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INFO ASSOCIAZIONE CITTADINI DI TORRE BOLDONE CITTADINI DI TORRE BOLDONE GIUGNO 2016 VINTA ANCHE IN APPELLO LA CAUSA PER IL RIMBORSO DELL'IVA SULLA TARIFFA RIFIUTI inviate una semplice mail, con la richiesta di rimborso dell'iva, a [email protected] allegando copia delle faure relative agli anni 2011 e 2012; ricordate di indicare le vostre coordinate bancarie per ricevere il bonifico con la restituzione dell'iva Grazie alle iniziative giudiziarie del nostro gruppo (e non certo grazie alla colpevole inerzia del comune), ricordiamo che è possibile oenere il rimborso dell'iva pagata sulla tariffa rifiuti per gli anni 2011 e 2012. Ecco come fare: IL COMUNE VI FA PAGARE LE TASSE, NOI VE LE FACCIAMO RESTITUIRE IL GRUPPO DI MAGGIORAN- ZA, NEL CONSIGLIO CO- MUNALE DEL 29/4/2016, HA ADDIRITTURA RIFIUTATO DI DISCUTERE LA NOSTRA PROPOSTA DI INTERVENIRE PRESSO L'IMPRESA SANGAL- LI PER OTTENERE L'AUTO- MATICO RIMBORSO DELL'I- VA SULLA TARIFFA RIFIUTI A TUTTI I CITTADINI, SENZA OBBLIGARLI A FORMULARE APPOSITA RICHIESTA. QUINDI, NON SOLO IL CO- MUNE NON HA MOSSO UN DITO QUANDO L'IMPRE- SA CI FACEVA PAGARE IN- DEBITAMENTE L'IVA, MA CONTINUA A NON VOLERE FARE NULLA PER AIUTARE I CITTADINI A RECUPERARE QUELLO CHE LORO SPETTA. L'UNICO AIUTO I CITTADI- NI L'HANNO AVUTO DAL NOSTRO GRUPPO, CHE SI E' SOBBARCATO L'ONERE DI FAR CAUSA ALL'IMPRESA PER COSTRINGERLA A RICO- NOSCERE I NOSTRI DIRITTI. Non paga di tale compor- tamento, la maggioranza fornisce anche informa- zioni scorree e maliziose. Nell'ultimo numero del notizia- rio comunale si ricorda che il comune ha informato i ciadini della possibilità di recuperare LA MAGGIORANZA RIFIUTA LA DISCUSSIONE

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INFO ASSOCIAZIONE

CITTADINIDI TORRE BOLDONECITTADINIDI TORRE BOLDONE

GIUGNO 2016

VINTA ANCHE IN APPELLO LA CAUSA PER IL RIMBORSO DELL'IVA SULLA TARIFFA RIFIUTI

inviate una semplice mail, con la richiesta di rimborso dell'iva, a [email protected] allegando copia delle fatture relative agli anni 2011 e 2012; ricordate di indicare le vostre coordinate bancarie per ricevere il bonifico con la restituzione dell'iva

Grazie alle iniziative giudiziarie del nostro gruppo (e non certo grazie alla colpevole inerzia del comune), ricordiamo che è possibile ottenere il rimborso dell'iva pagata sulla tariffa rifiuti per gli anni 2011 e 2012. Ecco come fare:

IL COMUNE VI FA PAGARE LE TASSE, NOI VE LE FACCIAMO RESTITUIRE

IL GRUPPO DI MAGGIORAN-ZA, NEL CONSIGLIO CO-MUNALE DEL 29/4/2016, HA ADDIRITTURA RIFIUTATO DI DISCUTERE LA NOSTRA PROPOSTA DI INTERVENIRE PRESSO L'IMPRESA SANGAL-LI PER OTTENERE L'AUTO-MATICO RIMBORSO DELL'I-VA SULLA TARIFFA RIFIUTI A TUTTI I CITTADINI, SENZA OBBLIGARLI A FORMULARE APPOSITA RICHIESTA.QUINDI, NON SOLO IL CO-MUNE NON HA MOSSO UN

DITO QUANDO L'IMPRE-SA CI FACEVA PAGARE IN-DEBITAMENTE L'IVA, MA CONTINUA A NON VOLERE FARE NULLA PER AIUTARE I CITTADINI A RECUPERARE QUELLO CHE LORO SPETTA. L'UNICO AIUTO I CITTADI-NI L'HANNO AVUTO DAL NOSTRO GRUPPO, CHE SI E' SOBBARCATO L'ONERE DI FAR CAUSA ALL'IMPRESA PER COSTRINGERLA A RICO-NOSCERE I NOSTRI DIRITTI.

Non paga di tale compor-tamento, la maggioranza fornisce anche informa-zioni scorrette e maliziose.Nell'ultimo numero del notizia-rio comunale si ricorda che il comune ha informato i cittadini della possibilità di recuperare

LA MAGGIORANZA RIFIUTA LA DISCUSSIONE

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L'abolizione del prelievo fisca-le sulla prima casa ha compor-tato, in generale, un incremen-to dei trasferimenti dello Stato a copertura delle conseguenti minori risorse degli enti locali. Teoricamente il nostro comune non avrebbe dovuto beneficiar-ne, in quanto aveva già lo scor-so anno escluso l'imposizione della Tasi sulla prima casa, a fronte di un raddoppio dell'a-liquota dell'addizionale irpef, da noi peraltro criticata perché

creava un squilibrio di contri-buzione fiscale tra patrimonio e reddito. La “bontà” dello Stato non ha tuttavia dimenti-cato quei comuni che, come il nostro, avevano abolito, ante litteram, l'imposizione fiscale sulla prima casa, riconoscen-do anche a questi un “bonus”. Logica avrebbe voluto che que-sta maggior disponibilità eco-nomica da parte dello Stato si traducesse, in sede locale, in una diminuzione della pres-

sione fiscale, che, non potendo operare, nel nostro caso, sulla prima casa, perché la stessa ne era già esente, avrebbe potuto consentire un alleggerimen-to della pressione fiscale sui redditi, con la diminuzione dell'aliquota prevista per l'ad-dizionale irpef: così invece non è successo. L'aliquota irpef è rimasta, per scelta del nostro comune, la stessa, nella misura massima possibile. Ciò signifi-ca che, sul nostro territorio, la decisione statale di esentare dall'imposizione fiscale la pri-ma casa non si è trasformata in nessun beneficio per i nostri concittadini, che continueran-no a pagare l'addizionale irpef al massimo livello dello 0,8%. Ospitiamo, sull’argomento, una lettera inviata al nostro sindaco da un cittadino di Tor-re Boldone (che ci ha chiesto di apparire col solo suo nome) ed a noi inoltrata per conoscenza, alla quale non è stata data alcu-na risposta.

TASSE, IMPOSTE & TRIBUTI“Torre Boldone, 10/01/2016

Dott. Sessa, Le scrivo per esprimere, sia a nome mio che di molti altri pensionati di Torre Boldone, la nostra disapprovazione, nonché stupore, nel vedere applicata la nuova addizionale irpef pari allo 0,8% (il massimo consentito!!!) approvata dal suo consiglio comunale nel 2015, che ci colpisce ancora nel nostro già tartassato reddito da pensione, oltre a non godere da anni di nessun adeguamento, ora dobbiamo subire un altro ridimensionamento delle nostre pensioni, privilegiando sia i proprietari di immobili che i redditi alti, se questa è equità!!! Le rammento che grazie alle nostre pensioni riusciamo a sostenere i nostri figli e nipoti, dove anche 5/10 euro al mese di irpef in più diventano importanti.La ringrazio della Sua attenzione.

Bruno”

Nel giugno del 2010 avevamo sollecitato la giunta a collaborare con l'Agenzia delle Entrate per l'individuazione di eventuali evasori fisca-li, facendo presente che non solo il comune avrebbe così adempiuto ad un dovere civico, ma avrebbe altresì ottenuto dei benefici economi-ci, in quanto la normativa prevedeva (e prevede) che una consistente percentuale di quanto recuperato dall'evasione fiscale sarebbe stata versata al comune. Nel novembre dello stesso anno, seguendo la nostra richiesta, la giun-ta deliberava una convenzione con l'Agenzia delle Entrate, avente appunto ad oggetto il trasferimento di informazioni dal comune allo Stato al fine di individuare gli evasori fiscali.A distanza di cinque anni, nel novembre del 2015, abbiamo chiesto quali risultati avesse prodotto la collaborazione tra comune e Stato e, con grande sorpresa, abbiamo appreso che il nostro comune non ha fatto assolutamente nulla!!!

Sull’ultimo numero del notiziario comunale l’amministra-zione annuncia con orgoglio che la pressione fiscale del 2015 è diminuita rispetto a quella del 2014. La notizia è però incompleta. Infatti, tacciono pudicamente i nostri am-ministratori che la pressione fiscale è invece aumentata rispetto all’anno 2013! (+ 6.34% per la pressione finanzia-ria e ben 28,23% per il prelievo tributario pro capite).Come al solito i nostri amministratori forniscono (quando lo fanno) un’informazione “addomesticata”, tesa a far ap-parire quello che in realtà non è. Quando la notizia non è loro gradita non dicono nulla, quando ne parlano danno informazioni incomplete e fuorvianti.

LA BUFALA DELLA DIMINUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE

l'iva (tra l'altro con indicazioni errate, perché per l'anno 2008 l'iva non fu versata all'impresa Sangalli ma ad altra società, poi fallita), lasciando così intendere che l'azione giudiziaria del no-stro gruppo sarebbe stata super-flua e dettata solo da spirito di protagonismo. Non si dice, diso-nestamente, che l'impresa San-galli è giunta alla determinazio-ne di rimborsare l'iva, a richiesta dei cittadini, solo dopo che noi abbiamo vinto la causa in primo grado, né che il suggerimento di informare ufficialmente i citta-dini di tale possibilità è venuto dal nostro gruppo. Ed in ultimo, perché il rimborso dovrebbe es-sere richiesto nella misura fissa di euro 13,82? Insomma, un'in-formazione che è un cumulo di errori e di malizia.

Vergognosa inerzia del nostro comune sul fronte della lotta all'evasione fiscale

Il comune ci scippa il bonus riconosciuto dallo Stato ai cittadini in conseguenza dell'abolizione della tassazione sulla prima casa

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Le superficiali informazioni ad effetto (“5 anni per 5 euro!”) date sul notiziario comunale ci costringono a fornire i necessari chiarimenti, che il comune vo-lutamente e vergognosamente tace.1) Nel 2011 il nostro gruppo di opposizione in consiglio comu-nale scopre fortuitamente che per quasi due anni - tra il 2006 ed il 2008 - il Comune ha fatto pagare ai cittadini, insieme con la tariffa rifiuti, un tributo, de-nominato "ambientale" (valore complessivo circa 40.000 euro per il nostro comune), che invece una norma di legge aveva can-cellato per quel periodo. Forse di ciò avrebbero dovuto accorgersi per tempo sindaco, assessori ed uffici comunali, tutti soggetti che vengono retribuiti con i nostri soldi e che sono preposti ad am-ministrarli oculatamente.2) Sollevato da noi il problema, il sindaco si impegna a scrivere alla Provincia per chiedere in restitu-zione questo tributo che - come la legge prevede - il comune le ave-

va nel frattempo versato e poter-lo quindi restituire ai cittadini. La lettera parte solo nel 2014 e solo dopo che il nostro gruppo, stan-co di aspettare la risposta della provincia che non arrivava mai, chiede al sindaco se tale lettera fosse mai stata spedita. Si scopre così che per tre anni sindaco, as-sessori e uffici comunali si erano completamente dimenticati di questa pratica, con buona pace dell'efficienza della pubblica am-ministrazione, tanto sbandierata in inutili regolamenti.3) La Provincia nega il rimborso ed il comune si paralizza: non fa più nulla, nonostante le nostre sollecitazioni.4) A questo punto non ci resta che la strada del giudizio, ovvia-mente nei confronti del comune, in quanto a lui i cittadini hanno versato il tributo contestato, che deve essere restituito. Iniziamo quindi una causa pilota, grazie alla disponibilità di un cittadino che si presta gentilmente a met-tere il suo nome, reclamando ov-viamente i poco più di 5 euro che

rappresentano il tributo ambien-tale per il solo anno 2007 pagato da quel cittadino, ma con lo sco-po, ovviamente, di affermare in-vece un principio di carattere ge-nerale che, per l'intera provincia, vale circa 9 milioni di euro, che vanno restituiti ai contribuenti.5) Il comune, citato in giudizio, invece di sostenere le ragioni del cittadino, cambia bandiera, sposa le tesi della Provincia e contrasta la richiesta di rimbor-so del tributo. Ma da che parte sta il nostro comune, da quella dei suoi amministrati o dalla parte della Provincia?6) Arriva quindi la sentenza del Giudice di Pace, che non decide nel merito, ma rinvia il proble-ma alla commissione tributaria, addossando le spese del giudi-zio (ahi, ahi, giustizia bendata!) al povero cittadino che ha osato sfidare i poteri forti.7) La vicenda però non finisce qui: convinti delle nostre ragioni proseguiremo nella battaglia a tutela dei cittadini.

LA VICENDA DEL TRIBUTO AMBIENTALE, PARI AL 5% DELLA TARIFFA RIFIUTI, INDEBITAMENTE PAGATO DAI CITTADINI

Il 9 febbraio 2016 la nostra lista ha presen-tato una proposta di delibera contro gli sprechi alimentari.Chiedevamo di aderire al progetto nato presso il Politecnico di Torino denomina-to “last minute sotto casa”, una formula di commercializzazione che consente a negozi con prodotti alimentari in ec-cedenza o in scadenza di informare con immediatezza e semplicità i cittadini a due passi dal negozio, contribuendo così concretamente ad una politica di riduzio-ne degli sprechi alimentari e quindi dei

rifiuti, con contestuale beneficio econo-mico per gli stessi utenti e commercianti.La nostra proposta è stata bocciata in consiglio comunale dal gruppo di mag-gioranza perché, a loro dire, i negozianti interpellati (in numero di tre!) non si sono dimostrati interessati all’opportunità da noi segnalata.Invece in Francia il “conseiller munici-pal” di Courbevoie, Arash Derambarsh, con le sue battaglie è riuscito a far ema-nare una legge nazionale che costringe i supermercati francesi a donare il cibo

avanzato in beneficenza.Così come in Italia, a marzo, è arrivata alla discussione della Camera una pro-posta di legge che vuole aiutare a sempli-ficare le misure per la cessione gratuita degli alimenti oltre che per la donazione e distribuzione dei prodotti farmaceutici in un’ ottica di solidarietà sociale.Nel nostro paese invece il gruppo di maggioranza, su un tema così impor-tante e vicino agli interessi dei cittadini, si è mostrato totalmente disinteressato e distaccato.

Diminuire gli sprechi alimentari? Il Comune dice NO!!!

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Anche a Torre Boldone sono ar-rivati otto ragazzi tra i 20 e i 30 anni, fuggiti dalla Nigeria e in attesa del riconoscimento dello status di rifugiati. Sono giunti grazie ad un bando della Prefet-tura sul progetto di micro-acco-glienza diffusa e di comunità al quale hanno partecipato tre coo-perative sociali (Cooperativa La Fenice, Cooperativa Il Cantiere e Associazione La Co-mune).Queste cooperative, insieme con alcune associazioni di vo-lontariato ed alcuni Enti locali, hanno co-stituito un tavolo di lavoro con l’intento di “sperimentare sul territorio un progetto di micro accoglienza diffusa e di comuni-tà, nella convinzio-ne che questa sia la strada da percorrere per individuare soluzioni di-gnitose e sostenibili ai processi di accoglienza relativi ai flussi migratori dei cittadini stranieri richiedenti protezione interna-zionale. In tal senso le realtà del

terzo settore sopracitate, dopo aver individuato alcuni alloggi messi a disposizione da privati cittadini, in diversi comuni della bassa Val Seriana, hanno formu-lato un progetto di accoglienza che hanno sottoposto alla Prefet-tura di Bergamo, progetto che è stato approvato dalla Prefettura stessa.”Il senso dell’accoglienza diffu-

sa è quello di non gravare sulle casse comunali ed evitare che i rifugiati vengano stipati in enor-mi centri di accoglienza, come era successo anche in alcuni co-muni della Bergamasca durante

l’Emergenza Nord Africa.Accogliere meno, accogliere me-glio: il modello dell’accoglienza diffusa è pensato proprio per non impattare sul territorio ed offrire una migliore possibilità di aggregazione e integrazione nel contesto in cui si arriva.Per ogni migrante la cooperativa (non il migrante!) riceverà 37,50 euro al giorno, pagati con i fondi

europei, per coprire i costi dell’accoglien-za: sono inclusi non solo vitto e alloggio, ma anche una serie di attività (corsi di italia-no, inserimento in la-vori socialmente utili, attività di volontaria-to, assistenza sanita-ria, amministrativa, accompagnamento sul territorio, ecc.) in modo che i richieden-ti asilo non gravino sulle casse del comu-

ne che li accoglie.In questo progetto di accoglien-za verranno coinvolte le associa-zioni di volontariato e i singoli cittadini che si renderanno di-sponibili.

T O R R E B O L D O N E : A R R I VAT I O T T O R I C H I E D E N T I A S I L O

A Torre Boldone sono arrivati otto richiedenti asilo, ospitati in un’abitazione privata, che vengono assistiti con i soldi della comunità europea fino a quando non otterranno il riconoscimento di rifugiati. Il Comune non dovrà spende-re un euro! Il nostro sindaco Sessa, tristemente noto per le sue posizioni anti immigra-zione, ha indetto un’assem-

blea cittadina presentando una situazione allarmistica a causa di questa accoglienza. La sala era strapiena di nostri compaesani. Con nostra gran-de sorpresa e disappunto del sindaco, tutti gli interventi, nessuno escluso, sono stati a favore dell’accoglienza e di critica all’atteggiamento del sindaco, il quale ha dovuto battere in ritirata e, per sot-

trarsi alle critiche dei cittadi-ni, ha addirittura chiuso fret-tolosamente l'assemblea dopo soli venti minuti di dibattito, nonostante ci fossero numero-se mani alzate dei presenti che chiedevano di intervenire!!! Torre Boldone ha dimostra-to di avere un’anima solidale verso chi soffre ed ha bisogno di aiuto, nonostante il suo sin-daco!

Torre Boldone è migliore del suo Sindaco!

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Da qualche settimana è ap-parso all'ingresso del nostro comune un cartello con la scritta “Benvenuti a Torre Boldone. Città del verde”.Il cartello ci ha sorpreso, perché proprio poco tempo prima avevamo presentato un'interrogazione in consi-glio comunale per aver conto di voci insistenti che circola-vano in paese circa una tra-sformazione urbanistica di una porzione del parco di via Kennedy da verde pubblico a residenziale.La risposta, generica, imba-razzata e piena di insulti per il nostro consigliere ed il no-stro gruppo, non ha però ne-gato la fondatezza delle voci

riferite. In sostanza, per fare cassa, la nostra giunta ha (non ancora ufficialmente) in programma di vendere a privati una parte del parco pubblico della Cal-varola – Via Kennedy, con-sentendo nuova edificazione residenziale. Se ciò non fos-se vero, invitiamo l'ammini-strazione a smentire chiara-mente le voci da noi raccolte; il silenzio o generiche conte-

stazioni sulla inattendibilità delle notizie che circolano in paese saranno la conferma della fondatezza delle stesse.Consigliamo quindi, almeno fino a quando non verrà data esplicita smentita da parte dell'amministrazione, di so-stituire il cartello con un altro più preciso:BENVENUTI A TOR-RE BOLDONE CITTÀ DEL VERDE VENDUTO

L’area a verde pubbli-co di via Kennedy, in località Calvarola, che la giunta intende (non ancora ufficialmente) trasformare in resi-denziale. Sull’estratto del PGT l’area è stata contornata in blu.

Città del verde venduto

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