Vulture Magazine, 14 febbraio 2012

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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 14 Febbraio 2012 La Grande Nevicata Barile La Grande Nevicata Ginestra La Grande Nevicata Maschito Barile. Emergenza Neve Quel Patto generazionale Ripacandida. Infiltrazioni D’acqua Affreschi Del Santuario Di San Donato Lettera Aperta A Rocco Papaleo L’agrumicoltura metapontina in gravissima crisi. Scanzano. Giochi Sportivi Studenteschi Rinvio Proiezione Film Laura Pausini Tribute band

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notizie dal cuore della Basilicata

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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 14 Febbraio 2012 La Grande Nevicata Barile La Grande Nevicata Ginestra La Grande Nevicata Maschito Barile. Emergenza Neve Quel Patto generazionale Ripacandida. Infiltrazioni D’acqua Affreschi Del Santuario Di San Donato Lettera Aperta A Rocco Papaleo L’agrumicoltura metapontina in gravissima crisi. Scanzano. Giochi Sportivi Studenteschi Rinvio Proiezione Film Laura Pausini Tribute band

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LA GRANDE NEVICATA GALLERIA FOTOGRAFICA

BARILE FOTO DI LORENZO ZOLFO

BARILE FACEBOOK

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LA GRANDE NEVICATA GALLERIA FOTOGRAFICA

GINESTRA FOTO DI LORENZO ZOLFO

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LA GRANDE NEVICATA GALLERIA FOTOGRAFICA

MASCHITO Giovani di RADIO MASCHITOMONDIALE

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BARILE 12 FEBBRAIO 2012. EMERGENZA NEVE. NON SI

LIBERA BENE NEANCHE CORSO ITALIA ARTERIA DI ACCESSO

ALLA SUPERSTRADA POTENZA-MELFI. A RIPACANDIDA LA

TANTA NEVE CREA DISAGI AI PEDONI. A GINESTRA MANCA

L’ACQUA IN ALCUNE ZONE DEL PAESE

Barile. Ginestra. Ripacandida. Finita l’emergenza delle forti nevicate, sopraggiungono altre. A Barile nonostante l’arrivo dell’Esercito, che con sole pale collabora a liberare le stradine del centro storico, ci sono altri problemi, dopo che il Sindaco ha chiesto nei giorni scorsi, con lettera inviata al presidente della Giunta Regionale, al Prefetto ed al presidente della Provincia di Potenza, lo stato di calamità naturale: “La nostra Amministrazione ha prontamente attivato il Piano Neve e con nota trasmessa alla Regione Basilicata, alla Provincia di Potenza ed alla Prefettura ha chiesto l’intervento della Protezione Civile. Per quanto sopra si ritiene necessario che il Presidente della Regione Basilicata possa assumere, il più rapidamente possibile, tale decisione atteso che gli ingenti danni al pubblico e privato patrimonio già subiti rischiano di aggravarsi notevolmente nelle prossime ore e compromettere anche la sicurezza dell’intera comunità che già vive momenti di grandi difficoltà. Le problematiche indotte dalle condizioni metereologiche

che gravano sul nostro territorio, di carattere eccezionale, impongono provvedimenti ed interventi urgenti e di conseguenza la richiesta al Governo dello stato di calamità naturale assume un'importanza fondamentale e prioritaria”. Il problema strade intercomunale, soprattutto su Corso Italia, è abbastanza grave. Questa strada immette sulla superstrada Potenza-Melfi, è stata liberata con una sola carreggiata e crea notevoli disagi agli automobilisti che devono arrivare a Barile da Ginestra o dall'uscita della superstrada Potenza-Melfi. L’unica carreggiata liberata (ma chi ha fatto questo lavoro da...incompetente?) costringe gli automobilisti a...vivaci discussioni (passo io, no tu, dove vado?). Visto il notevole flusso di veicoli meritava una migliore pulizia! (vedi foto).A Ripacandida, il consigliere comunale, Patrizia Lepellere, denuncia la tanta neve non tolta dalle strade principali: “Siamo in emergenza...dobbiamo essere collaborativi e solidali....tutto questo è stato fatto, ma manca qualcosa...Il Sindaco in riferimento all'art. 50 del T.U: 267 del 18 Agosto 2000 come tutela la sicurezza del cittadino? Adesso i pedoni come faranno a percorrere le strade del paese a piedi? Per non parlare delle vetture che si incastrano continuamente! (vedi foto) Perchè questi cumuli di neve non vengono rimossi e scaricati a Piazzale San Pio? Lì possono sciogliersi con tranquillità!!!Ascoltiamo la voce del popolo qualche volta!. Liberiamo le Strade come si deve!” Mentre la situazione neve nell’altro centro arbereshe di Ginestra ha provocato l’interruzione di acqua in alcune zone del paese, l’Acquedotto Lucano si sta mobilitando per ripristinare il servizio.

Lorenzo Zolfo ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

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Quel Patto generazionale

Ci voleva quell’operaio sardo arrabbiato e maldicente verso l’ex ministro leghista Castelli (in diretta tv nel programma di Santoro) a scagliare parole come pietre verso la classe politica, accusata di aver disatteso ed umiliato quel “patto generazionale”, per aver messo contro la generazione dei padri a quella dei figli. Operai cinquantenni con lavori precari (se non cassintegrati) contro figli scolarizzati ed inoccupati. Un quadro scellerato provocato dalla mancanza o l’incapacità di chi per decenni non ha saputo programmare il futuro, pur essendosene arrogato il diritto-dovere di governarne le sorti, a favore delle nuove generazioni. Una politica permeata di egoismo in nome di un progresso (spesso inopinatamente chiamato sviluppo) che non ha saputo inventarsi nulla di evoluto, se non situazioni governabili a propria immagine e consumo. L’ultimo episodio del tesoriere di partito che ruba 13 milioni di euro (alle spalle del suo “inconsapevole” capo) è solo l’ultima rapina del potere affiorata ai danni delle nuove generazioni. Individui meschini hanno avuto dunque l’ardire di reggere e dominare comunità e categorie di lavoro, studenti ed operai, giovani ed anziani. Fasce sociali sempre più alle prese con disagi esistenziali e di sopravvivenza quotidiana. E giovani illusi da una scolarizzazione di massa, plagiati da coloro che non hanno saputo progettarne l’utilizzo ai fini (questo si) di una evoluzione sociale collettiva e previdente. Quel patto generazionale ha toccato l’apice di uno scontro sociale che appare infaustamente irreversibile, mentre i Falliti che hanno devastato il Bene comune

hanno abdicato ai Tecnocrati le sorti di un paese che hanno scalciato sull’orlo del collasso. Eppure continuano spudoratamente a fare dichiarazioni, a mostrarsi apparentemente preoccupati per questo Paese. Ci hanno ridotti sul lastrico, questo è certo, umanamente prima ancora che economicamente, mentre ci accingiamo a sublimare le loro fortune, pur consapevoli che questa loro “politica” è solo una messinscena. Solo l’economia, l’alta finanza e il capitale muovono i fili del teatrino, mentre tutt’intorno la classe dei Falliti fa finta che tutto sia preservabile; recitano di non accorgersi che non c’è più nulla di recuperabile, come i residui di una nave del benessere abbandonata su uno scoglio: è ormai una balena mortalmente ferita. Un intellettuale francese, il regista Jules Les Jour, si chiedeva: “Se montassi gli spezzoni dei cinegiornali in cui c’è De Gaulle in modo che sembri una storia, sarebbe realtà oppure finzione?” Non si accorgono (oppure lo sanno) che la scena si è frantumata. Il prologo è cronaca, mutata in storia oramai: decenni di lacrime con ponderate speranze. Li ha descritti poeticamente il cineasta greco (appena tragicamente scomparso) Theo Angelopoulos nel suo straziante “La sorgente del fiume” (2004). Un lacrimatoio di conflitti cui solo Giobbe (e la biblica pazienza) potrebbe oggi lenirne le conseguenze. Quell’operaio sardo ha riletto, in poche imprecanti battute, una storia che pesa come un macigno. Armando Lostaglio

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RIPACANDIDA. EMERGENZA NEVE. 13 FEBBRAIO 2012. INFILTRAZIONI D’ACQUA

METTONO A RISCHIO GLI AFFRESCHI DEL SANTUARIO DI SAN DONATO, GEMELLATO CON

ASSISI

Ripacandida. Tra le numerose emergenze verificatesi a causa delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi, una in particolare sta compromettendo gli splendidi affreschi cinquecenteschi della chiesa di San Donato di Ripacandida, gemellata con la Basilica Superiore di Assisi dal 2004. La neve caduta in questi giorni (davvero tanta) sta creando delle infiltrazioni d’acqua sia dal tetto che dalle camere d'arie tra la chiesa e il campanile. Dopo la tanta neve si intravvedono gravissimi danni agli affreschi del Santuario, sembra che il peso della neve, oltre alle infiltrazioni d'acqua potrebbe provocare il cedimento delle volte.

La locale Pro-Loco, presieduta da Gerardo Cripezzi, promotore del gemellaggio tra la chiesa di Ripacandida e la Basilica di Assisi, della valorizzazione e tutela di questo patrimonio artistico e le suore del convento annesso alla chiesa, gelose custodi di questi affreschi, sono seriamente preoccupati. Gli affreschi ricoprono per intero la chiesa in una complessa e vivace megalografia di carattere sacro, così per i tipi delle figure e delle scene come per la colorazione, nella quale, oltre ad episodi biblici, è rappresentata e largamente narrata la diversa sorte dell’anima dopo la morte. Il presidente della pro-loco ha attivato l’allarme per proteggere questi affreschi ed ha chiesto a chi di dovere di volere verificare la situazione e nel caso intervenire. Lorenzo Zolfo

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LETTERA APERTA A ROCCO PAPALEO, STAR CON MORANDI AL FESTIVAL DI SANREMO 2012

“Da lucano a lucano” se è vero, come è e vero , che “la Basilicata esiste” , in due battute desidero esprimere una riflessione e soprattutto un invito ad emulare il nobile , inedito e irrituale gesto di Adriano Celentano : non essere pagato , per le proprie performance artistiche e culturali E cedere il lauto “cachet” a sostegno di Emergency e della sua edificante mission in giro per il mondo. Non è da tutti, a meno che qualcuno voglia farsi immortalare, dalle TV, con i lacrimoni agli occhi ed il groppo in gola , davanti a tragedie, eventi catastrofici vari, senz’altro da aggiungere !!!! Ricordando gli inizi della tua carriera artistica, in particolare in una piuttosto lontana kermesse estiva nel giardino di Palazzo “Giustino Fortunato” in Rionero in Vulture, complimentandomi per il tuo meritato “successo” di pubblico e di critica, cerca Rocco di dare, anche tu, un bell’esempio lungimirante; magari ritagliando un’aliquota del tuo “cachet” sanremese per un’azione di filantropìa oppure di sostegno ad ammalati, disoccupati laureati senza orizzonte, persone e donne emarginate , giovani disperati, lavoratori di fabbriche chiuse e fallite, in seguito alla crisi internazionale che sta investendo tutto e tutti. Sono convinto, caro Rocco Papaleo, che ci farai un pensierino e saremo in tanti a telefonarti e complimentarci da vero Lucano, come dici e sono convinto sei !!! Donato Michele MAZZEO

L’agrumicoltura metapontina in gravissima crisi.

Non c’è mercato e quando c’è il prezzo è irrisorio.

Dipartimento Agricoltura cercasi

“L’agrumicoltura metapontina, un tempo fiore all’occhiello delle produzioni di pregio dell’area jonica, un tempo definita la “California del sud”, è in gravissima crisi. Quotidianamente, si registra l’allarme che i produttori dell'area materana e dei Comuni litoranei lanciano in ordine alla possibilità (del tutto concreta) di abbandonare definitivamente una produzione importante, risultata passiva, e chiudere, addirittura, le aziende agricole oberate da costi di produzione non più sostenibili e da una debitoria senza precedenti.” “Vengono stimati in circa 8000 gli ettari investiti ad agrumi (in regresso rispetto al passato) di cui circa 5 mila ad arance e la restante parte a produzioni di frutto piccolo (clementine e mandarino comune.) Per tale motivo, la Basilicata con una produzione lorda vendibile di circa 60 mila tonnellate si posiziona, a livello nazionale, dopo la Sicilia con il 52% e la Calabria con il 19%, al pari della Campania e Sardegna ognuna con il 3% della produzione totale nazionale. L’agrumicoltura rappresenta quindi un segmento importante nella formazione della Produzione Lorda Vendibile regionale o meglio lo rappresenterebbe

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se la fatica e l'impegno economico dei produttori fosse adeguatamente compensata al momento della vendita del prodotto”. ”Infatti, i prezzi imposti ai nostri agricoltori, capaci di offrire un frutto gradevole alla vista e gustoso per il sapore e pertanto commercialmente eccellente, rasentano lo strozzinaggio con offerte intorno ai 15 centesimi di euro al chilo per il prodotto venduto sulla pianta e 30-40 centesimi se fornito in cassa. E’ del tutto evidente che a queste condizioni viene meno la convenienza a conferire la produzione che resta, secondo statistiche non ufficiali, per ben il 60-65% invenduto sulle piante. Nel recente passato, per l’agrumicoltura grida di allarme sono state lanciate dalla organizzazioni di categoria, Coldiretti in testa, anche integrate da proposte e suggerimenti per chi detiene le leve della politica agricola regionale. Ma, a sentire i diretti interessati, senza alcun concreto ritorno tant’è che sulla tematica non si è mai aperto un minimo di confronto per cercare di individuare le soluzioni più idonee” “Pur comprendendo che i margini operativi per incidere su tale stato di cose, da parte della Regione e del suo Dipartimento Agricoltura, sono limitati è pur vero che l’inerzia più assoluta che registrano i produttori agricoli dell’area metapontina non è giustificabile. Per tale ragione, ho inteso interrogare il neo assessore Mastrosimone per comprendere quali concrete iniziative intenda porre in campo per non lasciare soli i nostri produttori e provocare l’abbandono delle produzioni cosiddette di eccellenza”. “Nel permettermi di avanzare qualche personale suggerimento, quale la promozione di iniziative volte alla definizione di un marchio (anche volontario) che caratterizzi le produzioni agrumicole e tutte quelle di quell'area,

auspico, sebbene l'auspicio sia accompagnato da molto scetticismo considerata la non felice esperienza maturata nel precedente assessorato, nell’interesse del mondo agricolo regionale che con il nuovo assessore cessi l’atteggiamento inerte ed indolente che ha caratterizzato la politica agricola regionale sino ad oggi. Per quanto ci riguarda, il PdL ed io, in particolare, continueremo a chiedere al Presidente De Filippo di uscire dalla sua Versailles e prendere atto che la realtà della Basilicata è totalmente diversa da quella rappresentata nei suoi proclami, non è quella dello sfarzo della sua corte e dei favori attribuiti ai suoi dirigenti vecchi e nuovi. La Basilicata è la regione delle grandi occasioni perse, delle enormi opportunità svendute, è la regione in cui anche l'agricoltura, vero volano di ogni moderna economia, segna il passo e rischia di diventare, in assenza di una adeguata e specifica politica, l'ennesimo caro estinto.

Il Consigliere Regionale On. Mario Venezia

Consiglio Regionale di Basilicata

Gruppo Il Popolo della Libertà Il Consigliere Mario Venezia

ALL'ILL.MO SIG. PRESIDENTE

DEL CONSIGLIO INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA ORALE All'Ill.mo Sig. Presidente la Giunta Regionale All'Assessore all'Agricoltura Premesso che: 1. è tutt’ora in corso la campagna agrumicola che vede interessata, soprattutto, l’area litoranea jonica; 2. la Basilicata con una produzione lorda vendibile di circa 60 mila tonnellate si posiziona, a livello nazionale, dopo la

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Sicilia che detiene il 52% della produzione nazionale, la Calabria con il 19%, ed al pari della Campania e Sardegna ognuna con il 3% della produzione; 3. come denunciano gli operatori del settore, anche quest' anno, si prospetta un cospicuo invenduto, specificatamente per le arance. Leggermente meglio invece per i mandarini e relativi ibridi; 4. tale ultima condizione è conseguenza di un livello dei prezzi sempre più in riduzione al punto da non rendere conveniente la raccolta; 5. indubbiamente i nostri produttori nel mentre hanno conseguito elevate capacità produttive pagano, invece, la mancanza di capacità organizzativa per fare fronte comune anche al fine di caratterizzare con un marchio volontario le loro produzioni per cercare di ottenere prezzi più remunerativi; 6. tuttavia, per quanto ci è dato di sapere, ne il competente Ufficio Dipartimentale ne, tanto meno, l’ALSIA si sono fatti carico di proporre ovvero mettere in campo concrete iniziative per sottrarre i produttori di agrumi ai processi speculativi dei commercianti all’ingrosso di fuori regione. Al pari nessuna iniziativa sarebbe stata messa in campo per promuovere un marchio tipicizzante che possa rendere individuabile e, quindi, appetibile la produzione regionale, per esempio mutuando quanto di positivo riviene dal modello attuato dai soci della Organizzazione dei produttori (OP) Rosaria di Belpasso di Catania, che promuove e commercializza le arance rosse dell’Etna; 7. purtroppo, le OP Lucane sono invece, nella stragrande maggioranza dei casi di fuori regione, cioè appendici di OP per lo più emiliane, per cui diventa difficile pensare che possano avere interessi diversi da quelli meramente commerciali e finalizzati a trovare nuovi sbocchi di mercato alle produzioni locali; 8. comprendiamo benissimo, che l’azione del Dipartimento può trovare limiti nella volontà di recepire gli input da parte

dei produttori agrumicoli ma, non per questo si può giustificare una assenza di spinta propulsiva; 9. l’avvicendamento nel ruolo di assessore potrebbe dare nuovo impulso alle attività del Dipartimento agricoltura, dopo uno sbiadito biennio imputabile al ticket Mazzocco/Santoro ripetutamente oggetto di denunce, in Consiglio regionale, da parte mia e dei colleghi del Pdl.

I N T E R R O G A per sapere: se siano a conoscenza della difficile situazione in cui versa il segmento della agrumicoltura lucana a causa dei prezzi imposti ai produttori sia dai commercianti all’ingrosso e sia dalle OP regionali; quali iniziative siano tutt’ora in corso per sostenere l’agrumicoltura lucana e dal punto di vista della produzione e della commercializzazione e quali, invece, nei prossimi programmi da attuarsi nel corso del presente anno solare; quante e quali OP lavorino prodotti agrumicoli e in che misura tali prodotti provengano dalla regione e quanti dalle altre realtà agrumicole nazionali; la misura e la finalità degli aiuti/premi e contributi che vengono erogati ogni anno a favore delle OP ed in relazione a quali effettivi programmi che diano impulso all’agricoltura lucana; se sia mai stata posta in essere, dagli uffici Dipartimentali e/o dall’ALSIA, una qualche iniziativa volta a promuovere la costituzione di un marchio di riconoscibilità e tipicizzante degli agrumi lucani e, nel caso affermativo, di dettagliare lo stadio di evoluzione del processo; lo stato di salute del patrimonio vegetale regionale in ordine alla diffusione della patologia denominata “tristezza” degli agrumi.

Il Consigliere Regionale On. Mario Venezia

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SCANZANO. 2 FEBBRAIO 2012. GIOCHI SPORTIVI

STUDENTESCHI.FINALI REGIONALI DI CORSA

CAMPESTRE DI I E II GRADO. VINCONO L’ISTITUTO

COMPRENSIVO DI OPPIDO LUCANO, L’ISTITUTO CARLO

LEVI DI TRICARICO ED IL LICEO SCIENTIFICO “PASOLINI” DI

POTENZA. GLI ALUNNI RAPPRESENTERANNO LA BASILICATA ALLA FINALI

NAZIONALI DI MARZO

Scanzano. Lo scorso 2 febbraio nella cittadina ionica si sono disputate le finali regionali di Corsa Campestre Giochi Sportivi Studenteschi di I e II grado organizzate dal Miur e Coni. Presenti le massime autorità scolastiche sportive delle due provincie (i coordinatori di educazione fisica e sportiva di Potenza, prof. Donato Castronuovo ed il collega di Matera, prof. Giuseppe Grilli). Per il Coni era presente il presidente regionale, Eustachio Tortorelli, col presidente provinciale di Matera, Elio Di Bari, il segretario Leopoldo Desiderio ed il consigliere Franco Palese. Per le scuole erano presenti le squadre vincitrici delle finali provinciali, tre della provincia di Potenza e tre di quella di Matera, oltre naturalmente ad alcuni vincitori individuali. Nella categoria Cadetti e Cadette(età scuola media) a vincere è

stato l'I.C. di Oppido del prof. Salandra Nicolas,non nuovo a queste imprese... sportive, sia con la squadra femminile composta da M.Avigliano (giunta 5^, C.Polosa (6^), M.Bochicchio (7) e S.Leone (10), che con quella maschile: F.Polichisio (giunto 2°), M.Marone (3°) N.Basilio (4°), M.Casale (14°). La scuola femminile di Oppido, in una finale regionale a 5 scuole( assente l’I.C. di Lagonegro,Montescaglioso e Moliterno) ha preceduto l’I.C. di Bernalda e l’I.C. di Muro Lucano.Alla finale maschile erano presenti Oppido, La Vista Pz, Paterno, Tricarico,Scanzano e Grassano. Oppido ha preceduto La Vista Potenza e Tricarico. A titolo individuale ha vinto per le ragazze Mariagrazia Santandrea del Comprensivo di Bernalda.

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Tra i Cadetti Adrian Zavate del La Vista Potenza. Nella categoria Allieve (fino al 3° anno scuole superiori) a prevalere è stato l'I.I.S. "Carlo Levi" di Tricarico del prof. Michele Avigliano con A.Lazetera (giunta 2^), M. G. Decuzzi (3^), T.Toscano (4^)e M.T.Abate (5^), che ha preceduto il Solimene di Lavello del prof. Di Lucchio e l’IPAA di Lagopesole del prof. Masperi. A titolo individuale a primaggiare è stata Silvia Sonnessa di Barile, frequentante l’Ipaa di Lagopesole. Nella categoria Allievi a vincere è stato il Liceo Scientifico "Pasolini" di Potenza con G. Tramutola (giunto 1°), P.Lucia (4°), G.Loprete (6°) e J.Patrone (13°). La scuola di Potenza ha preceduto lo Scientifico di Genzano e l’I.I.S.S. “Orazio Flacco” di Venosa.Queste scuole, rpobabilmente insieme ai cincitori individuali parteciperanno alle finali nazionali, rappresentando la Basilicata, nel prossimo mese di marzo (sede da definire). Hanno partecipato anche alunni Diversamente Abile, nella Categoria Cadette Liliana Minelli del “La Vista” Potenza e nella categoria Allievi, Benjamin Polichisio dell’Ipaa di Genzanoche ha preceduto Donato

Vaccaro dell’Ipaa di Lagopesole. Il Presidente del CONI regionale, Tortorelli ed i due coordinatori sportivi delle due Province, proff. Castronuovo e Grilli ( ha portato i saluti della dott.ssa Teresa Pasciucco, dirigente ufficio scolastico III) hanno ringraziato il gruppo giudici di gara di Matera della Fidal, capeggiata da Franco Carlucci, per la riuscita della manifestazione e, naturalmente, gli atleti che hanno rappresentato un momento di aggregazione e motorio con tanto entusiasmo ed impegno. Alcune gare sono state riprese da Rai 3 Basilicata. Lorenzo Zolfo Le foto riprendono le scuole vincitrici premiate dagli organizzatori ed un momento della corsa delle Allieve (Silvia Sonnessa dell’IPAA di Lagopesole taglia il traguardo) :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

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Rinvio Proiezione Film

A causa delle avversità atmosferiche, dei conseguenti disagi per la viabilità e l'impossibilità dell'utilizzo temporaneo della sala Audiovisivi del Centro Sociale di Rionero, dove è in corso la rassegna cinematografica “UN FILM LUNGO 150 ANNI”, la proiezione del film “I CENTO PASSI” prevista per questa sera 14 febbraio è rinviata a martedì 3 aprile e quella soppressa, del film “INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO”, è rinviata a martedì 27 marzo. Certo di vedere numerosi partecipanti alla proiezione del film previsto per martedì prossimo che, come da programma, sarà ”Il CASO MORO”, cordialmente vi saluto. Il Presidente (Alessandro Fundone)

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