VENETO - Crepaldi Tour · 2014. 8. 21. · VENETO IL MONTE BALDO E LA SPONDA ORIENTALE DEL LAGO DI...

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VENETO IL MONTE BALDO E LA SPONDA ORIENTALE DEL LAGO DI GARDA “Poli cella come a dire tante cantine in valle fin dall’antico quindi qui s’è fatto vino Pan Bacco e Sileno erano di casa e sulle aie i baccanali vi si svolgevano annui ove le Arianne e le figlie di Lot mescevano danzando fra fauni ninfe e cupidi che i dardi scoccavano rapidi fra un banchettare un bacio ed un sorso ad esaltare il vivere” ERNESTO BUSSOLA Il lago di Garda, detto anche Benaco, è il maggior lago d'Italia. Deve il suo successo alle acque limpide e ai borghi medievali, ma anche a quella sua straordinaria singolarità climatica, grazie alla barriera formata dalle Alpi e alla notevole massa d'acqua. Le estati miti e gli inverni temperati consentono di coltivare sulle sue sponde l'olivo e i limoni, mentre si è sviluppata una fitta vegetazione di tipo sub mediterraneo. Altra particolarità è quella dei venti: qui sul lago ne soffiano quasi 40, talvolta dolcemente, altre volte con maggior impeto. Lungo gli oltre cinquanta chilometri della sponda veneta del lago, detta Riviera degli Ulivi per la singolare coltivazione che vi viene praticata, si susseguono molte cittadine tra cui: Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine. Piccole perle incastonate in un mosaico di colori dove predominano le tonalità blu del cielo e dell'acqua e il verde smeraldo della vegetazione circostante.

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VENETO IL MONTE BALDO E LA SPONDA ORIENTALE DEL

LAGO DI GARDA

“Poli cella come a dire tante cantine in valle fin dall’antico quindi qui s’è fatto vino Pan Bacco e Sileno erano di casa e sulle aie i baccanali vi si svolgevano annui ove le Arianne e le figlie di Lot mescevano danzando fra fauni ninfe e cupidi che i dardi scoccavano rapidi fra un banchettare un bacio ed un sorso ad esaltare il vivere” ERNESTO BUSSOLA

Il lago di Garda, detto anche Benaco, è il maggior lago d'Italia. Deve il suo successo alle acque limpide e ai borghi medievali, ma anche a quella sua straordinaria singolarità climatica, grazie alla barriera formata dalle Alpi e alla notevole massa d'acqua. Le estati miti e gli inverni temperati consentono di coltivare sulle sue sponde l'olivo e i limoni, mentre si è sviluppata una fitta vegetazione di tipo sub mediterraneo. Altra particolarità è quella dei venti: qui sul lago ne soffiano quasi 40, talvolta dolcemente, altre volte con maggior impeto. Lungo gli oltre cinquanta chilometri della sponda veneta del lago, detta Riviera degli Ulivi per la singolare coltivazione che vi viene praticata, si susseguono molte cittadine tra cui: Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine. Piccole perle incastonate in un mosaico di colori dove predominano le tonalità blu del cielo e dell'acqua e il verde smeraldo della vegetazione circostante.

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LUOGHI DELLA FEDE E GIARDINI TRA IL LAGO DI GARDA E LA VALLE DEL MINCIO

Validità TUTTO L’ANNO Durata: 3 giorni / 2 notti

PARTENZA PESCHIERA DEL GARDA E IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL FRASSINO

Ritrovo dei partecipanti secondo orario e luogo convenuto e partenza dalla propria località in Bus G.T. per il Veneto. Sosta lungo il percorso. Arrivo in hotel, sistemazione nelle camere e pranzo. Nel pomeriggio visita guidata (solo estrni) di Peschiera del Garda. La sua cinta muraria ha modificato il percorso naturale del fiume Mincio che qui esce dal Garda. Visiteremo il centro con gli scavi adiacenti alla chiesa di San Martino e le sue imponenti fortificazioni risalenti al XVI secolo (Fortezza, Porta Verona). A seguire visita al Santuario della Madonna del Frassino. La tradizione narra che qui l’11 Maggio 1510 sia avvenuta l’apparizione della Madonna. Per gli abitanti questo fu un segno inviato dalla Provvidenza a consolazione della guerra e della peste. Un contadino, Bartolomeo Broglia, era ritornato al suo campo nella contrada della Pigna, da poco sgomberata dalle truppe Francesi accampate fuori le mura. Quel mattino, mentre lavorava, fu colpito da uno strano fruscio: una serpe lo stava per aggredire. Egli spaventato, invocò l’aiuto della Madonna e alzando gli occhi al cielo, vide una statuetta, avvolta nella luce, sopra un frassino: era un’immagine della S. Madre di Dio. Quella sera, con il cuore gonfio di gioia, tornò a casa con la Statuetta la dopo averla mostrara ai familiari la nascose in un cassettone. Ma il fatto sensazionale si diffuse improvvisamente nelle contrade e tutti vollero vedere la «Madonnina». Decise di mostrare il «suo tesoro» ma quando aprì il cassettone la Statuetta non c’era più! Si narra che il contadino sia corso al suo campo per rivedere il frassino del prodigio… La Statuetta della sua Madonna era ritornata là… Rientro in hotel, cena e pernottamento.

IL SANTUARIO DI SPIAZZI E LE PIEVI DELLA VALLE DEL MINCIO

Pensione completa in hotel. In mattinata visita libera al Santuario della Madonna della Corona di Spiazzi. Esso sorge aggrappato alla roccia dei Monti che lo circondano, ad un’altitudine di 774 metri, a strapiombo sulla Valle dell’Adige. Inaugurato nel 1530 e riedificato dai Cavalieri dell’Ordine di Malta tra il 1625 e il 1680, è noto anche come Santa Maria di Monte Baldo. Per più di tre quarti la costruzione è incuneata sotto una tettoia di roccia, visibile a tratti anche dall’interno dell’edificio. Per raggiungere il Santuario, il percorso può essere effettuato a piedi (tramite scalinate impiegando 15-20 minuti circa) oppure con navette che partono ogni 30 minuti (a pagamento non prenotabile). Nel pomeriggio visita guidata ad alcune Pievi situate nella Valle del Mincio. La Chiesa di Santa Maria di Monzambano. Nella bolla del papa Eugenio III del 15 maggio 1145, nella quale sono elencate le chiese pertinenti alla Diocesi di Verona, è ricordato il “monasterium Sanctae Marie juxta Menzium quantum ad jus spectat parochiale” e cioè il monastero di Monzambano. Dalle reliquie dell’antico tempio parrocchale degli Olivetani, sorse nel 1835 l’attuale oratorio. Sulla parete sinistra rispetto all’altare, permangono i segni dell’antica struttura della chiesa: un grande arco centrale e due laterali minori (poi murati nella parete), ai quali, all’esterno, corrisponde la configurazione delle tre rispettive absidi. Il tondo di un rosone dell’antica facciata e l’arco a tutto sesto murato, che ancora si vedono nella casa d’abitazione addossata alla chiesa, ci danno anch’essi l’idea della struttura romanica della chiesa che era più ampia dell’attuale. La facciata dell’edificio, ora dedicato a San Biagio, si presenta liscia, suddivisa da quattro lesene sulle quali corre una fascia decorata; in alto la completano due pennacchi e una semplice croce in ferro battuto sul timpano rettangolare. La Pieve di Cavriana, di grande essenzialità e semplicità costruttiva, possiede una straordinaria bellezza per la policromia dell’apparato murario costituito da elementi di cotto, inserti di ciottoli di fiume e conci di marmo. Lo spazio interno, coperto da una struttura lignea a capriate, è ad aula e termina con tre absidi, la

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maggiore delle quali ospita una delle più interessanti e mirevoli opere scultoree della Provincia di Mantova: l’altorilievo marmoreo del XIV secolo raffigurante la Madonna Incoronata nell’atto di proteggere, con il suo mantello, i fedeli adoranti ai suoi piedi. La pieve ha avuto funzione di parrocchiale fino a metà del sec. XV. Essa venne demolita quasi completamente dopo circa tre secoli per far posto all’attuale chiesa parrocchiale. Sulla pieve, a seguito dell’abbandono, si innescò un lento ma inesorabile degrado fino al XVII secolo quando vennero effettuati interventi sull’apparato decorativo superficiale e demolizioni – ricostruzioni che sconvolsero l’originalità e l’unitarietà dell’opera. La chiesa che oggi vediamo è un gioiello del patrimonio culturale mantovano che comprende, nella sua area di pertinenza, due interessanti elementi che meritano l’attenzione delle cronache e che sono sconosciuti ai più. Si tratta della stele commemorativa – masso del Grappa – realizzata nel 1959 e dedicata alla battaglia risorgimentale tra le truppe di Napoleone III e gli austriaci, svoltasi proprio presso il colle della pieve e la stele, e il masso delle Giudicarie dedicato all’eroico cittadino cavrianese “Gen. Giovanni Mattioli” (1907 – 1975) e a tutti gli “Artiglieri d’Italia”. La Pieve di Medole, situata a nord est del centro, risale all’XI secolo e mostra evidenti tratti romanici sia per la struttura che per le tecniche costruttive utilizzate e per questo è annoverata fra i più significativi monumenti architettonici dell’area mantovana. Al suo interno sono conservati interessanti affreschi datati all’inizio del XV secolo. IL GIARDINO DI POJEGA DI NEGRAR E RIENTRO

Colazione in hotel. In mattinata visita guidata al Giardino di Pojega di Negrar. Opera dell’architetto Luigi Trezza, risale al 1783 e rappresenta uno dei più tipici esempi di giardino all’italiana. E’ noto per il suo teatro di verzura e le spettacolari prospettive (disegni originali nella Biblioteca Civica di Verona). La superficie é di circa 54.000 mq.: tempio, teatro, muri, gallerie e belvedere sono stati costruiti trasformando e piegando alberi, siepi e acqua in una fantasmagorica macchina per lo spettacolo. La villa è stata ristrutturata intorno al 1850, con richiami al Quattrocento veneziano, su progetto dell’architetto Filippo Messedaglia (1823-1901). Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per il rientro alla propria località. Quota a partire da € 225,00

La quota comprende: Trasporto in Bus G.T. - Vitto e Alloggio autista - ZTL BUS - Sistemazione presso nostri CITHOTEL in camere doppie con servizi - Pensione completa dal pranzo del 1°gg. al pranzo del 3°gg. - bevande incluse ai pasti (1/4 di vino + ½ di acqua a persona a pasto) - Visite guidate come da programma - Ingresso al Giardino di Pojega - Assicurazione medico/bagaglio.

La quota non comprende: Nostro Accompagnatore - Ingressi a Musei, Monumenti, Ville, Palazzi o altro menzionato nel programma se non indicato ne "La quota comprende" - Assicurazione Annullamento - Mance - Facchinaggio - Tassa di Soggiorno (in caso venisse introdotta) - Extra di carattere personale e tutto quanto non indicato ne "La quota comprende".

Itinerario soggetto a riconferma e disponibilità su richiesta.

CODICE PACCHETTO

IT-VEN-3805

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In questi anni Crepaldi International Tour, insieme al Prof. Giancarlo Corbellini, scrittore, giornalista e geografo molto conosciuto nell’ambito dell’esplorazione e per le sue apparizioni in televisione in “Overland”, i documentari trasmessi su Rai 1 con i famosi camion arancioni, ha diviso l’Italia in 90 t erritori di interesse da Nord a Sud e riscritto oltre 600 nuovi pacchetti turistici. In tutte queste proposte di viaggio, rivolte a grup pi e individuali, Crepaldi International Tour ha messo al centro la riscoperta delle tipicità ed eccellenze del “Made in Italy”, conosciute in tutto il mondo, dall ’arte, all’artigianato, all’enogastronomia. L’obiettivo è portare il turista italiano e interna zionale a conoscere il nostro paese attraverso la formula del cosiddetto “viaggio esper ienza” nelle eccellenze del “Made in Italy” a contatto con il vino, con i sapori, i p rofumi e le tante tipicità regionali. Si tratta di escursioni guidate e create ad hoc presso le Aziende del “Made in Italy” dove l’imprenditore farà conoscere da vicino al turista come è nata la sua arte dell’ingegnarsi, del creare, del coltivare e del pr odurre con il fine ultimo, poi, di fargli acquistare la sua eccellenza. A seguito di questa importante strategia innovativa Crepaldi International Tour ricerca e stringe, all’interno di questi 90 territo ri della nostra stupenda Italia, delle nuove collaborazioni, delle partnership con fornito ri sensibili alla qualità e tipicità dei servizi offerti, alla professionalità e alla cortes ia con il cliente: nasce la rete “CIT PARTNERS”. I CIT PARTNERS sono strutture ricettive, ristoranti , aziende di trasporto, guide turistiche, fornitori di servizi turistici in gener ale e aziende del “Made in Italy” legate alla produzione, all’artigianato, all’enogastronomi a, in grado di coinvolgere e appassionare il cliente, gruppo o individuale, e ga rantirgli un’esperienza di viaggio indimenticabile. I CIT PARTNERS rappresentano il fiore all’occhiello dell’offerta Crepaldi International Tour in quanto vengono inseriti direttamente nei su oi pacchetti turistici e proposti quotidianamente alla sua clientela.