Visto da l'Altraitalia

48
visto da l’altraitalia la voce e l’immagine degli italiani nel mondo www.laltraitalia.eu l’altraitalia numero 14 -novembre 09 Fr. 2.80 Euro 1.80 BENESSERE E SALUTE L’influenza suina CINEMA Festival di Roma SOCIETÀ Vietato il crocifisso?

description

La rivista mensile dedicata agli italiani all'estero

Transcript of Visto da l'Altraitalia

Page 1: Visto da l'Altraitalia

visto dal’altraitaliala voce e l’immagine degli italiani nel mondo

www.laltraitalia.eu

l’a

ltra

ita

lia

nu

me

ro 1

4 -

no

vem

bre

09

Fr.

2.8

0

Eu

ro 1

.80

BENESSERE E SALUTE

L’influenza suinaCINEMA

Festival di Roma

SOCIETÀVietato il crocifisso?

Page 2: Visto da l'Altraitalia

Con l'apertura del 1° e 2° troncodel Carosello 3000.

Anticipatoil via alla

stagione invernale

Ma le sorprese non finiscono qui perché perla prima settimana, fino a venerdì 20novembre compreso, l'accesso a tali impiantisarà libero e senza utilizzo dello skipass!

Page 3: Visto da l'Altraitalia

ITALIANI NEL MONDOPreoccupazione per i corsi dilingue e cultura italiana 3

CULTURAIntervista a Paola Carcano 6

32Ada Merini

RACCONTILa scatola dal fiocco rosa 11Nulla 29

CHIARAMENTE NO21 Romantica?

CINEMAFesta del film di Roma 8Cineturismo 10

SOCIETÀVietato il crocifisso? 2Messina, una calamitàannunciata 18

1ENOGASTRONOMIA

34 Mettiamoci a tavola38 Il cinghiale

MUSICAAndrea Bocelli “My Christmas”“Hearts” di Elisa 14

l’altraitaliaSOMMARIO

MOTORI22 Stile italiano a Zurigo

PSICOLOGIA30 La rabbia

TURISMO26 Porto Azzurro

BENESSERE & SALUTEInfluenza suina 4Podologia 24L’arancia 40

EVENTI1536

Napoli a ZurigoSiciliaScherma

ASTROLOGIA42 Oroscopo44 Il segno del mese

Page 4: Visto da l'Altraitalia

La politica è quell'attività umana che consiste nell'assumere decisioni in forza di unpotere sovrano nell'interesse di qualcuno o della collettività. Ma ho l'impressioneche negli ultimi anni si stia sempre più dimenticando, e non solo in Italia, quella chedovrebbe essere l'unica vera missione della politica: guidare il popolo, tracciare unarotta, avere una visione d'insieme di quelli che sono i reali problemi da affrontarenell'interesse della collettività.

Questa gravissima “malattia” provoca, inevitabilmente, gravi conseguenze.Gli italiani non ce la fanno più! Non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese,non ce la fanno più per strada, sui luoghi di lavoro, negli uffici pubblici; insommadappertutto. I disonesti e i furbi hanno sempre la meglio e, talvolta, passano pureper modelli e punti di riferimento. Il voto sembra il “mercato” di chi compra e dichi vende. Si spendono energie per ore ed ore discutendo di transessuali e di escort,si dedicano interminabili trasmissioni televisive a questioni poco rilevanti al soloscopo di sviare l'attenzione da quelli che sono i veri, angoscianti problemi chetoccano la popolazione. L'Italia assomiglia sempre più ad un grande castello disabbia che rischia di sgretolarsi alla prima ventata. Le malattie che affliggono ilnostro paese sembrano avere la caratteristica della cronicità, dell'inguaribilità. Lasituazione risulta essere così ingarbugliata che non si sa da dove iniziare per porvirimedio.

A denunciare le ingiustizie e i soprusi sono però, molto spesso, le stesse “facce daschiaffi” di coloro che, quando beneficiano di un posizione di potere trattanosenza alcuna considerazione chi ha la sfortuna di avere a che fare con loro.Forse lo Stato dovrebbe cominciare da se stesso, dovrebbe fare attenzione a tuttequelle violazioni, piccole e grandi, perpetrate dai suoi uomini e dalla sua classedirigente nell'esercizio delle alte funzioni loro attribuite dal popolo sovrano edovrebbe smetterla di comportarsi come quel vecchio prete dalla cattiva coscienzache incita i fedeli a fare “ ”.

Si cominci a rispettare quelle “sacre” regole, che si chiamano leggi, che devonoessere la base della convivenza civile di un grande popolo e di una grande nazione.Credo che, nel labirinto di problemi che stiamo affrontando in Italia (e non solo!),chi governa, a tutti i livelli, debba davvero cominciare a porsi, seriamente, a fatti enon a parole, il problema del rispetto delle leggi e delle regole, assieme a quellidell'etica e della moralità.

come predico io, ma non come faccio io

Comincino le Istituzioni, quelle grandi e quelle piccole, a dare l'esempio!

... l’altraitalia 2

Editore

Direttore Responsabile

Direttore di Redazione

Collaboratori

Foto

Redazione grafica

e stampa

Webmaster

Pubblicità

l'altraitalia

CH 8965 Wald (ZH)

[email protected]

www.laltraitalia.eu

Postfach

Maria Bernasconi

Gianni Lorenzo Lercari

Rossana Paola Seghezzi

Paola Carcano

Umberto Fantauzzo

Simona Guidicelli

Gianni L. Lercari

Christian Lombardi

Marco Minoletti

Chiara Morassut

Chiara Panzera

Armando Rotondi

Christian Testori

Luisella Zanino

rsp futura sagl

VisualFB - Magliaso

Alfredo Panzera

[email protected]

Myriam Ramelli

Fiorella Stringhini

[email protected]

Co-Direttore

Contatti

l’altraitalia

di Maria C. Bernasconi

Etica e morale in politica

Page 5: Visto da l'Altraitalia

ITALIANI NEL MONDO

Ridotti gli effetti del taglio dellaFinanziaria 2009. Chiusi o accorpatituttavia quasi 200 corsi.

Il Coordinamento Enti Gestori in Svizzera si è riunitosabato 7 novembre 2009 alla Casa d’Italia di Berna.Durante la seduta gli enti gestori dei corsi di lingua e culturaitaliana hanno espresso apprezzamento per i tempi rapidicon i quali il MAE ha risposto alle richieste integrativeinoltrate durante la scorsa estate in seguito allostanziamento supplementare di quattro milioni di EUROper le attività sul cap. 3153 e per la tempestività con la qualegli uffici competenti hanno disposto l'erogazione deicontributi suppletivi.

Per l'anno solare 2009 il taglio dei fondi subito dagli enti inSvizzera diminuisce dal 39% al 18%, al quale va aggiuntol'effetto negativo del tasso di cambio. In valuta locale ladiminuzione di contributo ammonta mediamente a oltre il20%. Un taglio che resta significativo e che non haconsentito di garantire la prosecuzione del servizio in tuttele sedi.

Nell'anno scolastico 2009/2010 gli enti gestiscono quasi200 corsi in meno rispetto all'anno precedente: 459 corsi afronte di 649 gestiti all'avvio dell'anno scolastico2008/2009. Ancor più dolorosa la riduzione dell'orariosettimanale delle lezioni. Sono quasi 500 le ore diinsegnamento settimanale dell'italiano soppresse inSvizzera. I corsi cancellati sono stati assorbiti solo in

Preoccupazione invariata per il 2010.

dalla Redazione

... l’altraitalia 3

Far valere il principiodel mantenimentodelle risorse dell'annoin corso

minima parte dai docenti di ruolo supplementari assegnatialle Circoscrizioni di Losanna, Basilea e Berna. Inevitabiliquindi i disagi per molte famiglie che si sono viste privare diun importante strumento didattico-formativo.

Con preoccupazione gli enti seguono il dibattitoparlamentare sulla Legge finanziaria 2010. Per l'annoprossimo il bilancio dello Stato sul Cap. 3153 prevede unadotazione di soli 16,5 milioni, invariati rispetto alla Leggefinanziaria 2009 che aveva determinato il taglio del 40% aicontributi. Si rammenta che i contributi integrativi concessiper il 2009 sono validi solo sino al 31.12.2009.

A partire dal 01.01.2010, quindi a metà anno scolastico, glienti avranno a disposizione nuovamente una cifrasensibilmente inferiore. Queste continue "scosse diassestamento" non consentono una pianificazioneadeguata ed efficace e incidono negativamentesull'andamento dei corsi, la loro utenza e la loro qualità. GliEnti gestori auspicano pertanto che durante l'esameparlamentare della Legge finanziaria si riescano arecuperare anche per il 2010 almeno i quattro milioniaggiuntivi reperiti per l'anno 2009, facendo valere ilprincipio del mantenimento delle risorse per l'anno incorso. Risorse indispensabili per continuare a garantire ilnumero dei corsi attualmente operanti.

per i corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera

Page 6: Visto da l'Altraitalia

BENESSERE E SALUTE

Mentre negli Stati Uniti il presidente Obama dichiara unostato di emergenza e tutti gli operatori sanitari sono di fattocostretti alla vaccinazione e ben volentieri pare se nesottopongano, in Italia si lanciano parimenti allarmimediatici sull'influenza Suina (alias A/H1N1) ma i mediciin primis disertano la campagna vaccinale per le persone arischio sociale, quelle che per ragioni professionali nondovrebbero correre il rischio di ammalarsi (personalesanitario e socio-sanitario; personale delle forze di pubblicasicurezza e della protezione civile, personale del corponazionale dei Vigili del Fuoco del Ministero dell'Interno,personale delle Forze Armate). Con grande disappunto delMinistro Ferruccio Fazio.Come mai la massa, e in primis gli operatori, non si fermaalla prima bancarella e non si vaccina come ci si attendevaChe succede, nel Bel Paese?Siamo diffidenti o superficiali? Oppure, dubbio tremendo,non abbiamo il senso dello stato?

Siamo oramai nel pieno della pandemia, e come pediatra difamiglia lo confermo. Classi decimate, insegnanticomprese, bimbi e giovani adulti in preda alla febbre e adolori articolari, tosse, nausea, cefalea. Tre o quattro giornidi calvario, poi la resurrezione.

E il vaccino salvifico é a disposizione finora (fase uno) perpersonale sanitario e socialmente utile, peraltrorecalcitrante all'inoculazione, finalmente dal 9 novembre.

di Luisella Zanino

maledizione degli dei?

... l’altraitalia 4

Influenza (le prime epidemie sono descritte dai Greci nel V sec. A.C.) derivadal latino influentiae: per gli antichi romani l'epidemia derivavadall'influenza sfavorevole di congiunzioni astrali.

(fase due) a disposizione per soggetti a rischio,successivamente (fase tre) per chi vorrà, forse a dicembre.Ma chi vorrà una vaccinazione postuma? Già non lavolevano preventiva, figuriamoci postuma. Paese ingrato!Milioni di euro in vaccini destinati a scadere nei frigoriferi.

Facciamo un passo indietro.Il primo isolamento del virus influenzale risale al 1933 inInghilterra. Da allora sono stati identificati tre tipi di virusinfluenzale, costituenti il genere Orthomixovirus: i tipi A eB, responsabili dell'influenza classica, e il tipo C,generalmente asintomatico o in causa nel raffreddorecomune. Tutti questi virus mutano rapidamente,da lì lanecessità di vaccinarsi (eventualmente) ogni anno perl'influenza cosiddetta stagionale, da virus A o piùfrequentemente B. Quelle bestie mutano!

Il virus A è quello capace di causare le pandemie, il piùcontagioso. I virus influenzali di tipo A colpiscono inprevalenza l'uomo ma sono capaci di infettare anche altrespecie animali e di "saltare" da una specie all'altra, attraversoricombinazioni o mutazioni. Lo spostamento antigenico oantigenic shift, è un fenomeno tipico del virus di tipo Adell'influenza e si verifica tra virus umani ed animali o per latrasmissione di virus non umani all'uomo. Quindi i nuovisottotipi di virus A derivano sempre dagli animali. Da qui iltermine suina, per l'attuale, in quello precedente dagli uccelli(aviaria).

I vari gruppi di popolazione in tutto il mondo abitato, nonpossono conoscere questi virus strani e nuovi, pertanto nonhanno capacità di risposta immunitaria verso questeinfezioni. A meno che non siano vecchi e non le abbiano

Il Ministro della Sanità Ferruccio Fazio

Page 7: Visto da l'Altraitalia

(forse) già incontrate , come in questo caso. Le malattie chese ne scatenano sono improvvise ed invasive, coinvolgonotutti i gruppi di età e tutte le popolazioni del mondo. Algiorno d'oggi i viaggi ne facilitano molto la diffusione,sempre più ampia e più rapida nel villaggio globale. Inpratica provocano una "pandemia", la cui pericolosità vienestabilita dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ,in base ai casi mortali che ne derivano.

L'H1N1, che nel 1918 causò la pandemia più letale dellastoria moderna, la famigerata Spagnola,è un virus checircola nell'uomo da 91 anni, da allora ha subito mutazioniche hanno originato sottotipi virali che ogni anno induconol'influenza stagionale e ceppi geneticamente ibridi.

Il ceppo A/H1N1 che sta provocando la pandemia è unsottotipo altamente contagioso ( ha schiftato col maiale equindi è nuovissimo o quasi) ma scarsamente pericoloso: lamortalità dell'attuale virus A è bassa e ben lontana dal 2-3%registrato con la Spagnola nel 1918. Ciò nonostante,cortocircuitando i parametri di mortalità legati alladefinizione di pandemia, l'OMS ha dichiarato un allertamondiale. I criteri attuali registrano il numero elevato di casinei diversi paesi, piuttosto che la virulenza del virus. Questovirus, per spiegarmi, è meno virulento di quello dellacomune influenza stagionale: è semplicemente piùcontagioso e diffusivo.

Al contrario le informazioni dei mezzi di comunicazionetendono a dare alla popolazione l'idea che la rapidadiffusione dell' influenza sia la conseguenza della virulenzadel virus, non della sua capacità di trasmissione. Come mai?Il problema è sociale: un intero paese sotto le coperte con lafebbre. Contemporaneamente.

Immaginatevi il quadro. Treni fermi, poste chiuse, per nonparlare delle scuole, della protezione civile e dei ministeri.

Oggi: la pandemia da influenza suina

E gli aeroporti? Le fabbriche? La borsa? Una paralisieconomica. Un disastro.Nella realtà la maggior parte dei pazienti cui è stata posta ladiagnosi di influenza suina sono guariti completamentedalla malattia senza richiedere cure mediche particolari esenza il ricorso a farmaci antivirali. Sino al giugno 2009 sonostati confermati in tutto il mondo 51.702 casi con 230decessi dovuti a complicanze: una mortalità del 4.45 per1000, molto più bassa rispetto a quella di una normaleinfluenza stagionale.

La pandemia continua dunque a sollevare discussioni fra gliesperti sulla gravità della forma e sulle misure dicontenimento (vaccino?). Ad oggi in Italia quasi la totalitàdelle vittime del virus A/H1N1 presentavano problemicardiaci, polmonari, metabolici o gravi malattie cronichepregresse. E la mortalità è ben inferiore a quella di unainfluenza stagionale, che ogni anno miete ben più vittimefra le persone già malate.

Oggi però, per la suina o pandemica, ogni morto vienesbattuto come un mostro in prima pagina (senza pietà, nelsenso di pietas, per il morto e i suoi parenti), creandoallarme e confusione fra la gente. Intanto il telefono dellapediatra di famiglia squilla ogni minuto, per fare unesempio(il mio).Contagiosità confusa con virulenza, ed ogni paziente conuna banale sindrome influenzale e con scarsi strumenticulturali e critici si sente sul letto di morte.

Quale la responsabilità dei mass media? Quale laresponsabilità delle informazioni frullate, contraddittorie ediscordanti tra loro?Ma qui vado fuori tema. O forse no.

... l’altraitalia 5

Page 8: Visto da l'Altraitalia

CULTURA

Alla presentazione del testo sono intervenuti, oltreall'autrice, Norberto Lombardi, direttore editoriale dellaCosmo Iannone Editore e Franca Sinopoli, ricercatrice diCritica letteraria e letterature comparate all'Università LaSapienza di Roma. La ricerca dell'autrice costituiscel'ennesima conferma della complessità e della validità delvariegato universo degli scrittori in lingua italiana cheoperano oltre i confini nazionali. Autori i cui testi letterari,poetici, autobiografici o di altro genere sono rivolti non soloalla ristretta cerchia degli italiani emigrati o nati inemigrazione, ma a tutti coloro che sono in grado di leggerela lingua italiana.

, è nata a Novara nel 1973. Dopo averconseguito le lauree in Filosofia presso l'UniversitàCattolica ed in Storia presso l'Università Statale di Milano, siè trasferita a Zuchwil, un paesino nei pressi di Soletta, dovevive dal 1998. Nel 2006 ha discusso, presso l'Università diLosanna, la tesi di dottorato di ricerca. Da dieci anni insegnanei corsi di lingua e cultura italiana gestiti dalla FondazioneECAP nella circoscrizione consolare di Basilea.

Ho iniziato la mia ricerca un po' per caso, ma poco alla voltami sono sentita sempre più partecipe e coinvolta, dalmomento che, come gli autori presi in considerazione, iostessa mi sono trasferita all'estero e so di persona quantopossa essere lacerante il distacco dalla propria patria e daipropri affetti. Per chi emigra, infatti, si crea una fratturainsanabile tra un “prima” e un “dopo”, tanto è vero che labiografia viene “spezzata”, mutata da questo cambiamentocosì radicale di abitudini e di modi di vita.

Quindi egoisticamente, proprio attraverso le altruiesperienze, ho cercato di ricomporre in qualche modo lamia identità, messa in totalmente in discussione propriodall'espatrio. Ci sono riuscita?Non so. omunque resta il fatto che questi scritti presi da mein considerazione hanno in sé un paradosso: da un latoemerge in essi, essendo appunto autobiografie, ilsentimento (anche se a volte inespresso) dell'unicità dellevarie esperienze. Proprio perché uniche, esse sono diinestimabile valore e degne di essere trasmesse. Dall'altro,riferendosi tutte all'esperienza migratoria, travalicano iconfini dell'unicità per assolvere alla funzione di trasmettereuna comune memoria storica.

Paola Carcano

Come è nata l'idea del libro e perché, tra i tanti generiletterari, la tua scelta è caduta sul filoneautobiografico?

di Marco Minoletti

... l’altraitalia 6

Molti, ma se dovessi sceglierne uno direi sicuramenteMarisa Fenoglio. Questa autrice ha saputo bene correlare aipropri sentimenti un'efficace struttura morfologico-sintattica di supporto. Ad esempio per sottolineare meglio ilproprio senso di smarrimento i capitoli si presentano tuttisenza titolo, e vengono semplicemente evidenziati con inumeri latini, come se anche il loro inesorabile susseguirsi,privo di specificità, amplificasse la condizione dellaprotagonista, costretta a vivere sempre in una condizione dinon identità. Inoltre questa autobiografia si apre con unviaggio, quello dell'espatrio appunto, e si chiude con unanalogo spostamento in macchina dalla residenza dellaprotagonista verso l'ignoto, come se in qualche modo sivolesse riproporre la situazione iniziale e dilatarla al di làdella pagina scritta verso un generico punto X. Ma proprioquesta apertura evidenzia, fino all'ultimo, anche lo scaccodell'esistenza della Fenoglio in quanto emigrata: il domanideve sempre e comunque fare i conti con "il buio totaledietro si sé" poiché l'adattamento ad una nuova realtà nonpotrà mai cancellare il senso di smarrimento e la ricerca maiappagata di appartenenza. Non solo.Il viaggio oltre ad esser parte narrativa integrante di questo

Quali sono gli autori che, nel corso della tua ricerca, tihanno maggiormente ispirato?

Il 7 dicembre 2008, a Roma, nella del Palazzo dei Congressi dell'EUR, nel corso della fiera della piccola editoria, èstato presentato il libro di Paola Carcano

Sala CoralloItaliani all'estero. Autobiografia ed emigrazione.

Intervista a Paola Carcano,autrice del libro Italiani all'estero. Autobiografia ed emigrazione

Page 9: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 7

testo autobiografico, lo è anche dal punto di vistastrutturale: infatti lo stesso racconto, privo di analessi eprolessi, è esso stesso metafora di un lento, ma inesorabilepercorso, quello dell'emigrazione. Fino all'ultimo perciòriecheggiano le parole della stessa autrice"l'emigrazionenon finisce mai", perché il viaggio, appunto, è l'unicacondizione vera ed inalienabile di ogni emigrato.

Innanzitutto voglio ringraziare di cuore padre Tassello per ilsuo interessamento. Inoltre confermo che per la miaricerca, data la specificità dell'argomento, ho ritenuto piùopportuno avvalermi di una campionatura più ampia,inglobando qualsiasi scritto autobiografico in mio possesso,indipendentemente dalla sua origine europea o extra-europea. La mia attenzione si è quindi rivolta alle duecentoopere presenti presso la Facoltà di lettere dell'Università diLosanna e a quelle reperibili nelle varie biblioteche elveticheed è avvenuta secondo un criterio contenutistico,prescindendo totalmente da quello geografico.

La provenienza degli scritti non entra così nella ricercacome fattore discriminante, anche se tuttavia, a volte, èpresente come fattore distintivo nelle mie considerazionicritiche. Questo sia perché molti autori dei testi presi inconsiderazione fanno riferimento al paese di emigrazione equindi alle sue specifiche strutture politiche e sociali, siaperché gli stessi scritti autobiografici risentono, più o menofortemente, delle varie influenze lessicali, linguistiche eculturali del paese di adozione.

La componente temporale, contrariamente a quellaspaziale, è invece, a mio avviso, un criterio assai importante,dal momento che si è constatato che, soprattutto nell'ultimoquarantennio, le opere scritte dalla prima generazione diemigranti residenti sono numericamente di novanta voltesuperiori a quelle delle generazioni seguenti; ed inoltre leprime, molto più che le seconde, presentano dellecaratteristiche comuni, indipendentemente dalla lorogestazione culturale e dalle specificità linguistiche, stilistichee formali del singolo autore. Infatti le opere della primagenerazione, pur risentendo degli influssi dei vari paesi diadozione europei o extra - europei, richiamano, tuttavia,forme linguistiche, substrati dialettali e modelli narrativimai del tutto eliminati, propri del paese di provenienza.

Un'altra specifica caratteristica di questi scritti ci è data dallacommistione di pagine incentrate sull'infanzia, sui luoghipropri della giovinezza e dei tempi passati, e di pagine dirisentita protesta nei confronti delle istituzioniamministrative e politiche o del paese d'origine, l'Italia, o diquello di adozione.

“.

Il viaggio, in quanto tale, comporta sempre e comunque peril viaggiatore una separazione e una perdita, sia puretemporaneamente, di persone, rapporti sociali e luoghi che

Come ha fatto notare lo studioso Graziano Tassellonella sua articolata recensione al tuo saggio, nellacampionatura che fai degli scrittori la componentetemporale è fondamentale, mentre quella geografica èsecondaria. Perché?

Camus, che citi nel tuo libro, ha scritto cheConcordi?

ciò che dàvalore al viaggio è la paura”

gli sono consueti: esperienza particolarmente acuta nel casodi trasferimenti lunghi e in quelli intrapresi per necessità oper obbligo piuttosto che per libera scelta. Inoltre,soprattutto per chi ha la prospettiva del non-ritorno, ilviaggio reca con sé una sorta di timore, forse perché ildistacco comporta in modo esemplare e paradigmaticol'incontro con ciò che non è definito e programmato apriori, con l'avventura, con la diversità di un'alterità che puòesprimersi in una lingua diversa o in abitudini differenti, mache manifesta comunque il suo carattere di potentecondizionamento al vissuto dell'attore.Anche il viaggio di ritorno tuttavia ha un carattereinquietante perché lo iato spaziale, recuperabile in qualchemodo con il percorso a ritroso appunto, non consente disublimare anche lo iato temporale.Il passare degli anni, la diversa mentalità e prospettiva divita, fanno sì che molti testi, come quelli di Gioseffini,Strano, Maretta, Patruno, Glorioso, abbondino di paragoni,quasi sempre a discapito della realtà italiana, consideratasempre più arretrata e decadente. Dunque solo gli affetti perla famiglia e la rievocazione dei giorni trascorsi nella madre-patria riescono a perdurare e scintillare nell'imperturbabileimmutabilità temporale e spaziale del ricordo.

Durante la presentazione del mio libro alla Fiera di Roma, ilmio editore, il signor Lombardi, ha voluto porre l'accentosulla drammatica situazione dei Corsi di Lingua e Culturaitaliana, in cui io peraltro insegno.Concordo con lui nel sostenere che gli italiani all'estero nondebbano essere scaricati come un "peso", ma valorizzaticome una risorsa non solo importante, ma indispensabile.Dopotutto la loro "italianità" si tramuta in propagandalinguistica e culturale, non fine a se stessa, ma fautrice di unparallelo impulso sociale ed economico. Questo perché, adesempio, moltissimi di loro, sentendosi ancora legati allamadre patria, passano la maggior parte (per non direesclusivamente) le proprie ferie in Italia, portando non solola propria ricchezza multietnica, ma anche quella monetaria.A tal conferma basti constare il pullulare di agenzie viaggi,preposte a tale scopo.

Voglio dire, insomma, che il valore ed il diritto all'istruzionenon si esauriscono in se stessi (ed anche se così fossesarebbero comunque ingiustificabili questi tagli così drasticied indiscriminati), ma valorizzano scambi culturali, socialied economici. Ed anche laddove la politica non è mai saputaarrivare, la lingua ci è riuscita.

Noi insomma dobbiamo continuare a suscitare interesseverso l'Italia a partire proprio dall'insegnamento linguistico,che diffonde e veicola l'aspetto culturale ed economicoCerto, sono cosciente delle difficoltà attuali e sono altresìconvinta che bisogna ridurre gli sprechi. Per questo credoche sia doverosa una sana ristrutturazione, ma non servonocerto tagli indiscriminati che rovinano realtà efficienti edutili alla comunità.

Durante la presentazione del tuo lavoro si è parlatodell'importanza dei corsi di lingua e cultura italianaall'estero e non si sono nascoste le preoccupazioni peri pesantissimi tagli ai finanziamenti destinati a questoimportante settore. Potresti riassumere, per i nostrilettori, le linee salienti di questo intervento?

.

Page 10: Visto da l'Altraitalia

di Armando RotondiCINEMA

Festival di Romavincitori e bilanci

donna di sempre, e di Jason Reitman, pronto afare il bis dopo il trionfo di due anni fa con , ma ancheDanis Tanovic con .Un successo meritato quello di Donato, che conè al suo esordio nel lungometraggio, a tratti soprendente.

Una grande del cinema e del teatro, (), già premio Oscar per la sua magnifica intepretazione

della regina Elisabetta II in (2007) di StephenFrears

E il cinema italiano sorride ancora se si pensa anche aGiorgio Diritti e al suo film storico sulla strage nazista diMarzabotto, , che si aggiudica il “GranPremio della Giuria Marc'Aurelio d'argento”.

Up in Tthe AirJuno

TriageBroderskab

nellafoto

The Queen

L'uomo che verrà

Helen Mirren

vince il premio come migliore attrice per il film, diretta dal veterano Michael Hoffman. Qui la

Mirren dà prova di grande bravura interpretando laContessa Sofa, moglie di Lev Tolstoj, dal momento in cui ilmarito rinuncia a tutti i suoi titoli nobiliari.

Il cinema italiano deve sorridere, invece, per ilriconoscimento attribuito a Sergio Castellitto e alla suaperformance in di Alessandro Angelini, cheproprio alla prima edizione della kermesse di Roma deve ilsuo battesimo cinematografico con . Unpremio, questo, che Castellitto ha voluto fortementededicare alla grande tradizione italiana, ai grandi attori siadel cinema che del teatro che per lui sono stati veri e proprimaestri, da Mastroianni a Sordi, da Gasmann e Tognazzifino a Romolo Valli.

TheLast Station

Alza la testa

L'aria salata

Un film difficile, senza dubbio. Una pellicola di grandeimpegno, questo del danese NicoloDonato, che sembra raccontare quasi una storia impossibilee paradossale: l'amore omosessuale tra due ragazzi che sonomembri, ed è qui ciò che sembra un paradosso, di un grupponeonazista.

è un film di qualità, chesi è imposto tra i membri di una giuria attenta, capitanata daun maestro come Milos Forman, e che si è fatto largo traaltri lavori, in effetti, maggiormente quotati, riuscendo avincere il “Marc'Aurelio d'Oro” per la migliore pellicola.

Broderskab/Brotherhood

Broderskab (nella foto una scena del film)

Sulla carta vi erano infattidi Margarethe von Trotta, tra le più grandi registe

donna di sempre, e di Jason Reitman, pronto afare il bis dopo il trionfo di due anni fa con , ma ancheDanis Tanovic con .Un successo meritato quello di Donato, che conè al suo esordio nel lungometraggio, a tratti soprendente.

Sulla carta vi erano infattidi Margarethe von Trotta, tra le più grandi registe

Vision - Aus dem Leben der Hildegardvon Binge

Up in Tthe AirJuno

TriageBroderskab

Vision - Aus dem Leben der Hildegardvon Binge

... l’altraitalia 8

Page 11: Visto da l'Altraitalia

Questi i principali riconoscimenti di un festival che, a dettadi molti, è stato privo di grandi star, anche se questo non èdel tutto vero. Presenze notevoli ce ne sono state, prima fratutte quella di Meryl Streep, cui è stato assegnato il “PremioMarc'Aurelio d'Oro alla Carriera” e che vede il suo nomeaggiungersi a quello di Sean Connery, Sophia Loren e AlPacino. Ma anche George Clooney, i fratelli Cohen con illoro nuovo , la prima opera da regista dellanostra Stefania Sandrelli, , e l'ulitmo filminterpretato da Heath Ledger, quel

del geniale Terry Gilliam, inserito tra gli eventispeciali.

Ma anche, sempre fuori concorso, le ultime fatiche dimaestri come James Ivory, ,prima opera del regista senza il fedele partner IsamilMerchant alla produzione (Merchant è morto all'indomanidella realizzazione de ), e Carlos Saura, chepresenta il suo , un film che dovrebbe esserenelle corse del presidente di giuria Milos Forman, autore di

, visto che focalizza la suaattenzione su Lorenzo Da Ponte, che di Wolfgang AmadeusMozart fu grande librettista.

Un festival tutto somamto riuscito, che ha dalla sua buoninumeri e qualche difettuccio, in primo luogo il non avereancora un nome definitivo (nel corso di quattro edizioni losi è chiamato Fest, Festival, Festa). Ma, come detto, i numerisono buoni e questi sono i dati ufficiali: 85 film di 43nazionalità proiettati su 25 schermi, 594 artisti presenti, traitaliani e stranieri, 600mila visitatori, 102mila bigliettiemessi per un incasso di 380mila euro, 2.656 giornalistiaccreditati. Non male per il più giovane tra i grandi festivalitaliani. Riconoscendo, ovviamente, il grande prestigio chekermesse come quelle di Venezia, Torino e Taormina hannoe continueranno ad avere.

A Serious ManChristine Cristina

The Imaginarium of DoctorParnassus

The City of Your Final Destination

La Contessa BiancaIo, Don Giovanni

Amadeus Io, Don Giovanni

... l’altraitalia 9

Sons of Cuba

Sever ClearFratelli d'Italia

di Andrew Lang vince invece come migliordocumentario nella sezione “L'altro cinema”, premiato dauna giuria guidata dal pricnipale regista documentaristicoitaliano, Folco Quilici. Giuria che ha asseganto anche duemezioni speciali all'americano di Kristian Farga eal davvero notevole del romano ClaudioGiovannesi, film che mostra le periferie della capitaleitaliana, seguendo la storia di tre adolescenti veri di secondagenerazione, provenienti da Romania, Biellorussia e Egitto,tutti studenti nello stesso istituto tecnico di Ostia.

Page 12: Visto da l'Altraitalia

Reggio Calabria e provincia è sicuramente tra le zone dellaCalabria maggiormente sfruttate dal cinema.In città si svolge, ad esempio, il film del maestro LuigiComencini (1987). Qui Comencini,avvalendosi di un cast che conta Gian Maria Volonté e DiegoAbatantuono, narra la storia del piccolo Mimì, tredicenne con lapassione per la corsa che si deve scontrare con la volontàpaterna di studiare. Il tutto con lo sfondo di Reggio Calabriadurante la ricostruzione degli anni '60.

Incredibile, poi, l'utilizzo della campagna vicino Riace per(2004) di Saverio Costanzo, vincitore del Pardo d'Oro a

Locarno. Costanzo adatta la campagna calabrese per ricreareperfettamente l'atmosfera che regna nei territori occupati inPalestina, creando un film di grande suggestione, interpretato inarabo ed ebraico.

Recentissimi sono i casi di Bova e Pentadattilo dove RobertEnglud, icona del cinema horror americano, ha deciso diambientare il suo film da regista, (2009). Le zone inprovincia di Reggio si prestano così a ricreare l'ambientefantastico della novella di Gogol, che già aveva ispirato ilcapolavoro di Mario Bava (1960). Un filmcon un cast notevole, che vede tra gli interpreti Raoul Bova e,soprattutto, Christopher Lee, altro mito del cinema mondiale.

Un ragazzo di Calabria

Private

The Vij

La maschera del demonio

Festival Internazionale del Cinema di Salerno

Plus Camerimage - Interantional Film Festivalof the Art of Cinematography.

Courmayeur Noir in Festival

River to River - Florence Indian Film Festival

23 - 28 novembre 2009.Salerno. Teatro Verdi, Cinema Augusteo.

28 novembre - 5 dicembre 2009.Lòdz (Polonia). Grand Theatre.

7 - 13 dicembre 2009.Courmayeur. Centro congressi, Palanoir.

4 - 10 dicembre 2009.Firenze. Cinema Odeon.

www.festivaldelcinema.it

www.noirfest.com

www.rivertoriver.it

Edizione numero 63 della storica manifestazionecinematografica, tra le più antiche del mondo, doveconcorrono: lungometraggi a soggetto (cinemareligioso, cinema latino-americano, cinema dell'areamediterranea), fiction televisive, cortometraggi, cartonianimati, audiovisivi industriali, turistici, didattici,scientifici e sportivi. La sezione “Riflessione” intenderecuperare i film che hanno avuto una distribuzionelimitata.

XVII edizione del festival internazionale, competitivo,che promuove l'arte della fotografia cinematografica. Inprogramma opere professionali e studentesche,retrospettive e seminari. Il tutto nella più importantecittà polacca per la settima arte, sede di una delle piùprestigiose scuole di cinema del mondo. Nel corso dellamanifestazione verrà assegnato il “Golden Frog”, ilprincipale premio per la fotografia cinematografica.

Sotto l'ala protettrice della montagna più alta d'Europa, ilMonte Bianco, Noir in Festival celebra, da quasivent'anni, i suoi riti mondano-cinematograficiall'insegna del brivido. A Courmayeur, il Noir ha trovatola sua casa più bella. Pubblico variegato si ritrovano tuttiall'inizio di dicembre per un'iniziativa all'insegna deldivertimento e dello spettacolo. I 12 film in gara sonoselezionati tra le migliori novità nel genere dell'anno incorso, e vengono visionati da una prestigiosa giuria checonferisce il Mystery Award. Il festival ospita anche unasezione di retrospettive che esplorano la storia di questogenere. Conferenze e i seminari indagano sugli sviluppiartistici del genere e sui loro stretti legami con la realtà.

River to River - Florence Indian Film Festival, con ilPatrocinio dell'Ambasciata dell'India di Roma, è il primofestival nel mondo interamente dedicato al cinemaindiano e a film sull'India.Il film preferito dal pubblicodel Festival vincerà il River to River DigiChannelAudience Award. Il premio (uno per ogni categoria tra ilungometraggi, i corti e i documentari) consiste nellaDistribuzione Digitale Internazionale del DVD del filmsul nuovo DigiChannel.net.

AgendaCineturismo:

Reggio Calabriae dintorni

... l’altraitalia 10

Page 13: Visto da l'Altraitalia

RACCONTI

Il burattinaio folle tirò i fili d'argento sul fondo buio dellanotte.

Dispensò di doni marionette fragili nel grande teatro:bellezza, fascino, intelligenza; forza, astuzia, scaltrezza.

Gettò le scelte come biglie di vetro: i dubbi, l'odio, la gelosia,l'invidia; la debolezza, il libero arbitrio, la crudeltà.

I fili andavano su e giù e migliaia di figure si incontravano, siurtavano, si agitavano scoprendo emozioni, sentimenti,paure.

Le fece ritornare ai loro posti, consapevoli del loro potere,illuse di averlo.

Inventò l'Oggi, giocò al Domani gettando qualche figuradella scatola dei rifiuti, con il filo attorno al collo.

di Gianni Lercari

Lo trovammo assetato ai bordi di un ruscello secco. Ciraccontò la favola delirante di un uomo che non era uomo,di un Dio che non era Dio. Ci disse di come finì appeso aduna croce, vessato e deriso per le sue storie insulse; di comechiamò senza essere ascoltato, di come soffrì senza essereaiutato, incoronato re di un roveto.

Noi gli credemmo.

Eravamo stanchi. La notte senza luna era rinchiusa in unascatola di cartone legata con un fiocco rosa; era un dono delnostro tempo quella scritta che brillava sul coperchio:"Fragile - Non aprire". O l'oscurità si sarebbe nuovamenteimpadronita di tutto. Quella scatola era l'unico lasciapassareper la luce.

Gli demmo da bere acqua piovana raccolta in una cunettadell'asfalto e cercammo di medicargli le ferite; quelle allemani erano profonde e nere di sangue raggrumato. Glitogliemmo la corona di filo spinato e inavvertitamente loferimmo ancora.

Si lamentò chiamando il suo Dio, confondendolo con suopadre.

Gli spruzzammo antibiotico sul taglio nel costato. Ci disseche la sua vita era segnata da un solco infinito e che gli annidel perdono sarebbero stati sovrastati da quelli dell'odio.

Ci guardammo attoniti toccandogli la fronte. Scottava e noinon avevamo aspirina.

Aprì gli occhi e ci fissò; tentò di parlare ancora, ma nonriuscì ad articolare alcun suono. Si riassopì.

Stavamo in tre su di una strada grigia piena di lampionispenti, di fronte ad una collina tagliata ed arsa dalla siccità.

Statue pietrificate fissavano con gli occhi sbarrati le rovinedi una Gomorra di vetro e di una Sodoma di acciaio, neiriflessi monocromatici di un cielo di piombo. Giù verso ilmare si udiva clamore di voci, urla e rumori.

Il Barabba prosciolto per insufficienza di prove, il presuntoassassino barattato nelle aule dei tribunali da avvocaticompiacenti e giudici ciechi teneva una pubblica conferenzadeclamando la propria rettitudine.

Gli applausi di quel concerto senza musica frusciavanocome gatti a nove code e l'aria si intorbidiva.

Si lamentò farfugliando suoni ed agitando il corpo scarno.

Un'auto gialla ci sfrecciò accanto lampeggiando e venneinghiottita dalla folla che, minacciosa, si agitava verso di noi

Chiamammo la verità e ci rispose l'eco di una menzogna.

Aprimmo la scatola dal fiocco rosa.

... l’altraitalia 11

Page 14: Visto da l'Altraitalia

SOCIETÀ di Chiara Morassut

«- si legge nella ormai famosa sentenza dei giudici

della corte europea dei diritto dell'uomo Strasburgo -p

». Tuttoquesto, proseguono, «

».

Ancora, la Corte «

».

Ha il sapore della polemica sotto l'ombrellone, non fosseche siamo a novembre, la recente disputa che,prevedibilmente ancora per non molto, infiamma partipolitiche, rappresentanti della Chiesa, educatori e ingenerale opinione pubblica italiana.

La presenza del crocefisso, che è impossibile non notare nelle aulescolastiche

otrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le etàcome un simbolo religioso. Avvertirebbero così di essere educati in unambiente scolastico che ha il marchio di una data religione

potrebbe essere incoraggiante per gli studentireligiosi, ma fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni, inparticolare se appartengono a minoranze religiose o sono atei

non è in grado di comprendere come l'esposizione,nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essereragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire alpluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di unasocietà democratica così come è stata concepita dalla Convenzioneeuropea dei diritti umani, un pluralismo che è riconosciuto dalla Cortecostituzionale italiana

Pier Luigi Bersani

Vietato il crocifisso?Togliete il crocefisso dalle aule scolastiche, questo, in dueparole il messaggio dei giudici europei. Toglietelo perché, semi si concede un riassunto estremo, lo stato è laico, così lascuola, e un simbolo religioso va contro questo principio.Tanto più che se in Italia non c'è una religione di Stato,esporre il simbolo di una sola fede è una prevaricazione neiconfronti delle altre, una consuetudine certo, ma sempreuna prevaricazione.

Non voglio soffermarmi qui sul problema in sé, su cui èstato detto già fin troppo e che cadrà presto nell'oblio comespesso accade ai temi della discussione pubblica italiana.Giusto, ingiusto, ha poca importanza. A questo puntoiniziano a essere più interessanti dell'argomento le reazioniche ha suscitato nei meno o (sempre) più coinvolti.

E quindi ecco, solo per fare qualche esempio, la contro-crociata di un sindaco veneto dell'Udc che brandisceun'ordinanza con la quale punisce chiunque non esporrà ilcrocifisso nei luoghi pubblici; ecco, dall'altra parte unlegittimo principio di laicità che va a cadere nel laicismo e inposizioni ideologiche; ecco ancora quelli che invocanoun'astratta quanto improponibile idea di pluralismo delle

Page 15: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 13

religioni, come se avesse a che fare con lo Stato; ecco ilGoverno italiano che annuncia ricorsi o il premier che siaffretta a sottolineare come la sentenza di Strasburgo nonsia in realtà “coercitiva”, tipica reazione degli europeistidella domenica, quelli che “l'

”; ecco i gruppi su Facebook per la difesa dellenostre tradizioni cristiane o i cortei di protesta di giovaniannoiati che a quella croce probabilmente non credononemmeno.

Sembra a volte, questa Italietta, un Paese che si nascondedietro ai simboli per non accettare il cambiamento, cheprende le tradizioni come comodo alibi per evitare ilconfronto. E il confronto e il cambiamento sono ormai,volenti o nolenti, parte della nostra esperienza quotidiana inquanto immersi in una cultura che è sempre più variegata,multietnica ed è sempre più caratterizzata da unaconvivenza con l'altro, lo straniero.

La crescente mobilità, le massicce migrazioni, ilconfigurarsi di nuove realtà nazionali e sopranazionalicomportano infatti una profonda trasformazione delleappartenenze culturali, territoriali e politiche, e portano inconcreto a una convivenza fra culture nella quale si creano,per forza di cose incomprensioni e scontri di vedute, chesolo però un impegno concreto da entrambe le partipotrebbe risolvere. L'altro, il diverso ha sempre avuto perdefinizione convinzioni, valori, modi di vedere e di viverediversi dai nostri, che spesso noi, nel senso di europei ooccidentali, non riuscivamo ad accettare o nemmeno acomprendere. La differenza sostanziale oggi è che questadiversità non è più un fenomeno lontano e bizzarro, ma èdiventata parte della nostra quotidianità e “minaccia”dall'interno, a parere di alcuni, un sistema di valori e pratiche

Europa va bene se ne ho dei vantaggi,ma appena pretende di impormi qualcosa, questa è casa mia, quicomando io

La molto contestata opera di Martin Kippenberger, la “rana in croce“, esposta qualchemese fa nel nuovo Museo di Bolzano.

su cui la società occidentale non sentiva il bisogno di porsidomande.La conseguenza di tutto ciò è spesso il formarsi di unadinamica difensiva che tende a cogliere l'alterità culturale informe rigide e stereotipate, quando non addirittura comealterità naturale, razziale; generando continue reazioni dirigetto, superficiali, epidermiche, banali: il colore della pelle,la differenza di religione ecc.

La conseguenza di tutto ciò sono simboli che acquistanoimportanza solo nel momento della polemica, dei qualiprima non si ricordava nessuno, simboli che non vanno piùad affermare qualcosa, ma a negare il suo contrario.

Un'icona pop, la rappresentazione dell'estremo sacrificio innome dell'amore per il prossimo, nient'altro che lamarionetta di inique ingerenze clericali che si mascheranoda tradizioni. Sono tanti i punti di vista che da opinioni più omeno convinte si stanno trasformando in prese diposizione rumorose. Fino a ieri quel pezzetto di legno erabuono anche nel cassetto, oggi è già diventato, in questanostra Italia piccola e confusa, un simbolo di identità. Cheserve poi a fomentare lo scontro tra chi lo vuole e chi no. Cisono stati i dibattiti sul velo, quelli sui dialetti, oggi è ilcrocifisso, ma a fare la guerra sui simboli si perde sempre e lanon discussione per una volta avrebbe giovato di più delladiscussione stessa.

Quello che viene da chiedersi è comunque, quanto hainfluito su di voi quella statuetta appesa al muro nelle oredell'infanzia passate a imparare le divisioni, la grammatica,la geografia? Poco, vero? E cosa sarebbe cambiato se non cifosse stata? Pensate davvero che sarebbe cambiatoqualcosa? Ve ne sareste minimamente accorti se un giornoqualcuno l'avesse tirata giù? Lasciatela dov'è. Toglietela.Poco importava prima del dibattito, poco importerà,speriamo, fra qualche settimana, dedichiamogli una puntatadi Porta a Porta, e che sia finita lì.

Certo, il Cristo in croce è una figura importante anche per inon credenti, in virtù però della sua provocazionerivoluzionaria, e soprattutto del suo essere continuo“scandalo” in una società che con una voce ipocritamente loprega e con altre mille continua a crocifiggerlo, anche conquesta stupida polemica che non fa bene a nessuno.E se potesse parlare quell'omino inchiodato a una croce diplastica, che normalmente non nota mai nessuno, forsedirebbe lo stesso.

... l’altraitalia 13

religioni, come se avesse a che fare con lo Stato; ecco ilGoverno italiano che annuncia ricorsi o il premier che siaffretta a sottolineare come la sentenza di Strasburgo nonsia in realtà “coercitiva”, tipica reazione degli europeistidella domenica, quelli che “l'

”; ecco i gruppi su Facebook per la difesa dellenostre tradizioni cristiane o i cortei di protesta di giovaniannoiati che a quella croce probabilmente non credononemmeno.

Sembra a volte, questa Italietta, un Paese che si nascondedietro ai simboli per non accettare il cambiamento, cheprende le tradizioni come comodo alibi per evitare ilconfronto. E il confronto e il cambiamento sono ormai,volenti o nolenti, parte della nostra esperienza quotidiana inquanto immersi in una cultura che è sempre più variegata,multietnica ed è sempre più caratterizzata da unaconvivenza con l'altro, lo straniero.

La crescente mobilità, le massicce migrazioni, ilconfigurarsi di nuove realtà nazionali e sopranazionalicomportano infatti una profonda trasformazione delleappartenenze culturali, territoriali e politiche, e portano inconcreto a una convivenza fra culture nella quale si creano,per forza di cose incomprensioni e scontri di vedute, chesolo però un impegno concreto da entrambe le partipotrebbe risolvere. L'altro, il diverso ha sempre avuto perdefinizione convinzioni, valori, modi di vedere e di viverediversi dai nostri, che spesso noi, nel senso di europei ooccidentali, non riuscivamo ad accettare o nemmeno acomprendere. La differenza sostanziale oggi è che questadiversità non è più un fenomeno lontano e bizzarro, ma èdiventata parte della nostra quotidianità e “minaccia”dall'interno, a parere di alcuni, un sistema di valori e pratiche

Europa va bene se ne ho dei vantaggi,ma appena pretende di impormi qualcosa, questa è casa mia, quicomando io

La molto contestata opera di Martin Kippenberger, la “rana in croce“, esposta qualchemese fa nel nuovo Museo di Bolzano.

su cui la società occidentale non sentiva il bisogno di porsidomande.La conseguenza di tutto ciò è spesso il formarsi di unadinamica difensiva che tende a cogliere l'alterità culturale informe rigide e stereotipate, quando non addirittura comealterità naturale, razziale; generando continue reazioni dirigetto, superficiali, epidermiche, banali: il colore della pelle,la differenza di religione ecc.

La conseguenza di tutto ciò sono simboli che acquistanoimportanza solo nel momento della polemica, dei qualiprima non si ricordava nessuno, simboli che non vanno piùad affermare qualcosa, ma a negare il suo contrario.

Un'icona pop, la rappresentazione dell'estremo sacrificio innome dell'amore per il prossimo, nient'altro che lamarionetta di inique ingerenze clericali che si mascheranoda tradizioni. Sono tanti i punti di vista che da opinioni più omeno convinte si stanno trasformando in prese diposizione rumorose. Fino a ieri quel pezzetto di legno erabuono anche nel cassetto, oggi è già diventato, in questanostra Italia piccola e confusa, un simbolo di identità. Cheserve poi a fomentare lo scontro tra chi lo vuole e chi no. Cisono stati i dibattiti sul velo, quelli sui dialetti, oggi è ilcrocifisso, ma a fare la guerra sui simboli si perde sempre e lanon discussione per una volta avrebbe giovato di più delladiscussione stessa.

Quello che viene da chiedersi è comunque, quanto hainfluito su di voi quella statuetta appesa al muro nelle oredell'infanzia passate a imparare le divisioni, la grammatica,la geografia? Poco, vero? E cosa sarebbe cambiato se non cifosse stata? Pensate davvero che sarebbe cambiatoqualcosa? Ve ne sareste minimamente accorti se un giornoqualcuno l'avesse tirata giù? Lasciatela dov'è. Toglietela.Poco importava prima del dibattito, poco importerà,speriamo, fra qualche settimana, dedichiamogli una puntatadi Porta a Porta, e che sia finita lì.

Certo, il Cristo in croce è una figura importante anche per inon credenti, in virtù però della sua provocazionerivoluzionaria, e soprattutto del suo essere continuo“scandalo” in una società che con una voce ipocritamente loprega e con altre mille continua a crocifiggerlo, anche conquesta stupida polemica che non fa bene a nessuno.E se potesse parlare quell'omino inchiodato a una croce diplastica, che normalmente non nota mai nessuno, forsedirebbe lo stesso.

Page 16: Visto da l'Altraitalia

MUSICA di Chiara Panzera

... l’altraitalia 14

Pubblicato il 13 novembre, “ ”, il nuovo album di inediti di Elisache esce a cinque anni dal precedente. 14 le canzoni checompongono l'ultima fatica dell'artista, più una 15a riservata a chicomprerà il disco su iTunes.

È un gran bel periodo per l’artista di Monfalcone. E' diventatamamma ed ha anche programmato una serie di concerti a partire daaprile in giro per l'Italia. Ci sarà la band che da oltre 10 annil’accompagna dal vivo: Max Gelsi al basso, Andrea Rigonat allechitarre, Andrea Fontana alla batteria e Gianluca Ballarin alletastiere. Il singolo che fa da apripista “ ”, interpretatoinsieme a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, è in testa nella classificadei download.

Elisa ha dichiarato che quando ha composto la canzone ha pensatosubito all’interprete salentino, alla sua timbrica vocale che si sposaperfettamente con la melodia del brano. “ - ha rivelatoSangiorgi -

”.

Heart

Ti vorrei sollevare

Nel branosi sentono due voci che necessitano una dell'altra, è l'incontro tra

istinto e ragione, sentimenti che riflettono le nostre personalità e il nostro modo diavvicinarci alla musica

Pubblicato il 13 novembre 2009 da Pippo Augliera

My Christmas

Carrie Underwood Thisis it

My Christmas

Silent NightA Christmas Carol

White Christmas Adeste fideles Tu scendi dalle stelleJingle Bells

Successo per l'uscita di “ ”, il nuovo albumdi Natale di Andrea Bocelli, nei negozi americani dal 3novembre scorso; è gia' al terzo posto in classificagenerale nella prestigiosa top 200 di Billboard.

Il CD, che uscirà in Italia il 20 novembre prossimo suetichetta Sugar, è secondo solo alla star del country

e al nuovo CD di Michael Jackson “” uscito però una settimana prima di Bocelli!

Centocinquantamila copie vendute in meno di unasettimana e subito il terzo posto nella classificaamericana dei CD più venduti. E' già un successostrepitoso l'uscita di “ ”, un exploit, quellodell'artista toscano, che non ha paragoni nella musicaitaliana ottenuto nel mercato più difficile e tuttorainaccessibile per gli altri cantanti del nostro Paese.

Uno dei brani contenuti “ ” è stato cantato a Londra con un coro da quattordicimila voci, per l’enorme e sfarzosapremière mondiale (un evento da Guinness) dell'atteso film di Natale della Disney, “ ” di Robert Zemeckis.All'interno del disco, oltre ai soliti classici “ ”, “ ”, “ ”, vi è anche un duetto con iMuppets, i mitici pupazzi pasticcioni creati da Jim Henson negli anni '70, in una versione sfiziosa e divertente di “ ”.

Page 17: Visto da l'Altraitalia

Un susseguirsi di sensazioni e di forti emozioni è ciò che hanno saputo trasmettere i quattordici cantanti che si sono esibitisabato, 25 ottobre 2009, davanti ad un foltissimo pubblico ospitato nella grande sala, addobbata con particolare cura, delRistorante Bocciodromo Letzi “ ”, sito alla Badenerstrasse 526 a Zurigo.da Cono

Napoli torna a Zurigo4° Festival della canzone napoletana

Per dare continuità al loro impegno sociale, ilPresidente della F.A.C.S. (Federazione delleAssociazioni Campane in Svizzera), VincenzoFontana ed il Consultore dei Campani per laSvizzera, Giuseppe Gautieri, due protagonistinel mondo dell'associazionismo italiano, hannoorganizzato con grande impegno e passione, incollaborazione con l'Assessorato PoliticheSociali e d'Emigrazione della RegioneCampania e coadiuvati da un équipe divolontari, la quarta edizione del Festival dellacanzone napoletana.

Con l'ormai nota abilità, il conduttore dellaserata, Giancarlo Marini, ha introdotto sulpalco i partecipanti al concorso che si sonocimentati nella loro performance canoraaccompagnati, in maniera eccellente, dalcomplesso “ ”.Amici di Balera

Giuseppe Gautieri, Vincenzo Fontana e l’Onorevole Samuele Ciambriello

... l’altraitalia 15

dalla RedazioneEVENTI

Page 18: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 16

La vincitriceIlaria Vitiello

Angelo Migliore2° classificato

Antonio Azzato3° classificato

I partecipanti

Ambrosecchia Veronica

Migliore Angelo

Vitiello Ilaria

Vitiello Gianni

- Frauenfeld

- Winterthur

- Lichtensteig

- Lichtensteig

Azzato Antonio

Congiu Faretra Lucia

De`Cicco Antonietta

Ferreri Alberto

Fontana Jean Daniele

Gautieri Vincenzo

Martucci Sabatino

Marzoli Anna - Uzwil

Meccariello Giuseppe

Prisco Nando

- Faruenfeld

- Adliswil

- Bronschhofen

- Zurigo

- Zurigo

- Flawil

- Steinhausen

- Eschlikon TG

- Oftringen

“Tu sì na cosa grande”

“Torna a Surriento”

di D. Modugno

di Enrico Caruso

di Angela Fiore

di Gianni Celeste

“O’ surdato nammurato”

“Nu jeans e na maglietta”

di M. Ranieri

di N. D’Angelo

“Io te vurria vasà”

“Core n’grato”

“Illusione”

“Casa mia”

“Na sera ‘e maggio”

“Marì”

“Cient`anni”

“Fra cinquant’anni”

di Roberto Murolo

di Claudio Villa

di Nino D’Angelo

di Nino D’Angelo

di Sergio Bruni

di Nino D’Angelo

di Mario Merola

di N. D’Angelo

“Mare”

“Pecché sì bella”

Page 19: Visto da l'Altraitalia

Ospite d'onore della serata, particolarmente gradito dalpubblico in sala, il gruppo teatrale dal

, Ciro Villano, Ciro Ceruti e Lucio Pierri che, con laloro spontaneità e con una bravura davvero inaspettata,hanno saputo coinvolgere gli spettatori divertendo anchele personalità presenti quali l'Assessore

, la dirigenteil segretario della Consulta

, l’onorevole , il consoleGenerale di Zurigo, Ministro , ilPresidente del Comites locale, ed ilProfessor .

Alla giuria, presieduta da Livio Zanolari, noto edapprezzato giornalista, il compito più difficile e cioè quellodi decretare i primi tre classificati. Il terzo posto è statoassegnato ad Antonio Azzato con la canzone O’ surdatonammurato. Angelo Migliore con la canzone Torna aSurriento si è aggiudicato il secondo premio, mentre alprimo posto si è classificata con la canzone“ di Angela Fiore.

La tradizionale musica melodica napoletana, mai passatadi moda, interpretata dai bravi partecipanti al concorso, hasaputo, ancora una volta, creare un importante e alcontempo lieto momento di incontro per la comunitàitaliana che induce gli organizzatori a dichiararsi pronti perla quinta edizione.

Teatro Troisi diNapoli

Mare”

Prof.ssaAlfonsina De Felice Dott.ssa AntoniaStefania Gualtieri, GianniFansini Samuele Ciambriello

Mario FridegottoPaolo Da Costa

Luigi Terracciano Basilea

Ilaria Vitiello

Un plauso a tutti da parte di L'altraitalia!

Da sinistra Antonia Stefania, Giuseppe Gautieri, Alfonsina De Felice

La Giuria

Console Generale d'Italia a Zurigo, Mario Fridegottoe il Presidente Comites Paolo Da Costa

La Giuria

Il conduttore della serataGiancarlo Marini

Page 20: Visto da l'Altraitalia

SOCIETÀ

La “Trinacria”, sinonimo melodico di un lembo di terraparadisiaca a forma triangolare nel Mediterraneo, ubicata inposizione meridionale nel contesto geografico dellapenisola italiana a coronamento delle bellezzepaesaggistiche della medesima, che nel corso millenariodella sua storicità ha saputo evocare la curiosa attenzione diletterati, filosofi ed imperatori stranieri per la sua esclusivamagnificenza bucolica.

Il celebre letterato di Weimar, Germania centrale, JohanWolfgang von Goethe durante il suo soggiorno nei pressi diTaormina, contemplandone la romanticità della naturapaesaggistica, in un frangente di ispirazione poetica, neiseguenti versi lirici: “Kennst du das Land wo die Zitronenbluehen? Dorthin moechte ich mit dir reisen, meineGelibte…”, inneggiando in tal modo al incanto del bellezzenaturali della costa “peloritana-ionica”, comunicava, in unforte messaggio di affetto, alla sua diletta gentildonnal'inesprimibile vibrazione di melodia estetica checonsapevolmente recepiva nell'istante in cui la genuinitàdella natura romantica dell'isola si rivelava ai suoi occhi.

La “zagara”, il tipico fiore degli agrumeti, i quali offrono lapeculiarità ornamentale della sequenza di costa compresa

di Umberto Fantauzzo

Calamità apocalittica in Siciliauna cronaca annunciata, ma ignorata

tra Messina e Catania, con il suo bianco candore e seducenteolezzo, nel secolo XIII motivò persino l'imperatoreFederico II, della real-casa “Sveva von Staufen”, a sostarecon tutto il suo seguito in quei luoghi per poterne ammiraree godere da vicino l'intero suo splendore.

Durante tale intermezzo il predetto imperatore fuparticolarmente affascinato dai variopinti riflessi dei doratiraggi del sole al tramonto, risplendenti sui limoni ed arancecon varietà cromatica di giallo-verde degli agrumeti, daindurlo a trasferire la sede del suo impero dalla capitalestorica Aquisgrana in Sicilia ed esattamente a Palermo, nellacui cattedrale è tuttora sepolto.

Quell'angolo nord-orientale della Trinacria, che per il suoincanto paesaggistico, risultante dalla armonica simbiosidelle placide acque dell'Ionio e il verde perenne dellamacchia mediterranea sui dolci clivi delle colline peloritane,splendore paesaggistico che per la sua soavità climaticaconvinse il filosofo mitteleuropeo F. Nietzsche alla lungapermanenza sull’isola durante la stagione primavera-autunno del 1882, che oltre a lenire la sofferenza per la suacagionevole salute ebbe anche effetto benefico sulla suaintellettualità speculativa.

... l’altraitalia 18

Page 21: Visto da l'Altraitalia

A livello etico-sociale tutti i cittadini siciliani hanno il dirittodi porsi il quesito:

Non solo le vittime,ma tutti gli onesti cittadini siciliani reclamano a voce alta illegittimo diritto di ricevere una chiara ed inequivocabilerisposta in merito.

A tal uopo, il chiarimento causale giuridicamente sarebbe diesclusiva competenza della locale magistratura. Le autoritàgiudiziarie del messinese, conformemente alle più recentiinformazioni, hanno già iniziato a impartire disposizioni dirito con finalità di indagine e periziale per la ricerca dei

Quale sia stata la causa reale determinante unatale devastazione? Trattasi di un mero fenomeno naturale o perinterferenza distruttiva di natura umana?

La medesima località è stata recentemente aggredita da unimprovviso violento nubifragio nei suoi più importanticentri: Giampilieri, Molino, Alì e Scaletta-Zanchlea,posizionati a ridosso del gruppo montuoso dei Peloritani.Le forti precipitazioni alluvionali hanno causatosmottamenti e frane di costoni collinari delle retrostantialture da determinare “torrentoni” di terriccio argilloso, chescorrendo a valle hanno coperto di un manto di fango dellospessore di diversi metri in altezza, la piana del trattosummenzionato. Le conseguenze, in termini di perditeumane, sono state ingenti: oltre trenta morti, alcuni dispersi,diverse centinaia di feriti gravi e circa settecento sfollati; intermini di danni materiali, causato dall'infausto evento, nonancora quantificabili, si può semplicemente costatare che lasituazione attuale di natura logistica e abitativa è moltocritica, sia sul versante infrastrutturale per l'enormeinagibilità, quanto sul versante immobiliare per il cedimentodi interi palazzi e case. I centri colpiti hanno assunto unatetra sembianza di morte, di distruzione materiale, e di unelevato disagio esistenziale per tutti i residenti colpiti.

Indubbiamente, a livello umano, per il tramite dellacompassione, comprensione, elevato senso di altruismo esensibilità umana possiamo condividere in parte le enormisofferenze per le perdite di affetti umani e di famiglia, per ladistruzione totale dei loro averi e per l'enorme disagio;situazione catastrofica che per noi tutti osservatori sarebbeimpossibile realizzarne l'enorme entità di dolore cheeffettivamente affligge le vittime diseredate.

... l’altraitalia 19

Page 22: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 20

fattori determinanti il disastro e gli accertamenti diresponsabilità di rilevanza civile e penale sia per in numerosidecessi di esistenze umane “in primis” e secondariamenteper l'immane devastazione paesaggistica, infrastrutturale edimmobiliare. Per una giusta individuazione di ipoteticicolpevoli sarebbe opportuno prendere in adeguataconsiderazione gli antecedenti avvertimenti di unapotenziale situazione a rischio dovuto al dissesto geologicodei luoghi di interesse tematico.

In tal senso l'associazione di geologi siciliani sostiene di averfornito, a chi di competenza, informazioni inerentiall'eventualità di cedimento del suolo argilloso su cui“menefreghisticamente” si costruiva a ritmo di rapidaespansione edilizia, ufficialmente autorizzata dalle autoritàlocali. Altri gruppi d'interesse pubblico che avevanoespresso perplessità sulla stabilità del suole edificabile neltimore di cedimenti franose per effetto di disboscamento aseguito di incendi per opera di piromani su istigazione deipalazzinari interessati, ed inoltre per la morfologia dellesuperfici edificabili, la quale presenta una friabilità argillosa.

La costa nord-ocidentale del isola mediterranea godendouna naturale bellezza paesaggisticamente variegata tra mare,collina e monti, arricchita sullo sfondo di un azzurroperenne da una visione piramidale del vulcano Etna di oltre3320 metri, ornamentalmente innevata, da cui craterecentrale fuoriesce il famigerato eterno pennacchio, quasi avoler inneggiare al “grande celestiale divino”, ricopre unenorme rilevanza turistica da indurre gli insaziabili avvoltoipalazzinari “per cagion di lucro” alla feroce speculazioneedilizia con visibili tracce di selvaggio abusivismo. Larecente strage umana e materiale, antecedentemente,profetizzata, è stata indubbiamente conseguenzadell'indifferenza politica e di incompetenza amministrativaper non avere escogitato strategie di monitoraggio tecnico.

La presenza del Cavaliere d'Italia nonché Premier, sottoforma di sopraluogo esplorativo nelle località colpite e dipseudo-compassione manifestata con la sua presenza aisolenni funerali delle numerose vittime; occasione in cuicostui in atto di simulato dolore in un cinico atteggiamentoingannevole si trova perennemente alla ricerca di consensipolitici, in barba alle povere vittime e al dolore deisopravvissuti. In virtù della sua formula magica, di genesi

abruzzese promette ai poveri disastrati l’immediatacostruzione e consegna di nuove abitazioni. Ovviamente ilCavaliere “tornacontista” elargisce promesse incoraggiantinon per generosità versi il prossimo ma per narcisista amorproprio, e velleità di potere.

Gli interessi egoistici degli speculatori causalmenteresponsabili della catastrofe “annunciata” ma scientementeignorata, costituiscono vilipendio alla dialettica storicitàdella Sicilia che vanta ridondanza di civiltà antiche e recenti:culture di matrice fenicia, greca, romana, arabo-normanna,gallica, iberica e malauguratamente per ultimo l'ineffabileammin is t raz ione borbonica , l a qua le mol toverosimilmente, per aver condizionato la mentalitàmeridionale in forma di abulia e indifferenza passiva,sembra aver dato adito al disagio sociale e malavitoso cheancora oggi affliggono la realtà civile del isola mediterranea.

Ma la Sicilia non presenta unicamente aspetti culturalmentedeleteri come l'omertà, corruzione ed indifferenza civile,bensì nella sua pur flagellata realtà attuale emerge contangibile evidenza una potente energia rinnovatrice di“catarsi” culturale, che manifestandosi in una genuinitàantropologica, la quale si estrinseca in generosità umana,spontaneità altruistica, elevato senso amicizia ed onestamorale, come attestano Pio La Torre, Falcone, Borsellino eduna ulteriore pleiade di “eroi” trucidati per essere rimasticoerenti e fedeli al loro idealismo etico, sacrificatisi peramore della loro amata terra.

La Sicilia nuova reperisce la sua nuova realizzazione idealenelle forti coscienze rinnovatrici delle giovani generazioni,che auspicano una loro terra più bella, più giusta, più onestae più umana per una elevata civile cultura, purificatadall ' inquinamento della prepotenza malavitosaconformemente alla sua tradizionalità ed attualità letterariadi dimensione europea con i suoi più rappresentativi

esponenti come Verga, Capuana, Pirandello, Tomasi diLampedusa, Ignazio Buttita i quali nel loro impegno civileche sostanzia le loro opere letterarie, auspicano in forma diconsapevole contemplazione una futura Sicilia libera emorale che trovi un adeguata collocazione culturale nellanuova realtà di una moderna Europa unificata.

Il famigerato eterno pennacchio dell’Etna

Page 23: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 21

Romantica? Non io. Ma figuriamoci. Sarete voi quelli romantici. Quelli dei post-it coi cuoricini,lo squillino della buonanotte, i vezzeggiativi zuccherosi, i per sempre. Romantica io? Macchè, iosono razionale, io guardo avanti, io mica ci credevo. Che c'è da guadagnare a essere romantici,buttarsi a capofitto, sbatterci il muso poi. Io al massimo ho accorciato un po' le distanze, holavato i piatti dopo le nostre cene, sono stata sempre presente e disponibile dalla mattina prestoe fino a notte fonda e fino al momento in cui te ne sei dovuto andare.

Innamorata? Che dite. E' l'amore degli altri che ci innamora. Io ti ho solo accompagnatoall'aeroporto un giorno che pioveva per dirti un arrivederci che sapeva di addio, ricordandotiche avevo perso una scommessa e ti dovevo una pizza, e sperando che un giorno quella pizza lamangeremo insieme.Romantica io? No, a me non interessa, le lascio a voi le rubriche della posta del cuore, lostruggersi aspettando un sms, li lascio a voi donnette senza polso i “chissà lui ora che farà?”. Iolo so lui che fa, lui pensa a quando ci rivedremo, non sempre, non costantemente, ma ogni tanto.La consapevolezza di un progetto in sospeso, senza una data precisa, una promessa èsufficiente. Che poi semmai ci vado io da lui, non è mica un problema.

Lasciata sola? Io? Non lo siamo tutti in fondo da soli, non è solo un'illusione questo percorrereogni tanto un tratto di strada insieme, che quando finisce ti sembra di non poter più andareavanti. Lasciata sola, io, che dite? Io sono, semplicemente, in attesa. In attesa di andarmene elasciarmi alle spalle l'estate fuori tempo di una città nella quale non riesco a leggere i cartellistradali, e l'ombra sbiadita di cose che prima facevamo insieme, che prima, neanche me nerendevo conto, facevo per farle con te; e ora che senso ha farle ancora.

Tu che la prima volta che siamo usciti in gruppo criticavi le donne emancipate e che per almenoun mese non ti ho potuto sopportare, tu che mi rinfacci ancora oggi, in interminabili chiamateserali, discussioni che non ti avevo lasciato vincere, tu che ti ho confinato a volte nella tua isola,ma ora vorrei essere lì con te.

Ho detto interminabili chiamate serali? Ho detto: vorrei essere lì con te? Devo essermi confusa.“Le storie d'amore finiscono e basta, chissà come accade che ci si rassegni a questo svanire dicorpi e di sogni”, cantava qualcuno. Non ci si rassegna secondo me, si finge, e si scappapossibilmente. Si scappa dalle cose piccole, dalle fermate d'autobus, dal bar dove mi hai offertoil caffè, dal divano dei film alla sera, si scappa dalla spiaggia che era la nostra e spero di nonandarci più, dalle abitudini viziate che non ci accorgevamo di amare così tanto, dai ricordi dellesensazioni. Ma se non si scappa. Se, almeno per qualche mese ancora, non si potesse scappare,che cosa rimane qui? Ben poco.Rimangono le cene a cui non ho voglia di andare, le gite che non ho voglia di fare,

E rimango io, già a guardare le foto di te che non contavi niente, ma che ora non ci sei più, tu chenon leggerai mai questa rubrica, e se mai dovessi leggere mi diresti melensa.

e il tempolibero a rimpiangere che sia andata così.

Chiaram

ente ... no

di Chiara Morassut

Page 24: Visto da l'Altraitalia

Die italienischen

Neuheiten an der

Auto Zürich

Die italienischen Marken Fiat, Alfa Romeo,

Lancia und Abarth präsentieren die folgenden

Highlights: Fiat Qubo Natural Power, Fiat Punto

Evo, Alfa MiTo MultiAir, Alfa 8C Spider, Lancia

Delta und Abarth Grande Punto SuperSport

Page 25: Visto da l'Altraitalia

Die grösste Automobilmesse der Deutschschweiz Auto Zürich

öffnete dieses Jahr ihre Türen vom 05.- 08.11.2009.

Die italienischen Marken Fiat, Alfa Romeo, Lancia und Abarth

wurden mit jeweils einem Stand vertreten und zeigten ihre

Produktepalette und einige ausgewählte Highlights.

Page 26: Visto da l'Altraitalia

BENESSERE E SALUTE

Cos'è la podologia?

E' una branca della scienza medica che si occupa del piede edi tutto ciò che è atto ad eliminare problematiche dolorose edi disturbo. Quindi rivolta alla fisiologia, alle patologie ed airelativi trattamenti che servono a raggiungere tali obiettivi,siano essi mirati o conservativi

Il podologo è un Professionista nel settore medico-terapeutico specializzato nella cura del piede sopradescritta. La sua funzione fondamentale è la cura del piedetramite ausili come ortonixie, rieducazione ungueale, ortesiin silicone, ricostruzione ungueale, feltraggi di protezione oscarico e quant'altro; dispositivi su misura realizzati peraiutare a ritrovare il giusto assetto fisiologico facendoscomparire o ridurre il dolore. Così come ha una funzionedi consulenza e di prevenzione spesso in collaborazione colmedico di famiglia.

Grazie alla sua preparazione il podologo ha la capacità dicomprendere situazioni gravi e, qualora non siano di suacompetenza, indirizzarle al medico, soprattutto grazie all'anamnesi clinica del paziente e all'esame obiettivo del piede.Il podologo può operare in maniera diretta sui casi chealterano la funzionalità del piede, in alcuni casi suprescrizione medica, senza però far ricorso alla chirurgia.La formazione è composta da tre semestri di preparazionecome terapista complementare al termine dei quali si accedealla seconda tranche previo il superamento dell'esamecantonale (non necessario se in possesso di diplomasanitario terziario riconosciuto). In seguito vengonofrequentati tre semestri di interesse specifico podologicopresso la scuola medico tecnica superiore (SSMT) diLugano in collaborazione con l' IRCCS Galeazzi di Milano.

di Myriam Ramelli e Fiorella Stringhini

... l’altraitalia 24

Al termine della formazione si consegue il diplomacantonale di podologia che permette di operare comeprofessionista indipendente all'interno del cantone Ticino;passati due anni di attività continuativa c'è la possibilità difar riconoscere il diploma cantonale a livello federale.

Il podologo è un operatore sanitario e come tale, per legge ètenuto al segreto professionale e ad interagire con l' accordodel paziente.

Grazie alla formazione SSMT la figura del podologo stacrescendo anche in Ticino, malgrado si riscontrino ancoradifficoltà, sta riscuotendo fiducia nei pazienti poichéattraverso la cura del piede, con piccoli accorgimenti e conuna buona prevenzione è in grado di assicurare ai suoipazienti una condizione di vita sociale e lavorativa positivala dove ve ne siano i presupposti.

La figura del podologo permetterebbe di ridurre i costisanitari e sociali legati a delle patologie invalidanti, ma almomento non vi è nessun accordo di copertura delle curecon le casse malattia. Attualmente un gruppo di podologiattivi nel settore sta affrontando un percorso per far si cheanche in Ticino si possa comprendere la validità di questaprofessione cercando innanzitutto di formare una societàdei podologi che possa curare gli interessi di questacategoria e conseguentemente del paziente.

Page 27: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 25

La cura del piede a livello sanitarioviene ancora e, troppo spesso,sottovalutato mentre non è ancoracompreso che può essere sede dialterazioni rappresentative disintomi di patologie diverse che, setrascurate nella fase preventiva,possono poi richiedere una cura piùgrave e dolorosa presso medicispecializzati, e per ribadire, con unaumento dei costi della sanità.

Maggior rilievo, per la tutela dellasalute del piede, va dato soprattuttonei confronti dell'anziano,deidiabetici e dei pazienti affetti dapatologie circolatorie.

Vista la gravità delle complicanzesu un piede diabetico , è importanteporre l'accento sul fatto che quandoprevenzione e cura vengono amancare, a lungo termine, possonoinsorgere problematiche assai piùimportanti.

Nei diabetici, lo sviluppo di lesioni,causate da complicanze vascolari oper aver trascurato una “semplice”callosità, è molto alto. Queste feritestentano a cicatrizzare e aumentanoil rischio di infezioni e diamputazioni parziali.

Un aiuto alla del piede diabetico daparte del paziente stesso sono i punti descritti qui di seguito:

esaminare tutti i giorni i propri piedi dandoimportanza a tagli, ferite o abrasioni

tenere sotto controllo con l'aiuto di un medico o diun podologo la sensibilità del piede

richiedere al proprio medico curante il controlloanche dei piedi ad ogni visita

scarpe appropriate: forma e misure adatte, no atacchi alti, appuntite o aperte in punte

prima di indossare le scarpe controllare che non i sianiente all'interno che possa creare problemi.

niente bagni troppo caldi o borse d'acqua calda perscaldare i piedi, se avete perso la sensibilità potrestecrearvi delle ustioni senza neanche rendervene conto

non camminare a piedi scalzi

asciugare molto bene i piedi soprattutto tra le dita

attenzione al taglio unghie, meglio chiedere aiuto aduna mano esperta. Taglio correttoe non arrotondato come proposto dal taglio estetico.

. utilizzare crema idratante tutti i giorni ma facendoattenzione a non lasciare depositi tra le dita perevitare la macerazione della pelle a livellointerdigitale

PREVENZIONE

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.= QUADRATO

10

Il vostro podologo può aiutarvi in caso:

a.

b.

c.

d.

e.

notate arrossamenti o gonfiori a piedi ecaviglie

avvertite dolore alla gambe durante lamarcia o a riposo

scoprite ferite aperte o ferite che nonrimarginano

unghie incarnite (onicocriptosi)

tilomi, duroni e macchie sulla pelle

Page 28: Visto da l'Altraitalia

TURISMO

La sublime concrezione del romantico idealismo estetico diSchelling, filosofo mitteleuropeo del XIX secolo, è possibilereperirla in quella meravigliosa peculiarità geografica delMar Tirreno alla quale “l ’Antica Grecia” haconsapevolmente conferito la denominazione “Aithalia”, lafumogena Elba, che per vastità estensiva costituisce la terzaisola maggiore della penisola italiana e degnamente meritadi essere considerata la più bella “Perla del Tirreno” per lasua esclusività paesaggistica.

Bertrand Russell, matematico-filosofo inglese del XXsecolo decantava la sua amata terra, una estesa penisolanell'Inghilterra sud-occidentale: la Cornovaglia la cuiincantevole posizione nelle tiepide acque oceaniche losollecitava alle più profonde riflessioni filosofiche; illetterato di Weimar, Goethe, nel suo diario di viaggio inItalia esaltava la “Trinacria” per il verde perenne dellamacchia mediterranea e degli agrumeti lungo tutta la costa

di Umberto Fantauzzo

Isola d’ElbaUna bella vacanza a Porto Azzurro

... l’altraitalia 26

siciliana, che lo ispiravano nella composizione delle suemigliori creazioni poetiche; l'intellettuale basileseFriederich Nietzsche, nella sua corrispondenza epistolarecon il compositore-musicista Wagner inneggiava alla liricitàmetafisica dell'Engadina, un tratto montano delle AlpiRetiche, che il medesimo in virtù della loro bellezzaconsiderava fattore d'ispirazione spirituale nellaproduzione delle sue migliori opere filologiche. Le tre entitàpaesaggistiche poeticamente enfatizzate dai rispettivicultori europei, costituiscono il “nuce” virtuale della triadeestetica del paesaggio elbano che ulteriormente nelegittimano la sua reputazione di “Perla del Mediterraneo”.

Sul versante orientale dell'Isola d'Elba, al limite di unaristretta e al lungata insenatura in posizionetopograficamente favorita, si erge un antico borgo dipescatori che estendendosi in lungo ed in largo la sua costaper circa 13 km quadrati prende il nome di “Lungone” e

Veduta panoramica di Porto Azzurro e del suo golfo dalla fortezza Focardo su un'estremità dell'insenatura

Page 29: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 27

multifattoriale: limpide acque marine, soave altura con lastorica cittadella spagnola, magnifico panorama delineatoda una virtuale cornice di dolci climi collinari adornata dauna perenne verdeggiante macchia mediterranea in unangolo paradisiaco le cui acque del golfo dall'azzurroabbagliante le conferiscono il nome di Porto Azzurro.

Il vecchio borgo Longonese, sin dalla sua più remotastoricità spicca per la sua “Agorà” prospiciente il mare, la cuiesposizione verso l'oriente ne esalta simbolicamentel'apertura culturale verso il mondo intero, annoverandola intal modo tra le più belle piazze d'Italia, possibilmenteseconda o terza a quella di Trieste che gode dellareputazione di più grande piazza d'Italia sul mare.

Retoricamente la piazza portazzurina costituisce unametafora monumentale, celebrando nella memoria deiposteri l'umiltà esistenziale dei pescatori del borgo,nell'affrontare enormi sacrifici e sofferenze per ricavaredalle splendide acque circostanti risorse per una miserasopravvivenza a rischio della propria vita. In tal modo ilsignificante metaforico della summenzionata piazza non sipone in senso antitetico con la storicità dell'attualetitolazione: Piazza Matteotti.

Il primo cittadino di Porto Azzurro, Dr. Maurizio Papi, alsuo quarto mandato sin dal lontano 1985, conformementealla sua lungimirante e chiara filosofia di politica turistica hasaputo imprimere alla sua “terra natia” una progettualitàpluriennale per un profondo rinnovamento della medesimacon riferimento alla Costa Azzurra francofona, nel pienorispetto delle tradizionali peculiarità da “sight-seeings”turistiche del luogo.

L'opera faraonica di ristrutturazione della piazza,recentemente ultimata, consentendo alla medesima unatipologia di estetica, che armonicamente riesce a coniugareil nuovo col tradizionale, ha concesso all'intero paeseun'inesauribile dinamica sociale trasformando in tal modola sua “Agorà” in un centro di dialettica comunicativa, nelcui processo evolutivo autoctoni e turisti interloquendoarmonizzano culturalmente, rendendo così possibileall'ospite turista una consapevolezza di essere protagonistadiretto in tale momento di reciproca drammatizzazioneinterculturale. La progettualità futura nell'intenzione delsindaco auspica uno snellimento del traffico serale, durante

immediatamente dopo Longone per l'estensione inlunghezza del suo caratteristico golfo perennementeazzurro. Tale piccola realtà costiera che, per la sua posizionestrategicamente privilegiata sul mare, divenne storicamenterilevante in quanto gli spagnoli nel 1602, con la costruzionedella possente fortezza San Giacomo per opera di FilippoIII re di Spagna ed ulteriormente con una secondapostazione militare sull'opposta estremità del golfo ForteFocardo, dal nome del suo costruttore Fernando Focardo,viceré a Napoli, colonizzarono l'intero golfo, divenendo intal modo un importante riferimento militare nel contestodel traffico marittimo nell'intero Tirreno, sul quale lapotenza colonizzatrice spagnola riponeva enorme interessecommerciale.

All'uopo di enfatizzare politicamente la sovranità spagnolasulle coste orientali dell'isola, il governatore dellapiazzaforte di Longone Don Josè Pono de Leon, oltretuttoper nostalgia religiosa della sua terra d'origine la Catalogna,fece costruire sull'apice di un frangente di roccia al centrodella vallata a ridosso del Monte della Croce una replicafedele del celebre santuario dedicato alla Madonna diMonserat nei pressi di Barcelona di Spagna, quasi confunzione di referente metafisico, che potrebbeinequivocabilmente sublimare a livello religioso lalegittimità militare della colonizzazione di questo versantedell'isola da parte della Spagna.

Con regio decreto dell'otto giugno 1873 il re d'Italia VittorioEmanuele II autorizzò il comune di Longone ad acquisire ilnuovo titolo di Porto Longone, fino all'immediato periodopostbellico nel 1947, momento delicato di transizionepolitica in Italia, in cui venne istituita per la prima volta laRepubblica Italiana, il paese elbano ottenne ladenominazione di Porto Azzurro.

L'interessato ipotetico turista lungo il suo itinerarioesplorativo da Portoferraio, punto principale di approdo, indirezione Est dopo avere superato la baia di Mola ediniziando la discesa collinare all'altezza del farocosteggiando il mare, verrà fulmineamente sorpreso, coneffetto mozzafiato, dall'apparizione improvvisa di unamagica sequenza paesaggistica che forzatamente, in uncrescendo di incantevole curiosità magnetica, lo indurrà aprocedere in avanti per immergersi interamente inquell'angolo di suprema spettacolarità; realtà melodicaconsistente in una simbiosi paesaggisticamente

Il sindaco di Porto Azzurro Dr. Maurizio inpiazza con prospettiva sul porticciolo e golfo del paese

Papi

La fortezza San Giacomo

Page 30: Visto da l'Altraitalia

il periodo estivo, con la creazione di nuove infrastrutturecon parcheggi e collegamenti pedonali per rendere alpossibile visitatore un più veloce raggiungimento del centroin funzione di una più serena sociabilità del paese eprincipalmente nel suo punto d'incontro comunicativo: laristrutturata piazza. In tale contesto Porto Azzurro sidistingue da altre realtà municipali elbane per la costruzionedi un camminamento costa-costa sospeso sull'acqua di circaun chilometro che congiungendo la baia di mola con laspiaggia “La Rossa” consentirà agli utenti pedoni un pienogodimento di un'amena passeggiata serale sull'acqua.

In fase di allargamento, il porticciolo del paese ospiterà infuturo circa 250 imbarcazioni, un porticciolo di eccellentequalità per gli utenti delle imbarcazioni che approdandopossono raggiungere in pochi minuti il centro con tutti isuoi “conforts”, caratteristica distintiva da tutti i rimanentiporticcioli della Toscana.Sotto l'aspetto di progettualità culturale si prevedel'istituzione di un museo che sarà denominate del “Polluce”,in reminiscenza alla moderna nave mercantile che nel XIXsecolo transitando nel mediterraneo collegava Napoli conMarsiglia, affondando il 17 giugno 1841 nel canale diPiombino a circa 5 miglia marine da Porto Azzurro.

Imbarcazione che trasportava tonnellate di metalloprezioso in monete d'oro da Napoli con destinazioneGenova per finanziare lo strumento stampa “La GiovaneItalia” fondato dal patriota del Risorgimento GiuseppeMazzini, che nella sua teoria politica concepiva un'Italiaunita a forma repubblicana.L'ospitalità portazzurrina per il turista si estendeulteriormente al settore ristorativo nel cui vasto novero diristoranti, trattorie e pizzerie eccelle storicamente il“Delfino Verde” da Paride, una struttura in legno sul marecostruito negli anni sessanta dal famoso poeta longoneseParide ed attualmente gestito dall'esperto ristoratoreEmiliano Roma, la cui perizia culinaria consiste nel porgere

alla sua gentile clientela la possibilità di degustazione disapori ed aromi di mare in una vasta offerta di antipasti,primi e secondi piatti a base di pesce in un ambiente didiletto gustativo nella consapevole certezza di godimento diun fastoso pasto sull'acqua.Un caratteristico ritrovo notturno, non mondano, dal nome“L'Anfora” wine bar e bottiglieria, che si distingue nellapanoramica ristorativa del posto non solo per le eccellentiofferte di una vasta gamma di vini ma soprattutto perl'originalità del suo gestore Andy Pichler di provenienzabavarese, il quale attratto dalla bellezza delle acque del postoha lasciato la sua bella città culturale Monaco di Baviera perrisiedere stabilmente all'Elba sin dal 2003.

Nella primavera del 2005 ha inaugurato il suo locale,iniziativa geniale che ha riscosso pieno successo perché ilsuo operatore ha saputo abilmente gestire un esercizio, chefungendo da punto d'incontro e confronto comunicativotra due diverse culture, al di là della convenienzacommerciale ha contribuito recentemente allainterculturalità sociale, la quale è divenuta recentementefenomeno ordinario nella consuetudine quotidiana delpaese. Un abile operatore turistico dal nome Dino Lazzarinioffre un valido apporto all'ospitalità del posto arricchendoin tal modo la vasta panoramica di competenze e struttured'accoglienza a Porto Azzurro, avendo il medesimo gestitoper oltre un ventennio l'agenzia turistica “Arrighi” offrendoagli ospiti un servizio turistico ad angolo giro: comelocazione di appartamenti estivi, escursioni in barca,biglietteria e ulteriormente una consulenza efficaceinformando costantemente i propri clienti sulle risorsebalneari, ristorative e ludiche di tempo libero da trascorreresul territorio.

Per tutti i potenziali interessati curiosi dell'Elba si consigliauna lunga permanenza sull'isola per un garantitogodimento di una vacanza paradis iacamenteindimenticabile.

... l’altraitalia 28

Page 31: Visto da l'Altraitalia

RACCONTI

Seduto con gli occhi gonfi, lo sguardo senza meta, e legambe a penzoloni che non sapevano se emettere l'ultimosalto nel vuoto o correre frementi verso un riparo sicuro.Sicuro da che cosa poi non lo sapeva nemmeno lui. Sicuroforse da Daria. Ma c'era un posto sicuro da lei?

Lei gli era entrata nel cuore, nell'anima e soprattutto nellatesta. Lui non riusciva a pensare ad altro che a Daria, comeun chiodo fisso che martellava, martellava , semplicementeed incessantemente martellava.La vedeva lì avvinghiata a lui, avida e feroce, mentre sigraffiavano e si amavano facendosi del male contorcendosiprendendosi senza veramente darsi cercando di ferirsi il piùpossibile fino a sanguinare con i gesti di piacere, scavandosicon le mani le bocche le lingue le parole.Lei si nascondeva, come sempre, inogni anfratto, in ogni piega del corpo edella mente che poteva raggiungerepur di non appartenergli. Allora senzariguardi né tenerezza la invadevaancora ed ancora muovendosimuovendosi e muovendosi dentro dilei, finché la sentiva contrarsi e l'ariauscire come un sibilo dalla sua bocca,per poi emettere un grido soffocato.Lei lo guardava e con voce increspatagli stava domandando qualcosa. Ma luinon aveva detto niente, le avevaappoggiato semplicemente la mano sulsuo seno, l'aveva palpato e l'avevabaciato aspettando che si alzasse e siabbassasse con il respiro e l'aveva giratae l'aveva spinta giù con la testa sulmaterasso. E l'aveva presa un'altravolta senza più guardarla, perché leinon si poteva più guardare. Sentivasolo il suo respiro roco diventare ungrido di piacere o forse di agonia. Ma aquesto lui non importava.

Lui le aveva dato tutto e lei in cambioaveva risposto con un niente. Ora era lì.Distesa, nuda forse per l'ultima volta.L'aveva lasciata così, immobile nelsonno. L'aveva guardata come siguarda l'orizzonte per l'ultimo saluto ese ne era andato. Aveva camminato allacieca pensando a quella donna che nonera mai stata sua, che non aveva maivoluto esserlo. Si era poi trovato su unponte ad un abisso dal nulla, dove tuttoriaffiora alla memoria per sprofondare

di Paola Carcano

Nullavorticosamente nella nebbia proprio essere. Si era sentitoper la prima volta libero, libero dalle sue mani, dai suoi baci,da lei. Vedeva il suo viso ridotto ad una caricatura, con labocca piena di rossetto , tristemente inarcuata e le orbitedegli occhi vuote.Vuote della sua immagine, del suo riflesso. Daria non l'avevamai guardato, si era semplicemente impossessata di lui. E luiora doveva cancellarla, ucciderla perché lei aveva a poco apoco ucciso lui. Mentre la sua mente immaginava un delittoche non avrebbe mai saputo compiere, il suo corpo fece unsobbalzo e si mosse a scatto negli ultimi mortalifotogrammi di quel supplizio.Le sue gambe ore si muovevano nel vuoto e non pensava aniente, non pensava più finalmente neanche a lei.

Page 32: Visto da l'Altraitalia

PSICOLOGIA

Che cos'è la rabbia?

fondamentale

una tra le emozioni più precoci

La rabbia è una emozione tipica, consideratada tutte le teorie psicologiche poiché per

essa è possibile identificare una specifica origine funzionale,degli antecedenti caratteristici, delle manifestazioniespressive e delle modificazioni fisiologiche costanti, delleprevedibili tendenze all'azione.

Quindi, insieme alla gioia e al dolore,la rabbia è .

Essendo l'emozione la cui manifestazione vienemaggiormente inibita dalla cultura e dalle società attuali,molto interessanti risultano gli studi evolutivi, in grado dianalizzare le pure espressioni della rabbia, prima cioè chevengano apprese quelle regole che ne controllanol'esibizione. Inoltre, la rabbia fa parte della triade dell'ostilitàinsieme al disgusto e al disprezzo, e ne rappresenta il fulcro el'emozione di base.

Tali sentimenti si presentano spesso in combinazione e puravendo origini, vissuti e conseguenze diverse risulta difficileidentificare l'emozione che predomina sulle altre.Moltissimi risultano essere i termini linguistici che siriferiscono a questa reazione emotiva: collera,esasperazione, furore ed ira rappresentano lo stato emotivointenso della rabbia; altri invece esprimono lo stessosentimento ma di intensità minore, come: irritazione,fastidio, impazienza.

Essendo un'emozione primitiva,essa può essere osservata sia in bambini molto piccoli che in specieanimali diverse dell'uomo.

di Christian Lombardi

... l’altraitalia 30

Da dove nasce la rabbia?la rabbia rappresenta la

tipica reazione alla frustrazione e alla costrizione, siafisica che psicologica

quello che piùpesa nell'attivare una emozione di rabbia sembra cioèessere el'eventuale possibilità di evitare l'evento o situazionefrustrante

quando viene percepita l'intenzionalità

Contro chi ci si arrabbia?L'emozione della rabbia può essere quindi definitacome la reazione che consegue ad una precisasequenza di eventi

Per la maggior parte delle teorie

.

Pur rappresentandone i denominatori comuni, lacostrizione e la frustrazione non costituiscono in sé lecondizioni sufficienti e neppure necessarie perché si originiil sentimento della rabbia. La relazione causale che lega lafrustrazione alla rabbia non è affatto semplice. Altri fattorisembrano infatti implicati affinché origini l'emozione dellarabbia. La responsabilità e la consapevolezza che siattribuisce alla persona che induce frustrazione ocostrizione sembrano essere altri importanti fattori. Ancorpiù delle circostanze concrete del danno,

.

Insomma ci si arrabbia quando qualcosa o qualcuno sioppone alla realizzazione di un nostro bisogno, soprattutto

di ostacolarel'appagamento.

la volontà che si attribuisce all'altro di ferire

Page 33: Visto da l'Altraitalia

Questo è quello che avviene in natura, anche se l'evoluzionesembra aver plasmato forti segnali che inducono la paura edi conseguenza la fuga, impedendo cosi l'aggressionedell'avversario. Nella specie umana, di solito, si assiste nonsolo ad una inibizione della tendenza all'azione diaggressione e attacco ma addirittura al mascheramento deisegnali della rabbia verso l'oggetto frustrante. Nella specieumana, la cultura e le regole sociali a volte impediscono didirigere la manifestazione e l'azione direttamente versol'agente che scatena la rabbia.

Tre possono quindi essere i fondamentali destinatari finalidella nostra rabbia:

(spostamentodall'obiettivo originale)

la rabbia può infine essere diretta verso se stessi,trasformandosi in ed autoaggressione.

Per quanto siano estremamente forti le pressioni contro lamanifestazione della rabbia, essa possiede una tipicaespressione facciale, ben riconoscibile in tutte le culturestudiate. L'aggrottare violento della fronte e dellesopracciglia e lo scoprire e digrignare i denti, rappresentanole modificazioni sintomatiche del viso che meglioesprimono l'emozione della rabbia. Tutta la muscolatura delcorpo può estendersi fino all'immobilità.

. oggetto che provoca la frustrazione

. un oggetto diverso rispetto a quello cheprovoca la frustrazione

autolesionismo

Come il corpo manifesta la rabbia?

.

Le numerose ricerche compiute sui comportamenti di specie diverse dall'uomo, hanno dimostratoche l'ira e le conseguenti manifestazioni aggressive sono determinate da motivi direttamente oindirettamente legati alla sopravvivenza dell'individuo e delle specie. Gli animali spesso attaccanoperché qualcosa li spaventa oppure perché vengono aggrediti da predatori, per avere la meglio sulrivale sessuale, per cacciare un intruso dal territorio o per difendere la propria prole.

Negli uomini invece, i motivi alla base di un attacco di rabbia riguardano maggiormente la frustrazione di attivitàche erano connesse con l'immagine e la realizzazione di sé.

L'arrabbiarsi,motivando chiaramente le motivazioni dello scontento, sembra infatti essere una procedura per ottenere un utilecambiamento.

Lo scopo in questo caso sembra più rivolto a modificare un comportamento che non si ritiene adeguato.

Le sensazioni soggettive più frequenti possono essere: lapaura di perdere il controllo, l'irrigidimento dellamuscolatura, l'irrequietezza ed il calore. La voce si fa piùintensa, il tono sibilante, stridulo e minaccioso.L'organismo si prepara all'azione, all'attacco eall'aggressione. Le variazioni psicofisiologiche sono quelletipiche di una forte attivazione del sistema nervosoautonomo simpatico, ossia: accelerazione del battitocardiaco, aumento della pressione arteriosa edell'irrorazione dei vasi sanguigni periferici, aumento dellatensione muscolare e della sudorazione.Gli studi sugli effetti dell'inibizione delle manifestazioniaggressive sembrano indicare che

.

Le modificazioni psicofisiologiche che si manifestanoattraverso la potente impulsività e la forte propensioneall'agire con modalità aggressive sono funzionali alla

.La rabbia è sicuramente uno stato emotivo che aumentanell'organismo il propellente energetico utilizzabile perpassare alle vie di fatto, siano queste azioni oppure soloespressioni verbali. La rimozione dell'ostacolo che sioppone alla realizzazione del bisogno può avvenire siaattraverso l'induzione della paura e la conseguente fuga siamediante un violento attacco.

chi non esprime inalcun modo i propri sentimenti di rabbia tende a viverliper un tempo più lungo

Quali sono le funzioni della rabbia?

rimozione dell'oggetto frustrante

1. stato di bisogno2. oggetto che si

oppone alla realizzazione di tale bisogno3. a t t r i b u z i o n e a t a l e o g g e t t o

dell'intenzionalità di opporsi4. assenza di paura verso l'oggetto

frustrante5. forte intenzione di attaccare, aggredire

l'oggetto frustrante6. azione di aggressione che si realizza

mediante l'attacco

(vivente o non vivente)

... l’altraitalia 31

Page 34: Visto da l'Altraitalia

CULTURA

Alda Merini è morta, all'età di 78 anni, Domenica1° novembre alle 17.30 al San Paolo di Milano, nel reparto dioncologia, lo stesso ospedale che, come si può leggere dallanota ufficiale della struttura sanitaria, «

».

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha messo adisposizione la sede del Comune, Palazzo Marino, per lacamera adente e ha fatto in modo che la salma fosse sepolta

da anni l'ha avuta incura e a cui ha dedicato profonde riflessioni poetiche oltre ad unascultura di forte richiamo ad un periodo travagliato della sua vita. Ilsuo atteggiamento e la sua sensibilità hanno lasciato un profondoricordo negli operatori sanitari del reparto di cura di Oncologia e curepalliative al quale si è rivolta nella consapevolezza di un supporto aldisagio fisico e psicologico che la malattia le ha riservato nell'ultimoperiodo della sua esistenza

di Paola Carcano

... l’altraitalia 32

“ ” è la frase che poeti edartisti della web community Anforah dedicano alla grande poetessa scomparsa Alda Merini, con cui hanno condiviso lapartecipazione al XII Festival Internazionale della Poesia.

I poeti sopravvivono alla morte; si eternano così, con leggerezza, nell'anima del mondo …

al Famedio del Cimitero monumentale, tra i grandi diMilano. All''indomani dei funerali di Stato, lo stessoManfredi Palmeri, presidente del consiglio comunale diMilano, l'ha voluta ricordare come «

».La sua opera, e del resto la sua vita, è infatti caratterizzatanon solo dal cercare di mettere insieme regole borghesi etrasgressione (la sua personalità originale, audace edirriverente fa sì che nel 2004 come regalo per il suocompleanno, chiese «un uomo caldo» e le regalarono unoshow dello spogliarellista Gilby), ma è anche segnatadall'esperienza della follia e del disagio fisico ed economico,in un ventennale entrare ed uscire da ospedali psichiatricitra gli anni Sessanta e Settanta.

figlia di Milano, voce dei“suoi” Navigli. Colei ha fuso nelle proprie opere vita ed arte, luce eombra, eros e misticismo, memoria e dolore

Page 35: Visto da l'Altraitalia

La poesia “Terra Santa” (che dà il nome all'omonimaraccolta pubblicata nel 1993, e che le è valso il premioLibrex-Guggenheim “Eugenio Montale” per la Poesia) è ilprimo scritto dopo la sua uscita dal manicomio, ma in essa,pur sprofondando in una inesorabile sofferenza, ci sono giài germi di un altrettanto straordinario ritorno alla vita.

Questa è solo una delle innumerevoli testimonianze chequesta autrice, che ha esordito a soli sedici anni sotto lagiuda di Angelo Romanò e Giacinto Spagnoletti, ci halasciato. Dalla prima raccolta di poesie “ ”,si sono succedute innumerevoli pubblicazioni, tutteapprezzate a tal punto che nel 1996 fu proposta per ilPremio Nobel per la letteratura dall'Accademie Française eha vinto il premio Viareggio.

Nel 1997 le è stato assegnato il Premio Procida-ElsaMorante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consigliodei Ministri- settore Poesia. Il 16 ottobre del 2007 le venneconcessa dalla facoltà di Scienze della formazione diMessina, la laurea magistrale honoris causa, in “

”. Il 1 giugno del 2002 il presidenteCarlo Azeglio Ciampi la insignì dell'onorificenza diCommendatore al merito della repubblica Italiana.

Nonostante ciò aveva scelto per la homepage del suo sitoufficiale questa semplice autodefinizione: «Sono unapiccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piacecambiare di misura», accanto ad un'immagine molto intensa, in bianco e nero, con l'immancabile sigaretta in mano e laaltrettanto inseparabile collana di perle al collo.

Così la vogliamo ricordare, come una qualsiasi donna che haperò saputo fare della poesia una ragione di vita e della vitauna poesia, anche nei momenti più tormentati della propriaesistenza.

La presenza di Orfeo

Teorie dellacomunicazione e dei linguaggi

... l’altraitalia 33

Ho conosciuto Gerico,

ho avuto anch'io la mia Palestina,

le mura del manicomio

erano le mura di Gerico

e una pozza di acqua infettata

ci ha battezzati tutti.

Lì dentro eravamo ebrei

e i Farisei erano in alto

e c'era anche il Messia

confuso dentro la folla:

un pazzo che urlava al Cielo

tutto il suo amore in Dio.

Noi tutti, branco di asceti

eravamo come gli uccelli

e ogni tanto una rete

oscura ci imprigionava

ma andavamo verso le messe,

le messe di nostro Signore

e Cristo il Salvatore.

Fummo lavati e sepolti,

odoravamo di incenso.

E, dopo, quando amavamo,

ci facevano gli elettrochoc

perché, dicevano, un pazzo

non può amare nessuno.

Ma un giorno da dentro l'avello

anch'io mi sono ridestata

e anch'io come Gesù

ho avuto la mia resurrezione,

ma non sono salita ai cieli

sono discesa all'inferno

da dove riguardo stupita

le mura di Gerico antica.

Page 36: Visto da l'Altraitalia

Ingredienti (per 4 persone)

Preparazione

1 kg. di fagiolini7 filetti d´acciuga1 cipolla media1 spicchio d´agliosaleolio extra vergine d´oliva2 mestoli d´acqua di cottura dei fagiolini, unamanciata di prezzemolo e un ciuffo di basilico

Pulire i fagiolini togliendo le estremità e il filo laterale. Porre sul fuoco una pentola con dell'acqua salata.Portare ad ebollizione e calarvi i fagiolini mondati e puliti. Cuocere per quindici minuti. Nel frattempo porresul fuoco una padella con l'olio, la cipolla e l'aglio finemente tritati, i filetti di acciuga sminuzzati. Lasciarimbiondire per qualche minuto. Aggiungervi i fagiolini scolati, girare delicatamente e lasciar insaporire afuoco medio unendo un paio di mestoli dell'acqua di cottura dei fagiolini.Asciugatasi l'acqua, quindi a cottura quasi ultimata, unire il prezzemolo e il basilico finemente tritati. Il piattova servito caldo, ma è molto buono anche freddo.

Ingredienti (per 4 persone)

- 400 gr di pasta- 1 grosso peperone rosso- 100 gr di carne macinata (maiale/tacchino/vitello)- 1 peperoncino- 1 spicchio d'aglio- una tazzina da caffè di vino bianco- 1 bicchiere scarso di pelato di pomodoro- pepe nero, olio

PreparazionePrendere il peperone rosso, pulirlo. Tagliare il peperone a striscioline. Versare un po' di olio in una padella etritare lo spicchio d'aglio. Far soffriggere l'olio, l'aglio e il peperone a striscioline fino a mezza cottura delpeperone. Girare di tanto in tanto... Aggiungere il tritato e amalgamare. Aggiungere il vino bianco. Quando ilvino bianco si è asciugato aggiungere il pelato, un po' d'acqua, sale, il peperoncino tritato e il pepe nero. Farcuocere fino a cottura ottimale.

Pasta ai peperoni

Fagiolini alle acciughe

... l’altraitalia 34

Page 37: Visto da l'Altraitalia

Ingredientiseppioline già pulite g 500peperoni rossi, verdi e giallig 300 in totaleuna cipollaprezzemoloolio d'olivasalepepe

Preparazione:

Ingredienti (per 4 persone)

Preparazione

Sbucciate e tritate finemente la cipolla. Mettetelanella pentola a pressione con 3 cucchiaiate d'olioe fatela appassire.

Unitevi i peperoni misti, a pezzetti, e fateli rosolare a fuoco vivace per 5 cinque minuti.Rosolate brevemente in questo fondo le seppioline. Salate e pepate.Chiudete la pentola a pressione e fate cuocere il tutto per 20 minuti da quando va sottopressione. Aprite la pentola, completate con un trito di prezzemolo tritato finemente eservite le seppioline con il loro intingolo, calde oppure tiepide.

50 gr. burro (o margarina)50 gr. di zucchero60 gr. di cacao amaro200 biscotti secchi, frollini1 uovo1 cucchiaio di Strega o Marsalauna manciata di noci1 bustina di vanillinalattescorza grattugiata di limone

Spezzettare i biscotti mettendoli in una bustina (percongelatore) facendo pressione. E' un metodo comodo che vipermetterà di ottenere un ottimo risultato senza sporcare.

Separare il tuorlo dall'albume. In una terrina sbattere il rosso e lo zucchero, unire il burroa temperatura ambiente. Incorporare il cacao amaro, i biscotti e le noci finementespezzettati, il liquore, la vanillina e la scorza grattugiata di limone.Se l'impasto risultaduro aggiungere un po’ di latte. Montare a neve il bianco d'uovo e unirlo in ultimo.Adagiare il composto su di un foglio di pellicola o carta oleata, avendo cura didistribuirlo uniformemente. Aiutarsi con le mani in modo da formare un dolce dallaforma di un salame. Avvolgerlo nella stessa carta oleata e riporlo in fresco per un paiod'ore.Toglierlo dal freezer mezzora prima di gustarlo.

Salame al cioccolato

... l’altraitalia 35

Seppioline e peperoni tricolori

Page 38: Visto da l'Altraitalia

Catania 2011: “Un'opportunità per la Sicilia”Presentato a Palermo il Progetto

“SiciliaScherma” 2009/2010 e la candidaturadi Catania ai Campionati Mondiali Assoluti 2011

(Palermo, 9 novembre) - Si è svolta oggi a Palermo, pressola sede della Presidenza della Regione Siciliana a Palazzod'Orléans, la conferenza stampa di presentazione di“SiciliaScherma 2009-2010” e di Catania 2011. Il progettoche coniuga sport, cultura e turismo, prevede larealizzazione di importanti eventi schermistici di rilievonazionale e internazionale: il Congresso Mondiale della FIE(Federazione Internazionale Scherma) in programma aPalermo il 21 e 22 novembre; il Memorial “WladimiroCalarese”, in scena al Teatro Politeama di Palermo il 21novembre alle 21,30; i Campionati Italiani Assoluti 2010 inprogramma a Siracusa dal 24 al 27 giugno e la Candidaturadi Catania ad ospitare i Campionati Mondiali Assoluti nel2011.

“ - ha detto ilpresidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo -

”.

La candidatura di Catania ai Mondiali di schermaè per

la nostra regione una grande opportunità. Questo sport ha nella nostraIsola una lunga tradizione, con testimoni doc come l'indimenticabileAngelo Arcidiacono e Mino Ferro, campioni olimpici di Catania e cheprosegue oggi con tanti atleti emergenti, tra i quali spiccano gli iridatiEnrico e Daniele Garozzo e Rossella Fiamingo. L'augurio è che il 21e 22 novembre prossimi questo progetto possa andare in porto,vincendo così questa scommessa che sosterremo fino in fondo

... l’altraitalia 36

dalla RedazioneEVENTI

SiciliaSchermae la candidatura di Catania ai mondiali 2011

L'impegno della Regione Siciliana è stato rafforzatodall'intervento dell'assessore al Turismo e Sport dellaRegione Siciliana, Nino Strano: “

- ha dichiaratoStrano. -

”.

La parola è passata alla massima istituzione della schermaitaliana Giorgio Scarso:“

- ha detto Scarso, presidente dellaFederazione Italiana Scherma.

”.

In rappresentanza del Sindaco di Catania, RaffaeleStancanelli, è intervenuto l'assessore allo Sport e Turismodel Comune, Antonio Scalia, che ha dichiarato:“

.

A chiudere gli interventi il presidente del ComitatoOrganizzatore Progetto “ ” e presidentedella Federazione Italiana Scherma - Comitato RegionaleSicilia, Sebastiano Manzoni che ha affermato: “

”.

La città di Catania ha tutte lecarte in regola per ospitare un evento di tale portata

E' dotata, infatti, di ottimi impianti sportivi e di una rete distrutture ricettive in grado di garantire la massina accoglienza e dipromuovere il territorio. Siamo certi del successo di questa iniziativache è stata fortemente sostenuta dalla Regione e dal Comune diCatania. Con l'eventuale vittoria di Catania è l'intera regione adessere scelta

Questa giornata è una delle tappe di avvicinamentoall'appuntamento del 2011

- Dopo quarant'anni, siamoriusciti a portare in Italia un congresso sportivo mondiale e per laprima volta la Sicilia è chiamata ad ospitare, a Palermo, un evento cheriunisce i vertici delle 134 Federazioni schermistiche internazionali.La corsa all'assegnazione di Catania è frutto di una costante econtinua serie di contatti con le federazioni straniere e di un lavorocapillare per portare in Italia i Mondiali. La scherma rappresentaun'eccellenza dello sport italiano: la nostra è una federazione con ungrande passato, un presente di successi ma anche con un roseo futuro

L'opportunità di ospitare i Mondiali a Catania rappresenterebbe lanaturale prosecuzione di un percorso iniziato con il successo deiCampionati Mondiali Juniors e Cadetti. La nostra città è la piùsportiva del Meridione: dei 59 scudetti nazionali, 39 sono stati vintida squadre locali, così come 8su 9 coppe dei campioni. Sono, infine, 17su 34 le squadre etnee che militano in serie A. I Mondiali possonocostituire un volano di sviluppo per la nostra città che può, così,assurgere a livello di eccellenza turistica e sportiva”

Abbiamomesso in campo un importante impegno organizzativo affinchè ilMondiale, se ci sarà assegnato, possa diventare un grande eventosportivo, condiviso e vissuto da tutta l'Isola. Se Acireale 2008 è statodefinito dall'allora presidente della Federazione internazionaleScherma René Roch “il miglior Mondiale di Scherma maiorganizzato”, il nostro obiettivo è di riuscire a ripeterci e migliorarcinella massima competizione iridata. Il congresso della FederazioneInternazionale di Scherma e il Memorial Calarese saranno già unesempio di grande capacità organizzativa e di accoglienza

SiciliaScherma

Page 39: Visto da l'Altraitalia
Page 40: Visto da l'Altraitalia

ENOGASTRONOMIA

Poche carni, ma forse anche pochi alimenti, accendonol'immaginario dell'uomo europeo più del cinghiale.Ripercorrere storia in cui l'uomo incontra l'ungulato, loteme e lo caccia, lo combatte e ne vuole dominare la forza el'impetuosità, facendone oggetto di ricchi banchetti,significa ritornare all'era mesolitica, quando i cambiamenticlimatici portarono all'estinzione di animali di grossa taglia eindussero alla caccia di chi aveva preso il loro posto nelleforeste europee.

Su tutti proprio lui, il cinghiale, che ancora oggi è alla base disimposi e banchetti tra cacciatori o semplici amanti dellacacciagione, e che davvero non può essere apprezzato sevisto come ciò che non è né può essere: un sostituto dellecarni che tradizionalmente mettiamo in tavola. E' qualcosadi più e di diverso, uno degli ultimi alimenti cherappresentano un'eccezione e non una regola, l'occasione diun consumo che sfugge ai riti e ai gesti della quotidianità.Vediamo perché. Benché sia impossibile regionalizzarne onazionalizzarne i consumi val la pena, nell'incipit di unexcursus storico, notare come una delle regioni italiane dovelo si apprezzi di più sia la Toscana. Tra i popoli cheveneravano di più il cinghiale, non a caso, spiccano glietruschi, abilissimi cacciatori. Insieme a loro, ca va sans dire,i celti, altresì noti come Galli. Non è strano che, nella celebresaga di Asterix, la gente del villaggio gallo restio alla

di Christian Testori

CinghialeQuando il cibo racconta l’Europa

Ingredienti:

Preparazione:

500 grammi di tagliatelle all'uovo, 300 grammi di polpa di cinghiale, 1 carota, 1 cipolla bianca, 1 costa disedano, 3 foglie di salvia, 12 pomodorini freschi, 1/2 bicchiere di vino rosso, olio extra vergine d'oliva, sale e pepe, nocemoscata quanto basta.

Dopo aver preparato il trito di carota, sedano e cipolla, riponete il tutto in un tegame ben oliato e date avvioalla rosolatura. Aggiungete dopo qualche minuto sale e pepe, quindi aggiungete la polpa di cinghiale tagliata a pezzetti,unendovi la salvia. Quando il cinghiale sarà rosolato a modo, aggiungete il vino facendole sfumare, unite i pomodorinitagliati in due e, dopo cinque minuti, coprite la carne con acqua tiepida. Aggiungete una spolverata di noce moscata ecuocete a fuoco lento per circa un'ora e mezza. Bollite le tagliatelle in acqua salata, una volta cotte scolatele direttamentenel tegame con il sugo; fate saltare e servite dopo un'abbondante spolverata di parmigiano grattugiato.

Il è un vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita prodotto nelterritorio di Montepulciano, in provincia di Siena. E' è uno dei vini più antichi d'Italia e può essere ottenuto utilizzando iseguenti vitigni: Sangiovese, denominato a Montepulciano Prugnolo gentile, per un minimo del 70%; Canaiolo nerofino ad un massimo del 20% . Il Vino Nobile di Montepulciano deve essere sottoposto ad un periodo di maturazione dialmeno due anni, a partire dal 1º gennaio successivo alla vendemmia. Dal colore rubino tendente al granato conl'invecchiamento e dal profumo intenso, etereo, floreale, presenta un sapore asciutto, equilibrato e persistente, conpossibile sentore di legno. Il titolo alcolometrico minimo è 12,5 %. Dà il meglio di sé se abbinato alla carne di cinghiale.

Vino Nobile di Montepulciano

Ricetta

conquista romana ne fosse ghiottissima. Presso i celti ilcinghiale, prima ancora di essere un alimento, era unadimensione dell'anima collettiva che simboleggiava le piùalte virtù sociali e spirituali. Un apprezzamento, questo, chei celti condividevano con i loro nemici. In epoca romanaspettava al maiale il ruolo di vittima più diffusa nei diversitipi di sacrifici. Non sorprende, pertanto, che la sua carneappaia nella maggior parte dei banchetti.

Ora, gli antichi pensavano che a ogni specie domesticacorrispondesse una specie selvatica. Il cinghiale, maialeselvatico, era quindi il tipo di selvaggina destinato pereccellenza a onorare i banchetti più sontuosi.

Tagliatelle al ragù di cinghiale

... l’altraitalia 38

Abbinatelo con ... Vino Nobile di Montepulciano

Page 41: Visto da l'Altraitalia

Festa della Cicerchia

Sagra di Suvereto

La Terra Trema al Leoncavallo Vini e vignaioliautentici, agricoltori periurbani, gastronomieautonome

Frantoi Aperti

dal 27 al 29 novembre 2009 - Serra de' Conti (AN)

Tredicesima edizione della "Festa della Cicerchia",occasione di riscoperta dei sapori della memoria. Laprotagonista della festa è la cicerchia, un legume poverooriginario del Medio Oriente. La coltura è continuataattraverso i secoli nelle aree collinari dell'Italia centro-meridionale fino a qualche decennio fa.La festa si svolge nel Centro Storico, all'interno dellemura medievali, e si snoda lungo tutte le vie del paese.Su queste vie aprono le porte venti cantine ove èpossibile gustare la cicerchia in varie ricette. Tutte e trele serate saranno allietate dalla presenza di cantastorie,artisti di strada, sbandieratori e gruppi folkloristici.

dal 29 novembre all’8 dicembre 2009 - Suvereto (LI)

Sagra del Cinghiale, arte e folklore. Ma anche mostre,convegni, vendita di prodotti tipici, corteo storico incostume del '200, con la tradizionale giostra degli arcierie la rievocazione storica della concessione della CartaLibertatis.

-

dal 4 al 6 dicembre 2009 - LeoncavalloVia Watteau 7Milano (MI)

3° edizione de “La terra trema”, una dellemanifestazioni enogastronomiche italiane piùimportanti, che riunisce ogni anno contadini resistenti eagricoltura di qualità per una tre giorni di degustazioniindividuali e guidate; dibattiti e confronti pubblici conscrittori, giornalisti, ricercatori; incontri informali con iproduttori; acquisti diretti da vignaioli e piccoliagricoltori provenienti da tutta Italia e, ancora, concerti,proiezioni, cene a filiera zero.

dal 5 all’8 dicembre 2009Campello sul Clitunno (PG)

Quattro giorni di eventi nel caratteristico borgo umbro.Olio ed enogastronomia ma non solo: ad allietare gliastanti mostre, performance artistiche, mercatini,concorsi fotografici.

AgendaEventi di Dicembre

... l’altraitalia 39

Da Apicio apprendiamo gli ingredienti della salsa con cui losi accompagnava, indice del gusto dell'epoca: pepe,levistico, origano, bacche di mirto, corindolo, cipolle,bagnato con miele, vino, garum olio, amido. Unastraordinaria combinazione di dolce con salato, uncontrasto di sapori che caratterizzerà fino ai nostri giornil'interpretazione gastronomica di questa carne. La suaimmagine, pertanto, lungi dal perdere smalto penetrò anchenel Medioevo. I motivi si intuiscono facilmente: perl'aristocrazia medievale il gusto forte della carne arrostitaera una predilezione legata all'immaginario e a simboliculinari parzialmente in voga ancora oggi, che vogliono ilmaschio contrapposto alla nozione di domesticità e piùlegato a quella della foresta, dove le operazioni di cotturasono brutalmente semplici e presuppongono un dominioimmediato sulle forze naturali. Sulla forza del cinghiale,soprattutto.Ma l'arrosto è solo uno dei tanti modi in cui si può cucinarlo.Ciò che non si deve dimenticare è che, per rendere palatabileuna carne altrimenti troppo selvatica, va obbligatoriamentemesso a marinare per una dozzina di ore in acqua e aceto,con tre scalogni trinciati, una o due foglie di alloro, unmazzetto di prezzemolo, un pochino di sale e un pizzico dipepe.

La ricetta più interessante, perché al contempo tradizionalee sorprendente, è quella che il Pellegrino Artusi riporta nelsuo celebre libro “ ”." - scrive l'Artusi - c

". Supposto che il pezzo sia di unchilogrammo all'incirca, ecco le proporzioni delcondimento. Fate un battuto con mezza cipolla, la metà diuna grossa carota, due costole di sedano bianco, un pizzicodi prezzemolo e 30 grammi di prosciutto. Tritatelofinemente e ponetelo in una casseruola con olio, sale e pepe,cuocendo in pari tempo il cinghiale. Quando il pezzo hapreso colore, scolate la maggior parte dell'unto, spargeteglisopra una spruzzata di farina, e proseguite la cotturaversando di tanto in tanto acqua calda.

Preparate intanto il dolce-forte in un bicchiere coi seguentiingredienti: 40 grammi di uva passita, 30 grammi dicioccolata, 30 grammi di pinoli, 20 grammi di canditi, 50grammi di zucchero. Il tutto deve essere amalgamato inaceto, e l'Artusi a tal proposito suggerisce di versarnequanto basta, perché “avete tempo di aggiungerlo dopo”.Prima di servire dovete assicurarvi che il condimento siaincorporato. Nello stesso modo, suggerisce ancora l'Artusi,potete cucinare la lepre. ...Ma questa è un'altra storia.

La Scienza in cucina e l'arte di mangiar beneA me pare sia bene he il cignale da fare dolce-

forte debba avere la sua cotenna con un dito di grasso, perché il grasso diquesto porco selvatico, quando è cotto, resta duro, non nausea ed ha unsapore di callo piacevolissimo

Page 42: Visto da l'Altraitalia

di Simona GuidicelliBENESSERE & SALUTE

Trattasi di un frutto diffuso in tante varietà in diverseregioni del pianeta, ove il clima lo consente. L'arancioappartiene alla grande famiglia degli agrumi, che includegeneri come Citrus, Poncirus e Fortunella.

Gli agrumi sono utilizzati sia come alberi da frutto per ilconsumo e l'industria, che come piante ornamentali, e nonmancano gli ibridi naturali ed artificiali.

L'albero di arance viene comunemente definito arancio, almaschile, mentre l'arancia (femminile) è il suo frutto.Il pericarpo, ovvero la scorza del frutto, assume un colorearancio-rossastro durante la maturazione. L'interno, ovverola polpa, è diviso in spicchi, o logge.

L'arancio appartiene al genere Citrus, di cui la specie piùcomune è il cosiddetto "citrus sinensis", ovvero l'arancio

... l’altraitalia 40

Ingredienti

La buccia di 4 arance, senza la parte bianca etagliata in striscioline lunghe 5 cm.1 tazza di zucchero1 tazza di acqua3 tazze di zucchero per candirleNota: 1 tazza americana è equivalente a 250 ml

Portare la tazza di zucchero e l'acqua al bollore. Aggiungere le bucce e far stufare finché sonotrasparenti per circa 12 minuti. Lo sciroppo deve essere denso. Toglierle dallo sciroppo e rivoltolarlenello zucchero, poi lasciarle asciugare. Conservarle in una scatola ben chiusa.

Aranciadolce. Esiste poi l'arancio amaro, meno commestibile mautilizzato soprattutto per realizzare oli essenziali, canditi oprodotti per l'industria. L'arancia è un frutto polposo, checresce generalmente su alberi non troppo alti, che superanodi poco i 10 metri ricoprendosi di numerosi frutti nelperiodo opportuno. La raccolta delle arance è solitamenteeffettuata tra novembre e giugno.

L'arancio è giunto nel nostro Paese attraverso gli arabi, chehan contribuito alla diffusione di alcune varietà in Sicilia.Dopo un periodo di scarsa popolarità e diffusione delfrutto, il ritorno in Italia sarebbe avvenuto attraverso lespedizioni dei marinai portoghesi. L'etimologia del termine"arancio" ci riporta all'arabo, anche se non esistono daticerti. Gli arabi distinguevano tra l'arancia dolce e quellaamara, chiamandole rispettivamente burtuq

è ancora in voga in alcuni dialetti italiani (incampania l'arancia è definita spesso "purtuallo"), mentre ilsecondo avrebbe dato origine al termine "arancio".

Ci sono due qualità di arance: la dulcis, detta arancia dolce,melarancia o anche portogallo, e l'amara, chiamata anchearancia forte, melangolo, cetrangolo o cedrangolo. Allaqualità dolce appartengono tutte le principali varietàitaliane, sia quelle sanguigne, come il tarocco, il sanguinelloe il moro, sia quelle bionde, come la belladonna, il biondocomune, il biondo maltese e il calabrese.

Il più grande produttore mondiale di arance è il Brasile,seguito dagli Stati Uniti, dalla Cina, dalla Spagna e dalMessico. Le regioni italiane che producono più arance sonola Sicilia, la Calabria e la Campania, seguite dalla Sardegna edalla Basilicata.

āl e nāranğ.

Il primo termine

Buccia d’arancia candita

Page 43: Visto da l'Altraitalia

COME SCEGLIERLA E CONSERVARLA

FA BENE ALLA SALUTE

Proprietà

Le arance più mature e saporite sono quelle non troppodure, con la buccia lucida e senza ammaccature. Siconservano abbastanza bene anche fuori dal frigo, ma èmeglio mangiarle prima possibile, perché la vitamina C sideteriora in fretta. Non vanno tenute in ambienti troppocaldi e secchi poiché si disidratano, perdendo in succo emorbidezza della polpa.

Perché è ricchissima di vitamina C, che favorisce la salute ditutto l'organismo grazie anche alla sua azione antiossidante.

Tante e molto apprezzate sono le proprietà delle arance, ilfrutto per antonomasia per chi vuole ricaricarsinaturalmente. Anzitutto il contenuto di vitamine, inparticolare di vitamina A (particolarmente indicata per lacrescita e la vista), B1 e vitamina C, ma anche vitamina P.

La vitamina C è molto importante per il nostro sistemaimmunitario. Essendo le vitamine poco diffuse nei prodotticotti o a lunga conservazione, è particolarmente importanteassumerne quotidianamente, magari attraverso una buonadose di succo d'arancia, una certa percentuale per coprire ilfabbisogno giornaliero. La vitamina C è inoltre efficace perprotezione delle vie respiratorie e di denti ed ossa.

Le arance contengono inoltre sali minerali (nello specificozolfo, magnesio, calcio, bromo, zinco, rame, ferro e fosforo)ed acido citrico. Sostanze come i flavonoidi e i terpenicontenute nel frutto possiedono elevate proprietàterapeutiche ed anticancerogene.

L'arancia è quindi tra i frutti "eletti" per rafforzare il sistemaimmunitario (non a caso esistono "perle di saggezza"

È possibile indovinare il numero di spicchipresenti nell'arancia senza sbucciarla né tagliarla!Basta rimuovere, quando ancora presente, la parteverde che unisce il frutto al picciolo e contare le"alette" chiare che si trovano disposte in circolovicino al bordo della cavità che rimane scoperta.

Il numero di spicchi coincide esattamente con ilnumero di alette ... stupite i vostri amici senzarivelare loro il trucco!

popolari che suggeriscono di bere molta aranciata per nonammalarsi). La piccola quantità di zuccheri contenuta dalfrutto rende inoltre il suo consumo alla portata anche dicoloro che soffrono di diabete.

Persino la buccia ha la sua valenza: utilizzata per crearnecanditi per l'industria dolciaria ma non solo, nella sua parteinterna ospita la cosiddetta fibra, una parte moltoimportante per la nostra salute. Dall'arancia possiamoanche ricavare decotti digestivi utilizzando la scorza, outilizzarne la polpa sul viso contro l'invecchiamento. E'risaputo, infatti, che l'arancia aiuti a combattere i radicaliliberi, particelle che causano l'invecchiamento dei tessuti.

La spremuta d'arancia è tra i migliori alleati della nostrasalute, perchè non soltanto fornisce un elevato apporto divitamina C e sali minerali, ma può essere piacevolmentegustata come bevanda, zuccherando a piacere o allungandoil tutto con dell'acqua. Le migliori spremute d'arancia sonquelle con la polpa (che contiene flavonoidi), realizzate incasa con uno spremiagrumi. Per via della sua deteriorabilità,è bene consumare fresco il succo appena spremuto.

... l’altraitalia 41

Page 44: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 42

SAGITTARIO: il segno del mese

Ariete

Il Sole, entrato in Sagittario il 22 novembre, vi rimarrà fino al 22dicembre. Mercurio esce dallo Scorpione il primo dicembre eentra in Sagittario dove rimane fino al 22. Venere è in Bilancia finoal 5 dicembre e poi si sposta nello Scorpione fino alla fine delmese. Marte continua a rimanere nel Cancro. Giove percorre gliultimi gradi del Sagittario fino al 18 dicembre. Plutone è ancoraagli ultimi gradi del Sagittario fino al metà gennaio 2008. Saturnocontinua la sua permanenza in Vergine. Urano è sempre a metàdei Pesci e Chirone alla fine della prima decade dell'Acquario.Il compleanno è un momento significativo per tutti: dipende dallaposizione del Sole di nascita se sarà un momento in cui le energiesi ricaricano o se, al contrario, l'energia solare accentuerà le nostredebolezze.

I Sagittari nati nella prima decade avvertono da tempo un senso difrustrazione, un freno al loro bisogno di espandersi portato dallaquadratura di Saturno. Il tempo, forse, di riuscire a ritirarsi ariflettere. È del resto, come vedremo, un bisogno riposto dellaloro natura e i transiti di un pianeta lento come Saturno - seassecondato - possono essere di grande aiuto ad organizzarerealisticamente le decisioni da prendere in futuro.I nati nella seconda decade sono invece alle prese con il quadratodi Urano che, al contrario di Saturno, mette addosso un granbisogno di cambiamenti immediati e, a volte, avventati. Sonoaccompagnati anche dal sestile con Nettuno dall'amico segnodell'Acquario, ma non è detto che aiuti: l'immaginazione di unmondo bellissimo ma irreale unita alla fretta uraniana potrebbesortire solo confusione.

I nati nella terza decade sono ancora beneficiati dalla presenza diGiove, il pianeta che comanda il Sagittario. Questo pianeta, che èentrato in Sagittario a fine novembre 2006, vi rimarrà fino al 18 diquesto mese. Molti sagittari nell'anno che sta per concludersiavranno ottenuto delle piccole o grandi vittorie nei settori indicatidalla posizione che Giove occupa nella loro carta natale.

C'è infine Plutone che sta per uscire dal Sagittario. Ma il suospostamento non riguarda i sagittari come individui bensì tutticoloro che dal 1995 ad oggi sono nati con Plutone in Sagittario edi questo segno hanno alcuni tratti che li caratterizzano comegenerazione. Buon Compleanno!

Il dialogo nei rapporti di lunga data ritorna ad esserepositivo. In particolar modo sarà dal giorno 16 in poi che vedreteun netto miglioramento dell'umore e della situazione esterna. Gliincontri sono favoriti nell'ultima settimana del mese. Attenzione achi frequenta rapporti extraconiugali.

Marte amico vi permette ancora di affrontare in manieradel tutto energica la quotidianità. Ci sarà un recupero netto orarispetto al calo di forze che avete percepito nei mesi scorsi. Siatesempre prudenti nel non oberarvi nel fare. È possibile qualchefastidio agli arti per disturbi stagionali. Tutto bene!

C'è un qualche miglioramento rispetto a Settembre. Nonsembrano presentarsi incidenti di percorso. Dunque, la situazionepare ottimale soprattutto dal giorno 17 in poi. La fortuna ritornanella vostra vita e, intorno agli ultimi giorni di Novembre, potrestericevere quella notizia che attendevate da tempo.

Amore:

Salute:

Lavoro:

ASTROLOGIA di Simona Guidicelli

Toro

Gemelli

Cancro

Amore:

Salute:

Lavoro:

Amore:

Salute:

Lavoro:

Amore:

Salute:

Lavoro:

Novembre è un mese altalenante per la vostra situazionesentimentale. Molto probabilmente sarete frustrati circa la vostrarealtà professionale, in particolar modo intorno al giorno 2 conLuna Piena. Cercate di non farne una malattia e di credere un po'di più all'amore, senza la necessaria presenza del vil danaro. Unmaggiore romanticismo potrebbe esservi di aiuto!

L'energia psichica intorno al giorno 2 è pregna di stress.Siete troppo nervosi per stare dietro alla vostra salute, ma latrascuratezza sarebbe un grave errore. Riposo deve essere ilvostro motto del periodo, perché avete un'aggressività che non vigiova assolutamente. Fate un po' di sport leggero per sfogarel'energia implosiva che, viceversa, esplode!

È un periodo di attesa, ma anche di trasformazione.L'importante ora è che non diate peso alle questioni ancora insospeso, cercando il più possibile di essere ottimisti. Cattivisostenitori nella professione o persone troppo competitivepossono remare contro, ma sarà solo un percorso temporaneo.Compromessi, sì, ma solo per il quieto vivere.

Sole e Venere, positivi per quasi l'intero mese, facilitanogli incontri fortuiti per chi è single, esprimendo un dialogoprofondo anche nelle coppie di lunga data.Scorre tutto serenamente. Solo intorno al giorno 25 si potrebbepresentarsi un vostro malcontento che riverserete nella coppia.Non mandare tutto all'aria per questioni di lana caprina. Passerà!

La salute, in questo novembre, è da tenere sotto controllosoprattutto psicologicamente. C'è molta insoddisfazione inmerito a qualche dinamica della professione. Così, èraccomandabile abbracciare quel che si dice essere un distaccozen. Siete troppo nervosi e rischiate di somatizzare il tutto indisturbi psicosomatici. Placatevi!

Un Saturno, non più appesantito, vi fa pensare inmaniera ottimistica, riuscendo a portare al meglio a termine gliimpegni presi. Presto riuscirete a capire che siete sulla via delsuccesso. I giovani e chi cerca un lavoro lo troveranno facilmente.Voi tutti, però, non dovrete farvi prendere dalla solita smania diarrivare prima del tempo opportuno.

Fino al giorno 7 avrete momenti altalenanti nella sferaaffettiva. Siete in una fase neutra più che altro, dunque. Subitodopo potrete vivere un bel periodo di romanticismo ed eros conVenere sexy in Scorpione. Il vostro fascino saliràvertiginosamente e sarete più disposti a mettervi in gioco. Per chiè in coppia da tempo sono possibili cambiamenti decisivi, nelbene e nel male.

È possibile qualche disturbo nel fisico, che potrebberiguardare la gola e polmoni. Inoltre, sarebbe bene curarel'alimentazione, che risulta essere non regolare o carente divitamine. Venere comunque vada, vi sostiene, donandovi bellezzaoppure una sensualità che colpisce anche gli sguardi più severi.

Sono possibili delle novità nei cambiamenti e nellagestione del vostro ruolo professionale. Venere positiva consigliasempre di non accogliere le provocazioni dall'ambiente, chesaranno possibili attraverso forse delle persone non tropposincere. Non parlate troppo dei vostri progetti, evitando di fidarviper un qualche moto di entusiasmo.

Page 45: Visto da l'Altraitalia

Leone

Vergine

Bilancia

Scorpione

Amore:

Salute:

Lavoro:

Amore:

Salute:

Lavoro:

Amore:

Salute:

Lavoro:

Amore:

Salute:

È un periodo difficile per i rapporti d'amore, sia per lecoppie di lunga data che per i single. Siete in un momento diconfusione con Venere, Giove e Nettuno avversi e ne risenteproprio il dialogo con Marte sempre nel segno. Comunquel'amore, se pur battagliero, non è in pericolo di chiusure definitive.I single del segno non vadano avanti come Bull dog!

Novembre non è un periodo adatto per dedicarvi ainterventi estetici. Fate attenzione in tal senso, perché potresteavere delle problematiche non indifferenti. È un buon momentoper intraprendere terapie dietetiche mirate.Riposate il più possibile e fate attenzione alla guida di automezzicome nello sport con Marte nel segno.

Marte nel segno fa aumentare le vostre attività, chesaranno davvero molteplici e difficili da gestire, in particolarmodo nei rapporti con l'ambiente.Evitate di esprimere eccessivaaggressività e intolleranza visibile, perché potreste perdere buoneoccasioni e soldi. Muovetevi dopo il giorno 16 con Mercurio intrigono. che aiuta nelle questioni importanti.

Saturno non più avverso apre una fase di rinnovamentonel rapporto a due, in particolare per quanto concerne il latosensuale, che si farà più intenso dal giorno 8 con Venere inScorpione. Avete sempre la forte necessità di costruire qualcosa diduraturo, ma ora sarebbe meglio cogliere l'attimo e non pensare alfuturo. Farete spostamenti e viaggi che portano occasioniintriganti.

La vostra bellezza si fa più visibile grazie alla dolcezza diVenere. Ora non siete più nervosi rispetto a non poco tempo fa,ma non dovrete esagerare con le energie. Dal giorno 16 Mercurioostico potrebbe apportare qualche disturbo psicosomatico, ma dipoco conto. Bene!

Mercurio fino al giorno 15 vi dona una grande abilità perdimostrare che valete. Sono probabili affari e colloqui del tuttopropizi. Avrete contatti fortuiti attraverso i viaggi. La fortuna ècon voi; Venere vi dona fascino. Opportunità possono arrivareanche mediante l'attività virtuale mediatica. Comunque,organizzatevi al meglio a partire dal giorno 16 con Mercurionegativo.

C'è un po' di confusione nella sfera sentimentale. Saturnoin Bilancia per alcuni di voi potrebbe coincidere con una qualcheseparazione o crisi di coppia. Per altri, invece, potrebbe essere unmomento di sensualità accesa. Così per altri di voi potrebbe essereun vero e proprio periodo d'innamoramenti e cicogneall'orizzonte. A ciascuno la sua!

La vostra bellezza sarà al massimo, ma forse potrebbeessere penalizzata da una qualche insicurezza in più. Provate aprendervi anche solo per un giorno una pausa di relax e fate subitoun controllo medico. Non esagerate con le energie, anche se ora cisono. Equilibrio? Forza!

È un momento variato a seconda del soggetto bilancinoe in relazione con le richieste del vostro ambiente. È sempred'uopo contemplare la massima prudenza nei rapportiprofessionali. C'è il fatto che ci saranno dei cambiamenti davagliare con Saturno nel segno. Temporeggiate per decidere per ilmeglio, ma agite.

Venere porta emozioni straordinarie. Dovete sololasciarvi andare con Marte avverso, perché potreste essere un po’prevenuti o sull’egressivo. L'amore vi è vicinissimo, se solo avretela facoltà di riconoscerlo. Però, Mercurio nel segno potrebbeaiutarvi a utilizzare i comportamenti giusti per impreziosirel'amore.

Venere, nel segno dal giorno 8, permette di godere di una

forma fisica invidiabile. Ora riuscirete a trovare terapie adeguatealle vostre esigenze. L'umore, con Marte avverso, potrebbe esseretraballante, così come l'attenzione dettata dalla fretta del fare.Evitate strapazzi e fate attenzione a come vi muovete.

Tutto scorre nel vostro settore lavorativo, sia per coloroche sono ancora in aspettativa di trovare lavoro, sia per coloro chestanno aspettando conferme positive nei contatti professionali.Con Marte ostico potrebbe esserci un qualche ostacolo dasuperare o solo un po' di tensione da controllare! Venere,Mercurio e Urano positivi proteggono l'attività.

Venere, in aspetto attivante, metterà in luce la vostra vitaaffettiva, che potrebbe darei molto ad alcuni di voi in fatto dinuove conoscenze e di passionalità. Siete sexy e desiderosi diesprimere voi stessi, ma potreste anche avere qualche ostacolofamiliare. Tutto sta a vedere a causa degli accadimenti portati daSaturno in aspetto difficile.

Novembre apporta una salute in generale altalenante.Qualche disturbo potrebbe essere dovuto a Saturno in aspetto diquadratura. Qualche disturbo potrebbe esserci anche ai vostripunti delicati quali ossa e pelle. Non siate superficiali e guardatesoprattutto al vostro benessere. Fate dei controlli medici.

È un periodo propizio per effettuare strategie ecambiamenti. Ora le cose avranno un cambiamento effettivo,proprio come molte situazioni di questo periodo.Dovete organizzare al meglio le vostre mosse, perché Saturnodifficile vi mette alla prova. Con ogni probabilità potrebbearrivare una validissima opportunità di lavoro attraverso amiciziee conoscenze importanti.

Marte e Venere, in aspetti ostici, rendono ostili anche voirispetto agli accadimenti del cuore. Anche Mercurio, in aspetto diquadratura fino al giorno 15, non riesce a placare il vostro dialogointeriore, che potrebbe portare paure irreali, vere e proprieparanoie. I nuovi incontri possono risultare illusori. Insomma, ilromanticismo deve essere rimandato a poi!

Novembre apporta qualche momento di scarsa energiacon Marte avverso. Evitate di strafare, dunque, poiché vi sentitecon le forze alquanto penalizzati, anche solo dal freddo, ed è ilfisico che vi comunica di riposare di più. Dovrete sempreconsiderare un giusto riposo. I raffreddori sono possibili.

Saturno sollecita positivamente il campo professionale.Cercate solo di comunicare al meglio i vostri progetti e le idee cheavete in mente da un po' di tempo a questa parte, senza le paure ele tensioni dettate dai Pianeti avversi. Le strategie devono esseremirate. Dovrete anche cercare di organizzarvi al meglio.Domandate supporto a collaboratori esperti e fidati.

Novembre parte subito bene con Venere sexy inScorpione, apportando emozioni davvero positive, romantiche edavvero sensuali, proprio come è nella vostra natura. Il fine mesesarà pieno pathos. L'eros è al massimo. Vivrete finalmente lesensazioni che desideravate vivere da tempo. Si prospettanoincontri intriganti per i single del segno.

Marte consiglia di non strafare con le energie. È un buonmomento per esprimere in modo cauto il surplus di energie,magari attraverso discipline orientali, come lo yoga. È probabilequalche disturbo generico nella seconda parte del mese conMercurio difficile. Curatevi da eventuali reumatismi e raffreddori.

C'è una fase altalenante nella vostra vita professionale.Sono possibili contrasti con collaboratori, con Marte che tocca lavostra sesta casa. Qualcuno di voi cercherà di trovare una ulteriorenuova situazione, che sia più ottimale. È sempre consigliabiletemporeggiare nelle scelte. Comunque, Venere amica dalloScorpione protegge l'energia creativa.

Lavoro:

Amore:

Salute:

Lavoro:

Amore:

Salute:

Lavoro:

Amore:

Salute:

Lavoro:

Capricorno

Acquario

Pesci

... l’altraitalia 43

Page 46: Visto da l'Altraitalia

... l’altraitalia 44

Sagittario: .Andare

Il segno del Sagittario è quello,nello Zodiaco, che ha maggiorepropensione all'esplorazione deldiverso o del lontano da sé.Affinché questo viaggio discoperta gli sembri fattibile, èdotato di un ottimismo che nonha pari.

Ha una fortissima volontà di conquista, che lo porta araggiungere mete che, forse, non interessano ad altri, mache sono molto esclusive. La grande predisposizione delSagittario alla scoperta è però accompagnata da una certamancanza d'attenzione. Difatti, nella sua foga di viaggiare,di scoprire, questo segno perde di concentrazione e ha unasottovalutazione dei pericoli.

Il Sagittario, che conosce tante diverse realtà, si considera, asuo modo, depositario di molti aspetti della verità umana epuò risultare un po' superbo. Non a caso, il segno delSagittario è stato a volte accostato alla figura delmissionario, ovvero di colui che si allontana dall'ambientecasalingo per insegnare agli altri o addirittura convertirli.

C'è da dire che non ha un atteggiamento di superiorità ditipo antipatico: il Sagittario è generoso e buono e nonsottovaluta mai gli altri, se non per distrazione.

Nei sentimenti, il rapporto con un Sagittario non èsemplicissimo, vista la natura mobile di questo segno.Essendo uno sportivo, vede l'atto amoroso quasi come unconfronto fisico, rispetto al quale bisogna essere sempreall'altezza! Anzi: affinché il Sagittario rimanga fedele alpartner, quest'ultimo deve sempre offrirgli mete più difficilida raggiungere, cosicché il focoso Sagittario si sentastimolato e non volga la propria attenzione altrove.

Anatomicamente, il Sagittario corrisponde alla gamba, dallacaviglia alla coscia. Ciò è perfettamente in linea con lacaratteristica principale del segno, quella di camminare,correre e scoprire.

IL SEGNO DEL MESE di Simona Guidicelli

Pietre e Cristalli

Alimentazione e cucina

Visto che Giove è il signore delSagittario, per questo segno sonoparticolarmente benefiche lepietre di colore indaco o,genericamente, azzurro.

La pietra rappresentativa delsegno è, difatti, il Turchese. Essaprotegge la salute e l'integrità delcorpo tutto, che, con un segnocosì attivo e sportivo, può esseremessa talvolta a sportivo, puòessere messa talvolta a rischio.

Il Turchese ha avuto importanza come pietra ornamentalegià presso gli Egizi, che lo ricavavano dalle miniere dellaPenisola del Sinai. Per migliorare la propria situazionesentimentale e per accrescere la già sviluppata curiositàverso gli altri, è utile, per il Sagittario, portare invece con sél'Azzurrite. E' un minerale cristallino tetragonale, azzurro oblu, che si forma per depositi di solfuri di rame in ambientecarbonato.

Da persone sportive quali sono, gli individui del Sagittariosono molto attenti all'alimentazione e raramente devianodalla regola che si sono imposti. Non amano i pastiluculliani e, in genere, preferiscono la varietà alla quantità.Sono consci che, per mantenere il proprio fisico in forma escattante, devono mangiare di tutto. Sanno però quandofermarsi e, se ritengono di essersi alimentati a sufficienza,sapranno dire di no al dessert, per quanto possa appariregradevole.

La persona che invita a cena un Sagittario, dunque, non deveoffendersi, se costui o costei rifiuta l'ultimo piatto in lista:mangiare troppo sarebbe per questo segno una forzaturaimperdonabile. I gusti del Sagittario sono piuttosto classici,perché sa che la cucina mediterranea è quella che lomanterrà meglio in forma. Tuttavia, essendo una personache ama i viaggi, non disdegna i gusti esotici e, diconseguenza, alcuni piatti etnici. È consigliabile, per questosegno, non assumere soltanto gli alimenti che diano leenergie che è abituato a profondere, ma anche nutrientidall'effetto meno immediato ma ugualmente importanti,come le proteine derivanti da frutta e verdura.

Il Sole occupa, nello Zodiaco Tropicale, i gradi del Sagittario, per approssimazione, dal22 Novembre al 21 Dicembre. È il nono segno dello Zodiaco. Governato da Giove. È unsegno Maschile. Il suo elemento è il Fuoco, la qualità è Mutevole. Il colore è l'azzurro, lapietra portafortuna è il turchese. Il giorno fortunato è il Giovedì.

Page 47: Visto da l'Altraitalia

Via della Morina 6

Tel. e Fax +39 0172 31643

12038 Savigliano CN

www.apicolturaallocco.it

[email protected]

Page 48: Visto da l'Altraitalia

Panasonic annuncia che l'associazione DIWA (Digital Imaging Websites Association) ha conferito il

Gold Award DIWA alla fotocamera LUMIX DMC-GF1.

I prestigiosi DIWA Award sono assegnati in base ai risultati dei test scientifici effettuati dai laboratori

DIWA, che tengono conto degli oltre 200 criteri previsti dall'associazione stessa.