Visto da l'Altraitalia

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visto da l’altraitalia la voce e l’immagine degli italiani nel mondo www.laltraitalia.eu l’altraitalia Fr. 4.20 Euro 4.00 numero 24 - novembre 2010 ECONOMIA Fiducia ed economia

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La rivista mensile dedicata agli italiani all'estero

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ECONOMIAFiducia ed economia

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Asma e allergiaprovocate dall'umidità

L'umidità favorisce le malattie del sistema respiratori

L'umidità favorisce i microrganismi come batteri e funghi, inparticolare quelli filamentosi come le muffe, che proliferano quandoè presente un livello di umidità elevato. L'inquinamento dell'aria daparte di questi organismi ha effetti sul sistema respiratorio, provocaallergie e asma, ma anche disturbi a livello del sistema immunitario.Al fine di ridimensionare questi effetti, è necessario eliminarel'umidità persistente e la crescita di microrganismi sulle pareti degliedifici. I sistemi d'identificazione di un'eccessiva umidità o dellacrescita di microrganismi sono molteplici. Tra questi: la presenza dicondensa sulle superfici, la crescita di muffe, l'odore di muffa e lapenetrazione di acqua. Grazie al rivoluzionario sistema diasciugatura dei muri MTS, è oggi possibile eliminare definitivamentee con la massima efficacia l'umidità presente nelle pareti sia esterneche interne. Questo sistema consente di neutralizzare la risalitacapillare dell'acqua sfruttando il principio elettromagnetico dellainversione di campo che, respingendo le molecole di acquamediante l'uguaglianza polare, favorisce l'asciugatura dei muri. LaMTSys GmbH è riuscita ad eliminare in diversi edifici la risalitacapillare dell'umidità nei muri. L'azienda svizzera, nel corso dei suoioltre 20 anni di attività, è intervenuta con successo sui muri dinumerosi di edifici sia moderni sia antichi.

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SOCIETÀL’uomo tecnologico 27

Volevo essere un campioneAuditel 32

CULTURALe incantevoli magnificenze delterritorio pugliese 10

MODAMarina Spadafora: la bio etica può“Cangiari” il mondo 13

TURISMOTurin 16

FRECCIATINEBerlusconi ... e poi? 18

La mafia non esiste 38

ITALIANI NEL MONDOContinua il viaggio di“In my prison”di Alessandro Grande 20

RACCONTIMorte 30

Aberglauben, oder die Macht derschwarzen Katze 34

ECONOMIAFiducia ed economia 28

BENESSERE E SALUTELa Valeriana 42

ENOGASTRONOMIAIl peperone 35

Mettiamoci a tavola 40

ASTROLOGIAL’oroscopo del mese 44

l’altraitaliaSOMMARIO

PERSONAGGILeonardo Zanier 4

CHIARAMENTE ... NO

CINEMA

7

The Social Network 8

CALENDARIO LAVAZZA 2011Falling in love in Italy 20

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"

", così il presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, si era espressocelebrando al Quirinale l'8 marzo. Equanto aveva ed ha ragione il Presidentedella Repubblica!Nei giorni scorsi durante un'importante occasione relativa alla miaattività, sono stata presentata, da un signore titolato, ma soprattuttoamico, come ... la bella giovanotta (avrebbe esordito nello stesso modose al posto mio vi fosse stato un uomo?). La sera successiva, un altrocomponente del genere maschile, conosciuto nel nostro ambiente comeuomo di grande sagacia, si chiedeva, facendola passare come battuta, cosaci stiano a fare al mondo le donne, facendomi poi i complimenti per comeguido, come se fosse un fatto straordinario. Il giorno dopo, ancora, un altrocomponente del così detto sesso forte, che ritengo si distingua tra gli altriper la sua intelligenza e sensibilità, paragonava, ovviamente in manierascherzosa, le oche (che pare percepiscano le onde sismiche del terrenoprima di un terremoto) alle donne, domandandosi come mai queste ultimenon le avvertano. Lo stesso giorno, partecipando ad un appuntamentopolitico di una certa importanza notavo che, su una quarantina dimilitanti , erano soltanto sei le presenze femminili. Tutto questo mi haportato a riflettere. Le nostre madri e le nostre nonne hanno dovutocombattere contro forme chiare ed evidenti di sopraffazione maschile.Sono state battaglie dure e il fatto che fino a poco più di 60 anni fa le donnenon potessero votare, chiarisce meglio di ogni altro ragionamento quantastrada sia stata fatta da allora. Mi sembra che quello contro cui ci si scontraora è un maschilismo diverso, più sottile, più nascosto. Oggi come oggi, ladonna che si trovi ad avvertire disuguaglianza, ottiene spesso una rispostaalle sue rivendicazioni del genere:

? Il messaggiosvalutativo e di disuguaglianza è implicito. Le donne lavorano sì come gliuomini, ma per lo più passa sotto silenzio che per le stesse identichemansioni guadagnano molto meno degli uomini. Le donne possono farepolitica o arrivare ai vertici delle aziende, ma chissà per quale stranomeccanismo la loro presenza, percentualmente, è minima, nonostante lefamose quote rose che io detesto (donne al comando si, ma per merito e nonperché si devono rispettare le percentuali). Oggi come oggi, quasi nessunopiù si sognerebbe di affermare, seriamente, che una donna è inferiore permotivi biologici o psicologici, eppure la dominanza maschile è ancora benpresente, ma impalpabile e nascosta nelle pieghe di un'apparenteuguaglianza, e per questo, più difficile da eliminare. Prova ne è che assisto(ahimè), come dicevo prima, ad una continua perseveranza di piccole evelate svalutazioni del genere femminile. Certo che siamo diversi! Ma se cipensiamo bene possiamo avere, unendoci, tutti gli strumenti per vivere estare bene insieme. La strada per raggiungere il traguardo di parità deve epuò essere percorsa insieme agli uomini, assieme a quelli davverointelligenti, a quelli consapevoli che una maggiore parità portainevitabilmente ad una società migliore.

Le distanze si sono accorciate, ma siamoancora molto lontani da un traguardo diparità

Ma come? C'è totale uguaglianza! Ledonne lavorano, gli uomini le aiutano di più con la casa e si occupano anche deifigli. Insomma, sei completamente fuori tempo, l'epoca del maschilismo non esistepiù. Contro cosa vuoi combattere se vivi in un Paradiso terrestre

l’altraitaliadi Maria C. Bernasconi

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Il maschilismo nascosto

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In questo presente dove la comunicazione e i social mediafanno la parte del leone, dove facebook conta ormai oltremezzo miliardo di affiliati e tutti i mezzi di contatto hannodato vita alla rivoluzione digitale che ci affascina e ci irritaallo stesso tempo, ho spesso la sensazione che l umanità - nelsenso di caratteristica intrinseca dell essere umano - si siapersa nei meandri della fiction.

Legotrip è all ordine del giorno, la solidarietà sembra essere un concetto obsoleto e l illusioneche la tecnica ci avvicini nel modo riduttivo della sintesi verbale ha a mio parere seppellitol autocoscienza e ci ha in parte allontanato dal nostro essere. Questa esperienza di vita,casuale o no che sia, spero faccia riflettere sui nostri sogni e le nostre paure e ci riconduca,almeno in parte, alla fragilità del nostro esistere.

F uga verso il paese felice, dove ognuno è giovane e bello. E pieno d'amore.Il compagno di viaggio sedeva al sole; un sole interrotto ritmicamente dalla barra lucida delfinestrino. Compagno per modo di dire, visto che non disse una parola. Meglio casualeviaggiatore. Se ne stava accucciato come chi non ha valore. Gli occhi non curiosavano;vedevano, coperti ogni tanto dalla mano, che voleva proteggerli dalla luce. Aprì una lattina dibirra e gli occhi guardarono: guardarono quel foro circolare di alluminio ed il liquido abollicine come se si trattasse di un pozzo senza fondo.

Fuga verso il paese al di là del mare, dove non c è tristezza ma fanciullezza eterna.Il compagno di viaggio bevve; la birra non entrava in lui, ma lui in un liquido denso evischioso, scuro, torbido. Vi si lasciò trasportare senza reagire: non abbandonato,consenzientemente rassegnato.

Fuga verso il paese degli androidi, dove tutto è modulare e intercambiabile.Il treno affilava alberi e sfiorava piloni; si illuminava di luce e spariva in un tunnel. Ma lui, ilviaggiatore, se ne stava con la mano sulla bocca a fissare un punto inesistente, a sfogliarequadri di ricordo. Non era il suo mesto aspetto l insolito, bensì la carica involutiva indirizzataal mondo che gli stava intorno.

Entrò un piccolo cane dalla porta aperta dello scompartimento. Una voce di donna nelcorridoio disse a qualcuno che il cane tremava, forse per paura; e non rispose alla domanda diun altra voce che le chiedeva chi fosse il padrone. Il viaggiatore si scosse dal suo pianeta degliincubi e accarezzò quel cane che, con gli occhi impauriti, scrutava nello spazio ridotto trasedile e montante. Solo, gli occhi del cane erano vivi; angosciati, brillanti, impauriti ma vivi.Quelli del compagno di viaggio diafani, vicini per un attimo, poi di nuovo lontani, sull'orlodel nulla.

Fuggire per sempre nella terra senza dolore, dove il tempo è senza tempo. Il viaggiatore siavvolse la sciarpa bianca intorno al collo quando il treno rallentò e tetti grigi riempironol orizzonte. Coprì solo in parte una lunga ferita appena rimarginata che da una mascellaraggiungeva l'altra. Fece una smorfia inconsapevole allorchè tentò di celare anche il labbroinferiore, ormai inesistente e il foro che c`era al posto del mento .

Io stesso, trascinato dalla velocità e forse arroganza della mia vita relativamente fortunataammetto, forse con un po di vergogna di aver impiegato tempo per riumanizzarmi escendere nei meandri della mia anima ed esplorarla con occhi nuovi: ne è valsa la pena, se nonaltro perchè mi sono reso conto di essere un fragile essere umano che ha bisogno di ricevere edare amore.

di Gianni Lorenzo Lercari

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Il 21 di ottobre scorso, durante le celebrazioni della Xsettimana della Lingua Italiana nel mondo,l'Università di Basilea ha avuto il piacere di ospitarela conferenza dello scrittore di origine friulanaLeonardo Zanier, noto fin dai lontani anni 60 come ilPoeta dell'emigrazione.

Ma Zanier, come ben sanno coloro che lo hanno letto elo leggono, non è solo il cantore ironico della rabbia,delle speranze, delle gioie, dei dolori, delle lacrime,del crudo realismo dell'universo umano in diaspora.Non è solo il coniatore ironico/istrionico di nuove eaffilate parole. In lui convivono - quasi naturalmente -due anime: quella del sindacalista e quella delloscrittore impegnato sul fronte politico e sociale.Zanier, come tanti altri emigrati negli anni 50, ilconfine elvetico l'ha valicato a Chiasso

in un periodo in cui innumerosi locali pubblici della bucolica, neutrale epacifica Svizzera si poteva leggere a caratteri cubitalila scritta .

in fila, inmutande, col passaporto in mano

Vietato l'ingresso ai cani e agli italiani

Alcuni anni dopo la spoliazione dei suoi unici benimateriali, gli abiti che indossava, Zanier, che nelfrattempo si era intestardito nel voler capire i perché ei come di una Confederazione che non è solo dolce

l’altraitalia 4

PERSONAGGI di Marco Minoletti

come i suoi cioccolatini, si è visto confezionare unvoluminoso dossier personale presso il commissariatodi polizia zurighese.

E il Nostro, graffiante e sarcastico come le suetaglienti liriche, invece di cadere nelle trappole delrisentimento ha visto bene di farsi spedire da Berna ilproprio dossier personale prima che, per disposizionegovernativa, fosse mandato al macero insieme allepile di scartoffie, ormai inutili, che raccoglievano lacronaca quotidiana degli agitatori e degli attentatorialla sicurezza nazionale. Così ..., per ricostruire untassello della propria vita o per la semplice curiositàdi sapere che cosa aveva fatto il giorno X all'ora Y, vistoche lui stesso se l'era dimenticato!

Zanier è un autore, e non è l'unico (si pensi a Pasolini,tanto per citarne uno), che scrive e ri-scrive i propritesti trasformandoli, di volta in volta, in qualcosa dinuovo e originalissimo. Persino quando tradisce le suestesse liriche voltandole in altre lingue finisce perprodurne delle nuove. L'ultima pubblicazionedell'autore ne èl'ennesima conferma. Anche sul concetto di identità,volàno di quest'ultima fatica, si potrebbe aprire uninteressante dibattito sull'autore.

Zanier scrive in friulano e dunque, parafrasandoHannah Arendt, saremmo portati a concludere cheanche per il nostro autore la lingua maternarappresenta il nucleo incandescente della propriaidentità. Oppure come faceva notare dall'esilio JosephBrodsky, citato da Maurizio Chierici nell'illuminanteprefazione al libro,

. Ma non è così!

Zanier a più riprese nelle sue liriche strapazza lebanalità di base che avvolgono e supportano ilconcetto di identità declinato ad uso e consumo dellosfruttamento - anche semantico - dell'uomo sull'uomonella società del dominio reale del capitale, a livelloplanetario. Finisce così col mettere in discussione nonsolo il concetto di identità, ma anche quelli di patria,nazione, confine. Quasi che per lui, pur così attaccatoalla propria parlata al punto da farne lo strumentoprincipe della sua attività di poeta e prosatore, ilconcetto di identità lo si debba costruire - qui e ora - aldi là della lingua d'origine. Partendo, cioè, dalla fluidasituazione in cui l'emigrato si trova, a dover

Allora vi diciamo alla nazione

la lingua resta l'ultima patria diprofughi ed emigrati

Foto di Luca Zanier

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scomporre e ri-comporre la propria identità insiemead altri esseri umani di diverso genere, colore di pelle,dialetto, lingua d'origine, razza, nazione diprovenienza. Zanier insomma, è riuscito a fare ciò cheogni vero poeta sa fare: trascendere l'hic et nuncdell'esperienza transeunte. Si è riscattato: hariscattato se stesso dalla condizione di emigrante (alscugnì emigrâ, su lis olmis dal pari e dal nono,direbbero gli amici della Carnia) e ha riscattato ilproprio idioma dalla condizione dialettale nella qualeanche una lingua come il friulano si riduce nelmomento stesso dell'emigrazione: uno scoglio alquale aggrapparsi invece di cominciare a nuotare nelmare incognito. Al contempo, come ha fatto notareTullio De Mauro, ha trasceso, con le sue liriche, quelche di arcadico e bellettristico che la poesia friulanaportava con sé: alta o bassa che fosse quella lirica,come molta poesia dialettale italiana, non si staccavada quella visione crepuscolare ed elegiaca, che sembraessere il frutto della vita di campagna (da Virgilio aBiagio Marin) quando a considerare la vita contadina(o la valigia di cartone dell'emigrante) c'è unintelletto di città.

Per fare ciò era necessaria, sembra dire la parabolaestetica e civile del poeta e traduttore, una lungaopera di ricodificazione, ripensamento, unaemigrazione da se stessi e dalle proprie radici, perritrovarle alla fine intatte ma trasfigurate. La stessaattività poetica di Zanier, la sua continua riscritturadei primi versi, specie quelli dell'esordio di «

» (e siamo, si noti, al 1960!), è ilripensamento estremo, l'adattabilità ai tempi del veropoeta, che sa che non esiste un senso ultimo, bensì unrincorrersi di senso. Così come la sua opera ditraduttore (e spesso dei suoi stessi versi) non è altroche l'adattabilità agli spazi, condizione cardinedell'esperienza di emigrante. Tutto è trasformazione,il nostro intelletto è trasfrontaliero, e non si ferma enon si deve fermare davanti ad alcun confine. Ildialetto carnico, posseduto fortemente dall'autore,come ebbe a notare in un'intervista, non è la sicurezzaalla quale aggrapparsi per costituire un rassicurantefogolâr furlan all'estero, bensì la base sulla quale,

come osservava Zanier, costruire solide fondamentadi conoscenza:

Alla fine di un'esperienza umana fatta di dolore esofferenza, la lingua carnica riappare trasformata,verklärt, trasfigurata. Mentre il poeta ci indica unavia per dare senso all'esperienza umana: non fermarsi,nemmeno sulle proprie opinioni e sicurezze, macontinuare a dubitare e ad abbattere i confini,andando " (come titola un suoracconto).

Libers ...di scugnî lâ

Se non sei padrone in maniera profondadi una lingua tua, le altre fai fatica ad apprenderle. Perchénon riesci a tradurre dentro la tua testa i concettifondamentali

a scuola di diverso

Numerosi critici letterari ti inquadrano come il poetache ha dato voce agli emigrati sfruttati e senza patria,altri, come ad esempio, O. Burelli, considerano i tuoversi la massima espressione dell'attuale liricafriulana. Come si conciliano l'uso di un idiomaaccessibile ai pochi con l'esito civile delle tue liriche?

Nelle tue liriche si mescola un bisogno quasi radicaledi andare oltre i limiti imposti dalla società capitalista,- che ci relega nel ruolo di stranieri-stagionali anche inpatria -, con un legame quasi stifteriano con la tua terrad'origine, con la tua Heimat. Un bisogno di socialismoe di abbattimento delle barriere nazionali che peròfinisce per far cozzare il naso contro i confini erettidagli odori degli alti pecci millenari. Come coniugarela libertà per tutti con i profumi di un luogoparticolare?

In “ ” ad un certo puntotratti della scrittrice ungherese Agota Kristof. Nelcorso di un incontro/intervista con lei affermi: “

...” Per associazione hodovuto pensare ad uno dei concetti che più volte haiattaccato nelle tue poesie; quello di identità! Qualisono secondo te le basi su cui poggia l'identità di unindividuo nell'era della globalizzazione?

Gli idiomi accessibili a grandi moltitudini sono pochissimi.L’italiano è parlato da una frazione esigua dell’umanità. Ilfriulano da una frazione solamente più piccola: circa uncentesimo degli italofoni. Ma poi ci sono le traduzioni.Certo sono le lingue ad essere tradotte, ma soprattutto icontenuti: quello che dici e come lo dici. Quello che hoscritto è stato molto tradotto. Questo mi ha incoraggiatocertamente a continuare. Significa che quello che dici ecome lo dici interessa.

Ovunque ci sono pecci millenari. Se non sono pecci sarannoulivi o palme o baobab o filari di gelsi o filari di olivi, ocampi di riso. I luoghi, e i profumi particolari credo sianomiliardi, ognuno ne “possiede” almeno uno o se è fortunato,se ha girato il mondo, altri se ne aggiungono. Lo stesso luogocredo sia vissuto in modo particolare e diverso da ognunoche a quel luogo appartiene e si è insediato nei suoi neuroni.Occorrono manipolazioni formidabili per farli apparireidentici. Non c’è nessuna contraddizione tra il saperci tuttidiversi e tutti fratelli.

La cosiddetta globalizzazione è un fatto. Soprattutto perquanto riguarda la finanziarizzazione dell’economia. Larapina delle materie prime c’è da quando è nata la storia.Cioè il racconto delle vicende umane. Quindi, si può dire,da sempre. Questo tipo di nuova globalizzazione, dove ilcapitale è senza vincoli e freni, mette sempre più a rischiogli equilibri e la vita delle persone normali. Che si sia uscitidalla crisi prodotta dalle spericolate della finanza creativanon è per niente certo. Che la stessa finanza non stiainventando nuove trappole senza fondo, non per chi leinventa e le gestisce, ma per tutti gli altri, è un fatto

Allora vi diciamo alla nazione

Credoche la lingua materna, una volta imparata, non sidimentichi più. Neurologicamente impossibile. Come avereimparato ad andare in bicicletta

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acclarato. Questa impossibilità, o non volontà di controllodegli Stati e delle comunità, crea angoscia, spinge arifugiarsi nel locale e nel particolare.

Famigliare e paesana, mi piace. È vero non potrei esseredescritto che così. Vivevo in un paese piccolissimo e in unafamiglia molto legata. Antifascista e quindi critica.Disincantato non so. Assistere all’occupazione e poi vivercidentro è una faccenda complicata. Il compito che era statodato ai nazi-cosacchi, in cambio del territorio dellaCarnia, era l’uso del terrore per poter controllare ilterritorio. Non solo di far sanguinare la resistenza, che lìera diventata Repubblica, ma di terrorizzare tutti.Sembrerà un paradosso. Ma forse disincanto c’era per comevedevamo, da un punto di vista antagonista, quegliavvenimenti e quegli attori: inutilmente feroci esicuramente perdenti. Si trattava solo di aiutarli a perdereil più in fretta possibile. Questo lo sapevamo tutti.

Porta alla scoperta oalla riscoperta della peggiore o più pericolosa forma diidentità: il localismo (micro nazionalismo) e il razzismo.

Mario Rigorni Stern, nella posfazione a “”, ci ricorda che nel

1944, quando giunsero i cosacchi nella tua nativaCarnia, avevi 9 anni e vivesti “

”.Condividi?

Cosa ti ha spinto a scrivere questi racconti?

Carnia /Kosakenland / Kazakaja Zemlia

quel tempo con la vivacitàdisincantata in una realtà famigliare e paesana

Erano acquattati dentro. Nella presentazione di quel libroparlo di “memoria incarnita”. Lì dico in dettaglio persone efatti che hanno concorso a spingere, come dici. Forsel’elenco non è neppure completo. Ma la molla principale,che fa scattare il meccanismo della memoria è quella dipassare da intervistante a intervistato. Ad un certo puntovengono a trovarmi degli studenti dell’Università diTrieste per interrogare me ... avevo cinquant’anni ed hocapito che ero diventato anche memoria. Per altri. Alloraho pensato: che memoria sia.

Leonardo Zanier, 1935, è originario di Maranzanisdi Comeglians, un paesino montano della Carnia,in Friuli. Ha vissuto in Italia, Marocco e Svizzeraintrecciando sempre lavoro produttivo, poesia,ricerca, scrittura e impegno politico sociale. Sulfinire degli anni sessanta è stato eletto Presidentedella Federazione delle colonie libere italiane inSvizzera e nel 1970 ha costituito e diretto, sumandato della CGIL, l'Ente di formazione e ricercaECAP, di cui è stato anche Presidente dal 1987 al2004. È tra i più noti e letti autori friulani e moltedelle sue raccolte di versi sono state musicate etradotte nelle principali lingue europee.

La sua prima raccolta di poesie:, uscita nel 1964, è stata

pubblicata anche da Garzanti nel 1977, conprefazione di Tullio De Mauro, e riproposta dadiverse case editrici. Un grande impatto nel mondodell'emigrazione, e non solo, ha anche la successivapubblicazione: ,Edizioni Alternative, Bellinzona 1973, seguono,per limitarci alla produzione poetica,

, Udine 1976,, Guaraldi, Firenze

1981, confluiti poi in, Editrice universitaria, Udine

1989; , Ribis, Udine 1989,, Casagrande, Bellinzona 1991,

,Udine 1997, riedito nel 2007.

Nelle quattro sottili antologie:, , e, pubblicate in Ticino dalle Edizioni

Ulivo tra il 1995 e il 2005, sono raccolte riflessioni earticoli che raccontano l'intreccio tra i fatti minutidella vita e i grandi eventi che determinano idestini collettivi e individuali. Tra i suoi

canovacci teatrali, che lo hanno visto ancheimpegnato e divertito attore , sono statepubblicate da La Chiusa. , 1997;

;1999; .

Nel 2002, a cura di Limmat Verlag di Zurigo èuscita un'antologia trilingue:

, comprende,tradotta in tedesco, parte importante della suaproduzione poetica. Nel 2008 è stato pubblicato, acura della Biblioteca di Pordenone, Lôcs / Luoghi,una raccolta di liriche del 2007-2008. Direcentissima pubblicazione i due volumi:

, Il Grappolo , Salerno 2010 e, Editrice

universitaria udinese, Udine 2010.

Libers... di scugni la /Liberi ... di dover partire

Risposte ai ragazzi di Fagagna

Che Diaz ... usal meriti / Che Diaz ...vi renda meritoSboradura e sanc / Seme e sangue

Confini/Cjermins/Grenzsteine/Mejniki

Il cali / Il caglio Usmas /Tracce Licof, KappaVu

Manutenzionepreventiva La propria età è un furto Punta seccaDipende ...

Confini: un teatroTurismo: un teatro Linea dreta / linea diritta

Den Wasserspiegelschneiden / Sotto il pelo dell'acqua

Allora vidiciamo alla nazioneCarnia / Kosakenland / Kazakaja Zemlia

Biografia

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A Roma ci sono tante fontanelle e degli ottimi bignè con la panna. Roma va veloce oalmeno ci prova; ci si accorge presto vivendoci di quella certa rassegnazione tutta romanaal traffico intasato che si ripercuote poi in nelle faccende della vita quotidiana, o almenocosì sembra allo sguardo ancora curioso e spaesato di chi la capitale la bazzica da moltopoco. A Roma in effetti la rassegnazione si impara e non potrebbe essere diversamente,quanto si può sopravvivere maledicendo gli automobilisti che intasano le rotaie del tram ol'autista che aspetta o addirittura riapre le porte per far salire la vecchina soprattuttodato che gli autisti di Roma hanno spesso riaperto la porta anche a te.

E quindi ci si siede e si aspetta.

Il non romano che vive a Roma, almeno all'inizio, sente la mancanza del paesello dovetutto era vicino e si non doveva stare ore nei mezzi pubblici, ma poi si rassegna anche lui, eche altro può fare. Roma un po' cafona con le indicazioni stradali quando va beneimprecise dei suoi abitanti, le risposte seccate dei baristi, il sentirsi in qualche modostraniera anche qui quando è il loro l'accento che a voi sembra strano.

Roma che mai nella vita tante volte ho sentito: ? . Roma chedopo che ci stai da un mese ti chiedi come fa la gente a viverci e il voglio andare a vivere incampagna assume per la prima volta in vita tua un significato positivo.

Capitale del mondo incapace quasi di prendersi cura di se stessa, rimane la Roma dellestrade assolate, i monumenti in mezzo al caos testimonianza distratta di tempi antichi eforse migliori, i gladiatori di plastica, le cartoline del Papa e i modellini del Colosseo, equella prima volta che dissi , e sono passati anni.

Lo rimane? Perché questa è ancora una domanda o diventerà la Roma dell'ora e mezzaper andare a lavorare nell'ennesimo call center, della metro affollata e dei supermercatichiusi perché è troppo tardi e non resta che la pizza neanche troppo buona della rosticceriasotto casa. Ancora non lo so.

Per il momento è solo Roma e il suo novembre tiepido anche se non sono nemmeno ancorariuscita a (ri)vedere la fontana di Trevi. Per il momento, è ancora l'idea che avevo di Romaframmista a qualche conferma, frammista a qualche smentita, ora che appena sto uscendodallo spaesamento iniziale del provinciale catapultato nella capitale, che anche se dimetropoli straniere ho già avuto esperienza, con Roma è diverso. Per il momentocomunque, basta essere qui.

E no, non si vede il Colosseo da tutte le finestre.

ma tu non sei di Roma vero

mi piace Roma

Chiaramente ... no

di Chiara Morassut

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CINEMA di Armando Rotondi

A suo modo si tratta di un film epocale. Questo èdi David Fincher. Un film epocale

perché porta sul grande schermo quella che è stata lapiù grande rivoluzione sociale e comunicativa degliultimi tempi: la nascita di Facebook, principe deisocial network.

La rete sociale o social network è un concetto moltodiffuso in antropologia e sociologia e individua ungruppo di individui connessi tra di loro tramte unqualche tipo di legame sociale. Secondo i teorici e glistudiosi, un individuo non pù essere connesso con piùdi 150 membri, cifra che indicherebbe il numeromassimo di persone che possono appartenere allapropria rete. Spostando il concetto del social networkad Internet, si hanno, secondo la definizione deglistudiosi Boyd-Ellison, i social network sites chepermettono di gestire online amicizie già esistenti odi ampliare la propria rete di contatti. Questoandando, concettualmente, contro quella che èl'originaria regola dei 150 .

TheSocial Network

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Giornate Professionali di Cinema

23° European Fil Awards

River to River - Florence India Film Festival

Dal 29 novembre al 3 dicembre 2010.Sorrento (Na). Hilton Sorrento Palace.

Le Giornate Professionali di Cinema costituiscono laprincipale convention dell'industria cinematograficaitaliana e nello specifico sono promosse dall'ANEC,associazione nazionale esercenti cinematografici, incollaborazione con l'ANICA e l'ANEM. Lamanifestazione nata con il chiaro intento di costituireil principale luogo di incontro tra “

”, si presenta come una kermesse, dovela componente settoriale e specialistica è affiancata dauna più propriamente culturale e di spettacolo.Previste ogni anno nei primi giorni di Dicembre,offrono anteprime e anticipazioni dei prodotticinematografici di prossima uscita, conferenze e focussu importanti temi, incontri ed interviste con i piùautorevoli registi ed interpreti del cinema italiano, unmostra-mercato delle ultime tendenze e tecnologieper il cinema, premiazioni e riconoscimenti ai film dimaggiore incasso, eventi speciali.

4 dicembre 2010 - Tallin.

In occasione di Tallin “capitale europea della cultura2011”, l'European Film Academy, fondata nel 1988,decide di portare la sua kermess nella capitale estoneper una serata in grande stile con la premiazioni dellemigliori pellicole europee. Tra i nominati, per lasezione “European Discovery – Pirx Fipresci”, anchel'italiano La doppia ora di Giuseppe Capotondi.

Dal 3 al 9 dicembre 2010.Firenze. Odeon, Spazio Uno.

In occasione del decennale, River to River. FlorenceIndian Film Festival raddoppia le sedi e, oltre a quellaprincipale dell'Odeon, si svolgerà anche al cinemaSpazio Uno, che aveva ospitato il festival dal 2002 al2006. All'Odeon saranno proiettati i film in concorso –lungometraggi, cortometraggi e documentari – tra cuifigurano prime italiane ed europee, e saranno presentialcuni registi dei lavori selezionati. L'Odeon ospiteràanche la retrospettiva dedicata al pluripremiatoregista Satyajit Ray (1921-1992). In collaborazionecon il Directorate of Film Festivals di Nuova Delhi, ilNational Film Archive of India di Pune e il NationalFilm Development Corporation di Mumbai sarannoproiettati quattro capolavori del regista Bengalese.

www.giornatedicinema.it

domanda e offertacinematografica

www.europeanfilmacademy.it

www.rivertoriver.it

AGENDA

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Il film di Fincher prende le mosse, nella sua analisiserrata sull'esplosione del sito più noto al mondo,dalla figura del suo creatore Mark Zuckerberg(ritratto dal giovane Jessie Eisenberg) che ha ideato ilprimo sito web di Facebook, e sembra che per la frasedi lancio del film il regista e i produttori avesseroproprio in mente la , affermando, inriferimento a Zuckerberg:

(inoriginale:

).

La frase di lancio mette subito in evidenza sia ladiffusione che ormai Facebook ha raggiunto sia lecontroversie che accompagnano la sua nascita e la suacrescita. Controversie che chiamano in causa, inprimo luogo, il giovanissimo Mark Zuckerberg, ilragazzo che diventò milionario per caso, parafrasandoil titolo del libro di Ben Mezrich da cui la pellicola ètratta: :una storia di soldi, sesso, genio e tradimento. Edinfatti Zuckeberg, oggi ventiseienne, è unpersonaggio tutt'altro che semplice.

La storia comincia ad Harvard con Zuckerbergancora studente. Qui conosciamo gli altriprotagonisti, tutti reali, della vicenda: EduardoSaverin, che ha investito per primo nella creazionedella nuova società e ormai ex-amico di Zuckeberg;Sean Parker, interpretato da un bravissimo JustinTimberlake, ovvero il fondatore di Napster, ma anchecolui che presenta Facebook ai capitalisti dellaSilicon Valley; i fratelli Cameron e Tyler Winklevoss,infine, studenti anche loro ad Harward che hannoesposto denuncia contro Zuckeberg per aver rubatoloro l'idea di Facebook.

Zuckerberg viene ritratto da Fincher come un ragazzopoco incline ai rapporti sociali, che inauguraFacebook quasi per gioco (come database, con il nomedi Facemash, delle ragazze presenti ad Harvard, dopola rottura con la sua ragazza). Una persona schiva ecomplessa, il cui successo come giovane imprenditoredecreta anche l'entrata in una guerra legale controcolleghi e contro i pochi amici che egli sembra avere.

Interessante è il fatto che, nella realtà, Zuckerbergabbia un profilo aggiornato di continuo sulla suacreatura, su Facebook, ma che non si possa stringereamicizia con lui né, tantomeno, scrivere sulla suabacheca. Cosa che stona un pò con il pur emblematicofinale della pellicola.

Il visionario Fincher, lo stesso di (1995) e(1999), dirige con grande maestria, servito anche

da un'attenta sceneggiatura, un film difficile eambizioso, per il personaggio che raffigura, ma anche

regola dei 150Non puoi diventare amico di

500 milioni di persone senza farti qualche nemicoYou Don't Get To 500 Million Friends Without

Making A Few Enemies

Miliardari per caso - L'invenzione di Facebook

Seven FightClub

per l'immagine generazionale ed epocale che fornisce.Un film sicuramente che va visto e non sarebbedavvero una sorpresa averlo come candidato agliOscar nei prossimi mesi con Fincher conquistarequella statuetta che forse merita davvero.

Twilight

TwilightNew Moon

Eclipse

New Moon

New Moon

è una trilogia letteraria, firmata daStephenie Meyer, che ha riportato in auge la figuradel bel vampiro romantico ed è diventata unfenomeno planetario tra i giovani. Immancabilequindi è stata la trasposizione cinematograficadella serie con (2008) di CatherineHardwicke, (2009) di Chris Weitz edinfine (2010) di David Slade.

, in particolare, appare interessanteperché vede una location italiana di grande fascino,come Montepulciano, nel senese, che ha battuto lapisana Volterra come luogo delle riprese. Propio aMontepulciano si è svolta, infatti, la scena madredella pellcola con la protagonista Bella cheattraversa di corsa tutta la piazza centrale dellacittadina per salvare il suo amato Edward dalla lucedel sole. Ci troviamo infatti in piena Piazza Grandea pochi passi dall'entrata del palazzo del Comune.In effetti, originariamente, doveva essere Volterra,con la sua Piazza dei Priori, ad ospitare la scena, mala produzione , per mot iv i meramenteorganizzativi, ha optato invece per Montepulciano.

Nello specifico per le riprese di il registaChris Weitz ha adoperato le strade di campagna neipressi di Montepulciano e del tempio di San Biagioe le vie dentro le mura della cittadina per lesequenze con la Porsche. Nel palazzo del Comune,in vari palazzi nobiliari e nella cantina del Redisono ambientate, invece, le scene con i Volturi.

Montepulciano

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Il poeta latino Orazio conferì all'incantevoleespressione geografica, che longitudinalmenteassume la forma di tallone, la denominazione diapluvia equivalente ad a-pluvia da non interpretarenel senso letterale-latino di territorio privo di pioggia,bensì nella più coerente accezione oraziana intesacome suolo assetato e fertile per la sua specificitàmorfologica di terre rosse .

Sotto l'aspetto filologico il più attendibile toponimostorico Apulia deriva dall'antica etnia degli Apuli (dalgreco Japigi), che in epoca preromana, provenientidalle alte coste dell'adriatico, dimoravano la partecentro-settentrionale della regione. Ulteriormente lamedesima denominazione fu estesa alla penisolasalentina, in virtù della colonizzazione da parte deiromani, i quali istituirono la Regio II Apulia etCalabria .

La Puglia, terra paesaggisticamente paradisiaca, cheun genio demiurgo ha generosamente privilegiato perla sua ubicazione geografica, che le consente diemanciparsi improvvisamente dall'aspro AppenninoMolisano al nord e snodandosi soavemente tra laBasilicata ed il mar Adriatico si protende al sud tra leperenni azzurre acque del mar Ionio, che lambendocon soave tenerezza le sue coste, danno origine alcanale di Otranto; sul versante opposto la medesimasembra voler sfidare in aspra contesa il massiccioterritorio calabrese.

Nel corso della plurimillenaria eredità storica laregione Apulia ha elargito al territorio l'humus peruna variegata eterogeneità di cultura, i cui autoctonihanno saputo magistralmente gestire creandoun'eclettica universale interculturalità che nessunaltro spazio geografico italico possiede, forse peranalogia di avventure/sventure coloniali la Sicilia.

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CULTURA di Umberto Fantauzzo

Vista sul Canale di Otranto

Nella poliedrica interculturalità pugliese i Greci ed iRomani hanno segnato una più profonda indelebiletraccia storica da poter evidenziare sulla base diconsistente documentazione di reperti archeologici edi ancora esistenti corollari idiomatici-dialettali diestrazione linguistica dal greco antico; realtàmunicipali come la dorica Taranto e la romanaBrindisium ne confermano l'autentica identitàdella cultura classica

Nella recente realtà postbellica la Puglia, nel contestodel mezzogiorno, si trovava con insistenti tentativi,alla ricerca di una soluzione dei suoi radicaliprob lemi come agr i co l tura , commerc io ,disoccupazione e possibilmente turismo ma, comenell'intero meridione, con insuccesso per il fallimentodi una becera politica del sud operata da incapaci edisonesti amministratori politici, a beneficio dellamalavita locale.

Il territorio pugliese virtualmente dispone di ingentirisorse naturali, storiche ed artistiche checulturalmente la posizionano a primati europei emondiali. Un'esemplarità esclusiva è costituita daun'irrepetibile tecnica edilizia di matrice ellenicadenominata Trullo (dal greco troullos ossia cupola).Costruzioni caratteristiche a tholos (coperturaogivale) a pianta circolare terminante in un tetto aforma conica; strategia edilizia tipica dell'età arcaicanell'area del mediterraneo le cui vestigia risalgonoall'età micenea, abitazioni prevalentemente diffusenella valle d'Itria.

Alberobello, tipici “Trulli”

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Il tholos nella sua metafora estetica simboleggial'abbondanza e la fertilità, premesse essenziali dellamitica religiosità mediterranea,

(O Punzi). L'esclusivitàmonumentale del trullo ha fatto assurgereAlberobello e la regione medesima a dignità dipatrimonio culturale dell'Unesco.

L'amministrazione regionale della Puglia harecentemente operato una valorizzazione delle suerisorse naturali, storico-culturali e monumentali inun organico concetto di coerente politica turisticanell'auspicio di migliorare il benessere materialesociale e morale dei suoi cittadini in patria edemigranti all'estero per così poter proporre unadefinitiva soluzione delle problematiche umane nelterritorio, rimasti disattesi per l'intero periodo deldopoguerra a causa dell'insuccesso per la incoerentegestione politica del meridione, prevalentementemanipolata e strumentalizzata dalle mafie locali.

Infatti la Puglia, come del resto tutto il sud dellapenisola, lungo il decorso di 150 anni di unitànazionale, ha conosciuto infelici peripezie storichecome le angherie del regno sabaudo e del fascismofino a tutto il periodo della prima repubblicadenominata l'Italia delle tangenti.

Il fallimento delle politiche sociali nel dopoguerra,incapaci di risolvere il problema della disoccupazionee della povertà, ha causato il patogeno fenomenodell'emigrazione imponendo un coatto espatrio diingenti quantità di diseredati i quali per fame hannodovuto abbandonare i loro affetti familiari e paesaniaffidandosi all'incerta avventura nella disperataricerca di una dignitosa occupazione determinandoin tal modo, una costellazione di presenze pugliesi sugran parte della superficie terrestre. La lorodisavventura di espatrio è stata caratterizzata, nelcorso della storia migratoria pugliese, daun'orgogliosa fedeltà alla cultura d'origine cheretoricamente si manifesta in una estemporaneafierezza di pugliesità .

essendo stato neimillenni sepolcro, casa e ricovero divenendo nellacontinuità del tempo simbolo di lavoro, di pace efratellanza tra i popoli

Dall’archivio storico di Bari

La quotidianità degli emigrati pugliesi in terrastraniera, conformemente al detto del poeta DanteAlighieri c , si èrivelata cruenta e avveniva spesso in condizionidisumane, manifestandosi in perenne sofferenza chein un processo di permanente alienazione venivaidealmente sublimata nell'irreale fenomeno della

ossia perenne speranza di unipotetico rientro definitivo nella terra di originecontemplante una più felice e definitiva esistenza inpatria; chimera che raramente era possibilerealizzare.

Esistenza dolorosa divenuta ulteriormente piùdrammatica per un potenziale isolamento sociale. cheprepotentemente causava forme di ghettizzazione peril tramite di emarginazione comunicativa,determinata da una completa o parzialeincompetenza linguistica, come il filosofodell'esistenzialismo logico Heidegger definiva lalingua (l'abitazionespirituale dello essere umano), rappresentando costeiil medium della comprensione umana.

I pugliesi, umanamente sensibili, hanno saputopositivamente reagire a tale negatività quotidiana conenorme spirito d'iniziativa,creando premessepropizie per un dialettico processo di autorealizzazione ed affermazione, nella consapevoleintenzione di creare punti di riferimento e di incontriche garantissero un costante confronto e legame conla loro cultura d'origine, affiancato da strategie diattivo inserimento sociale nel territorio diaccoglienza.

Nel lasso di tempo compreso tra gli anni settanta el'inizio degli anni ottanta, contemporaneamenteall'istituzione delle regioni italiane come entitàpolitiche locali, sono state fondate le associazioneculturali dei vari luoghi di provenienza, tra cuinumerose associazioni pugliesi in territorio elvetico.L'attività culturale associativa ha enormementecontribuito a sviluppare una consapevolezza diidentità sociale, politica e formativa presso le

ome sa di sale amaro lo pane altrui

Rueckkehrorientierung

der geistige Wohnsitz des Seins

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comunità italiane, tessendo nel contempo relazioni dicomunicazione culturale con le competenti autoritàelvetiche, accostamento culturale che indubbiamenteavrà favorito il processo d'integrazione delle presenzeitalofone nel paese di accoglienza.

Nel 1973 le numerose associazioni pugliesi dellaSvizzera hanno avvertito l'esigenza di uncoordinamento centralizzato delle loro attivitàculturali e associative, a tal uopo è stata fondata laFAPS: Federazione Associazioni Pugliesi Svizzera,che nel corso dei suoi 37 anni di esistenza ha svolto unintenso e vasto programma associativo-culturale,culminando felicemente nell'autunno del 2010 in unasettimana pugliese a Zurigo, progettata nelconsapevole intento di sollecitare un migliore dialogoculturale tra le rispettive comunità: Puglia e Svizzera.La settimana pugliese svoltasi nel mese di ottobre2010, ha realizzato numerose manifestazioni dai piùprecipui ambiti della realtà pugliese in Italia ed inSvizzera: cultura, arte, cinematografia, folklore,enologia e cucina.

La mostra di pittura Migrant 'Art , titolazioneappositamente formulata per la duplice valenzasemantica del termine migrant : in quantoitinerante l'artista pugliese emigrato nellosvolgimento della sua attività professionale editinerante la mostra per il suo decorso in tre tappe, laquale enfatizzando la triste problematica migratoriaeuropea per il tramite estetico-figurativo, costituivauna peculiare componente di contenuto nellacontestualità tematica contemplata nell'attuazionedella settimana pugliese.

La mostra-concorso di pittura per artisti pugliesi,prendendo le mosse dall'evento autunnale di Zurigo,

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0si snoderà ulteriormente in due fasi in territorioconfederale di Berna e Ginevra con tappe conclusive aBari, sede in cui i primi tre migliori artisti, suproposta di un'apposita giuria di esperti, verrannopremiati con la diretta partecipazione delle autoritàregionali della Puglia.

Un'eletta pleiade di artisti pugliesi in emigrazione,fautori di una nuova scuola di pensiero estetico-interculturale di dimensione europea, hannomaturato una consapevolezza artistica che concepiscela forma pittorica una spontanea ed immediataespressione della loro sensibilità intuitiva che,scaturendo dalla loro esperienza esistenziale dilavoratore itinerante. costituisce la prevalente fonted'ispirazione poetica per le loro creazioni figurative.

In tale eletta schiera vanno annoverati tutti ipartecipanti alla mostra-migrant'art, la cui lista comedi seguito recita: (Belgio);

(Svizzera); (Svizzera);(Italia); (Svizzera);(Germania); (Belgio);

A (Svizzera).

Santina Chirulli AntonioNigro Felice Ardito DanilaTripaldi Mario Pennetta NicoD'Effremo Pasquale Bonfilio

nna Rita Stifani

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Fiaba, 2002 di Danila Tripaldi

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MODA di Manuel Figliolini

in idioma calabrese significa Cambiare,con la maiuscola, una carica di significatiquali consapevolezza, coscienza e civiltà. Un peso chegiovani creativi hanno deciso di abbracciare esostenere con la loro professionalità creando unfashion brand etico - sociale: . Unasquadra vincente capitanata e coordinata da

.

Ed è proprio lei: , che ho avutol'onore e il piacere d'incontrare, stilista italiana eavanguardista dell'eco fashion.

Una stilista che ha fatto del suo passato il suo futuro,mantenedo sempre vivo, dentro di sé, l'obiettivo direndere migliore la vivibilità del mondo senza

mai scendere a compromessi snaturalizzanti.

Sono arrivata a Los Angeles, passando per Miami, perstudiare al Fashion Institute

Cangiari

MarinaSpadafora

Marina Spadafora

C C

CANGIARI

Marina, lei è nata a Bolzano, ha girato il mondo per studioed ha imparato a conoscere il mondo ed è atterrata a LosAngeles, come mai?

Perché in America?

Iniziò, sempre a Los Angeles, anche la sua carrieraprofessionale?

Poi decise di tornare a vivere a Milano, come mai?

Di ritorno in Italia, come decise d'improntare la sua carrieraprofessionale?

L'America è sempre stata, per me, simbolo di unagrande apertura mentale anche con le suecontraddizioni

Si, per 3-4 anni lavorai a Hollywood come costumista,e anche la mia vita privata iniziò in quel periodocon l'incontro, appunto, di mio marito.

Perché per parlare di moda non vi è posto miglioree poi è la mia città adottiva, quella dove ho vissuto dipiù ma, finita l'esperienza di costumista, nontornai subito in Italia aprii, in America, uno studiodi consulenza e creai una collezione che ebbe successoa New York la spola Milano - New York - LosAngeles diventò troppo pesante decisi allora il mioritorno, professionale e non, in Italia.

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Creando il mio debutto italico con una collezione dimaglieria (NDR: tradizione familiare) e un brand:Marina Spadafora, appunto e poi sfilando nel pret-a-porter.

Rendere il mondo migliore è sempre stato il leit-motivdella mia vita il brand Marina Spadafora vennevenduto e continuai a fare consulenze per altri brandcome Prada e Ferragamo ma il desiderio divennevoglia voglia di rendere il mondo un postomigliore, per noi, per i nostri figli e per coloro cheverranno.

Ebbi la possibilità d'incontrare Mauro Pavesi einsieme a lui decidemmo di creare una collezionebasata sul concetto di fair trade, una collezione conmateriali biologici e prodotta in una filiera,interamente, africana semplificando: stavanascendo .

È stato entusiasmante, concretizzare un obiettivo,vedere che quello che si è sempre desiderato non è poicosì lontano Ricercammo produzioni di cotone elino interamente biologici; trovammo un'impresa inEtiopia disposta a produrre piccole quantità, adifferenza di grandi imprese africane che produconoin grandi quantità per i grandi mercati globali.

Quando, allora, decise di dedicarsi ad una moda eco-sostenibile?

e allora decise di creare una moda ecosostenibile

BANUQ

E come è stata questa esperienza lavorativa per lei cheproveniva da un ambiente di grandi brand?

Un entusiasmo che fu placato dagli ingranaggidifficili della distribuzione in grandi quantità peri grandi mercati globali. Un entusiasmo che fu placatodagli ingranaggi difficili della distribuzione

rimane comunque un'importante realtà diavanguardia nella moda, che crea capi di classe nelrispetto etico sociale, capace di migliorare lacondizione lavorativa degli abitanti dell'Africa.( )

Vedo, in Italia, un grande fermento, come ungorgoglio come se qualcosa bollisse in pentola, masiamo ancora indietro l'alimentazione biologicaprende sempre più piede, ma alle volte per unbenessere personale l'eco sostenibilità devemigliorare, chiaramente, la nostra vita, ma anchequella degli altri e migliorare la condizione dellanostra terra.

Certo, il 25% dei pesticidi impiegati nell'agricolturasono utilizzati nella coltivazione del cotone, e lepersone che vi lavorano non hanno protezioni,lavorano a mani nude, in short esponendosi a malattie

invece le colture bio difendono le condizioni deilavoratori, evitando i pesticidi e di conseguenzapreservando la loro salute.

BANUQ

Come vede la posizione italiana rispetto ad uno stile di vitaecosostenibile e bioetico?

Quindi il fair trade (il commercio equo) e l'utilizzo dimaterie biologiche permetterebbero il miglioramento dellacondizione umana?

www.banuq.com

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Il fair trade fa il resto il commercio equo non ha,come obiettivo primario, la massimizzazione deiprofitti ma anche la lotta alla povertà: pagando ilgiusto.

Ed è questa la lotta che io sto combattendo lottarecontro lo stereotipo che la moda etica sia brutta,invece puo' essere di classe, racchiudere uno stilepreciso.

Nasce dalla collaborazione con il consorzio Goel, unconsorzio che opera nella locride dando lavoro allecooperative sociali che non si sottomettono ai dettamidella 'ndrangheta creano una filiera di produzioneche non si appoggia alla mafia. Sono realizzatisecondo le antiche tradizioni, utilizzando materiali

Ma, molte volte, pensando all'abbigliamento eco-sostenibilepensiamo alle camicie di canapa, senza una forma od

uno stile

Ma veniamo al suo ultimo progetto CANGIARI comenasce?

pregiati e lavorazioni di alta qualità Siamo 14designer e stiamo ideando capi di moda, creati conmaterie bio certificate ICEA (NDR: Istituto per laCertificazione Etica e Ambientale)

È una provocazione, volevamo elogiare la differenzavista come fonte di nuova bellezza i valori, gliideali, la bio-etica non sono solo giusti ma sonoanche sinonimo di bellezza .

Il nostro incontro finisce, facendomi assaporare ilgusto del dispiacere un dispiacere intellettuale,avrei parlato per delle ore con Marina Spadaforauna grande donna che ha condotto la sua vita versodegli ideali sociali e umani lei sì, che sta vivendoper Cangiari.

Marina Spadafora è tutto ciò è la costruzione di unideale bio etico.

Cosa vuol dire il claim Beauty is Different ?

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Einst Synonym für Fiat und Fußball, gilt Turinmittlerweile als der Geheimtipp unter denitalienischen Reisezielen. Zu Recht: Die grünsteStadt Italiens verfügt über ein beeindruckendesStadtbild, erstaunliche Kunstschätze und einaufregendes Nachtleben.

Turin hören und an Fiat denken: So geht esdenjenigen, die die piemontesische Metropole nichtkennen. Der erste Besuch belehrt sofort einesBesseren. Statt einer grauen Autobauerstadt trifftman auf Europas Barockkapitale mit elegantenStraßenzügen, eindrucksvollen Palästen undfaszinierenden Kirchen. Von museal verstaubterAtmosphäre aber keine Spur: Inmitten derhistorischen Gebäude präsentiert sich dieMillionenstadt ganz modern und lebendig.Zeitgenössische Kunst in alten Gemäuern, moderneEinkaufsmeilen unter barocken Arkaden -charmanter kann die Symbiose aus Altem undNeuem nicht gelingen.

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TURISMO dalla Redazione

Schon immer war die einstige Hauptstadt Italiensinnovativ: Im 15. Jahrhundert als technisch-militärisches Zentrum, später Mittelpunkt derTextilindustrie, politische Triebfeder im 19.Jahrhundert und Anfang des 20. JahrhundertsHerzstück der Automobilherstellung. Heute bleibendie ehemaligen Residenzen und Werkshallenbestehen, doch drinnen und drum herum ist alles inBewegung.

Wie die " ", das Wahrzeichen vonTurin, das im Jahr 1862 als Synagoge geplant wurdeund seit drei Jahren das Nationalmuseum des Kinosbeherbergt. Im höchsten Mauerwerk Italiens lässtsich eine der vielfältigsten und interessantestenAusstellungen über die siebte Kunst entdecken.

Oder der Lingotto: Die einstige Fiat-Fabrik ist heuteKultur-Kongress und Shopping-Center mitGeschäften, Cafés, einem Hotel und der Agnelli-Pinakothek. Dort kann direkt neben berühmtenKunstwerken von Matisse, Picasso und Dalí die alteFiat-Teststrecke besichtigt werden.

Mole Antonelliana

Piazza San Carlo

Die "Mole Antonelliana"

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Gleichzeitig gibt es das alte, unverfälschte Turin inForm barocker Meisterwerke wie der Piazza SanCarlo mit den beiden Zwillingskirchen oder diewunderbare Piazza Car ignano mit demgleichnamigen Palazzo des berühmten ArchitektenGuarino Guarini. Gegenüber liegt das " ",eines der ältesten Restaurants der Stadt aus demJahre 1757. Zwischen roten Samtvorhängen,barocken Spiegeln, alten Gemälden und vergoldetenHolzverkleidungen kann man an der Stelle dinieren,an der schon viele Berühmtheiten saßen.

Typisch für Turin sind auch die Arkadengänge: Aufeiner Länge von insgesamt 18 Kilometern kann manstets trockenen Fußes durch die Innenstadt flanierenund in exklusiven Modegeschäften, Schuhläden undBuchhandlungen stöbern. Um anschließend in einerder zahlreichen historischen Bars einen Aperitif zugenießen.

Am allerbesten spürt man den Geist der Stadt abervielleicht an der Piazza Castello. Am Platz der vierKulturen, wie er auch genannt wird, stehen Bauwerkeaus verschiedenen Epochen: Fundamente und einTurm aus der Römerzeit, um den im 18. Jahrhundertder Palazzo Madama gebaut wurde, nebenan einSchloss aus dem 15. Jahrhundert sowie der um 200Jahre jüngere Königspalast. Und neben all der altenPracht thront ein quadratischer Wolkenkratzer aus

del Cambio

Palazzo Carignano

Piazza Castello

der Zeit Mussolinis. Ganz in der Nähe befindet sichauch der Dom, in dem das berühmte TurinerGrabtuch aufgewahrt wird. Selbst 300 Jahrewissenschaftliche Forschung konnten seinGeheimnis nicht endgültig lüften.

Eine ungewöhnliche Stadt hat auch ein solchesNachtleben. In den alten Waschhäusern,Bootsschuppen und Werkstätten entlang derMurazzi, den Kaimauern des Po, haben heute Bars,Restaurants und Diskotheken Unterschlupfgefunden. Mit Blick auf die Berge kann man sich imabendlichen Gedränge von Bar zu Bar treiben lassen.Ausgefallen auch die Szene rund um die Docks Dora,alten Lagerhäusern entlang der Eisenbahnschienennach Mailand. Dort hat sich die junge Kunstszene mitunzähligen Studios, alternativen Geschäften undClubs ausgebreitet.

Trendy geht es auch im ältesten Teil Turins zwischenVia S. Agostino und Via delle Orfane zu: DasQuadrilatero Romano hat sich von einem beinahedem Verfall preisgegebenen Quartier zum schickenAusgehviertel gemausert. In den engen Gassen mitrömischem Kopfsteinpflaster befinden sich dieangesagtesten Cafés, Bars und Restaurants der Stadt.Wenn deren Fassaden nach Sonnenuntergang inFackelschein und Kerzenlicht getaucht werden,entsteht eine magische Stimmung, die ihresgleichensucht - und zum Wiederkommen einlädt.

Palazzo Madama

Parco del Valentino

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FRECCIATINE di Giovanni il Battista

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Ho riletto qualche mio commento fatto sui precedentinumeri de "visto da l'altraitalia" e toccanti i fattipolitici della vostra Penisola. Mi sono detto che infondo non ho venduto solo "fumo" ma, mi pare, di averanche proposto qualche fetta d'arrosto.

Richiamo il numero 19 dell'aprile 2010 dovecommentavo conl 'autostima e l'italico trasformismo, quello delnumero 22 del settembre 2010 dove fantasticavo(scrivendo nel mese di agosto) con

su ipotesi e possibili scenari ed il numero 23dell'ottobre 2010 dove descrivevo con

una mia personale interpretazionedell'uomo barbuto di Venezia.

Voglio dire che, rispolverando le riflessioni contenutenei surrichiamati e assistendo allo sviluppo dellasituazione politica, qualche intuizione noncompletamente errata l'abbia avuta (ma qualemodestia signor Battista !).

In fondo partivo da lontano:- nell'aprile 2010 precisavo che il PD non aveva

leaders all'altezza nè idee penetranti l'animo italico

Scrivo questo monologo il 16 novembre 2010.

parole, parole, parole ...

crisi ... crisi ...crisi...

MassimoCacciari

(vedi Vendola e Bonino alle Regionali) avendoneconferma nel recentissimo risultato delle primariemilanesi per la scelta del candidato da contrapporrealla Moratti per la poltrona di sindaco. Cosa èsuccesso? Tracollo del candidato ufficiale designatodal partito contro un proposto contendente diSinistra ecologica e libertà (sapevate che esiste unsimile partito ?). Pensate che da ben tre anni non sisente più parlare di Rifondazione e/o di formazionidi sinistra ma appena rispunta timidamente uncamerata seppur di rango butta all'aria unanuova, boriosa scelta di Bersani!

Il vincitore, Pisapia (Sinistra ecologica) erasostenuto da Vendola (questa volta contro il PD) edha travolto il candidato Boeri (uomo di Bersani),boriosamente (mi piace questo avverbio!) designatodal PD. Vendola, tanto per ricordare, è il leaderpugliese, che fu candidato (vincente) del PD inPuglia e che sconfisse alle primarie il candidatoufficiale del PD, Francesco Boccia (poverino conquel cognome premonitore!), boriosamente (quantomi piace!) designato come avversario da Bersani!Che pasticcio! Voi ci capite qualche cosa?

Ma Bersani non ha ancora capito che Vendola è unavversario politico e non è, nè mai sarà, del PD?(Aiutatelo voi a farglielo capire, poverino lui, tantosimpatico ... !).

- Nell'agosto 2010 parlavo di crisi di governo e degliintrallazzi di Fini con Rutelli e Casini con l'aggiunta,che si profilava all'orizzonte, del Nobile LucaCordero, con l'obiettivo del terzo polo che daagnello si stava trasformando in lupo peraccaparrarsi non necessariamente il primatoassoluto fra gli schieramenti, ma ritagliarsi il suospazio per giocare lo stesso ruolo determinante econdizionante della Lega (ago della bilancia).

, ,

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Di questi giorni tutto questo si sta avverando e tutti icommentatori di parte caldeggiano la discesa incampo del Nobile ferrarista per poter fare ladifferenza (dicono i politologi più accreditati:altrimenti quei tre porcellini , Casini, Fini eRutelli (cosi definiti da Mattia Feltri sullaStampa ) non basteranno ...

Io, in agosto, dicevo: a mio parere (i treporcellini) non hanno nè uomini nè organizzazionidi livello e loro stessi contano poco a livelloeconomico-politico nazionale ed internazionale

- Settembre 2010: presentavo un personaggioparticolare, quasi anomalo nello scenario italiano, ilfilosofo Massimo Cacciari, il quale, di questi giorni,sentendo profumo di qualche cosa di nuovo chepotrebbe valere la pena di cavalcare, é uscito dal suoguscio per parlare.

(ndr Montezemolo),

dice Cacciari. Ma rifiutal'ipotesi di un partito centrista, rivendicando invece

.

: quello che stasuccedendo lo avrete sotto i vostri occhi nel momentoin cui avrete la bontà di leggere queste due righe.

loro

Per quanto intellettualmente onestie capaci, Casini, Fini e Rutelli, non sono sufficienti. Serveuna forte partecipazione sulla basedi un patto amplissimo, per la creazione di un nuovocentro che faccia le riforme

una forza di centro nel senso della centralità, non delmoderatismo e altri ferri vecchi

Riassunto delle puntate precedenti

Nel momento in cui scrivo: Berlusconi farà accettareil piano finanziario (altrimenti Bruxelles gli da lebotte ...), si presenterà al Senato e poi alla Camera perla fiducia e per proseguire. Sicuramente verràdisarcionato (a meno di colpi di scena eclatanti, che ionon penso si verifichino, ma che se si creasserosarebbe cosa tipicamente italiana (non abbiatene amale, vi prego) e quindi si andrà alle elezioni.

: non pervenuto ...

: si armeranno (sempre con ilNobile) per arrivare al loro obiett vo (vedi sopra).

: potrebbe creare una grande-coalizione (per giocare lo stesso ruolo dei treporcellini e per essere quindi ago della bilancia(quanti aghi, quante bilance) appoggiandosi con unpatto di legislatura al PD.

: o resta con il PD e quindi entra nella casa delGrande fratello Vendola o resta esterno in appoggioall'ammucchiata sinistrorsa. A mio parere, Di Pietro,a seconda della posizione che pretenderà di averenello scacchiere degli schieramenti, potrebbe ancherischiare di prendere una stangata inaspettata!(meditate gente IDV, meditate! Non tirate troppo lacorda del populismo, visto che qualche buona frecciaal vostro arco, malgrado Di Pietro - come sono cattivo -comunque l'avete ...)

: (avvertenza al modo d'uso). Per gli avversaridi Berlusconi, che sicuramente scenderà di nuovo inlizza, a braccetto di Bossi (o è Bossi che ha bisogno delbraccio di Silvio?) una avvertenza:

Con i miei più rispettosi saluti ed auguri per un 2011colmo di soddisfazioni e di giuste scelte per i vostrinuovi governanti!

Alzo il calice, benedicendovi .

Bersani

Fini, Casini, Rutelli

Vendola, sinistra ed affini

Di Pietro

Finalino

attenzione, il Mostroé duro a morire! Mortale per gli avversari sarebbe ilconsiderarlo oramai morente, agonizzante. Drizzate leorecchie, per il bene vostro e della vostra Italia!

i

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ITALIANI NEL MONDO dalla Redazione

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Questo il titolo che consacra la diciannovesimaedizione del Calendario Lavazza, una dichiarazioned'intenti che Lavazza porta alla ribalta da anni confotografi internazionali chiamati a interpretare ilBelpaese, colto nelle proprie peculiarità.

Dopo i grandi valori dell'Italia, celebrati da AnnieLeibovitz per l'edizione 2009 e le famose canzoniitaliane interpretate da Miles Aldridge per il 2010, aimmortalare lo spirito dell'italianità attraversol'amore per l'edizione 2011, è stato chiamato ilfotografo americano Mark Seliger, noto ritrattista dicelebrities, le cui fotografie sono state esposte inmusei e gallerie d'arte di tutto il mondo, famoso per ilsuo stile pittorico capace di trasformare la realtà inarte.

Fra i modelli ritratti nel Calendario 2011, una coppiad'eccezione: l'attrice americana Olivia Wilde (Attricedella serie Dr. House) e il marito, Tao Ruspoli (registae principe italiano) protagonisti dell'immagine'Capri'.

Nelle immagini realizzate per il 2011, Seligerraffigura il romanticismo e la sensualità di unincontro a due, la bellezza estetica e simbolicadell'innamorarsi in un Paese dove tutto è arte se aguardarlo è una coppia innamorata o un fotografo ditalento.

Seliger ritrae l'amore in modo immediato e giocoso,gioca con paesaggi 'culto' italiani e fa dell'ironiaun'atmosfera che traspare da ogni immagine, con unlinguaggio iconografico immediato e comprensibile atutti.

Attraverso il suo obiettivo, Seliger svela i segreti delperpetuo immaginario legato all'Italia come luogodell'amore, dove la bellezza, l'arte, la natura e la storiainfluenzano e suggestionano l'immaginarioportandolo quasi in modo naturale ad un sentimentoamoroso. Raccontando in modo ironico o surreale, seistorie diverse, scandite dalla temporalità: "seimomenti di relazione intima tra lui, lei e il caffè".

IL CALENDARIO LAVAZZA 2011

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Francesca Lavazza

Così come in passato abbiamo parlato di italianitàcome valore fondamentale e colto il nostro paeseattraverso i valori universali dell'Arte e della Musica,anche per il 2011 ci siamo dati come obiettivo -difficile e affascinante - quello di descrivereattraverso la fotografia un sentimento come l'Amore.

Non facile. Ma le sfide, da anni, ci piacciono e cistimolano al punto da renderle avventure uniche especiali come questa: si percepiva sul set la volontà ditutti noi di credere nell'amore, di esserne parte conleggerezza e romanticismo, di non averne paura, dinon vergognarsi di un sentimento per il quale siamoconosciuti in tutto il mondo.

E così all'invito di , che a ogni scattofaceva precedere la frase " !",l'armonia è stata raggiunta e i risultati, come potetevedere negli otto scatti che compongono il Calendario2011, anche. Da tempo infatti volevamorappresentare cosa significa eSeliger ci è parso subito tagliato per un'impresadi questo genere: con la sua capacità di cogliere isentimenti, di percepire le emozioni delle personeritratte, Mark si è confermato uno dei fotografi piùsensibili del panorama internazionale.

Non solo. Poiché il claim di Lavazza èa rappresentare il nostro brand

autenticamente italiano, sentimentale e in sintonia

Mark SaligerOne, two, three, kiss

Innamorarsi in Italia

The real italianespresso experience

IL CALENDARIO LAVAZZA 2011

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con la nostra filosofia, abbiamo pensato come modellia coppie realmente esistenti che potessero, con amore,rappresentare la pausa caffè all'italiana.

e erano perfetti: un principeitaliano e un'attrice americana, innamorata non solodel suo fascino mediterraneo, ma anche di tutti ivalori del Belpaese che lui rappresenta. Sono statimagnifici e i nostri scatti, ambientati in luoghistraordinari, si sono rivelati una cornice senza eguali.

Scatti con colori e sapori che ricordano la nostraItalia, fotografie che parlano a tutti, piccoli spotitaliani per un progetto e un prodotto unico: ecco ilnostro Calendario Lavazza 2011.

Su tutto, ovviamente, l'espresso, nostro prodottoicona, senza il quale saremmo un po' meno italiani.Perché nel nostro Paese il caffè è più che una semplicebevanda, è un'abitudine, un momento indispensabile,è puro piacere ma anche un'occasione sociale, motoredi relazioni. L'Italia si sveglia con il caffè del mattino,con il gorgoglio della moka o con il lieve rumore dellamacchina da caffè e con l'aroma che si diffonde per lacasa. Anche questo è un amore a prima vista.

Olivia Wilde Tao Ruspoli

Mark Seliger

L'essenza dell'amore? Per me è trovare ciò che tiappassiona, sentire la tua anima, permettere a testesso di farti coinvolgere, conservare le passioni einserirle in ogni minuto della tua vita. Sia che si trattidi qualcuno che ami, o di qualcosa che ami fare, lapassione rappresenta l'ideale dell'amore.

Quello che mi ha fatto innamorare dell'Italia è lacombinazione delle persone, c'è una certa qualitànello stile di vita qui, che rende l'Italia veramenteunica. Personalmente ho molti amori nella mia vita:quello per la mia famiglia, per i miei amici, per lepersone che incontro.

Il mio lavoro di fotografo è un viaggio incredibile, cheti avvicina alle persone con cui collabori, e ora hoanche molti nuovi amici in Italia. Essere fotografovuol dire anche mettersi alla prova in modo che unasituazione creata risulti credibile e che mostri unaconnessione fra le persone.

Si tratta di visualizzare una storia e raccontarla, c'è unobbligo di fedeltà verso l'idea che hai in testa, ilbisogno di renderla vera. Ma occorrono persone in

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gamba, bravi attori per ottenere questo e i personaggiche abbiamo scelto per questa edizione delCalendario Lavazza erano perfetti perché hannocreato la connessione che cercavo.

Da diversi anni il concetto di Italianità è centralenella strategia di comunicazione Lavazza, e da diversianni, come agenzia Armando Testa, cerchiamo ditradurre questo concetto in modo nuovo e inaspettato.Quest'anno abbiamo lavorato su un tema antico emodernissimo, celebrato da migliaia di libri e film:L' , o meglio . Perché chiè stato in Italia lo sa, l'Italia è il paese in cui ci siinnamora facilmente, forse perché c'è qualcosa dispeciale nell'aria.

E non è solo la dolcezza del clima, la bellezza deipaesaggi, il fascino delle sue città d'arte a renderci cosìvulnerabili. Anche una tazza di caffè, proprio come ilbacio della persona amata, può spingerci adabbandonare schemi e razionalità e a lasciarci andare.

Perché un buon espresso è capace di riscaldare ilcuore, catturare i sensi, accendere la passione.

Michele Mariani

Amore lnnamorarsi in Italia

Ecco cosa racconta il Calendario Lavazza 2011, unviaggio surreale, leggero e intenso, in cui l'abbracciodell'aroma coincide con quello dei protagonisti.

Un omaggio ad un sentimento universale, chetrascende lingue e culture, e che oggi, in tempi diFacebook e relazioni virtuali, è ancora affascinanteriscoprire. In fondo la parola Amore non suona tantodiversa dalla parola Aroma.

Come si fa a non innamorarsi dell'Italia? Non ho maiincontrato nessuno che fosse venuto in Italia e non sene fosse innamorato. Che sia per l'architettura, per lagente o anche solo per il cibo, non c'è modo di nonamare questo Paese.

Il mio amore per l'Italia è nato quando ero piccola evenivo in vacanza con la mia famiglia in Toscana.Andavamo a Siena, e ricordo che guardavo la grandepiazza e mi dicevo: " ".

Fantasticavo, come fanno le bambine di sette anni, sulmio matrimonio a Siena, invece mi sono sposata suuno scuolabus!

Olivia Wilde

Un giorno mi sposerò qui

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L'Italia ha un'identità molto appassionata eromantica, e gli italiani danno valore all'amore sopraogni altra cosa. E' un Paese che ha una certasensualità, anche per quanto riguarda la cucina e ilcibo, in Italia non si tratta solo di mangiare:assaporare i cibi è un'esperienza sensuale, è gustarsi lavita.

Un'altra delle ragioni per cui amo l'Italia è la culturadel caffè. Molti vedono il caffè come un mezzonecessario per svegliarsi ogni mattina, cosa chesicuramente è vera per me, che ho bisogno di un caffèper essere più reattiva, ma quello che mi piace inItalia è la cultura del caffè, l'idea che non sia solo uncarburante ma un piacere, una raffinatezza, una sortadi antica arte sociale, un momento in cui condividerele idee. Io amo sedermi a bere il caffè la mattina, conTao o invitando anche gli amici. E' un momento chemi godo, un modo per stare insieme.

Fortunatamente sono cresciuto in una famiglia chemi ha insegnato che l'amore è la cosa più importantenella vita. Amore per la vita, amore per gli altri

Ho capito che l'amore era la cosa più importante nella

Tao Ruspoli

vita quando ero ancora molto giovane, e che l'amore èfonte d'ispirazione per tutto.

Amore per Olivia che è una donna straordinaria, è unapersona che ama ed è molto tenera, intelligente, moltoispirata dal suo lavoro ma ha anche tanta umanità.Non sto dicendo che sia perfetta, anche se è la personapiù vicina al mio ideale di donna perfetta che abbiamai incontrato!

Pur lavorando all'estero ho radici profonde in Italia.Mi sento molto legato a questo paese anche se me nesono andato quando ero molto giovane. Tornavo qui

ogni estate per vedere mio padre che viveva in Italia.La mia famiglia è molto numerosa, qui ho molticugini, fratelli, sorelle, zii

Mi sento molto legato all'Italia per la storia della miafamiglia, le mie radici, per cui sento tanta gratitudine.

Amore e caffè? Non sono cresciuto bevendo caffè, maora lo bevo ogni giorno. Prima lo bevevo solo in Italiaperché è il caffè migliore ora con la giusta quantitàdi caffè posso lavorare meglio, sono molto creativo epiù concentrato.

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Mark Seliger nasce nel 1959 ad Amarillo, in Texas,dove vive coi genitori Maurice e Carol Lee, i duefratelli maggiori e la sorella minore. Nel 1964, sitrasferiscono a Houston.

L'interesse di Seliger per la fotografia sorge quando ilfratello Frank promette di regalargli la suafotocamera Diana qualora Mark riesca a segnare unpunto nella Little League di baseball. Mark non riescea fare punto ma ottiene comunque una base (dopoessere stato colpito sulla spalla dal lanciatore), così lamacchina fotografica è sua. E la camera oscuradiventa in fretta il suo primo amore: tra le mura dicasa sperimenta i processi di stampa e sviluppo.

Mark frequenta la scuola superiore di Arti Visive aHouston e prosegue gli studi alla East Texas StateUniversity, dove la sua formazione assume rilievo conl o s t u d i o d e l l a s t o r i a d e l l a f o t o g r a f i adocumentaristica.Si trasferisce a New York nel 1984. Nel 1987 cominciauna piccola collaborazione con Rolling Stone e nediventa Chief Photographer nel 1992. Durante la suapermanenza a Rolling Stone, Seliger realizza oltre 125copertine e stringe un'importante collaborazione conil Design Director Fred Woodward, che continua finoad oggi. Insieme, hanno diretto numerosi videoclipmusicali per artisti del calibro di Willie Nelson,Lenny Kravitz ed Elvis Costello.

Nel 2002, Seliger lascia Rolling Stone per il gruppoCondé Nast dove è tuttora sotto contratto. E scattaspesso anche per Vogue Italia, L'Uomo Vogue e VogueGermania.

Nel 2006 insieme a Brent Langton, fonda 401Projects: uno spazio espositivo di natura non-profit,dedicato alla fotografia.

Seliger alimenta il suo amore per la camera oscurautilizzando processi di stampa al platino e palladio,anche per le stampe in grande formato. Le sue operevengono esposte in musei e gallerie di tutto il mondo.Ha pubblicato numerosi libri, compresi: MarkSeliger: The Music Book (teNeues, 2008), In MyStairwell (Rizzoli, 2005), Lenny Kravitz/MarkSeliger (Arena, 2001), Physiognomy (Bullfinch, 1999)e When They Came to Take My Father Voices fromthe Holocaust (Arcade, 1996).

Le opere di Seliger hanno ricevuto numerosi premi daautorevoli commissioni quali The Society ofPublication Designers, The Alfred EisenstaedtAward, Communication Arts, American Photographye Photo District News. Nell'autunno scorso, haricevuto il prestigioso Lucie Award for OutstandingAchievement in Portraiture.

Travolti dall’amore in Italia

Bill Gentle

Olivia Wilde e suo marito, Tao Ruspoli

Enrique Palacios e Monica Castillo

Noot Seear e Cedric Bihr.

Liliana Dominguez e Alessandro Giallocosta.

Violet Budd e Enrique Palacios.

L'Italia è il Paese dell'amore. Anzi, il Paese in cui ci siinnamora. Forse c'è qualcosa nell'aria che accende lapassione. Oppure è la bellezza dei paesaggi e dellearchitetture a suggerire naturalmente il più nobile deisentimenti: l'amore.

Il Calendario Lavazza 2011 descrive proprio questo:la bellezza di innamorarsi in Italia. Raccontando inmodo ironico o surreale, appassionato o leggero seistorie diverse. Sei momenti di relazione intima tra lui,lei e il caffè.

Protagonista:In un tipico caffè italiano, un moderno Cupidocomincia la sua intensa giornata di lavoro caricandosidi energia con un espresso Lavazza.

Protagonisti:E' un dolce risveglio sulla spiaggia con lo sfondo deiFaraglioni di Capri, quello che i due innamorativivono languidamente alla tenue luce dell'alba.

Protagonisti:Candidi panni stesi ad asciugare che si stagliano in unterso cielo del sud, ad interpretare un incontrod'amore vissuto a Napoli.

Protagonisti:Verona, il celebre balcone degli innamorati e unRomeo assolutamente attuale atterrato con unparacadute su una scultura a forma di tazzina.

Protagonisti:

In un campo di grano tipico delle campagne toscane,due amanti si concedono una pausa all'ombra di unaballa di fieno a forma di tazzina di caffè.

Protagonisti:Venezia, l'acqua alta, la magia della sera, un espresso...gli ingredienti perfetti ad un preludio d'amore.

Protagonisti: Jeisa Chiminazzo e Ivan Olita.All'interno di un tipico giardino all'italiana duegiovani innamorati osservano le lucciole volteggiare,richiamate dal profumo del caffè.

(Prologo al Calendario 2011 Falling in love in Italy)

CUPIDO - Cover

CAPRI - gennaio/febbraio

NAPOLI - marzo/aprile

VERONA – maggio/giugno

TOSCANA – luglio/agosto

VENEZIA – settembre/ottobre

FIRENZE – novembre/dicembre

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SOCIETÀ di Giulietta Capacchione

Propongo la lettura di una ricerca su campioneeuropeo condotta da Benchmark Research ecommissionata da Amd dal titolo «

» che ha analizzato l'impatto della tecnologiasulla vita quotidiana. Ho selezionato qui le evidenzepiù interessanti.

: un numero sostanziale di personescambia frequentemente un'ampia varietà diinformazioni digitali. Questi utenti inviano/ricevonofoto digitali (60% dei casi) o file musicali (44%),ritoccano immagini digitali (35%) e si scambianobiglietti d'auguri digitali (30%).

Dimmi che allegato mandi e ti dirò chi sei: il 44% sidichiara preoccupato del modo in cui i destinatari dimessaggi e-mail contenenti foto possano percepire ciòche è stato spedito loro; tale sensazione riguarda inparticolare gli italiani (67%). L'invio di file formattatiin modo non appropriato o eccessivamente pesantipuò dare facilmente un'impressione negativa.

Per il 33% la persona che invia file con questecaratteristiche non si è preoccupata di formattarlocorrettamente, mentre il 17% la considera indietrocon i tempi. Gli italiani appaiono particolarmentesensibili al riguardo, con il 34% che ritiene questocomportamento una mancanza di rispetto neiconfronti del destinatario (!!!)

: nei forum online le persone sonomaggiormente propense a condividere informazionidi carattere culinario (46%), fotografico (45%) eturistico (45%). Le differenze più interessanti siriscontrano però tra i due sessi. Le donne sono piùportate degli uomini a scambiarsi informazioniriguardanti argomenti quali ricette/consigli di cucina(61% contro 32%), consigli di bellezza (43% contro7%), la cura dei bambini (30% contro 7%) e i consigliper la casa (41% contro 22%).

Gli uomini, dal canto loro, sono maggiormenteattratti dai blog di carattere tecnologico (33% contro10%) e dalle informazioni su argomentiautomobilistici (30% contro 12%).

Cosa butti dalla torre? Alla richiesta di una tecnologiadi cui sarebbero disposti a fare a meno gli intervistatisi sono detti maggiormente disposti ad abbandonare itelefoni fissi che i lettori MP3.

Tecnologia e socialsharing

Social sharing

Forum online

Difficilmentequalcuno farebbe a meno del proprio PC di casa

(soltanto l'1%). Gli intervistati preferirebberopiuttosto abbandonare i telefoni fissi o i cellulari.

: Il 37% va meno spesso alcinema in conseguenza della disponibilità di un PC acasa. In modo simile, il 33% dedica meno tempo perandare al parco e giocare con i bambini fuori casa. Il31% si reca meno spesso nei locali notturni.

Tuttavia, sono in numero maggiore gli utenti chehanno dichiarato che il possesso di un PC a casa liporta a dedicare un tempo maggiore agli amicirispetto a quanti hanno indicato il contrario.

Le donne sono più riluttanti ad abbandonare leattività abituali a causa della presenza di un PC acasa. Ciò è specialmente vero per attività quali andareal parco/giocare con i bambini fuori casa, andare neilocali, chiacchierare a tavola e visitare parenti e amici.Il 91% ritiene che la tecnologia digitale permetta discambiare più facilmente informazioni con parenti eamici e il 77% concorda sul fatto che tale scambio èstato reso anche più rapido ed efficiente.

La socialità, i pro e i contro

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ECONOMIA di Carlo Di Stanislao

“O il governo prende la fiducia o si và al voto anticipato”

La Lega non è disponibile adentrare in una maggioranza che tradisca il voto deglielettori che hanno mandato al governo noi e il Pdl

.Lo ha detto il presidente del Consiglio, SilvioBerlusconi, parlando con i giornalisti al Quirinale,dove ha preso parte alla cerimonia di premiazione deinuovi Alfieri del Lavoro .

Gli fa eco Maroni che, nel corso della registrazione diMatrix, ha dichiarato:

. AncheIgnazio La Russa, ministro e coordinatore del Pdl,rispondendo ai giornalisti a Montecitorio afferma lostesso concetto e fissa nel 27 marzo la data per votare,così come suggerito ieri anche da Bossi.

Pdl e Lega, quindi, compatti e molto sicuri di loro,mentre Bersani spera che la spallata del 14 dicembreapra ad un governo di larghe intese, unraggruppamento di transizione che riformi la leggeelettorale e guidi un Paese alle prese con urgentissimiproblemi. Oggi, sia in ambienti di opposizione che dimaggioranza, sono in molti a ravvisare la necessità diun governo super-tecnico a guida del governatore diBankitalia Mario Draghi, ma è anche vero che è l'11avolta che si prova a mandare a casa Berlusconi e lacosa è riuscita una volta sola e grazie a Bossi.

Il 14 dicembre, in un giorno solo, si decideranno lesorti della legislatura. Non solo perché ci sarà il votocontestuale di Camera e Senato sulla mozione disfiducia al governo a Montecitorio e sulla mozione disostegno a Berlusconi a Palazzo Madama, ma ancheperché proprio per quel giorno è atteso ilpronunciamento della Corte Costituzione sullegittimo impedimento. Per allora sarà già legge lafinanziaria, grazie all'accordo siglato oggi dalPresidente del Senato Renato Schifani e dalPresidente della Camera Gianfranco Fini al terminedell'incontro al Quirinale con il Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano:

.

Ieri, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, harisposta da Bruxelles alle preoccupazioni diNapolitano sulle turbolenze finanziarie, affermando:

. Per il ministro bisognaringraziare per questo , cheè oltre che l

.Nella riunione di Ecofin in cui si è parlato diPortogallo e Grecia, Tremonti ha ostentato sicurezza e

varare la legge distabilità entro la prima decade di dicembre, prima diaffrontare la crisi

L'Italia ha una posizione solida e non è un problema, maparte della soluzione

la politica di responsabilitàessenziale continuare e famiglie, il

risparmio, le banche solide, la manifattura e il lavoro

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ha ricordato chee che

. Sulleelezioni anticipate non si è pronunciato, non hacommentato i richiami del presidente dellaRepubblica ma sul peso che le elezioni in marzoavrebbero sui mercati ha tranquillizzato con un secco

, come a voler direche gli investitori scontano già nei prezzi erendimenti dei BTp la vita politica del paese.

Per quanto riguarda il mancato accordo del bilancio2011 Tremonti dice che si tratta di

, maTremonti è sereno in quanto ritiene che un accordoverrà raggiunto per evitare l'esercizio provvisorio.

Ma come scrive Giovanni Carloni sue dichiara Enrico Letta su La7, il fatto è che

l'Italia è battuta solo da Haiti (e a causa delterremoto), come non crescita nell'ultimo decennio:un decennio in cui la destra e Berlusconi hannogovernato per l'80%. Secondo un dossier apparso suEl Pais il 4 novembre dal 2000 al 2010 il Belpaese si ècontraddistinto, tra 180 paesi del Mondo, per lacrescita zero, piazzandosi al penultimo posto.

L'economia italiana resta ancora la settima economiamondiale per quanto concerne il PIL, ma quantotempo manterrà tale posizione se non ricomincia acrescere? Il quotidiano El Pais, riferendosi alla nostrapenisola, delinea la seguente situazione:

.

Questa situazione, unita al fatto che il debito pubblicoè tra i più alti nel pianeta ed ormai prossimo ai 1'900miliardi di euro (cifra non molto distante dai 1.843miliardi di euro rilevati da Bankitalia ad agosto),dovrebbe davvero far riflettere gli italiani e la loroclasse dirigente. Crescita zero, disoccupazione, conti

l'unica grande criticità dell'Italia è ildebito pubblico bisognerà continuare con lapolitica della responsabilità adottata finora

i mercati incorporano la democrazia

unarottura non voluta da noi, una rottura non appropriata inun periodo non appropriato. Se non c'era era meglio

ProfessioneFinanza

crescita zero,disoccupazione, conti pubblici in pessimo stato, econseguente perdita di competitività. Gli economistiavvertono: se non si adotteranno le giuste misure per usciredalla crisi, questo quadro economico bloccato potrebbediventare la norma

( )nella foto

pubblici in pessimo stato e conseguente perdita dicompetitività: questo il ciclo descritto dal quotidianospagnolo, una fotografia impietosa, ma ancheautentica e molto preoccupante.

Due giorni fa, su l'Occidentale, Carlo Lottieri notavache il rischio di default non è più qualcosa dicompletamente teorico e negli ultimi giorni si è fattoanche più concreto. La terribile congiunzione astraledell'acuirsi del dissesto finanziario irlandese e dellacrisi tutta politica che sta investendo la maggioranzagovernativa italiana aumentano le probabilità di uninnalzamento dei tassi di interesse del debito. Il caosche investe Europa e Italia non può dare fiducia aimercati. Ma il giorno in cui rimborsare i titolari di Bote Cct diventasse ancora più oneroso di quanto già nonlo sia ora, il crollo della nostra finanza pubblica sifarebbe drammatico.

Tutto questo in un contesto economico davvero moltocomplesso che stà mettendo a dura prova la vita dellefamiglie. In Italia, ad esempio, è boom di richieste diprestiti senza garanzie, richiesti da persone che hannoun lavoro precario e che hanno bisogno di liquiditàper affrontare la normale vita quotidiana. In questocontesto, infatti, anche pagare le bollette o una ratadel mutuo sembra essere diventata una cosa non allaportata di tutti. Ma Tremonti dice che va tutto bene eBerlusconi si prende ancora del tempo.

Il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi

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RACCONTI di Paola Carcano

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Non aveva mai creduto alla morte, non pensava chepotesse avvicinarsi tanto a lei da doverla notare; nonera mai morto nessun suo amico, nessun parente,nessun conoscente, per quello che ricordava nonaveva neanche immaginato che si potesse morireveramente. Andava spesso al cimitero, camminava alungo tra le miriadi di lapidi tutte diverse, spiandonele foto, gli epitaffi ed immaginando la vita di tuttequelle persone che non esistevano più. A volte seguivasilenziosa i cortei funebri che avanzavano lentamenteverso una tomba ancora vuota.

Scrutava il dolore sui volti dei parenti e degli amici, igesti e le parole di circostanza di conoscenti, cercandodi immaginarsi partecipe a quel triste evento. Eppurenon riusciva ad accettare la morte come un fattoconcreto, inevitabile e rimaneva soltanto affascinatadai riti e dalla gestualità che la circondavano.

Martina era lì ferma, immobile; non sapeva che fare,non sapeva che dire. Inimmaginabile prima tantodolore per Giulio. Lo vedeva lì imprigionato in unabara con quell'aria serena, quasi canzonatoria.C'era tanta gente, troppa gente.

La chiesa sembrava ancora più angusta, piùopprimente. L'incenso vagava tra i volti, si annidavatra i vestiti e si insinuava persino nelle narici,causando un senso di disagio e di soffocamento.

Martina se lo ricordava ancora appoggiato allastaccionata con lo sguardo al di là , al di là di tutto.Sembrava stesse cercando qualcosa, un qualcosa tuttosuo, un qualcosa di perfetto che solo lui avrebbesaputo cogliere. Era sempre stato distante, freddo permeglio dire, anche se dalle sue matematichespiegazioni emergeva un non so che di rassicurante. Èquesto che l'aveva sempre affascinata: la suaambiguità, la sua compostezza solcata da improvvisi efuribondi scatti d'ira. In questi casi la tensionediventava talmente esplosiva che Martina avrebbefatto di tutto per fuggire lontano, per scappare daquella insostenibile oppressione; però la paura dellareazione di Giulio la inchiodava alla sedia di scuola, lesbarrava gli occhi e le rendeva impossibile ognimovimento.

Ma ora era fermo lì, immobile. Non più parole. Nonpiù sguardi agghiaccianti. Non più scatti furibondi.

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Solo quel sorriso canzonatorio che aveva confusorigore con ossessione, esigenza con precisionemaniacale. Capiva che lui, comunque, l'aveva aiutata,e molto. L'aveva aiutata senza alcuna richiesta diaiuto. Sì, a quell'uomo così rude doveva dire grazie, ungrazie sincero.

Vide la bara chiudersi, la folla che avanzavalentamente preceduta dal feretro, gli occhi bassi edumidi commentavano sussurrando la crudeltà deldestino; i bambini, inconsapevoli e spensieratigiocavano a nascondino in quello strano parco giochicosparso di nascondigli di pietra mentre il prete intesta al corteo biascicava a mezza voce unaincomprensibile litania; più avanti aspettava dinuovo di essere riempita una fossa vuota. Gli amiciintimi vollero ricordare ancora una volta leinnumerevoli qualità dell'uomo, del marito, del padrementre gli altri stretti in cerchio fissavano il legnolucido della bara.

La terra ricoprì tutto quando la moglie lasciò la manodel figlio incravattato per abbandonarsi in silenzio alpianto. Alcune donne con il velo nero, bagnato dilacrime, si strinsero intorno alla vedova, ormaidiventata imparicoperta di corone funebri al ritmo diuna musica cadenzata che risuonava nel cimitero.

Davanti alla cappella di famiglia il prete fece la suapredica agitando le braccia sotto la maestosabardatura cerssibile, mentre gli uomini portavano abraccia la bara imoniale, i bambini piangevanospaventati dall'atmosfera pesante del luogo.

Mentre la bara veniva calata nel sarcofago finementedecorato, il silenzio sottolineò il lavoro dei becchiniche ad un ceto punto si lasciarono sfuggire dalle manile corde che sorreggevano la pesante cassa. Con unoschianto il legno franò nel profondo bucoincrinandosi in più punti; pochi si accorserodell'accaduto perché distratti dall'urlo della vedovache venne subito sorretta dai parenti.

Il figlio poco più che adolescente era intento aspiccicarsi l'enorme cicca che si era sciolta nella tascadella giacca, senza distogliere lo sguardo dallaprocace zia che cercava di smacchiare i denti dalrossetto.

Sulla folla incombeva il monumento funebre a formadi Arcangelo Gabriele che annuncia alla beataVergine l'avvento di Gesù, mentre di fianco SanGiuseppe intaglia con perizia il legno.

Più in là una miriade di putti osservano con occhibenevoli il bue e l'asinello già pronti ed impazienti. Iltutto sormontato da una stella cometa minacciosa edinstabile. Tutto ciò racchiuso in una corona-ghirlandadi improbabili fiori tropicali di marmo rosa.

Martina osservava l'emozione che la morte scatenavain quei personaggi, constatando solamente il modo diagire della gente. Vide poco più in là altri becchinitrasportare sulla cariola delle vanghe e una bara dipino; cercò i parenti, gli amici e si stupì dellamancanza di fiori e del prete mentre il loculo venivasigillato con il cemento.

Fissò nuovamente la tomba di Giulio, ormai richiusacon una lastra di candido granito rosa. Senza neancheaccorgersi anche a lei si stampò in volto un'ariaserena, quasi canzonatoria. Girò allora le spalle e fecequalche passo verso quel morto solitario.

Partecipò per la prima volta con un mazzo dimargherite davanti alla lapide con solo una data.

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SOCIETÀ di Chiara Morassut

Volevo essere un campione AuditelQuella scatoletta sotto la tv a casa del mio amico misembra in un primo momento una radiosveglia moltogrande, troppo grande per essere una radiosveglia inrealtà, forse, mi dico, un tentativo di riproporre inchiave vintage un oggetto ancora di uso comune, forsece l'ha da tanto tempo, magari l'ha comprata dai cinesista scatolina con data e ora in caratteroni verdi chechissà perché ha buttato sotto la tv, strano posto peruna radiosveglia in effetti. Ma quando glielo chiedomi dice no: . E si apre unmondo.

L'ovvio mi viene subito in mente: ma tu non la guardinemmeno la tv. E lui che prova a giustificarsiparlando di campioni negativi, cosa che a dire il veronon mi torna, se il punto è misurare che tv guardi equanto la guardi, il fatto che tu non l'accendanemmeno non rientra in una statistica valida, ma nondiscutiamo più di tanto. In fondo lui non ha fatto altroche rispondere alle domande al telefono di una gentilesignorina qualche anno fa (e se fossi stata io, loammetto, alla gentile signorina non avrei neanchelasciato finire i convenevoli) e prendereappuntamento con un tecnico che poi una voltaall'anno passa a dare una controllata e a portaregentili omaggi per il disturbo di non fare niente.

Eh beh che sia un pochettino fuori moda in tempi distreaming e dvx lo so da me, ma da piccola io volevoessere un campione Auditel, quando nemmeno losapevo si chiamassero così (come oggi vorrei ancoraessere nella giuria di Sanremo) e i sogni dei bambini,si sa, sono duri a morire.

Come funziona forse lo saprete già, alcuni spettatoripresi a campione influenzano con le loro scelte diascolto televisivo la programmazione delle emittenti.

sono un campione Auditel

Il servizio viene gestito da una società terza, l'Auditelappunto, che dal 1986 rileva, come indicato nel sitoufficiale, 24 ore su 24, minuto per minuto tutta la tvche gli italiani guardano garantendo una stimastatistica, autorevole e imparziale dell'ascolto dellatelevisione in Italia.

La misurazione degli ascolti è infatti un elementofondamentale per la pianificazione degli spazipubblicitari, risorse delle quali la tv privata vive e chela tv pubblica non disdegna di certo.

Il campione Auditel vorrebbe rappresentare quindi lapopolazione italiana da 4 anni in su, condensandonele diverse caratteristiche demografiche, geografiche esocioculturali. Un apparecchio elettronico, il meter,rileva automaticamente ogni giorno l'ascolto di tutti icanali di qualunque televisore che sia in funzionenell'abitazione delle famiglie campione. Il panel, cosìviene definito, è aumentato nel tempo: dalle poco piùdi 600 famiglie dei primi mesi successivi all'avviodelle rilevazioni, si è passati alle 2.420 famiglie del 1gennaio 1989, alle 5.070 del 1 agosto 1997, numero chesi è mantenuto sostanzialmente invariato fino ad oggi.Ogni membro della famiglia deve segnalare la propriapresenza davanti al televisore tramite un particolaretelecomando: in questo modo il meter registra siaquale programma è visto ed anche da chi.

Se la mission di Auditel come impresa è aiutare leaziende nella pianificazione dei propri spazipubblicitari dando anche, dall'altro lato, alle tv, delleinformazioni fondamentali sul gradimento deiprodotti che trasmettono, la bambina che ancora èdentro me e ricorda con rammarico il momento in cuiil suo cartone animato preferito è stato sospeso evorrebbe ancora, in questa società così tv centrica,almeno per una volta e anche se non gliene frega piùniente della scatoletta magica, essere fra quelli chedecidono . Per questo credo sono rimasta affascinata

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dal conoscere di persona un campione Auditel, poi sipotrebbero aggiungere molte cose; come i dubbi didiverse associazioni di consumatori sull'esattezzadelle rilevazioni, sull'effettiva rappresentatività delcampione e la sua trasparenza, o sul modo in cuil'apparecchietto, il meter, viene effettivamenteutilizzato dalle famiglie, ma perché rovinare unsogno.

Il mio sogno di bambina era diventare un campioneAuditel, beh per un po' lo sono stata, e un po' potreicontinuare ad esserlo, quando ero dal mio amico cisiamo sintonizzati su un programma che ciinteressava e alla domanda dell'apparecchietto suquante persone lo stessero guardando, c'ero anche iocome ospite , e ogni volta che vorrò potrò tornare dalmio amico a dirgli dove deve sintonizzarsi, e poimagari la tv non la guarderemo, e chi la guarda più latv oggi giorno, però decideremo che quel programmaha avuto successo, decideremo quello che guarderà lospettatore medio italiano. E voi non potete farlo.

Barare dite? Forse. Ma questa povera tv di veline ecalciatori che mi regala un tostapane all'anno per ilpiacere di dirle che il 90% di quello che fa èinguardabile, non merita forse che un po' si bari?Questa società che gira così intorno alla tv da nonconoscere più il confine tra la vita vera e il mondopatinato e finto dei vari Uomini e Donne non meritache, laddove si può, si cerchino di manipolare a fin dibene i suoi assurdi canoni?

Che poi l'Auditel, ed è un po' questo il punto, nonnasce per valutare il vero ascolto televisivo, tantomeno il reale gradimento dei programmi, né le attesedi visione dei cittadini. E' un campione diconsumatori e non di cittadini utenti, un campioneche suddivide gli italiani medi in maniera buffa, cosìcome la statistica spesso fa: colleghe, massaie,raffinate, appartate 1, appartate 2, appartate 3 fra ledonne; liceali, delfini, avventati, accorti, esecutori fragli uomini, solo per fare alcuni esempi. O il bambinoAuditel, che nasce a 4 anni perché prima non vieneconsiderato autonomo dal punto di vista delle scelte

di acquisto e quindi poco interessante per il mercatopubblicitario. 9 famiglie su 10 rifiutanol'apparecchietto per la misurazione e sulla diligenza(o meno) con cui il campione svolge il propriolavoro ci sarebbe molto da dubitare, senza

considerare il fatto che mediamente almeno la metàdel tempo in cui la tv è accesa non viene guardata oviene guardata solo distrattamente, e anche quando lasi guarda con interesse, l'attenzione può esseredisturbata in qualsiasi momento da tutte quelle cose(citofoni che suonano, un improvviso incendio in casa) che accadono nella vita vera, quella in cui la tv è unelettrodomestico come un altro.

scherza il mio amico, lacosa triste è che forse è davvero così.

Io volevo essere un campione Auditel, ma ora, sarà chela tv non la guardo quasi, non mi interessa poi tanto. El'unica morale forse che da questo mi rimane (e chevorrei trasmettervi) è: non cercate di esaudire atrent'anni i vostri sogni di bambini, siete invecchiativoi e i sogni, beh si sa, i sogni invecchiano prima deisognatori.

Ho il potere nelle mie mani

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di Gianni LercariRACCONTI

Nachdem ich 200 km Autobahn gefahren war, michdann mühsam durch das wahre Chaos derneapolitanischen Strassen geschlängelt hatte undendlich am Flughafen stand, dachte ich, dass der Restdes Nachmittags glimpflich verlaufen würde. Ich warin Neapel, um einen Kunden abzuholen und ihn zudessen Gerberei zu fahren.

Dort musste ich gegerbte Felle für einen Abnehmerkontrollieren und das OK für eine Lieferung geben.Der Kunde und ich waren inzwischen gute Bekannteund die Möglichkeit, ihn abzuholen, hatte uns beidenFreude gemacht. Nach den üblichen Zollformalitätenfuhren wir los. Eine halbe Stunde Reise stand unsbevor und wir unterhielten uns friedlich überargentinische Pekaris , i ranische Ziegen,neozelandischen Lämme und andere felltragendeGeschöpfe.

Plötzlich war die Autobahn einer Baustelle wegengesperrt und wir wurden auf eine Landstrasseumgeleitet. Hügel um Hügel erklimmend nähertenwir uns mit viel Verspätung dem Ziel, bis eine weitere

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Umleitung uns durch ein Dorf zwang. Wir fuhrenüber eine mit einem Schilderwald belegte Brücke,einen ovalen Platz und zuletzt durch eine lange,schmale Gasse. Diese hätte uns endlich wieder auf dieLandstrasse gebracht. Icrachtete gelassen die vielenBalkone und die an den Fenstern hängende Wäscheund realisierte kaum die schwarze Katze, die flottenSchrittes cirka fünfzig Meter vor meinem Auto dieGasse überquerte.

! brüllte der Signore neben mirund gestikulierte wild und schreckensbleich mitbeiden Händen. Ich hielt an; er brüllte weiter:

! und lies michverstehen, ich dürfe der schwarzen Katze wegenkeinesfalls weiterfahren. Seine Bitte, mit dem Autoumzukehren, nahm ich nur ungern entgegen aber ichwusste, dass Aberglauben für manche Menschen eineim wahrsten Sinne des Wortes todernste Sache ist.Also brauchte ich an die fünf Minuten, um das Autoumzudrehen, denn dieses war lang und die Gasse eng.

Nur mühsamst und in Millimeterpräzisionsarbeitgelang mir die Wendung. Aber die Gatto, diemittlerweile - wohlgemerkt wieder in unsererFahrtrichtung - vor meinem Auto stand, überquerteerneut und noch flotter als vorher die Strasse.

hörte ich knirschend mein Nebenan,als die Tür aufging und mein Kunde ausstieg,

, weitere Gebetsformeln

folgten ... Ich fuhr alsdann alleine zur Gerberei, dennmein Kunde nahm ein Taxi, fünfzig Meter nach derStelle, wo die schwarze Katze das zweite Mal über dieGasse gegangen war.

Mamma mia, Jesus, Maria, Heiliger Franziskus. Stopp,Stopp, Stoooooooopp

Unglück, Heiliger Antonius, Unglück

HeiligeMutter Gottes

Allerheilige beschützt mich

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di Christian TestoriENOGASTRONOMIA

Benessere, gustosità, versatilità culinaria. Sono moltele ragioni che inducono gli esperti a promuovere ilconsumo di peperoni, e le massaie ad acquistarloabbondantemente sui banchi ortofrutticoli.

La sua salubrità non si esaurisce in un bassocontenuto calorico e in un alto indice di fibre che lorende particolarmente adatto alle diete dimagranti,ma in un elevatissimo a dir poco sorprendentecontenuto di vitamina A e di vitamina C. Diquest'ultima i peperoni ne contengono addiritturapiù dei celebratissimi agrumi: circa 126 mg ogni 100grammi. Ciò significa che una porzione di 50 grammidi peperoni crudi contiene più di 60 mg di vitamina C,il 75% della razione giornaliera raccomandata.

Vitamina C e Provitamina A, come noto, sonovitamine antiossidanti con straordinari effettibenefici sulla prevenzione di diverse patologie,dall ' invecchiamento precoce alle malattiecardiovascolari. Diversi studi ne hanno posto inevidenza anche gli effetti antitumorali.

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La storia di questo meraviglioso prodotto è del tuttosimile a quella degli alimenti importati dalleAmeriche: una storia recente che ha cambiato facciaal nostro regime alimentare, introducendo sulletavole di tutto il mondo prodotti come pomodori opatate. Secondo alcuni studiosi la regione di originedel peperone è il Brasile, secondo altri la Giamaica.

Importato in Spagna verso la metà del XVI secolo,arrivò in Italia ma si diffuse in Ungheria solo nel 1700,dato singolare considerato che paese magiaro è ilprincipale produttore di paprika, spezia ottenuta daparticolari varietà di peperoni essicati, ridotti inpolvere e mescolati con farina di frumento.

Del peperone consumiamo una bacca carnosa verde,gialla o rossa; all'interno del frutto si trova lacapsicina, un alcaloide che conferisce a questoortaggio il caratteristico sapore piccante, più o menospiccato. La sua presenza si misura attraverso unacasa detta Scoville: nel peperone dolce si registrano da0 a 500 unità Scoville di capsicina, mentre nellavarietà Habanero, il peperoncino più piccante almondo, si toccano le 300 mila unità.

Le varietà di peperone sono numerose, ma in generalesi usa distinguere tra peperoni piccanti (opeperoncini) e peperoni dolci, tra peperoni costolutida tavola, dai frutti rettangolari o quadrati, oppure traquelli dai frutti appuntiti o dalle forme conicheallungate o schiacciate.

Se per la tipica peperonata o la celebre ratatouillesono adatte tutte le varietà, per la cottura arrosto èconsigliabile un tipo grasso e carnoso, mentre quellipiù tondi sono adatti per essere farciti. Alle differenzedi colore non corrispondono invece sostanziali

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8° Trofeo “Il Tortellino di Castagna”

Dicembre all'insegna del tartufo nero pregiato

13a Festa della Micòoula

Festa del Torrone e del Croccantino

Dal 4 al 5 dicem

Dal 4 al 5 dicem

bre 2010 a Carpineti (RE)

bre 2010 a Muccia (MC)

Dal 5 all 8 dicembre a Hône (AO)

Dal 4 al 19 dicembre 2010 a S. Marco dei Cavoti (BN)

Due giornate per coronare il dolce tipico delle festedell’inverno: il tortellino di castagna fritto e alforno, prodotto artigianalmente con le ricettetramandate da generazione in generazione e tutti iprodotti collegati alle castagne: frittellotti dicastagna, castagnaccio, affiancati naturalmente daiprodott i t ipic i : dal sa lame art igianaleall’immancabile parmigiano reggiano, dal gnoccofritto ai cappelletti, dalle lasagne allo stinco, fino alguanciale con la polenta.

È Anna Moroni la madrina della nuova edizione di“Tartufo di Marca”, il Festival del Nero pregiato chepromuove la tradizione enogastronomicamarchigiana. Alla partner di Antonella Clerici nellatrasmissione di Raiuno: “La prova del cuoco”, val’onore del taglio del nastro il 4 dicembre a Muccia,nel cuore dei Monti Sibillini.

La sagra è dedicata al gustoso pane di segala che sidifferenzia dal normale pane nero per la presenza dicastagne, noci, fichi secchi, uva passa, e, talvolta,anche scaglie di cioccolato. Nel patois (dialetto)significa semplicemente "pane un po' più piccolo eun po' speciale". Nel corso della manifestazione siorganizzano dimostrazioni di impasto e cottura deltipico pane. Il borgo di Hône, nella bassa Valled'Aosta, celebra l'antenato valdostano delpanettone, la Micòoula, in un tradizionaleappuntamento dell'enogastronomia locale da ormai11 anni.

La Festa del Torrone e del Croccantino di SanMarco dei Cavoti giunge quest’anno alla decimaedizione. Un appuntamento diventato tradizioneche anima, nei tre week end precedenti il Natale, lestrade di questa pittoresca cittadina situata tra leverdi colline nell’alta valle del Fortore- Tammaro.Tra i vicoli caratteristici di un centro storicomirabilmente restaurato, i sensi sono stimolati dalprofumo di mandorle e nocciole tostate, essenze diaromi, zucchero e cacao da gustare in numerose,imperdibili varianti, originali creazioni dei maestrilocali del torrone.

Agenda

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differenze di sapore: è bene sapere che quelli verdisono raccolti prima della piena maturità, in genereper la produzione di sottaceti. Lasciati sulla piantadiventerebbero gialli o rossi a seconda della cultivardi appartenenza. A maturità completa, tuttavia, siraccolgono solo prodotti da essicamento. Al momentodell'acquisto è bene accertarsi sempre che l'esemplaresia lucido, sodo al tatto, con la pelle ben tesa eassolutamente privo di ammaccature.

Gli utilizzi in cucina del peperone sono quasiillimitati, fattore che ne decreta un indiscutibilesuccesso su scala planetaria: si sono già citate lapeperonata e la ratatouille, ma questo ortaggio èdelizioso anche mangiato crudo in insalata conditacon aceto balsamico oppure abbrustolito, spellato,tagliato e unito a filetti di acciughe dissalate, olio dioliva e aglio. Il procedimento di spellatura èparticolarmente consigliato nei casi in cui voi o ivostri convitati abbiate problemi di digestione, dalmomento che le sostanze più indigeste sonocontenute proprio nella buccia.

Un antipasto meno noto ma di sicuro successo, chetestimonia una volta di più l'adattabilità del peperoneai più diversi linguaggi gastronomici, è la mousse digelatina, da accompagnare con un'emulsione di olio,sale e aceto.

Tra i piatti regionali più famosi che prevedono l'usodel peperone spicca la bagna cauda piemontese, unapietanza a base di aglio, olio di oliva ed acciughesalate che si consuma intingendovi varie tipologie di

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Ingredienti per 4 persone:

8 piccoli peperoni tondi3 scatole da 80 grammi di tonno all'olio d'oliva

1 uovo intero1 cucchiaio di pangrattato

2 fette di panne ammollate nell'acquasale, prezzemolo, erba cipollina, pepe, olio

Lavati i peperoni, eliminare i semi interni edisporli in una teglia.

In una terrina a parte, si uniscano il tonno ridotto apezzettini, il pane ammollato e il pangrattato,l'uovo, l'erba cipollina, regolando di sale e pepe emescolando fino a che non si sarà ottenuto uncomposto denso e omogeneo.

Quindi farcire i peperoni, bagnando il tutto con unfilo d'olio e infornando a 180 gradi per 1 ora.

Il Piemonte Chardonnay è un vino DOC la cuiproduzione è consentita nelle province diAlessandria, Asti e Cuneo. Di colore paglierinochiaro con gradevoli sfumature verdognole, ha unodore leggero, profumato e caratteristico, mentreal palato appare secco, vellutato, morbido earmonico. E' un vino particolarmente leggero ilcui titolo alcolometrico è di 10,5 gradi. L'uvaggioChardonnay deve essere presento con un indiceminimo dell'85%.

La ricetta

Abbinateli con ...Piemonte Chardonnay DOC

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Peperoni ripieni di tonno

verdure di stagione, tra cui appunto i peperoni,presenti fin dai tempi antichi in cui venivanoconservati in ciò che rimaneva del processo divinificazione dell'uva, la raspa.

Gran parte dell'apprezzamento che il consumatoreriserva al peperone è dovuto al suo legame con i primipiatti, vale a dire ai sughi e alle salse ai peperoni, dicui esistono svariate ricette in cui il nostro ortaggio siaccompagna ai pomodori e anche alle patate, in untrionfo di prodotti americani che siamospontaneamente portati a etichettare comemediterranei. Non è così, non mangiamo 'americano'solo quando mettiamo piede in un fast food o in unristorante etnico. La nostra alimentazione,fortunatamente per noi, è molto più spugnosa diquanto non siano altre sfaccettature della nostracultura, ed è ben disposta a recepire gli stimoli piùintelligenti che provengono da altri mondi.

E lo è al punto che proprio in Italia esiste un peperonea indicazione geografica tipica, il Peperone IGP diSenise, coltivato nelle valli del Sinni in Basilicata: dicolore rosso, forma allungata e spessore sottile, vieneessicato in caratteristiche collane esposte alle finestredei borghi. Nel Piemonte della Bagna Cauda, invece,si coltiva da oltre un secolo il Peperone corno di bue diCarmagnola, in provincia di Torino. In attesa diottenere il riconoscimento IGP, questo caratteristicopeperone dai colori sgargianti e dalla forma conicamolto allungata è posto sotto la tutela di Slow Food.

Per i sottaceti o i sottolii gli esperti suggerisconoinvece la papaccella napoletana, di dimensionimostre e dalla forma schiacciata, con una polpaparticolarmente dolce.

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FRECCIATINE di Giovanni il Battista

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La furca è pri lu poviru, la giustizia pri lu fissa. Cu avidinari e amicizia teni 'nculu la giustizia.

Orologi precisi a cucù, come quelli svizzeri ...

Proverbio siciliano.

Che Dio mi perdoni!Ho riletto qualche giorno fa le mie due righe inseritenella rivista "visto da l'altraitalia" no.15 del dicembre2009 "

Facevo, in quella occasione, una disamina a ruotalibera sulla malavita in generale, proponevo sempliciconsiderazioni circa le realtà passate, presenti e ...future, legate alla criminalità organizzata: riportavole impressioni della gente comune, nessuno studioparticolare, nessuna inchiesta di quelle super-organizzate ed importanti di respiro italiano einternazionale. Semplici indicazioni caserecce, quasibanali, per commentare la realtà del fenomenomalavitoso, cercando di essere assai trasparente nellemie riflessioni.

Di questi giorni ascolto e leggo che la malavita (inquesto caso sopratutto la mafia calabrese) è sbarcataal nord del vostro Paese e l'ha, secondo chi denunciaquesta novità, già irrimediabilmente intaccato.

Non capisco: o dal mio osservatorio (giuro che non hochiesto niente al mio Capo per sapere la Verità vera,nè possiamo utilizzare da Quassù la sfera di cristallo... quella vera!), presumibilmente mal filtrato dallasporca atmosfera terrestre, dalle nubi, dal traffico dimigliaia di particelle lasciate nello spazio dalleterrene avventure spaziali, ricevo visione contorta deifatti della storia oppure chi da voi fa certe denunce (lesurrichiamate per esempio) non vive nel suo e vostrotempo.

I Giudici Paolo Borsellimo e Giovanni Falcone

Non desidero assolutamente essere irriverente neiconfronti dei commentatori delle vicende italiche mainvero non riesco a capacitarmi:- come si fa a non accorgersi che la malavita,

azzarderei da secoli, nelle sue molteplicisfaccettature, aspetti e dinamiche, non è più solo unfenomeno del Sud?

- come è possibile non avere qualche basilare memoriastorica per non poter affermare che la Mafia e le sueconsorelle siano, da lunga pezza, realtàinternazionali?

Ho attentamente ascoltato, con devozione edapprezzamento, alcuni uomini dell'investigazioneitaliana, procuratori, magistrati per lo più di primalinea, dare indicazioni e, se intervistati, precisare allagente:- "abbiamo ancora molto da investigare e da scoprire"- "molti fenomeni non sono ancora chiari"- "gli intrecci fra le famiglie malavitose non sempre

risultano facilmente decifrabili"- "questa estensione, progressione sul Territorio della

malavita é un fenomeno recente che viene da noiattentamente vagliato

Al Capone

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Devo io, malandato battezzatore di anime di duemillenni fa, ricordare il fenomeno dei capiclan speditiin soggiorno obbligato al Nord (anni '70) i quali, da li,sfruttando i numerosi emigrati onesti del Sudimponevano il loro il modello "camorrista"? E quindi:- le decine di piccoli imprenditori, negozianti e

ristoratori che da anni ( anni '70 80 i Casalesi peresempio) pagano il pizzo per le loro attività a Varese,a Como, a Parma, a Reggio Emilia ?

- le tante, troppe, "ammazzatine" di chiaro stampomafioso al Nord?

- la presenza massiccia della mafia in America delNord (per varcare l'Oceano) e non solo?

- le non frequenti, anche se non recenti, ma in qualchecaso provate, collaborazioni con altre mafie (Cina,Europa dell'Est, Giappone)?

Nella storia, tanto per ripetermi, i fenomeni legati a:- le connivenze malavitose fra famiglie siciliane ed i

loro "affiliati" in America- Al Capone, Lucky Luciano, come capi-mafia al di là

dell'Oceano- lo sbarco degli alleati con la regia di Albert Anastasia

e Vito Genovese ( )

- importanti collaboratori dei servizi segretiamericani e noti mafiosi siciliani come Joe Profacy,Vincent Mangano, Nick Gentile.

Che si voglia far perpetuare i racconti del Principe diSalina con il suo "Il Gattopardo" e mio stra-amatoromanzo?

Non posso credere che investigatori di così alto livellonon conoscano ancor meglio di noi queste realtà! Lofanno per non scoprire quanto in effetti già sanno,quanto stanno facendo, quanto stanno organizzandoper scoprire ancora di più e piazzare bordatetremende alla Malavita? Giocano il ruolo di chi sa manon vuol farlo sapere o trasparire?

nella foto

Va bene: da parte mia accetto la sceltacomportamentale ma ritengo che, quando si fannointervistare o tengono conferenze, debbano, per ilbene di tutti, far capire al Popolo che loro non sonotonti o ingenui e devono con forza far passare ilpreciso messaggio che loro sanno, conoscono, che aloro nulla sfugge e che prima o poi colpiranno!

Sarebbe necessario affermare senza vergogna che laMalavita esiste eccome! La Malavita è semprepresente e forte! La Malavita non morirà mai! LaMalavita ci mena per il naso! La Malavita,direttamente o indirettamente, gestisce la nostra vita!

Sarebbe altrettanto coraggioso e utile chiedere edorganizzare il Popolo tutto ad unirsi per combatterla:solo con il coinvolgimento di tutti (sia al Sud che alNord), fattivo, serio, mirato, senza se e senza ma, sipotrà raggiungere un vero eclatante risultato! (notateche cito la " " e non "l ", i" ", i" ", i " "... ?!).

Utopia? Ma chi vuole veramente questo? A cosaservirebbe? Ne vale davvero la pena? Cosacambierebbe? (e qui dovremmo aprire un altrograndissimo capitolo sul perché la Mafia è nata eprospera, capitolo che ho già tentato di affrontare conil mio surrichiamato articolo ...)

A mio modesto parere, più parliamo con chiarezzaalla " " più ne avremo apprezzamento ecollaborazione per raggiungere gli obiettivi, purambiziosi, che ci siamo prefissati.

Annotava Carlo Levi nel suo "" nell'oramai lontano 1945: "

". Quanta amaraverità: quanta preveggenza ... Ma ...

Questa sera comunque tutti al Bar del Ciambellinoper vedere Milan-Real di Champions League! Con lasciarpa al collo ... mi raccomando! Li facciamo tuttineri quelli del Real: noi siamo italiani, non ce n'è pernessuno!

Cosa ti devo dire caro Gesù: queste benedettepecorelle peninsulari non mi danno ascolto ... Miprotraggo e mi dolgo per il mio evidente insuccesso!Che Dio sia lodato.

gente e Istituzioni politicisindaci poliziotti

gente

Cristo si è fermato adEboli Noi non possiamo oggiprevedere quali forme politiche si preparino per il futuroma in un Paese di piccola borghesia come l'Italia, e nelquale le ideologie piccolo-borghesi sono andatecontagiando anche le classi popolari cittadine, è purtroppoprobabile che le nuove Istituzioni che seguiranno alfascismo, per evoluzione lenta o per opera di violenza, eanche le più estreme e apparentemente rivoluzionarie fraesse, saranno riportate a riaffermare, in modi diversi,quelle ideologie: ricreeranno, sotto nuovi nomi e nuovebandiere, l'eterno fascismo italiano

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Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per circa 80 biscotti

cernia da 1kg-1,2 kg1kg di sale grosso200g di sale fino4 foglie di alloro6 patate di piccole dimensioniabbondante prezzemolo1 spicchio d agliosale pepe neroolio evo

Lavare e pulire la cernia, disporre le foglie di alloro nella pancia. Inuna teglia da forno, disporre uno strato di sale grosso, poggiare il

pesce e ricoprire con altro sale grosso, terminare il tutto con il sale file e le mani umide cosi da compattare iltutto. Infornare per 40/45 min a 180°C.

Sbucciare e tagliare le patate a spicchi, bollire in acqua salata per circa 10/15 min. scolare e lasciareraffreddare. Preparare l intingolo triturando il prezzemolo e l aglio, amalgamare il tutto con olio, sale e pepenero. Passare le patate fredde nell' olio e disporre sul piatto, versare sul pesce il restante intingolo e servire.

(il numero varia in base allo spessore della frolla)300g di farina 001uovo e un tuorlo70g di zucchero130g di burro morbido a dadini1/2 cucchiaino di lievito80g di cioccolato fondente1 bust. di vanillinascorza di limonepizzico di salezucchero a velo

Rompere la barretta di cioccolato in pezzi di 2 mm circa utilizzando il mattarello o il batticarne.Amalgamare tutti gli ingredienti per formare la frolla, aggiungere per ultimo le pepite il cioccolato e cremareuna palla liscia ed omogenea. Lasciare raffreddare in frigo per circa 30 minuti trascorso il tempo stenderel’impasto su un piano liscio con l’aiuto del mattarello e se occorre anche della carta da forno. Tagliare i biscotticon le apposite formine e disporre a 2mm l’uno dall’altro su una teglia rivestita di carta forno, infornare percirca 15 min a 180°C. Sfornare e lasciare raffreddare per qualche minuto, spolverare di zucchero a velo econservare in una scatola di latta ermetica.

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Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per 2-3 persone400g d

2 mele della Val di Non o Red250g di riso per risotti1 cipolla1/2 bicchiere di vino rosso corposo e di buona qualità2 noci di burro1 cucchiaino abbondante di dado vegetale1 ciuffo di prezzemolo fresco4 cucchiai d olio evo2 cucchiai di parmigiano grattugiatopepe nero, sale quanto basta

Tritare al coltello la cipolla e rosolarla in una casseruola con olio e 1 noce di burro,aggiungere il riso e tostarlo a fuoco vivo, conteporaneamente sbucciare le mele e tagliarle adadini di media grandezza (se volte dare un sapore + di mela potete tritarne una parte con ilmixer e aggiungerla al composto), aggiungere al riso e sfumare con il vino rosso per unminuto circa. Irrorare con il brodo caldo e procedere la cottura per il tempo necessario, altermine regolare di sale se necessario e mantecare con la noce di burro rimasta, il formaggio,il prezzemolo e il pepe nero.

300g di Calamarata di Gragnano1 bocc. di Pomodorini di Gragnano1 conf. di preparato per risotti ai frutti di mare1 spicchio d aglio1 cucchiaino di lifiliz di brodo di pescepepe nero, saleabbondante prezzemolo

Lasciare a temperatura ambiente il preparato per risotti per circa 1 h così da scongelarsi. Inuna capiente padella imbiondire l aglio intero, aggiungere i pomodorini con a loro acqua elasciare addensare qualche minuto. Aggiungere il preparato di pesce al pomodoro e il dadogranulare, mescolare il tutto e lasciarlo cuocere per circa 8 min. Regolare di sale pepe eprezzemolo. Cuocere la pasta in acqua salata per il tempo necessario, scolarla e saltarla inpadella con il sugo precedentemente ottenuto per un minuto a fuoco vivo. Servire calda conuna spolverata di prezzemolo fresco.

i pollo a dadini2 pugni di mandorle, 1/2 cipolla bianca1 cucchiaino di dado vegetale½ bicchiere di vino bianco30g di burro, 2 cucchiai di farina 00sale, pepe nero

Ungere con il burro una padella per friggere aggiungere le mandorle e lasciarle colorire unpò, una volta dorate mettere da parte. Sciogliere il restante burro e rosolare la cipolla tritatafinemente, aggiungere i dadini di pollo infarinati, lasciare che prendendo colore da tutti ilati rigirandoli se occorre. Sfumare con il vino bianco e aggiungere le mandorle tostate emezzo bicchiere d acqua calda con il dado sciolto dentro. Lasciare che il pollo assorba ilbrodo per circa 5/10 min, fin quando sul fondo della pentola si sarà formata una cremina.Regolare di sale e pepe e servire caldo.

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di Simona GuidicelliBENESSERE E SALUTE

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La Valeriana comune è una pianta a fiore (angiosperna)appartenente alla famiglia delle Valerianacee. È la piùnota del genere Valeriana, costituito da più di 150specie, maggiormente divulgate nelle regioni boscoseeuropee e, in parte, anche in Nord America e nelleregioni tropicali sudamericane.

Pianta erbacea e perenne, con breve rizomastolonifero, fusto eretto e solcato in superficie dascanalature, radici fibrose emananti uno sgradevole epenetrante odore; in condizioni ottimali puòraggiungere altezze superiori al metro. Le foglie sonoopposte e prive di stipole, con picciolo presente solonelle inferiori (le superiori sono sessili); tutte sipresentano composte e imparipennate, costituite da11-19 foglioline a lamina intera o dentata e di un belcolore verde intenso.

I fiori, leggermente profumati, si trovano riuniti aformare un particolare tipo di infiorescenza dettacorimbo; sono ermafroditi, con calice ridotto e corollaa 5 petali, tubolare e dal colore rosa chiaro; l'androceoè composto da 3 stami, il gineceo da un pistillo tri-

carpellare con ovario infero ed uniloculare. Lafioritura avviene in aprile-giugno e l'impollinazione èentomogama (tramite insetti).

Il frutto è un achenio striato provvisto di setolepiumose derivanti dalla modificazione che i piccolidenti del calice subiscono con la maturazione. La loropresenza ne aiuta la dispersione per mezzo del vento.

Tutte le specie di valeriana contengono: olii essenziali(esteri dell'acido valerianico, esteri dell'acidovalerico, cariofillene, terpinolene, valerenolo,valerenale e composti diterpenici noti col nome diiridoidi); alcuni alcaloidi (valerina, actinidina,catinina e alfa-pirrilchetone) e dei flavonoidi(linarina, metilapigenina ed hesperidina).Si usa la radice della pianta che però ha un odoresgradevole. Possiede proprietà sedative e calmanti,favorendo il sonno.

Il meccanismo d'azione dei suoi costituenti èabbastanza ben conosciuto. Si deve agli esteri degliacidi valerianici ed agli iridoidi l'inibire l'enzimaanimale acido gamma-aminobutirrico transaminasi,preposto alla degradazione metabolica delneurotrasmettitore gamma-aminobutirrato (GABA).Questo mediatore chimico è notoriamente associato afenomeni neuronali di tipo inibitorio ed èreposnsabile anche dell'induzione del sonnonell'uomo.

Studi più recenti hanno evidenziato che anche alcunidegli alcaloidi possono avere una influenza più omeno diretta sul metabolismo del GABA, ma il loromeccanismo è ancora poco chiaro. Infine, pare chealcuni dei terpeni e dei flavonoidi possano fare daagonisti con i recettori dell' adenosina (quelli inibitidalla caffeina) ed essere in parte responsabilidell'azione ipno-inducente, spasmolitica a livellointestinale e riducente sulla pressione arteriosa.

Il rizoma con le radici si raccoglie in autunno e inprimavera: quando viene essiccato emana un odoremolto sgradevole.

Proprietà

Quando si raccoglie

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l’altraitalia 43

Il nome botanico si deduce dal latino valere(rigoroso, sano). Il nome popolare, erba dei gatti,proviene dal fatto che la pianta fresca esercitaun'attrazione di tipo "stupefacente" sui gatti ed èforse questo il motivo per il quale, pur essendodecorativa, la si incontra raramente nei giardini.

In caso di nervosismo, ipereccitabilità, insonnia,ansia, vampate di calore, crampi di origine nervosa,palpitazioni, turbe della menopausa:

In caso di contusioni, nevralgie, dolori muscolari:

In caso di nervosismo, ipereccitabilità, insonnia,ansia, vampate di calore, crampi di origine nervosa,palpitazioni, turbe della menopausa:

la valeriana èuna delle piante più utilizzate dalla medicinapopolare e classica per la cura di questi sintomi. Glistudi scientifici hanno confermato le proprietàsedative sul sistema nervoso, antispastiche,antinevralgiche e leggermente ipnotiche della piantache entra in numerosi preparati farmaceutici. Lavaleriana, inoltre, non causa dipendenza fisica.

iprincipi attivi contenuti nella pianta hanno spiccateproprietà sedative che alleviano il dolore.

versate 100 ml di acqua bollente su 3 g dipianta polverizzata, coprite, lasciate riposare per 10 -15 minuti, filtrate e dolcificate con miele.

mettete 10 g di radice in 100 ml di acquafredda. Portate a ebollizione, cuocete per dieci minutie filtrate.

si triturano le radici e il rizomaraccolti in ottobre-novembre e si lasciano macerareper tre settimane in una miscela di alcol alimentare eacqua. Si filtra e si utilizza. Si trova già preparatanelle erboristerie e nelle farmacie specializzate.

si ottiene dalla spremitura del rizoma frescocon una centrifuga casalinga.

si ottiene dal rizoma e dalle radici essiccate.Si trova tal quale oppure confezionata in capsule o incompresse nelle erboristerie e nelle farmaciespecializzate.

si ottiene mediante distillazione avapore del rizoma. Si trova già preparato nelleerboristerie e nelle farmacie specializzate.

si ricava dall estratto di rizoma, mescolatoa zucchero e acqua distillata. Si trova già preparatonelle erboristerie e nelle farmacie specializzate.

si ottiene dalla pianta essiccata cheviene trattata con alcol. Rispetto alla tintura madre, èmeno efficace.

prendete, trevolte al giorno, 20-30 gocce di tintura madre diluite in

Tisana:

Decotto:

Tintura madre:

Succo:

Polvere:

Olio essenziale:

Sciroppo:

Estratto fluido:

Come si utilizza

Quando può essere utile

un po di acqua, oppure 60-90 gocce la sera prima dicoricarvi, oppure prendete, tre volte al giorno, 30gocce di estratto fluido. Tutte queste cure vannoeffettuate per periodi di 8-10 giorni, intervallati da 2-3 settimane di sospensione. Alla sera, prima dicoricarvi, è molto utile un bagno caldo in cui avretedisciolto 10 gocce di olio essenziale di valeriana.

applicate alcune compresse imbevute nel decottosulla zona interessata per un tempo più lungopossibile, più volte al giorno, fino a miglioramento.

In caso di contusioni, nevralgie, dolori muscolari:

Ingredienti:

Per la pasta sfoglia:

Preparazione:

50 g di ricotta fresca2 rametti di crescione1 mazzetto di erba cipollina1 manciata di tarassaco1 manciata di sileneI manciata di valerianella1 manciata di farfaraccio1 cucchiaio di olio extra vergine di olivatimo e sale

2 cucchiai di farina semi integrale di frumento1 cucchiaio di olio extra vergine di olivatimo e sale

Cominciate con il preparare la pasta sfoglia: impastatevelocemente gli ingredienti con un paio di cucchiaid'acqua, lavorate il tutto per 5 minuti e quindi lasciateriposare per 1/4 d'ora, coperto.Stendete poi la pasta sfoglia su un piano infarinato ericoprite con questa una teglia, pizzicottando i bordicosì da for mare un cestino in cui potrete poi adagiare ilripieno di erbe.Per preparare il ripieno procedete in questo modo:lavate, asciugate e tritate piuttosto finemente tutte leerbe, quindi sbattete in una terrina la ricotta, sino arenderla soffice e morbida. Incorporatevi le erbe tritate,la maggiorana, l'olio e un poco di sale. Infine versatelonel cestino di pasta e infornate per una mezz'ora circa inforno adeguatamente preriscaldato.

I rimedi di uso più comune

Tortino di erbe selvaticheLa ricetta

CURIOSITÀ

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Oroscopo del mese

VERGINE

LEONE

CANCRO

GEMELLI

TORO

ARIETEE

PESCI

ACQUARIO

CAPRICORNO

SAGITTARIO

SCORPIONE

BILANCIA

Abbiate pazienza anche se il periodo del mese dinovembre 2010 non è certo a voi favorevole: conil passare del tempo scoprirete che è faciletrovare il modo di riprendere ciò che avevatelasciato indietro. In amore continua un periodomagico, esaltante per molti di voi, qualunque sia la vostra condizionesentimentale.

Mese con qualche ombra, dovuta a Venere che dal6 smette di favorirvi e passa in posizione negativa.Il rischio è che vi lasciate distrarre dalle piccolecose che non vanno, magari nella sferasentimentale, perdendo tempo e lucidità.Nel lavoro dovreste mantenere l'attenzione concentrata sui risultati chemaggiormente v'interessano per cercare di arrivare al dunque.

Venere smette di infastidirvi e la situazione cambiacompletamente. Pensate un po' che non è che unpiccolo anticipo di quello che vi prepara il futuroquasi immediato. Nel lavoro avete la possibilità diportare avanti, e a felice conclusione, i progetti infase d'attuazione e di dare il via a qualche nuova iniziativa. Non mancal'opportunità di realizzare risultati che fanno bene al morale e alportafogli, oltre che di fare qualche buona conoscenza.

Marte è sempre ostile, ma ci sono Mercurio in sostanel vostro segno e Venere favorevole fino al 6,nonché Giove e Saturno sempre nel vostro segno.Come dovreste regolarvi? Nel lavoro, nei rapportiin genere, seguire una regola che sia impostatasulla razionalità, valutando sempre molto attentamente le situazioni edevitando di prendere decisioni impulsivamente. Anche in amore vale lastessa regola.

Venere passa nel vostro segno dal 6 e indica lapossibilità di sfruttare nel quotidiano sia piccoleoccasioni favorevoli, sia la vostra intelligenza, ilvostro spirito pratico utili in qualsiasi circostanza,anche sentimentale. Nel lavoro potete contare siasul dono d'osservazione sia sulla possibilità diricevere suggerimenti dall'esterno. In amore, proprio per il bell'aspetto diVenere, siete molto affettuosi ed è grazie a questa qualità che i rapportiesistenti riprendono quota e possono nascere nuove storie.

È un mese eccellente da vivere a passo di carica econ ottimismo. Anche se Venere lascia il vostrosegno il 6, avete una gran massa di pianetifavorevoli, compreso Mercurio in sosta, perciò nellavoro e nei rapporti in genere, negli obiettivi avetele idee chiare e siete perfettamente in grado dicapire l'affidabilità delle persone con le quali avete a che fare. Avete ilcuore libero? È uno di quei momenti in cui potrebbe nascere qualcosad'importante.

C'è la possibilità di sfruttare piccoli aggancifavorevoli. In questo periodo, nei rapportiinterpersonali c'è aria più di colpi bassi che diappoggi. Nel lavoro le novità vanno guardate conil massimo del distacco, in particolare se si tratta di

offerte o consigli che vi vengono da amici o da conoscenti. In amoremigliorano i rapporti esistenti, purché non siate troppo nervosi e inquieti.

Potreste andare a cercare il classico pelo nell'uovoper polemizzare, perdere tempo, fare un sacco distorie per niente, prendendo anche decisioni pocorazionali nel settore economico. Sia nel lavoro siain amore dovreste regolarvi in modo pacato,

razionale, tendendo sempre a razionalizzare le piccolissime contrarietàpoiché non c'è niente che non possiate superare con un minimo diattenzione e spirito pratico.

Intendiamoci, non è niente di strabiliante maavete la possibilità di prendere in mano lesituazioni e, con qualche leggero tocco, rimettere incarreggiata quello che non va. È un aggancio chenon dovreste perdere, poiché questo è il mese che

può aiutarvi a consolidare la vostra posizione, a crearvi attorno queglispazi sicuri che vi consentiranno, dal prossimo spostamento di Giove, diproseguire senza eccessivi patemi d'animo.

Nel lavoro, ma vale in qualunque situazione,dovreste evitare ogni tipo d'improvvisazione, dilasciarvi allettare da tutto ciò che ha l'aria di unanovità. In questo mese, le amicizie, vecchie enuove, possono essere fonte di guai.

Comportatevi in modo chiaro, trasparente, evitando ogni manovratraversa poiché potrebbe trattarsi di altarini che vengono scoperti persinotroppo presto.

È un mese importante, che andrebbe vissuto conmolta attenzione e dandovi da fare senzasoluzione di continuità. Nel lavoro potete siaraccogliere qualche risultato, anche come entrate,sia seminare. Fate una scelta dei progetti che

intendete portare avanti nel futuro immediato. Qualunque sia la vostrasituazione, in coppia o single, con o senza figli, i rapporti sono ottimi emigliorabili a piacere.

È un mese importante, che andrebbe vissuto conmolta attenzione e dandovi da fare senzasoluzione di continuità. Nel lavoro potete siaraccogliere qualche risultato, anche come entrate,sia seminare. Fate una scelta dei progetti cheintendete portare avanti nel futuro immediato.

In amore le cose andranno meglio di giorno in giorno. Qualunque sia lavostra situazione, in coppia o single, con o senza figli, i rapporti sono ottimie migliorabili a piacere.

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