VISIONI RURALI

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Quale futuro per la nostra campagna? Locorotondo Ottobre '09 - Maggio '10

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ASSOCIAZIONI - Chi Siamo?PREMESSAINTRODUZIONE

INCONTRI DI CONTRADAMetodologiaStrategie di ComunicazioneC/da Lamie di OlimpiaC/da San MarcoC/da TritoC/da ManciniC/da Sant’EliaAnalisi SWOTScenario 0

SCENARIO WORKSHOPMetodologiaLocalizzazione Programma dei Lavori e 1° TempoFocus Group

CittadiniTecnici

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6266

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Visioni Rurali INDICE

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Operatori Economici e PoliticiVisione Unitaria - Sessione Plenaria

Fusione in 4 QuadrantiScelta Questioni-Obiettivi

Sviluppo delle IdeeGruppo SocietàGruppo EconomiaGruppo InnovazioneGruppo Ambiente

Presentazione delle Idee - Sessione PlenariaCONCLUSIONI

PASSEGGIATE DI CONTRADAINTRODUZIONEI^ FASE - Visita Guidata e Focus GroupII^ FASE - Disegni InvidividualiIII^ FASE - Disegni di GruppoIV^ FASE - Scelte CollettiveV^ FASE - Sopralluogo e Divisione in AreeVI^ FASE - Disegno Collettivo

RINGRAZIAMENTI

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Chi Siamo?

IL TRE RUOTE EBBROL’associazione culturale Il Tre Ruote Ebbro nasce a Locorotondo nel 2005 con l’obiettivo di contri-buire alla creazione di una nuova sensibilità sociale ed ambientale. A questo proposito ha deciso di far leva sui due aspetti che formano la sensibilità dell’individuo, ovvero la dimensione culturale e il territorio. Per sincronizzare questi due elementi interdipendenti si è scelto di rapportarsi ai cittadini in maniera nuova, diretta e comprensibile. L’approccio strategico dell’associazione si è concentrato sulla ricerca e l’individuazione di nuove pratiche partecipative capaci di promuovere lo sviluppo sostenibile, attraverso un costante e proficuo dialogo fra istituzioni e comunità locali. Dal 2005 ad oggi, diverse sono state le azioni rivolte al rapporto tra cittadino e territorio, si anno-verano i progetti “Ecosostentamenti”, “Rete di Pietra” e “Spaziamo”, i cui obbiettivi sono stati rispet-tivamente: la sostenibilità ambientale, la salvaguardia del patrimonio storico – architettonico e la creazione di una rete di cittadinanza attiva.Prospettive future della associazione riguardano la promozione di una strategia di sviluppo territoriale imperniata sul concetto di “competitività sociale”, ovvero la capacità dei soggetti e delle istituzioni di operare insieme in modo efficace e proficuo e riconoscere, esprimere e favorire interessi individuali e collettivi.

LE CONTRADEL’Associazione Le Contrade, con sede a Locorotondo (Ba), nasce con l’obiettivo di promuovere e recuperare le tradizioni socio culturali del territorio, e opera nella convinzione secondo cui le Con-trade rappresentano una risorsa economica da valorizzare e da utilizzare adeguatamente. Nello specifico l’Associazione propone eventi e feste appartenenti alla tradizione popolare rurale; inoltre recentemente l’Associazione Le Contrade ha costituito a Locorotondo la prima Banca del Tempo: un “Istituto di Credito” molto particolare, che agisce come centro di raccolta della doman-da e dell’offerta del tempo.

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Visioni Rurali ASSOCIAZIONIChi Siamo?

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CITTA’ FERTILEL’Associazione Città Ferile è un insieme di professionisti di varia provenienza.Promuove l’ascolto attivo,i processi decisionali inclusivi,i metodi della progettazione partecipata,la costruzione di scenari strategici,la cittadinanza attiva, l’etica, dell’entusiasmo dei saperi,un’urbanistica a linguaggio naturale. Crediamo che un comune ragionaresui valori dei territori, sia questione centrale per tutti, perché ogni cittadinoè portavoce di un comune e straordinario patrimonio di esperienze, speranze e sogni.

Ogni cittadinoè un paesaggio urbano.Ogni cittadinoè un miracolo di Bellezza.

L.U.A. - Laboratorio Urbano ApertoIl Laboratorio Urbano Aperto nasce a San Cassiano (Lecce) nel 2001, e si costituisce in associazione culturale nell’ottobre 2005. Il LUA si occupa di progettazione partecipata, ovvero di costruire pro-cessi che coinvolgano gli utenti finali dei progetti, e opera con l’obiettivo di superare il concetto di partecipazione che produce consenso acritico adottando il potere della creatività che produce spazio e scenari futuri. Quindi il LUA affronta il tema della progettazione partecipata attraverso specifici pacchetti, kit e spazi artificiali di “pronto utilizzo creativo” che avvicinino e stimolino le persone coinvolte a partecipare con un approccio ludico e fattuale.

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Questo lavoro è il frutto di un percorso più ampio intrapreso da due anni dai ragazzi dell’Associazio-ne Cultuale Il Tre Ruote Ebbro, in particolare con il Progetto Rete di Pietra – analisi del patrimonio storico e architettonico del comune di Locorotondo.Il progetto ha realizzato un’analisi dettagliata di tutti i manufatti in pietra a secco presenti sul territo-rio, evidenziando un carente stato di conservazione ed una necessaria azione di tutela e salvaguar-dia. Allo stesso tempo l’indagine ha favorito dei colloqui informali con gli abitanti del luogo, i quali hanno espresso l’esigenza di identificare delle politiche idonee per uno sviluppo del territorio.Il comune di Locorotondo si distingue per una peculiare suddivisione dello spazio urbano e rurale, il primo è caratterizzato da un’alta densità abitativa, mentre il secondo da un abitato diffuso e spar-so.Questa particolarità ha determinato nel tempo delle forme di marginalità socio-spaziale acuite an-che dalle caratteristiche morfologiche del paese stesso. In particolare, l’elemento morfologico ha concorso in maniera sostanziale all’isolamento fisico degli abitanti ed ha portato a sua volta, ad un isolamento di tipo culturale. Infatti nell’immaginario collettivo persiste una dicotomizzazione tra abitanti della campagna (chire de fuore) e abitanti del paese (chire de jinde) che ha condizionato gran parte delle relazioni sociali e culturali.La stessa espressione dialettale rimarca la netta contrapposizione tra i due spazi, quindi si può ipo-tizzare l’esistenza, non solo, di una marginalità spaziale ma anche di una marginalità antropica. Gli effetti di tale fenomeno sono uno spazio rurale sfornito di servizi e di relazioni, ed uno spazio urbano con una polarizzazione di attività e relazioni che a loro volta si traducono in atteggiamenti autoreferenziali. Le politiche locali, fino ad oggi, non sono riuscite a produrre delle strategie inclusive e degli stru-menti di pianificazione idonei a mitigare tale marginalità. Per questo motivo l’Associazione Cultura-le Il Tre Ruote Ebbro, insieme ad altri soggetti collettivi e istituzionali1, ha scelto di attivare un per-corso partecipato con gli abitanti, tale da definire in maniera condivisa misure e strumenti specifici di pianificazione. Questo, poiché, le associazioni coinvolte sono convinte che la pianificazione dello sviluppo inizia a partire dalle capacità di coinvolgere gli interessati, la gente, mediante programmi di

1. Regione Puglia – Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva; Comune di Locorotondo; Associazione Le Contrade; Asso-ciazione Città Fertile – gruppo tecnico orizzontale per le strategie urbane partecipate; LUA – Laboratorio Urbano Aperto.

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Visioni Rurali PREMESSA

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intervento che riescano ad esaltare l’autonomia locale, per giungere al rinnovamento della politica2. In tal senso, quello che si è voluto promuovere è il rafforzamento del capitale sociale presente sul ter-ritorio e l’attivazione di uno scambio tra una pluralità di soggetti di diversa natura, per individuare modalità di risoluzione dei problemi collettivi che vedano la partecipazione di un vario e coeso set di attori socioeconomici.

2. Cit. Luigi Za, Comunità memoria e sviluppo – Ricerche di comunità intervento culturle. Progetti di sviluppo nell’Italia Meridionale. Ed Pensa, Lecce, 2001; p. 21.

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VISIONI RURALI è un processo partecipato il cui obiettivo principale è l’attivazione di una rete locale di esperienze di cittadinanza attiva così da sensibilizzare, da un lato, alla lettura del valore del pae-saggio le popolazioni che vi abitano, e dall’altro per innescare processi di cooperazione e scambio all’interno della comunità, fra gli abitanti, l’Amministrazione Comunale, gli operatori commerciali e i tecnici; cercando di promuovere e rafforzare una rete sociale capace di proporre e consolidare idee e progetti collettivi.

Nello specifico si è chiesto agli abitanti di raccontare e raccontarsi in rapporto all’ambiente che vi-vono, alle loro esigenze e necessità, cercando di evidenziare le percezioni locali del paesaggio e le sue rappresentazioni così come tramandate dalla memoria individuale e collettiva.Quello che si è chiesto agli abitanti è stato un processo di “localizzazione” spaziale dei valori e dei bisogni specifici da loro percepiti ed espressi, così da fornire una dimensione puntuale, e quindi identitaria degli elementi emersi.

Ragionare in termini di bisogni e valori, sullo sfondo di una dimensione territoriali puntuale, ha consentito di “visualizzare” fattori territoriali complementari, in modo da connotare i valori come risorse retroattive del territorio, così da divenire risposte alle mancanze.

I risultati ottenuti mediante questo processo hanno definito lo status quo, ed hanno individuato elementi precisi e puntuali idonei alla definizione dello scenario zero, il punto di partenza dello “Scenario Workshop” attivato nella seconda fase di VISIONI RURALI.

Questa azione ha visto un piccolo scostamento dalla metodologia tradizionale, infatti si è scelto di utilizzare i valori e i bisogni emersi dagli incontri di contrada come definizione dello scenario 0, anziché utilizzare esclusivamente il punto di vista dei tecnici, tale scelta ha determinato un raffor-zamento dell’intero processo partecipato.

Che Cos’è VISIONI RURALI?

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Visioni Rurali INTRODUZIONEObiettivi

Gli obiettivi che si è proposto di perseguire VISIONI RURALI sono sintetizzabili come segue:

OBIETTIVI GENERALI:1. Attivare un patto fra città e campagna per elevare la qualità dei contesti urbani e rurali attraverso il recupero e la salvaguardia del patrimonio storico-culturale e identitario, nelle sue componenti architettoniche e antropiche.

2. Attivare un percorso sinergico tra i soggetti coinvolti (Amministrazione pubblica, tecnici del set-tore e cittadini) affinché l’indagine non si esaurisca nella conoscenza, ma sia la premessa per l’ela-borazione di future proposte di rilancio e di riqualificazione del territorio. OBIETTIVI SPECIFICI:1. Costruire una coscienza di luogo capace di riconoscere e valorizzare le matrici agricole tradizio-nali, che attualmente registrano un forte declino a causa di una scarsa produzione economica (ad esempio le politiche di espianto dei vigneti hanno incentivato questo tipo di pratica, impoverendo il paesaggio e di conseguenza la matrice agricola).

2. Individuare i bisogni degli abitanti.

3. Sviluppare strategie di diversificazione economica.

4. Ridurre il fenomeno della marginalità che investe la zona rurale e limita l’accesso all’intero terri-torio a causa dell’assenza di servizi pubblici.

5. Favorire la cooperazione - all’interno delle comunità locali - fra gli Amministratori locali e i citta-dini.

6. Promuovere la responsabilizzazione dei cittadini nei confronti del loro territorio e delle politiche di sviluppo locale, in quanto non solo semplici beneficiari di tali politiche, ma soprattutto promo-tori e attuatori delle stesse.

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INCONTRI DI CONTRADA25 Ottobre - 22 Novembre 2009

- Lamie di Olimpia, 25 Ottobre

- San Marco, 1 Novembre

- Trito, 8 Novembre

- Mancini, 15 Novembre

- Sant’Elia, 22 Novembre

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I 5 Incontri di Contrada e Gli Strumenti Metodologici

L’idea progettuale ha previsto una prima fase in cui sono stati organizzati degli “incontri di contra-da” strutturati in cinque focus group che rispecchiano la suddivisione del territorio in aree omoge-nee ( 5 “aree naturali”). Tale ripartizione deriva dall’accorpamento di più contrade in un’unica area naturale, richiamandosi alle contrade maggiori presenti sul territorio come contrade di riferimento. Gli “Incontri di Contra-da” sono stati programmati in questo modo:

• Contrada Lamie di Olimpia, 25/10/2009• Contrada San Marco, 01/11/2009• Contrada Trito, 08/11/2009• Contrada Mancini, 15/11/2009• Contrada Sant’Elia, 22/11/2009

La metodologia partecipata adottata all’interno dei focus group ha previsto quattro livelli d’intera-zione:

1.METAPLAN: Il METAPLAN si basa sulla raccolta di opinioni dei partecipanti e sulla loro successiva organizzazio-ne in blocchi logici fino alla formulazione di piani di azione in cui sono evidenziate problematiche rilevate e possibili soluzioni. Essendo una tecnica di discussione visualizzata è un metodo di facilita-zione particolarmente attento alla gestione dei processi di comunicazione nei gruppi di lavoro.Il punto di partenza del METAPLAN sono due domande somministrate in precedenza ai partecipan-ti attraverso le brochure informative consegnate porta a porta. Le domande, semplici e puntuali, servono ad evidenziare due aspetti centrali e complementari della percezione dei singoli cittadini: da un lato le risorse presenti nella propria contrada, percepite come valore aggiunto del territorio, dall’altro i problemi/ le esigenze sentite dai cittadini come limiti e mancanze.Dopo una breve presentazione del processo in atto si provvede subito a realizzare il METAPLAN, chiedendo ai partecipanti di riportare quanto scritto nei talloncini su foglietti adesivi e di posizio-narli personalmente, mettendosi pertanto completamente in gioco, su dei cartelloni appesi alla

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Incontri di ContradaMETODOLOGIA

parete divisi in due macroaree: VALORI e BISOGNI.Quindi, dopo che i partecipanti hanno posizionato i valori e i bisogni si è provvede a raggruppare in cluster i tematismi comuni, così da visualizzare sul cartellone dei macrotemi di discussione.

2. MAPPA CARTACEA: Il secondo livello d’interazione prevede la localizzazione personale del singolo valore/bisogno su di una mappa cartacea, che rappresenta la porzione del territorio di Locorotondo in cui si realizza il focus group, al fine di fornire una dimensione identitaria, e quindi di appartenenza, del valore/bisogno in quanto espressione del singolo partecipante.

3. MAPPA DIGITALE: Il terzo livello d’interazione è di tipo digitale e prevede la presenza di un tecnico, che localizza le questioni emerse sull’ortofoto informatizzata, al fine di produrre una inedita mappa di comunità.

4. SUPPORTI TECNICI DIGITALI E CARTACEI: Copie cartacee e digitali del DPP (Pug di Locorotondo), del PSR, e dei relativi bandi regionali, del DST (GAL “Valle D’itria”) sono a disposizione dei partecipanti così da promuovere la responsabiliz-zazione dei cittadini nei confronti del loro territorio e delle politiche di sviluppo locale, in quanto non sono solo semplici beneficiari di tali politiche, ma soprattutto sono promotori e attuatori delle stesse, visto che tali strumenti sono tuttora in fase di definizione e di consultazione.Inoltre gli incontri prevedono la registrazione dei partecipanti attraverso la compilazione di una scheda relativa a dati residenziali e telematici in modo da condividere con tutti il documento uffi-ciale che verrà redatto al termine del processo. in più ogni partecipante è munito di un badge di riconoscimento. Ciò nasce dalla volontà di ridurre al minimo la distanza tra partecipanti, tecnici e organizzatori, in quanto condizione indispensabile per la buona riuscita del progetto, pertanto chiamarsi per nome e darsi del tu diventano strumenti essenziali di conduzione del processo.

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Contenuti e Modalità di Diffusione

Il piano della comunicazione ideato per la promozione del processo partecipato è stato realizzato secondo due strategie comunicative differenti, infatti, dopo aver provveduto a commissionare un progetto grafico per il layout di stampa ad un’agenzia locale, si è deciso di realizzare due differenti prodotti informativi: brochure esplicative e locandine/manifesti.

La logica ideativa con la quale è stata redatta la brochure ha previsto incontri face to face diffusi nel territorio, così da attivare già in questa fase preliminare un momento di riflessione sui punti di forza e di debolezza del vivere la campagna. Inoltre la brochure prevedeva la compilazione di tre quesiti inerenti al vivere in campagna, domande funzionali ad evidenziare le risorse e i problemi presenti nella propria contrada. Le domande sono le seguenti: • Inchecontradaabiti?• Qualèlacosachepiùtipiacedellatuacontrada?• Qualèlacosachevorrestichecifossenellatuacontrada?

La scelta di proporre queste domande è nata dalla volontà di promuovere un pieno coinvolgimen-to degli abitanti sin dalla fase di start up, infatti le risposte hanno costituito il punto di partenza della riflessione attuata in fase di focus groups.

Le locandine e i manifesti sono stati ideati con l’obiettivo di mobilitare l’interesse di un pubblico vasto, pertanto la distribuzione e l’affissione del materiale è stata realizzata su tutto il territorio, con particolare attenzione agli spazi di affissione localizzati nelle contrade di Locorotondo.

Infine il piano comunicativo ha previsto la diffusione del comunicato stampa su testate giornalisti-che, televisioni locali e su piattaforme on line, come il sito dell’Associazione culturale “Il Tre Ruote Ebbro” e social networks.

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Incontri di ContradaSTRATEGIE DI COMUNICAZIONE

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Reporter dal FuturoContenuti e Modalità di Diffusione

SEDE OPERATIVA: Centro Parrocchiale Lamie

DATA: 25 Ottobre 2009

INIZIO LAVORI: ore 18.00

FINE LAVORI: ore 20.30

N. PARTECIPANTI: 11

- Leonardo Palmisano- Achille Cofano- Giuseppe Rosato- Luciano Gentile- Ambrogio Lapresa- Marco Ranieri- Francesca Saccarola- Francesco Conte- Patrizia Semeraro - Anna Neglia- Vito Perrini

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1° Incontro di Contrada

1° Incontro di Contrada, 25 Ottobre 2009, Locorotondo (Ba)

Reporter dal FuturoContenuti e Modalità di Diffusione

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C/da LAMIE DI OLIMPIA1° Incontro di Contrada

Fanno riferimento alla suddivisione territoriale indicata sinteticamente con il nome LAMIE DI OLIMPIA le seguenti CONTRADE:

- Lamie di Olimpia - Masseria Cucinella - Neglia- Rizzo- Uacedda - Masseria Serafino- Parcorotto- Zuzù - Tumbinno- Marinelli- Paparello- Palmone- Masseria Marinosci- Masseria Chiatante- Montetessa - Bruno - Masseria Parco del vaglio- Masseria Casellone

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VALORIQual’è La Cosa Che Più Ti Piace della Tua CONTRADA?

Quanto emerso è sintetizzabile in sei blocchi logici ognuno dei quali riconducibili a precise caratteristiche del territo-rio:

Microcosmo, Completezza e autosufficienza, Completezza dei servizi minuti umani, Più collegamenti per la vita pratica, Autoproduzione – beni alimentari, Risorse agricole e derivati.

SOSTENIBILITA’

Manufatti in pietra a secco, I trulli e le aree agricoleLA CASA

Natura, Paesaggio, Paesaggio e cultura tradizionale.PAESAGGIO

L’occhio che guarda il ritmo, Tempo variato, La percezione del tempo sulle cose.

LO SGUARDO E L’ASCOLTO

Parchi naturali, Il valore dell’incontro, Scarsa densità degli abitanti, Spazio a disposizione.

SPAZIO DELLA CONOSCENZA

Il silenzio e la campagna, Tranquillità.

I SUONI PARLANO DELLA VITA E DEI

VALORI

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1° Incontro di Contrada

1° Incontro di Contrada, 25 Ottobre 2009, Locorotondo (Ba) 18

C/da LAMIE DI OLIMPIA1° Incontro di Contrada

Le categorie tematiche riportate sono emerse da un confronto collettivo e condiviso tra i partecipanti, che si è soffer-mato sulle qualità della contrada Lamie di Olimpia, facendo riferimento a una condizione territoriale specifica, ovvero la possibilità di godere di un paesaggio e di una qualità ambientale differente da quella del centro urbano. È possibile rintracciare all’interno di questa condizione “privilegiata” due differenti connotazioni: una più sensoriale (lo sguardo e l’ascolto) e l’altra più propriamente paesaggistica (spazio, trulli e natura).Inoltre, tra i valori sopra elencati, quello inerente la sostenibilità è stato espresso quasi all’unanimità, in quanto assume una funzione economica nella conduzione della vita quotidiana, attraverso la capacità dell’autoproduzione alimentare ed energetica.Durante l’organizzazione dei suddetti blocchi logici è emerso tra i partecipanti un certo disappunto, causato dalla “fri-volezza” presunta di questi elementi valoriali, infatti a loro avviso la bellezza e la tranquillità insite nella natura non pos-sono né sostituire né mitigare gli innumerevoli bisogni e problemi che caratterizzano il vivere in campagna. Addirittura si è delineata una sorta di contrapposizione fra i “nuovi contradaioli”, ovvero persone che vivono da un lasso di tempo limitato in campagna, la cui scelta è dettata dal desiderio di voler cambiare stile di vita, e quindi appaiono “appagati completamente” dalla qualità del vivere in un contesto rurale, e i “contradaioli di sempre” che invece apprezzano meno le virtù della campagna (es. autoproduzione alimentare), e soprattutto mostrano esasperazione nell’affrontare proble-mi, spese e oneri del vivere in campagna. In sostanza alcuni partecipanti hanno sottolineato come determinate risorse siano date per scontate da chi la campagna la vive da sempre, forse perché da un lato non ci si sofferma più a riflettere sul valore aggiunto prodotto da queste risorse, e dall’altro i problemi percepiti appaiono così insormontabili che get-tano ombre sul vivere in campagna.

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BISOGNICosa Vorresti Che Ci Fosse nella Tua CONTRADA?

Agricoltura biologica e autoctona, Supporti alla vita economica e agricola.POLITICHE AGRICOLE

Smantellamento delle discariche abusive, Raccolta rifiuti differenziati, Sistema organizzato per la raccolta differen-ziata, Maggiore informazione sulla raccolta differenziata, Servizio spazzatura porta a porta, chiarezza del percorso della differenziata, Trasformazione dei rifiuti in valore del territorio, Isola ecologica, Sistema di raccolta efficiente dei rifiuti ingombranti.

PULIZIA

Sistemi socio-sanitari che raggiungono facilmente le famiglie, Costi quotidiani sostenibili.

SUPPORTI ALLA VITA QUOTIDIANA

Gas metano, Rete idrica, Acquedotto, Illuminazione pubblica, Illuminazione stradale, Disponibilità locale dell’energia, Servizio fognario.

URBANIZZAZIONE PRIMARIA

Meno consumo di suolo, Controllo dell’abusivismo, Piano dei colori e dei prospetti, Piano per i trulli con investimenti pubblici.

REGOLE CONDIVISE PER LA CAMPAGNA

Viabilità sostenibile: servizi di trasporto capillari con mezzi ecologici, Marciapiedi, Bus pubblici, Manutenzione del fondo stradale, Meno velocità sulle strade di campagna, Sistema rete dei collegamenti, Un tessuto di collegamento per le relazioni umane, Viabilità pratica difficile.

MOBILITA’ SOSTENIBILE PER LE

RELAZIONI

Quanto emerso è sintetizzabile in sei blocchi logici ognuno dei quali riconducibili a precise caratteristiche del territo-rio:

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1° Incontro di Contrada

1° Incontro di Contrada, 25 Ottobre 2009, Locorotondo (Ba) 20

C/da LAMIE DI OLIMPIA1° Incontro di Contrada

Il confronto sui bisogni si è concentrato notevolmente sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti, sia differenziati che in-differenziati. In sostanza è emersa, da un lato, la necessità di promuovere e sensibilizzare la popolazione locale sull’im-portanza del riciclaggio, attraverso percorsi di formazione e informazione, migliorando la trasparenza del processo di smaltimento che il rifiuto subisce, così da trasformarsi in risorsa tracciabile e produttiva per il cittadino; dall’altro, la necessità di definire nuove strategie di smaltimento e implementare quelle già esistenti.Altro punto di debolezza evidenziato è il tema della mobilità, inteso non solo in termini di viabilità e carenza nelle infra-strutture (migliori collegamenti, manto stradale dissestato), ma soprattutto in termini sostenibili, ovvero migliorare la mobilità, attraverso forme di trasporto collettive e/o pubbliche, così da potenziare la vivibilità del territorio, riuscendo a istituire forme di socialità nuove.Dalla discussione è emersa la necessità di avviare delle consulte con i politici locali al fine di proporre uno spostamento dei fondi, stanziati per la costruzione di due nuovi parcheggi sotterranei previsti nell’area urbana, verso l’ istituzione di un servizio di trasporti pubblico di tipo ecologico nelle contrade.La zona in questione è scarsamente fornita di servizi di prima urbanizzazione e alla persona a differenza di altre contra-de, la mancata diffusione sul territorio di tali servizi rappresenta un punto estremamente dolente per gli abitanti, ma soprattutto è difficilmente risolvibile senza interventi puntuali da parte dell’Amministrazione comunale.Infine si è discusso sul patrimonio edilizio e sull’incentivazione dello sviluppo agricolo. Entrambi questi temi si fondano da un lato su esigenze pratiche, per il primo di tipo abitativo e per il secondo di tipo economico-produttivo, e dall’altro su una forte connotazione identitaria, che non può e non deve essere sottovalutata e soprattutto implica una rego-lamentazione condivisa e collettiva. Dal dibattito è emersa la necessità di definire una sorta di prontuario capace di esprimere le esigenze di tutti gli stakeholders, in quanto il paesaggio, sia nella sua accezione ambientale che antropica, è una norma sociale da condividere. L’incontro si è concluso con un bilancio positivo, è stato infatti possibile individuare elementi precisi e puntuali capaci di concorrere alla definizione di uno scenario zero, ovvero il punto di partenza dello “scenario workshop” attivato nella seconda fase di VISIONI RURALI.

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SEDE OPERATIVA: Agenzia Formativa PLOTEUS

DATA: 1 Novembre 2009

INIZIO LAVORI: ore 18.00

FINE LAVORI: ore 20.30

N. PARTECIPANTI: 10

- Angelo Petrelli- Giovanni Palmisano- Tommaso Palmisano- Giuseppe Donato Palmisano- Luisa Recchia- Armando Miceli- Carlo Valentini- Patrizia Semeraro- Francesco Argese- Grazia Ruggiero

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Incontri di Contrada

2° Incontro di Contrada, 1 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 22

2° Incontro di ContradaC/da SAN MARCO

Fanno riferimento alla suddivisione territoriale indicata sinteticamente con il nome SAN MARCO le seguenti CONTRA-DE:- San Marco di sù e di giù- Vitamara- Cupa- Cocolicchio- Quei di Carlo- Masseria Santa Croce- Marinotti - Sardedda- Parco- Carbottiello- Ianelle - Tabacco- Sallonica- Serio- Masseria Martucci- Lamie Affascinate- Pasqualicchio- Marziolla- TRULLO DI MARZIOLLA- Ficazza- Masseria Parco Talinajo- Masseria Ventura- Monte Alippo- Nunzio- Spito- Rossa- Chiancone- Catuscio- Caledda - Tamburrino- Pozzonuovo- Caledda- Impiccananna - Muso Rosso- Mancinella- Masseria Tuttulmo- Cicciopinto- Guarella

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VALORIQual’è La Cosa Che Più Ti Piace della Tua CONTRADA?

Quanto emerso è sintetizzabile in otto blocchi logici ognuno dei quali riconducibili a precise caratteristiche del terri-torio:

Reciprocità nel lavoro e Servizi.SOCIALITA’

Ulivi, Vigna, Terra rossa, Colori, Natura.NATURA

Aria pulitaQUALITA’ AMBIENTALE

Paesaggio, Stelle e spazioPAESAGGIO

Tranquillità e Pace.TRANQUILLITA’

Servizi, Gas, La nuova chiesa.PRESENZA DI SERVIZI

Trulli, Presenza di trulli e tratturi.PATRIMONIO

ARCHITETTONICO

Indipendenza, Autonomia, Auto-sostentamento (energetico, produttivo).

INDIPENDENZA QUOTIDIANA

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Incontri di Contrada

2° Incontro di Contrada, 1 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 24

2° Incontro di ContradaC/da SAN MARCO

Le categorie tematiche riportate sono emerse da un confronto collettivo e condiviso tra i partecipanti, che è stato in-centrato sulle qualità della contrada San Marco, e delle contrade limitrofe. Infatti i primi valori emersi fanno riferimento a una condizione territoriale specifica, ovvero la possibilità di godere di un paesaggio e di una qualità ambientale diffe-rente da quella del centro urbano. In tal senso il paesaggio diviene un elemento multifunzionale, non solo come valore identitario, ma anche come risorsa da valorizzare, attraverso il recupero dei manufatti in pietra a secco e della vecchia viabilità, e risorsa economica da incentivare, attraverso la capacità dell’autoproduzione alimentare ed energetica. Quin-di paesaggio e natura divengono elementi cardine di un patrimonio antropico e ambientale da tutti percepito come spazio di produzione e realizzazione. Infatti molto si è ragionato sulle nuove regolamentazioni agricole che vanno a discapito delle piccole produzioni, in particolar modo di quelle a conduzione famigliare.Altro elemento rilevante emerso dal focus group è il concetto di socialità e reciprocità nei lavori quotidiani, intesi come vero e proprio mutuo soccorso, in quanto le distanze dal centro abitato rafforzano questo tipo di pratiche sociali. Tra i valori riportati compare anche il tematismo dei servizi, perché contrada San Marco, a differenza della maggior parte delle restanti contrade, dispone di una buona rete di servizi, sia di prima urbanizzazione (acqua, metano e luce), che alla persona (farmacia, ambulatorio medico, posta, alimentari, bar, scuola).

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BISOGNICosa Vorresti Che Ci Fosse nella Tua CONTRADA?

La discussione ha portato alla definizione di sette tematismi fondamentali a ognuno dei quali sono stati assegnati dei possibili piani d’azione

Raccolta differenziata (plastica, vetro e umido), Compostiere, Piano operativo gestionale, Informazione e formazione, Migliorare e attuare il metodo delle tariffe, Incentivazione bidoni spazzatura angoli delle strade, Buste spazzatura ovunque, Rifiuto come risorsa (energia e compost).

GESTIONE RIFIUTI

Collegamenti, Trasporti pubblici, Manutenzione strade, Piste ciclabili, Traffico meno rumoroso, Manto stradale uniforme, Strade agibili.

TRASPORTO

Incentivi per il recupero edilizio, Recupero intelligente del patrimonio edilizio, Necessità di una regolamentazione edilizia e di strumenti di controllo delle tecniche edificatorie, Regole edilizie efficaci.

Incentivi per il recupero edilizio, Recupero intelligente del patrimonio edilizio, Necessità di una regolamentazione edilizia e di strumenti di controllo delle tecniche edificatorie, Regole edilizie efficaci.

PATRIMONIO EDILIZIO

Indipendenza, Partecipazione giovanile, Partecipazione, Essere più sentiti.Indipendenza, Partecipazione giovanile, Partecipazione, Essere più sentiti.

AUTORGANIZZAZIONE

Più controlli in campagna, Più responsabilità, Rispetto dei limiti di velocità, Campagne di sensibilizzazione da parte dell’ente pubblico.

Più controlli in campagna, Più responsabilità, Rispetto dei limiti di velocità, Campagne di sensibilizzazione da parte dell’ente pubblico.

SICUREZZA

Fruizione di tutti i servizi (ADSL, metano, acqua e illuminazi-one), Maggiori servizi alla persona, Maggiori tecnologie e strutture, Servizio 118, Servizi di assistenza per anziani e disabili.

SERVIZI ESTESI

Culture di qualitàCooperative,

Individuazione di tratturi per la creazione di percorsi turistici .

INCENTIVAZIONESVILUPPO AGRICOLO

E TURISMO,

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Incontri di Contrada

2° Incontro di Contrada, 1 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 26

2° Incontro di ContradaC/da SAN MARCO

Il confronto dei partecipanti sui bisogni ha in parte ripreso alcune categorie riportate tra i valori, come quella dei servizi di prima urbanizzazione e alla persona, perché vi è un’effettiva disuguaglianza nella distribuzione dei servizi offerti tra le contrade. Infatti la fornitura di determinati servizi è subordinata al numero degli abitanti di ogni contrada e dalla prossimità al centro urbano, pertanto se San Marco è ben fornita, lo stesso non si può dire delle contrade prossime alla zona in questione. Altro punto di debolezza spesso presente nella zona rurale, e costantemente evidenziato dai parteci-panti agli incontri, è quello della gestione dei rifiuti, sia di tipo differenziato che indifferenziato. La problematica è acuita dalla distanza fisica che separa la zona rurale dal centro urbano, che comporta un servizio non capillare e soprattutto sporadico, e pertanto è stata richiesta una migliore e maggiore ubicazione di raccoglitori lungo le strade. Per quanto riguarda invece la gestione dei rifiuti differenziati si è discusso sulla necessità di attuare delle azioni di informazione e alla formazione su una corretta pratica di smaltimento, anche attraverso l’attivazione di un’isola ecologica e l’istituzione di un sistema tariffario volto a premiare le buone pratiche. Per quanto riguarda il tema della viabilità la discussione si è strutturata lungo due tematiche precise: da un lato la via-bilità in senso stretto, ovvero la scarsa manutenzione ordinaria del manto stradale e l’alta velocità, dall’altro la viabilità in ottica sostenibile, ovvero la richiesta di un rete di trasporto pubblico capace di collegare la zona rurale con la zona urbana, che andrebbe a diminuire il carico dei veicoli e, conseguentemente dell’inquinamento, e la richiesta di una pista ciclabile.Un tema caldo è stato quello della partecipazione nei processi decisionali. Il tema fa riferimento sostanzialmente a un vecchio percorso, intrapreso dalla precedente Amministrazione comunale, con l’organizzazione di consulte cittadine, che hanno ottenuto poco ascolto e una scarsa partecipazione dalla componente politica. La discussione si è indirizzata su argomenti relativi alle differenze identitarie percepite tra chi abita la campagna e chi abita il paese, facendo leva su l’esistenza di forme clientelari nel rapporto cittadino-amministrazione. Ciò ha evidenziato la necessità di avere un rap-presentante politico capace di portare le istanze nella vita pubblica. Infine si è discusso sul patrimonio edilizio e sull’incentivazione dello sviluppo agricolo e turistico. Tali argomenti emer-gono da un continuum tra lo spazio e chi abita questo spazio, proprio perché il paesaggio, in questo territorio, ha sem-pre avuto nel tempo un’accezione antropico-identitaria ed economico-produttiva. I trulli nascono dalla possibilità di utilizzare appieno un luogo, infatti, le pietre raccolte a seguito del dissodamento dei terreni per renderli coltivabili e produttivi, in un primo momento venivano semplicemente accumulate, mentre in seguito la forma di tali accumuli ha suggerito soluzioni per l’edificazione di depositi, ricoveri ed abitazioni. Attualmente lo scenario è quello di un lento e costante degrado di tali forme abitative che in sé hanno un alto potenziale di sviluppo sia agricolo che turistico. Alla luce di ciò durante la discussione è emersa la necessità di promuovere forme di tutela e conservazione di questo patrimonio e soprattutto di una regolamentazione edilizia, al fine di preservare il paesaggio e promuovere forme di diversificazione economica a cui il territorio si presta, incentivando cioè attività ludico-ricreative, turistiche e socio-assistenziali.L’incontro si è concluso con un bilancio positivo, è stato infatti possibile individuare elementi precisi e puntuali capaci di concorrere alla definizione di uno scenario zero, ovvero il punto di partenza dello “scenario workshop” attivato nella seconda fase di VISIONI RURALI.

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SEDE OPERATIVA: Associazione culturale “In Campagna”

DATA: 8 Novembre 2009

INIZIO LAVORI: ore 17.30

FINE LAVORI: ore 20.30

N. PARTECIPANTI: 16

- Patrizia Semeraro- Angela De Mola- Domenico Pinto- Domenico Pinto- Carmelo Cito- Angelo Micele- Vito Pinto- Leonardo Convertini- Domenico Piccoli- Eugenio Perillo- Maria Napoletano- Donato Pinto- Anna Pinto- Francesco Piccoli

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Incontri di Contrada

3° Incontro di Contrada, 8 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 28

3° Incontro di ContradaC/da TRITO

Fanno riferimento alla suddivisione territoriale indicata sinteticamente con il nome TRITO le seguenti CONTRADE:

- Trito- Masseria Contini- Pedone- Francescone- Nardelli- Masseria Pasqualone- Serrapizzuto- Fiscale- Marangi- Mavugliola- Masseria Aprile- Petrelli- Pentassuglia- Masseria Nardelli- Masseria Cardone- Tagaro- Masseria Iannuzzi- Iacovazzi- Cocola- Ronziello- Grofoleo- Sant’Anna- Montefornello- Monteguerra

Page 30: VISIONI RURALI

VALORIQual’è La Cosa Che Più Ti Piace della Tua CONTRADA?

Quanto emerso è sintetizzabile in cinque blocchi logici ognuno dei quali riconducibili a precise caratteristiche del territorio:

Qualità dei cibi, Autoproduzione, Terra nera (cibi saporiti).

ENOGASTRONOMIA LOCALE

Presenza di tratturi collegati tra loro, Trulli, Spazio rurale, Paesaggio.

PAESAGGIO

Cultura, Tradizione, Chiesa, Religione.TRADIZIONE LOCALE

La gente, Educazione collettiva, Accoglienza.COESIONE SOCIALE

SOLIDARIETA’

Tranquillità, Meno traffico, L’aria che si respira lontano dal paese.

QUALITA’ DELLAVITA

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Incontri di Contrada

3° Incontro di Contrada, 8 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 30

3° Incontro di ContradaC/da TRITO

Le categorie tematiche sopra riportate sono emerse durante un confronto collettivo tra i partecipanti all’incontro e riflettono caratteristiche specifiche del vivere in contrada, con una netta accezione localistica. Infatti, ciò che è emerso è riconducibile al valore intrinseco al concetto di contrada, non solo inteso come condizione territoriale specifica, ma anche come sistema complesso che agisce in ogni ambito del vivere quotidiano. Di particolare interesse è l’accezione enogastronomica poiché non si limita al valore dell’autoproduzione, quindi con una connotazione economica, ma evidenzia un valore qualitativo dei cibi che deriva dalle qualità della terra di Trito.Lo stesso valore si traduce in un forte senso di appartenenza, che si esprime non solo nella solidarietà tra le persone ma anche con un alto grado di coesione sociale, rappresentato dall’educazione collettiva sia verso le nuove generazioni che verso l’intera comunità di contrada.Gli ultimi due valori emersi durante l’incontro sono quelli legati alla tradizione locale e al paesaggio. Per quanto riguar-da il primo aspetto le accezioni si riferiscono alle diverse pratiche della quotidianità di un tempo, con riferimento alla vita sociale, alle pratiche agricole e artigianali, agli aspetti folkloristici, in sostanza ciò che è sintetizzabile nel concetto di memoria storica di un luogo, dotato di un forte senso di appartenenza e di identità.Proprio questi valori hanno reso più semplice promuovere quella coscienza di luogo, capace di riconoscere e valorizza-re le matrici agricole tradizionali, che potrebbe portare ad un rilancio delle precedenti pratiche della vita quotidiana, in modo innovativo e strategico.Il secondo aspetto, ovvero il paesaggio, è un dei tematismi ricorrenti negli incontri di contrada e rappresenta il punto di unione tra i diversi soggetti, in quanto elemento caratterizzante del luogo, sia come spazio fisico che come spazio antropizzato.

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BISOGNICosa Vorresti Che Ci Fosse nella Tua CONTRADA?

La discussione ha portato alla definizione di nove tematismi fondamentali a ognuno dei quali sono stati assegnati dei possibili piani d’azione

Cooperazione, Cooperazione agricola, Programmazione.COOPERAZIONE

Acqua potabile per uso agricolo, Acquedotto, Acqua, Pozzo artesiano.

ACQUA

FARMACIA E AMBULATORIO MEDICO A TRITO

Piste ciclabili, attività sportive, Scuola elementare, Specchio vicino alla fontana, Parcheggio ombreggiato, Strutture sportive e culturali, Distributore di carburanti.

INFRASTRUTTURE PUNTUALI (anche recupero)

Coerenza con le promesse elettorale, Aggregazione per scopi politici, Maggiore collegamenti con la gente del paese.

PIU’ POLITICA NELLE CONTRADE

Politiche agricole, Adeguamento al contesto, Rispetto e valorizzazione dei prodotti agricoli e paesaggio agricolo, Politiche agricole per i piccoli produttori, Strumenti economici locali per la valorizzazione dei piccoli produt-tori.

POLITICHE AGRICOLE LOCALI

Differenziata, Migliorare la raccolta differenziata.MIGLIORARE LA RACCOLTA

DIFFERENZIATA

Luce, Metano, Illuminazione Pubblica.SERVIZI DIFFUSI NELLE CONTRADE LIMITROFE

Sicurezza, Maggiore presenza delle forze dell’ordine, Senso civico, Rispetto del territorio.

MAGGIORE PRESENZA DELLE FORZE DELL’ORDINE

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Incontri di Contrada

3° Incontro di Contrada, 8 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 32

3° Incontro di ContradaC/da TRITO

Alcuni dei bisogni emersi sono strettamente connessi con alcuni aspetti dei valori (tradizione locale e coesione sociale), come ad esempio le questioni inerenti la cooperazione e le politiche agricole locali. L’incrocio dei valori e dei bisogni ha evidenziato nettamente le conseguenze del processo di modernizzazione, infatti alcune direttive puntuali definite dagli apparati legislativi, ad esempio la legge sul caporalato, hanno determinato una rottura con le pratiche tradizionali di gestione dei lavori agricoli, minando così forme di solidarietà un tempo consuetudinarie. In merito a ciò gli abitanti hanno posto l’accento anche sull’inadeguatezza delle politiche agricole regionali alle caratteristiche di questo territo-rio. Infatti l’essere polverizzato e frammentato impedisce l’applicazione di una agricoltura di tipo estensivo, che, per definizione, possiede i requisiti di ammissibilità richiesti nella maggiore parte delle misure finanziarie. Pertanto si è chiesto un adeguamento al contesto così da valorizzare i prodotti agricoli locali e istituire un sistema com-petitivo, capace di immettersi sul mercato del biologico e dei prodotti di qualità. Bisogni puntuali sono quelli inerenti i servizi di prima urbanizzazione, ad esempio l’acqua e il sistema di gestione dei rifiuti, necessità che accomunano l’intera campagna locorotondese. L’impianto di un sistema idrico-fognario e di una rete del gas combustibile per uso domestico ed i relativi condotti di allacciamento sono di difficile messa in opera a causa di un’alta dispersione abitativa (case sparse) e di una tipologia insediativa in cui le abitazioni sono distribuite sul territorio in modo isolato o comunque separato, corrispondendo per lo più ad una residenzialità familiare. Tali carat-teristiche insediative determinano le possibilità di mobilità, il livello di isolamento e integrazione territoriale rispetto al contesto esterno. Contrariamente, il sistema di gestione dei rifiuti, trova sicuramente soluzione al di fuori dei carat-teri morfologici e strutturali del luogo mediante una migliore gestione del sistema di raccolta. Infatti è stata richiesta un’implementazione del servizio esistente, sia con l’aumento dei punti di raccolta che con una maggiore frequenza del ritiro. È doveroso sottolineare come tale bisogno è stato maggiormente espresso dagli abitanti delle contrade limitrofe, mentre a Trito il servizio esistente è risultato essere abbastanza soddisfacente. Alla carenza di servizi primari si aggiunge la necessità di servizi puntuali, sia tipo infrastrutturale, come arredi per la sicurezza stradale, sia di tipo ludico-ricreative, come ad esempio strutture sportive, anche con il recupero di spazi esistenti in disuso. Aspetto importante dell’incontro è stata la risoluzione di un piccolo conflitto tra la richiesta di un distributore di carburanti e gli aspetti valoriali relativi al paesaggio. In questo momento di confronto il processo di scelte e rinunce, innescato dalla tecnica impiegata, ha attivato nei partecipanti la consapevolezza di come la realizzazione di un impianto di carburante avrebbe modificato totalmente l’assetto attuale della contrada. Quindi in maniera condivisa si è scelto di rinunciare a questo bisogno.Ultimo aspetto rilevante riguarda la partecipazione politica alla vita di contrada, infatti, storicamente i gruppi politici hanno individuato gli abitanti della campagna come elettorato preferenziale, proprio a causa delle difficoltà che il vive-re in campagna comporta, promettendo, in campagna elettorale, la realizzazione di opere pubbliche, con particolare attenzione agli aspetti relativi ai servizi di prima urbanizzazione. Ciò ha comportato una progressiva disillusione nei confronti della classe dirigente e pertanto l’esigenza di avere un rappresentante di contrada capace di relazionarsi con il mondo politico.L’incontro si è concluso con un bilancio positivo, è stato infatti possibile individuare elementi precisi e puntuali capaci di concorrere alla definizione di uno scenario zero, ovvero il punto di partenza dello “scenario workshop” attivato nella seconda fase di VISIONI RURALI.

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SEDE OPERATIVA: Casa privata del Sig. Francesco Paolo Convertini

DATA: 15 Novembre 2009

INIZIO LAVORI: ore 17.30

FINE LAVORI: ore 20.00

N. PARTECIPANTI: 33

- AnnaMaria Gentile - Paolo Gentile- Francesco Convertini - Fabio Tinelli - Francesco Santoro - Donata Bologna- Donato Colucci - Stefano Palmisano- Angela Crovace - Luciano Gentile- Gennaro Greco - Angelo Palmisano- Angela Convertini - Carmelo Maggi- Angelica Maggi - Luigi Potenza- Angela Maggi - Francesco Palmisano- Martino Maggi - Francesca Lagazza- Vito Maggi - Vita Gentile- Martino Convertini - Antonio Palmisano- Laura Gentile - Antonella Gentile- Paolo Gentile - Domenico Gentile- Vito Greco - Giuseppe Maggi- Francesco Barratta - AnnaMaria Gentile- Rosa Cito

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Incontri di Contrada

4° Incontro di Contrada, 15 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 34

4° Incontro di ContradaC/da MANCINI

Fanno riferimento alla suddivisione territoriale indicata sinteticamente con il nome MANCINI le seguenti CONTRADE:

- Mancini - Franceschiello - Pantaleo- Pentimone- Masseria Campanella- Seicaselle- Votano- Acchino- Papatodero- Masseria Caramia- Baccaro - Pezzolla- Masseria Pantaleo- Gabriele- Macco Macco- Gelatura- Pozzo Allegro- Polaccio- Rocchelle- Caporizzo- Serrulla- Ferrante- Masseria dell’Ospedale- Semeraro- Agostinello- Monachessa- Serralta- Pernedda- Grotta- Cinquenoci- Monte Ciccone- Spilircio- Scianna

Page 36: VISIONI RURALI

VALORIQual’è La Cosa Che Più Ti Piace della Tua CONTRADA?

TRANQUILLITA’

QUALITA’ DELL’ARIA

PATRIMONIO

ARCHITETTONICO

POSIZIONE GEOGRAFICA

SENSO DI APPARTENENZA ALLA

COMUNITA’

Quanto emerso è sintetizzabile in cinque blocchi logici ognuno dei quali riconducibili a precise caratteristiche del territorio:

Tranquillità.

Aria, Poco inquinamento, Non ci sono industrie.

Trulli, Manufatti storici, --> FUNZIONE SOCIALE: Piazzale (“u’ jazzile”) Aia, Piazzale.

Posizione , Il posto dove si trova, Panorama, Il punto e la visibilità, La sua posizione geografica, Territorio, Vista del mare, Paesaggio, La contrada come territorio, Facile da raggiungere, Posto.

Popolarità, Comunità, Gente, socialità, Il rapporto che ci lega da generazioni, Legame con il territorio, Orgoglio, Chiesa come riferimento fisico.

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Incontri di Contrada

4° Incontro di Contrada, 15 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 36

4° Incontro di ContradaC/da MANCINI

I valori emersi dall’incontro fanno riferimento ai tratti paesaggistici della zona, con particolare riferimento alla posizione geografica, in quanto contrada Mancini è situata su una piccola collinetta che offre uno scenario di particolare pregio. Questa peculiarità è arricchita dal paesaggio storico che caratterizza l’intero territorio rurale della Valle d’Itria, ovvero i manufatti in pietra a secco. In questo incontro si è andati oltre il mero aspetto strutturale della pietra a secco cogliendo anche valori di tipo sociale che questi manufatti racchiudono in sé. Lo “jazzile”, infatti, originariamente era un luogo dotato di una funzione aggre-gativa grazie ad una duplice caratteristica strutturale: da un lato la presenza di elementi comunitari come il forno, il pozzo e l’aia, dall’altro l’aggregazione delle case attorno allo “jazzile” stesso volta a facilitare le pratiche d’uso del vivere quotidiano.Un tempo questi strumenti di uso quotidiano erano utilizzati collettivamente e proprio per questo stabilivano una rete di relazioni forte, consolidando il legame di collaborazione e mutuo soccorso tra gli abitanti. Attualmente questi ele-menti (forno, pozzo e aia) hanno perso il loro carattere originario a causa di una progressiva individualizzazione delle funzioni d’uso quotidiano. Tuttavia il legame solidaristico rimane, anche se in maniera differente, un elemento cardine della vita di contrada, prova ne è che tra i tematismi dei bisogni è emersa la necessità di ristrutturare la vecchia aia e bonificare il piazzale così da restituire alla comunità uno spazio aggregativo, fortemente evocativo.

Page 38: VISIONI RURALI

BISOGNICosa Vorresti Che Ci Fosse nella Tua CONTRADA?

La discussione ha portato alla definizione di nove tematismi fondamentali a ognuno dei quali sono stati assegnati dei possibili piani d’azione

MOMENTI AUTO-RICREATIVI

POTENZIARE ADSL

LUOGO DI RITROVO E AGGREGAZIONE

PIU’ CONSIDERAZIONEAUTORGANIZZAZIONE

RIQUALIFICAZINE ARCHITETTONICA

MANUTENZIONE E SICUREZZA STRADALE

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

TRASPORTO PUBBLICO

GAS METANO

ACQUA POTABILE PER IRRIGAZIONE

SICUREZZA

POTENZIARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

VERDE ATTREZZATO

Organizzazione di eventi, Feste di contrada.

Trasporti

Gas, Metano, Gas metano.

Bacheca, Recupero della scuola, Luogo di ritrovo, Luogo di incontro, Apertura di locali pubblici, Punti di incontro, Cinema, Luoghi di incontro pubblici.

Collaborazione tra persone, Gruppo costituito, Essere considerati, Più considerazione dai vertici, Auto-organizzazioni, unione.

Meno degrado delle strutture, Restauro dei trulli, Riqualificazione dei trulli, Bonifica del piazzale, Più regole per ristrutturare, Cura del territorio, Zona da recuperare vicino all’aia, Ristrutturare;

Strade, Migliorare le strade, Limitatori di velocità, Pericolo della statale (secondo ingresso per c/da Mancini dalla statale), Visibilità strade da sistemare, M anutenzione stradale, Spazio per la fermata dell’autobus, Fermata autobus statale.

Illuminazione pubblica), Più illuminazione, Illuminazione non completa, Illuminazione, Illuminazione pubblica contrade limitrofe.

Acquedotto, Acqua per l’irrigazione, Acqua potabile, Tutto ci manca.

Giardini, Verde pubblico curato, Parco giochi.

Contenitori per raccolta differenziata, Cassonetti (raccolta differenziata), Differenziata frequenza del servizio per la raccolta differenziata.

Page 39: VISIONI RURALI

Incontri di Contrada

4° Incontro di Contrada, 15 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 38

4° Incontro di ContradaC/da MANCINI

Anche in contrada Mancini i bisogni della piccola comunità fanno riferimento a quelli sentiti dall’intera zona rurale, dove i servizi di prima urbanizzazione sono una costante degli incontri, con la differenza che in contrada Mancini la messa in opera di tali strutture diviene complicata a causa della sua posizione geografica. Insieme ai servizi di prima urbanizzazione compare anche il rafforzamento del sistema di gestione dei rifiuti differenzia-ti, attraverso l’incremento del numero dei cassonetti di raccolta e l’aumento della frequenza del ritiro. I caratteri morfologici della contrada acuiscono i problemi inerenti la sicurezza stradale e la manutenzione delle strade stesse. Infatti le frange periferiche presentano una viabilità ad alta percorrenza, data la presenza di una strada statale, che da un lato rende meno periferica la contrada stessa in rapporto ai punti nevralgici, ma dall’altro mina la sicurezza a causa di un uso improprio della strada (scarso rispetto dei limiti di velocità) e della poca visibilità dell’unica fermata dell’autobus, situata in prossimità di uno svincolo.Queste problematiche hanno evidenziato la necessità di migliorare il punto di sosta del servizio pubblico ed incremen-tare lo stesso, e di installare dei rallentatori almeno in prossimità degli svincoli che collegano la strada statale con la contrada. Come già accennato sopra la percezione del senso di comunità è molto forte all’interno della contrada, e vi è la neces-sità da un lato di avere momenti e luoghi di aggregazione, e dall’altro di ottenere maggiore considerazione da parte degli organi pubblici. In questo ambito, la riflessione si è spostata dalla necessità di essere sentiti alla capacità di farsi ascoltare, concentrando l’attenzione sull’autorganizzazione. Questo è uno dei tanti motivi che ha portato gli abitanti a costituire un’associazione di Contrada che abbia non solo carattere aggregativo, ma anche un ruolo di raccordo con le istituzioni. Il bisogno di un luogo di ritrovo è sentito in particolare dalla nuova generazione, che ha proposto il recupero di alcu-ne strutture attualmente in abbandono, e l’installazione di una bacheca come strumento di promozione e diffusione di eventi, iniziative e manifestazioni così da ridurre il fenomeno di marginalità rispetto al centro urbano. Un bisogno emerso esclusivamente in questo incontro riguarda il verde pubblico, inteso come cura e manutenzione di giardini e creazione di un parco giochi.Il tema del recupero architettonico è fortemente sentito anche per uso abitativo, oltre che per una salvaguardia pae-saggistica e ambientale.L’incontro si è concluso con un bilancio positivo, è stato infatti possibile individuare elementi precisi e puntuali capaci di concorrere alla definizione di uno scenario zero, ovvero il punto di partenza dello “scenario workshop” attivato nella seconda fase di VISIONI RURALI.

Page 40: VISIONI RURALI

SEDE OPERATIVA: Ex scuola elementare del “Pergolo”

DATA: 22 Novembre 2009

INIZIO LAVORI: ore 18.30

FINE LAVORI: ore 21.00

N. PARTECIPANTI: 10- Francesco Giacovazzo- Giuseppe Donato Palmisano- Grazia Baccaro- Adriano Basile- Palma Palmisano- Gaetano Cicorelli- Anna Neglia- Vita Conte- Tommaso Giacovazzo- Vito Perta- Vincenzo Caroli- Angela Fumarola

Page 41: VISIONI RURALI

Incontri di Contrada

5° Incontro di Contrada, 22 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 40

5° Incontro di ContradaC/da SANT’ELIA

Fanno riferimento alla suddivisione territoriale indicata sinteticamente con il nome SANT’ELIA le seguenti CONTRADE:

- Sant’Elia - Masseria Acquarulo- Tagliente- Masseria Pozzomasiello- Pergolo- Crocifisso- Calascione- Malzo- Verdazzo- Vizioso- Cito- Mafama- Fulio- Pignataro- Pellegrino- Madonna della Catena- Pentimi- Sfrancia- Cappagliaro- Spiano- Masseria Casalini- Monachiello- Cerrosa- Tommasone- Grande- Campione- Mulino- Serra- Masseria Rocchella- Ritunno- Fischietto- Piccolo- Corrieri

Page 42: VISIONI RURALI

VALORIQual’è La Cosa Che Più Ti Piace della Tua CONTRADA?

Quanto emerso è sintetizzabile in cinque blocchi logici ognuno dei quali riconducibili a precise caratteristiche del territorio:

TRANQUILLITA’

QUALITA’ DELL’ARIA

SOLIDARIETA’

IDENTITA’ DICONTRADA

PRODUZIONE DIRETTA

TIPICITA’ ABITATIVA

AFFETTIVITA’ DELLE ABITAZIONI

Vivo tranquillo, La tranquillità.

Si respira bene, Aria, L’aria, L’aria che respiro, Mi piace l’aria.--> I SUONI DELLA NATURA

La gente, Vicini di casa, Aiuto reciproco.

Identità, “a’ Cuntred”, Mi piace in campagna.

I sapori, Qualità alimenti, Autonomia, L’orto stagionale, Autoproduzione, Le mozzarelle di Salatino.

I trulli, La casa (trullo), Qualità delle abitazioni, Mi piacciono i trulli.

La mia casa, Casa mia.

Page 43: VISIONI RURALI

Incontri di Contrada

5° Incontro di Contrada, 22 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 42

5° Incontro di ContradaC/da SANT’ELIA

I valori emersi fanno riferimento agli aspetti ambientali e antropici propri della campagna, segnalati ad ogni incontro, come il valore architettonico delle abitazioni in pietra a secco e le caratteristiche qualitative del paesaggio (qualità dell’aria), che connotano l’intera Valle D’ItriaIn particolare la discussione si è concentrata sul concetto di contrada, “a’cuntred”, intesa come valore positivo assoluto, che accorpa sia aspetti paesaggistici sia caratteri identitari e sociali. Il concetto di contrada fa riferimento ad un’area naturale definita sia in termini spaziali, con l’individuazione di precisi confini, sia in termini simbolici, sottolineando un senso di appartenenza che caratterizza le relazioni interne in diversi modi, come l’aiuto reciproco e l’identificazione di sé con quell’area naturale, a volte così forte da creare situazioni di marginalità rispetto agli abitanti del centro urbano. Un aspetto nuovo, rispetto agli altri incontri, è stato l’individuazione della propria casa come valore positivo, tale acce-zione ha evidenziato il forte legame nei confronti della proprietà privata che contraddistingue i locorotondesi, legame che non si esaurisce nella dimensione economica ma enfatizza anche quella affettiva. Inoltre un ulteriore aspetto relativo alle qualità che questo paesaggio offre è la ricchezza della terra, la capacità di auto sostenersi, infatti, come negli altri incontri, si è posto l’accento sulla qualità dei cibi, e dei sapori che la coltivazione diret-ta comporta. Proprio per questo nell’ambito della definizione dei bisogni si è evidenziato, ancora una volta, la necessità di valorizzare i prodotti tipici e di adottare politiche agricole idonee al luogo.

Page 44: VISIONI RURALI

BISOGNICosa Vorresti Che Ci Fosse nella Tua CONTRADA?

La discussione ha portato alla definizione di nove tematismi fondamentali a ognuno dei quali sono stati assegnati dei possibili piani d’azione

Tutto quello che non c’è, Tutti i servizi per tutti i giorni.TUTTO

Più sicurezza, Tematica trasversale con educazione ambiente e stradale.

CONTROLLO

Diminuzione della velocità delle auto sulle strade, Ridurre la velocità, Limitare la velocità, Prudenza.

EDUCAZIONE STRADALE

Educazione all’ambiente, Eliminare le discariche abusive (multe), Incentivi.

EDUCAZIONE AMBIENTALE

ODORI DELLA CAMPAGNA GRADEVOLI

MANUTENZIONE E SICUREZZA STRADALE

Maggiore solidarietà, Aggregazione.RETE DI RELAZIONI

Ristrutturazione case vecchie, Contributi per il restauro dei trulli, Incentivi per salvaguardia dei manufatti, Piano trulli.

PIANO TRULLI

MIGLIORE GESTIONE DEI RIFIUTI

Ritorno a politiche agricole che permettono la collabora-zione famigliare, L’agricoltura va malissimo, Rispetto delle poche aree agricole rimaste, Politiche agricole idonee al nostro luogo, Incentivi economici per il lavoro nei campi, Maggior valorizzazione del prodotto.

ATTENZIONE ALL’AGRICOLTURA

(Politiche Agricole per i piccoli Agricoltori)

Le strade stanno malissimo, Strade, Viabilità sostenibile, Marciapiedi in campagna lungo le strade, Percorsi salute per attività fisiche, Un migliore posizionamento dei cassonetti.

Gestione della raccolta, Raccolta differenziata, Raccolta rifiuti, Più bidoni differenziali, Raccolta umido, Smaltimento rifiuti edili.

Page 45: VISIONI RURALI

Incontri di Contrada

5° Incontro di Contrada, 22 Novembre 2009, Locorotondo (Ba) 44

5° Incontro di ContradaC/da SANT’ELIA

Anche durante l’incontro in contrada Sant’Elia si è discusso sulla necessità di salvaguardare e valorizzare gli aspetti tipici del paesaggio, con una specifica attenzione verso l’agricoltura e verso i manufatti in pietra a secco. Per quanto riguarda il tema dell’agricoltura, le proposte emerse fanno leva sul ritorno a forme collaborative di tipo famigliare, in quan-to uniche modalità idonee alla gestione del sistema agricolo del luogo, e sulla valorizzazione delle materie prime. Questo aspetto ha evidenziato la necessità di porre particolare attenzione al prezzo di vendita dei prodotti, che attualmente risulta essere decisamente inferiore rispetto al prezzo di mercato del prodotto trasformato, e che conseguentemente induce i piccoli produttori ad abbandonare le pratiche agricole, proprio perché in un simile sistema di mercato chi trae profitto sono le aziende di trasformazione e non gli agricol-tori. Per quanto riguarda i manufatti in pietra a secco, considerato l’elevato numero di unità abitative in stato di abbandono e soprattutto gli elevati costi per restaurare secondo i dettami tradizionali, si è proposta l’istituzione di un “piano trulli” volto alla salvaguardia del paesaggio, attraverso incentivi per la ristrutturazione e il restauro di edifici in disuso. Tale necessità assume un ruolo fondamentale alla luce di quanto espresso nella prima parte dell’incontro, ovvero la casa intesa come elemento dotato di un valore aggiunto di tipo af-fettivo. Ulteriore bisogno emerso riguarda il potenziamento del sistema di gestione dei rifiuti, attraverso una migliore amministrazione del sistema di raccolta esistente, sia con l’aumento dei punti che con una maggiore frequenza del ritiro. Particolare attenzione è stata data all’umido, in quanto rifiuto estremamente utile in campagna e, soprattutto già impiegato nell’agricoltura in quanto abitudine con-suetudinaria, tuttavia è emersa la necessità di implementare il sistema di differenziazione di tale rifiuto, che, non essendo contemplato nella lista dei rifiuti differenziati, è inglobato nell’indifferenziato da chi non possiede terreni. Tale gestione porta con se un problema ben preciso: l’acqua contenuta nei rifiuti di tipo umido raggiunge percentuali molto alte determinandone un peso elevato,dato che lo smaltimento dei rifiuti si paga proporzionalmente al peso, la mancata presenza di un sistema ad hoc comporta una spesa più alta. Tutto ciò appare ancora più paradossale se si pensa alle caratteristiche strutturali del territorio, ovvero una presenza abitativa diffusa e attiva nelle aree rurali che beneficerebbe dell’utilizzo dei rifiuti umidi. Tuttavia è doveroso evidenziare come l’Amministrazione comunale abbia cercato di sopperire a tale mancanza fornendo gratuitamente, a chiunque presentasse richiesta in comune, una compostiera; purtroppo la scarsa informazione dell’iniziativa ha fatto si che pochi utilizzassero questo strumento, non eliminando così il problema.Inoltre, sempre in merito alla questione rifiuti, è stata posta particolare attenzione agli scarti edili, in quanto rifiuti peculiari per i costi di smaltimento, e soprattutto con un elevato impatto ambientale, e sulla mancanza di un sistema di smaltimento adeguato, così come di un luogo adeguato per lo stoccaggio. A questa problematica si collega la necessità di incentivare un’educazione ambientale capace di promuovere buone pratiche e di sensibilizzare i soggetti della comunità.I processi di espansione dell’area urbana hanno trasformato alcune contrade da zone rurali a periurbano, causando rilevanti modifiche alle percorrenze. Infatti le strade di collegamento, tra il centro e la campagna e tra le diverse contrade, un tempo sterrate, sono oggi caratterizzate dal bitume; ciò ha determinato un uso improprio della strada (scarso rispetto dei limiti di velocità), minando la sicurezza di chi abita lungo le strade (spesso le vecchie abitazioni rurali si trovano a ridosso del manto stradale). Pertanto è stata richiesta la cre-azione di marciapiedi lungo i cigli delle strade e la realizzazione di percorsi ciclopedonali. Relativamente a queste tematiche si sono chiesti percorsi di formazione e informazione, volti alla promozione di una guida sicura e del rispetto del codice stradale.Ultimo aspetto, parzialmente in conflitto con i valori sopra riportati, riguarda il consolidamento di una rete di relazioni, esistente, ma attualmente minata da comportamenti individualistici, in parte determinati dai processi di trasformazione della campagna, e in parte dalle mutate esigenze degli abitanti. Infatti, oggi, tutti quegli elementi strutturali che un tempo fungevano da collante, come il pozzo comune, il forno, lo “jazzile”, perdono la loro funzione aggregativa proprio perché le abitazioni rurali si prestano sempre più a divenire del tutto autonome, sulla spinta delle mutate necessità degli abitanti.Infine la discussione si è concentrata sul tema del controllo, inteso in maniera trasversale, in quanto elemento che determina la buona applicazione delle proposte finora menzionate. Infatti, senza una verifica costante del rispetto delle norme, risulta difficile poter svilup-pare le progettualità espresse. L’incontro si è concluso con un bilancio positivo, è stato infatti possibile individuare elementi precisi e puntuali capaci di concorrere alla definizione di uno scenario zero, ovvero il punto di partenza dello “scenario workshop” attivato nella seconda fase di VISIONI RURALI.

Page 46: VISIONI RURALI

Cos’è un’Analisi SWOT?

L’analisi SWOT descrive in modo sintetico sia le caratteristiche intrin-seche agli elementi strutturali emer-si durante gli incontri sia quelle del contesto, permettendo così di ana-lizzare scenari alternativi di svilup-po. Infatti raccoglie in una matrice, organizzata in quattro sezioni, gli elementi critici di un elemento e del territorio, identificando per ognuno punti di forza, punti di debolezza, opportunità e rischi. L’obbiettivo della matrice è di costruire il quadro nel quale collocare l’analisi, così da formulare strategie di intervento in relazione ai principali problemi identificati.

A partire dalle azioni evidenziate si procede all’analisi vera a propria, infatti la scelta della strategia mi-gliore dovrebbe consistere nel se-lezionare quelle azioni in grado di sfruttare meglio le opportunità e i punti di forza e scongiurare i rischi e i limiti.

TThreats

Minacce

WWeaknesses

Punti di Debolezza

0Opportunities

Opportunità

S Strenghts

Punti di Forza

Page 47: VISIONI RURALI

Incontri di ContradaANALISI SWOT

46

S(Punti di forza)

W(Punti di debolezza)

O(Opportunità)

T(Minacce)

Variabili di rottura

-Diffusione sul territorio di manufatti in pietra a secco;-Presenza di uno spazio rurale organizzato e auto-sufficiente;-Qualità architettoniche dotate di una funzione sociale: coesione e appar-tenenza;-Dotazione di strutture a forte vocazione turistica;

-Degrado e abbandono di manufatti rurali in pietra a secco;- Elevati costi per il restau-ro e la ristrutturazione;-Concentrazione stagio-nale dei flussi turistici;- Debole organizzazione dell’offerta dei servizi turistici;

-Incentivi per il recupero edilizio;-Incentivi per la creazione di strutture ricettive;-Forte attrattiva turistica del patrimonio storico-architettonico;-Valorizzazione dell’arti-gianato locale e costitu-zione delConsorzio dell’Artigianato della Pietra a secco;- Integrazione con la Piani-ficazione Strategica d’AreaVasta e con il Piano Pae-saggistico Regionale;-Ecomuseo;

-Mancanza di un piano trulli;-Mancanza di una regola-mentazione ad hoc per il restauro e la ristrutturazio-ne;

Patrimonio storico - architettonico

-Disponibilità dei cittadini a implementare il servizio;-Attivazione raccolta differenziata;-Compostaggio praticato per concimare i terreni/orti;

-Servizio poco rispon-dente alle esigenze dei cittadini: scarsa frequenza del ritiro.-Mancanza di un numero adeguato di bidoni;-Scarsa attenzione all’umido e ai suoi utilizzi;-Diffusa presenza di disca-riche abusive;

- Stesura del PUG (Piano urbanistico generale) in corso;-Presenza di un sistema di riduzione della TARSU;

-Scarsa formazione e infor-mazione dei cittadini;-Scarso controllo sulla rac-colta differenziata;

Sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti

Page 48: VISIONI RURALI

Variabili di rottura S(Punti di forza)

W(Punti di debolezza)

O(Opportunità)

T(Minacce)

Sistema agricolo attuale -Presenza abitativa nelle aree rurali diffusa e attiva;-Presenza di prodotti tipici di qualità;-Produzioni biologiche;-Presenza di un sistema di gestione dei terreni in-centrato sulla reciprocità e il mutuo soccorso;-Disponibilità del sistema ad adottare forme di di-versificazione economica;

-Invecchiamento della popolazione;-Abbandono delle colture a più intensificazione di lavoro tipo vigneto;-Abbandono delle aree rurali a fini produttivi;-Eccessiva frammenta-zione della proprietà fondiaria;-Scarsa redditività del sistema agricolo;- Scarse innovazioni nel sistema

-Incentivi alla diversifica-zione economica previsti dal PSR;-Incentivi alla micro im-presa previsti dal PSR;-Valorizzazione delle filiere agroalimentari e costitu-zionedel Consorzio Agroali-mentare-Istituzionalizzazione del GAL (Gruppo di Azione Locale) in corso;- Integrazione con la Piani-ficazione Strategica d’AreaVasta e con il Piano Pae-saggistico Regionale

-Scarsa valorizzazione dei prodotti agricoli;-Regolamentazione non adeguata al sistema agrico-lo esistente;

Paesaggio -Qualità ambientale (aria, microclima, acqua, ecc.)-Presenza di elementi cul-turali (siti archeologici,monumentali, trulli, mas-serie);-Qualità organolettiche dei terreni;

-Degrado del paesaggio urbano e perturbano;-Scarsa attenzione al verde urbano;-Carenza di parchi e ver-de pubblico;

-Elevata biodiversità e pluralità dei paesaggi;- Stesura del PUG (Piano urbanistico generale) in corso;- Integrazione con la Piani-ficazione Strategica d’AreaVasta e con il Piano Pae-saggistico Regionale;-Ecomuseo;

-Rischi ambientali (idrau-lico, geomorfologico, da incendio)-Impatti negativi del regi-me vincolistico dei suoli

Page 49: VISIONI RURALI

48

S(Punti di forza)

W(Punti di debolezza)

O(Opportunità)

T(Minacce)

Variabili di rottura

-Sviluppato senso di ap-partenenza alla comunità di riferimento;- Sicurezza sociale nelle aree rurali;-Condivisione di proget-tualità;-Forte attitudine al man-tenimento delle tradizioni locali;-Reciprocità e mutuo soccorso;-Coesione sociale e soli-darietà;

-Mancanza di un luogo di ritrovo/aggregazione;-Scarsa propensione alla autorganizzazione collettiva;-Scarsa fiducia nei rap-porti con le Istituzioni;-Scarsa presenza di mo-menti ricreativi;

-Istituzionalizzazione del GAL (Gruppo di Azione Locale) in corso (Promo-zione micro-impresa);-Buona presenza di forme di associazionismo dei cittadini;

-Scarsa presenza della sicu-rezza pubblica;-Omologazione nei proces-si di trasformazione urbana e conseguente perdita di valori identitari;-Impoverimento della po-polazione;-Invecchiamento della popolazione;

Comportamenti individuali e sociali

-Dotazione di infrastrut-ture collettive per la raccolta delle acque (ad es. Pozzo artesiano);-Dotazione di infra-strutture nelle contrade maggiori;-Autoproduzione di energia;

-Mancanza diffusa dei servizi di urbanizzazione primaria;-Costi onerosi per l’allac-ciamento dei privati ai servizi pubblici;-Scarsa attenzione alla illuminazione pubblica.

- Stesura del PUG (Piano urbanistico generale) in corso;-Alta presenza di fonti di energia rinnovabile;

-Caratteristiche morfologi-che che limitano la realizza-zione di infrastrutture;-Mancanza di investimenti pubblici;

Servizi di urbanizzazione primaria

Incontri di ContradaANALISI SWOT

Page 50: VISIONI RURALI

RISORSE DELLO SVILUPPO LOCALEAgricoltura

Piccola e media impresa

- Agricoltura di qualità, prevalentemente di tipo famigliare, infatti è rilevabile un sistema di gestio-ne dei terreni incentrato sulla reciprocità e il mutuo soccorso;

- Presenza di uliveti, orti, frutteti e sporadici vigneti;

- Il sistema agricolo esistente, si presta, per le sue caratteristiche intrinseche, e anche per il pae-saggio, a promuovere forme di diversificazione economica, capaci di valorizzare con altre forme le matrici agricole tradizionali;

- Scarsa produttività del sistema agricolo a causa dell’eccessiva frammentazione della proprietà fon-diaria, con conseguente abbandono delle colture a più intensificazione di lavoro (tipo vigneto);

- Scarsa redditività del sistema agricolo;

- Presenza di 12 strutture ricettive a conduzione familiare (debole organizzazione dell’offerta dei servizi turistici e concentrazione stagionale dei flussi turistici);

- Frantoi;- Esercizi commerciali (presenza di piccoli esercizi di vendita al dettaglio, bar e ristoranti);- Impianti sportivi c.da Papaciddo; campi da calcetto c.de: Tagaro, Tingone, Lamie di Olimpia; - Impresa estrattiva (2 cave);- Area industriale.

Page 51: VISIONI RURALI

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Artigianato

VALORIZZAZIONE RISORSE NATURALI E BENI STORICI

QUALITÀ DELLA VITA E SERVIZI

SCENARIO 0

- Trulli, tratturi, palmenti, neviere, masserie, muretti a secco (elevato lo stato di abbandono e di alienazione dei manufatti e siti);

- Edicole sacre, chiese, Sant’Anna, Chiesa rurali;

- Boschi, valore paesaggistico;

- Siti archeologici (c.da Tumbinno, c.da Grofoleo), siti di importanza storica (trullo di marziolla; fran-toio ipogeo c.da ventura)

- Scuola primaria San Marco;- Scuola primaria dell’infanzia Contrada Trito;- Ufficio postale Contrada Trito e San Marco;- Farmacia Contrada San Marco;- Sistema idrico fognario limitato ad alcune contrade;- Sistema gas metano limitato ad alcune contrade;- Illuminazione pubblica limitata ad alcune contrade;- Gestione dei rifiuti inadeguata.

- Prodotti lattiero caseario;- Produzione olearia;- Ebanisteria e falegnameria;- Ristrutturazione manufatti in pietra a secco;

Page 52: VISIONI RURALI

ASSOCIAZIONI CULTURALI CON SEDE NELLE CONTRADE - Associazione “Ploteus”: organizzazione di corsi di formazione professionali, organizzazione di

convegni, dibattiti e seminari.

- “AssociazioneCulturaledellaCollina”: aggregazione sociale e realizzazione di iniziative ludico ricreative e manifestazioni artistiche per l’animazione della contrada stessa.

- Associazione“CentroPedagogicoEducativoGemmaGalvani”: consulenza psico-pedagogica , attività di asilo nido, servizio di doposcuola. Realizzazione di laboratori di manufatti.

- Associazione “Ilpaesedellecontrade”: promozione e sviluppo delle attività culturali e artigia-nali locali; realizzazione di itinerari turistico-enogastronomici per le contrade, si ricorda in partico-lare “La festa delle contrade” con la visita e degustazione dei prodotti tipici e biologici propri degli abitanti delle stesse contrade.

- Associazione Culturale “InCampagna”: promozione e organizzazione di attività culturali per la sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente, del patrimonio artistico e antropologico; valo-rizzazione delle tradizioni locali. Organizzazione e gestione temporale di attività ricreative e agritu-ristiche. Realizzazione di spettacoli teatrali in vernacolo.

- Associazione “Manciniedintorni”: organizzazione di eventi culturali;

- Associazione “LeContrade”: promozione e sviluppo delle attività culturali e artigianali locali; rea-lizzazione di itinerari turistico – enogastronomici per le contade.

- Associazione “SanMarco”:ricerca e valorizzazione dell’ambiente, storia e cultura contadina e della enogastronomia locale. Organizzazione delle manifestazioni artistiche per la feste di San Marco, e organizzazione della “Sagra dell’Agnello”.

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52

ASSOCIAZIONE CULTURALI DI INTERESSE

GOVERNO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

SCENARIO 0

- Associazione “UmanesimodellaPietra”: studio e documentazione del patrimonio storico, arti-stico e ambientale della Valle D’Itria.Organizzazione di convegni e seminari su tali tematiche.- Associazione “GruppoRicercaStorica”: Ricerca e studio del territorio mediante l’organizzazione di iniziative culturali, convegni, dibattiti e seminari. Attività editoriale con la pubblicazione della rivista specialistica: “Murge”.- Associazione “Uomo2000”: volontariato, servizi per anziani e disabili, collaborazione con le isti-tuzioni e con le diverse associazioni locali.- Associazione Culturale “ValleD’ItriaBonsai”: realizzazione di mostre regionali e nazionali per la conoscenza dell’arte del bonsai, evidenziando il valore educativo, artistico e favorendo l’importan-za di una utilizzazione del tempo libero sano e accessibile a tutti.

- Istituzionalizzazione in corso del Gal (Gruppo di Azione Locale) della Valle d’Itria: comuni di Loco-rotondo, Cisternino e Martina Franca;- Finalizzazione del PUG (Piano Urbanistico Generale) del Comune di Locorotondo;- PSR (Piano di sviluppo rurale) della Regione Puglia, contenente misure indirizzate alla promozione dello sviluppo del territorio (Asse2 e Asse 3);- Pianificazione strategica d’AREA VASTA Valle d’Itria, il cui obiettivo è promuovere politiche interco-munali di coordinamento capaci di rispondere alle domande emergenti dall’esperienza quotidiana, che gli abitanti (cittadini, istituzioni e imprese) hanno dell’Area Vasta, intesa come spazio unico. In sintesi il piano strategico Valle d’Itria si propone di realizzare politiche condivise per la residenza, per la mobilità, per l’ambiente, per i servizi.Amministrazioni interessate:

Comuni di:Monopoli - CapofilaAlberobello, Castellana Grotte, Cisternino,Locorotondo, Martina Franca, Noci, Putignano

Provincie di: Bari, Brindisi, Taranto.- Ecomuseo.

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SCENARIO WORKSHOP12 - 13 Dicembre 2009

Page 56: VISIONI RURALI

Un meccanismo per favorire la partecipazione sociale nei processi di innovazione e sviluppo soste-nibile, derivato dall’EASW (EUROPEAN AWARENESS SCENARIO WORKSHOP), programma promosso dall’Unione Europea - Programma Innovation 1994 -, usato in centinaia di progetti nei paesi mem-bri dell’UE, a diverso livello, su vari temi (es. welfare, urbanistica, Agende 21L, tecnologie informati-che, sviluppo locale, piani di sviluppo).L’obiettivo è quello di:- favorire scambi di conoscenze, opinioni e idee tra cittadini, tecnici, politici, amministratori e rap-presentanti del settore imprenditoriale;- identificare e discutere l’identità e la diversità dei problemi e delle soluzioni, così come percepiti dai diversi gruppi di appartenenza;- individuare visioni di cooperazione per definire un parco di azioni;- promuovere il dibattito pubblico, all’interno della comunità locale, sui possibili scenari di pianifi-cazione dello spazio, da diversi punti di vista.

Che Cos’è Lo Scenario Workshop?

“Quando un’idea viene diffusanessuno ne possiede di menopoiché ogni altropossiede il suo intero.Chi riceve un’idea da me,riceve lui stesso istruzionisenza diminuire le mie:come chi accendala sua candela dalla miariceve lucesenza lasciare me al buio.”

Thomas Jefferson

Ambiente

Innovazione

Economia

Società

Politici

Tecnici

OperatoriEconomici

Cittadini

REPORT UNITARIO

SESSIONEPLENARIA

Presentazione IdeeVotazione delle Idee

SVILUPPO delle IDEE

Chi, Cosa, ComeFocus Groups

SESSIONEPLENARIA

Visione ComuneSuddivisione in

4 Categorie

SVILUPPO dI SCENARI +/-

Reporter dal FuturoFocus Groups

SESSIONEPLENARIA

SalutiMetodo

Scenario 0

Page 57: VISIONI RURALI

Scenario Workshop

Scenario Workshop, 12-13 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 56

VISIONI RURALI si propone di attivare una rete di cittadinanza attiva volta a definire idee progettuali sul futuro della campagna locorotondese.I precedenti cinque “Incontri di Contrada” hanno individuato dei bisogni e dei valori comuni all’in-tera zona rurale; mentre lo “Scenario Workshop” ha definito delle possibili soluzioni in risposta a quanto emerso dai colloqui con gli abitanti. Questo iter metodologico ha consentito di modificare il tradizionale metodo di costruzione dello “Scenario 0” (condizione attuale di quattro specifiche aree: risorse dello sviluppo locale, valorizzazione delle risorse naturali e beni storici, qualità della vita e servizi, governo e promozione del territorio). Solitamente la redazione dello scenario 0 è effettuata da un ristretto gruppo di tecnici, mentre in questa occasione, si è scelto di incrociare quanto emerso dagli “Incontri di Contrada” con dati rac-colti da uffici istituzionali e in ultima analisi con contributi di consulenze tecniche, nella fattispecie di agronomi, ingegneri, sociologi e architetti.L’indagine sullo stato dell’arte ha consentito una presentazione analitica dei punti di forza e di de-bolezza del contesto socio-territoriale, individuandola come base conoscitiva da cui proporre e promuovere azioni progettuali autogestite dai soggetti coinvolti. Infatti, uno degli obiettivi è la valorizzazione delle conoscenze e delle competenze dei partecipanti, così da poter immaginare, in maniera condivisa e collettiva, le potenziali trasformazioni realizzabili sul territorio.Il procedimento metodologico prevede l’analisi dell’orizzonte di senso condiviso (Scenario zero) per immaginare, prima, i possibili cambiamenti verificabili nel medio-lungo periodo (lo scenario nel 2020) e po,i le modalità e i mezzi per concretizzarli (i progetti e le azioni previste).I risultati perseguiti sono: 1) uno scenario futuro a medio termine del contesto rurale di Locorotondo, condiviso dai parteci-panti, quindi un insieme di valori e prospettive capaci di connotare il territorio;2) un patrimonio di idee per progetti-azioni a carattere socio-economico da attivare nei prossimi mesi;3) una rete di relazioni tra i diversi soggetti coinvolti;

Il Caso Specifico di Visioni Rurali METODOLOGIA

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La MASSERIA GROFOLEO è una dimora settecentesca situata al centro della bellissima Valle d’Itria, ai piedi di Locorotondo, in una posizione privilegiata da cui è possibile ammirare il profilo dell’antico centro storico (uno dei borghi più belli d’Italia). La masseria è immersa nel verde di querce secolari e nella tranquillità delle suggestive vallate, cir-condata da sei ettari coltivati in regime biologico, si trova a circa 400 mt di altitudine.Le imponenti cupole della casa signorile sovrastano i tanti trulli, un tempo utilizzati per la gestio-ne dei lavori agricoli e per la conduzione della vita masserizia; ancora oggi fornisce un modello di architettura rurale capace di veicolare valori positivi, sia attraverso il riutilizzo della struttura che la valorizzazione della terra.

2 giornate 13 ore di lavoro31 report dal futuro4 visioni collettive26 progetti individuali8 progetti collettivi

Il Luogo e Le Cifre

Masseria Grofoleo

Page 59: VISIONI RURALI

Scenario Workshop

Scenario Workshop, 12-13 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 58

Gli Spazi e Le Attività LOCALIZZAZIONE

SALA PER PLENARIA + Focus Group Operatori

Economici - Politici

REGISTRAZIONEPARTECIPANTI

Focus GroupTecnici

Focus Group

Cittadini

1° Tempo - 12 Dicembre

2° Tempo - 13 Dicembre

REGISTRAZIONEPARTECIPANTI

SALA PER PLENARIA + Focus Group Società e

Innovazione

Focus Group

Economia

Focus Group

Ambiente

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SABATO 12 DICEMBRE

Ore 15:30 Registrazione dei partecipantiOre 16:30 Apertura dei lavori: Graziana BASILE – TRE RUOTE EBBROSaluti iniziali e illustrazione scenario 0Fedele CONGEDO - CITTA’ FERTILEContrade 2020. Lo Scenario Workshop, il metodo.

Ore 17:00 Sessione di lavoro dei gruppi di interesse. Sviluppo di VISIONI per il 2020I PARTECIPANTI DIVISI IN GRUPPIQuadranti di discussione: Gruppi:Risorse dello sviluppo locale e Governo de lettriorio OPERATORI ECONOMICI e POLITICI E AMMINISTRATORIQualità della vita e servizi CITTADINI E ASSOCIAZIONIRisorse culturali e naturali TECNICI ED ESPERTI

Ore 18:30 Sessione plenaria: Visione Comune CondivisaPresentazione delle visioni elaborate dai singoli gruppi e visione unitariaOre 19:30 Chiusura dei lavori della prima giornata

DOMENICA 13 DICEMBRE

Ore 10:00 Ripresa dei lavori – PlenariaOre 10:30 Costituzione dei Gruppi per le Idee e per le AzioniOre 10:45 Sviluppo delle Idee per la Visione Condivisa (chi, cosa, come) Prima FaseSfere e gruppi di discussione:SOCIETA’ECONOMIAAMBIENTEINNOVAZIONEOre 13:15 Pausa PranzoOre 15:00 Sviluppo delle Idee per la Visione Condivisa (chi, cosa, come) Seconda faseOre 17:30 Sessione plenaria: IDEE e PRIORITA’ dei gruppi di discussionePresentazione delle visioni elaborate dai singoli gruppi e visione unitariaOre 18:15 Selezione delle idee prioritarie: deliberazione e discussioneOre 18:45 Chiusura dei lavori

Il Programma dei Lavori

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Scenario Workshop

Scenario Workshop, 12-13 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 60

ISCRIZIONE AL WORKSHOP - 12 dicembre 2009 ore 15.00

La fase della registrazione avviene con una modalità ben precisa, ad ogni partecipante è assegnata una delle quattro categorie socio-occupazionali individuate: CITTADINI, POLITICI-AMMINISTRATO-RI; TECNICI; OPERATORI ECONOMICI. A ciascuna di queste è associato un colore differente: VERDE per i cittadini; ARANCIONE per i politi-ci/amministratori; BLU per i tecnici e ROSSO per gli operatori economici.Viene consegnato un badge (è riportato il nome della persona su uno sfondo dello stesso colore del gruppo di appartenenza) e una cartella, per spiegare la metodologia utilizzata, con alcuni fogli di lavoro per la progettazione delle visioni comuni. La composizione dei gruppi di lavoro è stata questa:- gruppo dei cittadini: 12 membri;- gruppo dei tecnici: 9 membri;- gruppo dei politici/amministratori: 5 membri;- gruppo degli operatori economici: 5 membriLo staff tecnico decide di unire due gruppi, quelli meno numerosi, politici e operatori economici, in un’unica sessione di lavoro.

PRESENTAZIONE DELLO SCENARIO 0 a cura di Graziana Basile (Tre Ruote Ebbro)

REPORTER DAL FUTURO Lo “Scenario Workshop” prende avvio con il gioco chiamato “reporter dal futuro”, suddiviso in tre distinte fasi, sotto descritte. In via preliminare, il facilitatore chiede ai partecipanti di dividersi in coppie, e di immaginare di essere catapultati nel 2020 nelle contrade di Locorotondo. Ogni mem-bro della coppia deve raccontare quello che vede al suo compagno, solo che il primo dovrà imma-ginare uno scenario catastrofico, mentre il secondo uno scenario incantevole, quindi il racconto di ognuno è trascritto dall’altro componente.

Registrazione PartecipantiReporter dal Futuro

PROGRAMMA e 1° TEMPO

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Sviluppo di Scenari

I FASE: Il facilitatore chiede ai membri del gruppo di appuntare le visioni positive e quelle negative che gli stessi, in coppia, hanno segnalato. Il numero delle visioni negative è esiguo. Il numero di quelle positive è più denso ed eterogeneo.

Nei post-it ”negativi” si legge:

Diseducazione cittadini alla modestia e all’economiaIndustrieDistruzione inquinamento estinzioneDepressione cittadinanzaDiscaricheNo lavoroScissione san marcoCarestia pestilenza mortalitàAbbandono campagneAbbandono dei campiNegativo l’avvenire per i giovaniVedo nero l’avvenireNon ci sono più campi coltivatiMafiaPessima qualità della politicaTutti e solo vecchiInquinamentoCementificazionePaesaggio distruttoScarsa assistenza socio-sanitaria

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1° Tempo Scenario Workshop, 12 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 62

Sviluppo di ScenariFocus Group

CITTADINI

Nei post-it “positivi” si legge:

Sviluppo economico del territorioPolitica agricola correttaBenessereLongevitàFortunatoRiqualificazioneRipopolamento faunisticoPolitici validi e associazionismoAssistenza sanitaria e servizi socialiServizi ai cittadiniImpianti sportivi Caramia ampliati e frequentatiCittà giardinoSviluppo per l’agricolturaAbbattimento palazzineSviluppo per i giovani di un lavoro sicuroNatura incontaminataTurismoEcomuseoEducazione all’uso della bicicletta (no auto)Sviluppo turismoAutosostentamento energeticoContrasto con città vicine industrialiInvestimento sull’arteRipopolamento campagneSostenibilità

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Visione Condivisa

II FASE:Il facilitatore legge in breve le visioni negative e chiede ai cittadini di categorizzare l’insieme delle visioni positive. L’intento è quello di raggruppare per aree tematiche significative l’insieme etero-geneo della prima fase di lavoro.I partecipanti generano una visione più ordinata. Il processo di categorizzazione è stato largamente condiviso da tutti i cittadini che insieme giungono a individuare 5 grandi categorie, più una che descrive l’insieme e completa la visione del futuro (terra generatrice di economie):-Paese attento all’equilibrio individuo/natura-Struttura urbana ecosostenibile-Mutualismo agricolo e artigiano-Biodiversità preservata e intatta-Funzionalità dei servizi alla persona-Terra generatrice di economie

III FASE:Giunge il momento di sintetizzare in un unico foglio di lavoro tutte le “questioni-chiave” che an-dranno a comporre il mosaico delle visioni positive e condivise.Il numero di “questioni-chiave” elaborato è lo stesso delle categorie tematiche della seconda fase di lavoro. Si aggiungono i punti di forza e un unico punto di debolezza; i primi la presenza di politici validi e associazionismo, di una politica agricola corretta, di un turismo culturale, sostenibile e di qualità; mentre il secondo riguarda l’assenza di campi coltivati.I cittadini sono infine chiamati a posizionarsi sul grafico CHI-COME: tutti concordano nel collocarsi in posizione centrale, leggermente spostati verso i percorsi collettivi e verso la tradizione, quindi nel secondo quadrante.

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1° Tempo Scenario Workshop, 12 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 64

Visione CondivisaFocus Group

CITTADINI

MOTTO DI VISIONE

CHIAVI DI FUTURO

PUNTI DI FORZA STRATEGICI

FRAGILITA’MINACCE

Paese Attento All’Equilibrio Individuo/Natura

-Paese attento all’equilibrio individuo/natura-Struttura urbana ecosostenibile-Mutualismo agricolo e artigiano-Biodiversità preservata e intatta.-Funzionalità dei servizi alla persona.-Terra generatrice di economie

- Politici validi e associazionismo- Politica agricola corretta- Turismo culturale sostenibile e di qualità- Riqualificazione Ambientale

- Non ci sono più campi coltivati

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 66: VISIONI RURALI

Sviluppo di Scenari

I FASE: Il facilitatore chiede ai membri del gruppo di appuntare le visioni positive e quelle negative che gli stessi, in coppia, hanno segnalato.Il numero delle visioni negative è basso. Il numero di quelle positive è più consistente ed eteroge-neo.

Nei post-it “negativi” si legge:

Cementificazione e degradoPredominanza del cementoAbbandono delle strutture in pietra a seccoSpeculazione fondiariaBruttureIrreversibilitàAbbandono delle coltivazioni e della vita in campagnaAbbandono dell’agricolturaMancanza di mercato per l’eneriga alternativaMaleducazioneInsicurezzaCampagna tagliate da strade a scorrimento veloceDecadenzaDisgregazione sociale

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1° Tempo Scenario Workshop, 12 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 66

Sviluppo di ScenariFocus GroupTECNICI

Nei post-it “positivi” si legge:

Orti e giardiniRecupero coltivazioni localiValorizzazione prodotti autoctoni tramite tecnologiaRecupero prodotti del passato con strategie di promozioneRete di contadiniProduzione agricola per autoproduzione e vendita in mercati di contradaEducare alla nuova cultura localeSensibilità delle nuove politiche e tecniche Valore morale nell’affrontare e condividere nel territorio le scelte comuniRitorno alla campagnaNuova economia ruraleRistrutturazione secondo i canoni architettura ruraleCostruzione trulli pilotaRecupero e valorizzazione dei trulli esistentiEsperienza del passato con tecnologie del futuroReti materiali e immaterialiMobilità sostenibile

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Visione Condivisa

II FASE:Il facilitatore legge in breve le visioni negative e chiede ai cittadini di categorizzare l’insieme delle visioni positive. L’intento è quello di raggruppare per aree tematiche significative l’insieme etero-geneo della prima fase di lavoro.I partecipanti generano una visione più ordinata. Il processo di categorizzazione è stato largamente condiviso da tutti i tecnici che insieme giungono a individuare 5 grandi categorie, -Biodiversità colturale e culturale-Valore etico-L’altro trullo-Sostenibilità ambientale e sociale-Reti materiali e immateriali

III FASE:Giunge il momento di sintetizzare in un unico foglio di lavoro tutte le “questioni-chiave” che an-dranno a comporre il mosaico delle visioni positive e condivise.Le “questioni-chiave” elaborate sono le stesse delle categorie tematiche della seconda fase di lavo-ro, più una aggiunta in un secondo momento: “amore”.Si aggiungono i punti di forza: desiderio di cambiare, identità locale, tessuto della contrada. E in se-guito i punti di debolezza: non consapevolezza dei giovani, egoismo economico, immobilità.Analizzati i punti di forza e debolezza il gruppo sceglie il motto di sintesi della visione: “ TERRA ETI-CA”I tecnici sono infine chiamati a posizionarsi sul grafico CHI-COME: tutti concordano nel collocarsi in posizione centrale sulle ascisse, quindi in equilibrio tra tradizione e innovazione, ma significativa-mente decentrati sulle ordinate, e cioè verso delle azioni individuali.

Page 69: VISIONI RURALI

1° Tempo Scenario Workshop, 12 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 68

Visione CondivisaFocus GroupTECNICI

MOTTO DI VISIONE

CHIAVI DI FUTURO

PUNTI DI FORZA STRATEGICI

FRAGILITA’MINACCE

Terra Etica

-Biodiversità colturale e culturale-Valore etico-L’altro trullo-Sostenibilità ambientale e sociale-Reti materiali e immateriali- Amore-Tessuto delle Contrada

- Desiderio di cambiare- Indentità locale

- Non consapevolezza dei giovani- Egoismo economico- Immobilità

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 70: VISIONI RURALI

Sviluppo di Scenari

I FASE: Questo gruppo nasce dall’unione di due distinti raggruppamenti previsti: quello dei politici (5 par-tecipanti) e quello degli operatori economici (5 partecipanti). Si avrà cosi un’unica visione condivisa sia per il governo del territorio che per lo sviluppo locale. Anche i facilitatroi sono due.I facilitatori chiedono ai membri del gruppo di appuntare le visioni positive e quelle negative che gli stessi, in coppia, hanno segnalato durante lo scambio di reporter dal futuro.Il numero delle visioni negative è basso. Il numero di quelle positive è più consistente ed eteroge-neo.

Nei post-it “negativi” si legge: AgricolturaAbbandono della terra coltivataInselvaticamento selvaggioGli agricoltori hanno cambiato mestiereDegrado coltivazioniAmbiente assenza di spazi verdiIl verde è stato consumatoCementificazione esagerataAgglomerati ediliziScomparsa jazziliCostruzioni: assenza di trulli abitatiRifiuti abbandonatiAumento trafficoDegrado della culturaScomparsa tradizioniEmigrazione giovaniRidotta socializzazioneIntegrazione diminuitaEconomia: estinzione dei mestieri artigianiNon esiste il turismoEconomia de-potenziata

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1° Tempo Scenario Workshop, 12 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 70

Sviluppo di ScenariFocus Group

POLITICI - OP. ECONOMICI

Nei post-it “positivi” si legge:

Mix economicoAgricoltura tradizionale: colture localiAbitano gli operatori del settore agricoloColtivazione autoctonaMassima importanza del turismoEconomia agricoltura e artigiani e turismoFornitura acquaFornitura gas illuminazione pubblicaCollegamenti pubblici efficaciRaccolta differenziata obbligatoriaPartecipazione e integrazione tra diverse cultureServizi e con particolare attenzione a quelli dell’infanziaParchi naturali identitariPiste ciclabili in reteParchi contrade cittàAree verdi attrezzatePiù verdePiu trulli, come sistema costruttivo identitarioConservazione e miglioramento di abitazioni con il territorioRiscoperta jazziliEliminazione brutture architettonicheRecupero antiche tradizioni ruraliIntegrazione sociale e maggiore culturaPiù qualità della vita per i cittadini

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Visione Condivisa

II FASE: Il facilitatore legge in breve le visioni negative e chiede ai cittadini di categorizzare l’insieme delle visioni positive. L’intento è quello di raggruppare per aree tematiche significative l’insieme etero-geneo della prima fase di lavoro.I partecipanti generano una visione più ordinata, ma complessa di cluster. Il processo di categoriz-zazione è stato largamente condiviso da tutti i partecipanti che insieme giungono a individuare 4 grandi categorie, più una che le racchiude tutte e che sembra già essere un possibile motto di visione: “la filosofia della comunità”.Le altre quattro sono: -La tradizione per un mix di agricoltura e turismo-Servizi ed energie condivisi in rete-Reti di movimenti fra poli verdi, i parchi naturali identitari-Trulli: un sistema costruttivo identitario.

III FASE:Giunge il momento di sintetizzare in un unico foglio di lavoro tutte le “questioni-chiave” che an-dranno a comporre il mosaico delle visioni positive e condivise.Le “questioni-chiave” elaborate sono le stesse delle quattro categorie tematiche della seconda fase di lavoro, mentre si sceglie di tenere buona la categoria della “filosofia della comunità” come mot-to. In più si aggiungono due questioni d’appoggio che servono a completare e chiarire le quattro questioni-chiavi sopra citate (cfr foto). Queste due sono: “integrazione” e “bambini protagonisti del-la mobilità sostenibile”. Inoltre si aggiungono delle minacce: Il consumo del suolo, trend di abbandono delle terre coltivate, abbandono degli agglomerati edilizi, estinzione dei mestieri artigiani.Il motto di sintesi della visione è “ UNA FILOSOFIA DELLA COMUNITA’”I politici e gli operatori economici coinvolti sono infine chiamati a posizionarsi sul grafico CHI-CO-ME: si concorda nel collocarsi in posizione centrale sulle ordinate, quindi in equilibrio tra azioni in-dividuali e percorsi collettivi, ma completamente decentrati sulle ascisse, e cioè verso la tradizione.

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1° Tempo Scenario Workshop, 12 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 72

Visione CondivisaFocus Group

POLITICI - OP. ECONOMICI

MOTTO DI VISIONE

CHIAVI DI FUTURO

FRAGILITA’MINACCE

-La tradizione per un mix di agricoltura e turismo-Servizi ed energie condivisi in rete-Reti di movimenti fra poli verdi, i parchi naturali iden-titari-Trulli: un sistema costruttivo identitario- Integrazione- Bambini protagonisti delle reti di mobilità sostenibile

Una Filosofia Della Comunità

- Il consumo di suolo- Trend di abbandono delle terre coltivate- Abbandono degli agglomerati edilizi- Estinzione dei mestieri artigianali

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 74: VISIONI RURALI

Fusione in 4 Quadranti

AMBIENTE

- poli verdi identitrari- reti di movimento sostenibile- (come) ridurre il consumo del suolo- urbanistica delle contrade ecosostenibile - biodiversità preservata e intatta

ECONOMIA

- mix agricoltura-turismo- terra, “generatrice “ di economia e politiche.- mutualismo agricolo-artigiano- il turismo volano di valorizzazione dell’esistente; qualità; soste-nibilità.- il giardino produttivo

In questa fase i gruppi raccontano gli sce-nari costruiti.Ogni portavoce spiega il processo avve-nuto.Il facilitatore di plenaria rappresenta grafi-camente tutte le visioni condiviseemerse, costruendo la visione condivisa nei 4 quadranti.

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1° Tempo Scenario Workshop, 12 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 74

VISIONE UNITARIASessione Plenaria

SOCIETA’

- generazione e sostegno della comunità- bambini protagonisti dello spazio- reti umane integrate (reti di contadini)- funzionalità dei servizi alla persona nelle contrade- reti di idee per l’etica- il motore “amore”

INNOVAZIONE

- energie (puntuali) condivise in rete- trulli come sistema costruttivo identitario biosostenibile- autosostentamento energetico- alleanza artigiani-architetti per l’altro trullo- la forza del cambiamento: energia immateriale condivisa

Page 76: VISIONI RURALI

Scelta Questioni-Obiettivi

PRIMA FASE: I PROGETTI INDIVIDUALI

Il secondo giorno i partecipanti sono 22 e solo in parte sono gli stessi del giorno precedente.I lavori riprendono dalle questioni-obiettivo emerse nella plenaria conclusiva del giorno preceden-te.Ogni partecipante deve scegliere una o più “questioni - obiettivo” e scrivere un progetto-azione finalizzato al suo raggiungimento.Si organizzano quattro aree di lavoro in quattro differenti stanze, una per ogni quadrante di rife-rimento (ECONOMIA, SOCIETA’, INNOVAZIONE, AMBIENTE) per uno sviluppo individuale libero e aperto.

GENESI INDIVIDUALE DELLE IDEE

La prima parte della costruzione dei progetti è il lavoro individuale di ogni partecipante.I lavori vengono generati contemporaneamente dai singoli soggetti, che tuttavia condividono glispazi interagendo.I facilitatori forniscono ai partecipanti delle schede progetto in cui si chiede di specificare il qua-drante di riferimento: ECONOMIA, SOCIETA’, INNOVAZIONE, AMBIENTE.

Le schede chiedono diprecisare:- Titolo- Attività previste- Risultati attesi- Attuatori- Beneficiari- Tempi- Costi

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1° Tempo Scenario Workshop, 12 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 76

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VISIONE UNITARIASessione Plenaria

Al termine della sessione individuale vengono generati:- 6 progetti per l’area Ambiente- 9 progetti per l’area Economia- 5 progetti per l’area Innovazione- 6 progetti per l’area Società

Page 78: VISIONI RURALI

IDEA S1RETI E TERRITORIO: AZIONI RESPONSABILI

- Favorire la creazioni di reti infrastrutturali e umane.INFRASTRUTTURALI: Reti che migliorano la qualità della vita nelle contrade, favorendo l’interscambio tra le varie realtà rurali e decentralizzando le risorse alle problematiche dei territori. Esempi: - rete fotovoltaica singola e collettiva. - sfruttamento del solare termico per risparmio energe-tico e riscaldamento; - costruzione di cisterne idriche e recupero delle preesistenti per raccolta acqua piovana e per irrigazione; - diffusione delle reti internet per comunicazione diffusa, maggior informa-zione, ricognizione dei bisogni e valorizzazione territorio ed economia locale; – favorire reti di trasporto innovative (car sharing – bike sharing).UMANE: Valorizzazione competenze e risorse presenti già sul territorio favorendo scambi equi con il rispetto dei ruoli dei diversi soggetti responsabili, motivati da reale passione etica. Esempi: baratto, banca del tempo, scambio di informazioni, gas, Km0, sussidiarietà orizzontale. Metodi e strumenti finalizzati all’essenzialità (nel rispetto dei ruoli dei singoli individui) e che riprendono le tradi-zioni e pratiche originarie e il mutualismo pre-esistente nella società contadina.

ATTIVITA’ PREVISTE

RISULTATI ATTESI

ATTUATORI

BENEFICIARI

TEMPI

COSTI

COMPONENTI

- Risparmio individuale e collettivo- Valorizzazione e ottimizzazione risorse, (umane e territoriali) distribuite- Rispetto ambientale- Coniugazione di innovazione e tradizione- Aggregazione società e responsabilizzazione

- Governo locale- Associazioni- Gruppi informali- Banche e operatori economici

- Cittadini- Visitatori/turisti- Operatori economici- Governo locale

5 Anni 1° fase: 2 anni: conoscenza/indagine + start-up + ricerca sociale2° fase: 3 anni: Attuazione + verifica risultati + benefici

3.000.000 euro.Reti umane: quota fissa+parte variabile per animatori (20/25 unità): 200.000 euro/annoReti infrastrutturali: investimento privato con agevolazioni credito sistema bancario locale + finanzia-menti pubblici: 2 milioni/5 anni (sviluppano risorse).

12 VOTIAngelo Gianfrate; Nicola Blonda; Vittorino Smaltino; Marco Ranieri; Antonio Lillo Tarì.ECONOMIA

Soluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 79: VISIONI RURALI

2° Tempo Scenario Workshop, 13 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 78

GRUPPO SOCIETA’Sviluppo delle Idee

- Pubblicazioni;- Organizzazione corsi di formazione per diffusori di cultura;- Creazione di corsi per le scuole;- Guide turistiche;- Eventi didattici per la popolazione (visite a masserie didattiche, incontri con maestranze locali, lezio-ni su patrimonio architettonico e artistico e sulle tecniche di costruzione con pietra a secco).

ATTIVITA’ PREVISTE

RISULTATI ATTESI

ATTUATORI

BENEFICIARI

TEMPI

COSTI

COMPONENTI

- Maggiore consapevolezza delle proprie radici, amore e rispetto.- Sistematizzazione e trasmissione della nostra storia.

- Privati (scuole e associazioni)

- Cittadinanza

1 anno per la formazione (3-4 mesi per corso di formazione più aggiornamenti mensili o stagionali)

Da definire.

Angelo Gianfrate; Nicola Blonda; Vittorino Smaltino; Marco Ranieri; Antonio Lillo Tarì.

8 VOTI

IDEA S2TRASMISSIONE DELLE CULTURE

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 80: VISIONI RURALI

IDEA E1

PRIMA PARTE- Formazione e informazione del tessuto dei coltivatori diretti attraverso studio associato di consulenza (agronomi e altri esperti). Consulenza gratuita per i primi due anni di start-up- Ricerca e monitoraggio: dieci borse-studio annue per giovani disoccupati locali come collaboratori a progetto dello studio di consulenza. Il team (consulenti più collaboratori) attivano una ricerca sul campo di recupero dei prodotti autoctoni e curano sistemi di qualità (discipline e regolamenti)- Creazione documentario e pubblicazioneSECONDA PARTE- Creazione marchio d’area: VALLE D’ITRIA- Marketing su marchio: - Documentario; -Rassegna Culturale; - Piattaforme Web- Mercato Km0 con prodotti della filiera nata e crescita nei due anni di accompagnamento

ATTIVITA’ PREVISTE

RISULTATI ATTESI

ATTUATORI

BENEFICIARI

TEMPI

COSTI

COMPONENTI

- Recupero “tessuto” agricolo- Recupero Colture Autoctone- Occupazione giovanile- Marchio d’Area e Marketing del sistema agricolo

- Agricoltori- Giovani- Donne

3 anni

135.000 euro

Gianfranco Baccaro; Angelo Sisto; Donato Ancona; Vito Pinto; Anna Neglia.14 VOTI

CATTEDRE AMBULANTI IN VALLE D’ITRIA

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 81: VISIONI RURALI

2° Tempo Scenario Workshop, 13 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 80

GRUPPO ECONOMIASviluppo delle Idee

- Realizzazione scuola privata per Manager turistici. (8 mesi).- Realizzazione scuola per formazione privata per arte e spettacolo; stage (8 mesi); Master (1 Anno).- SCUOLA PER IL TURISMORicerca sedi per le scuole e dieci professori. 8 mesi di lezione e pratica per ragazzi da 16 anni in su. 1 anno per formare delle figure professionali quali: guide turistiche, manager turistici, operatori di accoglienza, venditori di prodotti tipici, coordinatori, accompagnatori ecologici, animatori (2 anni)- Realizzazione chioschi informativi e vendita nelle sedi dislocate nei B&B e agriturismi esistenti e asso-ciati e collaboranti- Realizzazione infrastrutture, piste ciclabili, passeggiate attrezzate in campi e boschi dai B&B collabo-ranti- Organizzazione di sagre nelle contrade con funzione di animazione territoriale (10 in estate e 4 in inverno)- N° 24 rappresentazioni teatrali nell’arco dell’anno per bambini e per adulti, privilegiando gli spettacoli di nicchia- N°24 concerti musicali di ogni genere: classica, moderna, jazz. Selezione degli spettacoli estivi e invernali a secondo delle strutture a disposizione- N°12 mostre e rassegne anche nelle contrade (jazzili) fotografiche, video e pittura.- Sensibilizzazione per la formazione nell’arte e nello spettacolo- Creazione di competenze- Compagnie locali non solo in vernacolo (classico –contemporaneo – balletto moderno)

ATTIVITA’ PREVISTE

RISULTATI ATTESI

ATTUATORI

BENEFICIARI

TEMPI

COSTI

COMPONENTI

- Incremento turistico, aumento dell’economia interna, aumento dei tassi occupazionali, miglioramen-to della qualità della vita, alta formazione.

- Enti locali, Pro Loco e altre associazioni, scuole private.

- Cittadini - turisti - ambiente

2 Anni

540.000 euro 60.000 per scuola turistica (spese +guadagni); 100.000 per infrastrutture (piste ciclabili, chioschi, pas-seggiate attrezzate); 80.000 per scuola d’arte; 300.000 per spettacoli stagionali.

Margherita Curri; Chiara Cifarelli. 8 VOTI

IDEA E2TURISMO CUTURA E SPETTACOLO

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 82: VISIONI RURALI

IDEA I1

- Laboratori artigiani per riattivare i vecchi mestieri- Trasferire i vecchi mestieri attraverso l’innovazione universitaria- Individuazione del luogo fisico dove innescare un progetto-pilata come prototipo- Attività di formazione e informazione rivolte alle scuole e alle pubbliche amministrazioni

ATTIVITA’ PREVISTE

RISULTATI ATTESI

ATTUATORI

BENEFICIARI

TEMPI

COSTI

COMPONENTI

- Creazione di un polo laboratorio- Riduzione inquinamento- Ricaduta sul paesaggio rurale- Creazione di economie

- Liberi professionisti- Artigiani- Associazioni- Cittadini

- Start-up 3/6 mesi- Attivazione 6 mesi

- 10% attività banca del tempo (start-up)- Per Laboratori euro 50.000 (didattica docenza)- Per prototipo 200.000 euro

Aurelio Sculto; Elsa Lastilla; Francesca Saccarola; Luisa Recchia; Martino Corsi.

14 VOTI

L’ALTROTRULLO (bio)

- Associazione (primari)- Amministrazione pubblica- Scuola-Univerità Pubblica e Privata

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 83: VISIONI RURALI

2° Tempo Scenario Workshop, 13 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 82

GRUPPO INNOVAZIONESviluppo delle Idee

- Verifica Scenario Zero (fabbisogno)- Valutazione d’impatto ambientale- Individuazione delle tecnologie da attuare- Attuazione nel progetto prototipo

ATTIVITA’ PREVISTE

RISULTATI ATTESI

ATTUATORI

BENEFICIARI

TEMPI

COSTI

COMPONENTI

- Brevetti tecnologici DOC- Commercializzazione dei risultati (enti di ricerca)- Pubblicazione e diffusione dei risultati

- Laboratori dell’altrotrullo (bio)

- Il progetto l’altrotrullo- Associazioni- Cittadini

3/6 mesi

30.000 Principi Attivi

Aurelio Sculto; Elsa Lastilla; Francesca Saccarola; Luisa Recchia; Martino Corsi

11 VOTI

IDEA I2LOCOROTONDO ENERGETICAMENTE SOSTENIBILE

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 84: VISIONI RURALI

IDEA A1

- Gestione Superfici VignetiATTIVITA’ PREVISTE

RISULTATI ATTESI

ATTUATORI

BENEFICIARI

TEMPI

COSTI

COMPONENTI

- Riduzione costi- Km0- rivalutazione- Economia sociale e territoriale

- Agricoltori- Operatori economici

- Consumatori- Viticoltori

2 Anni

0 euro

Donato Palmisano; Nives Pesce; Ciccio Conte; Carmelo Cito; Domenico Bufano, Raffele Demitri.

19 VOTI

PROGETTO AGRICOLO GENERALE. PAG protocollo zero(Progetto Adozione Vigneti)

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 85: VISIONI RURALI

2° Tempo Scenario Workshop, 13 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 84

GRUPPO AMBIENTESviluppo delle Idee

- Conoscenza, recupero del patrimonio territoriale- Destinazione di strutture recuperate per attività di formazione, di consulenza tecnico-pratica, con utilizzo di risorse umane presenti sul territorio (anziani , artigiani , associazioni).

ATTIVITA’ PREVISTE

RISULTATI ATTESI

ATTUATORI

BENEFICIARI

TEMPI

COSTI

COMPONENTI

- Maggiore conoscenza, rispetto,valorizzazione e promozione del territorio- Migliore qualità della vita (ambientale economica e sociale)- Autonomia energetica- Autonomia servizi

- Enti Pubblici e privati- Associazioni e cittadini

- Comunità locale e non

5 Anni ( 1° conoscenza; 2° formazione; 3° recupero; 4° promozione; 5° esecuzione protocollo di settore: proto-collo zero.)

2.000.000 euro

Angelo Sisto; Nicola Blonda; Vittorino Smaltino; Marco Ranieri; Antonio Lillo Tarì.

10 VOTI

IDEA A2MEMORIA FUTURA

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

Page 86: VISIONI RURALI

Dopo la redazione degli otto progetti collettivi su otto fogli A0, questi ven-gono esposti nella plenaria finale. Ogni progetto viene raccontato a tutti i parte-cipanti da un esponente del sottogrup-po che lo ha proposto e redatto. Ogni partecipante ha a disposizione 6 voti, per eleggere le IDEE, può concentrarli o distribuirli liberamente.L’unica REGOLA: NON è possibile votare la PROPRIA IDEA.

Successivamente alla votazione, oltre ai saluti e ai ringraziamenti, viene dai partecipanti la richiesta di approfondire alcuni progetti, nell’intento di non spre-care il lavoro fatto in questi due giorni e con l’entusiasmo di portare avanti delle buone idee per il territorio. A tal fine i partecipanti propongono di incontrarsi nelle settimane successive in maniera autogestita, con l’ appoggio logistico e organizzativo del “Tre Ruote Ebbro”, e di indicare un referente per ogni progetto.

Page 87: VISIONI RURALI

2° Tempo Scenario Workshop, 13 Dicembre 2009, Locorotondo (Ba) 86

ECONOMIASoluzioni Individuali

SOCIETA’Soluzioni Collettive

INNOVAZIONESoluzioni Tecnologiche

AMBIENTESoluzioni Tradizionali

PRESENTAZIONE delle IDEE e VOTAZIONESessione Plenaria

E1S2

E2 I2

A2

I1

A1

S1

Page 88: VISIONI RURALI

L’elemento centrale dell’intero percorso è racchiuso nel paesaggio, in quanto sostanza sinergica che tiene insieme i diversi aspetti.I processi di trasformazione e di modernizzazione hanno reso il paesaggio estremamente vulnera-bile ed una delle cause della sua consueta sensibilità è la subordinazione della campagna alla città, o al paese come nel nostro caso. La città ha prevalso sulla campagna determinando uno squilibrio in termini territoriali, soprattutto per quanto riguarda l’edificazione di nuove costruzioni residenzia-li sulle frange, tale da aumentare in maniera esponenziale questi cambiamenti e riversare parti di contrada da zone rurali a periurbano, a volte producendo una spersonalizzazione del luogo, facen-dolo divenire quasi periferico e frammentato.Il concetto di subordinazione della campagna alla città, durante l’intero percorso partecipato, è emerso sia in termini valoriali, ovvero gli aspetti che connotano positivamente le aree rurali, sia in termini di carenze, ovvero gli elementi che inficiano il vivere in campagna.Nello specifico nei cinque “IncontridiContrada” sono emerse quattro categorie di valori e cinque categorie di bisogni, quest’ultimi sono in parte ambivalenti con gli aspetti valoriali ed in parte tro-vano soluzione nelle idee sviluppate durante lo “ScenarioWorkshop”.La discussione sugli aspetti valoriali ha evidenziato come “abitare la campagna” e nello specifico un territorio peculiare come quello di Locorotondo, significa promuovere forme innovative e al-ternative di gestione del territorio, rintracciabili negli aspetti strutturali dell’abitato, attraverso un continuo e costante scambio con nuove tecniche e tecnologie. Ciò che è emerso in maniera pre-ponderante, durante l’analisi dei caratteri positivi del vivere nella propria contrada, è la necessità, collettivamente condivisa, di valorizzare le pratiche tradizionali in quanto strumento identitario e promotore di sviluppo. Tuttavia tali aspetti rimangono come elementi di sfondo nel momento in cui si affrontano i problemi e le carenze strutturali e relazionali propri della campagna, ovvero non divengono elementi da cui trarre possibili soluzioni1. Questi aspetti hanno posto l’attenzione su temi di natura strutturale che considerano il paesaggio da un punto di vista ambientale, architettonico e qualitativo, senza tralasciare l’aspetto socio-an-tropico di questa particolare comunità. Infatti, durante gli incontri, le riflessioni hanno svincolato gli aspetti valoriali (che si connotano come caratteri tradizionali) da una consueta accezione statica

1. Gli aspetti valoriali fanno riferimento alla qualità della vita che la nostra campagna offre, alla coesione sociale rappresentata dal mutuo soccorso e dalla reciprocità; alla tradizione locale e al patrimonio storico architettonico e ambientale.

Page 89: VISIONI RURALI

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CONCLUSIONI

verso una dinamica, individuando dei possibili strumenti di applicazione volti ad un miglioramento della qualità della vita. Dai colloqui sono emersi in particolare tre piani d’azione:

- Miglioramento della qualità dell’abitare, grazie all’individuazione di strategie atte a ottimiz-zare le condizioni abitative attuali, ripristinando, in accordo con le nuove tecnologie energetiche ed eco-sostenibili, i sistemi tradizionali di gestione del territorio come ad esempio la raccolta delle acque, e il ripristino di unità abitative dismesse e/o abbandonate.

- Valorizzazione del patrimonio territoriale, attraverso la conoscenza capillare dell’architettura in pietra a secco presente sul territorio e la stesura di un prontuario per la definizione sostenibile di linee di sviluppo del territorio.

- Riscoperta del paesaggio, inteso come testimonianza di identità, convinti che il manufatto architettonico si configuri come organismo vivo, interagente con abitante e ambiente circostante, unità fondamentale del complesso tessuto urbano, sensibile al depauperamento delle risorse e dei valori culturali del territorio che lo ospita, e pertanto elemento da tutelare, valorizzare e soprattutto da promuovere nelle coscienze delle comunità che li abitano e li vivono.

Page 90: VISIONI RURALI

Come già accennato nelle pagine precedenti, alcuni aspetti, come il paesaggio, compaiono in en-trambe le categorie in quanto rappresentano valori simbolici e potenziali caratteri di sviluppo, ma a causa di un cronico stato di abbandono si riducono a meri elementi paesaggistici svuotati dalle loro intrinseche qualità1. Lo stato in cui versa la campagna locorotondese si caratterizza da un elevato stato di degrado e da mancanze strutturali, in parte determinate dalle peculiarità del territorio (un abitato frammentato e sparso, con vincoli ambientali) e in parte da procedure pianificatorie poco idonee e sinergiche: dall’insufficiente gestione dei rifiuti all’assenza di un piano di salvaguardia dei trulli, dalla carenza di servizi di prima urbanizzazione all’inadeguatezza della regolamentazione del sistema agricolo esistente.L’approccio che ha caratterizzato la prima parte del processo partecipato VISIONI RURALI é l’espres-sione di due fenomeni rilevanti, l’invecchiamento della popolazione e la scarsa partecipazione gio-vanile alla vita di comunità. Questi fenomeni spiegano infatti la consueta tendenza a considerare l’ente pubblico come unico soggetto capace di adottare strumenti di pianificazione e di ridurre il divario tra il centro e la campagna. La risoluzione dei problemi è considerata appannaggio degli amministratori, che operano secondo una logica assistenzialista, mentre il ruolo del cittadino è relegato alla mera individuazione di carenze da colmare. Ad una prima analisi sembra che ogni tentativo e iniziativa riguardante l’investimento di risorse ed energie in beni collettivi, rimanga fuori dall’orizzonte delle proprie volontà e possibilità.È tuttavia necessario evidenziare che gli “Incontri di Contrada” non avevano l’obiettivo di immagi-nare soluzioni, ma solo di individuare le risorse e i problemi, presenti in un determinato territorio, anche se la modalità di gestione dell’incontro era indirizzata alla partecipazione completa dei cit-tadini, quindi senza una precisa distinzione fra individuazione dei problemi e soluzioni degli stessi. Inoltre i risultati sono stati utilizzati per la stesura dello “Scenario0” 2 e per mostrare lo stato attuale della campagna ai partecipanti dello “Scenario Workshop”. Questa fase del processo ha avuto come obiettivo l’individuazione di possibili idee progettuali, invi-tando gli attori a interrogarsi su obiettivi da realizzare e su concrete modalità di azione da mettere

1. I bisogni fanno riferimento alle seguenti categorie: patrimonio storico – architettonico, servizi di urbanizzazione primaria, siste-ma agricolo attuale, sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, paesaggio.2. Condizione attuale di quattro specifiche aree: risorse dello sviluppo locale, valorizzazione delle risorse naturali e beni storici, qualità della vita e servizi, governo e promozione del territorio.

Page 91: VISIONI RURALI

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in campo. Il Workshop ha avuto esiti positivi da un punto di vista della partecipazione con notevoli presenze di amministratori, tecnici, cittadini e operatori economici. La sinergia tra le quattro cate-gorie ha consentito la stesura di ben otto progetti riconducibili a quattro aree tematiche: ambiente, economia, società e innovazione. Il tema centrale è stato quello della sostenibilità declinato nei quattro ambiti: ambientale - innova-tivo, con particolare riferimento a studi di fattibilità per l’attivazione di sistemi di prima urbanizza-zione di tipo alternativo, come il progetto “Locorotondo energeticamente sostenibile”; economi-co-agricolo, attraverso la valorizzazione dell’ambiente paesaggistico, sia per i manufatti in pietra a secco, sia per la proprietà fondiaria, attraverso forme inedite, come i progetti “PAG protocollo zero”, “Memoria futura” , “L’Altro trullo” e “Cattedre ambulanti in Valle d’Itria”; sociale, attraverso la valoriz-zazione del capitale sociale e della tradizione, come i progetti “Reti e territorio: azioni responsabili” e “Trasmissione delle culture”.Il risultato finale offerto è uno scenario strategico per uno sviluppo fondato sulla qualità dell’am-biente e del paesaggio e sulle buone pratiche necessarie a realizzarlo, infatti sono state rappresen-tate e analizzate sia le qualità identitarie e i valori da esaltare per produrre nuova ricchezza all’inse-gna della sostenibilità, sia le criticità e il degrado cui li ha sottoposti un modello di sviluppo poco attento ai valori patrimoniali. In sintesi il progetto “VISIONI RURALI” ha individuato delle azioni all’interno di quattro settori:

- Socio-culturale: attivare o intensificare i rapporti città e campagna, sviluppare nuove forme di turismo sociale e culturale, conservare l’identità culturale del mondo agricolo tutelandone le tradizioni;

- Ambientale: salvaguardare il territorio attraverso la migliore utilizzazione del patrimonio rura-le, conservare il paesaggio, tutelare l’ambiente e recuperare l’edilizia rurale;

- Occupazionale: sviluppare attività complementari all’attività agricola per contenere l’esodo delle popolazioni più giovani e creare nuove opportunità di lavoro nei territori rurali;

- Politico: utilizzare i risultati raggiunti all’interno delle politiche di sviluppo locale.In conclusione, il percorso ha stimolato la partecipazione dei soggetti verso altri canali di sviluppo socio territoriale, come la presentazione di alcune idee a bandi pubblici, tra cui “Bollenti Spiriti”, e la promozione delle stesse all’interno delle linee programmatiche del Gal Valle D’Itria, Pug – Locoro-tondo e del neo nato Ecomuseo.

CONCLUSIONI

Page 92: VISIONI RURALI

II^ FASEDISEGNI INDIVIDUALI21 Aprile 2010, Scuola “Giuseppe Guarella”

III^ FASEDISEGNI DI GRUPPO

4 Maggio 2010, Scuola “Giuseppe Guarella”

IV^ FASESCELTE COLLETTIVE

5 Maggio 2010, Scuola “Giuseppe Guarella”

V^ FASESOPRALLUOGO - DIVISIONE IN 6 AREE

18 Maggio 2010, C.da Grofoleo, sede “Tre Ruote Ebbro”

VI^ FASEDISEGNO COLLETTIVO - SCELTA DEL NOME

25 Maggio 2010, Scuola “Giuseppe Guarella”

I^ FASEVISITA GUIDATA - FOCUS GROUP

20 Aprile 2010, C.da Grofoleo, sede “Tre Ruote Ebbro”

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PASSEGGIATE DI CONTRADA20 Aprile - 25 Maggio 2010

Page 94: VISIONI RURALI

Cosa sono le PASSEGGIATE DI CONTRADA?

Dal 20 aprile al 25 maggio si è svolto il laboratorio di progettazione partecipata “VISIONI RURALI- Passeggiate di Contrada” presso la scuola primaria “Giuseppe Guarella”, con il coinvolgimento degli alunni delle classi 4^D e 4^E.L’intento è stato quello di promuovere e diffondere un metodo diverso di progettazione dove i protagonisti sono i bambini, in quanto portatori di interessi, esperienze ed idee fondamentali per la pianificazioni di uno spazio di loro utilizzo.A tal fine è stata utilizzata la tecnica del Planning for Real apportando delle parziali modifiche funzionali al contesto di riferimento. Questa tecnica è un gioco di simulazione che stimola la discussione in un luogo po-nendo le persone di fronte alla rappresentazione evocativa del problema.Il punto di partenza è infatti la costruzione di un modello di tridimensionale che sia rappresentativo della realtà locale dove è localizzato l’oggetto da progettare al fine di mostrare ai cittadini che intervengono i loro bisogni e sollecitarne il contributo su iniziative di tipo progettuale.Questa tecnica è ormai affermata come strumento utile a progettare uno spazio ben determinato insieme a un gruppo di cittadini, specie se trattasi di bambiniNel nostro caso abbiamo dovuto integrare in alcuni passaggi il Planning for Real con altre tecniche di parteci-pazione date le circostanze iniziali, e cioè : l’elevato numero di bambini che partecipavano al laboratorio (due classi quarte, circa 45 alunni); e il numero ristretto di incontri a disposizione: solo 6 incontri di circa quattro ore l’uno. Il percorso di progettazione che ne è risultato è quindi da intendere come un percorso collettivo di scelte democratiche oltre che come percorso progettuale di trasformazione di uno spazio. Non a caso ci si è serviti di un brain storming iniziale, di una serie di focus group interni ai gruppi di lavoro (spontanei), ma anche di

Page 95: VISIONI RURALI

Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

VISIONI RURALI - Passeggiate di ContradaINTRODUZIONEObiettivi

ragionamenti collettivi, guidati dagli operatori, sulla economicità degli spazi e sulla ragionevolezza delle scelte (fatti tutti insieme davanti al modellino finale) e addirittura di vere e proprie votazioni collettive e su delle scelte essenziali ( delicata e a versi drammatica quella sulla possibilità o meno di mettere una piscina).Le “passeggiate di contrada” si sono svolte in contrada Grofoleo, un’area di particolare interesse storico-architettonico. La scelta è ricaduta su tale sito per tre motivi: il primo di tipo archeologico, infatti da alcune “ricognizioni in superficie” contrada Grofoleo, congiuntamente alla zona dei terrazzamenti, risulta essere il primo insediamento abitativo di Locorotondo; il secondo di tipo ambientale, perché l’area in questione con-serva ancora i caratteri tipici dei paesaggi della Valle d’Itria, con diversi complessi masserizi, aree boschive e terreni coltivati; il terzo motivo riguarda la sostenibilità del laboratorio, infatti l’area destinata alla proget-tazione ricade nel terreno di pertinenza dell’immobile in locazione all’Associazione Culturale del “Tre Ruote Ebbro”.Al fine di non disperdere il lavoro e soprattutto per non deludere le aspettative dei partecipanti l’Associa-zione ha messo a disposizione parte del suo spazio in modo da realizzare effettivamente quanto emerso. A tal proposito è stata siglata una lettere d’intenti con gli alunni delle classi 4^D e 4^E della Scuola primaria “Giuseppe Guarella”, in cui entrambe la parti si impegnano a rispettare e realizzare il progetto NATURAL PARK senza stravolgere il patrimonio ambientale esistente.Le “passeggiate di contrada” hanno permesso agli alunni di conseguire delle specifiche conoscenze, quali: • ampliamento della propria coscienza critica nei confronti dell’ambiente;• saper reinterpretare un luogo con caratteristiche storico e ambientali; • saper progettare uno scenario futuro del luogo visitato secondo le visioni e le percezioni dei bambini.

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Visita guidata al sito di progettazione:• visita naturalistica nel bosco per conoscere la macchia mediterranea;• visita storico – archeologica: cenni morfologici e storici dell’insediamento di c.da Grofoleo, sviluppo del centro urbano di Locorotondo, differenza architettonica e storica tra centro urbano e zona rurale.

In questa prima fase facilitatori e bambini hanno immaginato le possibili trasforma-zioni del luogo partendo dai valori identita-ri, ovvero l’aspetto naturalistico e paesaggi-stico come valore fondante, come capacità di prevedere minute trasformazioni che valorizzino l’identità. Questo non significa trasformare poco o non trasformare, ma porre l’attenzione su alcuni rischi ambien-tali e paesaggistici, al fine di salvaguardare il territorio e riconoscere l’impatto ambien-tale che ogni azione potrebbe produrre. L’intento è stato quello di comunicare che anche un parco, un giardino sono oggetto di un pensiero di “rigenerazione” , soprat-tutto in territori con forte connotazione rurale. Dopo aver trasmesso agli alunni nozioni ambientali e storico – archeologiche si è avviata la fase di progettazione partecipa-ta. Seduti a terra in un grande cerchio sono stati forniti 3 cartoncini di colori differenti e sono state poste le seguenti domande: 1° cartoncino verde: PERCEZIONICosa più ti piace in questo luogo?2° cartoncino bianco: RISCHICosa non vorresti in questo luogo?3° cartoncino rosa: SOGNICosa vorresti che diventasse questo luo-go?

Visita Guidata e Focus Group

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

VISIONI RURALI - Passeggiate di ContradaI^ FASE

PERCEZIONIIl VerdeIl Verde e i RepertiCaccia Lepre e Schiuma d’InsettoPiante del territorioFarfalleSilenzioGli Odori delle PianteGli Odori del BoscoCamminare dove vuoiLibertà di pensieroSenza cartacceLe parole del boscoSuoniVento sonoro

RISCHIIndustrieBruciare, sporcare il BoscoCase e CartacceCalpestareInquinareIncendiareStrappare la NaturaCacciaPotare gli AlberiAbbattere gli AlberiVendere il BoscoGrandi CostruzioniDistruggere l’AmbienteModificarlo

PERCEZIONI - RISCHI

PERCEZIONI RISCHI

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SOGNI

1) MANGIARE-LEGGERE-RIFUGIARSIUn Rifugio• Campeggio “Culturistico”, anche nel Bosco• Spazio Lettura• Area Pic-Nic nella Natura• Una Casa da abitare che già esiste• Case di pietra piccole•

2) AGRICOLTURA NATURALE IN CAMBIA-MENTO

Zona Protetta e curata, come aiuola• Molte Piante da conoscere e passaggi •

segreti tra le pianteGiardino Fiorito protetto• Innaffiare ogni volta i fiori• Campo Agricolo• Orto Biologico- Casetta attrezzi- Bambini •

AgricoltoriTanti nuovi fiori e piante che crescono da •

soliPulizia Maggiore e sempre• Nuovi Odori•

3) RISERVA OSSERVATORIOAnimali e la Natura• Lasciarlo così• Riserva Naturale Pubblica• Un posto per guardare gli animali• Visitare il luogo•

4) PARCO GIOCHI NATURALEVivere nella natura senza inquinare• Non costoso non inquinante• Parco Naturale• Parco Giochi Piccolo• Divertimento• Rilassarsi con i giochi che si possono fare •

con la natura

5) BOSCO CAMPUSIl Bosco centro – negozio non inquinan-•

te che racconta la storia del luogoBosco = Tesoro in pace• Bosco più grande• Bosco Campus per bambini• Più Verde, più gioco•

SOGNI

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni IndividualiII^ FASE

In questa seconda fase si è avviata una discussione collettiva partendo dalla rilettura delle perce-zioni, dei rischi e dei sogni individuati dagli alunni nella fase precedente. Questo brain storming ha permesso di sviluppare dei primi ragionamenti che hanno consentito un approccio critico alla progettazione. Successivamente si è consegnato loro una ortofoto dell’area da progettare su foglio A3, su cui individualmente hanno rappresentato la loro prima proposta progettuale. Il disegno è il punto di partenza di un processo collettivo: è la rappresentazione delle volontà individuali.

Brain Storming e Disegni Individuali

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Adis Sulejmani

Alessia Lomartire

Alessia Rosato

Alex Caroli

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni IndividualiII^ FASE

Angelica Pastore

Angelo Convertini

Annalia Semeraro

Antonio Semeraro

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AzraSulejmani

Catia Caroli

Christian Piccoli

Cosimo Pantaleo

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni IndividualiII^ FASE

Daniele De Vittoria

Domenico Convertini

Filippo Semeraro

Francesca Pentassuglia

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Francesco Grassi

Francesco Semeraro

Gianni Caramia

Katia Micele

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni IndividualiII^ FASE

Laura Cardone

Luana Amati

Luca Gallo

Ludovica Ditano

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Mariangela Semeraro

Marika Semeraro

Martina Conte

Martino Palmisano

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni IndividualiII^ FASE

MartinoPentassuglia

Matteo Pantaleo

Miriana Pinto

MishelSaliaj

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PamelaLisi

Riccardo Pastore

RossellaPinto

Samuele Valvo

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni IndividualiII^ FASE

SaraMarotta

Saviana Cardone

Silvia Martino

Valentina Palmisano

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La terza fase è stata quella del confronto tra i bisogni individuali di ogni bambino e del primo dimensionamento entro lo spazio dato. La formazione dei gruppi è avvenuta in maniera libera e autogestita dai bambini. Si sono formati così 8 gruppi. All’interno di ogni gruppo si è lavorato collettivamente con un facilitatore che ha gestito il processo. Il lavoro di gruppo inizia con l’esposizione a turno di ogni bambino del proprio disegno-progetto. Ogni bambino ha segnalato alla fine del proprio intervento tre scelte irrinunciabili. Tutte le scelte sono state segnante su un cartoncino. Il gruppo aveva a disposizione una ortofoto dell’area in sca-la 1:100 da trasformare dove sono stati evidenziati gli elementi architettonici e ambientali conno-tanti il luogo di progettazione: ingresso, trulli e lamie, bosco e alberi. All’interno di ogni gruppo si è iniziato un processo interno di scelte che ha portato dal disegno individuale al disegno di gruppo. Ogni gruppo ha autogestito in parte le regole che hanno porta-to alla scelta finale a seconda delle circostanze: dove i disegni individuali si rassomigliavano non si è creato conflitto tra i partecipanti e si è deciso in maniera amichevole, dove i disegni individuali contrastavano si è passati a vere e proprie votazioni di gruppo. Sull’ ortofoto è stato riportato il nome del gruppo, i nomi dei partecipanti e lo slogan del progetto. Questo ha creato affiatamento e appartenenza al progetto di gruppo. In ultimo a secondo delle scelte si è disegnato il progetto di gruppo entro lo spazio bianco sull’or-tofoto. Ad ogni gruppo è stata assegnata, attraverso un’estrazione, una lettera dell’alfabeto che ha per-messo l’identificazione del gruppo.Successivamente è stato reso noto a tutti i bambini, maestre e facilitatori, il progetto di ogni grup-po attraverso spiegazione ed affissione lungo il corridoio della scuola per permetterne visione a tutte le altre classi.

Disegni di Gruppo

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I Disegni di GruppoIII^ FASE

NOME DEL GRUPPOe

Nome dei Componenti

NOME DEL PROGETTO

ORTOFOTOArea di Progetto

scala 1:100

ORTOFOTOArea d’interesse

scala 1:2000

Base Cartografica

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NOME DEL GRUPPO:

DIVINE DISEGNATRICI

COMPONENTI DEL GRUPPO:Rossella PintoSara MarottaLuana AmatiCatia CaroliPamela Lisi

NOME DEL PROGETTO:

MAGICA NATURA

A

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni di GruppoIII^ FASE

NOME DEL GRUPPO:

NOI FANTASTICI ARCHITETTI

COMPONENTI DEL GRUPPO:Martino PalmisanoMartino PentassugliaSilvia MartinoAlessia RosatoCosimo Pantaleo

NOME DEL PROGETTO:

I DIFENSORI DELLA NATURA

B

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NOME DEL GRUPPO:

I FIVE

COMPONENTI DEL GRUPPO:Luca GalloSamuele ValvoGianni CaramiaAlex CaroliAngelica Pastore

NOME DEL PROGETTO:

BIOLOGIA E SCIENZE

C

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni di GruppoIII^ FASE

DNOME DEL GRUPPO:

I DIFENSORI DELLA NATURA

COMPONENTI DEL GRUPPO:Martina ConteMiriana PintoAngelo ConvertiniAzra SulejmaniMishel SaliajValentina Palmisano

NOME DEL PROGETTO:

L’AMBIENTE E’ UN ESSERE VIVENTE LASCIAMOLO VIVERE!

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ENOME DEL GRUPPO:

PICCOLI ARCHITETTI

COMPONENTI DEL GRUPPO:Saviana CardoneMartina ConteFilippo SemeraroDomenico ConvertiniMattia Argese

NOME DEL PROGETTO:

AMANDO UN LUOGO PUOI FARLO RICCO

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni di GruppoIII^ FASE

FNOME DEL GRUPPO:

GLI ARCHITETTI DI LOCOROTONDO

COMPONENTI DEL GRUPPO:Matteo PantaleoDaniele De VittoriaAntonio SemeraroRiccardo PastoreAdis Sulejmani

NOME DEL PROGETTO:

NATURAL PARK

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GNOME DEL GRUPPO:

I SALVATORI DEL TRE RUOTE EBBRO

COMPONENTI DEL GRUPPO:Christian PiccoliLaura CardoneFrancecso GrassiFrancesco SemeraroMarika Semeraro

NOME DEL PROGETTO:

CRESCIAMO LA NATURA COME UN BAMBINO

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

I Disegni di GruppoIII^ FASE

HNOME DEL GRUPPO:

FIVE ARCHITECTS

COMPONENTI DEL GRUPPO:Mariangela SemeraroFrancesca PentassugliaLudovica DitanoAnnalia SemeraroAlessia Lomartire

NOME DEL PROGETTO:

NOTE DI ERBA

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L’ obiettivo di questa fase è stato quello di arrivare ad un’unica soluzione spaziale.Si è proceduto con una plenaria collettiva in cui si è posto l’accento sull’importanza della soluzione condi-visa ai fini della buona riuscita del progetto e della salvaguardia del lavoro svolto, nell’intento di responsa-bilizzare i bambini. Innanzi a un modellino 3D a scala 1:100 dell’area, in cui si realizzerà il parco, si sono fatte le scelte localizza-tive delle funzioni, riportando attraverso una serie di post-it tutte le scelte dei gruppi sul modellino finale. Ogni gruppo ha potuto esprimere tre scelte. Si è diviso lo spazio di trasformazione in sei grandi zone di riferimento. Si sono confrontate le scelte prevalenti per ogni zona insieme a un rappresentante per grup-po. È stata scelta la prima e la seconda opzione più frequente per ogni zona e sono state riportate su due bandierine di colore differente: arancione scelta principale, verde scelta secondaria, come sintesi dei post-it posizionati dentro lo spazio vuoto. In questo modo si è giunti a definire in maniera condivisa la mappa delle scelte localizzative.In ultimo data una riflessione di una bambina sulla scelta collettiva di occupare una parte dell’area per la predisposizione di una piscina gonfiabile, si è proceduto a votazione tra piscina gonfiabile e area relax. La maggior parte dei bambini ha optato per l’area relax.

Scelte Collettive

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

Le Scelte CollettiveIV^ FASEPlastico delle Scelte

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In questa fase gli alunni sono stati condotti nel luogo di progettazione al fine di effettuare un so-pralluogo dettagliato, durante il quale, suddivisi in 8 gruppi di lavoro, hanno provveduto a misura-re l’area di progettazione. Si è proceduto nel seguente modo:ognuna delle 6 aree in cui è stata suddivisa la zona è stata assegnata ad un gruppo, aggiungendo due elementi spaziali fondamentali: i sentieri, ovvero i possibili percorsi di connessione tra uno spazio e l’altro, e il punto panoramico, ovvero quella porzione di aria in cui realizzare giochi pensili tra due alberi.

Pertanto gli otto gruppi hanno lavorato sulle seguenti otto aree:

1. Area recinto di fiori;2. Area pic-nic;3. Area relax;4. Area parco giochi;5. Area punto panoramico;6. Area orto biologico;7. Area ingresso bosco con mappa;8. Area percorsi;

Ogni gruppo ha analizzato lo stato attuale della propria zona, e ha immaginato il dimensionamen-to reale disegnando il perimetro della porzione di spazio.Successivamente coadiuvati dai facilitatori hanno provveduto a misurare con la bindella lo spazio effettivo, perimetrando l’area con il nastro da cantiere.Il risultato è stato la suddivisione dell’intero spazio in settori ognuno con una specifica destinazio-ne d’uso.

Rilievo e Aree

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

SopralluogoV^ FASESuddivisione in Aree

RECINTO DEI FIORI

AREA PIC NIC

ORTOBIOLOGICO

AREARELAX

INGRESSO AL BOSCO

PUNTO PANORAMICO

PARCO GIOCHI

PERCORSI

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L’ultima fase è stata dedicata alla realizza-zione del disegno collettivo. Si sono forniti i lucidi delle 8 zone in scala 1:100, in cui sono state riportate le reali misure degli spazi. Ogni gruppo ha disegnato sul proprio lucido di riferimento le funzioni prece-dentemente indicate.Terminati gli 8 disegni un rappresentante per gruppo ha incollato il proprio lavoro sul modellino 3D, generando così il dise-gno collettivo e definitivo.La definizione del nome del parco è avve-nuta tramite un brain storming collettivo, che ha permesso l’individuazione di ben 23 nomi:

Scelta del Nome

Amici del mondo

Divertilandia Lavorare per gioco

Grofoverde

Un posto favoloso

Natural Park

Locoverde Amico verde Mondoverde

Un bosco per amare

Natura per imparare

Viviamo il bosco

Un luogo per giocare e capire

Amici del bosco

Green party

Forevernatura

Bosco Fantastico

Divertibio

Cuore verde NaturalFestival

Paradisobio

Gionatura

Provobis

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

1 VOTO

DIsegno CollettivoVI^ FASE

I facilitatori hanno selezionato 8 nomi possibili da votare.Nel corridoio adiacente l’aula, è stata al-lestita un’urna dove i partecipanti hanno depositato la loro scelta, ed hanno sotto-scritto una lettera d’intenti tra le parti, in cui l’Associazione culturale “Il Tre Ruote Ebbro” si è presa carico della realizzazio-ne del parco e gli alunni di partecipare all’esecuzione di alcune funzioni da loro indicate.Terminata questa fase si è proceduto allo spoglio delle votazioni.Con 14 voti vince NATURAL PARK.

Nella settimana successiva, dal 31 mag-gio al 3 giugno è stata allestita una mo-stra raffigurante l’intero percorso.In tale occasione sono stati affissi tutti i disegni realizzati dagli alunni ed è stato presentato ai genitori il processo intra-preso, e il futuro progetto esecutivo di Natural Park, da realizzare nel mese di luglio 2010 con esperti di design e con il coinvolgimento degli alunni stessi.

Scelta del Nome e Prospettive Future

GROFOVERDE

PARADISO BIO

DIVERTILANDIA

NATURAL PARK

DIVERTIBIO

LOCOVERDE

AMICO VERDE

GIONATURA

8 VOTI

3 VOTI

14 VOTI

0 VOTI

2 VOTI

2 VOTI

7 VOTI

CON 14 VOTI VINCE.....

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Plastico

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Passeggiate di Contrada, 20 Aprile-25 Maggio 2010, Locorotondo (Ba)

Restituzione GraficaDisegno Collettivo

INGRESSOALBOSCO

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VI^ FASE

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Processi Partecipati a cura di “CITTA’ FERTILE “Gruppo tecnico orizzontale per le strategie urbane partecipate

FACILITATORI “Incontri di Contrada”:

Cirino CarluccioFrancesca CofanoFedele CongedoLivianna Curri

FACILITATORI “Scenario Workshop”

Luigi AntonazzoCirino CarluccioFedele CongedoLivianna CurriFabio Dell’Erba

FACILITATORI “Passeggiate di Contrada”Cirino CarluccioFrancesca CofanoFedele CongedoLivianna Curri

VOGLIAMO RINGRAZIARE:

Tutti i cittadini che hanno partecipatoGli alunni della 4^D e 4^EAgenzia Formativa “Ploteus”Associazione Culturale “In Campagna”Carmelo CitoFrancesco ConteFrancesco Paolo ConvertiniGioacchino Dell’aquilaRaffaele DemitriLele FizzarottiLuciano GentileAnna GianniLeonardo MansuetoAnna Neglia Giuseppe Donato PalmisanoPasquale PalmisanoMaria PalmisanoMilena PetrelliAdele QuarantaMarco RanieriFrancesca Saccarola

Un Ringraziamento Particolare a Vito Perrini

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RINGRAZIAMENTI

TESTIAnnalisa AdobatiGraziana BasileCirino Carluccio

FOTOGRAFIEAssociazione culturale Il Tre Ruote EbbroAssociazione Città Fertile – gruppo tecnico orizzontale per le strategie urbane partecipate

VIDEOMAKERLeonardo Palmisano

PROGETTO GRAFICOLivianna CurriEidolon studio grafica

COORDINAMENTO STESURA REPORTAnnalisa AdobatiGraziana Basile

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