VITERBO Sala Almadiani 02-10 Dicembre 2017 5 · - Finalist LensCulture Exposure Awards 2017 - IWMF...

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COMUNE DI VITERBO Q40/2017 Francesco COMELLO L’ISOLA DELLA SALVEZZA Nadia SHIRA COHEN YO NO DI A LUZ Cristiano MORBIDELLI UN PASSO INDIETRO Luciana PETTI GRAFFI MAGAZZINO 120 ACCOGLIERE ORARI FERIALI 16.30 - 19.30 FESTIVI 10.30 - 13.00 16.30 - 19.30 VITERBO Sala Almadiani 02-10 Dicembre 2017 5 a

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COMUNE di VITERBO

Q40/2017

Francesco COMELLO L’ISOLA DELLA SALVEZZA

Nadia SHIRA COHEN YO NO DI A LUZ

Cristiano MORBIDELLI UN PASSO INDIETRO

Luciana PETTI GRAFFI

MAGAZZINO 120 ACCOGLIERE

ORARIFERIALI 16.30 - 19.30FESTIVI 10.30 - 13.00 16.30 - 19.30

VITERBO Sala Almadiani02-10 Dicembre2017

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2 VITERBO FOTOGRAFIA 2017

ATTIVITÀ SVOLTE:2005 · Reportage “47a Fiera del Vino” - Mon-

tefiascone (30 Luglio - 15 Agosto)· Collettiva “Passeggiando il Medioevo”

8-11 Settembre Cinema Alberini di Orte.2006· Collettiva “Immagini Doc” 1-21 giugno

Rocca dei Papi - Montefiascone · 18 Giugno Estemporanea “Viterbo da

vicino e da lontano”· Collettiva “I Ragazzi di Bucarest” (14

Dicembre- 6 Gennaio 2007) ex Chiesa di S. Egidio - Viterbo

2007· 2° premio all’11° Trofeo di Fotografia

Circoli F.I.A.F. del Lazio - Anguillara Sabazia (RM)

· Collettiva “M120…punti di vista” 16-23 Dicembre Viterbo.

2008· Partecipazione al progetto nazionale

FIAF e CIFA “Immagini del Gusto”: sele-zione di tre soci per la mostra nazio-nale con pubblicazione sul catalogo.

· Collettiva ”Guardare con Gusto” 30 Mag-gio - 8 Giugno al Bltiz Caffè - Viterbo.

· Collettiva “La strada” 21-28 Dicembre - Sala Almadiani Viterbo.

· 1°premio con il maggior numero di opere ammesse e 1° premio come migliore autore assoluto al 12° Tro-feo di Fotografia Pacifico Spadoni Circoli FIAF Lazio- Nerola (Roma)

2009· Organizzazione del Concorso foto-

grafico Nazionale “WALL”.· Collettiva “Lègami - Légami” 18-28

Dicembre - Sala Almadiani Viterbo.2010· Organizzazione del 2° Concorso foto-

grafico Nazionale dal titolo “Italia/Italiae

- tutte le declinazione di una identità”.· Collettiva “Frammenti di Viterbo” 30

Giugno- 17 Luglio ex Chiesa di San Salvatore - Viterbo.

2011· Collettiva “Fondi di Magazzino” 4-9

Gennaio - Sala Almadiani Viterbo.· Partecipazione al progetto nazionale

FIAF “Passione Italia - 17 Marzo 2011 Una Giornata Italiana”: selezione im-magini tre soci per la mostra nazio-nale e pubblicazione su catalogo.

· Collettiva “Raccontami” 30 Giugno - 6 Luglio Viterbo

· Collettiva “17 Marzo 2011 Una Giornata Italiana” 17- 24 Settembre Libreria del Teatro - Viterbo.

· Collettiva “Energie” in collaborazione con l’Associazione Vitersport 1-9 No-vembre Sala Almadiani - Viterbo.

2012· Organizzazione workshop di reporta-

ge 27-28-29 Gennaio con il fotografo Giovanni Marrozzini

· Partecipazione al progetto nazio-nale FIAF “ Itaca storie d’Italia” con selezione portfolio di tre soci per la mostra nazionale Bibbiena e pubbli-cazione su catalogo.

· “Viterbo Fotografia Dicembre 2012” 9-16 dicembre: 16° Convegno Circoli del Lazio - Sala Regia del Comune; esposizione portfoli 5° trofeo Paci-fico Spadoni circoli Lazio. Fotografi ospiti: Silvano Monchi ”Working hard”, Gabriele Rigon “Le missioni spaziali di Paolo Nespoli”; Walter Selva “Riflessi”, collettiva del M120 “Fine di un mondo”.

2013· Organizzazione di “Lezioni di fotogra-

fia” alla 2a C. - Istituto Comprensivo Grandori di Viterbo, con mostra finale

· Organizzazione workshop “Terra Ma-dre” con Giovanni Marrozzini 18-19-20 ottobre.

· “Viterbo Fotografia Dicembre 2013” 13-19 dicembre Sala Almadiani Viter-bo. Collettiva M120 “Fotografi DiVersi” - Fotografi ospiti: Edoardo Montaina “The delicate hints of our life”, Gio-vanni Marrozzini “Gran Via”

2014· Incontro con il fotografo Enrico Ge-

novesi sul reportage sociale.· “Viterbo Fotografia 2014” 6-14 dicembre

Collettiva M120 sul “Ritratto”, Fotografi ospiti: Enrico Genovesi “Femina rea”, Fabio Moscatelli “Fronte del porto”

2015· “Antartide il sesto continente”: con-

ferenza e proiezione foto di Umberto Gentili

· “Viterbo” e “Viterbo OFF” 5-13 dicem-bre. Collettiva M120 sulla città di Viter-bo, esposizione dei tre portfolio sele-zionati nel concorso “Viterbo OFF”.

2016· Incontri: Marco Nicolini“Fotografia di

paesaggio”; Massimo Agus “Ritratto ambientato e identità culturale” e “Fo-tografia e cibo: uno strano incontro”.

· Adesione al progetto nazionale F.I.A.F. “Tanti per Tutti” sul volontariato italia-no. Le immagini dei soci del M120 sono state tutte selezionate per la realizza-zione del libro, la Mostra nazionale di Bibbiena e la Mostra locale a Viterbo.

· Evento “PTA - Photoclub Twinning Acti-vities” - Stadio “Nando Martellini” Terme di Caracalla - Roma: incontro Circoli “Photosophia” (RM), “Magazzino120” (VT) e “Pixel Ocean” (RM). Il M120 ha presen-tato il libro “Aspromonte” dei soci Carlo Panza e Michele Furci.

Il Gruppo Fotografico MAGAZZINO 120 è un’Associazione Culturale, senza scopo di lucro, affiliata alla F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). Nasce a Viterbo nel marzo del 2005 da un gruppo di fotoamatori con in co-mune la passione per la fotografia, non solo intesa come “mezzo di svago”,

ma soprattutto come elemento portante per l’educazione e la comunicazione visiva. Magazzino 120 è il nome tecnico del dorso porta pellicola delle macchine fotografiche professionali medio formato: metaforicamente, quindi, l’Associazione è un contenitore che raccoglie le esperienze, le capacità e la creatività di più persone unite dal desiderio di “raccontare” attraverso la fotografia. L’Associazione ha come obiettivo la promozione delle potenzialità della fotografia in quanto veicolo di comunicazione so-ciale, memoria e narrativa. Il nostro intento è quello di organizzare, a livello locale e nazionale, mostre, concorsi fotografici, seminari di studio e approfondimento sulle tecniche fotografiche e dibattiti sulla cultura della fotografia.Crediamo che a beneficiare di tali attività debba essere anche la collettività, che vorremmo partecipe per una più profonda conoscenza del valore culturale di un fermo immagine in continuo movimento.

La chiamano “L’isola della salvezza” gli abitanti di questa comunità nascosta e silenziosa. Quando ci passi vicino, sulla trafficata strada che da Mosca porta a Yaroslav, quasi non ti accorgi della sua esistenza, eppure è un centro spirituale, educativo e culturale unico in tutta la Russia. Fondata nei primi anni 90 da un prete ortodosso, doveva essere inizialmente una confraternita di una trentina di persone, riunite per vivere insieme secondo i principi del vangelo e dei santi padri. Con il tempo è diventata una comunità che oggi accoglie 300 ragazzi, molti dei quali disadattati o con problemi familiari. Niente Tv, internet, cellulari e niente denaro, considerati mali della società. Si zappa la terra, si studia, si balla. Si forgia l’anima e si allena il corpo. I valori supremi sono Dio e la patria. Un’utopia educativa fuori dal mondo ma immersa nella storia, dove l’impegno di tutti per un cambiamento individuale e crescita armoniosa mantiene viva la speranza.Anno 2014 - 2015.

Biografia

FRANCESCOCOMELLO L’ISOLA DELLA SALVEZZA

Francesco Comello è nato a Udine nel 1963. Dopo aver fre-quentato la Scuola d’Arte, si diploma e comincia a lavorare nel campo della grafica pubblicitaria e dell’illustrazione. Fin dal tempo della scuola si appassiona di fotografia, ma solo in questi 10 anni intensifica il suo interesse, con l’intento di produrre dei racconti fotografici. Per far questo compie

dei viaggi che lo mettono in contatto con realtà lontane e culturalmente diverse dalla sua. Partecipa a numerose esposizioni nazionali ed internazionali. Nel 2016 vince il pri-mo premio al World Report Spot Light Award e quest’anno il terzo premio al World Press Photo, categoria Daily Life Stories.

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4 5VITERBO FOTOGRAFIA 2017 FRANCESCO COMELLO L’ISOLA DELLA SALVEZZA

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7NADIA SHIRA COHEN YO NO DÍ A LUZ

NADIASHIRA COHEN YO NO DÍ A LUZ

Il divieto di aborto in El Salvador nell’epoca di Zika

Il tema di quando inizi la vita umana è oggi uno dei più controversi del nostro mondo. Ci sono 66 paesi che vietano l’aborto in quasi tutte le circostanze, anche se più o meno tutti escludono i casi in cui la vita della madre è in pericolo. Ma in sei di queste nazioni, non ci sono eccezioni. Questa drammatica repressione dei diritti riproduttivi in El Salvador, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Cile, Malta e Vati-cano vieta la pratica anche in situazioni di stupro, incesto, feto malato o rischi per la vita della madre.All’inizio di quest’anno, nella fase critica della diffusione della malattia trasmessa dalla zanzare Zika, il Ministero della Salute salvadoriano ha raccomandato alle donne di astenersi dalla gravidanza per quasi due anni. La dichiarazione è stata accolta con indignazione dal momento che le donne in El Sal-vador sentono che la responsabilita delle proprie vite riproduttive appartiene a loro. Le donne incinte in El Salvador oggi affrontano una serie di sfide dal virus Zika, legato alla condizione di microcefalia nei neonati, alla minaccia costante della violenza dei gruppi criminali. Molte sono le vittime di stupri, spesso associati alle iniziazioni della banda, così come è alto il numero degli incesti, che in molti casi, in modo allarmante, riguarda bambine tra i 10 ei 14 anni. Più della metà di tutti i suicidi riportati sono di adolescenti gravide. Tuttavia, la minaccia più importante per i diritti riproduttivi delle donne è di gran lunga il divieto penale di Stato per l’aborto. Da quando nel 1998 in El Salvador è entrato in vigore il divieto assoluto d’aborto, circa 150 donne sono state processate. I medici e gli infermieri negli ospedali pubblici sono tenuti dalla legge a segnalare eventuali alterazioni sospette alle autorità con pene che possono portare dai 6 mesi ai 7 anni di carcere. È la classe più povera delle donne che soffre di più, poiché i medici in ospedali privati non sono tenuti a fornire informazioni. In alcuni casi si arriva persino a condanne fino a 50 anni di reclusione per vite che essenzialmente non sono ancora nate. Sono co-nosciute come “Mata Niños”, circa 25-30 donne imprigionate, che scontano pene dai 30 ai 50 anni con l’accusa di omicidio per l’uccisione dei loro figli appena nati. I persecutori vanno contro l’evidenza della scienza, accusando le donne di volersi disfare dei loro bambini prematuri, creando un ambiente dove le donne possono essere perseguitate anche per aborti naturali. Una donna che contrae Zika durante la gravidanza non solo si preoccupa per il benessere del figlio non ancora nato, ma anche per l’aumentato rischio di abortire e il successivo sospettato ed eventuale accusa di aborto intenzionale. Ma in fondo Zika è forse l’ultima di molte preoccupazioni femminili in El Salvador.

Biografia

Premi e riconoscimenti:- Finalist LensCulture Exposure Awards 2017- IWMF Adelante Fellow-Honduras 2017- IWMF Adelante Fellow El Salvador 2016- Nominated for Prix Prictet 2010, 2015- Finalist for Manuel Rivera-Ortiz Foundation Grant 2014- Shortlisted for Fotograficasa Photographic Residency

2014- Shortlisted Ted Fellowship 2014- Nominated for Magnum Foundation Emergency Fund

2014- Nominated for Magnum Foundation Emergency Fund 2011- Pulitzer Center on Crisis Reporting Travel Grant: Toxic Eu-

rope, 2011- Circolo Fotografico Sannita: Best Emerging Photographer,

2010- Fotoleggendo 2008- Portfolio Italia 2008

Mostre:BRUTTO MALE- Pallazo delle Arti, Naples 2017TERRA VERMELHA- Lodi Festival, 2015GLOBAL GOODS LOCAL COSTS, PULITZER CENTER- DC Foto Festival, Washington DC, USA 2012LOVELY SEA- Kazakhstan Embassy Rome, Italy, 2011- B>Gallery, Rome, Italy, 2011A PRIVATE WAR AMONG BROTHERS- Cerami Gallery 2010: Charleroi, Belgium- B>Gallery 2011: Rome, ItalyUNDER THE BRIDGE (GROUP SHOW)- Cerami Gallery, Charleroi, Belgium, 2010ONIONTOWN- B>Gallery, Rome, Italy, January 2009- Centro Italiano della Fotografia d’Autore: Bibbiena, Italy,

April 2009- Galleria FIAF: Torino, Italy, February 2009- Festival Foiano, Italy, October 2009

Nadia Shira Cohen è nata a Boston nel 1977, e da subito mo-stra una grande curiosità per il mondo e per l’ignoto. I suoi genitori, entrambi artisti, hanno per primi nutrito la crea-tività di Nadia. All’età di 15 anni le è stato diagnosticato un cancro e, allo stesso, ha ricevuto la sua prima macchina fo-tografica. Ha iniziato a documentare la sua trasformazione fisica attraverso ritratti di sé e dei suoi coetanei in ospeda-le. Ha continuato a seguire la sua passione per la fotografia presso l’Università del Vermont, con un semestre all’estero presso la Scuola SACI di Firenze, Italia. La sua naturale cu-riosità l’ha portata al fotogiornalismo. Nadia ha iniziato a lavorare come fotografa a New York poco dopo aver finito i suoi studi universitari, principalmente come fotografa in-dipendente dell’Associated Press. Sentendo la necessità di capire il mondo sommerso dell’industria del fotogiornali-smo, Nadia ha iniziato a lavorare per la Sipa Press dove ha rappresentato l’opera dei fotografi giornalistici più apprez-zati dell’agenzia. Nel 2005 Nadia ha continuato a lavorare presso l’agenzia di foto di fama mondiale VII con alcuni dei

fotografi più talentuosi e sensibili del mondo. Dopo esse-re stata inizialmente parte dell’ufficio di New York, Nadia è diventata direttore delle vendite e dei progetti del Nord America e poi è diventata direttore di progetti speciali. Nel 2014 Nadia è diventata fotografa ufficiale per il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Si è stabilita a Roma dal 2007, dove ha lavorato con passione al raccontare le vite di persone che la affascinano, per le quali sente affinità ed empatia ed un desiderio di diffonderne le storie.

Oggi Nadia è una fotogiornalista freelance ed una cor-rispondente per The New York Times. Lavora spesso in America Latina, Haiti, Kazakistan, Congo, Ruanda e Kosovo, concentrandosi sui diritti umani, i diritti riproduttivi, le que-stioni ambientali, i disastri, la rivoluzione e la migrazione tra i tanti temi. Il suo lavoro è stato esibito a livello internazio-nale ed è membro del IWMF nonché vincitrice di un fondo del Pulitzer Center for Crisis Reporting per il suo lavoro sulle miniere d’oro in Romania.

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8 9VITERBO FOTOGRAFIA 2017 NADIA SHIRA COHEN YO NO DÍ A LUZ

FRANCESCOCOMELLODomenica 3 dicembreore 10.30

NADIASHIRA COHENDomenica 3 dicembreore 15.30

GLI INCONTRI DI VITERBO FOTOGRAFIA

GLI INCONTRI SONO GRAUITI E SI TERRANNO IN VIA DEL COLLEGIO, 2 - VITERBO

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11CRISTIANO MORBIDELLI UN PASSO INDIETRO

CRISTIANOMORBIDELLI UN PASSO INDIETRO

Avanzare alla ricerca di un perenne movimento; stazionare rappresenta un male dal quale fuggire. Questa è la nostra società dinamica, ma forse non più sostenibile mentalmente/fisicamente. Perchè allora non fare un passo indietro? Proprio come Stefano, ex carrozziere di 45 anni, che lasciando il suo posto di lavoro ad Asti ha intrapreso un viaggio lungo l’Italia come “volontario anti-degrado”. Il suo scopo è quello di entra-re in luoghi abbandonati lasciando, dopo la sua partenza, dei posti migliori. Questo percorso itinerante lo ha portato l’anno scorso nei pressi del lago di Bolsena. Proprio dal suo soggiorno nella Tuscia è nato que-sto reportage di un anno che ha seguito Stefano durante la sua permanenza nel viterbese. Senza acqua corrente, corrente eltettrica, nè gas, Stefano ha conquistato ogni singolo giorno attraverso il suo lavoro e la sua curiosità. Non è stato facile, specialmente in inverno, ma la volontà di assaporare un tempo lento, a noi sconosciuto, ha condotto e sta alimentando il cammino di questa persona fuori dagli schemi sociali.

BiografiaCristiano Morbidelli nasce a Viterbo nel 1982. Grazie ad una grande passione, che gli viene trasmessa dal padre, inizia nel 2007 la propria sperimentazione del mezzo fotografico. Si laurea in Filologia moderna, indirizzo Scienze delle lettere e della comunicazione multimediale, con una tesi magistrale dal titolo “Usi e funzioni sociali dell’autoritratto fotografico: autofocus sul sé“. Con questo elaborato ha cercato di appro-fondire la necessità dell’uomo moderno di veicolare attra-verso la fotografia la propria immagine. Tematiche affronta-te anche al di fuori dell’ambito universitario in alcuni incontri

organizzati da diverse associazioni fotografiche. Grazie ad un libro in regalo viene a contatto con la fotogra-fia di strada e inizia il suo percorso autoriale con la volontà di raccontare il quotidiano.

Premi e riconoscimenti:Ha ricevuto pubblicazioni su riviste e fanzine online. Ha allestito mostre personali e partecipato ad esposizioni col-lettive in Italia e all’estero.• Finalista al Miami Street Photography Festival MSPF 2016• Finalista al Photographic Festival ImagOrbetello 2016

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13LUCIANA PETTI GRAFFI

LUCIANAPETTI

GRAFFIPadiglione Conolly Ex Ospedale Psichiatrico - Siena

Ho conosciuto Gerico,ho avuto anch’io la mia Palestina,le mura del manicomioerano le mura di Gerico,e una pozza d’acqua infettataci ha battezzati tutti.Lì dentro eravamo ebreie i Farisei erano in altoe c’era anche il Messiaconfuso dentro la folla:un pazzo che urlava al cielotutto il suo amore in Dio…

Alda MeriniDA LA TERRA SANTA

BiografiaSenese, designer di professione nel mondo variegato del vino, da anni si diletta in varie arti, come il canto, il disegno e si avvicina alla fotografia dopo anni di collaborazione gra-fica con famosi fotografi, con la voglia di provare a raccon-tare attraverso le sue ”immagini” se stessa ed il mondo in cui si muove. Ha partecipato attivamente a numerosi wor-kshops con nomi importanti come Sandro Santioli, Bruno Bruchi, Antonio Manta, Marianna Santoni e Giovanni Mar-rozzini che l’ ha introdotta all’interno del suo progetto Itaca con il portfolio “16 - abitanti di Murlo”. Da quel giorno sono arrivati molti premi a concorsi italiani ed esteri e vittorie

importanti in rassegne di Letture Portfolio; a Rosignano nel 2013 con “Padiglione Conolly” e nel 2014 con “Crisalidi” , sempre nel 2013 a Sestri Levante è stata finalista a Portfo-lio Italia con il progetto ”Graffi”, nel 2015 con “Petti’s Circus” a Sasso Ferrato e Trieste, nel 2016 il lavoro “Suor Ginetta & Friends” è stato selezionato per la mostra nazionale di “Tanti per Tutti” sul Volontariato. Nel 2016 è stata eletta Fo-tografo dell’anno 2016 per la Toscana con il progetto “Petti’s Circus”.Alcune sue foto sono state pubblicate su riviste e libri a tiratura nazionale.

Indifferenza, privazione dell’io e di ogni forma di riconoscimento dell’identità sono le parole che possiamo usare per descrivere la condizione degli uomini abbandonati, emarginati e confinati in una nullità esistenziale.Con il mio lavoro ho cercato di restituire loro una dignità negata, in nome di tutti quelli che, ancora oggi, costringiamo a vite invisibili.

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15MAGAZZINO 120 ACCOGLIERE

ACCOGLIERE

“Accogliere”: ricevere e in particolare ricevere nella propria casa, ammettere nel proprio gruppo, tempora-neamente o stabilmente. Un tema dibattuto che spesso ci divide, ci isola in posizioni di pensiero è quello dell’accoglienza. Si parla di giustizia, uguaglianza, libera circolazione dei popoli, guerra, fame, povertà. Noi del Magazzino120, con questo lavoro, non abbiamo voluto parlarvi nulla di tutto questo. Ci piacerebbe che voi volgiate lo sguardo verso una realtà che funziona, che lavora, esercita e accoglie, che apre le porte a chi non ha più porte da chiudere, che sostiene chi non ha più gambe, che accoglie nel più profondo del suo significato. Dimenticate i numeri, le nazionalità, gli euro, osservate gli uomini.Le fotografie sono state realizzate dai soci Paola Burla, Maurizio Di Carlo, Vittorio Faggiani, Michele Furci, Cosimo Gravina, Roberto Laurenti, Antonino Morabito, Carlo Panza, Rosanna Papalini e Marco Terzoli presso Gruppo INTERcasa Gea nella sede di Montefiascone (VT), di San Lorenzo Nuovo (VT) e in alcune case accoglienza di Viterbo.