Via Crucis Ver 5 - sanpioxfi.org

VIA CRUCIS

Parrocchia San Pio X al Sodo

“Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel Paradiso”.

Lc 23, 42-43

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VIA CRUCIS

PARROCCHIA SAN PIO X AL SODO

3 APRILE 2020

In copertina: Gesù Cristo e il buon ladrone.

Tiziano Vecellio, 1563 ca. Pinacoteca Nazionale di Bologna.

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I STAZIONE. GESÙ È CONDANNATO A MORTE

C. Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo. A. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (27, 24-26). Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: “Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!”. E tutto il popolo rispose: “Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli”. Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Meditazione Il dramma di Pilato si nasconde nella domanda: "Che cos'è la verità?". L'uomo che non si lascia guidare dalla verità, si rende disponibile persino a emettere una sentenza di condanna nei riguardi di un innocente. Gli accusatori intuiscono questa debolezza di Pilato e perciò non cedono. Con determinazione reclamano la morte di Gesù in croce. Lungo i secoli la negazione della verità ha generato sofferenza e morte. Sono gli innocenti a pagare il prezzo dell'ipocrisia umana. Le mezze misure non sono sufficienti. Né basta lavarsi le mani. La responsabilità per il sangue del giusto rimane. Fu per questo che Gesù pregò con tanto fervore per i suoi discepoli di tutti i tempi. Padre, "consacrali nella verità. La tua parola è verità" (Gv 17, 17).

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Preghiera Signore, ti preghiamo affinché, attraverso la passione di Gesù e la luce della Pasqua, il nostro sguardo non si fermi alle difficoltà di ogni giorno, ma sia sempre teso all’infinito. Per questo noi ti preghiamo.

A. Ascoltaci o Signore.

II STAZIONE. GESÙ È CARICATO DELLA CROCE


Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 27-31) Allora i soldati condussero Gesù nel pretorio e radunarono intorno a lui tutta la coorte. Lo spogliarono e gli fecero indossare un mantello scarlatto. Poi gli posero sul capo una corona intrecciata di spine e gli misero in mano una canna. Per scherno si genuflettevano davanti a Lui dicendo: “Salve re dei Giudei”. Quindi gli sputarono addosso, gli presero la canna e cominciarono a batterlo sulla testa. Infine, gli tolsero il manto e gli rimisero le Sue vesti. Poi lo condussero a crocifiggere.

Meditazione “Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello” (Gr 11, 19). Gesù non si ribella perché è venuto sulla terra per questo: per prendere su di sé le sofferenze di tutta l’umanità. “Ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Gv 3, 16). Questa verità su Dio si è rivelata mediante la croce. Non poteva rivelarsi in altro modo? Forse sì.

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Dio tuttavia ha scelto la croce. "Nella croce c'è la sofferenza, la salvezza; nella croce c'è una lezione d'amore. Dio, chi una volta ti ha capito, null'altro desidera, null'altro cerca". La Croce è segno di un amore senza limiti!

Preghiera Gesù, ti abbiamo insultato e disprezzato. Tu, invece, ci hai amato fino a donare la vita per la nostra salvezza. Aiutaci Signore a non sciupare questo tuo dono e a renderlo fruttuoso. Per questo noi ti preghiamo.


III STAZIONE. GESÙ CADE LA PRIMA VOLTA


Dal Vangelo secondo Marco (Mc 8, 34-35) Se qualcuno vuole venire dietro a Me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuol salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.

Meditazione E Gesù cade. Cade, dunque, e la croce con il suo peso lo schiaccia contro la terra. Ecco, "Dio pose su di lui i peccati di noi tutti" (Is 53, 6). Sono stati i peccati a schiacciare a terra nostro Signore. Sono stati essi a decidere il peso della croce, che egli porta sulle sue spalle. Gesù cade ma si rialza. In questo modo, il Redentore del

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mondo si rivolge senza parole a tutti coloro che cadono. Li esorta a rialzarsi. "Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia" (Pt 2, 24-25).

Preghiera La tua caduta Gesù è la nostra caduta. Tendici la mano e aiutaci ad alzarci. Aiutaci a superare questo momento di dolore. Per questo noi ti preghiamo.


IV STAZIONE. GESÙ INCONTRA SUA MADRE


Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 34-35) Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “Ecco egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”.

Meditazione Sulla Via Crucis di Gesù c’è anche Maria, sua Madre. Poiché madre, Maria soffre profondamente. Che strazio per una madre vedere il proprio figlio torturato e condannato a morte. "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1, 38). Maria vede che quella parola si sta compiendo. "Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta" (Lam 1, 12). È la Madre Addolorata che parla, la Serva obbediente fino alla fine, la Madre del Redentore del mondo.

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Preghiera Gesù aiutaci perché nel momento della prova non ci sentiamo mai soli. In questo periodo di dolore ti offriamo la nostra fatica, insegnaci a essere per gli altri un segno della tua presenza, perché tutto il mondo veda che solo tu sei la salvezza. Per questo noi ti preghiamo.


V STAZIONE. IL CIRENEO AIUTA GESÙ A PORTARE LA CROCE


Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 26) Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.

Meditazione Sotto il peso della croce Gesù accoglie Simone il cireneo. Sono parole che lasciano intravedere un totale cambio di prospettiva: Gesù appare come qualcuno che, in un certo senso, "fa dono" della croce. Non è stato forse lui a dire: "Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me" (Mt 10, 38)? Il Figlio di Dio l’ha reso compartecipe della sua opera salvifica.

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Preghiera Gesù ti preghiamo affinché possiamo avere il coraggio e l'umiltà di seguirti sostenendo il peso delle nostre croci, sapendo che il seme deve morire per portare frutto. In questa particolare Quaresima di rinunce insegnaci ad apprezzare l'essenzialità e a non dare niente per scontato. Grazie Gesù per le nostre famiglie e i nostri affetti, segni tangibili del tuo amore. Per questo noi ti preghiamo.


VI STAZIONE. LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ


Dal libro del profeta Isaia (Is 53, 2-3) Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per potercene contagiare. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

Meditazione Secondo la tradizione, sulla via del Calvario una donna si fece strada tra i soldati che scortavano Gesù e con un velo asciugò il sudore e il sangue sul volto del Signore. Quel volto restò impresso nel velo. Quella donna non aveva la pretesa di salvare Gesù. Il suo gesto semplice, modesto, è un autentico atto di amore. Gli atti d'amore

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non passano. Ogni gesto di bontà, di comprensione, di servizio lascia nel cuore dell'uomo un segno indelebile, che lo rende sempre più simile a colui che "spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo" (Fil 2, 7). Sotto i lineamenti dell’uomo sofferente appare il vero volto di Gesù. “Il tuo volto, Signore, io cerco” (Salmo 27, 8).

Preghiera Gesù, aiutaci a riconoscerti nel volto dei bisognosi, così da non sprecare mai l’occasione di incontrarti, accoglierti e infine di glorificarti. Per questo noi ti preghiamo.


VII STAZIONE. GESÙ CADE LA SECONDA VOLTA


Dal libro del profeta Isaia (Is 53, 5) Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di Lui, per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

Meditazione Che cosa dice a noi, uomini peccatori, questa seconda caduta? Più ancora della prima, sembra esortare a rialzarci ogniqualvolta cadiamo nel nostro cammino. Il

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Signore porta questo peso e cade; egli ci guarda perché in noi il cuore si risvegli; cade per rialzarci, per la conversione del nostro cuore.

Preghiera Gesù, che per amor nostro ti sei fatto uomo e hai portato la croce, ti preghiamo di farti vicino a tutti coloro che sono caduti sotto il peso della loro croce e in modo particolare sotto il peso della malattia. Il tuo amore per loro è più grande del nostro; perciò li affidiamo a te. Padre, grazie per tutti gli operatori sanitari e per coloro che si prendono cura dei malati. Cura e allevia i tuoi malati. Benedici i tuoi moribondi. Per questo noi ti preghiamo.


VIII STAZIONE. GESÙ ESORTA LE DONNE DI GERUSALEMME


Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 27-28) Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di Lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli”.

Meditazione Il pianto delle donne di Gerusalemme inonda di pietà il cammino del condannato, smorza la ferocia di un’esecuzione capitale e ci ricorda che siamo tutti figli. Il pianto

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però non basta. Il pianto non deve fermarsi al solo sentimento di tristezza ma deve essere giudicato e arrivare a trasformarsi in amore che educa, in fortezza che guida, in severità che corregge, in dialogo che costruisce, in presenza che parla. Il pianto deve impedire altri pianti.

Preghiera Preghiamo perché l’ammonizione di Gesù alle donne ci guidi a superare ogni atteggiamento pietistico, per riconoscerci profondamente bisognosi del suo amore. Il pianto e il dolore per noi, per i nostri cari e per il mondo sono il segno della lontananza del nostro cuore. Chiediamo di poter far sempre più esperienza che la vera pace, pur nella prova, è dono della presenza amorevole di Colui che dà tutto se stesso per noi. Per questo noi ti preghiamo.


IX STAZIONE. GESÙ CADE LA TERZA VOLTA


Dal libro delle Lamentazioni (Lam 1) Guarda, Signore, la mia miseria, perché il nemico ne trionfa. L'avversario ha steso la mano su tutte le sue cose più preziose; essa infatti ha visto i pagani penetrare nel suo santuario, coloro ai quali avevi proibito di entrare nella tua assemblea. Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane; danno gli oggetti più preziosi in cambio di cibo, per sostenere. La caduta dell’umanità quando perde l’amore.

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Meditazione Ecco, Gesù nuovamente a terra sotto il peso della croce. Cadendo a terra per la terza volta ci grida ancora a gran voce il suo mistero. Ascoltiamo la sua voce! Questo condannato nei pressi del luogo del supplizio, ci dice: "Io sono la via, la verità e la vita" (Gv 14, 6).

Preghiera Signore, con lo sguardo rivolto alla terra che sfiori col volto in questa ulteriore caduta, vedi le sofferenze di tutte le persone che faticano sotto la pesante croce che è la guerra, la fame, la miseria e la morte di tanti nostri fratelli. Aiuta noi ad amare loro e a soccorrerli. Sarà come aiutarti ad alzarti sulla via al Calvario. Per questo noi ti preghiamo.


X STAZIONE. GESÙ È SPOGLIATO DELLE VESTI


Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 33-36) Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia.

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Meditazione “Assaggiatolo, non ne volle bere" (Mt 27, 34). Questo era contrario ai metodi usati dai soldati incaricati dell'esecuzione. Dovendo inchiodare alla croce il condannato, essi cercavano di attutire la sua sensibilità e la sua coscienza. Gesù vuole conservare la sua coscienza vigile sino alla fine. Coscienza e libertà: sono gli attributi irrinunciabili di un agire pienamente umano. Il mondo conosce tanti mezzi per indebolire la volontà e offuscare la coscienza. Lo stesso legittimo sforzo di attutire il dolore va compiuto sempre nel rispetto della dignità umana. Più accogliamo l’amore di Gesù, che si è donato sino alla fine, più comprendiamo il mistero della vita e della morte.

Preghiera Gesù, spogliami della superbia, dell’orgoglio, e della mondanità, affinché il mio cuore si arricchisca di te. Fa che attraverso il mio sguardo possa rivestire del tuo amore ogni fratello che tende la mano. Per questo noi ti preghiamo.


XI STAZIONE. GESÙ È INCHIODATO SULLA CROCE


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Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23, 34-43) Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”. Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: “Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto”. Anche i soldati lo schernivano: “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei. Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!”. Ma l'altro lo rimproverava: “Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male”. E aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso”.

Meditazione Nel suo corpo e nel suo animo sensibilissimo, Gesù soffre indicibilmente. Quando gli aguzzini alzeranno la croce, inizierà un’agonia che durerà tre ore. Bisogna che si adempia anche questa parola: “Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12, 32). Che cosa "attira" in questo Condannato in agonia sulla croce? L'immagine di una sofferenza tanto intensa desta certamente compassione. Ma la compassione è troppo poco per indurre a vincolare la propria vita a colui che è appeso alla croce. Che cosa attira allora? Le sue parole: "Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno". Gesù attira dalla croce con la potenza dell'amore.

Preghiera Le tue mani e i tuoi piedi sono stati inchiodati alla croce. Manda me ora, Gesù, a portare conforto agli ammalati, ai sofferenti e a far visita a chi è solo. Per questo noi ti preghiamo.


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XII STAZIONE. GESÙ MUORE IN CROCE


Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 45-50, 54) Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: “Elì, Elì, lemà sabactàni?”, che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: “Costui chiama Elia”. E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: “Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!”. E Gesù, emesso un alto grido, spirò. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio!”

Meditazione Quando giunge l'ora nona, Gesù grida: "Tutto è compiuto!" (Gv 19, 30). Ecco, è giunta a compimento l'opera della redenzione. La missione, per la quale è venuto sulla terra, ha raggiunto il suo scopo. Il resto appartiene al Padre: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito" (Lc 23, 46). Detto questo spirò. "Il velo del tempio si squarciò in due..." (Mt 27, 51). Dio si manifesta proprio laddove sembra essere definitivamente sconfitto e assente.

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Preghiera Gesù, insieme a Maria, Giovanni e le pie donne abbiamo ripercorso la tua passione. Ora il tuo cuore si è fermato. Manda il tuo Santo Spirito su di noi e su tutta l'umanità affinché anche noi possiamo riconoscere che tu sei il Figlio di Dio. Per questo noi ti preghiamo.


XIII STAZIONE. GESÙ È DEPOSTO DALLA CROCE


Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 57-58) Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato.

Meditazione Ormai tutti se ne sono andati. Giuseppe, Maria, Giovanni, la Maddalena e pochi altri compiono il pietoso rito di togliere il corpo martoriato di Gesù dalla croce. È il

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momento del dolore supremo per la Madre. I Vangeli non parlano di ciò che ella ha provato in quell'istante. È come se gli Evangelisti, col silenzio, volessero rispettare il suo dolore, i suoi sentimenti e i suoi ricordi. O, semplicemente, come se ritenessero di non essere capaci di esprimerli. È stata soltanto la devozione plurisecolare a conservare l'immagine della "Pietà", fissando così nella memoria del popolo cristiano l'espressione più dolorosa di quell'ineffabile legame. Quell'amore si è rivelato nella grotta di Betlemme, è stato sottoposto alla prova già durante la presentazione al tempio e si è approfondito insieme con gli eventi conservati e meditati nel suo cuore.

Preghiera Gesù, aiutaci a trarre il bene da ogni avversità, rafforza la nostra speranza nella sofferenza, riscalda la nostra carità nel portare la croce anche per gli altri. Aiutaci a seguire sempre la volontà di Dio e a confidare nella Divina Provvidenza. Per questo noi ti preghiamo.


XIV STAZIONE. GESÙ È PORTATO NEL SEPOLCRO


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Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27, 59-60) Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l’altra Maria.

Meditazione "Fu crocifisso, morì e fu sepolto...". "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto" (Gv 12, 24). Il sepolcro è l'ultima tappa del morire di Gesù nel corso dell'intera vita terrena; è segno del suo supremo sacrificio per noi e per la nostra salvezza. Ben presto questo sepolcro diverrà il primo annuncio di lode e di esaltazione del Figlio di Dio nella gloria del Padre. Con la deposizione del corpo di Gesù nel sepolcro la Chiesa inizia la veglia del Sabato Santo. Maria conserva nel profondo del suo cuore e medita la passione del Figlio; le donne si danno appuntamento per il mattino del giorno dopo il sabato, per ungere con aromi il corpo di Gesù; i discepoli si raccolgono, nel nascondimento del Cenacolo, finché non sia passato il sabato. La croce dell'uomo è ambigua, è senza speranza; la croce di Gesù è luminosa, è dell'amore e prepara la vittoria della vita sopra la morte.

Preghiera Gesù aiutami a non sprecare la mia vita, a non dare mai niente per scontato, ad andare avanti senza paura, consapevole del tuo amore, con la mia mano nella tua. Allora percorrerò la mia strada senza timore, perché tu cammini al mio fianco. Per questo noi ti preghiamo.


ORAZIONE FINALE

C. O Dio, fa che la nostra comunità, dopo aver rivissuto il mistero della Passione, possa diventare un segno concreto di speranza per il mondo in cui viviamo. Per Cristo nostro Signore.

A. Amen

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«Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (Lc 23,42). Lo chiama per nome, “Gesù”, con confidenza [...]. Quanta tenerezza in questa espressione, quanta umanità! È il bisogno dell’essere umano di non essere abbandonato, che Dio gli sia sempre vicino. In questo modo un condannato a morte diventa modello del cristiano che si affida a Gesù. Un condannato a morte è un modello per noi [...].

Mentre il buon ladrone parla al futuro: «quando entrerai nel tuo regno», la risposta di Gesù non si fa aspettare; parla al presente: «oggi sarai con me nel paradiso» (v. 43). Nell’ora della croce, la salvezza di Cristo raggiunge il suo culmine; e la sua promessa al buon ladrone rivela il compimento della sua missione: cioè salvare i peccatori.

“IL BUON LADRONE”, PAPA FRANCESCO UDIENZA GENERALE, 28 SETTEMBRE 2016

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