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FloraFlora FaunaFauna MineraliMinerali RocceRocce

Le eruzioni vulcanicheLe eruzioni vulcaniche Il VesuvioIl Vesuvio

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Eruzioni vulcanicheEruzioni vulcaniche Un’eruzione vulcanica è la fuoriuscita sulla

superficie terrestre di magma. L’eruzione può avvenire con differenti fenomenologie che variano da tranquille effusioni a violente eruzioni.

Tipi di eruzione:

1. Eruzioni hawaiiane

2. Eruzioni stromboliane

3. Eruzioni pliniane

4. Eruzioni freatomagmatiche

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Il VesuvioIl Vesuvio

La storia eruttiva

Il Parco

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Il Somma-Vesuvio è uno strato vulcano di medie dimensioni che raggiunge un’altezza massima di 1281 m s.l.m. E’ costituito dal più vecchio vulcano del Monte Somma e dal più recente vulcano del Vesuvio.

“Crederà la generazione ventura degli uomini, quando rinasceranno le messi e rifioriranno questi deserti, che sotto i loro piedi sono città e popolazioni e che le campagne degli avi si inabissarono?” (Publio Papinio Stazio)

Il Vesuvio è noto soprattutto per la grande eruzione del 79 d.C., che distrusse in soli due giorni Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia.

Il Vesuvio ha una tipica forma a cono con cratere sommitale di ca. 500 m. di diametro e profondo ca. 300 m. Il cratere del Vesuvio è situato a circa 15 Km dal centro della città di Napoli, verso E – SE.

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Il comportamento del Vesuvio nel corso della sua storia è stato caratterizzato dall’alternanza tra periodi di attività eruttiva e periodi di quiescenza. Il comportamento passato e lo stato attuale del Vesuvio suggeriscono che il vulcano può riprendere la sua attività eruttiva, e che se un’eruzione avverrà nelle prossime decine di anni, potrà essere di tipo esplosivo. Pertanto il Vesuvio è un vulcano altamente pericoloso.

Storia eruttiva

79 d.C.

(Eruzione pliniana)

1631

(Eruzione sia dal vertice che da bocche laterali)

1805-99

(costruzione del Colle Umberto)

1906

(eruzione che coprì buona parte della funicolare da poco inaugurata. I materiali di lancio arrivarono fino ad Ottaviano e S. Giuseppe V.)

1944

(Crollo del conetto eruttivo. Riapertura del condotto. L’eruzione provocò ingenti danni alle campagne e agli edifici)

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Il Parco del VesuvioIl Parco del Vesuvio

L'istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio, avvenuta con decreto del Presidente della Repubblica del 5 giugno del 1995, giunge dopo oltre venti anni di iniziative degli ambientalisti italiani.

Il Parco Nazionale del Vesuvio, di grandissimo interesse geologico e storico, è stato istituito al fine di salvaguardare i valori del territorio, di applicare metodi idonei a realizzare una corretta integrazione tra uomo e ambiente, di promuovere attività di educazione ambientale e di ricerca scientifica. Il Parco nasce, però, anche dall'esigenza di difendere il vulcano più famoso del mondo: il Vesuvio.

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RocceRocce Le rocce sono aggregati naturali formati da più minerali (raramente da uno

solo) e anche da sostanze non cristalline. Le rocce che affiorano sulla superficie terrestre derivano da tre processi chimico-fisici fondamentali: precipitazione da una soluzione (sedimentarie), ricristallizzazione allo stato solido (metamorfiche) e cristallizzazione da un fuso (magmatiche).

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Le rocce vesuviane rinvenute in pozzi di perforazione sono generalmente quaternarie e possono essere suddivise tenendo conto di diversi intervalli litostratigrafici:

Da 180 m a 350 m: tufi pomicei subaerei (II e III periodo di attività)

Da 650 m a 750 m: tufiti caolitiche formate da conglomerati tufacei più o meno coerenti Lave trachitiche e latitiche

con intercalazione di tufi e tufiti. Sequenza vulcanico-sedimentaria subaerea e marina formata da tufiti caotiche, sottili strati arenacei-siltitici marnosi, tufi e lave latitiche

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Carta geologica schematica del Somma-Vesuvio

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MineraliMineraliI minerali sono composti naturali formatisi attraverso processi geologici. Il termine “minerale” comprende non soltanto la composizione chimica ma anche la struttura cristallina del materiale. La composizione dei minerali varia dai semplici elementi chimici a semplici sali fino ad arrivare a silicati molto complessi. Lo studio dei minerali è detto mineralogia.

Vesuvianite

Phillipsite

Leucite

Alcuni minerali

vesuviani

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Condronite

Pirite

Zolfo

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FloraFlora I due versanti del complesso Somma-Vesuvio presentano due tipi di vegetazione. La vegetazione

spontanea di tipo mediterraneo prevale sul versante rivolto al mare (vesuviano); l’altro, (il sommano), più umido, mostra una vegetazione boschiva di tipo appenninico (castagno, querce, ontano, aceri, lecci). Esistono 906 specie tra le quali 18 endemismi, come l’acero e l’ontano napoletani e l’elicriso, 22 specie di orchidee e numerose ginestre.

Stereocaulon vesuvianum: lichene grigio argenteo (prima specie ad insediarsi sulle lave del 1944)

Castagno: albero alto sino a 25 metri con chioma rotondeggiante e tronco massiccio che può raggiungere anche i 10 m di circonferenza.

Betulla: in natura è un albero pionere, ovvero cresce solitamente al di fuori dei boschi, sui terreni ancora da colonizzare da parte delle piante; quindi preferisce posizioni soleggiate, molto luminose, ad una certa distanza da altre piante..

Ginestra dell’Etna: importato dall’uomo all’inizio del ‘900, si sono rapidamente diffuse sulle pendici del vulcano dove si sono mescolate alle altre specie di ginestre.

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Biancospino

Alcuni Fiori vesuviani

Orchidea maculata

Oleandro Rosa selvatica

Senecio

Prugnolo

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Mirto

Erica

Valeriana rossa

Asfodelo

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Elicriso

Artemisia

Romice rossa

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La macchia mediterranea dei versanti vesuviani

Fillirea

Leccio

Pino domestico

Corbezzolo

Alloro

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FaunaFauna Se paragonata alla flora, la fauna del Vesuvio è decisamente più

povera. Grazie comunque ad alcuni studi recenti si può presumere la presenza di circa 100 specie di uccelli, 30 specie di mammiferi, 10 di rettili e due di anfibi. Non sono purtroppo più presenti lo scoiattolo e il gatto selvatico tra i mammiferi, l'astore e il gufo reale tra gli uccelli; d'altro canto le specie superstiti cominciano a far registrare un certo incremento numerico grazie alla tutela e alla corretta gestione naturalistica assicurata dal Parco. Tra gli invertebrati vanno citate le coloratissime farfalle diurne e notturne che frequentano in gran numero le fioriture della flora mediterranea vesuviana.

Corvo imperiale Cardellino

Gheppio

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Barbagianni

Cinciallegra

Scricciolo

Cornacchia

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2020

Cervone

Volpe

Coniglio selvaticoTopo quercino

Ghiro

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Faina

Moscardino

Lepre

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Ramarro

BiaccoSaettone

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Euchloe Ausonia

Gonepteryx Cleopatra

Hipparchia Statilinus

Nel Parco Nazionale del Vesuvio vivono 44 specie di farfalle diurne (Rhopalocera) che si distinguono dalle notturne (Heterocera), oltre che per le diverse abitudini, anche per le antenne a forma di clava e per il fatto che le ali, nella posizione di riposo, si riuniscono sul dorso.

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Iolana Iolas

Iphiclides Podalirius

Glaucopsyche Alexis

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Colias crocea

Macaone

Vanessa atalanta

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Previsione dell’attività vulcanicaPrevisione dell’attività vulcanica L’Osservatorio Vesuviano gestisce il sistema di sorveglianza dei vulcani attivi

dell’area napoletana sia attraverso reti geofisiche che geochimiche.

Reti geofisiche

Controllo dell’attività sismica

Controllo delle deformazioni del suolo

Controllo del campo gravimetrico

Reti geochimiche

Controllo del flusso gas delle fumarole

Controllo della composizione dei gas delle fumarole

Controllo del livello e della temperatura della falda

Il rischio vulcanico può essere mitigato pianificando rigorosamente lo sviluppo del territorio, in modo da contenere il valore esposto e favorendo gli interventi per la riduzione del rischio, come ad esempio l’evacuazione preventiva della popolazione in caso di eruzione imminente.

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Hanno Hanno partecipatopartecipato

Alfiero ValentinaAnacleria Marco

Brunese Rosmery Cardone Rita

Carrella Stefano

Console Roberta

Coppola Anna

Cozzolino Mariarca

Di Fiore Marco

Ferone Giovanna

Gallo Luigi

Iacomino Francesco

Leone Fabiana

Maiello Giuseppe

Martinelli Ciro

Nocerino Sabrina

Onda Maria

Onorato Adelaide

Pavia Giada

Pignatiello Maria

Sannino Loreda

Simeone Pasquale

Verolino FedericaSpinazzoli Oreste

Zobel Flora

Romano Enrico

Di Buono Noemi

Esposito Adriano

Fabbricino Raffaele

Di Stefano Alessandro

Battaglia Ciro

Bossa Pietro

Cautiero Giuseppina

Coppola Vincenzo

Fusco Annarita

Guercia Gianluca

La Fontana Teresa

Marfè Massimiliano

Oliviero Luisa

Pagliuso Anatoliy

Palomba Emiliana

Pianese Angelo

Piro Gennaro

Reale Vincenzo

Riccardi Nunzia

Savino Lucia

Savino Vincenza

Scarpato Antonio

Cozzolino Ilaria

Oliviero Martina

Tammaro Federica

Desii Massimiliano

Prof.ssa De Rosa M. - Prof. C. Lombardo - Prof.ssa R. Luise