Vignola, · Web view21:00 Mauro Zavani, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Ordinario...

CARTELLA STAMPA

Via L.A. Muratori 3 41058 Vignola (MO) Tel. 059/76.59.79 Fax 059/76.59.51Internet: www.fondazionedivignola.it – E-mail: [email protected]

http://www.fondazionedivignola.it/

PRESENTAZIONE

La Fondazione di Vignola è un ente privato non profit, che persegue fini di utilità sociale di promozione della società civile.Rappresenta la continuazione ideale e storica della Cassa di Risparmio di Vignola, che a partire dal 1991 è stata oggetto di una scissione: da un lato la funzione creditizia e dall’altra la funzione di promozione sociale del territorio, affidata alla Fondazione che, gestendo il patrimonio acquisito, con investimenti in attività mobiliari ed immobiliari, ricava le risorse necessarie per lo svolgimento dell’attività istituzionale.La mission della Fondazione è quindi quella di mettere a disposizione il proprio patrimonio per promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio su cui opera, mediante la realizzazione di propri progetti, ovvero il sostegno economico a iniziative promosse da enti pubblici e privati, privi di scopo di lucro.Il territorio di riferimento è quello della provincia di Modena, compreso tra la via Emilia e la dorsale appenninica, incentrando preminentemente la propria azione nel territorio dei comuni di Vignola, Spilamberto, Marano sul Panaro e Savignano sul Panaro, nei quali ha la propria radice storica.



ATTIVITÀ ISTITUZIONALE

Gli obiettivi istituzionali che la Fondazione persegue sono:- l’attuazione di iniziative e progetti propri;- l’erogazione di contributi o fornitura di beni o servizi per progetti o iniziative di terzi

nei settori prescelti, destinati a produrre risultati socialmente rilevanti in un arco temporale determinato;

- l’erogazione di contributi per il sostegno di attività di soggetti la cui attività presenti caratteristiche di eccellenza, senza svolgere alcuna attività di sostituzione o supplenza delle istituzioni deputate;

- la condivisione di progetti con Enti e istituzioni rappresentativi del territorio.

I settori di intervento della Fondazione vengono definiti ogni tre anni dal Consiglio di indirizzo, che sceglie un massimo di cinque settori rilevanti tra quelli previsti dal decreto legislativo 153/1999, e successive modifiche, oltre ad altri settori ai quali destinare, in via non prevalente, le risorse istituzionali (c.d. settori “ammessi).Lo statuto dell’Ente prevede altresì che venga garantita la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione a favore della Rocca di Vignola.

Destinazione fondi 2013 (come da Documento Programmatico Previsionale 2013)

Per il 2013 i fondi destinati all’attività istituzionale sono stati suddivisi come previsto dal Documento Programmatico Previsionale 2013:

- Arte, attività e beni culturali € 830.000,00- Educazione, istruzione e formazione € 530.000,00- Ricerca scientifica e tecnologica € 170.000,00- Altri settori ammessi € 270.000,00



IL CONVEGNO

Le fondazioni di origine bancaria oggi e in futuro

Martedì 8 ottobre 2013Rocca di Vignola , Sala dei ContrariVia Ponte Muratori – Vignola (MO)

La Fondazione di Vignola presenta il suo Piano programmatico pluriennale 2014-2016 che indica le linee guida di intervento nei settori di attività ove la Fondazione intende operare nell’arco del prossimo triennio. L’incontro sarà l’occasione per analizzare lo stato dell’arte e le strategie di sviluppo futuro in merito alle attività prevalenti della Fondazione di Vignola confrontata con i diversi modelli di intervento filantropico.

Le relazioni previste avranno l’obiettivo di analizzare i contributi e le diverse possibili linee di intervento sociale che le Fondazioni hanno sul territorio di riferimento attraverso la loro attività istituzionale e la ricaduta socio-economica dei progetti finanziati.

Al termine degli interventi è previsto un momento di confronto con chi parteciperà ai lavori.

20:45 Saluti ed introduzioni lavori Valerio Massimo Manfredi

Presidente della Fondazione di Vignola

21:00 Mauro Zavani, Università degli Studi di Modena e Reggio EmiliaOrdinario di Economia Aziendale – Dipartimento di Economia Marco BiagiIl ruolo delle fondazioni di origine bancaria per il territorio di riferimento

21:20 Ulpiana Kocollari, Università degli Studi di Modena e Reggio EmiliaAssegnista di Ricerca – Dipartimento di Economia Marco BiagiLa nuova frontiera dell’innovazione sociale

21:45 Valerio Massimo ManfrediPresidente della Fondazione di VignolaPresentazione del Piano programmatico pluriennale 2014-2016

22:00 Dibattito finaleCoordina Giuseppe PesciVice Presidente della Fondazione di Vignola



Executive Summary (Mauro Zavani e Ulpiana Kocollari)

Le Fondazioni di Origine Bancaria (FOB) sono sempre più consapevoli della crescente pressione sociale esercitata sulle loro organizzazioni quando queste procedono, nell’ambito dell’attività istituzionale, a finanziare i progetti più meritevoli espressi dagli operatori del cosiddetto Terzo Settore o a promuovere proprie iniziative per soddisfare direttamente specifici bisogni sociali.

Il quadro giuridico di riferimento e gli statuti delle Fondazioni mostrano che a queste strutture sono affidate diverse responsabilità. In particolare, l’obiettivo di promuovere il benessere delle comunità locali pone a questi organismi una grande sfida per sostenere lo sviluppo sociale e culturale attraverso le loro attività dirette e attraverso il finanziamento dei progetti selezionati. Data l'eterogeneità degli interessi rappresentati dagli stakeholder di riferimento delle Fondazioni e la complessità della società di oggi, la loro attività erogativa viene caratterizzata da iniziative che vanno dal finanziamento della ricerca scientifica alle attività culturali e filantropiche. L’allocazione delle risorse deve soddisfare i bisogni imminenti delle comunità territoriali e allo stesso tempo deve tenere conto delle esigenze di tutti gli stakeholder. Ciò richiede un'ampia gamma di competenze e una conoscenza approfondita dei bisogni sociali del territorio in continuo aggiornamento.Inoltre, negli ultimi anni, la crisi economica, ha riportato in primo piano l’esigenza di promuovere la crescita ed il miglioramento delle infrastrutture, individuando per le fondazioni spazi d’intervento sempre più ampi, talvolta a supplenza del ruolo delle istituzioni pubbliche.

Le fondazioni bancarie, visto le loro caratteristiche principali individuate dalla legge e dai loro statuti e grazie alla disponibilità di risorse adeguate, possono essere attori importanti nel processo di generazione di soluzioni ad alto valore sociale per fronteggiare le nuove sfide che le comunità locali affrontano. Esse grazie al ruolo proattivo nelle strategie sociali e attraverso l’utilizzo di strumenti adeguati di pianificazione e monitoraggio, possono essere definite come propulsori ed innovatori sociali nelle relazioni con gli operatori del Terzo settore e con il territorio di riferimento. In particolare, i processi di programmazione pluriennale ponendo degli obiettivi concreti e orientati al lungo periodo, svolgono un ruolo cruciale per incentivare la creazione e sviluppo dell’innovazione sociale.

La ricerca ha evidenziato sotto il profilo empirico, quali sono i principali processi di governo e di rendicontazione che le fondazioni stanno implementando per rispondere adeguatamente alle aspettative ed ai bisogni del territorio. Le analisi effettuate evidenziano i punti di forza e i possibili miglioramenti che i processi di innovazione sociale adottati oggi dalle Fondazioni in Italia possono consentire loro di ritagliarsi un ruolo da protagoniste anche nel prossimo futuro. Tali risultati non sono influenzati dall’origine o dalla dimensione delle fondazioni: processi di innovazione sociale strutturati ed articolati sono, infatti, riscontrabili anche in realtà di medie e piccole dimensioni.



PIANO PROGRAMMATICO PLURIENNALE 2014-2016

Abstract

Il Piano Programmatico Pluriennale (PPP) contiene e definisce gli ambiti di intervento, gli indirizzi e le linee strategiche che la Fondazione di Vignola intende perseguire nel triennio 2014-2016.

Strategie generali e politiche di intervento

La Fondazione di Vignola, come stabilito dallo Statuto all’art. 4, persegue fini di utilità sociale e di promozione della società civile.

Al fine di identificare le strategie di intervento, la Fondazione di Vignola si è interfacciata direttamente con la Comunità di riferimento, ovvero con gli Enti e le organizzazioni del territorio, con lo scopo di definire i presupposti finalizzati a creare quel valore aggiunto necessario e fondamentale per la crescita del territorio.

L’attività della Fondazione, regolata dal D.Lgs. 153/99 e successive modifiche, deve essere indirizzata tenendo presente che:

a) il patrimonio è totalmente vincolato al perseguimento degli scopi statutari ed è gestito in modo coerente con la natura delle Fondazioni quali enti senza scopo di lucro che operano secondo principi di trasparenza e moralità;

b) nell’amministrare il proprio patrimonio le Fondazioni osservano criteri prudenziali di rischio in modo da conservarne il valore ed ottenere un’adeguata redditività;

c) le Fondazioni diversificano il rischio di intervento del patrimonio e lo impiegano in modo da ottenerne un’adeguata redditività, assicurando il collegamento con le loro finalità istituzionali ed in particolare con lo sviluppo del territorio.



Obiettivi, linee guida e strumenti operativi

Gli interventi della Fondazione si distinguono in:

- progetti propri;- iniziative condivise;- bandi.

I progetti propri (interventi diretti) sono interventi promossi dalla Fondazione. Si tratta di iniziative a cui la Fondazione partecipa nella fase di ideazione, reperimento degli strumenti necessari alla realizzazione (individuazione degli attori coinvolti e dei mezzi finanziari), valutazione e diffusione dei risultati.Le iniziative di terzi concordate e condivise riguardano il sostegno, attraverso il finanziamento, di iniziative promosse dalla Fondazione e da altri Enti che sono particolarmente significativi per il territorio nell’ambito dei settori in intervento coerenti con le finalità statutarie della Fondazione.I finanziamenti attraverso i bandi sono lo strumento per sollecitare le richieste di contributo da parte di terzi.

Risorse finanziarie ipotizzabili per il triennio 2014-2016

La Fondazione ha seguito, in passato, una politica di accantonamenti a Fondi per l’attività d’istituto, resa possibile sfruttando appieno situazioni favorevoli di mercato. Attingendo a tali riserve, in base ad un piano di utilizzo ponderato e prudenziale, l’Ente può destinare all’attività erogativa una quota di euro 1.500.000,00 annue.

Settori di intervento

Per perseguire la propria mission, la Fondazione ha scelto per il triennio 2014-2016 i seguenti settori:

Settori rilevanti1. Arte, attività e beni culturali2. Educazione, istruzione e formazione3. Ricerca scientifica e tecnologica4. Sviluppo locale



Settori ammessi- Famiglia e valori connessi- Crescita, formazione giovanile- Attività sportiva- Protezione e qualità ambientale- Volontariato, filantropia e beneficienza- Assistenza agli anziani- Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa- Prevenzione e recupero delle tossicodipendenze- Patologie e disturbi psichici e mentali.

Distribuzione delle risorse nel triennio 2014-2016 in base ai settori d’intervento

2014 2015 2016 TotaleArte, attività e beni culturali

750.000,00 750.000,00 750.000,00 2.250.000,00

Educazione, istruzione e formazione

300.000,00 300.000,00 300.000,00 900.000,00

Ricerca scientifica e tecnologica

150.000,00 150.000,00 150.000,00 450.000,00

Sviluppo locale 150.000,00 150.000,00 150.000,00 450.000,00Altri settori ammessi 150.000,00 150.000,00 150.000,00 450.000,00Totale 1.500.000,00 1.500.000,00 1.500.000,00 4.500.000,00

Considerazioni finali

Le linee programmatiche evidenziate individuano i cardini dell’azione della Fondazione nei diversi settori di intervento: tuttavia le priorità elencate nel presente documento non escludono la possibilità di intervenire a sostegno di altre numerose iniziative promosse dalle realtà locali, in grado di concorrere anch’esse alla valorizzazione del tessuto culturale e sociale.

A seguito di un quadro congiunturale di particolare difficoltà, è stato necessario rivedere i criteri di assegnazione individuando categorie prioritarie di interventi allo scopo di assicurare, oltre alla trasparenza delle procedure, una maggiore efficacia ed efficienza nell’attività di sostegno.



ORGANI (mandato 2013-2016)

Presidente: Valerio Massimo Manfredi

Vice Presidente: Giuseppe Pesci

Comitato di gestione: Mauro Tabellini, Barbara Vecchi, Gloria Vignali

Consiglio di indirizzo: Giuseppe Baccolini, Claudia Baracchi, Daniele Bartolini, Massimo Bazzani, Stefano Camatti, Cesare Giacobazzi,Graziella Nardini, Milena Nasi, Elena Salda, Luigi Scelleri, Alessandro Stefani, Mauro Zavani, Tullio Zini

Collegio sindacale: Massimo Tonioni (Presidente)Marina Bai, Giovanni Carlini (Sindaci effettivi)Vittorio Bergamini, Andrea Monari (Sindaci supplenti)

Segretario: Moreno Grandi



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