LEZIONE 8 PER IL SABATO 23 FEBBRAIO 2008 VIVERE IL DISCEPOLATO.
Vivere festa 8
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Il 29 giugno 2014 si è svolto il IX Gagliarda’s Day presso casa
San Francesco di Paola, nell’ambito della nostra Festa.
Alle 18 e 30 si è tenuta la Santa Messa nella Solennità dei Ss.
Pietro e Paolo e successivamente il IV “Spazio Gino”, per gli
amanti di Gino Bartali, dal titolo “1914 – 2014: 100 anni fa
nasceva un Uomo Vivo, Gino Bartali”. Per l’occasione è stata
realizzata una video-intervista a Paolo Alberati, ex ciclista
professionista, oggi consulente sportivo e giornalista, esperto
della figura di Gino e in particolare del periodo in cui Bartali,
durante la Seconda Guerra Mondiale, trasportò nella canna
della sua bici circa 800 carte d’identità false di ebrei,
salvando loro la vita. Per far questo, il grande ciclista ha
sostenuto una quarantina di viaggi in sella alla sua bici, un
solo giorno per percorrere la strada da Firenze ad Assisi
andata e ritorno, anche nel periodo invernale. Tornando ad
Alberati, sono state poste al nostro intervistato alcune
domande; la prima: “Perché Gino è un Uomo Vivo?”.
Semplice: perché Bartali ha rischiato molte volte la sua vita
per salvare quella degli altri, aveva molto da perdere agli
occhi del mondo poiché era ricco e famoso, come un Valentino
Rossi di oggi, eppure è andato avanti senza scoraggiarsi.
Altra domanda: “Il primo marzo di quest’anno se n’è andata
la moglie Adriana, che ricordo hai di lei?”. Era una grande
donna e, per farcelo capire, Paolo ci racconta un aneddoto
avvenuto durante le riprese del film sulla vita di Gino,
interpretato da Francesco Favino e del quale Alberati era la
controfigura nelle scene pericolose. Durante la simulazione
della caduta Adriana lo ha soccorso come se fosse stato suo
marito, ennesima manifestazione del suo amore per lui. “Non
dovrebbe riconoscere anche la Chiesa Cattolica le imprese di
Gino?”. Paolo ci ha confidato che intende chiedere in Vaticano
l’apertura della causa di beatificazione di Gino e che si
muoverà presto in questa direzione. “Il 18 luglio, data di
nascita di Gino, quali iniziative sono previste per festeggiare
i 100 anni dalla nascita?”. Ci saranno delle pedalate notturne
a Firenze, nel mese di settembre, e un ciclo-pellegrinaggio di
due giorni da Firenze a Terontola – da Terontola ad Assisi.
La nostra Gagliarda naturalmente parteciperà numerosa e
fiera a questa iniziativa in onore del grande campione! Dopo
cena la serata è proseguita con l’incontro su Diego Spinozzi,
indimenticato allenatore e maestro di nuoto sambenedettese.
Sono intervenuti i figli, Marilena e Giuseppe. L’incontro è
stato aperto dalla figlia, la quale ci ha raccontato di come è
nata l’idea di realizzare un libro sul padre; tutto è nato
dal fatto che, dopo la morte del genitore, lei stava
sistemando alcune cose a lui appartenute e si è
imbattuta in molte foto di Diego ritratto insieme ai
suoi ragazzi del nuoto, e in alcuni articoli di giornale
che riportavano le cronache di eventi sportivi che lo
riguardavano. Alla vista di questo materiale, il suo
cuore si è riempito di commozione e gioia nel
rivedere il padre insieme ai ragazzi tanto amati.
La composizione del libro è stato un lavoro faticoso
ma bello, proprio perché ha consentito di “scavare
nel passato” per rispolverare alcuni ricordi dei quali,
come afferma Bob Dylan, bisogna aver cura perché
non si possono vivere di nuovo.
Il discorso è stato poi proseguito da suo fratello
Giuseppe, il quale ci ha parlato soprattutto della
figura del padre come educatore. Il modello di
riferimento maschile per Diego era quello dell’eroe,
contrapposto a quello di oggi che è di essere buoni,
ma deboli e conformisti. Sarebbe impensabile oggi,
con la diffusione della morale mammona, di
proporre un allenamento in mare aperto nel periodo
di metà aprile! Innanzitutto il padre, Dante, che
aveva fatto la campagna militare in Africa durante
la seconda guerra mondiale per ben sette anni!
Ricevette inoltre un’educazione cattolica grazie alla
parrocchia ed al gruppo dei boy scout.
Egli allenava alla fiducia e al sacrificio,
indispensabili per fortificare la volontà ed al tempo
stesso coltivando anche l’amicizia ed il rispetto degli
altri. Allenava inoltre alla tenacia, a non arrendersi
alla sconfitta ma a non accontentarsi mai dei
risultati ottenuti. Tutto questo era per lui la
pedagogia dell’eroe.
Nell’ultima parte della sua vita gli toccò il passaggio
attraverso la sofferenza, a causa di un tumore che lo
afflisse per circa 10 anni. Nonostante questo visse la
malattia mantenendo sempre la voglia di vivere,
infondendo coraggio in chiunque incontrava, forte
del motto del Papa Emerito Benedetto XVI, che
nessuna lacrima versata viene perduta davanti a
Dio.
Riccardo CaprioRiccardo CaprioRiccardo CaprioRiccardo Capriottittittitti
Al Gagliarda’s day di ieri ci sono state
due conferenze. La prima, la
videoconferenza fatta con Paolo
Alberati mi ha colpito in particolare
per l’idea di “servo di Dio” di Gino
Bartali, anche se purtroppo ha messo
in luce che noi cattolici non siamo
ancora riusciti a dare un
riconoscimento a Gino che persino gli
ebrei sono riusciti a dare. Della
seconda conferenza, quella su Diego
Spinozzi, mi ha colpito quello che
Giuseppe ha detto alla fine
dell’incontro, ossia la lettura della
lettera di quell’amico di Diego, che
secondo me rappresenta un sunto un
po’ di tutto l’incontro, perché ha messo
in luce il fatto che Diego sia stato per
tutti una guida, con i suoi modi anche
un po’ strampalati ma che attraevano.
Io penso che tutti noi vorremmo avere
questo “fascino” perché vuol dire che
stiamo facendo qualcosa di bello per gli
altri. In più è bello vedere come Diego
sia riuscito a fare questo grazie all’aiuto
di Dio, che ricorreva sempre nella sua
vita, testimoniando ancora una volta che
Dio non toglie niente, ma dà qualcosa di
grande.
Giacomo Di PaoloGiacomo Di PaoloGiacomo Di PaoloGiacomo Di Paolo
Il Pellegrinaggio a Piedi da San Benedetto del Tronto a
Norcia nasce nel 2012. I Monaci Benedettini di Norcia,
insieme ad alcuni ragazzi della Compagnia dei Tipi Loschi
del beato Pier Giorgio Frassati, lo propongono in occasione
della Festa di San Benedetto da Norcia e come gesto di
ringraziamento alla Madonna.
L'evento ha luogo, generalmente, il 12 e il 13 Luglio con un
percorso che attraversa colline e montagne di circa 30 Km. La marcia è costantemente scandita dalla recita del Santo Rosario e nella prima sosta i Monaci Benedettini sono disponibili per le confessioni e per la Santa Messa nel rito straordinario. Per informazioni Raffaele Bruni 3280583087
3° Pellegrinaggio a piedi
in onore di San Benedetto da Norcia