Visto da l'Altraitalia

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visto da l’altraitalia la voce e l’immagine degli italiani nel mondo www.laltraitalia.eu l’altraitalia Fr. 4.20 Euro 4.00 numero 26 - febbraio 2011 CULTURA Malformazioni USI E COSTUMI Tradizioni ECONOMIA La crisi dei mercati finanziari

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La rivista mensile dedicata agli italiani all'estero

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CULTURAMalformazioni

USI E COSTUMITradizioni

ECONOMIALa crisi dei mercati finanziari

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l’altraitaliaSOMMARIO

ITALIANI NEL MONDOAnime nomadi 24

ECONOMIALa crisi dei mercati finanziariSeconda parte 10

CINEMASergio Stivaletti ...effetti speciali 12

PERSONAGGIMargret Ceccon 14

On. Gianni Farina 20

Giuseppe Gautieri 28

POLITICALa democrazia italiana ... 15

MODALamula 18

TURISMOUn angolo del lago di Garda 31

FRECCIATINEIl grillo parlante 26

BENESSERE E SALUTEL’Eucalipto 40

ENOGASTRONOMIAMettiamoci a tavola 34

La pasta 37

CULTURAMalformazioni 4

USI, COSTUMI E TRADIZIONISan Valentino e la Candelora 7

SOCIETÀLo compro perchè mi piace 22

ASTROLOGIAIl segno del mese: Aquario 42

RACCONTIIl commercio di anime 44

CHIARAMENTE ... NOCapodanno 30

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Che cos'è la libertà? La domanda sembraapparentemente facile, eppure, dare unarisposta non è assolutamente semplice!È uno dei principi di ogni persona:pensare, agire e vivere da uomo liberosenza costrizioni e obblighi. Ma quanto èpossibile oggi? Non è che, forse, presi come siamo dal volerci integrare inquesta nostra società, dal voler a tutti i costi essere “i primi della classe”,mossi dall'ambizione, ci capita, di tanto in tanto, di perdere di vista questoprezioso valore? La parola “libertà” ha una infinità di significati; vi è laclassica libertà di movimento nelle nostre democrazie, libertà quindi dimuoverci ed esprimerci, che è il nostro più grande patrimonio; vi è poi lalibertà psicologica per la raggiunta maturità, che ci rende liberi da ognicondizionamento culturale … ci fa vedere e sentire cose delle quali primaeravamo succubi o schiavi.

C'è la libertà intellettuale, che permette di sfuggire a schemi ideologici e dipoter scandagliare per ogni dove, a seconda dei nostri interessi; noncondizionati quindi da alcun apparato o ente esterno. Vi è poi la libertà dacompromessi e questa si paga a caro prezzo, ma ne vale la pena, perché èimpagabile. Vi è poi quella libertà che acquisisce il saggio, l’illuminato lochiamavano in Oriente, che si è sganciato da tutti i vincoli dell’ego; inpratica un “anarchico”, non nel senso che intenda sovvertire la società incui vive, ma nel senso che obbedisce soltanto alla propria coscienza. E pernon dimenticare, la libertà dalle passioni, che l’uomo può soddisfare algran completo, ma mai le passioni appagheranno l’uomo.

Mi chiedo spesso, osservando il comportamento di alcune persone, sequesti siano davvero donne e uomini liberi. Mi riferisco a quelle personeche agiscono in funzione di ciò che i loro capi gli ordinano di fare e,francamente, a me non paiono assolutamente persone libere. Se siamopadroni di noi stessi, siamo liberi, senza altri padroni. Se invece abbiamotutte le libertà civili dei paesi più “evoluti”, ma siamo schiavi di altrepersone, o delle cose, allora la nostra libertà è solo una formalità, effimerae superficiale. Ma, se per libertà s'intende genericamente la condizione percui un individuo può decidere di agire senza costrizioni, usando la volontàdi accingersi all'azione, ricorrendo ad una libera scelta dei fini e deglistrumenti che ritiene utili a metterla in atto, forse sbaglio nel pensare checoloro che agiscono obbedendo ai loro capi e capetti per raggiungere i loroobiettivi non siano uomini liberi.

Forse il loro comportamento è voluto, calcolato, è, appunto, una liberascelta di condotta per ottenere ciò a cui ambiscono.E quindi, ... tutta la mia teoria sulla libertà ...!

Leo Longanesi

Charles BukowskiEdward Young

Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perchéprovi un senso di benessere quando gli sei vicino.Soltanto colui che nulla si aspetta è veramente libero.

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Brandon Ballengée al PAV di Torino

Si è concluso l'anno dedicato alla biodiversità valequindi la pena ricordare la mostra "

" presentata al PAV (Parco Arte Vivente)di Torino nel corso dello scorso anno . Una mostradavvero singolare che entra nel cuore di moltetematiche contemporanee su problemi ambientali,ecologici e più nello specifico legati alla biologia.

A destra nella foto,noto per il suo modo molto

particolare di affrontare questi argomenti, adottainfatti un approccio o "frame", ibrido: artistico,scientifico e comunicativo al tempo stesso.

Si tratta di una modalità che mi ha fatto pensare adun'utopia in parte realizzata; quella cioè evocataall'inizio degli anni Sessanta da gruppi come il GRAVdi Parigi, N di Padova e, per altri versi, da una nuovagenerazione di curatori e artisti americanineoconcettuali della seconda metà degli anniOttanta . Queste realtà artistiche, spingendosi benoltre la loro stessa produzione, arrivavano adipotizzare nuove e ibride forme d'arte, incluseinterazioni con il pubblico o indagini a quel temporelegate a uffici stampa o centri di ricerca statistica.

Ipotesi che evidentemente, non senza contraddizioni,oggi si stanno concretizzando in varie forme, webcompreso. Altra analogia con quanto teorizzato daquesti gruppi (GRAV in particolare) è che, rispetto alpassato, la figura dell'artista ereditata dalla tradizioneromantica, nonostante ancora centrale, qui non solo sitrova ridimensionata ma riproposta sotto una luce deltutto inedita. Ci troviamo quindi di fronte ad un

(1),

(2)

(3)

Praeter naturam -Beyond nature

Brandon Ballengée (1974, Sandusky,Ohio. Vive a New York)

Malformazioni2010: l’anno dedicato alla biodiversità

CULTURA di Paola Zorzi

approccio che per certi versi inconsapevolmente siinnesta su ipotesi, forse non abbastanza conosciute,parte della storia dell'arte del Novecento. Anche se ...chiarisce Ballengée: "

".

Ballengée dunque, avvalendosi della metodologiapropria della ricerca scientifica da tempo hafocalizzato la sua attenzione su anfibi, pesci, insetti euccelli e, a partire dal materiale acquisito durante lesue osservazioni, non ha trascurato di sollevarescomodi interrogativi sullo stato del nostro pianeta. Irisultati delle osservazioni effettuate denuncianoinfatti aspetti inquietanti del mondo in cui viviamo epongono pesanti interrogativi, come nel caso dimalformazioni riscontrate nel mondo anfibio o dellesempre più evidenti conseguenze dovute aicambiamenti e squilibri in atto all'interno degliecosistemi. Il risvolto artistico presente in questo tipodi lavori si rivela invece un ambito dotato diuna permeabilità tale da consentire tipi disocializzazione, sperimentazione, integrazione ecomunicazione tra campi molto differenti altrimentipiuttosto improbabili.

Le opere di Ballengée consistono in vere e proprieosservazioni e rilevamenti in ambienti specifici a cuipartecipano gruppi eterogenei di persone, compresivolontari e persone del luogo. Realtà dove più figure"professionali" e non, interagiscono in collaborazionecon università, istituti di ricerca, laboratori, eccetera.Queste azioni, anche denominate eco-actions, hannoil merito sia di coinvolgere e avvicinare le persone allanatura che di diffondere problematiche scientificheed ambientali ad un pubblico sempre più vastosollevando così problemi che evidentemente in futuronon potranno che essere risolti a questo livello dicomunicazione. La metodologia usata e l'improntascientifica che le caratterizza consente inoltre da un

Come artista, ispirato e coinvolto,sono intenzionato a voler preservare la vita in natura e avoler sottolineare la lenta ma globale sparizione dellabiodiversità; entrambe mie preoccupazioni e focus attornoai quali incentro ogni mia ricerca. Io traggo, in verità,ispirazione dai primi Earth/Eco artisti come BettyBeaumont, Agnes Denes e gli Harrisons. Anche se, allostesso modo, sono influenzato dalle filosofie politiche diThomas Cole, della Hudson River School

(4)

lato di superare molti pregiudizi e romanticismi

Pesanti interrogativi sul modo e mondo in cui viviamo

Eco-actions e fieldtrips

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legati al mondo naturale e dall'altro impedisce dilasciarsi ingannare dall'apparenza attraverso cui larealtà (compresa la natura, di cui fra l'altro facciamoparte) si presenta ai nostri occhi. Non è raro infattiche le stesse persone del luogo coinvolte nelleosservazioni sovente si ritrovino a scoprire aspettidella natura che li circonda fino a quel momento aloro ignoti.

Un altro aspetto, documentato in mostra attraversoun video, è l'entusiasmo e interesse con cui questeazioni sono svolte, a riprova del giusto approccio concui sono affrontate. Una prassi collaborativa cioè, cheappare in grado di far emergere potenzialità presentiin ognuno di noi ma che, se non relazionate eorganizzate attraverso nuove forme non autoritarie diinterazione, rischiano di andar disperse.

Un rispetto che quasi senza soluzione di continuitàevidentemente si vorrebbe applicato alle relazionisociali ed esteso all'ambiente naturale. Scrive ClaudioCravero nel testo a introduzione di questa mostra: "

”.

" " (Oltre la natura) è iltitolo della mostra di cui stiamo parlando e in cuiBallengée, oltre a conferire un'impronta originale, hamesso in campo un'ampia documentazione acquisitaattraverso un progetto sugli anfibi in atto da anni.

Con il progetto Malamp, iniziato nel 1996, avevainfatti avuto modo di osservare il mondo anfibio invarie zone paludose del pianeta: Stati Uniti (Ohio,Tennessee), Canada, Asia, Europa e Nord America. Vaanche sottolineato che queste ricerche potrebberorivelarsi un utile companello di allarme sullo stato delnostro ambiente dato che il DNA di questi animalinon è così dissimile dal nostro come potrebbe inveceapparire a prima vista.

Lacollaborazione che nasce con i partecipanti durate le eco-actions e i fieldtrips, infatti, va oltre la sempliceesplorazione e indagine di un habitat, poiché crea nuovisguardi sul nostro stare nel mondo e sviluppa attitudini esignificati diversi nella relazione con l'ambiente naturale.Con una particolare attenzione alla comprensione delvalore comunitario della convivenza e del rispetto

Praeter naturam - Beyond nature

Malformazioni nel mondo animale: mutazioni "naturali" odovute all'inquinamento?

Dal video "Eco-actions" di Brandon Ballengée

Ballengée ha dunque concentrato la sua osservazionesulla schiusa dei girini, nel momento cioè in cui è piùfacile avere sotto controllo un numero molto alto diindividui in una sola volta. A partire da questeosservazioni sono stati quindi registrati parecchi casidi menomazioni o malformazioni e ipotizzate dellecause. Oltre ad un numero limitato di mutazionigenetiche endemiche o malformazioni dovuteall'inquinamento diretto (pesticidi, radiazioni UV-B,virus etc.) è stato riscontrato un particolare tipo dianomalie ascrivibile "all'evoluzione ecologica, alladiffusione di parassiti anuri e dei loro predatoriderivante probabilmente da fattori ambientaliantropogenici".

Se cioè alcuni di questi fenomeni in parte erano giàconosciuti e riconducibili in qualche modo a fattorigenetici, al livello di stress ambientale e alla lotta perla sopravvivenza, in altri casi invece, per numero etipo, ponevano nuovi interrogativi. Trovandosi difronte a rane con venti gambe, Ballengée si domandainfatti cosa stia succedendo su questo pianeta... ("??!!")

La tecnica d'avanguardia utilizzata per renderevisibili le malformazioni riscontrate sugli anfibi èaffiancata da un'operazione attraverso la qualel'elemento conoscitivo viene quasi integrato a quelloestetico ed etico con rimandi persino alla mitologiagreca. Il corpo delle rane, in un primo momento resotrasparente è quindi evidenziato nelle sue parti osseee cartilaginee tramite sostanze cromatiche (in generedue soli colori). In mostra si potevano osservare sia gliesemplari delle rane rese trasparenti e immersi nellavaselina (di cui si poteva intuire la presenza soloattraverso l'ombra del loro diafano corpo colpitodirettamente dalla luce); sia le immagini delleloro difformità o menomazioni evidenziatecromaticamente.

Per ottenere questo risultato sono state realizzatefotografie, uniche " ", ad altissimadefinizione. Immagini però che se da un lato dannomodo di insinuarsi tra le pieghe più intime di questianimali, dall'altro, per dimensione e forma sembrano

iris prints

Esemplari e immagini in mostra

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Nel caso dell'installazione ci troviamo di fronte aduna ricostruzione di una parte dell'ambiente cosìcom'era dove è possibile veder mantenuta lastratificazione del terreno o trovare incorporatioggetti e materiali quali polistirolo, lattine etc... oltread alcuni esemplari di pesci tipici di quell'habitat.

Non è un caso infatti se, dopo essere stati esposti inuna mostra, molte di queste installazioni trovano unaloro collocazione permanente in musei di scienzanaturale e affini. Non solo, queste esperienze fannopensare: è come se l'esperimento eseguito in unambiente neutro, pur essendo necessario e in grado difornire conoscenze incontestabili, oggi necessiti diessere affiancato da esperienze parallelecaratterizzate da un complesso di dinamiche internecapaci di far scaturire ulteriori dati ed ipotesi che lasperimentazione convenzionale tende a sottovalutare.

Anche se tutto questo in realtà rientra a buon dirittonella prassi del metodo scientifico che prevedel'osservazione come suo momento insopprimibile,solleva anche questioni relative all'astrazioneattraverso la quale, all'interno di un ambiente"oggettivo" come un laboratorio, ogni elemento èconsiderato sostituibile e l'entropia spesso relegatafuori dalla porta.

Se infatti teoricamente tutto è riconducibile su di unpiano rigorosamente fisico e chimico, bisogneràconsiderare il fatto che, per quanto riguarda labiologia, ci troviamo ad un livello di complessità taleper cui le categorie (o i parametri) della fisica (il cuiapproccio è tendenzialmente riduzionista) e dellachimica, in alcuni casi non danno spiegazione dideterminati fenomeni biologici ... per non parlare deirisvolti etici. Un problema aperto che da tempo assillail mondo scientifico.

Altre informazioni sulla la mostra "P" di Brandon Ballengée con un testo di

Claudio Cravero sul sito sulsito: si possono inoltre trovaredocumentate altre esperienze e progetti di Ballengée, traquesti ricordiamo: 1999 - " " / 2000 -"

" / 2001 - " "/ 2001 - "" / 2002 - " ".

raeter naturam-Beyond nature

www.parcoartevivente.it,www.greenmuseum.org

Species reclamationThe red bloom and brown tide: a visual survey of toxic

microalgae Salamander projects The everchanging tide Malamp

Note1)L'assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il

2010 " ". Un impegno

importante anche se i media non ne hanno parlato molto.

2)Mostra conclusasi in settembre (2010).

3)Si tratta di una realtà di cui troviamo testimonianza in

"

" Collins & Milazzo - Campanotto editore Pasian di

Prato (UD) - 2005.

4)Azioni pubbliche e percorsi realizzati sul campo e relativi

ad un dato ambiente.

Anno Internazionale della Biodiversità

Hyperframes - un discorso sulla post-appropriazione in

arte

voler rimandare ad una percezione antropomorfa,quasi neonatale, in grado cioè di accrescere il nostrogrado di empatia verso questi esseri e le loro anomalie,col risultato di veder attenuato l'aspetto più cruento eirriverente. In effetti, a proposito di biodiversità, nonè un caso se (dal video in mostra) possiamo ascoltareBallengée stesso confidare il suo amore e rispettoverso tutte le forme viventi da lui studiate,indipendentemente dalle difformità riscontrate.

Quasi a riconoscere in ogni cambiamento etrasformazione, al di là di una semplice, quasimeccanicistica reazione, il segno di un'interazionecon un organismo più complesso in grado di darerisposte multiple e non del tutto scontate agli stimolio attacchi ambientali. L'adattamento cioè come unatra le tante microvariabili in atto. Scrive ancoraClaudio Cravero "

".

Ed è interessante rilevare come due approcci allarealtà apparentemente antitetici: soggettivo/oggettivo, possano conciliarsi se applicaticontestualmente e al momento opportuno. Miriferisco alla necessità da un lato di aspirare almassimo di oggettività per non cadere nelle trappoledel soggettivismo e acquisire sempre nuoveconoscenze; e dall'altro (alla necessità) di attingere aduna soggettività spendibile là dove si dimostrinecessario, quando ad esempio un certo grado diantropomorfismo può consentire di farci megliocomprendere e rispettare le altre forme viventi el'ambiente.

Problemi che riproposti attraverso i mezzi artistici e ilcoinvolgimento collettivo sono in grado di presentarsisotto una veste promiscua e molto comunicativa altempo stesso ma che non si presta né ad etichette né anuove forme di romanticismo naturalista. Il regnointermedio tra prima e seconda natura viene cioèindagato superando " " proprio dellacontrapposizione romantica cultura/natura. Così èper i disegni realizzati con cenere, caffè ed acquaprelevata dai luoghi osservati, oppure per gliesemplari immersi in glicerina o formaldeide, oancora per le installazioni artistiche, come nel casodell'installazione site-specific che sembra ricalcareun acquario sui generis. ...tutte queste opere non sonosolo il risultato di una riuscita combinazione traelemento estetico, funzione, informazione.

Pur mostrando immagini di unaviolenta e crudele intimità, nell'indagine di Ballengée nonv'è intenzione di creare stupore o disgusto nello spettatore,quanto invece di informarlo sui processi di crescita etrasformazione degli organismi analizzati: caratteristicheimprescindibili della natura nella sua capacità di adattarsie organizzarsi a seconda delle varianti infinitesimali chepossono intervenire, e che, già Charles Darwin avevadelineato nella Teoria dell'evoluzione

il senso di perdita

Contrapposizione cultura/natura

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di Silvana LenzoUSI, COSTUMI E TRADIZIONI

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All’amore viene associato il nome di un santo, SanValentino, conosciuto e venerato in tutto il mondoquale protettore degli innamorati, più in generale,dell’amore in tutte le sue dimensioni, e non perultimo l’amore per la pace e la concordia tra i popoli.A San Valentino sono dedicate in ogni parte delmondo cristiano cattolico, cappelle, altari,parrocchie, circoli giovanili, scuole, corali.

A Lui sono consacrati giovani fidanzati, coppie disposi che sono stati capaci di maturare il loro amoreper lungo tempo.

San Valentino (Interamna Nahars, ca. 176 - Roma,273) fu un vescovo e un martire cristiano. Veneratocome santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossae successivamente dalla Chiesa anglicana. Fuconvertito al cristianesimo ed ordinato vescovo daSan Feliciano di Foligno nel 197.

Nell’anno 270 Valentino si trovava a Roma perpredicare il Vangelo e convertire i pagani. Invitatodall’imperatore Claudio II il Gotico a sospendere lacelebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede,rifiutò di farlo tentando anzi di convertirel’imperatore al cristianesimo. Claudio II lo graziòdall’esecuzione capitale affidandolo ad una nobilefamiglia. Valentino venne arrestato una seconda voltasotto Aureliano, succeduto a Claudio II il Gotico.

L’impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro icristiani ed i vertici della Chiesa di Roma e, poiché lapopolarità di Valentino stava crescendo, i soldatiromani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo

la via Flaminia per flagellarlo, temendo che lapopolazione potesse insorgere in sua difesa. Questoterzo arresto gli fu fatale: morì decapitato nel 273 permano del soldato romano Furius Placidus, agli ordinidell’imperatore Aureliano.

La città di Terni custodisce il corpo del santo e loinvoca come principale patrono. Le reliquie del santosi trovano presso la basilica di San Valentino: talireliquie pare furono portate nella città dai trediscepoli del filosofo Cratone, Apollonio Efebo eProcuro, convertiti dal futuro santo, e che per questotrafugamento furono martirizzati. Altre reliquie sonopresenti nella cattedrale di Maria Assunta di Savona.È conosciuto anche come san Valentino da Interamnao san Valentino da Terni.

La festa di San Valentino fu istituita un paio di secolidopo la morte del Santo, nel 496; si riallaccia agliantichi festeggiamenti di Greci, Italici e Romani chesi tenevano il 15 febbraio in onore del dio Pane, del dioFauno e del dio Lupesco. Divenuti troppo orridi elicenziosi, furono proibiti da Augusto e poi soppressida Gelasio nel 494.

La Chiesa cristianizzò quel rito pagano dellafecondità anticipandolo al giorno 14 di febbraioattribuendo al martire ternano la capacità diproteggere i fidanzati e gli innamorati indirizzati almatrimonio e ad un’unione allietata dai figli. SanValentino viene ricordato come il protettore degliinnamorati. A lui sono legate molte leggende cheraccontano delle sue gesta.

TradizioniSan Valentino

Tulipani di San Valentino

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Leggenda della Rosa della RiconciliazioneUn giorno San Valentino sentì passare, al di là delsuo giardino, due giovani fidanzati che stavanolitigando.

Febbraio é un mese di transizione, siamo alla finedell’inverno, le giornate si allungano, cambiano icolori della luce e cominciamo ad avvertire profumi

Decise di andare loro incontro con inmano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai duefidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendoinsieme il gambo della rosa, facendo attenzione anon pungersi e pregando affinché il Signoremantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualchetempo dopo la giovane coppia tornò da lui perinvocare la benedizione del loro matrimonio. Lastoria si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andarein pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ognimese. Il 14 di ogni mese diventò così il giornodedicato alle benedizioni, ma la data è stataristretta al solo mese di febbraio perché in quelgiorno del 273 San Valentino morì.

San Valentino possedeva un grande giardino pienodi magnifici fiori dove permetteva a tutti i bambinidi giocare. Si affacciava sovente dalla sua finestraper sorvegliarli e per rallegrarsi nel vederli giocare.Quando veniva sera, scendeva in giardino e tutti ibambini lo circondavano con affetto ed allegria.Dopo aver dato loro la benedizione regalava aciascuno di loro un fiore raccomandando diportarlo alle loro mamme: in questo modo ottenevala certezza che sarebbero tornati a casa presto e cheavrebbero alimentato il rispetto e l’amore neiconfronti dei genitori. Da questa leggenda derival'usanza di donare dei piccoli regali alle persone acui vogliamo bene.

Leggenda dei Bambini

«Per la santa Candelorase nevica o se plora

dell'inverno siamo fora;ma se l'è sole o solicello

siamo sempre a mezzo inverno»

La Candelora

nuovi nell’aria forieri del cambiamento e del risvegliodella natura. Per questo andiamo alla ricerca di segniche annuncino l’arrivo della primavera e numerosisono i proverbi che la tradizione ci tramanda. Accadeperò che è proprio a febbraio che l’inverno dia ilmeglio dei suoi rigori e che sia “corto e amaro” comelo definiva la nonna con aria rassegnata.

Februare in latino significa espiare, purificare e nellaRoma antica per purificare la città venivano celebratii riti agli dei Mani in cui si inserivano i Lupercalia,riti propiziatori alla fecondità.

Lupercale era la grotta situata ai piedi del Palatinodove secondo il mito, si era rintanata la lupa dopo averallattato Romolo e Remo.

Luperci si definirono i membri di una confraternitache, dopo aver aver sacrificato due capre, guidati daun magister e alla luce delle fiaccole, si davano ad unacorsa sfrenata lungo la via Sacra, inseguivano ledonne e le battevano con strisce di pelle di capra perpurificarle e assicurare loro la fertilità.

E quindi la , nel mondo agreste é una festadedicata alla rimozione delle impurità dai campi edalle piante per rendere la terra più ricettivaall’impulso rigeneratore del sole.

Candelora

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Ecco di seguito quelle più famose

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Nel mondo cristiano il 2 Febbraio é la festa dellecandele - - che ricorda lapresentazione al tempio di Gesù e la purificazione diMaria Santissima.

Nel culto ebraico, la puerpera veniva considerataimpura per i quaranta giorni che seguivano il parto eil 2 Febbraio conta proprio quaranta giorni dal 25Dicembre, giorno della nascita del Signore.

Alla vengono benedette le candele simbolodella protezione divina dalle avversità e dall’agonia:la luce delle candele benedette è la luce irradiata dalCristo sugli uomini per guidarli nel cammino verso ilcielo. La festa di presentazione di Gesù al tempio daalcuni anni celebra la Giornata della vita consacrata.

Maria, che offre a Dio il figlio e che consacra a Lui lapropria vita nella completa oblazione di sé, parla alcuore di coloro che hanno fatto voto di carità, povertà,castità, obbedienza. I ceri accesi sono espressione diun’esistenza ardente di fede.

l’arcaica festum candelarum

Candelora

A Napoli, nel Cinquecento “per ogni strada” sifaceva sfoggio di ceri, torce, fiaccole a colori.A Trapani , s i r i evocava , t rami te unarappresentazione popolare, la purificazione diMaria.

Oggi, la festa ha perduto molte delle sue piùfolkloristiche manifestazioni. A Roma, tuttavia,l'offerta dei ceri al Papa è sempre una tradizionesolenne; il popolo custodisce i ceri benedetti,perché ad essi attribuisce poteri miracolosi,accendendoli al capezzale di un moribondo eesponendoli quando infuria il temporale.

La parola deriva dal latinoe va messa in relazione con l'usanza di

benedire le candele, prima di accenderle e portarlenella processione. I ceri vengono conservati nelleabitazioni dei fedeli per essere riutilizzati, comeaccadeva in passato, per ingraziarsi le divinitàpagane, durante calamità meteorologiche, oppurenell'assistenza di una persona gravemente malata,o nel caso di epidemie, o nell'attesa del ritorno diqualcuno momentaneamente assente, o infine,come accade attualmente, in segno di devozionecristiana.

Anticamente, i seguaci dei riti magici, nel giornodella verificavano se una persona eracolpita da malocchio seguendo queste modalità:immergevano tre capelli dell'interessato in unabacinella d'acqua seguiti da tre gocce di olio,precedentemente messo a contatto col ditodell'individuo. A questo punto, secondo i seguacidella magia, se le gocce restavano intere e collocatenel centro della bacinella, il soggetto non era statoaffetto da malocchio, in tutti gli altri casi invece si.

Una famosissima credenza europea sostiene che,nel giorno della , l'orso esca dalla tana avedere che tempo fa: se è nuvolo, con tre saltiannuncia finito l'inverno, se è sereno, rientra nellatana prevedendo altri quaranta giorni di freddo.

Candelora festumcandelarum

Candelora

Candelora

Ieri e oggi

Usanze

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ECONOMIA di Marco Minoletti

Seconda puntata

Col trascorrere degli anni le cose sono assai mutate,ma il principio di base del sistema capitalistico èrimasto invariato. Esso si fonda, oggi come ieri, sullaproduzione, la circolazione e il consumo di merci.Anche dal punto di vista delle gerarchie sociali espettacolari, oggi come ieri, il prestigio e il potere diun individuo, di una famiglia, di un clan o di uno statodipendono più dal possesso di beni materiali che daragioni di altra natura. Ciò che invece è radicalmentemutato è il modo in cui i mondi commerciale,industriale e finanziario si rapportano tra loro e congli stati e le conseguenze che ne derivano.

Stiamo parlando di un'epoca, la nostra, in cui aiprocessi di globalizzazione dell 'economiatransnazionale non corrispondono adeguateistituzioni democratiche transnazionali. Laglobalizzazione dei mercati, che non conosce confiniterritoriali, ha progressivamente eroso il potere diintervento degli stati sovrani relegandoli al ruolo diattori comprimari.

A prendere decisioni di vitale importanza per ildestino di milioni di esseri umani e dell'economia dimercato non sono più gli stati, ma gruppi di espertiche agiscono esclusivamente in base al principio dellamassimizzazione dei profitti, infischiandosene deiprincipi elementari della democrazia e del senso diresponsabilità per la comunità.

Martedì, 30 settembre 2008

La globalizzazione, imposta al mondo come promessadi felicità in terra, si sta rivelando una falsa promessadi crescita economica, stabilità, sicurezza e pace. Lacrescita economica, infatti, si sta trasformando inprogressivo declino delle economie forti (Usa,Giappone).

La stabilità è minacciata dalla crisi dei mercatifinanziari, dalla crescente disoccupazione e dalleincertezze che serpeggiano tra i piccoli risparmiatori.

La sicurezza è messa a dura prova non tanto dalleimmense ondate migratorie provenienti daicosiddetti paesi del terzo mondo, quantodall'incapacità degli stati nazionali di dare unarisposta positiva a questa situazione d'emergenza.Alle false promesse di pace si sono rapidamentesostituit i i proclami di guerra dei varifondamentalismi religiosi e ultranazionalisti.

Paradossalmente, mentre da un lato il processo diglobalizzazione e liberalizzazione dei mercati nonconosce limiti, dall'altro proprio le istituzionipolitiche globali che, a partire dalla seconda guerramondiale ne avrebbero dovuto controllare ilfunzionamento, sono state imbavagliate e poste nellacondizione di non impicciarsene più di tanto.

I potentati della finanza, che non infrequentementepreferiscono utilizzare il popolino seguendo leanchilosate ricette fordiste del secolo scorso e

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negando una nuova soggettività del lavoro al serviziodell'azienda, del terziario e dei settori innovativi, inquesti mesi di vacche magre stanno riscoprendol'importanza del tanto disprezzato contribuente. Ilcontribuente, tramite lo stato, è chiamato in causanon fosse altro che per arginare il disastro.

I cittadini pagano e lo stato ha così la possibilità ditentare di riscattarsi dalla condizione di esiliato dalregno dei mercati globali transnazionali. Esemplaril'intervento salvifico e le politiche messe in atto dalnuovo presidente degli Stati Uniti d'America comeanche dell'ex presidente del consiglio inglese Brown.

Il collasso della Lehman Brothers ed il salvataggio inextremis della (la quinta finanziaria diWall Street) orchestrata dalla Fed con la complicità di

, i fiumi di liquidità riversati sul mercatointerbancario, le azioni concentrate da parte di

Bear Stearns

J.P. Morgan

governi, banche centrali e rappresentanti del mondodella finanza rappresentano inequivocabili segnali intale direzione.

Ormai è chiaro a tutti che né gli stati né la politicasono il soggetto dell'economia globale, ma èaltrettanto chiaro che nelle fasi di pericolo sono glistati ad essere evocati e a rimettersi i panni deldemiurgo. Sono gli stati, rianimati e chiamati in causadallo stesso mondo dei “geni-bambini” della finanza,che dovrebbero introdurre forme politiche divigilanza globale e transnazionale in grado dicontrastare l'espansione selvaggia del mercato globalee transnazionale.

In buona sostanza, in questa fase di crisi occorreripensare non solo al ruolo delle economie e deglistati, ma soprattutto, come ha fatto notare lascienziata indiana Vandana Shiva “abbiamo bisognodi una nuova politica di solidarietà e di pace, cheaffronti al contempo la violenza e l'esclusioneprodotte dalla globalizzazione, la violenza delterrorismo e del fondamentalismo e quella dellaguerra. [..]

Immaginiamo come sarebbe diverso il mondo se sibasasse su una filosofia di reciproca interdipendenza,invece che sulla filosofia attualmente dominante percui l'esistenza dell'altro è vista come minaccia allapropria".

In un'epoca come la nostra, in cui l'essere equivaleall'avere, è tempo che l'uomo si sforzi non solo diuscire dall' dell'universo finanziario ma,soprattutto, che avvii un processo di ripensamentoradicale di se stesso, del suo rapporto con e con ilmondo circostante.

(1)

impasse

l'altro

1) Cfr. Shiva Vandana, India spezzata,Il Saggiatore, Milano 2008.

NOTE

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CINEMA di Armando Rotondi

Come ben ricorda Quentin Tarantino ogni qual voltasi ritrova a parlare del cinema italiano, quella delBelpaese è stata per decenni una delle produzioni piùinteressanti e diversificate al mondo.

Se oggi ciò che rimane del cinema italiano èrappresentato dalla commedia, con pochi esempi digrande spessore come in passato, negli anni dai ’60sino a metà degli ’80 si avevano pellicole commerciali,anche di basso costo, che spaziavano con fantasia eintelligenza tra i generi più vari, dal comico, alpoliziesco sino al film dell’orrore e naturalmente alwestern. Pellicole, queste, diventate opere di cultoanche all’estero e per le quali sono stati coniati anchetermini specifici:

, eccetera.

Nel corso degli anni ’90 i generi in Italia vanno ascomparire e rimane solo il film comico, nellospecifico del cine-panettone sul modello di NeriParenti e Carlo Vanzina, e la commedia patetica.

Sergio Stivaletti rappresenta, senza dubbio, uno deiprincipali protagonisti “tecnici” del film di generenostrano, di quello d’orrore nello specifico.

Intraprende la propria carriera artistica comecreatore di effetti speciali e “make-up artist” sin dallafine dei ’70, vedendo il suo nome ben presto legato allungo sodalizio con Dario Argento. Con il maestro delcinema orrorifico italiano realizza capolavori comePhenomena (1983) e Opera (1987) sino a pellicole piùrecenti come La Terza Madre (2007).

poliziottesco, spaghetti western,cannibal movie

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Ma non c’è solo Argento sul suo cammino. Collaborainfatti anche con altri grandi registi che hanno reso ilcinema di genere italiano un prodotto di culto:Antonio Margheriti, Lamberto Bava, in primo luogocon il bellissimo Demoni (1985), Michele Soavi,Sergio Martino e altri ancora.

Dopo una carriera come “maestro” degli effettispeciali al cinema e alla televisione, si pensi alla serieFantaghirò (1991-1997) di Bava, è stato normale unsuo passaggio dietro la macchina da presa. In questopassaggio Stivaletti rimane fedele a se stesso e algenere che lo ha consacrato. Con pellicole comeM.D.C. - Maschera di cera (1997) e I tre volti delterrore (2004) egli continua con una tipologia ormaidifficile da produrre in Italia, rimanendo solo conpochi altri, lo stesso Argento e Alex Infascelli adesempio, a credere in una produzione di genere.

Fa enorme piacere, quindi, vedere come Stivalettiabbia posto un altro importante tassello in questo suomosaico per il ritorno di un cinema italiano piùvariegato: la recente creazione della “FantasticForge”, la sua scuola di cinema, make-up ed effettispeciali, con sede a Roma. Come si legge nella stessalettera di presentazione della scuola-laboratorio, la“Fantastic Forge” rappresenta un progetto ambiziosoche nasce con lo scopo di creare, assistere, insegnare efar emergere talenti e professionisti che intendonodedicarsi al cinema fantastico in Italia e non solo.

Un luogo deputato, quindi, alla formazione artisticadi specialisti negli effetti speciali, di scenografi, diesperti di stop motion o di animazione 3D e di “make-up artist”, ma anche di giovani registi, scrittori,aspiranti attori e chiunque sia interessato a lavorarecon serietà nel mondo del cinema.

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40° International Film Festival Rotterdam

Visioni Italiane

61° Festival Internazionale del Film di Berlino

Dal 26 gennaio al 6 febbraio 2011Rotterdam (Olanda). Sedi varie.

www.filmfestivalrotterdam.com/en/

Il Festival di Rotterdam rappresenta uno delleprincipali manifestazioni cinematografiche suscala mondiale. Ogni anno presenta primeinternazionali, retrospettive, pellicole provenientida ogni angolo del globo, opere innovative esperimentali, nonché incontri con centinaia diartisti. Uno degli appuntamenti da non perdere sesi è amanti di cinema.

Dal 23 al 27 febbraio 2011Bologna. Cinema Lumière, Sala Cervi.

www.cinetecadibologna.it

Visioni Italiane nasce nel 1994 per dare spazio atutti quei lavori di 'varia misura' che vengonorealizzati dai giovani autori e che rimangono per lopiù invisibili: cortometraggi, documentari, filmsperimentali, esordi più o meno originali. Gli anniNovanta hanno visto il proliferare in Italia di tantipiccoli festival che, dopo poche edizioni, hannochiuso i battenti: ciò non è accaduto a VisioniItaliane perché la Cineteca ha creduto fosseimportante proseguire la strada intrapresa, dandospazio alle opere di giovani autori, e affiancandouno sguardo europeo con la Mostra delle ScuoleEuropee di Cinema, all'interno di OfficinemaFestival. Diversi sono gli autori passati da VisioniItaliane e poi approdati al lungometraggio:Daniele Gaglianone, Gianluca Tavarelli, PaoloGenovese e Luca Miniero, Francesco Amato,Salvatore Mereu, Francesco Munzi e tanti altri.

Dal 10 al 20 febbraio 2011 - Berlino. Sedi varie.www.berlinale.de

La Berlinale non ha bisogno di presentazioni vistoil suo prestigio e la sua notorietà dal punto di vistainternazionale. Un appuntamento immancabile. Ilfilm d’apertura sarà True Grit dei fratelli Coen el’Orso d’Oro alla carriera verrà assegnato al grandeattore Armin Mueller-Stahl. Pellicole provenientida tutto il mondo, addetti del settore provenientida 128 paesi, più di 4000 giornalisti e circa 300.000spettatori rendono Berlino una delle capitali delcinema mondiale.

17° Concorso Nazionale per Corto e Mediometraggi

Andando a ben guardare le altre possibilità diformarsi in un aspetto così tecnico e inusuale per laproduzione italiana odierna, ci si rende conto come la“Fantastic Forge” rappresenti, in effetti, una scuolainnovativa poiché non si concentra solo sulle tecnichedigitali di effetti speciali, ma vuole anche insegnarequelle che sono le tecniche più artigianali, fatte dipupazzi, make-up, animatronica e meccanica,avvicinandosi non poco alle possibilità offerte dalla“Jim Henson Company”. Nonostante oggi il digitalevada per la maggiore, crediamo che una presenzaimperante della computer grafica e di effetti creatisolo al computer manchi di quello spessore e di quelcarattere che si ritrovano ancora oggi negli effettimeccanici, molte volte paradossalmente dotati anchedi una maggiore dose di realismo. Ben vengano glieffetti digitali, ma anche lo studio di quelli meccanici,che, in fondo, sono propri del grande cinema italianodi genere.

Come ben venga, nel panorama cinematografico delBelpaese, una scuola quale la “Fantastic Forge,sperando che aiuti a rendere meno imbalsamata laproduzione cinematografica attuale e rendere dinuovo possibile una produzione davvero variegatacome in passato, come desiderato da QuentinTarantino e non solo da lui.

George Clooney lo disse durante la sua immediata visitapost-terremoto del 2009: avrebbe girato un film inAbruzzo in maniera da dare visibilità e un impulsonuovo a quelle zone devastate dal cataclisma. Clooney hamantenuto la promessa e, con il regista Anton Corbjin,ha realizzato The American (2010). Il film, tratto dalromanzo A Very Private Gentlemen di Martin Booth,vede la star americana nei panni di un killer, espertonella fabbricazione d’armi, che vuole chiudere la suacarriera, ritirandosi in un paesino abruzzese perprepararsi al suo ultimo lavoro.

La pellicola si muove tra due ambientazioni, un inizio inSvezia e poi in Italia, nella provincia de L’Aquila. Nellospecifico quattro sono le location utilizzate dal registaCorbjin per il suo lavoro: Castel del Monte, borgo giàvisibile nel classico fantastico Ladyhawke (1985) diRichard Donner; Castelvecchio Calvisio; Calascio;Sulmona. In realtà la volontà di Clooney e di Corbjin digirare la pellicola nella regione italiana è antecedente ilclisma del 2009.

Come afferma Corbjin l’Abruzzo è di fascinoincommensurabile poiché “ricca di zone selvagge, unpaesaggio genuino che raramente si vede nei film”. Latragedia del 2009 non ha fatto altro che dare unaconferma alle intenzioni dei due.

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... nella sua attualità di emergenza culturale, costituzionale epolitica trovasi ad alto rischio.

La Repubblica italiana istituita nell'immediatoperiodo postbellico a seguito di un'eroica resistenza,un'ampia costellazione di forze politiche antifasciste,che lottando contro la dittatura mussoliniana per gliideali di libertà, democrazia e giustizia ispirarono laconcezione giuridica e politica della “legge di base” oCostituzione, possibilmente tra le più moderne edemocratiche nel mondo, la quale contemplando unsistema di democrazia parlamentare, implical'inalienabile essenza strutturale dei suoi precipuiprincipi di libertà, di uguaglianza e di solidarietàumana e sociale.

La costituzione della nostra Repubblica funge daassoluto valore democratico di riferimento per tutti i“tribuni del popolo” che sono stati appositamentenominati dagli elettori con l'incarico di gestirecostituzionalmente la politica della nostraRepubblica nella somma consapevolezza di

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POLITICA di Umberto Fantauzzo

La democrazia italiana ...

responsabilità etica per il pieno rispetto dellademocrazia e dei diritti umani di tutti i cittadini,elementi indispensabili per una società civilmenteevoluta, fermamente ancorati nella nostracostituzione. Conformemente alla filosofia politicaauspicata nella “teoria di stato” di Platone, tutti ipolitici sono incondizionatamente obbligati alrispetto dell'imperativo categorico “kantiano”nell'amministrare la politica della nazione consaggezza ed elevato senso morale nel precipuointeresse dell'intera collettività nazionale. Dovendooperare una critica analisi sull'attuale evoluzionepolitica della nazione, opportunamente potrebbesorgere il seguente quesito: “

” ( G. Verdi)

I primo nefasto regime berlusconiano, irrispettosodella costituzione, nella sua consueta prassi dimonotono parolaio , millantatore e venditore di fumocon il suo perennemente simulato ottimismo, inpermanente sinergia con le sue emittenze televisive equotidiani stampa, sulla base di fandonie “ad hoc”,offusca con sistematica strategia, il cervello dei suoipotenziali elettori, intraprendendo una campagnadiffamatoria contro la magistratura e disprezzando la“legge di base” la definisce obsoleta e storicamenteinefficiente nell'attuale modernità liberistadell'economia mondiale globalizzata. In conformitàad una nota massima latina “verba volant, scriptamanent” essendo la Costituzione una “Leggefondamentale” scritta, la medesima ricopre valenzagiuridicamente vincolante anche per il Premier;intanto costui con la sua uggiosa esuberanza oratoriae postura mentale “fascistoidicamente” dispotica,evidenzia “l'anomalia costituzionale” che non gliconsente, nel suo ruolo di responsabile supremo delgoverno, di avere pieni poteri.

QUO VADIS O MIAPATRIA SI' BELLA E PERDUTA, O MEMBRANZASÌ CARA E FATAL?

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Il Berlusconi ambisce il diritto di modificarlaradicalmente a sua immagine e somiglianzariducendola ad una legge “ad personam”, come suaconsuetudine, a modello del famigerato “legittimoimpedimento”. Nella tanta agognata nuova edizionecostituzionale di spirito biscioniano, il Cavaliereauspicherebbe, per la sua funzione futura di Premier,illimitati poteri che saranno esercitati noncertamente a beneficio della collettività del Paese maesclusivamente a vantaggio delle sue tasche, per la suaincondizionata libertà sessuale e, secondariamenteper le sue giovani amanti, per i suoi amici, parenti,lecchini e conoscenti.

Nella fatidica data del 14 dicembre 2010 è statosolennemente celebrato alla Camera dei Deputati unfastoso scenario da giubileo di un sistemaparlamentare, che, occasionalmente non rispettandola centrale peculiarità della costituzione e delleistituzione democratiche della Repubblica, si ètrasformato in fedele specchio delle velleità delPremier concretizzandosi nel seguente messaggiocardine: “

”statement che riecheggiando insistentementein quel giorno dentro e fuori l'aula di Montecitorio adispetto della Costituzione che garantisce diritti eprerogative nei vari ruoli istituzionali di unaRepubblica parlamentare, il Premier assumeva unaconfigurazione enfaticamente superpresidenziale e,ritenendosi legittimato dal voto dei cittadininelle ultime elezioni del 2008, si arrogavaaprioristicamente il divino diritto di poter governaresino a fine legislatura 2013.

Una minuta pleiade di deputati, condizionata da unamassiccia “anticostituzionale” pressione mediatica estrategie di richiamo giuridicamente non opportune,ha ipocritamente motivato la trasmigrazione incampo politico avverso adducendo, con pretestuosisofismi di becera oratoria all'italiana, apparentiragioni politiche per aver contribuito col proprio votoalla stabilità dell'esecutivo nello spirito della libertàdi coscienza “atque amor patriae”. La variegatapattuglia degli ausiliari della maggioranza ha dunque

se cadesse il governo si andrebbe diritti alleelezioni

contrapposto l'ipocrita difesa della stabilitàistituzionale e solidarietà nazionale alle possibiliscelte personali, affatto disinteressate. Nella“pseudoeroica” schiera di “salvatori della patria” sipotrebbe ipoteticamente annoverare un “onorevole”deputato, all'origine appartenente all'opposizione,eletto all'estero, al quale per coerenza di stile di prosagiornalistica assegneremo la denominazione di“ ” (come dal romanzo manzoniano).

Avendo ottenuto la sua legittimazioneparlamentare di deputato eletto in virtù del diritto divoto dei cittadini-lavoratori italiani all'estero,preferenza scaturita da un'aspra realtà umana,culturale e giuridica in emigrazione, costuiricoprirebbe un incarico popolare rappresentativoimplicante eticamente una duplice deontologia: laprima nella funzione di parlamentare delleRepubblica Italiana con un oneroso compito politicodovendo operare per il benessere della collettivitànazionale; la seconda, nel caso ,deontologia moralmente più impegnativa, chepoliticamente lo vincolerebbe ad una maggioreresponsabilità etica consistente nel tutelare edifendere giuridicamente gli interessi dei suoielettori italiani, emigrati per necessità di lavoro, la cuinon facile esistenza è a tratti intrisa di difficoltà e disofferenze in virtù del patogeno fenomenomigratorio. Si suppone che “ ”sia lucidamente conscio del suo enorme impegnonella esclusiva funzione di “tribuno degli italiani nelmondo”

Innominato

l'innominato

dell'innominato

l'onorevole Innominato

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Nella possibile ipotesi che l'Innominato, nelfamigerato evento parlamentare del 14 dicembre,avesse mutato opinione ed operato un'inversione dimarcia da classico voltagabbana, costituirebbeimpellente obbligo morale per lui offrire ai suoielettori all'estero un coerente resoconto della suanuova posizione politica e, nel suo specifico caso, nonrifugiarsi comodamente nell'opportunismo di libertàdi coscienza, “categoria di elevata significazionefilosofica” che probabilmente non tutti noi cittadinielettori, ivi compresi numerosi deputati, saremmoculturalmente in grado di realizzarne il pieno sensoetico.

Il signor onorevole per coerenza etica esenso di onesto coraggio, dovrebbe immediatamentedimettersi dal suo incarico politico per aver operatouna defezione della fiducia e buona fede dei suoielettori emigrati i quali, avendo riposto in costui con illoro voto speranze ed aspettative di miglioramentosociale, giuridico ed esistenziale, hanno diritto ad unachiara risposta su cosa sia stato concretizzato dalpredetto in un quadriennio di mandato per migliorarela loro dura situazione di “coatto” lavoro in territoriostraniero.

A tal uopo, per rendere tangibilmente comprensibilel'amarezza e la durezza della vita in

emigrazione, un'esemplarmente significativacitazione dantesca per l'amaro esilio del poeta “

”.

l'innominato

all'innominato

Ohquanto sa di sale lo salir l'altrui scale

L'Italia, che a seguito dello sciagurato evento del 14dicembre 2010 sta precipitando ulteriormente in unagrave crisi politico-culturale, avrebbe bisogno di unilluminato e saggio Premier che con la sua onestàmorale,“vergin di interessi personali”, possagarantire al paese e a tutta la collettività nazionale unbenessere morale, culturale, sociale e materiale;contrariamente ad “un'egocrazia biscioniana” comenel caso dell'attuale fantoccio governo da Bunga-Bunga che opera nell'esclusivo interesse del capo e deisuoi adepti.

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«Niente sarebbe com'è, perchè tutto sarebbe come nonè, e viceversa! Ciò che è non sarebbe e cio' che non è,sarebbe» ... fu la frase di Alice nel Paese delleMeraviglie, la prima cosa a cui pensai chiudendodietro di me la porta di « ».

Un angolo di Parigi, uno spiraglio d'artigianato, a duepassi dai roboanti negozi globalizzati milanesi … unatelier di sartoria e confezione di abiti ma soprattuttodi cappelli … La «cappellaia matta» RaffaellaSpampanato ci accompagna in un viaggio di fusioneartistico-sartoriale attraverso abiti, copricapi e tessuti… e niente sarebbe com'è.

La nuova Alice del terzo millennio è femmina, con lesue contraddizioni, con la sua grinta … guerrierafemminile vestita per affrontare Bianconigli, Regine,Brucaliffi … adornata con copricapi di .

Raffaella Spampanato racchiude nei cappelli unmondo imaginifico, incorniciando volti con sculturescenografiche, semplici ed efficaci … una passioneche porta con se fin da ragazzina.

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Lamula:la nuova Alice e «la cappellaia matta»

MODA di Manuel Figliolini

Laureata all'Accademia di Brera in scenografia,Raffaella studia l'importanza del costume comemovimento logico e conseguente di un ritmosommesso, come dettaglio importante di uno statod'animo intrapreso nella scenografia.

Nella sua tesi di laurea ritorna la passione per ilcappello … simbolo d'identificazione, di uno stile, dipersonalità … una scenografia accorta per un visoprotagonista in scena.

Negli ultimi mesi del 2005 prende forma,un pezzo d'oltralpe, un allure d'altri tempi … unacollezione di abiti unica e composta da pochi pezzi …

Gonne, pantaloni, bolerini abitati da saporisconosciuti e voglia di sottolineare le peculiarità delledonne: grinta e femminilità.

Raffaella riversa in tutta la suaprofessionalità e tutte le sue conoscenze accademiche,creando abiti-quadri che mettono in risalto l'operacentrale dell'artista: il copricapo.

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Ricerca di tessut i dal le foggie diverse ,minimalizzazione delle forme e design fanno deicappelli di delle vere e proprie sculture,capaci di vestire d'eleganza le donne lasciando unretrogusto di passato, che non stona … Raffaella ciregala in ogni sua creazione un viaggio che inizianello scorso secolo e approda ai nostri giorni grazie aduna fusione tra struttura e tessuti.

Piega i tessuti, li avvolge come turbanti secondol'ispirazione del momento, la creatrice dinon parte da progetti prestabiliti … il tutto è frutto diuna momentanea ispirazione fondata sul propriogusto e non si colloca in canoni fashion; i suoi cappellisono pezzi unici, inimitabili e irripetibili … anche perlei stessa.

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L'arte, il teatro, la danza e la scenografia convivono inRaffaella, ogni forma scaturisce da dentro ed è ilrisultato del suo background … ma niente è comesembra; i suoi copricapi nascono, come detto, dallasua ispirazione ma ognuno ne contiene altri a suavolta … un cappello ne nasconde un altro .

Per Lewis Carroll, in Alice nel Paese delle Meraviglie,il Cappellaio Matto litigava con il tempo trovandosicostretto a vivere e rivivere l'ora del tè … come vittimadi un incantesimo … Ma Raffaella è riuscita aspezzare questa condanna con i suoi cappelli,portandoci sempre in epoche e ambienti diversi.

… come in un viaggio attraverso il Paese delleMeraviglie … dove ciò che non è, sarebbe … un paesedove Raffaella sarebbe «La Cappellaia», le donnedelle nuove «Alice» e il reame … perchèniente sarebbe com'è, o viceversa! …

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PERSONAGGI di Maria C. Bernasconi

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Onorevole Farina, quali sono le motivazioni che l’hannospinta a scegliere la via della politica, premessa la suavocazione di operare nel campo sociale a tutela dei dirittifondamentali degli emigranti e non solo ?Dov’è mio padre? Siamo soli, desolatamente soli.Abbracciato a mia madre, chinata a protezione di unaculla ove piange in tutte le lingue una piccolaimberbe, osservo terrorizzato gli sguardi, biechi epaurosi allo stesso tempo, degli uomini neri venuti aviolare il modesto giaciglio paterno. Una squadracciadelle camicie nere compiva l’ultima scorribanda nelvillaggio dei Farina, prima di abbandonare la vallenella sconfitta e nel disonore. Già: la tradotta dellaValtellina, l’ultima possibilità di sfuggire alla giustapunizione. Seppi poi, ormai grandicello, che sitrattava del 22 Aprile del 1945.

I Farina, padre e fratelli, poveri contadini,combattenti della libertà prima, sindaci eamministratori poi, e salvo eccezioni - lo zio Lino,l’intellettuale, un poco matto, formatosi nell’esilio -dalla modesta formazione culturale. Vengo da lì, dauna scuola primaria ove ebbi la fortuna di apprenderei primi rudimenti da una straordinaria figura diinsegnante: Splenger il suo nome, convinto che Dio leabbia riservato il posto tra i giusti e tra i veri.

Supero gli esami d’ammissione alla prima media,l’allora terribile selezione di classe e di ceto. E in unbalzo mi trovo diciannovenne diplomato, pronto avivere quella sfortunata esperienza universitaria aMilano, vero spartiacque della mia vita futura. Unasfida al destino, impossibile da vincere, nella povertàe nella solitudine.

Cerco altre strade, approdo a Nanterre, che vuol direParigi - e non dico il perché e il percome - la città sullaSenna che vive, nella violenza e nel terrore, la suaultima avventura coloniale.

Impedito a restare, approdo in Svizzera, CantoneGrigioni, ma ancora per poco, per poi partire perl’Africa, Somalia e in seguito Libia, ove vidi, al portodi Derna, le orribili scene: i negretti del Ciad,scaricatori di porto con salario a ore o giornata enemmeno un amico, se il destino è cinico e baro, aversare una lacrima per il saluto d’addio.

Dal 1971 di nuovo in Svizzera. Direzione di grandicantieri. Sono un uomo di successo, un tecnicoaffermato. Non è la mia vita. Io cerco un qualcosadifficile a dirsi e ancor più a spiegarsi. Ma in fondo èsemplice: è memoria e passato.È radice, esempio di chi ti ha creato.

Non direi predominanza. Discriminazione,ignoranza, retaggio storico, in molti casi, e in tantaparte del mondo, violenza e oppressione. Esistonotesti di straordinaria valenza analitica e propositiva alriguardo. Confesso la mia terrificante incapacitànell’affrontare un tema talmente rilevante perl’avvenire dell’intera umanità. E d’altronde hoconosciuto e ascoltato luminari sull’argomento.Indicavano la via maestra per il definitivo avventodella pari dignità tra uomini e donne in ogni settoredello scibile umano.

Ne uscivo convinto: il momento è vicino.

Scoprivo, non molto tempo dopo, che il lorocomportamento, all’interno della famiglia come nellasocietà, era spesso vergognoso e vessatorio neiconfronti della donna.

In una società di presunta predominanza maschile, nellaquale la figura femminile, con tutte le sue caratteristiche diessere umano, soffre ancora degli antichi stereotipi, vi è ,secondo lei, la possibilità di sviluppare una visione in cuitali modelli culturali possano essere modificati?

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Vale anche per l’Italia, spesso immiserita da unacultura di un cristianesimo bigotto e allo stesso tempoateo, soffocato da una esteriorità senza principi. Lospettacolo mas mediatico italiano, il corpo delladonna che trionfa e annebbia le menti e i cuoripropugnando la cultura del corpo oggetto esenz’anima.

Il sessantotto: una rivoluzione mancata.

Ognuno faccia la sua parte: in famiglia come in ogniluogo e momento del vivere civile. Ma il compitofondamentale tocca alla scuola sin dal primo istantedell’apprendimento e lungo tutto il cursus maiestatis.Indicare la “carta fondamentale dei diritti delledonne” come lotta quotidiana e sanzionatoria allediscriminazioni in ogni campo.

Una nuova rivoluzione culturale, in cui laprotagonista non può che essere lei, la donna,utilizzando l’intelligenza, la passione, la saggezza e lapazienza; il coraggio e lo spirito di sacrificio con cuiha superato le più alte montagne dell’ignoranza edella cattiveria umane.

La ringrazio delle gentili espressioni: missione,pendolarismo. Quella dei deputati è, oggettivamente,una vita particolare: è pubblica, sottoposta al giudiziocomune, giudicata per i risultati ottenuti.

I veri pendolari sono i lavoratori. Viaggi spessomassacranti, in aggiunta all’attività lavorativa. Ilnostro è, o dovrebbe essere, movimento intellettivo al

Onorevole Farina , conosciamo il suo grande amore per lapolitica e l’impegno che ne deriva nell’adempiere a questa“missione”. Quanto incide la sua vita da "pendolare" nellasua vita privata?

servizio della nazione. Con la coscienza del privilegiodi assolvere al bene più prezioso che un cittadinopossa sognare: servire il suo popolo dopo avernecarpito le aspettative, i sentimenti, le passioni e lesperanze. Assolvere, in definitiva, al bene generaledella collettività.

Sono spesso deluso e amareggiato. Colgo appieno ildistacco tra quanto avrei voluto compiere inparlamento, in rappresentanza dei milioni dicittadini italiani nel mondo ed il realizzato: un abisso.Un’immane profondità come l’insieme di unaequazione inestricabile, o un gioco di scacchi in cuimuovi incurante le pedine senza accorgerti dellamossa del matto: il fallimento, lo scacco.

Dovessi guardare a questo parlamento, alla classedirigente e di governo, immiserita a difesa degliinteressi personali, dilaniata dalla questione morale,a tanta parte dei suoi eletti - anche tra quelli nelmondo - dovrei dire di sì. La politica, per fortuna, nonprevede la parola fine. La politica è, spesso, dura lottaper il potere. Ma anche, da Atene in poi, amore per leidee in una “agorà” che sappia e possa ascoltarti.

Confronto. Dialogo. Rispetto delle opinioni altrui.Ricchezza e cultura del dubbio che ti fa interrogare eriflettere. Sentimento e passione, senza i quali, anchela ragione è destinata alla sconfitta.

D’altronde, Léon Blum, il giusto, affermava : quandola fiducia vacilla, pensa all’umanità. Si, forse è ancorapossibile realizzare un futuro per tutti più giusto eumano.Per la nostra Italia, nei primi centocinquantaanni della sua storia, per l’Europa e il mondo.

Secondo Lei, cos’è politica oggi e domani?

La “missione“ ha forse fallito il suo sogno?

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SOCIETÀ di Chiara Morassut

”.Così Henry Ford descriveva il ruolo pubblicità.

Eravamo ancora agli inizi della sua storia, quando ilconsumatore si fidava del detersivo che lava piùbianco e non basava invece le sue scelte di consumo sututto un universo di simboli, tendenze e suggestioniche con il come lava il detersivo non hanno nulla a chefare, che spesso non hanno più nulla a che farenemmeno con il detersivo stesso.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora e oggi chela pubblicità non ha più bisogno di essere legittimatacome forma di comunicazione, né come espressioneestetica, quello su cui ci si concentra di più è lo studiodel mercato, o meglio di noi consumatori. Non si parla(solo) di masse da influenzare con l’ultimo gadgetdella società dei consumi, ma l’acquirente, puravendo ancora sempre bisogno di pane e sogni, è ilcentro di teorie economiche e studi sociologici cheprima del risultato, farci comprare, vogliono capirechi compra, come compra e perché compra,ovviamente per farci comprare di più.

Le anatre depongono le loro uova in silenzio, le gallineinvece schiamazzano come impazzite. Qual’è laconseguenza? Tutto il mondo mangia uova di gallina

Lo compro perchè mi piaceRicerche di mercato e scelte di consumo

Il cliente riceve dall’esterno una serie di stimoli tracui le azioni di marketing delle imprese e, in base alleproprie caratteristiche personali e a quelle delprocesso d’acquisto, reagisce in un certo modoscegliendo un certo prodotto, una certa marca, uncerto rivenditore, in un determinato momento edestinando una certa somma di denaro.

È fondamentale per gli operatori di marketing capirecosa avviene in un soggetto tra la ricezione deglistimoli e l’effettivo acquisto. E la comprensione delprocesso di acquisto del consumatore è la base di tuttele decisioni di marketing delle imprese.

Le ricerche di mercato andavano di solito afocalizzarsi sul nucleo familiare, isolando al suointerno un unico “responsabile d’acquisto” senzatenere in considerazione il ruolo che ognicomponente della famiglia stessa rivesterelativamente agli acquisti; non si era in grado disapere se chi si reca nei punti vendita e acquista, abbiaacquistato prodotti scelti personalmente oppure siastato influenzato da altri membri. Appare innovativain questo senso ad esempio la ricerca commissionatadal Gruppo Finelco, editore storico poi espansosi nei

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settori della radio e della comunicazione in generale,per stabilire i ruoli che effettivamente rivestono gliindividui durante gli acquisti alimentari.

Non si va quindi a esaminare il processo d’acquisto insé, ma entrano in luce fattori precedenti all’acquistostesso che, anche se indirettamente, l’hannoinfluenzato in maniera decisiva.

Ecco perciò il delinearsi di tre ruoli distinti dicomportamento negli acquisti: il total Shopper, coluiche ha influenzato o deciso ed effettuato l’acquisto, ilBrain Shopper, colui che ha influenzato o deciso, manon effettuato l’acquisto e l’Executive Shopper, coluiche ha solo effettuato l’acquisto.

In questo modo sono stati identificati i consumatoriattivi (coloro che hanno influenzato, deciso,effettuato l’acquisto), che risultano essere l’88% dellapopolazione (divisa in 47% uomini e 53% donne). Undato eclatante che contrasta con i risultati dellericerche tradizionali che evidenziano unapercentuale ben più corposa di donne fra iresponsabili d’acquisto (il 75% contro il 25% diuomini).

La ricerca, l’unica svolta fino a oggi che si pone inmodo dirompente rispetto alla prassi consolidata,rileva anche che esistono comportamenti diversi perogni prodotto. Se ad esempio le merendine sonoconsumate da un 64.3% di total shopper e da un 18.6%di brain stopper, l’olio d’oliva invece è consumato da

un 78.1% di total shopper e da un 7.5% di brainshopper. E in generale si può affermare che i prodottia consumo individuale/giovane hanno un numeroelevato di brain shopper (sempre oltre il 15%) e unnumero ridotto di total shopper (inferiore al 70%).

Altre ricerche sottolineano però anche come il puntovendita stesso abbia ormai raggiunto il ruolo di unvero e proprio media, e abbia assunto in poche paroleun ruolo determinante nel processo di acquisto delcliente. Un vecchio manuale di Coca-Cola Companysul merchandising recitava: “A good merchandising:the last persuader. A bad merchandising: the lastdissuader”. Gli investimenti in questo senso nei puntivendita sono quindi sempre più cospicui, madifficilmente misurabili, anche se non mancano isoftware “spia” che misurano ad esempio il tempo incui il cliente si ferma davanti a uno scaffale, ol'attrattività di una vetrina.

Se ne sono dette tante sulla pubblicità, serva, padrona,ingannevole, sovrana, semplice “comunicazione apagamento che tende a influenzare in modointenzionale e sistematico gli atteggiamenti e le sceltedegli individui in relazione al consumo” o forma dicreatività fra le più innovative, in realtà questostrumento, come la società stessa in cui si èsviluppata, ha subito un'evoluzione enorme dagliannunci sui primi giornali, era il 1630, a quellamirata, calibrata, si potrebbe dire creata caso per caso;è di pochi giorni fa la protesta degli utenti iphone cheritenevano che le applicazioni scaricate “passassero”per così dire le informazioni sulle abitudini diconsumo dei relativi utenti che poi si vedevanopropinati spot su misura.

Il comportamento d’acquisto del consumatore èdifficilmente modellabile e raramente prevedibile.La pubblicità e il marketing sono i fiorenti settori chetutti conosciamo appunto perché le aziende nonriescono mai a prevedere al 100% quali saranno lescelte d’acquisto. Ricerche come quelle descritte inquesto articolo contribuiscono però a mettere qualchetassello in più e, se vogliamo, a rendere un po’ piùfacile venderci il detersivo che non lava più bianco,ma del quale abbiamo tanto bisogno.

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ITALIANI NEL MONDO di Luana Basso

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Anime nomadi

Da quanto tempo e come mai hai lasciato l’Italia?

Cosa ti ha portato a Madrid?

Durante l’università e subito dopo aver finito gli studiho vissuto in diverse nazioni. Adesso sono due anniche vivo in modo stabile a Madrid. Non mi è facilerispondere alla domanda “come mai hai lasciatol’Italia, perché nel mio caso sono stati gli avvenimentie gli incontri della vita a spingermi a partire, più cheuna decisione presa a tavolino. Per me l’Europa è unaunica, grande nazione e non ho mai dato troppo valoreall’andare a vivere all’estero.

Sono a Madrid per amore! Avevo già vissuto inSpagna, a Barcellona, e conoscevo Madrid cometurista: la città mi aveva trasmesso molta energia, manon immaginavo che ci sarei andata a vivere! Ma comesempre la vita riserva sorprese inaspettate …

Francesca ci racconta Madrid

Com’è la situazione economica attualmente?

Cosa ti affascina di questa città?

La Spagna soffre di una grave crisi economica. Dopoil boom economico di qualche anno fa, in questomomento la fase è assolutamente calante. È piuttostodifficile trovare lavoro, ma ovviamente nellapanoramica difficile della Spagna, Madridrappresenta un’eccezione piuttosto positiva: essendouna capitale c’è parecchio movimento.

Per me Madrid è una città completa. Quello che piùamo di lei è il suo spirito positivo e accogliente! Lagente è solare, comunicativa, e questo rende la città unluogo piacevole da vivere e godere.

A Madrid ogni occasione è buona per divertirsi e farfesta, e l’ottimismo è imperante!

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Di cosa ti occupi?

Com’è nata l’idea del blog?

Sono affiliate manager: mi occupo di programmi diaffiliazione e pubblicità online

Quando arrivai a Madrid non avevo amici né lavoro, enonostante il colpo di fulmine con la città devoammettere che il primo periodo qui non è stato affattofacile: ho sofferto molto la nostalgia. Il blog nacqueproprio per contrastare la solitudine, e per stimolarmidi più a girare e conoscere la città. Iniziai a girare conla mia macchina fotografica, per raccontare quelloche vedevo, e in breve tempo il blog ha acquisito unacerta notorietà: ricevo moltissime mail di gente chevuole venire a vivere in Spagna, o che sceglie Madridcome meta per un viaggio, o gente che legge il mioblog e si diverte per quello che scrivo. Ho incontratomolte persone grazie al blog, e questo mi ha reso unapersona migliore. Da strumento per combattere lasolitudine la mia pagina è diventata un mezzo percomunicare e socializzare!

Penso che siano tutte banalità! L’Italia è davveroarretrata sotto molti aspetti, ma voglio assolutamentesfatare questo mito dell’estero come paradiso deigiovani! Per lo meno parlo della Spagna: questo non èil paradiso per i giovani! Io credo che siintellettualizzi troppo questo banale e normalefenomeno del vivere all’estero! Siamo nell’UnioneEuropea: non è forse quello che si voleva creare? Ununico paese dove tutti i giovani si sentissero liberi dimuoversi, vivere, viaggiare? Io credo che la cosa piùbella della nostra generazione sia la libertà! Nonsiamo gli emigranti con la valigia di cartone: noiabbiamo la valigia leggera, le distanze ridotte, epartiamo per curiosità più che per bisogno concreto.

Se volete leggere il suo blog http://www.vivereamadrid.it

Dicono che i giovani in Italia possono giocare solo in serie Co B. Per la serie A si deve andare all’estero. Cosa ne pensi?

Credi che davvero oggi sia una moda espatriare?

Ti manca l’Italia?

Pensi di ritornarci un giorno?

Infine, che consigli daresti alle donne che vogliono provarequesta strada?

No. Credo che la vera moda sia parlare dei giovani cheespatriano, e lamentarsi della situazione italiana.Pare che i giovani italiani siano gli unici ad andare avivere all’estero! Ovviamente non è così: io in tutti ipaesi ho conosciuto gente di tutti i paesi che vivevafuori, felice di farlo. Ad esempio nella mia impresasiamo di 17 nazioni diverse, e viviamo tutti a Madrid!

Si. Mi manca l’atmosfera dell’Italia, unica al mondo!

Non so! Credo che il miglior modo di vivere la vita siaviverla, più che programmarla! Anche perché iprogrammi non funzionano mai!

Io penso che vivere all’estero sia sempre e comunqueun’esperienza positiva! Alle donne che voglionomollare tutto e partire consiglio di farlo, ma conintelligenza e coraggio: varcati i confini le cose spessosi complicano, non si semplificano. Il segreto vincentesecondo me è la grinta!

I volti di Madrid

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FRECCIATINE di Giovanni il Battista

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- che ama l'Italia, che è necessario aiutarla (edà sempre, nei suoi interventi precise ricette: "

"): va, poi, però, per esempio, regolarmente in

vacanza all'estero (in questa intervista è stato "colto"in Francia ...). Questo per, come dice, dare "crescita esviluppo" all'economia del suo Paese ?

- di far sentire la sua voce attraverso lemoderne tecnologie, il PC l'iPhone, la famosa "Rete",rappresentando questi strumenti, una svoltademocratica per l'informazione ed i rapporti.Aggiunge che però, in Italia, questi strumenti sonoboicottati per far sopravvivere i giornali e le TVmedia, secondo lui, media "morti".

: non male per una persona che propriograzie a questi mezzi "morti" deve storicamente lasua notorietà ed i suoi ... milioni di Euro (passandoanche sulle reti Mediaset !) e che ora, essendo un"arrivato" e guadagnando ulteriori milioni di Euroall'anno vuole affossarli ...(mi sembra poco elegante aggiungere: "

").

- che il suo portale è aperto a tutti, quindi,senza censure.

Precisa

Dico io

Precisa

Dico io

Precisa

siamoun meraviglioso Paese con potenzialità incredibili...

sputa nelpiatto ove ha abbondantemente mangiato ...

Il grillo parlante che ... parla, parla, parla ...

Mi é capitato di leggere, da "Quassù", un inserto su"Cooperazione" a pagina 54/55, in lingua italiana, unapubblicazione del Gruppo Coop svizzera,( ) ove si presenta un'intervista alsignor , con qualche sua riflessione.Come mio costume mi ergo pavoneggiantemente agiudice e do qualche mio commento (

)

- Il signor Grillo, che varcherà il confineitalico per andare nella vicina Svizzera a criticare ilsuo Paese.

: proprio il Paese (probabilmente il solo ...)che gli da la chance e la libertà di dire ciò che credesenza censure (vedi la malattia italica che descrivevonel no. 19, di aprile 2010, della rivista che mi ospita),per la realtà italiana (secondo lui).

- di "”

: lui quindi sarebbe il nuovo riferimento perdiscutere di politica? Ritiene quindi di essere, coluiche lo farebbe in forma neutrale, sopra le parti, nonschierato nel sistema dei partiti, dei blocchi, dellealleanze, delle fazioni? Assistendo ai suoi delirantimonologhi non mi era sembrato ...!

www.cooperazione.ch

ogni tanto Quassùsento qualche nostalgia della amata vita terrena

parlare di politica perché i politici non se neoccupano più !

Beppe Grillo

preannuncia

Dico io

Precisa

Dico io

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Dico io

Precisa

Dico io

Precisa

Dico io

Precisa:

Dico io

Precisa ancora:

: provate a contattarlo e proporre vostreindicazioni critiche nei suoi confronti: diteci poicome è andata a proposito di "porte aperte" e "liberainformazione" ...

- "siamo (l'Italia) una delle cinque mafie piùforti del Mondo! ".

: forse ho un vuoto di memoria ma nonricordo nessuna iniziativa "attiva" del signor Grillo edei suoi contro la Mafia (quella vera ..., .nonBerlusconi ...) ... strano ... come mai?

Per quanto riguarda la realtà Svizzera (secondo lui)

- che gli piace il sistema del referendumpopolare, (perché è senza il blocco del "quorum"esistente in Italia).

: vi è anche in Svizzera il numero minimo difirme da raccogliere per l'accettazione, e sopratutto,l'opportunità del referendum é utilizzata con ...parsimonia e non attivata solo per "tentare diimporre" temi sovente del tutto marginali opretestuosi che dovrebbero favorire una partepolitica.

- amo "il federalismo alla Svizzera", perchénon è quello di Bossi!

: non è proprio vero; Bossi, e sopratuttol'ideologo storico della Lega Prof. Miglio, copiò, paripari, il sistema elvetico ! Il Prof. Miglio, come Bossi ealtri, abitano a pochi chilometri dal confine elvetico!

- il rispetto delle Leggi, l'ordine, ledonne che ricoprono cariche importanti, la Svizzeraè da imitare, bla , bla, bla, bla ...

Il signor Grillo ha le idee un po' confuse su certiaspetti svizzeri e mi sorge il dubbio che se dovesseandare ad abitarvi, dopo qualche tempo,contesterebbe alle Istituzioni ed alla popolazionestessa tutti i temi virtuosi che lui cita nell'intervistasurrichiamata e farebbe contestazione negli stessimodi ora usati in Italia ...

"" Forse avete ragione,

anche se il tarlo mi nasce leggendo la già richiamataintervista ove lui pronuncia solennemente:"...

...": Il segreto bancario, il riciclaggiodi denaro, la recente campagna xenofoba "

" tuona!

Ma ...

Molta confusione, molta manipolazione, moltacattiva informazione, molta demagogia, molta, tanta,troppa, premeditazione per contestare, per fareAudiens, come si dice in Italia , tutto nel calderone,comunque, ad ogni costo, a prescindere ...

Un mio amico Santo svizzero , ,tanto buono ed eremita, curiosando queste mie duerighe mi dice: "

?”

Lui è tanto buono e glielo concedo. Ecco, allora scrivi,mi dice: "

".Mi scopro improvvisamente xenofobo ?!? ...hoibbò ...Meditate grillini, meditate: se del caso seguite ilsignor Grillo nel suo peregrinaggio sabatico ...

Con l'acqua santa del Po, del Tevere, del Vesuvio edell'Isonzo La benedico signor Grillo parlante,comunque, con tanto amore e con un caro saluto dalmio amico San Nicolao della Flüe.

Come mai sei cosi cattivo e prevenuto nei confronti delsignor Grillo, Giovanni Battista ?

Comunque sappiate che so che anche voi svizzeri avetele vostre magagne

peggio diquelle dei leghisti italiani

San Nicolao della Flüe

Potresti aggiungere un mio, del tuttoinnocuo commento

Signor Grillo, non ci piaci: resta a casa tua, seiancora in tempo, penso, a disdire il tuo "tour de Suisse".Prenditi magari un anno sabatico, rifletti; vai per esempioin Nepal e ... restaci per un lungo, sofferto, costruttivoperiodo meditativo (per esempio 25 anni ...)... e nonpensare agli svizzeri (e se puoi anche agli italiani ...): ipiccoli gnomi elvetici vivono così bene, in pace ed armonia(anche nella contestazione) che un italiano come te, fra noi,non serve. Abbiamo già decine di migliaia di tuoicompatrioti, nostri amici, grandi lavoratori, onesti, congrandi intelligenze, anche in posti di responsabilità, uominie donne, che rispettano le leggi, (non solo quelle svizzere),che mantengono il Paese "pulito", (non solo quellosvizzero), con un grande senso dello Stato, (non solo quellosvizzero), arrivati non con i milioni di Euro in tasca comete, guadagnati grazie alle Tv, ai giornali ed ai politici(quelli che ora aborri), ma con la borsa di cartone, con dueLire custodite nel fazzoletto, e con tanta tristezza e dolorenel cuore

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PERSONAGGI dalla Redazione

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Giuseppe Gautieri

Qual'è stato il tuo primo impatto con la Svizz0era?

A quanti anni hai lasciato il tuo paese?

Il mio primo impatto con una nuova società, un nuovoambiente, tradizioni, usi e costumi svizzeri non fucosì entusiasmante come avevo immaginato. Ci sonovoluti anni perché mi adattassi a tutto questo, in cuiho verificato esserci aspetti positivi e negativi. Ma unacosa è certa: l’impatto con la cultura svizzera-tedescanon ha influito gran che a far dimenticare le mieradici campane.

A soli 15 anni, fui costretto a lasciare il mio paesenatale, Calitri, in provincia di Avellino, pertrasferirmi, dapprima e per un breve periodo, inprovincia di Milano, poi, definitivamente, inSvizzera. Arrivai a Flawil, nel Canton San Gallo

mentre imperversava una vera bufera di neve. Eroarrivato con un abbigliamento non certo adatto aproteggermi dal freddo: al paese splendeva il sole e latemperatura era più che mite. Mai avrei pensato didover combattere tal freddo glaciale. Pensai ditornarmene immediatamente al paese, di nonfermarmi per i due mesi che avevo programmato.Trascorsi la prima settimana a spalare neve. Semprepiù desideravo tornarmene nella mia Campania.Questo mio desiderio crebbe ancora di più qualchegiorno dopo, quando mi presentai al lavoro (allora eromanovale in un cantiere) nonostante piovesse adirotto, avendo però la certezza di potermeneritornare al calduccio di casa mia visto il maltempo.Grande fu la mia sorpresa nell'apprendere che inSvizzera, nonostante il tempo da lupi, si lavoravacomunque! Eppure ... 35 anni dopo sono ancora aFlawil dove vivo con mia moglie e mio figlioVincenzo. Mia figlia maggiore, Luciana, è rientratadefinitivamente in Italia.

Esperienze sociali

1985 - Prima esperienza nel Circolo ACLI diFlawil con la carica di vice presidente.1986 - Ho fondato l’associazione Campana diFlawil - Uzwil, di cui sono presidente onorario.1990 - Ho fondato l’associazione dei Calitrani inSvizzera (ALECS) della quale sono stato cassiere esegretario, attualmente presidente.1990 - Ho creato insieme a tre associazioni italianedel luogo la casa per gli italiani (Centro Italiano diUzwil)1990 al 1995 - sono stato segretario della LIE -Calcio e contemporaneamente segretario delComitato Cittadino di Uzwil.Dal 1988 al 1996 - sono stato eletto vice segretarioe dal 1996 a segretario della FACS.2006 - Sono stato eletto a Zurigo, consultore deiCampani in Svizzera, per settembre a Napoli inoccasione della riunione di consulta sono statoeletto membro del direttivo.

Da un incontro occasionale in pizzeria nascono i racconti di vita di due nostri amici, due uomini, GiuseppeGautieri e Vincenzo Fontana, che hanno molto in comune compreso il fatto di aver trovato un ottimo rimedioper combattare contro la nostalgia del luogo d'origine mettendosi al servizio dei loro corregionali in Svizzera. Inquesto numero vi proponiamo il racconto di Giuseppe Gautieri e vi rimandiamo al prossimo numero de“l'altraitalia” per leggere la storia di Vincenzo Fontana.

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Quali sono le migliori vittorie, le soddisfazioni più grandiche hai avuto in tanti anni di vita in Svizzera?

Qual'è il tuo sogno nel cassetto?

La mia attività a favore dei mie corregionali, e nonsolo, mi ha dato l'opportunità di mantenere vivi ilegami con la comunità d'origine permettendomi dicostruire un ponte tra il contesto d'immigrazione equello d'origine. La mia elezione a Consultore deicampani in Svizzera ha rafforzato questi legami e miha dato la possibilità di raggiungere alcuniimportanti obiettivi. Penso, fra le altre cose, alcontributo ottenuto dalla Regione Campania che cipermetterà, anche quest'anno, di organizzare ilFestival della Canzone napoletana giunto alla sua 6aedizione. Il Festival è un appuntamento importante emolto atteso dalla collettività. L'impegno per la buonariuscita della manifestazione è grande ma il notevolesuccesso riscontrato nelle edizioni passate, e la nostrapassione, ci sprona a fare sempre meglio.

Mi sento profondamente legato alla mia terra natia. Ilmio grande sogno, che spero di poter realizzarepresto, è quello di tornare definitivamente a Calitri.

La data non è ancora stata fissata definitivamente, macon ogni probabilità, potremo nuovamente ascoltarele intramontabili canzoni napoletane nella secondametà di ottobre.

Gli organizzatori dell'evento musicale, GiuseppeGautieri e Vincenzo Fontana, sono già al lavoro per larealizzazione dell'atteso momento musicale.

Alcune foto dell’ edizione 2010 del Festival, che haavuto come ospite d’onore il tenore

vittoria ha sorriso ad , al secondoposto si è classificato , e

al terzo.

Michele Manfré.

La Angelo Migliore

Gianni Vitiello Vincenzo

Focarelli

Anche quest'anno avrà luogo ilFestival della canzone napoletana

giunto alla sua 6a edizione.

Giuseppe Gautieri ,con Paolo Da Costa e Vincenzo Fontana.

a sinistra

I partecipanti all’Edizione 2010

Vanessa Veraldi

Vincenzo Focarelli

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Il primo gennaio 2010 ero adAtene a casa di un'amica calabrese a mangiare le sue lasagne fatte amano guardando San Francesco in tv perchè Raiuno era l'unico canale italiano che prendevamo.E mi ricordo di aver pensato: se me l'avessero detto un anno fa che sarei stata in Grecia amangiare lasagne calabresi guardando una miniserie italiana a tema religioso non ci avreicreduto.

Il primo gennaio 2011 ero a Napoli con amici che per la maggior parte un anno prima nonconoscevo e faccende di cuore che nemmeno c'erano a inizio 2010. E se me l'avessero detto unanno fa, sarai a Napoli a Capodanno a rischiare la vita in mezzo ai botti (e agli incendi dellaspazzatura), per poi ritrovarti una città talmente deserta l'1 che per trovare un bar dovraiaspettare le 5 di pomeriggio, beh non ci avrei creduto nemmeno.

Eppure.

Non lo so cosa farò i1 1° gennaio del 2012, ma sono pronta a scommettere che se me lo dicesseroadesso non ci crederei.

I buoni propositi poi sono quasi gli stessi di sempre (e si iniziano a dimenticare attorno al 3gennaio), siamo noi a doverci impegnare per non rimanere gli stessi di sempre e riuscire astupirci, un Capodanno qualsiasi di un qualsiasi futuro, di dove siamo riusciti ad arrivare, in unposto dove solo dodici mesi prima non avevamo minimamente pensato di essere.

Per il resto il mio 2010 è finito su un Freccia Rossa alta velocità prima classe con tanto dicioccolatino personalizzato (è stata una svista, ma il prezzo era lo stesso quindi che dire, grazieTrenitalia!) e il mio 2011 è iniziato fra le metropolitane in ritardo, i treni soppressi, gli annunciimprecisi e le stazioni chiuse di una Napoli deserta. Quest'anno, a proposito, soprattuttonell'ultimo periodo è stato caratterizzato dai molti viaggi soprattutto in treno e più di una voltami sono venute in mente le gite delle medie, quei viaggi in treno che non finivano mai, affacciatial finestrino a fare ciao ciao con la manina, aspettando di arrivare a casa, e forse, pensavo, èanche questo crescere, sapere quando si arriva, ma meno bene dove sta andando il treno e nonfare più ciao dal finestrino nelle stazioni.

A voi auguro un anno tale che se ve lo dovessi dire oggi, dove sarete il primo gennaio del 2012,non ci credereste.

Buon 2011 a tutti.

Chiaramente ... no

di Chiara Morassut

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di Fabrizio BernasconiTURISMO

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Siamo stati accolti da Desenzano sul Garda in unasplendida giornata di sole, dopo aver fugato tutti idubbi sul fatto di poter subito trovare la strada che cip o r t a a M a d o n n a d e l l a S c o p e r t a , s e d edell’agriturismo che abbiamo scelto per ipernottamenti (infatti all’uscita dell’autostrada unbel cartello ci ha facilitato di molto il compito),mettiamo a riposo la nostra vettura senza difficoltà, enaturalmente pagando per la sosta. Da grande cattivopensavo: “ ”: dopo averconstatato che la lunga fila delle festanti bancarelledel mercato stava chiudendo i battenti, con tempismoeccezionale (povera mogliettina mia …) e ammaliatodalle dolci onde del lago mi prende una sensazione dibeatitudine e spensieratezza che, a molti giorni didistanza, difficilmente saprei descrivere.

Desenzano è una bellissima cittadina di 25.000abitanti Il toponimo Desenzano, deriva dal nomelatino di persona Decentius, proprietario del podere edella villa del IV secolo di cui oggi si possono visitaregli scavi. Da visitare: la villa Romana, il Museo storicoe quello archeologico, il Museo della donna e del vino,e quello "militare germanico".

Ci lasciamo cullare dal ritmo dell 'acquavagabondando tra le viuzze interne, le piazze e illungolago, ricavandone, lo ripeto, un’impressione diserenità mai provata altrove; ovunque ti porta losguardo vedi qualcosa di particolare, di carino; inprimis, la gente che ci sta attorno, tutti sorridenti,solari, rilassati. Tutto è ben curato e pulito; i negozi,l’edicola, le pensioncine, tutto è armoniosamenteintrecciato , prezioso, caloroso. Torniamo ben prestoalla realtà quotidiana e decidiamo di dedicare un po’di romanticismo alla parte di noi che incominciava a

oggi è il mio giorno fortunato …

Un angolo del Lago di Garda“brontolare” in modo molto discreto si, ma deciso.È l’ora di rifocillarci e quindi scegliere il posto giusto:tutte le locande ammiccano cercando di ammaliarti.

Rimaniamo folgoranti dalla terrazza di un ristorante,il “Caffè al Ponte”: decidiamo che quello sarà il nostrodestino … a un passo dalle acque chete di unporticciolo sublime.

Menu rustico ma molto buono : “”? vini buoni, “della casa”,

morbidi gustosi. Da grandi e fini intenditori ... nonsappiamo dare un nome al nettare; Merlot, Bardolino,Franciacorta? ... Geniale! Caffè sulla piazza epartenza per l’agriturismo, sempre con la convinzionedi arrivarci facilmente. Magica la campagnabresciana; campi, strade e panorama tutti dolci, tuttiuguali, tanto che anche se si inverte la direzione dimarcia sembra di andare nella medesima direzione ...“ ”.

“ ” ci informa un simpatico oste che ci stavaservendo i meritati rinfreschi, e prosegue a mo' disfogo: “

Rosso o bianco? Unacaraffa, mezza o un quarto

Ma dove siamo???

A Solferino

Sono anni che chiediamo la posa del cartello

Cronaca di un’incantevole mini-vacanza

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indicatore ma ... niente da fare ”. Peccato, uno dei paesiche con la sua storica battaglia ha contribuito allacreazione dell’Unità d’Italia … !

Ci siamo; grazie alla consulenza ricevuta, in breveraggiungiamo l’agognato agriturismo di Madonnadella Scoperta: due fattorie, una chiesa, il ristoranteannesso alle camere e … dieci abitanti ... unmeraviglioso angolo di tranquillità. Solita burocraziaper la presa in consegna dell’alloggio, visita velocealla Chiesa con le sue lapidi che ricordano ai posteri lafamosa battaglia, cena campagnola… rigorosamentetutto della casa, una capatina in centro, a Solferino,per il caffè, con la segreta speranza di ritrovarefacilmente la strada del ritorno. Detto-fatto, e via peruna bella dormita, non prima di aver abbozzatoun’ipotesi di programma per il giorno seguente. Iltutto accompagnato dalla serenata di alcuni simpaticicagnolini vagabondi e nottambuli; siamo incampagna e ci può stare.

Il mattino, dopo un’abbondante colazione, ci avviamoverso Desenzano, che dopo attente riflessioni,abbiamo scelto come punto di riferimento e dipartenza per tutte le nostre escursioni, guidati dalleprecise indicazioni del gestore che simpaticamente cisaluta. Primo obiettivo ...

Ne avevamo sentito parlare e molti amici ci hannoconsigliato di non mancarne la visita, bellissimoindescrivibile! La sua storia ha inizio nel secondomillennio Avanti Cristo, l'età del bronzo. Cittadinamolto legata all'era romana.

Sirmione

Le “Grotte di Catullo” (nella foto) simili alle rovine diPompei, la località “Vecchia Lugana”, simboleggiatada un edificio del XV secolo indicato sulle mappecome Osteria o Bettola, posto di sosta e ristoro, la villadi Maria Callas della fine del XVIII secolo, la Chiesadi Santa Maria al Ponte, Sede della "vecchia Dogana",punto di controllo creato nel 1796 da Napoleonearrivato in questa terra per l'inizio dell'offensivacontro gli Austriaci.

Forse penserete a un tantino di sana esagerazione inqueste brevi righe, ma vi assicuro che non èassolutamente così. Sarà forse lo stato d’animoparticolare con il quale si affrontano queste puntatine“fuori porta”, o colpa degli astri, o più semplicementedi un vero e proprio bisogno di vacanze rigeneranti o... comunque. Vi posso assicurare che dopo 25 anni dimatrimonio, per la prima volta, bastava uno sguardo ,con la mia dolce metà, per essere d’accordo su tutto edin perfetta sintonia ...

Adagiata su una penisola, e quindi rigorosamente" ", anche se non mancaqualche “deroga” dovuta al turismo alberghiero,Sirmione ci accoglie soliva e rilassata. Un simpaticoed erudito “cicerone-tassista lacustre” ci propone diaccompagnarci all’entrata della città con il suomotoscafo, facendo il giro dell’isola per poterneammirare le sue bellezze, dall'ottica del lago.

appartenente al popolo pedestre

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Il vialone di accesso a Siormione

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soprattutto culinario, che ci ospita. Poi via per vicoli epiazzette a bearci ancora un po’ di quanto di bello eromantico ti offre il borgo. Il tempo passa in manierasublime ma anche inesorabile nel suo scorrere. Larealtà ci dice che ...

... é troppo tardi per visitare un altro paese, ma nelcontempo troppo presto per .... Va bene, ci prendiamoil tempo per un gelato e per programmare il proseguiodella giornata. La gelateria, con tantissime dolcicombinazioni, ha fatto subito correre il mio pensiero -“

” invece, carina lei, scegliesubito e bene !!!!

Mamma mia che bel vivere !!

se mia moglie si appella al principio dell’imbarazzo dellascelta ... facciamo notte ...

Le già citate Grotte di Catullo, le Terme e la villa diMaria Callas (nella foto), sono solo alcune delle realtàstoriche e contemporanee che possiamo goderci inmaniera privilegiata dal lago rispetto al normalepercorso pedestre.

Al ponte levatoio, che dà accesso alla città e doveaccostiamo, ci congediamo dal nostro simpatico“cicerone” e ci addentriamo fra le mura del Castellomedievale per ammirare le sue opere architettoniche,la bella piazza, i vicoli, i negozi, i bazar, i laboratori diartigiani, fra una fiumana di turisti, soprattuttonordici, che come noi si beano delle bellezze offerte daquesta straordinaria cittadina.

Girovagando in cerca del “posto giusto” per pranzare,troviamo un locale, uno dei pochi a dire il vero, con laproposta sognata partendo da casa: pesce di lago!

Il locale è piccolino, ricavato a volta dentro un anticomuro, fresco quanto basta per difenderci dal caldo diuna magnifica giornata; iniziamo la nostradegustazione: “

”,“ ”, vinellobianco frizzante al punto giusto, caffè, digestivo, iltutto a un prezzo bomba, quasi irrisorio, pensandoall’ambiente architettonico e storico, in questo caso

Taglierini con salsa di Luccioperca allacrema Tagliata di Coregone su letto di verdure

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... segue

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Ingredienti per 6 persone

Preparazione

Preparate la carne.

Preparate il ripieno

Componete il polpettone.

Ingredienti per 8 persone:

Preparazione:

500 gr di macinato di vitello, 100 gr di petto di tacchino arrosto,2 spicchi di aglio, 300 gr di pangrattato, 1 panino raffermo,6 uova, 1 kg di cime di rapa pulite, 500 gr di fagiolini,300 gr di ricotta fresca di pecora, 160 gr di grana grattugiato,2 fette di scamorza a dadini, 3 pomodorini secchi,50 gr di pecorino grattugiato,4 cucchiai di maizena,una manciata di basilico, olio, sale, noce moscata,mezzo bicchiere di vino bianco secco

: pulite, lavate le cime e i fagiolini. Lessate le cime per15 minuti in acqua bollente salata. Lessate anche i fagiolini per

circa mezz'ora. Scolate e unite entrambe le verdure in una padella larga anti aderente. Fate rosolare per 10 minuti, conolio, sale e uno spicchio d'aglio tagliato.

Fate rinvenire il panino raffermo in acqua tiepida. Mescolate il macinato con uno spicchio d'agliotagliato finemente, il sale, la noce moscata, 80 gr di grana grattugiato, 280 gr di pangrattato, 3 uova, il petto di tacchinotagliato a pezzetti, il panino ben strizzato. Impastate bene. Fate riposare in frigo.

. Mescolate la ricotta con la noce moscata, la maizena, 3 uova, 5 cucchiai di verdura, 80 gr di grana, lascamorza a dadini, sale.

Su una spianatoia infarinata disponete il macinato e appiattitelo formando un rettangolo. Alcentro disponete il ripieno. Chiudete bene i bordi (sennò rischia di uscirvi il ripieno), dategli una forma cilindrica einfarinate . In una padella mettete 5 cucchiai d'olio e fate rosolare il polpettone, quando è dorato da tutti i lati sfumatecon vino bianco secco. Continuate la cottura in forno per 30 minuti a 160°. Prendete le verdure rimaste e saltatele,mescolando in continuazione, con 20 gr di pangrattato, il pecorino e i pomodorini secchi tagliati a striscioline, per 5minuti a fuoco vivo. Tagliate il polpettone a fette e servite con il contorno di verdure.

500 gr di polenta Taragnaacqua (come previsto dalla preparazione della polenta)700 gr di cime di broccoletti2 spicchi di agliosaleolio extra vergine d'olivapeperoncino200 gr di grana o pecorino grattugiato.

preparate la polenta secondo le indicazioni riportate sulla confezione della polenta che scegliete (si può utilizzare quellaistantanea). Pulite i broccoletti lessateli in acqua bollente salata. Scolateli ancora croccanti e saltateli in una padella conl'aglio, peperoncino e l'olio. Quando saranno pronti mescolateli insieme al grana o pecorino e uniteli alla polenta.Fate raffreddare leggermente e servite!

Polpettone ripieno di verdure e ricotta

Mettiamoci a tavola

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Polenta taragna con broccoletti

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Ingredienti per 4 persone

400 gr di pasta (formato di fusilli grossi)2 melanzane2 cipolle rosse50 gr di formaggio alpeggio di capra150 gr di caprini5 cucchiai d'olio.

tagliate le cipolle a fette sottili e fatele rosolare con 5 cucchiai d'olio, in una padella antiaderentea diametro largo. Lavate, private del picciolo e tagliate le melanzane a dadini, unitele alla cipollae fate cuocere a fuoco medio. A cottura ultimata regolate di sale.Cuocete la pasta in acqua bollente salata, quando sarà cotta (lasciatela molto al dente) scolatela,unite i caprini e il formaggio alpeggio tagliato a dadini. Mettete la pasta in una teglia da forno,fate sciogliere il formaggio sotto il grill per circa 2 minuti. Servite calda e guarnite a piacere.

200 gr di farina 00, 50 gr di farina d'avena,100 gr di fiori di camomilla,5 cucchiai di miele d'acacia,un bicchiere di latte, vanillina,3 uova, 5 cucchiai di olio di semi di mais ,una manciata di mandorle pelate o noci dellaAmazzonia da ridurre in granella,una bustina di lievito per dolci.

sbattete le uova con l'olio, unite le farine setacciate e il miele, mescolate. Riducete ifiori in polvere eliminando gli eventuali rametti, aggiungete poi la polvere dei fiori all'impastoassieme alla granella di mandorle e alla vanillina. Mescolate facendo attenzione a non farformare grumi, unite il lievito, mescolate. Imburrate uno stampo per torte e cuocete in fornopreriscaldato a 170° per 45 minuti. Decorate a piacere.

400 gr. di pasta sfoglia, 6 carciofi, 100 gr. di ricotta,2 uova e 1 tuorlo, pangrattato, 1 spicchio d’aglio,1 limone, burro, olio, sale, pepe, prezzemolo,80 ml di vino secco bianco

pulite i carciofi eliminando le foglieesterne, tagliateli a pezzi e teneteli a bagno in acquaacidulata col succo di limone. Scaldate un tegame condell’olio, fate soffriggere l’aglio e il prezzemolo e

rosolate i carciofi. Sfumate col vino bianco, condite con sale e pepe e fate cuocere. Nel frattemposbattete le uova con la ricotta e una presa di pangrattato. Unite i carciofi e amalgamate tutti gliingredienti. Stendete la pasta sfoglia e disponete il ripieno al centro: ripiegate i quattro lati versol’interno e spennellate la superficie con il tuorlo d’uovo. Ungete una teglia col burro,disponeteci lo strudel di carciofi e cuocete in forno ben caldo a 200 gradi per circa mezz’ora.

Idee e varianti: potete arricchire la farcitura con delle noci tritate e una manciata di uvetta fattaappassire in mezzo bicchiere di vino.

Preparazione:

Ingredienti:

Preparazione:

Ingredienti per 4 persone:

Preparazione:

Pasta in bianco alle melanzane

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Torta alla camomilla e miele

Strudel di carciofi

Page 38: Visto da l'Altraitalia

SONY MUSIC

Page 39: Visto da l'Altraitalia

di Christian TestoriENOGASTRONOMIA

Osservando attentamente il panorama della cucinaitaliana, il dato che immediatamente balza agli occhiè quello delle irriducibili diversità regionali, che conla loro energia e il loro colore sembrano nettamenteprevalere sui motivi comuni. Ogni regione, se nonogni provincia, è decisamente gelosa delle proprietradizioni e delle proprie consuetudini, che rifiuta dicondividere con i vicini. Eppure è proprio nellagastronomia che gli altri popoli, non senza una certavena dispregiativa incapace di non tradire sentimentodi invidia, fotografano il tratto identificativo del BelPaese. Questa identificazione, basica ed evocativa,avviene attraverso un solo nome: . O spaghetti, omaccheroni. Poco cambia.

L'Italia, prima ancora di essere l'epicentro del mondoantico o la culla del Rinascimento, è la terra dellapasta, di un composto elementare nato da semola eacqua che nella nostra penisola è diventato emblemadi una civiltà alimentare.

In Italia, tanto per dire, si producono 2 milioni e 900mila tonnellate di pasta l'anno contro 1 milione e 164mila degli Stati Uniti. E se ne consumano 28 kg procapite l'anno contro i 12,7 del Venezuela, che si collocasorprendentemente al secondo posto. Quantosappiamo noi italiani, tuttavia, della pasta e della suastoria? Quanto siamo accorti nel cucinarla? Neconosciamo i trucchi e i segreti? Sappiamo davverovalorizzarla? Di seguito alcune domande, con relativerisposte, sull'unico e vero piatto nazionale.

All'epoca romana. Cicerone e Orazio, 100 anni avantiCristo, erano ghiotti delle , antesignane dellenostre lasagne: si trattava di schiacciate di farina,senza lievito, cotte in acqua.

pasta

A quando risale la comparsa della pasta in Italia?

làgana

l’altraitalia 37

Pasta, una passione tutta italianaLa prima documentazione sulle è stata redattaperò 300 anni dopo da Celio nel “

”, celebre testo da lui attribuito al mitico Apicio.

I maccheroni, termine che anticamente designava gliodierni spaghetti, potrebbero essere invece originaridella Sicilia, nel palermitano, dove si fabbricava unparticolare cibo a base di farina in forma di vermicelli,o più probabilmente introdotti dagli arabi tra il IX e ilX secolo. Di certo i “ ” non furono importatiin Italia da Marco Polo dalla Cina. Già nel 1279 imaccheroni sono citati in un testamento redatto dalnotaio Ugolino Scarpa, mentre Marco Polo torna dallaCina “solo” nel 1292.

Né vera è la tesi secondo cui gli spaghetti nacquero aNapoli. Qui ebbero piuttosto la loro esaltazionefolkloristica e popolaresca, diventano la basedell'alimentazione quotidiana. Le prime fotografie,risalenti a inizio ottocento, ritraggono i maccheronariagli angoli delle strade di Napoli intenti a preparare lavivanda e a servirla cosparsa di formaggio grattugiatoe un pizzico di pepe.

La pasta secca è tradizionalmente prodotta con ilmacinato del grano duro, ovvero la semola. La pastaall'uovo, invece, è come il pane, fabbricata con il granotenero. Mentre il grano duro predilige i terreniassolati del Sud Italia, quello tenero preferisce ilclima umido della Pianura Padana.

Innanzitutto per chi venivano cucinati: per i nobili eper i notabili. Fino al XVII-XVIII secolo gli spaghettinon erano un alimento popolare, e la loropreparazione era molto diversa da quella in voga oggi.Il trattato di Bartolomeo Scappi del 1570, “L'Opera”,

làganaDe re coquinaria

libri

maccheroni

Perché il Sud è ritenuto la ‘patria’ della pasta secca e

il Nord di quella all'uovo?

Come si cucinavano gli spaghetti dal XV al XVIII

secolo?

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Lessinia in Tavola

12-13 e il 26-27 febbraio

Fiera Nazionale del Tartufo nero pregiato

Sagra della Polenta RENCOCCIATA

Febbraio - marzo 2011Località Baito Jegher - Roverè Veronese (VR)

Se volete trascorrere un fine settimana in Lessiniaall'insegna della tradizione e a contatto con la naturaquest'offerta valida per il èadatta a voi! Arrivo il sabato pomeriggio, la sera cena atema della rassegna gastronomica conaperitivo nella baita del 1800, dimostrazione dellaproduzione del formaggio, intrattenimento con ilcantastorie Otello Perazzoli ed il Proff. Ezio Bonomi.Mercatino di formaggi tipici, pernottamento e primacolazione, escursione guidata al mattino e pranzo delladomenica, il tutto a 75,00 euro per persona.

12-13 e 19-20 febbraio 2011 -

Due fine settimana dedicati a Sua Maestà Re Tartufo,oltre 80 gli espositori provenienti da 15 Regioni italiane.Eccellenze enogastronomiche da ogni parte d’Italia,Presidi Slow Food, prodotti tipici della Ciociaria eartigianato faranno rivivere le vecchie botteghe ecantine del centro storico di Campoli Appennino. Nei 2week-end sarà possibile assistere a spettacoli consbandieratori, cortei medievali, esibizione di gruppifolkloristici ciociari e serate musicali.Potrete degustare piatti tipici al tartufo nero di Campoliall’interno dello Stand gastronomico coperto eriscaldato presente in Piazza Umberto I. Gustosi menual tartufo preparati dalle massaie di Campoli Appenninocoordinate dallo Chef Pachi.

Domenica 22 Febbraio - a Licenza (RM)

Dalle ore 10.30 fino a tardo pomeriggio, è prevista aLicenza la "Sagra della Polenta RENCOCCIATA". Perl'occasione, l'Ass.ne Pro Loco allestirà standsgastronomici dove i visitatori avranno la possibilità digustare la tradizionale polenta dura ripassata alla griglia"rencocciata", accompagnata da cinghiale. Alle 12,00 èprevista l'apertura degli stands gastronomici, con ladistribuzione delle fette "rencocciate" accompagnate daspezzato di cinghiale; nel corso della giornata sonopreviste esposizioni dei prodotti tipici locali, visite alborgo antico, al Museo Oraziano, ai reperti della Villa inSabina ed al Castello Orsini. E' prevista inoltre musica,balli e giochi per una giornata che si annuncia ricca didivertimento, di visite alle bellezze storiche,archeologiche e naturalistiche. Licenza è un piccolocentro di antica tradizione contadina, immerso nelverde del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili,a cinquanta km da Roma. Il paesaggio che circonda ilpaese è noto per essere stato eletto dal poeta Orazio comeluogo privilegiato di ritiro dalle fatiche cittadine

Per informazioni: www.jegher.it

Lessinia a Tavola

Per informazioni: www.tartufodicampoli.it

Campoli Apennino (FR)

Agenda

l’altraitalia 38

in cui l'autore evidenzia i vari tipi di pasta, è rivoltoagli ambienti di Corte. Dallo Scappi apprendiamoche i primi ingredienti usati per condire gli spaghettierano dolci: miele, spezie dolci, zucchero e cannella.Non si trattava nemmeno, a dire il vero, di condimentipropriamente detti, in quanto gli ingredientivenivano aggiunti “a crudo” senza nessunapreparazione o cottura preventiva.

L'unico elemento salato, da sempre tradizionalmentepresente, è il formaggio, assieme al quale comparenon di rado il burro, talvolta aggiunto all'acqua dicottura. Nelle epoche precedenti, in effetti,l'attenzione non era focalizzata sul condimento, masul liquido di cottura. Per insaporire la pasta, i“maccheroni” venivano cotti tra i 30 minuti e le 2 orein brodi di carne, acqua con burro, latte di mandorlezuccherato o latte di capra. Nel XVIII secolo, invece,compaiono i primi condimenti salati, ad esempio abase di pesto alla genovese.

Intorno alla metà del XIX secolo. Si tratta dunque diuna ricetta recente, riconducibile a un trattato dicucina napoletana del 1839 di Ippolito Cavalcanti. I“maccheroni” non nacquero a Napoli, ma furono iNapoletani a inventare la ricetta più diffusa su scalanazionale, un 'must' destinato a resistere alla purincredibile varietà di condimenti locali.

Quando e dove nasce l'usanza di condire gli

spaghetti col sugo di pomodoro?

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Ingredienti per 4 persone

Preparazione

400 gr. Spaghetti, 8 pomodorini siciliani,1 mozzarella di bufala, 10 foglie di basilico,2 cucchiai di olio extra vergine di oliva, sale e pepequanto basta.

Pelate i i pomodorini, strizzateli leggermente,eliminate i semi e tagliateli a spicchi. Lavate lefoglie di basilico e asciugatele. A parte scaldatel'olio in una padella e fatevi appassire gli spicchi dipomodoro. Tagliate quindi la mozzarella a cubetti,dopo averla strizzata per estrapolare il siero ineccesso. Scaldate la zuppiera che porterete atavola, mettendola per qualche minuto sullapentola dell'acqua per gli spaghetti, versatevi poiall'interno il pomodoro con l'olio, la mozzarella e ilbasilico. Aggiungete un pizzico di sale e pepe emescolate.

Scolate gli spaghetti e versateli, ancora bollenti,nella zuppiera. Fate riposare per 1 minuto, inmodo che la mozzarella si fonda leggermente.Quindi mescolate e servite.

Il Cilento Rosato è un vino DOC la cui produzioneè consentita nella provincia di Salerno. Di colorerosa intenso, è caratteristico e vinoso all'olfatto epresenta un sapore armonico e fresco. E' prodottocon uve sangiovese (70%-80%) e, tra il 10% e il15% con uvaggi di Aglianico, Piedirosso e/oPrimitivo. Ha un titolo alcometrico di 11 gradi.

l’altraitalia 39

La ricettaSpaghetti alla sorrentina

Ogni tipo di pasta vuole necessariamente un

condimento particolare?

Si devono seguire accorgimenti particolari per

cuocere la pasta?

Come riconoscere una pasta di qualità?

Si, la tradizione che abbina un particolare sugo a unparticolare tipo di pasta si basa su valutazioniorganolettiche divenute patrimonio comune: perquesta ragione ci appare forzato condire glispaghetti con sughi densi e cremosi, che necomprometterebbero la naturale scivolositàinducendone l'incollamento.

Per il pesto alla genovese, più granuloso, si addiconole trenette, una pasta lunga dalla forma schiacciata.L'amatriciana, sugo di carattere, predilige invece ibucatini, spaghettoni forati; il ragù - un sugo resoparticolarmente deciso dalla carne - i maccheronimoderni, una pasta corta, tubolare e vuota. Con ciònon si invita a reprimere la fantasia, ma ad utilizzarlaalla luce di determinate regole dettate dall'esperienza.

Si, la qualità del risultato dipende da alcune regole,molte delle quali note, altre meno. Quanta acquaoccorre per la cottura, ad esempio? Almeno 1 litroogni 100 grammi. Per cuocere una mono-porzione,tuttavia, è bene usarne di più: 1 litro, infatti, non èquantità sufficiente a garantire una temperaturacostante. È bene cuocere con o senza coperchio?L'optimum, per favorire una cottura uniforme, èappoggiare il coperchio sulla pentola, in modo da farfuoriuscire il vapore, per i primi 2/3 minuti; quandova salata l'acqua? Al momento dell'ebollizione. Dopo1 minuto, si può buttare la pasta. Qual'è la quantità disale ottimale? 10 grammi per 1 litro.

Quando si parla di pasta, a far la differenza sul pianoqualitativo non è solo la maggior attenzione nellascelta della semola e la delicatezza della macina, maanche la trafilatura in bronzo o addirittura in oro, cherende la pasta meno vetrosa e capace di “raccogliere”meglio il condimento. Altro elemento distintivo è lalentezza dell'essicazione: un'asciugatura tropporapida e a temperature molto alte non consente infattiuna distribuzione ottimale degli amidi e del glutine.

Da abbinare con ...Cilento Rosato DOC

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di Simona GuidicelliBENESSERE E SALUTE

l’altraitalia 40

Albero sempreverde che cresce rapidamente fino a 20m in 6-7 anni. In Australia, sua terra di origine, puòraggiungere anche i 150 m di altezza con un diametroalla base di 10 m. Il tronco ha corteccia liscia, di colorgrigio-cenere, costellata di ghiandole, che si stacca inplacche sottili ed allungate. Il legno è rossiccio.

: è presente una notevole eterofillia; le fogliegiovani sono opposte e saldate tra loro alla base, ovalie cuoriformi, il colore è verde azzurrognolo, quasiceruleo; le foglie adulte sono alterne e picciolate,lunghe 20 cm lanceolate e arcuate come la lama di unafalce, la base è asimmetrica, l'apice è acuminato.

Queste sono dure e coriacee, di colore verde bluastrocon un'accentuata venatura centrale, punteggiate ditasche secretrici schizolisigene.

i boccioli fiorali hanno forma di un'urnalegnosa, rugosa e coperta di cera. Il calice (4 sepali) è

Le foglie

I fiori:

L’Eucalipto (Eucalyptus globulus Labill)slargato a formare una coppa con 4 costolature, che

L’olio si impiega come fragranza per balsami a usoesclusivamente esterno.

nel bocciolo è chiusa da un coperchietto, costituito dai4 petali saldati, che alla fioritura cade lasciandovedere numerosissimi stami.

: il frutto è una capsula, della stessa forma delcalice, che a maturità si apre nella parte superiore permezzo di fenditure. I semi sono numerosi e moltopiccoli.

Tutta la pianta ha un odore aromatico e saporeamarognolo. Parti impiegate, foglie fresche oleggermente essiccate dalle quali si estrae un olioessenziale.

Le foglie si impiegano nellapreparazione delle TISANE.

Il frutto

Page 43: Visto da l'Altraitalia

l’altraitalia 41

L'Eucalipto viene utilizzato da lungo tempo sia nellaterapia domestica che in preparazioni medicinali perrisolvere infiammazioni dell'apparato respiratorio,escretore e digerente.

Per uso esterno i preparati di Eucalipto esercitano unabuona azione antisettica e cicatrizzante su infezionipurulente della pelle e lenitiva sulle ustioni.

Nella pratica domestica gli infusi di Eucalipto sonoimpiegati per detergere e deodorare le mani che sonovenute a contatto con sostanze infette.

In cosmetica l'Eucalipto è usato come deodorante epurificante delle pelli impure e macerate dal sudore.

: alte dosi di Eucalipto possono dare serieintolleranze che si manifestano talvolta con prurito ederuzioni cutanee.

Si sminuzzano alcune foglie. La quantità di solito è di3 grammi per ogni 100 ml di acqua (1/2 cucchiaino daminestra per tazza di acqua). Le foglie triturate vannofatte bollire a fuoco lento per 10-20 minuti in unrecipiente con coperchio. Trascorso il temponecessario si filtra il preparato. Questa tisana èindicata sia in caso di raffreddamento (va bevutaquotidianamente tre volte al dì per una settimana oper dieci giorni) sia come cura preventiva.

In 700 cl di acqua fate bollire per 20 minuti 15 foglie dieucalipto con 5 o 6 cucchiai di miele. Di questosciroppo, che va conservato in frigorifero, prendeteneun cucchiaino al giorno come cura preventiva o due incaso di raffreddamento.

Spezzettate alcune foglie, fatele sobbollire con mezzolitro d´acqua. Inalate quindi il contenuto per dieciminuti per due volte al giorno.

Aggiungete una o due gocce quando fate le inalazioni.Non utilizzatelo però nei bambini al di sotto dei 4anni perché, essendo molto concentrato, può essereirritante. Un buon effetto deodorante e stimolante siottiene mettendo nell'acqua calda del bagno unamanciata di foglie di Eucalipto.

Attenzione

Tisana

Sciroppo

Suffumigi

Olio essenziale

Come si usa

Lo hanno scoperto per caso in un'isola vicinoall'Australia alla fine del ‘700 durante un viaggio diesplorazione e l'hanno chiamato Eucalyptus,combinando due vocaboli greci: éu "bene" ekalypto "nascosto". Letteralmente quest'albero sichiama quindi "bene nascosto".

Ingredienti:

Preparazione:

100 cl. di Grappa Secca1 Manciata di foglie di Eucalipto40 grammi di Miele

Fate macerare l'eucalipto in 25 cl di grappa dentroun vaso ermeticamente chiuso per 30 giorniagitando ogni tanto. Trascorso il periodo filtrate epreparate a parte la solita soluzione di miele egrappa riscaldandola lentamente a bagnomaria.

Unitela al filtrato e consumate il liquore fresconella dose di un bicchierino un'ora dopo i pasti.

La consumazione sarà effettuata dopo averlaconservata per un mese in un luogo fresco.

CURIOSITÀ

Grappa di EucaliptoLa ricetta

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ASTROLOGIA di Simona Guidicelli

l’altraitalia 42

Segno del mese: AcquarioL ' A c q u a r i o è i l p i ùanticonformista fra i segni delloZodiaco. Nella sua singolarità, èestraneo alla tradizione ed è fierodi esserlo. L'influenza di Urano siesprime, da un lato nella capacitàdi innovare e di costruire,meta for icamente o meno ,dall'altro l'Acquario ha un enormebisogno di libertà. Privarlo dellapossibilità di esprimersi o dimuoversi sarebbe come ucciderlo.L'Acquario è profondamente convinto di tutto quelloche fa. Tuttavia, come accade a tutti i segni d'Aria, ciònon gli impedisce di cambiare improvvisamente idearispetto ad argomenti perfino importanti.

Può dirsi sinceramente e onestamente innamorato diuna persona un giorno, salvo poi scoprirsi infatuato diqualcun'altra il giorno seguente, senza trovare alcunacontraddizione nei due sentimenti. Dalle ideedell'Acquario possono però nascere innovazionianche epocali: crede francamente nella propria enell'altrui capacità di cambiare le cose, finanche gliordinamenti.

Conta sull'amicizia, che considera un valorefondamentale, forse anche più dell'amore, nondimenoè capace di prendere decisioni in totale indipendenza eraramente soffre di solitudine.

Dal punto di vista dell'anatomia, il segnodell'Acquario fa riferimento a gambe, caviglie ecircolazione sanguigna. Per questa ragione, puòandare incontro a distorsioni delle caviglie oppure asemplici storte, nonchè a problemi di varici. Anche isentimenti sono preda dell'eccentricità dell'Acquario.Riesce a innamorarsi facilmente ma, altrettantofacilmente, si disamora. Ciò può portare graviturbamenti alla persona che lo sceglie come partner.La sua voglia di novità lo porta fin troppo spesso acercare il cambiamento anche in campo affettivo.

L'Acquario non è geloso ma, al contempo, non tolleradi essere oggetto della gelosia altrui. Se tradisce, non sisente in colpa per un periodo troppo prolungato. Se,invece, viene tradito, diventa lamentoso e può averbisogno di un periodo di completa solitudine per

Il Sole transita nell'Acquario approssimativamente fra ilIl pianeta dominante è Urano, l'elemento è l'aria, la qualità è fissa; il genere è maschile.

21 Gennaio e il 19 Febbraio.

ricaricarsi. Fortunatamente, nonha problemi a essere schietto neisentimenti e non nasconde leproprie intenzioni, per quantopossano essere imbarazzanti!

Il 2011 avrà due movimenti bendistinti, per quanto riguarda lerelazioni sentimentali di voi

dell'Acquario. La prima parte dell'anno vi vedràprotagonisti. Marte e Venere, oltre che Nettuno,saranno nel vostro segno. Sarete capaci di dare tantoalle persone che vi sono attorno. Se siete giàimpegnati, la relazione vivrà momenti di autenticorinnovamento. Nessuno si deve spaventare: significasoltanto che troverete modi nuovi e intriganti perpassare il tempo insieme!

Per chi è alla ricerca di un nuovo partner, le cose sifaranno da subito interessanti. Riuscirete da subito aintrigare una persona, che avrà un ruolo importantenella vostra esistenza. Il secondo movimento del 2011avrà luogo dopo Giugno, quando Giove raggiungeràun segno dal quale vi impedisce di trasmettere i vostriideali di libertà, tolleranza, rispetto. Sarete moltogelosi e quasi non vi si riconoscerà. Cercate di tornarein voi, nella seconda parte dell'anno!

Anche per quanto riguarda la forma fisica e il suoprimo riscontro, ovvero l'aspetto fisico, voidell'Acquario avrete un 2011 piuttosto ambivalente.Nella prima parte dell'anno, per merito degli astri nelsegno, il vostro organismo sarà ben idratato. Sapretealimentarvi al meglio, senza farvi mancare fibre eliquidi. La pelle avrà un bell'aspetto e il fisico appariràtonico. Man mano che avanza l'estate, però, potrestesentirvi sempre più stanchi, per colpa degli astri inopposizione. Questa stanchezza non va assecondatamostrandosi pigri. Senza esagerare, bisogna invecefare un po' di movimento, in modo che il corpo nondiventi mai flaccido e la pelle non sembri grassa. Finoa ottobre inoltrato, insomma, ci sarà da faticare più delsolito. Tuttavia, è una condizione indispensabile perapparire attraenti!

Amore

Salute

Oroscopo dell'anno

Page 45: Visto da l'Altraitalia

Acquario con Ariete

Acquario con Toro

Acquario con Gemelli

Acquario con Cancro

Acquario con Leone

Acquario con Vergine

Acquario con Bilancia

Acquario con Scorpione

Acquario con Sagittario

Acquario con Capricorno

Acquario con Acquario

Acquario con Pesci

: anche se questi due segni sono insestile, non formano una coppia felice. Uno, pensatroppo al futuro. L'Ariete preferisce vivere alla giornata.Solo un forte legame tra Marte e Venere può aiutarequesta combinazione.

: entrambi, difendete troppo le vostreidee, siete troppo inflessibili. Non ci sono buoneprospettive per una relazione a lungo termine.

: incontro di anime gemelle. Tuttie due socievoli, amanti del divertimento ed entrambiattivi mentalmente. L'unico problema è che nessuno divoi nutre sentimenti profondi, quest'ultimo puntopotrebbe far sciogliere il legame col passare del tempo.

: uno troppo freddo e distaccato.L'altro, il Cancro, affettuoso e coccolone. Combinazionepoco raccomandabile, ma non impossibile.

: in questo legame esistono svariatipunti da sciogliere. Può funzionare solo se, il Leone,accetta il vostro stile e i vostri amici eccentrici. E se non ètroppo dominate nei vostri confronti.

: meglio evitare. Non siete unacombinzione perfetta. Avete un'ottima intesaintellettuale. ma le emozioni non si incontrano. Viveteun reciproco disagio.

: a parte l'ottimo legameintellettuale, gli aspetti della vita di coppia lascianomolto a desiderare. Può funzionare solo con un legameforte fra Marte e Venere.

: difficilissima intesa. Il fulcrodel problema è che voi siete troppo distaccatiemotivamente. Al contrario, dello Scorpione, che cercaun legame dominato dalle emozioni. Inoltre, siete duesegni fissi, quindi non vi sottomettete facilmente.

: coppia moderna. La regolanon esiste, siete una coppia aperta, vivace eindisciplinata. Preparatevi a una vita di pasti precotti,amici fuori di testa e lunghissime chiaccherate notturne.

: altissima possibilità direciproca intollerabilità. Questa combinazione puòessere un disastro, a meno che uno di voi non abbia deipianeti nell'altro segno.

: siete una coppia diversa datutte le altre. Non conoscete nessun limite o vincolo. Sulpiano intellettuale siete in sintonia, ma a letto sorgono iproblemi. Sarebbe meglio meno chiacchere e più fatti.

: inzialmente seducente, ma allalunga deludente. Impossibile per un Pesci, gentile edelicato, convivere con una persona distaccata estravagante come l'Acquario. Idealmente almeno uno divoi deve avere un pianeta nel segno dell'altro per colmarequeste lacune.

Lavoro

Denaro

Colore da portare:

Pietra portafortuna:

Metallo:

Fiore:

Giorno favorevole:

Il vostro elemento ospita Saturno, nel 2011. Per voidell'Acquario è un ottimo viatico. Ci sarà la possibilità,infatti, di capire con certezza quasi assoluta quali sonole azioni da intraprendere per migliorare la situazionedel lavoro o dello studio. Chi si trova bene dove è,scoprirà modi diversi per interagire con i colleghi econ i superiori e potrebbe ricevere un premio perquesto modo di fare costruttivo.

Le persone che, invece, vorrebbero cambiareposizione o azienda riusciranno a trovare pane per ipropri denti. Tutto sta a compiere i passi importantiprima di giugno. Successivamente, infatti, laposizione scomoda di Giove potrebbe rendere tutti unpo' indolenti. Presentarsi da un superiore o, peggio, daun nuovo datore di lavoro con un atteggiamento pigroe vagamente scontroso non è il massimo.

Cercate di tornare in voi. A fine anno ci penseràMercurio a ridarvi la creatività che Giove vi sottrae.

Visto che Giove è nella Casa dei beni materiali, voidell'Acquario sarete soggetti a qualche cambiamentofinanziario, nel 2011. Non si può certo dire che sarà unanno tranquillo: di riffa o di raffa, sarete costretti aprendere alcune decisioni in maniera piuttosto rapida,se non volete che il controllo del vostro stessoportafogli non vi sfugga. È una fortuna che voidell'Acquario, aiutati anche da Saturno favorevole,siate sempre attenti a quello che dite e non vi facciatetrovare impreparati!

State però attenti a come vi comportate nel periodoestivo e nel mese di ottobre. La presenza di astri inopposizione al vostro segno potrebbe rendervi tropposicuri di voi stessi e farvi intraprendere iniziativeeconomiche che, in altre annate, avreste evitato comela peste.

Il blu, colore della spiritualità.

Lo zaffiro

Lo zinco o l'argento.

il mughetto.

il sabato, il giorno di Saturno,l'altro governatore del segno.

Rappresentanti importanti di questo segno:

Giordano Bruno, Galileo Galilei, WolfgangAmadeus Mozart, Franklyn Delano Roosevelt,

Jules Verne, James Dean, Virginia Woolf,Fabrizio de André, Paul Newman, John Travolta.

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RACCONTI di Paola Carcano

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Chi sono e come mi chiamo non ha nessunaimportanza. La cosa fondamentale è che sono unamico di Harpo e perciò posso raccontarvi la suastoria.

Harpoldo Erich Luvanachec, questo è il suo veronome, aveva uno splendido avvenire davanti a ségrazie alla fama ed al successo della sua famiglia. Suopadre infatti pur non essendo originario di Alba si erafatto ben volere dai cittadini ed aveva così potutoinstaurare un piccolo, ma redditizio commercio dianime.

All’età di venticinque anni Harpo, con grande gioiapaterna, decise di portare avanti la tradizionefamiliare occupandosi di sedute spiritiche. C’ècomunque da precisare che la scelta fu fatta non soloper accondiscendenza, ma per vera e propriavocazione. Harpo era infatti un uomo d’affari nato edun imbroglione perfetto.

Riusciva ad emettere, tra gorgoglii frenetici, frasiproprie del defunto, tanto da sconcertare le vecchie edanarose vedove, sempre più propense a pagare

Il commercio di animeper comunicare con i loro cari. Ma del resto ciò nonera difficile per Harpo: lui conosceva tutti ad Alba, leloro abitudini, le loro opinioni.

E così quando qualcuno moriva non faceva altro cheripetere, dosandolo con cura, a delle vecchie megerequell’immenso sapere. Queste stavano lì incantate adascoltarlo e a tendere banconote per un’altraemozionante seduta.

Lavoro su lavoro, soldi su soldi, Harpo aveva messo daparte una piccola fortuna. Ma ciò che aveva non glibastava mai e così organizzava sempre più imbrogli esempre più guadagni.

Le sedute così si susseguivano in un ritmofrenetico ed incessante a tal punto da invaderepersino le sue domeniche. Quindi passava quasitutto il suo tempo nella “camera oscura” doveavveniva il famoso contatto metafisico.Personalmente non ho mai capito questa suascelta di vita, anzi la trovavo strana e buffa fin daallora.

Comunque lo stimavo.

Era il più concreto degli uomini pur occupandosi dicose spirituali, come se in lui ci fossero state duenature: una razionale ed una fantastica. Ilpragmatismo, comunque che aveva insito nel suoessere, dominava l’esplosiva situazione e gli facevaportare avanti il suo bluf. Così poco tempo dopoquando lasciai Alba non mi stupii che Harpocontinuasse imperterrito e felice la sua attività.

Per anni non ho più avuto modo né di rivederlo né disapere di lui. Ormai non pensavo nemmeno dirisentire il suo nome quando l’altro giorno …

Che posso dirvi?L’ultima notizia che ho avuto da Alba - portatami daun mezz’amico di passaggio - è che Harpo è diventatopazzo. Pare che, durante una seduta spiritica, tempofa, asserì di vedere dei cadaveri in fondo al mare.Dagli abissi marini due donne senza testa gliparlavano. Il povero Harpo fu rinchiuso inmanicomio e, a quel che sento, ne verrà dimesso a fineanno o poco prima. Io comunque amo immaginareche abbia venduto temporaneamente anche la suaanima in cambio di una cospicuo tornaconto.Dopotutto questo era il suo mestiere.

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