Via Bartolo Longo , Giugliano in Campania · 2020. 1. 13. · 1 I.I.S. “Giovanni Minzoni” Via...

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1 I.I.S. “Giovanni Minzoni” Via Bartolo Longo , Giugliano in Campania REGOLAMENTO - ALUNNI Il presente Regolamento tiene conto di quanto stabilito dal DPR 249 del 24/06/98 Statuto delle studentesse e degli studenti, modificato e integrato dal DPR 235 del 21/11/2007 “ Modifiche allo Statuto delle studentesse e degli studenti” dai seguenti Atti d’indirizzo del Ministro della Pubblica Istruzione: Direttiva 05/02/2007, n. 16 - Linee di indirizzo generali e azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo, legge 29/05/ 2017 , n. 71 recante Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e contrasto del cyberbullismo Nota 15/03/2007, prot. 30/Dip./Segr. Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo dei telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti; Linee guida 2018 il MIUR per l’uso dei cellulari in classe, esplicitate in un Decalogo di sintesi dal titolo «Dieci punti per l’uso dei dispositivi mobili a scuola. BYOD Bring Your Own Device»; Direttiva del 30/11/2007, n.104 Linee di indirizzo e chiarimenti in ordine alla normativa e tutela della privacy, con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali; GDPR 679/2016 “PRIVACY” (regolamento UE generale sulla protezione dei dati ) ; Nota Prot. N° 3602 del 31/07/2008 Chiarimenti in ordine all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria e conseguenti modifiche al Regolamento d’Istituto; L. n. 169 del 30 ottobre 2008; C.M. n. 100 dell’11/12/2008; DECRETO-LEGGE 12 settembre 2013, n. 104, art. 4 chiarimenti in ordine al divieto di fumo anche all'esterno della scuola purché pertinenza della stessa.

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    I.I.S. “Giovanni Minzoni”

    Via Bartolo Longo , Giugliano in Campania

    REGOLAMENTO - ALUNNI

    Il presente Regolamento tiene conto di quanto stabilito dal DPR 249 del 24/06/98 Statuto delle

    studentesse e degli studenti, modificato e integrato dal DPR 235 del 21/11/2007 “ Modifiche allo

    Statuto delle studentesse e degli studenti” dai seguenti Atti d’indirizzo del Ministro della Pubblica

    Istruzione: Direttiva 05/02/2007, n. 16 - Linee di indirizzo generali e azioni a livello nazionale

    per la prevenzione e la lotta al bullismo, legge 29/05/ 2017 , n. 71 recante Disposizioni a tutela

    dei minori per la prevenzione e contrasto del cyberbullismo Nota 15/03/2007, prot. 30/Dip./Segr.

    – Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo dei telefoni cellulari e di altri dispositivi

    elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di

    corresponsabilità dei genitori e dei docenti; Linee guida 2018 il MIUR per l’uso dei cellulari in

    classe, esplicitate in un Decalogo di sintesi dal titolo «Dieci punti per l’uso dei dispositivi mobili

    a scuola. BYOD –Bring Your Own Device»; Direttiva del 30/11/2007, n.104 – Linee di indirizzo

    e chiarimenti in ordine alla normativa e tutela della privacy, con particolare riferimento

    all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo

    scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali; GDPR 679/2016

    “PRIVACY” (regolamento UE generale sulla protezione dei dati) ; Nota Prot. N° 3602 del

    31/07/2008 – Chiarimenti in ordine all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli

    studenti della scuola secondaria e conseguenti modifiche al Regolamento d’Istituto; L. n. 169 del

    30 ottobre 2008; C.M. n. 100 dell’11/12/2008; DECRETO-LEGGE 12 settembre 2013, n. 104,

    art. 4 – chiarimenti in ordine al divieto di fumo anche all'esterno della scuola purché pertinenza

    della stessa.

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    I - COMPITI DEGLI ALUNNI

    Doveri

    1.1 La frequenza degli studenti è obbligatoria per le lezioni e per tutte le attività didattiche curriculari

    programmate che possono sostituire le lezioni stesse quali ricerche, lavori di gruppo, incontri

    culturali, visite guidate, viaggi di istruzione e simili;

    1.2 Gli alunni devono rispettare gli orari di inizio e fine delle lezioni. L’ingresso a scuola è previsto

    per le ore 8:00. L’eventuale ritardo, fino alle 8:15, deve essere notificato dai collaboratori che

    provvedono a segnarlo su apposito registro. Dopo le ore 8:15 l’alunno non sarà più ammesso a

    scuola, se non accompagnato da un genitore.

    1.3 I ritardi o le richieste di uscita anticipata devono essere motivati per iscritto dai genitori . Non è

    consentito lasciare la scuola prima del termine delle lezioni se, non per improrogabili ed

    eccezionali visite specialistiche o motivate esigenze familiari, che, tuttavia, dovranno essere

    preventivamente comunicate in Presidenza e, comunque, mai all’ultima ora di lezione. L’uscita

    anticipata, in ogni caso, sarà consentita se lo studente è prelevato personalmente da un genitore

    co l’autorizzazione del Dirigente scolastico o di un suo delegato. E’ esclusa la possibilità di

    concedere autorizzazioni telefoniche per l’uscita anticipata.

    1.4 E’ consentita l’uscita per utilizzare i servizi igienici una sola volta nel corso della mattinata, ad

    esclusione della prima e ultima ora di lezione. Sarà cura dell’insegnante fare uscire non più di un

    alunno per volta. Sono fatte salve le deroghe motivate da necessità. I servizi igieni della palestra

    devono essere utilizzati solo dagli alunni impegnati nelle attività di scienze motorie.

    1.5 Gli alunni devono frequentare regolarmente le lezioni e non possono assentarsi

    ingiustificatamente. In caso di assenza, devono giustificare regolarmente. Qualora l’assenza si

    sia protatta per un numero di giorni consecutivi superiori a cinque, sarà necessario presentare il

    certificato medico. Tale adempimento è inderogabile.

    1.6 Ai fini della validità degli anni scolastici - compreso l’ultimo anno di corso - per procedere alla

    valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario

    annuale personalizzato, salvo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga

    è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non

    pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli

    alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle

    deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe

    successiva o all’esame finale di ciclo.

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    1.7 In caso di mancata presentazione della giustifica scritta o del certificato medico, lo studente verrà

    comunque ammesso in classe, fermo restando l’obbligo di giustificare l’assenza entro tre giorni;

    1.8 Qualora il termine di cui al precedente punto non venisse rispettato, saranno avvertiti i genitori

    che provvederanno di persona ad accompagnare l’alunno e a giustificare l’assenza.

    1.9 Gli studenti devono assolvere assiduamente agli impegni di studio. Il comportamento degli

    studenti deve essere educato e corretto, funzionale all'attività scolastica e sempre improntato alle

    regole del vivere civile.

    1.10 Gli alunni sono tenuti al rispetto delle strutture, delle suppellettili e delle attrezzature della scuola

    evitando di imbrattare i banchi ed i muri delle aule, dei corridoi e dei bagni con scritte e disegni.

    In caso di palese violazione delle suddette norme, si provvederà ad irrogare le sanzioni previste

    nonché a richiedere il risarcimento del danno provocato.

    1.11 Ciascun allievo è responsabile in proprio ed in solido con altri dei danni derivanti dalle sue azioni;

    ne risponde pecuniariamente e, in caso di dolo o colpa grave, anche disciplinarmente o nelle

    forme previste dalla legge. Qualora non si possa risalire al diretto responsabile, il risarcimento

    sarà posto a carico di tutti coloro che hanno utilizzato ciò che è stato danneggiato

    1.12 Gli studenti sono invitati a non portare a scuola oggetti di valore ed a ben custodire quelli di uso

    personale, per scongiurare il verificarsi di fatti incresciosi; la scuola non può rispondere degli

    oggetti incustoditi o dimenticati, ancora meno se sottratti, comunque non ritirati dal personale

    ausiliario a cui è opportuno rivolgersi in caso di smarrimento o ritrovamento

    1.13 I docenti sono tenuti a far uscire un solo alunno alla volta per l’utilizzo dei servizi igienici e

    seguire il regolamento buvette per la ristorazione.

    1.14 Durante il cambio d’ora, in attesa dell’arrivo del docente dell’ora successiva, non è consentito

    agli alunni lasciare la propria aula. I docenti sono tenuti ad effettuare tempestivamente il cambio

    di classe. Durante gli spostamenti all’interno dell’istituto (per recarsi in palestra o nei laboratori)

    gli alunni devono sempre essere accompagnati dai propri docenti mantenendo un comportamento

    serio ed educato.

    1.15 Sulla condotta degli allievi vigileranno gli insegnanti e il personale ausiliario che collabora ed

    interviene opportunamente. Gli studenti sono tenuti a rispettare il personale ausiliario e ad

    osservare quanto da parte loro verrà richiesto nell'assolvimento delle proprie mansioni.

    1.16 E' vietato agli studenti accedere in sala insegnanti, nei laboratori, in palestra o in aule diverse

    dalla propria, se non espressamente autorizzati.

    1.17 I trasferimenti in palestra, laboratori, aule speciali e viceversa, previsti dall'orario delle lezioni,

    devono avvenire nel modo più corretto, ordinato e sollecito possibile per non disturbare le altre

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    classi e sottrarre tempo alle lezioni. In ogni caso gli studenti devono essere sempre accompagnati

    dal docente in servizio.

    1.18 Nei locali scolastici e nelle aree all’aperto di pertinenza dell’istituzione scolastica è vietato

    fumare, nel rispetto delle norme vigenti in materia sui locali pubblici. Tali norme vanno osservate

    e fatte osservare da chiunque. La vigilanza sull’osservanza del divieto e l’accertamento delle

    infrazioni spetta all’autorità competente e al personale incaricato dalla scuola.

    1.19 E' vietato l'uso autonomo del telefono cellulare da parte degli alunni durante le ore di lezione.

    Tale comportamento, laddove si verifichi, non può essere consentito in quanto si traduce in una

    mancanza di rispetto nei confronti delle persone e reca un obiettivo elemento di disturbo al

    corretto svolgimento delle ore di lezione che, per legge, devono essere dedicate interamente

    all'attività di insegnamento e non possono essere utilizzate, per attività personali.

    II – DISCIPLINA DEGLI ALUNNI

    ART.1

    1.La responsabilità disciplinare è personale.

    2.In nessun caso può essere sanzionata né direttamente né indirettamente la libera espressione di

    opinioni correttamente manifestate e non lesive dell’altrui personalità (ART.21 COST.)

    3. I provvedimenti disciplinari e le sanzioni disciplinari hanno finalità educative e mirano a rafforzare

    il senso di responsabilità, al ripristino della correttezza dei rapporti all’interno della comunità

    scolastica e a recuperare l’alunno, per una serena convivenza, anche attraverso attività a vantaggio

    della comunità scolastica. Ogni alunno è responsabile delle proprie azioni ed ha diritto di esporre le

    proprie ragioni prima dell’applicazione dell’eventuale sanzione disciplinare (vedi impugnazione).

    4. l’art. 1, c. 5 del D.P.R n. 235/2007 - Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla

    infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio

    della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della

    gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta

    la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. La conversione in attività a

    favore della comunità scolastica consente la crescita del senso di responsabilità ed induce lo studente

    ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica degli episodi verificatisi nella scuola.

    Possono essere modalità di conversione le seguenti attività:

    - riordino del materiale didattico e delle aule

    - sistemazione delle aule speciali e dei laboratori

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    - attività di supporto alla biblioteca

    - attività di ricerca e di approfondimento didattico

    - attività di volontariato interne alla scuola.

    Qualora il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato, il Dirigente

    Scolastico presenterà denuncia all’autorità competente. Provvedimenti ed atti relativi alle sanzioni

    saranno inseriti nel fascicolo personale dell’alunno e lo seguiranno nel trasferimento ad altra

    istituzione scolastica e/o nel passaggio ad altro grado di scuola.

    5. Il seguente regolamento disciplinare definisce quelle che sono le mancanze, le sanzioni, gli organi

    competenti, le procedure, le modalità di impugnazione.

    Art.2 -MANCANZE DISCIPLINARI

    1.Si individuano qui di seguito i comportamenti che configurano le mancanze disciplinari più

    ricorrenti. Gli stessi provvedimenti sono applicabili anche ad infrazioni commesse durante i viaggi di

    istruzione, (vedi regolamento visite e viaggi d’istruzione) stage, visite didattiche ed in tutte le attività

    collegate comunque alla vita della scuola ed inserite nel PTOF.

    Sono considerati comportamenti che individuano mancanze disciplinari:

    a) Negligenza / abituale negligenza nel rispetto dei doveri dello studente;

    b) Comportamento scorretto che sia di ostacolo al regolare svolgimento dell’attività didattica e/o che

    turbi il quieto vivere ed il normale andamento delle lezioni;

    c) Comportamento lesivo delle norme sulla sicurezza;

    d) Accedere ad aule speciali, laboratori, spogliatoi, sala insegnanti, palestra senza opportuna

    autorizzazione;

    e) Ritardare l’ingresso in classe all’inizio della lezione;

    f) Ritardo non giustificato;

    g) Assenza non giustificata;

    h) Terzo ritardo non giustificato

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    i) Uso del telefonino o di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica se non autorizzato dal

    docente;

    l) Esprimersi in modo ineducato e aggressivo

    m) Uscita dall’aula durante le ore di lezione senza l’autorizzazione;

    n) Accedere ai locali della segreteria, vicepresidenza, presidenza senza opportuna autorizzazione;

    o) Utilizzare in modo non corretto le attrezzature, i sussidi, gli arredi, ecc. (in particolare uso

    inadeguato e non conforme dei computer);

    p) Mancanza di rispetto nei confronti del patrimonio della scuola (arredi, impianti, strutture, ...);

    q) Comportamenti recidivi relativamente alle mancanze 1-2 su segnalazione del coordinatore di

    classe;

    r) Comportamenti recidivi relativamente alla mancanza 3 su segnalazione del coordinatore di classe;

    s) Uscire dalla scuola senza autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo collaboratore;

    t) Offendere col linguaggio o col comportamento un altro studente;

    u) Mettere le mani addosso a un compagno;

    v) Mancanza di rispetto nei confronti del docente e del personale della scuola;

    w) Fumare in qualsiasi locale della scuola e nelle aree all’aperto di pertinenza dell’istituzione

    scolastica;

    x) Arrecare danno o sottrarre beni di lieve valore dalla scuola o dai compagni;

    y) Falsificare o alterare qualunque documento attinente ai rapporti scuola-famiglia compreso il

    libretto delle giustifiche;

    z) Alterare o danneggiare registri o altri documenti scolastici;

    aa) Per comportamenti ascrivibili al bullismo e cyberbullismo si fa riferimento al Capo III del presente

    regolamento;

    bb) Gravi comportamenti lesivi della dignità della persona:

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    a. Tenere un comportamento gravemente irrispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico, dei

    Professori, del Personale non docente;

    b. Tenere un comportamento contrario ai valori della democrazia, del rispetto della crescita della

    persona in tutte le sue direzioni e in generale contrario ai principi di cui all’art.1 dello statuto delle

    studentesse e degli studenti;

    c. Tenere un comportamento o un linguaggio offensivo delle istituzioni, del sentimento religioso,

    della dignità della persona, della morale o del regolare funzionamento dell’istituzione scolastica.

    cc) Comportamenti che configurino pericolo per l’incolumità della persona e/o danni agli ambienti

    della scuola rispetto ai beni, ai servizi e alla funzione di servizio pubblico:

    a. Allagamenti, incendi;

    b. Furti, danneggiamenti, effrazione;

    c. Minacce, estorsioni;

    d. Gravi episodi di bullismo, offese, prese in giro, denigrazioni (anche a connotazione sessuale o

    connesse all’appartenenza a minoranze etniche o religiose o alla presenza di handicap;

    e. Portare a scuola materiale pornografico, bevande alcoliche, droghe, oggetti pericolosi per sé o per

    gli altri;

    f. Violenza sessuale, molestie sessuali.

    2. Per eventuali comportamenti non compresi nell’elenco, si procederà per analogia, convocando

    l’organo disciplinare competente.

    Art.3 –PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

    1.I provvedimenti rientrano nel normale processo educativo e si configurano come strumenti primi

    che gli insegnanti utilizzano per intervenire nei casi meno gravi di inosservanza dei doveri scolastici;

    pertanto essi non costituiscono sanzione disciplinare e influiscono solo sul voto di condotta.

    2.I provvedimenti disciplinari sono i seguenti:

    a) richiamo verbale (privato o in classe) ad opera dell’insegnante;

    b) richiamo scritto dell’insegnante con comunicazione alla famiglia sul diario dello studente;

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    c) richiamo scritto sul giornale di classe ad opera dell’insegnante e/o del Dirigente Scolastico;

    d) accompagnamento in classe in caso di terzo ritardo;

    e) allontanamento dalla lezione con rinvio al Capo d’Istituto, per richiamo scritto e convocazione dei

    genitori.

    Art.4 -SANZIONI DISCIPLINARI

    1.Le sanzioni disciplinari sono:

    a) consegne da svolgere in classe;

    b) consegne da svolgere a casa;

    c) pulizia / riparazione dei locali, delle suppellettili e delle attrezzature imbrattate;

    d) risarcimento del danno arrecato;

    e) prestazioni di servizio in biblioteca o altri servizi connessi al funzionamento della scuola da rendere

    alla fine dell’orario di lezione;

    h) esclusione dello studente dalle attività didattiche che si svolgono al di fuori della scuola (visite

    guidate, viaggi di istruzione, stage, ecc);

    f) sospensione dalle lezioni, con frequenza obbligatoria, fino a un massimo di 15giorni;

    g) sospensione dalle lezioni, senza frequenza, fino a un massimo di 15giorni;

    h) sospensione dalle lezioni per più di 15 giorni;

    i) sospensione fino al termine dell’anno scolastico, con eventuale esclusione dallo scrutinio finale o

    non ammissione agli Esami di Stato.

    2. I provvedimenti che comportano sospensione devono essere comunicati alla famiglia prima

    telefonicamente e successivamente per iscritto.

    3. Sarà cura del coordinatore di classe relazionarsi con lo studente ed i suoi genitori in modo da

    agevolare il rientro dello studente nella comunità scolastica. Nel caso in cui l’autorità giudiziaria, i

    servizi sociali e la situazione oggettiva rappresentata dalle famiglie o dallo stesso studente sconsiglino

    il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in

    corso d’anno, ad altra scuola.

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    4. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni disciplinari in attività di natura

    sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (attività di volontariato

    nell’ambito dell’Istituto, attività di segreteria, pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni,

    attività di ricerca, ecc.). Sarà cura dell’organo che irroga la sanzione, se richiesto, individuare dette

    attività, tenendo conto della natura dell’infrazione e delle circostanze in cui è stata commessa. In tal

    caso l’infrazione si considererà “ riparata”se la sanzione irrogata è inferiore alla sospensione; in caso

    di sospensione invece, lo studente con la conversione potrà frequentare regolarmente le lezioni, ma

    l’infrazione disciplinare non verrà cancellata.

    5. Le sanzioni che comportano fino ad un massimo di 15giorni di sospensione sono irrogate dal

    Consiglio di Classe presieduto dal Capo d’Istituto o suo delegato, quelle superiori a 15 giorni o che

    prevedano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del

    corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto. Tali sanzioni vengono irrogate in casi

    particolarmente gravi e/o ripetuti di inosservanza dei doveri scolastici. Negli altri casi la sanzione può

    essere inflitta anche direttamente dal Dirigente Scolastico.

    6. Le sanzioni vengono comminate nel rispetto del principio di gradualità e proporzionalità in

    relazione alla gravità della mancanza ed in relazione ai seguenti criteri:

    a) intenzionalità del comportamento, grado di negligenza, impudenza dimostrata;

    b) rilevanza degli obblighi violati;

    c) grado di danno o pericolo causato all’Istituto, agli utenti, a terzi ovvero del disservizio

    determinatosi;

    d) sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti;

    e) concorso nella mancanza di più studenti in accordo fra loro.

    7.In caso di danneggiamento o sottrazione di materiale, il/i responsabile/i accertato/i risarcisce/ono il

    danno entro 15 gg. dalla richiesta scritta del Dirigente Scolastico, fatti salvi i procedimenti disciplinari

    conseguenti. Qualora non sia possibile individuare il/i responsabile/i, il Dirigente Scolastico valuta la

    possibilità di ripartire il risarcimento del danno tra gli studenti della classe ed eventualmente

    dell’intero Istituto. Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato

    in base all’ordinamento penale, il Dirigente scolastico sarà tenuto alla presentazione di denuncia

    all’autorità giudiziaria penale in applicazione dell’art. 361c.p.

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    8. L’irrogazione delle sanzioni ha effetti sull’attribuzione del voto di condotta ai sensi del D.M. n.5

    del 16gennaio 2009 e sull’attribuzione del credito scolastico previsto dagli articoli 11 e 12 del DPR

    23 luglio 1998, n.323, recante norme in materia di Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di

    istruzione secondaria superiore; tali provvedimenti sono inoltre riportati sulla scheda personale

    dell’alunno e/o allegati al suo fascicolo.

    Art. 5 -ORGANI DISCIPLINARI

    1.Organi competenti ad infliggere le sanzioni sono:

    a) Il singolo docente;

    b) Il Dirigente Scolastico;

    c) Il Consiglio di classe allargato alle componenti dei genitori e degli alunni;

    d) Il Consiglio d’Istituto;

    e) La Commissione d’esame per mancanza disciplinare commessa durante la sessione d’esame.

    2. L’organo di grado superiore è sempre competente ad irrogare la sanzione di competenza

    dell’organo inferiore.

    Art. 6 –PROCEDURA

    Le sanzioni disciplinari sono irrogate a conclusione di un procedimento articolato come segue:

    -contestazione dei fatti da parte del docente o del Dirigente Scolastico;

    -esercizio del diritto di difesa da parte dello studente mediante memoria scritta o verbale;

    -decisione.

    Docente

    Se l’infrazione commessa rientra nella competenza del docente questi può attivare immediatamente

    il relativo provvedimento che andrà annotato sul registro di classe e motivato con l’indicazione della

    natura della infrazione commessa.

    Se l’infrazione rientra nella competenza del Dirigente Scolastico o di un organo collegiale, il docente

    deve annotare l’accaduto sul registro di classe ed informare di persona il Dirigente Scolastico perché

    intervenga.

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    Dirigente Scolastico

    Se l’infrazione rientra nella competenza del Dirigente Scolastico questi provvederà prima a sentire lo

    studente e poi irrogherà la eventuale sanzione che verrà riportata sul registro di classe con

    l’indicazione della natura dell’infrazione commessa.

    Organi Collegiali

    Se l’infrazione rientra nella competenza del Consiglio di classe questo deve essere convocato di

    norma entro il termine massimo di 5 giorni dall’avvenuta notifica al DS. L’organo collegiale

    competente dovrà sempre prima invitare lo studente ad esporre le proprie ragioni, che verranno

    riportate a verbale, e a disporre l’assunzione di prove, se lo ritiene utile. Successivamente delibererà,

    nel rispetto delle leggi vigenti, l’eventuale irrogazione di sanzione, che verrà riportata nel registro di

    classe con l’indicazione della natura della infrazione commessa.

    Art. 7 –IMPUGNAZIONE

    Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori,

    studenti) entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione ad un apposito Organo di

    Garanzia interno alla scuola che deve rispondere entro i successivi 10 giorni.

    Qualora l’Organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi

    confermata.

    L’Organo di Garanzia, sempre presieduto dal Dirigente Scolastico, è composto da due docenti

    designati dal Consiglio d’Istituto, da uno studente eletto dai rappresentanti di classe degli alunni e da

    un rappresentante eletto dai genitori.

    L’Organo di Garanzia resta in carica per un anno scolastico.

    La riunione dell’Organo di Garanzia è valida purchè sia presente la metà più uno dei componenti.

    Tutte le decisioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi; in caso di parità

    prevale il voto del Presidente.

    L’Organo di Garanzia decide, su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse, anche sui

    conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente Regolamento.

    L’Organo di Garanzia comprende anche un membro supplente per ciascuna componente che

    subentrerà in caso di assenza o in caso di incompatibilità (es. qualora faccia parte dell’OdG lo stesso

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    soggetto che abbia irrogato la sanzione) e di dovere di astensione (es. qualora faccia parte dell’OdG

    il genitore dello studente sanzionato).

    Presso l’Ufficio Scolastico Regionale è istituito l’Organo di Garanzia Regionale presieduto dal

    Direttore (o da un suo delegato). Detta istituzione, formata da tre docenti, due studenti e un genitore

    designati nell’ambito della comunità scolastica regionale e, decide in via definitiva sui reclami contro

    le violazioni del presente Regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti

    Art. 8 –PROSPETTO MANCANZE – SANZIONI

    Si riporta di seguito un prospetto riassuntivo che in riferimento agli articoli precedenti riporta la

    correlazione tra mancanze, sanzioni e organi disciplinari eroganti.

    Mancanze disciplinari

    Sanzioni e/o

    Provvedimenti

    disciplinari

    Organi

    disciplinari

    1 Negligenza nel rispetto dei doveri dello

    studente

    Richiamo verbale

    privato o in classe

    Docente

    2 Abituale negligenza nel rispetto dei

    doveri dello studente

    Comunicazione alla

    famiglia e nota sul

    registro di classe

    Docente

    3 a. Comportamento che sia di ostacolo al

    regolare svolgimento dell’attività

    didattica

    b. Comportamento maleducato,

    scorretto che turbi il quieto vivere ed il

    normale andamento delle lezioni

    Annotazione sul

    registro di classe

    Comunicazione alla

    famiglia

    Docente

  • 13

    c. Comportamento palesemente lesivo

    delle norme sulla sicurezza

    d. Accedere alle aule speciali,

    laboratori, spogliatoi, sala insegnanti e

    palestra senza opportuna autorizzazione

    e. Ritardare l’ingresso in classe

    all’inizio della lezione

    f. Ritardo non giustificato

    g. Assenza non giustificata

    Terzo ritardo non giustificato-

    Continui e ripetuti ritardi nel corso

    dell’anno scolastico potranno incidere

    negativamente sulla valutazione degli

    alunni

    Annotazione sul

    registro di classe +

    Convocazione della

    famiglia

    Docente

    coordinatore di

    classe

    4 Uso del telefonino o di altri dispositivi

    elettronici, durante le lezioni, se non

    condiviso con i docenti a fini didattici.

    Ammonizione sul

    registro di classe +

    Comunicazione alle

    famiglie

    Docente che

    rileva

    l’infrazione

    5 a. Esprimersi in modo ineducato e

    aggressivo

    b. Uscita dall’aula durante le ore di

    lezione o al cambio d’ora senza

    l’autorizzazione del docente;

    Ammonizione scritta

    +

    Comunicazione alla

    famiglia

    Docente che

    rileva

    l’infrazione

  • 14

    c. Accedere ai locali della segreteria,

    vicepresidenza, presidenza senza

    opportuna autorizzazione

    Ammonizione scritta

    +

    Comunicazione alla

    famiglia

    Dirigente

    Scolatico

    d. Mancanza di rispetto nei confronti del

    patrimonio della scuola (arredi, impianti,

    strutture...)

    e. Utilizzare in modo non corretto le

    attrezzature, i sussidi gli arredi, ecc. (in

    particolare uso inadeguato e non

    conforme dei computer)

    Ammonizione scritta

    Comunicazione alla

    famiglia + ripristino

    o risarcimento del

    danno +

    verbalizzazione del

    C.d.C.

    Consiglio di

    Classe

    6 Comportamenti recidivi relativamente

    alle mancanze 1-2-3 su segnalazione del

    coordinatore di classe

    Ammonizione e/o

    sospensione fino a 5

    giorni +

    convocazione

    genitori

    Dirigente

    Scolastico

    (ammonizione)

    Consiglio di

    Classe

    Comportamenti recidivi relativamente

    alla mancanza 4 su segnalazione del

    coordinatore di classe

    Ammonizione e

    sospensione fino a 5

    giorni +

    convocazione

    genitori +

    verbalizzazione del

    C.d.C.

    Uscire dalla scuola senza autorizzazione

    del Dirigente Scolastico o di un suo

    Collaboratore

    Ammonizione del

    D.S. e sospensione

    fino 10 giorni +

    convocazione

    genitori +

  • 15

    verbalizzazione del

    C.d.C.

    a. Offendere col linguaggio o col

    comportamento un altro studente

    b. Mettere le mani addosso a un

    compagno

    c. Mancanza di rispetto nei confronti del

    docente e del personale della scuola

    Ammonizione e/o

    sospensione fino a 5

    giorni

    7 Fumare in qualsiasi locale della scuola Sanzione a norma di

    legge, Pagamento di

    una somma da €

    27,50 ad € 275,00; +

    Comunicazione alla

    famiglia

    Sanzione

    raddoppiata in caso

    violazione

    commessa in

    presenza di una

    donna in evidente

    stato di gravidanza

    Dirigente

    Scolastico e/o

    Preposto

    8 Arrecare danno o sottrarre beni di lieve

    valore dalla scuola o dei compagni

    b. Portare a scuola materiale

    pornografico, bevande alcoliche, oggetti

    pericolosi per sé o per gli altri

    c. Falsificare o alterare qualunque

    documento attinente ai rapporti scuola-

    famiglia compreso il libretto delle

    assenze

    d. Alterare o danneggiare registri o altri

    documenti scolastici

    Sospensione da 6 a

    10 giorni +

    convocazione

    genitori e

    risarcimento danno

    + verbalizzazione

    del C.d.C.

    Consiglio di

    classe

  • 16

    9 Comportamenti che si configurano come

    atti di bullismo: abusare di potere in

    modo sistematico e rendersi responsabili

    di prepotenze ai danni di uno o più

    compagni di scuola (ved. Tipologia

    Capo III).

    Sospensione fino a

    15 giorni +

    convocazione della

    famiglia +

    verbalizzazione del

    C.d.C.

    Consiglio di

    classe

    10 Comportamenti che configurino reati

    che violino la dignità della persona

    anche attraverso forme di cyber

    bullismo. (Vedi tipologie Capo III)

    La violazione di tale disposizione

    comporterà il deferimento alle autorità

    competenti nel caso in cui lo studente

    utilizzasse dispositivi per riprese non

    autorizzate e comunque lesive

    dell’immagine della scuola e della

    dignità degli operatori scolastici.

    In modo

    commisurato alla

    gravità del reato:

    - sospensione da 11

    a 15 giorni

    - sospensione

    superiore a 15 giorni

    ed esclusione dallo

    scrutinio finale, non

    ammissione

    all’esame di stato

    conclusivo del corso

    di studi

    +comunicazione alla

    famiglia +

    verbalizzazione del

    C.d.C.

    Consiglio di

    Classe/

    Consiglio di

    Istituto

    Gravi comportamenti lesivi della dignità

    della persona:

    a. Tenere un comportamento

    gravemente irrispettoso nei confronti del

    Dirigente Scolastico, dei Docenti, del

    personale non docente;

    b. Arrecare gravi danni alle strutture

    della scuola

    c. Tenere un comportamento contrario ai

    valori della democrazia, della tolleranza

    sospensione da 11 a

    15 giorni

    +comunicazione alla

    Famiglia +

    verbalizzazione del

    C.d.C.

    Consiglio di

    Classe

  • 17

    della crescita della persona in tutte le sue

    direzioni ed in generale contrario ai

    principi di cui all’art. 1 dello statuto delle

    studentesse e degli studenti.

    d. Tenere un comportamento o un

    linguaggio offensivo delle istituzioni,

    del sentimento religioso, della dignità

    della persona, della morale o del regolare

    funzionamento della istituzione

    scolastica

    11 Comportamenti che configurino pericolo

    per l’incolumità della persona e/o danni

    agli ambienti della scuola rispetto ai

    beni, ai servizi e alla funzione di servizio

    pubblico:

    a) incendio o allagamento;

    b) Furti, danneggiamenti, effrazione;

    c) Minacce, estorsioni;

    d) Gravi episodi di bullismo;

    e) portare a scuola materiale

    pornografico, bevande alcoliche,

    droghe, oggetti pericolosi per sé o per gli

    altri;

    f) Violenze sessuali e/o molestie

    sessuali.

    In modo

    commisurato alla

    gravità del reato,

    sospensione

    superiore a 15 giorni

    ed esclusione dallo

    scrutinio finale, non

    ammissione

    all’esame di stato

    conclusivo del corso

    di studi +

    verbalizzazione del

    Consiglio d’Istituto.

    Consiglio

    d’Istituto

    III- DISCIPLINARE BULLISMO E CYBERBULLISMO

    L’istituto Minzoni, nell’ambito dei comportamenti sociali relativa alla sfera adolescenziale e

    giovanile, presta particolare attenzione alla trattazione ed alla regolamentazione del fenomeno del

    bullismo e del cyberbullismo. I giovani, oggi più soli ed annoiati, spesso aggressivi, presentano

    fragilità emotiva e necessità di chiari e sicuri punti di riferimento. La rapida diffusione delle

    tecnologie ha determinato, inoltre, accanto al bullismo “in presenza”, il fenomeno del cyberbullismo,

    ossia quella forma di bullismo che viene esercitata attraverso i mezzi elettronici/canali social network

  • 18

    come e-mail, Facebook, Twitter e l’uso degli smartphone. Si tratta di forme di aggressione e molestie,

    spesso accompagnate dall’anonimato e dal fatto che la distanza del persecutore rispetto alla vittima

    rende più difficile la percezione della sua sofferenza. Il mondo digitale e virtuale, infatti, pur

    rappresentando un’enorme opportunità di sviluppo e crescita culturale e sociale, nasconde una serie

    di insidie e pericoli su cui è indispensabile misurarsi, attivando sinergie tra le istituzioni, con

    l’obiettivo di accrescere il senso della legalità.

    Tali riflessioni e circostanze hanno motivato una specifica regolamentazione delle condotte ascrivibili

    a tali descritti fenomeni.

    ll bullismo e il cyberbullismo devono essere riconosciuti e affrontati, in un impegno condiviso e

    sinergico, in tutte le loro forme, così come previsto:

    • dagli artt. 3- 33- 34 della Costituzione Italiana;

    • dalla Direttiva MIUR n.16 del 5 febbraio 2007 recante “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello

    nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”;

    • dalla direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 recante “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di

    utilizzo di ‘telefoni cellulari’ e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di

    sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;

    • dalla direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante “Linee di indirizzo e chiarimenti

    interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con

    particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità

    scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”;

    • dalla direttiva MIUR n.1455/06;

    • dal D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante “Statuto delle studentesse e degli studenti”;

    • dalle linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo,

    MIUR aprile 2015;

    • dagli artt. 581-582-594-595-610-612-635 del Codice Penale;

    • dagli artt. 2043-2047-2048 Codice Civile;

    • dal Piano Nazionale per la Prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, MIUR 2016/2017

  • 19

    • 2019/2019 GDPR 679/2016 “PRIVACY” (regolamento UE generale sulla protezione dei

    dati)

    • L.71/2017 (disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno

    del cyberbullismo)

    Sono da considerarsi tipologie persecutorie qualificate come bullismo:

    - violenza fisica, psicologica o l’intimidazione da parte del gruppo o del singolo, specie se reiterata;

    - intenzione di deridere e/o nuocere;

    - isolamento della vittima.

    Rientrano nel Cyberbullismo:

    - Flaming: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare;

    - Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi;

    - Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al punto che la

    vittima arriva a temere per la propria incolumità;

    - Denigrazione: pubblicazione all’interno di comunità virtuali, quali newsgroup, blog, forum di

    discussione, messaggistica immediata, siti internet, di pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e

    denigratori;

    -Outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un ambiente privato- creando

    un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un blog pubblico;

    - Impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con l’obiettivo di

    inviare dal medesimo, messaggi ingiuriosi che screditino la vittima;

    - Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line;

    - Sexting: invio di messaggi via smartphone ed Internet, corredati da immagini a sfondo sessuale.

    RESPONSABILITÀ DELLE VARIE FIGURE SCOLASTICHE

  • 20

    1. IL DIRIGENTE SCOLASTICO:

    - individua attraverso il Collegio dei Docenti un referente del bullismo e cyberbullismo (individuato

    nella persona del prof. Chianese Salvatore);

    - coinvolge, nella prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, tutte le componenti della

    comunità scolastica, particolarmente quelle che operano nell'area dell'informatica, partendo

    dall'utilizzo sicuro di Internet a scuola;

    - prevede all’interno del PTOF corsi di aggiornamento e formazione in materia di prevenzione dei

    fenomeni di bullismo e cyberbullismo, rivolti al personale docente ed Ata;

    - promuove sistematicamente azioni di sensibilizzazione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo

    nel territorio in rete con enti, associazioni, istituzioni locali ed altre scuole, coinvolgendo alunni,

    docenti, genitori ed esperti;

    - favorisce la discussione all'interno della scuola, attraverso i vari organi collegiali, creando i

    presupposti di regole condivise di comportamento per il contrasto e prevenzione dei fenomeni del

    bullismo e cyberbullismo;

    - prevede azioni culturali ed educative rivolte agli studenti, per acquisire le competenze necessarie

    all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole.

    - promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyber-bullismo attraverso progetti

    d'istituto che coinvolgano genitori, studenti e tutto il personale;

    - coordina le attività di prevenzione ed informazione sulle sanzioni previste e sulle responsabilità di

    natura civile e penale, anche con eventuale affiancamento di genitori e studenti;

    - si rivolge a partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e sanitari, aziende del privato sociale,

    forze di polizia, per realizzare un progetto di prevenzione;

    - cura rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi e per la giornata mondiale sulla

    Sicurezza in Internet la “Safer Internet Day”.

    2. IL COLLEGIO DOCENTI:

  • 21

    - promuove scelte didattiche ed educative, anche in collaborazione con altre scuole in rete, per la

    prevenzione del fenomeno.

    3. IL CONSIGLIO DI CLASSE:

    - pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e collaborativo degli

    studenti e all'approfondimento di tematiche che favoriscano la riflessione e la presa di coscienza della

    necessità dei valori di convivenza civile;

    - favorisce un clima collaborativo all'interno della classe e nelle relazioni con le famiglie propone

    progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.

    4. IL DOCENTE:

    - intraprende azioni congruenti con l’utenza del proprio ordine di scuola, tenuto conto che l’istruzione

    ha un ruolo fondamentale sia nell’acquisizione e rispetto delle norme relative alla convivenza civile,

    sia nella trasmissione dei valori legati ad un uso responsabile di internet;

    - valorizza nell'attività didattica modalità di lavoro di tipo cooperativo e spazi di riflessione adeguati

    al livello di età degli alunni.

    5. I GENITORI:

    - partecipano attivamente alle azioni di formazione/informazione, istituite dalle scuole, sui

    comportamenti sintomatici del bullismo e del cyberbullismo;

    - sono attenti ai comportamenti dei propri figli;

    - vigilano sull’uso delle tecnologie da parte dei ragazzi, con particolare attenzione ai tempi, alle

    modalità, agli atteggiamenti conseguenti (i genitori dovrebbero allertarsi se uno studente, dopo l’uso

    di internet o del proprio telefonino, mostra stati depressivi, ansiosi o paura);

    - conoscono le azioni messe in campo dalla scuola e collaborano secondo le modalità previste dal

    Patto di corresponsabilità;

    - conoscono il codice di comportamento dello studente;

    - conoscono le sanzioni previste da regolamento d’istituto nei casi di bullismo, cyberbullismo e

    navigazione on-line a rischio.

  • 22

    - conoscono le azioni messe in campo dalla scuola e collaborano secondo le modalità previste dal

    Patto di corresponsabilità;

    6. GLI ALUNNI:

    - sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative scolastiche, al fine di favorire

    un miglioramento del clima relazionale; in particolare, dopo opportuna formazione, possono operare

    come tutor per altri studenti;

    - imparano le regole basilari, per rispettare gli altri, quando sono connessi alla rete, facendo attenzione

    alle comunicazioni (email, sms, whatsapp) che inviano;

    - non possono, durante le attività didattiche o comunque all’interno della scuola, acquisire - mediante

    telefonini cellulari o altri dispositivi elettronici - immagini, filmati o registrazioni vocali, se non per

    finalità didattiche, previo consenso del docente. La divulgazione del materiale acquisito all’interno

    dell’istituto è utilizzabile solo per fini esclusivamente personali di studio o documentazione, e

    comunque nel rispetto del diritto alla riservatezza di tutti;

    - durante le lezioni o le attività didattiche in genere non possono usare cellulari, giochi elettronici e

    riproduttori di musica, se non per finalità didattiche, previo consenso del docente.

    PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

    Si fa riferimento al quadro sanzionatorio del art. 8 Capo II del vigente Regolamento.

    Il Dirigente, in caso di constatato episodio di cyberbullismo, contatterà comunque la polizia postale

    che può indagare e rimuovere, su autorizzazione dell’autorità giudiziaria, i contenuti offensivi ed

    illegali e cancellare l’account del cyberbullo che non rispetta le regole di comportamento.

    IMPUGNAZIONI VEDI ART. 7 CAPO II del presente Regolamento.

    Approvato dal Consiglio di Istituto con delibera……………. ALLEGATO ……: Al Regolamento di

    Istituto