Vincenzo Vinciguerra: L'Infiltrato

download Vincenzo Vinciguerra: L'Infiltrato

of 3

Transcript of Vincenzo Vinciguerra: L'Infiltrato

  • 7/29/2019 Vincenzo Vinciguerra: L'Infiltrato

    1/3

    L'INFILTRATO(Opera, 17 febbraio 2013)

    Siamo ancora un popolo di furbi?Se consideriamo la facilit irrisoria con il quale stato costruito il mito dell' anarchico PietroValpreda, dobbiamo dire a noi stessi che siamo un popolo di creduloni, in una parola, di fessi.

    Pietro Valpreda un anarchico che non stato riconosciuto come tale dalla Federazioneanarchica italiana, cio dal solo organismo politico in grado di esprimere un'opinione certa efondata sulla persona e sulla sua militanza fra gli anarchici.A trasformarlo nell' anarchico che tutti conosciamo sono stati quei partiti e quei movimenti disinistra che con gli anarchici nulla hanno mai avuto a che vedere, a cominciare dal Partitocomunista che, sia pure con un'iniziale prudenza, ha poi trovato conveniente eleggere PietroValpreda ad anarchico e martire.Ad un giornalista che crede in Valpreda, ho chiesto di portarmi un documento che provi l'attivitsvolta fra gli anarchici da costui prima che abbia avuto inizio l'operazione Chaos, lanciata dallaCia nella primavera del 1967 e che prevedeva l'infiltrazione sistematica di elementi al servizioproprio o di altri organismi di sicurezza alleati nei gruppi della sinistra extraparlamentare.Non ho avuto risposta.

    Una seconda giornalista e ricercatrice storica mi scrive che le impossibile reperire questidocumenti. In realt, una documentazione del genere non esiste perch, in caso contrario,l'avrebbero gi deposta da decine di anni ai piedi dell'altare eretto a Pietro Valpreda.Da anni, attendo di leggere i nomi e le testimonianze degli anarchici che hanno svolto attivit conPietro Valpreda, che hanno con lui distribuito volantini antimilitaristi, affisso anche abusivamentemanifesti antifascisti, partecipato a manifestazioni anticlericali, e cos via.Nessuno si mai fatto vivo per vantarsi di essere stato a fianco di cotanto eroe e martiredell'anarchia nei primi anni Sessanta, negli ultimi anni Cinquanta quando Pietro Valpreda erauscito dalla galera dov'era finito per rapina.Magari, si era convertito all'anarchia fra i dannati della terra o, forse, avevano compiuto la rapinaper finanziare il movimento anarchico?Nessuno ha rivendicato l'onore di essere stato accanto all' anarchico Pietro Valpreda. Nessuno ci

    ha mai detto dove, come e quando costui ha iniziato la sua militanza, in quale gruppo, in qualecitt, in quale paese. Nessuno mai riuscito a dire cosa ha fatto per l'anarchia Pietro Valpreda finoa quando prima di comparire al congresso della Fai, il 31 agosto 1969.Anche in questa occasione per a scortare cotanto eroico anarchico, non c'erano anarchici ma ipresunti fascisti di Avanguardia nazionale, primo Mario Merlino, che avevano ricevuto i soldi perla benzina ed il soggiorno nello stesso albergo dove alloggiava la delegazione francese, guidata daDaniel Cohn Bendit, da Guido Paglia.Roma una grande citt, dove gli anarchici veri non mancavano, ma Pietro Valpreda gli unici checonosce e con i quali si reca a Carrara sono anarchici finti di Avanguardia nazionale.Jellato proprio, Pietro Valpreda!Roma una grande citt, ma non abbastanza per sostenere che quanti fanno attivit politica nonsi conoscano o non si possano conoscere in tempo utile per evitare trappole.Mario Merlino, in vita sua, non aveva mai svolto attivit anarchica, ma solo neofascista, alla lucedel sole, partecipando a manifestazioni, risse e perfino, nel mese di aprile, ad un viaggio nellaGrecia dei colonnelli.Come abbia fatto l' anarchico Pietro Valpreda a riconoscere in Mario Merlino e nei suoi cameratii compagni dell'anarchia? E dove li ha conosciuti? In quale occasione?Domande senza risposta, fino ad oggi.E nel periodo di tempo che intercorre fra yl 31 agosto 1968 ed il 132 dicembre 1969, PietroValpreda non stato in grado di conoscere il vero passato politico di Mario Merlino e dei suoicamerati?17 mesi, tanti passano dall'agosto del 1968 al dicembre 1969, rappresentano un lasso di temposufficiente per sospettare qualcosa, tanto pi che dei compagni che hanno accompagnato

    Valpreda a Carrara gli rimane accanto il solo Mario Merlino.E gli altri? Valpreda non si mai posto la domanda perch conosceva la risposta.Se gli ingenui possono ritenere che il povero Valpreda effettivamente non abbia subodorato alcuntranello prima del 12 dicembre 1969, vediamo come ha reagito dopo essere venuto a conoscenza

  • 7/29/2019 Vincenzo Vinciguerra: L'Infiltrato

    2/3

    dagli altri che Mario Merlino era un infiltrato fra gli anarchici per conto di Stefano delle Chiaie, eche lo aveva incastrato per farne il capro espiatorio della strage di piazza Fontana.Denuncia l'inganno, smaschera l'ingannatore? Grida al tradimento nei confronti dell'anarchia?Condanna Mario Merlino? Esprime orrore, ripugnanza, sdegno per l'operato ai suoi danni da partedi Merlino?Tenendo presente che, in quei mesi, Pietro Valpreda rischiava seriamente di essere condannatoall'ergastolo, sappiamo che sar solo lui unico e solo a difendere Mario Merlino, negando il suo

    ruolo di infiltrato, avvalorando una sincera conversione agli ideali anarchici.Insieme a Mario Merlino, Valpreda predispone la sua difesa giudiziaria, si fa vedere insieme a lui apranzo nello stesso albergo in cui soggiornano i giornalisti, giusto per ribadire che per lui Merlino un compagno innocente, ingiustamente accusato insieme a lui.Merlino ha gi rinnegato gli ideali anarchici fin dalla data del suo fermo la sera del 12 dicembre1969, quando ha chiamato a sostenere il suo alibi il fascista Stefano Delle Chiaie, ma questo nonturba Pietro Valpreda, non smuove la sua fede nella sincerit dell' anarhico Mario Merlino.Quando divengono pubbliche le dichiarazioni di Alfredo Sestili, Pietro Valpreda apprende checostui non mai stato anarchico, che insieme a quelli che lo hanno accompagnato a Carrara il 31agosto 1968 era sempre stato di Avanguardia nazionale, che i soldi li aveva dati per la benzinaed il soggiorno a Carrara Guido Paglia, vicepresidente dell'organizzazione di Junio ValerioBorghese.Non basta, perch Sestili accusa esplicitamente Mario merlino di aver partecipato in prima personaagli attentati, a Roma, il 12 dicembre 1969, contro la sede della Banca nazionale del lavoro el'Altare della patria.Pietro Valpreda ostenta di non credere ad una sola parola di quello che afferma Alfredo Sesitili,anche quando appare evidente che Mario Merlino non in grado di spiegare cosa abbia fatto quelpomeriggio del 12 dicembre 1969.Per lui, per l' anarchico Pietro Valpreda Mario Merlino rimane il compagno di fede e di lotta, comelui ingiustamente accusato per gli attentati stragisti, a Roma e a Milano, del 12 dicembre 1969.Le dichiarazioni di Pietro Valpreda sono, poi, un autentico atto di accusa contro il mondoanarchico, coincidenti con quelle di Mario Merlino, presentato come coacervo di bombaroli dotati diesplosivo, micce e detonatori.

    Definire valpreda un delatore sul piano giudiziario non diffamatorio perch esattamente comelui si presenta quando, ad esempio, accusa Ivo Della Savia.Dalle dichiarazioni di Pietro Valpreda e Mario Merlino, congiunte, l'accusa lanciata dal ministrodegli Interni, Franco Restivo, di un estremismo anarcoide quale responsabile della strage dipiazza Fontana esce rafforzata, non certo indebolita.Valpreda un anarchico che accusa gli anarchici e riesce perfino nell'intento di mandarne ingalera qualcuno come Tommaso Gino Liverani, e a far spiccare un mandato di cattura contro IvoDella Savia.Pi che ad un eroe somiglia ad un infame, l' anarchico Pietro Valpreda.E da infame lo hanno trattato Veraldo Rossi, quando lo ha buttato fuori dalla sede del circoloBakunin di Roma; Paolo Braschi, che lo accusa di averlo indicato al giudice Amati come autore didue attentati e detentore di esplosivo; Giuseppe Pinelli, che lo ha cacciato dal circolo milanese Il

    Ponte della Ghisolfa.Chi Pietro Valpreda?Il 19 dicembre 1969, a Roma, nel corso di una riunione della direzione nazionale del Partitocomunista, Sergio Segre dichiara:Ieri sera ho avuto un colloquio con il compagno del Psiup, Calvi, avvocato d'ufficio di Valpreda. Hacondotto una sua indagine parlando con gli amici del gruppo 22 marzo. L'impressione cheValpreda potrebbe averlo fatto benissimo. Gli amici hanno detto: dal nostro gruppo sono stati fattiattentati precedenti. Ci sono contatti internazionali. Valpreda ha fatto viaggi in Francia, inInghilterra, Germania occidentale. Altri hanno fatto viaggi in Grecia. Alle spalle cosa c'?L'esplosibvo costava 800 mila lire e c' uno che fornisce i quattrini. I nomi vengono fatti circolare.L'avvocato va probabilmente a rassegnare il mandato dopo un colloquio con Valpreda perch diorientamento diverso....

    Affermazioni gravissime che non sono state mai smentite, e che dimostrano come la difesa diPietro Valpreda stata frutto di una scelta politica non del convincimento di servire la causa dellaverit, dell'innocenza e dell'anarchia.

  • 7/29/2019 Vincenzo Vinciguerra: L'Infiltrato

    3/3

    Qualche magistrato ha indagato sugli asseriti viaggi in Francia, Inghilterra e Germania occidentaledi Pietro Valpreda, ai quali fa esplicito riferimento Sergio Segre?Possiamo ragionevolmente escluderlo.Ci sentiamo, viceversa, autorizzati ad affermare come non i magistrati romani e, men che mai,quelli milanesi abbiano mai svolto indagini sulla figura di Pietro Valpreda, il suo passato, le sueamicizie, i suoi collegamenti, i suoi viaggi.Nessuno, tantomeno quel Gerado D'Ambrosio che ancora oggi si gode dal Senato l'immeritata

    fama di scopritore della verit sulla strage di piazza Fontana, ha cercato di fare un'indagine perappurare se effettivamente Pietro Valpreda sia mai stato un anarchico.A distanza di 43 anni dall'eccidio all'interno della Banca dell'agricoltura, il 12 dicembre 1969, PietroValpreda rimane un anarchico venuto dal nulla, con un passato di rapinatore, di ballerino, fallito,di delatore, sconfessato dagli anarchici italiani ma appoggiato da tutta la sinistra italiana affamatadi miti e di eroi, tanto da doverli inventare di sana pianta.Si detto e si continua a dire che la morte di Giuseppe Pinelli stata funzionale per la poliziaper l'incastro dell' innocente anarchico Pietro Valpreda.Ma cosa avrebbe detto, se fosse vissuto, Giuseppe Pinelli sul conto di Pietro Valpreda?Avrebbe creduto Giuseppe Pinelli all'innocenza ed alla conversione all'anarchia di Mario Merlino,l'amico difeso a spada tratta da Pietro Valpreda?Crediamo di no.Giuseppe Pinelli, sul conto di Pietro Valpreda, avrebbe confermato le accuse di delazione,spiegato le ragioni della sua cacciata dal circolo Il ponte della Ghisolfa, del suo allontanamentoda Milano subito dopo essere stato interrogato dalla polizia dopo gli attentati stragisti del 25 aprile1969 alla Fiera campionaria ed alla stazione ferroviaria di Milano, le ragioni del disprezzo delcommissario di Ps, Antonino Allegra, nei confronti dello stesso Valpreda.Ne sarebbe uscito, in modo autorevole e non smentibile, il ritratto di un provocatore inserito fra glianarchici, di un delatore di compagni, di un individuo che nessun anarchico voleva frequentare.Giuseppe Pinelli avrebbe detto, con maggiore ricchezza di dettagli, quello che dir sua moglie,Licia, pochi giorni dopo la strage di piazza Fontana e l'arresto di Pietro Valpreda, come pubblicatosulla rivista Vie nuove, nell'articolo intitolato L'idealista che morto, pubblicato il 23 dicembre1969.

    Una dichiarazione autorevole perch fatta dalla vedova di Giuseppe Pinelli, e alla quale giunto ilmomento di dare il giusto risalto.Sorge spontaneamente una domanda: la morte di Giuseppe Pinelli ha permesso alla polizia ed aiservizi segreti civili e militari di coprire la vera figura di Pietro Valpreda, la cui affermata e maiprovata innocenza ha consentito di bloccare le indagini in direzione del Fronte nazionale e di JunioValerio Borghese?La risposta nei fatti.Se Giuseppe Pinelli avesse avuto il tempo di denunciare come confidente di polizia PietroValpreda, sarebbe stato impossibile negare la manovra di provocazione contro gli anarchiciaffidata agli uomini del Fronte nazionale per conto del ministero degli Interni.Dalle rivelazioni di Giuseppe Pinelli sarebbe emersa la figura di Pietro Valpreda non comeanarchico incastrato dalla polizia, ma come nemico degli anarchici al servizio della polizia.

    E la storia avrebbe avuto un altro corso.

    Vincenzo Vinciguerra