Verbale n°165 - 1° Circolo di Giugliano - Avvisi · L‟obiettivo del percorso sarà chiaramente...
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Verbale n°165
Il giorno 4 Settembre 2017, alle ore 10.00, nei locali del 1° Circolo Didattico di Giugliano in
Campania siti in P.zza Gramsci, 7 nei modi e nei termini previsti dalla legge si è riunito il Collegio
con tutti i docenti in servizio nel Circolo.
Sono assenti per giustificati motivi i docenti: Esposito A.,Granata E., Paone R., Pennacchio R.,
Pirozzi G.,
Riconosciuta la validità dell‟adunanza per il numero degli intervenuti, il Presidente nella persona
del Dirigente Scolastico dott.ssa Olimpia Finizio, dichiara aperta la seduta ed affida le mansioni di
segretario alla docente Pianese Emanuela.
1° capo all‟ODG: Approvazione verbale seduta precedente.
Il segretario dà lettura del verbale che viene approvato all‟unanimità.
2° capo all‟ODG: Insediamento
Il D.S., nell‟augurare un sereno e proficuo anno di lavoro all‟insegna del continuo miglioramento,
dichiara insediato il Collegio dei docenti del Circolo per l‟anno scolastico 2017/18.
3° capo all‟ODG: Riepilogo RAV e PdM
Il D.S. cede la parola alla docente Pianese che illustra al Collegio le modifiche apportate al
Rapporto di Autovalutazione. L‟aggiornamento del RAV ha evidenziato un egregio lavoro portato
avanti da tutto il circolo per il superamento delle criticità che il precedente rapporto aveva
evidenziato. Il D.S. si complimenta con il Collegio e riferisce che il consulente INDIRE dott.ssa
Basile, nel rapporto conclusivo ha sottolineato la qualità del lavoro, l‟impegno e gli evidenti passi in
avanti effettuati. Riprende la parola la docente Pianese che ricorda al D.S. la volontà espressa nel
Collegio di Giugno u.s. di avvalersi anche per questo anno scolastico della consulenza della
dott.ssa Basile. Il D.S. concorda e si impegna a contattarla. La docente Pianese ricorda che il PdM
rappresenta il braccio operativo del RAV, ossia è la programmazione delle azioni e dei processi da
attivare per il superamento delle criticità evidenziate dal RAV. Visto il grande lavoro portato a
termine per lo scorso anno, per il nuovo anno scolastico il PdM prevede , da un lato, il
consolidamento degli obiettivi di processo in precedenza programmati e dall‟altro
l‟implementazione di nuovi obiettivi di processo per alcune aree.
Si riportano di seguito le Aree di Processo considerate:
1. Curricolo, progettazione e valutazione
2. Ambiente di apprendimento
3. Inclusione e differenziazione
4. Continuità e orientamento
5. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
A ciascuna area fanno riferimento obiettivi di processo specifici da raggiungere nell‟anno
scolastico. Resta inteso che ciascuno di noi è fondamentale per la crescita del circolo e per il
raggiungimento degli obiettivi, per cui ognuno è impegnato in prima linea.
Il punto nevralgico del miglioramento ruota, in ogni caso, intorno agli ESITI degli studenti, per cui
ogni azione deve puntare alla diffusione delle buone pratiche, ad una diffusa didattica innovativa
ed inclusiva, così da evitare differenziazione di prestazioni e di offerta formativa od esperienziale
tra le classi e tra i plessi; in questo modo si garantisce all‟utenza una forte equità di trattamento e
di opportunità formative ed educative.
Il NIV provvederà a fornire ai gruppi di lavoro una proposta che, partendo dalle aree sopra citate,
andrà a declinare gli obiettivi operativi strategici per l‟identificazione aree Funzioni Strumentali al
PTOF
Prima di passare al successivo punto all‟odg, il D.S. invita ogni docente alla consultazione del
PTOF e del PdM sul sito della scuola al link “La Scuola in Chiaro”. Allo stesso modo invita il
Collegio ad una attenta lettura del regolamento della scuola, anch‟esso pubblicato sul sito.
4° capo all‟ODG: Proposta di modifica ai Criteri di Valutazione alunni
La docente Pianese, a nome del NIV, propone una lieve modifica ai criteri di valutazione utilizzati
per il precedente anno scolastico: dalla pratica didattica è stato evidente che il livello di
competenza B (comprendente il range voti 8/9) è da riconsiderare. Il collega Quaranta provvederà
a rivedere la tabella ed a sottoporla ai colleghi durante i lavori di gruppo ed in previsione della
delibera degli stessi prevista per il collegio del 7 c.m. Il Collegio è d‟accordo.
5° capo all‟ODG: Presentazione progetto di potenziamento classi III
Il D.S., comunica che con l‟organico dell‟autonomia per l‟a.s. 2017/18, sarà possibile attivare il
percorso di potenziamento anche nelle classi III del circolo. Di seguito, in favore dei nuovi docenti
del circolo, lo schema deliberato dal Collegio ( in evidenza il nuovo percorso da attivare).
Ordine prioritario di
attivazione
Interclasse
considerato
Tipologia percorso Numero docenti di
potenziamento
richiesti
1 Classi prime Percorso di attività
motoria finalizzato
all‟acquisizione di
abilità e pre-
competenze
fondamentali per
l‟approccio alle
discipline (percorso
già attivo)
2
2 Classi seconde Percorso logico-
matematico basato sul
problem solving e sul
problem posing
(percorso già attivo)
2
3 Classi terze Percorso linguistico
finalizzato alla
comprensione,
riflessione e
2
produzione di testi
4 Classi quarte Percorso di CODING
finalizzato allo
sviluppo del pensiero
computazionale
2
5 Classi quinte Percorso linguistico-
espressivo finalizzato
alla decodifica di testi
ed immagini
2
Resta inteso che il progetto di potenziamento per le classi IV e V non potrà essere attivato.
Il D.S. cede la parola alla docente Pianese che illustra al Collegio l‟orientamento che si vorrà
dare al nuovo percorso linguistico che, al pari di quelli già attivi nelle classi prime e seconde,
avrà un taglio innovativo e trasversale alle discipline.
L‟obiettivo del percorso sarà chiaramente la “padronanza linguistica” che passa per
l‟interazione verbale, la lettura e la scrittura. Per quanto concerne la lettura bisognerà
promuovere il passaggio dalla lettura di decodifica, a quella di comprensione per approdare alla
lettura di conoscenza.
Gli itinerari linguistici trasversali ed innovativi prevederanno in una prima parte dell‟anno un
approccio al testo, o meglio, a stralci di testo che si prestino al problem posing ed al problem
solving ed in questo modo si andrà ad agire prevalentemente sull‟ interazione verbale e sulla
scrittura/riscrittura; in un secondo momento vi sarà l‟approccio al testo non continuo che, come
evidenziato dal rapporto INVALSI, resta un punto di debolezza generalizzato e qui si andrà a
prediligere la comprensione e la conoscenza. Per testo non continuo s‟intenderà un testo che
prevederà vari tipi di formato e di stili linguistici (scientifico/narrativo/espositivo…)alternati anche
da elementi non verbali (immagini, grafici, tabelle…)
Prende la parola il D.S. che sottolinea l‟enorme valore che la scuola conferisce ai progetti di
potenziamento perché essi devono concorrere al miglioramento degli esiti degli studenti con
approcci innovativi, diversificati, significativi e trasversali.
Per questo anno scolastico, i docenti di potenziamento verranno profilati sul registro
elettronico NON sulla disciplina, ma su “Progetti di potenziamento”.
6° capo all‟ODG: Riepilogo progetti PON presentati
Il D.S. cede la parola alla docente De Rosa che comunica al collegio che durante la pausa estiva,
è stato autorizzato il progetto finanziato con fondi europei relativo al bando Avviso n° 10862
Inclusione e lotta al disagio. Ricordiamo che il titolo che è stato dato al progetto è “Il successo di
ognuno” e prevederà i seguenti moduli per alunni:
A spasso di danza 1 e 2
Ritmi incalzanti 1 e 2
Programmiamoli…programmiamoci 1 e2
Giornalisti non per caso 1 e 2
La denominazione 1 e 2 è per distinguere i moduli attivati presso la sede centrale da quelli del plesso Nievo
Il progetto, si ricorda, non rientra tra quelli previsti dall’avviso quadro e dovrà quindi essere ultimato e
rendicontato entro il 31/08/2018.
Al suindicato progetto si aggiungono quelli presentati e previsti nell’avviso quadro, come di seguito riportato
AVVISO AZIONE AVVISO TITOLO MODULI PROGETTATI
3340 Competenze di cittadinanza globale
Concreta…mente Indovina chi viene a cena
E se lo facessimo funzionare così?
Giardini di città, giardini in città
2669 Pensiero computazionale e
cittadinanza digitale
Cittadini in_digitale Penso in 3D 1 e 2
Programmiamo 1 e 2
Ti racconto una storia in_digitale
4427 Patrimonio culturale, artistico,
paesaggistico
Quanta bellezza intorno a noi
Ti guidiamo noi 1 e 2
Digitour 1 e 2
Mosaici di bellezza 1 e 2
4294
Integrazione e accoglienza
L’arte di stare insieme Suoni dal mondo 1 e 2
Sport come mondo 1 e 2
Racconti dal mondo 1 e 2
E‟ chiaro che per questi ultimi si è ancora in attesa di autorizzazione e che vi sarà la possibilità di
attivarli nel corso del biennio 17/18-18/19
Il Collegio delibera l‟inserimento nel PTOF di tutte le proposte progettuali che di volta in volta
verranno autorizzate.
7° capo all‟ODG: Criteri per bandi esperti/tutor/figure aggiuntive/alunni
Il D.S. comunica al collegio che è necessario avviare la procedura per i bandi di selezione per gli
esperti, per i tutor, per le figure aggiuntive e suggerisce i criteri di seguito elencati per
l‟individuazione degli stessi:
ESPERTI / FIGURE AGGIUNTIVE Titoli (Laurea/dottorati/Master Universitari/Diplomi o altri titoli equipollenti) Corsi di specializzazione o formazione in ambito didattico Certificazioni di informatica Esperienze lavorative coerenti all'ambito del progetto Docenza in corsi extracurriculari similari nell'ambito scolastico Pubblicazioni in ambiti coerenti Valutazione proposta progettuale TUTOR Titoli (Laurea/dottorati/Master Universitari/Diplomi o altri titoli equipollenti) Corsi di specializzazione o formazione in ambito didattico Certificazioni di informatica Partecipazione a gruppi di lavoro per RAV/PTOF/PDM Esperienze in pratiche di innovazione metodologica Tutoraggio in corsi extracurriculari similari nell'ambito scolastico Il Collegio non ritiene di dover integrare i criteri con altri punti. I criteri vengono approvati in attesa del passaggio successivo al CdC. Sarà emesso bando interno per Esperti e figure aggiuntive, in mancanza di adesioni si passerà a bando per esterni Per quanto riguarda i compensi delle varie figure, di seguito il dettaglio:
-Gli esperti riceveranno un compenso orario di 70 euro lorde se esterni alla nostra scuola, in base alle tabelle previste dal CCNL se interni -Responsabile Valutazione / interno: retribuito in base alle tabelle previste dal CCNL - Coordinatore / interno: retribuito in base alle tabelle previste dal CCNL -Tutor interno: compenso orario di 30 euro lordo stato -Figure aggiuntive interne/esterne: 20 ore per ciascun corso con un compenso orario di 30 euro lordo stato (ove previsto) Il D.S. tiene a precisare che il compito del tutor è limitato alla gestione ed all‟organizzazione della classe, alla registrazione delle assenze/presenze, al contatto con le famiglie, alla distribuzione e consegna dei monitoraggi, agli interventi per scongiurare assenze o abbandoni dei corsi. L‟aspetto squisitamente didattico resta di esclusiva competenza del docente esperto.
Per quanto riguarda la selezione degli alunni,è evidente che per il progetto “inclusione e disagio” si andranno ad individuare alunni ed alunne che necessitano di percorsi inclusivi. Per tutti i progetti PON il NIV suggerisce PRIORITARIAMENTE di destinare i moduli agli alunni dalla classe seconda alla quarta. Il Collegio approva.
8° capo all‟ODG: Adesione sperimentazioni Il D.S. chiede di esprimersi circa l‟adesione ad eventuali sperimentazioni didattiche. Il Collegio delibera il proseguimento della sperimentazione dell‟Apprendimento Intervallato con il gruppo di controllo 9° capo all‟ODG: Delibera buona pratica Il D.S. cede la parola alla docente Pianese che illustra il percorso annuale di tutoraggio denominato “Star bene a scuola: storie di amicizia” sperimentato durante il precedente anno scolastico. Il dettaglio del percorso è allegato al presente verbale e pubblicato sul sito della scuola. Il Collegio lo delibera come buona pratica.
10° punto all‟odg: Formalizzazione del GLI operativo e Index per l‟Inclusione
Il D.S. cede la parola alle FF.SS. in carica Abbate e Sia che aggiornano il Collegio circa la
composizione ed il ruolo del GLI all‟interno della scuola. Sottolineano che per questo anno
scolastico il GLI verrà implementato da un rappresentante dei genitori e da un tecnico esterno.
Per quanto concerne l‟index, la scuola utilizzerà lo strumento per arrivare all‟autovalutazione del
grado di inclusione della scuola.
11° punto all‟odg: Quota regionale e presentazione di iniziative pervenute dal territorio ed eventuali
adesioni (da discutere anche nei gruppi di lavoro)
Per le nuove iniziative andranno esaminate le seguenti opportunità considerando anche la quota
regionale del curricolo elettivo:
SIC (Safer Internet Centre_Generazioni connesse) proposto dal MIUR, destinato alle classi
V: iniziative per uso corretto della rete e per la prevenzione del cyberbullismo
Giornata Mondiale Alimentazione-“Cambiamo il futuro delle migrazioni. Investiamo nella
sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale”_16/10/17
Anter “Il sole in classe” percorsi di tutela ambientale con le energie rinnovabili
CINI Miur “L‟ora del codice”: percorsi di pensiero computazionale
Opera Domani: percorsi di didattica della musica per l‟avvicinamento dei bambini alla
musica lirica
Il D.S, a proposito della pregevole iniziativa di Opera Domani tiene a precisare che lo
spettacolo finale tenutosi presso il Palapartenope e non più in teatro rappresenta un limite
in termini di resa, ma soprattutto di sicurezza riscontrato dalle famiglie e dai docenti stessi.
Prega i docenti di considerare anche questo aspetto prima di fornire formale adesione e di
contattare l‟organizzazione per far presente la questione. Al contempo ricorda che,
essendo un‟attività che prevede un contributo economico delle famiglie, NON può essere
presentata come obbligatoria
A queste proposte si aggiungono:
- l‟adesione già ufficializzata di tutte le classi quarte al percorso “Jun€co” promossa da
Rinascimente_ Fondazione Amiotti: il progetto, completamente gratuito, mira alla promozione
partecipata ed inclusiva di concetti chiave dell‟economia etica e sostenibile. Esso prevede anche
un percorso di formazione per i docenti.
-il progetto “Radici a Ali” con l‟utilizzo delle ore destinate al curricolo elettivo con la creazione di
percorsi curricolari ed extracurricolari miranti alla coesione con il territorio, alla valorizzazione del
passato e con l‟occhio al futuro del paese.
Il D.s. prega il collegio di esaminare le proposte nei gruppi di lavoro al fine di renderle operative
con gli opportuni accordi di programma finalizzati all‟inserimento degli stessi nel PTOF (le
variazioni al PTOF andranno deliberate nel Collegio del 25 p.v.
A tal proposito, il D.S. illustra al collegio l‟integrazione apportata alle linee di indirizzo per la
rimodulazione del PTOF per questo ultimo anno del triennio (integrazione allegata al verbale)
9° punto all‟odg: Proposte di adeguamento al calendario scolastico
Il Collegio delibera l‟avvio delle attività didattiche per il 14 settembre 2017 con le medesime
modalità organizzative dei precedenti anni. Sul sito della scuola saranno a breve disponibili tutte le
informazioni e le indicazioni operativa per il personale e per le famiglie
10° punto all‟odg: Incontri di programmazione_ giorno e cadenza
Il D.S. chiede al Collegio di esprimersi circa gli incontri di programmazione. Il Collegio delibera
che la programmazione venga effettuata settimanalmente il lunedì dalle ore 13.30 alle ore 15,30.
La docente Pianese comunica che nel pomeriggio sarà disponibile sul sito la circolare con la
calendarizzazione degli incontri.
11° punto all‟odg: Impegni gruppi di lavoro
Il D.S. comunica che l‟orario di servizio del personale docente fino all‟avvio delle attività didattiche
sarà il seguente: h 8.30/12.30.
I docenti si riuniranno per gruppi di interclasse/intersezione guidati dai Coordinatori in carica. Agli
stessi verranno forniti il calendario degli impegni di settembre ed i punti da discutere /esaminare (a
cui ciascun gruppo potrà aggiungere altri spunti di discussione).Sarà cura dei Coordinatori
individuare un portavoce per portare in collegio le decisioni assunte o le proposte emerse nei
gruppi.
Il D.S., nel ribadire quanto siano importanti le decisioni ed i lavori svolti dai gruppi, invita TUTTI i
docenti ad essere parte attiva degli stessi.
12° punto all‟odg: Varie
Il D.S. comunica che gli stalli individuati per il parcheggio degli autoveicoli del personale presso la
sede centrale non sono sufficienti a garantire il posto per tutti. Ne deriva, pertanto, che sarà
necessario regolamentare l‟utilizzo degli stessi. Si chiede di prendere in esame la proposta che
abbiano accesso al parcheggio unicamente i docenti in servizio alla prima ora, ovvero di suggerire
altre modalità organizzative considerando che gli stalli sono 37/39.
E‟ evidente che al personale con disabilità verrà garantito il posto riservato indipendentemente
dall‟orario di servizio.
Per quanto concerne le circolari, il D.S. ribadisce che tutte le circolari verranno pubblicate sul sito
della scuola, per cui è necessario consultarlo spesso.
In ottemperanza a quanto previsto per la dematerializzazione, il D.S. comunica al Collegio che la
modulistica andrà inviata agli uffici per via telematica utilizzando quella presente sulla piattaforma
Classe Viva. Resta inteso che l‟assenza del docente, va comunicata telefonicamente alle 7,30 agli
uffici e poi formalizzata con apposito modulo.
Prima di concludere ricorda ai nuovi docenti di consegnare presso gli uffici di segreteria una
fotografia in formato tessera da utilizzare per il tesserino di riconoscimento.
Per quanto concerne le vaccinazioni obbligatorie il D.S. rende noti scadenze ed iter per le famiglie.
Specifica che sin dalla seconda decade di agosto è disponibile sul sito l‟informativa ed il modello
di autocertificazione per le famiglie (Allegato 1). In seguito verrà reso disponibile l‟allegato 2,
ovvero il modulo di autocertificazione per tutto il personale della scuola (scadenza 16 novembre).
Ai docenti della scuola del‟infanzia, prima dell‟avvio delle attività didattiche, verranno consegnati
gli elenchi degli alunni nei quali saranno evidenziati i nominativi di coloro che non hanno
ottemperato agli obblighi previsti dalla legge. In questo caso l‟insegnante inviterà il genitore e
l‟alunno a recarsi negli uffici di segreteria per comunicazioni importanti. Presso la sede centrale
verrà allestita una postazione mobile degli uffici nell‟aula destinata alla distribuzione della mensa.
Per il plesso Nievo li si indirizzerà nell‟ufficio di segreteria al pian terreno.
Non essendoci altri punti all‟ODG, il D.s dichiara concluso il Collegio alle ore 12,00
Allegato: buona pratica
Il Segretario Il Presidente
f.to Emanuela Pianese f.to Il Dirigente Scolastico
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa Dott.ssa Olimpia FINIZIO
ai sensi dell‟art. 3 comma 2 D. Lgs n. 39/1993) (Firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell‟art. 3 comma 2 D. Lgs n. 39/1993)
Percorso educativo-didattico proposto dalla docente di Scuola Primaria EMANUELA PIANESE
a.s 2016/17
“Star bene a scuola, storie di amicizia”
Il contesto come premessa:
la scuola come “BASE SICURA”, accogliente, attenta ai percorsi personali, contenitiva e
supportiva
Classe prima A: uno dei primi giorni di scuola, ho chiesto agli alunni cosa volessero insegnarmi e
loro basiti non riuscivano ad aprir bocca. Qualcuno timidamente mi diceva che era lui ad esser
venuto a scuola per imparare a leggere ed a scrivere. Da qui ho avviato un percorso lungo e
certosino che, da un lato li responsabilizzasse e li facesse sentire parte attiva di un gruppo,
dall‟altro riuscisse a promuovere l‟inclusione di alunni dalla socializzazione complessa o con
bassissimo livello di autostima e zero fiducia in sé, da un terzo lato li facesse arrivare alla
conclusione che si “impara e si insegna” per tutta la vita e che anche io avevo ancora tante cose
da imparare-anche da loro-oltre che insegnare.
In questo lungo percorso mi hanno affiancato gruppi di ex alunni –attualmente promossi al
secondo anno della secondaria di 1° grado-che hanno assunto il ruolo di tutor dei piccoli per
l‟intero anno scolastico: li hanno accolti il primo giorno di scuola, hanno festeggiato con loro
l‟ultimo giorno di scuola, li hanno accompagnati in tante attività e tanti percorsi di crescita
reciproca in ogni giorno per loro libero da impegni scolastici.
In realtà la definizione di tutor non rende giustizia al loro ruolo che ha sconfinato nel mentoring,
una relazione intensa tra un soggetto esperto e un soggetto meno esperto che assolve per
quest‟ultimo due funzioni principali: fornire un modello e un‟opportunità di confronto per lo sviluppo
cognitivo e offrire il sostegno psicosociale necessario a gestire i momenti critici di tale processo.
La loro è stata una relazione fondata su un rapporto di fiducia esclusivo e contrassegnata da
parità psicologica, motivazione intrinseca sia per il mentore sia per il discepolo, comunicazione
come ascolto reciproco.
Il percorso ha implicato necessariamente un‟organizzazione meticolosa del lavoro, la definizione di un obiettivo preciso e ha richiesto una “struttura” flessibile e aperta per metter d‟accordo i miei tempi ed i tempi dei tutor.
Perché l’azione di tutoring avesse successo è stato necessario abbinare con cura tutor e tutee, fissare orari e giorni per le attività da svolgere in collaborazione, fornire una formazione nelle tecniche del lavoro e materiali, applicare un sistema di monitoraggio, di supervisione e di valutazione.
Il tutoring è stato “umanamente gratificante”. I tutor hanno imparato ad essere formativi nei confronti del loro tutee, hanno sviluppato un senso di orgoglio e di autorealizzazione ed hanno acquisito fiducia e senso di responsabilità. Nel campo del tutoring il risultato più evidente è proprio l’aumento della fiducia in se stessi e del senso di adeguatezza da parte del tutor.
Il tutoring fra ragazzi di età diversa si è dimostrato un ottimo mezzo per facilitare lo scambio e la crescita sociale fra membri di scuole diverse. L‟amicizia con un ragazzo “più vecchio e di status elevato” ha rafforzato l‟autostima dei tutee.
Quali vantaggi ne ho tratto? I vantaggi sono stati numerosi: i bambini hanno acquisito le tecniche di tutoring molto più rapidamente di quanto avessi previsto ed hanno mostrato e coltivato una notevole autodisciplina, dovuta probabilmente al fatto di sentirsi responsabilizzati. Nella grande maggioranza dei casi, l‟interazione tra tutor e tutee è stata così positiva che si sono creati rapporti che durano anche al di là della situazione di tutoring. Quest‟ultima ed inaspettata variabile ha rappresentato un “qualcosa di speciale” che ha rafforzato in me la convinzione di essere su una buona strada oltre che la convinzione che questa sia una esperienza ripetibile anche da altri colleghi. Sia i tutor che i tutee hanno sviluppato abilità sociali e atteggiamenti positivi, oltre a migliorare entrambi il proprio rendimento. Quest‟ultimo aspetto è sicuramente quello più interessante per noi insegnanti!
L‟area curricolare che ho maggiormente utilizzato per i percorsi di tutoring è senza dubbio la lettura e, in particolare, la lettura ad alta voce. Taluni percorsi hanno privilegiato le abilità di riconoscimento lessicale, altri le strategie di decodifica, altre ancora la comprensione di testi scritti/narrati ed il confronto in circle time.
Anche l‟area linguistica si è prestata bene a questo tipo di approccio e diversi suoi aspetti sono stati oggetto di esperimenti di tutoring: ad esempio l‟ampliamento del lessico, la comprensione di concetti complessi e il miglioramento della quantità e qualità del linguaggio espressivo nel tutee, spesso mediante l‟utilizzo di giochi di lettura animata e drammatizzazione. In altri appuntamenti ho applicato i principi del tutoring allo sviluppo di concetti molto più astratti (es. campo matematico), con piccoli gruppi di alunni guidati dal tutor, per attivare strategie di problem solving. L‟esperienza mi ha dimostrato che il tutoring permette di conseguire risultati migliori quando viene fatto uso di materiali strutturati. E‟ fuori dubbio che la disponibilità di materiali suddivisi in sequenze, che permettono al tutee di procedere gradualmente, facilitano anche il compito del tutor e possono ridurre la complessità e la durata della fase di formazione. Ho però cercato di fare attenzione che l‟utilizzo di materiali strutturati non si traducesse in un approccio rigido e meccanico da parte degli alunni: avrei potuto frustrare lo spirito di iniziativa del tutor, ridurre le possibilità di una sua partecipazione creativa o, ancora, inibire automaticamente la capacità di generalizzare, ovvero di estendere spontaneamente l‟attività di tutoring al di fuori degli spazi a esso riservati.
Cosa ho notato durante il percorso:
a) gli allievi che venivano aiutati, tutee, imparavano più rapidamente e in maniera più completa
b) i tutor consolidavano i loro apprendimenti e miglioravano di conseguenza nelle loro prestazioni;
c) sia tutor che tutee miglioravano la motivazione verso gli impegni scolastici;
d) migliorava il clima in classe;
e) era possibile individualizzare l‟istruzione;
f) ho avuto più tempo e più spazi per coordinare, progettare e indirizzare l‟attività didattica
g) Nel corso dell‟anno i tutee si sono trasformati, a loro volta in tutor dei compagni, in tutor degli alunni cinquenni di una sezione dell‟infanzia (percorso che continueranno anche per il prossimo anno)
h) Hanno imparato a relazionarsi senza difficoltà con alunni più grandi, tanto da volere fortemente percorsi di gemellaggio con gli alunni di due classi quarte della scuola
Riassumendo, il tutoring è stato utilizzando su fronti diversi:
a) Peer tutoring di pari livello (same-level). Questo tipo di peer tutoring ha visto impegnati alunni della classe, che godono dello stesso status nel gruppo, mentre c‟è un divario nell‟attività oggetto di tutoring. Ad esempio, un allievo può avere buone abilità in tante attività ed essere in difficoltà per varie ragioni in matematica. In questa attività interpreterà il ruolo di tutee facendosi aiutare da un compagno tutor.
b) Peer tutoring di livello diverso (cross-level). In questo caso il tutor apparteneva ad una classe superiore ed è più grande d‟età.
c) Peer tutoring di diverso livello e diverse istituzioni scolastiche: studenti di ordine di scuola superiore aiutano quelli degli ordini precedenti.
d) Ruolo fisso o ruolo reciproco (fixed-role and reciprocal-role). Nel primo caso un allievo è costantemente tutor verso un suo compagno, mentre nella situazione di reciprocità i ruoli possono invertirsi. Il cambiamento può avvenire su argomenti diversi della stessa materia o su materie diverse. Credo che la persistenza dei ruoli è un aspetto molto delicato. Infatti, ricoprire continuamente il ruolo di tutee può comportare un problema per lo sviluppo dell‟autostima. Al tempo stesso ricoprire costantemente il ruolo del tutor può comportare una distorsione dell‟immagine dell‟allievo tutor all‟interno della classe (il tutor fisso può essere visto come un vice insegnante con tutto ciò che ne consegue). È bene quindi utilizzare le due situazioni tenendo conto degli obiettivi, ma anche del vissuto degli allievi.
Vantaggi del tutoring per il tutor:
• favorisce il raggiungimento degli obiettivi scolastici: probabilmente la ripetizione di alcuni contenuti, che avviene nel rapporto con il tutee, consolida e migliora il suo apprendimento;
• migliora l‟autostima: i tutor si sentono più importanti all‟interno della classe, più efficaci e abili nell‟affrontare i compiti;
• contribuisce all‟apprendimento delle abilità sociali: l‟introduzione di elementi di cooperazione e di solidarietà favorisce la sensibilità verso l‟altro e la conoscenza delle conseguenze dei comportamenti messi in atto. In classe si crea una cultura dell‟aiuto reciproco;
• aumenta la motivazione verso la scuola: il tutor tende a essere più interessato verso le attività scolastiche, ad essere più attivo e propositivo rispetto al contesto scolastico;
• previene le assenze immotivate e i ritardi: coloro che ricoprono il ruolo di tutor tendono generalmente a interiorizzare le regole scolastiche con più facilità;
Vantaggi del tutoring per il tutee :
• il tutoring si è rivelato particolarmente efficace nelle aree della lettura e scrittura e della matematica. Tali risultati si riscontrano a prescindere dall‟ordine di scuola.
Per i tutee è stato importante avere più punti di riferimento ed imparare a relazionarsi con ragazzi più grandi rispettando comunque delle regole di accesso al tutoring
I tutee, soprattutto all‟inzio dell‟anno, hanno trovato nei tutor dei confidenti, oltre che degli esempi
Una buona azione di tutoring ha alla base una supervisione più o meno continua da parte dell‟insegnante: deve saper intervenire nei momenti di crisi, fare un passo indietro nei momenti in cui la coppia o il piccolo gruppo funziona, deve saper dare dei feedback appropriati e gratificazioni pertinenti.
Didattica delle emozioni attraverso la Narrativa
Psicologicamente Orientata (conosco, riconosco,
so gestire le emozioni e sono empatico)
Percorsi di lettura_lettore esperto in circle
time
Utilizzo della Token Economy per il rafforzamento
dei comportamenti positivi
Una delle cose che mi ha particolarmente stupito è il risultato dei questionari di monitoraggio somministrati ai tutor “grandi”, gli alunni della secondaria: essi verranno scansionati e resi disponibili.
Per individuare i tutor mi sono ispirata al questionario riportato nella pagina seguente tratto da “Psicologia e scuola”(gennaio/febbraio 2010)
IL TUTTO PUNTANDO
SULL’AUTOVALUTAZIONEE
SULLA METACOGNIZIONE
Il percorso di tutoring si è inserito in un progetto ovviamente più complesso ed articolato che si è basato sul protagonismo degli alunni, sulla valorizzazione delle diversità, sullo spirito di squadra, sull‟apprendimento per scoperta, su un impianto di tipo ambientalistico-scientifico che ha caratterizzato lo sfondo integratore dell‟intero gruppo d‟interclasse. L‟utilizzo delle neuroscienze in campo musicale e con la sperimentazione dell‟apprendimento intervallato, ha aperto nuovi scenari e ci ha condotti anche all„introduzione della lingua araba e della cultura marocchina nelle nostre lezioni.
In un contesto così complesso e variegato:
-Quale funzione ha il docente? Mediatore, osservatore attento dei processi, regista, consulente,
guida e garante del “diritto allo studio di tutti e di ciascuno”, garante della democrazia
dell‟apprendimento sia degli alunni con difficoltà che degli alunni che possono sviluppare
eccellenze.
-Quale ruolo ha l’alunno? Costruttore attivo del proprio sapere, co-progetta l‟ambiente di
apprendimento.
-Cosa mi serve? Flessibilità oraria del monte ore disciplinare, flessibilità mentale e degli spazi,
investimento di tempo, risorse, ricerca, autoaggiornamento, confronto con la comunità
professionale nazionale e internazionale.
-A cosa punto? Al coinvolgimento delle famiglie, al lavoro a classi aperte in un‟ottica di
creazione di un circolo virtuoso, all‟autonomia di studio di tutti gli alunni, a spronarli nell‟interesse,
nello spirito d‟iniziativa, nell‟autostima, alla riflessione, al senso critico, allo spirito di responsabilità
verso se stessi e verso il gruppo, all‟autovalutazione ed alla metacognizione.
-Cosa devo curare?
* CURARE IL SETTING DI APPRENDIMENTO, vale a dire l‟organizzazione concreta e simbolica
dell‟esperienza scolastica:
- esplicitando e contrattando in modo forte le regole, i percorsi, le norme, così che sia chiaro che
cosa si può fare e che cosa non si può fare
- individuando modalità sempre più adeguate e codificate di gestione delle relazioni e di
regolamentazione dei comportamenti all‟interno ed all‟esterno delle aule scolastiche
* CURARE IL CONTRATTO FORMATIVO:
- definire, chiarire, esplicitare, comunicare e rinegoziare la proposta educativa: qual è il percorso,
quali gli obiettivi da raggiungere, in che modo si potrà usare questa esperienza
– ripercorrere, fare il punto, riflettere su quanto si è appreso
– valutare le prestazioni in modo puntuale, frequente, competente e motivato (per gli alunni è
devastante essere giudicati in base a criteri incomprensibili), ma dare risalto soprattutto al
processo ed alle dinamiche interne ai gruppi di lavoro
Come devo gestire il gruppo classe:
-Saper osservare il gruppo, riconoscerne le configurazioni relazionali (coppie, sottogruppi,
microgruppi coesi attorno a un leader negativo o prevaricante, configurazioni a chiocciola,
configurazioni a raggiera con soggetti o microgruppi esterni…):
- E‟ importante contrastare il carattere di fissità delle diverse configurazioni gruppali
Quali disposizioni devo prevedere nello spazio per il gruppo classe? Valorizzare il
protagonismo attivo e l‟insegnamento interattivo – Promuovere l‟assunzione di un ruolo più attivo
degli studenti nella quotidiana realtà scolastica (es. attribuzione di incarichi e mansioni
istituzionali) – Sostenere una maggiore possibilità di fare, muoversi, decidere, essere originali –
Far scaturire il sapere e le competenze a partire dalla “produzione” di materiale da parte degli
studenti, renderli protagonisti attivi delle lezioni – “Agganciare” i contenuti delle materie alla realtà
quotidiana degli alunni, al loro universo culturale e ai loro interessi
Sollecitare/attivare i diversi stili di apprendimento degli studenti : Consentire e favorire lo
sviluppo e l‟utilizzo di modalità espressive e creative e non solo standardizzate – Favorire la
discussione e il confronto: chiedere agli studenti di pensare e di produrre motivazioni di ciò che
sostengono – Orientamento ad imparare attraverso azioni e operazioni concrete, piuttosto che
attraverso la parola.
- Principio di riferimento: I MODELLI DI COMPORTAMENTO SI APPRENDONO PIU‟
FACILMENTE TRA PARI
(Rif: zona di sviluppo prossimale di Vygotskij)
(Riferimento neuro scientifico: neuroni specchio)
Per concludere: il percorso di tutoraggio è nato anche un po' su richiesta degli ex alunni che
hanno manifestato-di concerto con i loro genitori- la volontà di non interrompere il forte legame
creato con la scuola primaria. Durante l‟estate ci avevo riflettuto parecchio ed ho pensato che
bisognava organizzare un percorso strutturato che andasse al di là dell‟occasionale visita di ex
alunni. Ecco come nasce il tutto! Accanto alle loro esigenze, vi è stata anche la ferma volontà di
continuare a seguire i miei ex alunni in un periodo complesso come quello della preadolescenza e
continuare ad essere per loro e per loro famiglie un punto di riferimento. Credo che questo sia il
frutto di una comunità educante che è stata coltivata e costruita per un quinquennio.
NOTA: la docente PIANESE EMANUELA è a disposizione dei colleghi che volessero essere
guidati nel replicare i percorsi e le dinamiche sopra descritte.
EMANUELA PIANESE