I VVF volontari biturgensi

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VFV GENNAIO/FEBBRAIO 2011 30 IL piccolo borgo è posto su una collinetta a destra del torrente Sovara ed è caratterizzato da due antichi nuclei poco distanti su un terre- no agricolo e boscato abbastanza ripido. Un incendio era scoppiato nella camera di una 17enne. Le fiamme, per cause da accertare, si propagarono da una parte della stanza, vicino allʼarmadio. Non si accorsero di nulla i genitori che si trovavano al piano inferiore dellʼabitazio- ne. La ragazza, assalita dalla paura, si chiuse addirittu- ra a chiave, in un bagnetto cieco. Determinante lʼinter- vento dei vicini, che vedendo le fiamme, avvertivano immediata- mente il padre e la madre dellʼado- lescente. Nel frattempo erano stati avvisati anche i vigili del fuoco volontari di Sansepolcro. I genitori non riuscendo a raggiungere la porta del bagno a causa del denso fumo e del calore, praticavano un foro sulla parete per fare uscire almeno il fumo. Per liberare la ragazza fu necessario attendere i vigili del fuoco volontari di Sansepolcro e fu proprio uno di loro a salvare la vita dellʼadolescente, accedendo al bagnetto proprio utiliz- zando lʼapertura praticata sulla parete. La normale via dʼaccesso al bagnetto – attraverso la camera da letto – era infatti impraticabile a causa di un incendio ormai genera- lizzato. Il pompiere volontario Giovanni Rossi, equipaggiato di tutto punto e munito di autorespiratore, una volta intrufolatosi nel buco, riusciva ad afferrare la giovane e passarla al VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI SANSEPOLCRO (AREZZO) SALVANO DICIASSETTENNE DALLE FIAMME E MERITANO UNA BENEMERENZA, MA CÈ PURE CHI VORREBBE ELIMINARLI S’era sfiorata una tragedia, nella tarda serata del 18 aprile, in Località Valialle, nel comune di Anghiari, frazione Casale. Un violento incendio s’era svilup- pato nella cameretta di una ragazzina e quest’ultima s’era rifugiata in un minuscolo bagnetto, ricavato in una nicchia della camera e privo di finestre. Il Sindaco di Anghiari volle premiare il pompiere volontario che mise in pericolo la propria incolu- mità, infilandosi in uno stretto pertugio per salvare la minorenne. Ora pare che sia lo stesso primo cit- tadino Anghiarese disposto ad appoggiare un pro- getto che mirerebbe all’apertura di un distaccamen- to permanente a tutela della Valtiberina. Compito svolto, da oltre settant’anni, con passione e profes- sionalità, dai VVF volontari di Sansepolcro. GIOVANNI ROSSI 30 35 art 367:Layout 1 25-01-2011 13:30 Pagina 30

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Quasi 80 anni di lodevole servizio volontario; nel 2010 salvarono in extremis una 17enne dalle fiamme della sua cameretta. Ma c'è sempre stato qualcuno che ha fatto di tutto per offuscarne l'operato...poi la chimera dei reclutamenti ed i corsi di guida frequentabili solo se disoccupati.

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ILpiccolo borgo è posto su una collinetta adestra del torrente Sovara ed è caratterizzatoda due antichi nuclei poco distanti su un terre-

no agricolo e boscato abbastanza ripido. Un incendioera scoppiato nella camera di una 17enne. Le fiamme,per cause da accertare, si propagarono da una partedella stanza, vicino allʼarmadio. Non si accorsero di nullai genitori che si trovavano al piano inferiore dellʼabitazio-ne. La ragazza, assalita dalla paura, si chiuse addirittu-ra a chiave, in un bagnetto cieco. Determinante lʼinter-

vento dei vicini, che vedendo lefiamme, avvertivano immediata-mente il padre e la madre dellʼado-lescente. Nel frattempo erano statiavvisati anche i vigili del fuocovolontari di Sansepolcro. I genitorinon riuscendo a raggiungere laporta del bagno a causa del densofumo e del calore, praticavano unforo sulla parete per fare uscirealmeno il fumo. Per liberare laragazza fu necessario attendere ivigili del fuoco volontari diSansepolcro e fu proprio uno di loroa salvare la vita dellʼadolescente,accedendo al bagnetto proprio utiliz-zando lʼapertura praticata sullaparete. La normale via dʼaccesso albagnetto – attraverso la camera daletto – era infatti impraticabile acausa di un incendio ormai genera-lizzato.Il pompiere volontario GiovanniRossi, equipaggiato di tutto punto emunito di autorespiratore, una voltaintrufolatosi nel buco, riusciva adafferrare la giovane e passarla al

VIGILI DEL FUOCO VOLONTARIDI SANSEPOLCRO (AREZZO)

SALVANO DICIASSETTENNE DALLE FIAMME E MERITANO UNA

BENEMERENZA, MA C’È PURE CHI VORREBBE ELIMINARLI

S’era sfiorata una tragedia, nella tarda serata del 18aprile, in Località Valialle, nel comune di Anghiari,frazione Casale. Un violento incendio s’era svilup-pato nella cameretta di una ragazzina e quest’ultimas’era rifugiata in un minuscolo bagnetto, ricavato inuna nicchia della camera e privo di finestre. IlSindaco di Anghiari volle premiare il pompierevolontario che mise in pericolo la propria incolu-mità, infilandosi in uno stretto pertugio per salvarela minorenne. Ora pare che sia lo stesso primo cit-tadino Anghiarese disposto ad appoggiare un pro-getto che mirerebbe all’apertura di un distaccamen-to permanente a tutela della Valtiberina. Compitosvolto, da oltre settant’anni, con passione e profes-sionalità, dai VVF volontari di Sansepolcro.

GIOVANNI ROSSI

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collega che si trovava allʼesterno su una scala. La mino-renne, trasferita allʼospedale di Arezzo fu dichiarata pre-sto fuori pericolo. Il vigile del fuoco fu portato allʼospe-dale di Sansepolcro per farsi medicare una ferita allamano riportata durante le operazioni di estrazione dellamalcapitata dal locale in fiamme. Quando, più tardi, dalComando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Arezzo(questo dista 33 Km dal luogo dellʼevento), giunse lasquadra “permanente”, la ragazza era già in salvo e lʼin-cendio risultava pressoché già estinto dalla squadra deivolontari biturgensi.Anche in seguito ad una lettera di ringraziamento (chesegue), inviata al Comandante Provinciale dei VVF diArezzo dal primo cittadino anghiarese, al vigile volonta-rio Giovanni Rossi è stata consegnata una benemeren-za proprio dallo stesso sindaco.

“Caro comandante, con la presente desidero esprimereil mio più sincero ringraziamento, anche a nome di tuttala comunità Anghiarese, per il pronto intervento deldistaccamento di Sansepolcro, relativo allʼincendio svi-luppatosi nella casa del signor … nella giornata didomenica 18 aprile scorso. In particolare, La prego dipresentare la nostra profonda gratitudine al vigile delfuoco …, che assieme ai suoi colleghi, con coraggio e

L’esterno del piccolo bagno costruito sullatromba delle scale in legno con l’apertura,praticata sulla parete, attraverso la quale

è stata estratta la ragazza.

Interno del piccolo bagno in cui la ragazzasi era rifugiata

La cameretta devastata dal fumo e dalle fiamme

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professionalità, anche a rischio dellapropria incolumità, ha salvato la vitaalla giovane concittadina … Con ipiù cordiali saluti”.

Al posto dei puntini ci sono ovvia-mente nomi e cognomi nella letteradi ringraziamento che il sindaco diAnghiari, Danilo Bianchi, ha inviatoal comandante provinciale dei vigilidel fuoco e al distaccamento deivolontari biturgensi, protagonistinumero uno nel casolare di Valialleandato in fiamme. Una situazioneche poi il 52enne pompiere citatonella missiva – nel contesto dellaoperazione ottimamente coordinataa livello di squadra - ha saputo risol-vere personalmente, procurandosianche una leggera ferita alla manosinistra.La 17enne trasportata in ospedale

ad Arezzo si trovava infatti in bagno e il volontario hadovuto operare da una posizione abbastanza scomodae aiutare la giovane ad uscire. Si è insomma preso i suoirischi, ma è riuscito nellʼobiettivo assieme ai colleghi e ilprimo cittadino anghiarese si è sentito in dovere di espri-mere la gratitudine a nome dellʼintero paese a questogruppo di volontari che costituiscono un prezioso patri-monio della città e del comprensorio.

Il sindaco, dopo aver donato unʼincisione al volontariobenemerito, ed avergli appuntato alla giacca una spillacon lʼimmagine della “Resurrezione” di Piero dellaFrancesca, emblema della città, ha così motivato la pre-miazione:

“Il nostro è stato un atto doveroso – ha commentatoFranco Polcri – nei confronti di una persona coraggio-sa, che con professionalità e sprezzo del pericolo hadato sé stesso per salvare una vita umana. Il riconosci-mento andato a Giovanni Rossi, che abbiamo conse-gnato con intensa emozione, abbraccia idealmente lʼin-tero corpo dei vigili del fuoco volontari, di cui ben cono-sciamo le virtù in tanti anni di servizio spesi perSansepolcro e tutta la Valtiberina. E trasmette la ricono-scenza che lʼintera città intende testimoniare per la loroopera quotidiana. Il legame che unisce i pompieri, lacittà e lʼamministrazione comunale è forte e sempre piùsolido, ma non solo a parole. Presto infatti i nostri vigilidel fuoco volontari avranno la loro rinnovata sede ubica-ta in via Scarpetti”.

Ma ora, mentre il sindaco di Sansepolcro promette una

HA CEDUTO UNA PARATIA PER UN TRATTO DI OLTRE 30METRI DELLA DIGA, SUL TEVERE, DI MONTEDOGLIO.

NELLE IMMAGINI: LA DIGA, LA FUORIUCITA DELL’ACCQUADURANTE IL CEDIMENTO DELL’INVASO ED IL TRATTO CEDUTO

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tadini si riunirono e dettero vita al Distaccamento deiVigili del Fuoco di Sansepolcro. Dotarono il parco mezzidi una autobotte Fiat 31, adoperata fino allʼora per lʼan-naffiatura delle strade non ancora asfaltate e polverose.Nel periodo antecedente alla 2° Guerra Mondiale lʼinca-rico di Comandante dei Pompieri venne ricoperto, perlʼappunto dal Vigile Salvi Sante e come magazzino“caserma” venne utilizzato lʼex deposito degli spazzinisito nella zona di Porta del Ponte, nel centro immediatodel paese.Subito dopo la fine della guerra lʼincarico di CapoDistaccamento venne assegnato ad Alvaro Antonelli,che assieme ad unʼorganico di 15 Vigili si ritrovavaanche a disposizione due mezzi lasciati dagli Alleati cheliberarono lʼItalia, una “jeep 8V” della Ford , unʼautobot-te Bedford e una motopompa 1100 su carrello, utilizzatiper gli interventi che in quel periodo oscillavano da 40 a50 allʼanno. Principalmente le tipologie dʼinterventi piùdiffusi erano: incendi abitazioni, incendi bosco, incendifienili e pagliai posti per lo più su aie coloniche ed alla-gamenti. Il personale veniva allertato con una sirena,ancora una volta per lascito della guerra, posta sul tettodi una torre annessa ad un palazzo nella piazza princi-pale del paese.Arrivato il 1960, per raggiunti limiti dʼetà, Antonelli veni-va collocato a riposo lasciando lʼincarico di CapoDistaccamento a Raul Zazzi. Il numero di Vigili Volontariera cresciuto ora fino a 18 unità e anche i mezzi a dispo-

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caserma rinnovata, lʼalterego Anghiarese DaniloBianchi – che parrebbe, tra lʼaltro, interessato a candi-darsi alle prossime amministrative Biturgensi – a dettadella segreteria provinciale Cisl, potrebbe appoggiare lʼi-stituzione di un presidio permanente proprio ad Anghiari.

Il sindacato sostiene infatti che la Valtiberina sia lʼunicaa non avere “un servizio certo e professionale da partedello Stato”, dimenticando che il distaccamento volonta-rio di Sansepolcro, è posto alle dipendenze del Ministerodegli Interni, al pari delle caserme dove operano VVFstipendiati.

Mencarelli e Marcetti della segreteria FNS Cisl – inoccasione del cedimento della diga di Montedoglioavvenuta il 30 dicembre scorso – hanno rispolveratounʼanacronistica “iniziativa” pensata nel 1962 dallʼalloraMinistro degli Interni Amintore Fanfani, che puntava allʼi-stituzione di un presidio permanente dei VVF inValtiberina.

I due rappresentanti sindacali, pur riconoscendo lʼimpor-tante contributo dei volontari di Sansepolcro, ritengonoche un servizio “permanente” sarebbe decisamente più“professionale” e servirebbe addirittura ad impiegare “inpianta stabile” i volontari Biturgensi, garantendo loro seimesi di “richiami” stipendiati allʼanno con un compensodi ben 1.000 euro al mese. Resta da capire quanti vigilidel fuoco volontari - attualmente in servizio aSansepolcro e, sʼimmagina, con una propria attivitàlavorativa - sarebbero disposti a fare questi “ghiotti”richiami.

Nella sera del 29 dicembre u.s. i VVF volontari diSansepolcro, quando la diga ha iniziato a preoccupare,hanno formato ben 5 squadre ed evacuato tutte le per-sone residenti nelle zone a rischio esondazione.Presidiato i ponti, regolato il traffico nelle immediate vici-nanze, allontanato i curiosi quando le forze di polizia(almeno nelle primissime fasi dellʼemergenza) nonerano ancora giunte numerose. I volontari hanno inoltreaggiornato la Sala Operativa del 115 minuto per minutocirca lʼevolversi della situazione, tutto questo prima chearrivassero le partenze permanenti inviate dal ComandoProvinciale.

Una squadra “fissa” - composta da 4 permanenti ed un“discontinuo” – avrebbe saputo fare di meglio?

Storia del Distaccamento deiVigili del Fuoco Volontari di Sansepolcro

Nel lontano 1938 Salvi Sante e Antonelli Alvaro,entrambi Guardie Comunali, assieme ad altri 12 concit-

SANSEPOLCRO

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sizione erano aumentati; infatti si erano aggiunti unʼAPSFiat 642, un furgone Fiat 138 e un barcone e dopo qual-che tempo il Fiat 642 venne sostituita con unʼAPSEsadelta assieme a una fiat Campagnola. Cambiòanche la sede che si trasferì nellʼattuale locazione, in ViaAnconetana, negli ex “magazzini del sale”.Gli interventi iniziarono ad aumentare considerevolmen-te. Si potevano annoverare ora ai soliti interventi anchegli incendi dʼindustrie, incidenti stradali e soccorsi ingenere, dislocati di volta in volta su tutti e 7 i Comunidella Val Tiberina Toscana (Anghiari, Badia Tedalda,Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano,Sansepolcro e Sestino) e spesso anche quelli della limi-trofa Val Tiberina Umbra.Lʼincarico di Zazzi termina nel 1976 per raggiunti limitidʼetà e gli subentra quindi alla carica di CapoDistaccamento Mario Testerini il quale con 21 Vigili eun parco mezzi costituito da unʼAPS 150, unʼABP 150un furgone Alfa Romeo, una Campagnola tsk per incen-di boschivi, una Campagnola e una barca a motore sop-periva ad una mole di lavoro costituita da circa 150 inter-venti allʼanno. Cifra che durante gli anni ʼ80 sarebbeaumentata molto, vuoi il progresso tecnologico, la quan-tità di veicoli in circolazione ecc…Nel Giugno1991 lasciava lʼincarico anche il CRVTesterini Mario. Al suo posto subentrò il CSV EnzoRossi il quale con 18 Vigili, unʼAPS 160, unʼABP 150,due campagnole di cui una con tsk, un furgone Dayli e

un gommone faceva fronte assieme ai suoi uomini aicirca 250 interventi annui, ora sempre più vari. Incendidi tutti i tipi, incidenti, soccorsi, allagamenti e prosciuga-menti, aperture appartamenti, bonifica insetti ecc...Veniva inoltre dimessa la cara e vecchia sirena che“suonava” lʼallarme ed entravano in funzione i “cerca-persone”, molto più veloci nel reperire il personale adisposizione dato che lʼallarme viene inviato tramitesegnale radio direttamente dalla Centrale del ComandoProvinciale VV.F. di ArezzoNel Gennaio del 2000 anche Rossi va in congedo perlimiti di età e subentra allʼincarico il Vigile GiovanniBoninsegni che trova a sua disposizione un buonnumero di Vigili, 22 volontari e lo stesso parco mezzi delsuo predecessore più unʼAPS 79. Bisognava oraaumentare lʼorganico in quanto gli interventi annui toc-cavano la considerevole soglia di 622 e vi erano molterichieste dʼadesione da parte di nuovi aspiranti vigili.Personale che dopo aver frequentato un regolare corsoministeriale di formazione nel 2001, ha poi incrementatolʼorganico portandolo a 25 unità.A causa di dimissioni per motivi personali, nel febbraio2003, subentra a Boninsegni il CRV Renato Pozzesi ilquale resterà alla guida del Distaccamento Volontariofino a settembre 2004.In questo periodo il Distaccamento esegue circa 500interventi annui di tutte le tipologie e i mezzi in dotazio-ne sono unʼAPS 190, unʼAPS 79, unʼABP MercedesVAM4000, un AF-POL 60.10 una CA fiat e un gommonea motore; inoltre il personale collaborando con Comune,Istituzioni Locali, imprenditori, privati e ComandoProvinciale ottiene in donazione un nuovo MitsubishyL200 che verrà poi adibito a polisoccorso. Il personaleintanto attende nuove leve, stanno infatti frequentando ilcorso di formazione altri 8 aspiranti Vigili, di cui 2 sonodonne, le prime in tutta la provincia.Lʼorganico aumenta quindi a 33 unità e nel Settembre2004, dopo che Pozzesi ha raggiunto oramai i limiti dʼetàconsentiti dalla legge per continuare il suo mandato,riprende lʼincarico Giovanni Boninsegni che può con-tare negli stessi mezzi più il nuovo Mitsubishy, che rendeil parco macchine più efficiente, infatti il nuovo mezzo vaimmediatamente a sostituire lʼAF-POL 60.10.Nellʼottobre 2006 al vertice del Distaccamento arriva ilVV Sergio Ligi che vanta unʼesperienza decennalesvolta con dedizione e serietà (ha inoltre partecipato alla“Missione Arcobaleno” in Albania).

Attualmente il Distaccamento conta un personale di 32Vigili e un parco mezzi composto da: unʼAPS Eurofire,unʼAPS 160, un ACT 90-tsk, una CA/PU L200 polisoc-corso una Campagnola Fiat trasporto persone e ungommone a motore; il Capo Distaccamento è il vigilevolontario Donatello Torrioli.

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