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DIMENSIONI IN SCALA. QUALUNQUE CAMBIAMENTO FATTO DAL CONTRACTOR DOVREBBE

ESSERE DOCUMENTATO ED INOLTRATO A QUESTO UFFICIO PER ESSERE APPROVATO. I

CONTRACTORS DOVREBBERO VERIFICARE TUTTE LE PRINCIPALI DIMENSIONI IN LOCO E

NOTIFICARE IMMEDIATAMENTE QUALSIASI DISCREPANZA. GLI SHOP DRAWINGS DEVONO ESSERE

MANDATI A QUEST'UFFICIO PER ESSERE APPROVATI PRIMA DELL'EFFETTIVA MESSA IN OPERA.

IL CONTRACTOR DEVE ASSICURARSI CHE IL DISEGNO SIA STATO EMESSO PRIMA DI

COMINCIARE IL LAVORO.

RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA A SUD DI

VIALE ALDO MORO

TREVIGLIO -BG-

PROGETTO ARCHITETTONICO: arch. Alessandro Zufferli

via Cavour 7b, Madone, BG, Italy

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CLIENTE: ABR Costruzioni s.r.l.

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PIANO ATTUATIVO IN VARIANTE

deviazione riale Regazzoni

18001_PL_RE_805_00.doc

14.09.201800-

805

CLIENTE: Rovida Cesare

via Boldrini 10, Vigevano, PV, Italy

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PROGETTO TECNICO: geom. Giovanni Luigi Allievi

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RELAZIONE

Vermeer, Il Geografo - 1668 GEOARBOR STUDIO PROFESSIONALE Dr. Geol. Carlo D. Leoni Iscrizione N° 776 all’Albo dell’Ordine dei Geologi della Regione Lombardia C.F. LNECLD59T23F205Z Partita IVA 06708220964

Geologia Geotecnica Idrogeologia Indagini ambientali Pianificazione territoriale Cave, discariche Ripristini ambientali Indagini geognostiche Ingegneria naturalistica Pozzi Rilievi topografici Rilievi GPS Laboratorio geotecnico Studi Idroelettrici

via Concesa , 3 - 20069 - Vaprio D’Adda (MI) 0295763037 - fax 0295761942 www.geoarbor.it [email protected]

Rif. L2244

Comune di Treviglio

(Provincia di Bergamo) PPPIIIAAANNNOOO DDDIII LLLOOOTTTTTTIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE IIINNNDDDUUUSSSTTTRRRIIIAAALLLEEE (((AAAmmmbbbiiitttooo dddiii ppprrrooogggeeettttttaaazzziiiooonnneee uuunnniiitttaaarrriiiaaa nnn...888 ––– vvviiiaaa AAAllldddooo MMMooorrrooo))) VVVAAARRRIIIAAANNNTTTEEE AAALLL PPPGGGTTT VVVIIIGGGEEENNNTTTEEE

RRREEELLLAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDIII CCCOOOMMMPPPAAATTTIIIBBBIIILLLIIITTTAAA’’’ IIIDDDRRRAAAUUULLLIIICCCAAA PPPEEERRR IIINNNTTTEEERRRVVVEEENNNTTTOOO DDDIII DDDEEEVVVIIIAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDEEELLL RRRIIIOOO RRREEEGGGAAAZZZZZZOOONNNEEE (((DDDiiirrraaammmaaazzziiiooonnneee dddeeellllllaaa RRRoooggggggiiiaaa FFFiiirrrooonnneee))) CCCooommmmmmiiitttttteeennnttteee::: AAABBBRRR CCCOOOSSSTTTRRRUUUZZZIIIOOONNNIII SSS...RRR...LLL...

Vaprio D’Adda, 10/09/2018 Dott. Geol. Carlo Leoni

Relazione idraulica di compatibilità deviazione Rio Regazzone - P.A. Via Aldo Moro in Comune di Treviglio (BG)

Rif. L2244 pag. 1 Referente: C.L.

GeoArborStudio di Leoni Carlo

Via Concesa, 3 - 20069 Vaprio d’Adda

Tel/Fax 0295761942

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Sommario

1. Premessa ................................................................................................................ 2

2. Inquadramento geologico, geomorfologico ed idrogeologico dell’area di indagine . 5

3. Inquadramento idrografico .................................................................................... 7

3.1 Generalità del sistema idrografico superficiale ...................................................... 7

3.2 Idrografia superficiale di dettaglio dell’area di indagine: stato di fatto ...................... 8

4. Fattibilità dell’intervento ...................................................................................... 12

4.1 Proposta di deviazione del Rio Regazzone .......................................................... 12

4.2 Caratteristiche tecniche del canale esistente (tratto da dismettere) ....................... 14

4.3 Caratteristiche tecniche del nuovo canale .......................................................... 15

4.4 Dimensionamento e verifica idraulica del nuovo canale ........................................ 17

4.5 Dimensionamento e verifica idraulica dei sifoni in progetto ................................... 20

4.6 Vincoli e prescrizioni ....................................................................................... 22

5. Considerazioni conclusive ..................................................................................... 23

ALLEGATI:

• Foto aerea con proposta di spostamento;

• Estratto Reticolo Idrico Minore con proposta di spostamento;

• Planimetria di dettaglio rappresentativa della proposta progettuale di deviazione.





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1. Premessa In seguito all’incarico conferito da ABR Costruzioni S.r.l. si redige la presente relazione al

fine di valutare la compatibilità, in riferimento ai vincoli idraulici e morfologici esistenti,

dell’intervento di deviazione del Rio Regazzone, nell'ambito delle opere del Piano Di

Lottizzazione Industriale (Ambito di progettazione unitaria n.8) – via Aldo Moro in variante al

PGT vigente.

L’area di indagine oggetto del Piano, posta nella zona sud del territorio del Comune di

Treviglio, confina a Nord con la via Aldo Moro ed il Piano Insediamenti Produttivi; mentre a

Sud, ad Ovest e ad Est confina con aree a destinazione agricola, in parte soggette a rispetto

ferroviario per la linea TAV (si vedano le immagini riportate di seguito).

Al fine di ottimizzare le esigenze di viabilità per la nuova zona di espansione, nel rispetto

delle caratteristiche idrauliche ed ambientali dell’area, si rende necessario un intervento di

modifica di un tratto del tracciato del Rio Regazzone, derivazione della Roggia Firone facente

parte del reticolo idrico di bonifica, mediante un intervento di spostamento del sedime

dell'alveo sul perimetro esterno del piano, assicurandone sia la continuità della funzione

irrigua a servizio dei fondi agricoli attualmente serviti dallo stesso, sia la funzionalità idraulica

in relazione al reticolo idrico di competenza. Tale intervento di deviazione si rende necessario

al fine di evitare l’attraversamento dell’area di espansione e quindi la conseguente

realizzazione di numerosi sifoni in corrispondenza delle rotatorie previste in progetto

all’interno del Piano Attuativo.

Nello specifico, si rende necessario provvedere alla variazione dell'attuale tracciato del Rio

mediante la dismissione di un tratto di circa ml. 900, corrente in senso ovest-est lungo la via

A. Moro, a partire dallo sbocco del sifone presente nella zona della nuova rotatoria sino

all'intersezione con la via Ronchi: a tal proposito si propone di deviare il tracciato esistente

andando posizionare il nuovo sedime del canale irriguo nell’area di Piano posta a Sud al di

sotto degli edifici in progetto e della nuova strada (vd. immagine sottostante), con

ricollegamento alla tubazione di attraversamento in cls esistente in prossimità

dell’intersezione con la via Ronchi, il tutto con uno sviluppo lineare di circa 1060 ml. (di cui

1020 m a cielo aperto, mentre 28 m iniziali a sifone e 12 m finali con tubazione circolare

Ø80). Tale intervento sarà effettuato su aree di proprietà dei lottizzanti. In sede di

progettazione esecutiva, sentiti i pareri delle autorità competenti, saranno garantiti e definiti

tutti gli aspetti relativi alle servitù da imporre, alle cessione dei sedimi di aree, nonchè ai





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ricollegamenti idraulici con i fossi e bocchette private a servizio delle aree agricole servite dal

Riale.

Nelle pagine seguenti, dopo un inquadramento del sistema idrografico superficiale dell’area,

verrà presentata la proposta di deviazione del canale adacquatore e verrà quindi valutata la

sua compatibilità in riferimento alle normative settoriali vigenti e ai vincoli morfologici e

topografici dell’area.

Inquadramento dell’area in esame su Carta di Inquadramento del Documento di Polizia Idraulica allegata al PGT

comunale (1:10.000)





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Inquadramento dell’area in esame su immagine telerilevata: corografia e dettaglio

Canaletta tipo C80 da dismettere L=900 m(disl tot. 1.08 m ‐ 0.24 m per 4 sifoni = 0.84 m; pend.= 0.94‰)

Canaletta tipo C90 in progetto L=1020 m (disl tot. 0.91 m di cui 0.26 m per 2 sifoni; pend.= 0.65‰)





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2. Inquadramento geologico, geomorfologico ed

idrogeologico dell’area di indagine Da un punto di vista geologico, il territorio comunale di Treviglio risulta interamente occupato

da depositi sciolti costituiti da sedimenti grossolani riferibili ad un ambiente deposizionale

continentale di piana fluviale o fluvioglaciali (Pleistocene medio -Olocene), impostato su

depositi alluvionali noti nella letteratura geologica come "Fluvioglaciale Würm" o “Diluvium

recente”.

Queste deposizioni, legate alle fasi glaciali-interglaciali che si sono succedute nel Quaternario,

hanno controllato l‘assetto morfologico del territorio portando alla formazione del cosiddetto

“Livello Fondamentale della Pianura“ ( L.F.P. o Piano Generale Terrazzato), che nell’area del

trevigliese si presenta come morfologicamente omogeneo e formato dall‘aggradazione dei

conoidi fluvioglaciali dell‘Adda, del Brembo e del Serio in corrispondenza degli sbocchi vallivi.

Tali depositi, che costituiscono il cosiddetto “Livello Fondamentale della Pianura” (L.F.P.), sono

contraddistinti da terreni prevalentemente ghiaiosi e sabbioso-ghiaiosi, con progressiva

diminuzione della granulometria procedendo verso i settori meridionali.

La litologia caratteristica del Diluvium Recente è rappresentata da ghiaia e sabbia debolmente

limosa inglobante ciottoli di dimensioni variabili e localmente trovanti. I caratteri

sedimentologici specifici sono quelli dei depositi alluvionali: clasti con grado di arrotondamento

variabile da subarrotondato ad arrotondato e alterazione limitata o assente. Tali depositi sono

generalmente ricoperti da uno strato di alterazione superficiale di spessore contenuto e

composto da sedimenti limoso-sabbiosi localmente associati a ghiaia di varia pezzatura

(prevalentemente medio-fine).

Lo schema idrogeologico di riferimento per il territorio di Treviglio risulta costituita da tre

principali unità idrogeologiche distinguibili per la loro omogeneità di costituzione e di continuità

orizzontale e verticale, così descrivibili (dalla più superficiale alla più profonda):

• Unità ghiaioso-conglomeratica, caratterizzata da depositi fluvioglaciali e fluviali ad

elevata trasmissività, con prevalenza di termini ghiaioso-sabbiosi e conglomeratici.

All’interno di tale unità sono localmente presenti orizzonti a bassa permeabilità

rappresentati da sabbie limose, limi e argille, generalmente caratterizzati da una

limitata estensione laterale. L’unità, dello spessore medio variabili da 50-65 m nel





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settore occidentale a 75-80 m nella parte più orientale, è sede dell’acquifero principale,

di tipo libero o localmente semiconfinato, tradizionalmente captato dalla maggior parte

dei pozzi pubblici e privati di Treviglio;

• Unità delle alternanze ghaioso-argilose, costituita da una successione di materiali

nel complesso più fini, con argille grigie e gialle, talvolta fossilifere e torbose,

caratterizzate da una discreta continuità laterale, cui si alternano strati di ghiaie

sabbiose acquifere, conglomerati ed arenarie. Il limite superiore dell’unità mostra un

andamento generalmente concorde con la superficie topografica, approfondendosi verso

i settori meridionali. Nei livelli più grossolani e permeabili, sono presenti falde idriche

intermedie e profonde da semiconfinate a confinate, generalmente riservate all’utilizzo

idropotabile;

• Unità delle argille prevalenti, è costituita da depositi argilloso-limosi di origine

transizionale e marina pressoché continui, attraversati solo dai pozzi più profondi

(Treviglio Via Bellini, Treviglio Via Calvenzano).

L’andamento della falda nel territorio del comune di Treviglio è complessivamente orientato in

direzione N-S con leggeri scostamenti dalla stessa. Infatti nel settore occidentale si assiste ad

una leggera rotazione delle linee di flusso che tendono ad orientarsi NE-SW: tale fenomeno è

legato all’azione drenante esercitata dal fiume Adda. La superficie piezometrica presenta quote

decrescenti passando da nord verso sud, comprese tra i 130 m s.l.m. ed i 113 m s.l.m. Il

gradiente idraulico medio decresce progressivamente in senso longitudinale, passando da

valori di circa 8-10 ‰ nel settore settentrionale a valori di circa 1.5-1.8‰ nel settore centro-

meridionale.





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3. Inquadramento idrografico

3.1 Generalità del sistema idrografico superficiale

Il territorio comunale di Treviglio pur non essendo interessato direttamente da corsi d’acqua

principali è inserito fra i fiumi Adda e Serio che ne influenzano profondamente le caratteristiche

morfologiche ed idrogeologiche, in particolare con riferimento all’Adda. In questo ultimo,

all’altezza di Canonica d’Adda (a N-NW di Treviglio), si getta il fiume Brembo da cui si origina

buona parte del sistema irriguo di Treviglio.

L’idrografia che interessa il territorio comunale, sotto l’aspetto gerarchico si distingue, secondo

le normative precedentemente elencate, in reticolo principale, di bonifica, minore e privato. In

particolare:

• Sul territorio comunale di Treviglio non sono presenti corsi d’acqua appartenenti al

reticolo principale, di competenza regionale, iscritti nell’elenco di cui all’allegato A della

D.G.R. X/883 del 31/10/2013;

• Il reticolo di bonifica si compone circa una quindicina di canali e relative diramazioni, tutti

gestiti dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca;

• Il reticolo privato è formato da una numerosa serie di corsi d’acqua costituenti la

parteterminale della rete irriguo-idraulica che si ramifica tra le aziende agricole ed

all’interno delle stesse; sono le propaggini delle canalizzazioni citate nel punto

precedente, le cui acque sono oggetto di concessione;

• Non sono presenti corsi d’acqua ascrivibili al reticolo minore di competenza comunale.





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3.2 Idrografia superficiale di dettaglio dell’area di indagine: stato di fatto

Viene riportata dapprima una breve descrizione circa lo stato di fatto dell’idrografia nell’area

oggetto di indagine acquisita dallo scrivente a seguito dell’analisi della letteratura esistente e

dei sopralluoghi effettuati, al fine di fornire una panoramica di inquadramento preliminare del

problema.

L’area in esame, come già anticipato, è oggetto di un progetto di nuova edificazione

produttivo-commerciale. La medesima è situata nella parte sud-occidentale del comune di

Treviglio, in prossimità del confine comunale con Casirate D’Adda, tra Via Aldo Moro e la linea

ferroviaria Tav.

Nel dettaglio, attualmente l’area in oggetto risulta interessata dalla presenza di un corso

d’acqua denominato Rio Regazzone, situato in corrispondenza del perimetro nord dell’area in

trasformazione; tale corso d’acqua viene impiegato a fini irrigui per terreni posti a Sud

dell’area stessa. Tale colatore proviene dal corso d’acqua denominato Roggia Firone,

appartenente al reticolo idrico di bonifica e risulta situato a Nord dell’area di indagine,

scorrendo in direzione O-E lungo il confine tra l’area in oggetto e Viale Aldo Moro per circa 890

m, a seguito dei quali procede il proprio corso verso Sud-Est, prendendo la denominazione di

Rio Albarella. Lungo tale tratto sono presenti 4 sifoni di sottopasso.

Tale corso d’acqua, essendo appartenente al reticolo idrico di bonifica, prevede attualmente

una fascia di rispetto di 5 metri, come visibile dall’estratto della Tavola del Documento di

Polizia Idraulica comunale - Quadro 17 riportato di seguito.





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Estratto della Carta del Reticolo Idrico Minore comunale - Quadro 17.

Nel riquadro in rosso il tratto d’alveo oggetto di deviazione.

Il tratto del corso d’acqua oggetto della presente relazione allo stato attuale è caratterizzato

come segue:

• Il tratto A-B è contraddistinto da un alveo artificiale costituito da una canaletta

trapezioidale tipo C90 esistente (da confermare). Il tratto è lungo circa 192 metri e

presenta un dislivello di circa 0.12 m (quota scorrimento esistente punto A=122.53 m

slm, quota scorrimento esistente punto B=122.41 m slm) con una pendenza

complessiva media di 0.62 ‰ ; • il segmento B-C rappresenta un tratto di sottopasso di Viale Aldo Moro, costituito da un

sifone che permette alle acque di bypassare il rilevato stradale esistente. I dislivello di

tale sifone è di circa 0.10 m (quota scorrimento esistente punto C=122.31 m slm);

A

B C

D





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• in uscita dal manufatto di sottopasso, il corso d’acqua prosegue nel tratto rettilineo C-D

da deviare; in questo tratto l’alveo è artificiale costituito da una canaletta trapezioidale

tipo C80 per una lunghezza totale di circa 900 m, un dislivello di 1.08 m (quota

scorrimento esistente punto D=121.23 m slm), di cui 0.24 m localizzati in

corrispondenza di 4 sifoni di sottopasso caratterizzati da un condotto di diametro pari a

1000 mm. La pendenza medi complessiva del tratto risulta pari a circa 0.94 ‰ ;

Ingresso del sifone in corrispondenza del punto B (a sinistra), panoramica del tratto C-D (a destra).





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A sinistra uno dei sifoni del tratto C-D, a destra l’uscita della canalina in corrispondenza del punto D.

In vista della nuova destinazione d’uso dei terreni oggetto della presente relazione,

risulta necessario procedere mediante una deviazione d’alveo del tratto descritto

poc’anzi. A tal proposito si afferma che verrà mantenuta in regolare esercizio

l’attività idraulica di tale canale adacquatore, garantendo una sezione idraulica

almeno equivalente alla precedente, commisurando pendenze e sezione con la

morfologia esistente e di progetto.

In tal modo si ritiene che le condizioni idrauliche di portata utili

all’approvvigionamento idrico dei terreni posti a Sud dell’area di intervento

verrebbero mantenute invariate.

Si sottolinea inoltre che la fascia di rispetto di 5 metri del corso d’acqua verrà

mantenuta nel nuovo tratto deviato, come da prescrizioni del Documento di Polizia

Idraulica comunale.

Si rimanda al capitolo successivo per valutazioni tecniche di dettaglio inerenti la proposta di

intervento.





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4. Fattibilità dell’intervento

4.1 Proposta di deviazione del Rio Regazzone

Come descritto al capitolo precedente è stata rilevata nell’area di indagine la presenza di un

canale irriguo interferente con l’area in progetto, appartenente al reticolo di bonifica, a servizio

dei singoli appezzamenti agricoli posti a sud di Viale Aldo Moro, il quale scorre in direzione

Ovest-Est e costituisce una diramazione della Roggia Firone.

Per garantire continuità idraulica al corso d’acqua nonché all’approvvigionamento idrico dei

terreni alimentati dal colatore e non interessati dall’intervento in progetto, si propone pertanto

di deviare parte del corso del rio irriguo nella parte meridionale del lotto in trasformazione, in

parte lungo il confine meridionale dello stesso, seguendo un tracciato che indicativamente

viene rappresentato nell’immagine schematica riportata di seguito; in calce alla presente viene

riportata la planimetria progettuale con la proposta di deviazione nel dettaglio.

Il tratto interessato da modifica (tratto C-D) avrà una lunghezza complessiva di circa 1060 m,

di cui i primi 28 m (tratto C-E) circa saranno costituiti da un prolungamento del sifone

esistente di bypass della rotonda posta al confine ovest dell’area all’inizio di via Aldo Moro, gli

ultimi 12 m circa (tratto I-D) saranno costituiti da una tubazione di collegamento con la

tubazione esistente di sottopasso di via Ronchi, mentre i restanti 1020 m (tratto E-I) saranno

costituiti da un canale a cielo aperto artificiale la cui geometria è descritta nei paragrafi

seguenti.





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Nuovo tracciato di deviazione dell’alveo del Rio Regazzone su aerofoto

(in magenta il tratto a cielo aperto, in blu i tratti di sifone e tubazione di raccordo, in azzurro il

tracciato da dismettere, in verde il tracciato esistente a monte e a valle).

Nel dettaglio la proposta di deviazione, rappresentata nell’immagine precedente, prevede

quanto segue:

• il Rio Regazzone verrà deviato verso sud a partire dallo sbocco attuale del sifone posto

al punto C, andando a prolungare il sifone medesimo per circa 28 metri in direzione

sud-est, al fine di permettere un eventuale collegamento viabile o ciclopedonale dalla

nuova zona in espansione con la via Aldo Moro (tratto C-E, in blu nella figura

precedente). il dislivello complessivo del sifone in progetto sarà di 0.16 m (quota

scorrimento esistente punto C=122.31 m slm, quota scorrimento di progetto punto

E=122.15 m slm);

• l’intervento di deviazione del canale a cielo aperto a partire dal punto E (tratto E-I, in

magenta nell’immagine precedente) interesserà un tratto lungo circa 1020 m, che verrà

spostato verso la porzione sud dell’area in trasformazione secondo il tracciato proposto.

La deviazione prevede che il corso d’acqua pieghi il proprio corso verso est (tratto E-F)

D

I

A

B C

E

F

G

H





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fino a raggiungere il confine con l’area di Piano e la costeggi in direzione W-E, fino a

raggiungere via Ronchi (tratto F-G-H-I);

• il dislivello totale dell’intero tratto E-I sarà pari a circa 0.91 m (quota scorrimento

progetto punto I=121.24 m slm);

• verranno previsti due nuovi sifoni di sottopasso alla nuova viabilità stradale interna del

lotto, con un dislivello complessivo di circa 0.26 m;

• la pendenza media del tratto a cielo aperto da deviare sarà di circa 0.65‰ ; • la sezione del nuovo canale artificiale dovrà avere geometria analoga almeno al pari a

quella attuale, a tal proposito si propone la messa in opera di una sezione a forma

trapezoidale con canalette di tipo C90, caratterizzate da una capacità idraulica maggiore

rispetto all’esistente di tipo C80;

• il tratto finale in deviazione (tratta I-D) sarà costituita da una tubazione in CAP di Ø80 e

pendenza 0.1% (quota scorrimento progetto punti I=121.24 m slm, quota scorrimento

esistente punto D=121.23 m slm), la quale andrà ad immettersi alla tubazione

esistente in cls di sotopasso a via Ronchi.

4.2 Caratteristiche tecniche del canale esistente (tratto da dismettere)

L’alveo del Rio Regazzone, nel tratto C-D da dismettere e deviare, è caratterizzato da un

canale artificiale e presenta una sezione trapezoidale, costituito da canalette prefabbricate

(tipo C80, vd. immagine sottostante), realizzate nei primi anni ottanta, ed avente le seguenti

caratteristiche geometriche ed idrauliche:

• Base minore = 0.58 m

• Base Maggiore = 0.96 m

• Altezza = 0.695 m

• Lunghezza della tratta C-D = 900 ml

• Dislivello esistente = 1.08 m

• Sifoni presenti sulla tratta per accessi ai fondi = n. 4

• Dislivello complessivo dei sifoni = 0.24 m

• Pendenza media della tratta = 0.94 ‰





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Sulla tratta risultano presenti n. 4 sifoni di bypass stradale, i quali presentano un dislivello

complessivo tra entrata ed uscita dei 4 sifoni di cm 24, che portano ad un dislivello utile della

tratta pari a: (1.08 m - 0.24m ) = 0.84 m

Geometria del canale esistente nel tratto da dismettere C-D

4.3 Caratteristiche tecniche del nuovo canale

Il nuovo canale in progetto (tratto E-I) prevede la messa in opera di un alveo artificiale a

sezione trapezoidale a cielo aperto, costituito da canalette prefabbricate (tipo C90, vd.

immagine sottostante), similare per caratteristiche geometriche (sezione e pendenze) al tratto

esistente a monte del sifone (tratto A-B) da cui parte il tratto oggetto della richiesta di

modifica.

Il nuovo tratto avrà le seguenti caratteristiche geometriche ed idrauliche:

• Base minore = 0.65 m

• Base Maggiore = 1.10 m

• Altezza = 0.80 m

• Lunghezza complessiva della tratta E-I = 1020 ml





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• Dislivello totale = 0.91 m

• Numero sifoni in progetto lungo la tratta = n.2

• Dislivello dei sifoni in progetto = 0.26 m

• Diametro dei sifoni in progetto = 1 m

• Pendenza uniforme della tratta = 0.65 ‰

Si aggiunge inoltre che in testa al nuovo tratto in deviazione, viene prevista la possibilità di

prolungamento del sifone esistente (tratta C-E) per una lunghezza di circa 28 m e dislivello

complessivo di 0.16 m, al fine di permettere un eventuale collegamento viabile o ciclopedonale

dalla nuova zona in espansione con la via Aldo Moro. L’immissione terminale del nuovo canale

in progetto (tratta I-D) sarà effettuata mediante la riconnessione idraulica alla tubazione in cls

esistente di sottopasso a via Ronchi, mediante una tubazione in CAP di Ø80, lunghezza 12 m

circa e pendenza 0.1%.

Lungo il nuovo tratto in progetto verranno posati due sifoni di bypass per la nuova viabilità

stradale interna al lotto in edificazione, per un dislivello complessivo di circa 0.26 m; il primo

sifone sarà collocato poco prima del punto F e presenta dislivello complessivo di circa 0.13 m, il

secondo sifone sarà posto a valle del punto G, e presenta dislivello complessivo di circa 0.13

m. Il diametro da fornire ai sifoni dovrà essere pari ad 1000 mm.

Geometria del canale in progetto nel tratto E-D





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4.4 Dimensionamento e verifica idraulica del nuovo canale

Il dimensionamento e la verifica idraulica del nuovo canale è stata eseguita in ipotesi di moto

uniforme applicando la formula di Chézy, viste le esigue pendenze in gioco in relazione alle

lunghezze dei tratti. E’ stato effettuato inoltre un confronto tra la capacità idraulica del nuovo

canale in progetto e la capacità idraulica del canale esistente, in modo da verificare la bontà

della scelta progettuale rispetto all’esistente.

Nello specifico, è stata considerata la formulazione di Chezy facendo riferimento, a favore di

sicurezza, ad un coefficiente di scabrezza di Stickler pari a 70 m1/3 s-1.

Si riportano di seguito i risultati dei calcoli idraulici effettuati.

A) Output di verifica idraulica per il CANALE ESISTENTE tipo C80:

Riempimento con franco di 10 cm





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Pieno riempimento

Dai sopraccitati calcoli, relativi alla canalina C 80 esistente da dismettere, si evincono i

seguenti dati:

i = pendenza della tubazione = 0.094%

Qf = portata calcolata con cm 10 di franco utile = 370 l/sec

Qm = portata massima calcolata a sezione piena = 473 l/sec





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B) Output di verifica idraulica per il CANALE IN PROGETTO tipo C90:

Riempimento con franco di 10 cm

Pieno riempimento





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Dai sopraccitati calcoli, relativi alla canalina C90 in progetto, si evincono i seguenti dati:

i = pendenza della tubazione = 0.065%

Qf = portata calcolata con cm 10 di franco utile = 455 l/sec

Qm = portata massima calcolata a sezione piena = 563 l/sec

Pertanto da quanto riportato sopra, risulta che la canalina C90 in progetto, seppur con una

pendenza minore, ha una capacità idraulica maggiore rispetto a quella esistente, riuscendo a

garantire ampiamente la funzionalità idraulica del Roggia in deviazione.

4.5 Dimensionamento e verifica idraulica dei sifoni in progetto

Il dimensionamento e la verifica idraulica dei 2 sifoni previsti per il nuovo tratto in deviazione è

stato effettuato mediante l’applicazione dell’equazione di Bernoulli, la quale ha permesso di

stimare il valore del diametro da fornire ai manufatti in progetto, tale da consentire il

convogliamento delle portate con perdite di carico compatibili con i dislivelli topografici

disponibili e con velocità sufficienti ad assicurare il trasporto dei sedimenti, ma non troppo

elevate da usurare internamente le tubazioni. Nel dettaglio è stata applicata la seguente

espressione:

2

22

22 AgQKJL

gvKJLh

⋅⋅⋅+⋅=⋅+⋅=Δ

dove il primo termine L·J misura la perdita di carico continua lungo tutto lo sviluppo del sifone

e d il secondo termine, proporzionale all’altezza cinetica, rappresenta la somma di tutte le

perdite di carico concentrate, assunto a favore di sicurezza pari a K=4. Per il calcolo di J è

stato considerato un valore di scabrezza di Strickler pari a 70 m1/3/s.

Solitamente per il dimensionamento delle tubazioni di tali opere è consigliabile adottare

velocità minime vmin di 0.6 m/s e velocità massime vmax dell’ordine di 2 m/s. Oltrechè a

soddisfare il valore della velocità, il diametro della tubazione deve anche essere tale da

comportare valori di perdita di carico ∆h compatibili con il dislivello disponibile tra l’imbocco e

lo sbocco del sifone, che per il caso in progetto risulta pari a circa 13 cm.





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La formulazione precedente è stata applicata al caso in studio andando a dimensionare il

manufatto sia a pieno riempimento che nel caso di franco di 10 cm; adottando un diametro

della tubazione di 1000 mm per il manufatto in progetto, le velocità risultano ammissibili e le

perdite di carico sono compatibili con il dislivello disponibile. Di seguito si riportano i risultati

ottenuti.

Q 0.563 m3/s Q 0.455 m

3/s

D comm 1 m D comm 1 m

A 0.785 m2

A 0.785 m2

J 0.00067 ‐ J 0.00043 ‐v 0.7 m/s v 0.6 m/s

ΔH max 0.11 m ΔH max 0.07 m

PIEN

O

RIEM

PIMEN

TO

FRAN

CO 10 cm

SIFONE N°1 (L = 13 m)

Q 0.563 m3/s Q 0.455 m

3/s

D comm 1 m D comm 1 m

A 0.785 m2

A 0.785 m2

J 0.00067 ‐ J 0.00043 ‐v 0.7 m/s v 0.6 m/s

ΔH max 0.12 m ΔH max 0.08 mPIENO RIEMPIMEN

TO

FRAN

CO 10 cm

SIFONE N°2 (L = 19 m)

Lungo il nuovo tratto in progetto verranno posati pertanto due sifoni di bypass per la

nuova viabilità stradale interna al lotto in edificazione, per un dislivello complessivo

di circa 0.26 m: il primo sifone sarà collocato poco prima del punto F e dovrà

presentare dislivello complessivo di circa 0.13 m, il secondo sifone sarà posto a valle

del punto G, e dovrà presentare anch’esso dislivello complessivo di circa 0.13 m.

Il diametro da fornire ai sifoni dovrà essere pari ad 1000 mm.





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4.6 Vincoli e prescrizioni

Dal punto di vista idraulico, non si riscontrano problematiche in merito alla presente proposta

di deviazione del percorso irriguo del colatore, a patto di migliorare le caratteristiche di

funzionalità idraulica del precedente alveo, per i tratti a cielo aperto in progetto. A tal fine,

l’intervento di deviazione in progetto si propone di garantire continuità di funzionalità idraulica

mediante la riproduzione di sezioni con geometria analoga alle esistenti ma di maggiori

dimensioni. La funzionalità irrigua verrà mantenuta mediante l’installazione di bocche di sfioro

per l’irrigazione dei campi posti a sud del tracciato.

In relazione alla morfologia pressoché pianeggiante dell’area, è bene sottolineare che, al fine di

garantire un corretto funzionamento idraulico del sistema irriguo è necessario commisurare le

pendenze del nuovo colatore con le quote dei terreni in posto, al fine di garantire un flusso

idrico continuo a gravità, qualora presente. Si ritiene che una pendenza di progetto attorno al

0.65 per mille del fondo del nuovo canale risulti idonea a garantire le medesime caratteristiche

di deflusso.

Nel dettaglio, le quote di fondo del nuovo fosso colatore dovranno allinearsi ai seguenti valori:

• punto E 122.15 m s.l.m.;

• punto F 121.74 m s.l.m.;

• punto G 121.71 m s.l.m.;

• punto H 121.496 m s.l.m.;

• punto I 121.24 m s.l.m.

Infine va sottolineato che, essendo il Rio Regazzone un corso d’acqua di appartenenza al

Reticolo Idrografico di bonifica, esso presenta pertanto una fascia di rispetto pari a 5 m per

ogni sponda e risulta pertanto assoggettato alle Norme di Polizia Idraulica del R.I.M.. Lo

spostamento dell’alveo del Rio Regazzone comporterà a tal proposito lo spostamento della

fascia di rispetto di 5 m ad esso associata, così come riportato sul Documento di Polizia

Idraulica allegato al PGT comunale.





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5. Considerazioni conclusive

La presente relazione è stata redatta con lo scopo di valutare la compatibilità, in riferimento ai

vincoli idraulici e morfologici esistenti, dell’intervento di deviazione del Rio Regazzone,

nell'ambito delle opere del Piano Di Lottizzazione Industriale (Ambito di progettazione unitaria

n.8) – via Aldo Moro in variante al PGT vigente.

Nello specifico, si rende necessario provvedere alla variazione dell'attuale tracciato del Rio

mediante la dismissione di un tratto di circa ml. 900, corrente in senso ovest-est lungo la via

A. Moro, a partire dallo sbocco del sifone presente nella zona della nuova rotatoria sino

all'intersezione con la via Ronchi: a tal proposito si propone di deviare il tracciato esistente

posizionando il nuovo sedime del canale irriguo nell’area di Piano posta a Sud al di sotto degli

edifici in progetto e della nuova strada, con ricollegamento alla tubazione di attraversamento in

cls esistente in prossimità dell’intersezione con la via Ronchi, il tutto con uno sviluppo lineare

di circa 1060 ml. (di cui 1020 m a cielo aperto, mentre 28 m iniziali a sifone e 12 m finali con

tubazione circolare Ø80).

Dal punto di vista idraulico, non si riscontrano problematiche in merito alla proposta di

deviazione del percorso irriguo del colatore, a patto di migliorare le caratteristiche di

funzionalità idraulica del precedente alveo per i tratti a cielo aperto in progetto. A tal fine,

l’intervento di deviazione in progetto si propone di garantire continuità di funzionalità idraulica

mediante la riproduzione di sezioni con geometria analoga alle esistenti ma di maggiori

dimensioni. La funzionalità irrigua verrà mantenuta mediante l’installazione di bocche di sfioro

per l’irrigazione dei campi posti a sud del tracciato.

Per quanto riguarda i dettagli tecnici dell’intervento di deviazione si rimanda ai capitoli

dedicati.

Dal punto di vista tecnico, pertanto, nel rispetto dei vincoli e delle indicazioni riportate nella

presente relazione - con particolare attenzione al paragrafo 4.5 - si ritiene che le condizioni

idrauliche di portata per il tratto in esame saranno mantenute invariate e pertanto la sicurezza

dei luoghi non viene compromessa.





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Si ricorda infine che la proposta progettuale avanzata nella presente relazione non ha tenuto in

considerazione la possibilità di intercettare eventuali sottoservizi, pertanto la responsabilità in

merito è declinata alla committenza.

Si prega di rivolgersi allo scrivente per qualsiasi comunicazione in merito.

Vaprio d’Adda, 10/09/2018 Dott. Geol. Carlo Leoni

ESTRATTO AEROFOTO CON AREA D'INTERVENTO

Canaletta tipo 90 esistente

Canaletta da dismettere tipo C80

Canaletta in progetto tipo C90

Canaletta esistentetipo C80

Canaletta in progetto tipo C90

0

ESTRATTO RETICOLO IDRICO CON PROPOSTA DI SPOSTAMENTO

Canaletta esistente tipo 80

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