"VivaSalute"

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SALUTE, TENDENZE E BENESSERE TRA MANTOVA, MODENA E REGGIO EMILIA ANNO V. N. 19 - PRIMAVERA/ESTATE 2015 Benessere&tendenze Per la tua pubblicità su «VivaSalute» vedi i riferimenti interni a pagina 3 LIFESTYLE Speciale estate: Speciale sposi: il look della sposa perfetta! BEAUTY Consigli e suggerimenti per vivere al meglio l’estate: alimentazione, cura del corpo, estetica e moda Hair style: le tendenze per l’estate BENESSERE Succo d’arancia: un aiuto alla memoria Diffusione gratuita ivaSalute PSICOLOGIA Felicità interna lorda: l’indicatore della felicità di una nazione SALUTE Alzarsi dall scrivania allunga la vita

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"VivaSalute". Anno V n. 19.

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SALUTE, TENDENZE E BENESSERE tra Mantova, Modena e reggio eMilia ■ anno v. n. 19 - PriMavera/estate 2015

Benessere&tendenze

Per la tua pubblicità su «VivaSalute» vedi i riferimenti interni a pagina 3

lifestyle

Speciale estate:

speciale sposi:il look della sposa perfetta!

beauty

Consigli e suggerimenti per vivere al meglio l’estate: alimentazione, cura del corpo, estetica e moda

Hair style:le tendenze per l’estate

benessere

succo d’arancia:

un aiuto alla memoria

Dif

fusi

one

grat

uita

VivaSalutepsicologia

felicità interna lorda:

l’indicatore della felicità

di una nazione

salutealzarsi dall scrivania allunga la vita

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03 vivasalute

SommarioEditoriale03

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Cura del corpoEstetica

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TabletManiaSalute

Qualche alimento... depuranteSalute

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Il tema del numero

Con l’arrivo dell’estt-te abbiamo deciso di dedicare molti articoli

proprio a questa stagione, de-clinandola nei suoi vari risvolti: alimentazione, cura del corpo, bellezza e moda. Come ogni anno, inoltre, è bene ricorda-re poco prima dell’arrivo alcu-ne semplici regole per avere un’abbronzatura non solo per-fetta, ma anche sana. Per ot-tenere ciò ci vengono incontro non solo prodotti come creme solari, ma anche l’alimentazio-ne che ci può aiutare sia prima di esporci al sole, che dopo per avere un’abbronzatura du-ratura.Non abbiamo dimenticato un altro argomento tipico della stagione: i matrimoni. Infatti, è in questo periodo dell’an-no che la maggior parte del-le coppie decide di sposarsi. Ecco perciò l’idea di dedicare un articolo alle future spose con alcuni consigli sulla scel-ta del loro look, dall’abito, alle scarpe al bouquet.

Dislessia o difficoltà visive?Salute

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07

Relax alla camomillaBenessere

Hair style: tendenze per l’estateBeauty

16 Capelli corti: sì o no?Beauty

Un’abbronzatura perfetta!Cura del corpo

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Alzarsi dalla scrivania allunga la vitaLifestylePericolo disidratazioneLifestyle

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Cucina e batteriLifestyleGuida agli acquistiLifestyleEditore: Editrice La Clessidra

Sede: Via XXV Aprile 33, Reggiolo (RE)Tel. 0522.210183 - [email protected]

Allegato indivisibile a «La Gazzetta della Bassa»Registrazione Tribunale n.1243 del 25.01.2011 - Tribunale di Reggio Emilia

Direttore editoriale: Paola TorelliDirettore Responsabile: Davide Donadio

Grafica: La Clessidra

Stampa: Tipografia E.Lui Reggiolo (RE)

PER LA voStRA PuBBLicità:Sig. ra catia corradini tel. 334 2582678 / 0522 210183E-mail [email protected] Per i comuni di: Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Poviglio, Boretto, Brescello, Reggio Emilia, Correggio, Campegine, Schivenoglia, Ronco-ferraro e Governolo.

Sig. Marco Barbieritel. 328 0050604E-mail [email protected] Per i comuni di Reggiolo, Rolo, Fabbrico, Campagnola, Rio Saliceto, Novellara, Guastalla, Gualtieri, Luzzara, Guastalla, Pomponesco, Viadana, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Motteggiana, Borgoforte, Virgilio, San Benedetto Po, Qui-stello, Pieve di Coriano, Revere, Ostiglia, Borgofranco Po, Carbonara Po, Sermide, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Bergantino, Poggio Rusco, San Giacomo Se-gnate, Moglia, Novi di Modena, Concordia e Mirandola.

ViVaSaluteFoglio senza periodicità fissa di benessere e tendenze

Bambini abbronzati?Salute

Quali alimenti preferire in estate?Salute

08 Attenti all’iraPrevenzione

Un gelato? Sì, grazie!Alimentazione

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28 Moda mare: tendenze 2015Moda

30 La prova costume? Un incubo per gli italianiPsicologia

La sposa perfettaLifeStyle

Come lo stress modifica il nostro corpoPrevenzione

13 Succo d’aranciaBenessere

19 Il bouquetLifeStyle

25 I cibi per abbronzarsiAlimentazione

31 Felicità interna lordaPsicologia

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O rmai an-che i gio-vanissimi, persino i bambini di

pochi anni, sono in gra-do di prendere un tablet o un cellulare e lasciare a bocca aperta gli adulti con la loro abilità nel trovare giochi e applicazioni.Se da una parte questo è normale, vista l’epoca in cui viviviamo, occorre stare attenti.Ma cosa significa usare “bene” questi strumenti quando si parla di bambi-ni?Intanto, anche in termini di tempo, l’uso eccessivo causa insonnia, disturbi dell’attenzione e aggres-sività (questo vale anche per i giochi con la consol-le davanti alla televisio-ne).L’unico consiglio è que-sto: fate stare poco i vostri figli davanti a questi stru-menti! E per poco signifi-

ca mezz’ora o poco più.Altro fattore negativo è che l’isolamento che spesso i bambini mettono in atto impedisce loro di svilup-pare un salutare scambio faccia a faccia con amici coetanei e adulti, creando un modo di interagire pa-rallelo piuttosto che uno scambio reciproco.Cercate, allora, di fornire a vostro figlio momenti diversi di svago, soprat-tutto all’aperto.Qui non si vuole certo cri-minalizzare la tecnologia, ormai indispensabile e positiva per molti aspetti della vita. Ma se la tecno-logia diventa mezzo e non fine, come in tutte le cose si finisce per arrecare dan-ni più che vantaggi alla vita a alla salute.Quindi è un bene che i vostri bambini prendano confidenza con la tecnolo-gia, è un male che non im-parino a giocare in modo più traidzionale!

Salute

TabletMania

Sbalzi termici, perio-di di stress, oppure avete esagerato per

un certo periodo con cibo e bevande?Avete bisogno di un periodo di depurazione!Per superare la stanchezza e la spossatezza tipiche di questo periodo, ecco una dieta depurativa e disintos-sicante che possa aiutare il nostro organismo a ripartire con “sprint”.Non parliamo di una vera e propria dieta (con dosi, tem-pi, ecc), ma di suggerimenti. Ecco qualche esempio.

CARCIOFI Efficaci per spazzare via le tossine e iniziare l’organismo al pro-cesso di depurazione, per-ché contengono cinarina, dall’effetto digestivo e inu-lina, una fibra che migliora l’equilibrio della flora batte-rica intestinale diminuendo il gonfiore.

ASPARAGI Grazie a un basso valore energetico (24

calorie per 100 g) e un alto contenuto di fibre (2 g per 100 g), aumentano il sen-so di sazietà e regolano le funzioni intestinali. Inoltre sono dei validi alleati con-tro la ritenzione idrica e, quindi, contro la cellulite.

FAGIOLI E SOIA La soia è il legume più ricco di pro-teine, ma anche di potassio, magnesio, fosforo e calcio, sostanze utili per combat-tere la ritenzione idrica e i cali d’umore. Anche i fa-gioli borlotti contengono potassio, ferro e fosforo. E pure calcio.

RADICCHIO Il suo effetto disintossicante è determi-nato da un mix di sostanze dalla spiccata azione sti-molante sui succhi gastrici (con conseguente facilita-zione della digestione) sulla secrezione della bile, il la-voro del fegato e le funzioni urinarie. Il radicchio verde, poi, è uno dei vegetali più ricchi di ferro.

Qualche alimento...depurante

Quali sono le “dosi” adatte per i bambini?

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05 vivasalute

Salute

I l sole è un’arma a doppio taglio, fa bene alla pelle e all’acne se non vi espone-te in periodi critici e per troppo tempo ed è persino

cancerogeno se state al sole per lunghe ore e in orari infernali. Questo discorso vale per i bam-bini in modo particolare e con le dovute proporzioni.

La pelle dei bambini è più delica-ta. Utilizzare filtri solari con un fattore di protezione solare (Spf) uguale o superiore a 15. Basta un fattore medio nella maggio-

ranza dei casi: infatti la crema a protezione 50+ protegge solo il 5 per cento in più di quella a fat-tore 30. L’importante, nel caso di bambini o persone con foto-tipo chiaro, è non scendere mai sotto ai 15.Utilizzare filtri solari con un fattore di protezione so-lare (Spf) uguale o superiore a 15. Basta un fattore medio nella maggioranza dei casi: infatti la crema a protezione 50+ proteg-ge solo il 5 per cento in più di quella a fattore 30. L’importan-te, nel caso di bambini o persone con fototipo chiaro, è non scen-

dere mai sotto ai 15. Applicare i solari prima di uscire di casa, fin dal mattino, e rinnovare l’ap-plicazione ogni due ore, specie dopo un bagno

I bambini molto piccoli non dovrebbero prendere il sole, a meno di indossare cappello, ma-glietta e lenti da sole, in grado di filtrare Uva e Uvb. In ogni caso, sempre in ore in cui l’ir-raggiamento non sia all’apice della sua intensità.

Bambini abbronzati?Sì, ma con cautela. Ecco alcuni consigli per un’abbronzatura sucura

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Quante volte pensiamo, agiamo e vivia-mo effettivamente secondo la nostra natura e non piuttosto secondo quanto

abbiamo appreso, respirato dagli altri o secon-do le loro aspettative?Conoscere e vivere il proprio Disegno secon-do la disciplina dell’Human Design significa apprendere ed entrare in contatto con ciò che effettivamente corrisponde a noi, e solo a noi stessi, a nessun altra persona. Significa assu-mere consapevolezza dei nostri limiti, delle nostre potenzialità, dei nostri talenti e delle di-namiche che anche geneticamente ci spingono a reagire in un determinato modo. Attraverso il Disegno Umano, consapevolezza e scelta sono le due parole chiave, che ci con-sentono di agire, ci liberano dai nostri condi-zionamenti e ci aiutano a fare esperienze mag-giormente in armonia con noi stessi e con chi abbiamo vicino, nella vita e nella professione.Il Disegno Umano, sistema di conoscenze che ha radici nelle più recenti teorie della fisica quantistica, propone una lettura interessante del nostro codice genetico composto da 64 co-doni come 64 sono i codoni del nostro DNA e gli esagrammi di una delle mappe che guidano l’interpretazione dell’Human Design, quella millenaria de I-Ching. Quattro sono i “Tipi di disegno”, i profili, pro-prio come esistono quattro gruppi sanguigni che rappresentano la nostra umanità:

- il Manifestatore, che rappresenta la mino-ranza della popolazione. Puri esseri energetici, sono veri e propri iniziatori, strutturati per ri-spondere alla vita attraverso la loro Strategia. Dispongono della loro autonomia in maniera totale senza curarsi del consenso degli altri. Il piccolo Manifestatore impara a non chiedere mai, in modo che nulla gli venga negato. La strategia abitua l’adulto ad informare pri-ma di agire e aiuta il bambino a ottenere sia il permesso per compiere un’azione, sia una spiegazione se qualcosa gli viene negato.

- il Generatore rappresenta il 70% della po-polazione. Tipo energetico designato per ri-spondere alla vita. Il Generatore sa cosa è giu-sto per sè attraverso la risposta che gli arriva dal profondo dell’addome. La sua frustrazione deriva dal fatto che fin da piccolo riceveva co-mandi, non proposte; non aveva la possibilità di scegliere. Era costretto ad essere come do-veva e non come era in realtà, a schiacciare quindi la propria autorità interiore. I Genera-tori possono uscire dalla loro frustrazione es-sendo ricettivi verso ciò che la vita ha in serbo per loro, sempre in risposta, mai iniziando per primi.

- il Proiettore ha il dono innato di guidare e dirigere le energie altrui, ma solo nel momento

in cui gli altri gli riconoscono questa abilità. Soffrono se non si riconoscono le loro qualità, e spesso si sentono vittime. Il bambino pro-iettore richiede attenzione costante: fragile nell’interagire con il mondo, ricerca spasmo-dicamente armonia nell’ambiente. La Strate-gia del Proiettore è aspettare di venire formal-mente invitato, mai obbligato a prendere una decisione.

- Il Riflettore è il “tipo” più aperto alle in-fluenze esterne e planetarie. Non hanno cen-tri energetici definiti, perciò l’adattabilità e l’ambiguità verso il mondo esterno sono at-teggiamenti inevitabili. La loro caratteristica è la disillusione. Allo stesso tempo molto vu-nerabili e molto saggi, percepiscono il mondo con nitidezza, ma per fare in modo che la loro visione sia obiettiva devono maturare le pro-prie decisioni lasciando trascorrere un tempo sufficientemente lungo.

I primi due sono tipi “energetici”, i secondi “non energetici”. A ciascuno è associata una strategia semplice, da mettere in atto per ridur-re lo stress e raggiungere la consapevolezza di sé, lasciando così fluire la nostra vera natura.Chi non adotta la propria Strategia ed entra in conflitto con il proprio disegno si debilita e matura un sentimento di sfiducia nei confronti della vita.Ma come possono convivere la sintesi in quat-tro profili, “tipi” di disegno umano, con l’uni-cità che appartiene ad ognuno di noi?È grazie alle chiavi di lettura delle diverse mappe che compongono il complesso Disegno di ognuno di noi, che emergono la nostra uni-cità, la nostra autorità e la nostra strategia del

tutto personale.Dora Ansuini, guida di Living Design e pre-sidente dell’Associazione L’Arte del Comuni-care di Moglia (MN), ha introdotto il Disegno Umano nell’attività dell’associazione propo-nendo incontri e percorsi di approfondimento.

i PRoSSiMi APPuNtAMENti:Domenica 24 maggioHuman Design Experience - Giornata di intro-duzione all’Human DesignSabato 20 e domenica 21 giugnoLiving Design - Stage di due giornate, appro-fondimento dell’Human DesignConduce gli incontri Dora Ansuini, Living De-sign Guide.Sede: Associazione L’arte del Comunicare, via R. Ardigò 10, 46024 Moglia (MN)

Vivere il proprio disegno, seguire la propria natura può essere lo scopo di una vita, che a volte non riusciamo a realizzare

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vivasalute 06

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07 vivasalute

Il ruolo dell’optometrista è fondamentale per capire la presenza di una eventuale forma di dislessia nel bambino

Salute

Sovente il bambino che non ama leggere o legge male, confonde le parole o perde il

segno, può avere una forma di DI-SLESSIA (DSA)L’associazione italiana dislessia (AID) si è resa promotrice della “Consensus Conference di Mon-tecatini” dove l’optometrista e’ tra le figure professionali che devono collaborare con gli altri specialisti al fine di migliorare le condizioni in presenza di DSA.Ha riconosciuto all’optometrista (se allineato alle linee guida della “con-sensus conference”) un ruolo molto importante in quanto, attraverso una accurata “analisi visiva” che prenda in considerazione gli aspetti accomo-dativi, binoculari, oculomotori può fornire ai responsabili dell’appren-dimento (psicologi e neuropsichiatri infantili) un profilo delle abilità visi-ve che permetta loro di differenzia-

re una vera dislessia da un disturbo che invece abbia una componente prevalentemente visiva. Il pediatra e l’oculista devono esclu-dere patologie o difetti visivi prima-ri così da poter approfondire l’ana-lisi visiva mirata e quindi lavorare su quelle abilità visive coinvolte nelle difficoltà di letto/scrittu-ra.A tale scopo il nostro centro si avvale di stru-menti specifici e sussidi diverten-ti per cui pos-siamo control-lare le principali abilità visive del bambino.

otticA BARiLLi Novellara (RE)Optometrista comportamentale, “consensus conference”analisi visiva e visual training su ap-puntamento tel. 0522 654658

DISLESSIAo DIFFICoLTà VISIVE?

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Prevenzione

Vi arrabbiate di frequente, ma sapete cosa succede dentro di voi? Il cuore bat-

te più veloce, la pressione sale, le coronarie si stringono, e così cre-sce la probabilità che placche ate-rosclerotiche si rompano, forman-do trombi.Moltissimi ammettono di essersi arrabbiati poco prima di avere un infarto, qualcosa di simile avviene dopo uno sforzo fisico troppo inten-so. Anche negli eccessi di collera il cuore batte più veloce, la pressione

sale, le coronarie si stringono.Nei pazienti in cui il cuore “cede” dopo un paio di giorni dal momen-to di rabbia è possibile che la plac-ca si rompa, ma che il trombo vada a occludere le arterie solo nelle ore successive. Anche ansia e lo stress cronici compromettono la salute del cuo-re. In caso di ansia e stress “pe-renni” la pressione è mediamente più alta e si modifica la quantità di ormoni in circolo tanto da alterare la pervietà delle arterie e l’aggre-

gazione delle piastrine: questo fa-vorisce l’attacco di cuore, perfino nelle donne giovani parzialmente protette dagli estrogeni. Inoltre un grosso dispiacere o un forte stress comportano una produzione ab-norme di catecolamine (adrenalina e noradrenalina) che mandano “in tilt” il cuore.Ecco un motivo importante per im-parare a gestire l’ira e a... raziona-lizzare!

ATTEnTI ALL’IrAChi è soggetto a impeti d’ira è più esposto a problemi cardivascolari

derivati da forti e improvvisi stress

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09 vivasalute

Prevenzione

Quando siamo stressati, ce lo si legge bene in faccia ma anche nel resto del corpo. Lo stress,

infatti, modifica il nostro corpo e lo rende diverso da quelle che sono le no-stre posizioni ed espressioni di quando siamo sereni e viviamo una situazione di benessere. Per prima cosa lo stress ci porta a pie-gare, incurvare e rattrappire il nostro corpo e a farci assumere espressioni corrucciate. Inoltre, risultiamo anche più rugosi e segnati in viso. Lo stress produce danni non solo nella nostra mente ma anche nel nostro corpo tra-sformandolo e facendolo ammalare.

Per proteggersi dallo stress, esistono tre fattori protettivi, che possono aiu-tarci ad uscire da questa forma di di-sagio:

1- Hardiness: è l’insieme di tre carat-teristiche individuali che permettono di affrontare gli stressor in modo fun-zionale. Queste caratteristiche sono l’accettazione delle sfide (percepire i cambiamenti e i fallimenti come un’opportunità di crescita), l’impegno personale che viene mantenuto anche in situazioni di stress e la percezione di controllo sugli eventi. Le persone con alti livelli di hardiness sono meno stressate e, nelle situazioni di stress, mostrano una minore reattività car-diovascolare.

2- La resilienza: è la capacità di capi-re quando è possibile raggiungere un obiettivo o meno, unita ad ottimismo e stabilità emotiva.

3- Il senso di coerenza: consiste nella tendenza a considerare la propria vita come dotata di significato, comprensi-bile e gestibile. Il fatto di considerare la propria vita come dotata di signifi-cato motiva l’individuo ad impegnarsi nell’affrontare i problemi, la compren-sibilità riguarda la percezione di chia-rezza e controllabilità degli eventi, mentre la gestibilità riguarda il grado in cui la persona crede che le risorse a disposizione consentano di far fronte alle situazioni problematiche. Il senso di coerenza sembra costituire un fatto-re protettivo rispetto all’insorgenza di patologie croniche e disabilità.

Lo stress ha ripercussioni importanti e negative sul nostro corpo.Vediamo alcuni consigli per uscire da questa forma particolare di disagio

ComE Lo STrESS moDIFICA IL noSTro Corpo

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come si chiama il vostro centro estetico? Da quan-ti anni lavorate in questo

settore?“Il centro estetico si chiama Divina Essenza di Elena e Cristina. Siamo insieme da 4 anni, lavoriamo en-trambe in questo campo da più di 10 anni, ci mettiamo molta passione ed impegno, ciascuna ha maturato esperienze precedenti in altri centri estetici”.

Sappiamo che fate tanti tratta-menti, quali in particolare? Quali sono i più innovativi?“Al Divina Essenza facciamo molti servizi tra cui: epilazione definitiva, cerette viso e corpo, manicure, pe-dicure, ricostruzione unghie, smal-to semipermanente, lampade viso e corpo tutte a norma. Inoltre abbia-mo una cabina dove facciamo trat-tamenti viso anti età e ossigenanti, massaggi manuali total body o loca-lizzati, i prodotti utilizzati sono oli vegetali con l’aggiunta di oli essen-ziali per dare un effetto nutriente e stimolante.Facciamo anche bellissimi tratta-menti corpo con la fangoterapia e bendaggi, usando prodotti adatti anche a chi ha problemi di tiroide, per dare a tutte la possibilità di usu-fruire di questi meravigliosi tratta-menti drenanti e rilassanti per corpo e mente.Per quanto riguarda le novità, da maggio abbiamo una sorpresa mera-vigliosa per le nostre clienti: la Ra-diofrequenza, che farà viso e corpo.Un efficiente metodo di lavoro oggi utilizzato per problematiche esteti-che come la cellulite, il rilassamento

cutaneo e le smagliature.è una tecnologia all’avanguardia che consente svariati trattamenti viso per un immediato lifting, stimolando la produzione di collagene, elastina, acido ialuronico, dando vigore ed elasticità alla pelle! Utile anche per migliorare le pelli acneiche. Quindi addio vecchiaia e soprattutto niente più punture o interventi chirurgici.Direi che è un’ottima alternativa a tutti quei trattamenti invasivi e co-stosi”.

Quali sono i vostri punti di forza?“Il nostro punto di forza è la serietà e la professionalità. Mettiamo amore in tutto quello che facciamo, cercan-do di andare sempre incontro alle esigenze del cliente, facciamo corsi di aggiornamento e utilizziamo sem-pre prodotti di ottima qualità”.

Quali sono le ragioni per cui il cliente dovrebbe scegliere il vostro centro?“Le richieste della clientela solo le più svariate, ma pensiamo che nel nostro laboratorio la persona sia al centro dell’attenzione e possa tro-vare tutte le risposte alle proprie do-mande”.

Vogliamo ricordare alle persone di cosa possono usufruire nel vo-stro centro?“Come detto precedentemente, noi offriamo professionalità, innovazio-ne, qualità nei prodotti che vendia-mo e utilizziamo, come la Revivre, Australian Gold e Fabbrimarine viso e corpo, Evagarden come make up, il tutto a prezzi molto competitivi!”

Divina EssenzaIntervista ad Elena e Cristina, titolari del centro estetico

Via Cappelletta, 34 - Reggiolo (RE)Tel. e Fax 0522 971606 - Cell. 339 1085212

Divina EssenzaBellezza e Benessere - Abbronzatura - Trattamenti estetici e di benessere

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Estetica

La cellulite è un problema co-mune a molte donne, basti pen-sare che ad esserne colpito è il

90%. La colpa di questa condizione è del tessuto connettivale: la cellulite è infatti una alterazione patologica del tessuto cutaneo e sottocutaneo. Vediamo, quindi, come prevenirla e combatterla, grazie anche ad alcuni semplici accorgimenti come le creme giuste, praticare un’adeguata attività sportiva e scegliere la giusta alimen-tazione.

Per prima cosa è bene ricordare che la cellulite è genetica: se la mamma e la nonna soffrono di cellulite, le possibilità di presentare lo stesso di-sturbo aumentano. La genetica è però solo uno degli aspetti legati alla cel-lulite: incidono anche dieta e stile di vita (fumo, sedentarietà, stress...). Non solo la genetica ha un ruolo im-portante nel processo che porta alla nascita della cellulite, anche gli or-moni ce l’hanno. L’avanzamento

d’età significa meno estrogeni, quin-di meno collagene e più rischi per il tessuto connettivale.

Si parlava di alimentazione e stili di vita. Un’alimentazione sana ed equi-librata certamente aiuta a prevenire la cellulite. Una dieta ricca di antios-sidanti aiuta a disinfiammare. E bere acqua, o mangiare cibi che ne sono ricchi, favorisce la diuresi ed evita l’accumulo di liquidi. Meglio, inve-ce, limitare il sale.Per quanto riguarda gli stili di vita, il fumo è un alleato della cellulite. In quanto fattore d’invecchiamento cutaneo, perché riduce la produzio-ne di collagene e aumenta quella dei radicali liberi, favorisce un peggiora-mento dell’aspetto dei tessuti.

Per prevenire e ridurre la cellulite scegliete di praticare sport. Meglio attività non troppo intense, come marcia veloce e acquagym, piuttosto che corsa e spinning ad alta intensi-

tà. Sport faticosi e senza interruzioni sono al bando: secondo molti specia-listi l’acido lattico peggiora il pro-blema e si rischiano microtraumi al tessuto adiposo.Fate regolarmente esercizio fisico. In questo modo svilupperete una mu-scolatura tonica, migliorando così circolazione ed elasticità dei tessuti, che tra gli altri benefici rendono la cellulite meno evidente.

In commercio esistono molte creme e prodotti anticellulite. Come sceglier-li? Le creme, che agiscono a livello topico, possono dare enormi benefici, migliorare la circolazione sanguigna e aiutare a combattere gli accumuli di grasso. Favoriscono un migliora-mento della texture e della grana del-la pelle, che appare meno avvallata.Ricordatevi che anche le guine a i pantolincini in commercio non sono miracolosi, inoltre, abiti troppo stret-ti o attillati non favoriscono la corret-ta circolazione del sangue.

Come prevenirla e combatterla: creme, sport e alimentazione possono aiutarci?

S.o.S. CELLuLITE

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rELAXALLA CAmomILLA

Non si deve pensare alla camomilla come ad un semplice aiuto naturale contro l’in-sonnia. La camomilla

fin dall’antichità è considerata una delle erbe officinali più efficaci, pro-prio per le sue molteplici proprietà benefiche. Infatti è anche un ottimo rimedio contro i crampi, quelle dolorose contrazioni che colpiscono in modo particolare i muscoli delle gambe. Chi soffre di questo disturbo sa bene quanto i crampi siano fastidiosi e come sia persistente il dolore causa-to dall’indurimento muscolare. Per alleviare il dolore si può ricorrere ad un infuso a base di camomilla, che

grazie alla sua azione antinfiamma-toria è in grado di calmare il dolore e distendere il muscolo. Il consiglio è quindi quello di preparare un in-fuso a base di camomilla ed acqua, in cui intingere, quando questo è ancora tiepido, un panno asciutto da applicare con un leggero massaggio sulla zona colpita. Esistono, tuttavia, due principa-li utilizzi della camomilla: un uso esterno, come nel caso dei crampi, e un uso interno come bevanda. Nel primo caso gli impacchi, fatti con un infuso tiepido, grazie alle loro pro-prietà cicatrizzanti e antibatteriche sono indicati soprattutto per le scot-tature, i reumatismi, le contusioni lievi, le infiammazioni cutanee e de-

gli occhi e per i problemi del cuoio capelluto. Se assunta tramite infuso, la camo-milla ha invece effetti benefici su diverse parti del corpo e può perfino diminuire la temperatura corporea in caso di febbre. I suoi benefici mag-giori, tuttavia, si hanno nel tratto di-gerente in quanto svolge un’azione antinfiammatoria e, in caso di alte-razione della flora batterica, l’assun-zione di tre tazze di infuso al gior-no rappresenta un valido aiuto per la sua ricostruzione. Inoltre, svolge un’azione calmante in caso di ne-vralgie, coliche epatiche, cefalee e mestruazioni dolorose.

Non solo insonnia,

ma ha anche proprietà

cicatrizzanti e antibatteriche

Benessere

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Una nuova ricerca, condotta dall’Università di Reading, ha svelato nuovi benefici

che apporterebbe bere succo d’aran-cia: un bicchiere di aranciata al gior-no aiuterebbe le persone anziane a migliorare le funzioni cognitive. Lo studio è stato condotto su 37 persone con un’età media di 67 anni che han-no consumato mezzo litro di succo d’arancia al giorno per un periodo di otto settimane.

I ricercatori hanno poi condotto test per analizzare la memoria, la fluidità verbale e i tempi di reazione e han-no così osservato un miglioramento dell’8% delle funzioni cognitive. Come spiegato dai ricercatori, quel-lo che può sembrare un migliora-mento minimo, in realtà si traduce nella capacità di poter ricordare una parola in più rispetto a quelle che

solitamente vengono alla mente in un elenco di 16 parole e su lungo pe-riodo può trattarsi di miglioramenti delle funzioni cognitive che perdu-rano per il resto della vita.

Secondo gli scienziati il merito di questi effetti benefici è dei flavonoi-di, una sostanza antiossidante con-tenuta in gran quantità nelle aran-ce. I flavonoidi possono migliorare la memoria attraverso l’attivazione di alcuni processi nell’ippocampo, l’area del cervello deputata all’ap-prendimento e alla conservazione delle informazioni. è possibile che i flavonoidi migliorino il flusso san-guigno, proteggano i neuroni dallo stress ossidativo e aumentino l’ef-ficienza con la quale i neuroni tra-smettono i segnali.

Nel caso di soggetti predisposti

all’Alzheimer o ad altre malattie degenerative i flavonoidi possono avere effetto di prevenzione e prote-zione delle cellule cerebrali.Nelle persone che sono già malate, il succo di arancia potrebbe aiutare a rallentare la degenerazione del tes-suto cerebrale, grazie ai flavonoidi che riattivano le vie di segnalazione nell’ippocampo, stimolando la me-moria e le connessioni.

Ciò vuol dire che è consigliabile bere mezzo litro di succo d’arancia al giorno? In realtà no, precisano gli studiosi, anche perché il succo d’arancia non è privo di calorie e di zuccheri. Ciò che lo studio ha di-mostrato è che le sostanze contenute nell’arancia migliorano le abilità co-gnitive, un dato importante dal quale partire per successive ricerche.

Benessere

13 vivasalute

SuCCo D’ArAnCIA:un ALLEATo pEr LA noSTrA mEmorIAUna nuova ricerca svela ulteriori benefici del succo d’arancia

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Con l’arrivo della bella sta-gione e del caldo, perchè non dare una rinnovata al

proprio look? E perchè non iniziare proprio dai capelli?Lunghi, corti e medi, per ogni hairst-yles gli esperti suggeriscono dei ta-gli ideali, che mescolano le tendenze attuali e la praticità che richiede la stagione. Ogni donna può trovare il giusto taglio; i capelli lunghi torna-no ad essere trendy anche durante i mesi estivi, il medio è sempre attua-le e ricco di proposte, mentre i tagli

capelli corti spopolano tra le tenden-ze più in voga della primavera. Scegliere come portare la nostra chio-ma è una decisione da non trascura-re, per essere perfette per l’arrivo dell’estate. Le tendenze del momento sono un valido aiuto per compiere la giusta scelta: ecco i tagli più richiesti del momento.

Il bob è sicuramente la prima opzio-ne, un taglio versatile che è possibile adattare al look che preferite. La sua versione wob con onde mosse sulle

punte e riga laterale è uno dei trend che stanno spopolando negli ultimi mesi. Questa estate sarà di tendenza nella sua versione ‘tousled’, ovvero scompigliata. Il bob, o caschetto, è uno dei look preferiti maggiormente dalle star, sia nella versione per ca-pelli corti, che in quella più lunga, per capelli medi (long bob).

Se invece amate la piega liscia potete decidere per caschetto asimmetrico, più lungo sul davanti e con ciuffo la-terale ma anche con frangia bombata

I tagli perfetti per l’arrivo dell’estate

Beauty

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15 vivasalute

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sulla fronte può essere ideale, tutte opzioni da valutare in base alla for-ma del viso.

Un taglio sfilato che dia volume e movimento ai capelli può essere un’altra scelta da considerare. Tan-te sono le versioni che potete cre-are con le diverse scalature: punte sfilate con piega mossa per un look sbarazzino e fresco, ma anche liscio con riga in mezzo per un aspetto più ordinato, adatto in ogni occasione.

Se invece avete un’anima rock e volete un taglio adatto al vostro stile potete scegliere uno shag, che con il suo gioco di lunghezze sfilate può essere la vostra decisione per l’estate 2015. Lo shag è un taglio scalato con frangia a tenda, che ri-corda molto lo stile anni ‘70. Si può

adattare non solo a capelli lunghi, ma anche di media lunghezza e a bob corti.

Per chi preferisce i capelli corti, non si può non menzionare il pixie cut fra i trend della stagione. Nei prossimi mesi, il pixie di tendenza sarà quello portato agli Oscar 2015 da Scarlett Johansson. Si tratta di un undercut, dove i lati della testa sono rasati e la parte superiore in-vece decisamente più lunga.

Il taglio ad A è, invece, quello più ri-chiesto nella categoria delle chiome lunghe. Molto amato negli USA, è un taglio retto aperto sul viso grazie ad una riga centrale netta. Moltis-sime modelle lo scelgono, anche perché si presta bene a raccolti ed acconciature di vario genere.

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Vorreste dare un taglio alla vo-stra chioma e scegliere per l’arrivo dell’estate un taglio

corto? Spesso la tentazione è forte, ma poi non si ha sempre il coraggio, so-prattutto se si è sempre state abituate a portare i capelli lunghi. Di seguito vi diamo qualche consiglio per sapere se un taglio corto vi starà bene oppure no.

Forma del viso. L’obiettivo del taglio di capelli è quello di creare l’illusione di un volto ovale. Se il viso è lungo, meglio puntare su qualcosa che crei larghezza più che altezza. L’ideale è portare i capelli mossi, mentre sono

da evitare i tagli sparati verso l’alto. Se viceversa il viso è tondo meglio evitare il classico caschetto e optare per un ciuffo o frangia lunga. Il pixie cut è invece il taglio giusto su cui pun-tare se si ha il viso a forma di cuore.

Spalle, collo e mandibola. L’ideale è avere una combinazione di almeno due elementi proporzionati fra collo, mento e spalle. In caso contrario me-glio optare per un taglio più lungo.

Le dimensioni. Se le donne minute stanno bene con il pixie, quelle alte per portarlo devono essere molto pro-porzionate. Chi ha un fisico mascolino

deve stare attenta a non sembrare con una testa troppo grossa. Viceversa, chi ha spalle e testa piccola e fianchi ampi, rischia di dare maggiore risalto alla forma a pera.

Mossi o lisci? Nonostante alcuni hai-rstylist sconsiglino di tagliare i capelli ricci più corti della linea delle spalle, ci sono haircut che donano moltissimo a chi fa parte di questa tipologia. Il se-greto è tutto nella scalatura che va re-alizzata ad arte. Discorso diverso per chi ha i capelli fini che vengono molto valorizzati dai tagli corti soprattutto se non troppo scalati.

Indecise se tagliare i capelli? Ecco come sapere se un taglio corto vi starà bene

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Page 17: "VivaSalute"

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Perchè una persona dovrebbe veni-re nel tuo studio?“Innanzitutto per la voglia e la pas-sione che mettiamo nel nostro lavoro. E poi per le novità che proponiamo che non mancano mai!”

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LifeStyle

Estate: tempo di matrimoni. Avete già scelto il vostro abito? Ecco, qualche consiglio

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Scegliere l’abito da sposa è uno dei momenti più complessi nella preparazione del matri-

monio. Ecco perchè abbiamo pensato di identificare alcuni tipi di sposa e di consigliare per essi l’abito che più ne incarna lo spirito. Ricordatevi che non esiste l’abito perfetto. Il primo elemento da chia-rire è la situazione: stagione, tipo di cerimonia e realismo sul proprio fi-sico.

Se il vostro sogno fin da bambina è stato il matrimonio, allora potete scegliere un abito romantico, da vera principessa. Quello che fa al caso vo-stro sono dunque pizzi e drappeggi e

un ampio abito a sirena. Puntate sul velo, un richiamo alla tradizione che non farà che impreziosire il vostro abito e renderlo ancora più magico.

Se, invece, preferite un look più di-screto ed elegante, potete scegliere un abito dalle linee pulite ed essen-ziali, come i tubini e le linee a sirena. Prediligete i tagli asimmetrici, i tes-suti rigidi o il satin.

E perchè non stupire gli invitati con abito vintage? Provate a cercare nel guardaroba della mamma o delle nonne qualche pezzo unico da poter usare. Questo non solo renderà l’abi-to speciale, ma lo arricchirà ulterior-

mente di un importante valore sen-timentale. In alternativa limitatevi a qualche accessorio vintage, come velette, guanti e scarpe.Se anche nella vita di tutti i giorni prestate molta cura ai dettagli, ov-viamente il vostro abito da sposa non potrà che rispecchiare questa ten-denza. Optate, quindi, per un abito speciale, che ti faccia sentire unica. Potresti pensare a una cascata di tulle da abbinare ad un corpetto di pizzo e raso.

Se, invece, preferite un look più sba-razzino e che vi faccia sentire meno “imprigionata” in un abito da sposa, scegliete un modello che ti rispec-

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LifeStyle

Secondo la tradizione, infatti, il bouquet è l’ultimo regalo che

il futuro sposo fa alla sua promessa: dovrebbe esse-re perciò lui ad ordinarlo e consegnarlo alla sposa poco prima delle nozze.Per non sbagliare la scelta, lo sposo può farsi consiglia-re dalle amiche di lei, che conoscendo qualche detta-glio dell’abito o dell’accon-ciatura possono consigliarlo sulle forme più indicate.

Ricordatevi, inoltre, che su alcuni modelli di abiti sono più indicate certe forme di bouquet che altre. Ad esempio, l’abito a stile impero viene esaltato se ac-compagnato da un bouquet con fiori allungati, mentre per l’abito a ballerina sono da preferirsi le forme più tondeggianti.In generale un bouquet di forma rotonda, composto

da fiori piccoli, è quello che sta bene con tutti i modelli di abiti e con tutte le spose.Bisogna ricordarsi, infatti, che i bouquet di forma al-lungata o con fiori a grappo-lo sono indicati per le spose alte, con un portamento si-curo ed elegante.Se, invece, prediligete una cerimonia civile e puntate su un tailleur come abito potreste orientarvi su un bouquet a fascia, da portare appoggiato al braccio con disinvoltura.

Come sapete, è tradizio-ne che a fine banchetto la sposa proceda al lancio del bouquet, coinvolgendo le sue amiche nubili più care. In questo caso se la sposa vuole conservare il bou-quet, ma rispettare l’usan-za, può farsi confezionare un bouquet più piccolo da usare esclusivamente per il lancio.

chi e non aver paura di uscire dai soliti schemi... perchè non scegliere ad esempio un abito corto in pizzo?

Ma il look della sposa non comprende solo l’abito, anche le scarpe... La scelta delle scarpe va fatta tenendo conto della vestibilità e della vostra dime-stichezza con eventuali tacchi. Se infatti non in-dossate regolarmente i tacchi, il consiglio è evitare di fare esperimenti proprio il giorno delle nozze! Quindi, anche quando vi sembra di aver trovato le scarpe perfette, assicuratevi che siano comode. Dovrete indossarle tutto il giorno. Immaginatevi di doverle togliere a metà giornata e non riuscire più a camminare per il dolore.Una volta comprate, non cedete all’idea che le scarpe andranno indossate solo per il giorno spe-ciale: buona norma vuole che indossiate le scarpe in casa per renderle più comode qualche ora nei giorni precedenti. L’ideale è cominciare tre o quat-tro settimane prima.

Alcuni rivenditori di scarpe sono in contatto con artigiani che possono creare per voi modelli uni-ci. Perché accontentarsi di semplici e tradiziona-li scarpe da sposa quando puoi avere calzature uni-che ed esclusive?In questi casi, vostra disponibilità economica per-mettendo, è possibile realizzare un paio di scarpe da sposa completamente personalizzate: nelle for-me, nei colori, nei tessuti e negli accessori, senza rinunciare a qualità e praticità, il tutto a prezzi de-cisamente competitivi.Spesso queste calzature sono realizzate in maniera artigianale, rigorosamente a mano, con pelli e tes-suti scelti da voi.Sia in questo caso, sia nel caso in cui decidiate per l’acquisto di scarpe non su misura, potete parti-re per la scelta dalla fotografia di una calzatura su una rivista, oppure anche solo da un semplice di-segno, o da una vostra idea.

IL bouquETIl complemento perfetto di ogni abito

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LifeStyle

Sappiamo già che la sedentarie-tà non fa bene al nostro cor-po e una nuova ricerca mostra

come anche un esercizio fisico di im-patto minimo possa avere ripercus-sioni benefiche sul nostro organismo in termine di prevenzione del rischio di morte prematura. Una ricerca, condotta dall’Università dello Utah e pubblicata sulla rivista “Clinical Journal dell’American Society di Ne-frologia”, ha rivelato che alzarsi due minuti ogni ora dalla scrivania allun-ga la vita.

Lo studio ha seguito 3.626 tra uomini e donne dotati di un sensore di mo-vimento. Li ha divisi in gruppi a se-

conda del livello di attività fisica che ciascuno praticava ogni giorno, da stare seduto ad alzarsi e passeggiare nella stanza, fino a camminare all’aria aperta o praticare jogging. La maggior parte di loro trascorrevano gran parte delle giornate seduti.Dopo tre o quattro anni i ricercatori hanno verificato i registri di morte di queste persone e hanno poi calcolato se stare in piedi, camminare o fare jogging avesse portato differenze tra i soggetti in termini di rischio di morte prematura.

Hanno così scoperto che i soggetti che si alzavano e semplicemente andava-no un po’ in giro a passeggiare hanno

fatto registrare un vantaggio notevole in termini di rischio di mortalità. In particolare: alzarsi due minuti ogni ora dalla scrivania e fare un giretto è valso loro un abbassamento del ri-schio del 33% rispetto alle persone completamente sedentarie.

In particolare la ricerca ha indagato l’effetto negativo della sedentarietà nei malati cronici colpiti da malattie renali. In questo caso i due minuti di attività l’ora, associati alla pratica di esercizio fisico moderato almeno una volta a settimana, sono stati associati a rischi di morte inferiori del 41%.

è quanto è emerso da uno studio della Loughborough University. Secondo gli scienziati britannici,

la disidratazione fa calare drasticamente l’attenzione degli automobilisti e li por-ta a fare lo stesso numero errori di chi è in stato di ebbrezza. Dai test compiuti al

simulatore di guida è emerso che gli auto-mobilisti che avevano bevuto solo 25ml di acqua in un’ora erano molto meno attenti rispetto a chi si era idratato con 200ml, che corrispondono a un bicchiere colmo di liquido.

L’ideale è alzarsi due minuti ogni ora

ALzArSI DALLA SCrIVAnIA ALLungA LA VITA

pErICoLo DISIDrATAzIonEGuidare disidratati è pericoloso quanto guidare sotto

l’effetto dell’alcool

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LifeStyle

Se pensavate che gli og-getti più pericolosi in fatto di igiene che si

possono trovare in cucina sia-no piatti e stoviglie sporche, dimeticatelo. Gli oggetti più pericolosi per la salute in cucina sono gli strofinacci - ricettacolo di germi e batteri - e i telefoni cellulari, di cui spesso si trascu-ra la pulizia ma che sono onni-presenti, al punto che li utiliz-ziamo anche mentre cuciniamo. Sono questi i principali veicoli di contaminazione, che ospitano microrganismi pericolosi che possono causare anche intossi-cazioni alimentari.

È quanto è emerso da uno studio della Kansas State University pubblicato su “Food Protection Trends”. I ricercatori hanno ana-lizzato 123 persone in videochat mentre cucinavano. In primo luogo, è emerso che i parteci-panti utilizzavano frequente-mente gli strofinacci e questo ha permesso di stabilire che erano la più contaminata di tutte le su-perfici di contatto testate, come spiega la dottoressa Jeannie Sneed, autrice dello studio.

Dall’osservazione poi è emerso che molti li toccavano prima di lavarsi le mani o li utilizzavano dopo averle lavate male. Se an-che poi lavavano le mani corret-tamente, riutilizzavano ancora lo strofinaccio infetto e si conta-minavano da capo. Questi risul-tati sono significativi secondo Jeannie Sneed perché indicano che gli strofinacci possono ra-pidamente e facilmente essere contaminati con microrganismi che possono portare anche in-tossicazioni o malattie di origine alimentare.

Lo studio ha anche scoperto che i cellulari, anch’essi pieni di batteri che possono provocare intossicazioni alimentari, veni-vano usati durante la prepara-zione del cibo. Da qui due con-sigli: lavare gli strofinacci dopo la preparazione di ogni pasto o utilizzare la carta assorbente usa e getta e curare la pulizia dei te-lefoni disinfettandoli con solu-zioni specifiche.

CuCInA E bATTErII maggiori veicoli di contaminazione sono

cellulari e strofinacci

Arriva dalla Columbia University Me-dical Center di New York un consi-glio quando si acquistano nuovi capi

di abbigliamento: i vestiti nuovi devono esse-re lavati in lavatrice prima di essere indossati, perché il rischio è che le sostanze chimiche utilizzate per dare ai capi sui manichini un look senza pieghe possano essere responsabili di eruzioni cutanee, pruriti e reazioni allergi-che. Secondo il Professor Donald Belsito, der-matologo, e autore di un articolo al riguardo pubblicato sul “Wall Strett Journal” i vestiti dovrebbero essere lavati almeno una volta, non appena si arriva a casa, anche perché pos-sono ospitare batteri e insetti lasciati da perso-ne che hanno provato articoli in negozio.

Il professor Belsito, poi, punta il dito in par-ticolare contro la formaldeide, che viene ap-plicata ad alcuni vestiti per impedire pieghe e ridurre la possibilità di muffa, ma che è anche legata all’irritazione della pelle e a reazioni allergiche, mentre alcuni scienziati credono che possa addirittura aumentare il rischio di cancro.

Infine, l’esperto spiega che anche i coloranti possono anche essere un problema: molti tes-suti sintetici, infatti, ottengono la loro tonalità da coloranti azoici come l’anilina, che posso-no causare una reazione cutanea grave in co-loro che sono allergici.

Il consiglio, quindi, dal momento che un sin-golo lavaggio può lasciare ancora un po’di colorante è quello che è meglio fare il bucato due volte se si sa di essere allergici a una par-ticolare sostanza chimica.

guIDA AgLI ACquISTI

Vestiti nuovi: meglio lavarli prima di indossarli

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Salute

Nel periodo estivo l’innalzarsi della temperatura può porta-re a una perdita eccessiva di

acqua e sali minerali che può essere contrastata con l’integrazione di ac-qua e alimenti ricchi di sali minerali e vitamine che siano leggeri, altamente digeribili e anti-caldo.In estate, quindi, la dieta deve essere modificata in modo tale da privile-giare alimenti ricchi di fibre e limita-re alimenti grassi. Gli alimenti estivi oltre a donare tutti i principi nutritivi per contrastare l’ossidazione (invec-chiamento dell’organismo) possono aiutare nel dimagrimento e benessere essendo appunto ricchi di vitamine,

minerali e fibre di cui sono invece poveri alimenti ricchi di grassi saturi animali, zuccheri raffinati, alimenti precotti, piccanti e fritti che maggior-mente in questo periodo possono dare gonfiore addominale, sovrappeso, ri-tenzione idrica e continua sensazione di fame in quanto proprio carenti di principi nutritivi.

Vediamo quali sono gli alimenti con-sigliati:- Frutta e verdura fresca di stagione mangiati crudi o poco cotti e quindi spazio a insalate con diverse verdure e colori diversi.- Cereali estivi: zuppe fredde prepa-

rate con chicchi come orzo, riso, qui-noa, farro e miglio- Pesce e carni preferibilmente bian-che. Soprattutto il pesce apporta acidi grassi essenziali, vitamine del gruppo B e iodio utile per stimolare il metabolismo- Uova: 2 a settimana ricche di vita-

quALI ALImEnTI prEFErIrE In ESTATE?

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EDUCAZIONE AD UNA CORRETTA ALIMENTAZIO NE

Imparare ad alimentarsi secondo le proprie ne cessità, il proprio metabolismo, le proprie “esigenze”. L’alimentazione intesa come benessere ed equilibrio psico-fisico; studio degli errori alimentari, corretta di stribuzione dei pasti, comprensione delle necessità personali

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mina A e proteine nobili. Mangiate ad esempio in una insalata mista- Latticini freschi: come yogurth, ri-cotta, primo sale, feta- Acqua: indispensabile per una cor-retta idratazione e termoregolazione nel periodo più caldo e quindi dal

litro ½ anche ai 2 litri di acqua al giorno in dipendenza anche dalla necessità e dagli sforzi fatti e quindi in caso di eccessiva sudorazione.- Centrifugati di frutta e verdura: dissetanti, depuranti, drenanti, an-tiossidanti...

cENtRiFuGAti- Dissetante: pere e mele- Drenante: pompelmo, cetriolo e qualche fo-gliolina di menta- Rinfrescante e depura-

tivo: ananas, mele e sedano- Dissetante e depurativo: kiwi, seda-no e melone giallo- Antiossidante: mora, mango e ba-nana

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Il gelato è sicuramente l’alimento più estivo che ci sia: cosa c’è di meglio nelle giornate calde della

sua dolcezza, freschezza e consisten-za cremosa? A cedere alla sua ten-tazionne sono più i bambini che gli adulti. E non sempre è facile resiste-re... Tuttavia, è bene ricorarsi che il gelato non è un semplice snack, ma un vero e proprio alimento, sano e nutriente.

Un gelato contiene, a seconda dei gusti, latte, uova, panna (proteine), zuccheri (carboidrati), grassi, frutta fresca o secca (vitamine e minerali). Ecco perché occorre considerare mo-menti e quantità quando si offre un gelato soprattutto ai più piccoli, così come gusti e tipologie. Per esempio, non andrebbe mangiato dopo un pasto, ma piuttosto a meren-da, soprattutto se si tratta di gusti alle creme, mentre un gelato alla frutta o

un ghiacciolo possono fare da dessert ad una cena leggera. Come spuntino a metà pomeriggio è invece perfetto.In una giornata calda una coppa di gelato alle creme può anche sostitu-ire un pranzo, ma preferibilmente ac-compagnato da un piatto di verdura o frutta fresca.

Per quanto riguarda l’apporto calori-co, i gelati alla frutta e i sorbetti sono mediamente molto meno calorici di quelli alle creme (circa 160 kal con-tro 320 di media): i primi contengono frutta o sciroppi a cui si aggiunge ac-qua o latte e zucchero, a volte anche albume, i secondi sono ricchi di latte, panna, yogurt, uova e, a seconda dei gusti, cacao, nocciole e così via. A tutto questo vanno aggiunte le calo-rie variabili dei supporti: coni, cialde, biscotto, e così via.

Secondo i dati forniti dalle associazio-

ni di consumatori e di commercianti, ben il 94% degli italiani lo consuma in questa stagione e tra questi il 56% una volta a settimana, mentre il 30% lo mangia praticamente tutti i giorni.Come è noto, il gelato è da consi-derarsi a tutti gli effetti un alimento vero e proprio ed è pure un alimento che gode di alcune peculiarità che lo rendono unico. è un cibo sicuro an-che sul piano igienico, visto che la temperatura di conservazione (-8°C) non permette la crescita di microrga-nismi dannosi.

Gelato industriale o gelato artigiana-le? Entrambi sono sicuri e buoni, an-che se è bene sapere che alcuni segre-ti dei gelatai artigiani possono dare qualcosa in più al nostro gelato!Il gelato, comunque, è un alimento che può entrare a pieno diritto in una dietra equilibrata e sana. Buon appet-tito!

Il gelato è un alimento sano e sicuro, perfetto per l’estate!

Alimentazione

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un gELATo? Sì, grAzIE!

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Forse non tutti lo sanno, ma l’abbronzatura pas-sa soprattutto dal cibo.

Un’alimentazione corretta, in-fatti, può aiutare ad integrare quelle sostanze utili alla pro-duzione di melanina e favorire così un’abbronzatura più sana e duratura. Quindi, per avere una tintarella da sogno non bisogna affidarsi solo a creme e oli, ma anche a metodi molto più salutari ed economici.I cibi da preferire sono quelli ricchi di vitamina A, un vero alleato della nostra salute. Questa vitamina è presente soprattutto in frutta e verdura.

Verdura. Quante volte in vita vostra avrete sentito parlare dei miracolosi effetti delle ca-rote? Non c’è niente di meglio per stimolare la melanina di qualche carota mangiata rego-larmente. Se mangiarle crude non è il vostro forte, aiutatevi con centrifugati e cocktails.Il beta carotene è il nutriente più importante in quanto sti-mola la formazione di mela-nina. Tale sostanza oltre a re-galarci un colorito più scuro, protegge la pelle dagli effetti negativi delle radiazioni sola-ri.

Tra le numerose virtù del beta carotene, ricordiamo anche il forte potere antiossidante e la capacità di rafforzare il siste-ma immunitario e proteggere quello cardiovascolare.Sono, inoltre, ricchi di vitami-na A anche radicchio, cicoria, lattuga, peperoni e pomodori. Consumarli abitualmente è il segreto per avere una pelle perfetta e ben idratata!

Frutta. Per chi non ama par-ticolarmente la verdura, ecco una pratica soluzione: virate sulla frutta. Sì a fragole, me-lone, ciliegie e soprattutto al-bicocche, che oltre ad aiutarvi ad ottenere un’abbronzatura perfetta vi aiuteranno a man-tenere la linea, grazie al loro alto contenuto di fibre.

La frutta e la verdura sono dei veri e propri toccasana, per-ché nutrono, dissetano, rein-tegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, regolano l’intestino (grazie alla presenza di fibre) e contrastano l’azione dei ra-dicali liberi.

Alimentazione

Per avere una splendida tintarella è necessaria una corretta alimentazione

I CIbI pEr AbbronzArSI

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Cura del corpo

La tanto sospirata esta-te è alle porte. E con essa, il sole e... l’ab-

bronzatura. Come ogni anno, aumenta la voglia di passare le nostre giornate in spiaggia in riva al mare o a bordo pi-scina per cercare di conqui-stare quel colorito ambrato che ravviva la pelle e toglie subito il grigiore dell’inver-no.Ma cos’è esattamente l’ab-bronzatura? È una rispo-sta fisiologica, stimolata dall’esposizione ai raggi ultravioletti del sole, che si manife-sta esteriormente in un oscuramento della pelle. Sappiamo che il sole ha parecchi effetti benefici sull’organi-smo: stimola il tono fisico e muscola-re, migliora l’umore, attenua i dolori articolari e, nei casi di particolari ma-lattie della pelle quali ad esempio la

psoriasi, costituisce una vera e pro-pria terapia.

Se volete preparare al meglio la vo-stra pelle all’esposizione al sole, il consiglio è quello di partire per tem-po. Iniziate per prima cosa ad am-morbidire la pelle e a liberarla dalle cellule morte e dalle tossine con uno

scrub, meglio se a base di sale o di zucchero di canna, da ripetere due volte a settimana. Poi, circa quindici giorni prima dell’esposizione al sole, sospendete lo scrub e iniziate ad idra-tare la pelle per renderla morbida. Infatti solo se la pelle è ben levigata, l’abbronzatura risulterà omogenea e luminosa. Un altro consiglio da se-guire prima dell’esposi-zione è quello di miglio-

rare le difese naturali che permettono alla pelle di resistere agli “attacchi” del sole: scegliete quindi degli inte-gratori specifici che stimolano il rila-scio di betacarotene e melanina.

L’avrete sentito dire un’infinità di volte, ma ve lo ricordiamo lo stesso:

un’AbbronzATurA pErFETTA!Consigli e suggerimenti per preparare ed esporre la propria pelle al sole

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Cura del corpola prima regola per una corretta espo-sizione al sole è quella di scegliere il solare giusto, adatto al vostro fenoti-po. Eppure, nonostante si parli spes-so di solari, da una recente indagine è emerso che solo il 25% delle donne italiane fa uso della protezione solare. Un dato troppo basso, se si considera che il sole rappresenta un forte fatto-re di stress per la pelle. In particolare, gli esperti raccomandano di usare so-lari ad alta protezione (dalla 30 in su) durante le prime esposizioni, quando la pelle non ha ancora attivato i suoi naturali meccanismi di difesa.

Scegliere il solare giusto non vuol dire solo evitare spiacevoli scotta-ture, ma anche prevenire l’invec-chiamento cutaneo, di cui i raggi del sole sono tra i maggiori responsabili. Proprio per questo sempre più spesso i solari inseriscono nella loro formu-lazione vitamina E, antiossidanti ed estratti vegetali che hanno proprietà anti invecchiamento.Nella scelta del prodotto, prediligete quelli con un ampio spettro di assor-

bimento, che copra tanto la banda dei raggi UVA che degli UVB. Inoltre, preferite prodotti con fattori di pro-tezione più alti tenendo presente che non esistono protezioni o schermi totali e che per legge la protezione massima dichiarabile è di 50 per gli UVB. Infine, valutate la resistenza all’acqua, al sudore e la persistenza del prodotto.Ricordatevi che l’acquisto del solare giusto è importante, ma anche la sua corretta applicazione, che deve avve-nire circa 20 minuti prima dell’espo-sizione, in modo che i filtri possano attivarsi, e deve essere generosa.

È bene ricordarsi queste precauzio-ni perche è quando l’esposizione è eccessiva o avviene senza l’uso di creme solari, può diventare persino pericolosa. La prima reazione è la classica scottatura (eritema solare) che, a seconda della gravità, può ma-nifestarsi anche come ustione. Carat-terizzata da bruciore, prurito e dolore nella zona colpita, la scottatura gua-risce entro alcuni giorni a seconda

della gravità.Troppa esposizione al sole può com-portare anche problemi della vista, se non si indossano gli occhiali da sole, nonché disfunzioni del sistema immunitario. Ricordatevi che i raggi ultravioletti passano anche attraver-so le nuvole, per cui anche restando all’ombra non si è mai completamen-te al riparo.

Dopo l’esposizione al sole, è neces-sario rinfrescare ed idratare la pelle con un buon doposole, un semplice gesto che vi permetterà di mante-nere la vostra abbronzatura il più a lungo possibile. Il sole, infatti, inibi-sce i meccanismi di protezione della pelle, rendendola opaca e portando-la di conseguenza ad essere arida e più soggetta a cedimenti cellulari e a rughe. Anche in questo caso, usate il doposole con generosità: la vostra pelle, riarsa dal sole, vi ringrazierà!

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La scelta del costu-me da bagno è per molte donne un mo-

mento, per così dire, deli-cato. Niente come il costu-me da bagno riesce infatti a mettere a nudo (mai come in questo caso) le eventuali imperfezioni. Ma non pre-occupatevi, scegliendo il modello adatto al proprio corpo, il costume da bagno si trasforma rapidamente in un perfetto alleato della nostra silhouette e, perchè no, anche in un’arma di se-duzione.Il momento decisivo è quello dell’acquisto, per-chè è qui che è necessario fare una prima selezione dei modelli proposti sulla base delle caratteristiche del proprio fisico.Ricordatevi, inoltre, di te-nere conto anche dell’uso che farete del costume. Se, ad esempio, pensate di fare sport sulla spiaggia o in ac-qua, scegliete un modello che aderisca perfettamente al corpo, in modo da evita-re audaci e involontari spo-

stamenti. Inoltre, se siete spesso in acqua, tenete pre-sente che le coppe imbotti-te si asciugano lentamente e che i costumi chiari, so-prattutto se non foderati, ri-schiano di diventare traspa-renti quando si bagnano.

Già, ma come scegliere il modello giusto in base al proprio corpo? Eccovi al-cuni suggerimenti:

- Fisico ad h (girovita stret-to e spalle della stessa lar-ghezza dei fianchi). L’im-perativo in questo caso è quello di esaltare la femmi-nilità. Puntate, quindi, su un reggiseno a triangolo, che valorizza le spalle, e, se avete gambe toniche e magre, scegliete un bikini con gli slip con i laccetti. Se invece avete qualche chilo di troppo nella zona addominale, preferite un costume intero decorato con motivi geometrici o di colore opaco.

- Fisico maschile (fianchi

Moda

Cosa propone la moda per questa stagione? E come scegliere

il costume da bagno più adatto al proprio corpo?

moDA mArE:TEnDEnzE 2015

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Moda

stretti e spalle larghe). Puntate in questo caso su un bikini con slip a vita alta che allunga le gambe e ri-equilibra la figura. Banditi assoluta-mente gli slip a vita bassa.

- Fisico a pera (fianchi larghi e spal-le piccole). È sicuramente il tipo di fisico più diffuso. In questo caso po-nete l’attenzione sul seno, così da minimizzare la larghezza dei fian-chi. Puntate su push up e reggiseni a triangolo. Non sono particolarmente indicati i costumi interi (accorciano le gambe) e gli slip a vita alta (atti-rano l’attenzione sulle cosce e sui

fianchi).

Per quest’anno la moda mare vede in primo piano gli accessori. Il consi-glio è quello di scegliere gli accessori più adatti per far risaltare al meglio ciò che si indossa: il principio è esat-tamente lo stesso usato per vestirsi ogni giorno. Sono molti gli elementi su cui sbiz-zarrirsi: ci sono le borse, sia quelle per portare tutto il necessario per una giornata in spiaggia che quelle, più piccole, per il “dopo mare”, i sandali, le ciabattine e tutti i modelli perfetti per muoversi tra città e lidi, le gon-

ne, i top e gli shorts con cui essere impeccabili ovunque; ancora, ci sono gli occhiali da sole, i cappelli, i gio-ielli... Abbinarli non è difficile, ma con un paio di accorgimenti si possono evi-tare anche gli errori più subdoli. Il se-greto è scegliere uno stile di massima e attenervisi senza sgarrare: che sia iper-sportivo, lezioso anni ‘50, sexy o sofisticato, l’importante è restare coerenti, per non perdersi in troppi dettagli. Ecco, questo è uno di quei casi in cui la semplicità paga, sempre e comunque.

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Psicologia

Con l’avvicinarsi delle vacan-ze estive, arriva come ogni anno anche la temutissima

prova costume. Secondo una recente ricerca, oltre 7 italiani su 10 vivranno questo momento con crescente stress. Ma come si preparano a questo mo-mento? Il 44% dei soggetti monitorati dichiara di prepararsi attentamente, il 29% è ancora indeciso sul da far-si, mentre solo il 27% non prenderà alcun accorgimento. Il 69% degli ita-liani è convinto di essere fuori forma ed è così che la prova costume diventa preoccupazione di molti. Dai dati raccolti, è emerso che il 56% dei monitorati vede il gesto di indos-sare il costume come un problema, mentre addirittura il 33% si dichiara rassegnato.

È quanto è emerso da un’indagine promossa da Found, condotta su cir-ca 1600 italiani, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, re-alizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un mo-nitoraggio online sui principali social

network, blog, forum e community dedicate, per scoprire quale rapporto hanno gli italiani con la temutissima prova costume.

Tanto odiata quanto temuta, la prova costume viene affrontata dagli italia-ni con diverse modalità. Il 53% delle persone affronta questo ostacolo ser-vendosi semplicemente di una die-ta, mentre il 43% vede la soluzione nell’aumento dell’attività fisica e il 37% ricorre alla consulenza di uno specialista nutrizionista o di un perso-nal trainer. Il 35% riduce nel quotidia-no le porzioni dei pasti, ma non vuole sentir parlare di dieta, mentre il 28% decide di affiancare dieta e movimen-to, in un giusto equilibrio. Ma quanto tempo impiegano gli italiani a prepa-rarsi? Il 24% identifica nella Pasqua la soglia ideale per iniziare a cambia-re la propria routine. L’11% dichiara di iniziare due mesi prima, il 17% un mese prima, il 5% nelle due settimane precedenti, solo una settimana per il 18%. Un 21% dichiara di mantenersi in forma tutto l’anno, mentre un 4%

inizia con la fine dell’inverno.

Quali sono le motivazioni che ci spin-gono ad arrivare preparati alla prova costume? Il 69% degli intervistati de-sidera sentirsi meglio con se stesso, mentre il 52% crede che un aspetto fisico migliore permetta di sentirsi più sicuri di sé insieme agli altri. Un numero minore, il 24%, si prepara per abitudine, come una sorta di rituale, mentre il 46% lo fa per combattere le proprie insicurezze. Il 42% vuole es-sere al meglio della forma per evitare le critiche degli altri, mentre un 21% lo fa perché spera di incontrare l’ani-ma gemella.

Concludendo, come pensano di ar-rivare gli italiani a questo appunta-mento? Il 32% dei soggetti è sicuro di arrivare pronto, nel suo peso forma ideale, il 33% invece pensa di fallire. La percentuale più alta è di quelli che resteranno in bilico sino all’ultimo, il 35% degli italiani infatti non è sicuro di farcela.

LA proVA CoSTumE?un InCubo pEr gLI ITALIAnI

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Per più di metà degli italiani è fonte di ansia e stress

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Psicologia

Essere felici non è solo una questione personale, legata a quello che si possiede. Secon-

do le istituzioni economiche è qualco-sa di più scientifico: si può calcolare il benessere di una nazione e tradurlo in un rapporto annuale che affianca il PIL. Perché essere felici ci fa stare meglio, ci fa occupare del prossimo, cresce la soddisfazione personale e collettiva e, di conseguenza, aumenta la ricchezza dello Stato.

Secondo gli ultimi dati il nostro Pa-ese è sceso al 50° posto nella classi-fica dei paesi a maggiore benessere. Se non siamo noi la nazione con il tasso più alto di felicità è comunque dietro l’angolo: è la Svizzera, infatti, è il Paese più felice del mondo stan-do al World Happiness Report, la classifica stilata dalla Nazioni Unite che analizza vari parametri in 158 nazioni prendendo in considerazio-

ne indicatori tra cui il Pil procapite, l’aspettativa di vita, la solidarietà, le politiche del welfare ma anche il li-vello di corruzione.

Tutto questo costituisce il FIL, ovve-ro la Felicità Interna Lorda, una scala che affianca il tradizionale PIL. Ed è una cosa tremendamente seria, per-ché quando questa combinazione di fattori è presente in una comunità, la gente vive più a lungo, è soddisfat-ta della propria vita, produce di più. Ed è un carburante, il benessere per-sonale, l’ottimismo, che mette le ali anche all’economia, innescando un circolo virtuoso.

Al secondo posto dopo la Svizzera, si piazza l’Islanda, seguita dalla Da-nimarca e dalla Norvegia, quinto è il Canada. Dopo ci sono Finlandia, Paesi Bassi, Svezia, Nuova zelanda. Per arrivare al nostro Paese, bisogna

scendere quasi a metà classifica, al cinquantesimo posto. Rispetto ai pas-sati rapporti, la Grecia è la Nazione che ha visto il calo maggiore, preci-pitando al 102° posto, arretra anche la Spagna, ma frena fino alla 36esi-ma postazione. La Gran Bretagna è 21esima in classifica, la Germania 26esima, la Francia 29esima.

Nella top ten non ci sono nemmeno gli Stati Uniti, che pure il “diritto alla felicità” lo hanno scritto nella loro Costituzione: si fermano in 15esima posizione. In fondo alla classifica, otto dei dieci Paesi più infelici si tro-vano nell’Africa sub-sahariana. La bandiera nera va al Togo, preceduto di poco dal Burundi, e ancora da Si-ria, Benin e Ruanda.

FELICITà InTErnA LorDA È un indicatore che misura la felicità di una nazione:l’Italia in questa classifica si trova solo al 50° posto

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