VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL COMUNE DI …...Atto di indirizzo proposto dai Consiglieri di...

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1 VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL COMUNE DI AGRIGENTO DEL 24/O6/O4 INTERVENTO DEL PRESIDENTE (Cacciatore) – Chiamiamo l’appello. Presenti 17, assenti 13, la seduta è valida. Scrutatori Licata, Principato e Tortorici. Chiede di intervenire il Consigliere Casesa. Prego. CONSIGLIERE CASESA – Intervengo, Presidente, solo per una precisazione, che tra l’altro è relativa alla discussione di ieri sera, non è relativa alla conduzione dei lavori in Consiglio comunale, ma alle informazioni distorte che spesso appaiono in televisione, perché proprio ieri sera, io dicevo che spesso il mezzo televisivo è un mezzo pericoloso perché rischia di confondere la realtà, l’apparenza, e vedendo oggi il VG di un’emittente locale, assisto ad una considerazione che faceva il cronista sui lavori del Consiglio, in cui si era deciso di rinviare i lavori dopo l’intervento del Consigliere Arnone sui chioschi, mentre sostanzialmente, e lo sappiamo tutti, nonostante ci siano stati gli interventi dei colleghi Hamel, Cirino relativamente alla vicenda chioschi ed altro, mentre sappiamo che la seduta è caduta per mancanza del numero legale, diciamo artificiosamente, d’altronde era passata l’una e trenta; questo succede quando l’informazione è distorta e allora diventa pericolosa. Io mi riferivo proprio ieri a questo. Qualcuno ha fatto finta di non capire. È necessario, cari colleghi, che relativamente agli impegni che prendiamo, su interventi che riguardano i mezzi televisivi, è fondamentale che ci sia l’assoluta chiarezza, perché le notizie appaiono spesso distorte rispetto alla realtà, non è colpa probabilmente di chi scrive le notizie o da parte nostra di consiglieri che scrivono, probabilmente da parte dell’emittente che registra un intervento diverso. Era proprio questo che volevo fare notare. Era una sola precisazione perché serva agli editori che in maniera molto seria, democratica e trasparente non intendano distorcere le notizie in Consiglio comunale ma trasmettano la realtà dei fatti. Grazie. INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Aveva chiesto di intervenire il Consigliere Bottone. CONSIGLIERE BOTTONE – A proposito delle informazioni, è stata data la notizia della retata che c’è stata e che ha coinvolto anche il neopresidente dell’Akragas o comunque la persona che doveva rilevare da Sedita la presidenza e il Consiglio comunale ieri sera si era pronunziato a favore di questo contributo a favore dell’Akragas , noi come società, non diamo soldi alle persone. Questo perché in una fascia di popolazione che si interessa di sport e che ha a cuore le sorti di una società e della prima società calcistica del capoluogo è chiaro che questo crea… al di là della vicenda personale della persona che si era interessata a rilevare la società. Intervengo affinché l’Amministrazione faccia tesoro di questo contributo che il Consiglio comunale stava elargendo e siccome ci sono dei termini di scadenza e di iscrizione al campionato immediati, perché credo che l’iscrizione al campionato scade il 30 giugno, io vorrei tramite la Presidenza investire il Sindaco di questa responsabilità di curare o rilevare la società, cioè trovare modo in termini brevissimi vista la scadenza che incombe, sette giorni, per cui è importante che l’Amministrazione attiva si faccia carico purtroppo di questa situazione affinché la maggiore società calcistica non venga cancellata per mancata iscrizione e che questo contributo sia di auspicio e possa addivenire a questa iscrizione che è propedeutica alla vita stessa della società. Quando noi Consiglieri votiamo qualcosa, non diamo il contributo alla persona ma sempre all’istituto. Che poi una persona si è resa responsabile di fatti che purtroppo… questo lo stabilirà la magistratura che ha già fatto il suo il suo iter. Quello che mi premeva era questo, fare sì che la società calcistica non venga cancellata per inadempienza di iscrizione. Quindi, signor Presidente, è necessità, io penso che la sensibilità del Sindaco… l’abbia sentita pure lui la notizia, quindi si darà da fare; volevo approfittare di questa riunione affinché il Consiglio comunale, votando la mozione di indirizzo, la possiamo votare concordemente in modo di dare incarico al Sindaco di curare questa vicenda che è sì sportiva, ma che interessa una larga fascia della popolazione. Grazie. INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto di intervenire il Consigliere Licata. CONSIGLIERE LICATA – Grazie Presidente, signori consiglieri, membri della Giunta. Per evitare confusione sto intervenendo su quanto ha dichiarato testé il Consigliere

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VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL COMUNE DI AGRIGENTO DEL 24/O6/O4

INTERVENTO DEL PRESIDENTE (Cacciatore) – Chiamiamo l’appello. Presenti 17,

assenti 13, la seduta è valida. Scrutatori Licata, Principato e Tortorici. Chiede di intervenire il Consigliere Casesa. Prego.

CONSIGLIERE CASESA – Intervengo, Presidente, solo per una precisazione, che tra l’altro è relativa alla discussione di ieri sera, non è relativa alla conduzione dei lavori in Consiglio comunale, ma alle informazioni distorte che spesso appaiono in televisione, perché proprio ieri sera, io dicevo che spesso il mezzo televisivo è un mezzo pericoloso perché rischia di confondere la realtà, l’apparenza, e vedendo oggi il VG di un’emittente locale, assisto ad una considerazione che faceva il cronista sui lavori del Consiglio, in cui si era deciso di rinviare i lavori dopo l’intervento del Consigliere Arnone sui chioschi, mentre sostanzialmente, e lo sappiamo tutti, nonostante ci siano stati gli interventi dei colleghi Hamel, Cirino relativamente alla vicenda chioschi ed altro, mentre sappiamo che la seduta è caduta per mancanza del numero legale, diciamo artificiosamente, d’altronde era passata l’una e trenta; questo succede quando l’informazione è distorta e allora diventa pericolosa. Io mi riferivo proprio ieri a questo. Qualcuno ha fatto finta di non capire. È necessario, cari colleghi, che relativamente agli impegni che prendiamo, su interventi che riguardano i mezzi televisivi, è fondamentale che ci sia l’assoluta chiarezza, perché le notizie appaiono spesso distorte rispetto alla realtà, non è colpa probabilmente di chi scrive le notizie o da parte nostra di consiglieri che scrivono, probabilmente da parte dell’emittente che registra un intervento diverso. Era proprio questo che volevo fare notare. Era una sola precisazione perché serva agli editori che in maniera molto seria, democratica e trasparente non intendano distorcere le notizie in Consiglio comunale ma trasmettano la realtà dei fatti. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Aveva chiesto di intervenire il Consigliere Bottone. CONSIGLIERE BOTTONE – A proposito delle informazioni, è stata data la notizia della

retata che c’è stata e che ha coinvolto anche il neopresidente dell’Akragas o comunque la persona che doveva rilevare da Sedita la presidenza e il Consiglio comunale ieri sera si era pronunziato a favore di questo contributo a favore dell’Akragas , noi come società, non diamo soldi alle persone. Questo perché in una fascia di popolazione che si interessa di sport e che ha a cuore le sorti di una società e della prima società calcistica del capoluogo è chiaro che questo crea… al di là della vicenda personale della persona che si era interessata a rilevare la società. Intervengo affinché l’Amministrazione faccia tesoro di questo contributo che il Consiglio comunale stava elargendo e siccome ci sono dei termini di scadenza e di iscrizione al campionato immediati, perché credo che l’iscrizione al campionato scade il 30 giugno, io vorrei tramite la Presidenza investire il Sindaco di questa responsabilità di curare o rilevare la società, cioè trovare modo in termini brevissimi vista la scadenza che incombe, sette giorni, per cui è importante che l’Amministrazione attiva si faccia carico purtroppo di questa situazione affinché la maggiore società calcistica non venga cancellata per mancata iscrizione e che questo contributo sia di auspicio e possa addivenire a questa iscrizione che è propedeutica alla vita stessa della società. Quando noi Consiglieri votiamo qualcosa, non diamo il contributo alla persona ma sempre all’istituto. Che poi una persona si è resa responsabile di fatti che purtroppo… questo lo stabilirà la magistratura che ha già fatto il suo il suo iter. Quello che mi premeva era questo, fare sì che la società calcistica non venga cancellata per inadempienza di iscrizione. Quindi, signor Presidente, è necessità, io penso che la sensibilità del Sindaco… l’abbia sentita pure lui la notizia, quindi si darà da fare; volevo approfittare di questa riunione affinché il Consiglio comunale, votando la mozione di indirizzo, la possiamo votare concordemente in modo di dare incarico al Sindaco di curare questa vicenda che è sì sportiva, ma che interessa una larga fascia della popolazione. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto di intervenire il Consigliere Licata. CONSIGLIERE LICATA – Grazie Presidente, signori consiglieri, membri della Giunta. Per

evitare confusione sto intervenendo su quanto ha dichiarato testé il Consigliere

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Casesa, non parlerò quindi della vicenda Akragas. C’è una contraddizione di fondo in quello che ha detto poco fa il consigliere Casesa. Lui sostiene che onde evitare confusione sarebbe opportuno stare attenti a quello che le televisioni trasmettono o a quello che viene detto dalle televisioni. La cosa migliore a questo punto qual è? Trasmettere in diretta quello che succede in questo Consiglio comunale, per cui le persone non sapranno più attraverso terzi cosa sta succedendo in questo Consiglio ma lo apprenderanno direttamente. Ben venga la diretta, bene ha fatto ieri il Consiglio comunale ad approvare questa delibera perché questo è la forma più grande, più ampia di democrazia. Trasmettere in diretta le sedute di questo Consiglio comunale è un servizio che stiamo facendo sicuramente alla cittadinanza, grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Arnone prego. CONSIGLIERE ARNONE – Io intervengo su due temi toccati sia dal consigliere Casesa

sia dal consigliere Bottone. Per quanto riguarda il Consigliere Bottone vorrei tranquillizzarlo che noi ieri non abbiamo approvato il contributo, era previsto nell’elenco di cose da finanziare con la vendita dei beni immobili e io, e questa è una risposta in parte anche alle cose che diceva il Consigliere Casesa ho fatto osservare all’Assessore e agli uffici che con la vendita dei beni immobili non si può elargire contributi alle squadre di calcio né finanziare spese culturali né finanziare spettacoli perché la legge non lo consente di vendere un appartamento o un chiosco o un palazzo per fare queste cose, è vietato, non si può fare. Di conseguenza ieri sera siamo rimasti con l’Assessore Barbera che con il solito equilibrio immediatamente ha colto le questioni che erano state poste, che si sarebbe nella mattinata di oggi rivisto il meccanismo per venire in Consiglio comunale con una soluzione al problema che fosse una soluzione conforme ai principi di legalità. Quindi, il Consiglio comunale può stare tranquillo che abbiamo tutti assieme risparmiato la brutta figura di dare il contributo a Deni, mentre ancora una volta veniva fuori la vicenda giudiziaria, quella che è la essenza del personaggio Deni, che io ho ampiamente descritto a questo Consiglio comunale, avendoci avuto ampiamente a che fare con Deni, non rinvango le mie vicende con Deni, ma purtroppo ci sono state e mi hanno portato a conoscere il personaggio. Mi auguro che la società calcistica Akragas finisca in mani molto migliori, cioè di persone serie che sono convinto nella città di Agrigento non manchino e che spero oggi si facciano avanti e noi però dobbiamo essere in grado, per quel poco che ci è disponibile, di aiutare tutti i soggetti sportivi che meritano aiuto, perché se no ci prestiamo a essere captati da soggetti che vogliono realizzare operazioni che poco hanno a che fare con lo sport e molto con altre dinamiche. Io ieri ho fatto anche la battuta: l’Akragas in mano a Deni meriterebbe il trattamento che si fa con i cavalli, per non farli soffrire si sopprimono immediatamente. Fortunatamente non c’è stato bisogno e la magistratura ha tolto il rischio che l’Akragas dovesse vivere una assai penosa agonia. Poi c’è il problema informativo. Il problema informativo si risolve o con la censura, ma non mi pare che vi sono tempi e modi per praticare censure, perché un notiziario di un’emittente è un fatto di libertà e di democrazia o con professionalità e l’emendamento del Consigliere Calabrese di ieri andava esattamente in questa direzione, con professionalità in grado di elaborare la mattina comunicati che correttamente sintetizzino quello che è avvenuto la sera. Perché oggi noi abbiamo il Sindaco che paga ampiamente un suo addetto stampa per fare la comunicazione e il Consiglio comunale che è un luogo che necessita di comunicazione, che è opportuno che comunichi ai cittadini il suo lavoro, che invece non ha strumenti al momento istituzionali di comunicazione con i giornali, per cui i giornalisti ottengono le notizie, che normalmente in verità sono corrette dai vari Consiglieri. E poi si può ritenere che abbiano ottenuto loro e fornito col notiziario alla cittadinanza le notizie in modo più o meno distorto. Se invece vi è l’addetto stampa dell’ente che sintetizza quello che è avvenuto e lo manda alle televisioni, questo non avviene più e abbiamo i fatti distinti dalle opinioni. Io ritengo che sia un fatto certamente positivo e di grande trasparenza che in questo momento mentre io parlo i cittadini che lo ritengono, grazie in questo caso a Telepace, possono seguire i nostri lavori e vedere quello che noi cittadini stiamo qui ponendo in essere, realizzando. È una finestra aperta sulla nostra attività e per tramite della nostra attività sulla vita amministrativa e politica dell’ente nella nostra

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interezza. E francamente, poiché ogni nostra seduta costa al contribuente fior di milioni, ogni quattro consiglieri un milione, siamo trenta, quindi siamo abbastanza prossimi ai dieci milioni per seduta, 7 milioni e mezzo solo di gettoni di presenza, poi abbiamo la presenza di Assessori, poi abbiamo i funzionari che sono presenti con lo straordinario, le sedute del Consiglio comunale costano. Io ritengo che siano proficue normalmente per la città, però sotto gli occhi del cittadino le sedute diventano ancora più proficue perché anche per la politica e il Consiglio comunale e l’Amministrazione attiva vale quel proverbio che dice che l’occhio del padrone ingrassa il cavallo, se il padrone sta a sorvegliare il cavallo, il cavallo ingrassa, è ben pasciuto perché il padrone lo vigila, lo sollecita per come merita. Se invece l’occhio del padrone è distante, il cavallo non solo può non ingrassare ma addirittura c’è chi può fornire al posto del cavallo un asino, come ritengo che sia avvenuto molto spesso ad Agrigento. Invece, se il padrone se lo guarda capisce se è asino o se cavallo, se mangia biada o mangia rifiuti, se l’acqua è buona o non è buona e quindi i cittadini in questo momento stanno seguendo le cose che facciamo e la trasparenza aiuta ad amministrare. Concludo, Presidente, con una battuta: io credo ad esempio che il signor Sindaco quest’estate si guarderà bene di nominare, dopo quello che i cittadini hanno saputo, come consulente per la sanità quel noto medico O. L., che ha scritto le due paginette di corbellerie pubbliche e si è messo a casa alcune decine di milioni. I cittadini prima non lo sapevano, e queste operazioni potevano farsi, oggi lo sanno e queste operazioni è complicato ripeterle. Per cui concludo auspicando che entro breve entri a regime il portavoce o l’addetto stampa del Consiglio comunale che possa tranquillizzare il Consigliere Casesa nella comunicazione dei nostri lavori agli organi di informazione e fare venire meno preoccupazioni che poi hanno sempre risvolti verso la censura politica.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Cirino prego. CONSIGLIERE CIRINO – Signor Presidente, colleghi, Assessori, oggi ho ascoltato su

Teleacras un comunicato sull’atto di indirizzo sulla possibile ed eventuale concessione d’uso ventennale dei chioschetti di Porta di Ponte. Atto di indirizzo proposto dai Consiglieri di maggioranza e votato all’unanimità da tutto il Consiglio comunale. Questo comunicato ha dato l’impressione che l’UDC era quasi d’accordo con i Consiglieri di minoranza. È giusto che io ribadisca che questa iniziativa, o meglio, questo atto di indirizzo rivolto all’Amministrazione è stato da me proposto ma con l’accordo di tutti i Consiglieri di maggioranza. I quali sono soddisfatti della presa d’atto dei Consiglieri dell’Ulivo o meglio dei Consiglieri della minoranza. Chiaramente né io né i Consiglieri della maggioranza vogliamo prendere le distanze dalla presa d’atto dei consiglieri dell’Ulivo, anzi vogliamo sottolineare che a differenza noi quando in Consiglio comunale parliamo di politica, quando si devono votare atti importanti che vanno a vantaggio dell’ente e di tutti i cittadini, dimostriamo alto senso di responsabilità tanto da presentare atti di indirizzo che vanno a rettificare atti proposti e presentati dall’Amministrazione attiva.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo all’esame degli emendamenti. Avevamo esaminato l’emendamento N. 50. Adesso l’emendamento N. 51. Dottore Ruoppolo se lo vuole illustrare?

SEGRETARIO GENERALE – Alcuni di questi emendamenti, almeno i primi che andiamo ad esaminare, sono proposti dalla V commissione consiliare. L’emendamento N. 51 attiene a una modifica della relazione previsionale e programmatica nel senso di aggiungere nella parte relativa alle attività teatrali e culturali, che in merito alla destinazione del 30% del ticket proveniente dalla zona archeologica della Valle dei Templi, l’intera somma incamerata sarà ripartita per le finalità previste dall’articolo 7 della legge regionale 10.99 e secondo quanto approvato dal Consiglio comunale con la delibera N. 12 del 13/02/2003, dopo di che si auspica la costituzione dell’ente teatro per il teatro Pirandello e il rilancio del turismo congressuale attraverso una ricerca di partner pubblici e privati che consentano l’effettivo utilizzo del Palacongressi. Questo emendamento ha il parere tecnico favorevole, precisando comunque che nella quasi totalità, quanto previsto nella delibera consiliare 12 del 2003, è stato già previsto nell’attuale convenzione con l’ente

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parco. Il parere del direttore di Ragioneria favorevole, il parere del Collegio dei Revisori dei Conti.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Chi è favorevole a questi emendamenti rimanga seduto, chi è contrario si alzi. La proposta è approvata.

SEGRETARIO GENERALE – Emendamento N. 52. Sempre ad opera della V commissione viene ritirato.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – L’emendamento N. 52 viene ritirato. Emendamento N. 53.

SEGRETARIO GENERALE – Emendamento N. 53: per iniziativa della commissione consiliare. L’emendamento propone l’aumento di uno stanziamento di 10.000 euro per il titolo 1, funzione 6, servizio 3, intervento 5, prelevando pari somma dal titolo 1, funzione 01, servizio 02, intervento 03 e modificare conseguentemente la relazione previsionale e programmatica laddove si parla del fatto che la gestione di tutti gli impianti sportivi comunali deve avvenire tramite l’applicazione del vigente regolamento comunale sull’utilizzo degli stessi e tra le finalità da conseguire viene previsto di aggiungere, incentivando e diffondendo nei quartieri della città le attività ricreative e sportive svolte da associazioni senza scopo di lucro, con particolare riguardo a quelle che privilegiano la fascia giovanile nelle varie discipline. Viene inoltre precisato che il prelievo della somma appare possibile in quanto nell’intervento insiste la voce di spesa relativa al difensore civico che, a tutt’oggi, non essendo stato eletto, determina la disponibilità oggettiva finanziaria. Su questo emendamento c’è un parere contrario dal punto di vista tecnico, stante che la previsione in bilancio è necessaria per il funzionamento del servizio e il dirigente di ragioneria dà parere contrario perché motiva, le somme sono già impegnate e sono indispensabili per la gestione del servizio fino al 31/12/2004. Favorevole se l’emendamento N. 3 non dovesse essere deliberato favorevolmente dal Consiglio. Il parere del Collegio dei Revisori è contrario.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Alfano. CONSIGLIERE ALFANO – Noi come V commissione abbiamo creduto opportuno

puntualizzare per l’ennesima volta che la gestione degli impianti sportivi comunali deve avvenire tramite l’applicazione del vigente regolamento comunale sull’utilizzo degli stessi, finalità da conseguire, dopo la parola formazione togliere e aggiungere, incentivante diffondendo nei quartieri della città le attività ricreative sportive, quindi estese a tutte le specialità svolte da associazioni senza scopo di lucro con particolare riguardo a quelle che privilegiano la fascia giovanile nelle varie discipline. E’ come per dare un po’... perché nella voce del bilancio non c’era alcuna indennità da potere dare al mondo dello sport e abbiamo individuato questi 10.000 euro dalla spesa relativa al difensore civico che fino a oggi non è stato nominato. Non riesco a capire per quale motivo non si debbano prendere questi soldi dal difensore civico visto che fino a oggi non è stato nominato. Questi soldi sono stati in un certo qual modo risparmiati. Visto che la voce del mondo dello sport rimane priva di sostanza economica, per una volta che abbiamo messo qualche cifra per questa attività, prelevandola da cifre che non sono state spese, non riesco a capire questi pareri così contrari. Se me li possono spiegare meglio, anche perché nella seduta precedente qualcosa del genere è stato esitato sempre prendendo dal difensore civico.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego dottore Ruoppolo. SEGRETARIO GENERALE - Abbiamo verificato che si realizza la condizione data nella

seconda parte del parere del Ragioniere Capo, laddove diceva che il parere è favorevole all’emendamento se l’emendamento 3 non fosse stato deliberato. Abbiamo verificato che l’emendamento 3 non è stato deliberato, quindi il parere contabile diventa favorevole. Il Collegio dei Revisori ritiene pure che sia favorevole, quindi cade il parere contrario dal punto di vista tecnico, che aveva come presupposto la presenza di quell’emendamento 3, quindi, con il parere favorevole contabile dei Revisori dei Conti si può mettere adesso in votazione.

CONSIGLIERE ALFANO – Sono soddisfatto. INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo alla votazione dell’emendamento N. 54.

Chi è favorevole rimanga seduto chi è contrario si alzi. Prego Consigliere Arnone. CONSIGLIERE ARNONE - Vorrei capire è collegato con l’emendamento 53?

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SEGRETARIO GENERALE - E’ quello che abbiamo appena votato il 53 sulle attività ricreative sportive. Stavamo passando alla votazione del 53, Consigliere Arnone.

CONSIGLIERE ARNONE - Questo emendamento 53 che spese comporta? Non l’ho compreso. (voce fuori microfono)

CONSIGLIERE ALFANO – 10.000 euro per il mondo dello sport, per tutte le attività ricreative e sportive svolte da associazioni senza scopo di lucro con particolare riguardo a quelle che privilegiano la fascia giovanile...

CONSIGLIERE ARNONE – E prevede solo questo o anche la modifica della relazione… CONSIGLIERE ALFANO – Non c’è alcuna modifica, mi pare. Cassare il primo capoverso

e sostituire con: la gestione di tutti gli impianti sportivi comunali deve avvenire tramite l’applicazione del vigente regolamento comunale sull’utilizzo degli stessi. Al punto 3.4.3 finalità da conseguire dopo la parola formazione togliere e aggiungere incentivante diffondendo nei quartieri della città le attività ricreative e sportive, svolte da associazioni senza scopo di lucro con particolare riguardo a quelli che privilegiano le fasce giovanili nelle varie discipline. Quindi non c’è una disciplina soltanto, è esteso a tutto il mondo giovanile prendendo questi dieci mila euro dal fatto che non si sono spesi per il difensore civico. Per quanto riguarda… qua mi sollecita, mi fa ricordare una cosa, anche perché ieri sera si è discusso un po’ su tutti i vari contributi: noi in commissione, e penso che lo esiteremo nel più breve tempo possibile, forse entro questo mese, abbiamo già preparato un regolamento su come potere elargire i vari contributi per le manifestazioni artistiche, culturali, religiose e sportive.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Possiamo passare alla votazione dell’emendamento N. 53. Prego Consigliere Arnone.

CONSIGLIERE ARNONE – Io vorrei che mi si leggesse cosa stiamo cassando, prima di intervenire perché leggo cassare il primo capoverso e sostituire con la gestione di tutti gli impianti sportivi comunali deve avvenire tramite… Ritengo che sia importante, perché come al solito lei in positivo ha toccato un aspetto rilevantissimo della situazione patrimoniale dell’ente.

SEGRETARIO GENERALE - L’emendamento nella prima parte dice: relativamente al programma 67 al punto 3.4.2 motivazione delle scelte, cassare il primo capoverso del punto 3.4.2 del programma 67 che dice: la gestione nella quasi totalità degli impianti sportivi è data in gestione a terzi, fa eccezione l’impianto della piscina che viene gestito direttamente dall’ente. Questo è il primo capoverso di cui l’emendamento chiede la soppressione e la sua sostituzione con le seguenti parole: la gestione di tutti gli impianti sportivi comunali deve avvenire tramite l’applicazione del vigente regolamento comunale sull’utilizzo degli stessi.

CONSIGLIERE ARNONE – Io devo esprimere il mio apprezzamento per l’emendamento, che quindi avrà il mio voto favorevole, perché va a toccare un punto essenziale e anzi invito il Revisore dei conti presente a volere dare il suo ausilio al Consiglio comunale già nelle prossime settimane con una relazione che ci dica che uso più o meno igienico si è fatto del regolamento comunale sulla gestione degli impianti sportivi, che noi abbiamo approvato un anno addietro con un lavoro molto impegnativo, e cosa sta succedendo oggi di questi impianti sportivi comunali. Perché mi consta che i contratti fasulli, che si erano fatti, sono andati a scadenza e molto opportunamente non si è ritenuto di andare al rinnovo della gestione di questi impianti, per come prevede il regolamento, per consentire a una serie di soggetti di continuare a beneficiare, in danno all’ente, di condizioni economiche assolutamente sbalorditive, che sono le stesse condizioni economiche della nota delibera, che io ho contestato e fatto ritirare il mese scorso, che prevedeva che per il Comune un campetto di calcetto nuovo poteva rendere 40 mila lire al giorno, per cui andava dato a terzi per farlo gestire, dandogli pure dei soldi: ti do il campetto, ti metti in tasca tutto quello che puoi introitare, da 500.000 lire a un milione, e in più io ente ti do un bell’altro pacco di quattrini, chissà quelli che già vieni a incamerare non fossero sufficienti. E lì devo anche sottolineare, colleghi consiglieri, e ringrazio Telepace così i cittadini sanno, giudicano le grandi opere del Sindaco e comprendono come la trasparenza sia quanto mai necessaria, come e perché la gestione degli impianti sportivi sia stata tolta al settore cultura e sport, che ha un dirigente la cui preparazione e affidabilità è nota e sia stato, invece, affidato questo settore dove c’è la ricotta all’ingegnere dei lavori pubblici,

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come se la gestione degli impianti sportivi fosse un lavoro pubblico. In compenso all’Ingegnere Capo gli è stato tolto il settore delle espropriazioni, che è un settore tipico dei lavori pubblici. Per cui noi abbiamo un Ingegnere Capo che non si occupa delle espropriazioni, ma si occupa di come si gestiscono gli impianti sportivi e se ne occupa in modo talmente brillante che i contratti sono scaduti e l’Ingegnere Capo nulla ha fatto per avviare le procedure di rinnovo e anzi, visto che l’esito di questa gestione era così brillante, ha pensato di portarci quella delibera dove si scrivevano quelle cose, cioè che un campetto di calcetto, lo ripeto così i cittadini lo comprendono, potava incamerare nell’arco di un anno soltanto 5.000 euro, un campo di pallacanestro ne poteva incamerare meno della metà, un campo di pallavolo ancora meno, e l’ente doveva darli regalati e in più dare i soldi dei concittadini. Signori Revisori dei Conti, noi dobbiamo mettere mano a questa patata bollente della gestione, che ritengo sia, come ha dimostrato la vicenda della piscina comunale, una gestione probabilmente inserita in un quadro, diciamo, certamente non lecito. Noi formalizziamo già in questo momento la questione, vorrei chiedere agli uffici se sono in grado di dirlo quanto ci costa la gestione degli impianti sportivi e quanto incameriamo, così tutti i Consiglieri comunali veniamo a saperlo e anche i cittadini con Telepace possono saperlo, e qui preannunzio il mio voto favorevole al Consigliere Alfano di cui non mi stancherò mai di… (voce fuori microfono) non gli stronco la carriera, io devo dargliene atto, la relazione previsionale e programmatica non l’avevo letta, (voce fuori microfono) anzi, Consigliere Alfano, forse lei si è distratto nell’ultima conferenza dei capigruppo perché ho detto che al Consigliere Vaianella farei fare immediatamente una cosa, l’Assessore agli Impianti Sportivi e ritengo che il Comune, nominando Vaianella Assessore agli impianti sportivi avrebbe entrate ulteriori certamente per centinaia di milioni di vecchie lire l’anno.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo alla votazione di questo emendamento. Chi è contrario rimanga seduto, chi è favorevole si alzi. Prego Assessore Settembrino.

ASSESSORE SETTEMBRINO – Grazie signor Presidente, io sento il dovere di intervenire in base alle ultime affermazioni del Consigliere Arnone riguardanti questa famosa delibera di assegnazione di un campetto nuovo per 40 euro. Non voglio entrare né in polemica però devo dire solo per chiarezza perché è giusto che i cittadini sappiano e sentano le voci contrastanti, non entro in merito alla gestione degli impianti perché giustamente c’è un regolamento e quindi si deve fare. Questa famosa delibera proposta dal dirigente al Consiglio comunale, quindi poi alla fine doveva essere il Consiglio comunale a decidere se la cifra doveva essere aumentata o meno, lo spirito non era quello sicuramente di favorire l’impresa perché addirittura oggi non c’è o qualcuno per gestire una partita, giustamente come diceva Arnone costa 100 euro, è vero non è che io dico di no e pagare solo 40 euro al Comune. Però il campetto si trova a Villaseta, era semplicemente un fatto che l’Amministrazione sociale... dire alla ditta che gestiva, perché oggi così com’è sono campetti nuovissimi, fatti con la riqualificazione a giorni quando poi saranno a carico del Comune, se non c’è una ditta che gestirà questi campetti saranno, io non voglio essere tacciato di niente, potrebbero essere anche distrutti perché in balia degli avventori. Lo spirito della delibera era quello di non fare pagare completamente, per i giovani di Villaseta e Monserrato, per dare la possibilità ai quartieri, agli oratori, a una serie di gente anche per problemi economici, dare la possibilità ai giovani di potere giocare e fruire di quei campetti a un costo accettabile per i residenti del quartiere. Mi premeva l’obbligo senza nessuna polemica, era solo per chiarire e dire la posizione dell’Amministrazione in base a questa delibera. Era solo per un fatto sociale. Se quel campetto fosse stato a San Leone o un altro posto chiaramente non erano 40, ma erano 500 euro al giorno che la società doveva dare, come sono d’accordo, al Villaggio Peruzzo e in altre zone dove la gente va a giocare, a fare tornei notturni ed è giusto che paghino e ci sia un riscontro sia per l’ente che li gestisce che per l’ente Comune. Era solo per un fatto sociale.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Hamel prego. CONSIGLIERE HAMEL - Io in ordine all’emendamento presentato dal Consigliere Alfano

esprimo una sostanziale condivisione. Volevo a proposito di questo proprio

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richiamare il Consiglio comunale ad una riflessione, cioè noi stiamo votando senza nessun problema gli emendamenti che vengono proposti da consiglieri della maggioranza che coincidono con esigenze di carattere sociale, pubblico e che sono scelte positive per la comunità agrigentina. Voglio ricordare al Consiglio comunale, tuttavia, che nella seduta di ieri noi avevamo presentato un emendamento analogo che era orientato verso il calcio minore e il Consiglio comunale per una impostazione di ordine politico di gestione di adesione all’impostazione dell’Amministrazione ha bocciato questo emendamento, nonostante attraversasse trasversalmente lo stesso Consiglio in quanto molti Consiglieri della maggioranza ne apprezzavano il contenuto e hanno deciso di votarlo, abbiamo avuto 9 e 9 e alla fine per il regolamento del Consiglio comunale è stato bocciato. Questo lo voglio dire proprio per fare comprendere alla gente come la nostra proposta, la nostra azione politica, il nostro modo di proporci nel dibattito sia quello di guardare all’interesse comune e non al particolare. Qua spesso qualcuno interviene parlando di sinistra becera e cose di questo tipo. Noi riteniamo di essere una parte importante della vita politica della città, di svolgere un ruolo fondamentale per dare un controllo di democrazia alla vita politica e amministrativa della città di Agrigento, di essere la coscienza critica molte volte di quello che succede al Comune di Agrigento, questo ruolo non lo abdichiamo, continueremo a svolgere con durezza e con fermezza perché crediamo che la città lo reclama.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Prego consigliere Arnone. CONSIGLIERE ARNONE – Non ci tengo a passare né per un bugiardo né per un

distratto, Assessore Settembrino. La delibera è una delibera che abbiamo, nella delibera non c’è nessun riferimento a finalità sociali, non c’è nessun riferimento a ragioni simili che portavano a proporre un prezzo così basso, era una delibera assolutamente parallela alla delibera della piscina o alla delibera del bar del tribunale. Una delibera nella quale deliberatamente si proponevano somme estremamente basse in danno all’ente. Io rinvio e rilancio come al solito, Assessore Settembrino, con il Presidente Di Maida ci siamo impegnati a dare un contributo come Consiglio comunale, e invito anche lei come Assessore, a padre Capitano che sta realizzando il campetto a Monserrato. Io ho detto che sicuramente ogni Consigliere avrebbe dato 10 euro di contributo alla lotteria di padre Capitano per realizzare i campetti a Monserrato. Se noi vogliamo che i ragazzi di Villaseta utilizzino i campetti gratuitamente, non abbiamo da darli a terzi che farebbero certamente arbitri, perché il terzo è portato a farsi i suoi affari ovviamente, abbiamo lo strumento degli LSU per gestire direttamente noi Comune, anche di sera. Il parcheggio non è gestito pure di notte dagli LSU? Di cosa stiamo parlando di cose nuove? Se gli diamo l’integrazione e li paghiamo, in tutti i posti del mondo avviene, lo facciamo noi con il parcheggio pluripiano, lo gestiamo direttamente noi il complesso sportivo di Villaseta e facciamo giocare, dando regole di turnazione, quelli di Villaseta gratuitamente lì. Perché poi non è che la gente gioca sotto casa. Io abito al viale della Vittoria e ogni domenica gioco in contrada Borsellino tra Agrigento e Raffadali a calcetto. Per cui questa cosa territoriale non sta né in cielo né in terra. Io concludo lanciando la proposta: Il Comune gestisca gli impianti sportivi di Villaseta con gli LSU e stabilisca di fare giocare i bambini, i grandi, chi vuole dei villasetani, gratuitamente, diamo un regolamento in modo che fanno una turnazione, non ci sono imbrogli e li gestiamo direttamente.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Alfano prego. CONSIGLIERE ALFANO – Ringrazio l’Assessore Settembrino per la corretta

interpretazione dei fatti antecedenti a questo emendamento. Vi invito a nome mio e a nome della quinta commissione, costituita, oltre che da me, dal professore Volpe, facente funzione, da Rizzopinna, da Vaianella, dalla signora Burgio, dal collega Licata, di votare favorevolmente per dare almeno un contributo a tutte le società sportive, a tutti coloro che svolgono determinate funzioni sportive e ricreative.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Casesa. CONSIGLIERE CASESA – Anche io voglio essere telegrafico relativamente alla

impiantistica sportiva perché se è condivisibile l’ipotesi di gestione agli LSU,

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ipotesi che io condivido al 50 per cento, è anche condivisibile l’esternalizzazione dei servizi a privati. E io prendo al balzo la palla del Consigliere Arnone, che rilanciava ai Revisori dei Conti la predisposizione di una relazione, io le chiedo dottore Capone di prevedere, cortesemente, in una prossima relazione anche costi e benefici relativamente agli impianti sportivi e alla gestione degli impianti sportivi, in particolare alla piscina comunale, negli ultimi anni affidata a una società esterna e la piscina comunale oggi gestita dal comune, costi e ricavi. Lo dico pubblicamente perché sia inserito nel contesto della relazione che riguarda l’impiantistica e la gestione degli impianti sportivi. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Vaianella prego. CONSIGLIERE VAIANELLA – Signor Presidente, signori della Giunta, colleghi, è

doveroso da parte mia a questo punto ringraziare il collega Arnone per la promozione ipotetica che mi ha fatto, in effetti lo sport mi sta particolarmente a cuore, pratico sport da quando ero molto piccolo e nel vedere gli impianti sportivi della nostra città ancora non tutti perfettamente funzionanti mi dispiace. Assessore Settembrino, approfitto della sua presenza per ricordarle, proprio ieri sono stato al Parco dell’Addolorata a praticare la mia normale attività sportiva e anche lì, purtroppo, non per colpa dell’Amministrazione ma di una piccolissima fetta di cittadini, che incuranti e purtroppo anche incivili continuano a imbrattare il Parco dell’Addolorata utilizzandolo come discarica. Qualche tempo fa era stata predisposta la chiusura della barra, ho visto ieri l’altro che è aperta e quindi hanno continuato a scaricare del materiale inerte in quel parco abbandonato. Ma non solo questo, Assessore la prego di prendere nota per ciò che è possibile per amministrazione, di adoperarsi a eliminare tutte le situazioni di pericolo che insistono nel parco, mi riferisco all’assenza della copertura dei tombini. Ancora una volta sono stati trafugati miseramente e tale inconveniente causa problemi di sicurezza da parte di cittadini che usufruiscono del parco per qualsiasi tipo, per una passeggiata o per praticare attività sportiva. È ovvio che io sono d’accordo nella gestione degli impianti sportivi da parte del personale anche degli LSU. L’importante è che gli impianti vengano fatti funzionare quotidianamente, vengano fatti funzionare bene e che ovviamente ciò non venga a pregiudicare l’abbandono degli impianti se qualora l’impianto non viene gestito in maniera idonea per come deve essere gestito. Io a riguardo, Assessore Settembrino, le rivolgo un’attenzione particolare all’impianto della Villa del Sole, che versa purtroppo in condizioni di fatiscenza. Qualche anno fa era in buone condizioni. L’assenza del regolamento non ha permesso eventualmente di regolamentare la concessione, di espletare una normale gara pubblica. Adesso abbiamo un regolamento, ovviamente occorre andare a ripristinare l’impianto e immediatamente adoperarsi per effettuare un nuovo bando e fare funzionare il campo di calcetto, che fino a qualche anno fa era molto frequentato da tantissimi giovani. Detto questo, io sono favorevole alla proposta che abbiamo maturato in commissione, perché è un indirizzo in più che diamo all’Amministrazione e che può aiutare una certa fetta della nostra popolazione ad incentivarla a praticare sport. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo ai voti dell’emendamento N. 53. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. L’emendamento è approvato all’unanimità.

Emendamento N. 54: ritirato. Emendamento N. 55. SEGRETARIO GENERALE – L’emendamento N. 55 prevede di aumentare lo

stanziamento di bilancio di 8.000 euro relativamente al programma 48. Non è esplicitato.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Alfano. SEGRETARIO GENERALE - Se ne illustra il contenuto e comunque tenendo conto che ci

sono tre pareri favorevoli. CONSIGLIERE ALFANO – C’è questo prelievo di dare 8.000 euro per l’arricchimento e

l’aggiornamento delle biblioteche collegate, contribuire a fare delle biblioteche quali punti di aggregazione giovanile nei quartieri della città, nient’altro che incrementare la spesa.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Chi è favorevole a questo emendamento rimanga seduto, chi è contrario si alzi. L’emendamento è approvato.

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Emendamento N. 56. SEGRETARIO GENERALE - Emendamento N. 56 a firma di Alfano più altri, prevedere

1.500 euro per il progetto laboratorio di pittura per soggetti con problemi di salute mentale. I tre pareri sono favorevoli.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Possiamo passare direttamente ai voti. Chi è favorevole rimanga seduto, chi è contrario si alzi. L’emendamento è approvato all’unanimità.

Emendamento N. 57. SEGRETARIO GENERALE - Emendamento N. 57 presentato da Putrone più altri,

aumentare lo stanziamento di 2.000 euro per la selezione provinciale miss mondo. I tre pareri sono favorevoli.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo ai voti dell’emendamento N. 57. Chi è d’accordo rimane seduto, chi è contrario si alzi. L’emendamento è approvato a maggioranza con il voto contrario di Hamel, Lauricella, Capraro, Licata, Calabrese e Alongi.

Emendamento N. 58. SEGRETARIO GENERALE - Emendamento N. 58 a firma di Putrone più altri aumentare

lo stanziamento di 2.000 euro per iniziative rivolte agli alunni bisognosi delle scuole dell’obbligo. I tre pareri sono favorevoli.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – I pareri sono favorevoli. Chi è d’accordo rimane seduto, chi è contrario si alzi. La proposta è approvata all’unanimità.

Emendamento N. 59. SEGRETARIO GENERALE - Emendamento N. 59 a firma Indelicato. Aumentare lo

stanziamento di 5.000 euro a favore di società sportiva e/o società sportive prelevando da attività culturali varie. L’intervento richiesto è stato già previsto nell’emendamento tecnico, è da ritirarsi caducato.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – E’ già previsto nell’emendamento tecnico, deve soltanto ritirarlo Consigliere Indelicato.

CONSIGLIERE INDELICATO – Signor Presidente sarò brevissimo, grazie. Questo emendamento è stato già previsto nell’emendamento tecnico per cui io lo ritiro con soddisfazione perché l’Amministrazione tutto sommato 5.000 euro a società sportive, certo è una piccola goccia però ci dà un piccolo segnale. 10.000 euro adesso con quest’emendamento alle associazioni sportive, che sono altre cose, tutto sommato lo sport in questo bilancio è stato quantomeno considerato. Per quanto riguarda l’emendamento 60 e 61 li ritiro perché sono delle somme, 2.000 euro per quanto riguarda il centro di aiuto alla vita, 1.000 euro per quanto riguarda la mensa della solidarietà di via Gioeni, siccome sono delle somme già previste in misura maggiore rispetto a quanto io ho indicato in questi emendamenti, li ritiro con soddisfazione perché ho visto che già sono previste nel PEG cose che noi non abbiamo. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – La ringrazio. Gli emendamenti sono esauriti. Possiamo passare, se non ci sono altri interventi, alla

votazione finale. Si vota per appello nominale. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Hamel.

CONSIGLIERE HAMEL – Io credo che tutto sommato il Consiglio comunale in questa sessione di esame e di voto sul bilancio se ne sia uscito con un risultato complessivamente positivo perché c’è stata una capacità di intervento da parte del Consiglio comunale sulla bozza di bilancio predisposta dall’Amministrazione, in termini di intuizione e di individuazione di una serie di settori e di comparti sui quali occorreva impostare qualche variazione e qualche correttivo. Noi come gruppo politico abbiamo lavorato in maniera abbastanza scientifica su questo bilancio, abbiamo proposto una serie di emendamenti orientati per la stragrande maggioranza nel comparto della solidarietà sociale e questa volta rispetto agli anni passati abbiamo trovato un canale di risposta che sul piano politico consideriamo positivo, non è un fatto acritico quello nostro. Noi riteniamo che il metodo da seguire nel momento in cui si vanno ad affrontare nodi cruciali per la vita della città sia questo, quello del confronto. Ed è quello che abbiamo sempre rimproverato alla gestione amministrativa della città di Agrigento, al Sindaco di Agrigento che sfugge costantemente al confronto sui fatti, sulle delibere, sui provvedimenti amministrativi, sulle scelte che fa e sfugge, (voce fuori microfono) scusami non sto

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parlando del bilancio, io ho già sottolineato. Assessore Barbera, forse era distratto, io ho espresso una considerazione complessivamente positiva sulla impostazione del rapporto che si è realizzato nella gestione del bilancio 2004, perché, al di là di quella che può essere la considerazione complessiva finale su questo bilancio, noi riteniamo che il metodo per andare avanti nella gestione delle scelte che riguardano la città sia il metodo del confronto, della valutazione reciproca e sui fatti tecnici della capacità di riuscire a spogliarsi delle casacche politiche per riuscire a trovare soluzioni che perseguano il bene comune e il bene di tutti. Questo metodo non l’abbiamo riscontrato nell’ambito della gestione complessiva della vita amministrativa della città. Noi abbiamo più volte sollecitato il Sindaco di Agrigento a confrontarsi sui fatti, sulle scelte, sui provvedimenti, sulle cose che sono state fatte su questa città per vedere chi aveva ragione e chi aveva torto, quale era la maggior parte di verità che poteva essere riconosciuta nelle tesi che ciascuno di noi sosteneva. Quindi, c’è una diversità rispetto a quelle che sono le scelte complessive che porta avanti sul piano del rapporto tra gruppi politici e anche di impermeabilità alla democrazia da parte di questa Amministrazione comunale, rispetto alle cose che si sono fatte qua dentro in questi ultimi due giorni. Sul bilancio in generale ci sono dei dati di fondo che non sono cambiati e che riguardano... (voci fuori microfono) anche i tifosi dell’Akragas hanno il diritto di esprimere la loro posizione, le loro tesi.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Hanno diritto di esprimerle in maniera civile Consigliere Hamel.

CONSIGLIERE HAMEL – Noi siamo un Consiglio democratico se vogliono salire li ospitiamo e conviviamo civilmente. C’è un problema di fondo per quanto riguarda la gestione della vita amministrativa e finanziaria della città di Agrigento, ci sono delle cose sulle quali, e questo non dipende dall’Assessore Barbera, non dipende dai singoli componenti ma dipende da una filosofia complessiva che permea questa amministrazione, ci sono delle cose sulle quali noi ancora non riusciamo a intenderci perché abbiamo una visione completamente diversa degli obiettivi da perseguire. Quindi non il particolare, che è stato esaminato negli emendamenti, ma in generale, che riguarda la filosofia che ispira questo bilancio, quello che dicevamo all’inizio del nostro intervento. È una filosofia che non condividiamo perché ancora una volta tutela e salvaguarda posizioni di inutilità e di spreco che non sono supportate da un ritorno positivo per la città stessa. La vicenda dei consulenti e degli esperti è un refrain che può anche annoiare, però perché noi la contestiamo? Non perché contestiamo in sé il principio dell’esistenza di consulenti ed esperti, ma perché contestiamo due elementi fondamentali che sono: primo, che quando uno deve spendere per fare qualcosa in più deve avere i soldi per poterlo fare. Non so chi era l’altro giorno, forse il Consigliere Volpe, che parlava della politica del buon padre di famiglia che acquista la pasta per tutti e così via… è chiaro che in un Comune nel quale mancano i soldi per fare le strade, mancano i soldi per sistemare le scuole, mancano i soldi per fare i servizi più essenziali, mancano i soldi per allargarci sul tema della solidarietà sociale, andare a sprecare anche una lira per aumentare gli introiti, gli incassi di un professionista a me sembra che sia assolutamente uno spreco. E non è, e non venitemi a dire il discorso che sono necessari e sono indispensabili, perché io potrei ricordare qui al Consiglio comunale, che proprio prima di insediarsi il Sindaco, ci fu un deputato di Forza Italia il quale sul giornale dichiarò che avrebbe sistemato un suo amico, un suo aderente, una persona di sua fiducia, uno che era vicino alle sue posizioni come consulente al Comune di Agrigento, per cui quello lo metteva come Assessore, quello subentrava come Consigliere, questo di qua che in quel momento rimaneva senza posto, lo avrebbe collocato come consulente al Comune di Agrigento. E questo succede in tutte le amministrazioni, però una cosa è succedere in una Amministrazione là dove c’è la possibilità di spendere soldi, una cosa è, e questo gli assessori me lo potranno confermare, farlo in una Amministrazione dove, se c’è un imprevisto di una spesa di 2.000 euro, ci si mette le mani ai capelli perché non si sa dove devono essere andati a prendere i soldi. Quindi, questo è un metodo e una filosofia sulla quale non ci intendiamo. C’è l’altro aspetto relativo alla vendita degli immobili. Noi abbiamo visto una apertura, una adesione rispetto a quello che è il discorso relativo al tentativo di salvare dalla

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vendita i chioschi di Porta di Ponte, e lo apprezziamo. Il Consigliere Cirino ha voluto fare una affermazione di ruolo. Noi non abbiamo problemi da questo punto di vista. La nostra volontà, il nostro desiderio è che i chioschi di Porta di Ponte non si vendano e il Comune riesca a reperire la finanza attraverso altri sistemi, ne abbiamo suggerito alcuni, vediamo quelli che saranno praticabili sotto il profilo tecnico. Però, anche per gli immobili del viale della Vittoria, l’operazione di cessione non è una operazione che può passare in maniera indolore, perché è una operazione che priva il Comune di una risorsa che non è possibile ricostituire e che non è inquadrata in un contesto nel quale c’è una prospettiva di risanamento dell’equilibrio finanziario del Comune di Agrigento per gli esercizi successivi. Cioè se a noi ci si fosse detto: guardate, noi quest’anno siamo costretti in maniera ineludibile a vendere gli immobili, però l’anno prossimo non ci sarà nessun problema perché, sanata questa situazione, avremo 5, 6 milioni di euro che verranno da queste altre cose e tutto è programmato, avremmo potuto vederlo in un’altra ottica, però ci sembra che ci sia una sostanziale precarietà rispetto alle prospettive finanziarie di equilibrio del nostro bilancio. E se nel corso del prossimo esercizio dei prossimi mesi arriva una mazzata di debiti fuori bilancio, di qualcosa di imprevisto di grosse dimensioni, dove andiamo a reperire i soldi se non abbiamo più neanche che cosa vendere e che cosa mettere all’asta? E poi c’è anche un altro aspetto da sottolineare, che è una viva preoccupazione. L’Amministrazione comunale ha messo nel bilancio, nel comparto delle entrate, la vendita degli immobili con una stima di incasso di circa 6 milioni di euro, 100.000 in più, 100.000 in meno. È una ipotesi, perché ancora noi ci troviamo in un momento nel quale non sappiamo se c’è un acquirente. Il Consigliere Capraro mi pare che sollevava il problema, e su questo io non ho un approfondimento tecnico specifico, andrò a vederlo successivamente, se la vendita viene fatta a corpo, cioè per l’intero complesso di unità immobiliari che fanno parte del piano terra dei palazzi Crea. Voi vi immaginate vendere in un colpo un immobile che viene a base d’asta stimato 5 milioni di euro, non è una cosa facile, cioè bisogna trovare un imprenditore, una società, una azienda, un investitore, il quale abbia questa capacità finanziaria. E noi abbiamo un tempo molto ristretto, perché abbiamo due mesi, due mesi e mezzo per concludere questa operazione. Se ad ottobre noi ci ritroviamo ancora con la impossibilità di andare avanti perché c’è un problema di frazionamenti catastali, perché c’è un problema di carattere amministrativo, perché non si trova un acquirente, perché c’è un impedimento tecnico, perciò c’è un ricorso del Tar, o qualsiasi altra cosa, come lo chiudiamo questo bilancio? Perché non si tratta di 100.000 euro o 200.000 euro, si tratta di 6 milioni di entrate e la cosa non è abbastanza facile. Tra l’altro io faccio riflettere l’Amministrazione che la soluzione per i chioschetti di Porta di Ponte è una soluzione forse che toglie dei problemi. Perché io voglio vedere chi si andava a comprare per 250.000 euro, 300.000 euro, 350.000 euro, quanto poteva arrivare l’asta, un chiosco nel quale c’è un’attività commerciale insediata che già ha un contratto per 6 anni e che ha diritti di prelazione, avviamento, rimborso spese e tutto quanto. Io voglio vedere chi si va a comprare un immobile di questo tipo nell’arco di 2 mesi senza fare un riflessione e una valutazione puntuale. Quindi, su queste cose sussistono sicuramente forti perplessità. C’è, e noi attendiamo una risposta anche in ordine al fatto tecnico che è stato sollevato in questo Consiglio comunale, cioè se le plusvalenze che derivano dalla vendita degli immobili di proprietà comunale sono utilizzabili per quelle finalità di spesa, perché se c’è un impedimento di carattere amministrativo alla possibilità di utilizzare queste somme, il bilancio deve essere riconsiderato e ristrutturato completamente e se c’è un impedimento e lo approviamo in questo modo, può sorgere anche qualche problema nel futuro. Sono tutte queste un complesso di situazioni e di valutazioni che noi abbiamo più volte espresso in queste sedi e in queste occasioni e che ci portano a non potere esprimere una condivisione politica di questo bilancio nel suo complesso, perché fa parte di un patrimonio di scelte che non ci appartiene, fa parte di una programmazione che non ci appartiene, fa parte di un metodo di impostazione della vita politica della città di Agrigento che è autarchico, che è chiuso, che non è aperto al dialogo con la minoranza. Rispetto a queste cose sicuramente noi non possiamo manifestare la nostra adesione. Qualcuno potrà dire: in questo bilancio

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sono stati accolti dei vostri emendamenti. E anche su questo io voglio chiamarvi a una riflessione. Noi siamo stati assolutamente responsabili e razionali nel momento in cui abbiamo fatto gli emendamenti. Le variazioni finanziarie che sono derivate dai nostri emendamenti sono delle variazioni limitatissime, nell’arco di decine di migliaia di euro. Erano dei segnali forti che abbiamo voluto lanciare in ordine alle scelte che dovevano essere fatte sulla programmazione di alcuni comparti, quali soprattutto la solidarietà sociale. Ma noi non abbiamo voluto stravolgere il bilancio, perché il bilancio è una scelta dell’Amministrazione nel positivo e nel negativo. Noi diciamo nel negativo. Voi avete assunto questa scelta complessiva di dare alla città questo segnale di sviluppo o non sviluppo, noi non lo condividiamo. Noi, se avessimo fatto il bilancio in maniera diversa, attraverso una interlocuzione, attraverso una concertazione, attraverso il confronto, avremmo dato dei segnali che poi si potevano tradurre in poste di bilancio. Avremmo detto: quali sono i problemi centrali della città di Agrigento? Il primo problema, lo dicevo nell’intervento iniziale, è la disoccupazione giovanile. Il Comune ha competenze su questa materia? Sicuramente no, non può promuovere, non può realizzare occupazione diretta. Però il Comune ha una grande funzione, che è quella di guidare la comunità verso un processo di formazione, di scelta, di mentalità che crei le condizioni per potere innescare un meccanismo virtuoso per trovare nuove occasioni di lavoro. Per fare questo bisognava inserire delle poste di bilancio attraverso cui ci si collegava con le dinamiche della comunità europea...

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Hamel, si avvii alla conclusione. CONSIGLIERE HAMEL - ...con la realtà della nuova impresa, con i principi di

innovazione, di intervento in economia, attraverso cui si dava il segnale che nel Comune di Agrigento si muoveva qualche cosa, che c’era un Sindaco che ascoltava i giovani, che parlava ai giovani, che si faceva dire quali erano i loro problemi e se non poteva risolverli, almeno gli dava una spalla su cui appoggiarsi per dire: io ho una città che sta accanto a me e vuole fare qualcosa per farmi andare avanti. E questi segnali in questo bilancio sicuramente non ci sono, come non ci sono i segnali della svolta e della scelta in favore delle periferie, in favore degli strati marginali della società di Agrigento, in favore delle famiglie che si trovano a vivere i drammi dell’alzheimer, del disagio della demenza senile e così via, cioè una serie di interventi che consentano di programmare una presenza, di conforto, di aiuto, di sussidio del Comune di Agrigento rispetto a queste cose. Quindi, sono scelte che vengono fatte e sono scelte sulle quali noi vogliamo confrontarci. E mi avvio alla conclusione dicendo una cosa che io spero che venga compresa, venga recepita dall’Amministrazione comunale. Noi abbiamo fatto sempre la nostra opposizione puntuale, costante, serrata, dura, a volte anche cogliendo i momenti di contraddizione di questa Amministrazione, forse forzando anche un po’ su questi temi. Ma noi abbiamo fatto anche una opposizione che è stata una opposizione costruttiva, cioè abbiamo cercato più volte di dare dei segnali, di scelte che potevano essere compiute. Lo abbiamo fatto sui temi dell’acqua, l’abbiamo fatto su altri argomenti e non abbiamo mai avuto una risposta, un dialogo rispetto a queste cose. Il Sindaco di Agrigento non può limitarsi a dire: questi fanno l’opposizione, perché noi siamo persone che in questa città non perseguono altri interessi se non il bene pubblico. E credo che su questo terreno nessuno possa assolutamente avere nulla da contraddire. Noi abbiamo sempre svolto con coerenza il nostro ruolo e vogliamo riaffermarlo proprio in questo contesto. E se c’è una possibilità di guardare a scelte che servano per la comunità, noi siamo disponibili ad affrontarle in termini di dialogo. E questo è possibile solo se in questo Comune si cambia mentalità, si danno le risposte, si vola alto, si incomincia a comprendere che amministrare non serve solo chiudersi a riccio per difendere gli interessi di un gruppo, di una fazione, di uno schieramento, ma amministrare un Comune significa aprirsi alla gente, aprirsi al dialogo. Il Consigliere Vaianella più volte è venuto qua a parlare di sinistra, facendo comprendere quasi che i temi della nostra divisione sono dei temi che si caratterizzano sullo schieramento. Le ideologie, i valori, i contenuti ognuno di noi ce li ha, ci possiamo confrontare in qualsiasi sede. Noi vogliamo che qui ci dobbiamo dividere o unire sulle cose da fare. E sino a questo momento non

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abbiamo avuto segnali di unità in questa realtà amministrativa del Comune di Agrigento.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Arnone, prego. CONSIGLIERE ARNONE – Presidente, io sono rimasto un po’ sorpreso sul tempo, sul

fatto che il Consigliere Hamel ha fatto il suo intervento politico conclusivo... INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha parlato per mezz’ora il Consigliere Hamel. CONSIGLIERE ARNONE – No, io non contesto il tempo, assolutamente, né contesto il

Consigliere Hamel, semplicemente che non si è fornita risposta probabilmente perché il Consigliere Hamel ha bruciato tutti sul tempo alla questione che abbiamo posto nell’ultima seduta e che è di grande importanza: la relazione che riguarda il problema delle spese una tantum da finanziarsi con le vendite dei beni del patrimonio immobiliare. Noi abbiamo visto nella riunione precedente che l’elenco delle spese che volevano finanziarsi con la vendita di quei beni era un elenco che presentava profili di incongruenza, di non coerenza, di non rispetto della norma perché, appunto, la norma assurda in sé che prevede che io posso vendere i beni del patrimonio, gli immobili per finanziare spese correnti, comunque pone una barriera, dice che le spese correnti da finanziare devono essere spese per il funzionamento dell’ente e le distingue dalle altre spese correnti, per cui le spese una tantum per il funzionamento dell’ente, possono essere delle spese quali il pagamento straordinario di personale, ma certamente non possono essere contributi ad associazioni culturali o a società sportive. Allora, su questo terreno si era rimasti che l’Amministrazione avrebbe fornito una risposta, per cui ritengo che l’Assessore Barbera vorrà chiarire questi punti.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Assessore Barbera. ASSESSORE BARBERA – Presidente, Assessori, amici Consiglieri, ho ascoltato con

molta attenzione gli interventi, non solo di questa sera ma anche delle sere precedenti, ma soprattutto questa sera ho prestato, al di là di quella che è stata la discussione sugli emendamenti, attenzione all’intervento del Consigliere Hamel che introduceva il voto complessivo sullo strumento finanziario di programmazione 2004 e debbo dire che sono soddisfatto delle tematiche che ha proposto il Consigliere Hamel, perché poi alla fine danno modo di valutare complessivamente quello che è il lavoro proposto all’interno di questo civico consesso da parte dei Consiglieri, sia di minoranza che di maggioranza, ma soprattutto danno modo all’Amministrazione attiva di dimostrare la metodologia non solo dei lavori con cui si proietta in questo Consiglio comunale, ma soprattutto di dimostrare con quale attenzione, con quale impegno e con quale competenza lavora alla risoluzione di quelli che sono i problemi della nostra città nell’interesse dei nostri concittadini. E soprattutto debbo dire che questa Amministrazione da sempre ha prediletto come metodologia di lavoro in questo civico consesso il confronto. Vorrei rispondere semplicemente, senza nessun tema, senza nessuna polemica, al Consigliere Hamel, che gli Assessori siamo dei collaboratori del Sindaco e lo rappresentiamo all’interno di questo civico consesso, per cui non avere presente il Sindaco sistematicamente in questa aula perché impegnato sicuramente in altre attività istituzionali, non ha mai sottratto gli Assessori della Giunta a presentarsi in aula e a confrontarsi direttamente su tutte le tematiche che ci sono state proposte sia dai Consiglieri di maggioranza che dai Consiglieri di minoranza. Penso che l’esempio di queste giornate di lavoro che abbiamo impiegato assieme nella gestione dell’iter procedurale di approvazione di questo bilancio, lo hanno dimostrato ampiamente. E per dimostrare la serietà di questa Amministrazione, debbo dire che ieri sera i lavori sono finiti tardissimo, penso attorno alle 2 di notte. Ci è stato proposto dai Consiglieri di presentarci con una relazione dettagliata da parte degli uffici su quanto concerneva le spese che potessero essere finanziate dalle plusvalenze derivanti dalla vendita di cespiti patrimoniali del Comune e con molta puntualità la relazione è qui, firmata dal dottore Giuffrida che è il nostro direttore di Ragioneria e che ora mi farà la cortesia di leggerla per dare modo ai Consiglieri di valutare quelle che sono le capacità di questa Amministrazione nell’impiegare le plusvalenze che derivano dalla vendita dei cespiti patrimoniali. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego signora Lisci. RAGIONIERA LISCI – Nel bilancio di previsione 2004 è stata prevista nella parte entrata

al titolo IV l’alienazione dei beni immobili per complessive euro 5 milioni

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984.702,55. La relativa plusvalenza, come meglio specificato nell’allegato D al bilancio di previsione 2004 è pari a euro 4 milioni 151.138,50. La differenza di euro 1 milione 833.564,05 rappresenta il valore contabile iscritto nell’inventario dei beni immobili del Comune e reinvestito al titolo II della parte uscita del bilancio, come previsto dalla legge. Ai sensi dell’articolo 3 comma 28 della legge 350/2003, legge finanziaria 2004, la plusvalenza nel caso specifico fino alla concorrenza di euro 4 milioni 151.138,50 può essere utilizzata per le finalità di cui all’articolo 187 comma II del decreto legislativo 267/2000 e precisamente per la copertura dei debiti fuori bilancio, riconoscibili a norma dell’articolo 194 per il finanziamento delle spese di funzionamento non ripetitive in qualsiasi periodo dell’esercizio. Nel progetto di bilancio presentato per l’approvazione al Consiglio comunale troviamo l’utilizzo delle plusvalenze per i fini di cui sopra, solamente per euro 2 milioni 932.275,86 inferiore al limite massimo utilizzabile. Nel dettaglio abbiamo: debiti fuori bilancio relativi ai codici di bilancio 1.1.1.3 servizio organi istituzionali per un importo pari a euro 19.505,38; 1.01.02.03 Segreteria Generale 15.684,56; 1.01.04.02 tributi 670.000,52; 1.02.01.04 Uffici giudiziari 5.400; 1.04.02.04 scuole elementari 70.000 euro; 1.04.03.03 scuole medie 1537,60; 1.04.04.03 istruzione 2380,83; 1.05.02.03 teatri e attività culturali 1.616,68 e infine 1.10.04.08 assistenza e beneficenza 204.038, per un totale di 320.833,57. Poi abbiamo il personale dipendente, come da relazione del responsabile del servizio, pari a 2 milioni 107.042,29; spese di funzionamento non ripetitive le troviamo all’intervento 1.03.01.01 assunzione straordinaria Vigili urbani per euro 80.000; all’intervento 1.09.05.02 acquisto vestiario N.U. per 20.000 euro; 1.9.4.2 spesa per maggiore fornitura acqua all’EAS relativa all’anno 2003 404.400, per un totale di 504.400. La rimanente parte delle plusvalenze, pari a euro 1 milione 218.862,64 è stata reinvestita al titolo II del bilancio di previsione 2004. Il prospetto delle spese una tantum che l’ufficio ha predisposto come promemoria in fase dei lavori preparatori per la stesura del bilancio, contiene l’elenco delle spese non inserite nel bilancio pluriennale dell’anno finanziario 2005 – 2006. Tale prospetto, infatti, non rappresenta un allegato al bilancio di previsione 2004. Di tale elenco e per le finalità di cui all’articolo 3 comma 28 legge 350/2003 finanziaria 2004 sono state in realtà considerate solo quelle meglio specificate sopra. In conclusione, l’utilizzo delle risorse realizzate per l’alienazione dei beni comunali si può così riassumere: somme reinvestite in conto capitale 3 milioni 052.426,69; copertura debiti fuori bilancio 320.833,57; pagamento arretrati anni precedenti personale dipendente 2 milioni 107.042,29 e spese correnti di funzionamento non ripetitive 504.400, per un totale di 5 milioni 984.702,55.

Allegata abbiamo la relazione del responsabile del servizio area di posizione personale. In riferimento agli stanziamenti per arretrati al personale dipendente, iscritti nel bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2004 si significa quanto segue: personale non dirigente. In data 22 gennaio 2004 è stato sottoscritto presso l’Aran il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti del comparto enti locali, per il quadriennio giuridico 2002 – 2005 e per il biennio economico 2002 – 2003. Con determinazione dirigenziale N. 42 del 6 febbraio 2004. Nel prendere atto dei benefici economici con carattere di automaticità è stato quantificato in presuntivi euro 1 milione 367.461,29 il costo per i miglioramenti economici relativi agli anni 2002 – 2003. In sede di effettivo calcolo delle somme spettanti ad ogni singolo dipendente, per effetto di assenze non retribuite, di aspettative non retribuite e di conguaglio di posizione di lavoro a tempo parziale, il costo effettivo è stato determinato in euro 1 milione 278.051,67. Personale della qualifica dirigenziale: con deliberazione della Giunta comunale N. 60 del 30 giugno 2003 sono stati approvati i criteri recanti la metodologia di pesatura delle funzioni dirigenziali e i criteri generali per la valutazione dei dirigenti. Con determinazione sindacale N. 87 del 25 febbraio 2004 è stata determinata la pesatura della struttura organica, approvata con deliberazione della Giunta municipale 67 del 24 maggio 2002, la cui spesa presunta ammonta a euro 251.265,48. Con successiva determinazione sindacale N. 202 del 25 maggio 2004 è stata determinata la pesatura della struttura organica, approvata con deliberazione consiliare N. 51 del 14 aprile ‘97 e vigente fino al mese di giugno

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2002, la cui spesa presunta ammonta a euro 349.452,36. Con l’aggiunta di euro 228.272,78 per oneri riflessi, la spesa presunta complessiva è di euro 828.990,62.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Il Consigliere Arnone, prego. CONSIGLIERE ARNONE - Ho una domanda da fare all’Assessore. Io apprezzo la

relazione perché fa chiarezza, è molto puntuale, e la mia domanda era: quelle spese sono state eliminate?

ASSESSORE BARBERA – Abbiamo precisato anche nella relazione che il prospetto che ieri sera è stato proposto come una tantum è semplicemente l’elenco delle spese che non erano state inserite nel bilancio pluriennale dell’anno finanziario 2005...

CONSIGLIERE ARNONE – Quindi, neanche nel bilancio annuale sono inserite? ASSESSORE BARBERA – Nell’annuale per forza, ma non li troviamo più nel pluriennale,

non sono più ripetibili quelle spese. Quest’anno ci sono su questo bilancio, ma poi non ci sono più, ma non sono in questo elenco, non sono finanziabili con le plusvalenze, le abbiamo eliminate tutte.

CONSIGLIERE ARNONE – Come si finanzieranno le spese che avevate inizialmente... ASSESSORE BARBERA – Con il bilancio, con le entrate... CONSIGLIERE ARNONE – Quindi avete aumentato le entrate? ASSESSORE BARBERA – No, assolutamente. (voce fuori microfono) Una tantum, solo

quest’anno e basta. Cioè quest’anno viene dato un contributo, per esempio, ma non verrà dato sul bilancio pluriennale.

CONSIGLIERE ARNONE – Io francamente non sto comprendendo. Noi ieri avevamo il bilancio, tante erano le entrate e tante erano le uscite. Ma si andava a parità utilizzando le entrate una tantum dalla vendita degli immobili anche per finanziare i contributi. Ora voi qui state dicendo: no, le entrate una tantum non si utilizzeranno più per finanziare...

ASSESSORE BARBERA – Le entrate della plusvalenza. CONSIGLIERE ARNONE – Le entrate una tantum della plusvalenza non si utilizzeranno

più... E allora come va a pareggio? (voce fuori microfono) La mia domanda è: voi con le entrate dalla vendita dei beni immobili finanziate questo. Ieri però dicevate...

ASSESSORE BARBERA – No, ieri non era un elenco che era inserito, era un prospetto interno che serviva semplicemente... (voce fuori microfono)

CONSIGLIERE ARNONE – Quindi, per capirci, il contributo alla squadra di calcio viene finanziato con le entrate normali dell’ente? (voce fuori microfono) Solo quest’anno.

ASSESSORE BARBERA – Per capire, avviene il finanziamento solo per l’anno 2004. Nel bilancio 2005 – 2006 non troveremo, perché questo è l’elenco. Non è un elenco che era attinente a questo tipo di finanziamento, tanto è vero che risulta, non è l’importo corrispondente.

CONSIGLIERE ARNONE – Ma qui avete scritto voi: Bilancio 2004 titolo 1 spesa una tantum.

ASSESSORE BARBERA – È una tantum nel senso che l’ufficio li considerava che nel bilancio pluriennale 2005 – 2006 questi non figureranno. Questo è un elenco, non ha niente a che vedere con i finanziamenti. (voce fuori microfono)

CONSIGLIERE ARNONE – Io ringrazio l’Assessore per la relazione che ci ha portato e che mi consente di svolgere pienamente il mio intervento per annunciare un voto che è un voto pesantemente e nettamente negativo e contrario a questo bilancio. La relazione dell’Assessore è utile per dimensionare il fallimento del modo di amministrare del centrodestra in Italia e ad Agrigento. In buona sostanza noi stiamo applicando una legge del Governo Berlusconi che sta consentendo la follia allo stato puro di vendere beni del patrimonio per pagare quasi sostanzialmente e interamente stipendi arretrati a dipendenti e dirigenti, cioè queste sono le leggi che il centrodestra approva e che vengono poi ovviamente applicate dalla vostra Amministrazione. Qui dobbiamo dirlo chiaro ai cittadini, è una legge folle che ha approvato il centrodestra in questo anno 2004 ed è una legge che voi state applicando con tutte le conseguenze del caso, cioè noi stiamo dismettendo beni del patrimonio sostanzialmente e al 90 per cento per pagare oltre 3 miliardi, credo anche 4 miliardi di vecchie lire di arretrati a dipendenti comunali e dirigenti comunali. Questo è il dato e non altro. (voce fuori microfono) Il discorso è abbastanza semplice, fino a quando questo paese era governato saggiamente, non dico dal centrosinistra, dalla mai abbastanza rimpianta Democrazia Cristiana, una follia simile di vendere i beni per pagare gli stipendi non si era mai fatta, da

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che mondo e mondo, cioè pazzia. Qui invece si fa una legge che l’Amministrazione Piazza viene ad applicare, dove si dice: possiamo vendere i beni del patrimonio, privarci di entrate future per pagare gli stipendi. Cosa vuol dire questo? Noi nei bilanci futuri non avremo più le entrate dei chioschi per quello che erano. Dovremo pagare l’affitto dei locali dove andremo ad allocare gli uffici che oggi sono al Viale della Vittoria. Noi ci stiamo attrezzando per andare ad aumentare ulteriormente le spese e dare ancora meno servizi ai cittadini. Quando tu vendi i beni immobili per pagare arretrati e stipendi, sei completamente arrivato. Se non vi fosse stata questa legge, l’Amministrazione Piazza sarebbe stata costretta a fare una sana Amministrazione, fare funzionare gli uffici dei tributi, prosciugare il mare enorme della evasione, disseccare le famose mammelle, a cui ampiamente e facendo operazioni in continuazione vari soggetti mirano ad attingere, invece noi stiamo andando a lasciare ai nostri figli molto meno di quello che ci hanno lasciato i nostri padri. Vediamoci come una famiglia. È come se mio padre mi ha lasciato tre case e io a mio figlio gliene lascio una, le due le perdo e gliene lascio una. Questa è l’operazione che si sta facendo e non altra. Ma non è finita. Noi stiamo combattendo, e questo argomento mi permette di individuare un altro tema del mio ragionamento politico, una battaglia sacrosanta per quanto riguarda la vicenda dei debiti fuori bilancio degli avvocati. Noi nel nostro bilancio ovviamente non stiamo considerando né i 5 miliardi di debiti fuori bilancio di cui parla l’Avvocato Patti, sottostimandoli, né i 20 o 30 miliardi di debiti fuori bilancio di cui parlo io. Noi abbiamo l’Avvocato Patti che già ci ha scritto dicendo: no, non vi allarmate, non sono 30 miliardi, sono 5 miliardi. Ma questi 5 miliardi, ammesso che l’Avvocato Patti, che è moltiplicatore di parcelle, dicesse una volta tanto la verità, questi soldi noi in bilancio non ce li abbiamo. Noi dovremmo vendere un altro pezzo del patrimonio dell’ente, forse venderemmo il Teatro Pirandello per pagare i debiti fuori bilancio. E lì apro un inciso. Voi ricorderete che noi nel 2002 abbiamo chiesto quanti erano i debiti fuori bilancio degli avvocati. L’unico che ebbe la compiacenza di darci una genericissima risposta fu l’Avvocato Patti che nel 2002 disse: mi dovete 800 milioni di debiti fuori bilancio. Nel 2004 ci dice: no, mi sbagliavo, me ne dovete più di due miliardi di debiti fuori bilancio. Poi non ci ha spiegato se sono netti o se sono lordi, credo che intenda netti, poi considerando il lordo andiamo a raddoppiare, ma sono tutti soldi che qui non ci sono e che richiederebbero una politica di bilancio da parte di questa Amministrazione certamente molto ma molto diversa. Io vedo che quando gli interventi vengono proposti da me, nelle vostre repliche ho una sorta di corsia privilegiata, per lo meno in Consiglio comunale. Siccome si pensa che fate cattiva figura, intervenite e tentate di replicare. Io speravo di sentire una replica e magari una smentita, ad esempio, alle cose che ha detto il Consigliere Calabrese, sul finanziamento del teatro, che è un altro enorme buco nostro. Calabrese ha detto: noi con il teatro perdiamo alcuni miliardi all’anno. Noi siamo l’unica istituzione che fa contratti con i quali le compagnie vengono strapagate e gli spettacoli vengono sempre pagati a prezzo pieno. Ovunque le compagnie teatrali vengono pagate a prezzo pieno per il primo spettacolo e a prezzo fortemente ribassato per gli ulteriori spettacoli. Qui sembrerebbe che ci sia una grande mangiuglia. Io mi aspettavo che qualcuno veniva e diceva: Calabrese, sei un bugiardo, un furfante, un diffamatore, non è vero quello che tu sostieni. Peraltro, a lume di logica, mi pare che sia ovvio che se una compagnia teatrale fa uno spettacolo o due spettacoli il costo è di un certo tipo, se ne fa dieci il costo unitario dovrebbe abbassarsi enormemente. Nessuno ha ritenuto di venire a smentire il Consigliere Calabrese. Basterebbe una gestione del teatro oculata, sulla quale noi comunque ci investiremo e andremo a lavorare, che già probabilmente gli immobili del viale della Vittoria non era necessario venderli, perché poi ne dobbiamo fare un’analisi costi benefici. Questo teatro quanto costa all’ente? Quanti cittadini ne beneficiano? Che cosa facciamo una istituzione di beneficenza per le fasce più ricche della città di Agrigento, per cui ogni spettacolo che mi vado a vedere io al teatro Pirandello, pago un terzo del biglietto io e due terzi me li paga il Comune, perché da quello che capisco avviene questo, che con gli abbonamenti e i biglietti il Comune incamera un terzo di quello che spende. Quindi, due terzi del biglietto di Arnone, due terzi delle persone che amano il teatro ad Agrigento, lo facciamo pagare al Comune. E siccome

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normalmente chi va al teatro non è esattamente la persona più povera del Rabbateddu, ma siamo persone che possiamo pagarcelo il prezzo pieno di uno spettacolo teatrale, è anche una operazione che è assolutamente folle. E allora a me viene il sospetto, poiché il prezzo dell’abbonamento che io pago è sostanzialmente eguale al prezzo che si paga negli altri posti, dove questo prezzo è pieno, vuol dire che noi in effetti paghiamo costi che sono di gran lunga maggiori. Probabilmente sarebbe il caso di chiedere al Comune di Racalmuto, per non andare distanti: quanto costa il teatro di Racalmuto gestito con criteri diversi e fare una comparazione e probabilmente ci sarebbe per qualcuno da ridere e per qualcun altro da piangere. Io vi voglio dire, signori colleghi della maggioranza, che quando intraprendo una via, sono abituato a percorrerla fino in fondo e quando ho detto ”la festa è finita”, la festa è finita, la musica è cambiata ed è cambiata fino in fondo. In settimana notificherò la lettera di licenziamento al nucleo di valutazione. Dice: ma chi sei tu per licenziare il nucleo di valutazione? Sono io, e lo licenzio. Poi vediamo se il nucleo di valutazione rimane, in modo che cominciamo a dare un segnale qua dentro a tutti e capiamo chi comanda. Comanda l’arbitrio di una maggioranza che ritiene di avere i voti o comanda la capacità e le ragioni di chi tutela l’interesse sancito dalle leggi che è l’interesse dei cittadini. Noi qui abbiamo cose che non funzionano perché vi è un regime di gravissima illegalità, che va prosciugato. Va prosciugato investendo tutte le energie possibili. Io un dato politico rilevo, Assessore Barbera, nella nostra discussione, che in effetti un pezzo del mondo politico agrigentino, anche del centrodestra, perché io non sono di quelli che, dice: “Di che cosa sei? - Centrodestra. – Cornuto, disgraziato, assassino”. No, come avete visto io entro nel merito e dico “bravo” a chi fa cose che meritano di avere detto bravo e do giudizi negativi a chi merita che si diano giudizi negativi, al di là delle casacche. Ho una storia che mi permette di andare al di là delle casacche. Ho i miei valori, credo in una serie di principi, ma non vado a fermarmi al colore delle casacche o delle magliette. Io vedo che dentro il Consiglio comunale anche dentro la Giunta municipale vi è una maturazione che porta ad attenzionare in modo nuovo una serie di temi. Avverto un ritardo nel percepire la maturazione che è avvenuta in città e anche nella politica cittadina da parte di chi dovrebbe essere il primo a portare avanti ad Agrigento la novità o la innovazione. Il Sindaco mi dice: ma io non sono uno che tutela interessi, io non ho interessi. Bene, ma se non hai interessi, lavoriamo assieme nell’interesse dei cittadini. Sugli impianti sportivi, la loro gestione è assolutamente deprecabile. O signor Sindaco, tu tuteli interessi che sono interessi privatistici e particolari o tu dai prova di una scarsissima capacità amministrativa. Delle due l’una. Il dato storico è che la tua maggioranza con persone valenti assieme alla minoranza e all’opposizione, ha dotato l’ente di un regolamento che garantisce l’economicità, soldi all’ente, trasparenza, diritti dei cittadini. Quel regolamento è rimasto inattuato e la gestione degli impianti sportivi della città è un pascolo abusivo. E checché ne dica l’Assessore Settembrino, la delibera che c’è stata portata il mese scorso è una delibera assolutamente gaglioffa e truffalda, perché non indica nessuno scopo sociale ma fa una analisi dei costi di gestione degli impianti sportivi che è del tutto identica a quella della gestione degli impianti sportivi truffaldini. Allora, signor Sindaco, cosa occorre fare? Occorre sbracciarsi nell’interesse della città. Porre in essere tutte quelle attività che servono nell’interesse dei cittadini. Dire: qui posizioni precostituite non se ne tutelano più a nessuno, si tutela l’interesse dei cittadini e si entra nel merito. Molto spesso, soprattutto in questi mesi, la gente mi dice: ma tu hai ragione, ma loro sono veramente degli allocchi, perché si fanno infilzare in continuazione facendo cose che sono indifendibili. Ma io non vorrei essere quello che infilza gli allocchi perché difendono posizioni indifendibili, io vorrei essere quello che assieme agli altri dà un contributo a fare diventare Agrigento la prima città della Sicilia, non l’ultima città della Sicilia. E se oggi il dibattito andrà sempre di più ad essere incandescente e ci sarà anche nelle prossime settimane da pigliarle, è perché non si comprendono i segnali che si danno e le questioni che si pongono. La gestione della depurazione in questa città, assolutamente fallimentare. La gestione dello sviluppo turistico, da piangere. Cosa vuol dire la risposta che mi si è data quando mostro in televisione la condotta sottomarina che sversa a 70 metri dalla riva, inquinando il mare? Invece

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di dire: bene, assieme ripariamola di corsa. Mi si risponde: noi la monitoriamo da un anno. Monitoriamo da un anno chi? La merda che si sversa in mare a 70 metri dalla riva! Che risposta è? Cosa stai monitorando? E il punto qual è? È il quadro della irresponsabilità, perché per amministrare utilmente per i cittadini è necessario inserire ovviamente elementi di responsabilità. Lì io potrei aderire ai principi iniziali di Forza Italia, il liberalismo, la responsabilità personale, la gestione delle istituzioni pubbliche del Comune, della Provincia, della Regione e dello Stato con principi di responsabilità, con il licenziamento degli incapaci, con la scelta dei migliori. Ma qui tutto questo voi lo vedete? Quando io ho appoggiato pubblicamente e in modo visibile alcune scelte dell’Amministrazione Piazza, era perché andava nella direzione finalmente di inserire alcuni principi di responsabilità, di provare energie nuove, di operare alcuni cambiamenti di situazioni gravemente incancrenite. Poi questa spinta propulsiva che sembrava animare l’Amministrazione è fortemente venuta meno. Il Sindaco Piazza cosa pensa di avere chiuso la questione con quella lettera letta dallo speaker, neanche personalmente, in televisione per quanto riguarda la gestione del dirigente dell’Ufficio Tecnico, per quanto riguarda la situazione politica, per quanto riguarda Alta Mafia, per quanto riguarda gli sprechi e gli sperperi. Ma veramente non ci comprendiamo. Qui vanno riportate le regole e la regola prevede che se un amministratore critica un dirigente, il dirigente risponde nel merito, non risponde con gli insulti all’amministratore, deve distinguere, come persona lo querela, se ritiene di querelarlo, come dirigente risponde in modo aspro, seccato se vuole, ma nel merito. Dice: questo non è vero, questo è vero, questo non è vero. A me la cosa che ha dato più fastidio della risposta che mi ha fornito il dirigente del settore ai lavori pubblici, è la figuraccia che ha fatto fare al Comune di Agrigento davanti al Prefetto, davanti al Procuratore della Repubblica, perché se rispondeva nel merito e poi mi riempiva di male parole, già era una cosa: guardi quello si è giustificato, ha detto che quello non è vero, quello non è vero, che l’Amministratore Arnone sta sbagliando nei suoi giudizi. No, al ridicolo. Nel merito non si risponde e noi a questi dirigenti oggi stiamo suddividendo il miliardo e 600 milioni vendendo i chioschi, in compenso si risponde con gli insulti, le cose ridicole. Voi non sapete governare la città. La città si governa anche da queste cose simboliche. I dipendenti comunali, l’operaio tal de tali che manda il comunicato in televisione dove dice che dà solidarietà al dirigente dei lavori pubblici perché le accuse che sono state maldestramente manifestate... ma che fa scherziamo? Il muratore dice a me che io manifesto accuse maldestre? Noi copriamo di ridicolo l’intera città in questo modo, o meglio voi coprite di ridicolo l’intera città, perché il muratore che diffonde un comunicato di solidarietà all’Ingegnere Capo, insultando l’amministratore comunale, andava chiamato dal Sindaco o dall’Assessore al Personale, spiegandogli come si campa in una Pubblica Amministrazione, che non è il bordello, è una Pubblica Amministrazione con doveri codificati, non il mercato pubblico dove chi si alza comanda e dove ci sono le regole, perché noi qui, signori Consiglieri, abbiamo invertito la logica. Mentre noi, lo diceva poc’anzi il Consigliere Hamel, vogliamo entrare nel merito e non ci fermiamo alle barriere ideologiche, c’è qui invece chi ritiene che la dirigenza deve essere con le casacche, le bandiere ideologiche e fare squadra. Cioè deve essere colorita politicamente ed essere guidata da logiche di fazione. Tutto questo è assolutamente fuori da ogni criterio ed è la causa del fallimento che noi stiamo vivendo, della incapacità di fornire alla città qualsivoglia risposta. Voi signori Consiglieri di maggioranza, a partire da quello che abbiamo evidenziato in questa discussione, dovete farvi al vostro interno una discussione molto ma molto seria e capire qual è la direzione di marcia che dovete seguire, perché in questo momento la direzione di marcia che voi state seguendo, vi porta nel burrone direttamente, senza remissione di peccati. Noi non siamo contrari ai consulenti. Se voi nominate l’Assessore Barbera consulente del Sindaco Piazza ai problemi istituzionali, ai problemi del bilancio, ai problemi del funzionamento alla macchina amministrativa e l’Assessore Barbera si impegna per come si impegna da Assessore, io faccio l’applauso, non dico ha nominato un consulente politicizzato, dico ha nominato un consulente con la testa, con cui si può avere un rapporto costruttivo nell’interesse della città. Il punto è quando voi nominate non consulenti con la testa, consulenti

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con la coda, con la coda di paglia, cioè persone che non servono a nulla se non a percepire il reddito che gli date. Ma dovete ragionarvelo voi al vostro interno questo contesto. Come vi dovete ragionare seriamente le vicende dell’assetto dirigenziale con quali criteri. Io l’ho detto: la festa è finita e andrò avanti. Presenteremo altre interrogazioni, saranno altrettanto pesanti, chiederemo conto e ragione della delibera famosa del marzo del 2004, quella del 17 marzo del 2004. Io mi aspettavo che il Sindaco si atteggiasse in modo profondamente diverso, dopo l’attacco frontale dicesse: un momento, Arnone ha esagerato con i toni, poteva evitare questi toni, mi ha fatto accuse che mi stanno ferendo, però io Sindaco sono in ritardo perché su cose molte importanti mi sono distratto e non ho risposto. Il mio impegno era rispondere, il mio impegno era ripristinare la correttezza del rapporto istituzionale, il mio impegno è a ritornare con il Consiglio comunale ad avere un rapporto corretto. Voi non siete stati in grado di fare tutto questo. Anzi, avete fatto esattamente il contrario per garantire posizioni che non sono minimamente garantibili e nell’ambito delle quali voi non potete fare altro che andare a sbattere. Cioè secondo voi la vicenda di Alta Mafia, delle collusioni, del centro commerciale, delle pratiche di Scifo, e non mi dilungo perché ne ho già parlato ampiamente, degli impianti sportivi e quant’altro, la risolvete con gli interventi di Casesa e Vaianella che vengono qui a parlare e dire che la sinistra, la solita sinistra, la becera sinistra, l’intervento di Arnone e di qua e di là e non bisogna farlo parlare, il Presidente ha sbagliato. Cioè a me voi spesso mi sembrate come quel famoso ministro dell’informazione di Saddam Hussein che con gli americani ormai a poche centinaia di metri dal luogo dove lui teneva la conferenza stampa, cioè i carri armati americani che ormai si vedevano con le bandiere dalla finestra della stanza dell’albergo dove lui teneva la conferenza stampa, diceva che l’esercito iracheno stava sconfiggendo gli americani, li stava buttando a mare, stavano annegando tutti, andava da vittoria a vittoria con gli americani che si vedevano avvicinarsi ormai da dietro e i giornali descrivevano questa comicissima situazione. Quello che si vantava divenne poi un cult di vincere gli americani con gli americani che ormai lo stavano per acciuffare. All’ultimo momento è scappato. E così è la vostra situazione. Da un lato persone... (voce fuori microfono) dall’altro un pezzo significativo della vostra area politica, in grado di reggerlo un ragionamento serio, in grado di confrontarsi nel merito delle questioni, in grado di assumersi le responsabilità. Io non voglio umiliare il Sindaco Piazza e sopravvalutare lei, Assessore Barbera, ma dopo il mio intervento della precedente seduta, mentre lei è venuto qui a fare un intervento di grande responsabilità e lucidità politica, non dandomi nessun lauso, ma mostrando lo spessore e la capacità di chi riesce a cogliere le situazioni, dall’altro lato, invece, lo sbandamento più totale verso il burrone e l’atteggiamento del Ministro dell’Informazione di Saddam Hussein. Noi questa battaglia intendiamo continuarla nell’interesse della gente e della città. Qui vanno aggiustate molte cose, la gran parte delle cose. Lo possiamo fare in un contesto istituzionale di collaborazione oppure potete ritenere di andare a muro contro muro. Benissimo, io sono qui dal 90, non ho un ruolo marginale. Forse Piazza è un po’ confuso quando scrive queste cose, sono qui dal 90 con un consenso sempre molto forte, riuscendo politicamente anche a battere le ostilità che mi vengono da pezzi che non commento del mio schieramento. A me non sfugge, e non sfugge ai cittadini, che il dibattito qui si è infuocato e i DS non hanno detto una parola, non mi riferisco ovviamente al Consigliere Lauricella, mi riferivo al partito dei DS, il partito della Margherita non ha detto una parola, l’UDEUR non ha detto una parola, hanno fatto la loro riunione e hanno prodotto una discussione assolutamente amena, senza riuscire ad inserirsi nel dibattito. I termini della questione politica ad Agrigento sono completamente diversi e sono quelli che noi eletti dal popolo siamo in grado di sviluppare all’interno di questa area, altro che marginalità. Mi ci sono una serie di questioni che sono questioni enormi, questioni che con la costanza e la fermezza di chi non deve correre i 100 metri, ma deve correre la maratona e deve avere il passo e la forza del maratoneta, noi porteremo avanti per cambiare realmente le cose. Questo Consiglio comunale è in grado di collaborare con l’Amministrazione e di collaborare con il Sindaco, di fare sì che questa Amministrazione diventi la migliore Amministrazione che ha mai avuto

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Agrigento, le altre amministrazioni non meritano neanche commento, ma basta che tiene un atteggiamento di rispetto istituzionale, che accoglie le proposte che vengono fatte da noi, che accoglie le proposte che vengono fatte dai Consiglieri del centrodestra, che risponde alle interrogazioni, che pone in essere principi di responsabilità. Quello che è intollerabile, e ho finito e annuncio il mio voto contrario al bilancio, è che si dicono e si scrivono le cose che io ho detto e ho scritto nel merito su Vitellaro, sui servizi finanziari, sui lavori pubblici, sugli appalti, sul centro commerciale, sugli impianti sportivi, sulla depurazione e quant’altro e non si diano risposte e non si sia in grado di dare risposte. Questo è il dato drammatico del vostro fallimento. E qui si comprende il perché per chiudere un bilancio e pagare dirigenti che non dirigono nulla e dipendenti, voi siete costretti a vendere i beni patrimoniali dell’ente e fare come quel padre che deve dire al figlio, figlio mio, tuo nonno che era un grand’uomo mi ha lasciato tre case, io che sono una testa di rapa le ho vendute e ti sto lasciando un cucù.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Bottone. CONSIGLIERE BOTTONE – Per una brevissima replica al Consigliere Arnone, di cui

condivido alcuni passaggi e dissento su altri. Condivido il principio di responsabilità, cioè per intenderci, se il teatro Pirandello va male, vanno individuate le cause perché va male. Da qualche anno c’è anche un calo di spettatori, di abbonamenti. Se la nazionale va male si caccia il comandante, si caccia Trapattoni, cioè non si chiude, non se ne fa più nazionale o si chiude il teatro Pirandello che dovrebbe essere il teatro più famoso d’Italia per la prosa, perché a prova contraria Pirandello ce l’abbiamo solo noi ad Agrigento e è il massimo drammaturgo conosciuto in tutta Europa ed è il vanto della città. Quindi, pensare di chiudere un teatro Pirandello, mortificare il teatro Pirandello significa mortificare la città, come dire: vengono pochi turisti, abbattiamo i templi così facciamo felici gli abusivi. Questo concetto è assolutamente sbagliato. Sono d’accordo sul principio di responsabilità, il principio di responsabilità va garantito. Se il parcheggio pluripiano non funziona o non incassiamo, bisogna capire quale è la tolleranza che questa Amministrazione si può permettere, perché siccome diamo dei servizi al teatro Pirandello che produce cultura, va garantito. È chiaro che se produce un danno di 2 miliardi, 3 miliardi, si individuano i responsabili. Se il sovrintendente non sovrintende si caccia, si cambia, ma non si può chiudere il teatro, non possiamo mortificare il teatro. Già le amministrazioni regionali e nazionali danno pochissimo o niente per questo teatro, che non è solo il vanto della città dei templi, dovrebbe essere il vanto di tutta Italia. Quindi, andiamoci piano quando c’è un servizio che va male. Quando un servizio va male si cercano i responsabili. Il parcheggio pluripiano deve funzionare, la piscina deve produrre, qualsiasi servizio deve produrre. È chiaro che però si debbono tollerare delle fasce o bisogna capire fino a che punto si può andare sotto nel bilancio tra entrate e uscite, ma se un città si riduce a chiudere la piscina, a chiudere il teatro Pirandello, a chiudere il parcheggio pluripiano, a chiudere tutti quelli che sono i servizi, è chiaro che non daremo più nessun servizio alla città, perché è sotto gli occhi di tutti, basta guardare il bilancio e si vede che sono dei servizi in perdita, ma bisogna vedere se è colpa dei funzionari, è colpa dei cittadini che magari sono abituati a parcheggiare nel divieto di sosta, magari all’ingresso del parcheggio pluripiano e non pagare magari l’euro e non so quant’è la tariffa. Cioè ci sono tutta una serie di responsabilità che vanno individuate, però è chiaro che è assolutamente intollerabile pensare di potere mortificare il teatro Pirandello. Ci sono 2000 persone che ancora lo praticano, è come dire: non abbiamo più una squadra di calcio. Cioè quando facciamo questa politica a mortificare, ad affossare, già abbiamo le difficoltà che abbiamo. Se incominciamo a chiudere, la squadra di calcio non funziona perché il Presidente lo arrestano, il teatro Pirandello è in perdita e lo chiudiamo. La piscina ha un bilancio fallimentare e la chiudiamo. Il parcheggio pluripiano non funziona e lo chiudiamo. Non mi sembra che i cittadini di Agrigento aspettano queste risposte. Dobbiamo individuare e cambiare possibilmente i funzionari che sono al vertice di queste strutture, individuare quali sono le responsabilità o le cause, non è detto che sia colpa dei responsabili, possibilmente ci sono delle cause, che le compagnie vogliono più soldi rispetto al passato. Bisogna analizzare i costi. Bisogna capire perché il calo

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degli spettatori al teatro Pirandello, bisogna capire perché, se è vero quello che dice il Consigliere Calabrese. Bisogna, secondo me attenzionare, dopo la sessione del bilancio, tutti questi aspetti, perché se non riusciamo a portarli in pareggio, quantomeno perdere un pochino tra entrate e uscite. È chiaro che se vi sono dei disavanzi mostruosi, Consigliere Tedesco, noi possiamo andare avanti a colpi di maggioranza, sicuramente, però è giusto che i Consiglieri di opposizione si diano delle risposte. È inutile che diciamo, perché se nessuno risponde, se nessuno dice qualcosa e i Consiglieri: siamo tutti d’accordo, possiamo votare sempre, non parlare mai. Non possiamo andare avanti a colpi di maggioranza. Bisogna fare capire alla sinistra che non siamo degli scellerati, che non vogliamo affossare la città, che vogliamo portare i servizi tutti in perdita. Noi li vogliamo in pareggio e possibilmente in attivo. Speriamo che con l’aiuto nostro e con l’aiuto dei funzionari questo sia possibile, ma dobbiamo dare le risposte. Se no la sinistra ci accuserà sempre che non diamo risposte e viaggiamo a colpi di maggioranza. Siamo 25, qualsiasi cosa dicono noi ci votiamo sempre contro. Ogni tanto bisogna perdere anche due minuti, bisogna fare sentire la voce di questo centrodestra se ci chiamiamo così ancora.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Calabrese, prego. CONSIGLIERE CALABRESE – Grazie signor Presidente, signori Assessori, colleghi

Consiglieri, signori tutti. L’intervento del Consigliere Bottone ha suscitato una replica. Il Consigliere Bottone solitamente è attento, mi pare che in questa fase sia stato molto disattento, perché mai nessuno ha detto di chiudere il teatro Pirandello. Nell’intervento dell’altro ieri, caro Consigliere Bottone, quando io parlai del teatro Pirandello, dissi che bisognava attenzionare questa spesa. E non lo dico da ora. La responsabilità è sempre della maggioranza, hai ragione, non danno risposte perché questo problema l’ho sollevato due anni fa e se questo problema fosse stato affrontato due anni fa, oggi o ieri, caro Consigliere Bottone, non eri costretto a bocciare l’emendamento per dare i contributi alle società sportive di calcio. Perché se questo problema era affrontato due anni fa, oggi non eravamo costretti a vendere gli immobili comunali. Questa è la realtà. Siete andati avanti a forza di maggioranza. Io questi problemi li ho sollevati ancora quando ero all'interno della maggioranza. Nessuno ha mai parlato di chiudere il teatro Pirandello, però ti posso dire e te lo posso documentare che se vai a vedere che le compagnie che vengono ad Agrigento prima passano da Palermo, non percepiscono sicuramente le stesse tariffe che vengono a percepire ad Agrigento. Se c’è un calo degli spettatori, è perché è scaduta anche la qualità degli spettacoli che affrontiamo, contro un aumento dei costi. Nessuno parla di chiudere i servizi, chiudere il teatro Pirandello. Se eri attento l’altra sera, io a inizio di discorso dissi: non siamo per chiudere il teatro Pirandello, siamo per equilibrare le spese. E se tu parti già dal dato che mi devi spiegare, o tu o chi per te, la funzione di questo sovrintendente che ho sollevato due anni fa. Due anni fa licenziare questo sovrintendente avrebbe consentito al Comune di pagare gli impiegati per 200 milioni e non avremmo dovuto vendere e avremmo salvato già un chioschetto se due anni fa licenziavamo questo sovrintendente, caro Consigliere Bottone. Già due anni fa, solo con una piccola operazione di questo tipo, avremmo salvato un chioschetto. Poi siamo bravi a vendere. Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché ancora non siamo così bravi a dismettere tutti gli affitti che paghiamo. Vorrei che qualcuno ancora mi spiegasse perché non siamo bravi ad acquisire l’ex Caserma dei Vigili del fuoco al nostro patrimonio immobiliare, caro Consigliere Bottone. Forse perché alla Provincia vi è la Giunta di centrodestra con un Presidente di Forza Italia? O non abbiamo i 500 milioni che la Provincia ci aveva chiesto per le migliorie che avevano apportato? Però paghiamo 100 milioni di magazzino, come dice il Consigliere Arnone. E allora non abbiamo 500 milioni da dare alla Provincia per le migliorie che aveva apportato e ce lo stiamo scomputando forse con l’affitto, non lo so. Poi mi risponderete. Nessuno parla di chiudere, ma si parla di migliorare i servizi. Si parla di migliorare attenzionando le spese. E vista anche l’apertura che c’è stata e bisogna darne atto all’Assessore Barbera, purtroppo tutto l’impianto del bilancio non ci consente di potere votare questo bilancio, perché nonostante l’apertura non c’è stata una apertura al taglio delle spese inutili, quelle che sollecitavamo. Hai nominato che ci sono 2000 persone che frequentano il teatro

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Pirandello. Bene, mi fa piacere, io ne vorrei 5000, caro Consigliere Bottone, ma vai a spiegare a quei 2000 indigenti, ai quali non possiamo dare contributi soddisfacenti. Vallo a spiegare questo. Non è demagogia, caro collega. Vallo a spiegare a quella gente che aspetta per potere comprare le medicine. Non è demagogia. E io vado a spendere un milione di euro per un teatro che ne produce 400, questo è il rapporto. (voce fuori microfono) Non è questa la conseguenza. Vada a fare una stagione teatrale, che se mi consente 400.000 euro di entrate la programmo per 400.000 euro di uscite. Non è detto che il teatro è vuoto o vai a vedere il borderò che paghiamo alla Siae, vai a vedere negli anni precedenti, non dico quest’anno, ma gli anni precedenti che paghiamo più posti di quelli che abbiamo. Dai borderò della Siae si rileva che paghiamo più posti di quelli che abbiamo. Sapete perché? Perché la gente entra gratuitamente. E allora gli ispettori della Siae che sono messi là davanti non dicono niente. Alla fine dicono: sono entrate 300 persone gratuitamente, altre 300 hanno pagato il biglietto e alla sommata finale raggiungiamo che superiamo i posti che abbiamo a disposizione. Questa è la realtà, caro Consigliere Bottone, e ti spiego che io avevo fatto una interrogazione specifica su queste cose. Il Sindaco, l’economo non mi hanno prodotto il borderò della Siae, non me li hanno voluti dare. Non c’è bisogno di fare le commissioni e spendere ulteriormente il gettone di presenza. Non c’è bisogno. Basta che andate a verificare di persona. Tutto l’impianto del bilancio non ci consente di poterlo votare positivamente, nonostante la grande apertura e la simpatia che nutro per l’assessore Barbera. (voce fuori microfono) L’impianto non ci consente, perché non c’è stata nessuna apertura al taglio delle spese che noi riteniamo inutili, per voi saranno produttive. Io ho fatto un intervento, che ti puoi andare a rileggere perché è messo agli atti del verbale. Rispondimi con i dati alla mano e mi vieni a dire che non è così, caro Consigliere Bottone. E perché questo discorso viene fuori ora e non due anni fa quando è stata segnalata questa cosa? Andavi a Parigi. Stai dicendo una menzogna, Consigliere Bottone. Fino a due anni fa il teatro Pirandello era sempre in perdita, era completamente in perdita e nonostante i contributi regionali era in perdita. È inutile che cercate di nascondere la verità, la verità è questa. Perché non acquisiamo l’ex Caserma dei Vigili del fuoco, Assessore Settembrino? Mi auguro che di qua a due anni riusciremo a risolvere, nel frattempo paghiamo affitti, stiamo provvedendo, nel frattempo paghiamo affitti, paghiamo altre cose. Si poteva provvedere già due anni fa. Sicuramente non avremmo dovuto vendere gli immobili che dobbiamo vendere, sempre che li vendiamo, caro Assessore. Perché tutto l’impianto, ora mi contesterà l’amico mio Tedesco, in bilancio avete messo 3 milioni di oneri derivanti dagli oneri di urbanizzazione e dalle sanatorie. L’Amministrazione mi risponderà. Sono andato a fare una piccola ricerca, ad oggi il Comune ha incassato solo 900.000 euro. Siamo già in ritardo, viste le previsioni, di circa 600.000 euro. Se è vero come è vero, non si sa se scattano queste norme di salvaguardia, se non scattano. Da considerare una piccola premessa, che in queste 900.000 euro, cari colleghi, dovete sapere che sono anche comprese le 400 nuove pratiche dell’ultima sanatoria Berlusconi. Quella di 150 euro a metro quadrato, di cui 55 vanno al Comune. Quindi, potete vedere che siccome questa è stata prorogata fino a luglio, abbiamo avuto solo 400 domande, potete vedere che da quella che era la previsione siamo nettamente in ritardo. Siccome io nutro seri dubbi che si possa essere in tempo per fare le gare, per vendere gli immobili, che si possano raggiungere questo tipo di obiettivi, ma non perché non vi sono le disponibilità per potere raggiungere gli obiettivi, perché abbiamo quegli uffici completamente abbandonati, non vengono potenziati, non vengono dati i computer, non viene dato il personale, difficilmente si raggiungeranno gli obiettivi. E quando all’inizio si chiese ai dirigenti, caro Nello, di confermare se la veridicità delle entrate era stata sottoscritta, a questa domanda rispose l’Assessore dicendo: è chiaro che il parere di regolarità contabile comprende questo parere. Mi pare che sarebbe stato giusto e opportuno chiamare e sentire i dirigenti che hanno sottoscritto queste cose, alcuni, perché altri non le hanno sottoscritte, e quelli che non li hanno sottoscritti, e mi riferisco al discorso dell’ICI, quindi la dottoressa Gentile nel segnalare queste cose, se ci dava la legittimità delle previsioni di entrata. Cosa che non ha fatto.

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Comunque, Presidente, concludo e per quello che è l’impianto generale del bilancio stesso, annunzio il mio voto contrario. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto di parlare il Consigliere Amato, prego. CONSIGLIERE AMATO – Grazie signor Presidente, signori Assessori, Consiglieri

colleghi, io nel preannunciare il mio voto favorevole a questo bilancio, non andrei a casa tranquillo se non vado ad esprimere un pensiero che durante tutto periodo mi è venuto nella mente e avendo sentito diverse discussioni fatte in questa aula e fuori da questa aula, ho seguito attentamente tutte queste discussioni, però per amore di giustizia devo assolutamente spezzare un lancia nei confronti di quei dirigenti che con estrema professionalità e alto livello morale, a mio parere, fino a prova contraria hanno lavorato e continuano a lavorare nel bene della città. Il nostro ruolo di Consigliere comunale sicuramente è un ruolo di controllo. Questo ruolo nessuno evidentemente ce lo può impedire. Noi dobbiamo essere anche violenti, attenti nel controllo e nel controllare i dirigenti comunali, e fanno bene tutti quei dirigenti comunali che con competenza riescono ad avere e ad attuare questa azione di controllo, però è anche vero che per tutte quelle cose che diciamo qui in Consiglio comunale, questo Consiglio comunale sarà sempre affiancato e sarà sempre onorato dalla presenza degli agenti della DIGOS. Sono saltati fuori determinati argomenti che loro sono convinti, così attenti come sono, questi argomenti se li sono portati negli uffici di competenza. Quindi, per quanto mi riguarda alcuni di loro li conosco bene e conosco la loro rettitudine e il loro alto spessore morale, vorrei che determinati attacchi o determinate situazioni di cui ho sentito parlare, veramente infamanti, ovviamente prima o poi una risposta negli uffici competenti si dovrà avere. Siccome fino a prova contraria, fino a quando persone che hanno la competenza di poterlo fare, non attaccheranno e non discrediteranno un professionista, noi secondo me, con estrema serenità, noi non dobbiamo fare altro che aspettare, ma con estrema serenità dobbiamo cercare semmai, anzi, di mettere nelle condizioni tutti i dirigenti, anche quelli che non conosco, di lavorare più serenamente possibile. Se poi questi faranno degli errori, sicuramente qualcuno che ne capisce più di me, forse che ne capisca almeno quanto il Consigliere Arnone, non dico di più, ma da come parla mi pare anche difficile che possa capirne di più, sicuramente interverranno per cercare di correggere le malefatte presunte di questi dirigenti. Però se determinati dirigenti vengono attaccati continuamente, onestamente io, anche se non ho una altissima esperienza politica, a me il dubbio viene. In una lettera aperta, mi consentite di leggere solo due righe perché la lettera è molto lunga, tra le tante cose che dico, dico questo, che nonostante la mia non lunga esperienza politica, mi chiedo se esagerati attacchi o eccessive difese di fatti o persone, siano solo davvero elevati per amore di giustizia e per l’interesse comune. Detto questo, io direi, mettiamo di lavorare serenamente, ognuno per il proprio ruolo, sicuramente ci saranno le personalità e le professionalità che garantiranno il giusto andamento di questa Amministrazione e di questi dirigenti.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto di parlare il Consigliere Casesa, prego. CONSIGLIERE CASESA – Presidente, Assessori, colleghi Consiglieri, consentitemi solo

in maniera sintetica di concentrare il mio intervento su un voto favorevole al bilancio, ma specificatamente sulla vicenda che riguarda il teatro Pirandello, perché questa sera alcuni Consiglieri hanno detto falsità e menzogne e si continua in questa città a voler dissacrare e distruggere tutto quello che è bello, tutto quello che funziona. Non è così. Bisogna avere il coraggio, cari amici e cari colleghi della minoranza, di affermare la realtà quando è sostenuta dai fatti concreti. Non si può dire che questo teatro non funziona, non si può dire che il teatro è in perdita perché non c’è un solo teatro in Italia che guadagna, cari amici. Tutti i teatri in Italia, più o meno piccoli e grandi sono in perdita. E vi spiego anche le ragioni che dimostrano questo. Ci sono alcuni fattori fondamentali, premesso che il nostro teatro, per chi non lo sapesse e per il livello artistico e culturale che esprime, è considerato alla pari di Milano, di Firenze, di Torino, di Bologna, cioè un teatro di categoria A, non B, C, tipo Caltanissetta, Trapani, non me ne vogliano i paesini viciniori citati, Racalmuto e altri, il nostro teatro culturalmente e artisticamente per il prodotto che esprime, e lo si vede anche dal calendario, è un teatro di altissimo livello. E allora, e mi consenta, Consigliere Calabrese di ascoltare il mio intervento

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come io ho ascoltato il suo. La prego, perché non si può solamente dissacrare e distruggere le cose belle di questa città. Abbiate il coraggio di ammetterle le cose. Ci sono teatri in Sicilia che ricevono dalla Regione Siciliana o da fondi ministeriali decine di miliardi. Il teatro di Palermo, di Messina riceve 5 o 8 miliardi dalla Regione Siciliana e ne riceve 10 dai fondi ministeriali. Questo è quello che manca ed è su questo che l’Amministrazione deve attivarsi, l’Amministrazione deve attivarsi alla predisposizione di finanziamenti che deve anche seguire politicamente. E allora, caro Consigliere, la Regione Siciliana, vi ricordo, grazie a un emendamento proposto da un deputato di Forza Italia, l’Onorevole Alfano, aveva circa due anni fa istituito un capitolo e finanziato attraverso un intervento il teatro Pirandello. Il capitolo è rimasto vuoto con la scritta Teatro Pirandello di Agrigento. Questa è una responsabilità politica ed è una responsabilità che si deve assumere il centrodestra, perché politicamente bisogna anche investire, bisogna seguire, bisogna attivare questi canali. E allora questa è la scommessa. Altra scommessa, Consigliere Calabrese, che riguarda la gestione teatrale di un teatro... (voce fuori microfono) e dimostra anche la falsità delle affermazioni, perché dico che è un teatro di categoria A? Perché le 6 e le 7 rappresentazioni di Agrigento sono paragonate alle 6, 7 rappresentazioni che fa Milano, Torino e Bologna. Informatevi se Caltanissetta, Trapani fanno 7, 8 manifestazioni e vi accorgerete che non è così. E allora dimostra questo non solo l’attaccamento culturale degli agrigentini verso un gioiello che dobbiamo custodire, valorizzare e salvaguardare piuttosto che distruggere. Si vuole solamente distruggere cari colleghi. Bisogna avere il coraggio, invece, di custodire i gioielli che abbiamo, non dissacrare e offendere persone e personalità, di chi gestisce o di chi riceve indennità dentro il teatro Pirandello. Mi riferisco al sovrintendente, mi riferisco al direttore artistico Michele Guardì, persone di grande serietà e professionalità. Ci tengo a sottolinearlo, persone a cui l’Amministrazione ha affidato questo incarico con grande senso di responsabilità, caro Calabrese. Non puoi venire qui a sbandierare il teatro, il teatro. Abbi il coraggio di parlare di altro. E allora, la proposta politica riguarda, ad esempio, la fondazione e lì l’attivazione da parte dell’Amministrazione attiva e io rilancio e suggerisco all’Amministrazione di pensare, così come previsto nel nostro programma, la trasformazione del teatro Pirandello in fondazione. Solo in questo modo potremmo riuscire a inserirci dentro un circuito economico di finanziamenti che garantirebbero maggiore successo e maggiore introito. Ricordiamo che il calo di abbonamenti non è solo un calo agrigentino, è un calo derivato da fattori che riguardano l’economia del paese, da fattori che riguardano la mancanza anche di un ricambio generazionale in città, fondamentalmente sono poche migliaia le persone che assistono alle manifestazioni al teatro Pirandello, non perché gli altri non lo vogliamo, ma anche per una questione economica, ma non perché i costi sono alti, i costi non sono alti, Consigliere Calabrese. La prego di ragionarci sopra prima di sparare sul mucchio. Ci sono costi di trasporto che hanno le compagnie che devono caricarsi per arrivare ad Agrigento. (voce fuori microfono) È giusto dimostrarlo. Tu stai dicendo falsità e devi dimostrarle queste falsità e io invito il dirigente Ruoppolo ad esprimere questa sera una dichiarazione pubblica sulla qualità del servizio, sull’efficienza del teatro. Lo invito in questa sede ad esprimere una posizione chiara e netta. Il teatro Pirandello, per ultimo, oltre ad ospitare grandi manifestazioni è presente nel circuito turistico promozionale della città di Agrigento in Italia e all’estero. O è presente dentro iniziative, al museo archeologico. È presente dentro iniziative del Parco archeologico ed è presente in tutte le realtà culturali, artistiche, promozionali della città di Agrigento. Mi premeva difendere la validità di una struttura del genere che, cari colleghi, va da parte nostra salvaguardata, potenziata e gelosamente custodita. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Gramaglia, prego. CONSIGLIERE GRAMAGLIA – Cinque minuti fa avevo fatto una riflessione. Siamo nella

buona strada per dare un risultato pronto alla città che ci sta osservando e che è il bilancio di previsione 2004 – 2006. Ora i toni si sono innalzati, spetta a me fare il pompiere e cercare di ammorbidire e riportare il tutto in un linguaggio democratico, dove ognuno di noi può esprimere le proprie idee, ma nello stesso tempo intercalandosi in quelle che sono le regole del rispetto reciproco e soprattutto

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evitare di avere questi toni alti perché la gente che ci osserva, magari si possa fare qualche cattiva impressione di noi stessi. A nome del gruppo UDC io vado subito al sodo, esprimo parere favorevole per l’approvazione del bilancio. Pur non di meno, Assessore Barbera, la prego di attenzionarmi, l’UDC in questa approvazione del bilancio sicuramente non ha assunto una veste inerte, inattiva e che ha provato quello che diceva l’Amministrazione solo ed esclusivamente perché l’Amministrazione era il deus ex machina di questa situazione. Infatti l’UDC ha cercato di portare avanti determinati progetti, si è confrontato con l’Amministrazione, è andato avanti con degli emendamenti. L’Amministrazione nella veste anche dell’Assessore Barbera ci ha rispettato e ci ha dato grande dignità. Pur non di meno io approfitto di questo breve intervento per lanciare un messaggio all’Assessore Barbera e quindi agli altri Assessori qui convenuti, ma nello stesso tempo al Sindaco Aldo Piazza. L’UDC è pronto ad assumersi le proprie responsabilità, a essere leale compagno della coalizione della casa delle libertà, pur non di meno ha la libertà di esprimere quello che pensa. Il sottoscritto in questo bilancio si vuole caricare un impegno personale, ma nello stesso tempo vuole caricare l’impegno all’Amministrazione. Assessore Barbera, noi dobbiamo fare una rivisitazione di quella che è l’attività amministrativa, cioè soprattutto se ci sono delle spese che possono essere diminuite, limitate, cercare magari di utilizzarle in maniera diversa, allora è giusto che si ci pensi. Se abbiamo delle strutture, per esempio il Palacongressi che momentaneamente è una mega struttura che potrebbe dare un x di introito e purtroppo ci dà un x meno 1, è giusto che noi dobbiamo raggiungere l’obiettivo dell’x. Questo è l’invito che l’UDC dà. Gli esperti devono essere esperti nel vero senso della parola. Non servono se no diamo modo al Consigliere Arnone di fare le sue battaglie politiche. Gli esperti devono essere gente capace, gente che come a Palermo e a Catania è riuscita a fare arrivare fondi europei, gente che riesce a portare denaro pubblico da investire nella nostra città. E questa scelta non spetta sicuramente a me che sono semplice Consigliere comunale e capogruppo dell’UDC, ma sicuramente serve un impulso che noi diamo come gruppo consiliare anche all’Amministrazione. Purtroppo il dibattito politico a volte si riscalda, ma la realtà è che noi non siamo, come diceva il mio amico Alfano, né a Pavia, né a Modena, né a Bologna. Noi abbiamo un bilancio di 135 milioni di euro, con questo bilancio ci dobbiamo confrontare. Gli introiti regionali sono diminuiti, gli introiti nazionali sono diminuiti e purtroppo se ci tiriamo il lenzuolo della testa, sicuramente ci scopriamo i piedi. Quindi, da un punto di vista pratico, l’UDC rimane concorde, fedele all’alleanza, esprime un parere favorevole al bilancio di previsione 2004, ma stimola l’Amministrazione medesima, se c’è da fare qualche ripensamento per quanto riguarda il modo di programmare l’attività politica, economica e sociale della città, che ben venga anche a un confronto nell’ambito della coalizione.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Vaianella. CONSIGLIERE VAIANELLA – Signor Presidente, signori della Giunta, colleghi, io

impegnerei il mio tempo non per concentrarmi a discutere su argomenti quali il teatro, unicamente come tema centrale e importante, però ritengo di dare altri indirizzi importanti all’Amministrazione come gruppo di Alleanza Nazionale. E, Assessore Barbera, la prego di tenerne conto. Ovviamente lei tiene sempre conto dei nostri indirizzi, ma ovviamente poi andarli, mi auspico a realizzare, a concretizzare, perché ritengo che sono indirizzi importanti che possono dare un rilancio migliore a quella che è la nostra macchina amministrativa. È ovvio che parliamo di bilancio, quindi io parlo per tutti quegli interventi che a mio avviso e ad avviso di Alleanza Nazionale possono consentire all’Amministrazione di incassare dei soldi, del denaro importante da utilizzare per tutta una serie di interventi utili a migliorare i servizi della nostra città. Mi riferisco, ovviamente, l’ho detto nel corso di un mio precedente intervento, lo ribadisco anche in questa occasione, a perseguire tutti gli evasori fiscali di questa città, lavorare in maniera più incisiva. Demando a lei, Assessore Barbera, nella qualità di Assessore al Bilancio di monitorare puntualmente, mensilmente il lavoro che svolgono i vari settori, i vari dirigenti nel perseguire gli obiettivi che con il bilancio di previsione questa Amministrazione si è imposta. Questo va fatto nel rispetto di chi paga le tasse. Lo ribadisco ancora una volta. Ci sono servizi precisi su cui fare riferimento, che ci

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consentiranno, vi consentiranno di andare a scovare gli evasori, servizi di energia elettrica, telefonici. Lo ribadisco ancora una volta, perché poi è su questo che l’Amministrazione si può giocare veramente un futuro migliore, nell’andare a fare entrare i soldi in queste casse. Non possiamo parlare a 360 gradi e per poi non dedicarci in maniera incisiva nel perseguire questi obiettivi, che sono semplici, ma mi rendo conto, difficili da perseguire, ma con la buona volontà si può riuscire. Monitoriamo mensilmente gli uffici, cosa fanno a riguardo. E poi un altro aspetto importante che vorrei sottolineare ancora una volta completata questa fase di alienazione dei beni comunali, riguardo al pareggio del bilancio, io concordo perfettamente, è una idea intelligente, moderna, non miope. A questo mi riferivo la volta scorsa quando dicevo che la sinistra a mio avviso è inconcludente, becera, demagogica. È una visione diversa di amministrare, Consigliere Arnone. Lei ride, può ridere quanto vuole. Noi siamo diversi, abbiamo una visione diversa di governare l’Italia, il nostro paese, una visione di azienda che ci permette di investire risorse per raggiungere obiettivi specifici. Voi, la sinistra agrigentina, la sinistra italiana siete una sinistra senza programmazione, parlate, parlate ma poi non sapete programmare quali sono gli obiettivi da perseguire e come bisogna perseguirli. Il vendere beni immobili, come dicevo la volta scorsa, se ci consentiranno di far funzionare meglio la macchina amministrativa, è un obiettivo importante da raggiungere e che va perseguito. Io sono convinto, no perché lo dico perché è un discorso che devo fare di maggioranza, ma perché sono profondamente convinto, aggiungo di più. Una volta, dicevo, completata questa fase, è necessario se non doveroso da parte dell’Amministrazione dedicare, lo dicevo la sera precedente, lo ribadisco nuovamente, dedicare il proprio sforzo per alienare tutti quegli immobili fatiscenti che insistono nel Centro Storico, sono centinaia. Solo così potremmo recuperare il Centro Storico e quindi consentire ai nostri agrigentini di rivivere nel Centro Storico, ritornare a vivere nel Centro Storico. Questi sono obiettivi importanti. E questi ci consentiranno anche di fare entrare denaro fresco nelle casse del Comune e quindi avremmo ottenuto due obiettivi importanti. Recuperiamo tutti gli impianti sportivi, facciamoli funzionare, applichiamo immediatamente il regolamento su tutti gli impianti sportivi. Io ho lavorato assieme al Presidente Alfano e agli altri componenti della Commissione V, ritengo che gli impianti sportivi, ci sono state delle critiche quando abbiamo approntato il regolamento in merito al fatto che alcune associazioni avrebbero dovuto pagare. Ma è normale che devono pagare. E sono d’accordo con il collega Arnone, ci mancherebbe altro. Ma come si può dare un servizio senza riscuotere un contributo dal cittadino. Il cittadino non lo vuole. Vuole un servizio funzionante, in perfetta regola e vuole darti un contributo. Nessun agrigentino, sono convinto, si nega di questo. Nessuno vuole entrare gratuitamente in un impianto, vuole entrare in un impianto ma che funzioni bene, che funzioni bene la pista atletica, dove tanti giovani possono andare ad allenarsi. Devono funzionare bene tutti gli impianti sportivi che abbiamo fatto, è un fiore all’occhiello in quel di Villaseta, non sciupiamolo, stiamo attenti. Quantomeno non dico che riusciremo a coprire tutte le spese, ma possiamo anche pareggiare, già è importante, avremo dato un servizio al cittadino e abbiamo un impianto perfettamente funzionante. Vediamo, Assessore Barbera, di dare anche i contributi alle piccole società sportive, perché operano in maniera importante nella città, ed è grazie a loro che tantissimi giovani vengono tolti dalla strada, perché lo sport è fondamentale. Sono un assertore convinto profondamente che l’attività sportiva aiuta tantissimo i nostri giovani. Sul teatro Pirandello spenderò pochissime parole. Ritengo che anche i prezzi possono essere rivisti, anche al rialzo. Non tutti si possono permettere di andare al teatro e di questo ne sono convinto. Un altro indirizzo che vorrei dare, caro Assessore Barbera, è invitare il sovrintendente, per quanto sia possibile, perché anche qui è un settore difficile, cioè nell’andare ad individuare anche compagnie teatrali locali da intercalare in questo calendario famoso, che ovviamente sono interessanti e che abbiano anche dei costi competitivi, interessanti. Perché no? E questo ci potrebbe anche dare la possibilità di consentire di risparmiare decine e decine di migliaia di euro. È importante, avremmo dato un servizio. Ovviamente il teatro va mantenuto. Sono concorde con i colleghi, ci mancherebbe altro, è un fiore all’occhiello. Ovviamente possiamo incentrare i nostri sforzi nel valutare meglio

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attraverso il nostro sovrintendente nell’andare a scegliere compagnie che non offrono prezzi così esosi e sproporzionati per il nostro teatro. Vanno valutati. Se c’è un prima nazionale mi rendo conto che è difficile poi andare a capire se... (voce fuori microfono) Consigliere Calabrese, è un settore molto difficile. L’Amministrazione ha una persona su cui ha delegato la propria fiducia perché non può agire l’Assessore o il Sindaco nell’andare a scegliere le compagnie teatrali. Ci deve essere un esperto. Ovviamente ritengo che l’esperto può essere indirizzato in questo verso da parte dell’Amministrazione attiva, cioè andare anche a ricercare le nostre compagnie anche regionali, quindi intercalando qualche compagnia di questo tipo con costi a mio avviso sicuramente più competitivi. Detto questo, vorrei spendere qualche parola all’intervento del Consigliere Arnone, perché è delicato. Evidentemente sono stato frainteso nel corso della conferenza stampa e delle interviste che ho rilasciato, ma forse ha voluto impropriamente il collega Arnone dire che avevo fatto affermazioni diverse. Io ritengo di condividere perfettamente l’operato del collega Consigliere nell’esercitare il ruolo istituzionale che ricopre, nell’andare anche a controllare e scovare a suo avviso delle illegalità in ordine a delibere, a proposte di delibera. Su questo ovviamente dico si può fare che si demanda questa denuncia, questa oscurità, se così possiamo dire, di un’eventuale delibera agli organi preposti. Però l’Amministrazione, caro collega Arnone, non può incentrare tutti i suoi sforzi nell’andare a sostituirsi agli organi inquirenti, sarebbe assurdo. L’Amministrazione deve pensare a governare la città, a migliorare i servizi della nostra città. Non può dedicare e incentrare tutti gli sforzi unicamente in quella direzione, che sarebbe un assurdo. E lei non si può meravigliare se l’Amministrazione non si avvede, perché non è così semplice controllare centinaia di delibere che vengono giornalmente presentate al Consiglio o alla Giunta. Ci si deve fidare e non è neanche così semplice licenziare o allontanare tutti i dirigenti, perché bisogna anche considerare che l’Amministrazione non ha doppioni di dirigenti, nell’andare a sostituirli immediatamente. La invito a fare un ragionamento molto più sereno, caro collega Arnone, perché non è facile, bisogna proporre fatti concreti, non possiamo azzoppare la macchina amministrativa in questo senso, ma è chiaro che le illegalità, se sono confermate, costituiscono oggetto di allontanamento immediato dei dirigenti, colpevoli e responsabili di questa illegalità. È normale, è scontato, è inutile dirlo, è chiaro, è evidente. Però non possiamo incentrare i nostri sforzi continuamente su questo settore. Lei faccia il suo lavoro. Io la volta scorsa, lo dicevo e lo ribadisco: non si può venire in Consiglio comunale a denunciare le solite cose, a questo mi riferivo. Facciamo chiarezza. Non vorrei essere frainteso. Nessuno vuole coprire nessuno, chi sbaglia paga. Questa è la legge della legalità. Alleanza nazionale è convinta di questo, caro collega Arnone. Lo è sempre stato il mio partito nel perseguire totalmente la legalità. E ovviamente bisogna demandare agli altri organi. Lei quando avrà denunciato un fatto di questo tipo avrà avuto riscontro, al termine farà altre conferenze stampa: “avevo ragione”. L’Amministrazione non è che la possiamo impiccare per questo fatto, l’Amministrazione non ragiona con la testa del dirigente, si fida del dirigente. (voce fuori microfono) In relazione alle denunce che lui ha fatto in merito a presunte illegalità commesse dal dirigente, o sbaglio collega Arnone? (voce fuori microfono) Perché parlo a vanvera? Forse lei è disattento. Ho detto e ribadisco se ci sono illegalità, denunciatele, come ha fatto il collega Arnone, di alcuni dirigenti, deve andare avanti. Se lui scoprirà che con la conferma degli organi inquirenti avranno verificato che ci sono delle illegalità, allora poi se la venderà lui politicamente, ma non so se pagherà con gli agrigentini questo modo di lavorare e produrre attività politica. Questo è una mia modesta impressione, collega Hamel. Non dicevo cose diverse, lei ha frainteso volutamente quello che volevo dire. Su un’altra cosa tengo a precisare, Assessore Barbera, l’invito a dare immediate risposte alle interrogazioni proposte dai colleghi Consiglieri. Questo è un dovere che dobbiamo fare. Attiviamo gli uffici preposti perché noi dobbiamo rispondere doverosamente e sono convinto di questo, non ho peli sulla lingua, rispetto a quanto diceva il collega Arnone che bisogna rispondere. È un dovere non solo istituzionale, di immagine anche. Diamo risposte immediatamente alle interrogazioni entro i termini stabiliti. Mi pare una cosa coerente che va fatta e va sempre perseguita per il futuro. Detto

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questo, io concludo. Rinnovo da parte del gruppo di Alleanza Nazionale la fiducia all’Amministrazione. Vi prego di raccogliere i consigli e gli inviti suggeriti dal mio partito, monitorarli, in modo tale da raggiungere gli obiettivi che ci siamo preposti e quindi concretizzarli e affinché il bilancio di previsione diventi realtà. Solo così ci possiamo contraddistinguere, il massimo sarebbe quello. Cioè concretizzare a consuntivo il bilancio di precisione in relazione alle entrate che avete previsto con il bilancio di previsione. E solo così veramente possiamo scrivere un cambiamento, una pagina storica alle precedenti amministrazioni. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Presidente Ciulla. PRESIDENTE DELLA CIRCOSCRIZIONE CIULLA – Sarò molto breve, anche perché

come Presidente della circoscrizione rappresento in questo civico consesso l’ultima pietruzza di questa componente. Però dal mio basso valore, bassa considerazione, voglio esprimere il mio pensiero, perché ho assistito a tutti i lavori di questa sessione che riguarda il bilancio e voglio esprimere il mio pensiero nel senso che ho visto in questo civico consesso delle persone che in momenti erano accaldate, persone che veramente hanno amore per questa città, affinché si arrivi alla risoluzione di tutte le problematiche che affliggono questa città. Io come avevo già annunciato precedentemente, noi come circoscrizione abbiamo dato un parere favorevole al bilancio, anche se c’è stato qualcuno che ha dato parere negativo, perché la mia circoscrizione è rappresentata da gente che la maggior parte non fa parte di uno schieramento politico, non veste nessuna casacca, ragiona con il proprio pensiero. Però, siccome abbiamo avuto diversi incontri con l'Assessore Barbera, abbiamo molta fiducia nell’Assessore Barbera e poiché abbiamo fiducia nell’Assessore Barbera e nell’Amministrazione, abbiamo dato parere favorevole al bilancio, perché vogliamo il bene della città e crediamo a quello che ci ha detto l’Assessore Barbera, non come qualcuno... Consigliere Arnone, purtroppo sento il dovere di dire determinate cose che sento. Ieri si è venuti a conoscenza in Consiglio comunale di un nuovo trasferimento per quanto riguarda le somme che si potevano anche andare a inserire nel bilancio e ho visto anche una sua collaborazione in quella somma di andare a sistemare delle somme, cioè ho visto anche la sua collaborazione. Ho assistito anche alla votazione di emendamenti presentati dal centrosinistra che sono stati votati dal Consiglio comunale in maniera favorevole. Poi alla fine arriviamo all’atto conclusivo che è la votazione finale del bilancio e assisto al parere negativo. Per quanto riguarda il funzionamento dell’Amministrazione, voglio accennare un piccolo passaggio: gli impianti sportivi. Villaseta è un quartiere, come tutti sappiamo, è un quartiere degradato, un quartiere dove c’è un disagio sociale conosciuto da parte di tutti. Però a Villaseta abbiamo un grande patrimonio che sono gli impianti sportivi. Questi impianti sportivi, caro Assessore, e mi rivolgo a lei e a tutti i componenti della Giunta con a capo il Sindaco, questi impianti sportivi vanno aperti, vanno gestiti. Qualsiasi sia la forma, che vengano gestiti dai lavoratori socialmente utili, così per come gestiscono il parcheggio pluripiano. Il parcheggio pluripiano per quanto mi riguarda funziona perfettamente. Gli impianti sportivi vanno gestiti. Abbiamo un patrimonio che è Villaseta. Da un quartiere disagiato potrebbe diventare per la città il fiore all’occhiello della città di Agrigento e sarebbe importante per il mio quartiere perché essendo un quartiere disagiato, sicuramente questi impianti sportivi aperti e gestiti in una determinata maniera, potrebbero accogliere dei giovani che in quel quartiere non hanno nulla da fare, l’unica cosa che resta nel mio quartiere sono le parrocchie, gli oratori. Ho appreso anche con grande soddisfazione, anche se il contributo è stato minimo per quanto riguarda il contributo per le feste parrocchiali, il contributo per gli oratori, anche se minimo, però vedo un segnale di apertura, un segnale per dare a queste agenzie educative che sono presenti sul mio territorio, perché oltre a questo attualmente non abbiamo niente, però si adoperano affinché qualche giovane che non ha dove andare, ci può offrire qualcosa di più, anche ricollegandomi al discorso dell’impiantistica sportiva. Diverse volte, per come vanno le cose in città, abbiamo avuto la possibilità di avere incontri con l’Assessore Callari, l’Assessore Costanza, l’Assessore Settembrino che a mio modo di vedere sono delle persone che lavorano 24 ore al giorno, veramente si dedicano a questa città con amore. Chi può dire che l’Assessore Barbera non ha amore per la propria città? Ha questo

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strumento finanziario in mano. Sì, Consigliere Capraro, possibilmente lei mi verrà a dire che i miei concittadini si sono ritrovati con le zecche negli appartamenti. Ha perfettamente ragione. Però io capisco anche l’Assessore Callari, l’Assessore Costanza, gli strumenti che hanno a disposizione. Io auspico tempi migliori per questa città. Colgo con grande soddisfazione, con grande piacere i momenti accalorati che ci sono in questo civico consesso perché ho visto delle persone che hanno tanto amore per la città. Checché se ne dica, capisco anche il dibattito acceso politico, però dico quando ci sono di mezzo i problemi dei nostri concittadini, dobbiamo lasciare un po’ da parte tutte le casacche che rivestiamo, perché il fine ultimo, nobile deve essere il bene di questa città. Grazie Presidente. (voce fuori microfono) Ci tengo pienamente, Consigliere Arnone, tengo a dire una cosa, perché sono un cattolico e su questo nessuno mi potrà contraddire. Anche perché lavorando, le persone che lavorano possono anche sbagliare, però bisogna constatare se l’errore è fatto in buona o in mala fede. E comunque una cosa dico, posso anche essere giudicato da chiunque, dal Consigliere Arnone, da chicchessia, una cosa le posso garantire, e lo dico con il profondo del cuore, non sto facendo politica, sto parlando con il cuore in mano. Io ho un solo giustiziere ed è là su di lei. (voce fuori microfono) Consigliere Hamel, io ho stima per lei e ho una grande stima per il Consigliere Arnone. Però il Consigliere Arnone è una persona molto preparata, una persona in gamba, così come ritengo altre persone, però tutti uniamoci per il bene della città, perché questa città è una città martoriata che va e vanno risolti questi problemi tutti con la mano attaccata l’uno con l’altro. E scusate il tempo che vi ho rubato.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Calabrese, prego. CONSIGLIERE CALABRESE – Grazie signor Presidente, signori Assessori, sollecitato,

bisogna purtroppo intervenire. Io credo che noi abbiamo la fortuna di avere la signora che scrive e registra tutto quello che diciamo. In questi giorni abbiamo avuto la fortuna di avere le televisioni che riprendono e registrano i Consigli comunali. Quindi, è facile andare a verificare le cose che ho detto. E quando dico che nel bilancio abbiamo una parte di entrata per il teatro Pirandello di 400.000 euro e una parte di uscita di un milione di euro, sicuramente non sto dicendo una falsità. Quando io affermo e dico che le compagnie che vengono ad Agrigento hanno pagato gli spettacoli e le rappresentazioni che fanno tutte a prezzo pieno, sicuramente non dico falsità. E allora voglio dire e rilanciare, vuol dire che adesso cominceremo anche ad attenzionare come vengono investiti i soldi del ticket della Valle dei Templi, perché vengono investiti solo ed esclusivamente per organizzare spettacoli. La stragrande maggioranza ad oggi sono stati investiti per organizzare spettacoli. Lasceremo giudicare ai cittadini se questa è la previsione per quanto riguarda l’accordo con l’ente Parco, che è per valorizzare il ticket della Valle dei Templi, il 30 per cento dovrebbe servire a valorizzare la Valle dei Templi. Ritengo che la Valle dei Templi potrebbe essere stata valorizzata nel corso degli anni con il rifacimento dei marciapiedi, della viabilità, dei gabinetti e di quant’altro... Assessore, lo stiamo facendo a distanza di due anni, prima ci siamo preoccupati di investire solo in spettacoli e continuiamo a investire in spettacoli. Semplice il ragionamento. E quando dico queste cose, caro Consigliere Casesa, me ne assumo la piena responsabilità, perché è chiaro che le cose che dicono vengono sicuramente registrate e memorizzate per noi e per la memoria futura e quindi me ne assumo la responsabilità. Le cose che dico, caro Consigliere Casesa, non sono falsità. E visto che in questo Comune, a quanto pare, si sta aprendo la stagione delle querele, ti posso preannunciare che devi stare attento alle parole che usi, perché ti metti a rischio di querele. Perché io ti posso dimostrare con il bilancio alla mano e con le cose che ho detto che non sono per niente falsità. Quindi, ti prego cortesemente di non usare certa terminologia che può ledere la mia immagine e la mia onorabilità, altrimenti mi vedrò costretto per il futuro ad agire come qualche altro collega della maggioranza vuole fare. Io per la prima volta ti voglio avvisare e ti dico: io non dico falsità, altrimenti vieni qua e mi vieni a dimostrare che il teatro Pirandello incassa 400.000 euro e ne spendiamo 400 o 600. Prenditi il bilancio e leggitelo. Chiedo alla dottoressa Maida di confermare quanto incassa il teatro Pirandello. Ha una spesa di 1 milione e 47.000 euro circa e un incasso di 400.000 euro. Questo c’è scritto nel bilancio. Non dico che io all’inizio, e ti prendo il verbale

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dell’altra seduta, quando esordii sul discorso del teatro Pirandello dissi: lungi da noi il pensare di chiudere questo teatro. Lo dissi e lo replicai e lo sottoscrivo. È la gestione che non funziona. Questo volevo sottolineare. E quando dico queste cose, non dico caro Vaianella, che bisogna innalzare i prezzi del teatro, no, bisogna diminuire le spese. Non innalzare i biglietti del teatro. Già ti posso garantire, forse tu non conosci i prezzi del teatro, io che ho comprato qualche volta qualche biglietto, ti posso garantire che già sono abbastanza onerosi. E non permetto a nessuno di venire qua per un discorso politico di difesa, di posizioni indifendibili, di usare terminologie che possono ledere la mia personalità, la mia storia, la mia tradizione e la storia e la tradizione della mia famiglia. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Il Consigliere Arnone per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE ARNONE – Il mio è un intervento conclusivo, non parlerò più per questa

sessione di bilancio, intendo replicare ovviamente ad alcune delle cose che sono state dette. Ma la mia replica sarà anche una replica di taglio politico, perché vi sono fatti politici che nel dibattito si sono maturati e che mi pare importante porre in rilievo. In realtà si è dispiegato lo schema che avevo preannunziato. Noi abbiamo un pezzo significativo della maggioranza di centrodestra che vive con grande disagio una serie di fatti che sono emersi nel nostro dibattito e da questo punto di vista l’intervento del Consigliere Gramaglia è stato, come si suol dire, pittato, perché ovviamente Gramaglia rappresenta una forza politica e rappresenta anche una storia personale che non lo porta a difendere l’indifendibile, ma anzi, nell’ambito di un rapporto politico di coalizione e di maggioranza, di spingere perché i problemi vengano affrontati, risolti e si vada avanti. Prendo atto che da parte del gruppo di Forza Italia non si è ritenuto di cercare la rissa, ma anzi con eloquenti silenzi si è mostrato di condividere il taglio che ha dato l’Assessore Barbera al dibattito consiliare e la proficuità del confronto e poi ci sono stati degli interventi di taglio estremista sotto il profilo prettamente politico, di quelli che si battono i pugni sul petto e vanno allo scontro con le intonazioni di voce mussoliniane. Qualche tempo addietro io ho visto... (voce fuori microfono) Ma non mi riferivo solo al Consigliere Vaianella, ci sono altri Consiglieri che pure mi hanno ricordato quel bellissimo film di Mastroianni, dove Mastroianni anziano va a trovare i figli, tra cui un figlio che è un politico di terz’ordine e lo scopre che davanti allo specchio nella sua camera da letto prova a toni, la mimica, i movimenti delle mani e riprova e riprova, perché poi il comizietto che deve fare al teatrino gli riesca molto bene. E allora noi abbiamo alcuni interventi di questo taglio estremistico completamente fuori misura che meritano una replica, però non tanto sul taglio estremistico, ma quanto sul taglio contenutistico. A me non preoccupa quando si dice che la sinistra è becera, demagogica, poco moderna, balorda o altro, che vendere i beni immobili per pagare stipendi è una grande operazione. Preferisco il taglio di Barbera che ha dovuto difendere questa operazione, ma l’ha difesa non presentandola come una magnifica trovata, ma come una cosa da fare con enorme sofferenza e cercando... La politica, Assessore Settembrino, è una scienza nella quale i risultati si colgono, individuando l’obiettivo e su quell’obiettivo aggregando le forze disponibili. Chi mi contesta a sinistra, pensa che la sinistra debba essere qualcosa di sterile, che se vede qualcuno con cui realizzare assieme, si allontana e lo piglia a sputazzate. Non è il mio pensiero. Io nella mia vita ho fatto tante cose e le ho fatte avendo i muscoli per farli, spesso, ma cercando altra gente, con i muscoli che li facesse assieme a me. E non chiedendo il colore della casacca. Ritengo, al contrario del Presidente Ciulla, che la politica sia una cosa nobile e importante e quando mi occupo dei problemi, mi occupo dei problemi facendo politica, ma politica nel senso di arte di amministrare la città, non di arte di insultare l’avversario. Quella non mi è mai appartenuta. Mi appartiene un modo di affrontare i problemi con un criterio. Consigliere Vaianella. Noi non siamo qui né per fare investigazioni né per non farle. Noi abbiamo quelli che si chiamano compiti ispettivi. E io sono costretto a rimpiangere le vecchie scuole di partito quando prima di mandare a uno per fare il Consigliere comunale, gli si dava un’infarinatura di quali erano i compiti, le competenze, che cosa significava. E gli si evitavano a quel povero Cristo figuracce a mai finire, perché poi quando uno non ha idea di che cosa deve fare, va per la tangente, non nel senso che prende la tangente, capita pure, ma va per la tangente nel senso che

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va fuori strada perché non ha le idee chiare sui suoi compiti. Noi abbiamo compiti di carattere ispettivo in ordine alla legittimità degli atti che sono compiti doverosi per noi e doverosi per l’Amministrazione attiva. Non esiste che la Giunta non può controllare le centinaia di delibere che fa la Giunta stessa. La Giunta deve fare le delibere legittime. Se si rende conto, ed è suo dovere verificarlo se c’è un atto ispettivo, che una delibera non ha i crismi della legittimità, deve provvedere di conseguenza. Cioè in via di autotutela eliminando l’atto illegittimo e sanzionando il responsabile dell’atto illegittimo. E qui voglio dedicare anche una battuta al Consigliere Amato: nessuno offende nessuno. Noi abbiamo dei compiti specifici che comportano anche l’assunzione di iniziative di un certo tipo. È come il primario del reparto ospedaliero, visto che lei è medico, se una infermiera nel montare un catetere sfonda una vescica, non è che si dice: vieni cara che andiamo a prendere il caffè. Si dice: scusi signorina, lei mi spiega come ha messo questo catetere? Come ha arrecato questo danno? Possiamo continuare a farle mettere catetere? È meglio che le facciamo fare un’altra cosa, la portantina. Allora, questi criteri, Consigliere Amato, devono applicarsi anche per quanto riguarda l’apparato burocratico dell’ente. Noi, glielo ricordo, stiamo vendendo gli appartamenti del viale della Vittoria e i chioschi di Porta di Ponte per pagare a dieci dirigenti un miliardo e 600 milioni di arretrati. Dobbiamo pretendere che siano soggetti di qualità e dobbiamo pretendere principi di responsabilità, non di più e non di meno. Ma come chiunque. Come fa Berlusconi a Mediaset. Sono i principi del vivere civile. L’irresponsabilità è un principio che uccide la convivenza civile. Il teatro: non vi è cosa più fastidiosa di sentirsi attribuire affermazioni, valutazioni e giudizi che non si sono mai detti. Nessuno ha detto che dobbiamo chiudere il teatro. Si è detto che vi è un problema di spesa eccessiva. E allora l’atteggiamento rispetto a questa critica non può essere quello di urlare, deve essere l’atteggiamento del Consigliere Gramaglia, di chi dice: vediamo, verifichiamo, diamo una risposta. Poc’anzi il Consigliere Casesa insisteva perché il dirigente Ruoppolo rispondesse sul teatro. Io sono d’accordo. Appoggio la sua richiesta, Consigliere Casesa. Ma non qui all’impronta, perché non è che il dirigente è qui per fare il paladinaggio. È qui per dire come stanno le cose ai Consiglieri comunali, come si fanno i contratti, quali sono le spese, se hanno mai fatto un raffronto con altri teatri. Perché non è che noi siamo il primo teatro che nasce nel mondo! Molto spesso, quando mi è capitato di consolare qualche amica che deve partorire, l’argomento che uso è: guarda che prima di te miliardi di donne hanno partorito ed è andata bene. Ora noi non siamo il primo teatro che si fa nel mondo. Dice: prima non c’erano teatri. Dice: siamo alla prima esperienza teatrale del mondo. E come facciamo? No, ci sono migliaia di teatri nella nostra Regione, facciamo una comparazione con l’esperienza degli altri e da questa verifica vengono fuori cose sempre di grande interesse. Poc’anzi il Consigliere Casesa chiedeva lumi sulla piscina e sugli impianti sportivi. Io avevo percepito che la nuova gestione del piscina fosse peggiore di quella di prima, quella che era contrassegnata dalla illegalità che hanno dato ai processi. Ho chiesto notizie alla dirigente. Mi ha confermato il giudizio che ho già dagli utenti, cioè che la gestione della piscina è molto migliore anche sotto il profilo economico e la piscina è oggi l’unico impianto sportivo che non è un passivo per il Comune, mentre mi diceva la dirigente su mia pressante domanda, che dagli altri impianti sportivi noi incassiamo 258 euro, se non ho capito male; dalla piscina ne incassiamo quasi 150 milioni di lire, 70.000 euro e passa. Allora è necessario attenzionare il funzionamento, ma senza fare contrapposizioni. Entrando nel merito assieme. Ha ragione il Consigliere Bottone, se è il caso facendo le commissioni consiliari, che si riuniscono, parlano con il dirigente, guardano le carte. Il fatto che oggi in questa città ci sia maggiore trasparenza comporta che non solo il cittadino pretende che si diano risposte e si eliminino gli sprechi, ma anche voi Consiglieri di maggioranza. Al di là delle posizioni estremistiche per cui tutto quello che è stato fatto prima è meraviglioso e bello e Sodano meriterebbe lunga vita, re d’Italia. La gran parte di voi si rende conto che si è ereditata una situazione di sfacelo dalla quale è necessario uscire, ponendo logiche di discontinuità. Noi dobbiamo vedere come funziona l’ente e migliorarlo. Comune turistico, consentitemi una battuta: noi siamo un Comune turistico dove, io divento poi l’altare maggiore dove si celebrano tutte le messe, i

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gabinetti pubblici sono aperti 5 ore al giorno e i sei dipendenti della ditta che gestisce i gabinetti pubblici fanno come gli aerei di Mussolini, nel senso che vanno correndo per la città facendo turni di due ore per ogni gabinetto per totalizzare le 5 ore nel quale il gabinetto sta aperto ogni giorno. È una cosa che può funzionare in un Comune turistico che i gabinetti pubblici sono aperti soltanto 5 ore? (voce fuori microfono) Giustamente tu mi sottolinei come se ci fosse la minzione programmatica. È una cosa che non può funzionare. E allora quando noi parliamo di una spesa che va equilibrata, parliamo esattamente di questo. Noi non possiamo pagare consulenti fior di milioni. E io non ho opposizioni pregiudiziali. Al famoso Peretti ho detto io: senti, 90 milioni all’anno per te non è una cosa che ci possiamo accollare, è ridicolo. Fatti fare un contratto di 2 milioni e mezzo, lo voto pure io, ma 2 milioni e mezzo è una cosa che possiamo sostenere, un agronomo qualsiasi glieli diamo pure, ma certe cifre sono francamente uno sconcio. Io recupero la volontà collaborativa che è venuta dagli interventi che ho indicato e ritengo che siano un buon viatico per andare avanti. Prendo atto positivamente che le spinte estremiste dei pasdaran sono sempre più marginali e minoritarie e vi ringrazio per l’ascolto che mi avete dato.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Consigliere Tortorici. CONSIGLIERE TORTORICI – Signor Presidente, colleghi Consiglieri, signori Assessori,

parlo per dichiarazione di voto. È con grande senso di responsabilità che esprimo il mio voto favorevole al bilancio e nello stesso tempo invito l’Amministrazione, con a capo il signor Sindaco Piazza ad adoperarsi per una nuova politica economica restrittiva e di risanamento per lo sviluppo economico e lavorativo della nostra città. E pertanto, caro Sindaco, per il futuro, ti invito a dare un taglio a tutte le spese inutili che sono state messe in discussione da parte di tutti i Consiglieri, sia della minoranza che della maggioranza, che senz’altro sono state di supporto costruttivo a rilanciare la nostra città, grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo ai voti per appello nominale. Chi è favorevole all’approvazione del bilancio dica sì, chi è contrario dica no. Consigliere Casesa, lei deve fare la sua dichiarazione di voto. Non deve replicare a nessuno.

CONSIGLIERE CASESA – Presidente, lei ha consentito al Consigliere Calabrese, al Consigliere Arnone per due volte di parlare. Non può non consentire, caro Presidente, di vietarmi la parola per due minuti.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego. CONSIGLIERE CASESA – Se ho urtato la sensibilità del collega Calabrese, e mi dispiace

averlo fatto, chiedo scusa, lo faccio pubblicamente. Capisca bene che la mia è una valutazione esclusivamente politica e politica rimane. Questo è molto chiaro. Ma confermo le affermazioni che avevo fatto sulla validità del teatro Pirandello, sulla impostazione, sulla gestione. Ho fatto delle proposte, cosa che mi sarei aspettato che avesse fatto lei, piuttosto che urlare, perché chi urla poi alla fine ritengo che non sono io, forse è qualcun altro che urla. Stasera, invece, il Consigliere Arnone, piacevolmente ancora una volta ha fatto bene il pompiere. Non comprendo spesso il suo ruolo con grande difficoltà che riesce a tenere l’equilibrio tra la maggioranza e la minoranza con assoluta arguzia che è solita e di questo gliene do pubblicamente atto. Ma, caro Arnone, non puoi dire al sottoscritto che urlo, perché se qualcuno urla, lasciami consentire, sei proprio tu e lo hai dimostrato da sempre. Quindi, questa sera fai bene il pompiere e fai anche il paciere dentro la maggioranza, tra i silenzi di Forza d’Italia, alle dichiarazioni mi riferivo, senza alcuna polemica, alle considerazioni dell’UDC e l’estremismo a cui ti riferivi tu mio e forse di qualche collega di Alleanza Nazionale. Io continuo ad esprimere fiducia all’Amministrazione manifestando sempre la mia indipendenza, ma manifesto fiducia all’Amministrazione e al Sindaco. Esprimo il mio voto favorevole al Bilancio. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Volpe. CONSIGLIERE VOLPE – Grazie Presidente, Assessori, annuncio il voto favorevole del

mio gruppo, del professore Volpe e dottore Rizzopinna, favorevoli al bilancio e nel breve tempo che mi si concede, voglio fare l’augurio con il pensiero rivolto soprattutto ai colleghi dell’opposizione che ci sono tanti modi di agire e tanti modi di procedere. Io faccio un invito a loro affinché si crei, si realizzi, pur nella diversità delle proprie posizioni, quel clima di armonia, di collaborazione che tutti abbiamo

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vantato, cioè quel clima che tutti abbiamo vantato, cioè quel clima che si è realizzato quando noi abbiamo discusso il PRG, sembrava una gara di cittadini agrigentini diventati Consiglieri, i quali si preoccupavano di una cosa sola, di consegnare alla città quello che poteva essere il migliore dei Piani Regolatori possibili. Così avremmo dovuto fare con Bilancio, perché quando io ho detto che certi emendamenti erano strumentali, io vi porto un esempio solo del fatto che fossero strumentali. Scusate, Aldo Piazza chi è? Non lo so, chi è Aldo Piazza uno che non si può avvicinare? Uno che ha la peste? Uno che ci chiude la porta in faccia se ci andiamo, oppure non possiamo fare una conferenza dei capigruppo e dire: “Anziché ricorrere al linciaggio morale...”, e poi uno si chiude possibilmente, perché se uno mi offende, mi oltraggia, va da sé che io mi chiudo al dialogo con quella persona. Io che sono per natura aperto, estroverso, mi chiudo: “ Aldù, pì 10.000 che cosa sono? Dai 100.000 euro, un milione di euro ai consulenti? Dacci 20.000, 30.000 euro che ci vogliamo intestare questa cosa”. Penso che detto anche con questo clima, fermo restando che lui ha la facoltà, concessagli dalla legge di avvalersi dei consulenti, se facciamo sempre così, creiamo quel clima... Io a Hamel, nella diversità, io e Licata nella diversità, ma io li stimo e li rispetterò sempre, anche se sempre saranno su posizioni diverse dalle mie. Che cosa significa fare politica demonizzare sempre l’avversario? Questa è una concezione manichea che non approda a nulla. Detto questo, io voto a favore e do un invito all’Amministrazione: recepisca le osservazioni dei Revisori dei Conti, sia la politica saggia e accorta. E una politica del genere deve evitare gli sperperi, deve evitare gli sprechi. La spesa deve essere sempre produttiva e si deve trasformare in un investimento proficuo. Io non mi scandalizzo perché si spende, anzi, si spenda, ma che le spese abbiano un ritorno e consentano soprattutto la crescita economica, sociale di tutta la città. Auguri all’Amministrazione e al Consiglio comunale.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Prego Consigliere Vaianella. CONSIGLIERE VAIANELLA – Sicuramente se dovessi frequentare una scuola di partito,

non frequenterei quella del Consigliere Arnone, una scuola che i cittadini hanno sonoramente bocciato in diverse consultazioni elettorali, una scuola fallimentare, è chiaro all’occhio di tutti quanti. Il sottoscritto del gruppo di Alleanza Nazionale ha fatto delle osservazioni chiare, intelligenti in merito a quelli che sono gli obiettivi. Ho toccato tantissimi argomenti su cui l’Amministrazione deve particolarmente incentrare, dedicarsi. Evidentemente anche in questo senso e devo condividere, il collega Casesa non ha saputo pompare nella giusta misura il Consiglio comunale, visto che frequentemente pompa da una parte all’altra per cercare di raccogliere più consensi e più simpatie in questa maggioranza. E anche questa è stata fallimentare, non equilibrata questa pompatura e credo che i cittadini che ci seguono l’avranno sicuramente visto, intuito e percepito molto bene. È ovvio che il mio voto è favorevole, ma prima di concludere vorrei ritornare a quelle affermazioni a cui il Consigliere Arnone faceva riferimento in ordine alle denunce. Sono stato chiaro tantissime volte, non ci ritorno di nuovo. Il nostro gruppo è stato sempre fermo nel chiedere la verità, nel fare emergere la verità e quindi condannare tutte le illegalità. Mi pare che l’ho ribadito e mi meraviglio come lo stesso Arnone affermi cose totalmente diverse, cose che io non ho detto. Mi pare che ho detto delle cose chiarissime in un senso unico. I colleghi della maggioranza lo hanno ben compreso. Evidentemente il collega Arnone è distratto o intenzionalmente ha voluto essere distratto. Ma è chiaro che gli agrigentini che ci seguono possono valutare molto serenamente.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – 18 sì, 4 no. Il bilancio è approvato. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Tedesco.

CONSIGLIERE TEDESCO – Presidente, io volevo pregare i Consiglieri comunali di volere votare l’immediata esecutività dell’atto in modo tale da consentire all’Amministrazione e quindi ai cittadini di beneficiare sin da domani mattina dello strumento prezioso che è il bilancio, perché se no passerebbero... Chiedo di mettere ai voti la mia proposta. Grazie.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Chi è d’accordo rimanga seduto, chi è contrario si alzi. La proposta è approvata.

Ha chiesto di parlare l’Assessore Barbera.

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ASSESSORE BARBERA – Penso che sia stata una delle sessioni di bilancio più impegnative questa dal punto di vista proprio del dispendio di energie fisiche e mentali che abbiamo potuto all’interno di questo civico consesso, tutti assieme spendere nell’interesse della nostra collettività. Al di là di quelli che sono stati gli interventi sia della maggioranza che della minoranza, debbo con grande soddisfazione accogliere il voto conclusivo. E debbo accoglierlo nel senso di questo spirito di collaborazione che ho intravisto questa sera tra il Consiglio comunale e l’Amministrazione attiva. Una piccola nota tecnica: durante il corso di tutti gli emendamenti che sono stati proposti o di tutti i consigli che sono stati dell’Amministrazione, ne avevo dimenticato uno fattomi dal Consigliere Angelo Principato, che va nel senso di agevolare i lavori di tutto il Consiglio. Mi sembra opportuno, prima di chiudere la sessione, nel ringraziarvi, di comunicare al Consiglio che assieme all’Amministrazione attiva prendiamo un ulteriore impegno che è quello di migliorare la vivibilità dell’aula del civico consesso, introducendo i microfoni, così come proposto dal Consigliere Principato, ma anche da altri Consiglieri, in maniera tale che ciascuno possa con grande rapidità esprimere la propria volontà dal posto e migliorare i lavori di questo Consiglio.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ha chiesto di intervenire il Vice Sindaco dottoressa Vita.

VICE SINDACO – Intanto un ringraziamento a tutti per i lavori di questo Consiglio comunale per queste due serate che abbiamo fatto di grande lavoro. Abbiamo assistito a un dibattito molto acceso alcune volte, un dibattito molto pacato altre volte. Un grazie particolare a Telepace che ci ha permesso di far vedere alla cittadinanza intera come si lavora in Consiglio comunale. Ci sarebbero tante cose da dire perché chiaramente sono state dette tante cose. Vorrei non fare polemica se ci riuscirò, non lo so, perché sono tante le cose che effettivamente sono un po’ strane. Stasera io volevo parlare innanzitutto perché è giusto che l’Amministrazione comunale, a nome del Sindaco, a nome mio, a nome di tutti gli Assessori, ringrazi il Consiglio per quello che è stato. È stato dibattuto molto il discorso per quanto riguarda la vendita degli immobili. È stata una scelta sicuramente dolorosa, non è una scelta che l’Amministrazione ha posto in essere in maniera così tranquilla, perché prima di tutto noi, Assessori, quando ci è stato presentato il bilancio in sede di Giunta, abbiamo subito avuto qualcosa da ridire, tanto è vero che i chioschi in vendita non sono tutti e quattro, ma i chioschi in vendita sono solamente tre, perché ritenevamo che potevamo forse cercare di salvare qualcosa. Sicuramente questa vendita degli immobili è una cosa che può dare fastidio a un padre di famiglia quando deve fare a meno di una proprietà, però non dimentichiamo che la maggior parte o quantomeno una grossa parte del ricavato della plusvalenza degli immobili verrà rinvestito e quindi, sicuramente con il rinvestimento di queste somme, noi riusciremo a dare delle risposte alla città e quindi non tutto verrà sperperato per pagare i debiti fuori bilancio. E questa è una nota abbastanza positiva, ritengo. Per quanto riguarda il lavoro dell’Amministrazione, l’Amministrazione a oggi sicuramente avrebbe potuto forse fare di più, ma non credo che il problema del risanamento dei conti pubblici poteva essere risolto solamente con levare i consulenti o con levare il soprintendente. Certo, sono una cifra che potevano ridurre, ma sicuramente non sarebbero arrivati a coprire il fabbisogno di questo bilancio. Quindi, la scelta dell’Amministrazione è stata una scelta oculata. Ritengo che l’operazione che l’Amministrazione sta portando avanti per quanto riguarda la riscossione dei tributi, che purtroppo poteva già essere partita, ma per un errore di gara o per qualcosa che non è andata bene, è stata ritardata e sicuramente l’Ufficio Tributi potrà recuperare notevolmente quei tanti cittadini che ad oggi non pagano le tasse. Noi oggi siamo riusciti a non aumentare le tasse. Ci auguriamo un altro anno di fare altrettanto e di portare un bilancio migliore, se ci sarò io o se ci saremo noi o se ci sarà qualche altro Assessore, questo non lo so, sicuramente l’Assessore Barbera ha lavorato per il meglio della città. Una cosa che volevo evidenziare a conclusione di questo dibattito del bilancio è il fatto che abbiamo assistito alla votazione del bilancio, i Consiglieri, soprattutto il Consigliere Hamel, mi pare che aveva presentato una serie di emendamenti che poi alla fine sono andati a buon fine e votato da tutti all’unanimità, alla fine però il bilancio non è stato votato dai Consiglieri. (voce fuori

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microfono) Io sto facendo un’analisi. Non è una scorrettezza, è semplicemente un evidenziare un fatto che è successo a telecamere aperte. Perché se la sta prendendo?

CONSIGLIERE HAMEL – Questo è quello che si dice in cauda venenum. È un gesto di scorrettezza, è una scorrettezza istituzionale questa. Lei non ha il senso dell’istituzione. Lei sta concludendo il dibattito come Vice Sindaco e deve rispettare le posizioni politiche e darci la possibilità (voci sovrapposte).

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Concluda Dottoressa Vita. VICE SINDACO – Io non ritengo di avere fatto nessuna scorrettezza, ho semplicemente

ascoltato con assoluto silenzio i lavori del Consiglio comunale. La votazione è avvenuta solamente adesso. Io non voglio assolutamente essere polemica, non voglio dire assolutamente niente, il mio intervento è stato solo una conclusione, una considerazione sui lavori del Consiglio comunale, che ringrazio per avere lavorato. Hanno lavorato bene opposizione e maggioranza, hanno lavorato bene insieme sugli emendamenti e quindi l’Amministrazione da domani prenderà atto di tutti gli emendamenti che sono stati fatti, prenderà atto del lavoro dei Consiglieri comunali e sicuramente gli indirizzi che sono stati dati in questo civico consesso verranno presi in considerazione. Quindi, un grazie a tutti voi.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Data l’ora tarda propongo di rinviare a martedì 29 alle ore 19 il Consiglio comunale. Chi è d’accordo rimane seduto, chi è contrario si alzi. La proposta è approvata.