VVF volontari snobbati nei soccorsi in Abruzzo

6
emergenza VFV Maggio/Giugno 2009 8 I POMPIERI VOLONTARI SNOBBATI NEI SOCCORSI IN ABRUZZO 08 13 art 249abruzzo:Layout 1 13-05-2009 13:03 Pagina 8

description

Dei 6000 vigili del fuoco volontari facenti capo al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, solo l’1% è stato autorizzato a “operare” sul luogo del sisma. Dopo il danno, la beffa e la contro farsa: qualche “funzionario buontempone” s’è preso la briga di disporre la chiusura dell’unico distaccamento volontario operativo in Provincia de L’Aquila. C’è voluto un esposto alla Procura della Repubblica per “riabilitare” i pompieri volontari di Ovindoli, considerati forse meno competenti delle “tute gialle” della protezione civile.

Transcript of VVF volontari snobbati nei soccorsi in Abruzzo

eme r g e n z a

VFV Maggio/Giugno 20098

II PPOOMMPPIIEERRII VVOOLLOONNTTAARRIISSNNOOBBBBAATTII NNEEIISSOOCCCCOORRSSII IINNAABBRRUUZZZZOO

08 13 art 249abruzzo:Layout 1 13-05-2009 13:03 Pagina 8

eme r g e n z a

VFV Maggio/Giugno 2009 9

Dei 6000 vigili del fuoco volontari facenti capoal Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, solo l’1% è

stato autorizzato a “operare” sul luogo del sisma.Dopo il danno, la beffa e la contro farsa: qualche“funzionario buontempone” s’è preso la briga didisporre la chiusura dell’unico distaccamento

volontario operativo in Provincia de L’Aquila. C’èvoluto un esposto alla Procura della Repubblicaper “riabilitare” i pompieri volontari di Ovindoli,

considerati forse meno competenti delle“tute gialle” della protezione civile.

a cura della redazione

08 13 art 249abruzzo:Layout 1 13-05-2009 13:03 Pagina 9

eme r g e n z a

VFV Maggio/Giugno 200910

Per il terremoto dʼAbruzzo sisono mobilitati proprio tutti:dalla penisola si sono mossi i

gruppi volontari più o meno grossi diprotezione civile. Unità prevalente-mente addestrate nella logistica. E ivigili del fuoco volontari Italiani, inseno al Corpo Nazionale Vigili delFuoco, in prima linea tutti i giornidellʼanno nellʼespletamento del soc-corso tecnico urgente? Sono rimastirelegati nelle proprie caserme inattesa dʼun allarme che non è maistato diramato.

A denunciare il fatto al capo diparti-mento della Protezione Civile GuidoBertolaso, è Paolo De Paoli, presi-dente onorario dellʼAssociazioneNazionale Vigili del Fuoco Volontari:“i nostri vigili, con tutte le professio-nalità tecniche dai periti agli inge-gneri, avevano offerto piena dispo-nibilità. Ma le organizzazioni sin-dacali delle regioni Piemonte eLombardia hanno privilegiato lʼin-vio di personale permanente conturni di 24 ore, senza la possibi-lità di una sostituzione. Una discri-minazione inconcepibile, dato lostato di grave emergenza, che umi-lia e penalizza il corpo nazionale deivigili del fuoco”.Una denuncia vera e propria -allaProcura della Repubblica diAvezzano- lʼha presentata PinoAngelosante, Sindaco di Ovindoli.

In questo Comune esiste dal 2000un distaccamento con 34 vigili delfuoco volontari operativi.Il primo cittadino -che ai sensi dellalegge 225/1992 è considerato auto-rità di protezione civile- aveva atti-vato gli uomini del distaccamento eli aveva inviati a portare soccorsoalla popolazione colpita dal sisma.I pompieri volontari, giunti in zonadʼoperazioni, sono stati rimandatia casa da alcuni esuberanti, equanto mai confusi, funzionaridei VVF.“È comunque innegabile e con-sentitemelo VERGOGNOSO chein una situazione di emergenza

come quella che abbiamo vissutoe stiamo ancora purtroppo viven-do una popolazione che tanto hafatto in termini logistici ed econo-mici per ospitare un distacca-mento di volontari, sia stata umi-liata e disorientata da una buro-crazia che io al momento nonsono in grado di comprendere.”Questo un passo dello scritto che ilsindaco ha presentato alla Procurae inviato per conoscenza al Prefettode LʼAquila.Soltanto giorno 12 Aprile, con unintervento diretto del ComandanteProvinciale dei VVF di ReggioEmilia (e reggente del ComandoAquilano), Ing. Roberto Ludica, iragazzi di Ovindoili hanno ripreso aoperare!

Già dai primi minuti dopo la fatidicascossa che ha comportato la semi-distruzione delle case, della prefet-tura, della Casa dello Studente e ditutte quelle frazioni di LʼAquila, sierano immediatamente allertati tutti idistaccamenti volontari di Piemontee Lombardia con oltre 1500 vigilivolontari disponibili a partire subitoper le zone terremotate.

Vani gli appelli e la disponibilità deivigili volontari: la selezione del per-

...utilizzati nei soccorsi caschi di tutti i colori,...utilizzati nei soccorsi caschi di tutti i colori,mancavano solo quelli dei pompieri volontari...mancavano solo quelli dei pompieri volontari...

08 13 art 249abruzzo:Layout 1 13-05-2009 13:03 Pagina 10

eme r g e n z a

VFV Maggio/Giugno 2009 11

sonale da inviare sui luoghi del-lʼemergenza è stata delegata alleorganizzazioni sindacali chehanno messo i vigili permanentinella condizione di fare turni massa-cranti. Eppure, sottolinea De Paoli,nel Piemonte e in Lombardia sonopresenti centinaia di distaccamentivolontari, molto attrezzati e coman-dati da tecnici, ingegneri, geometri eperiti che avrebbero potuto essereimpiegati nelle zone terremotate.“Desidero fare presente che né ilsottosegretario con delega al CorpoNazionale dei Vigili del FuocoFrancesco Nitto Palma né il nuovocapo dipartimento del Corpo Troncahanno provveduto a dirimere talequestione. Colgo lʼappello delPresidente della RepubblicaGiorgio Napolitano che, visitandole zone terremotate, ha invitato tuttia fare un esame di coscienza.Ricordo comunque che le colonnemobili di Trentino e Valle dʼAosta,accompagnate dai rispettivi presi-denti regionali, erano formate davolontari”. Il paradosso è proprioquesto: i pompieri volontari delleregioni autonome si sono mossi die-tro richiesta del DipartimentoNazionale di Protezione Civile ehanno poi operato al fianco dei vigi-li del fuoco professionisti del CorpoNazionale. I vigili del fuoco volontariin seno a questʼultimo Corpo -postoalle dipendenze del Viminale- cherispondono alle richieste del 115giorno e notte 365 giorni allʼanno,non sono stati ritenuti “idonei” adoperare sul terremoto!

La stramberia ancora più stramba?Unʼamministrazione -grazie allʼe-strema burocratizzazione delle pro-cedure- impiega anni prima di riusci-re ad attivare la propria casermettadi pompieri; sostenendo le spese direalizzazione e mantenimento dellasede e poi? In piena emergenzaqualcuno si permette di privare iCittadini -di una zona per altro terre-motata- dei propri vigili del fuocovolontari.

La lettera di De Paoli a Bertolaso.

Caro Bertolaso,rimango esterrefatto dalla comunicazione che ho ricevuto

oggi dalla Associazione nazionale Vigili del fuoco volontari, della quale sonoPresidente onorario, dopo tanti anni di Presidenza effettiva. Mi si fa pre-sente che i circa 6.000 Vigili del fuoco volontari italiani, non verrebbero uti-lizzati per le operazioni di soccorso tecnico urgente nei Comuni disastratidellʼAbruzzo.Credo che questa sia una discriminazione notevole che umilia e penalizzasicuramente il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.So che dal Trentino, tanto per citare una delle Province, è stata inviata ieriuna colonna mobile formata, come è ovvio, dalla quasi totalità di VVF volon-tari.LʼAssociazione Ti ha inviato una precedente disposizione dellʼallora Capodipartimento -Prefetto Mario Morcone- con la quale venivano rimossi tutti gliostacoli per lʼutilizzo, nelle C.M. regionali, di un congruo numero di perso-nale volontario, operante presso i Distaccamenti delle Regioni .Ciò non fa che accentuare questa disparità di impiego, che peraltro viene uti-lizzata in quasi tutti i Distaccamenti della Provincia di Belluno, dove ci sonocarenze notevoli nellʼorganico del personale permanente.Questo vale anche per il richiamo della sostituzione nei Comandi, del per-sonale inviato sul terremoto, assicurando il mantenimento e la piena effi-cienza della macchina dei soccorsi in Provincia.Attendo una Tua pronta disponibilità, che sola potrebbe risolvere questagrave situazione.

Buon lavoro e cordiali saluti.On. Paolo De Paoli

08 13 art 249abruzzo:Layout 1 13-05-2009 13:04 Pagina 11

VFV Maggio/Giugno 200912

La cucina campale è partitamartedì 7 aprile da Longaronee, a distanza di un mese, non

ha mai smesso di preparare mani-caretti.Giancarlo Nicoli, ufficiale volonta-rio dei vigili del fuoco che è a capodel convoglio, sorride: “sʼè sparsa lavoce che qui a Pizzoli si mangiabene, vengono anche gli sfollatidelle altre tendopoli dei dintorni”.Per uno come lui che ha visto lʼondamaledetta spazzare via il suo paesee trascinare con sé duemila anime,esserci è quasi un dovere morale.Aveva 14 anni Nicoli quando lʼacquadel Vajont sommerse tutto e la fecepagare a chi nulla cʼentrava con ladiga.

Lʼaiuto cuoco del campo ha un risto-rante nel Bellunese, ha lasciato lagestione al figlio ed è partito con lacolonna dei pompieri volontari.Giancarlo dice di sentirsi a casa, gliabruzzesi sono gente tenace, orgo-gliosa, si assomigliano.

A Pizzoli, nellʼAquilano con iBellunesi, cʼerano anche Daniele,Igor e Mauro del distaccamentovolontario di San Vito di Cadore: “èunʼesperienza che sicuramente ci

ha cambiato la vita e ci ha fatto cre-scere umanamente e professional-mente. Le persone che hanno persoi loro cari e le case ci hanno accoltocon estrema gratitudine; si confida-

La cucina da campo

della colonna mobile

regionale dei vigili

del fuoco è stata

interamente gestita

da personale volontario.

Tarata su 350 coperti

s’è trovata a sfornare

1500 piatti perpasto,

s’era sparsa la voce.

L’IMPEGNO IN ABRUZZODEI POMPIERI VOLONTARI VENETI

08 13 art 249abruzzo:Layout 1 13-05-2009 13:04 Pagina 12

e m e r g e n z a

VFV Maggio/Giugno 2009 13

vano e ci raccontavano le loro espe-rienze di vita. I pochi che avevanoancora una casa non volevanoentrarci per non soccombere sottouna nuova scossa. Qui la terra con-tinua a tremare.”A dare il cambio ai tre volontari sonopartiti Dario, Renzo e Massimo eintanto il sindaco ha voluto premiarequesti valorosi ragazzi. “Da partemia” ha dichiarato il capo distacca-

mento Madella, “cʼè un grande orgoglio nel dirigere ragazzi preparati edisponibili a lasciare le proprie famiglie e il proprio lavoro per aiutare chiha più bisogno. Sono partiti per lʼAbruzzo senza esitazioni e sono tor-nati carichi dʼemozioni. La targa che il sindaco De Vido ha voluto dona-re allʼintero Corpo Volontario è motivo di grande soddisfazione per illavoro fatto e tante volte ignorato”.

FAREDIDA

08 13 art 249abruzzo:Layout 1 13-05-2009 13:04 Pagina 13