Venaria Oggi numero 71

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Venaria Oggi numero 71

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Gentili lettrici e lettori,rientriamo nelle famiglie a distanza di alcuni mesi. In que sto numero si segnala il prossimo avvio

dei lavori per la nuova Casa Protetta, che aggiunge ai 40 posti esistenti, altri 80, con spazi dedicati ad attività di socializzazione, infermeria ecc. La convenzione tra regionePiemonte, Asl To 3 e la cooperativa Nuova Assistenza prevedeche l’85% dei posti disponibili siano “convenzionati”. Siamo dunque ai nastri di partenza per la realizzazione

di un progetto da tempo atteso. Ciò significa che gli ultrasessantacinquennivenariesi avranno maggiori possibilità direstare accanto ai loro cari. Il sindaco Catania,auspica che l’attuale struttura possa ospitarealtri servizi sociali e sanitari, ampliando cosìl’offerta di welfare sul territorio.Nuove notizie anche sul versante dello sport.L’impianto sportivo e ricreativo di via Di Vittorio sarà ampliato per il gioco della pallavolo e pallacanestro, fino ad oggi discipline poco valorizzate, permettendodispute sportive a livello di campionato.L’Amministrazione comunale, anche in questo caso, ha deciso di percorrere la via del risparmio. Ha chiesto ed ottenuto dallaRegione Piemonte che la quota residua difinanziamento destinato al III lotto dell’area ex Casermette, circa 1 milione di euro, fossedestinata ad ampliare l’impianto sportivo

e ricreativo di via Di Vittorio, avvalendosi così di strutture esistenti ma anche di una gestione unitaria dei servizi come,ad esempio, vigilanza e sicurezza.Rimanendo nel campo dell’assistenza socio-sanitaria i lettoripotranno farsi un’idea della situazione attuale sul territorio che altro non è che la risultante di scelte economico-politichea livello nazionale. S’impongono delle problematiche di nonfacile soluzione.Il Rendiconto dell’anno finanziario 2013 si è chiuso favorevolmente nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti daparte dello Stato. Con fatica e attenta gestione si è raggiuntol’obiettivo del saldo positivo di bilancio, corrispondente a circa 884 mila euro.Non si possono, infine, tacere i malumori creati da una continua tassazione avvolta nella generale confusione. Le Legge di stabilità stabilisce dal 2014 il riordino dei tributilocali. Vi invitiamo a leggere con attenzione l’articolo, a firmadel sindaco, dedicato a questo argomento.La redazione coglie l’occasione per augurare Buone Vacanze.

Oriana Bergantin

Periodico a curadell’AmministrazionecomunaleTiratura 16mila copie

Autorizzazione Tribunale di Torinon. 3056 del 20.05.1981

Piazza Martiri della Libertà, 110078 Venaria Reale (TO)Tel. 011 40 72 242Fax 011 40 72 266www.comune.venariareale.to.itdirettoreVo@comune.venariareale.to.it

EditoreSindaco del Comunedi Venaria Reale

Direttore ResponsabileOriana Bergantin

CoordinamentoAlessandro Visentin

Comitato GarantiCalogero IandolinoGiovanni BaiettoGiuseppe CapognaSalvatore Ippolito

Hanno collaboratoAlessandro VisentinClaudio Beltrame

Edizioni e Agenzia pubblicitariaServizi Editoriali - Rubiana (TO)Tel. 011 [email protected]

Progetto GraficoRosa [email protected]

StampaArti Grafiche Morra - Pianezza (TO)

Immagini fotograficheArchivio del Comune di Venaria Reale

In copertina:Rendering nuova Casa Protetta di via F.lli Cervi, angolo via Guarini.– Dettaglio sezione– Sezione interna

VenariaOggi viene distribuitogratuitamente a tutte le famiglievenariesi con il sistema “porta aporta”. Coloro che riscontrasseroanomalie nella distribuzione sonoinvitati a segnalarle alla Redazione.

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Filo diretto con il Sindaco

n. 71

Anno 2013:  il bilancio chiude in positivo con circa 884 mila euro

Rendiconto – Bilancio 2013

Il rendiconto evidenzia un avanzo di amministrazione dicirca 884 mila euro. è frutto di un’oculata gestione nono-

stante i circa 3 mln e 700 mila euro di tagli ai trasferimentidallo Stato dal 2011 al 2013 di cui 1,3 mln di euro nel 2013, chehanno ridotto le capacità finanziarie della Città. Nonostanteciò i conti sono in ordine. Le spese riferibili al sociale, anche sein condizioni di trasferimenti erariali sempre meno “generosi”,ad oggi non hanno risentito dell’insufficienza di risorse grazieall’impegno della giunta che lo ha ritenuto di prioritaria im -portanza. Sul fronte degli investimenti le risorse sono accan-tonate, verranno utilizzate man mano che i lavori pubblici pro -cedono. Di seguito alcune tabelle significative a spiegazionedelle entrate e uscite delle voci di bilancio.

Salvatore BorgeseAssessore al Bilancio e Patrimonio

Cari Concittadini,vi scrivo perchè so che molti divoi si stanno chiedendo «Per -

ché il Comune non asfalta alcunestrade? E perché non si fanno piùsfalci d’erba nei parchi? E ancora:Perché non si realizza quel marcia-piede di cui anche il sindaco ci ave -va fatto vedere il progetto e ci ave -va promesso? O perché non sostitui-scono i giochi dei bimbi nei parchi?».Qualcuno di voi potrebbe pensareche questo accade perché il nostroComune non ha più soldi per farlo operché gli Amministratori pubblicinon hanno la volontà di farlo. Non ècosì e voglio spiegarvelo. Perché ègiusto che, sulla base del principiodi trasparenza della nostra ammi -nistrazione, che ho sempre portatoavanti e ne ho fatto un principio, icittadini sappiano cos’è che ci im -pedisce di fare tante di queste cose.

Gran parte della colpa di questa li -mitata azione del Comune è dovu -ta al Patto di Stabilità Interno, ossiaquell’accordo che lo Stato Italianoha assunto con gli altri Stati Europeiin base al quale anche i Comuni de -vono contribuire alla riduzione deldebito pubblico nazionale, osservan - do, di anno in anno, regole semprepiù restrittive. Regole che mettonoin difficoltà gli stessi Comuni nellarealizzazione della programmata

attività a favore della cittadinanza.Il Patto di stabilità, in sostanza, im -pone un limite tassativo nei pa ga -menti, soprattutto per quanto ri -guarda i lavori pubblici. Se a tuttoquesto aggiungiamo i sempre piùridotti trasferimenti dello Stato e ilmancato introito di altre entrate sto -riche come gli Oneri di Urbaniz za -zione ecc., capite bene del perchéalcune cose non si realizzano. Nelnostro piccolo, il sindaco e la giuntasi sono ridotti i compensi per libera-re risorse economiche da destinarea iniziative sociali, di cui oggi molticittadini disoccupati hanno biso-gno, così come abbiamo tolto i com - pensi ai componenti dei consigli diamministrazione delle società par-tecipate dal Comune. Non sarà mol -to, ma è un piccolo gesto che indub-biamente serve a qualcuno.

Giuseppe Catania

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n. 71

Il contributo dei Vigili del Fuoco di VenariaReale nel secondo conflitto mondiale

Nella seconda guerra mondiale,fortunatamente, i venariesi vissero

po co i bombardamenti aerei che tantohanno devastato il capoluogo. Lebom be cadute su Venaria erano per lopiù quelle inutilizzate dagli aerei incur-sori alleati, che di ritorno dagli attacchisu Torino, lasciavano cadere lungo lastrada del rientro per disfarsi di uncarico molto pericoloso. Ma è proprio per questa sua margina-lità e breve distanza da Torino, che Ve -naria venne dotata di un distaccamen-to permanente di vigili del fuoco, colpreciso intento di decentrare le forzesoccorritrici. Venne potenziatoulteriormen te nel 1943 quando gliattacchi aerei sul vicino capoluogo sifacevano sempre più intensi e dramma-tici. L’organico con stava di circa 200unità, con una dotazione di mezzi eattrezzature che non permetteva difronteggiare un evento così straordi-nario, se non a costo di gran di sacrifi-ci del personale. Già dal 1940 vennero,quindi, avviati dei contatti con il comu-ne per impiantare con tutti i suoi servi-zi un distaccamento permanente. Lascelta cadde sui locali dell’ex stabili-mento Martra in via Trucchi, di pro-prietà della Cassa di Risparmio. Persoddisfare le sempre crescenti esigen-ze di spazio, vennero in seguito re -quisiti altri locali e spazi per l’alloggia-mento dei vigili e per il ricovero deimezzi. Per una parziale indipendenzaalimentare dell’intera forza del Co -man do, venne predisposto un pro-gramma di sfruttamento che prevede-va il mantenimento e la coltivazionedi terreni agricoli presi a mezzadria, opropri dei distaccamenti: i cosiddetti“Orti di guerra”. Il più importante,perché il più vasto, fu quello impianta-to nella tenuta de “La Mandria” ecurato ovviamen te dal personale delDistaccamento di Venaria Reale.Circa 70 mila mq. di terreno agricolo,nei pressi della Cascina Peppinella,vennero concessi dal Mar chese Medicidel Vascello. L’ammini strazione dellaMandria cedette gratuitamente il ter-reno, i concimi, il bestiame, gli attrezzie l’acqua necessaria alle coltivazioni,in cambio della metà del raccolto edella mano d’opera, garantita dai vigi-li del fuoco. I raccolti saranno divisi a

metà tra le parti. Le sementi verranno in

parte recuperate dal raccolto. L’appezza -

men to consiste in un’unica area recinta

della superficie di metri quadrati 50.000.

In tale area si è finora provveduto alla

semina di: Kg. 1800 di patate, 300 di

fagioli, 500 di piantine di cipolle, n° 700

piantine di pomidoro, non ché piselli, spi-

naci, carote, cicoria, insalate, zucchini,

peperoni ecc. Altri mq. 20.000 verranno

coltivati a granoturco. [...] Il distacca-

mento di Venaria provvede inoltre diretta-

mente e per proprio conto a coltivare un

altro orto di guerra che trovasi nel recin-

to del distaccamento stesso, della superfi-

cie di circa 1000 mq. In detto recinto si

provvede anche all’allevamento di quat-

tro maiali, di trenta oche e di circa cin-

quanta conigli. Dal 17 giugno 1940,pochi giorni dopo l’inizio della Se -conda Guerra Mondiale, il distacca-mento venne mo bilitato e predispostoper le esigenze belliche. L’impegno siincrementò con il recupero di proietti-li di contraerea ancora inesplosi cadutinel territorio. Il 21 ottobre successivoiniziarono invece gli interventi perattacchi aerei diretti verso l’abitato ele strutture militari ed industriali.Relazione 26 del 21 ottobre 1940, ore1,20 «Incursione aerea - caduta bomba

incendiaria presso il Campo Militare di

Aviazione “Mario Santi”. Il Coman dan -

te: verso le ore 1,15 di stamane dal mio

posto di osservazione constatai l’esisten-

za di numerose vampate di fuoco in di -

rezione del Campo d’Avia zione “Mario

Santi”. Difatti quasi subito dopo era ri -

chiesto il nostro interven to che non servì

a nulla perché le bom be incendiarie ca -

dute non davano alcun danno né a perso-

ne né a cose, essendo si sparse nell’im-

mensità del campo di atterraggio e lonta-

ne da quanto poteva dar esca ad incendi.

Trattavasi di bombe incendiarie alla ter-

mite di peso inferiore al Kg. e di esse ne

furono ricuperate fra esplose ed inesplose

n. 48 e di esse una da me raccolta prima

della sua totale combustione si unisce alla

presente relazione. F.to Geom. Pintal di».Iniziò così il contributo dei Vigili del

Fuoco del Distaccamento di Venaria,nell’opera di difesa civile del proprioterritorio, e nella partecipazione, sem-pre attiva ai tanti interventi di soccor-so in Torino, in collaborazione allesquadre del capoluogo, duramente edrammaticamente impegnate per lefuriose e drammatiche incursioniaeree, che dall’ottobre del 1942 e pertutto il 1943 e il 1944, si abbatterono sudi essa.

Michele Sforza Fondatore e responsabile

dell’Archivio Storico del

Comando Provinciale dei

Vigili del Fuoco di Torino

La storia narra che...

Il refettorio del personale L’ingresso della caserma di via Trucchi

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n. 71

Dai campi Don Mosso a via Di Vittorio, è la soluzione che unisce al risparmio una maggioreofferta sportiva

Nasce il “Palazzetto dello Sport” per attività di pallavolo e pallacanestro

L’offerta sportiva sul territorio si ar -ricchisce con la realizzazione, at -

traverso ristrutturazione, di un nuo vo“Palaz zetto dello Sport” che ha l’obiet-tivo di consentire la valorizzazione e lo sviluppo di attività quali pallavolo,pallacanestro.Se i campi Don Mosso so -no il fulcro del gioco delpallone il vicino impiantosportivo e ricreativo di viaDi Vittorio, opportunamen -te ampliato e rivisitato,potrà ospitare le nuovediscipline sportive offren-do una location di tutto ri -spetto per lo svolgimen -to, oltre che degli allena-menti, anche e soprattut-to, delle gare di campiona-to. Attualmente l’impiantoospita una piscina, pale-stra, campi da calcetto etennis. Chiarisce il sindaco,Giuseppe Catania «L’Am -mi ni stra zione ha chiestoed ottenuto dalla RegionePiemonte l’opportunità diutilizzare la quota residuadi finanziamento destina -to alla realizzazione del IIIlotto, circa 1 milione di euro,dell’impianto sportivo delleex Casermette per ampliarequello di via Di Vittorio. Lascelta è stata dettata dallavolontà di risparmiare risor-se economiche potendociavvalere di strutture, servi -zi ed impianti già esistentinonché dalla possibilità diallacciamento ai sottoser -vizi ed alla centrale termi -ca già esistenti». All’Asm(Azien da speciale multi-servizi) ne è stata affidatala gestione e realizzazio -ne. Il presidente, FlavioDel l’Ami co, precisa che«L’operazione segna un al -tro punto a favore dellaCittà, ad una maggioreofferta sportiva siamo riu-sciti ad unire una minorespesa per la sua realizzazio-ne e conduzione. Aggiungoche la razionalizzazione dei

costi passa anche attraverso una gestio-ne unitaria dei servizi, come ad esempio,un unico presidio per la vigilanza, la sicu-rezza di tutte le strutture e le attività dipulizia e riscaldamento». L’interventoprevede l’ampliamento della strutturaesistente per consentire la conformità

del campo ai vincoli dati dalle federa-zioni, l’inserimento di tribune, di serviziper il pubblico, gruppo di spogliatoi eservizi. L’assessore allo Sport, Alessan -dro Brescia, entra nel dettaglio «La Cittàe le associazioni sportive aspettavano datempo un luogo che non fosse “solo” una

palestra per praticare basket e pal -lavolo, ma anche altre discipline. Inun contesto difficile, complesso co -me quello di oggi, caratterizzato dascarsità di risorse per gli Enti Locali,questo è un modo per rispondereall’esigenza di spazi adeguati per lenostre associazioni e quindi per inostri ragazzi».L’impianto avrà una capienza dicirca 300/350 posti a sedere. Ri -sponderà ai vincoli imposti dallefederazioni di pallacanestro e pal -lavolo, sia per quanto riguarda lemisure dei campi da gioco, aree dipertinenza, fasce di sicurezza, per-corsi per disabili, sia in veste di atle -ti che di spettatori. Alcuni localiavranno funzioni specifiche quali:sala stampa, stanza antidoping, in -fermeria e quant’altro necessario peruna struttura moderna.

O.Berg.

Progetto di ristrutturazione

Veduta aerea dell’attuale impianto

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TASI: non cambia nulla per il 75%delle abitazioni

Il Consiglio comunale nella seduta del 19/05/2014 ha delibe-rato in merito all’applicazione della nuova Tasi. Si tratta del

nuovo tributo che, congiuntamente all’Imu, sugli immobilidiversi dall’abitazione principale ed alla Tari, che sostituisce laprecedente Tares a copertura del costo del servizio rifiuti, defi-nisce il sistema di riordino dei tributi locali, previsto a partiredall’anno 2014 dalla Legge di Stabilità. Il Comune di VenariaReale ha scelto di non applicare la Tasi sulle seconde case, atti-vità produttive e capannoni, in modo particolare non interes-serà gli affittuari sia per la residenza che per le attività produt-tive. In sostanza non verrà applicata la Tasi a tutti gli immobiligià soggetti ad Imu. Avendo provveduto ad adottare la delibe-razione e a pubblicare la stessa entro il termine del 31/05, lascadenza fissata per il pagamento della prima rata risulta esse-re il 16/06/2014 mentre, per la seconda rata a saldo, il terminesarà quello del 16/12/2014. La scelta compiuta dall’Ammi ni -strazione di adottare nei termini le aliquote è stata determina-ta da diversi fattori concomitanti ed in particolare:• garantire il regolare flusso di cassa, la cui mancanza avrebbe

esposto il comune a problemi di liquidità e a maggiori costiper interessi passivi;

• evitare l’accavallarsi di scadenze a carico dei contribuenti. Il Comune aveva già, infatti, definito le scadenze Tari (mag-gio/luglio/settembre e novembre) ed emesso le relative bol -lette in modo tale da non far coincidere tali scadenze conquelle di Tasi/Imu;

• evitare il pagamento dell’acconto ad aliquota base, previstoin caso di mancata deliberazione, per tutti gli immobili di -versi dall’abitazione principale, esonerati dal pagamentodella Tasi. In assenza della deliberazione, infatti, gli stessiavrebbero dovuto versare il tributo che successivamentesarebbe stato oggetto di rimborso, con notevole disagio siaper i contribuenti sia per l’ente.

L’aliquota è stata determinata nella misura del 3,3 per mille,con l’applicazione di detrazioni commisurate alla rendita cata-stale dell’immobile. Non sarebbe possibile spiegare la sceltaoperata dall’Ammi ni strazione in merito alla Tasi, se non tenen-do conto di due fattori posti alla base del nostro bilancio:1) il gettito derivante dall’Imu abitazione principale per l’anno

20122) la previsione di gettito Tasi 2014.La Tasi infatti, deve garantire al Comune lo stesso gettito Imu

a copertura del mancato trasferimento operato dal Gover -no con riferimento al gettito 2012, che ammontava a circa2.000.000 di euro. Va ricordato che per l’anno 2013, l’Imu abi-tazione principale (seppur con alterne disposizioni) per laquasi totalità è stata posta a carico dello Stato. Per il 2014viene però meno questa garanzia costringendo i comuni ariproporre un tributo a copertura della decisione dello Stato dinon accollarsi il relativo onere. La previsione di gettito dellaTasi 2014 per il nostro Comune, sulla base dell’aliquota e delledetrazioni deliberate, si attesta intorno al 1.600.000 euro, conla differenza in negativo rispetto alle risorse disponibili ne -gli anni precedenti di circa 400.000 euro. Come si può osser -vare dalla tabella pubblicata sul sito internet del Comune,l’Amministrazione ha modulato le detrazioni in maniera taleche l’immobile adibito ad abitazione principale per oltre il75% dei contribuenti non venisse a subire aumenti rispettoall’Imu, attivando le detrazioni con lo scopo di lasciare presso-ché invariato il carico fiscale. Per le fasce di rendita catastalepiù alte, se si confronta il dato con quanto si sarebbe dovutopagare con Imu al 4,8 per mille come deliberato per il 2013non si evidenziano aumenti. Per quanto concerne la detrazio-ne per i figli, dal 2014 non è data ai contribuenti la possibilità diesercitarne il diritto. Comunque, questa prima fase di appli -cazione del tributo sarà utile per valutare eventuali spazi fi -nan ziari da utilizzare per la detrazione relativa ai figli da appli-care eventualmente a conguaglio sulla seconda rata. L’Ammi -nistrazione si è impegnata a rivedere il regolamento Tasi inmaniera tale da inserire elementi perequativi, anche con parti-colare attenzione alle famiglie con disabili. Al fine di supporta-re i contribuenti è stato attivato presso l’ufficio tributi uno spor-tello dedicato, ampliando l’orario di ricevimento, e predispo-nendo i modelli F24 di versamento. Presso l’Ufficio Relazionicon il Pubblico di piazza Martiri, è stato inoltre attivato unosportello prenotazioni, cui i contribuenti hanno potuto rivol-gersi per richiedere la predisposizione del modello e per il riti-ro dello stesso nei giorni successivi. Sul sito internet del Co -mune è inoltre a disposizione apposito strumento per il calco-lo on-line, cui il contribuente può accedere, accreditandosi gra-tuitamente, alla banca dati comunali per il calcolo e la stampadel modello di pagamento.

Il SindacoGiuseppe Catania

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Ecco il progetto della nuova Residenza Assistenziale per Anziani

R.S.A. - è tempo di partire con i lavoridi costruzione

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Lo scorso mese di ottobre abbiamodato notizia della nuova Residenza

Assistenziale per Anziani, R.s.a., che sor-gerà a Venaria, via Fratelli Cervi angolovia Guarini, con 120 posti letto.Il Comune ha concesso il diritto di su -perficie per 43 anni, rinnovabile alla sca-denza, alla cooperativa Nuova Assisten -za che ha presentato il progetto di rea-lizzazione ed, a breve, partono i lavori,come ha confermato l’amministratoredelegato Davide Porta.La convenzione tra Regione Piemonte,Asl To 3 e cooperativa prevede che l’85%dei posti disponibili siano per l’appunto“convenzionati” rispondendo ai bisognidegli anziani appartenenti alla suddettaAsl. Il restante 15% è a disposizione diprivati. Stiamo parlando di una strutturache accoglierà anziani non autosuffi-cienti.La superficie utile di pavimento del fab-bricato, che si sviluppa su due piani fuoriterra, sarà di 6823 mq.I parametri tecnici relativi alla costruzio-ne dell’edificio sono indicati dalla nor-mativa della Regione Piemonte.All’interno troveremo un refettorio, l’in-fermeria, una sala polivalente, aree de -stinate alle terapie ed alla socializzazio-ne. Non mancherà un locale di culto. Alpiano superiore ci saranno le stanze daletto, singole e soprattutto doppie, do -tate di bagno in camera.Dichiara Gaetano Cosenza, Direttore Ge -nerale dell’Asl To3 « Oggi 217 ultra65ennidel Distretto di Venaria Reale sono ricove-rati in strutture residenziali per anziani; diquesti ben 118 trovano collocazione al difuori del territorio distrettuale, in alcunicasi addirittura nelle provincie di Asti edAlessandria. Il progressivo invecchiamen-

to della popolazione ed il conseguenteincremento delle patologie dell’anzianorendono sempre più pressante la richiestada parte delle famiglie di strutture atte adospitare pazienti ad alta intensità assi-stenziale; la realizzazione di una Rsa di120 posti letto nel comune di VenariaReale è la risposta a questo bisogno. Talestruttura offrirà l’opportunità di tenere icongiunti vicino a casa e consentirà, inol-tre, nel rispetto della libera scelta del-l’utente, di avvicinare chi oggi ha trovatoposto unicamente in strutture distanti.

L’Asl To3 collaborerà attivamente con ilComune di Venaria e con il futuro gesto -re della Rsa allo sviluppo ed alla messa aregime del progetto anche per quantoriguarda le modalità di presa in carico e diinserimento degli ospiti nella nuova Rsa».Per il sindaco, Giuseppe Catania «Èun belrisultato in tempi di tagli pesanti ai servizisanitari e sociali. Potenziare la struttura diassistenza per anziani significa non perde-re di vista l’importanza dei bisogni reali

dei nostri concittadini. Sia per chi è giàospite e sia per chi deciderà di avvalerseneavere una tale struttura sul territorio sem-plifica la scelta e la cura da parte dellefamiglie. Inoltre, auspico che l’attuale struttura pos -sa, in un futuro prossimo, ospitare altri ser-vizi sociali e sanitari, ampliando così l’of-ferta di welfare sul territorio».L’assessore all’Urbanistica, AlessandroBrescia, precisa «quello della nuova Rsarappresenta un obiettivo raggiunto daquesta Amministrazione e, crediamo, nel

migliore dei modi. Verrà realizzata unastruttura che conterrà oltre i 40 posti lettoattuali altri 80, con un’ottimizzazione deglispazi. Una risposta in contro-tendenza ri -spetto alla contrazione dei servizi socialiche gli Enti Locali stanno subendo. Nei prossimi mesi partirà il cantiere. Que -sta è una buona notizia».

O.Berg.

n. 71

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L’Assistenza Socio Sanitaria non può essere a carico dei Comuni

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Interventi per Adulti e Anziani• sociale;• servizio sociale professionale;• assistenza domiciliare;• assistenza economica;• affidamento familiare;• borsa formazione lavoro• tutela adulti incapaci;• inserimento anziani

autosufficienti in residenze assistenziali comunali e gestione diretta del C.i.s.s.a.;

• inserimento anziani non autosufficienti in residenze assistenziali.

Interventi per Disabili• segretariato sociale;• servizio sociale professionale;• assistenza domiciliare;• assistenza economica;• affidamento familiare;• borsa formazione lavoro;• centro diurno per

disabili;• tutela adulti incapaci;• interventi di ricovero

in comunità alloggio di disabili.

Il Consorzio Intercomunale dei Servizi So -cio Assistenziali - C.i.s.s.a - è un ente pub-

blico istituito dai seguenti 8 comuni: Alpi -gnano, Druento, Givoletto, La Cassa, Pia -nezza, San Gillio, Valdellatorre, Venaria.Opera avvalendosi dei finanziamenti pro-venienti da: Comuni, Sanità, Regione Pie -monte, Provincia e dagli utenti.I servizi sono rivolti, in particolare, alle fascepiù deboli dei cittadini quali: minori, disabi-li fisici o intellettivi, anziani non autosuffi-cienti, persone con difficoltà temporaneeo permanenti, determinate da povertàmate riale e da problemi familiari. Gli inter-venti sono attuati quanto più possibile nel-l’ambito del nucleo familiare stesso, quan-do ciò non sia possibile, avvengono me -diante servizi sostitutivi residenziali o semi-residenziali. La popolazione anziana, cosìcome emerso nell’analisi dei bisogni evi-denziate nell’ambito del Piano di Zona, la -menta povertà relativa al reddito (la parzia-le o totale non autosufficienza è aggrava -ta dalle difficoltà economiche a sostenerei costi dell’abitazione, assistenza, spesa etrasporti), la mancanza di reti familiari e so -ciali, la non autosufficienza e il problemadella mobilità. Risulta esserci, quindi, ungrave rischio di emarginazione ed esclusio-ne sociale. Le prestazioni essenziali, per an -ziani non autosufficienti e disabili, sonostabilite dall’Accordo di programma conAsl To 3. Prevede interventi di residenziali-tà, semiresidenzialità, contributi economicia sostegno della domiciliarità. Gli interventi da effettuare sono approvatidall’Unità Valutativa Geriatria, dalla com-missione Umvd, dell’Asl To 3, distretto diVenaria, e sulla base delle risorse economi-che definite nell’ambito del Programmadelle Attività territoriali. Il “Punto unico di

accoglienza” è tenuto a fornire informazio-ni, aggiornate in tempo reale sulle diverseopportunità, risorse, prestazioni, agevola-zioni, servizi esistenti. Deve effettuare unaprima lettura dei bisogni, proponendo alcittadino le prestazioni e i servizi a lui ac -cessibili; deve raccogliere le domande de -gli utenti e inoltrarle ai servizi competentie deve, inoltre, inviare a servizi e operato -ri specialistici le situazioni complesse e/odelicate. Per il 2014 si dovrà affrontare laproblematica della continuità dei contribu-ti economici a sostegno della domiciliarità.La normativa prevede tali interventi comeextra L.e.a., come a dire a totale carico delServizio Sociale e quindi non più di titolari-tà del Servizio Sanitario.Dichiara l’assessore alle Politiche Sociali,Franco Izzo «Siamo di nuovo di fronte all’en-nesimo tentativo di trasferire sui comunicompetenze sanitarie, come se in questo

modo si potessero trovare reali soluzioni al -le difficoltà economiche e finanziarie e allacondizione di dissesto in cui versa la Sanitàpiemontese. Contro le relative deliberazio -ni si è aperto un confronto tra i Consorzi, ilcomune di Torino e associazioni d’utenza,per adottare misure a tutela dei servizi e defi-nire le modalità e le risorse per continuare agarantire gli assegni di cura. Per quanto con-cerne i servizi assistenziali, a favore delle per-sone adulte fragili o dei minori, si registra, inquesti due ultimi anni, una decisa restrizionedelle risorse trasferite da parte della Regionee dello Stato. È prevalsa una scelta che vedequesti interventi essenzialmente a carico deicomuni che valutano l’opportunità o menodi continuare a finanziare gli interventi assi-stenziali di protezione delle fasce deboli dellapopolazione. Non è con il libero arbitrio che sipuò difendere il principio morale e costituzio-nale di protezione e solidarietà ai deboli».

Interventi per Minori e Famiglie• segretariato sociale; • servizio sociale professionale;• tutela minori;• intervento di ricovero

in comunità di minori;• segnalazione ed esecuzione

di provvedimenti civili delTribunale per i Minorenni;

• adozione nazionale ed internazionale;

• collaborazione con il TribunaleCivile e Penale;

INTERVENTI SOCIO-SANITARI DEL DISTRETTO DI VENARIASituazione relativa al comune di Venaria Reale

Info: www.cissa.it

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è partita la garad’appalto per larealizzazione del -la interconnessio-ne della linea sfmATorino-Ce res conil passante di To -rino: entro la fine del-l’anno si conoscerà l’a -zienda che realizzerà ilavori e partiranno i can-tieri. L’opera, che prevedeun collegamento ferrovia-rio di 2,5 chilometri sottocorso Grosseto e la realiz-zazione di una nuova fer-mata, sarà conclusa nel2018 con un investimentodi 180 milioni di euro.  Chevantaggi porta la nuovainfrastruttura?  Ai cittadinidell’area nord-ovest per-metterà di raggiungere ilcentro di Torino in tempiestremamente rapidi (cir -ca 10 minuti da Venaria aPorta Susa, quando in autosi impiega mezz’ora), aituristi di raggiungere fa -cil mente la Reggia, l’Aero -porto e le valli di Lanzo.Non solo, aumenteranno itreni che collegano Vena -ria a Torino, saranno infat-ti due le linee che la col -legheranno al capoluogo,e la città sarà pienamen -te integrata con il ServizioFerroviario Metro poli tanoche connette tra loro piùdi 85 stazioni.

City Sightseeing

Visite alle Residenze Reali con l’autobus turistico

Dal 30 maggio è possibile, sia per i visitatori che per i cittadini venariesi, salire a bordo della terza linea dell’autobusturistico denominata “Residenze Reali” e raggiungere la Reggia, gli Appartamenti Reali del parco La Mandria ed il

castello di Rivol per visitare il museo di Arte Contemporanea.Ciascuno dei bus, griffati con le immagini delle Residenze Reali, hanno 33 posti a disposizione. Il servizio è operativo ilvenerdì’, sabato, domenica. 4 corse giornaliere. Lungo il percorso si è accompagnati da un commentario digitale in seilingue sulla storia e peculiarità delle Residenze Reali. Il progetto è stato realizzato dalla Regione Piemonte, assessora-to alla Cultura, Provincia di Torino e Turismo Torino.Per tutto il 2014 il costo promozionale è di 10 euro per adulti (ridotto bambini 5 euro) con validità 24 ore. Per usufrui-re dei percorsi di due linee il costo è di 20 euro, 25 costa avvalersi del servizio delle tre linee esistenti. Info: www.residenzereali.it www.turismotorino.org O.Berg.

Torna la Linea Express La Reggia e il 72 barrato

Il trasporto pubblicoin città si serve di 7 linee

Aben guadare sono sette le linee di tra-sporto pubblico (una si interrompe nei

giorni festivi) a disposizione dei cittadinivenariesi. La scorsa primavera è stata resti-tuita la linea” dedicata” che collega la Reg -gia con Torino, si chiama “Linea Express LaReggia di Venaria Reale”, utilizzabile daivenariesi al prezzo di un normale bigliettosuburbano. Ma non è tutto. Nello stessoperiodo è anche stata ripristinata la lineadel 72 barrato da tempo cancellata. Il ter -ritorio è ben collegato al suo interno e conil capoluogo. Ciò nonostante, regna unagrande confusione sul come servirsene.Con l’aiuto di una cartina del nostro terri-torio possiamo vedere l’insieme dei tra-sporti pubblici a disposizione dei cittadini.Ma il “sistema trasporti” è in continuo mo -vimento, sia per coprire nuove zone, sianel cercare di far “quadrare i conti” visti itagli apportati anche in questo settore. «Ineffetti - esordisce il presidente dell’Agen -zia per la Mobilità Metropolitana, ClaudioLubatti - aumenta la domanda ma diminui-scono le risorse economiche. Il 2014 deveessere l’anno in cui si rivede la rete intera deitrasporti, ferma al lontano 1982. Oggi è fon-damentale portare i cittadini al punto diinterscambio di Porta Susa, cuore di Torino.La Regione Piemonte mette a disposizione il24% del suo bilancio per questo settore cheva, ripeto, rivisto nel suo insieme». Gli fa ecol’assessore alla Viabilità e Piano del Traffi -co, Vincenzo Russo «Aver mantenuto un li -vello di qualità, nonostante i tagli, ha signifi-cato poter garantire ai venariesi un buonservizio di trasporti pubblici. Ora va trasfor-mata in linea metropolitana la linea ferro-viaria Torino-Ceres. Ha un enorme poten -ziale: può collegare, infatti, la Reggia allo

stadio della Juventus e all’aeroporto San -dro Pertini». La Provincia di Torino e l’ Agenzia per laMobilità Metropolitana hanno perseguitoun unico fine, precisa il consigliere provin-ciale Salvino Ippolito «È fondamentale peruna città turistica poter contare su un tra-sporto pubblico di tipo europeo. Lo voglia-mo eco sostenibile in grado di inquinare ilmeno possibile. Abbiamo ancora un obietti-vo importante da raggiungere è cioè il colle-gamento di Venaria con l’ospedale di Rivoli».Il sindaco, Giuseppe Catania, si dice «orgo-glioso di aver ottenuto dei risultati positiviriuscendo, seppure con testardaggine, a fardialogare le istituzioni per un progetto cosìstrategico quale il pubblico trasporto. Dicerto – continua Catania – non vogliamouna città piena d’auto e in questo senso c’èancora molto lavoro da fare ».Mimmo Dellisanti assessore con delegaall’Ambiente ricorda ai cittadini l’opportu-nità di potersi servire del bike sharing col-legato con il capoluogo e ancora, per certiversi, sottovalutato, così come della retedelle piste ciclabili presenti sul territorio.Dichiara «per la riorganizzazione dei tra-sporti pubblici diventa strategico il sistemaelettronico di bigliettazione che potrebbe in -tegrare servizi diversi quali bike e car sha-ring, metrò, bus, treno».

O.Berg

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Il nuovo assessore alle società partecipate,centro storico ed alla pace, si presenta

Accettare un incarico di Giunta a menodi un anno dalle elezioni comunali

non è stata una scelta facile. I tempi sonostretti e non consentono di agire su pro-spettive di medio o lungo termine. Non sipuò che cominciare a lavorare a partiredalle condizioni date per portare a termi-ne quanto di buono è stato avviato da chimi ha preceduto, introducendo elementidi nuova progettualità e, dove necessa-rio, elementi di discontinuità nelle situa-zioni critiche, con la sola preoccupazionedi rispondere a criteri di efficienza nellagestione della cosa pubblica e ai bisogniconcreti della comunità venariese. Le de -leghe affidatemi dal sindaco sono impe-gnative e riguardano ambiti molto deli-cati e strategici. Occuparsi di società par-tecipate significa agire per garantire aicittadini, attraverso il loro buon fun zio na -mento, servizi sempre migliori che van nodalla gestione delle mense scolastiche,alle farmacie, agli asili nido, ai parcheggi,alle manutenzioni, alla gestione del tea-tro. I servizi sono buoni nella misura incui le diverse società che li gestiscono

rispondono a criteri di efficienza e di buo -na amministrazione, in caso contrario di -ventano fonte di sprechi e di costi fuoricontrollo. Anche la delega riferita al Cen -tro Storico riguarda uno degli ambiti cit-tadini che, dopo il decollo della Reg gia,richiede particolare attenzione affinchèesso possa tornare ad essere ciò che erain origine, il borgo architettonicamentearmonizzato con la Reggia stessa. Il no -stro centro storico ha una bellezza unicache va recuperata e valorizzata perchèdiventi sempre di più luogo di attrazioneturistica dove il visitatore possa fermar -si in un’ottica diversa dal mordi e fuggi.Ultima, ma non in ordine di importanza,

la delega sulla Pace alla quale voglia de -dicare energia e passione per proporremomenti di riflessione e coinvolgimen -to dei cittadini alla costruzione, fuori daogni facile retorica o demagogia, di unacultura di pace, di solidarietà, di dialogoe accoglienza tra culture a partire dalmondo della scuola e dell’associazioni-smo venariese con il contributo di ognidonna e uomo di buona vo lontà. Il tuttocon il dovuto spirito di servizio che devesempre distinguere chi si dedica al benedella propria comunità.

Giuseppe LumettaAssessore alle Società Partecipate,

Centro Storico, Pace

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Dimensionamento scolastico

Nascono i 2 nuovi poli: vince il criteriod’accorpamento verticale

Il progetto d’accorpamento degli istituti scolastici volutodalla legge Gelmini è giunto a compimento nella nostra

Città e, dal prossimo anno scolastico, sarà attivo. Il lavoro svol-to dal tavolo tecnico di cui fa parte l’Ammi nistrazione comu-nale e i dirigenti scolastici, ha prodotto la condivisione delmodello di crescita formativa detto “verticale” in quantoingloba, per territorio d’appartenenza, i diversi gradi dellapubblica istruzione, comprese le scuole materne. Il progetto,peraltro, è stato varato dalla competente Commissione consi-liare al Sistema Educativo e Cultura. Sul territorio esisteva giàuna predisposizione a questo modello, tanto da essere speri-mentato nel passato. Gli insegnanti, in quell’occasione, segui-rono corsi di formazione per ottimizzare la gestione e l’orga-nizzazione dell’insegnamento nell’ambito di più cicli di stu-dio. Dichiara l’assessore al Sistema Educativo, Fosca Gennari«La Regione Piemonte ha deliberato lo scorso 23 dicembre l’ap-provazione del Piano di Dimensionamento degli istituti scolasti-ci della Regione per l’anno scolastico 2014-2015. Poter chiudereil progetto a livello locale ha voluto dire, per tutti i soggetti coin-volti, fare un percorso di per sé molto impegnativo. Sono soddi-sfatta di averlo portato a termine grazie alla collaborazione esoprattutto alla condivisione, sia territoriale che a livello provin-ciale, di quanti hanno voluto rendere operativo e funzionante ilprogetto proposto». Per quanto riguarda il parere dei dirigentiscolastici riportiamo le parole di Ugo Mender, 1° Circolo «Laformazione di istituti comprensivi a Venaria costituisce insiemeuna sfida ed un’opportunità. Oltre a dare una dirigenza stabilealle scuole medie, attualmente sotto dimensionate, la stretta col-laborazione tra docenti di ordini di scuola diversi, con diverseesperienze, competenze e sensibilità, consentirà di arricchire l’of-ferta formativa e di dare risposta ai bisogni in questo campo adun ampio ventaglio di età grazie alla costruzione, nel tempo, dipercorsi educativi verticali che copriranno dai 3 ai 15 anni».Segue il commento di Alessandra Veglio per il 2° Circolo «Si èconcluso un lungo e faticoso percorso che dal prossimo annoscolastico finalmente consentirà alle scuole cittadine di artico-larsi nella nuova e fondamentale dimensione dell’Istituto Com -

pren sivo. Il 2° Circolo e la Don Milani hanno lavorato, e continua-no a farlo, ad un percorso di formazione, ricerca, progettazionefinalizzato alla definizione di curriculi del 1° ciclo di istruzione.Siamo pronti a partire».

O.Berg.

POLO 1Dirigenza e segreteria:scuola De Amicis. Vi appartengono• le scuole d’infanzia:

De Amicis, DonSapino, Boccaccio, Gallo Praile

• le scuole elementariDe Amicis, 8 Marzo,Di Vittorio

• le scuole medie:Lessona sede e Lessona succursale

POLO 2Dirigenza e segreteria:scuola Don Milani –sede centrale. Vi appartengono:• le scuole d’infanzia

Gramsci, Rodari,Andersen, Disney

• le scuole elementariGramsci, Romero,Rigola

• le scuole medie DonMilani sede e DonMilani succursale

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Partendo dal presupposto che cir -ca l’80% della violenza che si abbat-

te sulle donne accade all’interno dellemura domestiche non si può non ap -prezzare il lavoro che da tempo svolgel’Associazione onlus “Cerchio degli uomi-ni”. Nasce a Torino nel 1998 per iniziati-va di un gruppo di uomini che sente ilbisogno di riflettere sul cambiamentoculturale in atto che fa della parità digenere un obiettivo necessario, non piùrinviabile, allo sviluppo umano e civiledella società. Partono, quindi, dei progetti concretiche trovano nelle istituzioni pubblicheun forte sostegno.I maggiori media nazionali, dalla Rai Tve Radio, Tv private, ai quotidiani mag-giori quali Repubblica, Stampa, Corrieredanno sempre più spazio alle iniziati -ve dell’associazione. D’altronde le rela -zioni famigliari sono il paradigma del -la costruzione sociale. Il cambiamentonella relazione uomo/donna esplicitachiaramente la necessità di ridimensio-nare i principi di prevaricazione e pos-sesso in direzione di relazioni di parità,in grado di riconoscere ed apprezzare ledifferenze.

Nello specifico lo “Sportello d’ascolto deldisagio maschile e prevenzione alla vio-lenza domestica”, è sostenuto dalla Pro -vincia e Comune di Torino. è un proget-to articolato che si esprime su più fron-ti: percorsi psico-educativi, culturali, re -lazionali. Si lavora in rete con i servizipresenti sul territorio e con altre asso-ciazioni che si occupano di violenza digenere a vari livelli. La sede operativa si trova al centro Re -lazioni del comune di Torino, l’acco-glienza telefonica è svolta da operato -ri formati. I soggetti interessati posso -no telefonare direttamente al centro oavvalersi del sito internet per attivareun contatto. Si passa quindi ad un collo-quio individuale di orientamento. Suc -cessivamente si possono fare due di -versi percorsi: o con i servizi specializ-

zati del territorio o tramite lo sportellod’Ascolto del Disagio che al suo inter -no può contare su personale formato, icounselors. Inizia, quindi, un lavoro digruppo gestito e organizzato in basealle criticità espresse dal soggetto e col-loqui individuali. A fine percorso, un servizio di tutoringgarantisce il contatto tra associazione eindividuo allo scopo di estendere la pre-venzione a medio e lungo termine.è importante sottolineare che l’attivitàdell’associazione non può prescindereda un lavoro in rete fatta di contatti ecollaborazioni con il Centro Anti Vio len -za, Centri di Accoglienza delle donne,Servizi Sociali, Forze dell’Ordine, avvo-cati ecc.Info: tel. 011 247 81 85www.cerchiodegliuomini.org.Su appuntamento, il martedì sera, al centro venariese Iqbal Masih.

O.Berg.

Cagnaccio di San Pietro - L’Alzana - 1926

è un’iniziativa dell’associazione torinese “Cerchio degli uomini”

Sportello d’ascolto per il disagio maschilee prevenzione alla violenza domesticaAll’Iqbal Masih un punto d’ascolto

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Premiati i vincitori del Certamen 2014

Si è svolta, all’interno dei festeggiamenti della ricorren-za del 2 giugno “Festa della Repubblica” la premiazio-

ne del Certamen organizzato dall’Amministrazione co -munale ed il liceo statale “Juvarra” di Venaria Reale. Sitratta di un concorso letterario di Storia e LetteraturaItaliana. Ecco la graduatoria dei vincitori della Sezioneesterna: al primo posto l’allieva del liceo scientifico “Ma -rie Curie” di Pinerolo – Valeria Lehmann. Al secondo po -sto Diana Carpaneto del liceo Maria Montessori di Roma;Elisa Genovesi dell’istituto superiore Vasco Beccaria Go -vone di Mondovì si aggiudica il terzo posto. Per la Se -zione interna liceo Juvarra, la classifica è: 1° posto LisaBrero – 4 liceo classico; 2° posto Gabriele Fasano 5B liceoscientifico; 3° posto Arianna Fontanot – 5 liceo classico.

Clay.b

Presenti anche i ragazzi del Consiglio comunale venariese

1° Raduno Regionale dei CCR

Lo scorso mese di aprile, una nutrita delegazione del Con -siglio comunale dei Ragazzi di Venaria si è recata al 1°

raduno regionale presso il santuario di Vicoforte di Mondovì.L’incontro, organizzato dalla presidenza del Consiglio regio-nale del Piemonte, non poteva che avere come scopo prima-rio, il mettere in relazione i ragazzi appartenenti ai molti Ccrpiemontesi con il loro bagaglio di esperienze. L’obiettivo èstato decisamente raggiunto: hanno partecipato circa 40 Ccr,per un totale di circa 500 bambini. Graditi ospiti i ragazzi delConsiglio comunale dei Ragazzi di Reggio Emilia. Un secon-do obiettivo è consistito nella riflessione sull’importanza del -la partecipazione e dell’impegno politico vissuto in primapersona. I ragazzi sono stati così coinvolti in un interessan -te lavoro sulla Costituzione italiana. Divisi in gruppi hannoavuto il compito di analizzare un articolo della Costituzionee di produrre alcune riflessioni o proposte. Queste ultimesono state raccolte dagli organizzatori della manifestazionee verranno inviate nei prossimi giorni ai più importanti orga-

nismi istituzionali e politici. Lo spettacolo“Il Giro del mondo in 80 giorni”, messo inscena dal Teatro Ragazzi e Giovani diTorino, ha concluso felicemente la gior-nata, unitamente alla promessa di indi-re in secondo raduno regionale e, per-ché no, in futuro anche nazionale.

Ufficio GiovaniO.Berg.

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Mi presento: sono Jolanda Bortolozzi ed ho compiuto 100 anni

Mi chiamo Iolanda Bortolozzi.Sono nata a San Biagio di Cal -

lalta (Tv) il 3 marzo 1914 (anchese mio padre, per via della ritualesbornia di festeggiamento di unanuova nascita, mi ha registrato so -lo il giorno dopo). Mia madre haavuto 11 figli (in realtà dodici, mala mia sorella gemella morì subi -to dopo il parto). Ho passato dueguerre. La prima l’ho vissuta dabambina. Essendo noi così tanti fi -gli, era difficile procurarsi il cibo,ed ho passato la mia infanzia sem-pre alla ricerca di qualcosa da man -giare. Nel 1940 sono venuta a Ve -naria, dove c’erano già alcuni deimiei fratelli e sorelle, ed ho comin-ciato a lavorare alla Snia Viscosa.Mi occupavo della produzione dimatasse di seta. A Venaria ho in -contrato Luigi Magro, che è di -ventato mio marito, e con lui sonostata sposata per trent’anni. Nonho mai avuto figli, e da questopun to di vista penso di avereavuto meno preoccupazioni ditanti altri. Di nuovo, nel periodo dilavoro alla Snia ho conosciuto leprivazioni della guerra. La fame, il freddo, la morte per strada, lebombe ed il terrore della sirenadell’allarme antiaereo. Ho visto imiei fratelli partire come soldatiper la guerra, e li ho visti tornarecambiati, provati, distrutti. Mio fra-tello Elvezio, morto pochi anni fa,

aveva ancora incubi tutte le not -ti e si svegliava urlando. Finita laguerra ho lavorato ancora qual-che anno a Venaria come infer-miera presso uno studio dentisti-co. A Venaria tutti mi ricordanoancora come l’infermiera che fa -ceva iniezioni a domicilio. Allamorte di mio marito, oltre tren-t’anni fa, sono tornata a FagaréDella Battaglia nel Veneto pervivere in campagna. Dal punto divista del lavoro, questi sono statigli anni più belli per me, perchého fatto quel che più mi piace:lavorare la terra e raccoglierne ifrutti. In quel periodo ho potutofinalmente iniziare a coltivare ilmio passatempo, la pittura. Hosempre amato l’idea di poterdipingere fiori sulla stoffa. Dacirca dodici anni sono tornata aVenaria, per stare vicino alla miapronipote Patrizia, (nipote di miasorella Assunta) con la quale hoavuto uno stretto legame fin daquando è nata. Tutta la mia vita èstata sostenuta dalla mia fede inDio, che mi ha sempre aiutato neimomenti difficili; senza la fedenon credo ce l’avrei mai fatta. Sepenso a quante volte, durantetutti questi anni, sotto le bombe,guardando i morti per strada, hopensato che sarei morta anch’io...ed oggi sono ancora qui...non ciposso credere!

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Le affermazioni e i fatti riportatiin questa pagina sono di diretta ed unicaresponsabilità di chi scrive.

Durante l’esame del bilancio pre-ventivo della Provincia di Tori -

no per il 2014, la Giunta di AntonioSaitta ha presentato un emendamen-to che stanzia 800.000 euro per la rea-lizzazione del progetto di messa in si -curezza della sponda orografica sini-stra del torrente Stura di Lanzo.Il progetto dei lavori era stato appro-vato nel mese di aprile dalla Giuntaprovinciale.Nella veste di consigliere e vice-capo-gruppo del Pd in Consiglio Pro vin cia -le sono intervenuto per sottolinearecome l’opera sia da tempo attesa daicittadini di Borgaro e di Venaria. La circonvallazione di Venaria e Bor -garo Torinese è la più importante ope -

ra pubblica realizzata dalla Provinciadi Torino nei suoi 155 anni di storia.Nell’ambito dei lavori, appaltati nel2007 e ultimati nel 2012 con una cele-rità sconosciuta ad altre amministra-zioni locali, è stato realizzato ancheun argine rilevato sulla sponda sini-stra della Stura di Lanzo. In corsod’opera, l’Aipo, l’Agenzia Interre -gio nale per il Po, aveva richiesto diintegrare la realizzazione dell’arginecon un opera di protezione al piedenei tratti adiacenti alla sponda flu -viale. Dobbiamo ringraziare gli ufficitecnici della Provincia per aver predi-sposto in tempi rapidi il progetto diun’opera di difesa antierosiva, costi-tuita da una scogliera in massi ciclo-

pici al piede dell’argine in rilevato peruna lunghezza di circa 260 metri e dauna serie di pennelli repellenti fina-lizzati ad allontanare le acque dallasponda.L’opera garantirà la sicurezza dellefamiglie e imprese situate nella zo -na adiacente alla circonvallazione. Leopere di protezione al piede dell’argi-ne prescritte dall’Aipo hanno la fun-zione di favorire la sedimentazione aridosso della sponda della sabbia edella ghiaia trasportata dalle acque,mantenendo la corrente al centro del - la sezione del fiume.

Salvatore Ippolito

Capogruppo PD

Gruppi Consiliari diMAGGIORANZA

La Provincia di Torino finanzia la messa in sicurezza dei terreni sulla sponda sinistra della Stura

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Le affermazioni e i fatti riportatiin questa pagina sono di diretta ed unicaresponsabilità di chi scrive.

Gruppi Consiliari diMAGGIORANZA

Il 19 aprile 2014 il Consiglio comu-nale di Venaria Reale ha delibe -

rato in favore dell’istituzione del re -gistro delle unioni civili. Obiettivo ètutelare quelle forme di convivenzafra due persone legate da vincoli af -fettivi ed economici che non acce -dono all’istituto giuridico del matri-monio. A marzo 2013, il ParlamentoEuropeo, ha votato una risoluzionesecondo la quale gli Stati membri nondevono dare al concetto di famiglia“definizioni restrittive” per non ne -ga re protezione alle coppie omoses-suali. Per quanto riguarda il Regola -mento comunale, per Unioni Civilis’intende “due persone maggiorennianche dello stesso sesso di stato civi-le libero, coabitanti nella stessa casa,iscritte nello stato di famiglia con il

legame di conviventi e che, sulla ba -se di una dichiarazione sostitutiva diatto di notorietà rilasciata all’ufficiocompetente, dichiarano di condivide-re la propria vita in comune in condi-zione di coppia di fatto”. Il Comuneprovvede a sostenere le unioni civili,al fine di superare situazioni di discri-minazione e favorirne l’integrazionenel contesto sociale, culturale ed eco-nomico del territorio. Sono conside-rati interventi prioritari: casa, sanità,servizi sociali, politiche per giovani eper anziani, sport e tempo libero, for-mazione, scuola e servizi educativi,di ritti e partecipazione, trasporti. Al -cuni vantaggi: accedere ai sussidi,avere gli stessi diritti di chi è sposatoper iscrivere i bambini a scuola e ne -gli asili, iscriversi nelle graduatorie

per ottenere una casa popolare, esse-re equiparato a parente prossimo delsoggetto con cui si vive ai fini dellapossibilità di assistenza. Venaria è il146esimo Comune d’Italia ad appro-vare tale registro, in attesa di una Leg - ge nazionale tuttora in corso d’esamein Commissione Giustizia al Senato(il ddl 909 in materia di unioni civi -li) che, si spera, “a breve” regoleràin mo do compiuto la materia delleUnio ni Civili. La proposta di delibe-razione d’iniziativa Consiliare sul ri -conoscimento delle Unioni Civili èuno dei temi sui diritti civili moltocaro alla sinistra.

Calogero Iandolino

CapogruppoSinistra Ecologia e Libertà

Approvato il registro delle unioni civili (coppie di fatto)

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L’anima di Venaria

Le affermazioni e i fatti riportatiin questa pagina sono di diretta ed unicaresponsabilità di chi scrive.

Èuna città senza guida. Una cittàche continua imperterrita a se -

guire logiche e dinamiche che nullahanno a che fare con l’amministra-zione pubblica. Una classe politicalocale che sa che può permettersi dinon operare alcuna azione ammini-strativa degna di nota, ma che scien-tificamente sa che potrà contare suun consenso incondizionato e cer -tificato. Sì, non c’è logica in quelloche da almeno un ventennio accadea Venaria, non c’è rispetto del citta-dino. Si prendono gioco sistemati-camente dell’intelligenza delle per-sone, giocano perennemente a co -struire maggioranze diverse (primalitigano selvaggiamente e poi van -no a braccetto), si scambiano pol-trone, ma dimostrano di non averealcun controllo sui servizi che do -

vreb be ro garantire ai venariesi, ep -pure... ep pure il popolo concede aloro la fi ducia. Venaria cade a pezzi, l’erba alta faassomigliare alcuni quartieri dellevere e proprie giungle, le strade so -no un colabrodo, non riescono aidentificare e stilare una scala dipriorità di interventi, quasi tutte le partecipate del Comune (GesinSpA, Vera Servizi Srl, FondazioneVia Ma e stra) sono a rischio falli-mento, eppure...eppure a Venaria livotano ancora, votano sempre loro.I cittadini che decidono di andare avo tare rafforzano la subdola e me -schi na convinzione di questi mestie-ranti di avere il controllo del con-senso. Ma come si può per anni assi-stere a questo inspiegabile fenome-no allucinante?

Atteggiamenti irrazionali e discuti-bili per persone di buon senso. Difronte ad una città senza capo neco da dovremmo e dobbiamo innal-zare la nostra dignità, il nostro amorproprio. Dobbiamo sbattere loro infaccia la nostra anima anche ribelle,se occorre, ma certamente più lim-pida e candida della loro. Non as -segnare ancora a loro la nostra fi -ducia, come se fosse un assegno inbianco. E questo non in nome diquesto o quel partito, non in nomedi questo o quel simbolo...ma mol -to semplicemente per una questio-ne di dignità!

Pino Capogna

Capogruppo Forza Italia

Gruppi Consiliari diMINORANZA

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