Vocabolario Sardo

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Vocabolario Della Sardegna

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  • Ai miei nipotiEnrico, Camilla e Mauro

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  • GIOVANNI CASCIU

    VOCABULARIUSARDU CAMPIDANESU - ITALIANU

    prefazione di Antonio Romagnino

    EDIZIONI

    GRAFICA DEL PARTEOLLA

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  • I Edizione 1999

    II Edizione riveduta 2001

    III Edizione riveduta 2006

    Grafica del Parteolla s.n.c.

    ISBN-10: 88-89978-10-4ISBN-13: 978-88-89978-10-8

    Impaginazione e stampaGrafica del Parteolla s.n.c.Via dei Pisani, 5 - 09041 Dolianova (CA)Tel. 070.741234 - Fax 070.745387e-mail: [email protected]

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  • 5PREFAZIONE

    Si ritrova un amico dopo tanti anni, nei quali gli incontri sono stati occasionali e rapidi, conqualche vaga notizia del lavoro di ognuno, delle rispettive famiglie che crescono, e, insommadella vita che andata avanti, che va avanti, con noi e senza di noi, e si scopre repentinamen-te che quellamico ci assai pi vicino di quanto lo possa dire la frequentazione assai rarache fra noi ha coperto mezzo secolo. Si liberato degli abiti convenzionali dellinsegnante,che stato, ed appare improvvisamente il linguista. questa rivelazione che ha accesoancora di pi laffetto e la stima che avevo per lui. Un linguista, che non si per impegnatoper decenni, sulle lingue straniere che in tempi di economicismo trionfante sono strumentiindispensabile nelle professioni e nel lavoro, sempre pi avviati alla globalizzazione, ma nellalingua di casa. Qui sta la chiave di lettura di questa amicizia ritrovata. A riunirci, dopo tantisilenzi, stata la voce della lingua degli affetti, che ha risuonato nelle nostre dimore, di citto di campagna, insieme con i nostri vagiti. Quella che risorge sempre, anche quando unaltrasembra dominare, a dire felicemente, gioiosamente, quello che laltra non pu dire con tantaforza travolgente. Ci sono persone a cui abbiamo parlato con quello strumento ineguagliabile,sempre, senza ricorrere a surrogati, come se la specificit del rapporto imponesseimperiosamente la sua ineguagliabile forza comunicativa.Questa lingua, che suono, idea, cosa, sentimento, il sardo, che abbiamo parlato, letto,ascoltato. Ad altri il compito di studiarne i mezzi che la societ moderna pu applicare perassicurargli la sopravvivenza, a chi ne ha fatto lespressione della vita interiore pi gelosa ildiritto-dovere di farne riapparizione luminosa della sua ricchezza, ancora intatta, con appenaqualche graffio qua e l. Lo ha fatto Giovanni Casciu raccogliendo ben 24 mila lemmi conlimpegno dello studioso che ha consultato documenti storici e fonti letterarie, ha ascoltatovoci di un habitat umano ancora investito della dialettalit, ma anche raccogliendo le memo-rie della sua laboriosa esistenza e mettendo accanto, o anche di sopra, alla severit dellostudioso, la voce del cuore.C un illustre precedente, che ci fa sottolineare il sentimento della cosa, cos inseparabile inquesto dizionario sardo-italiano, dal rigore lucidamente razionale che ha accompagnato lalunga fatica. la memoria di Raffa Garzia (1877 - 1938), che dopo aver diretto fino al 1912LUnione Sarda, si reca a Bologna per portare avanti gli studi di letteratura italiana eintraprendere la carriera accademica. Ma come inseguito dalle voci di quaggi.Quando infatti pubblic in quella citt i Mutettus Cagliaritani (Bologna, StabilimentiPoligrafici Riuniti, 1917), che contengono oltre mille componimenti nella specificit cam-pidanese, insaporati dagli umori pi diversi il riso e il pianto, lamore e lodio, lo scher-no e la carezza un ponte di luce lo porta ancora a ritroso nellisola, che ha lasciato.Nella prefazione che intitolata significativamente Su del popolo dal cuore, ci sonopagine che fermano quel raccordo stretto con la sua gente, quel timbro indigeno che hatutta lopera, dove studio e passione si confondono. La passeggiata per Cagliari, peresempio, non una fredda descrizione dei luoghi, ma la ricerca di unappartenenzaprofonda; la descrizione o lanalisi psicologica dei vizi e dei difetti dei Cagliaritani ancora un tuffo sentimentale in mezzo a loro.

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  • 6In quella che la nudit di un vocabolario ci pu essere anche questo, come spesso si faracconto perfino il famoso Dizionario di Nicol Tommaseo. Nella fatica di GiovanniCasciu, chi scrive queste pagine di prefazione legge soprattutto queste presenze sentimentalianche quando lautore si chiuso nella severit della ricerca. Daltronde anche il prefatoresi confessa come puro amatore della parlata nativa. Che, per, proprio a questi contributipersonali deve la sua vitalit, la sua sopravvivenza.La schiera di questi ricercatori, fuori dalle ancestrali aule accademiche, nella nostra cul-tura, particolarmente numerosa, e va, per citarne qualcuno, da Vissentu Porru a VincenzoUlargiu e a Valentino Martelli. Giovanni Casciu si aggiunge a questa folta schiera di be-nemeriti in un momento in cui la dialettalit conosce un momento decisivo per la sua sorte,insidiata da una globalizzazione economica, che potrebbe anche produrre un appiattimento eun impoverimento della vita morale e intellettuale. Ed anche in un momento in cui le tribdella Terra, come con metafora allusiva alla loro libert e alle loro diversit, ErnestoBalducci chiamava le culture, esortate a difendersi per non scomparire nelloscuramentoche conoscerebbe una societ puramente assetata dei beni materiali, sembrano aver raccol-to il messaggio di quel padre scolopio incitante a formare luomo planetario, insieme egualee dissimile lopera paziente di Giovanni Casciu ha il sapore di una donazione preziosa allanostra terra. E capace di allinearsi utilmente nel complesso risveglio della dialettalit, checaratterizza questo momento del Paese. Come prova anche la recentissima pubblicazione diLa poesia in dialetto, Storia e testi dalle origini al Novecento, voll. 3, a cura di FrancoBrevini (Meridiani, Arnoldo Mondadori Editore, 1995), dove hanno posto e rilievo tre nostriscrittori dialettali del secolo che si chiude: Salvatore Ruju, Benvenuto Lobina, FrancescoMasala. E anche i vocabolisti, non solo la poesia, servono a salvare una dialettalit ancoravitale. Daltronde i vocabolari sono stati sempre nelle scrivanie dei letterati, a suggerire picolorite e pi efficaci invenzioni linguistiche e poetiche. Come Alessandro Manzoni che,toscaneggiante quanto si vuole, aveva sul suo tavolo di lavoro, il Dizionariu Sardu-Italianudi Vissentu Porru come testimoni Giacomo Zanella, raccontando una visita alla dimoradellautore de I Promessi Sposi. Anche il dizionario di Giovanni Casciu eserciter questafunzione. Magari per leggervi queste voci che rievocano la vita popolare e pi comune:Cavagna, s.f. cesto di forma allungata, fatto con stecche di legno intrecciate; Fogadoni,s.m. accr. fal, catasta di legna alla quale si d fuoco in occasione di certe festivit; Malesa,mabesa, s.f. malizia, cattiveria, malignit. Capaci di rievocare una memoria, unesperienzaincancellabile, una visione ritornante, tristi o liete, e, per, sempre nostre, tutte nostre.

    Antonio Romagnino

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  • 7INTRODUZIONE

    Quando, negli anni 80, ebbe inizio questo lavoro, mi proponevo di raccogliere in un glossarioi termini campidanesi non pi in uso o che stanno scomparendo. La maggior parte delleconsuetudini arcaiche della vita agricola e pastorale, alcuni mestieri, certe credenze popolarie molte superstizioni sono un ricordo per chi gi avanti negli anni ma sono sconosciuti aigiovani. Anche gli strumenti di lavoro sono cambiati. Tutta la terminologia relativa a queste ead altre cose andava ricuperata e cos cominciai la ricerca. Procedendo nel lavoro continua-vo, come sempre, a seguire i dibattiti sulla questione della lingua sarda che mi lasciavanoquasi sempre deluso perch gli esperti facevano discorsi interessanti, che si ripetevanocome in un rito ad ogni convegno, ma sul piano pratico non cerano iniziative forti. Rimane-vano come sempre a tener banco i vari premi letterari di poesia e narrativa che contribuisco-no a valorizzare la letteratura in lingua sarda e che non hanno fini divulgativi. Solo conlapprovazione della L.R. n. 26 del 1997 si avuta una fioritura di iniziative concrete soprat-tutto nelle scuole di ogni ordine e grado.Intanto da qualche anno la mia ricerca si era ampliata alla consultazione di documenti lingui-stici antichi (Condaghi, Carta de Logu, Carte volgari dellarchivio arcivescovile di Cagliari,opere teatrali del 600, 700 e 800) e della produzione letteraria pi recente sia in prosa che inversi, come le commedie di Matta, Pili, Loni, Melis, Garau, Cadeddu, Spano, i romanzi diLobina e di Pilloni, le traduzioni di Spissu e di Vargiu, le poesie di Pintor Sirigu, Saragat,Cogotti, Canelles, Mundula, Onnis, Pisanu, e le antologie dei vari premi letterari, senza tra-scurare, ovviamente, lesame della produzione lessicografica e grammaticale (Porru, Spano,Wagner, Rossi, Corda, Blasco Ferrer).Tutto questo mi ha convinto a modificare il mio obiettivo di partenza. Perch fermarmi agliarcaismi che rappresentano idee superate o indicano oggetti che non si usano pi quando cbisogno soprattutto di seguire il processo di evoluzione continua della lingua che si rinnova dipari passo con il progredire della societ? Mi sono reso conto che se si pensa al sardo inunottica di restaurazione la battaglia sul bilinguismo non potr che essere perdente. Bisognariferirsi alla lingua reale, quella in uso, diffusa sul territorio, ripulendola magari dagli eccessiviitalianismi introdotti dai giovani. I prestiti sono un fenomeno normale in qualsiasi lingua mo-derna e, come dice Blasco Ferrer, sono positivi quando colmano una lacuna concettualeesistente nella lingua che mutua o apportano un nuovo concetto estraneo a questa cultura;sono negativi quando non apportano alcun concetto nuovo, non riempiono un vuoto ma sem-plicemente collidono con voci autoctone. Ben vengano, quindi, i neologismi e anche ibarbarismi, quando non esiste il termine corrispondente sardo. Oggi si usano con naturalezza,senza scandalizzare nessuno, vocaboli come bar, sport, garage e anche ticket. Chi vuole chela battaglia sul bilinguismo sia vincente deve accettare, come accade in moltissime lingue,lintroduzione di termini che rappresentano nuove idee, fatti nuovi, scoperte, invenzioni, ecc.Io ho ritenuto doveroso registrarli, seppure con cautela, perch, come ho gi detto, una lingua viva quando muta continuamente, in base alle necessit dei parlanti.Da tempo si sollecita anche la soluzione del problema della normalizzazione grafica e lavviodi un processo di standardizzazione di tutti i dialetti sardi. Per la prima basterebbe la volont

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  • 8degli esperti al pi alto livello (Universit), mentre il secondo sembra abbastanza difficile darealizzarsi, almeno in tempi brevi.Nel lavoro di spoglio ho raccolto termini dotti e rustici, arcaici e moderni, in uso nelle citt enei piccoli villaggi dellarea campidanese, prescindendo dalle distinzioni dialettali dei varipaesi, perch la struttura morfologica e sintattica unica. Campidanese comune o standardquindi, come litaliano standard che non pi la variante fiorentina, n litaliano di Venezia, diRoma o di Napoli. Il lessico stato inserito, specificandone, in certi casi di minore diffusione,la provenienza (ad es. forastiu per anguria o affuttau per adirato, tipici dellOristanese).Preziosa stata la collaborazione di alcuni amici che mi hanno fornito i riscontri necessari,oltre che importanti segnalazioni.Per quanto riguarda limpostazione grafica i lemmi sono registrati in grassetto con letterainiziale maiuscola, seguiti da una virgola, dalla categoria grammaticale abbreviata e dallatraduzione in carattere tondo. Quando un lemma viene ripetuto si usa la sua iniziale minusco-la puntata. Gli esempi tratti dalla lingua delluso, i modi di dire, i proverbi, come anche itermini isolati in sardo, sono sempre in corsivo mentre la traduzione in tondo. Le varieaccezioni di un vocabolo sono indicate con numeri arabi in grassetto mentre i sinonimi sonoriportati in corsivo allinterno di parentesi quadre. La zeta sonora iniziale viene indicata con zsolo al fine di distinguerla da quella sorda e cio come espediente grafico e non come sceltaortografica. La doppia d, sia in posizione iniziale che allinterno delle parole ha un suonocacuminale, che si ottiene appoggiando la parte anteriore della lingua alla volta del palatoduro, come nellinglese add o nel siciliano Turiddu.Sono consapevole dei limiti di questo lavoro e se ho preso la sofferta decisione di affidarloalla stampa per metterlo a disposizione di quanti si interessano ai problemi della nostralingua in questo particolare momento. Pur non essendo unopera completa vi si possonotrovare frasi di uso comune, proverbi, modi di dire, informazioni grammaticali, fonetiche edetimologiche.Il vocabolario contiene quasi 24.000 lemmi che sono molti di pi di quanti possono occorrernead un parlante seppure colto, tenuto conto che il lessico pi frequente di un parlante medio siaggira attorno alle 7.000 unit.Sar grato a quanti vorranno segnalarmi sviste, errori ed omissioni che in un lavoro di questotipo sono inevitabili. Ringrazio le persone che mi hanno aiutato con informazioni, osservazionie suggerimenti. Tra i tanti mi piace ricordare Modesta e Dario Corrias, Agnese Casciu eFranco Pilloni. Un particolare ringraziamento va alleditore che con squisita sensibilit harealizzato questopera.

    G. C.

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  • 9ABBREVIADURAS

    TAULAS LESSICALIS1. Is boxis de is animalis 16. Is mandiaris (o pappais)2. Artis e professionis (beccias e noas) 17. Mesuras e pesus localis3. Anas de su braberi 18. Anas de su mastu de muru4. Is coloris 19. Numerus cardinalis e ordinalis5. Su corpus umanu 20. Su pani6. Sa coxina antiga 21. Su parentau (o sa parentela)7. Is durcis 22. Sa pastorizia8. Erbaggius e leguminis 23. Is pillonis9. Anas de su ferreri 24. Sa pisca

    10. Sa frutta 25. Anas de su prangaxu o carnazzeri11. Insettus 26. Anas de su sabateri12. Sa laurera 27. Similitudinis13. Anas de su mastu de linna 28. Sinnus de is brebeis14. Su magasinu de su binu 29. Su tempus15. Maladias e disturbus varius 30. Is dxi signalis celestis de su Zodiacu

    accr. accrescitivoagg. aggettivoagr. agricoloA. Amatant. anticoar. araboarag. aragoneseArt. Artizzuart. articoloastr. astronomicoAtze. AtzeniAtzo. Atzoriaus. ausiliareavv. avverbiobarb. barbaricinoc. comuneCad. Cadedducard. cardinalecat. catalanoC.d.L. Carta de LoguCh. Cherchicoll. collettivocomm. commercialecompl. complementocong. congiunzioneD. Dettoridet. determinativodim. diminutivodisg. disgiuntivodistr. distributivoecc. ecceteraescl. esclamativoest. estensione

    f. femminilefig. figurativofr. francesegen. generalmentegerg. gergaleimp. impersonaleimpr. improprioimprec. imprecazioneind. indicativoindecl. indeclinabileindef. indefinitoindet. indeterminativoingl. ingleseint. interrogativointer. interiezioneintr. intransitivoinv. invariabileiron. ironico, ironicamenteit. italianolat. latinoleg. legalelett. letteralmenteling. linguisticaLob. Lobinaloc. locuzionem. maschilemed. medicometaf. metaforicamentemil. militaremus. musicalenum. numeraleord. ordinaleP. Porru

    p. personapart. particellap.e. per esempiopl. pluraleposs. possessivop.p. participio passatoprep. preposizionepron. pronomeprov. proverbiopun. Punicoraff. rafforzativorel. relativorif. riferitorifl. riflessivorust. rusticos. sostantivoscherz. scherzososec. secolosim. similesing. singolaresp. spagnolospec. specialmentespreg. spregiativosup. superlativot. termineteatr. teatraletr. transitivov. verboved. vederevezz. vezzeggiativovolg. volgareW. Wagner

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  • 10

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  • 11

    A, 1. s.f. prima lettera dellalfabeto e primavocale - de sa A a sa Z, dal principio alla fine2. prep. a - dogna arriu currit a mari, tutti ifiumi finiscono in mare; - donaddu a babbutuu, dallo a tuo padre; - giogai a cartas, gio-care a carte.

    Aba, s.f. ava.bacu, s.m. tavoletta per fare i conti.Abarigau, avv. dopodomani [pusticras(i)].A basciu, 1. avv. sotto, di sotto, gi - beneis a

    b.?, venite di sotto? 2. inter. abbasso; - a b.is manus!, gi le mani! - a b. sa tirannia!,abbasso la tirannia!

    Abati, s.m. abate.Abaxur, s.m. paralume (< fr. abat-jour).Abbabadoccai, v.intr. parlare a vanvera.Abbabalucais, v.intr. incantarsi, imbambolarsi,

    stare sovrappensiero.Abbabalucau, agg. intontito, distratto,

    sovrappensiero - no abbarris a. tanti cussapicciocchedda no est cosa po tui, non starte-ne imbambolato tanto quella ragazza non roba per te.

    Abbacai, v.intr. calmare, cessare, quietarsi.Abbacau, p.p. calmato, cessato - su bentu est

    a., il vento si calmato.Abbambanais, v.intr. imbambolarsi.Abbambanau, agg. distratto, imbambolato.Abbambiai, v.tr. 1. allentare - a. su frenu a su

    cuaddu, allentare la briglia al cavallo 2. ren-dere meno salato il cibo.

    Abbandonai, v.tr. abbandonare, lasciare inabbandono - a. simpleu, lasciare limpiego;- a. sa famiglia, abbandonare la famiglia[scabudai].

    Abbandonamentu, s.m. abbandono, abban-donamento.

    Abbandonau, p.p. abbandonato - a. de is amigus,abbandonato dagli amici; - sest a. totu a issa,si abbandonato a lei completamente.

    Abbandonu, s.m. abbandono, trascuratezza- cussa domu est in a. de medas annus, quel-la casa in abbandono da molti anni.

    Abbarballais, abbrabballais, v.intr. rimanereincantato, a bocca aperta [abbabalucais].

    Abbarballamentu, abbrabballamentu, s.m.incantamento.

    Abbarballau, abbrabballau, p.p. incantato, tra-sognato.

    Abbarbiai, abbrabiai, v.tr. fare la barba - ar-resoia de a., rasoio da barba; - abbrabiais,radersi.

    Abbarraccais, v.intr. bivaccare, accamparsi,attendarsi.

    Abbarraccamentu, s.m. bivacco, accampamen-to, attendamento.

    Abbarrada, s.f. fermata - a. obbligatoria, fer-mata obbligatoria.

    Abbarrai, v.intr. fermarsi, rimanere, stare- abbarra firmu, stai fermo; - abbarra caprandis cun nosu, fermati a pranzo con noi; -andai abbarra abbarra, andare fermandosiogni tanto; - a. intendius, rimanere intesi; - a.asuba di aqua, galleggiare; - a. cun d-unupramu de nasu, rimanere deluso; - a. pitiched-du, rimanere allibito; - abbarrai cun Deus,rimanete con Dio, formula di commiato allaquale si risponde: - bandit cun sa mamma,vada con la mamma, di Dio.

    Abbasciada, s.f. discesa - sa. de is Barbarus,la calata dei Barbari [calada].

    Abbasciai, v.tr. abbassare, portar gi, ridurre -a. is ogus, sa conca, abbassare gli occhi, chi-nare la testa; - a su preziu, ridurre il prezzo; -abbasciais, inchinarsi, umiliarsi [incrubais].

    Abbasciamentu, s.m. abbassamento - a. de boxi,abbassamento di voce.

    Abbasciau, p.p. abbassato, calato - sunfroriest a., il gonfiore calato.

    Abbastai, ved. Bastai.Abbastu, s.m. il sufficiente, ci che basta - indi

    tenit di a., ne ha a sufficienza.Abbattidori, s.m. abbattitore.Abbattimentu, s.m. abbattimento, demolizione

    - fig. avvilimento, prostrazione.Abbttiri, v.tr. abbattere - su maistrali hat

    abbattiu medas arburis, il maestrale ha ab-battuto molti alberi; - su troppu calori abbattit,il caldo eccessivo deprime; - abbattiris, per-dersi danimo.

    Abbttiu, p.p. e agg. abbattuto, afflitto, scorag-giato.

    Abbazia, abbadia, s.f. abbazia, monastero.Abbeccedriu, s.m. abbecedario, sillabario.Abbellimentu, s.m. abbellimento, ornamento.Abbelliri, v.tr. abbellire, adornare, addobbare

    - a. una suttea cun testus de froris, abbellireuna terrazza con vasi di fiori; - abbelliris,imbellettarsi.

    A

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  • 12

    Abbelliu, p.p. abbellito, adornato, addobbato.Abbentadamenti, avv. con avventatezza.Abbentadura, s.f. sventatezza, imprudenza.Abbentais, v.intr. restare incerto, rimanere in-

    cantato, trasognare.Abbentamentu, s.m. trasognamento, avventa-

    taggine.Abbentau, agg. assorto nei propri pensieri, stor-

    dito, avventato.Abbtia, abbtiu, s.f. alterco, battibecco, pole-

    mica, discussione.Abbetiai, v.intr. insistere, discutere, polemizza-

    re, contestare.Abbetiosu, agg. polemico, contestatore, capar-

    bio - ses prus a. de su burricu, sei pi capar-bio dellasino.

    Abbiddiais, v.intr. saziarsi.Abbigai, v.tr. ammucchiare, accatastare - a. sa

    linna di abbruxai, accatastare la legna da ar-dere; - a. sa maghia de su trigu, accatastare icovoni di grano [ammuntonai].

    Abbinais, v.intr. avvinazzarsi, ubriacarsi.Abbinau, p.p. e agg. avvinazzato, che ha bevu-

    to troppo vino.Abbiscottai, v.tr. biscottare - a. su pani, biscot-

    tare il pane.Abbiscottau, p.p. biscottato - pani a., pane

    biscottato.Abbiseri, s.m. inventore di frottole, macchi-

    natore di intrighi.Abbista, s.f. visita - faim a. prima de partiri,

    vieni a trovarmi prima di partire.Abbisitai, v.tr. visitare - a. is parentis, is amigus,

    far visita ai parenti, agli amici.Abbisongiai v.intr. abbisognare, essere neces-

    sario - hiat a. saggiudu tuu, servirebbe il tuoaiuto; - abbisongiant assumancu duus ominispo cussu traballu, sono necessari almeno dueuomini per quel lavoro.

    Abbisongiosu, agg. bisognoso, indigente - a. diaggiudu, bisognoso di aiuto.

    Abbisngiu, s.m. bisogno, necessit - a. strintu,bisogno urgente; - samigu si bit in sa., lami-co si vede nellora del bisogno; - s a. ponitsa beccia a curriri, il bisogno fa correre lavecchia.

    Abbistesa, s.f. accortezza, abilit, capacit.Abbistu, agg. avveduto, accorto, scaltro - est

    unu piccioccheddu a., un ragazzino sveglio.Abbisu, s.m. invenzione, macchinazione.Abboais, v.intr. annebbiarsi, rovinarsi a causa

    della nebbia (di frutti e biade).

    Abboamentu, s.m. annebbiamento di frutti ebiade.

    Abboau, p.p. annebbiato - loris abboaus, cere-ali o legumi rovinati dalla nebbia.

    Abbofettai, v.tr. schiaffeggiare.Abbominbili, agg. abominevole, detestabile.Abbominabilmenti, avv. in modo detestabile.Abbominadori, s.m. abominatore.Abbominai, v.tr. aborrire, detestare [abbor-

    resciri].Abbominamentu, s.m. abominazione.Abbominau, p.p. detestato, abominato.Abbonai, v.tr. 1. abbuonare, condonare un de-

    bito 2. fare un abbonamento in favore di qual-cuno - abbonais, contrarre un abbonamento.

    Abbonamentu, s.m. abbonamento - a. ferro-viariu, abbonamento ferroviario; - fai sa.,contrarre labbonamento; - dismittiri sa., di-sdire labbonamento.

    Abbonanzai, v.tr. rasserenare, rendere quieto,appacificare - su tempus sest abbonanzau, iltempo si rasserenato.

    Abbonanzau, p.p. calmato, divenuto sereno.Abbonau, p.p. e agg. abbonato - a. a SUnioni

    Sarda, abbonato a LUnione Sarda.Abboniri, v.tr. abbonire, placare - a. is animus,

    placare gli animi.Abboniu, p.p. abbonito, placato.Abbonu, s.m. abbuono, sconto.Abbordbili, agg. abbordabile, accessibile - pic-

    ciocca facilmenti a., ragazza che si pu ab-bordare facilmente.

    Abbordadori, s.m. abbordatore.Abbordaggiu, s.m. abbordaggio - andai a sa.,

    attaccare una nave nemica.Abbordai, v.tr. attaccare una nave - a. una per-

    sona, accostarsi per parlare; - a. una furriadao una garronada, abbordare una curva.

    Abbordu, s.m. abbordo, abbordaggio - perso-na de difficili a., persona che non facile av-vicinare.

    Abborrescbili, agg. aborrevole.Abborrescidori, s.m. chi aborrisce, aborritore.Abborrescimentu, s.m. aborrimento.Abborrsciri, v.tr. detestare, aborrire, avere in

    odio [abbominai].Abborrsciu, p.p. e agg. detestato, depravato,

    svergognato.Abboxinai, v.intr. gridare, urlare per dolore o

    altro.Abboxinau, p.p. urlato, gridato.Abbozzadori, s.m. abbozzatore.

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  • 13

    Abbozzadura, s.f. abbozzatura, abbozzo.Abbozzai, v.tr. abbozzare, sgrossare, impostare.Abbozzau, p.p. impostato, tracciato - su traballu

    est a., il lavoro tracciato.Abbozzu, s.m. schizzo, bozzetto.Abbrabai, v.intr. radicare, abbarbicare.Abbrabiai, ved. Abbarbiai.Abbramidura, s.f. bramosia, ingordigia, avidit.Abbramiri, v.tr. bramare, desiderare ardente-

    mente.Abbramiu, agg. che brama qualcosa con inten-

    sit, avido, ingordo.Abbrancai, v.tr. afferrare, prendere con violenza.Abbrancau, p.p. afferrato, preso.Abbrandai, abblandai, v.tr. ammansire, cal-

    mare, ammorbidire - a. su dolori po mesu demexinas, calmare il dolore con i farmaci; - poa. su scraffingiu si usat aqua e axedu, per cal-mare il prurito si usa acqua e aceto.

    Abbrandamentu, abblandamentu, s.m.mitigamento, ammorbidimento, frollatura.

    Abbrandau, abblandau, p.p. calmato, ammor-bidito.

    Abbrazzai, v.tr. abbracciare - chini troppu ab-brazzat pagu stringit, chi troppo abbraccia,poco stringe [imprassai].

    Abbrzzidu, s.m. abbraccio.Abbrebai, v.tr. ammaliare con i brebus (parole

    e formule misteriose).Abbrentais, v.intr. incurvarsi, contorcersi del

    legname non stagionato.Abbreviadori, s.m. abbreviatore.Abbreviadura, s.f. abbreviazione - taula de is

    abbreviaduras, tavola delle abbreviazioni.Abbreviai, v.tr. abbreviare, accorciare, ridurre -

    a. unu fueddu, una formula, unu discursu, ab-breviare una parola, una formula, un discorso.

    Abbreviamentu, s.m. abbreviamento.Abbreviativu, agg. che abbrevia.Abbreviau, p.p. abbreviato, accorciato.Abbritiai, v.tr. ideare, inventare, escogitare.Abbrivai, v.intr. abbrivare, il mettersi in movi-

    mento di un natante.Abbrivu, s.m. abbrivo, velocit che un natante

    acquista appena inizia la spinta dei suoi mez-zi di propulsione - su bastimentu hat pigausa., la nave ha preso labbrivo.

    Abbrodai, ved. Bordai.Abbrovendai, v.tr. dare la biada alle bestie

    [provendai].Abbrunai, v.tr. abbrunare, rendere bruno.Abbrunau, p.p. abbrunato.

    Abbruschiadura, s.f. abbrustolimento.Abbruschiai, v.tr. strinare, bruciacchiare, bru-

    ciare le setole del maiale ammazzato o qual-che piuma di un volatile spennato [affrac-chillai].

    Abbruschiau, p.p. abbrustolito, bruciacchiato.Abbruvurinai, v.tr. mettere la polvere da sparo

    nello scodellino delle antiche armi da fuoco.Abbruxadori, s.m. bruciatore, incendiario.Abbruxadura, s.f. scottatura, ustione - sa. fait

    busciuccas in sa pezza, lustione fa vescichesulla pelle.

    Abbruxai, v.tr. bruciare - su frius abbruxat isfroris, il freddo inaridisce i fiori; - a su montiddabbruxat sa linna sua e totu, il monte vie-ne bruciato dalla sua stessa legna.

    Abbruxamentu, s.m. bruciamento.Abbruxanti, agg. bruciante, scottante - unof-

    fesa a., unoffesa scottante.Abbruxau, p.p. bruciato, arso.Abbruxori, s.m. bruciore, ardore - a. de

    stogumu, bruciore di stomaco; - a. a is ogus,bruciore agli occhi.

    Abbuccai, v.tr. 1. socchiudere - a. sa genna,socchiudere la porta 2. far combaciare tubi,canali e simili 3. rimboccare - a. su lenzolu,rimboccare il lenzuolo.

    Abbuccamentu, s.m. rimboccatura.Abbuccau, p.p. socchiuso, rimboccato - lassa sa

    ventana abbuccada, lascia la finestra socchiusa.Abbucciconai(s), v.tr.e intr. prendere, prendersi

    a pugni.Abbucciucais, v.intr. gonfiarsi come una ve-

    scica, coprirsi di vesciche.Abbucciucau, p.p. gonfio, coperto di vesciche.Abbuddada, s.f. scorpacciata.Abbuddais, v.intr. rimpinzarsi di cibo.Abbugnadura, abbugnamentu, s.f. ammacca-

    tura, contusione.Abbugnai, v.tr. ammaccare, acciaccare.Abbugnau, p.p. ammaccato, pesto.Abbuluccai, abbubulai, v.intr. fare bolle, ve-

    sciche.Abbumbadura, s.f. gonfiore.Abbumbai, v.intr. gonfiarsi - est cumenzendu a

    a. a pitturras, le si sta gonfiando il petto.Abbumbau, p.p. gonfio, tumido - sa femina

    pringia portat sa brenti abbumbada, la don-na incinta ha la pancia grossa.

    Abbundai, v.intr. abbondare - is olivariusabbundant in sa zona de Sassari, gli olivetiabbondano nel sassarese.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio13_A

  • 14

    Abbundantementi, avv. in modo abbondante.Abbundanti, agg. abbondante - porzioni a., por-

    zione abbondante; - unu chilu a., un chilo ab-bondante.

    Abbundnzia, s.f. abbondanza, profusione.Abbundanziosu, agg. abbondante.Abbundiri, v.intr. aumentare di volume durante

    la cottura - sarrosu codendu abbundit, il riso,durante la cottura, aumenta di volume.

    Abbungiadura, s.f. ammaccatura.Abbungiai, v.tr. ammaccare - ddhant abbungiau

    sa carrozzeria de sautomobili, gli hanno am-maccato la carrozzeria della macchina.

    Abbungiau, p.p. e agg. ammaccato.Abburbuddai, v.intr. traboccare [sbruffulai].Abburinai, ved. Burinai.Abbuttonadura, s.f. abbottonatura, bottoniera.Abbuttonai, v.tr. abbottonare; parlando di fio-

    ri, fare il bocciolo - is arrosas sunti cu-menzend a a., le rose cominciano a fare i boc-cioli.

    Abbuttonau, p.p. e agg. abbottonato - frori a.,fiore non ancora sbocciato.

    Abdicai, v.intr. abdicare, rinunciare volontaria-mente al potere sovrano.

    Abdicazioni, s.f. abdicazione.Abeliadori, s.m.e agg. urlatore - martinicas

    abeliadoras, scimmie urlatrici.Abeliai, v.intr. abbaiare, guaire, mugolare - fig.

    urlare, strillare.Abeliau, p.p. urlato.Ablidu, abliu, s.m. mugolo, ululato, urlo pro-

    lungato e lamentoso.Abellu, avv. piano, adagio - a. a. si lompit a

    celu, andando piano si arriva in cielo.Abenadroxu, s.m. zona acquitrinosa, paludosa.Abenai, v.tr. inondare, impaludare - is aquas

    continuas abenant is terras, le piogge abbon-danti inondano i terreni.

    Abenau, p.p.e agg. inondato - campu a., campoacquitrinoso.

    Aberrazioni, s.f. 1. aberrazione 2. spostamen-to apparente della posizione di un astro.

    Abrriri, v.tr. aprire, dischiudere, allargare - a.una littera, una porta, aprire una lettera, unaporta; - a. is ogus, svegliarsi, ma anche starein guardia; - a. is brazzus a unu, accogliereuno affettuosamente; - a. cun crai frassa, apri-re con chiave falsa; - a. buttega, aprire botte-ga; - aberri is origas e ascurta, apri le orec-chie e ascolta; - aberriris, schiudersi, fender-si, spaccarsi, ecc.

    Abertamenti, avv. con franchezza, senzareticenze.

    Abertu, p.p.e agg. aperto - abbarrai a buccaaberta, stupirsi, meravigliarsi; - fueddai a corua., parlare con sincerit; - essiri de manuaberta, essere liberale.

    Abertura, s.f. apertura, fessura, spiraglio.Abeti, s.m. abete - unu padenti di abetis, un

    bosco di abeti.Abettai, v.tr. aspettare.Abettu, s.m. attesa, speranza.Abi, s.f. ape - a. masta o rena, ape regina; - a.

    mascu, fuco; - agu de sa., pungiglione;- scussura di abis, sciame di api; - casiddu diabis, alveare; - amminu o zumiu di abis, ron-zio delle api; - succiai comente a., succhiarecome unape (si dice di chi beve molto); - birisa. in celu, avere buona vista.

    Abiais, v.intr. avviarsi - incapa(s) sabiaus faccia domu, mi pare che ci avviamo verso casa.

    Abiaresu, abiarxu, s.m. apicultore.bidu, s.m. abito talare - pigai sa., vestire labi-

    to religioso; - lassai sa., spretarsi; - sa. nofait mongiu, labito non fa il monaco.

    Abigeatu, s.m. furto di bestiame.Abilesa, abilidadi, s.f. abilit, capacit.bili, agg. abile, capace, intelligente.Abilitai, v.tr. abilitare, rendere capace o ido-

    neo.Abilitau, p.p.e agg. abilitato, idoneo - professo-

    ri a., professore abilitato.Abilitazioni, s.f. abilitazione.Abillu, abbillu, agg. sveglio, desto [scidu].Abilmenti, avv. con abilit.Abii, s.m. merope, gruccione; anche calabrone.Abissai, v.tr. inabissare, gettare in un abisso

    - abissais, inabissarsi, sprofondare.Abissamentu, s.m. inabissamento.Abissau, p.p. inabissato.Abissu, s.m. abisso, baratro, profondit - fig.

    enorme differenza - intre is bideas tuas e ismias ddu hat unabissu, tra le tue idee e lemie c un abisso.

    Abitbili, agg. abitabile, che si pu abitare- domu a., casa abitabile.

    Abitculu, s.m. abitacolo, abitazione.Abitadori, s.m. abitatore, abitante - is abitadoris

    de su mari, gli abitatori del mare.Abitai, v.tr. abitare - a. impari, coabitare; - a. in

    campagna, abitare in campagna; - abitais,frequentarsi; - sunti parentis ma no sabtant,sono parenti ma non si frequentano.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio14_A

  • 15

    Abitanti, s.m. abitante - is abitantis de is zonasfridas, gli abitanti delle zone fredde; - Castedduest una cittadi de trexentumilla abitantis, Ca-gliari una citt di trecentomila abitanti.

    Abitau, p.p.e s.m. abitato - zona pagu abitada,zona scarsamente abitata; - foras de sa., fuo-ri dellabitato.

    Abitazioni, s.f. abitazione, domicilio - fai a., fre-quentare; - cussus no faint a. cun genti bascia,quelli non frequentano gente di basso ceto.

    Abituai, v.tr. abituare, avvezzare - a. a sordini,a sa pulizia, abituare allordine, alla pulizia.

    Abituali, agg. consueto, abituale.Abitualmenti, avv. di solito.Abituau, p.p. abituato, avvezzo.Abitdini, s.f. abitudine, consuetudine, usanza

    - no depis pigai certas abitudinis malas, nondevi prendere certe brutte abitudini.

    Abiurai, v.tr. abiurare.Ablativu, s.m. ablativo.Abluzioni, s.f. abluzione, lavaggio del corpo o

    di una parte di esso.Abogada, s.f. protettrice - Nosta Signora de

    Bonaria est sa. de is navigantis, la Madonnadi Bonaria la protettrice dei naviganti.

    Abogasa, s.f. avvocatura.Abogau, s.m. avvocato, difensore, protettore

    - sa. de is causas perdias, lavvocato dellecause perse, chi sostiene tesi insostenibili.

    Aboliri, v.tr. abolire, sopprimere - a. una li,abrogare una legge.

    Abolizioni, s.f. abolizione, soppressione - a. desa sclavitudini, abolizione della schiavit.

    A bolla, loc. avv. volentieri - fai una cosa abolla o amarolla, fare una cosa volentieri o amalincuore.

    A borta a borta, a busciardu, loc. avv. alterna-tivamente, a vicenda.

    Abortiri, v.intr. abortire - fai a., provocarelaborto [strumais].

    Abortiu, p.p. abortito.Abortivu, agg. sostanza o mezzo che provoca

    laborto.Abortu, s.m. aborto [strumadura].Aboxinai, ved. Abboxinai.Abrasivu, agg. abrasivo - paperi, pruinu a.,

    carta, polvere abrasiva.Abrauci, agg. agrodolce - bagna a., salsa

    agrodolce.Abrebadori, s.m. chi usa is brebus (parole o

    formule misteriose) per allontanare il male oil dolore.

    Abrebai, v.tr. pronunciare scongiuri o formulemisteriose (brebus) per allontanare il male oil dolore.

    Abrili, s.m. aprile - a. inci torrat su lepiri acuili, (prov.) aprile fa rientrare la lepre nellatana, a causa del freddo.

    Abuleu, abueu, s.m. menta selvatica.Abusai, v.intr. abusare - a. de sa cunfianza,

    abusare della fiducia.Abusau, p.p. e agg. abusato, logorato - termi-

    nu, sistema a., termine, sistema abusato.Abusciai, v.tr. aizzare, incitare, istigare [inzulai].A busciardu, ved. A borta a borta.Abusivamenti, avv. in modo abusivo, illecita-

    mente.Abusivu, agg. abusivo - pasculu a., pascolo

    abusivo.Abusu, s.m. abuso.Acabadori, s.m. boia, giustiziere.Acabai, v.tr. finire, terminare - a. una fana,

    finire un lavoro; - est ora de dda., ora dismetterla; - acabadda!, smettila! - acabai isturras, morire.

    Acabamentu, s.m. terminazione, parte finale.Acabau, p.p. terminato, finito, portato a compi-

    mento.Acabidai, v.tr. disporre in ordine in un recipien-

    te, sistemare, aggiustare - a. sa figu in suscarteddu, is tassas in sa scatula, sistemare ifichi nel cestino, i bicchieri nella scatola.

    Acabidamentu, s.m. sistemazione ordinata dicose in un recipiente.

    Acabidau, p.p. ben disposto in un recipiente.Acabiddai, v.tr. disporre ordinatamente uno sul-

    laltro pentole, tegami, piatti e simili.Acabonu mannu, inter. magari! almeno fosse!

    - a. mannu chi ddi donessint cussu postu, ma-gari gli dessero quel posto! - has a binci unasumma a su lottu, - a. m., vincerai una som-ma al lotto - magari! (< lat. Hoc bonummagnum = ci un bene grande).

    Acabu, s.m. fine, termine - a sa. de is annusmilla e duxentus, alla fine del 1200.

    Acabussadori, s.m. palombaro, tuffatore.Acabussai, v.intr. immergersi, tuffarsi [zur-

    ruvigais].Acabussau, p.p. immerso, tuffato.Acabussoni, s.m. 1. tuffo, il tuffarsi 2. tuffetto

    (uccello palustre).Accia, s.f. acacia.Acca, s.f. lettera dellalfabeto, acca - no balit

    unacca, non vale niente.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio15_A

  • 16

    Accaccigai, v.tr. pigiare con i piedi luva, perfare il vino.

    Accaccigau, p.p. pigiato.Accaddaionau, agg. pieno di sudiciume, soz-

    zo, sporco.Accadmia, s.f. accademia - a. militari, navali,

    accademia militare, navale.Accademicamenti, avv. accademicamente.Accadmicu, agg. e s.m. accademico.Accadssiri, v.intr. accadere, succedere, capi-

    tare.Accadssiu, p.p. accaduto, successo, capitato.Accaffai, v.tr. afferrare, acchiappare.Accaiolu, s.m. armadietto senza sportello, in-

    cassato nel muro, usato per ripostiglio.Accalamai, v.tr. e intr. appassire, illanguidire

    (detto di piante e fiori) - froris accalamaus,fiori appassiti - fig. indebolire, infiacchire- sa basca accalamat, il caldo infiacchisce.

    Accalamamentu, s.m. indebolimento, in-fiacchimento.

    Accalamau, p.p. indebolito, infiacchito - a. desedadi, indebolito dallet.

    Accallellais, v.intr. infiacchirsi a causa del cal-do eccessivo.

    Accallellau, p.p. e agg. svogliato a causa delcaldo eccessivo.

    Accambittai, v.intr. camminare in fretta.Accamingiai, v.tr. venire a capo di qualcosa o

    di nulla - de custa cosa no indaccamingiunudda, di questa cosa non vengo a capo dinulla.

    Accampais, v.intr. attendarsi.Accampamentu, s.m. accampamento, attenda-

    mento.Accampau, p.p. accampato, campeggiato.Accanargiai, accanarxai, v.tr. aizzare, lancia-

    re i cani dietro la fiera, braccare.Accancarronai, v.tr. incurvare un ferro a forma

    di gancio - accancarronais, rannicchiarsi, in-curvarsi, ingobbirsi.

    Accancarronau, p.p. ripiegato, incurvato comeun uncino.

    Accanciai, agganciai, v.tr. affibbiare, abbotto-nare - accanciad su corpettu, abbottonati ilgil.

    Accanidamenti, avv. con accanimento.Accaniris, v.intr. accanirsi, applicarsi con ac-

    canimento - a. in su studiu, accanirsi nellostudio.

    Accanu, p.p. e agg. accanito, ostinato, tenace -traballadori a., lavoratore tenace.

    Accanta, avv. e prep. vicino - a. mia, a. tua, a.sua, a. nosta, a. bosta, a. insru, vicino a me,a te, a lui o lei, a noi, a voi, a loro; - bivit innia., abita qui vicino; - parentis di a., parentistretti; - sa domu a. a sa scola, la casa vicinoalla scuola.

    Accantonai, v.tr. accantonare, mettere da parte[arrenconai].

    Accantonau, p.p. accantonato, rinviato.Accapparradori, s.m. chi accaparra.Accapparrai, v.tr. versare una caparra per fis-

    sare un acquisto.Accapparramentu, s.m. accapparramento.Accappiadura, accappiamentu, s.f. legatura.Accappiai, v.tr. 1. legare, allacciare - a. sa

    maniga, legare i covoni; - in su tempus chiaccappinta is canis a sartizzu, ai tempi del-le favole [alliongiai] 2. ammanettare.

    Accappiau, p.p. legato - a. a istrintu, legatostretto.

    Accppiu, accappiadroxu, s.m. legaccio, le-game - a. di amistadi, legame di amicizia, re-lazione [alliongiu].

    Accappotai, v.tr. coprire con un cappotto - ac-cappotais, mettersi il cappotto.

    Accappotau, p.p. che porta il cappotto.Accapuladura, accapulamentu, s.f. sminuz-

    zamento, tritatura.Accapulai, accapuai, v.tr. sminuzzare carne o

    altro col pestello - sa pezza accapuada serbitpo fai bombas, la carne tritata serve a fare lepolpette; - si ti pigu taccapulu, se ti prendoti pesto.

    Accarai, v.tr. mettere a confronto.Accaramentu, s.m. confronto.Accarau, p.p. confrontato.Accarcangiai, ved. Accracangiai.Accardancais, v.intr. (riferito a persone) appic-

    cicarsi come una zecca, essere molto noioso.Accarigai, v.tr. fiutare.Accarraxai, v.tr. ricoprire con terra o altro.Accarriggiai, v.tr. trasportare con il carro.Accarrucciai, v.tr. trasportare con la carriola.Accasaggiadori, s.m. ricettatore.Accasaggiai, v.tr. accogliere con festa . Con si-

    gnificato ironico: sistemare per le feste.Accasaggiau, p.p. accolto con affetto.Accasggiu, s.m. accoglienza.Accastai, v.tr. continuare la specie, figliare.Accastau, p.p. che ha continuato la specie.Accattai, v.tr. trattare con rispetto, apprezzare,

    accogliere.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio16_A

  • 17

    Accattais, v.intr. accorgersi - si sindaccattat sidenunciat, se se ne accorge ci denuncia; - sin-di fiat accattau luegu, se ne accorse subito.

    Accattarrais, v.intr. contrarre raffreddore o in-freddatura con formazione di catarro.

    Accattarrau, p.p.e agg. che ha la voce roca,per raffreddore.

    Accattu, s.m. trattamento rispettoso, buona cre-anza, accoglienza

    Accavannai, v.tr. coprire bene con panni - acca-vannais, imbacuccars.

    Accavannau, p.p. imbacuccato, protetto.Accazzottais, v.intr. prendersi a cazzotti.Acceddai, v.intr. inserire bestiame minuto nel

    gregge o nel branco, raggruppare.Acceddau, p.p. inserito nel gregge o nel

    branco.Accentai, v.tr. mettere laccento alle parole.Accentu, s.m. accento.Accera, s.f. candeliere.Accertai, v.tr. accertare, compiere un accerta-

    mento.Accertamentu, s.m. accertamento.Accertau, p.p. accertato.Accessbili, agg. di facile accesso - unu logu a.,

    un luogo di facile accesso; - unu preziu a., unprezzo accessibile.

    Accessoriamenti, avv. secondariamente.Accessoriu, agg. e s.m. accessorio, secondario.Accessu, s.m. accesso, entrata.Accettbili, agg. accettabile.Accettai, v.tr. accettare, gradire, accogliere - a.

    unu cumbidu, unu regalu, accettare un invi-to, un regalo.

    Accettazioni, s.f. accettazione.Acchetai, v.tr. chetare, calmare, tranquillizzare

    - acchetais, calmarsi , chetarsi.Acchicai, v.tr. attizzare, ravvivare il fuoco.Acchicaiu, s.m. attizzatoio.Acchichiadori, s.m. e agg. balbuziente.Acchichiai, v.intr. balbettare, tartagliare.Acchchiu, acchichiamentu, s.m. balbuzie,

    balbetto.cchila, cchili, s.f. aquila - acchili era, aqui-

    la di mare; - acchili de is crabittus, aquila delBonelli; - acchiloni, acchiloneddu, aquilaanatraia.

    Acchiladori, agg. rapace come unaquila - po-pulu a., popolo rapace (in Sa scomniga dePredi Antiogu, arrettori de Masuddas).

    Acchina, s.f. chinino - sa malaria si curat cunsa., la malaria si cura col chinino.

    ccia, s.f. torcia.Acciaccai, v.tr. ammalare, indebolire a causa di

    malattia.Acciaccosu, agg. malaticcio, malsano.Acciaccu, s.m. acciacco, indisposizione.Acciapinadori, s.m. abborracciatore, acciar-

    patore, chi esegue i lavori malamente[acciapuzzadori, ciappuzzu].

    Acciapinai, v.tr. acciarpare, eseguire male unlavoro [acciapuzzai].

    Acciapinamentu, s.m. abborracciamento.Acciappa, s.f. cattura, fermo, arresto - sa d de

    sa. (viene cos ricordato il 28 aprile 1794,in cui la popolazione in rivolta cacci i fun-zionari piemontesi dallisola. Oggi la ricor-renza viene denominata Sa die de saSardigna).

    Acciappacani, s.m. accalappiacani.Acciappai, v.tr. prendere, acchiappare, cattura-

    re - hap acciappau unarrizzoni de mata, hocatturato un porcospino; - ddhas a. crasi!,non lo prenderai facilmente!

    Acciapuzzadori, s.m. acciarpatore, chi eseguei lavori malamente [acciapinadori, ciapuzzu].

    Acciapuzzai, v.tr. acciarpare [acciapinai].Acciapuzzamentu, s.m. abborracciamento.Acciapuzzau, p.p. e agg. acciarpato - traballu

    a., lavoro male eseguito.Acciarollau, agg. sciatto, trasandato.Accidentali, agg. accidentale, casuale, fortuito.Accidenti, s.m. disastro, disgrazia, infortunio.Accingiris, v.intr. prepararsi a fare una cosa.Accinnai, v.tr. e intr. accennare, far cenno.Accinnau, p.p. accennato.Accinnu, s.m. cenno - a. di ogus, ammic-

    camento; - sintendint cun accinnus, si capi-scono con i gesti.

    Accintu, p.p. accinto.Accioai, acciolai, v.tr. fermare con i chiodi i

    ferri dei cavalli e dei buoi; mettere i chiodialla suola delle scarpe - crapittas accioadaso ferradas, scarpe chiodate.

    Accioccai, v.tr. 1. prendere, acchiappare, mal-menare - a. a curriri, prendere a correre; - a.is assassinus, prendere gli assassini 2. aizza-re - accioccaddi is canis, aizzagli i cani.

    Accioccau, p.p. preso, acchiappato.Acciocciai, v.tr. picchiare (soprattutto i bambi-

    ni piccoli), bastonare.Acciocciau, p.p. che ha dato o ricevuto dei

    colpi.Accioccu, s.m. scontro, mischia sanguinosa.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio17_A

  • 18

    Acciottai, v.tr. frustare, sferzare, staffilare.Acciottau, p.p. frustato, staffilato, torturato

    - acciottau siast, che tu venga frustato.Acciottu, s.m. scudiscio, staffile con puntali di

    ferro - corpu di a., staffilata; - donai acciottus,dare sferzate.

    Acciou, acciolu, s.m. chiodo per i ferri delcavallo - cuaddu toccau di a., cavallo infasti-dito dai chiodi che fissano il ferro.

    Accirdinai, v.tr. irrigidire - accirdinadda saschina!, irrigidiscila la schiena!

    Accirdinau, p.p. irrigidito.Accirrada, s.f. 1. salita, ascesa 2. grande bevu-

    ta - una. di aqua, de piricciolu, una bevutadacqua, di vinello 3. un bel colpo, una pas-sata - una. de fueddus malus, una passata diparolacce.

    Accirradura, nellespressione buffai a a., beredalla bottiglia.

    Accirrai, v.tr. incominciare a ..., eseguire conforza - a. is ispronis a su cuaddu, incomin-ciare a spronare il cavallo.

    Acciuffai, v.tr. prendere per il ciuffo.Acciuffamentu, s.m. accapigliamento.Acciuffettau, agg. provvisto di ciuffo - pilloni

    a., uccello col ciuffo.Acciumadori, s.m. bevitore, beone.Acciumadura, s.f. bevuta smoderata.Acciumai, v.intr. bere smoderatamente,

    sbevazzare.Acciumentai, v.tr. coprire col cemento.Acciungimentu, s.m. aggiungimento.Accingiri, aggingiri, v.tr. 1. aggiungere, ad-

    dizionare, congiungere, unire insieme - a. lin-na a su fogu, aggiungere legna al fuoco; - chinipigat e no acciungit toccat su fundu, chiattinge e non aggiunge tocca il fondo 2. sog-giungere 3. arrivare a prendere qualcosa - noddu acciungiu, non ci arrivo.

    Acciunta, aggiunta, s.f. aggiunta, ci che siaggiunge - sa pezza di angioni chene a. costatde prus, la carne dagnello senza aggiuntacosta di pi; - est prus sa. che su principali, pi laggiunta che la derrata principale.

    Acciuntura, s.f. giuntura, saldatura.Acciuppadura, acciuppamentu, s.f. assorbi-

    mento, succhiamento.Acciuppai, v.tr. assorbire, asciugare - zapulu

    po a. in terra, straccio per asciugare in terra.Acciuppau, p.p. asciugato.Acciupposu, agg. che assorbe - paperi a., carta

    assorbente.

    Acciuvai, azzuvai, v.intr. affondare, andare afondo.

    Acciuvamentu, azzuvamentu, s.m. affonda-mento - a. de una barca, affondamento di unabarca.

    Acciuvau, azzuvau, p.p. e agg. affondato, in-fossato - cantrexus, ogus acciuvaus, guance,occhi infossati.

    Acclamadori, s.m. acclamatore.Acclamai, v.tr. applaudire - a. unattori de

    teatru, applaudire un attore di teatro.Acclamanti, agg. acclamante.Acclamau, p.p. acclamato, applaudito.Acclamazioni, s.f. acclamazione, applauso.Acclarai, v.tr. mettere in chiaro, manifestare.Acclimatizzais, v.intr. adattarsi ad un nuovo

    clima.Accoai, v.tr. legare le bestie da soma una dietro

    laltra; per est. mettere in fila; - accoais, met-tersi in fila dietro ad altri.

    Accoau, p.p. accodato.Accoccoai, accoccoillai, v.intr. accovacciare

    - accoccoillais, accovacciarsi [fais a cocci].Accogai, v.tr. stregare - accogais, ubriacarsi.Accogau, p.p.e agg. stregato, ubriaco - domu

    accogada, casa stregata.Accoitai, coitai, v.intr. affrettarsi, sbrigarsi

    - accoitai a torrai, tornate presto.Accliri, v.tr. accogliere, ricevere, ospitare - a.

    una domanda, accogliere una domanda.Accliu, p.p. accolto, ospitato.Accollada, s.f. spinta, assalto, cozzo [imbistida].Accollai, v.tr. 1. spingere, forzare - depeus spo-

    stai sa macchina, accollai!, dobbiamo spo-stare la macchina, forza! ; - accollais, addos-sarsi, incaricarsi 2. cominciare - accollat aarropai a sa biscana, comincia a menare bot-te da orbi.

    Accomodbili, agg. che si pu accomodare.Accomodadori, s.m. chi accomoda, general-

    mente per mestiere.Accomodadura, s.f. riparazione, accomodatura.Accomodai, v.tr. aggiustare, riparare, concilia-

    re - a. pappais, aggiustare vivande; - a. unafilla, accasare una figlia; - accomodais, pren-dere posto, mettersi a proprio agio.

    Accomodamentu, s.m. accomodamento, ag-giustamento, compromesso, accordo.

    Accomodau, p.p. e agg. accomodato, aggiusta-to, seduto.

    Accomunai, v.tr. accomunare, mettere in co-mune.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio18_A

  • 19

    Accomunamentu, s.m. laccomunare.Accomunau, p.p. accomunato.Acconcada, s.f. colpo di testa, atto azzardato

    - no toccat a fai acconcadas, non bisogna fareatti azzardati.

    Acconcadori, s.m. audace, temerario.Acconcai, v.intr. azzardare, decidere senza sa-

    pere come andr a finire, mettersi in testa [ac-cuccai].

    Acconcau, p.p. azzardato.Acconciacssiu, acconciamrigas, s.m. arti-

    giano che aggiustava recipienti di terracottao di ceramica.

    Acconciadori, s.m. aggiustatore, riparatore,acconciatore.

    Acconciadura, s.f. aggiustatura, riparazione,acconciatura.

    Acconciai, v.tr. aggiustare, riparare, rappezzare- a. vasus cun filu ferru, riparare vasi col filodi ferro; - no fait a dda., non si pu riparare;- a. pappais, binus, confezionare pasti, vini.

    Acconciateuladas, s.m. riparatore di tetti.Acconciau, p.p. aggiustato, riparato, rappezzato.Accnciu, s.m. riparazione - a. de domus, ripa-

    razione di case; - a. de una camisa, ripara-zione di una camicia.

    Acconsentiri, v.intr. acconsentire, permettere.Acconsentiu, p.p. acconsentito, permesso.Accoppibili, agg. che si pu accoppiare.Accoppiai, v.tr. accoppiare, andare in coppia

    - accoppiais, accoppiarsi, soprattutto di ani-mali.

    Accoppiamentu, s.m. accoppiamento.Accoppiau, p.p. accoppiato, appaiato, combi-

    nato.Accorai, v.tr. eseguire grandi solchi nei campi

    coltivati, per lo scolo dellacqua.Accorais, v.intr. affliggersi, rattristarsi per di-

    spiacere, desiderio, ecc.Accoramentu, s.m. accoramento, tristezza, af-

    flizione.Accorau, p.p. e agg. profondamente addolorato

    - est a. po sa morti de sa sorri, accorato perla morte della sorella; - seu a. de su disigiu deti biri, sono afflitto dal desiderio di vederti.

    Accordadori, s.m. accordatore di strumentimusicali.

    Accordadura, s.f. accordatura di uno strumen-to musicale.

    Accordai, v.tr. 1. accordare uno strumento2. concedere - a. una grazia, concedere unagrazia.

    Accordais, accodrais, v.intr. 1. mettersi dac-cordo, convenire - a. po su preziu, accordarsisul prezzo 2. lavorare al servizio di altre per-sone.

    Accordau, p.p. accordato, concesso.Accordiolai, incordeddai, v.tr. torcere in for-

    ma di corda.Accordiolau, p.p. ritorto in forma di corda.Accordu, s.m. accordo - abbarrai, essiri di a.,

    rimanere, essere d accordo; - seus di a.?, sia-mo daccordo?

    Accorrai, v.tr. rinchiudere - a. su bestiamini insa stadda, rinchiudere il bestiame nella stal-la; - accorrais in domu, rinchiudersi in casa.

    Accorralai, v.tr. chiudere, radunare nel cortile- a. is puddas, chiudere nel cortile le galline.

    Accorramentu, s.f. radunamento.Accorrau, p.p. rinchiuso - est sempri a. in domu,

    sempre rinchiuso in casa.Accorru, s.m. spazio chiuso per animali, re-

    cinto [< accad. agurru].Accostada, s.f. capatina - fazzu un a. a domu

    de filla mia, faccio una capatina a casa di miafiglia [scappada].

    Accostai, v.tr. avvicinare, accostare - a. sa mesaa su muru, avvicinare il tavolo alla parete;- accostai ca si cumbidu, avvicinatevi che vioffro qualcosa; - accostais a is Sacramentus,ricevere i Sacramenti.

    Accostamentu, s.m. avvicinamento.Accostau, p.p. e agg. accostato, avvicinato, soc-

    chiuso - genna, ventana accostada, porta, fi-nestra socchiusa.

    Accostumai, accustumai, v.imp. essere in uso,essere frequente - accostumat a proi, po car-nevali, capita spesso che piova, a carnevale.

    Accostumau, p.p. e agg. bene educato, morige-rato, abituato, avvezzo.

    Accotonai, v.tr. 1. accotonare le stoffe, arric-ciarne il pelo 2. abbronzare, rendere brunala pelle - su soli accotonat sa facci, il soleabbronza il volto [accottilai].

    Accotonamentu, accotonadura, s.m. abbron-zatura.

    Accotonau, p.p.e agg. abbronzato dal sole.Accottai, v.tr. scottare, cuocere per brevissimo

    tempo - a. su casu, scottare il formaggio colsiero caldo.

    Accottilai, accottobiai, v.tr. abbronzare - megua ma. beni, berus?, mi sto abbronzando bene,vero? [ammoriscai, accotonai].

    Accottilamentu, s.m. abbronzatura.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio19_A

  • 20

    Accottilau, accottobiau, p.p. abbronzato, cot-to dal sole - gei est a., parit de ciucculatti,quanto abbronzato, sembra di cioccolato![accotonau, ammoriscau].

    Accovardais, v.intr. impigrirsi, impoltronirsi.Accovardau, p.p. impigrito, impoltronito.Accovecai, v.tr. mettere il coperchio - a. sa

    pingiada, coprire la pentola col coperchio.Accozzai, v.tr. 1. chiudere opportunamente por-

    te o finestre con stanghe, travi, ecc. 2. ap-poggiare 3. rincalzare - a. su gureu, rincalza-re i cardi 4. mettere zeppe ad un utensile - a.su piccu, sa palia, mettere una zeppa al pic-cone, al badile.

    Accozzau, p.p. appoggiato, rincalzato, fermato.Accozzu, s.m. appoggio, sostegno.Accracangiai, v.tr. calpestare, comprimere a

    forza.Accreadori, s.m. creditore.Accreditai, v.tr. accreditare, avvalorare.Accreditau, p.p.e agg. accreditato, che gode di

    credito e di fiducia.Accrescidori, s.m. chi accresce.Accrescimentu, s.m. accrescimento, incremen-

    to, sviluppo.Accrsciri, v.tr. aumentare, ingrandire, incre-

    mentare - a. sa sienda, incrementare la ric-chezza.

    Accrescitivu, agg. accrescitivo.Accrsciu, p.p. accresciuto, aumentato.Accresurai, v.tr. chiudere con siepe, general-

    mente di ficodindia.Accresurau, p.p. chiuso con siepe.Accriminai, v.intr. incriminare, incolpare, ac-

    cusare qualcuno di un reato.Accriminau, p.p.e agg. incriminato, imputato -

    unu testimongiu a., un testimone incriminato.Accriminazioni, s.f. incriminazione.Accrisolai, ved. Crisolai.Accroai, v.intr. chiocciare, crocchiare.Accrobai(s), v.tr. e intr. accoppiare(si), unire(si),

    congiungere(si).Accrunotai(s), v.rifl. osare, rischiare, tentare,

    avventurarsi, azzardarsi - no mindi seu accru-notau, non ho avuto il coraggio, non me lasono sentita.

    Accrunotau, p.p. e agg. temerario, spericolato,che agisce senza riflettere sulle conseguenzedi una certa azione [atrivu].

    Accruzzai(s), v.intr. avvicinarsi - pipius,accruzzai a nonna, bambini, avvicinatevi anonna.

    Accuccai, v.intr. saltare in testa, decidere al-limprovviso - accuccau e fattu, detto, fatto[acconcai].

    Accuccurai, v.tr. (di granaglie) riempire oltre ilbordo del recipiente, finch ce ne sta - a.simbudu, sa quarra, riempire limbuto, la mi-sura di mezzo starello.

    Accuccurau, p.p. colmato, riempito oltre il bor-do (riferito a granaglie e sim.).

    Accudiosu, agg. che accorre, che arriva in tem-po (soprattutto quando c da prendere), sfac-ciato.

    Accdiri, v.intr. 1. accorrere - accudei ca meganta mindi furai is puddas, accorrete perch mistanno rubando le galline 2. arrivare in tem-po - si no ti sbrigas no accudis a biri sa pru-cessioni, se non ti sbrighi non arrivi in tempoper vedere la processione.

    Accugucciais, v.intr. accovacciarsi, imbacuc-carsi.

    Accugucciau, p.p. imbacuccato.Accuguddau, agg. incappucciato, ammantato

    - su celu est a., il cielo coperto.Accugurrais, v.intr. aggrovigliarsi.Accugurrau, p.p. aggrovigliato.Accuiadroxu, acculiadroxu, s.m. nido,

    tana, covo per animali - sa. de is puddas,il pollaio.

    Accuiai, acculiai, v.intr. accovacciarsi nel pol-laio - is puddas sunt accuiadas, le galline sonoritirate nel pollaio.

    Accuitai, ved. Accoitai.Acciu, s.m. nido, tana, covo (anche in sen-

    so fig.).Accumonai, v.tr. radunare il bestiame; dare il

    bestiame a mezzadria.Accumonau, p.p. che ha radunato il bestiame,

    che ha dato il bestiame a mezzadria.Accumpangiadori, s.m. accompagnatore.Accumpangiai, v.tr. accompagnare - a. is pipius

    a iscola, accompagnare i bambini a scuola;- a. is isposus, accompagnare gli sposi;- mellus solu che mali accumpangiau, me-glio solo che male accompagnato.

    Accumpangiamentu, s.m. accompagnamento,seguito, corteo.

    Accumpangiau, p.p. accompagnato, appaiato.Accuntentai, v.tr. accontentare, soddisfare

    - accuntentaddu su pipiu, fai contento ilbambino.

    Accuntentau, p.p. accontentato, soddisfatto, ap-pagato.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio20_A

  • 21

    Accuntssiri, v.intr. succedere, avvenire, capi-tare - accuntessit medas bortas chi arribit inritardu, capita spesso che arrivi in ritardo;- si taccuntessit... arguai de tui!, (minaccia)se ti succede... guai a te!

    Accuntssiu, p.p. successo, accaduto.Accuppau, p.p. e agg. cappuccio (di verdure)

    - cauli a., cavolo cappuccio; - lattia accup-pada, lattuga cappuccia.

    Accuppori, s.m. aria calda che opprime, afa[crucciu, cama].

    Accrriri, v.intr. accorrere - accurrei a studaisu fogu, accorrete a spegnere lincendio.

    Accurtu, p.p. accorso, arrivato in tempo - suntaccurtus is fillus e ddhanti salvada, sono ac-corsi i figli e lhanno salvata.

    Accurzai, ved. Incurzai.Accusa, s.f. 1. accusa - defendiris de

    una., difendersi da unaccusa 2. in cer-ti giochi di carte, dichiarazione di unaspeciale combinazione che d diritto adun punteggio.

    Accusbili, agg. che si pu accusare.Accusadori, s.m. accusatore, chi accusa - a.

    pubblicu, pubblico accusatore.Accusai, v.tr. accusare, incolpare, dare avviso

    - a. unu di hai furau, accusare una persona difurto; - a. sarricida de una littera, accusarericevuta di una lettera.

    Accusativu, s.m. accusativo.Accusatoriu, agg. accusatorio - discursu, tonu

    a., discorso, tono accusatorio.Accusau, p.p. e s.m. accusato, imputato.Accustumai, ved. Accostumai.Achetta, s.f. cavallo di piccola taglia adoperato

    da contadini e pastori.Achiettu, ved. Chietu.Achirriolai, v.tr. canzonare, deridere, beffare.Achirriolau, p.p. canzonato, beffato, deriso.Achittai, v.tr. acchitare (termine del gioco del

    biliardo).Achittu, s.m. acchito, il colpo iniziale nel gioco

    del biliardo.Acidamenti, avv. in modo acido.Acidesa, s.f. acidit - a. de stogumu, acidit di

    stomaco.cidu, agg. acido - fig. mordace, malevolo.Acidmini, s.m. acidume.A coa, ved. Agou.Acquirenti, s.m. acquirente, compratore [com-

    pradori].Acquistbili, agg. che pu essere acquistato.

    Acquistai, v.tr. acquistare, comprare - a. unaterra, una bistimenta, comprare un terreno,un abito; - a. fama, creditu, benevolenzia, ac-quistare fama, credito, benevolenza.

    Acquistau, p.p. acquistato, comprato.Acquistu, s.m. acquisto - has fattu unu bonu a.,

    hai fatto un buon acquisto [compora].Acrimnia, s.f. acrimonia, acredine, asprezza.Acrimoniosu, agg. pieno di acredine.Acrbata, s.m. acrobata.Acrobticu, agg. da acrobata - spettaculu a.,

    spettacolo acrobatico.Acrobazia, s.f. acrobazia, atto o manovra che

    presenti difficolt eccezionali (anche fig.)- fait acrobazias po tirai a innantis, fa acro-bazie per tirare avanti.

    A cua, loc.avv. di nascosto, occultamente.Acunortai, v.tr. confortare, consolare, rincuo-

    rare.Acunortau, p.p. confortato, consolato.Acunortu, s.m. conforto, consolazione - fai is

    acunortus, condolersi, fare le condoglianze.Acstica, s.f. acustica - cussa sala tenit una.

    meravigliosa, quella sala ha una ottima acu-stica.

    Acsticu, agg. acustico.Acutu, agg. acuto - angulu a., angolo acuto;

    - accentu a., accento acuto (che indica la pro-nuncia chiusa delle vocali e - o); - maladiaacuta, malattia acuta.

    Acuzzaferru(s), accuzzadori, s.m. arrotino[smoladori].

    Acuzzai, v.tr. affilare utensili da taglio, appunti-re - a. is ferrus, affilare le forbici; - a. is dentis,affilare i denti [smolai ].

    Acuzzamentu, accuzzadura, s.m. affilatura.Acuzzau, p.p. e agg. che stato affilato, tagliente.Acuzzoni, s.m. stecco appuntito.Acuzzu, agg. acuminato, affilato, tagliente - lin-

    gua acuzza, lingua pungente.Adgiu, s.m. adagio, proverbio, massima.Adamantinu, agg. che ha le qualit del dia-

    mante (anche fig.) - onestadi adamantina,onest inattaccabile.

    Adsiu, avv. piano, lentamente, adagio.Adattbili, agg. adattabile, accomodabile.Adattabilidadi, s.f. adattabilit.Adattai, v.tr. adattare - adattais, adeguarsi, con-

    formarsi; - toccat a s a. a is tempus, bisognaadeguarsi ai tempi.

    Adattamentu, s.m. adattamento - spiritu di a.,spirito di adattamento.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio21_A

  • 22

    Adattau, p.p. adattato.Adattu, agg. adatto, idoneo, adeguato - est unu

    piccioccheddu pagu a. a su studiu, un ra-gazzo poco adatto allo studio.

    Addanniai, v.tr. danneggiare, recare danno, gua-stare - sasciuttori addanniat sarregorta, lasiccit danneggia il raccolto; - is durcisaddanniant is dentis, i dolci danneggiano identi.

    Addensai, v.tr. addensare, rendere denso, spes-so, fitto.

    Addentai, v.tr. afferrare con i denti, mordere- a. una mela, addentare una mela.

    Adderettura, avv. addirittura.Adda, addei, avv. oltre, al di l - prus a., pi in

    l.Addicai, v.intr. abdicare.Addicazioni, s.f. abdicazione.Addobbai, v.tr. battere, pestare, percuotere

    [arropai].Addolorai, v.tr. procurare dolore, rattristare

    - sa sceda de sa morti sua m addolorat, lanotizia della sua morte mi addolora.

    Addolorau, p.p. e agg. addolorato.Addomesticbili, agg. che si pu addomesticare.Addomesticai, v.tr. addomesticare, ammaestra-

    re - a. unu cuaddu, unu stri, ammaestrare uncavallo, un falco.

    Addomesticamentu, s.m. addomesticamento.Addomesticau, p.p. e agg. addomesticato, reso

    domestico.Addoppiai, v.tr. suonare le campane a morto.Addppiu, s.m. suono delle campane a morto.Addormentai, v.tr. addormentare - a. su pipiu,

    addormentare il bambino; - a. su dolori, cal-mare il dolore; - addormentais, prendere son-no [dormiri].

    Addormentau, p.p. addormentato, intorpidito(detto di parti del corpo).

    Addossai, v.tr. addossare, affidare - a.unarmadiu a su muru, addossare un arma-dio alla parete; - a. una curpa, una spesa, ad-dossare una colpa, una spesa; - addossais,addossarsi, accalcarsi.

    Addossamentu, s.m. laddossare, laddossarsi.Addossau, p.p. e agg. addossato, appoggiato.Addottorai, v.tr. conferire il titolo di dottore

    - a. in mexinas, addottorare in medicina; - ad-dottorais in lis, laurearsi in giurisprudenza.

    Addottoramentu, s.m. addottoramento.Addottrinai, v.tr. istruire, ammaestrare, cate-

    chizzare.

    Addottrinamentu, s.m. addottrinamento.Addottrinau, p.p. e agg. istruito, catechizzato,

    dotto.Adduai, v.tr. 1. ripulire dalle erbe secche o dal-

    le stoppie una striscia intorno al campo colti-vato perch non entri il fuoco 2. bruciare lestoppie, debbiare.

    Addsiri, v.tr. addurre, produrre - a. unupretestu, una scusa, una prova, addurre unpretesto, una scusa, una prova.

    Addsiu, p.p. addotto.A ded, loc.avv. di giorno.Adelantai, v.tr. avvantaggiare, migliorare la con-

    dizione economica - adelantais, avvantag-giarsi, ingrandirsi in beni di fortuna [assusai].

    Adelantau, p.p. avvantaggiato, migliorato, in-grandito.

    A de notti, loc.avv. di notte, durante la notte - ade notti no bessit mai, di notte non esce mai.

    Aderenti, agg. e s.m. aderente - ddi praxint isbistiris aderentis, le piacciono gli abiti ade-renti - is aderentis a su Partidu Sardu, gliaderenti al Partito Sardo.

    Adernzia, s.f. aderenza.A derettu, prep. verso - sunt andaus a derettu

    de domu sua, sono andati verso casa sua; - aderettu de aundi?, verso dove?

    Aderezzai, v.tr. correggere, aggiustare, raddriz-zare, mettersi in ordine - a. su fogu, aggiusta-re il fuoco.

    Aderezzamentu, s.m. aggiustamento, raddriz-zamento.

    Aderezzau, p.p. aggiustato, raddrizzato.Aderezzu, s.m. vari pezzi di ornamento, assetto

    - aderezzus de cuaddu, finimenti per cavallo;- aderezzus de domu, masserizie.

    Aderiri, v.intr. aderire, accettare, dare il pro-prio favore a uniniziativa, a un partito, ecc.- a. a un invitu, accettare un invito.

    Aderiu, p.p. aderito, accettato.Adesioni, s.f. adesione.Adiosu, inter. addio - a si biri, arrivederci (< sp.

    adis).Adiradamenti, avv. iratamente.Adirais, v.intr. adirarsi, lasciarsi prendere dal-

    lira.Adiramentu, s.m. adiramento.Adirau, p.p. e agg. adirato, indignato.A distrossa, loc.avv. a dirotto, dirottamente

    - proiri a d., piovere a dirotto.Adizzu, adziu, avv. appena, a fatica - adiz-

    zadizzu mi saludat, mi saluta appena.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio22_A

  • 23

    Adobiai, v.tr. 1. andare incontro a qualcuno chesi aspetta - andaus a a. su santu, andiamo in-contro al santo 2. fermare, riparare, rimedia-re - a. su bestiamini, su fogu, fermare il be-stiame, il fuoco.

    Adbiu, s.m. rimedio, riparo, impedimento - pocussu mali no sagatat a., per quel male nonc rimedio.

    Adoghiai, v.tr. adocchiare, guardare con atten-zione e desiderio - hapu adoghiau una bellapariga de crapittas, ho adocchiato un bel paiodi scarpe.

    Adolescnzia, s.f. adolescenza.Adorbili, agg. adorabile, amabile - una pic-

    ciocca a., una ragazza adorabile.Adoradori, s.m. chi adora, ammiratore.Adorai, v.tr. adorare - a. a Deus, adorare Dio.Adorau, p.p. adorato.Adorazioni, s.f. adorazione - abbarrai in a.

    ananti de una picciocca, rimanere estatico acontemplare una ragazza.

    Adornadori, s.m. chi adorna.Adornadura, adornamentu, s.f. adornamento.Adornai, v.tr. adornare, rendere pi bello con

    ornamenti.Adornau, p.p. adornato, abbellito.Adornu, s.m. adorno, addobbo, abbellimento.Adoru, s.m. persona adorata, idolo, speranza.Adottadori, s.m. chi adotta, adottante.Adottai, v.tr. adottare, prendere per figlio - hant

    adottau unu pipiu orfunu, hanno adottato unorfanello.

    Adottau, p.p. e agg. adottato.Adottivu, agg. adottivo, scelto per adozione

    - babbu, fillu a., padre, figlio adottivo.Adozioni, s.f. adozione.Aduladori, s.m. adulatore, incensatore.Adulai, v.tr. adulare, piaggiare, lodare eccessi-

    vamente per fini interessati.Adulatoriu, agg. che ha lintento di adulare

    - atteggiamentu a., atteggiamento adulatorio.Adulau, p.p. adulato.Adulazioni, adulamentu, s.f. adulazione.Adltera, s.f. adultera, colpevole di adulterio.Adulterai, v.tr. adulterare, falsificare - a. su binu,

    sollu, adulterare il vino, lolio.Adulterau, p.p. e agg. adulterato - mercanzia

    adulterada, merce adulterata.Adulterazioni, s.f. adulterazione, falsificazione.Adulterinu, agg. adulterino, falso - fillu a., fi-

    glio adulterino; - muneda adulterina, monetafalsa.

    Adulteriu, s.m. adulterio, amore extraco-niugale.

    Adlteru, agg. e s.m. adultero, colpevole diadulterio.

    Adultu, agg. e s.m. che, chi ha raggiunto letadulta.

    Aduncas, ved. Duncas.Areu, agg. e s.m. aereo.Aeronuta, s.m. aeronauta, chi naviga per laria.Aeronutica, s.f. 1. scienza o arte della naviga-

    zione aerea 2. corpo militare addetto alla na-vigazione aerea.

    Aeroplanu, arioplanu, s.m. aeroplano.Aeroportu, s.m. aeroporto [campu di avia-

    zioni].Aerstatu, s.m. aerostato.Afbica, s.f. basilico (pianta erbacea).Afaitai, v.tr. fare la barba, radere (< sp. afeitar).Afresi, s.f. soppressione di una vocale o silla-

    ba allinizio di una parola, p.e. entu perbentu o espuru per vespuru.

    Affbili, agg. affabile, cortese - cussa piccioccaest bella e a., quella ragazza bella e cortese.

    Affabilidadi, s.f. affabilit, amabilit.Affabilmenti, avv. in modo affabile.Affaccai, v.tr. accostare, socchiudere porte o

    finestre.Affaccau, p.p. socchiuso.Affacciais, v.intr. affacciarsi - a. in sa ventana,

    affacciarsi alla finestra [incarais].Affacciau, p.p. affacciato.Affadai, affatai, v.tr. dotare di poteri straordi-

    nari in virt di un incantesimo, incantare,fatare.

    Affadau, affatau, agg. fatato, incantato.Affainais, v.intr. darsi da fare, affaccendarsi

    - a. in is preparativus po sa partenza, affac-cendarsi nei preparativi per la partenza.

    Affainau, p.p. affaccendato, occupato.Affamau, agg. celebre, famoso.Affanceddais, v.intr. vivere con una persona

    senza sposarsi [amistadais].Affanceddau, agg. concubino [amistadau].Affangottai, v.tr. far fagotto.Affannadamenti, affannosamenti, avv. con af-

    fanno.Affannai, v.tr. affannare, affliggere - affannais,

    affannarsi; - a. po nudda, affannarsi per niente.Affannamentu, s.m. affanno.Affannau, p.p. affannato, angosciato, trafelato.Affannosu, agg. che rivela affanno - respiru a.,

    respiro affannoso.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio23_A

  • 24

    Affannu, s.m. affanno, difficolt di respiro, an-goscia - biviri in a., vivere in angoscia.

    Affari, s.m. affare, faccenda - a. importanti,urgenti, imbrogliau, affare importante, urgen-te, intricato; - concluiri unu bonu affari, con-cludere un buon affare.

    Affarista, s.c. affarista.Affarittu, affarixeddu, s.m. dim. affaruccio.Affarrancai, v.tr. prendere a mani unite - ita ses

    affarranchendi?, che cosa stai prendendo?Affarrixeddai, v.intr. tarlare, tarlarsi - cussa

    cadira est totu affarrixeddada, quella sedia completamente tarlata.

    Affarrixeddau, p.p e agg. tarlato.Affarruncadori, agg. che ghermisce con gli ar-

    tigli di cui fornito, rapace [aggrippiadori].Affarruncai, v.tr. ghermire con le unghie, dare

    una zampata, ferire con gli artigli, abbrancare[aggrippiai].

    Affarruncau, p.p. ghermito, preso con gli arti-gli [aggrippiau].

    Affartau, ved. Fartau.Affasciai, v.tr. fare un fascio - a. sa linna, ser-

    ba, affastellare la legna, lerba.Affasciau, p.p. affastellato.Affastiai, v.tr. soddisfare lappetito, la fame, la

    sete - no sindi podit a., non riesce a soddi-sfarsi.

    Affastiau, p.p. sfamato, soddisfatto.Affatai, ved. Affadai.Affateriai, v.intr. sfaccendare, darsi da fare.Affatigai, v.intr. faticare.Affatigamentu, s.m. affaticamento.Affatigau, p.p. affaticato, affannato.Affatturadori, s.m. chi ammalia con una fattu-

    ra o con mage, stregone, fattucchiere.Affatturai, v.tr. affatturare, ammaliare con fat-

    ture.Affatturamentu, s.m. affatturamento.Affatturau, p.p. affatturato, ammaliato con fat-

    ture.Affeai, v.tr. 1. detestare, schifare, disapprovare,

    sdegnare, biasimare, abborrire (< sp. afear)2. imbrattare, sporcare.

    Affeamentu, s.m. abborrimento, imbrattamento.Affeau, p.p. detestato, abbruttito, sporcato.Affenadura, s.f. malattia che colpisce le pecore

    che mangiano stoppie irrorate di rugiada(strongilosi).

    Afferrai, v.tr. afferrare, prendere - a. cun isungas, cun is farruncas, cun is sannas, cund-unu cancarroni, afferrare con le unghie, con

    le zampe, con le zanne, con un rampino;- afferrais a pilus, accapigliarsi.

    Afferrau, p.p. afferrato, preso.Afferrittadori, s.m. detrattore, calunniatore,

    maldicente.Afferrittai, v.tr. tagliare con le forbici - fig. spar-

    lare [tallai cappottus].Afferrittamentu, s.m. maldicenza.Afferrittau, p.p. tagliato con le forbici.Affestai, v.tr. festeggiare - a. is isposus, festeg-

    giare gli sposi.Affestau, p.p. festeggiato.Affetanti, affatanti, agg. susseguente - sa. de

    Luisu, la sorella o il fratello nato dopo Luigi.Affettadamenti, avv. con affettazione.Affettai, v.tr. ostentare sentimenti che non si

    provano o qualit che non si possiedono - a.ammirazioni, affettare ammirazione.

    Affettau, p.p. e agg. artefatto, ostentato, ricer-cato; -maneras affettadas, modi ricercati.

    Affettazioni, s.f. smanceria, ricercatezza.Affettivu, agg. affettivo.Affettu, s.m. affetto, amore, tenerezza - a. filia-

    li, fraternu, affetto filiale, fraterno.Affettuosamenti, avv. in modo affettuoso.Affettuosu, agg. affettuoso, amorevole - una

    littera affettuosa, una lettera affettuosa.Affeurramentu, s.m. ferulosi, malattia degli ovi-

    ni dovuta allingerimento di fiori secchi dellaferula bagnati di rugiada (Atzo.).

    Affezionais, v.intr. affezionarsi - a. a unutraballu, affezionarsi ad un lavoro.

    Affezionau, p.p. affezionato - est meda a. a subabbu e a sa mamma, molto affezionato aigenitori.

    Affezioni, s.f. affetto, attaccamento - preziu dia., prezzo daffezione.

    Affianzai, v.tr. rendersi garante, assicurare.Affianzamentu, s.m. cauzione, mallevadoria,

    garanzia.Affianzau, p.p. assicurato, protetto.Affibbiadura, s.f. affibbiatura.Affibbiai, v.tr. unire o fermare con fibbia.Affidai, v.tr. affidare - ddhapu affidau a fillu

    miu po ddimparai sarti, gli ho affidato miofiglio per insegnargli il mestiere.

    Affidamentu, s.m. affidamento, garanzia - estuna persona chi no donat affidamentu, unapersona che non offre garanzia.

    Affidau, p.p. e agg. affidato, assicurato,fiduciario.

    Affiladura, s.f. affilatura.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio24_A

  • 25

    Affilai, v.tr. affilare - a. unu gorteddu, is ferrus,affilare un coltello, le forbici [acuzzai].

    Affilau, p.p. e agg. 1. affilato, molto tagliente2. magro, sottile - facci, nasu a., viso, nasoaffilato.

    Affillai, v.tr. adottare, prendere per figlio.Affillamentu, s.m. adozione.Affillau, agg. 1. che ha figli 2. p.p. adottato.Affinai, v.tr. assottigliare, raffinare, purificare

    - affinais, consumarsi, struggersi di pena [sco-rais].

    Affinamentu, affinu, s.m. tristezza, angoscia,ansia - a. di anima, angoscia; - a. de stogumu,languore.

    Affinau, agg. triste, estenuato, accorato.Affinidadi, s.f. affinit, analogia.Affinigadura, s.f. assottigliamento.Affinigai, v.tr. assottigliare, rendere sottile o pi

    sottile - a. sa punta de unu fusti, assottigliarela punta di un bastone.

    Affinigau, p.p. assottigliato, aguzzato.Affioncadori, s.m. chi esegue i lavori malamente

    per incapacit o incuria [acciapinadori, cia-puzzu].

    Affioncai, v.tr. acciarpare [acciapuzzai, accia-pinai].

    Affioncau, p.p. acciarpato, eseguito mala-mente.

    Affirmai, v.tr. 1. affermare, asserire - a. su giustu,affermare il giusto 2. rinforzare - a. unu muru,una porta, rinforzare un muro, una porta.

    Affirmativamenti, avv. in modo affermativo- arrespundiri a., rispondere affermativa-mente.

    Affirmativu, agg. affermativo - respostaaffirmativa, risposta affermativa.

    Affirmau, p.p. affermato, asserito.Affirmazioni, s.f. affermazione, asserzione.Affisciadori, s.m. attacchino.Affisciadura, s.f. affissione - est proibida sa.,

    vietata laffissione.Affisciai, v.tr. affiggere, attaccare - a. manifestus

    elettoralis, affiggere manifesti elettorali.Affisciau, p.p. affisso, attaccato.Affittai, v.tr. 1. tagliare a fette - a. unarrogu de

    sartizzu, una sindria, affettare un pezzo di sal-siccia, unanguria 2. dare in affitto - hataffittau is terras, ha dato in affitto i suoi ter-reni.

    Affittamentu, s.m. affettamento, laffettare.Affittau, p.p. 1. affettato, tagliato a fette 2.

    dato in affitto.

    Affittu, s.m. affitto, pigione - donai, pigai in a.,dare, prendere in affitto; - bivit in domus dia., abita in una casa a pigione.

    Affittulai, v.tr. colpire una trottola col ferro diunaltra lasciandovi il segno.

    Affittulau, p.p. che ha i segni lasciati dal ferro diuna trottola - bardufula totu affittulada, trotto-la piena di segni ricevuti da unaltra trottola.

    Afflacchiai, v.intr. essere debole, fiacco, vacil-lare - is convincimentus suus cumenzant a a.,le sue convinzioni cominciano a vacillare.

    Afflacchiau, p.p. indebolito - sa maladia ddhata., la malattia lo ha infiacchito.

    Afflacchilai, ved. Affracchilai.Affliggimentu, s.m. affliggimento, afflizione.Affliggiri, affriggiri, v.tr. affliggere, addolora-

    re, rattristare - affliggiris, tormentarsi;- saffliggit po cosas de nudda, si addoloraper cose di poco conto.

    Affliggu, affriggu, p.p. e agg. afflitto, triste,accorato [scorau].

    Afflusciai, v.tr. allentare, afflosciare - a. su frenu asu cuaddu, allentare le redini al cavallo; - maf-flusciant is cambas, mi si afflosciano le gambe.

    Afflusciamentu, s.m. allentamento.Afflusciau, p.p. allentato, afflosciato.Affogai, v.tr. affogare, soffocare - est mortu

    affogau in saqua , morto annegato;- ddhiant affogau in su cagnu, lo aveva-no impiccato [alluppai].

    Affogamentu, s.m. soffocamento, affogamento,annegamento.

    Affogau, p.p. e agg. affogato, soffocato, anne-gato.

    Affoghiggiai, v.intr. accaldarsi lavorando colfuoco, per incendiare stoppie o per arrostire alungo.

    Affoghiggiu, s.m. attivit col fuoco; forte calo-re interno con senso di soffocamento - fig. ar-dore, vivacit - sa. de sabbettia, la vivacitdella discussione [alluttamentu].

    Afforai, v.tr. dare in anticipo [anticipai].Afforradura, s.f. foderatura, placcatura.Afforrai, v.tr. foderare, placcare - a. unu bistiri,

    foderare un abito; - a. unu mobili, is murusde sa coxina, impiallacciare un mobile, rive-stire le pareti della cucina.

    Afforrau, p.p. foderato - porta afforrada deliuna, porta rivestita di latta.

    Afforru, s.m. fodera - chene a., sfoderato; - a.de su matalafu, fodera del materasso; - a. demarmuri, placcatura di marmo.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio25_A

  • 26

    Affortiai, v.tr. rinforzare, fortificare, dar vigore- gei est torrendus a a., si sta ristabilendo,sta riacquistando le forze.

    Affortiamentu, s.m. rinforzamento, rinvigo-rimento.

    Affortiau, p.p. che ha ripreso forze, rinvigorito.Affossai, v.tr. circondare con un fosso - a. una

    fortalesa, affossare una fortezza; - a. unu cam-pu, affossare un campo, per permettere lo sco-lo delle acque.

    Affossau, p.p. affossato, incavato - ogus affos-saus, occhi incavati.

    Affoxai(s), v.tr. e intr. guazzare, impantanare(si),avvolgersi nella fanghiglia o nellacqua comefanno i maiali e altri animali.

    Affoxau, p.p. impantanato, bagnato.Affraccada, s.f. attacco, artigliata.Affraccais, v.intr. ghermire, scagliarsi, avven-

    tarsi contro qualcuno - si sunt affraccauscumente duus canis arrabiosus, si sono av-ventati come due cani rabbiosi.

    Affraccamentu, s.m. avventamento.Affraccau, p.p. avventato, scagliato.Affracchiladura, s.f. abbruciacchiamento.Affracchilai, afflacchilai, v.tr. bruciare legger-

    mente con la fiamma; si dice anche dellazio-ne del freddo o della brina sui vegetali.

    Affracchilau, afflacchilau, p.p. toccato dallefiamme o dal gelo - loris affracchilaus, cere-ali bruciati dal gelo.

    Affranchimentu, s.m. affrancamento, libera-zione - sa. de is iscraus, la liberazione deglischiavi.

    Affranchiri, v.tr. affrancare, liberare - a. unu scrau,affrancare uno schiavo; - a. unu terrenu, rende-re libero da oneri o servit un terreno.

    Affranchu, p.p. affrancato, liberato.Affranzesai, v.tr. contagiare una malattia ve-

    nerea.Affranzesau, p.p. e agg. affetto da malattia ve-

    nerea.Affriggiri, ved. Affliggiri.Affringillonai, v.tr. sgualcire, spiegazzare, sciu-

    pare - a. unu bistiri, su giornali, sgualcire unabito, spiegazzare il giornale.

    Affringillonau, p.p. sgualcito, spiegazzato.Affrisciais, v.intr. adattarsi ad una situazione

    di difficolt o di bisogno.Affrsciu, s.m. spirito di adattamento, soprat-

    tutto al bisogno.Affriscorai, v.tr. spruzzare acqua nel pavimen-

    to rustico prima di scopare, per evitare di sol-

    levare polvere; rinfrescare il pavimento rusti-co in estate.

    Affroddiai, v.intr. impicciarsi, intromettersi inogni cosa.

    Affroddieri, s.m. chi cerca di mettersi in mo-stra, chi si impiccia dei fatti altrui, faccendiere,vanitoso.

    Affrddiu, s.m. curiosit, desiderio pettegolodi conoscere e di intromettersi nei fatti altrui;frenesa [furighedda].

    Affrontu, s.m. affronto, disprezzo, ingiuria- arriciri una., patire un affronto.

    Affroriggiai, v.tr. infiorare, adornare di fiori- a. is bias aundi passat sa prufassoni, in-fiorare le strade dove passa la processione.

    Affrustadori, s.m. frustatore, chi sferzava i con-dannati.

    Affrustadura, s.f. frustatura.Affrustai, v.tr. frustare, sferzare, staffilare.Affrustau, p.p. frustato, sferzato.Affuettada, s.f. colpo di frusta.Affuettai, v.tr. frustare, colpire con la frusta.Affuettau, p.p. frustato, colpito con la frusta.Affuffai, v.tr. prendere o rubare qualcosa e na-

    sconderla, anche per scherzo - affuffais, spa-rire, fuggire.

    Affuffamentu, s.m. occultamento di qualcosache stata presa di nascosto o rubata.

    Affuffau, p.p. nascosto, occultato.Affumadura, s.f. affumicamento.Affumai, v.tr. affumicare, esporre al fumo - a.

    su sartizzu, affumicare la salsiccia.Affumau, p.p. affumicato - presuttu a., prosciut-

    to affumicato. Si dice anche di cibo che sa difumo - latti a., latte che ha preso lodore e ilsapore del fumo.

    Affumentai, fumentai, v.tr. fare suffumigi,suffumicare.

    Affumentau, fumentau, p.p. suffumicato.Affumentu, fumentu, s.m. suffumigio, esposi-

    zione a vapori medicamentosi.Affundbili, agg. che pu essere affondato.Affundai, v.tr. e intr. 1. affondare, andare a fon-

    do - su bastimentu incest affundau, il basti-mento andato a fondo 2. mettere il fondoad una botte o ad una sedia.

    Affundamentu, s.m. affondamento - sa. de unanavi nemiga, laffondamento di una nave ne-mica.

    Affundau, p.p. affondato, col fondo nuovo- scannu a. cun sessini, sedia col fondo dicipero (erba palustre).

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio26_A

  • 27

    Affungai, v.tr.e intr. ammuffire, prendere la muf-fa - sumedadi affungat sa palla, lumidit faammuffire la paglia.

    Affungau, p.p. che ha preso la muffa - pani a.,pane ammuffito; - linnamini a., legname ag-gredito dalla muffa.

    Affurconada, s.f. infilzata, stoccata - donai una.de pi, dare una pedata; - una. de gorteddu,una coltellata.

    Affurconai, v.tr. infilzare col forcone, incornare.Affutta, s.f. (Oristanese) broncio, muso.Affuttau, (Oristanese) imbronciato, adirato.Affuttimentu, s.m. disinteresse, menefreghismo.Affuttiris, v.intr. infischiarsi, disinteressarsi

    - deu mindaffuttu, no mindi importat nudda,me ne infischio, non me ne importa.

    Afonia, s.f. perdita parziale o totale della voce.Afrodisacu, agg. e s.m. afrodisiaco.Agalassa, agalaza, s.f. mancanza di latte in

    chi allatta.gata, s.f. agata (pietra dura).Agatai, 1. v.tr. trovare, rinvenire - parrit chi

    hapat agatau dinai, pare che abbia rinvenutoun tesoro 2. v.intr. agatais, essere in vita- sagatat ancora ziu Antoni?, vive ancora zioAntonio?

    Agatau, p.p. trovato, scoperto.Agenti, s.m. agente, procuratore, commesso.Agenzia, s.f. agenzia, ufficio dellagente.Agganciai, ved. Accanciai.Aggangai, v.tr. strozzare, strangolare, impedire

    il respiro.Aggangau, p.p. strozzato.Aggarbai, v.tr. dare garbo, adattare - a. una

    brusa, dare garbo ad una camicetta.Aggarbau, p.p. che ha garbo - bistiri a., vestito

    aggraziato.Aggarotau, p.p. e agg. col viso coperto da una

    maschera.Aggettivai, v.tr. rendere aggettivo un vocabolo.Aggettivau, p.p. aggettivato, reso aggettivo.Aggettivu, s.m. aggettivo.Agghiai, ved. Ghiai.Aggiagarai, v.tr. assaltare, aggredire, investire

    con impeto.Aggigaru, s.m. lavoro eccessivo.Aggiannitai, v.intr. labbaiare dei cani che in-

    seguono la preda.Aggiocai, v.tr. acchiappare, acciuffare, agguan-

    tare.Aggiornai, v.tr. 1. aggiornare, rinviare - a. sa

    riunioni, rinviare la riunione ad altra data

    2. adeguare a nuove necessit - a. unucatalogu, aggiornare un catalogo; - ag-giornais, v.rifl. rinnovare la propria prepara-zione professionale.

    Aggiornamentu, s.m. 1. rinvio ad altra data - a.de una causa, rinvio di un processo 2. lag-giornare - cursu di a. po mastus de iscola,corso di aggiornamento per insegnanti.

    Aggiornau, p.p. e agg. aggiornato, informato.ggiu, s.m. aggio.Aggiuai, v.tr. aggiogare i buoi [giungiri].Aggiuamentu, s.m. aggiogamento.Aggiuau, p.p. e agg. aggiogato, messo sotto il

    giogo [giuntu].Aggiudai, v.tr. aiutare, prestare aiuto - depeus

    a. cussa pobera genti, dobbiamo aiutare quel-la povera gente; - aggiudais pari pari, aiu-tarsi vicendevolmente.

    Aggiudanti, s.m. aiutante.Aggiudau, p.p. aiutato, coadiuvato.Aggiudicai, v.tr. aggiudicare, assegnare.Aggiudicau, p.p. aggiudicato, assegnato.Aggiudicazioni, s.f. aggiudicazione.Aggiudu, s.m. aiuto - nisciunus mhat donau

    una manu di a., nessuno mi ha dato una manodaiuto; - a. torrau, scambio di aiuto tra vici-ni, parenti o amici.

    Aggiumai, avv. quasi, a momenti - a. inci arrua,a momenti cadevo; - a. indi moriat, quasi nemoriva.

    Aggingiri, ved. Accingiri.Aggiunta, ved. Acciunta.Aggiuntai, v.tr. unire, congiungere, connettere.Aggiuntamentu, s.m. unione, congiungimento,

    connessione.Aggiuntau, p.p. unito insieme, connesso, con-

    giunto.Aggiustadori, s.m. aggiustatore.Aggiustai, v.tr. 1. aggiustare, riparare 2. discu-

    tere, mettersi daccordo sul prezzo - si ag-giustaus ddu compru totu, se ci mettiamodaccordo sul prezzo lo compro tutto; - a. cunsu maistu de linna, prepararsi a morire.

    Aggiustamentu, s.m. aggiustamento, accomo-damento.

    Aggiustau, p.p. aggiustato.Aggiutoriu, aggitoriu, inter. aiuto! - zerriai a.,

    chiamare aiuto.Aggobbais, v.intr. diventare gobbo, ingobbirsi.Aggobbau, p.p. ingobbito.Aggorteddai, v.tr. accoltellare, ferire a colpi di

    coltello.

    Vocabolario Casciu IMP.job-foglio27_A

  • 28

    Aggradbili, agg. gradevole, piacevole.Aggradai, v.tr. piacere, gradire - su casu marzu

    no maggradat, non mi piace il formaggiomarcio.

    Aggradessimentu, s.m. gradimento.Aggradssiri, v.tr. gradire, accettare, apprezza-

    re - hapaggradessiu meda sarregalu chimhas fattu, ho gradito molto il regalo che mihai fatto.

    Aggravai, v.tr. aggravare - a. sa pena a unim-putau, aggravare la pena ad un imputato;- aggravais, aggravarsi, peggiorare.

    Aggravamentu, s.m. aggravamento.Aggravanti, agg. che aggrava - circunstanzia

    a., circostanza aggravante.Aggravau, p.p. e agg. aggravato, peggiorato.Aggraviai, v.tr. ingiuriare, offendere, oltraggiare.Aggraviu, s.m. ingiuria, oltraggio, offesa.Aggraziai, v.tr. concedere la grazia a un con-

    dannato condonandogli o riducendogli lapena.

    Aggregai, v.tr. aggregare, associare a un corpo- aggregais, associarsi.

    Aggregau, p.p. e agg. aggregato, associato a uncorpo.

    Aggregazioni, s.f. aggregazione.Aggressori, s.m. aggressore.Aggrippiadori, agg. ghermitore, rapace

    [affarruncadori].Aggrippiai, v.tr. abbrancare, ghermire con le

    unghie [affarruncai].Aggrippiau, p.p. preso con gli artigli, ghermito

    [affarruncau].Aggrummai, v.intr. aggomitolare, avvolgere in

    forma di gomitolo, aggrupparsi come fannole api.

    Aggrummau, p.p. aggomitolato, aggruppato.Agguantai, v.tr. reggere, tenere, sopportare, af-

    ferrare - binu chi agguantat aqua, vino cheregge laggiunta di acqua; - a. sa brulla, sop-portare gli scherzi; - agguantadd