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COMUNE DI EMPOLI (PROVINCIA DI FIRENZE) CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 GENNAIO 2010 INIZIO ORE 20,40 Sindaco Luciana Cappelli presente Consiglieri: 1. Barnini Brenda presente 2. Alderighi Maurizio presente 3. Pampaloni Alessandro presente 4. Torrini Valentina presente 5. Cavallini Virgilio presente 6. Piccini Sandro presente 7. Mostardini Lucia presente 8. Cappelli Beatrice presente 9. Bartalucci Piero presente 10. Bagnoli Roberto presente 11. Bacchi Francesco presente 12. Tempestini Silvana presente 13. Arzilli Alessio presente 14. Lenzi Diana presente 15. Scardigli Massimiliano presente 16. Galli Letizia presente 17. Biuzzi Fabrizio presente 18. Dimoulas Aaron assente 19. Gracci Francesco presente 20. Gori Antonio assente 21. Baroncelli Paolo presente 22. Borgherini Alessandro assente 23. Bianchi Fabio assente 24. Fruet Roberto assente 25. Pelagotti Davide presente 26. Gaccione Paolo assente 27. Morini Riccardo assente 28. Petrillo Sandro presente 29. Bini Gabriele presente 30. Giacomelli Massimo presente 31. Keita Idrissa assente CONSIGLIERI ASSEGNATI N. 30 CONSIGLIERI PRESENTI N. 23 CONSIGLIERI ASSENTI N. 7 (Dimoulas, Gori, Borgherini, Bianchi, Fruet, Gaccione, Morini). E' presente il Sindaco Luciana Cappelli. 1

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COMUNE DI EMPOLI

(PROVINCIA DI FIRENZE)

CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 GENNAIO 2010

INIZIO ORE 20,40

SindacoLuciana Cappelli presente

Consiglieri:1. Barnini Brenda presente2. Alderighi Maurizio presente3. Pampaloni Alessandro presente4. Torrini Valentina presente5. Cavallini Virgilio presente6. Piccini Sandro presente7. Mostardini Lucia presente8. Cappelli Beatrice presente9. Bartalucci Piero presente10. Bagnoli Roberto presente11. Bacchi Francesco presente12. Tempestini Silvana presente13. Arzilli Alessio presente14. Lenzi Diana presente15. Scardigli Massimiliano presente16. Galli Letizia presente17. Biuzzi Fabrizio presente18. Dimoulas Aaron assente19. Gracci Francesco presente20. Gori Antonio assente21. Baroncelli Paolo presente22. Borgherini Alessandro assente23. Bianchi Fabio assente24. Fruet Roberto assente25. Pelagotti Davide presente26. Gaccione Paolo assente27. Morini Riccardo assente28. Petrillo Sandro presente29. Bini Gabriele presente30. Giacomelli Massimo presente31. Keita Idrissa assente

CONSIGLIERI ASSEGNATI N. 30

CONSIGLIERI PRESENTI N. 23

CONSIGLIERI ASSENTI N. 7 (Dimoulas, Gori, Borgherini, Bianchi, Fruet, Gaccione, Morini).

E' presente il Sindaco Luciana Cappelli.

E' assente il Consigliere Aggiunto Keita Idrissa.

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Assume la Presidenza il Sig. Sandro Piccini.

Assistito dal Vice Segretario Generale Dott. Salvatore Marchini.

Scrutatori: Lenzi, Gaccione, Cappelli Beatrice.

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Parla il Vice Segretario Generale Dott. Marchini:<< Allora, si procede all'appello. Prego, Presidente, il numero legale è assicurato. >>

PUNTO N. 1. - COMUNICAZIONI DEL SINDACO E DEL PRESIDENTE.

- NESSUNA COMUNICAZIONE -

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, il Consiglio Comunale è aperto. Intanto, voglio ringraziare della presenza qui con noi dell'ANEDP, l'Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei campi di sterminio che ha raccolto l'invito del Consiglio Comunale ad essere con noi qui oggi. Il 27 gennaio è la giornata di commemorazione delle vittime del Nazional Socialismo e del Fascismo, dell'Olocausto ed in onore di coloro che a rischio della loro vita hanno protetto i perseguitati. Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Quello che trovarono i primi soldati sovietici, che liberarono il campo, è impresso nella nostra memoria collettiva. In quel campo di concentramento, come negli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania Nazista erano stati commessi atti di incredibile crudeltà. Atti commessi non solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta la razza umana segnando una sorta di punto di non ritorno nella storia. Una specie di eccellenza dell'orrore. In Europea, nel continente più civile ed avanzato, l'umanità era caduta nel terrore fatto sistema. Una intera civiltà aveva utilizzato il suo sapere per scopi distruttivi e disumani, utilizzando le conquiste scientifiche e tecnologiche in strumenti per annientare intere popolazioni. Primi fra tutti gli ebrei d'Europa e come non ricordare i Rom, gli omosessuali, o i prigionieri politici. Insomma, tutto quello che poteva sembrare diverso dal progetto della creazione di una razza ariana senza difetti. Tutte quelle persone erano come noi, dovevano vivere la loro vita giorno dopo giorno. Ognuno di loro possedeva dei sogni, come tutti noi. Potevano essere tutto ciò che volevano. Amavano, erano tristi oppure felici. Improvvisamente, senza alcuna colpa individuale gli è stata tolta la libertà, anzi la vita. Da tutto questo il mondo si è svegliato incredulo ed inorridito, domandandosi cosa avrebbe potuto fare per evitare che l'orrore si potesse ripetere. Per fare in modo che la barbarie non potesse più prevalere sulla ragione. Dalla barbarie è nata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo con l'unico scopo di segnare un limite invalicabile di diritti validi per tutti gli uomini indipendentemente dal colore, dalla nazionalità, dalla razza o da qualsiasi diversità vera o presunta. Per questo è indispensabile andare oltre ad una inevitabile memoria consegnata ai libri di storia, alla pari di altri avvenimenti del passato.Pochi testimoni sono rimasti a raccontarci la loro esperienza. Corriamo il rischio di avere una memoria cristallizzata nei libri. Una memoria importante, ma lontana nel tempo da studiare a scuola come un qualsiasi altro evento storico. Per evitarlo occorre che le nuove generazioni facciano propria la lezione della storia nel modo più partecipato possibile. Ed è per questo

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che dobbiamo essere consapevoli che il male non arriva all'improvviso, al contrario è qualcosa che cresce lentamente nelle pieghe della quotidianità, che si ciba anche di piccole cose e che ha la sua profonda espressione nel togliere un po' alla volta i diritti agli altri, alle persone uguali a noi. I nostri simili iniziamo a percepirli come diversi. Ci sono cose che noi possiamo fare e qualcun altro non può fare. Ci sono libertà che noi abbiamo ed altri no. Ma quando questa spirale parte può arrivare a proporzioni inimmaginabili. Per questo i diritti non si devono toccare mai. Allora, credo che il nostro compito oggi sia di ricordare il passato per riflettere sulle nuove forme della violenza, sui nuovi problemi che ci pone la modernità. Bisogna stare molto attenti alla paura verso gli stranieri, i diversi, verso le culture che non sono la nostra, perché la diversità deve essere intesa come ricchezza non come una minaccia. Non è con la paura né con l'indifferenza verso gli altri che sconfiggeremo il pericoli dell'odio. Al contrario è lavorando perché tutti vivano dignitosamente, lottando perché i diritti degli uomini, di tutti gli uomini siano inviolabili e che soltanto nel riconoscimento e nella comprensione degli altri che possiamo avere e mantenere una società giusta per noi ed i nostri figli.Io ho due figlie, ieri sera mentre finivo di scrivere questa cosa mi si è avvicinata la più grande, che ha voluto leggere quello che scrivevo, ha 14 anni, e mi ha pregato di leggervi una poesia, che hanno studiato a scuola e che ve la leggo per conto mio ma anche per conto suo, perché è una cosa che a lei ha colpito molto e che ha voluto per forza che oggi vi leggessi.

Se questo è un uomo di Primo Levi.

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case.Voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici, considerate se questo è un uomo che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no.Considerate se questa è una donna senza capelli e senza nome. Senza più forza di ricordare. Vuoti gli occhi e freddo il grembo, come una rana d'inverno.Meditate che questo è stato. Vi comando queste parole scolpitele nel vostro cuore stando in casa, andando per la via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli o vi sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati toccano il viso da voi.

Ecco, io ho voluto leggere questa poesia perché mi ha colpito anche a me e soprattutto ha colpito una ragazza di 14 anni. E' un momento importante e noi abbiamo programmato una serie di letture, che poi vi spiegherà l'Assessore, a cui dò la parola per presentarci un po' il programma, soprattutto quello che il Comune di Empoli ha programmato in questi giorni e del prosieguo di questa commemorazione. Eleonora Caponi. >>

Parla l'Assessore Caponi:<< Grazie Presidente. Martedì 26, mercoledì 27 e giovedì 28 gennaio nell'ambito del progetto del Comune di Empoli Investire in Democrazia al Palazzo delle Esposizioni andrà in scena lo

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spettacolo teatrale Memoria e storia di una famiglia teatrale, della compagnia scenica Frammenti di Lari.Lo spettacolo ripercorre la storia della famiglia teatrale Borone Seghizzi attraverso gli anni della guerra, della persecuzione nazista e della deportazione ed è rivolto alle scuole secondario di primo e secondo grado.Saranno oltre 600 i ragazzi che assisteranno alle rappresentazioni. Gli studenti fanno parte delle 27 classi che nell'ambito del progetto Investire in Democrazia per quest'anno scolastico hanno seguito il percorso della memoria partecipando al Seminario 1940-1945 dal Conflitto Mondiale alla Guerra totale con visite all'Archivio Storico di Empoli ed al Centro di Documentazione sull'Antifascismo Rina Chiarini e Remo Scappini. Ecco, questa è la prima iniziativa rivolta ai giovani della nostra città, ma che coinvolge anche gli studenti che vengono dai Comuni vicini e che frequentano le nostre scuole.La seconda iniziativa viene fatta mercoledì 27 nell'ambito della rassegna cinematografica Cinedrome presso il Cinema La Perla alle 21,15 ci sarà la proiezione del film Jhona che visse nella balena.Stasera ecco qui presenti nella sala consiliare ci sono Andrea ed Angela Giuntini, che sono due attori nostri concittadini, che ci aiuteranno in questo momento di avvicinamento a questi tre giorni di ricordo e di riflessione per le vittime dell'Olocausto leggendoci Andrea il Diario di Prigionia di Siro Terreni, anche lui nostro concittadino, che salutiamo che è qui presente. Ed Angela ci leggerà dei frammenti dal testo promemoria di Luigi Meneghello, che è stato Premio Pozzale nel 1995 e dei frammenti dalla Variazioni Reinak di Filippo Tuena. Ecco, abbiamo pensato di dare a chi più di noi ha dimestichezza con la parola e con la lettura di dare a loro voce perché ci permettano di riflettere attraverso le parole di chi queste terribili esperienze le hanno vissute, ci permettano di riflettere sul senso di questa vicenda e su come è possibile per noi fare tesoro ogni giorno di queste esperienze di vita, ma anche di morte. Quindi, io invito Angela ed Andrea, hanno già preso posto, ad iniziare. >>

Parla Andrea Giuntini - Attore:<< Dal Diario di prigionia di Siro Terreni.

Il nuovo campo, dove ero destinato, era composto da cinque baracche vecchie e sporche, infestate da ogni sorta di insetti. Era situato nella zona di Bukof vicino Berlino. Nella stanza priva di sgabelli e luce vi erano varie brande a castello di due piani. Era occupata da 36 compagni prigionieri, me compreso.Ogni mattina mi recavo al lavoro che consisteva quasi sempre nel trasporto di materiali per le case danneggiate dai bombardamenti. Per il mangiare qualche carota lessata, insieme a qualche rapa ed una tazza di the. Al ritorno, come una ritualità, la consueta marcia che consisteva nel trasporto sulla schiena fermato da cinghie di un sacco di sabbia del peso di 15 chili, e sotto a quel peso a loro comando dovevo gettarmi a terra e rialzarmi senza intervallo per più di mezzora. Dopo le solite frustate sul dorso nudo che si moltiplicavano per un gesto male interpretato o un lamento di dolore. Il mio fisico è ridotto al peso di 38 kg. La mia condizione morale aveva dei cedimenti per la situazione di alienazione a cui eravamo sottoposti.

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La rigida disciplina, il vitto ridotto ad una nullità con lunghi periodi di digiuno, le crudeltà disumane non bastavano ai tedeschi, che dopo aver consumato orge con prostitute inebriati dall'alcool, ci costringevano perfino ad uscire nel piazzale nudi di fronte alle loro donne. Per la condizione di frustrazione e di carenza nutritiva si manifestavano gravi forme di malattie polmonari ed esaurimenti nervosi che portavano molti al suicidio. Le vittime venivano avvolte in luridi lenzuoli e sotterrati a fior di terra. Questa sorte toccò ad un amico di camerata chiamato il romano: sfinito dalla tisi fu sepolto ancora vivo. Ricordo ancora il suo sguardo supplichevole, il suo flebile respiro rantoloso. Udito il mio pianto dai tedeschi e la ripetuta maledizione a loro rivolta, mi creo una costante tensione di paura. Di questi e di altri episodi è tessuta la vita di quei mesi. La ricerca di cibo era diventata una costante condizione ossessiva, che mi faceva avventurare nelle situazioni più rischiose. Nei giorni di festa stavo vicino ad i reticolati ad elemosinare dai passanti qualcosa da mangiare o frugavo nella terra per cibarmi di radici.Due volte rimasi sepolto sotto le macerie di un palazzo, finché provvidenzialmente non arrivarono le ruspe a salvarmi. E poi la fuga messa in atto insieme ad un compagno veneto, nascosti per giorni nei posti più impervi, sotto i ponti, nelle case vuote, finché la fame non ci fece uscire dalla tana come lupi. Quella fame che mi aveva portato a mangiare di tutto persino cose in stato di putrefazione trovate nelle pattumiere.Se sono tornato vivo molto lo devo alla famiglia Pethersen, che ci tenne nascosti vicino la loro casa con grande rischio per la vita di tutti, qualora i tedeschi ci avessero scoperto. Le notizie dell'avvicinarsi del fronte russo davano alimento alle mie speranze anche se molti pericoli insidiavano ancora lo svolgimento delle cose, come i tedeschi più fanatici che non si volevano arrendere all'evidenza della sconfitta. Ed i russi arrivarono decisi a farla finita in questo scenario dove si concludevano le sorti di una guerra, tra i bagliori di fuoco ed il rumore delle armi dei mezzi cingolati esplose la gioia della ritrovata libertà. Ed era un accorrere di prigionieri russi, polacchi, cechi, italiani, francesi a salutare con abbracci e strette di mano i liberatori. Era il 23 aprile 1945. Tornai a casa l'8 settembre. Avevo 21 anni, 19 quando fui fatto prigioniero. Nel tornare a casa, dopo due anni di assenza, e 13 mesi di mancanza di notizia della mia famiglia, lottavano in me due sentimenti: il desiderio e la paura. Ero impaziente di rivedere i miei, ma avevo anche paura di non ritrovarli più. Temevo che fossero morti. Per fortuna potei invece riabbracciarli. Il primo impatto con Empoli semi distrutta produsse tanta amarezza e sconforto. Rimasi profondamente turbato. Mi ferirono le rovine del ponte sull'Arno, le case, le fabbriche, le ciminiere ed i campanili ridotti ad un cumulo di macerie, ma insieme riuscimmo a ricostruire le fabbriche, le attività ripresero a poco a poco e cercammo di risanare le ferite della guerra.>>

Parla Angela Giuntini - Attrice:<< I deportati arrivano in vagoni sigillati. Una parte delle persone muore in viaggio ed arriva ad Auschwitz già pronta per i crematori. Ma la maggior parte giunge a destinazione viva. I vagoni vengono aperti e il personale di servizio ebraico fa

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scendere i nuovi arrivati incamminandoli verso il punto di selezione.Due dottori delle SS operano la separazione dei vari gruppi familiari, a mano a mano che essi arrivano davanti a loro. Non c'è nessuna formalità, né visita medica né identificazione personale, né registrazione. Solo le parole sottovoce degli hatlinghen, fantasmi silenziosi e reali, magrissimi, in divise a righe bianche ed azzurre, prigionieri anch'essi che sistemano le file dei nuovi arrivati. Sottovoce danno consigli, sussurrano professioni utili: chimico, elettricista, operaio specializzato. Parole che hanno poco senso per i nuovi. E tenetevi lontano dai vecchi, dai deboli, dai malati. Sempre sottovoce senza farsi vedere. Strano riesce alle madri giovani l'invito di passare i figlioletti ai nonni prima di arrivare davanti ai selezionatori. In fondo alla fila c'è soltanto il cenno della mano di un ufficiale tedesco. Da una parte i condannati, dall'altra i risparmiati. Da una parte gli uomini dall'età apparente di più di cinquant'anni, le donne di più di 45, i bambini sotto i 15, le madri con i figli al collo o per mano.Dall'altra parte gli altri, gli abili al lavoro. I primi vengono gassati subito dopo l'arrivo. Muoiono anonimi senza bisogno anche solo di una firma o di un timbro o che qualcuno spunti un numero in un elenco. Spariscono dalla faccia della terra ariana. La donna, che passa la selezione, viene condotta in una baracca dove si trovano diversi tavoli lunghi. Viene fatta spogliare e poi distesa sui tavolacci. Viene presa dal barbiere che le rade i capelli, i peli del pube e incomincia una perquisizione all'interno della vagina e del retto, passando le dita con una certa abilità. Cerca anelli, oggetti preziosi che si crede nascosti all'interno degli orifizi. Poi la fanno alzare ed assieme alle altre donne, ormai tutte nude e senza peli, passa alla doccia. E dopo la doccia viene comparsa di una polvere bianca, acida, irrespirabile, irrespirabile.Poi va al tavolo del tatuatore e riceve un numero sull'avambraccio sinistro e alcuni stracci con l'odore degli altri prigionieri che li hanno indossati. Nella baracca delle donne ci si ammala di tifo petecchiale. Nel campo maschile la malattia è stata quasi debellata, ma in quello femminile è sempre più virulenta. Se le condizioni sanitarie degli uomini sono terribili, quelle delle donne sono spaventose. Anche se le mestruazioni cessano quasi subito, l'impossibilità di lavarsi porta ad un proliferare di malattie ed infezioni molto più forti fra le donne. Quando passano gruppi di prigioniere tornando dal lavoro, la puzza che emanano è spaventosa, ributtante, intollerabile. Niente è peggio della puzza di un gruppo prigioniere, salvo forse la puzza di una camerata femminile infestata da tifo petecchiale. Le malate e le sane sono costrette a restare chiuse all'interno della baracca finché non si ammalano tutte, muoiono tutte e morendo pongono fine all'infezione in maniera davvero efficace. Ma fino alla morte gli escrementi acquosi delle malate colano dalle brande sovrapposte addosso alle internate che stanno sotto di loro. Svaniamo, inceneriti, sommersi nelle fosse comuni, lasciati a consumarci distesi sulla terra bagnata dalla pioggia, dal sangue, dalle feci. Svaniamo, ma tornano le parole nascoste sotto terra, nascoste ma non cancellate. Ogni cosa nascosta è protetta e mantenuta viva proprio dal suo essere nascosta. Auschwitz è un profondo pozzo oscuro. Sporgendoti puoi vederci soltanto un buio assoluto. E posto che un debole raggio di sole

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possa penetrare quel nero profondo riusciresti a vedere solo il riflesso dell'acqua stagnante. Ma su quell'immagine incerta, lievemente mossa apparirebbe certamente il tuo volto che scruta il buio e finisce per incontrare sé stesso. Cerchiamo Auschwitz e troviamo noi stessi. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, invito l'assemblea ad alzarsi in piedi ed avere un minuto di raccoglimento.

* Il Consiglio Comunale osserva un minuto di raccoglimento.

Bene, grazie a tutti per la partecipazione e il livello importante che questo Consiglio Comunale ha voluto dare a questo momento.

* Tra le ore 21,08 e le ore 21,15 entrano tutti i Consiglieri che risultano assenti compreso il Consigliere Aggiunto Keita. Presenti n. 31.

Bene, allora il primo punto all'ordine del giorno del nostro Consiglio Comunale, ne abbiamo discusso in conferenza capigruppo, è l'ordine del giorno che è stato licenziato dalla Commissione Consiliare Economia e lavoro. I Consiglieri credo lo abbiano tutti, se non lo avete ditelo lo faccio distribuire.

PUNTO N. 2 - ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE ECONOMIA E LAVORO: ODG RELATIVO AL TAGLIO DEI SERVIZI DI PULIZIA, DI SORVEGLIANZA E DELLE ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA SCUOLA.

Scrutatori: Gaccione, Cappelli, Lenzi. Allora, in conferenza capigruppo cinque minuti per gruppo, una volta distribuito l'ordine del giorno. Se intanto il Presidente vuole illustrare l'ordine del giorno. Lo diamo per letto? No, allora in Conferenza Capigruppo cinque minuti per gruppo gli interventi. Se il Presidente cinque minuti vuole illustrare l'ordine del giorno, intanto mentre si fa le fotocopie iniziamo il dibattito. Prego. >>

Parla il Consigliere Morini:<< Bene, grazie Presidente. La commissione è stata convocata mercoledì. Erano presenti i commissari del PD, di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani, il sottoscritto in qualità di Presidente in qualità di Lista per Massimo Marconcini. Abbiamo discusso l'ordine, erano presenti in tempi successivi però alcuni Consiglieri, che non fanno parte della commissione, però erano presenti sia il Sindaco Cappelli, Giacomelli, ed un attimo anche Gracci dell'UDC per un attimo poi dopo ha abbandonato. Mi pare di avere rammentato tutti. Mancava il Centro Destra PDL, molto probabilmente erano presenti in altre commissioni perché quella sera c'erano più commissioni qui in Comune.Allora, l'ordine del giorno che è arrivato in commissione era l'ordine del giorno relativo al taglio dei servizi di pulizia e

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di sorveglianza dell'attività ausiliaria della scuola, che era stato credo trattato nel precedente Consiglio Comunale e poi trasmesso con decisione del Consiglio Comunale alla Commissione. E' stato discusso e siamo arrivati a un diciamo ordine del giorno condiviso da tutti i commissari presenti che in parte modifica quello proposto e portato in Consiglio Comunale dai gruppi consiliari firmatari, cioè dei Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista.Ecco, io leggerei in un modo veloce questo ordine del giorno, che ha licenziato la commissione e tratta:

OGGETTO: ODG relativo al taglio dei servizi di pulizia, sorveglianza e delle attività ausiliarie della scuola.

Il Consiglio Comunale di Empoli

VISTA la nota della Direzione Generale per la politica finanziaria e per il Bilancio del MIUR per il Programma Annuale 2010, del 14 dicembre 2009 e inviata a tutti gli istituti scolastici in data 22 dicembre 2009, nella quale si comunicano le risorse finanziarie sulle quali ogni singola scuola può fare affidamento.

CONSTATATO che con la nota suddetta si è dato esecuzione a tagli generalizzati delle risorse finanziarie per il funzionamento della scuola pubblica.

RILEVATO che nelle misure adottate sono comprese riduzioni su tutta la gestione dell'attività educativa ed amministrativa delle scuole, imponendo un taglio del 25% dei contratti di fornitura dei servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie, nonostante i contratti di appalto siano a tutt'oggi in vigore (i c.d. appalti storici);

NE CONSEGUE la riduzione degli interventi di pulizia e si sorveglianza nelle scuole del ciclo primario con un grave peggioramento in termini di sicurezza degli alunni e dei livelli di igiene nei plessi scolastici;

STIGMATIZZA questo ennesimo taglio di risorse economiche nei confronti della scuola pubblica, che riduce ulteriormente il personale, peraltro precario e a stipendi da fame, diminuendo ulteriormente servizi essenziali per gli alunni;

CHIEDE

AL MINISTRO COMPETENTE il ripristino dell'assegnazione di tutte le risorse dovute e utili al normale funzionamento didattico e amministrativo delle istituzioni scolastiche;

AL SINDACO di attivare ogni utile iniziativa al fine di sensibilizzare, di concerto con le amministrazioni scolastiche, i soggetti della rappresentanza territoriale del Governo, dei parlamentari nazionali e regionali del territorio, degli EE.LL e della rappresentanze degli studenti e delle famiglie;

CONDIVIDE le ragioni che hanno indotto alla proclamazione dello sciopero regionale indetto dalle rappresentanze delle

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lavoratrici e dei lavoratori per il 21 gennaio e sostiene il presidio che si terrà a Firenze presso la Direzione Regionale Scolastica in Via Mannelli 113 dalle ore 10,30 alle ore 13,00.

Il Presidente della Commissione ConsiliareEconomia e lavoroRiccardo Morini

Questo è il documento che è stato licenziato dalla Commissione Economia e Lavoro. Grazie Presidente. >>

Parla il Vice Presidente Gori:<< Grazie Consigliere. A questo punto si apre il dibattito. Cinque minuti per gruppo. Chi vuole intervenire? Ci sono interventi Consiglieri? Consiglieri ci sono interventi? Baroncelli, prego.>>

Parla il Consigliere Baroncelli:<< Solo per ribadire che noi non siamo stati d'accordo nell'iter, che ha portato poi in commissione a questo documento. Non lo eravamo, non lo siamo e continuiamo ad essere dell'avviso che è stata una cosa precipitosa tanto da arrivare a fare un documento che poi andrebbe ad essere votato quando l'iniziativa al livello nazionale ad oggi c'è già stata. Credo che i termini per dare solidarietà ai lavoratori o per contraddire le attività governative potrebbero avere un iter diverso, passando per tempo, se si vuole, da un dibattito, passando per tempo dalle commissioni senza ritrovarsi come spesso è accaduto ed anche questo caso ritrovarsi a fare le corse, a rincorrere gli avvenimenti di un giorno, pur nella loro validità, pur nel loro interesse, pur essendo degni di essere dibattuti. Non crediamo, l'abbiamo sentita come una forzatura noi, non che di fatto cioè che nella tecnica sia stata forzata la mano a nessuno, però nei tempi della politica l'abbiamo sentita come una forzatura. Crediamo che un voto su questo documento ad oggi non abbia nessuna utilità. Le forze, che l'hanno promosso, se volevano esprimere un qualche cosa lo potevano tranquillamente esprimere nei termini e nei modi della politica e anche attraverso gli organi che la politica si dà sia da quelli consiliari che da quelli di stampa. Pertanto, noi su un documento di questo genere non parteciperemo alla votazione di questo documento. >>

Parla il Vice Presidente Gori:<< Grazie Consigliere. Aveva chiesto la parola il Consigliere Pampaloni. Prego. >>

Parla il Consigliere Pampaloni:<< Sì, io invece nel merito di questo documento ci voglio entrare e parto da una considerazione di carattere generale. In questi giorni in alcune interviste il Ministro Tremonti sembra passato da un amore forte, da lui sempre avuto fin dagli anni novanta e poi nei primi anni del secondo Governo Berlusconi per una politica iper liberista e di taglio sfrenato alle tasse, ma anche soprattutto allo stato sociale, ha invece una concezione

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ideologica di tipo statalista che lo vede ergersi al più grande difensore dello Stato sociale. Ha detto che non si possono tagliare le tasse per non fare macelleria sociale e testuali parole per non toccare le pensioni e la sanità. Beh, a parte il fatto che così non è nel senso che questo Governo taglia e taglia pesantemente e la previdenza e le risorse necessarie agli enti locali in modo particolare alle regioni per la sanità, ma comunque la scuola in ogni caso è, guarda caso, il settore del servizio pubblico che non è toccato diciamo da questo profondo pentimento del Ministro dell'Economia. Dico questo perché alla base dell'attuale drammatica situazione, che investe la scuola pubblica italiana, non c'è tanto una improvvida riforma del Ministro Gelmini, ma c'è proprio la concezione del Ministro dell'Economia tutta tesa a tagliare il servizio e a tagliare sul personale e sull'offerta pubblica. In effetti, forse è questa la differenza. Chi vi parla e tutto il nostro partito e i partiti di Centro Sinistra sono stati fortemente contrari anche alla riforma Moratti della passata legislatura, ma non possiamo non disconoscere che almeno quella riforma una sua filosofia del tutto negativa l'aveva. Questa riforma, la riforma del Ministro in carica Gelmini non ha neppure una concezione di fondo della scuola e di una presunta riforma. E' tutta tesa soltanto a vedere la scuola pubblica come un costo da tagliare nel momento in cui questo Governo non vuole andare evidentemente continua a premiare gli evasori, è chiaro che le risorse hanno da arrivare e debbono arrivare dai servizi pubblici. Allora, questo ordine del giorno, questo documento affronta soltanto un aspetto particolare di una situazione drammatica e che credo prossimamente andremo ad affrontare meglio in un Consiglio Comunale aperto. Perché, vedete, la filosofia nel taglio è quella di mettere i poveri contro i poveri, i precari contro gli insegnati di ruolo, gli ATA contro i lavoratori precari del settore delle pulizie. Una filosofia che a volte riesce anche bene per qualche errore tattico di alcuni sindacati, penso ad esempio alle posizioni dei sindacati della scuola rispetto alla velocità, alla fretta con la quale questo Ministro ha voluto imporre una drammatica riforma delle scuole superiori e bene su questo soltanto la CGIL e la GILDA hanno avuto il coraggio di chiedere ad alta voce un rinvio di un anno per una riflessione più profonda.La situazione è davvero questa. Le scuole non hanno le risorse ad oggi, io parlo anche da operatore, nelle nostre scuole ci sono le supplenze temporanee che non vengono pagate, ci sono colleghi che lavorano da mesi, magari hanno avuto un contratto nel mese di ottobre, nel mese di novembre ed hanno tre, quattro mesi arretrati di stipendi non pagati. I fondi di istituto sono praticamente azzerati. Tutti i progetti e le sperimentazioni annullate e quelle svolte negli anni passati ancora non possono essere pagati. Evidentemente questo provvedimento in particolare è il figlio di questa filosofia perché va ad incidere. Cosa si dice? Innanzitutto si taglia un contratto in essere, una prestazione in essere al livello di ore e quindi poi al livello di stipendio. Dicendo poi che le eventuali risorse comunque in ogni caso dovrebbero essere recuperate dal fondo di istituto che servono magari a pagare le supplenze temporanee. Ripeto è una filosofia del taglio ai servizi pubblici, del taglio ad un servizio pubblico fondamentale come quello dell'educazione. Una filosofia che è assolutamente da rigettare. Iniziamo oggi qui con questo documento, ma ci torneremo più a fondo perché le cose da dire sono tante, ci torneremo più a fondo prossimamente in un

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Consiglio che affronterà tutta la tematica della scuole e, ripeto, la gravissima situazione in cui essa versa a causa...>>

Parla il Vice Presidente Gori:<< Consigliere, la invito a concludere l'intervento. >>

Parla il Consigliere Pampaloni:<<...della politica del Governo Berlusconi. >>

Parla il Vice Presidente Gori:<< Grazie Consigliere. Altri interventi? Consiglieri ci sono? Gaccione, prego. >>

Parla il Consigliere Gaccione:<< No, no non c'è mica problemi io parlo sempre volentieri prima, dopo e anche durante, spesso anche durante mi piace. Mah, innanzitutto, voglio anche per alleggerire, voglio fare gli auguri alla Ministra che si è sposata e questo matrimonio, un po' di auguri sinceri si possono fare. Si possono fare, per fortuna i suoi impegni, per fortuna gli impegni le hanno permesso di trovare il tempo anche se a tarda notte, sennò rischiava prima di generare e allora poi con i crocifissi diventava un problema.La questione è seria. La questione io condivido ed apprezzo il percorso che la maggioranza ha deciso appunto di attuare su sollecitazione venuta dal Consiglio, tralascio le polemiche riguardo all'opportunità o meno di presentare e della forma come è stato presentato. Ma come si sa i proverbi qualche volta e sono come i detti del compagno Andreotti, a volte sono molto precisi non c'è peggiore sordo, vero, di quello che non vuole sentire o che non vuole capire. La questione ci pare che fosse da trattare con i criteri con i quali l'abbiamo trattata. Io vorrei però, mi vorrei permettere di andare, cioè di porre all'attenzione il Consigliere Pampaloni ha detto ci sarà occasione di parlare delle questioni della scuola e io, come dire, penso che si debba anche affrontarlo dal punto di vista del lavoro e dei lavoratori, delle possibilità, delle capacità, dell'esigenza. Però non si può noi non porre l'attenzione in maniera un po' più generale anche a queste tipologie di lavoro. Perché voglio dire la vedo un po' difficile attaccare giustamente queste forme di lavoro che vengono abusate nella scuola con queste lavoratrici e lavoratori che vengono, come dire, vengono usati con contratti, usati mi pare sia proprio il termine giusto, con contratti che hanno dello scandaloso e che possono essere, come si è visto, e gli appalti rescissi a piacere del Ministero e del Governo in base ad un Regio Decreto del 1923. Quindi, insomma, siamo all'arbitrio. Però la riflessione noi pensiamo vada allargata anche a tutti quegli altri soggetti che sono in qualche maniera costretti a lavorare con queste tipologie, queste forme di contratto che ci sono in tutta la pubblica amministrazione locale, regionale e nazionale. Certamente con motivi ben diversi e con tutte le gradazioni dei problemi che nascono dalle difficoltà finanziarie che attraversano le amministrazioni locali, gli enti locali e non solo. Però io penso che noi una riflessione ugualmente la dobbiamo fare approfondita e dobbiamo vederla in tutti i suoi

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aspetti e magari, se abbiamo il coraggio e le capacità, anche trovare delle forme di miglioramento, come dire di limitazione del danno, diciamolo come vogliamo usiamo i termini che ci pare però dobbiamo metterci, farci una riflessione e metterci gli occhi in maniera approfondita in tutte le forme e le tipologie di lavoro di tutti quei soggetti che lavorano nella pubblica amministrazione, nella sanità con contratti che non sono più sopportabili e con, come dire, rapporti anche di lavoro fra le dirigenze e i lavoratori che stanno, a parere nostro, degradando il tessuto sociale della nostra società e dell'ambiente del lavoro. Perché poi diventa un po' come una frana, diventa come una frana piano, piano se perde i contorni e si perde anche il controllo e si rischia che si arrivi e si detiene in forme non più controllabili e non più accettabili...>>.

FINE LATO A PRIMA CASSETTA

INIZIO LATO B PRIMA CASSETTA

Parla il Consigliere Gaccione:<<...fatto, io penso che sia un problema, che sia un problema serio anche perché è una cosa che non è di una, due, dieci, venti persone, ma riguarda centinaia e centinaia di lavoratrici e lavoratori anche nel nostro territorio. Quindi, io penso che esprimo la massimo soddisfazione...>>.

Parla il Vice Presidente Gori:<< La invito a concludere, Consigliere. >>

Parla il Consigliere Gaccione:<< Dieci secondi. Per quello che abbiamo saputo produrre come Consiglio Comunale, però rinnovo come dire l'interesse per affrontare questa discussione in maniera più generale e più completa. Grazie. >>

Parla il Vice Presidente Gori:<< Grazie Consigliere. Giacomelli, prego. >>

Parla il Consigliere Giacomelli:<< Sì, ora è abbastanza difficile in cinque minuti andare a sviscerare in qualche modo una vicenda anche così complessa. Mi trova d'accordo insomma un po' tutte le parole anche che ha detto Gaccione, effettivamente sono facilmente condivisibili, le trovo giuste. E' anche vero che ritengo che questa scuola era in qualche modo da rivedere. Quindi, io non è che ritenga in qualche modo che la Gelmini stia facendo un gran lavoro, questo no, però è anche vero che ero uno di quelli che mi vedeva concorde con il fatto che in questa scuola c'era sicuramente da rimetterci mano. Questo non per forza doveva prevedere dei tagli o non per forza doveva prevedere una cosa del genere, ma sicuramente c'era bisogno di metterci mano.

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Spero che soprattutto anche il Consiglio Comunale possa dare uno spunto alla discussione, che verrà fatta. Perché andare in qualche modo come spesso ho sentito ha criticare solo le decisioni, che vengono prese dal Governo, è un aspetto che personalmente non piace molto se non c'è una contro proposta, se in qualche modo non si può dire: bene, questo è un errore, ma io farei in quest'altra maniera, io mi muoverei in maniera diversa. Ritengo che dovevamo mettere le mani nella scuola già molti anni fa e quindi tentando un po' di anticipare i tempi e come spesso succede in Italia arriviamo a fare le cose con un attimino di ritardo. Tra l'altro ho avuto modo di valutare, grazie anche ad una serata che ha fatto il PD con cui ha chiamato delle persone del polo scolastico, tra l'altro una persona anche che lavora in Spagna, se non ricordo male, Cinotti o qualcosa del genere. Ho trovato sinceramente molto interessante quel dibattito, penso ecco che quei dibattiti possono servire anche per trovare spunti e per poi un domani proporre anche un qualcosa di diverso, trovando da tutte e due le parti appunto tra le persone che erano intervenute a quel dibattito spunti di riflessione comunque interessanti, alcuni anche a favore del fatto che forse la scuola italiana ha bisogno di essere rivista in qualche suo punto. Non mi voglio dilungare molto, dico soltanto che anch'io sono contento che si possa parlare di questo argomento in Consiglio Comunale pur ritenendo, come giustamente ha detto Baroncelli, anch'io non ritengo idoneo come siamo arrivati a ragionarne. Questo solo per dovere di cronaca e per esprimere giustamente qual è il mio pensiero. L'ho già fatto nella riunione dei capigruppo intendo farlo anche ora. Poi, giustamente, per me la polemica morì fanciulla ed è giusto che se ne parli. Quindi, ritengo che un domani troveremo sicuramente migliori modi per andare ad affrontare le discussioni che possono interessare anche questo Consiglio Comunale. >>

Parla il Vice Presidente Gori:<< Grazie Consigliere. Altri interventi? Prego Gracci.>>

Parla il Consigliere Gracci:<< Sì, grazie per la parola. Io mi rifaccio un po' a quello che stava dicendo Gaccione tanto per fare contento anche Fruet, dicendo che il problema che investe questi lavoratori va visto in una prospettiva un po' più ampia. Quindi non farei tutto il disfattismo che Pampaloni ha annunciato nel suo breve intervento, perché anch'io penso che non tutto possa essere buono, ma neanche tutto cattivo. Quindi, la riforma Gelmini è una riforma che può essere rivista, che può essere messa al vaglio e sottoposta al vaglio del Parlamento e penso che si può ritoccare in tanti modi. La scuola, come giustamente diceva anche Giacomelli, ha bisogno di interventi seri. Per cui, questi sono compiti che spettano ai nostri politici a Roma. A noi è demandato un po' di sostenere le persone che gravitano in questi ambienti. Se non mi sbaglio però quando ero a scuola io il personale ATA dipendeva dalla Provincia. Mah, io sono uscito nel 2005 dalla scuola. Il personale ATA dipendeva dalla Provincia. Per cui non so se questi soggetti siano sottoposti direttamente al vaglio del Ministro della Pubblica Istruzione, oppure se siano sottoposti anche al vaglio della Provincia, della Regione e dello stesso Comune. Ah, comunque anche noi come partito dell'UDC sosteniamo questo lavoro della commissione e ci

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dichiariamo favorevoli a perché si possa trovare una soluzione più ampia possibile per questi lavoratori. Grazie. >>

Parla il Vice Presidente Gori:<< Grazie Consigliere Gracci. Altri interventi? Prego, Consigliere Dimoulas. >>

Parla il Consigliere Dimoulas:<< Allora, in merito all'ordine del giorno anche se non ero presente in commissione credo sia stato fatto un buon lavoro e che l'ordine del giorno sia ampiamente condivisibile. Parlando più in generale della scuola, spero che presto faremo questo Consiglio Comunale aperto, come richiesto più o meno da tutti i gruppi, e francamente volevo soltanto precisare una cosa: che quando sento dire che la scuola non va bene e per questo una riforma va fatta, è uno dei luoghi comuni che francamente mi lasciano un po' basito, un po' come quando dicono la giustizia non funziona ed allora bisogna fare queste riforme generali che servono solo a non fare andare in prigione chi sappiamo bene chi è. Non è che andiamo a vedere il merito della riforma, no? Una riforma va fatta e prendiamo tutto quello che ci danno, va bene perché così non funziona. Nella scuola tagliamo otto miliardi di Euro nel settore dell'istruzione, quando ci sarebbe bisogno di investire perché siamo già tra i più bassi come spesa in percentuale al PIL in Europa, e qui pensiamo ma comunque qualcosa bisognava fare perché la scuola non va bene, tagliamo un po' di insegnanti e molto probabilmente migliorerà il servizio. Abbiamo un solo settore della nostra scuola, che è tra i primi un Europa, che è la scuola elementare e proprio in quel settore lì è arrivata la mannaia più grossa reinserendo il maestro unico come esisteva 25 anni fa, prima di una sperimentazione fatta che è andata a buon fine, è stato inserito il modulo dei famosi tre insegnanti per due classi. Ecco, dopo tutta questa sperimentazione siamo già tornati subito indietro perché c'era bisogno di fare cassa ed il modo più ovvio per fare cassa era subito andare a prendere dalla scuola visto che l'evasione fiscale è già andata alle stelle, dati di due o tre giorni fa. Siamo il paese con la percentuale più alta di evasione fiscale in Europa, il 50%, cioè cose spaventose, spaventose e tagliamo 8 miliardi dalla scuola così tranquillamente. Questo è per precisare che non è perché anche gli stessi professori, gli stessi presidi sostenevano che c'era bisogno di una riforma, non è perché c'è bisogno di una riforma prendiamo la prima che capita e l'accettiamo così com'è, ponderiamola nel merito perché uno dei giochi della politica è sfasciare un settore e poi dire: eh, c'è da fare una riforma e così la peggiorano ancora un altro po'. Questo è uno dei giochini che fanno, anche con la giustizia stanno facendo esattamente lo stesso, hanno fatto fior fiori di riforme e non è che si prendono la responsabilità loro perché la giustizia è lenta, no è sempre colpa dei magistrati e fanno un'altra riforma che peggiorerà ancora le cose. Questo è il giochino che fanno. >>

Parla il Vice Presidente Gori:

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<< Grazie Consigliere Dimoulas. Altri interventi? Morini, prego. >>

Parla il Consigliere Morini:<< Sì, grazie Presidente. Io vorrei tornare all'argomento specifico perché è un argomento serio e forte, nel senso che il Consiglio Comunale deve avere questo dovere di stare attento e sollecitare i vari soggetti a cui noi facciamo riferimento, il Sindaco, le nostre diciamo interfacce regionali e provinciali perché credo che il Consiglio Comunale abbia l'obbligo di tutelare il nostro sistema scolastico pubblico perché quando in un modo secco, in base ad una circolare, direzione generale, si taglia nei fatti il 25%, vuol dire che l'idea è ben chiara è quella di indebolire la situazione che è già fragile. E noi abbiamo l'obbligo di muovere tutte quelle iniziative, quelle sensibilità per dire che a noi non ci va bene. Cioè il Consiglio Comunale di Empoli deve dire in modo chiaro, forte, che questo modo di risolvere i problemi non è il modo giusto. Il modo giusto è quello di affrontare, Giacomelli diceva non ci sono contro proposte, ma in un modo così generalizzato tagliare il buono dal cattivo è amministrare e governare in un modo più peggiore che non si possa immaginare è questo. Quindi, il segnale che il Consiglio Comunale deve dare, secondo noi, è quello di dire noi siamo lì attenti ed a sollecitare qualsiasi forma e qualsiasi iniziativa che metta in risalto la contraddizione dal sistema centralizzato nazionale, al sistema locale che è un sistema di partecipazione, un sistema di condivisione e di sacrifici veramente dei vari soggetti e vari attori che operano nella scuola. E questo bisogna credo che sia proprio un dovere fare quegli atti in modo tale da fare sentire queste persone che lavorano tutte le mattine, tutti i pomeriggi con sacrificio nel sistema scolastico con pochissime risorse, che il Consiglio Comunale è vicino, che le forze politiche di questa città sono vicine a vedere queste sensibilità nei confronti di questi operatori. Perché chi ha occasione di andare a confrontarsi con queste realtà, abbiamo dei consiglieri che, consiglieri che tutte le mattine le devono affrontare, noi crediamo che siano in difficoltà. E chi è in difficoltà bisogna dargli un gesto di attenzione e di condivisione dei loro problemi. Credo questo sia un atto dovuto, il Centro Destra ha criticato che è stata fatta una forzatura, che è stato accelerato un percorso che poteva essere con calma mandato avanti. Ma qui si sta saccheggiando un sistema che tutela il pubblico e non bisogna stare al gioco tanto con calma si risolveranno da soli questi problemi. Noi bisogna essere sempre più veloci e più attenti a queste problematiche ed a queste azioni veramente di impoverimento e di svuotamento del pubblico che questo sistema regionale e provinciale ormai è consolidato e porta a dei risultati veramente eccellenti nei confronti dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Credo che sia stato un dovere portare velocemente in commissione e dare un segnale di partecipazione ai problemi che effettivamente gli operatori in questo settore hanno. Grazie. >>

* Esce il Consigliere Cavallini. Presenti n. 30

Parla il Vice Presidente Gori:<< Grazie Consigliere. Allora, questo era l'ultimo intervento, metto...cinque minuti a gruppo sì, sì, hanno parlato tutti i

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gruppi. Allora, chiedo agli scrutatori di sapere quanti sono i votanti. Ricordo che Borgherini, Fruet e Gori non partecipano al voto. La dichiarazione di voto non c'è sull'ordine del giorno.

* Escono inoltre dall'Aula per dichiarazione di non partecipazione alla votazione i Consiglieri Gori, Baroncelli, Borgherini, Bianchi, Fruet e Giacomelli. Presenti n. 24.

No, io non ci sono, non partecipo. Non si partecipa. >>

Parla il Presidente Piccini:<< 24 votanti. Consiglieri, chi è favorevole all'ordine del giorno prego alzare la mano. Unanimità. Poi facciamo la controprova: chi è contrario? Chi si astiene? Bene, grazie.>>

* PROSEGUE LA DISCUSSIONE CONGIUNTA DEI PUNTI N. 3, N. 4 E N. 5 ALL'ORDINE DEL GIORNO. DISCUSSIONE E VOTAZIONE DELLE OSSERVAZIONI ALLE VARIANTI DI REGOLAMENTO URBANISTICO (DALLA N. 61 ALLA N. 85)

OSSERVAZIONE N. 61 (NORMATIVA E CARTOGRAFICA)

Parla il Presidente Piccini:<< Consiglieri si parte dalla osservazione n. 61. Chi interviene? Prego Architetto. >>

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione è articolata in due punti. Allora, una prima parte riguarda le zone di servizio alle attività produttive, zone D3/D per la quale chiede che sia prevista anche la possibilità di destinazione residenziale e la seconda parte chiede di declassificare un ex fienile inserito tra i manufatti tutelati. Il parere dell'Ufficio è un parere non favorevole ad entrambi i punti. Brevemente, relativamente al primo punto trattandosi delle zone di servizio alle attività produttive sono zone che erano ex complessi rurali che oggi sono praticamente all'interno della zona industriale del Terrafino. Quindi, capite benissimo che la residenza in questi ambiti non ha alcun senso insomma. Pertanto il parere è contrario. Rispetto al secondo punto penso, c'è stato già tantissime osservazioni per cui si ribadiscono le motivazioni cioè la variante non si occupa della riclassificazione degli edifici tutelati e pertanto il parere è contrario. Se ci sono domande siamo qui a disposizione. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Ci sono domande Consiglieri? Interventi? Prego. dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 21 votanti.

VOTO OSSERVAZIONE N. 61 (NORMATIVA E CARTOGRAFICA)

Vi ricordo votiamo sul parere espresso dall'Ufficio. Quindi, chi è favorevole al parere offerto dall'ufficio, prego alzare la

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mano. 16 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 5 astenuti (Borgherini, Gori, Fruet, Baroncelli, Giacomelli).

OSSERVAZIONE N. 62 (CARTOGRAFICA)

Prego. >>

Parla l'Architetto:<< Allora, questa è definita unicamente alla variante cartografica e chiede come la precedente insomma di eliminare la tutela su un edificio di terza categoria. Il parere è un parere non favorevole e le motivazioni sono del tutto analoghe a quelle della precedente cioè la variante cartografica non si occupa della riclassificazione degli edifici tutelati, pertanto il parere è non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono domande? Interventi? Ci sono interventi Consiglieri? Siamo alla 62. Bene, dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 18 bene.

VOTO OSSERVAZIONE N. 62 (CARTOGRAFICA)

Chi è favorevole? Prego, Consiglieri, alzare la mano. 15 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 3 astenuti (Fruet, Pelagotti e Giacomelli).

OSSERVAZIONE N. 63 (CARTOGRAFICA)

La 63, prego. >>

Parla l'Architetto:<< Allora, la 63 riguarda la variante cartografica in particolare chiede la riclassificazione di un'area dalla distanzione, un'area che è nell'ex PEEP di Santa Maria che non è stata ancora acquisita al patrimonio comunale. Per quest'area viene chiesto che sia classificata come zona edificabile, insomma come zone di saturazione B2. In subordine che sia reiterato il vincolo a contenuto espropriativo. Allora, il parere dell'ufficio è un parere non favorevole al primo punto in quanto, come più volte ribadito insomma la variante non si occupa della riclassificazione di aree, ma fondamentalmente si occupa di correzione di errori. In merito al secondo punto insomma questa variante non si occupa nemmeno di reiterazione dei vincoli che non sono ancora decaduti insomma. Quindi il parere è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Domande? Prego. >>

Parla il Consigliere Fruet:

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<< Volevo sapere ma c'è un termine per cui un'area, che viene, come si dice, espropriata come in questo caso sembra avrà pure un termine se non viene fatto quel che deve essere fatto di restituzione. Esiste questo termine e quant'è? Perché qui passa gli anni e mi pare che se non ci viene fatto nulla deve essere restituito alla proprietà.>>

Parla l'Architetto:<< No. Allora, dopo cinque anni il vincolo decade e quindi l'area deve essere ripianificata. Ma nel momento in cui è stata presentata l'osservazione il vincolo ancora c'è, quindi non è decaduto. E comunque cioè per noi vale il criterio generale che la variante si occupa del contenuto specifico non di altro insomma. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Perché l'avete accettata? Cioè ci sono osservazioni ogni pochino respinte. >>

Parla l'Architetto:<< Certo, questo è non favorevole. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Eh? >>

Parla l'Architetto:<< No, non è accettata. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Sì, avete accettato la cosa qui, l'osservazione. Che si accetta a fare l'osservazione se non è pertinente, la potete respingere subito non pertinente non si sta qui a discutere sul nulla. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, ci sono interventi? Prego Consiglieri. Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 21.

VOTO OSSERVAZIONE N. 63

Chi è favorevole? Prego Consiglieri alzare la mano. Quindi 18. Chi è contrario? Chi si astiene? 3 astenuti (Fruet, Pelagotti e Giacomelli).

OSSERVAZIONE N. 64 (CARTOGRAFICA)

Prego. >>

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Parla l'Architetto:<< Allora, la 64 anche in questo caso viene riferita all'edificio attualmente sede del Circondario. L'osservazione chiede che l'area sia classificata come zona B2 quindi di saturazione residenziale. Allora, vi dico subito che la richiesta è formulata male. Ecco l'osservazione dice: analogamente ad altri edifici sedi di attività pubbliche. Vi dico subito che l'osservazione è mal formulata perché la sede del Circondario è all'interno del centro storico. Quindi all'interno del centro storico non ci possono essere per definizione di legge zone di saturazione. Quindi, di saturazione residenziale. All'interno del centro storico abbiamo ai sensi del D.M. 1444 del '68 abbiamo zone A. Quindi, l'osservazione è mal formulata perché avrebbero dovuto chiedere eventualmente la riperimetrazione del centro storico, ma non mi sembra questa la sede idonea. Il parere è non favorevole insomma.>>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie. Domande? Prego. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Fin dove arriva attualmente il perimetro del centro storico? Dove arriva? Lì avete detto lì è il centro storico, io non credevo fosse centro storico già lì Via Curtatone e Montanara quel pezzo, dove arriva la perimetrazione del centro storico? >>

Parla l'Architetto:<< La piazza è nel perimetro. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Tutta la piazza compreso l'angolo? Eh? Fino alla punta laggiù di via Carrucci? Ci manca il martello allora, via. La falce non è possibile.>>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 22.

VOTO OSSERVAZIONE N. 64

Bene chi vota favorevole? Prego Consiglieri. Quanti sono i favorevoli? 19 favorevoli. Chi è contrario? 1 contrario (Fruet). Chi si astiene? 2 astenuti (Pelagotti e Giacomelli).

OSSERVAZIONE N. 65 (NORMATIVA)

65. >>

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione n. 65 è riferita diciamo in generale agli interventi di sostituzione edilizia. Chiede che siano

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specificati in riferimento all'articolato normativo quali sono le ulteriori tutele e poi inoltre chiede se gli interventi si sostituzione edilizia sono possibili negli ambiti soggetti a tutela ai sensi dell'articolo 103. Allora, qui una brevissima considerazione. Chiaramente la norma dice l'intervento possibile salvo ulteriore tutele, il criterio di scrittura della norma chiaramente non fa l'elenco di riferimenti legislativi sovraordinati, quindi siano essi regionali o nazionali. Questo è un criterio che vale in generale. Poi, in merito alla possibilità di realizzare gli interventi nell'area soggetta a tutela ambientale comunale, allora bisogna dire l'intervento di sostituzione edilizia che comunque porta alla realizzazione di un nuovo edificio è possibile, quindi nuova edificazione, anzi non è possibile laddove la nuova edificazione è vietata e questo è il caso appunto degli ambiti dell'articolo 103. Pertanto il parere dell'ufficio è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono domande Consiglieri? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 23.

VOTO OSSERVAZIONE N. 65 (NORMATIVA)

Chi è favorevole? Prego alzare la mano. Quanti sono i favorevoli? 18. Chi è contrario? Chi si astiene? 5 astenuti (Pelagotti, Giacomelli, Fruet, Gaccione e Petrillo). Bene, grazie. 66 >>

OSSERVAZIONE N. 66 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione 66 è riferita all'articolo 75 punto quattro e chiede di elevare la soglia dei 400 metri quadri oltre il quale scatta l'obbligo del piano di recupero, di fissare un numero massimo di unità immobiliari in caso di frazionamento oltre il quale scatta l'obbligo del piano di recupero e di prevedere una soglia intermedia, quindi tra i 400 e 700 metri quadri oltre il quale non c'è, non ci dovrebbe essere l'obbligo del piano di recupero, ma di una semplice valutazione di sostenibilità dell'intervento. Allora, il parere dell'ufficio è un parere contrario perché intanto ad oggi noi abbiamo da un punto di vista legislativo la possibilità di interventi diretti o di interventi subordinati a piano attuativo che quindi adotta ed approva il Consiglio Comunale. Quindi, rispetto alla proposta di prevedere una semplice valutazione di sostenibilità. Noi riteniamo che uno degli aspetti fondamentali insomma dei piani attuativi è che questi sono uno votati dal Consiglio Comunale, quindi che è l'organo deputato a decidere in materia urbanistica. Ma non solo essendo interventi soggetti a valutazione integrata c'è l'amplissima possibilità di partecipazione pubblica e questo oggi è uno dei principi fondanti di Governo del territorio insomma. Ricordiamo, ad esempio che è istituita una figura come il garante della comunicazione insomma. Se uno va oggi sul sito del Comune di Empoli trova tutte le informazioni relative all'urbanistica e

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questo anche come dire è garanzia di partecipazione e di trasparenza. Quindi, una semplice valutazione affidata ad un documento, magari redatto da un tecnico competente, non offre tutte queste garanzie. Se avete domande insomma sono qui. Il parere ovviamente è un parer non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, ci sono domande Consiglieri? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 22 bene.

VOTO OSSERVAZIONE N. 66 (NORMATIVA)

Chi è favorevole? Prego alzare la mano. 19. Chi è contrario? Chi si astiene? 3 astenuti (Pelagotti, Fruet, Petrillo)

OSSERVAZIONE N. 67 (NORMATIVA)

Prego. >>

Parla l'Architetto:<< Allora, questo è parto dal parere un parere favorevole perché diciamo la variazione della norma è già contenuta nella osservazione di ufficio e se non ricordo male è la n. 23 insomma. Chiede che le scale di sicurezza non siano computate della distanza tra gli edifici. Quindi, un parere favorevole che modifica già richiesta d'ufficio.>>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 22. Siamo sicuri? 22 con il Gracci 23. 23. No, no 23, 23 va bene. 22 con il Gracci? 23.

VOTO OSSERVAZIONE N. 67 (NORMATIVA)

Allora, chi è favorevole? Prego alzare la mano. Quindi, quanti sono i favorevoli? 19. Chi è contrario? Chi si astiene? 4 astenuti (Pelagotti, Gracci, Fruet, Petrillo).

OSSERVAZIONE N. 68 (NORMATIVA)

Prego. >>

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione 68 è riferita all'articolo 8 punto 19 e all'articolo punto 11. Allora l'8 punto 11 è l'altezza lorda dei piani e dice tra l'altro che per spessore eccedenti i 20 cm non sono, l'altezza non viene considerata per spessori eccedenti i 20 cm. Mentre, nel caso dell'8 punto 19 per spessore in questo caso delle murature eccedenti 30 cm non sono considerati ai fini del risparmio energetico. Quindi, come capite l'osservazione è riferita a due aspetti diversi: uno è l'altezza lorda di piano,

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quindi che può essere anche nel caso di piano intermedio dell'edificio, mentre nell'altro caso ha le murature, quindi ha il volume complessivo dell'edificio. Quindi il parere è contrario perché a nostro avviso l'osservazione deriva più che altro da una errata comprensione della norma, insomma. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono domande Consiglieri? Interventi? Dichiarazioni di voto? Vai. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Fo una dichiarazione di voto che vale per tutte le osservazioni di questo stesso proponente e a cui noi ci asteniamo perché comunque è fatta sottoforma di, insomma nella sua figura di professionista ed essendo stato un Consigliere comunale del nostro gruppo ci sembrava in qualche modo ovvio doversi astenere. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Quanti sono i votanti? 21.

VOTO OSSERVAZIONE N. 68 (NORMATIVA)

Chi è favorevole? Prego Consiglieri. 18 favorevoli. Manca Brenda sì 18. Chi è contrario? Chi si astiene? 3 astenuti (Gracci, Fruet e Petrillo).Invito gli scrutatori a prestare attenzione. >>

OSSERVAZIONE N. 69 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione 69 è riferita ai parcheggi. Cioè chiede senza indicare una percentuale di modificare il computo delle aree di manovra. Anche questa è una osservazione presentata più volte in questo caso è contenuta anche nell'osservazione d'ufficio. Quindi in questo caso il parere è un parzialmente favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie. Ci sono domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 20.

VOTO OSSERVAZIONE N. 69 (NORMATIVA)

Chi è favorevole? Prego Consiglieri alzare la mano. 18 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 2 astenuti (Fruet e Petrillo). >>

OSSERVAZIONE N. 70 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:

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<< Allora, anche questo come parere è un parzialmente favorevole. L'osservazione precisa che i gazebo sono considerati unicamente ai fini delle distanze dai confini e non dalle distanze delle costruzioni insomma. Quindi, l'osservazione inserisce la precisazione e diventa un parere parzialmente favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie. Domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 22.

VOTO OSSERVAZIONE N. 70 (NORMATIVA)

Chi è favorevole, prego alzare la mano. 19 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 3 astenuti (Fruet, Petrillo e Giacomelli). >>

OSSERVAZIONE N. 71 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione è riferita all'art. 110 punto 5 delle norme e chiede che siano eliminate le limitazioni che attualmente vi sono nel recupero dei fienili separati a due piani. Allora, brevemente. Intanto la variante non ha rivisto questa parte delle norme, in ogni caso il parere dell'ufficio è un parere contrario perché queste limitazioni sono finalizzate alla tutela storico-architettonica di questi edifici. Chiaramente l'eliminazione di queste prescrizioni farebbe venire meno la finalità della norma insomma. Quindi il parere è un parre non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, ci sono domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 21.

VOTO OSSERVAZIONE N. 71 (NORMATIVA)

Chi è favorevole? 16 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 5 astenuti (Fruet, Petrillo, Giacomelli, Gracci e Gaccione). >>

OSSERVAZIONE N. 72 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Allora, 72 okay. L'osservazione 72 chiede un chiarimento in merito all'art. 55 delle norme insomma. L'art. 55 contiene una serie, diciamo contiene ha due soglie essenziali oltre il quale scatta l'obbligo, l'intervento non è più un intervento diretto ma diventa un piano attuativo. E queste soglie sono di 4.500 metri cubi per quanto riguarda i volumi di progetto e questo è specificato nella norma e l'ulteriore soglia è quella che riguarda i cambi di destinazione, quindi le superfici e in questo caso la soglia è 1.200 metri quadri oltre il quale scatta

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l'obbligo del piano di recupero. L'interpretazione che noi diamo è indipendentemente dalle superfici di partenza o di arrivo, 1.200 metri quadri sono una soglia oltre il quale è necessario il piano di recupero. Quindi, il parere in questo caso fornendo il chiarimento richiesto è un parere favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 22.

VOTO OSSERVAZIONE N. 72 (NORMATIVA)

Quanti sono i favorevoli? Prego alzare la mano. 16 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 6 astenuti (Fruet, Pelagotti, Gracci, Gaccione. Petrillo, Giacomelli).>>

OSSERVAZIONE N. 73 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Anche in questo caso l'osservazione chiede un chiarimento in particolare dell'art. 18 punto 5, quindi chiede di chiarire relativamente agli interventi di sostituzione edilizia se sono possibili su più edifici o meno. Allora l'intervento di sostituzione è riferito ad un singolo edificio, però può avvenire che individuata secondo la norma quella che è l'area di traslazione dell'edificio, quindi da una posizione di partenza ad una posizione di arrivo, se la posizione di arrivo interessa altri edifici in questo caso è possibile l'operazione di accorpamento e quindi in questo caso l'intervento di sostituzione dell'edilizia interesserebbe più edifici. Quindi, il parere fornendo parere favorevole in quanto l'osservazione si chiarisce l'interpretazione della norma. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Qui c'è una...qualcosa non c'è.Allora la 72, che si è già fatta mi pare, vero? Loro qui hanno un foglio scritto non favorevole. Io ce l'ho che è scritto favorevole. Ma com'è che nascano queste? 72 e 73. C'è il parere favorevole dell'ufficio e qui ce n'è un altro uguale che avete distribuito non favorevole. Vorrei vi metteste d'accordo.>>

Parla l'Architetto:<< Allora, le osservazioni sono state discusse in commissione. Alla fine della discussione è venuto fuori la necessità di chiarire i parzialmente favorevoli ed eventualmente ridurli. Allora, il parzialmente favorevole c'è quando, detto in maniera brutale, chiedo 10 e noi gli diamo 5 insomma. Oppure, come nel caso di prima, insomma una osservazione che si è visto poc'anzi, nel caso dei parcheggi veniva chiesto..>>.

Parla il Consigliere Fruet:

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<< Io ho chiesto una cosa differente. Ho detto qui nel 72 e 73 io ho il foglio delle osservazioni che voi la date come favorevole. Lui ha un foglio ecc, che c'è scritto non favorevole. Vorrei sapere qual è quella giusta. >>

Parla l'Architetto:<< Quindi, scusi, non mi ha lasciato finire. Allora, dopo tutto questo discusso in commissione sono state riviste insomma e sono state fatte alcune modifiche. Quindi, la versione ultima per noi è questa qui che è stata data a tutti. (VOCI FUORI MICROFONO)...Una versione finale, ecco. Quella era una bozza, al termine della discussione è stata motivata. A parte vi dico le modifiche sono pochissime insomma. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Comunque ai Consiglieri è stata distribuita quella giusta. Perfetto. No, no va bene, chiarito. Perfetto. Allora, ci sono domande sulla 73? Prego, Consiglieri. 73 giusto? Sì, sì ma infatti avevo detto se c'era domande ecc, ecc. E' da votare la 73. Sì, sì okay.Quindi, ci sono domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 22.

VOTO OSSERVAZIONE N. 73 (NORMATIVA)

Quanti sono i favorevoli? Prego Consiglieri alzare la mano. 20 favorevoli. Poi ci sono anche loro, loro tre. Loro tre sono favorevoli Fruet, Gracci. Gracci e Pelagotti favorevoli, giusto? Chi è contrario? Chi si astiene? 2 astenuti (Petrillo e Giacomelli). >>

OSSERVAZIONE N. 74 (NORMATIVA E CARTOGRAFICA)

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione è riferita come tante già viste insomma, è riferita ad un edificio tutelato e chiede qui usa il termine derubricazione del vincolo insomma, che sia eliminato il vincolo di tutela. Chiaramente come più volte detto insomma la variante cartografica non si occupa di questo e non pertinente il contenuto della variante. Pertanto il parere è non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie. Prego. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Parere non favorevole perché non pertinente o anche per altre motivazioni? >>

Parla il Presidente Piccini:

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<< Ci sono altre domande? Fruet. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Ma questo grado di protezione non si trova una parte in campagna questa osservazione a cui è fatta?...>>.

FINE LATO B PRIMA CASSETTA

SECONDA CASSETTA INIZIO LATO A

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono interventi? Prego. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Io su questa come su altre osservazioni, che sono state definite non pertinenti dall'Ufficio Tecnico, sarebbe stato interessante conoscere la posizione della Giunta e qui probabilmente si sente la mancanza dell'Assessore di competenza, cioè l'Assessore all'Urbanistica perché giustamente l'Ufficio Tecnico dà un suo parere rispetto alla pertinenza e quindi alla legittimità di quella osservazione riguardo a quello che andiamo ad approvare. E quindi dà un giudizio non pertinente, non favorevole perché non pertinente. Però quello che manca qui e in tutte quelle osservazioni di questa natura è quanto meno un minimo, un benché minimo parere della Giunta, sapere cosa ne pensa. Sapere se questo cittadino ha ragione a chiedere quello che chiede o meno perché anche per noi Consiglieri è chiaro che votando il parere dell'Ufficio Tecnico quindi il voto lo si dà sulla pertinenza in questo caso o meno, però per aprire un dibattito, che tra l'altro mi sembra stasera sia completamente assente su questo e su una materia importante come questa mi sembra abbastanza riduttivo del ruolo del Consiglio Comunale.Io, come avete visto, lungi da noi più volte siamo stati accusati di voler rallentare i lavori ecc. Come si è visto anche stasera anche da parte nostra stiamo facendo un intervento dopo una quindicina di osservazioni su cui ci siamo astenuti e sui cui non siamo intervenuti per i motivi che ho detto. Però vedere trattare un argomento di questo tipo, importante perché riguarda una parte corposa dell'amministrazione della città, che fila così liscio senza interventi, senza richieste di chiarimenti. Io o solo io non ho in alcune osservazioni ho fatto delle domande ben compreso, non lo so probabilmente è colpa mia e tutto il resto del Consiglio Comunale ha capito perfettamente tutte le osservazioni e tutto ciò che riguardano. Però, ripeto, sempre per questo motivo un parere, un minimo anche di due minuti però sapere che ne pensa la Giunta. Ce ne saranno altre anche più importanti di questa di osservazioni su cui che sono state dichiarate non pertinenti e dove magari un minimo di commento da parte della Giunta, secondo me, sarebbe stato necessario. Questo, magari, è effettivamente riguarda una cosa cartografica e quindi è prettamente tecnica, ma ce ne sono altre che hanno un qualcosa di più politico. Però anche qui silenzi, tutto fila liscio e tutto va avanti. Cioè come vedete nessuno ha l'intenzione di rallentare i lavori nonostante quella polemica

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che è sorta, per esempio, su quella mozione che è stata messa in discussione prima come primo punto dell'ordine del giorno, dove tra l'altro io francamente mi scuso di non essere stato presente, mi sono sentito con il Presidente della Conferenza dei Capigruppo perché sono stato rimasto imbottigliato nel traffico, però ho sentito che è rimontata un po' la polemica su questa facoltà che il regolamento concede. Chiaramente comprendo la posizione, la comprendo relativamente però la posizione del Capogruppo di maggioranza. Comprendo su questa specifica mozione la polemica del Centro Destra perché essendo una cosa che riguarda determinate dinamiche nazionali, causate da quel Governo le comprendo di più. Quello che non comprendo è gli altri gruppi, e mi riferisco al gruppo rappresentato da Giacomelli, dove anche lui si accoda a tutta la polemica pur essendo un consigliere di maggioranza e pur avendo chiesto noi semplicemente il rispetto del regolamento. Questa è una cosa, secondo me, incomprensibile...come?>>

Parla il Consigliere Giacomelli:<< Di opposizione. No, tu mi hai detto pur essendo un Consigliere di maggioranza. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Eh, scusami, lapsus probabilmente freudiano. Dicevo non ho ben compreso la posizione di Giacomelli su questo, perché un Consigliere di opposizione in questo caso mi sembrerebbe il minimo chiedere il rispetto del regolamento.Quindi, su questo ripeto non era la nostra una manovra e non avevamo assolutamente l'intenzione, come qualcuno fra le righe ci ha accusato di voler in qualche modo ritardare l'approvazione della variante, perché come vedete c'è stato 15 osservazioni dopo che non c'è stato né interventi e niente. Quindi, so che questo argomento sarà ripreso in una apposita conferenza capigruppo, e a mio avviso non ce ne dovrebbe essere nemmeno bisogno perché la norma al riguardo parla chiaro. Quindi, ripeto, da parte nostra non c'è nessuna intenzione di rallentare i lavori ecc. Però mi garberebbe, come membro di questo Consiglio Comunale, che su delle osservazioni magari un pochino più importanti ci fosse un minimo di dibattito e soprattutto un intervento della Giunta su quelle che comunque hanno un qualcosa insito di politico. Grazie. >>

Parla il Sindaco:<< Non vorrei che fosse stato frainteso il comportamento del Sindaco che convintamente tiene la delega all'urbanistica. Noi, quando abbiamo guardato una per una queste osservazioni, lo abbiamo fatto in modo approfondito, lo abbiamo fatto in Giunta, lo abbiamo fatto in più occasioni con gli uffici, lo abbiamo fatto anche nelle commissioni nelle quali sono state valutate una per una di queste osservazioni. Peraltro l'osservazione alla quale stava facendo ora riferimento il Consigliere non riguardava una correzione cartografica, ma riguardava una richiesta di correzione di categoria e quindi corrispondeva all'edificio piuttosto che alla condizione cartografica. Naturalmente il lavoro delle commissioni sono stati lavori impegnativi, quindi probabilmente di tutte quante le osservazioni sono tante nel dettaglio non ce ne ricordiamo tutte. Basta però riscorrere i pareri che ritorna a mente le

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peculiarità, le dinamiche e anche la maggioranza delle osservazioni. Molte di queste hanno caratterizzato la richiesta come questa di cambiare categoria. In questo caso probabilmente quella ristrutturazione, che è stata fatta negli anni '80, aveva peggiorato forse quell'immobile piuttosto che migliorarlo perché chiedere la declassificazione significa questo nella sostanza. E comunque anche altri gruppi numerosi hanno riguardato complessivamente la questione dei parcheggi che abbiamo fatto negli scorsi Consigli Comunali su questo argomento e nella sostanza questi sono. E la questione degli 80 metri che è un altro di quegli altri punti che ha fatto soffermare molto le commissioni specifiche e che ha sollevato una discussione vera all'interno della commissione. Ritengo che questi siano quelle due o tre questioni che hanno segnato in termini numerici, non penso di qualità, la discussione delle commissioni urbanistiche e della presentazione e delle discussioni che abbiamo fatto anche da un punto di vista tecnico e questo credo che sia il risultato.Per questo non sono intervenuta nella discussione del Consiglio Comunale perché ritengo che il lavoro che ha fatto gli uffici nella valutazione delle singole osservazioni sia condivisibile anche da un punto di vista del giudizio dell'amministrazione comunale. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Fruet, prego. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Chissà quante volte l'avrà presentata questo signore e quante volte su all'ufficio competente per avere certe modifiche. Certo che anche con il Piano Strutturale ultimo ed il piano l'ultimo il Regolamento Urbanistico questo signore o signora che è ha avuto delle grandi soddisfazioni. E' dal '75-'77 che combatte per avere una cosa, ed una casa colonica che era probabilmente quelle un tempo con la torrettina, l'aggeggino, qui che c'è, ma con il tempo è andato mezzo disfatto poi ci hanno rifatto delle cose. Ma senso ha tenerla in un ambito e in questo grado di protezione 3. Non ha più nulla che erano le vecchie case coloniche, probabilmente sarà un cumulo di roba messa lì insieme mezza diroccata, mezza sì, mezza no, ma perché non si vuole dare a questa come a tanti altri, a tanti altri una definizione, una cosa definitiva. Dargli come si addice ormai al posto lì non è più nulla ecc, però c'è delle case ecc, diamogli quello che deve fare, deve costruire, che deve avere. Ma perché bisogna dopo che è anni e anni dopo che hanno modificato nel '77, nell'80 prima che venisse poi la legge l'85 sul condono ecc, hanno fatto tutte le modifiche non è più né capo e né coda perché si debba tenere una protezione 3. Questo è un fabbricato, non ha nulla, non ha più nulla a che vedere con le vecchie strutture toscane. Non ha più niente. Ma si vuole dare un colpo di coda a questa amministrazione che voglia sì e no prendere, recepire tutte queste costruzioni che siano riammodernate, siano fatti piani di recupero, insomma che siano sistemate e non continuare a vedere nelle nostre campagne ancora roba mezza diroccata che non ha nulla a che vedere né con il bello, né con il bellino, ma solo con il bruttino anzi con il bruttone. Questo si dovrebbe decidere. Io credo che la questione che manchi o no l'Assessore all'Urbanistica abbia poca importanza dal momento che il Sindaco

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si assume quella attualmente per ora quella carica, perché non lo può fare come lo fanno quegli altri? D'altra parte si è avuto finora all'urbanistica, a parte quello che nominato e dimesso, che dice se ne intendeva di più, io non ho avuto la possibilità di vedere se se ne intendeva di più o no, ma poi è sempre stato gente eletta politicamente. C'è stato un assessore all'urbanistica che era un avvocato ed è stato per quei cinque anni, chissà per quali ragioni ha accettato di fare l'assessore alla...insomma lì il nome ora non viene, sai a volte. All'urbanistica bravo. Quindi, non vedo nulla di strano che lo faccia il Sindaco finché non trovano la persona adatta che vorrei che questa volta fosse uno che se ne intende e non messo lì per questioni politiche, speriamo bene, perché qui della politica per queste cose pratiche per l'edilizia e tutto e c'è belle e venuto a noia. Tutti i no, i no, i no, i no che questa amministrazione dà! E' l'unica, Sindaco, ho un pacco, un regolamento così non ce l'ha neanche Milano o Roma un pacco, un regolamento in questa maniera con norme..(VOCI FUORI MICROFONO)..Eh? E ci sta che non ce l'abbia, ma però io non vedo che facciano cose. Perché, insomma, quando...va bene, ma quando c'è un regolamento, perché non si fa come in Germania allora? Fanno un regolamento una volta ogni cinquant'anni, poi basta quello che stia nelle norme, se non c'è nelle norme vanno da sé a vedere e buttano giù ogni cosa se non è nelle norme. Tutto lì.Io però dico questa che avete dico una cosa, questa struttura fatiscente ma come a tante altre che hanno presentato, ma diamogli un taglio, diamogli l'autorizzazione a fare qualcosa di decente. Diamogli l'autorizzazione a costruire invece di continuare ad espandere, espandere finiamo per far sì di recuperare tutte queste case, casette, casucce ecc, che ci sono. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Giacomelli. >>

Parla il Consigliere Giacomelli:<< Ritengo che quello che abbia detto Petrillo sia da condividere. Effettivamente sarebbe bene fare più interventi, forse per capire anche meglio le cose importanti di cui andiamo a parlare. E' anche vero che per chi entra, come per me, da così poco tempo nella politica e parlando di cose strettamente tecniche io avrei preferito discuterne all'interno delle commissioni come in un primo momento avevamo deciso, perché forse lasciava più spazio anche alle persone più inesperte, come me, di fare più di una domanda e di non risultare in qualche modo di intralcio al lavoro di altri. Così non è stato deciso e quindi forse è vero posso fare molte più domande, come molti altri di noi, per tentare di comprendere meglio anche se ritengo difficile poter sviscerare degli aspetti anche abbastanza tecnici con una domanda e una risposta o due domande e due risposte. Solo per coerenza voglio rispondere a Petrillo che, vedi, per me forse proprio perché ancora deve entrare in questi aspetti completi della politica, per me conta ancora molto la parola data. Allora, se io do la mia parola, per me continua ad avere un valore. Allora mi richiama e non capisce come mai io mi sia opposto o mi sia collegato alla polemica che è stata fatta. Io in qualche modo avrei tralasciato, ma visto che ne sono stato

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chiamato in causa glielo spiego tranquillamente proprio perché ho rispetto. Perché cinque capigruppo, ne lascio fuori due in questo senso, un Presidente ed un vice Presidente avevano in qualche modo intuito se non capito che eravamo tutti d'accordo su una dinamica, che quindi questo Consiglio Comunale si doveva svolgere su delle osservazioni, che non ci dovessero essere altri tipi di interventi o portare mozioni. E' vero che voi vi siete appellati al regolamento e ne avevate ragione, ed io questo lo condivido, però vedi la parola che ci eravamo dati di là era quella di non abusarne di questo aspetto. Non mi riferisco all'argomento che è stato trattato, che sicuramente era importante, però è vero che se la maggioranza con tutti e 16 i Consiglieri dovesse tutte le volte appellarsi all'art. 70 molto probabilmente continueremo a non lavorare. Allora, siccome sarei contrario se lo facesse la maggioranza, sono contrario anche se questo tipo di comportamento lo ha l'opposizione. E siccome in qualche modo è due o tre volte che giochiamo su questi limiti del regolamento, io non mi posso trovare d'accordo non sull'argomento, ma sulla modalità. Questo è il motivo per cui in qualche modo io ho dato adito, ho dato seguito alla polemica perché mi aspetto che in qualche modo se si prende degli accordi forse non fa parte della politica, ma del mondo dove ho vissuto io sì, e quindi se si prende degli accordi, questi accordi debbano essere in qualche modo portati avanti. Concludo, ho una battuta che è quella che forse è un lapsus freudiano il fatto che io sia un Consigliere di maggioranza, dico può darsi. Magari vedremo tra cinque anni chi tra me e voi è finito in maggioranza. Non lo so perchè...appunto te c'eri di già, quindi la storia di dietro mi avete sicuramente più voi. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Prima di perdere tu ritorni là al piatto. >>

Parla il Consigliere Giacomelli:<< Prima di? >>

Parla il Presidente Piccini:<< Dopo questa perla di saggezza. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Dico a loro io, non dico a te. >>

Parla il Consigliere Giacomelli:<< No, no sicuramente ognuno ha le sue da portare avanti. Io continuo a comportarmi dal mio punto di vista con quello che penso sia il buon senso. Il buon senso mi porta in questo caso a dare ragione alla maggioranza addirittura anche alla opposizione perché anche Baroncelli la pensa come me, quindi seguo questo tipo di linea. Grazie. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie ci sono altri? Dichiarazioni di voto? Prego. >>

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Parla il Consigliere Petrillo:<< Io uso questo cinque minuti per rispondere a Giacomelli e poi alla osservazione successiva per rispondere al Sindaco. Intanto non c'era nessun accordo, c'era un auspicio di tutti noi riguardo al non uso improprio di questa possibilità che ci dà il regolamento, ma accordi mi sembra non ce ne fosse stati. >>

Parla il Consigliere Giacomelli:<< Cinque su sette sì. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Ho capito. Io non ero tra quelli, ma era un auspicio non era un accordo perché un accordo è un'altra cosa in politica. Era un auspicio che tra l'altro anch'io ho condiviso come auspicio. Non come accordo ma come auspicio l'ho condiviso anch'io. La mozione che è stata discussa, è stata presentata dai colleghi Comunisti Italiani e Rifondazione, se te vai a vederla io non sono neanche tra i firmatari perché non sapevo nemmeno della presentazione di quella mozione. Sicché non difendo nemmeno una cosa che ho fatto personalmente io. E' vero l'ha fatta un gruppo consiliare a me alleato, ma non l'ho fatta io. Io la sera sono venuto in Consiglio Comunale e non ne sapevo nemmeno nulla di quella cosa, però appellandomi mi sembrava che quella fosse una priorità tale da poter usare questa possibilità, che ci dà il regolamento, ho appoggiato come ho appoggiato e come ti ho auspicato la stessa cosa quando si parlò della famosa mozione su Pino Masciari. Allora, cioè fino a lì ti andava bene perché era una delle tue mozioni, ora non ti va più bene perché fatta quella. Cioè io in questa posizione francamente non...ho capito, ma una possibilità, un articolo di regolamento non c'è bisogno di trovare una ulteriore maggioranza per farlo rispettare è scritto lì punto e basta. E appunto, ma non capisco la polemica. C'è una polemica non va bene quell'aspetto del regolamento, cambiano il regolamento. E' sette anni che lo sento dire. E' dall'inizio della legislatura precedente che sento dire cambiamo il regolamento, però ancora purtroppo non è stato cambiato. C'è quello se quello ci dà queste ed altre possibilità non vedo quale sia il problema, perché a me se la maggioranza portasse più mozioni da discutere usando anche quella possibilità, che il regolamento ci dà, io sarei ben felice di discutere le cose che porta la maggioranza. Chiaramente la maggioranza essendo tale da che mondo è mondo è sempre stato così porta meno argomenti anche perché c'è quelli della Giunta. Però se ne portassero di più, anche avvalendosi di quel diritto che dà quell'articolo del Regolamento, io sarei ben felice, se chiaramente ci fosse una urgenza che preveda il fatto di anticipare un punto rispetto ad un altro. Cioè per me è uguale che la presenti te, che la presentino loro o che la presenti la maggioranza o i colleghi alleati dei Comunisti Italiani e Rifondazione per me è indifferente. Io sto cercando di difendere un principio che è sancito da un articolo di un regolamento. Poi se non va bene cambiamolo. Però non mi posso sentire dire tutte le volte a tutte le conferenze dei capigruppo ma quello aspetta non va bene, quell'articolo non va bene, non bisogna abusarne, non...sono d'accordo anch'io che non bisogna abusarne, tant'è vero l'abuso, l'eventuale abuso dov'è che lo si misura? Lo si misura nel momento in cui si stabilisce se una cosa che viene

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chiesta di essere anticipata viene giudicata o meno prioritaria. Mi sembrava che quella mozione da parte un po' di tutti, tant'è vero c'è stata anche unanimità di voto, quindi mi sembrava che anche l'urgenza fosse..eh no scusami, scusami se ho sbagliato, di voto di chi ha votato. C'è stata...bravo, bravo Paolo.C'è stata una unanimità di voto.Quindi, mi sembrava...(BRUSIO IN SALA)..Presidente, vorrei..tu pigli la parola e tu mi rispondi dopo. Mi sembrava che da questo punto di vista ci fosse se non una unanimità almeno una maggioranza riguardo all'urgenza di quella mozione. Quindi, non riesco a non, cioè continuo a non comprendere la polemica. Ripeto da un certo punto di vista capisco quella dai gruppi di maggioranza, capisco nel merito quella dei gruppi di minoranza, ancora non capisco la tua. Quindi, chiuso questa parentesi..(VOCI FUORI MICROFONO)..Ti ripeto io credo di dargli lo stesso peso che tu gli dai, quanto meno lo stesso peso che tu gli dai te alle parole. Ribadisco che, e voglio che rimanga a verbale, che in quella Conferenza dei Capigruppo non c'era nessun accordo. Era solo un auspicio condiviso da tutti che non venisse fatto un abuso che io continuo a sostenere perché se ci fosse un abuso di quell'articolo vorrebbe dire che in sostanza tutte le richieste vengono in qualche modo definite urgenti e chiaramente quello sarebbe un abuso. Quindi su quello continuo ad essere d'accordo anch'io. Sei smentito dal fatto che su quella mozione c'era stata da parte di tutti era stata considerata urgente, tant'è vero che se è stata discussa nel giro di tre giorni in commissione, se n'è discusso stasera in Consiglio Comunale, è stata votata e a parte i Consiglieri che non hanno presenziato al voto ha avuto un voto unanime. Quindi, rispedisco l'accusa di non rispettare i patti al mittente perché ribadisco non c'era su quella cosa un accordo. C'era solo un auspicio condiviso da tutti. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie Consigliere. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 25? Bene.

VOTO OSSERVAZIONE N. 74 (NORMATIVA E CARTOGRAFICA)

Chi è favorevole? Prego Consiglieri. Ha alzato la mano? Allora mi scusi, prego. Scusate. Prego Consigliere. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Mah, insomma, non è che volessi parlare ma visto si entra nelle polemiche se è urgente o no, eh beh allora facciamola. Prima di tutto noi non ci s'era e non siamo d'accordo. E' già due volte che la Sinistra presenta degli ordini del giorno ecc per una storia o per un'altra per loro urgenti, condivisi per non dargli contro dalla maggioranza del PD che poteva stare alle regole e non approvarla. E' già due volte. Quindi, qui c'è proprio la volontà di dare un occhio di riguardo alle Sinistre o Sinistre estreme come volete, cioè questi gruppi qua sotto di me, io sono più alto quindi sono quelli sotto a me, cioè Comunisti Italiani..no, no con il legno lì, no senza il tacco. Con il tacco vo più in sù. Allora, dico, anche per me era urgente un ordine del giorno ecc perché su Viale Boccaccio in cui il sottoscritto si era anche

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fatto male. Quindi, voi avete preso la mia come una buffonata, le loro le cose serie. Io vorrei dire questo: stiamo a quelle che sono le regole, ma se per voi non è importante perché non fatto dalla Sinistra, se c'era cascato Gaccione o era cascato Petrillo e se avevano fatto loro un ordine del giorno veniva accettato allora posso dire. Così non va bene. Io mi sono fatto male, mi fa male ancora il ginocchio, però la mia proposta di dire abbiamo un occhio di riguardo perché è pericoloso Viale Boccaccio non è stata accettata. Quindi, stiamo alle regole perché ha ragione il Giacomelli e stiamo alle regole e facciamola finita di mettere quando succede qualcosa l'ordine del giorno. Allora perché non si mette un bell'ordine del giorno ora di coso, diciamo di fratellanza, di solidarietà e tutto quanto con Haiti. Perché non l'avete fatto questo qui? Questo non era importante tutti quei morti lì e facciamo che il Governo gli dia aiuti anche questo qui. Eh, allora e vu fate solo per le cose che pare a voi. No, non l'ha fatto per nulla. Non c'è stato nessun ordine del giorno. Va beh, io ho chiuso insomma. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie Consigliere. Ci sono altre dichiarazioni? Prego.>>

Parla il Consigliere Gaccione:<< No, la cosa assume i toni della, come dire non vorrei offendere nessuno, ma come dire sollecita un po' anche all'ilarità perchè...posso parlare? No, si fa una polemica sul fatto che si è interrotto l'esame delle osservazioni sul Regolamento Urbanistico, giusto? E poi si sta un'ora a parlare su quello che si è fatto e non avremmo dovuto fare. Lo so, voglio dire però detto questo io penso che questo Consiglio sulla tragedia di Haiti si sia espresso l'ultimo Consiglio scorso, tant'è che abbiamo anche devoluto il gettone, o sbaglio? Quindi, su questo no perché sai, Fruet, quando rimane agli atti un intervento di codesto io e un po' mi risento. Io un po' mi risento. Lo so, ma insomma, Dio santo. Voglio dire a parte che se si faceva un ordine del giorno su questo molto probabilmente non sareste stati molto contenti perché non avremmo potuto fare a meno di parlare di quelle dichiarazione del super extra strong super uomo eccezionale che è il Dottor Bertolaso, e se si parlava di quello molto probabilmente voi non eravate molto contenti. No, Dio santo, è diventato un eroe nazionale, poi è andato là e ha visto che molto probabilmente insomma c'è qualche problema. Oppure, va beh comunque oppure non so poi non si capisce mai quello che c'è dietro questi ragionamenti perché ci avete i vostri dirigenti nazionali, i vostri rappresentanti nazionali hanno una maniera piuttosto singolare di interpretare i fatti e di agire. Quindi, molte volte poi bisogna aspettare per vedere e per dare un senso a quello, alle dichiarazioni che si vede sulla stampa, non ultima quella del buon Brunetta che insomma, boh, non lo so se pensa di prendere più voti come Sindaco di Venezia con quelle uscite. Non lo so. Comunque, ma neanche ci interessa. Però, ecco voglio dire stiamo attenti. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Che ci dici della Gelmini? >>

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Parla il Consigliere Gaccione:<< Stiamo attenti a quello che si dice. La Gelmini l'ho detto dianzi ho fatto anche gli auguri perché si è sposata e per l'imminente parto. Quindi, voglio dire, poi si deve mettere d'accordo con i crocifissi nelle scuole, poi si starà a vedere una che insomma si sposa di già incinta, non si capisce bene che ci abbia a che vedere. Comunque non ci interessa sono cose personali. Però, voglio dire, venite a dare le lezioni poi e va a finire che ci scappa la battuta, no?Però questo io sono l'ultimo arrivato in questo Consiglio Comunale, va bene? E quindi non mi sento di dare lezioni a nessuno, però quando si parla delle prerogative dell'art. 70 è gioco forza, è ovvio che è sovrano il Consiglio ed il Consiglio si esprime a maggioranza. Io non voglio dire che la mia all'esame finestra, la mia mozione, il mio ordine del giorno è più bianco del tuo o è più giusto del tuo, però è il Consiglio che si esprime, è il Consiglio che si esprime.Quindi, detto questo, quando il Consiglio si è espresso liberamente è sovrano. E se si decide di affrontare un argomento si affronta, punto! Il resto è musica. E spero che questa polemica finisca qui perché io non mi sentirò mai, come dire, sminuito da questi interventi e tutte le volte che riterrò che una cosa sia urgente la porrò all'ordine del giorno del Consiglio con le prerogative che ci dà il regolamento. E da questo punto di vista io penso che l'articolo 70 sia legittimo e anche un eventuale cambiamento del Regolamento deve rimanere. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, ci sono altre dichiarazioni di voto? Barnini. >>

Parla il Consigliere Barnini:<< Sì, rilevo semplicemente il fatto che evidentemente si può utilizzare questo tempo della discussione per parlare di tante cose, forse sarebbe utile parlare di quelle che sono all'ordine del giorno. Ecco, ma lo dico in maniera molto amichevole perché poi si fa fatica anche a seguire. Però, nel merito della questione per chiuderla in una battuta soltanto non è che tutte le volte che si fa una discussione in Conferenza Capigruppo poi si può riportare qui dentro e ricominciando da capo. Perché credo che questa cosa non aiuti i lavori del Consiglio e non faccia fare un passo in avanti ai lavori della Conferenza dei Capigruppo. L'episodio, che poi ha citato anche Massimo e Sandro, cioè mi pare evidente che ci sia stata una incomprensione, la chiamo in questo modo, perché si era fatto un lungo dibattito da questo lungo dibattito ne è scaturito comportamenti variegati, diciamo così, e qualcuno è rimasto stupito perché si era capito un'altra cosa. Però mettiamo un punto sulla vicenda, ci siamo mi pare stasera, Sandro non c'era, ma magari verrà aggiornato da Gabriele, accordati su come portare avanti un percorso sul regolamento. Sarei anche per non evocarlo tutte le volte perché quello è e fino a che non si decide di darsene un altro è inutile rammentarlo. Stiamoci con il buon senso che se ben applicato credo che aiuti più dei regolamenti. Ringrazio anche il Sindaco per l'intervento perché credo che all'interno di questa nostra lunga discussione sulle osservazioni un intervento del Sindaco, nonché Assessore in questo caso all'urbanistica,

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sia utile a tutti per riportarci all'oggetto della discussione. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie. Altri? Dichiarazioni di voto? Bene, quanti sono i votanti? 24? 25.

VOTO OSSERVAZIONE N. 74 (NORMATIVA E CARTOGRAFICA)

Chi sono i favorevoli? Prego, Consiglieri alzare la mano. 20 favorevoli. Chi è contrario? 3 contrari (Gori, Borgherini e Fruet). Chi si astiene? 2 astenuti (Pelagotti e Giacomelli). >>

OSSERVAZIONE N. 75 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Allora, questa è una osservazione che è stata anche, come dire, di difficile interpretazione anche per noi nel senso che non chiede di modificare un articolo preciso, ma chiede di modificare il regime delle utilizzazioni in zona agricola insomma. Allora, in zona agricola chiaramente l'attività principale è l'agricoltura, ma la norma attuale già consente una attività diversa insomma dall'agricoltura che comunque sono compatibili con l'esigenza di tutela del territorio. E tra queste è prevista anche l'attività turistico-ricettiva insomma o agriturismo che è quella che interessa alla richiedente. Quindi per noi non si vede la necessità di modificare una norma che, a nostro avviso, è già molto estensiva e per quanto riguarda le destinazioni d'uso possibili in zone agricole. Quindi il parere è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono domande? Prego. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Ritorno su quella questione perché passare, brevissimamente ci ritorno perché passare da quello che non mantiene la parola data a me non, logicamente non mi sta bene. Intanto una cosa: io mi ricordo anche nella scorsa legislatura ci furono delle occasioni in cui il Regolamento fu in qualche modo, a seguito di un accordo in conferenza dei capigruppo fu in qualche modo stravolto, il famoso per chi c'era lodo Marconcini in cui in un determinato periodo di tempo si decise che in ogni Consiglio comunque ci dovesse essere la discussione di qualche mozione. Si dette anche un orizzonte temporale cioè per tre mesi si prova a fare così e si vede quanto si riesce a smaltire i lavori. Chiaramente era un accordo che in qualche modo stravolgeva quello che dice al riguardo l'articolo del Regolamento. Ed in quel caso lì il Presidente, l'allora Presidente del Consiglio forse una delle cose, una delle poche cose giuste che ha fatto durante il suo mandato, alla prima seduta utile si alzò in piedi e disse: da oggi in poi questo articolo di regolamento non sarà più come è scritto, ma viene interpretato in questo modo si adotterà per determinato tempo questa modifica e poi si valuterà

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se è il caso di continuare o meno. Non mi sembra che in questo caso ci sia stata nessuna, giustamente, nessun annuncio chiamiamolo così da parte del Presidente riguardo al cambiamento di interpretazione di un articolo del Regolamento perché io riterrei strano cioè cambiare l'interpretazione di un articolo di un regolamento e poi non mettere nemmeno ufficialmente al corrente i Consiglieri Comunali che quell'interpretazione è cambiata. E poi il fatto sulla segretezza delle conferenze dei capigruppo, cioè mi sembra non credo che la Conferenza dei capigruppo pur non essendo una assemblea pubblica, però insomma se ci si dice in un dibattito alcune cose che emergono lì dentro, io non credo che sia...lo so, però non credo ci sia mal di nulla insomma. Tra l'altro ci sono dei verbali, quindi cioè non è che rimane tutto segreto e nelle segrete stanze dove la conferenza dei capigruppo si riunisce. Quindi, su questo ci tengo perché qui si tenta di farci passare come quelli che non mantengono la parola data. Noi non avevamo dato nessuna parola. Avevamo confermato, ripeto, l'auspicio che non ci fosse un uso improprio di quell'articolo, abbiamo ritenuto che su questo specifico caso non fosse un uso improprio ed abbiamo appoggiato questa richiesta. Punto.Chiuso l'argomento.Riguardo all'intervento che ha fatto il Sindaco. Non rientro sulla polemica dei lavori della commissione perché già l'abbiamo detto, secondo noi, è stato un lavoro insoddisfacente, tra l'altro tesi avvalorata anche da altri Consiglieri che non siano Consiglieri dei nostri gruppi, mi riferisco a quelli del Centro Destra. Chiaramente i Consiglieri di maggioranza si sono ritenuti più che soddisfatti dai lavori, i Consiglieri di opposizione si sono ritenuti totalmente insoddisfatti su come ha operato quella commissione riguardo soprattutto alla tempistica, ma non ci rientro sulla polemica perché sennò si rischia di andare continuamente fuori tema. Quando ho chiesto che ci fosse ogni tanto sulle questioni più specifiche un intervento della Giunta, non era perché lo voglio sentire io l'intervento della Giunta, mi fa piacere anche a me sentire quello che dice il Sindaco in questo caso nelle vesti di Assessore all'Urbanistica. Però non era riferito a quello che voglio sentire io, è riferito al fatto che se un cittadino fa una osservazione, a parte il parere ufficiale da parte dell'Ufficio Tecnico quale altro mezzo ha per vedere che dibattito c'è stato sulla sua osservazione, se non quella di vedere un verbale del Consiglio Comunale? Perché i verbali delle commissioni noi si poteva venire anche in commissione a fare tutte le domande del mondo, ma il cittadino che ha presentato quella osservazione il verbale della commissione e non lo può leggere e non lo trova da punte parti. Quindi, ecco perché io ho chiesto ed auspicato non su tutte perché alcune fra quelle non pertinenti, fra quelle che hanno un valore diciamo hanno meno importanza non c'è bisogno che su tutti ci sia un intervento della Giunta, però io mi ricordo quando si è affrontato l'argomento quando è partito l'iter quindi nella scorsa legislatura l'Assessore Matteoli ogni tanto, non spessissimo, ma l'Assessore Matteoli un intervento politico lo faceva. E credo sia questa la motivazione perché un cittadino, un gruppo di cittadini che fa una osservazione l'unico modo per vedere come è stata discussa quella osservazione è quella di leggere i verbali del Consiglio Comunale. Ma se tutti i cittadini, che hanno presentato le osservazioni, vengono a vedere i verbali della discussione di queste osservazioni trovano il vuoto totale

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riguardo a quello che pensa la Giunta su quelle questioni. Ecco perché ho chiesto un intervento da parte del Sindaco in questo caso nelle vesti di assessore all'urbanistica, non tanto per me e non tanto per noi, ma soprattutto per rispetto di quello che chiedono i cittadini. Poi se la richiesta è stata accolta o meno quello è un altro discorso, però le motivazioni se una cosa è stata ritenuta importante, che peso gli è stato dato. Quindi questo chiedevo io. E quindi rispondendo al Sindaco ribadisco che la commissione, per queste finalità di chiarezza nei confronti di chi ha fatto l'osservazione, è insufficiente perché ripeto il cittadino non ha modo di accedere ai verbali di quello che viene discusso in commissione. Allora, o si dà la possibilità per esempio sul sito Internet si trova i verbali, tutti i verbali dei Consigli Comunali, ma non si trova quelli delle commissioni, delle riunioni delle commissioni. Quindi, o si dà la possibilità ai cittadini di vedere i verbali delle riunioni della commissione, allora posso essere d'accordo con il Sindaco. Il cittadino presenta una osservazione, sa che in commissione è stata discussa, si va a rileggere il verbale e va a vedere che ne pensa la Giunta. Però, siccome non è così, quanto meno in Consiglio Comunale qualche risposta dal punto di vista soprattutto politico più che tecnico io credo che soprattutto a quelle più importanti gli andrebbe data. >>

Parla il Sindaco:<< (VOCE FUORI MICROFONO)..Il Consigliere Petrillo. Queste osservazioni sono tante e terranno e hanno tenuto impegnato il Consiglio Comunale in una discussione molto lunga e in qualche occasione anche abbastanza interessante. Il nostro principio è quello di informare il più possibile la nostra città, i nostri cittadini sull'attività del Consiglio anche perché la presenza fisica dei cittadini non è tra le più evidenti. Allora, queste osservazioni saranno, il testo attuale delle osservazioni sono già sul sito del Comune e progressivamente inseriremo la discussione, la proposta dell'Ufficio e quindi diciamo così il risultato della discussione del Consiglio Comunale con la valutazione e con la votazione, in modo che ogni cittadino possa verificare attraverso il sito del Comune il percorso dell'osservazione, che ha presentato, le osservazioni, la valutazione dell'ufficio ed il risultato della discussione del Consiglio Comunale. Poi, ovviamente, è probabile che ognuno vada a vedere solo quelle che ha fatto, oppure quelle del vicino, oppure quello che lui ha valutato simile alle sue. Ma insomma poi il percorso è un percorso che ognuno segue con i propri criteri.Ritengo importante che questo utilizzo del sistema del sito del Comune sia sempre più frequente, perché credo che sia oramai uno di quegli strumenti familiari, agili ed importanti per conoscere anche le attività del proprio Comune, anche se queste sono tra forse le meno, che danno meno appeal diciamo. Comunque, ecco, sarà tutto sul sito del Comune e questo è quanto. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie Sindaco. Ci sono altri interventi? Prego, Consiglieri. Dichiarazioni di voto? Petrillo. >>

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Parla il Consigliere Petrillo:<< Sì, forse, boh non lo so o non..io prendo atto di quello che diceva il Sindaco cioè è vero i testi delle osservazioni sono già presenti sul sito, verranno implementate con la risposta tecnica da parte dell'ufficio. Poi però quando il Sindaco ci dice che verranno messi anche sul sito, sempre sullo stesso sito i risultati della discussione in Consiglio Comunale, io credo che sul 90% delle osservazioni ci sarà la pagina bianca. E' per questo che chiedevo io un minimo di dibattito in Consiglio Comunale perché, a parte la risposta tecnica, dal punto di vista politica su forse un 10% delle osservazioni c'è stato un minimo dibattito, ed ecco perché chiedevo un intervento un pochino più frequente da parte della Giunta. Ora, il fatto che il Sindaco ci dica verrà messo anche l'esito della discussione in Consiglio Comunale ci sarà tutta una serie di, credo, almeno un centinaio di pagine bianche perché discussione in Consiglio Comunale ce n'è stata, almeno per ora, ben poca. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 24 o 23? 23 bene.

VOTO OSSERVAZIONE N. 75 (NORMATIVA)

Chi è favorevole? Prego alzare la mano. 20 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 3 astenuti (Fruet, Pelagotti e Gracci). >>

OSSERVAZIONE N. 76 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione 76 chiede che siano consentiti i cambi di destinazione oltre a quelli attualmente già previsti, quindi commercio e residenza, anche qualora non ci siano parcheggi di pertinenza o in subordine che sia consentita la possibilità di monetizzare il parcheggio di pertinenza.Allora, brevemente, attualmente per quanto riguarda i cambi di destinazione se non c'è incremento del numero delle unità immobiliari, la destinazione finale residenziale è consentita non viene richiesto il parcheggio. Nel caso del commercio e dell'artigianato di servizi è consentita la possibilità di monetizzare il parcheggio di pertinenza, quindi diciamo c'è una sorta di bonus per le attività residenziali o comunque legate alla residenza, quindi in questo senso sia il commercio di vicinato che l'artigianato di servizio. L'osservazione è chiedere di estendere queste maglie. Cioè noi riteniamo che il parcheggio sia una criticità e quindi rivedere la questione parcheggio non è, almeno quanto meno nei termini in cui è richiesto, non è pertinente l'ambito di questa variante insomma, anche se riconosciamo tutta la criticità del caso. E quindi eventualmente questo dovrebbe essere oggetto di valutazioni specifiche appropriate insomma. Quindi, il parere è un parere non favorevole.>>

Parla il Presidente Piccini:

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<< Prego Fruet. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Ma che zona è qui non è chiaro? Dove si troverebbe questa? Questa è generico? >>

Parla l'Architetto:<< E' in generale sì. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Beh, che sarà in centro più o meno? >>

Parla l'Architetto:<< E' generale. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< E' in generale. Eh? Sì, ma dico prima di tenere tutti questi fondi messi a quanto pare qui descrivono che sono ormai lasciati in disuso, degrado, non è il caso di recuperarli? >>

Parla l'Architetto:<< Ecco, aggiungo un'altra cosa: con la variante noi consentiamo ora di trovare i parcheggi di appartenenza anche in un raggio funzionale insomma. Quindi, non deve essere necessariamente lì ma può essere anche, se non ricordo male, 200 metri boh. Quindi, la questione è stata già affrontata in questi termini. >>

Parla il Consigliere Gaccione:<< Una domanda. Quindi, la questione è come dire il problema del parcheggio, punto. Poi, sennò, uno il cambio di destinazione d'uso in questi...>>.

Parla l'Architetto:<< Allora, l'esigenza del parcheggio di pertinenza per noi è condizione di fattibilità del cambio di destinazione. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 22?

VOTO OSSERVAZIONE N. 76 (NORMATIVA)

Quanti sono i favorevoli? Prego alzare la mano. 21 favorevoli. Chi è contrario? 1 contrario (Fruet). Chi si astiene? Nessuno. Bene, 1 contrario. >>

OSSERVAZIONE N. 77 (NORMATIVA)

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Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione chiede uno di recepire il decreto legislativo n. 115/2008 relativo all'efficienza energetica degli edifici ed inoltre di consentire gli interventi che questo decreto permette in deroga anche sugli edifici tutelati. Allora, il parere è un parere vi dico subito è un parere non favorevole. Allora, intanto ribadisco il criterio generale insomma di scrittura delle norme del Regolamento Urbanistico...>>.

FINE LATO A SECONDA CASSETTA

INIZIO LATO B SECONDA CASSETTA

Parla l'Architetto:<<...di interventi sugli edifici tutelati. Questi sono finalizzati all'efficienza energetica dell'edificio, questi sono possibili a condizione che salvaguardino le stesse esigenze di tutela. Quindi, il parere è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? Quanti? 25.

VOTO OSSERVAZIONE N. 77 (NORMATIVA)

Chi è favorevole? Prego alzare la mano. 20 favorevoli giusto? 20. Chi è contrario? 3 contrari (Fruet, Gori, Borgherini). Chi si astiene? 2 astenuti (Pelagotti e Gracci). >>

OSSERVAZIONE N. 78 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Allora, l'osservazione è relativa all'articolo 18 punto 5, quindi è sostituzione edilizia. Ripropone argomentazioni che sono già state discusse in precedenza, insomma cioè quello che è l'intervento di estendere le possibilità di sostituzione edilizia sia su più edifici che in ambiti sottoposti a tutela. Quindi, per le motivazioni insomma espresse già per altre osservazioni, insomma il parere dell'ufficio è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? Siamo alla 78. Quanti sono i votanti? 25.

VOTO OSSERVAZIONE N. 78 (NORMATIVA)

Chi è favorevole? Prego Consiglieri. 20 favorevoli. Chi è contrario? 3 contrari (Fruet, Gori, Borgherini). Chi si astiene? 2 astenuti (Pelagotti, Gracci). >>

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OSSERVAZIONE N. 79 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Allora, è una osservazione riferita all'articolo 99 geotipo di anno vecchio che è uno dei nostri ambiti sottoposti a tutela e l'osservazione chiede di consentire la sostituzione edilizia anche in questo ambito. Anche qui ripeto le motivazioni già dette insomma, che con la sostituzione noi arriviamo ad un nuovo edificio ed in questi ambiti non è consentita la non edificazione, quindi il parere è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Domande? Interventi? Prego Fruet. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Anche in questo caso non ho capito se viene bocciata perché domanda non pertinente, osservazione non pertinente oppure perché si usa dare la risposta no perché questo l'aveva già fatta anche, si vede, cinque o sei anni fa ecc. Che i non, intervento di demolizione o di ricostruzione chiede una leggera articolazione della sagoma geometrica e con riorganizzazione. Insomma, leggera, che si sa che farà ecc da non poter essere in questo caso accontentato per avere una norma e quindi una possibilità più abitativa di questo che si trascina anche questo da anni. Non so, ecco rispondere anche questo qui non competente non capisco. Le domande vengono fatte, però oggi siamo qui a discutere poi di una cosa che domani dovrebbe decadere questo Piano Regolatore, almeno in parte, domani il 26. Avete sempre il 26 si ricomincia da capo con le osservazioni ecc, allora che scade il 26? O non ci s'è capito nulla noi, io almeno, o qui dovete dire cos'è che esattamente, cos'è che il 26 la gente può fare. Dal giorno 26 si può fare varianti al che? Al Piano Urbanistico? Si può portare delle, può essere fatto dei nuovi piani, il Consiglio Comunale e quindi la Giunta, ed il Sindaco possono fare delle consistenti variazioni come usa sempre fare ogni cinque anni quando viene la nuova legislatura, o qui si va avanti ancora massacrando la gente con queste piccole variazioni che non è permesso fare nulla sennò chissà il che. Non c'è più terreno, non c'è più nulla, dove si va a camminare? Cosa scade il 26? Se me lo dite questo, almeno proseguo dopo se ho da dire proseguo dopo la discussione. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Aspettavo una risposta. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Ma era una domanda? Era una domanda? Quindi è una domanda? Domanda, bene. Sì, vogliamo rispondere? Rispondiamo. Prego. >>

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Parla il Sindaco:<< Il 26 di gennaio scade il, si dice scade il Piano Regolatore, ma scadono la possibilità di fare gli espropri ed i piani attuativi in corso. Questo non significa che l'urbanistica poi in città viene bloccata perché stiamo lavorando in accordo con la Regione Toscana ad una norma che viene definita ponte che accompagna nel percorso della riorganizzazione e della revisione del Piano Regolatore le capacità edificatorie della nostra città.La variante ponte, come viene definita, quindi partirà nella considerazione delle fasi attuative delle varie lottizzazioni molto vicine ad essere pronte per poi continuare poi con la revisione vera e propria del piano e quindi la rivalutazione complessiva del piano, sia della parte espropriativa che quelle delle destinazioni urbanistiche. Ma questa è una discussione che il Consiglio Comunale farà strada facendo a mano a mano che andremo avanti. Quindi il 26 di gennaio scadono le previsioni espropriative e le previsioni urbanistiche del Piano attuale e contemporaneamente stiamo lavorando affinché le parti più da aggredire prima di altre le metteremo appunto in questo strumento che sarà una variante transitoria fino alla realizzazione del nuovo piano. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Ci sono altri interventi? >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Volevo concludere. Posso concludere? >>

Parla il Presidente Piccini:<< No. L'intervento è fatto, ora eventualmente in dichiarazione di voto è possibile. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Ho fatto una domanda. E la fo dopo. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Sennò davvero. Ci sono altri interventi? Bene, dichiarazioni di voto? Prego. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< Eh. Mi pare che una risposta del genere, ora che mi ricordo, mi era già stata data, ma questa...Sì, ma era, però viene ancora, è meglio ripeterle due volte. Sì, sì o Juve o no o Torino. Sì, appunto dico. L'essenziale è che veramente, come altre volte in queste discussioni di queste osservazioni è stato detto, si tenga conto che in queste osservazioni c'erano richieste, c'erano richieste consistenti, richieste che a quanto viene presentato ed a occhio di chi le ha presentate ed anche a nostro, almeno mio, sono ingiuste e che debbono essere quindi

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completate sia i piani di espansione, ma più che espansione saturazione di quelle zone già in mezzo ai piani saturati. Quindi, si tenga conto di chi si è, delle domande che ce ne sarà probabilmente in corso e di quelle che hanno fatto qui che questa gente sarà riinvitata a ripresentare una variante vera e propria. Insomma una variante, una variante del terreno che sia data come destinazione. Insomma, tendere che sia più coeso il piano regolatore del nostro territorio. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 28. 28? Bene.

VOTO OSSERVAZIONE N. 79 (NORMATIVA)

Quanti sono i favorevoli? Prego Consiglieri. Quindi 28. Chi è contrario? 4 contrari (Fruet, Gori, Borgherini e Baroncelli). Chi si astiene? 4 astenuti (Pelagotti, Gracci, Bianchi e Giacomelli). Quattro con chi? Con il Giacomelli. Allora cinque. Tre, quattro e uno cinque il Bianchi. Il Bianchi si è astenuto. >>

OSSERVAZIONE N. 80 (NORMATIVA)

Parla l'Architetto:<< Questa osservazione è riferita all'art. 79 aree agricole periurbane e chiede che siano consentite recinzioni anche con muretto, con porzioni in muratura. Primo punto. Secondo punto che sia possibile la realizzazione di strutture da destinare a posti auto. Ora, le zone agricole noi abbiamo aggiunto l'aggettivo periurbane, insomma che quindi sono diciamo situazioni di transizione tra le aree urbane e le aree agricole, però da un punto di vista giuridico, questo è fondamentale, sono zone agricole. Quindi, il nostro parere è un parere contrario perché l'osservazione chiaramente fa richiesta di introduzione di elementi, quindi insomma sia la recinzione con il muretto, oppure la struttura da destinare a posti auto che sono tipiche delle zone urbane, insomma. Inoltre, queste strutture vanno ad incrementare la superficie coperta che in zona agricola non è possibile. Tra l'altro in una realtà come quella empolese dove insomma l'attenzione al mantenere le aree libere e la permeabilità dei suoli per noi è un elemento fondamentale per tutte le questioni legate alla sicurezza idraulica. Quindi, il parere è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 28. Sì, 27 allora. Senza il Sindaco 27, torna? 27.

VOTO OSSERVAZIONE N. 80 (NORMATIVA)

Favorevoli, prego Consiglieri. 19 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 8 astenuti (Bianchi, Baroncelli, Gori, Borgherini, Fruet, Pelagotti, Gracci, Giacomelli).

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OSSERVAZIONE N. 81 (CARTOGRAFICA)

Prego. >>

Parla l'Architetto:<< Allora, la 81 chiede di eliminare il grado di tutela 3 e in sub ordine di eliminare la tutela sull'area circostante l'edificio. Consentitemi di non ripetere le motivazioni perché sono sempre le solite insomma. Questa è la variante cartografica, insomma l'osservazione non è pertinente. Quindi, il parere è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< 81! 81! L'80 è votata. Ci sono domande, Consiglieri? Con domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 30. Chiedevo conferma.

VOTO OSSERVAZIONE N. 81 (CARTOGRAFICA)

Bene, quanti sono i favorevoli? Prego Consiglieri. 23 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 7 astenuti (Bianchi, Baroncelli, Gori, Borgherini, Fruet, Pelagotti e Gracci). >>

OSSERVAZIONE N. 82 (CARTOGRAFICA)

Parla l'Architetto:<< Allora, anche questa è analoga alla precedente. Insomma è riferita un edificio, un grado di tutela tre anche se qui siamo in ambito urbano e non in zona agricola e chiede le limitazioni del grado di tutela. Allora, chiaramente senza entrare nel merito delle motivazioni, che sono anche in caso di questa osservazione c'è una ricca documentazione insomma a supporto della richiesta, però in questa sede il parere ritenendo l'osservazione non pertinente non può che essere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, domande? Interventi? Dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 30? 28.

VOTO OSSERVAZIONE N. 82 (CARTOGRAFICA)

Quanti sono i favorevoli? Prego Consiglieri alzare la mano. 21 favorevoli. Chi è contrario? Chi si astiene? 7 astenuti (Bianchi, Baroncelli, Gori, Borgherini, Fruet, Pelagotti e Gracci).

OSSERVAZIONE N. 83 (NORMATIVA)

Prego. >>

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Parla l'Ingegnere Santoni:<< All'Architetto Lopomo. Allora, la osservazione n. 83 propone che all'interno dei piani urbanistici attuativi la modifica dell'art. 20 portando la quota di edilizia sociale dal 10% al 30%. La scelta della quota del 30% è una scelta di opportunità nel tentativo di conciliare finalità sociale con fattibilità economica e finanziaria dell'intervento. Questo in attesa di rendere la norma coercitiva, quindi obbligatoria e non facoltativa, ma all'interno di una procedura diversa che è la previsione di una quota di edilizia sociale sia con come condizione di piano strutturale, che come condizione di regolamento urbanistico. Perché solo se contenuta nello strumento superiore, di ordine superiore, ovvero nel Piano Strutturale potrà essere resa obbligatoria all'interno del Regolamento Urbanistico. In caso contrario la norma ha dei presupposti di impugnabilità. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Domande? Interventi? Prego. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Allora, questa osservazione rientra fra quelle che su un aspetto che già abbiamo affrontato anche in precedenza, cioè riguardo alle quote da destinare a forme di edilizia convenzionata, che noi riteniamo che una quota del 10% sia sostanzialmente insignificante perché voi prendete ad esempio un intervento in cui si va a costruire tre appartamenti, spiegatemi voi il 10% che viene fuori al livello di quote da destinare ad edilizia residenziale pubblica. Niente perché non credo ci sia la possibilità di in qualche modo di sezionare quello che viene fuori. Quindi ci sembrava che una quota del 30%, per esempio, in un intervento in cui si va a ricavare tre appartamenti, il 30% forse un appartamento ci viene fuori, chiaramente aumentando la quota, aumentando il numero di abitazioni che si vanno a fare con una quota più alta aumenta anche appartamenti da destinare a queste finalità. Anche perché, l'abbiamo già detto precedentemente anche nella scorsa seduta, credo che questa sia la quota, una delle quote più basse fra tutti i Comuni d'Italia perché facemmo l'esempio dei Comuni a noi limitrofi che hanno una percentuale ben più alta di questa, 20, 30. Facemmo un esempio di un Comune che riportammo anche nella discussione nella passata legislatura, il Comune di Cusano Milanino amministrato dal Centro Destra ha una quota riguardo a questo che è del 40%. Quindi, noi crediamo che da questo punto di vista si possa e si debba fare meglio. Chiaramente capisco la risposta da parte dell'Ufficio Tecnico che è abbastanza comprensibile se si vuole, proprio perché è una risposta tecnica.Questa però è una di quelle osservazioni dove sarebbe interessante capire l'orientamento della Giunta. Capire se in futuro quando poi andremo ad adottare tutto ciò che ci sarà da adottare in futuro l'amministrazione dal punto di vista politico ha intenzione di incrementare questa quota e quindi di dedicare una attenzione maggiore a questo particolare e delicato aspetto com'è quello dell'edilizia residenziale pubblica. Quindi, su questo io auspico un intervento, come precedentemente ha fatto il Sindaco, che ci sia un orientamento o comunque un intervento da parte della Giunta perché, ripeto, la risposta tecnica è

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comprensibile e la capisco, mi manca la risposta politica da parte della Giunta. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Ci sono altri interventi? >>

Parla il Consigliere Baroncelli:<< Premetto che noi ci asterremo sulla richiesta, che è stata presentata, però ci tengo a ribadire che ritengo che in un Comune dove c'è problemi sulla locazione, come è stato definito il nostro Comune nel territorio, pensare ad una politica diversa sulle abitazioni, in modo di andare a diminuire la tensione sociale da questo punto di vista, credo che sia una cosa che questo Comune, come anche altri Comuni, se lo debbano porre e forse, come ho sentito dire anche ora dal collega, che mi ha preceduto, la valutazione più che tecnica a questo punto dovrebbe essere una valutazione politica ed invito la Giunta e la maggioranza tutta a rivedere un pochino l'impostazione del castello di queste cose per arrivare ad avere una maggiore percentuale rivolta verso l'edilizia popolare. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Ci sono altri interventi? Bini, prego. >>

Parla il Consigliere Bini:<< Sì, grazie Presidente. Questo è un tema che già abbiamo toccato in una precedente osservazione e che ricorre nuovamente nell'osservazione che appunto stiamo discutendo. E' il tema appunto dell'edilizia sociale e convenzionata. Allora, giustamente, diceva Baroncelli il nostro è un territorio ad alta, con un'altra problematicità sempre crescente, almeno questo ci dicono i dati per quanto riguarda appunto le morosità, le difficoltà a pagare l'affitto e quindi anche la richiesta immagino, poi magari l'Assessore ci può smentire, ma credo ahimè di no che anche le richieste per gli alloggi popolari siano, credo, purtroppo in crescita. Segno della crisi e segno appunto della tensione abitativa del territorio. Io credo che questo punto, come dire, sicuramente non è risolutivo perché già facevamo una discussione sul fatto che finché non c'è l'obbligo e su questo concordo con l'ufficio difficilmente si possa risolvere il problema, però senz'altro come dire io credo che il 10% sia un elemento quantitativamente irrilevante rispetto a quello che può essere il bisogno, la necessità del territorio di fare edilizia convenzionata o sociale. Quindi, c'è un problema di quanto e c'è un problema anche di come.Quindi, per quanto riguarda il quanto ha già detto bene Sandro, spiegava lui giustamente perché il 30% e su questo, come dire, concordo con lui e non mi addentro ulteriormente nella questione. Vorrei però riproporre la questione anche dell'obbligo perché giustamente l'ufficio poneva l'accento sul fatto della in qualche modo coercitività dell'obbligo nei confronti del privato che fa l'intervento di imporgli la necessità di avere edilizia sociale o edilizia convenzionata. Questa io credo sia l'unica strada per poter arrivare...(BRUSIO

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IN SALA)..Presidente io, cioè parlo lo stesso non ho problemi, però. Dicevo credo anch'io che questa sia l'unica via cioè quella dell'essere coercitivi e concordo con l'ufficio per il fatto che, almeno questo è il parere tecnico dell'ufficio, nel senso concordo nel senso che ne prendo atto, che probabilmente è necessaria una modifica allo strumento strutturale del nostro ente per arrivare a, come dire, imporre a chi costruisce sul territorio un vincolo a, cioè diciamo una sorta di onere aggiuntivo rispetto a quelli che già i privati hanno così come appunto contribuiscono al verde pubblico ed ai parcheggi, un onere aggiuntivo in termini di edilizia sociale. Io credo che questo sia l'obiettivo che ci dobbiamo porre e credo che questo sarebbe, come dire, una discussione su cui mi dispiace anche a me come Sandro che la Giunta non intervenga perché credo che questo sia un punto su cui probabilmente già discutendo di questa variante, anche se non è oggetto stringente della variante, probabilmente come dire si dovrà discutere in modo pregnante di questo argomento in prospettiva della revisione del Regolamento Urbanistico. Dico questo perché probabilmente, anzi pochi conoscono quella che è stata anche lo sviluppo della trattativa programmatica prima dell'arrivo alle ultime elezioni amministrative, ed io mi ricordo una lunga trattativa, anche sulle questioni dell'urbanistica dove accanto alla questione del regolamento urbanistico, su cui noi avevamo delle perplessità che si palesarono, noi dico Rifondazione quando eravamo ancora in maggioranza, con una astensione e che si paleseranno, visto appunto che non è stata modificata la variante con un voto negativo alla adozione definitiva dello strumento della variante. Si appunto proponeva che parallelamente alla variante ci fossero anche, come dire, un risvolto sociale dell'intervento sui nostri strumenti di pianificazione del territorio, ed in particolar modo andasse di pari passo una modifica, una variante al Regolamento, al Piano Strutturale che rispondesse a quei bisogni sociali del territorio. Noi prendiamo atto politicamente stasera che siamo a discutere nuovamente della variante perché questo è l'iter che come dire alla legge gli riserva. Io di questa variante strutturale, al piano strutturale invece che dovrebbe garantire in termini sociali il nostro territorio e senza la quale è inutile anche questa discussione in prospettiva della modifica al Regolamento, del nuovo Regolamento Urbanistico che andremo a discutere questa variante non c'è. E quindi da un lato si introduce, con quello che ne comporta la sostituzione edilizia, e non ci ritorno sopra, chiaramente valorizzando anche degli immobili sul terreno, sul territorio scusatemi, che voglio dire è pienamente legittimo ma fa gli interessi di una parte della nostra società. Dall'altro non si risponde al bisogno dell'edilizia sociale. Io su questo trovo curioso che la Giunta sia silente, cioè che come dire si discute di un punto come questo ed il Consiglio Comunale lo fa presente alla Giunta, la Giunta come dire glissa su questo. Secondo me è grave. E' grave perché se noi non si rimuove questo vincolo la discussione, rischia di rimanere sterile anche la discussione sul nuovo Regolamento perché ci si sentirà dire: ma se non si modifica il Piano Strutturale. Sì, ma noi, io lo dico almeno da Consigliere anche della passata legislatura, è almeno due anni che si dice facciamo questa modifica al Piano Strutturale. Ora, dopo due anni se la modifica non si fa mi viene il dubbio che sì è un problema di lentezza burocratica, ma mi viene il dubbio che non ci sia la volontà politica di farlo. Solo il dubbio. >>

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Parla il Presidente Piccini:<< Grazie Consigliere. Bartalucci. >>

Parla il Consigliere Bartalucci:<< Sì, semplicemente per diciamo riportare quello che è stato il dibattito i commissione su questo punto. Su questo punto l'ufficio ci ha spiegato in commissione, come del resto ha fatto anche stasera, che la scelta del 10% deriva da una valutazione di opportunità. Di opportunità tentando di conciliare la finalità sociale con la fattibilità tecnico-finanziaria dell'intervento. Noi si può mettere anche il 20%, anche il 30% se poi in una realtà fattivamente, concretamente non si riesce come dire a suscitare questo strumento, a realizzare, a stimolare come dire proposte da questo punto di vista noi si è fatto una operazione semplicemente di perfezionismo da un punto di vista politico che torna, però è astratta in senso lato. Io credo, così ma molto fermamente, che questo probabilmente non è lo strumento idoneo. Io credo che la misura del 10% sia una misura opportuna che contempera, per quanto riuscirà a suscitare diciamo nel mercato. Credo che gli strumenti per andare nella direzione di sviluppare questo tipo di edilizia diciamo cogliendo esigenze concrete che ci sono diciamo nella popolazione soprattutto giovani, immigrati, non possa prescindere da interventi più strutturali come mi pareva anche Gabriele Bini facesse riferimento. Io credo che ci vorranno interventi a carico anche della fiscalità generale. L'edilizia residenziale pubblica in questo paese bisogna che trovi ad un certo momento, come dire, dei canali di discussione per approvare concretamente. E' chiaro che noi questo dibattito sicuramente lo collocheremo in un ambito più generale e più ampio e più fattivo in modo concreto all'interno della discussione più generale che, come diceva il Sindaco, ci apprestiamo a fare nei prossimi mesi. Però credo che la proposta del 10% rappresenti il contemperare un giusto equilibrio, un giusto equilibrio poi poco importa se c'è un comune, anche il Comune a maggioranza del Centro Destra che ha il 40%, il livello è il contesto sociale in cui si opera. E' chiaro probabilmente indipendentemente da chi governa se ci sono situazioni sociali, una domanda che va in questa direzione per cui anche chi interviene, anche l'operatore privato, l'impresa ha interesse a fare questo tipo di interventi, allora va bene anche il 30, il 40 o forse anche di più. Credo che per la tipologia empolese il 10% sempre probabilmente c'è bisogno di più, però qui si deve parlare in termini di contemperare l'esigenza perché non si sta parlando di edilizia residenziale pubblica, si sta parlando di un intervento di edilizia privata che deve, come dire, tendere dal nostro punto di vista a suscitare l'accoglimento di una domanda. Quindi o poco o tanto, sarà poco sarà tanto, noi pensiamo che il 10% sia la giusta misura. E quindi da questo punto di vista daremo il nostro voto favorevole. Grazie. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Ci sono altri? Dimoulas. >>

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Parla il Consigliere Dimoulas:<< In merito a questa osservazione io mi asterrò perché premesso che su questo argomento sto cercando di informarmi non è che sia molto semplice riuscire a comprendere tutti gli aspetti, ed ancora faccio molta difficoltà devo ammetterlo, però penso di aver capito che questo non sia lo strumento adatto per fare questo tipo di modifiche che serva un piano strutturale a quello che ho capito io. Così, ho detto bene? Però nel merito sono d'accordo con l'aumentare lo spazio destinato a residenze pubbliche, all'edilizia residenziale pubblica in quanto credo ce ne sia grossa necessità nel nostro Circondario, soprattutto anche nel Comune di Empoli e credo che una simile iniziativa vada proprio a beneficio di queste popolazioni, di queste persone che fanno parte delle fasce più deboli della nostra società ed hanno anche un effetto calmierante nei prezzi soprattutto degli affitti, in quanto immettendo sul mercato più appartamenti a canone basso, si ha un effetto sul mercato di abbassare anche i prezzi degli altri affitti dando un beneficio alla collettività. Quindi, credo che anche in altri Comuni è previsto il 30%, possiamo arrivarci anche noi magari gradualmente, ma diamo inizio a questa procedura. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Ci sono altri? Giacomelli. >>

Parla il Consigliere Giacomelli:<< Tenterò di essere breve. Sono d'accordo con Dimoulas solo per il fatto che non mi astengo proprio per questo motivo. In qualche modo reputo opportuno in questa percentuale vada alzata e penso anche Dimoulas sia concorde voterò contrario, se non ho capito male, a quello che è il parere comunque dell'Ufficio Tecnico e quindi a favore della valutazione che era stata fatta appunto dal gruppo di Morini e Petrillo e Cittadini per Massimo Marconcini. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie. Ci sono altri? Gracci. >>

Parla il Consigliere Gracci:<< Sì, non è questa la sede adatta per parlare come dicevano i colleghi di queste cose, però visto che tutti sono intervenuti, anche noi come gruppo sosteniamo che l'edilizia popolare vada incentivata nella nostra città perché le esigenze sono molte e per cui anche noi voteremo contrari al parere dell'Ufficio. Grazie. >>

Parla il Consigliere Gaccione:<< Sì, io esco un attimo dal coro su un aspetto...>>.

Parla il Consigliere Giacomelli:<< Te voti favorevole. >>

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Parla il Consigliere Gaccione:<< No, no. Perché io spero, non voglio certamente lungi da me offendere oppure come dire mettere in dubbio il lavoro dell'ufficio, però quando sento, quando si legge questa è una mia opinione naturalmente nelle controdeduzioni l'innalzamento di tale quota, per lo meno nella fase di prima applicazione, non appare opportuna anche perché escluderebbe dall'incentivo una fascia di operatori privati. Questo io lo ritengo diciamo un qualcosa che va oltre il parere tecnico. E questo quindi ci legittima anche a delle osservazioni più politiche. Poi, va bene, si è visto che questo Consiglio si è preso occasione di qualsiasi cosa per parlare di altro, quindi non ci sarebbe neanche niente di strano, però su un argomento come questo, su una osservazione come questa tra l'altro che io non ho neanche contribuito ad estendere, non c'ero quando è stata presentata, ma che condivido, io penso che ci debba essere una riflessione e magari anche, come dire, un impegno da parte di questo Consiglio, indipendentemente da quello che sono diciamo i recinti nei quali deve agire il parere dell'Ufficio e quindi conseguentemente l'atto che si deve adottare, si sta esaminando e si deve e sul quale ci si deve esprimere, però noi voglio dire si può prendere un impegno anche come Consiglio e voi come maggioranza. Un impegno che si deve in qualche maniera insomma concretizzare perché la questione che è oggetto di questa osservazione, è una questione che stanno affrontando in altri Comuni con grande difficoltà, non soltanto nel nostro. Ed in molti casi viene affrontato in maniera molto, molto articolata ed anche molto controversa. Mi riferisco, per esempio, e qui si parla per intendersi si parla della zona grigia di tutti quei soggetti che diciamo così paradossalmente e un po' ironicamente, va detto, sono troppo ricchi per le case popolari, ma sono troppo poveri per andare sul libero mercato. Ora, certamente la nostra zona non ha quegli eccessi, per lo meno ad Empoli, poi altre zone e poi anche con l'Università andrebbe rivisto tutto quello che sta succedendo e qui io diciamo così mi esprimo come gli altri compagni che hanno parlato prima di me, i Consiglieri Bini e Petrillo, sarebbe bene magari lo solleciteremo noi con una interrogazione o con una richiesta di fare un Consiglio Comunale ad hoc l'Assessore alle politiche abitative che qualcosa insomma non sarebbe male se ci dicesse su questo, su quella che è la situazione e se si può stare tranquilli e se questa discussione è una discussione che non ha ragione d'essere. cioè il Consigliere Bartalucci ha detto qualcosa ma certamente non so se ha, va beh è Presidente di una commissione, forse qualche informazione più di noi ce l'ha, ma non so se ha la conoscenza che giustamente per delega deve avere l'Assessore. Perché io ho un modo nel quale viene affrontata in altri Comuni, a cominciare anche da Firenze che temo che venga un po' generalizzata, che è il cosiddetto housing sociale che è cosa un po' diversa da questa. E' cosa un po' diversa si mette insieme tutta una serie di interessi che molte volte non riescono a rispondere in maniera sufficiente anche perché si vede e si è visto anche in progetti nazionali, c'è la documentazione anche sulla rete, si vede per esempio che il progetto di 20 mila alloggi in affitto, oppure altri progetti della Regione Toscana, si vede nelle grandi società che fanno, mettono insieme, fanno tutto un bell'agglomerato di appartamenti e sebbene esternamente sembrano tutti uguali, internamente poi ci sono appartamenti di serie A e appartamenti di serie B proprio strutturalmente di

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serie A e di serie B. Perché non si capisce come mai in un edificio nuovo, che ha la stessa data di nascita di tutti gli appartamenti, in una parte di questi con le prime piogge si allagano e l'altra no. Quindi, bisogna porci molta attenzione a questi possibili accorgimenti e bisogna farlo con consapevolezza e con coscienza di quello che si va a fare. Perché molte volte si rischia che si pensa di dare un servizio ai cittadini e invece non gli viene dato. Quindi, un impegno così chiaro in uno strumento urbanistico come quello che è del Comune di Empoli, io penso che possa già dare un indirizzo ed una indicazione precisa e che dia una, come dire, anche un esempio anche agli altri Comuni che hanno le stesse nostre necessità e che possa anche aprire una via nuova a quelle che sono le problematiche degli alloggi in affitti nella nostra area. Poi, con tutte le altre possibili ed auspicabili risultati collaterali come calmierare il mercato ed avere altri benefici da un punto di vista sociale e socio-economico.Io, scusate un attimo, ma...Gabriele è pronto? Ah, ecco. No, perché noi stavamo predisponendo appunto, parlando di impegni e parlando di quelle che sono le possibilità che può avere un Consiglio come questo, stavamo predisponendo un atto e lo sottoporremo, va beh chi lo presenterà se avrà un presentatore per sottoporlo appunto al Consiglio. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Chiedevo, se era possibile, presentare un ordine del giorno accompagnatorio ad una osservazione o seppure, o sennò se va presentato come ordine del giorno accompagnatorio nella votazione finale dell'atto. Non lo so, il regolamento su questo non prevede nulla. Non lo so.>>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono altri interventi? Dichiarazioni di voto? Prego, Petrillo. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Mah, io ripercorro un po' quello che diceva il Consigliere Bartalucci. Cioè se il timore è che con una quota più alta alla fine poi non si raggiunga l'obiettivo, cioè quello di avere più situazioni di edilizia residenziale pubblica, io credo che questa quota ancor di più non ci fa arrivare all'obiettivo perché ho cercato di spiegarlo prima questa è una quota che è talmente bassa che poi nell'effetto pratico, parlando proprio in termini numerici e di praticità, perché si realizzi cioè in un intervento di questo tipo perché venga fuori e scappi fuori un appartamento da destinare a forme di edilizia residenziale pubblica, bisogna che ci sia un intervento da dieci appartamenti perché il 10% di 10 fa 1. Tutto ciò che è inferiore ai dieci appartamenti non si ricaverà mai nulla. Perché non credo se uno fa cinque appartamenti che si fa? Si destina mezzo appartamento, cioè lo 0,5% ad edilizia residenziale pubblica? Quindi era questo il senso di quello che proponevamo. Cioè aumentare la soglia affinché anche interventi più piccoli, per esempio 4 appartamenti, anche in interventi più piccoli come quello ad esempio di quattro appartamenti si riuscisse a ricavare un appartamento da destinare ad edilizia residenziale pubblica.

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Poi il fatto che ha ragione, lo diceva anche Gaccione prima, riguardo a quello che diceva l'Ufficio Tecnico secondo cui l'innalzamento della quota per lo meno nella fase di prima applicazione non appare opportuno anche perché escluderebbe dall'incentivo una fascia di operatori privati. Però mi domando io: se un incentivo deve essere per darglielo a questi operatori privati gli chiediamo che rispecchino determinate quote? Chiediamogli il più possibile. Che vuol dire che nella prima fase, cioè io non ci vedo una gradualità arrivarci per gradi, un incentivo quando lo si dà si parte con quello punto e basta. Fo un esempio banalissimo: se si decide di dare incentivi a chi compra una macchina a metano perché inquina meno, non è che all'inizio di si dice ma siccome le macchine a metano vanno più piano, allora sennò la gente non le compra gli do un po' meno. Anzi all'incontro gli do ancora di più per incentivare la gente a comprare le macchine a metano. Non gli do meno, perché sennò ancora meno saranno quelli che comprano una macchina a metano. E qui è lo stesso discorso. La quota va innalzata perché, ripeto, secondo me non ci deve essere una gradualità e non ci deve essere, ci deve essere la possibilità per interventi minori che ci scappi fuori tutto quello che veniva detto fino ad ora.Riguardo al discorso del Comune di Cusano Milanino era un esempio banale per dire che un Comune amministrato da una coalizione di Centro Destra, credo, almeno io la penso così, che abbia meno sensibilità riguardo a questo tipo di problematiche, riguardo all'edilizia residenziale pubblica ecc. Quindi, mi pare strano che un Comune come quello, amministrato da una coalizione di Centro Destra, e che quindi secondo me ha meno sensibilità riguardo a questo aspetto, abbia una quota così alta mentre un comune come questo, amministrato da una coalizione di Centro Sinistra, destini una quota così bassa che poi alla fine in pratica non si traduce in niente di concreto. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Sì, dichiarazione di voto. Altre dichiarazioni? Prego. >>

Parla il Consigliere Gaccione:<< Mah, ora il Marchini, il Dottor Marchini dice, giusto? E il Presidente dicono che questo ordine del giorno di accompagnamento va presentato alla fine del voto sulle osservazioni. Io, va beh, se questa è una cosa diciamo così che ci obbliga, dietro la quale siamo obbligati dai regolamenti, statuti e leggi, però io così penserei che ogni qualvolta il Consiglio vota un atto ci sia la possibilità, ci dovrebbe essere la possibilità di potere in qualche maniera come dire dichiarare, oppure accompagnarlo con documenti che riguardano il tema specifico. Perché, voglio dire, se poi noi si va a farlo sul documento generale, non mi pare che possa, che vada, cioè che crei un impedimento andare direttamente. E' più cogente sull'argomento, molto probabilmente questo poi verrà non lo so come, ma non so se poi verrà preso nella stessa considerazione perché qui in questo momento è stato anche detto in qualche maniera vorrei ma non posso, no? Ecco. Quindi ora sarebbe, a parere mio, il momento per potersi esprimere su questo. Leggerlo, argomentarlo, fare delle osservazioni, emendarlo nel caso si accetti, si trovi una sintesi sugli emendamenti e

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votarlo perché andarlo poi ad esaminare fra una settimana o fra 15 giorni, non so quanto ci vorrà ancora a licenziare....>>.

FINE LATO B SECONDA CASSETTA

TERZA CASSETTA INIZIO LATO A

Parla il Consigliere Gaccione:<<..potere su una questione così importante trovare una convergenza con la opposizione di Sinistra, nonostante quello che dice il Fruet, no? No, no perché differentemente se ci fosse stata una espressione, una presa di posizione attraverso un ordine del giorno è evidente che noi potevamo soprassedere su questa osservazione e quindi votare a favore della, mi verrebbe da dire sentenza dell'Ufficio e poi chiaramente perché c'era un impegno su quel documento che noi presentavamo. Quindi, questo io penso che ancora una volta sia stata una occasione persa da questo punto di vista. Una occasione persa non su un argomento qualsiasi, ma su una cosa importante e sempre più importante sarà ricordandoci ancora una volta purtroppo perché questo è il light motiv, è il sottofondo che ci avremo in tutto quest'altro anno e speriamo che non si prolunghi per molto tempo. E quindi però sarà sempre, siamo sempre in presenza di questa crisi che vedrà ancora di più le persone e le famiglie in difficoltà. Un atto di questo genere, se stasera fossimo usciti con un segnale forte per la città, io penso che sarebbe stato importante. Quindi, noi annunciamo il nostro voto contrario al parere dell'ufficio.>>

Parla il Presidente Piccini:<< Passiamo in dichiarazione di voto. Il Sindaco mi ha chiesto di parlare, se non ci sono controindicazioni, visto che è stato chiesto più volte l'intervento, pensate eh? Bene, Sindaco, prego. >>

Parla il Sindaco:<< Questa è una di quelle discussioni che ci ha accompagnato dalla passata legislatura e che è normale che sia riproposta direttamente in questo Consiglio. La discussione sugli incentivi è una discussione che oramai percorre anche le città della nostra Toscana, anche se non riesco a vedere realizzazioni purtroppo ancora. Mi ricordo qualche Comune medio nell'area di Arezzo, qualche tentativo di premiare in termini volumetrici aveva provato ad individuarlo, poi non ha avuto la strada che era prevista. Quindi, da quello che ho capito non sono riusciti a dare quella soluzione che nell'apparenza sembra solo un numero, ma nella sostanza va a modificare profondamente il modo di stabilire quali sono i criteri per andare a definire un'area di espansione edilizia e soprattutto, questo mi sta più a cuore che della discussione che oggi facciamo sul 10% sul 30%, io credo che il salto non lo debbano fare solo le amministrazioni comunali nella definizione di un incentivo o all'opposto di un disincentivo rispetto alle costruzioni perché non è detto che lo si debba fare solo aumentando le volumetrie, ma potrebbe essere anche una valutazione punitiva laddove non vengono rispettati

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quei criteri che il piano si può dare. Io credo che ci siano più componenti: una che è spetta al pubblico, che è quella che riguarda la compatibilità tra gli incentivi possibili e la redditività dell'intervento e dall'altra parte, e lasciatemelo dire, io ho una profonda preoccupazione che si chiama rendita fondiaria e quindi penso che se noi, e sono convinta che noi ci dovremo mettere a lavorare su questo argomento, non con una osservazione passando per dire sono stato il primo a metterci il cappello. Questa è una di quelle discussioni che il Consiglio Comunale deve fare a tutto tondo, possibilmente senza maggioranze e senza minoranze perché si va probabilmente ad entrare con i piedi nel piatto di un piatto dove l'abitudine ci ha abituato a fare altre cose. Allora, io credo che questo l'abitudine ci ha abituato a fare altre cose, in una situazione dove la debolezza della politica, quella che garba a noi, insomma quella con la P maiuscola, quella che riesce a programmare, a progettare futuro, non solo quella che riesce a gestire, la debolezza della politica spesso in queste situazioni è più facile che venga governata magari da interventi straordinari di grandi gruppi, piuttosto che con quel lavoro certosino che va di volta in volta a vedere laddove è possibile fare un intervento piuttosto che un altro. Io credo che noi questa discussione la si debba fare in modo approfondito. L'altra volta quando ne abbiamo cominciato a parlare eravamo in una situazione di fine legislatura dove la politica, le scelte politiche hanno prevalso anche oramai la condivisione di un percorso che si stava concludendo. Io penso che noi si devono trovare le strade perché su questo punto ci siano convergenze possibili. Ripeto e lo faremo purtroppo in una situazione dove la politica è meno forte perché l'elemento della regolazione, l'elemento della programmazione è caduta un po' in disuso purtroppo, soprattutto in termini come questo, questo purtroppo andrebbe moltiplicato per venti non per due. E lo dico perché sembra una cosa vecchia avere in mente la programmazione del territorio, e guardate non sono convinta che questi strumenti possono dare risposte a tutti perché la debolezza delle famiglie è una debolezza che si divarica sempre di più tra quelle forti e quelle meno forti. Noi dobbiamo essere in grado al massimo di poter alleggerire quel carico, ma non di rispondere fino in fondo a quei bisogni. Però, però se in questa fase di costruzione del nostro nuovo strumento prendiamo questo come uno dei punti, insieme a questo io ci metterei tutta la parte della sostenibilità degli edifici che si vanno a costruire, perché non è una sciocchezza in termini di risparmio energetico, ma anche di produzione di entropia, rispetto ad utilizzare uno strumento piuttosto che un altro. Io credo che forse in questo percorso, che sarà abbastanza lungo, anche abbastanza faticoso, riusciamo a capovolgere un po' la lettura, anche quella più consolatoria del nostro fare urbanistica tradizionale, e ragiono anche per voi, questo fare urbanistica in modo tradizionale perché credo ecco che ci potrebbero essere le condizioni di dare qualche segnale e poi magari piano, piano riuscire ad allargare questo spettro. Perché noi non possiamo pensare che il territorio lo si governi oramai solo con la rendita. Da quell'altra parte si sa che purtroppo è soprattutto la rendita che controlla il territorio. Allora, il Consiglio Comunale ha anche questo compito, non solo quello di andare a rileggere le norme, a fare del proprio meglio, ad entrare nel merito di questa o di quella sostanza, ma a riportare qui dentro il luogo dove si decidono queste cose. Allora, rammentava Paolo, mi pare, Firenze. Firenze

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è una delle grandi città che lavora a questo modo. Devo dire che questo Sindaco in un modo o nell'altro ha sparigliato un po'. E questo gliene, ecco credo che sia una cosa fatta bene, credo che abbia fatto bene a bloccare delle cose ed aspettare di farne partire altre. Poi ognuno lo fa con la sua mano, però sono convinta che in questo caso ha fatto bene ed ha preso le distanze ecco da troppa roba fissa. Empoli però ha un'altra misura. Quindi è una misura dove quello sparigliare può avere poco senso, però entrare nel merito lo può avere perché qui dentro ci sono intelligenze, competenze, voglia di stare dalla parte dei cittadini. Ed allora proviamo in questo avvio di discussione sul nuovo piano e su una nuova idea di città se ci si sta un po' tutti. Poi, non penso mica che si debba votare all'unanimità, però se ci si lavora con passione forse qualche cosa di positivo lo si può portare a casa. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie, credo sia stato utile. Si riparte con le dichiarazioni di voto. Ci sono altre dichiarazioni? Gracci.>>

Parla il Consigliere Gracci:<< Grazie per la parola. Prendo atto delle dichiarazioni che il Sindaco ha fatto e voglio dire che condivido questo percorso che vuol fare e ti prenderemo in parola e ti solleciteremo perché davvero Empoli possa avere una nuova faccia e che i cittadini possono davvero dirsi soddisfatti di una amministrazione che va incontro alle loro esigenze. Questo lo dico anche in riferimento ai nostri schieramenti politici che in questa occasione non devono avere una colorazione di Destra o di Sinistra e così via, bianca o rossa e via discorrendo, ma devono prevalentemente mirare al bene comune. E di questo io mi faccio garante per la mia parte politica perché sono entrato in politica per questo e sono convinto che se riusciremo davvero a coordinare tutti insieme le nostre forze, potremo fare qualche cosa di buono per la nostra città. Grazie. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie Consigliere. Ci sono altri? Fruet. >>

Parla il Consigliere Fruet:<< La nostra dichiarazione di voto sarà breve soltanto e per dire che a me pare che il 10% per ora sia sufficiente, tanto più che non credo sia stato affatto presentato delle richieste e dei piani in questo senso. D'altra parte questo che in alcuni Comuni è stato fatto sempre a favore anche delle questioni del PEEP ecc, ho visto c'è stato fatto praticamente soltanto della speculazione. L'hanno preso per poco e se ne danno via le danno le case che hanno fatto quel PEEP le danno a tanto. Quindi, quando verrà il momento, discuteremo quali sono le regole giuste o no perché chi ottiene da una pubblica amministrazione delle facilitazioni bisogna che certo non ne faccia dopo una speculazione. Quindi, il discorso è molto ampio. Noi non siamo per il sì a questa cosa, ma siamo per astenerci solo perché finché non se ne discute non tirerete fuori dei piani si vedrà. Io comunque credo che chiunque di Destra, di Sinistra, dalle

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parti, come vi pare quando ha in mano qualcosa e ottenuto a poco se gli capita la rivende a di molto e questo va proibito se noi, ripeto, gli diamo delle facilitazioni. Quando sarà il momento ne discuteremo. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Ci sono altri? Barnini. >>

Parla il Consigliere Barnini:<< Sì, semplicemente per dire che credo che il Sindaco con le considerazioni che ha fatto credo abbia offerto una grande opportunità a tutta la nostra città in primo luogo a tutto il nostro Consiglio Comunale, che spero sinceramente che ognuno di noi abbia voglia di metterci del proprio, probabilmente anche sacrificando un po' del tempo a disposizione per lo studio e per l'approfondimento, perché evidentemente per poi affrontarla bene la discussione che il Sindaco ci proponeva credo che dobbiamo cercare di arrivarci tutti con un po' più di conoscenze. Non tanto o non soltanto di carattere tecnico, come quelle che affrontiamo stasera, ma sicuramente di carattere sociale e di trasformazione della nostra città e da questo punto di vista credo che sia necessario davvero il contributo di tutti. Penso che il nostro gruppo, il nostro partito, il Partito Democratico in primo luogo avrà voglia di spendersi ed anche di creare occasioni di confronto e di dibattito pubblico che vadano oltre la sala del Consiglio Comunale ed auspico ancora una volta che davvero da parte di tutti i gruppi di maggioranza e minoranza ci sia la volontà di andare, diciamo così l'ho detto fin dalla prima seduta di questo Consiglio Comunale, a ricreare una lettura condivisa della nostra città. Perché, evidentemente, quando siamo all'interno diciamo di processi che cambiano e cambiano tanto come è successo ad Empoli negli ultimi 15-20 anni arriva il momento in cui gli strumenti di progettazione servono non solo diciamo a calibrare bene le scelte del presente, ma davvero fino in fondo a riassumere quel ruolo di progettazione del futuro, ma per fare questo è essenziale che dei punti di debolezza, dei punti di criticità, ma anche delle potenzialità di sviluppo che Empoli ha tuttora, se ne dia una lettura il più possibile appunto condivisa. E quando si dice condivisa significa anche lasciare da parte un po' delle polemiche che qui dentro poi ci stanno tutte perché fanno parte anche del mestiere del Consiglio Comunale. Però ecco mi pare che sia giusto a nome di tutti anche ringraziare il Sindaco per le parole che ci ha detto e per la volontà espressa di impegnarsi in questo percorso. >>

VOTO OSSERVAZIONE N. 83 (NORMATIVA)

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie. Altre dichiarazioni di voto? Quanti votanti? Quindi siamo certi sul 30. Chi è favorevole, prego alzi la mano. 18 favorevoli. Chi è contrario? Chi è contrario? 4 contrari (Gaccione, Bini, Petrillo, Giacomelli). Chi si astiene? 8 (Bianchi, Baroncelli, Gori, Borgherini, Fruet, Pelagotti, Gracci e Dimoulas). No è entrato Giacomelli, Giacomelli non era.

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OSSERVAZIONE N. 84 (NORMATIVA)

Prego. Si va alle una. 84. Si è deciso in conferenza capigruppo che si andava all'una. >>

Parla l'Ingegnere Santoni:<< Posso andare? Allora, l'osservazione 84 chiede di definire la possibilità di definire gli incentivi previsti dall'art. 20 all'interno non con il rinvio ad apposite delibere consiliari, ma ad un apposito regolamento di attuazione da approvarsi in Consiglio Comunale con la maggioranza dei 2/3. Stabilire, la norma urbanistica ha un contenuto urbanistico e le modalità di votazione di un Consiglio Comunale non attengono ad una norma di carattere urbanistico. Per questo il parere dell'Ufficio è di non accogliere l'osservazione presentata. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Domande? >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Quale potrebbe essere allora lo strumento se questa sostanzialmente è una. >>

Parla l'Ingegnere Santoni:<< Anche un regolamento, ma non con l'espressione all'interno del Regolamento Urbanistico che è un Regolamento da approvarsi con la maggioranza dei 2/3. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono altre domande? Interventi? Gaccione. >>

Parla il Consigliere Gaccione:<< Quindi, scusi ingegnere, cioè sarebbe più una come dire una osservazione che non è accettabile, no che non è..ecco, che non è pertinente più che. >>

Parla l'Ingegnere Santoni:<< Non attiene materia urbanistica. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Domande? Interventi? Ah, prego. >>

Parla il Consigliere Bini:<< Io ho una domanda però non all'ufficio, alla Giunta se la Giunta può rispondere, se quindi la Giunta è intenzionata a vagliare questa ipotesi in altra sede. >>

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Parla il Presidente Piccini:<< C'è una domanda per la Giunta, Sindaco. Sindaco! Sì, c'è una domanda per la Giunta, non so se. Prego. >>

Parla il Consigliere Bini:<< La domanda era visto che la risposta tecnica dell'ufficio è che non è questa la sede pertinente, se la Giunta ritiene pertinente l'argomento di farne, come dire, di utilizzarlo altrove e quindi di modificare un regolamento, di costruire un regolamento, di prendere un impegno affinché questo punto sia garantito altrove, se questa non è la sede pertinente. Quindi è una domanda ed in base alla risposta della Giunta chiaramente si orienta anche il voto nostro. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Eventualmente per la risposta. Ci sono interventi su questo? Prego. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Questa osservazione calza secondo me a pennello con l'auspicio che faceva prima il Sindaco, cioè che su determinate questioni come questa di particolare rilevanza, di particolare delicatezza che riguardano incentivi di questo tipo, il Sindaco prima diceva, auspicava un confronto che andasse al di là delle logiche di maggioranza, opposizione ecc, auspicando addirittura una unanimità e quindi questa osservazione calza a pennello perché traduce nero su bianco l'auspicio che il Sindaco faceva a parole perché trovare la forma, io ho compreso le motivazioni dell'ufficio tecnico e mi convincono anche perché poi è chiaro le osservazioni poi soprattutto fatte da un organo politico come un gruppo consiliare, poi alla fine sono più politiche che non tecniche. Quindi, capisco la posizione dell'Ufficio Tecnico, la comprendo ecc. Però ecco ci vorrebbe a questo punto come diceva prima Bini un impegno da parte della Giunta perché noi riteniamo che, come diceva il Sindaco stesso, noi in sostanza cos'è che chiediamo in questa osservazione? Chiediamo che su questa questione, quando si andrà a decidere quali saranno e quanti saranno gli incentivi da dare ci sia in qualche modo una maggioranza qualificata. E lo chiediamo per un semplice motivo perché noi siamo abituati in questa città dove il colore politico della maggioranza, che ha governato, è da sempre la stessa, però mettiamo in conto che le maggioranze non sono eterne, le maggioranze cambiano, anche in questa città...(BRUSIO IN SALA)...>>

Parla il Presidente Piccini:<< Scusate Consiglieri, un attimo di. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Grazie Presidente. Anche in questa città lo hanno dimostrato le ultime elezioni amministrative dove c'è stato una soluzione diciamo sul filo di lana. Quindi, credo che prima o poi, spero

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il più tardi possibile, spero mai, ma bisogna mettere in conto che un domani questa città possa essere amministrata da una maggioranza diversa da quella che amministra ora.Quindi, legiferare in questo senso, mettere i puntini sulle "i" e stabilire che per determinate questioni come queste ci sia una maggioranza più ampia, ci preserva anche da quello che potrà decidere in futuro una maggioranza di diverso colore politico. Quindi, è sostanzialmente il mettere nero su bianco tutti i buoni propositi che tutti negli interventi che ho sentito prima da parte del Sindaco, da parte del Capogruppo Barnini, da parte di Gracci. Quindi, ecco perché secondo me cade a pennello.Poi io comprendo le motivazioni, ripeto, dell'Ufficio tecnico e quindi le capisco anche. Si sta parlando di una variante che è di natura tecnica, questo è un aspetto più politico, però ecco da parte della Giunta vorremmo anche per orientare il nostro voto anche su questa osservazione, anche se è presentata dai sottoscritti, però che ci fosse un impegno se c'è la volontà di tradurre per iscritto quelli che erano gli auspici che venivano fatti prima a voce. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Ci sono altri interventi o seppure? Sì, se c'è questa oppure ha bisogno di altro tempo, oppure non lo so.>>

Parla il Sindaco:<< La discussione tra la differenza tra affrontare, però correggetemi perché lo dico a naso, tra affrontare una questione come questa attraverso un regolamento o attraverso un articolo di un regolamento mi sembra un po' troppo di dettaglio a questo punto di definizione perché poi si può fare un percorso che porta ad arrivare ad un punto che trova nella forma al regolamento specifico una soluzione più o meno migliore o peggiore rispetto alla discussione che si sta facendo. L'obiettivo è quello finale, poi qual è lo strumento mi pare un po' prematuro che ci si entri ora nel merito, ecco. Però lo dico facendo un ragionamento credo solo di buon senso. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Bene, grazie, ci sono altri interventi? Dichiarazioni di voto? Prego. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Io quello diceva il Sindaco è un articolo di dettaglio, ma è un articolo di dettaglio sostanziale perché lo strumento in questo caso ce lo da già il regolamento urbanistico laddove dice che l'amministrazione comunale prevede la possibilità di forme di incentivazioni che verranno stabilite con apposite deliberazioni consiliari. Quindi lo strumento già ce lo dà, cioè la deliberazione consiliare. Quindi già sappiamo che quella è una cosa che deve passare da una votazione in Consiglio Comunale. Quello che chiediamo è quello...come Sindaco? Sì, appunto dicevo io quello che noi chiediamo è sostanzialmente ripeto quello che ho detto prima cioè di mettere nero su bianco tutti i buoni auspici che sono stati detti prima, cioè la ricerca di maggioranze più ampie, se possibile l'unanimità,

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perché è un aspetto delicato ecc. Mettiamolo nero su bianco. Ora chiaramente ho compreso quello che diceva l'Ingegnere cioè che non lo si può mettere nel Regolamento Urbanistico che tipo di maggioranza deve esserci per approvare una cosa del genere, perché è ovvio anche se non sono un tecnico e questa è una materia piuttosto ostica per il sottoscritto, però comprendo la differenza tra un Regolamento tecnico e qualcosa di politico. Quindi è per questo, ripeto, a me la risposta del Sindaco mi ha assolutamente rassicurato riguardo al fatto che poi quando si arriverà a trattare la questione ci sia davvero la volontà di cercare un consenso più ampio perché io i percorsi, gli auspici e le parole, insomma se non si traducono in...(INTERRUZIONE)...dicevo bisognerebbe tradurre le parole di quello che è stato detto fino ad ora in regola perché sennò, ripeto, io con tutta anche per le esperienze passate in cui auspici di percorsi, volontà di, ecc, ecc, poi alla fine non si sono mai tradotti in niente. Quindi, non posso avere la fiducia in questo caso politica delle parole del Sindaco, che auspica una certa cosa, io lo voglio vedere scritto nero su bianco anche perché non faccio parte di questa maggioranza, quindi è ovvio faccio parte di un gruppo di opposizione, è ovvio che politicamente non mi possa fidare delle parole del Sindaco. Quindi, è per questo che ripeto non so troveremo altre forme tipo ordini del giorno come avevamo intenzione di fare prima non lo so quale sarà la forma con cui proporremo nuovamente questa cosa, visto che ripeto ho compreso le motivazioni dell'Ufficio Tecnico però, come dichiarazione di voto io esprimo la mia poi i Consiglieri, i membri della coalizione lo faranno anche loro, però rimane un voto che noi diamo contrario all'ufficio non perché non abbiamo compreso quello che prima ci diceva l'ingegnere, ma proprio è un voto diciamo che ha una valenza diversa, cioè un voto contrario perché non ci fidiamo politicamente delle parole del Sindaco. >>

VOTO OSSERVAZIONE N. 84 (NORMATIVA)

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? 22. 23 è rientrato Bianchi. Quanti sono i favorevoli? Prego Consiglieri 14 favorevoli. Contrari? 3 contrari (Gaccione, Bini, Petrillo). Chi si astiene? 7 astenuti (Gori, Baroncelli, Borgherini, Pelagotti, Gracci, Bianchi, Giacomelli).

OSSERVAZIONE N. 85 (NORMATIVA)

Parla voce non identificata:<< Allora, l'osservazione n. 85 è riferita all'articolo 24 che definisce le destinazioni d'uso. In particolare chiede di inserire tutta una serie di destinazioni quali laboratori di produzioni, monili, laboratori di scultura, laboratori di pittura, produzione di murrine vetraria. Allora, noi riteniamo che la norma debba indicare il criterio e laddove contiene degli elenchi, questi elenchi debbano essere indicativi e non esaustivi. Detto in parole povere se si fa un elenco qualcosa rimane sempre fuori. In questo caso le destinazioni richieste sono tutte riconducibili all'artigianato artistico che è

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previsto dalla norma, insomma. Quindi in questo caso il parere è un parere non favorevole. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Ci sono domande? Interventi? Petrillo. >>

Parla il Consigliere Petrillo:<< Io con questa osservazione mi ritorna in mente siccome è una osservazione che presentammo anche nella scorsa legislatura come osservazione da parte dei gruppi consiliari, mi torna in mente l'ilarità che ci fu in fase di discussione, ilarità da parte dell'Assessore Matteoli, da parte di qualche Consigliere di maggioranza. Sì, infatti, no mi ricordo l'ilarità perché, ora non mi ricordo l'ora in cui questa storia è stata trattata, però mi ricordo l'ilarità con una sorta di, fra virgolette, presa in giro venimmo accusati dice ma Dio bono vi occupate anche di laboratori di scultura, pittura e produzione di murrine vetrarie? Sì, ci occupiamo anche di questo e per un semplice motivo che questa non è una cosa che ci siamo inventati e che ci siamo sognati la notte così a caso. Chiaramente sono richieste che ci vengono fatte dalla gente. Siccome abbiamo, come abbiamo dimostrato sempre, una grossa capacità di ascolto nei confronti dei cittadini, è chiaro che questa è una variante che si è tradotta poi per iscritto dopo avere parlato con cittadini che chiedevano una cosa si questo tipo perché io francamente non mi sarei mai aspettato, cioè per conto mio non mi sarei mai sognato di fare una osservazione del genere. Poi però, parlando con la gente che di spiega quali sono le problematiche che incontrano quando hanno a che fare con questa materia, quando hanno a che fare con gli uffici ecc, ho compreso anche le motivazioni per cui ci veniva chiesto questo. Qual è la motivazione? La motivazione per cui abbiamo fatto questa osservazione, oltre a quello che dicevo prima? Cioè quella di rendere la norma più chiara e più dettagliata perché una norma che dà un elenco che però o dà così a carattere generale, poi alla fine quando si entra nel dettaglio che nel dettaglio del quotidiano è una norma che poi va interpretata e le interpretazioni sono sempre una volta si interpreta in un modo, una volta si interpreta in un'altro e si creano a volte anche delle distorsioni involontarie però magari a qualcuno si fa in un modo a qualcuno si fa in un altro proprio perché l'interpretazione di una norma, anche fatta in buona fede può portare a delle differenziazioni. Quindi, rendere la norma il più chiara possibile era la ratio per cui abbiamo creato questa osservazione. Perché poi è vero quello che diceva l'Ingegnere, l'architetto scusi, si rischia sempre che rimanga qualcosa di fuori. Però, dico io, se rimane qualcosa fuori e si ravvede poi in futuro la necessità di integrare ancora di più l'elenco ci si può aggiungere dopo. Cioè il fatto, no, no prego interloquisco, non c'è problemi..(VOCI FUORI MICROFONO)..Come? (VOCI FUORI MICROFONO)..Sì, no, no io ho compreso perfettamente. Sì, lo so, però io ho sempre il timore della interpretazione che poi vanno fatte delle norme perché, ripeto, l'interpretazione con tutta la buona fede del caso una volta viene fatta in un modo e una volta viene fatta in un altro. Quando invece una norma è chiara, quando un elenco di questo tipo è ben definito, magari integrato poi in futuro tutte le volte che c'è la necessità di integrarlo, ci sembrava una cosa di buon senso. >>

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Page 63: Verbale CC n. 3 del 25.01.2010  · Web view2010-02-02 · COMUNE DI EMPOLI (PROVINCIA DI FIRENZE) CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 GENNAIO 2010. INIZIO ORE 20,40. Sindaco. Luciana Cappelli

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Baroncelli. >>

Parla il Consigliere Baroncelli:<< Noi su questa osservazione non ci troviamo d'accordo, ci troviamo più d'accordo con il pensiero dell'Ufficio Tecnico perché si sta parlando di regolamenti e quindi se noi si andasse a fare un elenco e si specifica poi punto, punto quali sono le categorie, che devono fare, che possono accedere a quel tipo di locali lì, poi mi domando se domani devono applicare quell'elenco lì di dove passa? Non passa certo da una normativa d'ufficio. Mi toccherebbe ripassare poi da una variante al Piano Regolatore ed ai Regolamenti. Quindi diventerebbe estremamente meccanoso, non so si dice così, comunque pigliatelo per buono, macchinoso ecc, a quest'ora comincio ad essere, infatti mi sembrava di dire uno sfondone se devo dire il vero. Quindi, pur condividendo lo spirito perché nello spirito non è che si possa dire che è sbagliato perché l'intendimento che si vuole andare a fare con questo emendamento, sicuramente è dettato dalla volontà di fare meglio non certo di fare peggio. Però la mia paura è che poi dopo il meccanismo non sia quello giusto perché più che ci si ingabbia nelle cose e più difficile poi sbrogliarle. La regola deve essere chiara e certa, ma nella chiarezza della regola ci deve essere anche la possibilità di non cambiare i regolamenti ogni, troppo in un tempo troppo breve. Io non voglio dire per esempio fino a pochi anni fa era impensabile che il mondo dell'informatica diventasse lavoro. E quindi se noi ci si avesse avuto magari dove non si prevedeva tutta questa serie di interventi, di possibilità, l'informatica non sarebbe potuta andare in certi locali. Allora, bisogna stare attenti secondo me alle regole troppo precise, quando poi dopo non si sa quali sono i cambiamenti della società anche nei cambiamenti di mestiere. Regole certe in modo da poter fare accedere ai nuovi lavori, ai nuovi mestieri ed anche alle. Quindi, nello spirito io devo dire il vero mi trovo un attimino in difficoltà perché lo spirito capisco che dovrebbe essere, è quello di volere andare incontro alla gente, di voler andare incontro al mondo del lavoro, però riconosco che l'Ufficio Tecnico in questa cosa qui ha una espressione più precisa, cioè ha le idee più chiare mi sembra che dell'emendamento che si sta proponendo. Quindi, noi voteremo a favore della dichiarazione dell'ufficio e voglio dire a questo punto però con un certo rammarico perché non andremo dietro all'osservazione, che è stata fatta dai colleghi della Sinistra alternativa, della Sinistra. Sinistra punto. Bene, mi sono corretto perché sennò. Quindi, però, credo che l'Ufficio Tecnico in questo caso qui abbia centrato il problema e penso che forse saranno anche in grado a darci una soluzione nella direzione dello spirito dell'emendamento. >>

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Altri interventi? Dichiarazioni di voto? Petrillo.>>

Parla il Consigliere Petrillo:

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Page 64: Verbale CC n. 3 del 25.01.2010  · Web view2010-02-02 · COMUNE DI EMPOLI (PROVINCIA DI FIRENZE) CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 GENNAIO 2010. INIZIO ORE 20,40. Sindaco. Luciana Cappelli

<< Sì, io continuo francamente a non capire perché è vero che la norma deve indicare solo il criterio, però mi domando io allora come mai per riguardo alle destinazioni d'uso per l'artigianale di servizio è stato creato proprio in questa variante un elenco ad hoc che ci spiega quali sono quelle attività che rientrano nella categoria dell'artigianale di servizio, si parla di saloni di parrucchieri, lavanderie, studi orafi, ecc, ecc. Quello sotto, artigianale tradizionale, perché sull'artigianale di servizio si fa un elenco e sull'artigianale tradizionale non si ritiene necessario fare un minimo di elenco e poi se c'è da integrarlo e c'è bisogno di fare una variante si fa una variante, cioè non vedo quale sia il problema a fare un'altra variante. Quindi, anche per questo abbiamo presentato questa osservazione proprio perché c'è già nella variante, è stata inserita tramite questa variante un elenco riguardo ad un'altra categoria di servizi. Quindi ci siamo chiesti: perché su quella, sui servizi, sull'artigianale di servizio viene fatto un elenco e su questa dove ci sono in questa città delle attività come quelle che elenchiamo nella osservazione, produzione laboratori di monili, scultura, pittura, ecc, ecc. Siccome ci sono in città realtà di questo tipo, quindi per rendere visto che un elenco è stato fatto dagli uffici tramite questa variante ci siamo detti: perché non farlo anche su questo visto che sono realtà che in questa città ci sono e che quindi si potrebbero trovare un giorno a dover fare degli interventi e poi magari in base a quello che dicevo prima, cioè sull'interpretazione che poi le interpretazioni non sempre sono univoche e non sempre vanno nella stessa direzione, quindi complicare in un certo senso la vita a quei cittadini che hanno a che fare con questi servizi. Continuiamo a ritenere che se si fosse fatto un elenco un po' più preciso anche su questo aspetto, avrebbe reso la norma un po' più chiara e quindi meno, meno atta ad interpretazioni e quindi sicuramente si sarebbe in qualche modo facilitato la vita a chi poi si troverà a che fare con queste norme perché rientra in quella categoria di servizi.>>

VOTO OSSERVAZIONE N. 85 (NORMATIVA)

Parla il Presidente Piccini:<< Grazie. Altre dichiarazioni di voto? Quanti sono i votanti? Scusa? 29. Chi è favorevole? 23 favorevoli. Chi è contrario? 3 contrari (Gaccione, Bini, Petrillo). Chi si astiene? 3 astenuti (Pelagotti, Gracci, Giacomelli).

Bene, buonanotte a tutti. >>

LA SEDUTA TERMINA ALLE ORE 1,00.

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