Villa Faina

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In posizione elevata, all’interno di un esteso parco pubblico, Villa Faina sorge nel centro dell’abitato della graziosa San Venanzo, cittadina nota anche per il vulcano “bonsai” (vec- chio 265mila anni eppure piuttosto giovane dal punto di vista geologico) che con i suoi coni, crateri e colate laviche offre la possibilità al visitatore di ammirare rocce e minerali rari come la venanzite. Il nucleo originale della villa, costituito da un palazzo di epoca medievale, faceva parte integrante del borgo fortificato di San Venanzo e già nel 1830 apparteneva alla famiglia dei conti Faina, discendenza che proprio in quel periodo iniziò la sua opera di acquisi- zione di terreni ed edifici allo scopo di realizzare una grande fattoria. L’ultima trasforma- zione risale alla fine dell’Ottocento e conferisce al complesso l’aspetto attuale. Dal 1962 la villa è proprietà del Comune. Il palazzo dopo la costruzione della più tarda ala della serra, che si protende verso il tessuto urbano circostante, acquisisce un impianto a L. Il corpo principale si eleva su tre piani ed è caratterizzato sia dal portale bugnato in cotto sia dalle alte aperture cir- colari incassate in cornici quadrate. Il piano nobile è riconoscibile dalle alte finestre con parapetto in ghisa che sul retro divengono più ampie e cadenzate da robusti pilastri. Il corpo della serra presenta al piano terra finestre ad arco. Il trait d’union che lega tutte la facciate consiste nella presenza di una ricca decorazione costituita da cornici, modana- ture e fregi in laterizio che potrebbero essere ricondotti all’opera degli scultori perugini Raffaele Angeletti e Francesco Biscarini. All’interno, la villa è decorata sontuosamente come dimostrano significativamente il sa- lone delle feste, la sala da pranzo, la galleria, il salottino celeste. Si suppone che questi apparati decorativi possano essere opera di mani diverse, come quelle di Annibale An- gelini, Mariano Piervittori, Vincenzo Pasqualoni. Il parco non poteva non risentire del fatto che la villa sorge sui resti del castello medievale di cui rimangono tratti di mura, la torre campanaria della chiesetta, una grande vasca. Il verde, al centro della corte delimitata dalle due ali del palazzo, è costituito da due grandi aiuole di cui una con fontana. Il resto del parco è organizzato su vari parterre erbosi e vari esemplari di specie arboree. A valle, lungo il pendio della collina, si estende il boschetto di conifere e lecci, residuo dei boschi spontanei dell’Umbria occidentale. Attualmente Villa Faina ospita la sede del Consiglio comunale e un centro congressi. Il parco è il punto di riferimento in occasione di feste popolari, eventi eno-gastronomici e culturali. Villa Faina San Venanzo

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Page 1: Villa Faina

In posizione elevata, all’interno di un esteso parco pubblico, Villa Faina sorge nel centro

dell’abitato della graziosa San Venanzo, cittadina nota anche per il vulcano “bonsai” (vec-

chio 265mila anni eppure piuttosto giovane dal punto di vista geologico) che con i suoi

coni, crateri e colate laviche offre la possibilità al visitatore di ammirare rocce e minerali

rari come la venanzite.

Il nucleo originale della villa, costituito da un palazzo di epoca medievale, faceva parte

integrante del borgo fortificato di San Venanzo e già nel 1830 apparteneva alla famiglia

dei conti Faina, discendenza che proprio in quel periodo iniziò la sua opera di acquisi-

zione di terreni ed edifici allo scopo di realizzare una grande fattoria. L’ultima trasforma-

zione risale alla fine dell’Ottocento e conferisce al complesso l’aspetto attuale. Dal 1962

la villa è proprietà del Comune.

Il palazzo dopo la costruzione della più tarda ala della serra, che si protende verso il

tessuto urbano circostante, acquisisce un impianto a L. Il corpo principale si eleva su

tre piani ed è caratterizzato sia dal portale bugnato in cotto sia dalle alte aperture cir-

colari incassate in cornici quadrate. Il piano nobile è riconoscibile dalle alte finestre con

parapetto in ghisa che sul retro divengono più ampie e cadenzate da robusti pilastri. Il

corpo della serra presenta al piano terra finestre ad arco. Il trait d’union che lega tutte la

facciate consiste nella presenza di una ricca decorazione costituita da cornici, modana-

ture e fregi in laterizio che potrebbero essere ricondotti all’opera degli scultori perugini

Raffaele Angeletti e Francesco Biscarini.

All’interno, la villa è decorata sontuosamente come dimostrano significativamente il sa-

lone delle feste, la sala da pranzo, la galleria, il salottino celeste. Si suppone che questi

apparati decorativi possano essere opera di mani diverse, come quelle di Annibale An-

gelini, Mariano Piervittori, Vincenzo Pasqualoni.

Il parco non poteva non risentire del fatto che la villa sorge sui resti del castello medievale

di cui rimangono tratti di mura, la torre campanaria della chiesetta, una grande vasca. Il

verde, al centro della corte delimitata dalle due ali del palazzo, è costituito da due grandi

aiuole di cui una con fontana. Il resto del parco è organizzato su vari parterre erbosi e vari

esemplari di specie arboree. A valle, lungo il pendio della collina, si estende il boschetto

di conifere e lecci, residuo dei boschi spontanei dell’Umbria occidentale.

Attualmente Villa Faina ospita la sede del Consiglio comunale e un centro congressi. Il parco

è il punto di riferimento in occasione di feste popolari, eventi eno-gastronomici e culturali.

Villa FainaSan Venanzo

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Villa Faina, San Venanzo

Villa Faina In an elevated position and inside an extensive public park, Villa Faina rises up above the remains of a medieval fort in the centre of the built-up area of San Venanzo, also known for the “bonsai” volcano. The original nucleus of the villa be-longed to the counts Faina in 1830 and it was precisely in the Nineteenth Century that it was transformed, taking on its current appearance. The building with the conservatory has a L-shaped structure. The main unit is positioned over three floors and it is characte-rised by the portal embossed in terracotta and by high circular openings embedded in square frames. The piano nobile is recognisable by the high windows with a parapet in cast iron (at the back they are wider and sustained by robust pilasters). On the ground floor, the conservatory presents arched windows. All of the facades are richly decorated by cornices, moulding and stone friezes (which can be attributed to Raffaele Angeletti and Francesco Biscarini). Inside, the villa is sumptuously decorated perhaps by Annibale Angelini, Mariano Piervittori, Vincenzo Pasqualoni.The park has traces of the pre-existing medieval remains: stretches of wall, the bell tower of the small church, a large pond. The green area in the centre of the square is made up of two large flower beds (one with a fountain). The rest is organised in grassy parterre and different species of trees. Along the slope of the hill, the wood of conifers and Holm oaks stretches out , the remains of the spontaneous woods in western Umbria. Currently Villa Faina, property of the Municipality, hosts the headquarters of the muni-cipal Council and a convention centre.

Come arrivare: Autostrada del Sole A1 FIRENZE-ROMA, uscita ORVIETO.Proseguire sulla strada regionale 79bis in direzione SAN VENANZO.Superstrada Perugia - TODI uscita COLLEPEPE.

Apertura al pubblico:Il parco è aperto al pubblico tutti i giorni, giorno e notte.tel 075 87 51 23fax 075 87 54 [email protected]

Assessorato alle Politiche Agricolee Agro-alimentari e alle Aree Protette.

Direzione Regionale Agricoltura e Foreste,Aree Protette, Valorizzazione dei SistemiNaturalistici e Paesaggistici.

Servizio Aree Protette, Valorizzazionedei Sistemi Naturalistici e Paesaggistici.

3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria