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[email protected] Ieri eravamo in presidio davanti al comune di Sommacampagna mentre all’ interno si svolgeva l’ incontro tra la commissione regionale ed i sindaci dei comuni interessati dalla linea TAV Brescia-Verona. Vogliamo sottolineare che la tratta Brescia/Verona presenta un costo di 3.954 milioni di euro e e che nel Contratto di Programma 2012-2016 risultano disponibili solo 768 milioni di euro, 1000 milioni saranno disponibili nel 2016 e la restante parte (2186 milioni) in un futuribile quanto indefinito “oltre”. Come si fa ad iniziare un’ opera avendo meno della metà dei soldi neccessari e sopratutto non sapendo quando saranno disponibili quelli mancanti? Quindi la verità è che questa sarà un’ opera da “Striscia la notizia” visto che con i pochi soldi disponibili inizieranno i lavori per la galleria di Lonato e quella del Frassino e poi si fermeranno lasciando queste due cattedrali nel deserto che serviranno solo alla popolare trasmissione per l’ ennesima denuncia di spreco di denaro pubblico. In merito agli impegni presi dalla regione Veneto per bocca del consigliere Bassi, questi hanno il solo valore di propaganda elettorale visto che a maggio questa giunta regionale non ci sarà più ed il CIPE non potrà riunirsi prima di almeno 6 mesi visto che deve essere ancora chiusa la fase di VIA (valutazione di impatto ambientale) e ci sono dei problemi con i piani di smaltimento delle terre da scavo (che la regione ha ignorato). Se vogliono dimostrare che no è solo campagna elettorale, il presidente Zaia dovrebbe sottoscrivere un accordo di programma ai sensi della legge 241 del 1990. Perchè la regione invece non chiede che i soldi sprecati per TAV vengano usati per le opere necessarie al territorio? Con quello che costano dieci chilometri di TAV (circa 620 milioni di euro) si potrebbero fare: - la ormai leggendaria variante alla statale dodici Cittadini contro il disastro TAV

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[email protected]

Ieri eravamo in presidio davanti al comune di Sommacampagna mentre all’ interno si svolgeva l’ incontro tra la commissione regionale ed i sindaci dei comuni interessati dalla linea TAV Brescia-Verona.

Vogliamo sottolineare che la tratta Brescia/Verona presenta un costo di 3.954 milioni di euro e e che nel Contratto di Programma 2012-2016 risultano disponibili solo 768 milioni di euro, 1000 milioni saranno disponibili nel 2016 e la restante parte (2186 milioni) in un futuribile quanto indefinito “oltre”.

Come si fa ad iniziare un’ opera avendo meno della metà dei soldi neccessari e sopratutto non sapendo quando saranno disponibili quelli mancanti?

Quindi la verità è che questa sarà un’ opera da “Striscia la notizia” visto che con i pochi soldi disponibili inizieranno i lavori per la galleria di Lonato e quella del Frassino e poi si fermeranno lasciando queste due cattedrali nel deserto che serviranno solo alla popolare trasmissione per l’ ennesima denuncia di spreco di denaro pubblico.

In merito agli impegni presi dalla regione Veneto per bocca del consigliere Bassi, questi hanno il solo valore di propaganda elettorale visto che a maggio questa giunta regionale non ci sarà più ed il CIPE non potrà riunirsi prima di almeno 6 mesi visto che deve essere ancora chiusa la fase di VIA (valutazione di impatto ambientale) e ci sono dei problemi con i piani di smaltimento delle terre da scavo (che la regione ha ignorato).

Se vogliono dimostrare che no è solo campagna elettorale, il presidente Zaia dovrebbe sottoscrivere un accordo di programma ai sensi della legge 241 del 1990.

Perchè la regione invece non chiede che i soldi sprecati per TAV vengano usati per le opere necessarie al territorio? Con quello che costano dieci  chilometri di TAV (circa 620 milioni di euro) si potrebbero fare:

- la ormai leggendaria variante alla statale dodici- il collegamento ferroviario metropolitano tra Verona e Legnago- il nuovo collettore per il lago  di Garda

E con altri 2 chilometri si potrebbe anche fare il collegamento ferroviario tra l’ aeroporto di Verona e la stazione di porta Nuova, il cui costo previsto è di 90 milioni .

Chiediamo anche al consigliere Bonfante come si fa a ritenere ancora valido un progetto che come lui stesso afferma “risale a quindici anni fa in contesti diversi dagli attuali”?

Quindi anacronistico nelle previsioni e calato dall’ alto in un territorio che nel frattempo è profondamente cambiato.

La vera domanda è: ma a chi serve un progetto del genere e perchè nonostante quanto detto sopra si vuole realizzare comunque?

Cittadini contro il disastro TAV