________ 7 aule (classi 2-3-4-5)- WC ragazzi - WC ragazze- WC donne (docenti)- ripostiglio

___________________

PIANO TERRA 12. locale centrale termica __________________ ________________ ________________

AREA ESTERNA

ALTRO ______________________ ______________________ ______________________

13. Parcheggio

Sede di Angri (SA), v. D. Alighieri tel. 081-948490

QUADRO GENERALE DI SEDE

AFFOLLAMENTONumero max ipotizzabile di personale scolastico ed alunni presenti nella struttura scolastica

PIANO RIALZATO

CLASSI ALUNNI DOCENTI COLLAB. SCOL./AMM.

COLLAB.TECNICI

MASSIMODEFLUSSO

IA-IB-IC …….. ……… ……. ……. ……

PIANO PRIMOIIA-IIB-IIC

IIIA-IIIBIVA-VA

……..

……...

…….. ……. …….

TOTALE ………..

Il numero delle presenze è stato conteggiato in base ai seguenti parametri:14. alunni ufficialmente iscritti15. docenti presenti contemporaneamente (docenti, docenti I.T.P., docenti di sostegno)16. personale A.T.A. assegnato alla sede

1. Identificazione delle persone esposte

alunni portatori di handicap (1) alunni classi prime (2) alunni classi succ.(3)

personale scolastico neo-assunto (4) personale trasferito (5) persone estranee (6)

Tutela degli alunni (1-2)Assegnazione di aule poste in prossimità delle uscite-informazione

Tutela degli alunni (3)Informazione sui rischi e sui mezzi di prevenzione e protezione

Tutela del personale (4-5)Formazione ed informazione sui rischi e sui mezzi di prevenzione e protezione

Tutela delle persone estranee (6)Le persone estranee saranno accompagnate da un dipendenteNei casi di numerose presenze (incontro scuola famiglia), verrà organizzato uno specifico piano di accoglienza.

2. designazione degli addetti alla prevenzione incendi, alla lotta antincendio e alla gestione dell’emergenza

3. controllo e manutenzione dei presidi antincendio

4. informazione e formazione del personale

5. simulazioni ed esercitazioni antincendio

SEDE DI ANGRI

PREV. E SICUR. LABORATORI ED

ESERCITAZIONI

LABORATORIO LABORATORIO LABORATORIO LABORATORIO DI CHIMICA DI INFORMATICA

1-PAPACE FRANCESCO 1- CERRATO CARMINE

2- SCUTIERO COSIMO 2- SENATORE GIUSEPPE

2- AIUTO O SOSTITUTOmod. L (laboratori)

SEDE DI CASTEL S. GIORGIO

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. TECNICO LAB. INFORM.

1- CERRATO CARMINE

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. TECNICO LAB. INFORM.

1- CERRATO CARMINE

COLLAB. TECNICO LAB. CHIMICA

1- PAPACE FRANCESCO

PREV. E SICUR. LABORATORI ED

ESERCITAZIONI

LABORATORIO LABORATORIO SERRE LABORATORIO DI CHIMICA DI INFORMATICA

1- CERRATO CARMINE 2- PAOLILLO MAURIZIO

2- AIUTO O SOSTITUTOmod. L (laboratori)

SEDE DI GROMOLA

PREV. E SICUR.

ORGANICO A.T.A. DI SEDECOLLAB. TECNICO LAB. INFORM.

1- GRAMBONE BRUNO

COLLAB. TECNICO LAB. CHIMICA

1- MONTE ANGELA

COLLAB. TECNICO AZIENDA AGRIC.

1- CALIENDO GIANNINO

2- COSPITE M.GRAZIA

LABORATORI ED

ESERC. AZIENDA

LABORATORIO LABORATORIO AZIENDA LABORATORIO DI CHIMICA DI INFORMATICA AGRICOLA

1- MONTE ANGELA 1- GRAMBONE BRUNO 1- CALIENDO GIANNINO 1-______________

2- LONGOBARDI G. 2- BEVANTE DOMENICO 2- COSPITE M.GRAZIA 2-______________

2- AIUTO O SOSTITUTOmod. L (laboratori)

SEDE DI BATTIPAGLIA

PREV. E SICUR. LABORATORI ED

ESERC. AZIENDA

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. TECNICO SUCCHIFICIO

1- PAPPALARDO FRANCESCO

COLLAB. TECNICO CASEIFICIO1 CASTIGLI A PIETRO

COLLAB. TECNICO AZIENDA AGRICOLA1 SANSONE GERARDO

LABORATORIO LABORATORIO AZIENDA LABORATORIO LABORATORIO

DI CHIMICA DI INFORMATICA AGRICOLA SUCCHIFICIO CASEARIO

1- CASTIGLIA PIETRO 1- VITALE LIANA 1- SANSONE GERARDO 1- PAPPALARDO F.SCO 1- CASTIGLIA PIETRO

2- PAPPALARDO F.SCO 2- D’AGUANNO TERESA 2- PAPPALARDO F. 2- FORRISI MARISTELLA 2- MARCANTUONO A.

2- AIUTO O SOSTITUTOmod. L (laboratori)

SEDE CENTRALESALERNO

PREV. E SICUR. LABORATORI ED

ESERC. AZIENDA

ORGANICO A.T.A. DI SEDECOLLAB. TECNICO LAB. INFORM.

1- DE LUCA GIOVANNA

COLLAB. TECNICO LAB. CHIMICA E MICROPROPAGAZIONE

1- AVALLONE RITA

COLLAB. TECNICOAZ. AGRICOLA

1- CAMPAGNA PALMIRA

2- FORTUNATO NICOLA

LABORATORIO LABORATORIO LABORATORIO AZIENDA

DI CHIMICA DI INFORMATICA MICROPROPAG. AGRICOLA

1- AVALLONE RITA 1- DE LUCA GIOVANNA 1- AVALLONE RITA 1- CAMPAGNA PALMIRA

2- CAMPAGNA PALMIRA 2- SESSA BERNARDINO 2- LA LUNA AUGUSTO 2- FORTUNATO NICOLA

2- AIUTO O SOSTITUTOmod. L (laboratori)

SETTORE

AUTOMEZZIE TRASPORTI

SEDE COORD. SEDE COORD. SEDE CENTRALE SEDE COORD. CASTEL S.GIORGIO GROMOLA SALERNO BATTIPAGLIA

DOTAZIONI DOTAZIONI DOTAZIONI DOTAZIONI

ORGANICO AUTISTI

1 PASTORE AMEDEO

2 ROMANO PASQUALE

3 LUONGO ANTONONO

4 GUIDI ANTONINO

1- FIAT 314 SA 227424 1- FIAT 314 SA 154931 1- FIAT IVECO AA 918HE 1- FIAT IVECO AA 917HE

2- 2- 2- 2- FIAT 31227423

AUTISTI AUTISTI AUTISTI AUTISTI

1- PASTORE AMEDEO 1- PASQUALE ROMANO 1- LUONGO ANTONINO 1- GUIDI ANTONINO

2- _____________ 2- _____________ 2- _____________ 2-______________

mod. A (autisti)

SEDE DI ANGRI

STATO DI EMERGENZA

COORDINATORE

1. CAIAZZO FELICE2. _____________

ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ANTINCENDIO EVACUAZ. E SALVATAGGIO EVAC. E SALVAT. DISABILI PRONTO SOCCORSO CH. SOCCORSI

ORGANICO A.T.A. DI SEDECOLLAB. TECNICO LAB. INFORM.

1- CERRATO CARMINE

COLLAB. TECNICO LAB. CHIMICA

1- PAPACE FRANCESCO

COLLAB. SCOLASTICO

1 MAIORINO LUISA

2 SENATORE GIUSEPPE

3 FAUSTO SALVATORE

4 D’AMORA FLAVIO

1 - SAPERE M.GRAZIA 1 - DI MARINO CONCETTA 1 – PEPE RAFFAELE 1 – COPPOLA ELIO 1 – MASTROGIOVANNI F.SCO 2 - DE MARTINO DIODATO 2- DE VIVO CARMINE 2 - URCIUOLI STEFANO 2 - DE FAZIO CARLO 2 - DE SIMONE FRANCESCA 3 - SENATORE GIUSEPPE

ADDETTO AREE DI RACCOLTA : 1 - VENDITTI LUCIA 2 – SESSA BERNARDINOADDETTO IMP.TECNOL.E MEZZI ANTINCENDIO : COLUCCI GUIDO

SEDE CASTEL S. GIORGIO

STATO DI

EMERGENZA

COORDINATORE

1. PAOLILLO MAURIZIO

2. SANTORO M.FAUSTA

ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ANTINCENDIO EVACUAZ. E SALVATAGGIO EVAC. E SALVAT. DISABILI PRONTO SOCCORSO CH. SOCCORSI

1- ALIBERTI ANTONIO 1- MENNELLA ANGELO 1- MENNELLA ANGELO 1- CERRATO CARMINE 1- ACETO ENNIO 2- COPPOLA REGA ROSA

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. TECNICO LAB. INFORM.

1 CERRATO CARMINE

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. SCOLASTICO

1-ALIBERTI ANTONIO

2-BOTTA GIOVANNI

3-VIETRI MICHELINA

2- CERRATO CARMINE 2 – ALIBERTI ANTONIO 2 – NASTI RAFFAELE 3- VIETRI MICHELINA 2- BOTTA GIOVANNI

ADDETTO AREE DI RACCOLTA : DE FALCO TERESA

ADDETTO IMP. TECNOL. E MEZZI ANTINCENDIO : ALFANO FRANCESCO

SEDE CENTRALE –SALERNO-PLESSO SCOLASTICO

STATO DI EMERGENZA

COORDINATORE

1 PESCE GIANNA MARIA 2 PEPE ANDREA

ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ANTINCENDIO EVACUAZ. E SALVATAGGIO EVACUAZ.E SALVAT.DISABILI PRONTO SOCCORSO CH.SOCCORSO

1- LA LUNA AUGUSTO 1- ROMANO ANNAMARIA 1- SANTANDREA LORENZO 1- D’ELIA MARIA 1- PESCE GIANNA MARIA

2- SCANNAPIECO RITA 2- URTI ROSSANO 2- CUOCO ITALO 2- FORTUNATO NICOLINO 2- FRAIESE M.NATALINA

ADDETTO AREE DI RACCOLTA: SANTANDREA LORENZO

ORGANICO A.T.A. DI SEDECOLLAB. TECNICO LAB. INFORM.1 DE LUCA GIOVANNA

COLLAB. TECNICO LAB. CHIMICA E MICROPROPAGAZIONE1 AVALLONE RITA

COLLAB. TECNICO AZIENDA AGRIC.1- CAMPAGNA PALMIRA

2- FORTUNATO NICOLINO

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

AUTISTA1-LUONGO ANTONINO

COLLAB. SCOLASTICO1- CUOCO ITALO

2- FRAIESE M. NATALINA

ADDETTO IMP.TECNOL. E MEZZI ANTINCENDIO: SESSA BERNARDINO

SEDE BATTIPAGLIA

STATO DI EMERGENZA

COORDINATORE 1. MARASCO TONINO

2. CASTIGLIA PIETRO

ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ANTINCENDIO EVACUAZ. E SALVATAGGIO EVAC. E SALV. DISABILI PRONTO SOCCORSO CH. SOCCORSI

1- GRASSI CONCETTA 1- PIROLLO NATALINA 1- CAPRIUOLI MARIA CRISTINA 1- PIROLLO NATALINA 1- VITALE LIANA

2- MAZZEI MARISA 2- NOBILE ANNAMARIA 2- GUIDI ANTONINO 2- SANSONE GERARDO 2- CERRA ANTONIO

ADDETTO AREE DI RACCOLTA : 1 - LUONGO ANTONINO 2 – RAIMO SABATINO

ADDETTO IMP. TECNOL. E MEZZI ANTINCENDIO : 1 – D’AGUANNO TERESA 2 – PAPPALARDO FRANCESCO

SEDE GROMOLA –CAPACCIO

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. TECNICO SUCCHIFICIO1 PAPPALARDO FRANCESCO

COLLAB. TECNICO CASEIFICIO 1 CASTIGLIA PIETRO

COLLAB. TECNICO AZIENDA AGRIC.1- SANSONE GERARDOO

-

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. SCOLASTICO

1- CAPONIGRO PASQUALE2 GRAZIUSO PASQUALE3- LUONGO MARIA4- NOBILE ANNAMARIA5- CERRA ANTONIO

ORGANICO A.T.A. DI SEDE_

COLLAB. SCOLASTICO

1- CAPEZZUTO TERESINA2- CIUCCIO LUIGI3- LEMBO GIOVANNINA4- CORCILLO ALESSANDRO

STATO DI EMERGENZA

COORDINATORE

1. AGRESTA ANIELLO

2. PETROCELLI RITA

ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ANTINCENDIO EVACUAZ. E SALVATAGGIO EVAC. E SALVATAG.DISABILI PRONTO SOCCORSO CH. SOCCORSI

1- INSALATA ANTONIO 1- CAPEZZUTO TERESINA 1- FASOLINO GIACOMINA 1- LEMBO GIOVANNA 1- GRAMBONE BRUNO 2- CALIENDO GIOVANNI

2- CIUCCIO LUIGI 2- TUOSTO DAVIDE 2- FERRARO GIUSEPPINA 3- SCOLA MARIA 2- BELLIZIO FRANCESCO

ADDETTO AREE DI RACCOLTA: CERULLO FRANCESCO

ADDETTO IMP.TECNOL. E MEZZI ANTINCENDIO: 1 - LEMBO GIOVANNINA 2 – FRANCO ANTONIO

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. TECNICO LAB. INFORM.1 GRAMBONE BRUNO

COLLAB. TECNICO LAB. CHIMICA1 MONTE ANGELA

COLLAB. TECNICO AZIENDA AGRIC.1- CALIENDO GIOVANNI

2- COSPITE MARIA GRAZIA

SEDE CENTRALE (uff. amm.tivi)SALERNO

STATO DI EMERGENZA

COORDINATORE

1. CIOFFI GIOVANNI 2. SANTANDREA LORENZO

ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ADDETTO ANTINCENDIO EVACUAZ. E SALVATAG. EVAC.E SALVAT.DISABILI PRONTO SOCCORSO CH. SOCCORSO

1- D’ELIA MARIA 1- FORTUNATO NICOLINO 1- SANTANDREA LORENZO 1- D’ELIA MARIA 1- PESCE GIANNA M.

2 - GAMBARDELLA F. 2 – PANNULLO GIUSEPPE 2- VICINANZA GIUSEPPE 2 – FORTUNATO NICOLINO 2 – D’ELIA MARIA

ADDETTO AREE DI RACCOLTA : GIORDANO ANNARITA

ADDETTO IMP.TECNOL.E MEZZI ANTINCENDIO: AVALLONE RITA

ORGANICO A.T.A. DI SEDE

COLLAB. TECNICO LAB. INFORM.1 DE LUCA GIOVANNA

COLLAB. TECNICO LAB. CHIMICA E MICROPROPAGAZIONE1 AVALLONE RITA

COLLAB. TECNICO AZIENDA AGRIC.1- CAMPAGNA PALMIRA

2- FORTUNATO NICOLINO

ORGANICO A.T.A. DI SEDEASS. AMM.TIVO1 BARRA ARMANDOINCOLINGO ANNAMARIA

CASILLO FRANCAGIORDANO ANNARITA

SAGGE

SE ELENASARNO GIUSEPPE

7 DELLA CALCE PATRIZIA8 DE LUCA ANTONELLA9 CAPO ANNAMARIA10 PANNULLO GIUSEPPE

ISTRUZIONI PER LA SEGRETERIAI modelli sopra definiti, L, E ed A, dovranno riassumere i nominativi dei designati nell’ambito di ogni plesso scolastico o sede coordinata. Tali modelli vanno prodotti in 3 copie di cui:

- una copia da allegare agli atti generali della sicurezza conservati nella sede della Presidenza;- una copia da allegare al fascicolo della sicurezza della sede coordinata;- una copia plastificata da esporre nella sede coordinata.

Ai modelli L, E, ed A dovranno allegarsi i modelli D di designazione sottoscritti dal personale incaricato della mansione.Il modello D va prodotto in 3 copie di cui:

- una copia da allegare agli atti generali della sicurezza conservati nella sede della Presidenza;- una copia da allegare al fascicolo della sicurezza della sede coordinata;- una copia da consegnare al dipendente designato.

PremessaIl presente piano di emergenza, studiato e pianificato in funzione dei rischi, rappresenta uno strumento operativo di fondamentale importanza per l’attuazione dell’opera di salvataggio e dI evacuazione.Va precisato che l’efficienza e l’efficacia di un qualsiasi piano di emergenza è condizionata dalla conoscenza di tutte le disposizioni nonché dall’esatta osservanza di esse.

DIFFONDERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA

Il primo passo è quello di coinvolgere gli alunni rendendoli consapevoli del fatto che si convive con tanti tipi di rischi.

Il secondo è riferito alla diffusione della cultura della sicurezza ed al controllo dei fattori di rischio.

E' importante imparare a tenere dei comportamenti corretti e controllare il panico che può procurare in genere più danni dell’evento stesso.

Affinché un piano di emergenza sia efficiente e funzionale è necessario attuarlo correttamente. Ciò comporta il coinvolgimento di tutti i presenti.

 

OBIETTIVI- Addestrare i ragazzi e gli operatori scolastici ad affrontare le situazioni di

pericolo, facendo acquisire un "habitus" mentale che permetta, in caso di necessità, di rispondere con comportamenti adeguati.

-- Sviluppare negli alunni lo spirito di collaborazione e di solidarietà. - Acquisire esperienze utili a definire un programma che si possa

riproporre ogni anno a tutte le classi della scuola. -- Far conoscere le istituzioni e le associazioni che, in ambito nazionale e

locale, operano nell'ambito della Protezione Civile.

LO STATO DI EMERGENZA

L’EMERGENZAÈ una situazione che in conseguenza di un evento pericoloso modifica le condizioni di agibilità degli spazi.

IL PANICO è una condizione psicologica di forte paura, unita all’oppressione ed all’ansia, che comporta alterazioni percettive che possono dare luogo a comportamenti istintivi e quindi irrazionali e pericolosi.

Il comportamento per superarlo I comportamenti derivanti da stati di panico possono essere modificati e ricondotti alla normalità se il sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. Il piano di evacuazione, con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, nonché le esercitazioni ricorrenti possono dare un contributo fondamentale in questa direzione consentendo di:

essere preparati a situazioni di pericolo; stimolare la fiducia in se stessi; indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali e corretti; controllare la propria emozionalità e saper reagire all'eccitazione collettiva.

La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l'evacuazione dell'intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dall'edificio scolastico e dagli spazi limitrofi può manifestarsi per le cause più disparate. La tipologia degli incidenti ipotizzabili è infatti piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio all'interno della scuola, ma anche dalla sua collocazione nel territorio e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali. Gli eventi che potrebbero richiedere l'evacuazione parziale o totale di un edificio, sono generalmente i seguenti:

incendi che si sviluppano all'interno dell'edificio scolastico (ad esempio nei laboratori, nelle centrali termiche o in locali in cui sia presente un potenziale rischio d'incendio);

incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in fabbriche, case, ecc.) e che potrebbero coinvolgere l'edificio scolastico;

un terremoto; crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui; avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di

uscire dall'edificio piuttosto che rimanere all'interno; ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa.

PIANO DI EMERGENZA

Il piano di emergenza di codesta istituzione scolastica prevede:

- il salvataggio

- il pronto soccorso

- l’evacuazione

Lo stato di emergenza è la conseguenza di una situazione di pericolo, interna od esterna, che può mettere a rischio la vita delle persone presenti all’interno dei locali scolastici.

Le situazioni di pericolo che possono dar luogo allo stato di emergenza sono:

1) l’incendio

2) l’allagamento per fattori impiantistici interni

3) il crollo dovuto ad un cedimento strutturale dell’edificio

4) il terremoto

5) il sospetto della presenza di ordigni esplosivi

6) gravi eventi territoriali (inquinamento-allagamenti-smottamenti-frane- crolli di fabbricati vicini-ecc.)

7) incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola Lo stato di emergenza scatta nel momento in cui si verifica uno degli eventi sopra citati.

PIANI DA ATTUARE IN BASE ALL’EVENTO

- ALLARME- SALVATAGGIO- EVACUAZIONE

1. INCENDIO - PRONTO SOCCORSO- INTERVENTO VV.FF.

- SEGNALAZIONE AGLI EDIFICI CONFINANTI

- ALLARME- SALVATAGGIO

2. ALLAGAMENTI - EVACUAZIONE - PRONTO SOCCORSO- INTERVENTO ACQUEDOTTO

- ALLARME- EVACUAZIONE

3. CROLLI - PRONTO SOCCORSO - INTERVENTO VV.FF.

- ATTENDERE FINE EVENTO4. TERREMOTO - EVACUAZIONE

- PRONTO SOCCORSO - ATTUARE DISPOSIZIONI

ENTI DI PROTEZ. CIVILE

- ALLARME- EVACUAZIONE

5. ORDIGNI - PRONTO SOCCORSO ESPLOSIVI - INTERVENTO CARABIN.

- ALLARME6. INCENDI EDIFICI - EVACUAZIONE

CONFINANTI - PRONTO SOCCORSO

- CONTATTARE GLI ENTI:7. EVENTI GRAVI PROTEZIONE CIVILE

(atmosf., calamità CARABINIERI nat., grave inquinam. ESEGUIRE LE DISPOSIZIONI ecc.)

STATO DI EMERGENZA(allegato 8 D.M. 10-3-98 gazz. Uff. suppl. ord. N. 81 del 7-4-98):

1. Azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di incendio:

- segnalare tempestivamente l’evento all’addetto antincendio o al sostituto, quindi al coordinatore per l’emergenza o al sostituto;

2. Procedure di evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate da tutti il lavoratori e dalle persone presenti:

- i docenti non devono abbandonare in nessun caso gli alunni della classe in cui prestano servizio;

- Essi stessi devono controllare e condurre gli alunni nell’area di raduno posta all’esterno della scuola;

- Dovranno infine compilare il modulo di verifica dei presenti e consegnarlo al coordinatore per l’emergenza o al suo sostituto;

- Sorveglieranno gli alunni in attesa di istruzioni successive.

- Gli addetti all’evacuazione controlleranno il regolare deflusso verso la zona di raduno. Effettueranno alla fine una ricognizione nei locali al fine di verificare la completa evacuazione.

3. disposizioni per chiedere l’intervento dei VV.FF. e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo:

- l’addetto al centralino per la chiamata del soccorso di VV.FF. dovrà fornire le informazioni relative all’indirizzo della scuola, al numero di telefono ed alle presunte cause dell’incendio.

4. specifiche misure per assistere le persone disabili:

- i disabili che hanno autonomia di movimento dovranno essere accompagnati nel corso dell’evacuazione direttamente e personalmente da uno dei docenti presenti nella classe o nei casi particolari dall’unico docente. Essi dovranno essere costantemente sorvegliati.

- Le classi con disabili che hanno limitata autonomia di movimento dovranno preventivamente essere collocate in aule ubicate in prossimità delle uscite. Nei casi di evacuazione sarà previsto un addetto che avrà il compito esclusivo di accompagnare il disabile nella zona di raduno.

I Direttori delle sedi coordinate Dovranno vigilare correttamente sulla corretta applicazione:

dell'ordine di servizio relativo al controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita, da effettuare prima dell'inizio delle lezioni;

delle disposizioni inerenti la eliminazione dei materiali infiammabili; del divieto di sosta agli autoveicoli nelle aree della scuola non espressamente dedicate a tale uso e

che, in ogni caso, creino impedimenti all'esodo; Infine avranno cura di segnalare tempestivamente all’Ufficio del Dirigente scolastico eventuali inosservanze del personale scolastico, eventuali interventi necessari per la manutenzione straordinaria:

dei dispositivi di allarme; dei mezzi antincendio; di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza.

Il personale docente Dovrà:

informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano al fine di assicurare l'incolumità a se stessi ed agli altri;

illustrare periodicamente il piano di evacuazione all'instaurarsi di una situazione di emergenza nell'ambito dell'edificio scolastico.

controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano correttamente i compiti; in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di classe per effettuare un controllo

delle presenze ad evacuazione avvenuta.

Il personale docente, una volta raggiunta la zona di raduno, farà pervenire al coordinatore per l’emergenza il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti.

Tale modulo dovrà essere sempre custodito all'interno del registro. Gli insegnanti di sostegno, con l'aiuto, ove occorra, di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente dello o degli alunni handicappati loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficoltà. Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere anche non motoria, e dell'esistenza o meno di barriere architettoniche all'interno dell'edificio. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di handicap può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe.

Il personale non docente Alcuni addetti di segreteria saranno nominativamente incaricati di seguire specifici aspetti del piano, specie per quanto attiene alle segnalazioni ed ai collegamenti con l'esterno. Uno o più operatori avranno l'incarico di disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico) e, successivamente, di controllare che nei vari piani dell'edificio tutti gli alunni siano sfollati (controllare in particolare: servizi, spogliatoi, laboratori, ecc.). Le uscite sulla pubblica via saranno presidiate da personale designato a tale compito, che provvederà all'interruzione del traffico, qualora necessaria, altro dovrà essere incaricato di attivare gli estintori e/o gli idranti. Nell'edificio in cui, dato l'esiguo numero delle classi, manchi il personale di segreteria, o, per qualsivoglia ragione, manchino gli operatori scolastici, i compiti saranno suddivisi tra gli insegnanti del plesso, anche mediante l'accorpamento di più classi. In tale caso le funzioni previste per il Capo d'lstituto saranno svolte da un insegnante appositamente incaricato.

Gli allievi Dovranno adottare il seguente comportamento non appena avvertito il segnale d'allarme:

interrompere immediatamente ogni attività; mantenere l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo; —tralasciare il recupero di oggetti

personali (libri, cartelle, ecc.); disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due compagni

designati come apri-fila e chiusa dai due serra-fila); rimanere collegati tra loro seguendo le modalità illustrate; seguire le indicazioni dell'insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle

precedenze; camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni; collaborare con l'insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo

sfollamento; attenersi strettamente a quanto ordinato dall'insegnante nel caso che si verifichino contrattempi

che richiedano una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano.

RUOLI E MANSIONI

Il coordinatore per le emergenze assumerà i seguenti compiti:

5. Individuerà ed incaricherà altro personale in sostituzione dei designati risultanti assenti;

6. ordinerà l’evacuazione;

7. coordinerà tutte le operazioni di emergenza;

8. comunicherà con gli Enti di soccorso e con l’Ufficio del Dirigente scolastico

Il personale addetto all’evacuazione in corrispondenza dei piani e delle uscite assumerà i seguenti compiti:

9. controllerà il regolare deflusso degli alunni e dei docenti;

10. riferirà al coordinatore per l’emergenza sui pericoli specifici e sulle situazioni di emergenza riguardanti il piano di competenza;

11. effettuerà un giro di ricognizione nelle aule del piano assegnato verificando la completa evacuazione di tutti i presenti;

12. resterà a disposizione del coordinatore per eventuali adempimenti.

Il personale addetto alla disattivazione degli impianti procederà, dopo l’ordine di evacuazione, alla disattivazione dei seguenti impianti:

13. elettrico

14. idrico

15. centrale termica

Il personale con l’ incarico di addetto antincendio procederà alle operazioni di salvataggio utilizzando gli estintori in dotazione.

Il personale addetto al pronto soccorso presterà il primo soccorso agli infortunati

Il personale addetto alle chiamate di soccorso provvederà a telefonare l’ente competente consultando il tabulato riportante i numeri telefonici degli Enti di soccorso.

Lo stesso avrà mansioni di centralinista al fine di coordinare le informazioni in entrata ed in uscita.

Fase 1- ALLARMEAppena si verifica una delle seguenti condizioni di pericolo:

16.incendio17.allagamento18.crolli interni19.terremoti20.pericolo per la presenza di ordigni esplosivi21.incendi di edifici confinanti

si procederà ad avvisare immediatamente il coordinatore per l’emergenza o il suo sostituto. Quest’ultimo ordinerà l’evacuazione.

Note: Nel caso in cui fossero assenti entrambi i coordinatori, il compito sarà assunto dall’addetto alle misure antincendio.

L’allarme per l’evacuazione verrà segnalato con 4 squilli di campanello o avvisando direttamente i presenti, nel caso di mal funzionamento del circuito.

Fase 2 – DISATTIVAZIONE DI TUTTI GLI IMPIANTI

L’incaricato, il suo sostituto o colui che viene incaricato dal coordinatore per l’emergenza provvede immediatamente a disattivare:

1. l’interruttore generale dell’energia elettrica2. la condotta idrica principale3. l’interruttore generale della centrale termica

Fase 2.1 -PIANO DI EVACUAZIONE

Appena avvertito l'ordine di evacuazione le persone presenti nell'edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo la massima calma. Per ridurre i tempi di evacuazione è necessario lasciare sul posto tutti gli oggetti personali.

Gli addetti all’evacuazione controlleranno la regolarità del deflusso in corrispondenza dei piani e delle uscite.

L'insegnante prenderà il registro di classe e coordinerà le operazioni di evacuazione.

Le classi usciranno secondo il seguente ordine:

1. le classi vicino all’uscita e successivamente a seguire

2. le classi vicino alle scale e successivamente a seguire

Gli studenti usciranno dall'aula, al seguito dei compagni apri-fila, in fila indiana e tenendosi per mano, o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta avanti; un tale comportamento, oltre ad impedire che eventuali alunni spaventati possano prendere la direzione sbagliata o mettersi a correre, contribuisce ad infondere coraggio. Gli alunni portatori di handicap saranno accompagnati direttamente dal docente di sostegno o in sua assenza dal docente curricolare. Per tali alunni sarà prestata una continua sorveglianza. Prima di imboccare il corridoio verso l'uscita assegnata o il vano scale l'apri-fila accerterà che sia completato il passaggio delle classi che precedono.

Gli alunni verranno radunati in prossimità dell’area esterna così come viene indicato sulla pianta. Gli addetti all’evacuazione effettueranno una ricognizione all’interno dei locali verificando il completo abbandono di tutti i presenti.

Fase 2.2 - OPERAZIONI DI SALVATAGGIO

INCENDIIl personale addetto alle operazioni antincendio provvederà, se le condizioni di sicurezza lo consentono, a spegnere l’incendio mediante l’uso degli estintori in dotazione.

ALLAGAMENTIIl personale addetto alle operazioni di salvataggio provvederà, se le condizioni lo consentono, a chiudere la chiave di intercettazione della condotta idrica principale.

PERDITE DI GASIl personale addetto alle operazioni di salvataggio provvederà, se le condizioni lo consentono, a chiudere la chiave di intercettazione a monte della condotta del gas.

Fase 3 - OPERAZIONI DI PRONTO SOCCORSOL’incaricato o il sostituto addetto al pronto soccorso presterà le prime cure in attesa dell’unità sanitaria.

Fase 3.1 – RICHIESTA DI SOCCORSIL’incaricato o il sostituto addetto al centralino chiamerà:

1) il soccorso sanitario (ambulanza) indicando in modo preciso:

3. l’indirizzo ed il numero di telefono della scuola

4. il tipo di trauma che ha subito l’infortunato

2) il soccorso degli enti di pronto intervento e protezione a secondo del tipo di evento:

5. incendio - vigili del fuoco

6. allagamenti – ufficio pronto dell’acquedotto comunale

7. crolli – ufficio tecnico comunale

8. presenza di esplosivi – carabinieri della locale stazione

9. calamità naturali – protezione civile

indicando:

- l’indirizzo ed il numero di telefono della scuola

- specifiche sul tipo di evento

3) avviserà l’ufficio del Dirigente scolastico

CALAMITA’ NATURALI

STATI DI EMERGENZA TERRITORIALIIn tali specifiche circostanze il coordinatore per l’emergenza, il sostituto o altra

persona designata in loro assenza, si metterà in contatto telefonico con l’Ufficio

della protezione civile, con i carabinieri della locale stazione ed il Comune al fine di

attingere informazioni o disposizioni in merito ai comportamenti da adottare.

Lo stesso rapporterà immediatamente la situazione all’Ufficio del Dirigente

scolastico

INFORMAZIONI GENERALI

1. I percorsi che consentono di raggiungere un luogo sicuro (luogo nel quale le persone sono da considerarsi al sicuro dagli effetti determinati dall’incendio o altre situazioni di emergenza) sono chiamati:

“VIE DI EMERGENZA”

Tali percorsi devono essere sempre sgombri e liberi da qualsiasi ostacolo.

2. Il passaggio che immette in un luogo sicuro è chiamato:

USCITA DI EMERGENZA

Durante le attività scolastiche o nei casi in cui vi sia la presenza di persone all’interno dei locali, le porte delle uscite di emergenza non devono mai essere chiuse a chiave.

3. In tutti i locali della scuola è assolutamente

VIETATO FUMARE

4. Ogni dipendente deve svolgere il proprio compito con

DILIGENZA E PROFESSIONALITA’

5. Gli alunni devono essere costantemente sorvegliati, controllati e guidati soprattutto nelle attività ordinarie, di laboratorio ed extrascolastiche

6. Il personale scolastico ha il dovere di segnalare tempestivamente ogni anomalia o disfunzione rilevata nell’espletamento delle proprie mansioni

7. Il personale scolastico e gli alunni che espletano attività didattiche ed esercitazioni in ambienti a rischio devono utilizzare i dispositivi di protezione individuale a loro assegnati. Questi hanno il dovere di conservarli e custodirli in modo da mantenerli sempre efficienti e funzionali. Il dipendente designato per l’attuazione delle regole di prevenzione e protezione, nei laboratori o in altri luoghi ove si espletano esercitazioni pratiche, ha il compito di vigilare sul corretto uso degli apparecchi o degli attrezzi e di far utilizzare i dispositivi di protezione individuale, segnalando all’Ufficio del Dirigente scolastico, eventuali inosservanze in merito alle disposizioni sulla prevenzione e protezione.

MISURE DI PREVENZIONE INCENDI

2. Non accumulare rifiuti e scarti combustibili

3. Non fumare

4. Non utilizzare fiamme libere

5. Non effettuare riparazioni, ampliamenti o modifiche di impianti elettrici

6. Utilizzare le apparecchiature elettriche secondo le indicazioni fornite dal costruttore

7. Non rimuovere o coprire la segnaletica di sicurezza

MISURE DI SICUREZZA

2. Tenere sgombre le vie di esodo e le uscite di emergenza da qualsiasi ostacolo (arredi, secchi, scatole, rifiuti, ecc.)

3. Le uscite di emergenza non devono essere chiuse a chiave durante l’orario scolastico

CONTROLLO DEI PRESIDI ANTINCENDIO

1. Non rimuovere gli estintori dai punti di installazione

PROCEDURE DA ATTUARE IN CASO DI INCENDIO

Obiettivo: Evacuazione di tutti gli alunni e del personale scolastico

1. Segnalare l’allarme con 4 squilli di campanello;

2. Operazioni di salvataggio:

2.1 disattivare gli impianti (energia elettrica, acqua, centrale termica, gas);

2.2 intervenire con i mezzi di estinzione,

2.3 Attuare il piano di evacuazione;

3. Effettuare una ricognizione nei locali al fine di verificare la completa evacuazione dei presenti;4. Chiamare i vigili del fuoco indicando in modo preciso l’indirizzo e le probabili cause di incendio;

Molto in disaccordo

Abbastanza in disaccordo

Leggermente in disaccordo

Né in disaccordo né

Leggermente d’accordo

Abbastanza d’accordo

Molto d’accordo

1 2 3in accordo

4 5 6 7

1. La nostra scuola è capace di esercitare un’importante azione di promozione e di sviluppo anche sul territorio 1 2 3 4 5 6 7

2. I genitori partecipano attivamente alla vita della scuola, contribuendo alla soluzione dei suoi problemi 1 2 3 4 5 6 7

3. Nelle riunioni del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe vi è un notevole impegno per arrivare a decisioni condivise 1 2 3 4 5 6 7

4. La nostra scuola sa come ottenere una piena collaborazione da parte degli enti pubblici e dei servizi sociali operanti sul territorio 1 2 3 4 5 6 7

5. Assicuro il mio sostegno alle persone che si trovano ad affrontare situazioni impegnative 1 2 3 4 5 6 7

6. Le famiglie hanno fiducia nei docenti e di fronte ai loro figli ne riconoscono l’importante funzione educativa 1 2 3 4 5 6 7

7. I genitori partecipano regolarmente agli incontri periodici e si prendono cura del rendimento scolastico dei propri figli 1 2 3 4 5 6 7

8. Gli alunni comunicano apertamente con i docenti e rispettano la loro autorità 1 2 3 4 5 6 7

9. I rapporti tra colleghi sono improntati generalmente a franchezza ed a collaborazione 1 2 3 4 5 6 7

10. Gli Enti Locali forniscono alla scuola le risorse e i supporti dovuti 1 2 3 4 5 6 7

11. Il personale non docente è cortese e collaborativo 1 2 3 4 5 6 7

12. Gli alunni lavorano in modo propositivo e collaborativo tra loro 1 2 3 4 5 6 7

13. Gli alunni hanno un comportamento generalmente corretto nei confronti dell’ambiente e delle persone 1 2 3 4 5 6 7

14. La nostra scuola è in grado di realizzare interventi incisivi per prevenire l’abbandono scolastico 1 2 3 4 5 6 7

15. Il personale non docente è disponibile e comprensivo nei confronti degli alunni 1 2 3 4 5 6 7

16. La nostra scuola sa trasmettere all’esterno un’ immagine positiva 1 2 3 4 5 6 7

17. I colleghi sono disponibili alle innovazioni 1 2 3 4 5 6 7

18. Il preside valorizza il lavoro dei docenti, riconoscendo l’apporto di ognuno e sviluppandone il potenziale, anche attraverso deleghe 1 2 3 4 5 6 7

19. I colleghi verificano il lavoro e apportano correzioni alla loro programmazione per raggiungere gli obiettivi condivisi 1 2 3 4 5 6 7

20. Nella mia scuola sono incoraggiati gli apporti individuali all’effettiva realizzazione dell’autonomia scolastica 1 2 3 4 5 6 7

21. Nei Collegi dei docenti e nei Consigli di classe i colleghi comunicano in modo efficace ed ognuno è ascoltato quando esprime le proprie idee 1 2 3 4 5 6 7

22. Gli alunni sono interessati all’apprendimento e partecipano volentieri alle varie attività scolastiche 1 2 3 4 5 6 7

23. Le osservazioni del personale non docente sono tenute in debito conto dagli insegnanti per il corretto funzionamento della scuola 1 2 3 4 5 6 7

24. Il personale di segreteria è competente ed efficiente nel suo di bisogno 1 2 3 4 5 6 7

25. Vengo tempestivamente in soccorso di chi è in stato di bisogno 1 2 3 4 5 6 7

26. E’ una mia scelta e non una necessità continuare a fare parte della mia scuola 1 2 3 4 5 6 7

27. Aiuto volentieri i miei colleghi nello svolgimento delle loro attività 1 2 3 4 5 6 7

28. La nostra scuola è in grado di realizzare pienamente tutti gli obiettivi previsti dall’Autonomia scolastica 1 2 3 4 5 6 7

29. L’ASL assiste adeguatamente la scuola nella soluzione di problemi legati a situazioni di disagio sociale / familiare / psicologico 1 2 3 4 5 6 7

30. Il personale di segreteria fornisce ai docenti le informazioni richieste in modo chiaro ed esauriente 1 2 3 4 5 6 7

31. Il personale non docente è disponibile a organizzare in modo flessibile il proprio lavoro per facilitare la realizzazione delle attività didattiche 1 2 3 4 5 6 7

32. Per finire un lavoro rimango spontaneamente oltre l’orario fissato, anche se non vengo pagato per questo 1 2 3 4 5 6 7

33. Sono contento di come vengo trattato dai colleghi e dai superiori 1 2 3 4 5 6 7

34. La nostra scuola sa superare con successo le difficoltà 1 2 3 4 5 6 7

35. Metto volentieri le mie conoscenze ed abilità al servizio degli altri 1 2 3 4 5 6 7

36. Sono soddisfatto dei risultati che traggo dal mio lavoro 1 2 3 4 5 6 7

37. La mia scuola è funzionale alle esigenze didattiche (spazi interni ed esterni, attrezzatura, ecc… ) 1 2 3 4 5 6 7

38. L’edificio assicura facilità di accesso e di movimento per ogni tipologia di handicap 1 2 3 4 5 6 7

39. La mia scuola è molto sensibile alla sperimentazione di nuovi metodi educativi e didattici 1 2 3 4 5 6 7

40. Nella mia scuola i docenti godono di ampia autonomia nella progettazione e nella realizzazione delle varie attività 1 2 3 4 5 6 7

41. Sono capace di organizzare il mio lavoro e di rispettare gli impegni assunti, anche in presenza di imprevisti ed urgenze 1 2 3 4 5 6 7

42. La nostra scuola sa adeguare l’insegnamento alle opportunità fornite dall’innovazione tecnologica 1 2 3 4 5 6 7

43. Mi trovo bene nel mio ambiente di lavoro 1 2 3 4 5 6 7

44. In questa scuola si dà grande importanza all’acquisizione ed all’impiego delle risorse tecnologie più avanzate 1 2 3 4 5 6 7

45. In questa scuola la capacità di generare innovazione è incoraggiata a tutti i livelli 1 2 3 4 5 6 7

46. L’edificio garantisce le migliori condizioni dal punto di vista igienico-sanitario e della sicurezza personale 1 2 3 4 5 6 7

47. La nostra scuola sa ottenere la massima partecipazione delle famiglie alle sue attività ed iniziative 1 2 3 4 5 6 7

48. La mia scuola ha ambienti gradevoli ed accoglienti 1 2 3 4 5 6 7

49. L’Autonomia scolastica favorisce il raggiungimento degli obiettivi che la scuola si propone di raggiungere 1 2 3 4 5 6 7

50. Ho grande autonomia nel portare avanti il mio lavoro 1 2 3 4 5 6 7

51. So come affrontare i vari problemi connessi all’inserimento scolastico dei portatori di handicap 1 2 3 4 5 6 7

52. Le varie componenti della nostra scuola sanno operare insieme per garantirne il miglior funzionamento, anche di fronte ai problemi più spinosi 1 2 3 4 5 6 7

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DEL CLIMA INTERNO

SCUOLA DI APPARTENENZA : …………………………………………………………………………………

INDIRIZZO : …………………………………………………. CITTA’………………

CENTRALE

DATI ANAGRAFICI ( la compilazione di questa parte è facoltativa, ma importanteper ottenere un quadro informativo più dettagliato )

SESSO M F

ETA’ :

a. meno di 25 anni

b. da 25 a 34 anni

c. da 35 a 44 anni

d. da 45 a 54 anni

e. oltre i 54 anni

ANNI DI INSEGNAMENTO :

a. meno di 5 anni

b. da 5 a 14 anni

c. da 15 a 24 anni

d. da 25 anni in poi

ANNI DI PERMANENZA IN QUESTA SCUOLA : ( . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . )

SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO ( Personale DOCENTI )

Domanda Si No Abb.

1 Può essere migliorata l’indagine sulla situazione in ingresso degli alunni relativamente all’area cognitiva ?

2 Può essere migliorata l’indagine sulla situazione in ingresso degli alunni relativamente all’area affettiva ?

3 È opportuna l’indagine su ciò che gli alunni si aspettano dalla scuola

4 È opportuna l’indagine sui fattori che secondo gli alunni, determinano l’insuccesso scolastico

5 E’ opportuno attivare attività di accoglienza ?

6 Le modalità di presentazione dei vari regolamenti è adeguata ?

7 Le modalità di presentazione degli spazi e del piano di evacuazione è adeguata ?

8 E’ positiva esperienza della sperimentazione dell’autonomia scolastica ?

9 E’ positiva esperienza della sperimentazione dei progetti di potenziamento linguistico?

10 E’ positiva esperienza dei referenti per lo svolgimento di particolari funzioni e attività ?

11 E’ utile costituire un consiglio di direzione per analizzare i vari problemi scolastici ?

12 E’ utile costituire un comitato tecnico-didattico per dare consulenze nella costruzione dei curricoli ?

13 E’ utile costituire gruppi di studio e ricerca in collaborazione con altre istituzioni ?

14 L’attività del collegio docenti consente un confronto tra le diverse istanze ?

15 L’attività dei consigli di classe è favorita da strumenti operativi strutturati ?

16 È sufficiente io spazio assegnato ai gruppi di materia ?

17 I momenti collegiali previsti nelle passate programmazioni sono stati adeguati ?

18 La dotazione tecnico-scientifica dell’istituto corrisponde alle esigenze didattiche delle discipline umanistiche ?

19 La dotazione tecnico-scientifica dell’istituto corrisponde alle esigenze didattiche delle discipline scientifiche ?

20 La dotazione tecnico-scientifica dell’istituto corrisponde alle esigenze didattiche delle discipline professionali?

21 È opportuno che tutti i docenti ed il preside acquisiscano competenze multimediali ?

22 È opportuno che i criteri di formazione subiscano modifiche ?

23 È opportuno che i criteri di assegnazione dei docenti alle classi subiscano modifiche ?

24 È opportuno che le proposte formative dei diversi corsi si differenzia ?

25 È opportuno concordare le attività tra i diversi corsi ?

26 L’orario delle lezioni è sufficientemente ispirato a criteri didattici ?

27 È opportuno che le ore di completamento e/o di restituzione vengano calendarizzate ?

28 È utile disporre di un orario parallelo per la sostituzione di colleghi assenti ?

29 L’orario di ricevimento individuale è adeguato alle esigenze dell’utenza ?

30 È positiva esperienza del ricevimento generale per corso ?

SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO ( Personale A.T.A. )

N° Domanda Si No Abba.za

1 Pensate che sentirsi coinvolti nei progetti e nell’attività della scuola migliori la qualità del servizio ?

2 E’ opportuno che il lavoro venga suddiviso non solo per mansioni ma anche per progetti ?

3 Pensate che il servizio erogato dalla scuola sia adeguato ?

4 E’ opportuno che il Collaboratore Scolastico non abbandoni mai l’ingresso per ricevere il pubblico ?

5 Ritenete opportuno accogliere il pubblico informandolo ed indirizzandolo correttamente ?

6 Ritenete che le forme di accoglienza ai ragazzi siano adeguate ?

7 C’è un rapporto di reciproco rispetto nei momenti di collaborazione coi docenti ?

8 Sono utili forme di collaborazione con la segreteria ?

9 Ritenete che le forme di comunicazione e gli ordini di servizio addottati siano adeguati ?

10 E’ opportuno che i criteri di suddivisione degli incarichi sudagli incarichi subiscano modifiche ?

11 Ritenete che le forme di recupero e di turnazione siano adeguante ?

12 Ritenente che la pulizia dei locali sia corretta ed adeguata ?

13 E’ opportuno che la suddivisione del fondo dell’offerta formativa ( ex compenso incentivante ) venga differenziata ?

14 Ritenete opportuno che la sorveglianza sia continuativa nei rispettivi piani ?

15 E’ opportuno evitare fattori che distolgono alla sorveglianza ?

16 Ritenete che la distribuzione dei tempi lavorativi sia adeguata ?

17 Esistono tempi morti nell’organizzazione del lavoro ?

18 Ritenete che i tempi dedicati alla pulizia dei locali siano adeguati ?

SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO ( Genitori )

N° Domanda Si No Abba.za

1 Gli ambienti scolastici sono confortevoli e funzionali ?

2 L’orario delle lezioni è ben organizzato ?

3 I ragazzi frequentano la struttura scolastica in condizioni di sicurezza ?

4 L’attività didattica dei diversi docenti è ben coordinata ?

5 I compiti vengono assegnati in modo equilibrato nell’arco della settimana ?

6 I genitori ricevono informazioni adeguate e tempestive dell’attività scolastica ?

7 E’ facile contattare gli insegnati ?

8 Le attività didattiche collaterali ( visite d’istruzione, incontri con esperti, partecipazione a mostre e concorsi,…… ) sono efficaci ?

9 Le attività facoltative pomeridiane che la scuola propone sono soddisfacenti ?

10 Quando ne ha avuto necessità ha avuto risposte soddisfacenti dal personale scolastico ?

11 Il personale docente è competente e qualificato ?

12 Il servizio di segreteria è soddisfacente ?

13E’ favorevole all’utilizzo della struttura e delle attrezzature della scuola per attività extrascolastiche gestite da enti esterni come fonte di autofinanziamento ? ( es.: corsi, conferenze, attività sociali, ….)

14 E’ favorevole all’utilizzo dei fondi d’istituto per promuovere attività pomeridiane a partecipazione libera da parte degli alunni ?

Avvertenze : - la compilazione è volontaria ed anonima;- contrassegnare con una crocetta un solo riquadro corrispondente alla risposta

prescelta.

SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO ( Alunni )

N° Domanda Si No Abb.za

1 Vieni a scuola volentieri ?

2 Le aule sono comode e funzionali ?

3 L’orario delle lezioni è distribuito nell’arco della settimana ?

4 Sei al sicuro all’interno della scuola ?

5 Gli insegnanti valutano il lavoro dei ragazzi in modo omogeneo ?

6 I compiti vengono assegnati in modo equilibrato nell’arco della settimana ?

7 Le informazioni sui compiti e le verifiche sono chiare ed esaurienti ?

8 Il giudizio sui compiti e le interrogazioni è espresso in modo chiaro ?

9 Gli insegnanti sono disponibili a parlare dei tuoi problemi ?

10 Le attività didattiche collaterali ( visite d’istruzione, incontri con esperti, gare sportive,partecipazione a mostre, feste e concorsi…….) sono interessanti ?

11 Le attività facoltative pomeridiane che la scuola propone sono interessanti ?

12 Quando ne hai avuto necessità hai trovato aiuto dal personale scolastico ?

13 Gli insegnanti forniscono spiegazioni chiare ?

14 Il servizio di segreteria è ben organizzato ?

15 Hai utilizzato il laboratorio di scienze in misura soddisfacente ?

16 Hai utilizzato le aule speciali ( video, informatica,…… ) in misura soddisfacente ?

SCHEDA PER LA RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO ( Collab. Scolast. )

N° Domanda Si No Abb

Osserv e prop.

1 Pensate che sentirsi coinvolti nei progetti e nell’attività della scuola migliori la qualità

del servizio ?

2 E’ opportuno che il lavoro venga suddiviso non solo per mansioni ma anche per progetti ?

3 Pensate che il servizio erogato dalla scuola sia adeguato ?

4 Ritenete che le forme di accoglienza ai ragazzi siano adeguate ?

5 C’è un rapporto di reciproco rispetto nei momenti di collaborazione coi docenti ?

6 Sono utili forme di collaborazione con la segreteria ?

7 Ritenete che le forme di comunicazione e gli ordini di servizio addottati siano adeguati ?

8 E’ opportuno che i criteri di suddivisione degli incarichi sudagli incarichi subiscano modifiche ?

9 Ritenete che le forme di recupero e di turnazione siano adeguante ?

10 Ritenente che la pulizia dei locali sia corretta ed adeguata ?

11 Ritenete che la distribuzione dei tempi lavorativi sia adeguata ?

12 Ritenete che i tempi dedicati alla pulizia dei locali siano adeguati ?

13 Vi viene fornito tempestivamente il materiale occorrente per il vostro lavoro ?

14 C’è un rapporto di reciproca collaborazione con il direttore dei servizi generali ed amministrativi ?

Regolamento D'Istituto

Art.1

Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali

La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un preavviso – di massima non inferiore ai 5 gg. – rispetto alla data delle riunioni.La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante l’affissione all’albo di apposito avviso; in ogni caso l’affissione

all’albo dell’avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’organo collegiale.La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare la data, l’ora e gli argomenti da trattare nella seduta.Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.

Art.2

Svolgimento coordinato dell’attività degli organi collegiali

Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali.Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze di un determinato organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario od opportuno per l’esercizio delle competenze di altro organo collegiale

Art.3

Convocazione del consiglio di classe

Il consiglio di classe è convocato dal Preside su propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso il presidente.

Art.4

Elezioni del presidente e del vice-presidente del consiglio d’istituto

Il consiglio d’istituto elegge tra i rappresentanti dei genitori membri del consiglio stesso, il proprio presidente.L’elezione ha luogo a scrutinio segreto.Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio.E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio.Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.A parità di voti è eletto il più anziano d’età.Il consiglio può deliberare di eleggere anche un vicepresidente da votarsi fra i genitori componenti il consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l’elezione del presidente.

Art.5 Convocazione del comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti

Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal preside:

a) alla conclusione dell’anno scolastico prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi dell’art.58 del D.P.R. del 31 maggio 1974, n.417.b) ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art.6

Assemblee e comitato dei genitori

I genitori degli alunni della scuola hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali scolastici. Per il proprio funzionamento l’assemblea deve darsi un regolamento che viene inviato in visione al consiglio d’istituto.Alle assemblee dei genitori, di classe o d’istituto, possono partecipare con diritto di parola il preside e gli insegnanti rispettivamente della classe o della scuola.Qualora le assemblee si svolgano nei locali della scuola, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse devono essere concordati di volta in volta con il preside.La convocazione delle assemblee è regolata da quanto previsto dal D.P.R. n.416 del 1974.I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un comitato dei genitori che può richiedere la convocazione dell’assemblea d’istituto.Il comitato non può interferire nelle competenze del consiglio di classe e del consiglio d’istituto avendo solo una funzione promozionale della partecipazione dei genitori.

Funzionamento delle strutture speciali

ART.7

Funzionamento della biblioteca, dei gabinetti scientifici, dei laboratori e delle palestre

E’ assicurato l’accesso alla biblioteca da parte dei docenti, dei genitori e degli studenti;Devono essere garantite modalità agevoli di accesso al prestito o alla consultazione;

Il funzionamento dei laboratori è regolato in modo da facilitarne l’uso da parte deglistudenti, anche in ore pomeridiane, per studi e ricerche con la presenza di un docente.

Il preside può affidare a docenti le funzioni di responsabili della biblioteca e dei laboratori

Gli studenti - Norme di vita scolastica

Art.8

Ingresso a scuola degli studenti

L’ingresso a scuola è consentito 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.I ritardatari non saranno ammessi in classe alla seconda ora se non muniti di autorizzazione firmata dal preside o da chi ne fa le veci.

Art.9

Durante l’intervallo (che si svolge al termine della 3° ora ) i docenti vigileranno sugli allievi della classe nella quale prestano servizio al momento dell’inizio dell’intervallo stesso .

Anche il personale ausiliario è impegnato nella vigilanza degli alunni durante gli intervalli o durante le brevi assenze dei docenti dalle rispettive classi.

E’ fatto divieto di fumare nei corridoi , nelle aule e nei servizi . Saranno effettuati periodici controlli. Per i trasgressori sono previsti severi provvedimenti disciplinari.

Art.10 Uscita degli allievi per i servizi

E’ consentita l’uscita per i servizi (salvo i casi di assoluta necessità) una sola volta nel corso della mattinata e mai prima della 2^ ora.

( Sarà cura dell’insegnante autorizzare l’uscita di non più di un alunno per volta. )

Art.11 Assenze degli alunni

Le assenze saranno giustificate dal docente della prima ora.Ogni quarta assenza sarà giustificata personalmente da un genitore o da chi ne fa le veci.Per le assenze causate da malattia è necessario presentare il certificato medico quando questa dovesse protrarsi per più di cinque giorni.

Art.12

Uscita dalla scuola

L’uscita anticipata dalla scuola sarà consentita solo per motivi gravi documentati o documentabili; in tali casi l’alunno dovrà essere rilevato da un genitore o dall’esercente la patria potestà.I maggiorenni non verranno rilevati dai genitori, i quali saranno, tuttavia, interpellati telefonicamente.

Art.13 Uso delle strutture

Ciascun alunno occuperà nel corso dell’anno sempre lo stesso banco in classe o nei laboratori al fine di consentire la ricerca del responsabile di eventuali danneggiamenti.Ciascun alunno risponderà personalmente del proprio banco e della propria aula e di tutti

Art.14

Collaborazione scuola –famiglie

Le famiglie saranno tempestivamente avvertite in caso di comportamento disdicevole, nonché nei casi di assenze e di ritardi frequenti.

Art.15

Assemblee

E’ consentito lo svolgimento di un’assemblea d’istituto ed una di classe al mese nel limite , la prima, delle ore di lezione di una giornata, e la seconda, di due ore.L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico.Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dall’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali.Alle assemblee d’istituto, svolte durante l’orario delle lezioni, può essere chiesta la partecipazione per non più di 4 volte nell’anno di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d’istituto.A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo, oltre che per attività sportive.Non possono aver luogo assemblee nel mese di giugno .

L’assemblea d’istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco, espressione quest’ultimo dei rappresentanti degli studenti nei consigli di

classe, o del 10% degli studenti.L’assemblea di classe, deve essere richiesta da almeno il 20% degli allievi frequenti la classe .Le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee sono regolate da quanto

previsto dal D.Lgs. 16 aprile 1994, n.297.

Art. 16 Comitato studentesco

Il comitato studentesco d’istituto, previsto quale organo eventuale dall’art.43 del D.P.R. n. 416 del 1974, è espressione dei rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge ( convocazione delle assemblee studentesche d’istituto, funzioni di garanzia per l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all’assemblea) può svolgere altri compiti eventualmente affidatigli dall’assemblea studentesca d’istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe.Il comitato studentesco non può svolgere dibattiti in ore coincidenti con l’orario delle lezioni.Compatibilmente con la disponibilità di locali e con le esigenze di funzionamento della scuola, il preside, previa deliberazione di carattere generale del consiglio d’istituto, potrà consentire, di volta in volta, l’uso di un locale scolastico per le riunioni del comitato studentesco, da tenersi fuori dall’orario delle lezioni.

Art.17

Attività parascolastiche ed extrascolastiche

Saranno sostenute le attività parascolastiche ed extrascolastiche purchè inserite nel contratto formativo approvato dal consiglio di classe e finalizzate alla crescita culturale, civile, morale della comunità scolastica.

Art.18

Parcheggio dei mezzi di locomozione degli studenti

Non si assicura, alcuna custodia delle moto parcheggiate all’interno dell’area di pertinenza.

Art.19

Rapporti con la presidenza

La presidenza è a disposizione degli alunni per la soluzione, nei limiti del possibile, di problemi di ordine logistico, organizzativo, didattico.

Docenti - Indicazioni per un ordinato svolgimento delle attività scolastiche

Art. 20

Norme di servizio

Ogni docente in servizio sarà presente almeno cinque minuti prima dell’inizio dell’ora per consentire il puntuale avvio della lezione ( CCNL, art. 42 comma 5).Per tutta la durata dell'ora di ricevimento delle famiglie il docente sarà presente nell'istituto (art.14,comma2,del D.P.R. 399).

Art.22

Vigilanza degli alunni

Ogni docente all'inizio della prima ora di lezione accoglierà gli alunni al loro arrivo in classe.Il docente della prima ora giustificherà le assenze degli alunni controllando che non ci siano contraffazioni. Ciascun docente si adopererà perché ogni alunno sieda sempre allo stesso banco e sia responsabilizzato alla buona tenuta dello stesso. La presente disposizione è valida anche e soprattutto per i laboratori.Ciascun docente non consentirà l'uscita di più di un alunno per volta per i servizi.Ciascun docente, durante l’intervallo avrà la responsabilità di vigilare sul corretto comportamento dei propri alunni adottando tutte le misure che egli riterrà necessarie.Ciascun docente vigilerà affinchè gli alunni non fumino nei locali dell'istituto; egli stesso si adopererà per costituire un modello comportamentale.

In spirito di collaborazione con la presidenza, ciascun docente vigilerà sul comportamento degli alunni anche non appartenenti alla propria classe segnalando al preside i casi di indisciplina.Alla fine delle lezioni ogni docente accompagnerà la classe all'uscita vigilando che non si verifichino incidenti lungo il percorso.Il docente che per urgente o grave motivo o per ragioni di servizio dovesse allontanarsi dalla classe è tenuto a chiamare il personale ausiliario per la vigilanza.I permessi brevi nonché i permessi per motivi di famiglia, esami, ecc., previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro sono, a seguito di domanda, autorizzati dal preside.

Art.23

Presenza del docente alle assemblee di classe

Ciascun docente in servizio nelle ore destinate all'assemblea di classe assisterà all'assemblea stessa al fine di " constatare il rispetto del regolamento" nonché di garantirne l'ordinato svolgimento.

Per conseguire, inoltre, il perseguimento di importanti mete formative quali l'abitudine al dialogo, il rispetto degli altri, l'osservanza delle più elementari regole democratiche, il docente che lo riterrà opportuno, senza violare gli spazi di libertà propri dei giovani, potrà sollecitare l'impegno, la correttezza metodologica, la valenza formativa del dibattito.

Art.24

Oneri dei docenti

Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all'orario del servizio stabilito dal piano delle attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all'efficace svolgimento dei processi formativi.A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento e in attività funzionali alla prestazione dell'insegnamento. Possono essere, altresì , previste attività aggiuntive (cfr. artt.41, 42, 43, contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto scuola).L'attività di insegnamento si svolge in 18 ore settimanali distribuite in non meno di cinque giornate.Ogni docente terrà costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro personale, il registro di classe, il registro di stato personale.I docenti interessati, oltre ai tecnici, dovranno firmare gli appositi registri dei laboratori dell'istituto (lingue, scienze, video, informatica, biblioteca ecc.)Di volta in volta sul registro verranno annotate tutte le operazioni inerenti l'uso dei laboratori, nonché le anomalie riscontrate.Ogni docente avrà cura di consegnare alla classe gli elaborati entro quindici giorni dal loro svolgimento ed in presidenza entro i successivi cinque giorni.Il docente non consiglierà mai l'acquisto di libri di testo diversi da quelli in adozione, Ogni docente predisporrà tempestivamente ad inizio di anno scolastico e sottoporrà alla firma della propria classe il proprio contratto formativo.

Ogni docente si atterrà scrupolosamente alla programmazione presentata e concordata nell'ambito del consiglio di classe, adoperandosi per il raggiungimento degli obiettivi didattici e delle mete formative.Ogni docente procederà a frequenti verifiche del lavoro svolto in classe in relazione agli obiettivi prefissati ( C.M. n. 197/95).Ogni docente, con disponibilità e spirito di collaborazione, si adopererà, per consentire l'effettuazione delle prove scritte in classe, senza aggravi per gli studenti.Ciascun docente si adopererà perché l'immagine esterna dell'Istituto sia corrispondente all'impegno quotidianamente profuso dall'intera comunità scolastica.Ogni docente, nel rispetto delle circolari ministeriali, dovrà evitare un eccessivo sovraccarico di compiti a casa, nella consapevolezza che lo stesso, oltre agli "eventuali riflessi dannosi sotto il profilo igienico, contribuisce a determinare una preparazione lacunosa e precaria per l'impossibilità di una serena e approfondita maturazione delle conoscenze" (Circolare Ministeriale n.62).Ogni docente avrà cura di ricordare che la citata Circolare Ministeriale n.62 dispone che "agli alunni delle scuole secondarie non vengano assegnati compiti scolastici da svolgere o preparare a casa per il giorno successivo a quello festivo".Ogni docente avrà cura di non impartire lezioni private ad alunni della propria scuola ed informare il preside delle lezioni private eventualmente impartite.Ogni docente avrà cura di non indicare ai genitori o a parenti degli alunni, nominativi di docenti cui avviare gli alunni in difficoltà.Ogni docente avrà cura di non accettare, qualunque sia il motivo, doni individuali degli alunni e delle loro famiglie.

Art.25

PEI e deliberazioni degli organi collegiali

Ogni docente coopererà al buon andamento della Scuola seguendo le indicazioni del preside, collaborando alla realizzazione dei "deliberati" collegiali, adoperandosi per la realizzazione del Progetto Educativo d'Istituto.Ciascun docente collaborerà con i colleghi impegnati nella realizzazione di particolari progetti ovvero con coloro che sono impegnati nelle varie commissioni.I docenti sono tenuti alla partecipazione ai corsi di aggiornamento programmati dal collegio dei docenti.Le prove scritte dovranno essere non meno di tre nel quadrimestre ( ad intervalli regolari). Le fascette di contenimento dovranno essere compilate in ogni loro parte. Le prove orali dovranno essere sistematiche e in numero congruo alla verifica degli obiettivi.Ai docenti è data facoltà di scegliere la giornata libera infrasettimanale in fase di predisposizione d'orario, indicando su apposito modulo, quella prescelta con le relative motivazioni.Resta evidente che la concessione della stessa sarà subordinata alla compatibilità con le esigenze di servizio ( orario settimanale delle lezioni).Il modulo richiesta andrà presentato al preside.

Art.26

Rapporti scuola-famiglie

I docenti curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi ( art.395 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n.297) secondo le modalità e i criteri proposti dal collegio dei

docenti e definiti dal consiglio d'istituto compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell'Istituto e in modo da consentire la concreta accessibilità al servizio.Il preside, sulla base delle proposte degli organi collegiali, predispone il piano annuale dei rapporti con le famiglie, prevedendone le modalità operative di attuazione e i conseguenti impegni orari dei docenti.Gli incontri scuola-famiglia previsti nel corso dell'anno scolastico sono due, di cui uno a Dicembre e uno ad Aprile ( ore 16.00 - 19.30).I rapporti con famiglie si svolgono anche in un 'ora fissata dagli insegnanti, a cadenza quindicinale, in un giorno della settimana.I docenti sono tenuti ad avvertire tempestivamente, tramite la segreteria, le famiglie dello scarso profitto degli allievi, al fine di ricercare le più opportune soluzioni "mirate" ad un recupero individualizzato.

TITOLO V

Personale ATA - Servizi amministrativi, tecnici e ausiliari

Art. 27

Funzioni amministrative, gestionali e operative

Il personale amministrativo, tecnico, ausiliario, assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza, nei tempi e nei modi previsti dalle norme vigenti e dal contratto collettivo nazionale di lavoro in rapporto di collaborazione con il capo d'istituto e con il personale docente.Sono assicurati spazi ben visibili adibiti all'informazione ed in particolare sono predisposti: orario docenti, orario e dislocazione personale ATA, organigramma degli uffici nonché degli incarichi al personale docente, organi collegiali, albo d'istituto, albo docenti e bacheca sindacale studenti, genitori.Il personale di segreteria, ad organico completo, assicura la tempestività del servizio ed il rispetto dei tempi e delle procedure per il disbrigo delle principali pratiche, così come fissato dalla deliberazione del consiglio d'istituto; in particolar modo, i responsabili e i tempi di esecuzione dei procedimenti amministrativi sono chiaramente indicati con deliberazione del consiglio d'istituto.La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi previa consegna delle domande perfettamente compilate e adeguatamente corredate della documentazione.Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria, entro tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza, entro cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi.Gli uffici di segreteria, compatibilmente, con la dotazione organica di personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico ogni giorno dalle 11.30 alle 12.30 ; agli alunni durante l'intervallo e ai docenti dalle 10.30 - alle 11.30. L'ufficio di presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia dalle ore 11 alle 12 tutti i giorni.La Scuola assicura spazi ben visibili adibiti all'informazione, in particolare sono predisposti:- tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti ( orario dei docenti, orario, funzioni e dislocazioni del personale amministrativo, tecnico e ausiliario);- organigramma degli organi collegiali;- organico del personale docente e Ata;

- albi d'istituto.Sono altresì disponibili appositi spazi per:- bacheca sindacale;- bacheca degli studenti;- bacheca dei genitori.Il personale ausiliario è impegnato a rendere e conservare l'ambiente scolastico pulito e accogliente.La Scuola si impegna a sensibilizzare le istituzioni interessate al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna.Il personale amministrativo tecnico e ausiliario svolge le mansioni previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro del 4 agosto 1995, in spirito di costante collaborazione con la presidenza, secondo i profili professionali.Il lavoro straordinario e/o pomeridiano eventualmente effettuato da parte del personale Ata, in esubero rispetto a quanto consentito dalla normativa vigente, sarà recuperato nei modi e nei tempi da concordarsi con segreteria e presidenza accogliendo, per quanto possibile, le legittime richieste del personale, purchè sia assicurata la funzionalità del sevizio.L'autorizzazione cumulativa da parte dell'amministrazione pubblica alla effettuazione di un determinato monte ore di lavoro straordinario sarà fruita in misura proporzionale al lavoro straordinario effettivamente prestato da parte di tutti i dipendenti.Il personale ausiliario è utilizzato anche per i sevizi esterni.Il personale ausiliario ,inoltre, nell'ottica dell' attività di supporto all'azione amministrativa e didattica, si adopererà al funzionamento del fotocopiatore su richiesta dei docenti autorizzati regolarmente dal preside.La suddivisione del lavoro del personale ausiliario viene effettuata in maniera equa a mezzo di ordini di servizio firmati dal responsabile amministrativo e dal preside.Due unità lavorative saranno adibite alla pulizia ed alla vigilanza della palestra coperta e dei locali di pertinenza.Poiché, a norma delle vigenti disposizioni di legge, la palestra coperta viene, a seguito di deliberazione del consiglio d'istituto, utilizzata da società sportive, la pulizia sarà in parte a carico delle stesse società che potranno utilizzare personale proprio o convenzionarsi con personale ausiliario dipendente dell'amministrazione scolastica. Le stesse società cureranno la guardiania e custodia degli spazi esterni nelle ore di utilizzo.Ai sensi dell'art.54 del contratto collettivo nazionale di lavoro del 4 agosto 1995, costituiscono attività aggiuntive incentivabili.- l'attuazione di progetti volti a migliorare il livello di funzionalità organizzativa, amministrativa, tecnica e dei servizi generali nell'unità scolastica;- prestazioni aggiuntive che si rendono necessarie per fronteggiare esigenze straordinarie;- prestazioni conseguenti alle assenze del personale.All'individuazione delle attività incentivabili retribuite a carico del fondo di cui all'ar.72 del contratto collettivo nazionale di lavoro provvede il capo d'istituto sulla base della deliberazione del consiglio d'istituto, lo stesso preside determina l'impegno orario e predispone al riguardo un preciso piano di attività.

Linee di indirizzo generali per le attività della scuola e scelte generali di gestione e di amministrazione

Ridurre la dispersione scolastica attraverso l’adozione di strategie miranti al sostegno ed al recupero degli allievi in difficoltà;

Promuovere lo sviluppo delle potenzialità degli allievi anche attraverso l’organizzazione di attività aggiuntive;

Introdurre l’orientamento ed il riorientamento come servizi fondamentali da offrire all’utenza,

Potenziare la capacità di espressione nella lingua straniera; Programmare, nell’ambito della terza area , corsi di specializzazione coerenti con le

esigenze produttive del territorio di appartenenza degli allievi stessi; Sviluppare l’educazione ai valori fondamentali della socialità, della legalità, della

salute fisica e psichica, dell’integrità morale e della promozione della persona attraverso la formazione e la cultura.

Favorire esperienze extrascolastiche attraverso l’organizzazione e la realizzazione di viaggi di istruzione e di visite guidate.

Affidare preferibilmente ad esperti esterni le ore di approfondimento per le terze classi ;

Prevedere la nomina di n. 2 docenti per le ore di approfondimento delle classi terze , nei casi in cui l’utilizzo dei laboratori non possa garantire il contemporaneo coinvolgimento di tutti gli allievi della classe;

Consentire la programmazione plurisettimanale dell’orario destinato alle singole discipline;

Favorire l’organizzazione di forme di didattica per gruppi negli specifici casi in cui sia prevista la compresenza di due docenti ;

Consentire lo svolgimento contemporaneo delle attività di stage previste nell’ambito della 3^ area con visite guidate e viaggi di istruzione ;

Consentire riduzioni della durata dell’ora di lezione in caso di accertate esigenze sociali degli allievi derivanti da difficoltà di trasporto , ed impegni degli stessi in attività lavorative a sostegno delle famiglie , senza obbligo di recupero da parte dei docenti e degli alunni e con obbligo di recupero attraverso lo svolgimento attività extracurriculari , nei casi in cui le suddette riduzioni risultassero superiori a quelle previste dalla C.M. n. 243/79 e dalla C.M. n. 192/80 ;

Delegare il Capo di istituto all’individuazione delle persone esperte nei settori interessati alle attività extracurriculari e curriculari e delle aziende presso le quali gli allievi dovranno svolgere attività di tirocinio ;

L’attribuzione delle F.A. al personale ATA sia effettuata sulla base delle esigenze derivanti dalla gestione del P.O.F.;

Delegare la preside ad adottare ogni provvedimento che il caso e l’urgenza rendessero necessari;

Assegnare ai direttori delle sedi coordinate un fondo per le minute spese che consenta l’acquisto da parte delle sedi coordinate , in tempi brevi, del materiale necessario per lo svolgimento delle attività didattiche ;

Richiedere agli allievi di raggiungere con mezzi propri le sedi delle aziende presso le quali dovranno essere effettuate le attività di tirocinio previste nell’ambito della 3^ area;

Di consentire l’ organizzazione di attività che prevedono la partecipazione di un numero di alunni inferiore ai 2/3 dei frequentanti le rispettive classi .

Di autorizzare la partecipazione di un congruo numero di docenti accompagnatori per i viaggi di istruzione e le visite guidate al fine di garantire una idonea guida e vigilanza degli allievi , considerata la nota vivacità degli stessi

Di individure ai fini della nomina degli addetti ai servizi di emergenza previsti dall’art. 4 del D.L.vo 626/94 prioritariamente lavoratori che :

potranno assicurare una continuità di presenza nei luoghi di lavoro con mansioni di lavoro tali da poter esercitare continui controlli (collaboratori

scolastici, collaboratori tecnici, collaboratori amm.vi ) che non presentino impedimenti fisici per lo svolgimento dell’incarico assegnato.

Indice

Decreto del presidente della repubblica ( 30 settembre 1961 n. 1874 ) pag. 1 Finalità formative generali pag. 8 Cenni storici pag .9 Grafico Allievi pag. 10 Dati, risorse e strutture dell’istituto pag. 11 Area di professionalizzazione – rilevazione corsi pag. 12 Aziende agrarie e laboratori dell’istituto pag. 13 Personale Ausiliario – Tecnico – Amministrativo elenco e funzioni pag. 14 Valutazione del servizio e procedure dei reclami pag. 17 Articolazione del corso di studi pag. 18 Quadro orario e materie di insegnamento per il biennio comune pag. 19 Quadro orario e materie di insegnamento per il terzo anno di Qualifica pag. 20 Terzo anno di qualifica “ Operatore Agro Industriale “ pag. 21 Profilo professionale pag. 22 Terzo anno di qualifica “ Operatore Agro Ambientale “ pag. 23 Quadro orario e materie di insegnamento per il biennio post-qualifica pag. 24 Biennio post-qualifica Maturità Agrotecnico pag. 25 Il diploma di agrotecnico consente / la libera professionale consente di pag. 26 Criteri per la valutazione e la verifica pag. 27 Indicatori e descrittori della valutazione ( Griglia ) pag. 28 Area di formazione specialistica ( terza area ) pag. 30

Sede di Salerno cl. 4 pag. 31 Sede di Salerno cl. 5 pag. 32 Sede di Angri cl. 4 pag. 34 Sede di Angri cl. 5 pag. 36 Sede di Battipaglia cl. 4 pag. 38 Sede di Battipaglia cl. 5 pag. 40 Sede di Capaccio cl. 4 pag. 42 Sede di Capaccio cl. 5 pag. 44 Sede di Castel S.Giorgio cl. 4 pag. 46 Sede di Castel S. Giorgio cl. 4 sez. B pag. 48 Sede di Castel S. Giorgio cl. 5 pag. 50

Il curricolo scolastico pag. 51 Descrizione Attività

Sede di Salerno pag. 52 Sede di Angri pag. 53 Sede di Battipaglia pag. 54 Sede di Castel S.Giorgio pag. 55 Sede di Gromola pag. 56

Progetto lingue 2000 pag. 57 Offerta formativa per gli alunni in situazione di Handicap pag. 58 Docenti di Gromola pag. 59 Organico di Sostegno anno scolastico 2000 / 2001 pag. 61 Mentoring pag. 62 Linee di indirizzo generali per le attività della scuola pag.

63 Progetto da realizzarsi in due classi prime pag.

65 Premessa pag. 66 Obiettivi pag. 67 Metodologia pag. 68 Vincoli di Progetto pag. 69

Scansione Temporale pag. 70

Aspetti Operativi pag.71 Dalla 1^ alla 2^ settimana pag. 72 Dalla 3^ alla 8^ settimana pag. 75 Dalla 9^ alla 22^ settimana pag. 78 Dalla 23^ alla 33^ settimana pag. 81

Mentoring pag.83

Modulo “ Passerella “ pag. 85 Decreto del Presidente della Repubblica n.249 del 24.6.1988 pag. 86 Stato di Emergenza – Sede Centrale (Uff. Amm.tivi ) Salerno pag. 90 Stato di Emergenza – Sede Centrale Salerno – Plesso Scolastico pag.

91 Stato di Emergenza – Sede Coord. di Angri pag. 92 Stato di Emergenza – Sede Coord. di Battipaglia pag.

93 Stato di Emergenza – Sede Coord. di Castel San Giorgio pag.

94 Stato di Emergenza – Sede Coord. di Gromola pag. 95 Prev. E Sicur. Laboratori ed Eserc. Azienda – Sede Centrale Salerno pag. 96 Prev. E Sicur. Laboratori ed Eserc. Azienda – Sede Coord. di Angri pag.

97 Prev. E Sicur. Laboratori ed Eserc. Azienda – Sede di Battipaglia pag.

98 Prev. E Sicur. Laboratori ed Eserc. Azienda – Sede di Castel S.Giorgio pag. 99 Prev. E Sicur. Laboratori ed Eserc. Azienda – Sede di Gromola pag. 100 Settore Automezzi e Trasporti pag. 101 Organico Assistenti Amministrativi – Sede Centrale Salerno pag.

102 Organico Collaboratori Tecnici - Sede Centrale Salerno pag. 103 Organico Collaboratori Tecnici - Sede Coord. di Battipaglia pag. 104 Organico Collaboratori Tecnici - Sede Coord. di Castel S. Giorgio pag. 105 Organico Collaboratori Tecnici - Sede Coord. di Gromola pag. 106 Organico Docenti I.T.P. - Sede Centrale Salerno pag.

107 Organico Docenti I.T.P. - Sede Coord. di Angri pag.

108 Organico Docenti I.T.P. - Sede Coord. di Battipaglia pag.

109 Organico Docenti I.T.P. - Sede Coord. di Castel S.Giorgio pag.

110 Organico Docenti I.T.P. - Sede Coord. di Gromola pag.

111 Questionario per la rilevazione del clima interno pag. 112

Scheda per la rilevaz. del gradimento del servizio ( Pers. Docenti ) pag. 115 Scheda per la rilevaz. del gradimento del servizio ( Alunni ) pag. 116 Scheda per la rilevaz. del gradimento del servizio ( Genitori ) pag. 117 Scheda per la rilevaz. del gradimento del servizio ( Collab. Scol. ) pag. 118

Orario definitivo in vigore – Anno Scolastico 2000 – 2001 Sede Centrale Salerno pag. 119 Sede Coord. di Angri pag. 120 Elenco Docenti a.s. 2000 – 2001 ( Sede Coord. di Angri ) pag. 121

Sede Coord. di Battipaglia pag. 122 Orario scol. Materie – a.s. 2000-01 ( Battipaglia ) pag. 123

Sede Coord. di Castel S. Giorgio pag. 124 Orario Docenti di Sostegno – a.s.2000-01 ( Castel S.G. ) pag. 125 Elenco Docenti pag. 128 Orario Cattedra Docenti pag. 129

Sede Coord. di Gromola pag. 130 Corsi di recupero ( Comunicazione alle Famiglie ) pag. 131 Regolamento per il Funzionamento dell’Assemblea d’Istituto pag. 132