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Corso VAS 23 - 24 aprile 2013 La l.r. n. 32/2012 Indicazioni applicative

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VAS. Corso VAS 23 - 24 aprile 2013 La l.r. n. 32/2012 Indicazioni applicative. VAS. Genova 23-24 Aprile. Autorità competenti (LR n. 32/2012 - Articolo 5 ) - PowerPoint PPT Presentation

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Corso VAS

23 - 24 aprile 2013

La l.r. n. 32/2012

Indicazioni applicative

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Autorità competenti (LR n. 32/2012 - Articolo 5 )

1. La Regione è l’autorità competente per la VAS e per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi di cui all’articolo 3 in relazione ai quali le discipline di settore prevedono l’approvazione o l’espressione di assensi, intese o pareri obbligatori da parte della Regione.

2. La Provincia è l’autorità competente per la VAS e per la verifica di assoggettabilità in tutti gli altri casi di piani e programmi non rientranti nel comma 1. Per l’esercizio di tali funzioni, la Provincia adotta disposizioni organizzative conformi ai principi e alle modalità previste nel Capo II.

3. La Giunta regionale, per l’esercizio delle competenze di cui al comma 1, si avvale delle proprie strutture competenti in materia ambientale e della sezione del Comitato di cui all’articolo 12.

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fase della VASambito di

applicazionedocumento momento procedimentale soggetto competente atto

rapporto preliminare (all. B)

redazione rapporto preliminare (all. B)

autorità procedente/proponente

individuazione soggetti competenti in materia ambientale

autorità competente in collaborazione con la procedente

trasmissione all'autorità competente

autorità procedente/proponente

trasmissione documento preliminare ai soggetti competenti in materia ambientale

autorità competente

espressione ed invio pareri ad autorità competente e procedente

soggetti competenti in materia ambientale

acquisizione pareri e istruttoria autorità competente

emissione provvedimento di verifica (event. con prescrizioni)

autorità competente provvedimento di verifica

pubblicazione esito - sul web autorità competente

VERIFICA DI

ASSOGGETTABILITA

tempi

PICCOLE AREE DI

INTERESSE LOCALE

MODIFICHE MINORI

"ALTRI" PIANI art. 3 comma

2,3

90 gg30 gg

Verifica di Assoggettabilita’

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fase della VASambito di

applicazionedocumento

momento procedimentale e

competenzasoggetto competente atto

rapporto preliminare (all.B)

redazione rapporto preliminare (all. B)

autorità procedente/proponente

avvio delle consultazioniautorità procedente/proponente

autorità competente

soggetti competenti in materia ambientale

rapporto ambientale (all. C)

redazione del Rapporto Ambientale (all. C)

autorità procedente/proponente

tempi

SCOPING

PICCOLE AREE DI INTERESSE LOCALE, MODIFICHE MINORI,

"ALTRI" PIANI, PER CUI LA VERIFICA DI

ASSOGGETTABILITA' HA AVUTO ESITO

POSITIVO - P/P DI TUTTI I SETTORI, CHE

COSTITUISCONO RIFERIMENTO PER

PROGETTI ASSOGGETTATI ALLE PROCEDURE DI VIA, P/P CHE INTERESSANO SIC

E/O ZPS art. 8 SCELTA VOLONTARIA

art. 13 comma 3

90 gg

contributo alla definizione della portata e del livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale

VAS - Consultazione (scoping)

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fase della VAS

ambito di applicazione

documento momento procedimentale e competenza soggetto competente atto

rapporto ambientale (all. C) redazione rapporto ambientale (all. C) autorità procedente/proponente

proposta di piano/programma

redazione proposta di piano/programma autorità procedente/proponente

trasmissione RA, proposta di P/P e sintesi non tecnica all'autorità competente - contestuale pubblicazione sul BURL e sul sito web - messa a disposizione dei soggetti competenti in materia ambientale della documentazione

autorità procedente/proponente e autorità competente

messa a disposizione del pubblico della documentazione completa presso uffici e su web

autorità procedente/proponente e autorità competente

acquisizione pareri e osservazioni autorità competente

consultazione del CTVAS autorità competente

espressione parere motivato autorità competente parere motivato

piano/programmarevisione della proposta di P/P, prima della presentazione per l'adozione o approvazione

autorità procedente/proponente in collaborazione con la competente

dichiarazione di sintesi (all. D)

redazione della dichiarazione di sintesiautorità procedente/proponente, in collaborazione con l'autorità competente

monitoraggioprogramma di monitoraggio con individuazione di responsabilità e sussistenza delle risorse necessarie

autorità procedente/proponente, in collaborazione con autorità competente

trasmissione del P/P - rapporto ambientale - parere - monitoraggio - dichiarazione di sintesi all'organo competente all'adozione o approvazione del P/P

autorità procedente

dichiarazione di sintesi (all. D)

decisione finale (adozione o approvazione)organo competente all'adozione o approvazione

deliberazione di giunta o di consiglio

pubblicazione della decisione finale e messa a disposizione del P/P adottato, della documentazione istruttoria, della dichiarazione di sintesi e del monitoraggio

autorità procedente

attuazione del monitoraggio ed adozione di eventuali misure correttive

autorità procedente/proponente

tempi

VALUTAZI

ONE AMBIENTALE

PICCOLE AREE DI INTERESSE LOCALE, MODIFICHE MINORI, "ALTRI" PIANI, PER CUI LA VERIFICA DI

ASSOGGETTABILITA' HA AVUTO ESITO POSITIVO - P/P DI

TUTTI I SETTORI, CHE COSTITUISCONO

RIFERIMENTO PER PROGETTI

ASSOGGETTATI ALLE PROCEDURE DI VIA,

P/P CHE HANNO INCIDENZA SU SIC

E/O ZPS art. 3 comma 1

60 gg

90 gg

VAS - Valutazione Rapporto Ambientale

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L.R. n. 1/2013

Articolo 1 (Modifiche all'articolo 3 della legge regionale 10 agosto 2012, n. 32 (Disposizioni in materia di valutazione ambientale strategica (VAS))

1. Al comma 2 dell'articolo 3 della Ir. 32/2012, le parole: "I piani" sono sostituite dalle seguenti: "Fra i piani", dopo la parola: "sono" è inserita la seguente: "sicuramente" e le parole: "nei casi" sono sostituite dalla seguente: "quelli".

OGNI PIANO/PROGRAMMA (E RELATIVE VARIANTI) DEVE ESSERE ASSOGGETTATO A VALUTAZIONE AMBIENTALE

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Indicazioni Applicative – DGR n. 331/2013

Necessità di definire:

1) “piani e programmi che hanno ad oggetto piccole aree a livello locale”

2) “modifiche minori di piani e programmi”

3) “altri piani e programmi che definiscono il quadro di riferimento per l’approvazione di progetti, nonché le loro modifiche”

La direttiva VAS contempla, per la definizione dei potenziali effetti significativi sull’ambiente di tali P/P, tre modalità: la valutazione caso per caso, la specificazione di tipi di piani e programmi, la combinazione delle due.

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Devono essere sottoposti a verifica di assoggettabilità (Indicazioni Applicative – DGR n. 331/2013 ):

• i piani/varianti che interessino aree inondabili (anche 500ali) comportandovi incremento di carico insediativo, o vi prevedano interventi di trasformazione tali da modificare le condizioni di deflusso delle portate di piena

• i piani/varianti che interessino aree con suscettività al dissesto alta e molto alta, anche per contiguità qualora la previsione possa modificare le condizioni di equilibrio del versante ovvero introdurre elementi a rischio

• i piani/varianti che interessino: siti areali e puntuali di zone umide aree carsiche elementi della Rete Ecologica Ligure, il cui interessamento sia tale ridurne la

funzionalità ecologica zona di tutela assoluta (10 m) e zona di rispetto (200 m) dei punti di captazione delle

acque superficiali e sotterranee ad uso idropotabile acquiferi individuati nel Piano Tutela delle Acque, qualora comportino cambiamento di

destinazione da agricola/presidio/territorio non insediato ad altri usi o prevedano attività artigianali/produttive

siti UNESCO e aree protette

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Devono essere sottoposti a verifica di assoggettabilità (Indicazioni Applicative – DGR n. 331/2013 ):

• in situazioni di conclamata crisi idrica (situazioni in cui i sistemi di captazione della risorsa sono gestiti in deroga e/o mediante trasferimento della risorsa da bacini idrografici diversi)

• in situazioni di crisi idrica (carenze di approvvigionamento e distribuzione) in condizioni di carico di punta (ad es. in condizioni di carico estivo in comuni turistici costieri )

• nei comuni di cui alla l.r. n. 4/2012, nei casi in cui non è possibile acquisire da parte delle strutture regionali competenti un parere relativo alla corrispondenza tra la capacità di trattamento dell’impianto e le esigenze delle aree asservite, ovvero all’idoneità di eventuali sistemi di depurazione individuale e dei sistemi di collettamento.

• nei comuni che, pur non essendo elencati negli allegati alla l.r. n. 4/2012, sono già allo stato attuale al limite della capacità depurativa disponibile. Anche in questo caso l’esclusione dalla valutazione può essere ottenuta solo producendo da parte delle strutture regionali competenti il parere relativo. La fattibilità tecnica deve essere altresì attestata dall’ente gestore del servizio idrico integrato.

i piani/varianti che comportino incremento del carico insediativo in condizioni di carenza di dotazione idropotabile e/o di potenzialità depurativa, attestata dal competente gestore del servizio. Nel dettaglio, con ciò si intende:

incremento di carico insediativo

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Devono essere sottoposti a verifica di assoggettabilità (Indicazioni Applicative – DGR n. 331/2013 ):

• i piani/varianti che producano consumo di suolo in quanto sottendono varianti al PTCP relative ai regimi di conservazione ed ai regimi ANI-MA, IS-MA satura, IS-MA CPA e IS-MA.

• i piani/varianti che comportino localizzazioni residenziali e/o acusticamente sensibili all’interno delle fasce di pertinenza acustica A (100m) per le infrastrutture ferroviarie (D.P.R. 459/98) e autostradali (D.P.R. 142/2004), ovvero peggioramento della qualità acustica in aree limitrofe a zone in classe III e inferiori.

• i piani/varianti che comportino l’introduzione di nuove fonti di inquinamento atmosferico, da intendersi per emissione diretta (individuabili dalla necessità di autorizzazione) ovvero per emissione da traffico indotto (grandi attrattori quali concentrazioni di spazi commerciali o di terziario avanzato, ospedali, grandi strutture sportive, etc.).

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Indicazioni Applicative – DGR n. 331/2013

Qualora sussista anche solo una delle situazioni sopra descritte, il piano/variante deve essere assoggettato a verifica ex art. 13 della l.r. n. 32/2012 ai fini della valutazione caso per caso della significatività degli impatti.

Per l’esclusione dalle procedure di valutazione ambientale, è necessario che la documentazione di piano/variante sia corredata di una breve relazione che argomenti la non sussistenza delle criticità sopra esposte, per singoli punti, allegando le necessarie attestazioni e pareri.

Uno schema di riferimento sarà predisposto e reso disponibile nella pagina sulla VAS, sotto il tema Territorio, del Portale Ambiente Regionale (www.ambienteinliguria.it)

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Chiarimenti sul campo di applicazione della l.r. n. 32/2012 - Varianti normative e altro

DGR n. 331/2013

Sono comunque da assoggettare ai disposti della l.r. n. 32/2012 le varianti costituite da modifiche più o meno puntuali di destinazioni d’uso dei suoli che interessino in modo distribuito e diffuso il territorio di competenza dell’amministrazione procedente, come anche le varianti normative che, pur non comportando modifica delle perimetrazioni, producano una modifica del carico insediativo.

Si dà atto che non rientrano nel campo di applicazione della l.r. n. 32/2012 e s.m. gli interventi di ampliamento volumetrico o superficiario di edifici esistenti assentibili - in deroga ai Piani Urbanistici Comunali - in applicazione sia della l.r. n. 24/2001 (recupero a fini abitativi dei sottotetti), sia degli articoli 3 e 4 della l.r. n. 49/2009 e s.m. (Piano Casa), sia dell'art. 12 della l.r. n. 10/2012 e s.m. (ampliamenti per insediamenti produttivi esistenti).

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Chiarimenti sul campo di applicazione della l.r. n. 32/2012 - Varianti normative e altro

DGR n. 331/2013

Invece in caso di interventi presentati ai sensi degli articoli 6 o 7 della citata l.r. n. 49/2009 e s.m., ove prevedano la delocalizzazione della volumetria preesistente oggetto di sostituzione edilizia e si pongano in variante alla disciplina urbanistica comunale vigente o in salvaguardia per parametri o norme diversi dall'incremento volumetrico già ammesso dalla legge stessa, si ritiene che sussistano i presupposti per l'applicazione della l.r. n. 32/2012.

In caso di adeguamenti del PUC o PRG che siano volti a dare attuazione alle disposizioni della legge regionale n. 16/2008 e s.m., con l’inserimento della possibilità di ampliamenti o interventi che possono produrre un incremento del carico insediativo, tali fattispecie rientrano nel campo di applicazione della citata l.r. n. 32/2012.

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INDICAZIONI APPLICATIVE – DGR n. 331/2013Ripartizione delle competenze tra Regione e Provincia

Urbanisticaparere su progetto preliminare di PUC (art. 39, l.r. 36/1997 e s.m.);rilascio di nulla-osta a variare il PTCP in sede di approvazione del progetto definitivo di PUC (artt. 69 e 40, l.r.

36/1997 e s.m.);parere su varianti al PUC che investono parti della descrizione fondativa (art. 44, commi 7 e 8, l.r. 36/1997 e s.m.);approvazione/parere su varianti al PUC riservate alla Regione da leggi speciali o di settore (ad es. art. 26 l.r. 38/2007

e s.m.; art. 7 l.r. 49/2009 e s.m.);approvazione di varianti parziali al PRG o PdF riservate alla Regione da leggi speciali o di settore (ad es. art. 8 l.r.

6/1991 e s.m., art. 26, l.r. 38/2007 e s.m., art. 7 l.r. 49/2009 e s.m.) (art. 85, comma 3, lett. b), n. 1), l.r. 36/1997 e s.m.);

approvazione di varianti dei Comuni con PRG o PdF soggetto a revisione diverse da quelle di esclusivo interesse locale (art. 85, comma 3, lett. b), n. 2), l.r. 36/1997 e s.m.);

approvazione di varianti al PRG o PdF correlate a varianti al PTCP o ad altri PTC regionali (art. 85, comma 3, lett. b), n. 3), l.r. 36/1997 e s.m.);

approvazione di SUA o PUO riservati alla Regione (ad es. ricadenti in ambiti TRZ o NICE del PTCP o aventi ad oggetto porti turistici) e delle varianti urbanistiche ad essi correlate (art. 85, comma 3, lett. c), art. 76 comma 4 bis e art. 76 bis comma 2 l.r. 36/1997 e s.m.);

approvazione di SUA o PUO e loro varianti che interessino aree demaniali marittime (art. 8 l.r. 13/2008 e s.m.);approvazione di SUA in variante contestuale (non di interesse locale) a PRG o PdF soggetti a revisione (v. circolare

regionale 68781/554 del 30.04.2003);approvazione di PUO o SUA o progetti relativi ad interventi in attuazione di previsioni oggetto di varianti al PTCP

nonché ad interventi comportanti rilevanti trasformazioni in aree soggette a vincolo paesistico-ambientale per i quali la Regione si sia riservata la competenza in sede di esame dello strumento urbanistico comunale (art. 69, comma 5, l.r. 36/1997 e s.m.);

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INDICAZIONI APPLICATIVE – DGR n. 331/2013Ripartizione delle competenze tra Regione e Provincia

Urbanisticaapprovazione di varianti (non di interesse locale) per adeguamento a l.r. 16/2008 e s.m. in caso di Comuni dotati di

PRG o PdF soggetti a revisione;approvazione di PTC regionali (art. 4 l.r. 39/1984 e art. 15 l.r. 36/1997 e s.m.) e parere su PTC provinciali (art. 22 l.r.

36/1997 e s.m.) e loro varianti.

Risorse idricheverifica di congruenza, di cui all’art. 7 della l.r. n. 38/2009, sui Piani d’Ambito, elaborati dalle AATO ai sensi

rispettivamente degli articoli 149 e 203, comma 3, del d.lgs 152/2006;parere ai sensi dell’art. 1 comma 2 della l.r. n. 4/2012 “Misure urgenti per la tutela delle acque”;

Biodiversità approvazione dei Piani dei parchi ai sensi dell’art. 18 della l.r. n. 12/1995;approvazione del Piano pluriennale socioeconomico del parco (l.r. 12/1995, art. 18);approvazione del Piano di gestione della Riserva regionale dell'Adelasia (l.r. 65/2009 art 4); approvazione dei Piani di gestione dei SIC gestiti dalla Regione (l.r. 28/2009 art. 5);parere vincolante sul Piano di gestione dei SIC gestiti da altri Enti (l.r. 28/2009 art. 5);

Assetto del territorio(oltre ai pareri previsti nell’ambito di procedimenti urbanistici già richiamati nella sezione apposita)parere sulle varianti alla pianificazione di bacino vigente, che interessino i bacini padani e tirrenici, con eccezione del

territorio di competenza dell’Autorità di Bacino del Magra;

…………………….CONTINUA