VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI 1 DICEMBRE … · Il Movimento 5 Stelle presenterà in Legge...

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Una legge di Bilancio poverissi- ma di misure strutturali è stata gonfiata a dismisura dagli emen- damenti della maggioranza. Du- rante i lavori in commissione Bilancio al Senato il partito di Denis Verdini, infatti, è passato all’incasso sfruttando il peso che ha guadagnato a causa delle scissioni e della fragilità inter- na del Pd renziano. A decine gli emendamenti marchetta di Ala si sono aggiunti anche quelli degli stessi senatori democratici, poi blindati dall’ormai consueto voto di fiducia che ha impedito al Mo- Vimento di dire la sua. L’elenco delle marchette è lunghissimo: Stefano Marcucci, renziano di ferro, ha proposto di finanziare con 2 milioni di euro annui nel 2018, 2019 e 2020 l’associa- zione Carnevalia, che racchiude tutti i principali carnevali italiani, compreso quello di Viareggio. Tutto bene? Non proprio, dato che la sorella di Marcucci, Ma- ria Lina, presiede proprio Car- nevalia. Il conflitto di interessi non si preoccupano nemmeno più di nasconderlo. La senatrice Pazzopane, più famosa per vi- cende sentimentali esterne che per la sua attività parlamentare, ha proposto di aumentare di 1,5 milioni di euro il fondo annuale per il Gran Sasso Science Insti- tute. In astratto nulla di male, se non fosse che l’istituto ha sede all’Aquila, città natale e bacino elettorale della senatrice, e che quei soldi sono stati tolti dal fon- do ordinario per l’università pub- blica. Ugo Sposetti, sempre del Pd, ha invece pensato di sposta- re 1 milione di euro dai fondi per musei, biblioteche e archivi per contribuire alla conservazione e all’informatizzazione degli ar- chivi di movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori, cioè i sindacati. An- tonio Milo, però, è stato il prota- gonista assoluto, con una sfilza di emendamenti dietro i quali si avverte la regia di Denis Verdini. Tra i più scandalosi c’è senz’altro quello che propone di estendere il condono edilizio berlusconia- no del 1994 anche agli immobili non residenziali. Molto pericoloso quello che impedisce ad Anas di avvalersi dell’avvocatura dello Stato nei contenziosi. Ridicolo, infine, il tentativo di ingraziarsi i cittadini occupati in lavori gravosi antici- pandone la pensione di appena 5 mesi rispetto ai 67 anni fissati dalla legge Fornero e dall’ade- guamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. NESSUNO PENSA AL DOMANI Dopo un decennio di crisi e stagnazione ci si aspette- rebbe una manovra espan- siva per rilanciare l’occu- pazione e gli investimenti, sostenendo le famiglie più deboli. Nulla di tutto ciò: a parte il rinvio di un anno degli au- menti di Iva, il duo Gentilo- ni-Padoan si è limitato alle briciole. Ad esempio il Rei vorrebbe scimmiottare il nostro red- dito di cittadinanza ma nel 2018 varrà 10 volte meno (1,7 miliardi contro 17); gli investimenti pubblici ri- mangono al palo e la sanità viene di nuovo usata come bancomat, scaricandole addosso il peso dei rinnovi contrattuali del personale sanitario (1,3 miliardi). C’è poi la questione del bonus bebè, che un emen- damento del governo ha di- mezzato a partire dal 2019 (da 80 a 40 euro mensili) e ha ridotto fortemente nel tempo (verrà erogato per 1 solo anno invece che per 3). E questo proprio nei giorni in cui l’Istat certifica anche per il 2016 un calo della natalità, con 12mila nati in meno sul 2015 e 100 mila sul 2008. ambiente • smog • terremoto innovazione • risparmio osce • impresentabili IL MARCHETTIFICIO VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI 1 DICEMBRE 2017

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Una legge di Bilancio poverissi-ma di misure strutturali è stata gonfiata a dismisura dagli emen-damenti della maggioranza. Du-rante i lavori in commissione Bilancio al Senato il partito di Denis Verdini, infatti, è passato all’incasso sfruttando il peso che ha guadagnato a causa delle scissioni e della fragilità inter-na del Pd renziano. A decine gli emendamenti marchetta di Ala si sono aggiunti anche quelli degli stessi senatori democratici, poi blindati dall’ormai consueto voto di fiducia che ha impedito al Mo-Vimento di dire la sua. L’elenco delle marchette è lunghissimo: Stefano Marcucci, renziano di ferro, ha proposto di finanziare con 2 milioni di euro annui nel 2018, 2019 e 2020 l’associa-zione Carnevalia, che racchiude tutti i principali carnevali italiani,

compreso quello di Viareggio. Tutto bene? Non proprio, dato che la sorella di Marcucci, Ma-ria Lina, presiede proprio Car-nevalia. Il conflitto di interessi non si preoccupano nemmeno più di nasconderlo. La senatrice Pazzopane, più famosa per vi-cende sentimentali esterne che per la sua attività parlamentare, ha proposto di aumentare di 1,5 milioni di euro il fondo annuale per il Gran Sasso Science Insti-tute. In astratto nulla di male, se non fosse che l’istituto ha sede all’Aquila, città natale e bacino elettorale della senatrice, e che quei soldi sono stati tolti dal fon-do ordinario per l’università pub-blica. Ugo Sposetti, sempre del Pd, ha invece pensato di sposta-re 1 milione di euro dai fondi per musei, biblioteche e archivi per contribuire alla conservazione

e all’informatizzazione degli ar-chivi di movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori, cioè i sindacati. An-tonio Milo, però, è stato il prota-gonista assoluto, con una sfilza di emendamenti dietro i quali si avverte la regia di Denis Verdini. Tra i più scandalosi c’è senz’altro quello che propone di estendere il condono edilizio berlusconia-no del 1994 anche agli immobili non residenziali. Molto pericoloso quello che impedisce ad Anas di avvalersi dell’avvocatura dello Stato nei contenziosi. Ridicolo, infine, il tentativo di ingraziarsi i cittadini occupati in lavori gravosi antici-pandone la pensione di appena 5 mesi rispetto ai 67 anni fissati dalla legge Fornero e dall’ade-guamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita.

NESSUNO PENSA AL DOMANIDopo un decennio di crisi e stagnazione ci si aspette-rebbe una manovra espan-siva per rilanciare l’occu-pazione e gli investimenti, sostenendo le famiglie più deboli. Nulla di tutto ciò: a parte il rinvio di un anno degli au-menti di Iva, il duo Gentilo-ni-Padoan si è limitato alle briciole. Ad esempio il Rei vorrebbe scimmiottare il nostro red-dito di cittadinanza ma nel 2018 varrà 10 volte meno (1,7 miliardi contro 17); gli investimenti pubblici ri-mangono al palo e la sanità viene di nuovo usata come bancomat, scaricandole addosso il peso dei rinnovi contrattuali del personale sanitario (1,3 miliardi).C’è poi la questione del bonus bebè, che un emen-damento del governo ha di-mezzato a partire dal 2019 (da 80 a 40 euro mensili) e ha ridotto fortemente nel tempo (verrà erogato per 1 solo anno invece che per 3). E questo proprio nei giorni in cui l’Istat certifica anche per il 2016 un calo della natalità, con 12mila nati in meno sul 2015 e 100 mila sul 2008.

ambiente • smog • terremoto innovazione • risparmio osce • impresentabili

IL MARCHETTIFICIO

VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI 1 DICEMBRE 2017

VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI 1 DICEMBRE 2017

DI MAIO AI GOVERNATORI:“FATE VOTARE NOSTRI PUNTI”

La qualità dell’aria del nostro Paese costituisce un urgente problema sanitario, che mi preoccupa molto anche perché si tratta di un grave problema sociale ed economico; secondo OMS e OCSE gli oltre 90 mila decessi prematuri annui causati della pessima qualità dell’aria ci costano 88,5 miliardi di euro ogni anno, quasi il 5% del PIL. L’Italia ha tre procedure di infrazione comunitarie in corso e, come ben sa-pete, in particolare le Vostre Regioni, le regioni della pianura Padana, presentano livelli di inquinamento superiori alle soglie fissate”: inizia così la lettera che Luigi Di Maio ha scritto ai governatori delle regioni della Pianura Padana: Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lombar-dia. Una zona in cui vivono più di 24 milioni di persone. Esiste da giugno un accordo di programma sottoscritto dai presidenti, con il governo, per implementare misure strutturali. La soluzione, infatti, non può essere la domenica ecologica o la temporanea chiusura al traffico dei centri cittadini. Il Movimento 5 Stelle presenterà in Legge di Stabilità un pacchetto di emendamenti strutturali, per affrontare questa che non è più un’emergenza, una problematica cronica. Nella lettera, Luigi Di Maio ha chiesto ai governatori di fare pressing pres-so le rispettive forze politiche affinchè siano votati. “Il nostro intento è stato quello di proporre misure per investire nelle energie pulite e rinnovabili, sviluppare il verde urbano, potenziare i controlli, il moni-toraggio e la ricerca ambientale, rivedere le procedure VIA, investire su mobilità sostenibile e potenziare la flotta di veicoli elettrici TPL, avviare la riqualificazione energetica degli edifici, regolare l’utilizzo delle biomasse per il riscaldamento domestico, ridurre drasticamen-te le emissioni di ammoniaca in atmosfera nel settore agricolo e zo-otecnico, stabilire standard avanzati per la produzione industriale”.

LETTERA DEL CANDIDATO PREMIER AI PRESIDENTI DELLE REGIONI DELLA PIANURA PADANA. “NON BASTANO LE DOMENICHE ECOLOGICHE, SERVONO INTERVENTI STRUTTURALI PER LO SMOG”

Economia circolare: Galletti è venuto in audizione a parlare del libro dei sogni che con lui diven-ta il libro degli incubi per gli am-bientalisti. “Parla di economia circolare e vuole costruire nuovi inceneritori. Ma i dati parlano chiaro - sottolineano i deputati Mirko Busto, Davide Crippa, Sal-vatore Micillo e Alberto Zolezzi- la percentuale di incenerimento di rifiuti urbani in relazione alla produzione di RU sta diminuendo. Perché continuare a costruirli?”.

La lunga battaglia del MoVi-mento 5 Stelle ha finalmente raggiunto il risultato concreto cui puntava: in legge di Bilan-cio, al Senato, è arrivata la pro-roga a tutto il 2018 delle gra-duatorie dei concorsi pubblici in scadenza. Si era partiti con la risoluzione Ciprini alla Camera e alla fine il governo ha deciso di adeguarsi. La misura ridà giustizia e speranza a 4mila vincitori e 150mila idonei, una nuova categoria di discriminati del tutto inaccettabile.

ECONOMIA CIRCOLARE,GALLETTI MENTE

PA, OK A PROROGA GRADUATORIE

BREVI

Per Paola De Micheli, commis-sario alla ricostruzione, nelle zone del Centro Italia colpite dal terremoto “il tessuto sociale sta rinnovandosi e lentamente sta riprendendo la vita normale”. Di-chiarazioni fatte dal palco della Leopolda che hanno sollevato un vespaio e la reazione indignata di tanti cittadini, che hanno riempito di commenti la sua pagina Face-book. Il MoVimento ha replicato invitando tutti a non fare sciacal-laggio su questa tragedia.

LE FAVOLETTE SUL POST-SISMA

Un incontro con Google Italia per parlare del programma di governo del MoVimento 5 Stelle. L’appun-tamento si è svolto questa setti-mana con la partecipazione del candidato premier Luigi Di Maio e dei parlamentari che hanno se-guito il programma nei vari settori strategici come telecomunicazio-ni, sviluppo economico, lavoro, sicurezza e fisco. Fra i temi prin-cipali trattati l’innovazione digitale per imprese e Pubblica ammini-strazione e la cybersicurezza.

INNOVAZIONE: M5S INCONTRA GOOGLE

BREVI

VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI 1 DICEMBRE 2017

L’ENNESIMA MARCHETTA SUL DELTA DEL POLa legge di bilancio varata in Senato ha previsto una nuova rego-lazione per l’area del Delta del Po che, a dire del ministro dell’Am-biente Galletti, sarà “da attuarsi con l’intesa delle regioni Veneto ed Emilia Romagna, per la definizione di una realtà unitaria”. Ma di cosa parla? Nel testo di legge, scritto in maniera volutamente crip-tica, non è precisato né quale sia la natura del parco, se nazionale o regionale, e né viene istituita una sua governance. È l’ennesima marchetta infilata dal Pd nottetempo in una manovra economica, anziché essere una proposta inquadrata in un disegno di legge, da presentare dopo una condivisione con tutte le realtà ambientaliste e territoriali.È vergognoso che territori di pregio ambientale come il Delta del Po vengano lasciati a degli incapaci che litigano tra loro da oltre 20 anni come il Pd e la Lega, interessati soltanto a spartirsi le poltrone e a perseguire i loro affari regionali a spese del territorio. Non sono interessati alla ricchezza del patrimonio ambientale ma soltanto al profitto per i soliti amici degli amici. I parchi e il patrimonio am-bientale devono essere gestiti a livello nazionale in modo efficace ed efficiente, avendo come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente che deve essere sottratto a svendite e mercimonio.

UN PATRIMONIO AMBIENTALE UNICO TRA VENETO ED EMILIA ROMAGNA

PIR, IL MOVIMENTO TUTELA IL RISPARMIO

alla Camera una risoluzione del portavoce Carlo Sibilia che im-pegna il governo a regolare i Pir

Il MoVimento tutela concreta-mente il risparmio. E’ stata ap-provata in commissione Finanze

APPROVATA ALLA CAMERA LA RISOLUZIONE CHE IMPONE AL GOVERNOUNA REGOLAZIONE PRUDENTE DEL NUOVO STRUMENTO

(Piani individuali di risparmio), un nuovo strumento, che sta di-lagando grazie alle agevolazioni fiscali, con il quale si cerca di convogliare le risorse dei piccoli investitori verso il capitale delle imprese quotate e non solo.Il MoVimento forse riuscirà a evitare che i Pir si trasformino nell’ennesimo terreno di razzia dei soliti furbi a danno di mal-capitati investitori retail. Quello che è successo con le obbliga-zioni bancarie dovrebbe servire da lezione. Non si può scherza-re con il risparmio dei cittadini: ecco perché l’esigenza di irrobu-stire le Pmi italiane e aprire loro nuovi canali di finanziamento va contemperata con la necessità di evitare bolle speculative e di salvaguardare i Piani individuali di risparmio dagli squali della fi-nanza. Ora il MoVimento sorveglierà affinché l’esecutivo di turno, se non dovesse essere un governo a Cinquestelle, effettivamente realizzi le linee guida dettate dal Parlamento sovrano.

Come per le Regionali in Sicilia, anche per le prossime elezioni politiche il Movimento 5 Stelle ha richiesto il controllo dell’O-sce. “Lo facciamo perchè ci pre-occupa l’allarme fake news, che rischiano di inquinare la campa-gna elettorale, ma ci preoccupano ancora di più il voto di scambio e la compravendita di voti, questi sì davvero capaci di inquinare il risultato definitivo” ha dichiarato il candidato alla presidenza del consiglio Luigi Di Maio

RISCHIO VOTO DI SCAMBIO: VIGILI L’OSCE

VOLANTINO DELLE ATTIVITÀ PARLAMENTARI 1 DICEMBRE 2017

GERENZE

Volantino delle attività parlamentari - 1 dicembre 2017a cura dei gruppi parlamentari M5S di Camera e Senato

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UN’ALTRASICILIAERA POSSIBILEI portavoce nazionali e siciliani l’avevano detto, ripetuto, qua-si urlato: il voto di scambio è una realtà ed è decisivo. E così è stato. Dopo una lunga campagna in cui il MoVimento ha informato i cittadini su quelli che pote-vano essere i principali prota-gonisti del voto di scambio, i fatti ci hanno dato ragione a partire del giorno dopo le ele-zioni. E, come annunciato in conferenza stampa il giorno dei risultati, questa porzione di voto è stata decisiva per non far vincere il MoVimento 5 Stelle. Del resto, questo rischio era concreto e già dietro l’angolo, per non far mettere in moto la macchina del consenso rac-colto con le peggiori condotte. Col MoVimento 5 Stelle alla Regione siciliana si sarebbe chiusa un’era più che venten-nale, in cui al governo si sono succedute le stesse persone con le loro corti. Ora stanno tutti con Musumeci. Alla luce di tutto questo il risultato del MoVimento in Sicilia assume un valore epico e un grande avviso per le politiche: mai ab-bassare la guardia.

SICILIA, ‘IMPRESENTABILI’CERTIFICATI DALL’ANTIMAFIA

Alla fine, fuori tempo massimo, è arrivato anche il “timbro” della commissione Antimafia a certifi-care la presenza di ‘impresenta-bili’ nella liste elettorali siciliane e anche in quelle per il X Municipio di Roma. La commissione non ha ancora diffuso ufficialmente i nomi, ma si sa che erano tutti presenti nell’elenco fatto dal Mo-Vimento 5 Stelle che metteva in allerta i siciliani su quello che sa-rebbe potuto accadere e che poi, effettivamente, è successo dal giorno dopo il voto. A cominciare

da Cateno De Luca, deputato Ars eletto nel Messinese e arrestato immediatamente dopo lo spoglio. O come accaduto con Riccardo Savona, altro deputato eletto e subito raggiunto da un avviso di garanzia. È accaduto col palermi-tano Edy Tamaio, finito in mezzo a uno scandalo di compravendita di voti, seguito a ruota dal suo colle-ga candidato di Acireale, nel Ca-tanese, Antonio Castro, incastra-to dalle telecamere de “Le Iene”. Poi, il caso forse più annunciato in assoluto, con Luigi Genovese.

Il figlio dell’ex deputato piddino, Francantonio Genovese, poi pas-sato in Forza Italia e cacciato dal Parlamento grazie alla pressione dei portavoce del MoVimento, in seguito alla sua condanna a 11 anni per le ruberie accertate dei fondi della formazione profes-sionale in Sicilia. Luigi Genovese non è stato meno del padre, ha incassato le sue stesse 20mile preferenze, un’indagine per un megariciclaggio da 30 milioni di euro, e un sequestro penale da 100 milioni di euro.

COME IL VOTO IN SICILIA È STATO ‘DOPATO’, IMPEDENDO AL MOVIMENTO 5 STELLE DI ANDARE AL GOVERNO DELL’ISOLA

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