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Relazione geologica
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RELAZIONE
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Vermeer, Il Geografo - 1668 GEOARBOR STUDIO PROFESSIONALE Dr. Geol. Carlo D. Leoni Iscrizione N° 776 all’Albo dell’Ordine dei Geologi della Regione Lombardia C.F. LNECLD59T23F205Z Partita IVA 06708220964
Geologia Geotecnica Idrogeologia Indagini ambientali Pianificazione territoriale Cave, discariche Ripristini ambientali Indagini geognostiche Ingegneria naturalistica Pozzi Rilievi topografici Rilievi GPS Laboratorio geotecnico Studi Idroelettrici
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Rif. L2244
Comune di Treviglio (Provincia di Bergamo) PPPIIIAAANNNOOO DDDIII LLLOOOTTTTTTIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE IIINNNDDDUUUSSSTTTRRRIIIAAALLLEEE
(((AAAmmmbbbiiitttooo dddiii ppprrrooogggeeettttttaaazzziiiooonnneee uuunnniiitttaaarrriiiaaa nnn...888 ––– vvviiiaaa AAAllldddooo MMMooorrrooo)))
VVVAAARRRIIIAAANNNTTTEEE AAALLL PPPGGGTTT VVVIIIGGGEEENNNTTTEEE
RRREEELLLAAAZZZIIIOOONNNEEE GGGEEEOOOLLLOOOGGGIIICCCAAA ai sensi del D.M. 17-01-2018 e della DGR IX 2616/2011 CCCooommmmmmiiitttttteeennnttteee::: AAABBBRRR CCCOOOSSSTTTRRRUUUZZZIIIOOONNNIII SSS...RRR...LLL... Vaprio D’Adda, 03/09/2018 Dott. Geol. Carlo Leoni
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Relazione di Compatibilità Geologica
Piano di Lottizzazione Industriale (Ambito di progettazione unitaria n.8) ‐ via Aldo Moro, Comune di Treviglio (BG)
{ Rif. L. 2244 { Referente: Simone Origgi { Pagina n 1
Sommario 1. Premessa ..............................................................................................................2
2. Inquadramento corografico...................................................................................3
3. Geologia, geomorfologia, pedologia ......................................................................6
3.1 Inquadramento geologico .................................................................................... 6
3.2 Inquadramento geomorfologico ............................................................................ 8
3.3 Inquadramento pedologico ................................................................................ 10
4. Idrogeologia ed idrografia................................................................................... 12
4.1 Struttura idrogeologica...................................................................................... 12
4.2 La falda superficiale e le caratteristiche idrogeologiche stazionali............................. 14
4.3 Pozzi pubblici ................................................................................................... 16
4.4 Idrografia superficiale ....................................................................................... 17
5. Analisi e valutazione degli effetti sismici............................................................. 18
5.1 Analisi sismica di primo livello ............................................................................ 18
5.2 Analisi sismica di secondo livello ......................................................................... 21
6. Caratterizzazione geotecnica preliminare............................................................ 23
7. Compatibilità con la fattibilità geologica vigente................................................. 25
7.1 Stato di progetto .............................................................................................. 25
7.3 Carta di Sintesi ................................................................................................ 27
7.4 Carta di Fattibilità Geologica per le azioni di piano................................................. 28
8. Considerazioni conclusive ................................................................................... 29
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Piano di Lottizzazione Industriale (Ambito di progettazione unitaria n.8) ‐ via Aldo Moro, Comune di Treviglio (BG)
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1. Premessa In seguito all’incarico conferito da ABR Costruzioni S.r.l., viene redatta la presente relazione per la
definizione delle caratteristiche geologiche, idrogeologiche, idrauliche e sismiche del Piano di
Lottizzazione Industriale (Ambito di progettazione unitaria n.8) – via Aldo Moro in variante al PGT
vigente situato nella porzione sud occidentale del territorio Comunale, per il quale si prevede una
possibile trasformazione dello stato di fatto dei luoghi verso la nuova destinazione produttivo -
commerciale.
L’area di indagine oggetto del Piano, posta nella zona sud del territorio del Comune di Treviglio, confina
a Nord con via Aldo Moro ed il Piano Insediamenti Produttivi; mentre a Sud, ad Ovest e ad Est confina
con aree a destinazione agricola, in parte soggette a rispetto ferroviario per la linea TAV.
La relazione è finalizzata alla verifica della compatibilità geologica dell’intervento in oggetto ai sensi
della L.R. 11 marzo 2005 n.12, della D.G.R. n.8/1566 del 2005 (“Criteri ed indirizzi per la definizione
della componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio, in attuazione
dell’art.57 della L.R. 11 marzo 2005, n.12”) e successive modifiche ed aggiornamenti (D.G.R.
n.8/7374 del 2008 e D.G.R. n. IX/2616 del 2011).
In particolare verrà seguito il seguente schema operativo:
- Inquadramento corografico;
- Definizione delle caratteristiche geologiche, geomorfologiche, pedologiche;
- Definizione delle caratteristiche idrogeologiche ed idrografiche;
- Analisi e valutazione degli effetti sismici locali;
- Caratterizzazione geotecnica preliminare;
- Verifica della compatibilità dell’intervento con la carta di fattibilità geologica degli strumenti
urbanistici comunali.
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2. Inquadramento corografico
L’area oggetto della presente indagine si colloca nella porzione occidentale del Comune di Treviglio
(BG) all’interno dell’area industriale a sud-ovest del Comune, in particolare, si posiziona in
corrispondenza dell’area agricola posta lungo Via Aldo Moro.
L’intera area presenta una superficie complessiva pari a circa 90.000 m2.
La medesima può inoltre essere inquadrata all’interno di un centroide ideale le cui coordinate espresse
nel sistema WGS84 vengono esposte di seguito:
Lat: 45.508698
Long: 9.573830
Inquadramento dell’area in esame su CTR Regione Lombardia – Foglio B5d5
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Inquadramento dell’area in esame su immagine telerilevata - corografia generale e di dettaglio
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Si riportano di seguito alcune immagini descrittive dello stato di fatto dell’area in esame acquisite nel
mese di febbraio 2018.
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3. Geologia, geomorfologia, pedologia
3.1 Inquadramento geologico
Da un punto di vista generale, il territorio comunale di Treviglio risulta interamente occupato da
depositi sciolti costituiti da sedimenti grossolani riferibili ad un ambiente deposizionale continentale di
piana fluviale o fluvioglaciali (Pleistocene medio - Olocene), impostato su depositi alluvionali noti nella
letteratura geologica come "Fluvioglaciale Würm" o “Diluvium recente”. Nella classificazione geologica
più recente tali depositi vengono attribuiti all’ “Unità di Cantù”.
La litologia caratteristica del Diluvium Recente è rappresentata da ghiaia e sabbia debolmente limosa
inglobante ciottoli di dimensioni variabili e localmente trovanti. I caratteri sedimentologici specifici sono
quelli dei depositi alluvionali: clasti con grado di arrotondamento
Nello specifico l’area di studio può essere inquadrata a livello geologico all’interno dell’Unità di Cantù, le
cui caratteristiche salienti vengono presentate di seguito.
L’intero territorio comunale in generale si caratterizza per l’assenza di una copertura pedologica
significativa. Questo comporta una elevata permeabilità, favorita anche dalla litologia (ghiaie a matrice
sabbiosa o sabbioso, limosa), con conseguente riduzione del deflusso di superficie, ma allo stesso
tempo determina una perdita di grado di protezione agli inquinanti idroveicolati, con marcato aumento
della vulnerabilità intrinseca dell’acquifero.
Litologia:
L’ Unità di Cantù - COMPLESSO DELL’ADDA – (Pleistocene medio - superiore) risulta rappresentata da
depositi fluvioglaciali costituiti da ghiaie con ciottoli arrotondati a supporto di clasti e matrice, con
matrice in genere sabbiosa e sabbie spesso a laminazione incrociata. L’unità di Cantù rientra nel bacino
dell’Adda che rappresenta il conoide edificato dalle alluvioni dell’Adda connesse alla glaciazione
wurmiana.
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Estratto della Carta Geologica
(fonte: Componente Geologica PGT Comune di Treviglio, in rosso l’area di studio)
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3.2 Inquadramento geomorfologico
Dal punto di vista geomorfologico il territorio comunale di Treviglio risulta nella sua maggioranza
pressoché pianeggiante con variazioni di modesta entità delle caratteristiche topografiche e
morfologiche; tale continuità risulta interrotta da un orlo di terrazzo, che si dispone nel settore
occidentale con andamento prevalentemente nord-sud: tale scarpata separa il ripiano morfologico
principale (il cosiddetto “Livello Fondamentale della Pianura”) con il bordo del sistema della valle del
fiume Adda. Presenta un’altezza massima di circa 15 m nel settore settentrionale e diminuisce
passando da nord verso sud, dove raggiunge mediamente i 6-7 m (foto seguente).
Estratto della Carta Geomorfologica
(fonte: Componente Geologica PGT Comune di Treviglio, in rosso l’area di studio)
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In linea generale, il territorio in esame appartiene alla fascia dell’alta pianura terrazzata. Si tratta di
un’area a morfogenesi fluviale/fluvioglaciale, caratterizzata da due principali ordini di terrazzi che
rappresentano antichi livelli della pianura, connessi, secondo la nomenclatura geologica classica, alle
glaciazioni Mindel e Riss.
Per quanto riguarda l’Unità di Pianura, la sua superficie coincide con il principale livello topografico della
pianura (noto il letteratura geologica come “livello fondamentale della pianura”)..
Nello specifico l’area oggetto di indagine, posta a una quota altimetrica pari a 122 m s.l.m., non risulta
caratterizzata dalla presenza di alcun elemento morfologico degno di rilevanza. La medesima denota
infatti i caratteri tabulari tipici del Livello Fondamentale della Pianura e la totale assenza di processi
morfologici attivi.
Morfologia tabulare in corrispondenza dell’area oggetto di indagine
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3.3 Inquadramento pedologico
La carta di inquadramento geopedologico rappresenta la distribuzione dei suoli all’interno del territorio,
suddivisi nelle diverse unità pedologiche di appartenenza, distinti dalle aree urbanizzate e dal verde
pubblico (parchi e giardini).
Le diverse unità cartografiche rappresentate all’interno della carta corrispondono alle delineazioni
individuate da E.R.S.A.L. nella pubblicazione: “I suoli della pianura milanese settentrionale – progetto
carta pedologica” del 1999. L’approccio utilizzato per individuare il modello distributivo dei suoli nello
spazio è un approccio di tipo fisiografico. E.R.S.A.L. ha cercato, infatti, di esplicitare le relazioni che
intercorrono tra il paesaggio ed i suoli che in esso si generano mediante l’analisi dei fattori responsabili
della genesi e dello sviluppo dei medesimi.
Fattori quali il clima, la vegetazione, le litologie, la morfologia del territorio ed il tempo, sono stati posti
in relazione con il paesaggio in esame così da poter individuare delle porzioni di territorio all’interno
delle quali tali fattori si mantengano omogenei.
L’apertura di numerosi profili pedologici all’interno dei diversi pedopaesaggi precedentemente
individuati ha permesso di definire delle Unità Cartografiche (U.C.) caratterizzate da un'unica tipologia
di suoli (consociazione) o da più tipologie di suoli aventi però caratteristiche chimico-fisiche-
morfologiche similari (complesso).
L’area in esame risulta localizzata in buona parte sul Livello Fondamentale della Pianura, ed è in gran
parte caratterizzato dalla presenza di suoli piuttosto antichi, in quanto originatosi su substrato ghiaioso-
sabbioso di origine fluvioglaciale; il processo pedogenetico prevalente è rappresentato dall’ “illuviazione
dell’argilla”, che ha portato alla formazione di un orizzonte di accumulo dell’argilla stessa (orizzonte
argillico).
Per quanto riguarda l’area oggetto di studio, essa ricade interamente all’interno delle Unità
Cartografiche denominate “RVR1” e “TES1”.
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Estratto della Carta Pedologica
(fonte: ERSAF Regione Lombardia, in rosso l’area di studio)
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4. Idrogeologia ed idrografia 4.1 Struttura idrogeologica
Lo schema idrogeologico di riferimento per il territorio di Treviglio risulta costituita da tre principali
unità idrogeologiche distinguibili per la loro omogeneità di costituzione e di continuità orizzontale e
verticale, così descrivibili (dalla più superficiale alla più profonda):
Unità ghiaioso-conglomeratica, caratterizzata da depositi fluvioglaciali e fluviali ad elevata
trasmissività, con prevalenza di termini ghiaioso-sabbiosi e conglomeratici. All’interno di tale
unità sono localmente presenti orizzonti a bassa permeabilità rappresentati da sabbie limose,
limi e argille, generalmente caratterizzati da una limitata estensione laterale. L’unità, dello
spessore medio variabili da 50-65 m nel settore occidentale a 75-80 m nella parte più orientale,
è sede dell’acquifero principale, di tipo libero o localmente semiconfinato, tradizionalmente
captato dalla maggior parte dei pozzi pubblici e privati di Treviglio;
Unità delle alternanze ghaioso-argilose, costituita da una successione di materiali nel
complesso più fini, con argille grigie e gialle, talvolta fossilifere e torbose, caratterizzate da una
discreta continuità laterale, cui si alternano strati di ghiaie sabbiose acquifere, conglomerati ed
arenarie. Il limite superiore dell’unità mostra un andamento generalmente concorde con la
superficie topografica, approfondendosi verso i settori meridionali. Nei livelli più grossolani e
permeabili, sono presenti falde idriche intermedie e profonde da semiconfinate a confinate,
generalmente riservate all’utilizzo idropotabile;
Unità delle argille prevalenti, è costituita da depositi argilloso-limosi di origine transizionale e
marina pressoché continui, attraversati solo dai pozzi più profondi (Treviglio Via Bellini, Treviglio
Via Calvenzano).
Viene inoltre riportata in seguito la sezione idrogeologica interpretativa del sottosuolo passante, con
orientazione W-E, all’interno del Comune di Treviglio e presente nel PGT dello stesso. Per l’elaborazione
del profilo interpretativo sono stati utilizzati i dati delle stratigrafie dei pozzi presenti nel territorio di
Treviglio e nei comuni limitrofi, tratte dal lavoro redatto dallo Studio Idrogeotecnico per la COGEIDE
s.p.a. (anno 2006).
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Sulla sezione viene indicata la posizione approssimativa dell’area di indagine.
Sezione Idrogeologica W-E
(fonte: Componente Geologica PGT Comune di Treviglio, in rosso l’area di studio)
PL – Via Aldo Moro
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4.2 La falda superficiale e le caratteristiche idrogeologiche stazionali
L’andamento della falda nel territorio del comune di Treviglio è complessivamente orientato in direzione
N-S con leggeri scostamenti dalla stessa. Infatti nel settore occidentale si assiste ad una leggera
rotazione delle linee di flusso che tendono ad orientarsi NE-SW: tale fenomeno è legato all’azione
drenante esercitata dal fiume Adda. La superficie piezometrica presenta quote decrescenti passando da
nord verso sud, comprese tra i 130 m s.l.m. ed i 113 m s.l.m. Il gradiente idraulico medio decresce
progressivamente in senso longitudinale, passando da valori di circa 8-10 ‰ nel settore settentrionale
a valori di circa 1.5-1.8‰ nel settore centro-meridionale.
In particolare l’area di interesse, come visibile dallo stralcio derivante dalla Carta Idrogeologica
riportato di seguito, presenta un livello di soggiacenza dell’acquifero libero pari a circa 8 m. da p.c. La
vulnerabilità della risorsa idrica sotterranea viene identificata come “Medio – Alta” sulla base della
buona permeabilità dei terreni costituenti l’area di indagine e la relativa bassa soggiacenza della falda.
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Estratto della Carta Idrogeologica
(fonte: Componente Geologica del PGT Comune d Treviglio, in nero l’area di studio)
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4.3 Pozzi pubblici
L’approvvigionamento di acqua potabile per il comune di Treviglio è garantito da diversi pozzi pubblici,
ubicati in maniera pressoché omogenea sul territorio comunale.
Tutti i punti di captazione presentano una fascia di rispetto individuata mediante applicazione del
criterio geometrico (avente raggio pari a 200 m.).
Nello specifico, in corrispondenza dell’area oggetto di indagine non si è riscontra la presenza di pozzi
pubblici ne tantomeno di pozzi privati.
Estratto della Carta dei Vincoli
(fonte: Componente Geologica del PGT Comune di Treviglio, in rosso l’area di studio)
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4.4 Idrografia superficiale
L’area in esame, come già anticipato, è oggetto di un progetto di nuova edificazione produttivo -
commerciale. La medesima è situata nella parte sud-occidentale del comune di Treviglio, in prossimità
del confine comunale con Casirate D’Adda, tra Via Aldo Moro e la linea ferroviaria Tav.
Nello specifico, attualmente l’area in oggetto risulta interessata dalla presenza di un corso d’acqua
denominato Rio Regazzone, situato in corrispondenza del perimetro nord dell’area in trasformazione;
tale corso d’acqua viene impiegato a fini irrigui per terreni posti a Sud dell’area stessa.
Tale corso d’acqua, essendo appartenente al reticolo idrico di bonifica, prevede attualmente una fascia
di rispetto di 5 metri, come visibile dall’estratto della Tavola del Documento di Polizia Idraulica
comunale - Quadro 17 riportato di seguito.
Estratto della Carta del Reticolo Idrico Minore comunale - Quadro 17, in rosso l’area di studio
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5. Analisi e valutazione degli effetti sismici
L’O.P.C.M. 20/03/2003, n°3274: “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione
sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”, riporta
all’interno dell’Allegato I la classificazione sismica dei comuni italiani. Le diverse zone sono state
individuate secondo l’analisi dei valori di accelerazione di picco orizzontale del suolo (ag), con
probabilità di superamento del 10% in 50 anni. Sono state pertanto individuate 4 zone sismiche il cui
livello di pericolosità decresce progressivamente a partire dalla classe 1.
Ai sensi di tale documento, il Comune di Treviglio veniva collocato all’interno della zona sismica 4.
Successivamente, in accordo con quanto riportato all’interno del più recente Allegato A della D.g.r. 11
luglio 2014 - n. X/2129 Il territorio comunale è stato classificato in zona sismica 3.
5.1 Analisi sismica di primo livello
All’interno del PGT del Comune di Treviglio, l’area oggetto di P.L. ricade nella seguente classe di
Pericolosità Sismica Locale:
“CLASSE Z4a: Zona di fondovalle e di pianura con presenza di depositi alluvionali e/o fluvioglaciali
granulari e/o coesivi”
Tale classe risulta soggetta, in caso di evento sismico, ad effetti di amplificazione litologica e
geometrica delle onde sismiche.
Nella pagina seguente si propone un estratto della Carta di Pericolosità Sismica Locale allegata al PGT.
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Relazione di Compatibilità Geologica
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{ Rif. L. 2244 { Referente: Simone Origgi { Pagina n 19
Estratto della Carta di Pericolosità Sismica Locale
(fonte: Componente Geologica del PGT Comune di Cambiago, in rosso l’area di studio)
Per una corretta valutazione degli effetti sismici di sito, all’interno del PGT del Comune di Treviglio è
stata eseguita un’apposita campagna di misure di sismica passiva a stazione singola (Trev1- Trev10)
integrata con l’esecuzione di n. 1 profilo di sismica attiva (MASW1):
Le misure di sismica passiva consento di misurare la funzione di trasferimento propria del sito
dalla cui analisi si ricavano le frequenze di vibrazioni principali il cui uso è particolarmente utile,
in fase progettuale, al fine di verificare l’interazione da un punto di vista sismico del sistema
terreno-edificio ed evitare i fenomeni di doppia risonanza, (coincidenza delle frequenze di
vibrazione proprie del sottosuolo con quelle degli edifici), che costituiscono la vera causa delle
distruzioni causate da un terremoto;
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Relazione di Compatibilità Geologica
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{ Rif. L. 2244 { Referente: Simone Origgi { Pagina n 20
Il profilo sismico con la metodologia MASW consente di ricostruire con un elevato dettaglio
l’andamento della velocità delle onde di taglio con la profondità(Vs-z o modello sismico
monodimensionale);
In particolar modo all’interno del PGT del Comune di Treviglio vengono riportate le risultanze di una
prova di sismica passiva (Area 1) eseguita a circa 400 m dall’area di intervento in direzione nord-est.
Tale prova, sia per la relativa vicinanza all’area in questione sia in quanto ubicata all’interno di un
contesto geologico identico a quello rilevato, può pertanto essere ritenuta rappresentativa del contesto
sismo-stratigrafico nel quale si colloca l’area di P.L.
Parametro Vs30 e categoria di suolo di fondazione
dalle prove sismiche passive eseguite
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Relazione di Compatibilità Geologica
Piano di Lottizzazione Industriale (Ambito di progettazione unitaria n.8) ‐ via Aldo Moro, Comune di Treviglio (BG)
{ Rif. L. 2244 { Referente: Simone Origgi { Pagina n 21
5.2 Analisi sismica di secondo livello
Per l’area in esame è stata eseguita nell’ambito del PGT Comunale una analisi sismica di secondo livello
secondo la procedura descritta all’allegato 5 della DGR 2616/2011.
Il 2° livello si applica in zona sismica 2 e 3 a tutti gli scenari qualitativi suscettibili di amplificazioni sismiche
(morfologiche Z3 e litologiche Z4).
La procedura, descritta nell’allegato 5 della DGR 2616/2011, consiste in un approccio di tipo
semiquantitativo e fornisce una stima della risposta sismica dei terreni in termini di valore di Fattore di
amplificazione (Fa), valore che si riferisce agli intervalli di periodo (T) tra 0,1-0,5s e 0,5-1,5s. I due
intervalli di periodo sono stati scelti in funzione delle tipologie edilizie presenti sul territorio lombardo.
Tipologie caratterizzate da edifici fino a 5 piani, regolari e rigidi (primo intervallo) e da edifici con strutture
alte e flessibili a più di 5 piani (secondo intervallo).
La procedura prevede di valutare il valore di Fa con le schede di valutazione e di confrontarlo con il
corrispondente valore di soglia, considerando una variabilità di 0.1 che tiene in conto la variabilità del
valore di Fa ottenuto dalla procedura semplificata. Si possono presentare quindi due situazioni:
il valore di Fa è inferiore o uguale al valore di soglia corrispondente: la normativa è da considerarsi
sufficiente a tenere in considerazione anche i possibili effetti di amplificazione litologica del sito e quindi
si applica lo spettro previsto dalla normativa (classe di pericolosità H1);
il valore di Fa è superiore al valore di soglia corrispondente: la normativa è insufficiente a tenere in
considerazione i possibili effetti di amplificazione litologica e quindi è necessario effettuare analisi più
approfondite (3° livello) in fase di progettazione edilizia (classe di pericolosità H2).
I valori di soglia per il comune di Treviglio (contenuti nella banca dati del sito web della Regione
Lombardia), relativamente ai periodi 0.1-0.5 e 0,5-1,5 sono i seguenti:
VALORI DI SOGLIA PER IL PERIODO COMPRESO TRA 0.1-0.5 s
Valori soglia
COMUNE Classificazione Suolo tipo B tipo C tipo D tipo E
Treviglio 3 1.5 1.9 2.3 2.0
VALORI DI SOGLIA PER IL PERIODO COMPRESO TRA 0.5-1.5 s
Valori soglia
COMUNE Classificazione Suolo tipo B tipo C tipo D tipo E
Treviglio 3 1.7 2.4 4.3 3.1
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Relazione di Compatibilità Geologica
Piano di Lottizzazione Industriale (Ambito di progettazione unitaria n.8) ‐ via Aldo Moro, Comune di Treviglio (BG)
{ Rif. L. 2244 { Referente: Simone Origgi { Pagina n 22
Applicando le relative formule sono stati ottenuti i seguenti valori di Fa:
periodo 0.1-0.5 s Fasito > Fasoglia (soglia suolo tipo B)
periodo 0.5-1.5 s Fasito < Fasoglia (soglia suolo tipo B)
I valori di Fa per i due intervalli calcolati con la scheda vanno confrontati con i valori di soglia previsti per il
tipo litologico C (O.P.C.M. n.3274).
In particolare per l’intervallo di periodo (T) 0.1-0.5s, e cioè per edifici fino a 5 piani, risulta Fa superiore
al valore di soglia corrispondente (1,5) per i suoli di tipo B.
Alla luce dei risultati dell’analisi sismica di 2° livello effettuata nell’ambito del PGT Comunale si
evidenzia che la possibile amplificazione sismica topografica è superiore al valore di soglia invidiato per
l’area in esame. Quindi l’applicazione dello spettro previsto dalla normativa (D.M. 14 gennaio 2008) per
la categoria di sottosuolo identificata (suolo di “tipo B”) risulta insufficiente a salvaguardare dagli effetti
di amplificazione topografica. Si ritiene pertanto necessario considerare un suolo di “tipo C”.
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Relazione di Compatibilità Geologica
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6. Caratterizzazione geotecnica preliminare Per caratterizzazione geologico-tecnica si intende, in questa sede, una prima e semplificata definizione
delle proprietà geotecniche in relazione ad interventi di modificazione del territorio ai fini pianificatori e
costruttivi.
La stratigrafia derivate da una trincea esplorativa (T11) allegata all’interno del vigente PGT distante
circa 300 m a nord rispetto all’area in esame mostra la natura geologica del sottosuolo nei primi metri
di terreno. Essi sono costituiti prevalentemente da ghiaie da fini a grossolane e ghiaie con sabbia già a
partire da 0,30 m circa di profondità, al di sotto della coltre di copertura vegetale più superficiale.
Il comportamento geotecnico dei terreni viene pertanto assunto prevalentemente di tipo incoerente,
con resistenza al taglio in condizioni drenate e cedimenti di tipo immediato senza componenti
secondarie differite nel tempo (consolidazione).
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Relazione di Compatibilità Geologica
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Di seguito si propone uno stralcio della Carta Geologico-Tecnica del vigente PGT Comunale con la
relativa classificazione geologico–tecnica (preliminare) attribuita all’area di intervento.
Estratto della Carta Geologico-Tecnica
(fonte: Componente Geologica del PGT Comune di Treviglio, in rosso l’area di studio)
Le caratteristiche geomeccaniche dei terreni di fondazione dell’area in oggetto dovranno essere
verificate in campo mediante un’idonea campagna di prove in sito prima di procedere alla
progettazione esecutiva di qualsiasi nuovo intervento edificatorio.
N
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7. Compatibilità con la fattibilità geologica vigente 7.1 Stato di progetto
L’area in esame si presenta ad oggi come un’area agricola coltivata.
Il presente Piano di Lottizzazione, prevede la trasformazione dello stato di fatto dei luoghi verso la
nuova destinazione d’uso industriale attraverso la realizzazione di nuove realtà produttive e
commerciali.
Di seguito si propone il Masterplan di progetto dell’intero ambito di lottizzazione.
Masterplan del P.L. di Via Aldo Moro – stato di progetto
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7.2 Carta dei Vincoli
La carta dei vincoli, redatta alla scala dello strumento urbanistico comunale, rappresenta al suo interno
le limitazioni d’uso che insistono all’interno del territorio in esame derivanti dalle normative settoriali
attualmente in vigore.
Nella fattispecie, in corrispondenza dell’ambito di trasformazione in esame non si sono riscontrati
vincoli geologici / ambientali in merito all’ambito di trasformazione di progetto.
Estratto della Carta dei Vincoli
(fonte: Componente Geologica del PGT Comune di Treviglio, in rosso l’area di studio)
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7.3 Carta di Sintesi
La classificazione del territorio che sintetizza le conoscenze emerse dalla fase di analisi è illustrata nella
Carta Sintesi degli elementi conoscitivi. Tale tavola fornisce la rappresentazione di ambiti che
presentano omogenee caratteristiche dal punto di vista geologico, geomorfologico, geologico-tecnico e
di pericolosità / vulnerabilità idraulica ed idrogeologica.:
In corrispondenza dell’ambito di trasformazione in esame l’area rientra all’interno di una zona
omogenea caratterizzata da depositi grossolani costituiti da ghiaia e ghiaia sabbiosa, con soggiacenza
della falda compresa tra 5 e 10 m di profondità.
L’area in esame risulta quindi caratterizzata da alta permeabilità dei terreni e ridotta protezione
superficiale, determinando condizioni di vulnerabilità dell’acquifero.
Un'elevata vulnerabilità idrogeologica richiede forme crescenti di salvaguardia del territorio e la
limitazione o l'esclusione di forme di uso del suolo che possano costituire una fonte di rischio -
inquinamento - per le acque sotterranee, o che possano interferire in senso fisico con gli acquiferi
sotterranei e con la loro ricarica.
Estratto della Carta di Sintesi
(fonte: Componente Geologica del PGT Comune di Treviglio, in nero l’area di studio)
N N
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7.4 Carta di Fattibilità Geologica per le azioni di piano
La carta di fattibilità geologica per le azioni di piano, redatta ai sensi della L.R. 12/05, individua delle
classi di fattibilità geologica in base alla valutazione incrociata degli elementi contenuti nelle cartografie
precedenti.
In accordo con tale cartografia è possibile riscontrare come l’area oggetto di studio ricade nelle
seguenti classi di fattibilità:
Classe II: Fattibilità con modeste limitazioni. Sottoclasse 2a - Aree con alta permeabilità e
ridotta protezione superficiale.
Descrizione: Costituisce la maggior parte del territorio comunale caratterizzata da una vulnerabilità
della falda freatica da moderata ad alta.
Prescrizioni: non esistono incompatibilità con qualsiasi destinazione d'uso. Per interventi di nuova
edificazione e/o di ristrutturazione con modifica dei volumi e delle superfici va redatta una apposita
relazione geologica e geotecnica ai sensi del D.M. 17.01.2018 e smi. In sede progettuale andrà posta
particolare attenzione alla scelta del piano di posa fondazionale rispetto alla successione litostratigrafica
ed alla possibilità di locali interazioni.
Estratto della Carta di Fattibilità Geologica
(fonte: Componente Geologica del PGT Comune di Treviglio, in rosso l’area di studio)
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8. Considerazioni conclusive
L’intervento in progetto prevede la trasformazione dell’ambito “Piano di Lottizzazione – Via Aldo Moro”
attraverso la realizzazione di diverse nuove strutture a destinazione d’uso produttivo - commerciale.
Si riassumono di seguito le principali valutazioni emerse nello studio di compatibilità del progetto con le
condizioni geologiche ed idrogeologiche del sito in esame:
1. L’area oggetto di indagine presenta una forte caratterizzazione fluvioglaciale risultando costituita
da un’alternanza di sabbie ghiaiose e ghiaie con ciottoli.
2. Dal punto di vista geomorfologico il territorio in esame costituisce una porzione della pianura
fluvioglaciale a morfologia uniforme sub-pianeggiante priva di processi morfologici in atto.
3. La falda superficiale è una falda monostrato, divisa occasionalmente da livelli a permeabilità
ridotta. All’interno dell’intera area oggetto di intervento la falda, secondo quanto riportato nel PGT
Comunale presenta una soggiacenza compresa tra 5-10 m da p.c. Lo studio in merito alla
vulnerabilità dell’acquifero superficiale ha individuato per l’intero territorio comunale un grado di
vulnerabilità medio alto, ciò dipeso dalla buona permeabilità del suolo e del primo sottosuolo e la
bassa soggiacenza della falda freatica.
4. All’interno dell’area di indagine non è stata individuata la presenza di pozzi pubblici ad uso
idropotabile ne di pozzi privati. L’area di P.L. infine non ricade all’interno della fascia di rispetto di
alcun pozzo pubblico attivo.
5. Dal punto di vista idrografico, l’area di studio risulta caratterizzata dalla presenza di un corso
d’acqua superficiale, Rio Regazzone, situato in corrispondenza del perimetro nord dell’area in
trasformazione
6. Il territorio comunale di Treviglio ricade in zona sismica 3. In riferimento all’Ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri n° 3274 del 20/03/2003, sulla base della litostratigrafia rilevata
e dell’indagine eseguita all’interno del PGT Comunale, è possibile attribuire ai terreni indagati il
profilo stratigrafico del suolo di fondazione di “tipo B”. Considerato tuttavia che, dall’analisi di II
livello condotta sempre nell’ambito del PGT comunale il fattore di amplificazione Fa risulta > del
valore soglia comunale definiti dalla regione Lombardia, si ritiene più corretto considerare un suolo
di tipo “C”.
7. Dal punto di vista geomeccanico l’area di studio presenta terreni con buone caratteristiche
geotecniche in superficie, le quali tendono a migliorare con l’aumentare della profondità.
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Relazione di Compatibilità Geologica
Piano di Lottizzazione Industriale (Ambito di progettazione unitaria n.8) ‐ via Aldo Moro, Comune di Treviglio (BG)
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8. L’ambito di intervento ricade nella sua totalità all’interno della Classe di fattibilità II, caratterizzata
da modeste limitazioni all’attività edificatoria dipese dalla presenza di una falda freatica
caratterizzata da un grado di vulnerabilità medio – alto e relativa bassa soggiacenza della falda.
Sulla base di quanto esposto, è possibile riscontrare come l’ambito del P.L. Industriale di Via Aldo Moro
presenti caratteristiche idonee alla realizzazione di nuove opere edificatorie a destinazione d’uso
produttivo - commerciale nel rispetto delle prescrizioni di cui al precedente capitolo 7.4.
Nella fattispecie,
Risulterà necessario procedere alla definizione ed alla successiva realizzazione di un’accurata
campagna di indagine geognostica in sito volta a determinare le reali caratteristiche
geomeccaniche dei terreni di fondazione.
La presenza dell’acquifero freatico caratterizzato da un grado di vulnerabilità medio – alto
determina la necessità di prevedere ed attuare (sia in fase di cantiere che di esercizio delle opere in
progetto) opere di tutela e salvaguardia del chimismo della risorsa idrica sotterranea.
Vaprio D’Adda, 03/09/2018 Dott. Geol. Carlo Leoni