VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI ARDESIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RAPPORTO AMBIENTALE Ottobre 2012

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Piano del Governo del Territorio Comune di Ardesio VAS (Valutazione Ambientale Strategica) Rapporto Ambientale Ottobre 2012

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PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI ARDESIO

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

RAPPORTO AMBIENTALE

Ottobre 2012

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COMUNE DI ARDESIO

Piazza Monte Grappa, 3 - 24020 ARDESIO (BG)

PERCORSI SOSTENIBILI

Studio Associato dott.sse Stefania Anghinelli e Sara Lodrini

Via Volterra, 9 – 20146 MILANO

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INDICE

PREMESSA Pag. 3

1. SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DEI CONTENUTI DEL DdP Pag. 5

2. ANALISI DELLA COERENZA Pag. 13

3. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA TERRITORIALE E AMBIENTALE

INTERESSATO DAL DdP

Pag. 28

4. OBIETTIVI DI PROTEZIONE AMBIENTALE STABILITI A LIVELLO

COMUNITARIO, STATALE E REGIONALE

Pag. 50

5. POSSIBILI RICADUTE AMBIENTALI DEGLI INTERVENTI CONTENUTI

NEL DdP

Pag. 71

6. VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI DEL DdP Pag. 73

7. INTEGRAZIONE DEI RISULTATI DELLA VAS NEL DdP Pag. 163

8. DESCRIZIONI DELLE EVENTUALI DIFFICOLTÀ INCONTRATE NELLA

RACCOLTE DELLE INFORMAZIONI

Pag. 164

9. AZIONI DI CONSULTAZIONE, CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE Pag. 165

10. METODOLOGIA E STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO Pag. 166

Appendice. CONTENUTI PRELIMINARI DELLO STUDIO DI INCIDENZA Pag. 168

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PREMESSA Il presente documento costituisce l’elaborato finale della procedura di Valutazione Ambientale

Strategica (VAS) del Piano di Governo del Territorio del Comune di Ardesio.

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) costituisce, ai sensi delle vigenti disposizioni

normative, parte integrante del procedimento di formazione ed attuazione del Piano di Governo del

Territorio applicandosi, nello specifico, al Documento di Piano.

La Valutazione Ambientale Strategica è un processo introdotto dalla Direttiva Europea 2001/42/CE

relativa alla valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, quindi non

riguarda le opere, come la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), e assume per questo

caratteristiche più generali, da qui la denominazione di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

La VAS è definibile come: “un processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano

ambientale delle azioni proposte - politiche, piani o iniziative nell'ambito di programmi - ai fini di

garantire che tali conseguenze siano incluse a tutti gli effetti e affrontate in modo adeguato fin dalle

prime fasi del processo decisionale, sullo stesso piano delle considerazioni di ordine economico e

sociale”.

La VAS, nata concettualmente alla fine degli anni ’80, è un processo sistematico di valutazione

delle conseguenze ambientali di proposte pianificatorie, finalizzato ad assicurare la loro completa

inclusione a partire dalle prime fasi del processo decisionale.

La VAS “permea” il piano e ne diventa elemento costruttivo, valutativo, gestionale e di

monitoraggio.

I principali riferimenti legislativi in materia di VAS sono la Direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001

concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente e il D. Lgs. n.

152 del 03.04.2006 (oggi modificato e integrato dal D.Lgs. n. 4/2008).

A livello regionale, invece, si riscontra la vigenza di differenti atti deliberativi, volti a regolare il

processo di VAS:

- la DGR VII/1563 del 22 dicembre 2005 – Allegato A – (recante “Indirizzi generali per la

valutazione ambientale di piani e programmi”);

- la DCR VIII/351 del 13 marzo 2007 (“Indirizzi generali per la valutazione di Piani e

Programmi – art. 4, comma 1, LR 12/2005”);

- la DGR VIII/6420 del 27 dicembre 2007 (“recante: Valutazione Ambientale Strategica di

Piani e Programmi – Ulteriori adempimenti di disciplina in attuazione dell’art. 4 della LR 11

marzo 2005, n. 12, ‘Legge per il governo del territorio’ e degli ‘Indirizzi generali per la

valutazione ambientale dei Piani e Programmi’, approvati con deliberazione del Consiglio

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Regionale 13 marzo 2007, atti n. VIII/0351”), che, negli allegati 1a) e 1b) fornisce – ad

integrazione e specificazione delle disposizioni già vigenti - un modello metodologico

procedurale per la VAS dei Piani di Governo del Territorio;

- la DGR VIII/10971 del 30 dicembre 2009 (“Determinazione della procedura di valutazione

ambientale di piani e programmi – VAS – Recepimento delle disposizioni di cui al D. Lgs.

16 gennaio 2008, n. 4 modifica, integrazione e inclusione di nuovi modelli”);

- la DGR IX/761 del 10 novembre 2010 “Determinazione della procedura di Valutazione

ambientale di piani e programmi – VAS (art. 4, l.r. n. 12/2005; DCR n. 351/2007) –

Recepimento delle disposizioni di cui al D.Lgs. 29 giugno 2010, n. 128, con modifica ed

integrazione delle DDGR 27 dicembre 2008, n. 8/6420 e 30 dicembre 2009, n. 8/10971.

Il Comune di Ardesio ha avviato la stesura del proprio Piano di Governo del Territorio e della sua

Valutazione Ambientale Strategica con Deliberazione della Giunta Comunale n. 74 del 22/09/2010.

Il presente documento costituisce il cuore del procedimento VAS, nel quale vengono individuati,

descritti e valutati gli effetti significativi che l’attuazione del PGT potrebbe avere sull’ambiente.

Esso costituisce la base di condivisione e discussione, unitamente alla bozza di Documento di

Piano, nell’ambito della conferenza di valutazione – seduta conclusiva.

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CAPITOLO 1 SINTESI DEGLI OBIETTIVI E DEI CONTENUTI DEL DdP

Gli orientamenti iniziali del Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio del Comune di

Ardesio sono contenuti nel Documento preliminare al PGT, datato aprile 2009, che detta gli

obiettivi generali per il nuovo strumento di pianificazione locale, organizzati in sistemi, obiettivi che

sono comuni anche alle altre due amministrazioni coinvolte nel processo di co-pianificazione

(Comuni di Gromo e Valbondione).

Gli obiettivi qualificanti che il PGT si pone sono rivolti a rafforzare il legame tra gente e territorio:

- la qualità, da riscoprire e valorizzare nel tessuto dei centri e dei nuclei storici e nel

territorio, da conseguire nelle espansioni recenti e future, sarà dunque il tema centrale di

questo PGT, abbandonando pertanto i riferimenti quantitativi che hanno caratterizzato

soprattutto gli ultimi decenni;

- la sostenibilità dell’organizzazione urbana (e quindi degli insediamenti, della dotazione,

distribuzione e gestione dei servizi) e del rapporto degli ambiti urbanizzati con l’ambiente e

il paesaggio;

- la vivibilità di un territorio in cui lavorare anche in forma innovative, in cui abitare in un

contesto vivo e solidale, soprattutto nei rapporti interpersonali, in cui la dimensione e la

prossimità dei servizi essenziali possa esprimere una qualità che compensi la limitata

varietà delle proposte e la distanza dai servizi non diffusamente distribuibili sul territorio;

- la rilevanza del bagaglio storico e culturale portato da questo territorio e dalle loro

popolazioni, del ruolo di equilibrio e salvaguardia che deriva dal viverlo con consapevole

cura e attenzione, della funzione di sollievo e rigenerazione che una rispettosa e discreta

offerta di accoglienza può garantire sia nei confronti degli ambiti metropolitani sia nei

confronti dei cittadini dell’asta del Serio che possono trovare riferimento di funzioni, servizi

e interessi soprattutto nel capoluogo di Ardesio;

- la dignità di una dimensione umana e ambientale che, dalla determinazione a contare

innanzitutto sulle proprie risorse, sappia trarre un ruolo istituzionale e sociale più

proporzionato alle fatiche ed al vivere in queste realtà più marginali e disagiate.

Obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione del territorio comunale

Le premesse sopra indicate hanno consentito di individuare una griglia di indirizzi di carattere

generale del PGT così riassumibili:

1. individuazione di una maglia strutturale che sorregga la moltitudine di servizi già esistenti

rendendoli meglio visibili e operativamente funzionali delineando una rete di punti di riferimento

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funzionale, sociale, organizzativo, produttivo dotati di adeguato grado di riconoscibilità e

accessibilità;

2. integrazione della qualità degli insediamenti antropici (con il contenimento

dell’impermeabilizzazione del terreno, la tutela del sottosuolo, la rivalutazione del ruolo degli

impianti arborei, la salvaguardia dei corsi d’acqua, l’incentivazione delle colture orticole a

carattere familiare), con la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse ambientali comprese

quelle rinnovabili impiegabili per la produzione di energia;

3. miglioramento della qualità paesaggistica anche negli ambiti di recente edificazione, da

conseguire sia attraverso i singoli interventi edilizi sia attraverso un meditato e appropriato

disegno delle espansioni e trasformazioni urbane;

4. creazione di una efficace connessione tra la rete viabilistica, soprattutto “dolce”, e le funzioni

proposte per le zone rurali collocate a ridosso degli ambiti urbanizzati e dei nuclei di antica

formazione, mirando a disegnare un territorio agilmente accessibile e in grado di offrire una

migliore integrazione tra abitare/lavorare/tempo libero/presidio territoriale/offerta turistica di

qualità;

5. introduzione di criteri e possibilità di perequazione e di incentivazione, per consentire

l’economicità di interventi qualitativi in luogo di interventi quantitativi.

Questi indirizzi generali sono stati a loro volta articolati in temi di cui vengono qui indicati i principali

percorsi di approfondimento e di definizione degli indirizzi.

Territorio già urbanizzato

Il disegno e l’articolazione funzionale del centro storico del capoluogo e dei nuclei di antica

formazione e dei percorsi che ne caratterizzano i collegamenti e gli attraversamenti, sono stati

utilizzati come riferimenti per analizzare forma e qualità del territorio urbanizzato, che nel caso di

Ardesio assumono un ruolo determinante proprio per la diffusione e collocazione sul territorio e

rispetto ai principali elementi di caratterizzazione morfologica (fiumi, torrenti, terrazzamenti, canali

di valanga); è da queste analisi che sono scaturite le proposte per una possibile ricomposizione e

riqualificazione.

Da questa premessa scaturiscono i seguenti obiettivi per il territorio già urbanizzato 1. Valorizzare la qualità urbana e di vita sociale che gli antichi nuclei esprimevano attraverso la

ricomposizione e riqualificazione del territorio già urbanizzato con particolare riguardo a:

sistema dei servizi, livello di infrastrutturazione, qualità urbanistica e architettonica, possibile

introduzione nel tessuto esistente di forme di imprenditoria turistico-alberghiera, anche in forme

diffuse con dimensioni contenute (bed&breakfast, albergo diffuso, …..), conservazione dei

nuclei di antica formazione ricercando anche forme di incentivazione dei recupero e

valorizzazione della cultura materiale, ma soprattutto di maggiore e migliore utilizzo di un

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patrimonio edilizio quantitativamente significativo e dotato di straordinaria qualità, quale

indispensabile alternativa ad un ulteriore consumo di suolo

2. Valorizzare e adeguare i percorsi pedonali (oltre che ciclabili, ove ve ne saranno le condizioni)offrendo

una migliore possibilità di collegamento e scambio tra le singole comunità, utilizzando il più

possibile percorsi storici, da implementare con nuovi tracciati che possano avere pluralità di

funzioni (viabilistiche, ricreative, turistiche)

Ambiti di trasformazione o di espansione

Nel caso di Ardesio lo sviluppo urbanistico-edilizio ha seguito flussi piuttosto lineari, con incrementi

sensibili negli anni ’90 e con vistosi decrementi che hanno caratterizzato l’intero comparto edilizio

in questi ultimi 2-3 anni; questa condizione ha permesso di limitare sensibilmente effetti di

sfrangiamento, evitando inoltre impatti traumatici su servizi e organizzazione urbana. Gli unici casi

“anomali” sono di fatto rimasti relegati a quartieri ad esclusiva residenza turistica (2^ casa) che

costituiscono un evidente esempio da non ripetere, soprattutto sotto il profilo del disegno

urbanistico e delle tipologie edilizie introdotte. In un quadro volto prioritariamente a valorizzare il

già rilevante patrimonio edilizio esistente, una significativa parte

delle previsioni insediative residue del vigente PRG è apparsa incoerente o addirittura in

contraddizione con l’attenzione posta al contenimento del consumo di suolo, alla salvaguardia e

valorizzazione dei nuclei di antica formazione e dei contesti funzionali e paesaggistici in cui si

trovano, al contenimento degli sfrangiamenti in prossimità delle aree agricole.

Inoltre la dimensione di alcuni comparti “di completamento” è risultata eccessiva e insostenibile ai

fini di un razionale disegno della viabilità e dei servizi primari, rischiando di generare incongruenze

e sprechi nel consumo di suolo soprattutto nei casi in cui l’esistente suddivisione di proprietà non

poteva corrispondere ad alcun criterio di razionale utilizzo dei suoli a fini urbanizzativi.

L’obiettivo è quindi il seguente:

1. Ricucire e riqualificare il tessuto urbano, con attenzione a obiettivi di equilibrio complessivo, sia

a livello di comparto/contesto, sia di Comune, sia di comprensorio

Sistema delle attività a rilevanza economica Anche Ardesio, fino alla metà del secolo scorso, mostrava una struttura economica non dissimile

dagli altri centri dell’Asta del Serio, caratterizzata soprattutto dalla serie delle storiche centrali

idroelettriche che, nel primo trentennio del ‘900, ha segnato anche economicamente e socialmente

gran parte dell’alta valle del Serio e di alcune delle principali valli laterali.

In anni più recenti grande rilevanza (dimensionale e occupazionale) ha assunto il tappetificio

Radici, che ha aperto la strada per la creazione (anni ’80) della zona produttiva più settentrionale

dell’asta del Serio (via 1° maggio) che, mantenendo un riferimento più prossimo possibile alla

principale via di comunicazione (la SP 49), ha “segnato” il territorio con edifici di dimensioni anche

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rilevanti, mantenendo tuttavia nitido questo riferimento e quindi operando soprattutto per

“saturazione” degli spazi tra strada e fiume.

A questo polo si era nel frattempo aggiunto quello della località “More”, a ridosso del confine con

Villa d’Ogna (anni ’80), successivamente esteso dal Gruppo Radici.

La crisi economica e la necessità di coniugare occupazione, territorio, imprenditoria, esperienza,

energia, servizi, ambiente secondo assetti di volta in volta variabili e adattabili alle peculiarità del

territorio hanno generato i seguenti obiettivi:

1. Favorire lo sviluppo di filiere corte, con forte radicamento territoriale e di crescente valore

qualitativo attraverso la razionalizzazione dell’offerta, che proprio la dimensione intercomunale

può aiutare a sviluppare in forme qualificate, coordinate e concorrenziali con particolare

riferimento a: valorizzazione e potenziamento della ricettività collettiva in tutte le sue forme

(alberghiera, albergo-diffuso, bed&breakfast, case vacanze, rifugi, agriturismo), nella

prospettiva di estendere e mantenere l’offerta su un arco temporale che copra l’intero anno

solare, valorizzazione delle attività produttive collegate all’agricoltura montana

2. Valorizzare il comparto produttivo artigianale con l’inserimento di attività di servizio

complementari al turismo

Sistema dei servizi 1. Realizzare servizi secondo criteri di dimensionamento, localizzazione e funzionalità che

intersechino tutte le scale di valutazione e progettazione (di comparto, comunale,

intercomunale).

2. Localizzare/dimensionare le strutture sportive, le aree tecnologiche e per servizi ambientali, le

strutture di servizio turistico, le strutture tecnico-amministrative e di protezione civile,

precisandone se di valenza: comunale, sovra comunale

3. Riorganizzare, previa ricognizione, il sistema delle aree di sosta, in relazione alle modalità di

accesso ai nuclei storici, alle aree urbane, alle altre aree e servizi, tenendo conto anche di

nuove funzioni di servizio e della localizzazione delle aree per grandi eventi e per lo

svolgimento del mercato settimanale

Territorio inedificato, paesaggio, ambiente 1. Valorizzare il territorio agricolo con interventi di carattere agricolo, agrituristico, turistico,

ambientale, ricreativo, didattico

2. Favorire, rispetto al territorio forestale, la ripresa delle tradizionali attività selvicolturali e

incentivare nuove forme di valorizzazione che tengano in considerazione non soltanto l’aspetto

produttivo ma anche le funzioni turistico-ricreativa, paesaggistica, di protezione idrogeologica

3. Riqualificare gli alpeggi, integrandoli con le forme più avanzate di turismo ambientale e rurale

entro percorsi coordinati e ben supportati da strutture e servizi di fondovalle

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4. Definire norme funzionali ad agevolare l’adeguamento agronomico e strutturale degli alpeggi,

ponendo attenzione anche agli aspetti idrogeologici e di accessibilità, e stimolando il loro

inserimento in una rete integrata, con funzioni di natura turistico-ambientale, badando

comunque a salvaguardarne la funzionalità primaria sia degli edifici che delle aree pascolive di

pertinenza

5. Mantenere la valenza esclusivamente di carattere paesaggistico, naturalistico e turistico-

ricreativo degli incolti

6. Accrescere e sviluppare il ruolo delle aree spondali e di percorsi nella natura anche in chiave

turistica

7. Definire alcune condizioni per l’attuazione di possibili interventi di valorizzazione, anche

turistica, da attuarsi negli ambiti di maggiore valenza ambientale e paesaggistica (alta quota,

aree interessate dall'attività sciistica, ecc.) che siano sostenibili dal punto di vista dell’ambiente

e progettualmente ispirati ad un adattamento alle naturali condizioni del territorio

Tali obiettivi generali vengono articolati in una serie di azioni riassunte di seguito:

1) Il Piano ri-attribuisce ai centri storici e dei nuclei di antica formazione, la centralità del ruolo

di riferimento nel disegno del territorio, sia per quanto riguarda gli ambiti già edificati sia per le

trasformazioni territoriali proposte. La tendenza che ha caratterizzato soprattutto l’edificazione

degli ultimi decenni del secolo scorso, con addizioni successive di comparti singolarmente

omogenei ma incapaci di formare un tessuto urbano strutturato, viene abbandonata per

evidenziare una gerarchia (non solo temporale) di ruoli e di riferimenti, che individua nei nuclei più

antichi i riferimenti funzionali, sociali e paesistici in grado di dare un senso anche all’asfissiante

prossimità dei nuovi insediamenti. Sono stati quindi previsti indirizzi e criteri per la localizzazione e

il disegno degli ambiti di trasformazione, diretti a impedire che i nuclei di antica formazione siano

fagocitati dalle nuove espansioni, mantenendoli il più possibile in condizioni di visibilità e centralità;

anche l’utilizzo dei toponimi antichi nella schedatura degli ambiti di trasformazione, indica la

volontà di confermarne il ruolo nei confronti del contesto territoriale, sia esso urbanizzato o ultimo

residuo di un contesto rurale che ad essi faceva comunque riferimento. A sua volta il Piano delle

Regole introduce una serie di semplificazioni per il recupero dei nuclei storici con varie funzioni

compatibili con la residenza (anche innovative, soprattutto per la ricettività diffusa), comunque

volte a evidenziare la supremazia qualitativa, storica e di riferimento sociale di incontro dei centri e

nuclei storici.

2) La struttura della viabilità, sia ordinaria che ciclopedonale, supporta a sua volta il disegno

sopra indicato, come evidenziato all’interno del Piano dei Servizi, ponendo attenzione alla

dislocazione delle aree di sosta e interscambio, nonché alla localizzazione di aree di supporto a

verde attrezzato ad esse connesse.

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Tale rete costituisce a sua volta un elemento di connessione urbana e sociale, che soprattutto

nelle zone più pianeggianti potrà contribuire efficacemente alla parziale “neutralizzazione” delle

distanze tra le varie parti di territorio urbanizzato e nei confronti dei servizi. A tali funzioni si

sovrapporranno anche funzionalità turistiche ed economiche, grazie anche alla progressiva

integrazione di questi percorsi nella rete della mobilità “dolce” che partendo dalla zona

dell’altipiano di Clusone si estenderà lungo l’intera vallata dell’alto Serio. Inoltre le forme di

accesso facilitato saranno integrate anche nel sistema di accesso ai centri storici, favorendo in tal

modo la dislocazione di aree di sosta ad essi esterne e la conseguente migliore salvaguardia delle

loro caratteristiche architettoniche.

3) La riqualificazione urbana si attuerà anche attraverso il contenimento dell’uso del suolo,

imponendo un disegno degli ambiti di trasformazione che non disperda e sfrangi il perimetro

urbanizzato, anche densificando le parti già compromesse, operando quindi per una

stabilizzazione del perimetro urbanizzato su cui concentrare i futuri sforzi di riqualificazione e

riorganizzazione.

4) Il dimensionamento più contenuto delle trasformazioni e delle espansioni, sia alla scala

territoriale che di singolo comparto, vuole favorire anche la permanenza di attività di servizio,

artigianali e di interesse generale anche di dimensioni limitate, favorendo la diffusa presenza di un

tessuto sociale e imprenditoriale che radichi ulteriormente i cittadini al territorio, e le presenze

turistiche ai contesti urbani in cui si collocano. Scaturisce da ciò la volontà di confermare le

presenze di attrezzature ricettive, le previsioni di nuovi insediamenti e la facilità di inserimento

anche in forme diffuse (bed&breakfast, albergo diffuso, ecc.) di nuove iniziative.

5) Il sistema dei servizi e delle infrastrutture pubbliche fa tesoro del buon livello di dotazioni

già conseguito nel corso degli anni, razionalizzandone l’accessibilità e la funzionalità,

adeguandone il disegno anche con integrazioni che consentiranno di conseguire continuità

funzionale, paesaggistica e ambientale, soprattutto lungo i corsi d’acqua e in corrispondenza dei

siti di maggior valore paesistico.

6) Anche per i servizi la dislocazione è stata frutto di numerose valutazioni di

approfondimento, in cui sovente si delineavano pluralità di soluzioni di qualità pressoché

equivalente, e per le quali si è rivelato di grande utilità riprendere gli indirizzi generali che hanno

indirizzato l’azione di progetto dell’intero PGT; pur evidenziando la possibilità di affinare alcune

gerarchie, i temi che hanno fondato l’impostazione progettuale (il miglioramento della qualità della

vita per arrestare l’emorragia di residenti, e la salvaguardia del territorio nei suoi vari aspetti) hanno

comunque guidato la generalità delle scelte assunte.

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7) Il tema del territorio e dell’ambiente è stato affrontato su due linee d’azione principali:

• Il radicamento sul territorio della popolazione, parzialmente estendibile anche ad una sorta

di “fidelizzazione” della popolazione turistica che utilizza le seconde case o che potrebbe

agevolmente raggiungere Ardesio per brevi periodi, anche attraverso una sorta di

“adozione” delle sue componenti (agricole, boschive, orticole, di piccoli allevamenti “a

terra”)

• La possibilità di interventi di infrastrutturazione turistica con spiccati connotati di

reversibilità, auspicando in tal modo anche approcci progettuali più evoluti e supportati da

una migliore conoscenza e percezione delle qualità ambientali e paesaggistiche del

territorio.

8) Le modalità di attuazione delle previsioni di trasformazione e gestione del territorio

vedranno la centralità delle forme di perequazione, compensazione e incentivazione,

Entrando nel merito degli interventi concretamente previsti dal PGT del Comune di Ardesio, il

Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio del Comune di Ardesio, identifica 24

Ambiti di Trasformazione localizzati e suddivisi come riportato nella figura seguente:

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Da una prima somma delle superfici territoriali coinvolte dagli Ambiti di trasformazione ne deriva un

consumo di suolo pari a 3.279.575 mq; tale dato però non è reale perché contiene anche gli ambiti

di fatto già costruiti, alcuni dei quali presenti nel PdR e soggetti a riqualificazione (AT08, AT10,

AT11, AT13, AT15, AT 17, AT18, AT24) e gli “ambiti di trasformazione ambientali”, indicati con la

destinazione di agricolo (AT07 e AT19) e con funzione E2 - Area di valore paesaggistico-

ambientale. Questi ultimi ambiti generano dei crediti volumetrici di 1.500 mc l’uno1. Secondo

questo ragionamento la superficie territoriale degli Ambiti di trasformazione che implicherebbe un

effettivo consumo di suolo scenderebbe a 194.013 mq (+0,36% rispetto alla intera superficie

territoriale e + 18,5% rispetto alla sola superficie urbanizzata). E’ doveroso precisare che per

calcolare un reale consumo di suolo si dovrebbe depurare la superficie territoriale da tutte le aree

verdi ed effettivamente non impermeabilizzate; poiché tale dettaglio non è presente per il PRG

vigente, si manterrà il dato sopra esposto per poter operare il confronto fra scenario di piano e

scenario tendenziale.

La volumetria complessiva generata dagli Ambiti di trasformazione contenuti nel DdP, secondo il

ragionamento precedentemente esposto, è pari a 60.600 mc con un possibile incremento di 6.500

mc.

Il PGT del Comune di Ardesio prevede inoltre, all’interno del PdR, 14 Permessi di Costruire

Convenzionati prevalentemente residenziali per una superficie territoriale complessiva di 28.205

mq e una volumetria pari a 11.700 mc con un possibile incremento di 1.327 mc. Poiché si tratta di

ambiti dalle dimensioni esigue e tutti inseriti nel tessuto urbanizzato già esistente o in pochi casi

sul bordo dell’edificato, tali PdCC verranno approfonditi esclusivamente in merito al carico

insediativo che generano e non al consumo di suolo.

Complessivamente il PGT introduce un incremento di abitanti insediabili pari a 482 unità base2

che potrebbero crescere al massimo di 52 unità complessivamente secondo lo schema di seguito

riportato:

Abitanti insediabili PGT DdP (AT) PdR (PdCC) Totale Ab th base 404 78 482 Ab teorici incremento 43 9 52 Ab th max 447 87 534

1 Dal punto di vista dell’occupazione di suolo prevista, i crediti volumetrici vengono trasferiti in altri ambiti di trasformazione, preservando così tali aree dalla concreta edificazione pur mantenendone le potenzialità edificatorie. Tale scelta risulta particolarmente importante rispetto all’impatto ambientale degli Ambiti di Trasformazione del PGT sia dal punto di vista quantitativo sia dal punto di vista qualitativo poiché consente di preservare e tutelare delle aree di pregio paesaggistico-ambientale. 2 Gli abitanti insediabili ipotizzati comprendono già una quota di popolazione fluttuante che oggi si attesta intorno al 25% della popolazione residente e potrebbe salire secondo le previsioni del PGT al 30%.

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CAPITOLO 2 ANALISI DELLA COERENZA

Le analisi di coerenza esterna e interna consistono nella verifica della rispondenza e non

conflittualità:

• degli obiettivi di piano con gli obiettivi generali desunti da documenti programmatici di livello

diverso da quello del piano considerato, nonché da norme e direttive di carattere

internazionale, comunitario, nazionale, regionale e locale (coerenza esterna verticale);

• degli obiettivi di piano con gli obiettivi generali di piani di settore dello stesso livello di governo

e dello stesso ambito territoriale (coerenza esterna orizzontale);

• interna al piano stesso, fra base conoscitiva, obiettivi generali e specifici, azioni di piano.

Rispetto alla coerenza esterna verticale, è stata analizzata la congruenza del DdP del PGT di

Ardesio con gli obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello comunitario, statale e regionale,

con il Piano Territoriale Regionale e con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)

della Provincia di Bergamo3.

3 Un ulteriore tema sovraordinato, di enorme importanza per il Comune di Ardesio, è quello del progetto strategico di potenziamento e collegamento dei demani sciabili dell’alta valle Seriana e della valle di Scalve. Lo stato del progetto e del dibattito che su di esso si è aperto, non consentono ancora di delineare con chiarezza le implicazioni di carattere infrastrutturale e di disegno urbanistico e territoriale dei PGT coinvolti, soprattutto per quanto riguarda le ricadute territoriali e socio-economiche sulla scala comunale. Il Comune di Ardesio nel PGT si è dunque limitato a confermare il demanio sciabile esistente in attesa di ulteriori indicazioni e sviluppi. Ciononostante vengono indicati nel Documento di Piano alcuni indirizzi da utilizzare come supporto per valutazioni e scelte che investiranno i vari strumenti del PGT (DP, PdS, PdR), in relazione al progetto strategico: a) un sistema turistico unitario costituisce una prospettiva di indiscutibile importanza socio-economica, ferma restando la necessità di sviluppare opportune riflessioni sulle potenzialità e sulla sostenibilità economica ed ambientale delle stazioni esistenti e di eventuali interventi di sviluppo; b) nel disegno e nel governo del territorio, il sistema sciistico non è comunque una variabile indipendente, e quindi la sostenibilità del sistema dovrà essere riferita anche a parametri socio-economici, tecnici, ambientali, paesaggistici, di dotazione infrastrutturale che i vari comuni coinvolti esprimeranno in relazione alle prospettive di gestibilità dei rispettivi territori, tenuto conto delle risorse pubbliche ordinariamente disponibili; c) il bilancio del Piano dei Servizi dovrà essere adeguato tenendo conto dei costi indotti del sistema, con individuazione delle previsioni di finanziamento della loro attuazione e della successiva gestione; d) la definizione di eventuali gerarchie e specificità (funzionali, organizzative, di ricettività, di accessibilità, di servizi) attribuite alle singole stazioni, potrà influire nell’individuazione e dimensionamento delle necessarie dotazioni di servizi; e) dovranno essere definiti eventuali sistemi di interconnessione con altre funzioni esistenti e da creare lungo il fondovalle (turistiche, sportive, ricreative), anche in funzione di utilizzo su più stagioni. Oltre al Piano dei Servizi, in cui accessibilità e sosta avranno un ruolo determinante (ma non esclusivo), le implicazioni e le potenzialità di un progetto di questo tipo dovranno essere rapportati ai piani di sviluppo della rete commerciale, e ad una approfondita valutazione della ricettività, esistente e di nuovo sviluppo, e dei servizi turistici da collocare all’interno dei centri abitati esistenti, anche come strumento di rivitalizzazione di alcuni ambiti oggi penalizzati da un sensibile abbandono da parte dei residenti.

Page 15: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Con riferimento agli obiettivi di protezione ambientale sono stati confrontati gli obiettivi del

Documento di Piano con i dieci criteri di sostenibilità ambientale stabiliti dall’Unione Europea. La

matrice che ne é risultata (vedi pagina seguente), mostra impatti prevalentemente positivi con

alcune situazioni incerte. Gli impatti positivi coinvolgono sostanzialmente tutti gli obiettivi espressi

nel PGT e mostrano una particolare attenzione alla tutela e valorizzazione dell’ambiente locale sia

esso naturale o costruito; gli impatti incerti si riferiscono agli obiettivi che comportano i maggiori

interventi materiali e infrastrutturali sul territorio. La positività o negatività degli impatti sarà

determinata dalla scelta degli interventi e delle modalità di esecuzione degli stessi, che già negli

obiettivi si precisano essere nel pieno rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.

Page 16: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

15

Matrice di confronto fra Principi di sostenibilità ambientale e obiettivi del PGT

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Valorizzare la qualità urbana e di vita sociale che gli antichi nuclei esprimevano attraverso la ricomposizione e riqualificazione del territorio già urbanizzato con particolare riguardo a: sistema dei servizi, livello di infrastrutturazione, qualità urbanistica e architettonica, possibile introduzione nel tessuto esistente di forme di imprenditoria turistico-alberghiera, anche in forme diffuse con dimensioni contenute (bed&breakfast, albergo diffuso, …..), conservazione dei nuclei di antica formazione ricercando anche forme di incentivazione dei recupero e valorizzazione della cultura materiale, ma soprattutto di maggiore e migliore utilizzo di un patrimonio edilizio straordinario per quantità e qualità, in alternativa ad un ulteriore consumo di suolo

+ + +

Valorizzare e adeguare i percorsi pedonali e ciclabili offrendo una migliore possibilità di collegamento e scambio tra le singole comunità, utilizzando il più possibile percorsi storici, da implementare con nuovi tracciati che possano avere pluralità di funzioni (viabilistiche, ricreative, turistiche)

+ +

Ricucire e riqualificare il tessuto urbano, con attenzione a obiettivi di equilibrio complessivo, sia a livello di comparto/contesto, sia di Comune, sia di comprensorio

+ + Favorire lo sviluppo di flilere corte, con forte radicamento territoriale e di crescente valore qualitativo attraverso la razionalizzazione dell’offerta, che proprio la dimensione intercomunale può aiutare a sviluppare in forme qualificate, coordinate e concorrenziali con particolare riferimento a: valorizzazione e potenziamento della ricettività collettiva in tutte le sue forme (alberghiera, albergo-diffuso, bed&breakfast, case vacanze, rifugi, agriturismo), nella prospettiva di estendere e mantenere l’offerta su un arco temporale che copra l’intero anno solare, valorizzazione delle attività produttive collegate all’agricoltura montana

+

Criteri di sviluppo sostenibile Obiettivi PGT

Page 17: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Valorizzare il comparto produttivo artigianale con l’inserimento di attività di servizio complementari al turismo +/- Razionalizzare, potenziare e dimensionare qualitativamente i servizi pubblici realizzando servizi secondo criteri di dimensionamento, localizzazione e funzionalità che intersechino tutte le scale di valutazione e progettazione (di comparto, comunale, intercomunale)

+/- +

Localizzare/dimensionare le strutture sportive, le aree tecnologiche e per servizi ambientali, le strutture di servizio turistico, le strutture tecnico-amministrative e di protezione civile, precisandone se di valenza: comunale, sovra comunale

+/-

Riorganizzare, previa ricognizione, il sistema delle aree di sosta, in relazione alle modalità di accesso ai nuclei storici, alle aree urbane, alle altre aree e servizi, tenendo conto anche di nuove funzioni di servizio e della localizzazione delle aree per grandi eventi e per lo svolgimento del mercato settimanale

+/-

Valorizzare il territorio agricolo con interventi di carattere agricolo, agrituristico, turistico, ambientale, ricreativo, didattico +/- +/- Favorire, rispetto al territorio forestale, la ripresa delle tradizionali attività selvicolturali e incentivare nuove forme di valorizzazione che tengano in considerazione non soltanto l’aspetto produttivo ma anche le funzioni turistico-ricreativa, paesaggistica, di protezione idrogeologica

+/-

Riqualificare gli alpeggi, integrandoli con le forme più avanzate di turismo ambientale e rurale entro percorsi coordinati e ben supportati da strutture e servizi di fondovalle

+/- Definire norme funzionali ad agevolare l’adeguamento agronomico e strutturale degli alpeggi, ponendo attenzione anche agli aspetti idrogeologici e di accessibilità, e stimolando il loro inserimento in una rete integrata, con funzioni di natura turistico-ambientale, badando comunque a salvaguardarne la funzionalità primaria sia degli edifici che delle aree pascolive di pertinenza

+ +

Mantenere la valenza esclusivamente di carattere paesaggistico, naturalistico e turistico-ricreativo degli incolti + +

Criteri di sviluppo sostenibile Obiettivi PGT

Page 18: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Accrescere e sviluppare il ruolo delle aree spondali e di percorsi nella natura anche in chiave turistica +/- Definire alcune condizioni per l’attuazione di possibili interventi di valorizzazione, anche turistica, da attuarsi negli ambiti di maggiore valenza ambientale e paesaggistica (alta quota, aree interessate dall'attività sciistica, ecc.) che siano sostenibili dal punto di vista dell’ambiente e progettualmente ispirati ad un adattamento alle naturali condizioni del territorio

+

Individuare punti di riferimento funzionale, sociale, organizzativo, produttivo, e definire una maglia strutturale che sorregga la moltitudine di servizi già esistenti rendendoli meglio visibili e operativamente funzionali

+

Integrare la qualità degli insediamenti antropici (contenimento dell’impermeabilizzazione del terreno, tutela del sottosuolo, ruolo degli impianti arborei, salvaguardia dei corsi d’acqua, incentivazione delle colture orticole a carattere familiare), con la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse ambientali, comprese quelle rinnovabili impiegabili per la produzione di energia, anche in dimensioni territoriali alle varie scale di convenienza e fruibilità

+ + + + +

Migliorare la qualità paesaggistica anche in riferimento agli ambiti edificati + Assicurare la connessione tra la rete viabilistica, soprattutto ciclopedonale, le funzioni proposte per le zone rurali di più facile accesso e i nuclei di antica formazione di qualità, disegnando un territorio di facile accesso come un sistema sempre più integrato tra abitare/lavorare/tempo libero/presidio territoriale/offerta turistica di qualità

+

Utilizzare lo strumento della perequazione e incentivazione per consentire l’economicità di interventi qualitativi in luogo di interventi quantitativi

+ + coerente; +/- parzialmente coerente; - incoerente

Criteri di sviluppo sostenibile Obiettivi PGT

Page 19: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

18

Rispetto alla coerenza degli obiettivi del DdP con il Piano Territoriale Regionale, si riassumono di

seguito i 24 obiettivi in esso contenuti:

1. favorire l’innovazione, lo sviluppo della conoscenza e la sua diffusione;

2. favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra il territorio

regionale con l’esterno, intervenendo sulle reti materiali (infrastrutture di trasporto e reti

tecnologiche) e immateriali (fiere, università, ecc.) con attenzione alla sostenibilità ambientale e

all’integrazione paesaggistica;

3. assicurare a tutti i territori della Regione e a tutti i cittadini l’accesso ai servizi pubblici e di

pubblica utilità;

4. perseguire l’efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e di pubblica utilità;

5. migliorare la qualità e la vitalità dei contesti urbani e dell’abitare nella sua accezione estensiva di

spazio fisico, relazionale, di movimento e identitaria (contesti multifunzionali, accessibili,

ambientalmente qualificati e sostenibili, paesaggisticamente coerenti e riconoscibili);

6. porre le condizioni per un’offerta adeguata alla domanda di spazi per la residenza, la

produzione, il commercio, lo sport e il tempo libero;

7. tutelare la salute del cittadino attraverso la prevenzione ed il contenimento dell’inquinamento

delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico, luminoso e atmosferico;

8. perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio,

agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico,

industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di

manufatti, dalle attività estrattive), sulla pianificazione e sull’utilizzo prudente del suolo e delle

acque;

9. assicurare l’equità nella distribuzione sul territorio dei costi e dei benefici economici, sociali ed

ambientali derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio;

10. promuovere un’offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le

risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della Regione e diffondendo la

cultura del turismo non invasivo;

11. promuovere un sistema produttivo di eccellenza attraverso il rilancio del sistema agroalimentare

come fattore di produzione, ma anche come settore turistico, il miglioramento della competitività

del sistema industriale, lo sviluppo del sistema fieristico con attenzione alla sostenibilità;

12. valorizzare il ruolo di Milano quale punto di forza del sistema economico, culturale e

dell’innovazione e come competitore a livello globale;

13. realizzare un sistema policentrico di centralità urbane compatte ponendo attenzione al rapporto

tra centri urbani e aree meno dense, alla valorizzazione dei piccoli centri come strumento di

presidio del territorio, al miglioramento del sistema infrastrutturale;

Page 20: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

19

14. riequilibrare ambientalmente e valorizzare paesaggisticamente i territori della Lombardia anche

attraverso un attento utilizzo dei sistemi agricolo e forestale come elementi di ricomposizione

paesaggistica, di rinaturalizzazione del territorio, tenendo conto delle potenzialità degli habitat;

15. supportare gli Enti Locali nell’attività di programmazione e promuovere la sperimentazione e la

qualità programmatica e progettuale per garantire il perseguimento della sostenibilità della

crescita nella programmazione e progettazione a tutti i livelli di governo;

16. tutelare le risorse scarse (acque, suolo e fonti energetiche) indispensabili per il perseguimento

dello sviluppo;

17. garantire la qualità delle risorse naturali ed ambientali, attraverso la progettazioni delle reti

ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento

dell’inquinamento delle acque, acustico,dei suoli, elettromagnetico e luminoso e la gestione

idrica integrata;

18. favorire la graduale trasformazione dei comportamenti anche individuali e degli approcci culturali

verso un utilizzo razionale e sostenibile di ogni risorsa, l’attenzione ai temi ambientali e della

biodiversità, paesaggistici e culturali, la fruizione turistica e sostenibile;

19. valorizzare in forma integrata il territorio e le sue risorse anche attraverso la messa a sistema

dei patrimoni paesaggistico, culturale, ambientale, naturalistico, forestale e agroalimentare;

20. promuovere l’integrazione paesistica, ambientale e naturalistica degli interventi derivanti dallo

sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio;

21. realizzare la pianificazione integrata del territorio e degli interventi con particolare attenzione alla

rigorosa mitigazione degli impatti;

22. responsabilizzare la collettività e promuovere l’innovazione di prodotto e di processo al fine di

minimizzare l’impatto delle attività antropiche sial legate alla produzione (attività agricola,

industriale e commerciale) che alla vita quotidiana (mobilità, residenza, turismo);

23. gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi trans

regionali;

24. rafforzare il ruolo di “Motore Europeo” della Lombardia, garantendo le condizioni per la

competitività di funzioni e di contesti regionali forti.

Non si evidenziano incoerenze fra gli obiettivi del DdP del PGT di Ardesio e il PTR bensì

comunità di intenti per la quasi totalità di essi. Si rileva inoltre che il PTR non evidenzia

indirizzi e programmi di diretta applicazione sul territorio comunale; le indicazioni di maggior

significato attengono alle componenti paesaggistiche e ambientali, che verranno

considerate nel concreto nella fase valutativa.

Page 21: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

20

In merito al rapporto con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Bergamo,

il PTCP vigente articola i propri contenuti rispetto a quattro tematiche di interesse

territoriale:

• Suolo e acque

• Paesaggio e ambiente

• Sistema infrastrutturale per la mobilità

• Assetti insediativi

Per ciascuno di tali sistemi il PTCP articola obiettivi e politiche/azioni e detta prescrizioni,

direttive e/o indirizzi.

Obiettivi PTCP generali Obiettivi PTCP specifici

1a - Salvaguardia della risorsa “suolo agricolo” 1 - Compatibilità dei processi di trasformazione e di uso del suolo con la necessaria salvaguardia delle risorse, ed in particolare della risorsa “suolo agricolo”

1b – Contenimento delle trasformazioni e del consumo di suolo

2a - Difesa dal rischio idrogeologico e idraulico 2b – Miglioramento della qualità dell’aria

2 – Difesa dal rischio idrogeologico e idraulico, tutela della qualità dell’aria e delle acque, pregiudiziali alla destinazione e alla trasformazione del suolo

2c – Tutela della qualità delle acque superficiali e sotterranee 3a – Rete con valenza ambientale-paesistica e sistema di contiguità del verde

3 – Realizzazione di un sistema di aree e ambiti di “continuità del verde” con attenzione alla varietà e alla diversità biologica 3b – Varietà e diversità biologica delle aree

4a – Tutela e riqualificazione del paesaggio esistente 4b – Riqualificazione di ambiti degradati e di frangia

4 – Tutela e riqualificazione del paesaggio, promozione di “nuovi paesaggi” in sistemi degradati o con interventi di trasformazione territoriale 4c – Qualificazione di nuovi interventi

5 – Salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e delle “culture locali”

5a – Tutela del patrimonio architettonico di interesse storico, artistico, culturale ed ambientale 6a – Grado di cooperazione intercomunale e integrazione servizi 6b – Contenimento spostamenti e uso del trasporto pubblico 6c – Percorsi ciclo-pedonali casa-lavoro-servizi

6 – Qualità e accessibilità delle “funzioni centrali strategiche” in un sistema integrato di centralità urbane, con particolare attenzione all’organizzazione dei servizi e ai nodi di scambio intermodale

6d – Accessibilità alle aree di interscambio modale 7a – Compattazione tessuto insediativo, ricostituzione forma urbana, evitare aree/complessi produttivi isolati 7b – Sviluppi insediativi rapportati agli effettivi fabbisogni, con priorità al recupero dell’esistente, dei centri storici e alla riqualificazione delle aree degradate

7 – Nuova modalità della trasformazione edilizia (residenziale, industriale, terziaria, ecc.) in risposta alle esigenze insediative e di elevata qualità insediativa 7c- Adeguato mix funzionale residenza, commercio e

servizi

8 – Razionalizzazione della distribuzione delle aree produttive e dei servizi a loro supporto

8a – Recupero del patrimonio dismesso, riutilizzo di complessi e aree produttive esistenti, compatibilità con altre funzioni 9a – Processi di A21 locali 9 – Formazione di piani locali per lo sviluppo

sostenibile 9b – Certificazioni comunali ISO14001/EMAS

Page 22: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

21

Matrice di confronto Obiettivi PTCP e Obiettivi PGT

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Valorizzare la qualità urbana e di vita sociale che gli antichi nuclei esprimevano attraverso la ricomposizione e riqualificazione del territorio già urbanizzato con particolare riguardo a: sistema dei servizi, livello di infrastrutturazione, qualità urbanistica e architettonica, possibile introduzione nel tessuto esistente di forme di imprenditoria turistico-alberghiera, anche in forme diffuse con dimensioni contenute (bed&breakfast, albergo diffuso, …..), conservazione dei nuclei di antica formazione ricercando anche forme di incentivazione dei recupero e valorizzazione della cultura materiale, ma soprattutto di maggiore e migliore utilizzo di un patrimonio edilizio straordinario per quantità e qualità, in alternativa ad un ulteriore consumo di suolo

+ + +

Valorizzare e adeguare i percorsi pedonali e ciclabili offrendo una migliore possibilità di collegamento e scambio tra le singole comunità, utilizzando il più possibile percorsi storici, da implementare con nuovi tracciati che possano avere pluralità di funzioni (viabilistiche, ricreative, turistiche)

+

Ricucire e riqualificare il tessuto urbano, con attenzione a obiettivi di equilibrio complessivo, sia a livello di comparto/contesto, sia di Comune, sia di comprensorio + Favorire lo sviluppo di flilere corte, con forte radicamento territoriale e di crescente valore qualitativo attraverso la razionalizzazione dell’offerta, che proprio la dimensione intercomunale può aiutare a sviluppare in forme qualificate, coordinate e concorrenziali con particolare riferimento a: valorizzazione e potenziamento della ricettività collettiva in tutte le sue forme (alberghiera, albergo-diffuso, bed&breakfast, case vacanze, rifugi, agriturismo), nella prospettiva di estendere e mantenere l’offerta su un arco temporale che copra l’intero anno solare, valorizzazione delle attività produttive collegate all’agricoltura montana

+ +

Obiettivi PTCP Obiettivi PGT

Page 23: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

22

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Valorizzare il comparto produttivo artigianale con l’inserimento di attività di servizio complementari al turismo +/- + Razionalizzare, potenziare e dimensionare qualitativamente i servizi pubblici realizzando servizi secondo criteri di dimensionamento, localizzazione e funzionalità che intersechino tutte le scale di valutazione e progettazione (di comparto, comunale, intercomunale)

+/- + Localizzare/dimensionare le strutture sportive, le aree tecnologiche e per servizi ambientali, le strutture di servizio turistico, le strutture tecnico-amministrative e di protezione civile, precisandone se di valenza: comunale, sovra comunale

+/- + Riorganizzare, previa ricognizione, il sistema delle aree di sosta, in relazione alle modalità di accesso ai nuclei storici, alle aree urbane, alle altre aree e servizi, tenendo conto anche di nuove funzioni di servizio e della localizzazione delle aree per grandi eventi e per lo svolgimento del mercato settimanale

+/- + Valorizzare il territorio agricolo con interventi di carattere agricolo, agrituristico, turistico, ambientale, ricreativo, didattico +/- Favorire, rispetto al territorio forestale, la ripresa delle tradizionali attività selvicolturali e incentivare nuove forme di valorizzazione che tengano in considerazione non soltanto l’aspetto produttivo ma anche le funzioni turistico-ricreativa, paesaggistica, di protezione idrogeologica

+/- +/- Riqualificare gli alpeggi, integrandoli con le forme più avanzate di turismo ambientale e rurale entro percorsi coordinati e ben supportati da strutture e servizi di fondovalle +/- +/- + Definire norme funzionali ad agevolare l’adeguamento agronomico e strutturale degli alpeggi, ponendo attenzione anche agli aspetti idrogeologici e di accessibilità, e stimolando il loro inserimento in una rete integrata, con funzioni di natura turistico-ambientale, badando comunque a salvaguardarne la funzionalità primaria sia degli edifici che delle aree pascolive di pertinenza

+ + + Mantenere la valenza esclusivamente di carattere paesaggistico, naturalistico e turistico-ricreativo degli incolti +

Obiettivi PTCP Obiettivi PGT

Page 24: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

23

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Accrescere e sviluppare il ruolo delle aree spondali e di percorsi nella natura anche in chiave turistica +/- Definire alcune condizioni per l’attuazione di possibili interventi di valorizzazione, anche turistica, da attuarsi negli ambiti di maggiore valenza ambientale e paesaggistica (alta quota, aree interessate dall'attività sciistica, ecc.) che siano sostenibili dal punto di vista dell’ambiente e progettualmente ispirati ad un adattamento alle naturali condizioni del territorio

+ Individuare punti di riferimento funzionale, sociale, organizzativo, produttivo, e definire una maglia strutturale che sorregga la moltitudine di servizi già esistenti rendendoli meglio visibili e operativamente funzionali

+ Integrare la qualità degli insediamenti antropici (contenimento dell’impermeabilizzazione del terreno, tutela del sottosuolo, ruolo degli impianti arborei, salvaguardia dei corsi d’acqua, incentivazione delle colture orticole a carattere familiare), con la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse ambientali, comprese quelle rinnovabili impiegabili per la produzione di energia, anche in dimensioni territoriali alle varie scale di convenienza e fruibilità

+ + Migliorare la qualità paesaggistica anche in riferimento agli ambiti edificati + + Assicurare la connessione tra la rete viabilistica, soprattutto ciclopedonale, le funzioni proposte per le zone rurali di più facile accesso e i nuclei di antica formazione di qualità, disegnando un territorio di facile accesso come un sistema sempre più integrato tra abitare/lavorare/tempo libero/presidio territoriale/offerta turistica di qualità

+ Utilizzare lo strumento della perequazione e incentivazione per consentire l’economicità di interventi qualitativi in luogo di interventi quantitativi + + coerente; +/- parzialmente coerente; - incoerente

Obiettivi PTCP Obiettivi PGT

Page 25: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

24

Rispetto agli obiettivi generali del DdP di Ardesio non emergono incongruenze e incoerenze con

quanto dettato dal PTCP della Provincia di Bergamo. Vi sono altresì elementi di accordo e comunità

d’intenti rispetto agli obiettivi del PTCP per tutti gli indirizzi di sviluppo del DdP, con particolare

riferimento al contenimento del consumo di suolo, alla ricomposizione e riqualificazione del tessuto

insediativo, alla tutela degli ambiti naturali e del paesaggio esistente, alla salvaguardia e

valorizzazione delle aree agricole, alla tutela del patrimonio architettonico di interesse storico,

artistico, culturale ed ambientale.

Infine, si rilevano alcune incertezze nella congruità degli obiettivi legati alle possibili, seppur minime,

nuove edificazioni; tali incertezze dipendono non tanto dagli obiettivi definiti quanto dalla loro

successiva modalità di attuazione concreta sul territorio attraverso interventi specifici. Per la

valutazione ambientale di questo aspetto si rimanda dunque alla fase di monitoraggio del PGT.

Un approfondimento più concreto e calato sul territorio viene effettuato nel capitolo dedicato alla

valutazione degli Ambiti di Trasformazione del piano dove si riprendono alcuni tematismi ambientali

e territoriale presenti anche nel PTCP.

In merito alla coerenza interna, la matrice seguente analizza gli obiettivi specifici del PGT con le

relative azioni; la valutazione effettuata evidenzia una piena coerenza.

Page 26: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

25

Matrice di confronto fra Obiettivi e Azioni del PGT

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Valorizzare la qualità urbana e di vita sociale che gli antichi nuclei esprimevano attraverso la ricomposizione e riqualificazione del territorio già urbanizzato con particolare riguardo a: sistema dei servizi, livello di infrastrutturazione, qualità urbanistica e architettonica, possibile introduzione nel tessuto esistente di forme di imprenditoria turistico-alberghiera, anche in forme diffuse con dimensioni contenute (bed&breakfast, albergo diffuso, …..), conservazione dei nuclei di antica formazione ricercando anche forme di incentivazione dei recupero e valorizzazione della cultura materiale, ma soprattutto di maggiore e migliore utilizzo di un patrimonio edilizio straordinario per quantità e qualità, in alternativa ad un ulteriore consumo di suolo

+ + + + + + +

Valorizzare e adeguare i percorsi pedonali e ciclabili offrendo una migliore possibilità di collegamento e scambio tra le singole comunità, utilizzando il più possibile percorsi storici, da implementare con nuovi tracciati che possano avere pluralità di funzioni (viabilistiche, ricreative, turistiche)

+ + + + Ricucire e riqualificare il tessuto urbano, con attenzione a obiettivi di equilibrio complessivo, sia a livello di comparto/contesto, sia di Comune, sia di comprensorio

+ + + + Favorire lo sviluppo di flilere corte, con forte radicamento territoriale e di crescente valore qualitativo attraverso la razionalizzazione dell’offerta, che proprio la dimensione intercomunale può aiutare a sviluppare in forme qualificate, coordinate e concorrenziali con particolare riferimento a: valorizzazione e potenziamento della ricettività collettiva in tutte le sue forme (alberghiera, albergo-diffuso, bed&breakfast, case vacanze, rifugi, agriturismo), nella prospettiva di estendere e mantenere l’offerta su un arco temporale che copra l’intero anno solare, valorizzazione delle attività produttive collegate all’agricoltura montana

+ + +

Azioni PGT Obiettivi PGT

Page 27: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

26

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Valorizzare il comparto produttivo artigianale con l’inserimento di attività di servizio complementari al turismo + + + Razionalizzare, potenziare e dimensionare qualitativamente i servizi pubblici realizzando servizi secondo criteri di dimensionamento, localizzazione e funzionalità che intersechino tutte le scale di valutazione e progettazione (di comparto, comunale, intercomunale)

+ + + Localizzare/dimensionare le strutture sportive, le aree tecnologiche e per servizi ambientali, le strutture di servizio turistico, le strutture tecnico-amministrative e di protezione civile, precisandone se di valenza: comunale, sovra comunale

+ + + Riorganizzare, previa ricognizione, il sistema delle aree di sosta, in relazione alle modalità di accesso ai nuclei storici, alle aree urbane, alle altre aree e servizi, tenendo conto anche di nuove funzioni di servizio e della localizzazione delle aree per grandi eventi e per lo svolgimento del mercato settimanale

+ + + + Valorizzare il territorio agricolo con interventi di carattere agricolo, agrituristico, turistico, ambientale, ricreativo, didattico + + Favorire, rispetto al territorio forestale, la ripresa delle tradizionali attività selvicolturali e incentivare nuove forme di valorizzazione che tengano in considerazione non soltanto l’aspetto produttivo ma anche le funzioni turistico-ricreativa, paesaggistica, di protezione idrogeologica

+ + + Riqualificare gli alpeggi, integrandoli con le forme più avanzate di turismo ambientale e rurale entro percorsi coordinati e ben supportati da strutture e servizi di fondovalle

+ + Definire norme funzionali ad agevolare l’adeguamento agronomico e strutturale degli alpeggi, ponendo attenzione anche agli aspetti idrogeologici e di accessibilità, e stimolando il loro inserimento in una rete integrata, con funzioni di natura turistico-ambientale, badando comunque a salvaguardarne la funzionalità primaria sia degli edifici che delle aree pascolive di pertinenza

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Mantenere la valenza esclusivamente di carattere paesaggistico, naturalistico e turistico-ricreativo degli incolti + +

Azioni PGT Obiettivi PGT

Page 28: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Accrescere e sviluppare il ruolo delle aree spondali e di percorsi nella natura anche in chiave turistica + + Definire alcune condizioni per l’attuazione di possibili interventi di valorizzazione, anche turistica, da attuarsi negli ambiti di maggiore valenza ambientale e paesaggistica (alta quota, aree interessate dall'attività sciistica, ecc.) che siano sostenibili dal punto di vista dell’ambiente e progettualmente ispirati ad un adattamento alle naturali condizioni del territorio

+ +

Individuare punti di riferimento funzionale, sociale, organizzativo, produttivo, e definire una maglia strutturale che sorregga la moltitudine di servizi già esistenti rendendoli meglio visibili e operativamente funzionali

+ + + + Integrare la qualità degli insediamenti antropici (contenimento dell’impermeabilizzazione del terreno, tutela del sottosuolo, ruolo degli impianti arborei, salvaguardia dei corsi d’acqua, incentivazione delle colture orticole a carattere familiare), con la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse ambientali, comprese quelle rinnovabili impiegabili per la produzione di energia, anche in dimensioni territoriali alle varie scale di convenienza e fruibilità

+ + +

Migliorare la qualità paesaggistica anche in riferimento agli ambiti edificati + + + Assicurare la connessione tra la rete viabilistica, soprattutto ciclopedonale, le funzioni proposte per le zone rurali di più facile accesso e i nuclei di antica formazione di qualità, disegnando un territorio di facile accesso come un sistema sempre più integrato tra abitare/lavorare/tempo libero/presidio territoriale/offerta turistica di qualità

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Utilizzare lo strumento della perequazione e incentivazione per consentire l’economicità di interventi qualitativi in luogo di interventi quantitativi

+ + coerente; +/- parzialmente coerente; - incoerente

Azioni PGT Obiettivi PGT

Page 29: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

28

CAPITOLO 3 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA TERRITORIALE E AMBIENTALE

INTERESSATO DAL DdP 3.1 Contesto di riferimento L’analisi del contesto di riferimento si articola in tre paragrafi:

- inquadramento geografico complessivo;

- analisi demografica con individuazione dei principali trend in atto;

- quadro delle attività economiche presenti sul territorio e delle principali dinamiche

evidenziabili

Inquadramento geografico Il Comune di Ardesio dista 38 km dalla città di Bergamo, sorge a 608 m. s.l.m. (min. 528, max.

2.512). In base al dato provvisorio dell’Istat riferito al censimento del 2011 nel comune di Ardesio

risultano residenti 3634 persone (anno 2011).

La superficie del territorio è pari a 53,76 km2 con una densità abitativa di 67.6 ab/ km2.

Ardesio confina con 9 Comuni e, più precisamente, a nord con i Comuni di Gromo e Valgoglio; a

sud con i Comuni di Oltre il Colle, Premolo, Parre e Villa d’Ogna; a est con il Comune di

Oltressanda Alta; e, infine, a ovest con i Comuni di Roncobello e Branzi. Del comune di Ardesio

fanno parte inoltre le frazioni di Albareti, Ave, Bani, Cerete, Ludrigno, Marinoni, Piazzolo, Pizzoli,

Ponte Seghe, Rizzoli, Staletti, Valcanale, Valle , Valzella e Zanetti.

Inquadramento demografico Dal punto di vista demografico dal 1941 al 2001, il Comune registra un incremento del 24,85%

passando da 2.782 abitanti nel 1941, a 3.702 abitanti del 2001. Nel periodo 2001 – 2011 la

popolazione ha subito una leggera diminuzione pari all'1,83%. Gli abitanti, secondo i dati provvisori

del censimento 2011, sono distribuiti in 1.483 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di

2,4 componenti.

L’indice di vecchiaia del Comune è pari a 137,3 contro una media provinciale di 114,2. Per ciò che

riguarda l’indice di dipendenza il dato si attesta a 49,1 contro una media provinciale pari a 49,9 (dati

riferiti al 1 gennaio 2011).

Page 30: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

29

Figura 3.1.1 – Andamento popolazione 1941-2009

2782

34603545 3471

3641 3670 3702 3699 3711 3740 3712 3683 3679 3671 3679

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2700

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1941 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Andamento popolazione 1941-2009

Fonte: nostra elaborazione su dati Annuario statistico regionale

Figura 3.1.2 – Dettaglio popolazione 2001-2010

Fonte: nostra elaborazione su dati Annuario statistico regionale

Page 31: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

30

Tabella 3.1.3 – Popolazione residente totale e variazione percentuale annua (1991 – 2011(*))

Residenti Variazione %

annuale 1991 3679 1992 3664 -0,40% 1993 3675 0,30% 1994 3688 0,35% 1995 3698 0,27% 1996 3722 0,65% 1997 3717 -0,13% 1998 3721 0,11% 1999 3726 0,13% 2000 3699 -0,72% 2001 3702 0,08% 2002 3699 -0,08% 2003 3711 0,32% 2004 3740 0,78% 2005 3712 -0,75% 2006 3683 -0,78% 2007 3679 -0,11% 2008 3671 -0,22% 2009 3679 0,22% 2010 3651 -0,76% 2011 3634 (*) -0,46%

Fonte: nostra elaborazione su dati ISTAT

(*) dato ISTAT riferito al censimento 2011 (provvisorio)

Tabella 3.1. 4 – Movimenti anagrafici della popolazione residente Anno 2010

Popolazione al 1° gennaio 2010 3.679Nati 25Movimenti naturali Morti 38

Interno 44Estero 24

Altri 0Iscritti

Totale 68Interno 80Estero 3

Altri 0

Trasferimenti di residenza

Cancellati

Totale 83Popolazione al 31 dicembre 2010 3.651

Fonte: nostra elaborazione su dati ISTAT

Dall’analisi degli indici di struttura demografica e dal confronto con quelli medi della Provincia di

Bergamo, emerge come la popolazione di Ardesio sia mediamente leggermente più anziana della

media provinciale, la quota degli over 65 anni è pari a 19% rispetto al 17,75% della provincia di

Bergamo.

Page 32: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

31

Tabella 3.1.5 – Composizione popolazione residente per fasce di età (0.01.2011)

valori assoluti percentuali Valori provinciali 0-5 186 5,1% 6-10 180 5% 11-14 141 3,9% 15-19 194 5,3% 20-24 215 5,9% 25-29 201 5,5% 30-59 1.611 44,1% 60-64 227 6,2% 65 e + 696 19,0% 195.038 Totale 3.651 100,0% 1.098.740

Fonte: nostra elaborazione su dati ISTAT

Attività economiche Alla fine del 2011 risultano attive nel comune di Ardesio 253 imprese dato in crescita rispetto a

quello registrato nel 2001 pari a 230 e sostanzialmente stabile negli ultimi anni. La maggior parte

delle imprese sono impegnate nel settore delle costruzioni seguito da quello del commercio e

dall’agricoltura (cfr tabella 3.1.6).

Tabella 3.1.6 – Imprese attive nel Comune di Ardesio (anni vari)

2001 2009 2010 2011 Agricoltura caccia e silvicoltura 16 21 21 22

Pesca piscicoltura e servizi connessi 0 0 0 0 Estrazione di minerali 0 0 0 0 Attività manifatturiere 31 25 23 23

Prod. e distrib. energ elettr. gas e acqua 0 1 0 0 Costruzioni 93 97 106 104

Comm. ingr. e dett. rip. beni pers.e per la casa 43 49 49 44 Alberghi e ristoranti 18 21 24 25

Trasporti magazzinaggio e comunicaz. 5 5 4 4 Intermed. monetaria e finanziaria 3 5 5 5

Attiv. immob. noleggio informatica e ricerca 10 17 7 8 Pubblica amm. e difesa; assic. sociale obbligatoria 0 0 0 0

Istruzione 1 1 1 1 Sanità e altri servizi sociali 1 1 1 1

Altri servizi pubblici sociali e personali 9 12 14 14 Serv. domestici presso famiglie conv. 0 0 0 0

Imprese non classificate 0 1 1 2 Totale 230 256 256 253

Fonte: nostra elaborazione su dati Infocamere

Per quanto riguarda il settore turistico. nel 2010 risultano presenti sul territorio tre esercizi

alberghieri con un totale di 129 posti letto.

Page 33: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

32

Mobilità Dal punto di vista della mobilità Ardesio è attraversato dalla SP 49 che percorre l’alta Valle Seriana,

mentre per quanto riguarda i trasporti pubblici il Comune è servito dalla SAB (Società Autotrasporti

Bergamo).

In riferimento all’indice di motorizzazione, la figura 3.1.7 illustra la crescita costante registrata dal

2002 al 2009, partendo da un valore di 0,64 veicoli/abitante nel 2002 fino ad un massimo di 0,73

veicoli/abitante nel 2009, dato in linea con la media provinciale.

Figura 3.1.7 - Indice motorizzazione Ardesio

0,580,6

0,620,640,660,680,7

0,720,74

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Fonte: nostra elaborazione su dati Aci

Nel 2010 il parco veicolare circolante per categoria era composto da: 0 autobus, 358 autocarri

trasporto merci, 26 autoveicoli speciali, 2.028 autovetture, 1 motocarro, 294 motocicli e 14

motoveicoli e quadricicli speciali, 61 rimorchi e semirimorchi speciali e trasporto merci, 19 trattori

stradali o motrici per un totale di 2.801 unità.

3.2 Aria ed energia Risulta difficile definire un quadro preciso della qualità dell’aria vista l’assenza sul territorio di una

centralina fissa e la mancanza di campagne mobili effettuate da Arpa (Agenzia Regionale per la

Protezione dell’Ambiente). Esiste una campagna di rilevamento effettuata nel vicino Comune di

Parre nel giugno 2003, ma durante i giorni della campagna di misura si sono verificate numerose

interruzioni della fornitura della corrente elettrica, per cui i rendimenti di tutti gli analizzatori sono

risultati inferiori al 75%. Pertanto i tecnici non hanno potuto esprimere giudizi e confronti con i limiti

legislativi di tutti i parametri misurati.

Page 34: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

33

I dati disponibili per stimare le emissioni atmosferiche a livello comunale sono raccolti nel database

Inemar della Regione Lombardia che suddivide le possibili fonti emissive in macrosettori e per

tipologia di combustibile, in particolare:

• Combustione non industriale; • Combustione nell’industria; • Processi produttivi; • Estrazione e distribuzione di combustibili; • Uso di solventi; • Trasporto su strada; • Altre sorgenti mobili e macchinari; • Trattamento e smaltimento rifiuti; • Agricoltura; • Altre sorgenti e assorbimento

Gli inquinanti considerati sono:

• SO2 (biossido di zolfo); • NOx (ossidi di azoto); • COV (composti organici volatili); • CH4 (metano); • CO (monossido di carbonio); • CO2 (biossido di carbonio); • N2O (protossido di azoto); • NH3 (ammoniaca); • PM2,5 e PM10 (particolato atmosferico con diametro di 2,5 o 10μm); • PTS (polveri totali sospese).

A queste si aggiungono alcune misure di sintesi quali:

• CO2 eq.: che rappresenta una misura del contributo complessivo alle emissioni di gas serra

misurato in equivalenti di anidride carbonica;

• Precurs. O3: che raggruppa i gas responsabili dell’incremento di concentrazione dell’ozono;

• Tot. Acidif. (H+): che considera l’insieme delle emissioni di sostanze acidificanti causa primaria

del fenomeno delle piogge acide.

Le Tabelle 4.2.1 e 4.2.2 riportano le stime riferite all’anno 2008 delle emissioni atmosferiche per

macrosettore e le stime di emissione per tipologia di combustibile.

Dal confronto con i dati medi provinciali si evidenzia quanto segue: risultano tre dati superiori alla

media provinciale rispettivamente i COV (composti organici volatili), l’N2O (protossido di azoto) e i

precursori di O3 (Ozono). Il dato dei COV si attesta a 405,43 t/anno contro una media provinciale di

165,21 t/anno; il dato dell’N2O si attesta a 8,10 t/anno contro una media di 6,27 t/anno; e infine il

dato dei prec. O3 si attesta a 486,33 t/anno contro una media sempre a livello provinciale di 284,78.

Page 35: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

34

I prodotti che emettono COV sono numerosissimi: pitture e vernici, prodotti per la pulizia della casa,

pesticidi, materiali da costruzione, materiale da arredamento, fotocopiatrici e stampanti, correttori

liquidi, colle e adesivi, pennarelli ed evidenziatori, materiali per la fotografia, combustibili e

carburanti, cosmetici, disinfettanti e così via. Tutti questi prodotti possono emettere COV quando

sono utilizzati e, in qualche misura, anche quando sono conservati. Il secondo inquinante (N2O)

deriva quasi interamente dall’agricoltura e dalla gestione dei reflui degli allevamenti. I precursori di

O3 dipendono dalle concentrazioni in atmosfera di composti organici volatili e protossido di azoto.

Page 36: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

35

Tabella 3.2.1 e 3.2.2 – Stime emissioni atmosferiche per combustibili e macrosettori (2008)4

Fonte: Inemar 2008

4 Emissioni in T/anno, eccetto CO2, CO2 eq, Tot. Acid. (H+) in Kgt/anno.

CO2 PM10 PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NH3 SOST_ACEstrazione e distribuzione combustibili 0,00 0,00 0,40 1,74 0,00 18,98 0,00 0,00 1,48 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Uso di solventi 0,00 0,00 0,27 30,09 0,00 0,00 0,00 0,00 30,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Combustione non industriale 4,49 6,24 4,71 20,47 0,47 3,25 53,07 6,03 9,97 6,51 0,37 3,79 0,09 0,10Altre sorgenti e assorbimenti -8,39 0,19 -8,39 318,30 0,00 0,00 0,29 0,19 318,27 0,19 0,00 0,00 0,00 0,00Combustione nell'industria 0,29 0,46 0,32 3,83 0,09 0,13 1,09 0,37 2,36 0,65 1,25 1,11 0,04 0,07Altre sorgenti mobili e macchinari 2,28 1,26 2,31 34,39 0,10 0,04 8,82 1,26 2,72 1,26 0,07 25,17 0,01 0,55Processi produttivi 0,00 0,11 0,00 1,82 0,00 0,00 0,00 0,02 1,82 0,12 0,00 0,00 0,00 0,00Trattamento e smaltimento rif iuti 0,00 0,01 0,00 0,02 0,00 0,00 0,02 0,01 0,02 0,01 0,00 0,00 0,00 0,00Agricoltura 0,00 0,01 3,08 29,96 7,22 39,97 0,00 0,00 28,77 0,04 0,00 0,51 21,05 1,25Trasporto su strada 7,75 2,27 7,84 45,71 0,23 0,85 45,34 1,79 9,94 2,76 0,24 25,22 0,61 0,59

Totale 6,42 10,56 10,53 486,33 8,10 63,23 108,63 9,68 405,43 11,54 1,93 55,80 21,80 2,56

Macrosettore CO2_eq NOx

Com bustibile CO2 PM10 PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NH3 SOST_ACgasolio per autotrasporto (diesel) 6,83 2,40 6,90 63,49 0,23 0,14 14,29 2,40 3,91 2,41 0,22 47,54 0,02 1,04olio combustibile 0,09 0,05 0,09 0,24 0,02 0,00 0,01 0,04 0,00 0,06 1,16 0,19 0,00 0,04gasolio 0,17 0,01 0,18 0,18 0,03 0,02 0,05 0,01 0,01 0,01 0,24 0,14 0,00 0,01residui agricoli 0,00 0,00 0,00 0,02 0,00 0,00 0,02 0,00 0,02 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00senza combustibile -8,39 1,34 -4,64 381,92 7,22 58,96 0,30 0,76 380,43 1,86 0,02 0,52 21,05 1,25benzina senza piombo 2,97 0,11 3,01 15,98 0,09 0,74 38,15 0,11 8,61 0,11 0,09 2,59 0,59 0,09legna e similari 0,00 6,63 0,12 19,26 0,19 3,13 52,19 6,33 11,94 7,07 0,16 1,26 0,13 0,04gas petrolio liquido (GPL) 0,64 0,00 0,67 1,09 0,10 0,02 1,53 0,00 0,14 0,00 0,00 0,64 0,00 0,01gas naturale (metano) 4,11 0,01 4,19 4,15 0,22 0,22 2,09 0,01 0,37 0,01 0,04 2,91 0,00 0,06rif iuti solidi urbani 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale 6,42 10,56 10,53 486,33 8,10 63,23 108,63 9,68 405,43 11,54 1,93 55,80 21,80 2,56Media Provincia Bergamo 33,8 14,67 39,51 284,78 6,27 162,55 201,98 12,61 165,21 16,7 12,83 77,92 40,22 4,45

CO2_eq NOx

Page 37: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

36

3.3 Acqua Il reticolo idrico minore del Comune di Ardesio è caratterizzato da numerosi corsi d’acqua tra cui il

principale è il fiume Serio, a seguire sono presenti sul territorio il Rio dei Molini, il Rio Vendul, il

Torrente Aqualina o Valle Canale, il Torrente Rio e infine la Val Lass.

Figura 3.3.1 – Reticolo Idrico Minore Ardesio

Fonte: Comune di Ardesio

Per quanto riguarda la copertura della rete fognaria, i consumi idrici e la presenza di depuratori sul

territorio si riportano i dati ATO e del Comune di Ardesio aggiornati al 2008. In merito al sistema di

fornitura dei servizi il territorio risulta coperto al 100% per una rete di 26,596 km. I consumi

domestici nel periodo 2005-2008 hanno subito un trend di incostante, passando da 136.100 mc

consumati nel 2005 fino ad arrivare a 221.847 mc consumati nel 2008; in riferimento ad altri usi i

consumi sono aumentati costantemente fino ad arrivare a 71.587 mc nel 2008.

Tabella 3.3.2 – Consumi idrici

Lunghezza rete m Valcanale 5.594 Bani 1.970 Rizzoli 1.935 Ardesio Capoluogo 17.097 Totale 26.596 Copertura rete 100%

Consumi mc Anno Domestico Altri Usi Depurazione/fognatura Totale 2005 136.100 39.044 150.799 325.943 2006 210.975 60.819 231.939 503.733 2007 199.342 63.821 221.367 484.530

Acquedotto

2008 221.847 71.587 241.287 534.712 Fonte: Ato Provincia di Bergamo/Comune di Ardesio

Page 38: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Tabella 3.3.3 – Rete fognaria e Depuratore Lunghezza rete m Valcanale 1.531 Zanetti 656 Rizzoli 1.137 Marinoni 741 Bani 805 Ave 308 Capoluogo 14.789 19.967

Fognatura

Copertura 100%

Capoluogo 74% RERFLUI TRATTATI al Depuratore di Villa D'Ogna

Depurazione Valcanale Zanetti Rizzoli Marinoni Bani Ave

26%

REFLUI NON TRATTATI Agglomerati per cui prevedere un sistema di trattamento appropriato alternativo alle opere di collettamento

In futuro verrà realizzato il collettore di valle, da Ardesio in prosecuzione verso Ponte Nossa, che permetterà la raccolta e il trattamento dei reflui al depuratore di Ponte Nossa con dismissione del depuratore di Villa d'Ogna

Fonte: Ato Provincia di Bergamo

In riferimento ai dati sulla rete fognaria il Comune di Ardesio riporta una copertura del territorio del

100% per una rete di 19,96 Km. In merito al trattamento dei reflui fognari il servizio copre il 74%

ovvero i reflui del capoluogo presso il depuratore di Villa d’Ogna; il restante 26% appartenente alle

frazioni del territorio non viene trattato, è tuttavia in previsione di realizzazione un collettore di valle,

da Ardesio in prosecuzione verso Ponte Nossa, che permetterà la raccolta e il trattamento dei reflui

al depuratore di Ponte Nossa con dismissione del depuratore di Villa d'Ogna.

3.4 Suolo Le informazioni relative all’uso del suolo sono ricavate dalle carte predisposte dal Comune di

Ardesio, dalle quali emerge la seguente articolazione: il 6,5% del territorio è rappresentato da aree

agricole, l’1,95% da aree urbanizzate, il 59,3% è occupato da boschi, l’11,74% da pascoli o terreni

incolti, ed infine il 20,5% è rappresentato da terreni rocciosi o sterili. Per quanto riguarda la

percentuale relativa alle aree urbanizzate, pari a 1,05 kmq, si tratta di un dato nettamente inferiore

la media dei comuni bergamaschi.

Page 39: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Figura 3.4.1: Carta del suolo Ardesio

Fonte: Comune di Ardesio

Sul territorio del Comune di Ardesio esistono due cave, individuate con il colore rosso sulla figura, a

seguire si riportano le schede tecniche degli Ambiti Territoriali Estrattivi (ATEo13 e ATEc21).

Figura 3.4.2 – Cave Ardesio

Fonte: Provincia di Bergamo

Ambito territoriale estrattivo O13, sito in Località Stalle Bril, Ardesio.

Settore merceologico Risorsa IV-Pietre ornamentali Marmo

Caratteristiche dell’ambito Superficie Ha 2,8 Vincoli Boschi e foreste (D.lgs. 490/99 art. 146 comma g)

Vincolo idrogeologico (R.D. 3267/23) Corsi d’acqua(D.lgs. 490/99 art. 146 comma b/c) Aree protette (L.R. 86/83) Captazioni idropotabili (D. lgs 258/00)

Contesto e infrastrutture Versante boscato con vecchio fronte di cava Formazione utilizzata Calcari di Gorno, di Breno e Metallifero

Previsioni di piano Riserve stimate 50.000 Produzione nel decennio 20.000 Riserve residue 30.000

Prescrizioni tecniche per il recupero ambientale Destinazione finale Naturalistica forestale Ulteriori prescrizioni Preventiva bonifica e messa in sicurezza dei vecchi fronti a cielo aperto

Page 40: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Ambito territoriale estrattivo C21, sito in Località Valzella, Ardesio.

Settore merceologico Risorsa III – Calcari e dolomie Calcare per calce

Caratteristiche dell’ambito Superficie Ha 1,4 Vincoli Boschi e foreste (D.lgs. 490/99 art. 146 comma g)

Vincolo idrogeologico (R.D. 3267/23) Contesto e infrastrutture Versante acclive con boschi e prati Formazione utilizzata Calcare di Esino

Previsioni di piano Riserve stimate 70.000 Produzione nel decennio 70.000 Riserve residue 0

Prescrizioni tecniche per il recupero ambientale Destinazione finale Naturalistica forestale Recupero scarpate Riporto di inerte al piede, successivo strato di terreno vegetale e

piantumazione con specie arboree e arbustive autoctone Recupero fondo cava Stesura di terreno vegetale, successivo inerbimento e piantumazione Ulteriori prescrizioni Eventuale recupero dell’area anche con riporto di materiali inerti Fonte: Piano Cave Provincia di Bergamo Per quanto riguarda la componente geologica del territorio si riporta la carta di fattibilità

predisposta dal Comune di Ardesio dove la Classe 2 (giallo), la meno limitante, occupa una

porzione abbastanza modesta del territorio comunale, in corrispondenza di parte del centro storico

di Ardesio e di parte dell’abitato di Ludrigno. In queste porzioni di territorio non sono state

riscontrate importanti problematiche di ordine geologico; sarà ad ogni modo necessario attenersi

alle norme di piano, con particolare riferimento all’esecuzione delle adeguate indagini geotecniche

delle opere edilizie.

La classe di fattibilità 3 (arancio) occupa, con le sue varie suddivisioni, porzioni importanti del

territorio comunale. Inoltre essa funge generalmente da fascia di sicurezza fra le classi 2 e 4. Le

zone più significative sono concentrate nel fondovalle seriano, nel centro storico, in corrispondenza

delle principali frazioni, in corrispondenza di alcuni gruppi di cascine nei comparti di versante, nella

Conca del Neel e in varie aree montane prive di dissesti gravi.

La classe di fattibilità 4 ha una distribuzione notevole sul territorio, d’altronde la grande quantità di

dissesti e l’elevata acclività della maggior parte del comune non possono che implicare la presenza

di vaste aree ricadenti in questa classe.

Page 41: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Figura 3.4.3 – Carta fattibilità geologica Comune di Ardesio Fonte: Studio Geologico Comune Ardesio

Page 42: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Sul territorio non risultano presenti discariche e siti contaminati.

3.5 Rifiuti Per quanto riguarda la raccolta di rifiuti si riportano gli ultimi dati aggiornati al 2010 dove la

produzione totale di rifiuti ha raggiunto 1.873.967 kg/anno, la produzione totale di raccolta

differenziata è attestata a 945.437 kg/anno, la percentuale di raccolta differenziata sulla produzione

totale di rifiuti è pari al 50,45%.

La tabella 3.5.1. riporta i dati relativi alla produzione di rifiuti urbani per gli anni 2002-2010 e

consente di effettuare alcune prime considerazioni:

• la produzione totale di rifiuti urbani ha subito un leggero aumento nel tempo, nel 2002 si

registrano 1.775.320 Kg/anno che nel 2010 sono diventati 1.873.967 Kg/anno; il dato pro capite

di rifiuti totale nel 2010 è pari a 1,15, inferiore rispetto all’anno precedente ed alla media

provinciale attestata a 1,23;

• la raccolta differenziata è costantemente diminuita nel periodo 2002 – 2007 passando dal

52,19% nel 2002 al 46,08%, nel 2007, nell’ultimo aggiornamento disponibile la raccolta

differenziata risulta aumentata di ben quattro punti percentuali, avvicinandosi così alla media

provinciale pari al 54,53%.

Tabella 3.5.1 – Produzione rifiuti urbani

Anno RSU (Kg/anno)

Ingombranti (Kg/anno)

RD (Kg/anno) TOT. RIFIUTI %RD

Pro capite rifiuti totali

(Kg/ab*giorno) 2002 809.520 39.300 926.500 1.775.320 52,19% 1,31 2003 876.740 28.700 891.620 1.797.060 49,62% 1,33 2004 899.800 27.600 847.090 1.774.550 47,74% 1,30

Anno RUInd (Kg/anno)

Ingombranti (Kg/anno)

RD (Kg/anno) TOT. RIFIUTI %RD

Pro capite rifiuti totali

(Kg/ab*giorno) 2005 887.320 42.000 769.608 1.725.928 46,16% 1,27 2006 903.680 52.900 756.322 1.712.902 44,15% 1,27 2007 906.760 52.560 819.905 1.779.225 46,08% 1,32 2008 865.480 57.380 820.409 1.743.269 47,06% 1,29 2009 905.520 78.240 887.601 1.871.361 47,43% 1,39 2010 850.910 77.620 945.437 1.873.967 50,45% 1,15

Fonte: nostra elaborazione su dati Osservatorio rifiuti Provincia di Bergamo Il dato della raccolta differenziata merita ulteriori specificazioni; in particolare le frazioni

merceologiche raccolte sono le seguenti:

• Carta e cartone;

• Metalli;

• Plastica;

• RAEE;

• Scarti vegetali;

Page 43: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

42

• Stracci e indumenti dismessi;

• Vetro.

Grazie ai dati reperibili nel sito web dell’Osservatorio Rifiuti provinciale è possibile definire la

percentuale delle maggiori frazioni merceologiche raccolte così come illustra la figura. La raccolta di

carta e cartone rappresenta la percentuale maggiore con il 27,93% sul totale del differenziato,

seguito da metalli (composto da metalli ferrosi e altri metalli) al 24,23%, vetro al 21,79%, scarti

vegetali e plastica rispettivamente al 16,57% e al 5,28%; infine si trovano percentuali minime quali

stracci e indumenti dismessi 1,23%, legno 1,39% e RAEE 1,93%.

Figura 3.5.2 – Raccolta differenziata per frazioni merceologiche (2010)

Fonte: nostra elaborazione su dati Osservatorio rifiuti Provincia di Bergamo 3.6 Energia I consumi energetici totali registrati nel Comune di Ardesio nel 2008, ultimo anno disponibile, sono

stati pari a 5.942 TEP5 circa pari a poco meno di 69.100 MWh. I consumi energetici totali mostrano,

negli anni considerati, un andamento mediamente in diminuzione, con il 2008 in parziale e

contenuta controtendenza. Considerando i consumi energetici procapite, scontando quindi

l’andamento demografico che ha caratterizzato il comune di Ardesio negli anni di riferimento, si

delinea una situazione parzialmente diversa con il dato del 2008 che, pur essendo superiore a

quello dell’anno precedente, mostra un significativo trend in diminuzione rispetto al 2005 e 2006.

(cfr. tabella 3.6.1 e grafico 3.6.2)

5 TEP - tonnellata equivalente di petrolio: indica l'energia che si libera dalla combustione di una tonnellata di petrolio

Page 44: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

43

Tabella 3.6.1 – Consumi energetici totali e procapite per anno Consumo totale Consumo procapite Anni TEP MWh TEP/ab MWh/ab

2005 6.517,97 75.790,94 1,76 20,42 2006 6.142,61 71.426,27 1,67 19,39 2007 5.788,16 67.304,68 1,57 18,29 2008 5.942,47 69.099,00 1,62 18,82

Fonte: Cestec, SIRENA, Regione Lombardia

Grafico 3.6.2 – Consumi energetici totali (TEP/anno) e procapite (TEP/ab*anno): analisi trend

Fonte: Cestec, SIRENA, Regione Lombardia Il database Sirena (Regione Lombardia) riporta, inoltre, i consumi energetici finali comunali,

suddivisi per i diversi settori d'uso (residenziale, terziario, agricoltura, industria non ETS6, trasporti

urbani) e per i diversi vettori impiegati (gas naturale, energia elettrica, energia immessa in reti di

teleriscaldamento, ecc.), con l'esclusione della produzione di energia elettrica.

L’articolazione per settori dei consumi energetici evidenzia come il settore residenziale copra il

47,7% circa dei consumi complessivi, seguito da industria non ETS, trasporti urbani e agricoltura

(cfr tabella 3.6.3 e figura 3.6.4). Tabella 3.6.3 – Consumi per settore (dati in TEP, MWh e percentuale) anno 2008

Settore Valore (TEP)

Valore (MWh) %

RESIDENZIALE 2.837,58 32.995,34 47,75 INDUSTRIA NON ETS 1.132,49 13.168,63 19,06 TRASPORTI URBANI 803,87 9.347,45 13,53 AGRICOLTURA 751,01 8.732,72 12,64 TERZIARIO 417,52 4.854,86 7,03 Totale 5.942,47 69.099,00 100,00

Fonte: Cestec, SIRENA, Regione Lombardia

6 Settori industriali non compresi nel sistema di scambio delle quote di emissione previsto dal protocollo di Kyoto.

Page 45: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

44

Figura 3.6.4 – Consumi energetici per settore (2008)

Fonte: Cestec, SIRENA, Regione Lombardia

Per quanto riguarda i consumi articolati per vettore energetico, il 33% circa dei consumi complessivi

è dato da gas naturale. Il secondo vettore energetico più consumato è l’energia elettrica che copra

poco più di un quarto dei consumi totale, seguito da gasolio, biomasse e altri vettori (Cfr tabella

3.6.7 e grafico 3.6.8).

Tabella 3.6.7 – Consumi per vettore energetico (dati in TEP, MWh e percentuale) anno 2008

Vettore Valore (TEP)

Valore (MWh) %

GAS NATURALE 2.000,36 23.260,17 33,66 ENERGIA ELETTRICA 1.504,60 17.495,44 25,32 GASOLIO 1.118,64 13.007,50 18,82 BIOMASSE 764,06 8.884,47 12,86 BENZINA 279,15 3.245,97 4,70 GPL 231,65 2.693,67 3,90 Altri<2% 44,01 511,78 0,74 Totale 5.942,47 69.099,00 100,00

Fonte: Cestec, SIRENA, Regione Lombardia

Page 46: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

45

Figura 3.6.8 – Consumi energetici per vettore (2008)

Fonte: Cestec, SIRENA, Regione Lombardia

In riferimento alla tematica dell’energia si riportano, inoltre, i dati relativi i consumi elettrici e termici,

per il periodo 2008 – 2009, delle due scuole Valcanale e Bonvicino.

Tabelle 3.6.9 e 3.6.10 – Consumi energetici e termici Scuole Ardesio

Scuola Bonvicino

Consumi elettrici (kWh)

Consumi termici (m3) Scuola Valcanale Consumi

elettrici (kWh) Consumi

termici (m3) 01/2008 9.048 01/2008 495 957

02/2008 8.061 02/2008 498 1.795

03/2008 7.414 30.012 03/2008 537 685

04/2008 7.521 04/2008 220 597

05/2008 5.289 05/2008 182 233

06/2008 3.066 06/2008 220 41

07/2008 1.311 1.027 07/2008 39

08/2008 896 08/2008 3

09/2008 3.876 09/2008

10/2008 7.239 2.735 10/2008 393 176

11/2008 11.051 6.431 11/2008 508

12/2008 10.234 12/2008 670

01/2009 6.600 11.054 01/2009 1.195

02/2009 8.185 15.239 02/2009 978

03/2009 8.394 15.405 03/2009 5.074

04/2009 6.274 382 04/2009 355

05/2009 4.041 05/2009 128

06/2009 3.073 06/2009 419 30

07/2009 1.340 07/2009

08/2009 952

08/2009 Fonte: Comune di Ardesio

Page 47: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

46

3.7 Natura, biodiversità e paesaggio Sul territorio del Comune di Ardesio si individuano due Sic (Siti di Importanza Comunitaria) e una

Zps (Zona di Protezione Speciali) appartenenti alla Rete Natura 2000. I Sic rilevati sono Val

Sedornia – Valzurio – Pizzo della Presolana e Val Nossana – Cima di Grem, mentre la Zps

presente sul territorio, è il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche.

Figura 3.7.1 – Sic e Zps del Comune di Ardesio

Fonte: Provincia di Bergamo

Il Sic Val Nossana – Cima di Grem è localizzato nel bacino della Valle Seriana appena oltre il centro

di Ponte Nossa sul versante idrografico di destra del fiume Serio. Si tratta di un area di 3.369 ettari

appartenente alla regione bio-geografica alpina comprendente i seguenti Comuni: Ardesio, Gorno,

Oltre il Colle, Oneta, Parre, Premolo.

Il perimetro si articola dalle pendici del Pizzo Arera a nord fino a spingersi alle Cime di Belloro a

sud, lambendo i centri abitati di Parre e Premolo; e dalla Cima di Grem a ovest fino alla Cima di

Vaccaro a est. L'area è particolarmente significativa per la sua ricchezza floristica e per

l'espressione di vegetazioni peculiari degli ambienti di alta quota. Da un punto di vista paesaggistico

è importante l'estesa fascia di pascoli situata su basse pendenze.

Il Sic Val Sedornia – Valzurio – Pizzo della Presolana si estende su un’area di 12.946,40 ettari

comprendente i Comuni di: Ardesio, Castione della Presolana, Clusone, Colere, Fino del Monte,

Gandellino, Gromo, Oltressenda Alta, Onore, Rovetta, Valbondione, Villa d'Ogna, Vilminore di

Scalve. L’area appartiene alla regione bio-geografica alpina ed è localizzata sul versante geografico

di sinistra del fiume Serio. Il perimetro, assai ampio, si tratta del più esteso sito di interesse

comunitario in provincia di Bergamo, è definito in larga misura dal corso del fiume Serio, tra Villa

Page 48: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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d'Ogna e Valbondione, a ovest e a nord, e dai centri abitati che vanno da Rovetta fino a Castione

della Presolana a sud, per poi risalire verso nord in prossimità del corso del fiume Dezzo, in

vicinanza alla Val di Scalve.

La Zps Parco delle Orobie Bergamasche si estende su un’area di 48.973 ettari comprendente i

Comuni di: Ardesio, Averara, Azzone, Branzi, Camerata Cornello, Carona, Cassiglio, Cusio,

Dossena, Foppolo, Gandellino, Gorno, Gromo, Isola di Fondra, Lenna, Mezzoldo, Moio de' Calvi,

Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Oltressenda Alta, Oneta, Ornica, Parre, Piazza Brembana,

Piazzatorre, Piazzolo, Premolo, Rncobello, Rovetta, San Giovanni Bianco, Santa Brigida,

Schilpario, Serina, Taleggio, Valbondione, Valgoglio, Valleve, Valnegra, Valtorta, Vedeseta,

Vilminore di Scalve. La Zona di Protezione Speciale "Parco delle Orobie Bergamasche" ha

accorpato e ampliato le seguenti Zone di Protezione Speciale: "Valvedra Valbondione e Val di Vò",

"Val Brembana, "Presolana", "Pizzorotondo, Valgussera e Monte masoni" , "Cima Vaccaro". L’area

appartiene alla regione bio-geografica alpina e raggruppa le seguenti tipologie ambientali: ambienti

forestali alpini - ambienti alpini - valichi montani.

Si rimanda all’appendice del Rapporto Ambientale per un estratto dei contenuti preliminari dello

studio di incidenza in fase di redazione.

3.8 Agenti fisici, rumore Il rischio Radon viene considerato come uno degli aspetti più importanti nella valutazione degli

strumenti di pianificazione e governo del territorio. Dai dati acquisiti mediante l’indagine effettuata

(2003 – 2004) su tutto il territorio provinciale in concorso tra ARPA e ASL, emerge che la provincia

di Bergamo figura tra quelle che presentano le concentrazioni maggiori dell’intera Lombardia.

Per quanto concerne il territorio di Ardesio, i dati disponibili in merito i rilevamenti del radon

(elaborati in proprio dall’ASL in attesa del completamento e della formalizzazione della mappatura

regionale) consentono di collocare lo stesso in una “fascia di rischio medio alto”. Infatti analizzando

la situazione in relazione alla “maglia” di comuni che, secondo i criteri dell’indagine definiti dalla

Regione, comprende anche il Comune di Ardesio, si può osservare che per la stessa i punti di

misura presentano una concentrazione media annua con valori compresi tra 200 e 400 Bq/mc e con

superamento del valore di 400 Bq/mc fino al 5% delle misure effettuate.

Page 49: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

48

Figura 3.8.1 – Rilevamenti Radon

Fonte:Asl Bergamo (campagna 2003-2004)

Sul territorio del Comune di Ardesio sono presenti due antenne per la radiodiffusione, entrambe gli

impianti sono localizzati in Località Bani, distante dal centro abitato. La prima antenna di proprietà

dell’Enel, risale al 1993, l’inserimento ambientale del traliccio (altezza 30mt) è stato valutato nel

migliore dei modi cercando di ubicare la realizzazione del ripetitore in zone nascoste

compatibilmente con l’esigenza dell’utilizzo dell’apparecchiatura.

La seconda antenna più recente, risulta di proprietà della Rai, sorge a 990 m. slm per un’altezza di

32 mt.

In merito all’intensità dei campi elettromagnetici si riporta l’ultima analisi effettuata dove il valore del

campo elettromagnetico totale in Volt su metro (V/m) è risultato <1, nettamente inferiore al valore di

riferimento in base alle direttive di legge (DM381), pari a 20.

Per quanto riguarda la zonizzazione acustica si riportano gli ultimi dati disponibili attualmente in

fase di aggiornamento.

Il territorio del Comune di Ardesio è stato suddiviso in 6 classi di destinazione d’uso del territorio.

Ogni classe prevede dei valori limite di emissione e immissione di rumore per le fasce diurna e

notturna.

La maggior parte del territorio comunale appartiene alla III classe (aree di tipo misto), a seguire si

trova la I classe (aree particolarmente protette) e la II classe (aree prevalentemente residenziali).

Page 50: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

49

ì

Page 51: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

50

CAPITOLO 4 OBIETTIVI DI PROTEZIONE AMBIENTALE STABILITI A LIVELLO

COMUNITARIO, STATALE E REGIONALE

L’attuale strategia comunitaria di protezione ambientale è basata sul Sesto Programma Quadro in

materia di ambiente (2002- 2012) che risulta focalizzato su quattro obiettivi fondamentali:

• lotta al cambiamento climatico;

• freno alla perdita di biodiversità e protezione della natura;

• migliorare la sostenibilità nella gestione delle risorse naturali;

• rifiuti.

Il Sesto Programma Quadro ha dato poi origine a 6 strategie tematiche:

- aria – prevenzione e mitigazione dell’inquinamento atmosferico, con particolare

riferimento alla lotta al cambiamento climatico;

- gestione dei rifiuti con l’obiettivo di minimizzare la produzione dei rifiuti e

massimizzare il recupero/riciclaggio;

- tutela dell’ambiente marino;

- protezione del suolo;

- minimizzazione nell’uso di pesticidi;

- tutela e valorizzazione delle risorse naturali;

- ambiente urbano.

La Commissione europea ha recentemente condotto una valutazione intermedia dello stato di

avanzamento delle politiche e del raggiungimento degli obiettivi fissati nel Sesto Programma

Quadro confermando sostanzialmente le proprie priorità e individuando alcune azioni critiche per

supportare l’attuazione del Sesto Programma stesso:

• aumentare l’efficienza/efficacia delle forma attualmente esistenti di cooperazione

internazionale sui temi ambientali globali;

• migliorare il grado di integrazione dell’ambiente in modo trasversale nelle altre politiche

settoriali;

• aumentare il ruolo degli strumenti di mercato, in particolare della tassazione ambientale,

per raggiungere gli obiettivi posti;

• migliorare la qualità della normativa ambientale;

• promuovere l’eco-efficienza in tutti i campi e a tutti i livelli.

A livello nazionale, gli obiettivi di protezione dell’ambiente, derivati in gran parte da normative e

regolamentazioni di tipo comunitario, sono articolati per temi:

- clima (lotta al cambiamento climatico);

Page 52: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

51

- energia (miglioramento dell’efficienza energetica e incentivazi0ne del risparmio

energetico);

- fonti rinnovabili (massimizzazione del ricorso a fonti energetiche rinnovabili);

- inquinamento atmosferico (lotta all’inquinamento atmosferico, in particolare negli

ambiti cittadini e miglioramento del monitoraggio su tutto il territorio);

- salvaguardia del mare e delle coste;

- protezione della natura (per questo specifico tema si faccia riferimento al

precedente capitolo e allo studio di incidenza allegato al presente rapporto);

- rifiuti e bonifiche;

- protezione del suolo.

La strategia dell’Unione europea per lo sviluppo sostenibile, riveduta nel 2006, offre una

prospettiva a lungo termine della sostenibilità nel cui ambito la crescita economica, la coesione

sociale e la tutela dell’ambiente procedono di pari passo rafforzandosi a vicenda.

Negli ultimi anni l'Unione europea ha integrato l'obiettivo dello sviluppo sostenibile in un gran

numero di politiche diverse, assumendo in particolare un ruolo guida a livello internazionale per la

lotta contro i cambiamenti climatici e impegnandosi a promuovere un’economia a basse

emissioni di carbonio, che sia basata sulla conoscenza e faccia un uso efficiente delle risorse. Al

tempo stesso, però, in un gran numero di settori sussistono tendenze non sostenibili malgrado una

serie di sviluppi politici positivi. La domanda di risorse naturali è aumentata rapidamente

diventando insostenibile, a lungo termine, per il nostro pianeta. La biodiversità sta diminuendo in

tutto il mondo e i principali ecosistemi subiscono pressioni sempre più forti. Il consumo di energia nel settore dei trasporti continua ad aumentare e la povertà globale persiste. Occorrerà

adoperarsi con il massimo impegno per conseguire gli obiettivi di sviluppo del millennio.

Il Consiglio europeo del dicembre 2007 ha invitato la Commissione a presentare nel giugno 2009

la seconda relazione sull'andamento della situazione relativa alla strategia per lo sviluppo

sostenibile dell’UE.

Cambiamenti climatici e energia pulita

Nonostante l’aumento delle emissioni di gas a effetto serra registrato nell'UE tra il 2002 e il 2004, la tendenza degli ultimi tre anni è risultata positiva e l'Unione è sulla buona strada per

raggiungere il suo obiettivo in conformità del protocollo di Kyoto. Se però le politiche sui

cambiamenti climatici globali non saranno applicate rapidamente, nel 2020 le emissioni planetarie

di gas a effetto serra supereranno almeno del 60% rispetto a quelle del 1990. Sebbene la quota delle energie rinnovabili nel consumo lordo interno di energia aumenti a ritmo più sostenuto dal 2002, si è ancora lontani dal traguardo del 12% fissato per il 2010.

Page 53: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

52

Da qualche anno a questa parte l’UE svolge un ruolo di primo piano nella lotta contro i

cambiamenti climatici. Nel dicembre 2008 il legislatore UE ha approvato un pacchetto “Clima ed energia” che fissa traguardi ambiziosi per l’Unione. L’UE si è impegnata unilateralmente a ridurre

le sue emissioni globali del 20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020 e a portare questa riduzione al 30% qualora nel dicembre 2009 si raggiunga a Copenaghen un accordo globale internazionale sul clima. L’Unione si è prefissa altresì di portare al 20%, entro il 2020, la quota delle energie rinnovabili nel consumo di energia.

Trasporto sostenibile

Sebbene la crescita del PIL abbia superato l’incremento del consumo di energia dei trasporti, il

consumo di energia e le emissioni di gas a effetto serra di questo settore continuano ad aumentare. Contrariamente al trasporto passeggeri, i cui volumi si stanno discostando dalla

crescita economica, il trasporto merci è aumentato più rapidamente del PIL. Il rumore e

l'inquinamento atmosferico costituiscono tuttora un serio problema, che riguarda l'intera UE e ha

gravi ripercussioni sulla salute.

Nell’ambito del pacchetto “Clima ed energia”, l'UE si è impegnata a coprire entro il 2020 il 10% del suo consumo di carburante per il trasporto mediante fonti energetiche rinnovabili (compresi i biocombustibili, l’energia elettrica rinnovabile e l’idrogeno)..

Vanno segnalati anche l'adozione di una direttiva relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso

consumo energetico nel trasporto su strada, un piano d’azione per la diffusione di sistemi di

trasporto intelligenti e il varo di nuove azioni scaturite dal Libro verde sulla mobilità urbana.

È di fondamentale importanza che la politica UE nel settore dei trasporti venga elaborata in

funzione di tutti gli aspetti della sostenibilità (emissioni, rumore, occupazione del territorio,

biodiversità, ecc.) e che qualsiasi intervento si basi su una prospettiva a lungo termine per la

mobilità sostenibile delle persone e dei beni che abbracci l’intero sistema dei trasporti e su azioni

complementari a livello europeo, nazionale e regionale.

Consumo e produzione sostenibili

L’evoluzione del consumo e della produzione sostenibili risulta piuttosto eterogenea: a fronte dei

progressi registrati nel dissociare il degrado ambientale e l’uso delle risorse naturali dalla crescita economica, si osserva un andamento dei modelli di consumo tutt’altro che positivo,

specialmente in materia di energia, mentre i segnali sono incoraggianti per quanto riguarda i

modelli di produzione.

Page 54: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

53

Conservazione e gestione delle risorse naturali

Nonostante gli sviluppi positivi constatati per quanto riguarda lo stato e l'uso dell'acqua e dell'aria, l'attività umana rappresenta tuttora una minaccia per la biodiversità e per parti dei terreni naturali. La biodiversità sta diminuendo in tutto il mondo e non si ravvisa alcun segno di inversione o di

rallentamento di questa tendenza. È improbabile che l’UE raggiunga l’obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010..

Rispetto agli anni precedenti, gli ecosistemi forestali dell’UE rimangono stabili, ma sono sempre

più esposti a minacce come tempeste, incidenti, parassiti e altri effetti nocivi connessi ai

cambiamenti climatici. La qualità del suolo continua a peggiorare a causa dei cambiamenti

climatici. I servizi ecosistemici sono generalmente importanti in tale contesto, perché

contribuiscono a moderare gli estremi climatici, ad attenuare gli effetti meteorologici e a preservare

la biodiversità.

La direttiva quadro riveduta sui rifiuti (Direttiva 2008/98/CE) dà un contributo importante a una

migliore gestione delle risorse naturali e a un uso più efficiente delle risorse, chiarisce

concetti basilari come la gerarchia e la prevenzione dei rifiuti o l’adozione di un’impostazione in

termini di ciclo di vita e fissa obiettivi importanti per il 2020 in termini di riciclaggio dei rifiuti: 50% dei rifiuti domestici e 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Gli Stati membri hanno adottato misure specifiche a tutela della biodiversità mediante

l'applicazione delle direttive sugli uccelli e sugli habitat naturali. La rete Natura 2000, tuttavia, non è ancora stata completata e manca una gestione efficace delle specie e degli habitat. In materia di gestione delle risorse idriche va segnalato in particolare il proseguimento

dell’attuazione della direttiva quadro sulle acque e della politica comunitaria in materia di carenza

idrica e siccità. In mancanza di misure adeguate, si rischia di non poter conseguire l'obiettivo della direttiva, cioè un buono stato ambientale di tutte le acque entro il 2015, per la maggior

parte dei corpi idrici dell'UE. La direttiva quadro sulle acque è stata completata con una direttiva

che stabilisce standard di qualità ambientale per un certo numero di sostanze chimiche prioritarie.

Sanità pubblica

La situazione generale dell’UE per quanto riguarda la sanità è piuttosto eterogenea. Il numero di

anni che gli europei possono aspettarsi di vivere in buone condizioni di salute è in lento, ma

costante aumento. Fra i miglioramenti più tangibili vanno segnalati il calo dei tassi di mortalità legati alle malattie croniche e ai suicidi e la diminuzione degli infortuni gravi sul lavoro. Sono però aumentate l’esposizione all’inquinamento atmosferico e la produzione di sostanze chimiche tossiche e stanno emergendo nuove problematiche.

Il nuovo quadro legislativo sull’uso sostenibile dei pesticidi concordato dal Parlamento

europeo e dal Consiglio costituirà un notevole miglioramento in termini di tutela ambientale e di

Page 55: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

54

sicurezza. Il regime fitosanitario comunitario esistente è attualmente in fase di valutazione e di

aggiornamento.

Inclusione sociale, demografia e migrazione

Il numero di famiglie di disoccupati, le disparità di reddito e la disoccupazione di lunga durata sono stati ridotti, ma il numero di lavoratori poveri e il rischio di povertà generale sono rimasti invariati. Uno dei due obiettivi fissati per il 2010 (almeno il 50% dei lavoratori anziani

in attività) sarà probabilmente raggiunto, contrariamente al secondo, che consiste nel portare a 65

anni l’età media di pensionamento. Le tendenze demografiche indicano che la popolazione in età

lavorativa dell’UE-27 inizierà a diminuire nel 2013 e che nel 2050 si registrerà un calo di circa 39

milioni (12%) rispetto al 2008.

Istruzione e formazione

Il numero di persone con un basso livello di istruzione è diminuito in tutte le fasce di età, ma

l'aumento del numero dei partecipanti alle attività di apprendimento permanenti e il calo del tasso di abbandono scolastico non sono sufficientemente rapidi da permettere il

conseguimento degli obiettivi specifici.

L'istruzione e la formazione sono i presupposti fondamentali dello sviluppo sostenibile.

Ricerca e sviluppo

Secondo i dati Eurostat, tra il 2000 e il 2007 la quota della spesa interna lorda per la R&S è

scesa dall'1,85% all'1,83% del PIL, discostandosi quindi dall'obiettivo dell'UE, fissato al 3% per il 2010.

Finanziamenti e strumenti economici

Nell'ambito della politica di coesione, l'UE investe in azioni volte a promuovere lo sviluppo

sostenibile integrando le iniziative di sviluppo sostenibile nelle strategie di sviluppo nazionali e regionali. Durante il periodo di programmazione 2007-2013, questa politica ha

continuato a sostenere le grandi sfide e i temi trasversali. Nel periodo 2007-13, ad esempio,

saranno spesi per l'ambiente 105 miliardi di euro, pari al 30% dell'assegnazione totale per la

politica di coesione (347 miliardi di euro). La politica di coesione promuove anche lo sviluppo di

meccanismi quali la strategia di programmazione e la governance a più livelli, che promuovono lo

sviluppo sostenibile nelle strutture di gestione dei programmi e incoraggiano le regioni a prendere

misure a favore dello sviluppo sostenibile.

La Commissione ha integrato la progressiva soppressione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente nelle sue politiche settoriali, ad esempio con la riforma della politica della pesca e nell'ambito della verifica dello "stato di salute" della PAC.

Page 56: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

55

La Commissione ha inoltre adottato una nuova Disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la

tutela ambientale che concilierà l'aumento dei benefici ambientali con la necessità di limitare al

massimo le distorsioni della concorrenza, aiutando quindi gli Stati membri a predisporre gli

opportuni strumenti politici e a finanziare l'ecoinnovazione.

Dalla consultazione pubblica lanciata con il libro verde del 2007 sull'uso degli strumenti basati sul mercato a favore dell'ambiente e degli obiettivi politici connessi è emerso un notevole

interesse per un maggiore ricorso agli strumenti basati sul mercato.

La strategia potrebbe incentrarsi in particolare sugli obiettivi a lungo termine dell'UE nei settori

chiave,

• contribuendo ad accelerare il passaggio ad un'economia a basse emissioni di carbonio e a

basso uso di fattori produttivi, basata sull'energia e su tecnologie che consentano un uso

razionale delle risorse;

• intensificando le misure ambientali volte a tutelare la biodiversità, le risorse idriche e le altre risorse naturali. È dimostrato che la distruzione della biodiversità procede a una velocità

preoccupante. Oltre a peggiorare la qualità della nostra vita e di quella delle generazioni future,

il degrado degli ecosistemi frena lo sviluppo economico sostenibile a lungo termine;

• promuovendo l'inclusione sociale. Le categorie più vulnerabili della società sono a rischio

perché maggiormente colpite dalla crisi economica, di cui potrebbero subire gli effetti più a

lungo in assenza di misure efficaci;

• rafforzando la dimensione internazionale dello sviluppo sostenibile e moltiplicando gli sforzi per

lottare contro la povertà globale.

A completamento di questa sintetica panoramica sugli obiettivi di protezione ambientale ai diversi

livelli di governo, si riportano alcune considerazioni tratte da “Segnali ambientali. Rapporto sullo

stato dell’ambiente in Lombardia 2009/2010” di Arpa Lombardia.

Clima I cambiamenti climatici costituiscono una sfida ambientale che sta sempre più influenzando, a

livello globale, le scelte politiche ed economiche, le misure per la tutela della salute, dell’ambiente

e dei sistemi sociali, coinvolgendo l’intero modello di sviluppo dei Paesi industrializzati.

È utile inquadrare l’obiettivo della lotta ai cambiamenti climatici cercando di comprendere quale sia

davvero il ruolo della scienza nella determinazione delle strategie da impostare per contrastare

l’innalzamento della temperatura del pianeta e se queste siano per l’uomo le migliori possibili in

una prospettiva di lungo termine.

Il problema principale è valutare il livello della conoscenza scientifica rispetto alla climatologia e

accettare la difficoltà di pesare correttamente l’effetto antropico sul cambiamento del clima stesso.

Il contributo dell’uomo ai cambiamenti climatici è dovuto principalmente all’immissione di gas serra

Page 57: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

56

in atmosfera per l’uso di combustibili fossili e per l’incenerimento di biomasse, agli allevamenti

animali, al traffico veicolare, alla deforestazione, all’uso dei suoli, alle immissioni in atmosfera di

gas e particolato. L’insieme di queste immissioni partecipa alla formazione di aerosol e nubi, che

contribuiscono alla cattura dell’energia solare, la quale non viene riflessa e dispersa verso lo

spazio (effetto serra), e all’alterazione del ciclo dell’acqua, con effetti, quindi, sul sistema “clima”.

Le attuali conoscenze scientifiche, tuttavia, non sono sufficienti per una precisa valutazione di

quale sia la parte della variazione climatica imputabile all’uomo. Le cause naturali sono astrofisiche

(il comportamento del sole), astronomiche, ma sono anche individuabili nella stessa variazione

della composizione dell’atmosfera (la recente eruzione del vulcano islandese è un tipico esempio

di fattore naturale non prevedibile e non conosciuto appieno).

È quindi davvero difficile separare l’effetto antropico – che sicuramente esiste – dal ciclo naturale

di riscaldamento e raffreddamento del pianeta, che gli studi climatologici mostrano essere sempre

esistito. La conoscenza delle variazioni climatiche, infatti, non va confusa con le conoscenze attuali

della meteorologia e con l’affidabilità delle previsioni meteorologiche a breve termine; la previsione

climatologica affidabile a lungo termine è una meta che la scienza non ha ancora raggiunto, né si

può avere la certezza che il constatato aumento della concentrazione di anidride carbonica sia

condizione necessaria e sufficiente per dire che il sistema vada in una determinata direzione. Si

può quindi affermare che la scienza, per rispondere adeguatamente, debba accelerare il proprio

percorso ed essere messa in condizioni di fornire al più presto previsioni affidabili ai decisori

politici.

Con queste premesse, il passaggio logico è la predisposizione di azioni di rimedio, di adattamento

e di contenimento (adaptation and remediation), quali, ad esempio, il Protocollo di Kyoto,

sottoscritto a livello internazionale nel 1997 come misura di mitigazione.

In scadenza nel 2012, l’accordo, è attualmente disatteso da molti Stati, né la recente conferenza di

Copenhagen (2009) ha delineato accordi condivisi per il futuro.

L’Unione Europea ha dimostrato di credere fortemente nelle azioni necessarie per contrastare

l’aumento della temperatura terrestre e, con il pacchetto “Clima Energia”, si è data il cosiddetto

“obiettivo 20 20 20”: la riduzione, cioè, entro il 2020, del 20% di emissioni di gas serra rispetto alle

emissioni del 1990, l’aumento del 20% di risparmio energetico, l’aumento del 20% di produzione di

energia da fonti rinnovabili sui consumi finali.

Secondo l’Ue è quindi necessaria una politica integrata in materia di energia e di cambiamento

climatico. Da qui, la volontà di assumere un ruolo di leadership mondiale sul tema, preparando al

contempo il terreno per il rafforzamento della propria sicurezza di approvvigionamento energetico

e della propria concorrenzialità.

Le azioni di mitigazione saranno perciò coordinate e portate avanti nell’ambito di una strategia che

punti a realizzare le riduzioni con criteri di efficienza e minimizzazione dei costi; l’analisi deve

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57

considerare politiche integrate sia per preservare gli standard di qualità dell’aria a livello locale, sia

per contrastare gli effetti sul clima.

La risposta lombarda alla sfida europea A volte gli obiettivi di Kyoto rischiano di entrare in conflitto con specificità più o meno locali, come

nel caso dei limiti di legge da rispettare per la qualità dell’aria. Pensiamo al caso della Pianura

Padana, caratterizzata da un clima sfavorevole alla dispersione degli inquinanti. Con le tecnologie

attuali desta notevole preoccupazione l’emissione di particolato (PM10) e di idrocarburi policiclici

aromatici (IPA) conseguenti all’utilizzo delle biomasse in stufe e caminetti, compatibili con Kyoto:

questa fonte, infatti, contribuisce per circa il 25% alle emissioni di PM10 primario in Lombardia,

dato confermato anche dall’analisi della composizione chimica del PM10, dove è evidente la

presenza di composti derivanti dalla combustione del legno. Ne consegue che, sul piano

ambientale, è più sostenibile l’uso delle biomasse in impianti di media-grossa taglia a servizio di

reti di teleriscaldamento, dove sono disponibili tecnologie efficaci ed avanzate di depurazione dei

fumi.

In ogni caso, a fronte della duplice sfida, da una parte l’ambiziosa politica “20-20-20” dell’Unione

Europea sul clima e sull’energia e dall’altra la crisi economica in atto, è più che mai confermata la

necessità di mettere in campo una capacità di risposta forte e determinata, traducendo le politiche

in indirizzi, regole e interventi diretti, quali quelli previsti nel Piano d’Azione per l’Energia (PAE),

definito nel 2007 e aggiornato negli anni successivi, che rappresenta la prima risposta organica

agli obiettivi europei.

Aria e Atmosfera Nel corso degli ultimi decenni si è assistito ad un progressivo miglioramento della qualità dell’aria

delle nostre città. Le misure effettuate dalla rete di monitoraggio regionale evidenziano trend in

diminuzione delle concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici.

È noto, d’altra parte, come la Lombardia, e più in generale la Pianura Padana, siano caratterizzate

da condizioni orografiche e meteorologiche particolarmente sfavorevoli alla dispersione degli

inquinanti. La presenza della barriera alpina e appenninica, a chiudere il bacino su ben tre lati,

determina infatti condizioni atmosferiche peculiari. Il difficile passaggio delle perturbazioni

provenienti dall’Atlantico, regimi dei venti tra i più bassi d’Europa, portano a scarsi ricambi della

massa d’aria e, specie in inverno, a condizioni di inversione termica, con aria fredda più pesante

vicino al suolo ed aria più calda in quota, che intrappolano gli inquinanti entro poche decine di

metri dal suolo.

Nonostante ciò l’anidride solforosa, il monossido di carbonio, il piombo, il benzene, sono ormai da

tempo rientrati nei limiti, mentre presentano ancora superamenti, le polveri sottili (Pm10 e Pm2,5),

l’ozono (O3) e, in misura inferiore, il biossido di azoto (NO2), che sono perciò al centro delle attuali

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politiche di risanamento della qualità dell’aria.

Politiche che vengono adottate dagli organi di governo sulla base degli elementi conoscitivi raccolti

sul territorio ad opera degli enti preposti ed in considerazione di fattori di compatibilità socio

economica, allo scopo di garantire lo sviluppo sostenibile di una regione che già vanta emissioni

pro capite e pro PIL (Prodotto Interno Lordo) in media inferiori a quelle della Unione Europea (sia a

27 che, pre-allargamento, a 15 Paesi).

Il Decreto Legislativo n°155 del 13/08/2010 recepisce la direttiva quadro sulla qualità dell’aria

2008/50/CE, istituendo a livello nazionale un quadro normativo unitario in materia di valutazione e

di gestione della qualità dell’aria ambiente. Ai fini della valutazione della qualità dell’aria ambiente,

il Decreto prevede la suddivisione del territorio nazionale in zone e agglomerati (zonizzazione) sui

quali valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite dei diversi inquinanti. Il Decreto

richiede un riesame delle attuali zonizzazioni del territorio italiano, di competenza delle Regioni e

Province autonome, in modo da introdurre criteri più omogenei rispetto a quanto fatto finora dalle

Regioni.

Per valutare la qualità dell’aria nelle zone e negli agglomerati, si prevede la possibilità di integrare

le misurazioni in siti fissi, che sono obbligatorie, con tecniche di modellizzazione, che consentono

ad esempio di valutare la qualità dell’aria laddove non sono presenti stazioni di misura. Il Decreto

stabilisce i criteri per l’ubicazione su macroscala e microscala dei siti fissi di campionamento e il

loro numero per ciascuna zona o agglomerato.

La valutazione della qualità dell’aria è il presupposto per l’individuazione delle aree di superamento

dei valori, dei livelli, delle soglie e degli obiettivi previsti dal Decreto. Il Decreto stabilisce i valori

limite per le concentrazioni nell’aria ambiente di biossido di zolfo, biossido di azoto, benzene,

monossido di carbonio, piombo, PM10 e introduce per la prima volta un valore limite per il PM2,5,

pari a 25 μg/m3 da raggiungere entro il 31.12.2015.

Per quest’ultimo inquinante fissa inoltre l’obiettivo di riduzione nazionale dell’esposizione: la media

delle concentrazioni di PM2.5 misurate in aree urbane e rappresentative dell’esposizione media

della popolazione, deve diminuire di una percentuale prefissata dal triennio 2008-2010 al triennio

2018-2020 anche laddove si avessero valori inferiori al valore limite.

Il Decreto fissa inoltre i valori obiettivo, gli obiettivi a lungo termine, le soglie di allarme e di

informazione per l’ozono, e i valori obiettivo per le concentrazioni nell’aria ambiente di arsenico,

cadmio, nichel e benzo(a)pirene.

Rispetto alla tempistica entro cui i valori limite devono essere raggiunti, conformemente a quanto

previsto dalla norma europea, è introdotta la possibilità di derogare ai limiti di PM10, NO2 e

benzene per un periodo di tempo limitato, se è stato attuato un piano di risanamento completo e,

per il PM10, se sussistono condizioni meteorologiche sfavorevoli.

È richiesto, inoltre, che in alcune stazioni venga misurata non solo la massa del particolato

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atmosferico, ma anche la sua composizione, al fine di poter stimare in modo più approfondito la

sua pericolosità e le dinamiche di formazione, valutando meglio il contributo delle principali

sorgenti e misurando i composti tossicologicamente più rilevanti.

Il Decreto stabilisce che, per le zone in cui i livelli di inquinanti presenti nell’aria ambiente superano

un valore limite o un valore-obiettivo, le Regioni debbano provvedere a predisporre piani per la

qualità dell’aria, al fine di conseguire il relativo valore limite o valore-obiettivo predefinito. Per le

aree, invece, in cui i livelli di inquinanti sono inferiori ai valori limite, le Regioni devono adottare le

misure necessarie per preservare la migliore qualità dell’aria che risulti compatibile con lo sviluppo

sostenibile.

Il Decreto individua vari ambiti di lavoro possibili.

I settori in cui le Regioni possono intervenire per ridurre i livelli degli inquinanti sono tra l’altro: il

traffico veicolare, ad esempio con provvedimenti di limitazione alla circolazione; le attività

industriali, con l’imposizione di limiti emissivi mirati; l’utilizzo dei combustibili, ad esempio con la

limitazione dell’uso delle specie più inquinanti in impianti di riscaldamento; le attività agricole, con

una più puntuale normazione delle modalità di fertilizzazione e di spandimento reflui; la

combustione delle legna per riscaldamento, con limitazioni all’uso in funzione delle caratteristiche

delle stufe e dei camini.

Oltre ai piani di intervento strutturali, sono previsti dei piani d’azione a breve termine che devono

però essere limitati ad episodi non prevedibili e di tipo emergenziale. Il Decreto stabilisce infine che

si debba provvedere a informare adeguatamente e sistematicamente il pubblico in merito alla

qualità dell’aria, fornendo tra l’altro informazioni sulle concentrazioni degli inquinanti atmosferici e

sui superamenti registrati.

Acqua L’anno 2009 ha rappresentato un anno di notevole importanza e di transizione per il monitoraggio

delle acque superficiali e sotterranee.

In particolare, a livello operativo, è stata avviata l’attività di monitoraggio sulla base di quanto

previsto dal D.Lgs. 152/06 (Norme in materia ambientale) e da una serie di decreti di recentissima

emanazione sia per le acque superficiali (DM 131/08 e DM 56/09 rispettivamente relativi alla

caratterizzazione e ai criteri per il monitoraggio dei corpi idrici superficiali, come approfondito nel

relativo box) che per le acque sotterranee (D.Lgs. 30/09 di attuazione della Direttiva 2006/118/CE,

relativa alla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal

deterioramento).

Nel 2009 inoltre ARPA Lombardia, di concerto con Regione Lombardia e con le altre Regioni ed

Agenzie del bacino del fiume Po, ha contribuito alla predisposizione del Piano di Gestione del

distretto idrografico del fiume Po (adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino il 24

febbraio 2010). Il Piano di Gestione è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo

Page 61: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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mediante il quale sono pianificate e programmate le misure finalizzate a garantire la corretta

utilizzazione delle acque ed il perseguimento degli scopi e degli obiettivi ambientali stabiliti dalla

Direttiva Quadro sulle Acque (DIR 2000/60/CE). Il Piano contiene una serie di elaborati descrittivi

relativi alla caratterizzazione dei corpi idrici, alle pressioni e agli impatti significativi, allo stato

idromorfologico, alla presenza di sostanze pericolose; vi è, inoltre, l’elenco degli obiettivi ambientali

fissati per le acque superficiali e sotterranee, l’analisi economica sull’utilizzo idrico e il programma

delle misure da attuare.

La recente normativa in materia di acque superficiali prevede la determinazione dello stato chimico

e dello stato ecologico per ciascun corpo idrico al termine di ciascun ciclo di monitoraggio (tre/sei

anni). L’elaborazione dei dati per la classificazione delle acque superficiali dovrà far riferimento alle

procedure descritte nel decreto sulla classificazione attualmente (ottobre 2010) in via di

approvazione.

A seguito dell’emanazione del D. Lgs 152/06 (rece- pimento della Direttiva 2000/60/CE) e sulla

base dei successivi Regolamenti (D.M. 131/08 e D.M. 56/09) adottati ai sensi dell’art. 17 del

Decreto stesso, sono sensibilmente variati i criteri di impo- stazione del monitoraggio dei corpi

idrici. Attualmente, quindi, l’approccio metodologico se- guito dal D.Lgs 152/99 non è più

utilizzabile, sia perché fondato su classi di qualità statiche, sia per- ché basato in maniera solo

parziale su elementi biologici, mentre la Direttiva prevede un classificazione relazionata a

specifiche condizioni di riferimento variabili a seconda delle diverse tipologie di corpo idrico,

nonché un maggior numero di elementi biologici e idromorfologici da indagare.

Il concetto di tipo fluviale e lacustre, introdotto dalla recente normativa, diventa la base della

definizione delle condizioni di riferimento, del massimo potenziale ecologico e delle valutazioni

dello stato ecologico. Per l’individuazione delle tipologie di laghi e fiumi, in Italia è stato emanato il

D.M. 131/08 recante i ”criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici”, che definisce la

metodologia per la caratterizzazione dei corpi idrici, la loro tipizzazione, l’analisi delle pressioni,

l’individuazione dei corpi idrici fortemente modificati e artificiali e la fissazione delle condizioni di

riferimento specifiche per i tipi di corpo idrico superficiale.

Il successivo D.M. 56/09, concernente i “criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e

l’identificazione delle condizioni di riferimento”, prevede in particolare che per tutti i corpi idrici

individuati sulla base di un’analisi delle pressioni e degli impatti sia definito, per ciascun periodo in

cui si applica il Piano di Gestione del Distretto Idrografico, un programma di monitoraggio sulla

base degli esiti dell’analisi di rischio.

Infatti per ogni classe di rischio è prevista una diversa tipologia di monitoraggio: – il monitoraggio

operativo - relativo ai Corpi idrici “a rischio” – realizzato per stabilire lo stato dei corpi idrici

identificati “a rischio” di non soddisfare gli obiettivi ambientali, valutare qualsiasi variazione dello

stato di tali corpi idrici risultante dai programmi di misure, classificare i corpi idrici; – il monitoraggio

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di sorveglianza – relativo ai Corpi idrici “non a rischio” e “probabilmente a rischio” - realizzato per la

progettazione efficace ed effettiva dei futuri programmi di monitoraggio, la valutazione delle

variazioni a lungo termine di origine naturale, la valutazione delle variazioni a lungo termine

risultanti da una diffusa attività di origine antropica, per tenere sotto osservazione l’evoluzione dello

stato ecologico dei siti di riferimento, per classificare i corpi idrici.

È inoltre previsto un monitoraggio di indagine qualora siano sconosciute le ragioni di eventuali

superamen- ti, o quando il monitoraggio di sorveglianza indichi il probabile rischio di non

raggiungere gli obiettivi e il monitoraggio operativo non sia ancora stato definito; o, ancora, per

valutare l’ampiezza e gli impatti di un inquinamento accidentale.

La norma specifica inoltre le frequenze di campionamento nell’arco del periodo di monitoraggio.

diversificate per i vari elementi di qualità. Il ciclo del monitoraggio di sorveglianza dura almeno sei

anni, mentre la durata di quello operativo è triennale. Infine, relativamente alla classificazione,

viene richiesto lo stato chimico e lo stato ecologico per ciascun corpo idrico. Il primo si basa sul

soddisfacimento degli standard di qualità ambientale fissati dal D.M. 56/09 per le sostanze

dell’elenco di priorità, il secondo è definito sulla base della valutazione di elementi biologici

(macrobenthos, macrofite, fitobenthos, fauna ittica) non previsti dalla precedente normativa ad

eccezione del macrobenthos, di parametri chimico-fisici a sostegno (indice LIMeco) e di altri

contaminanti (inquinanti specifici).

Suolo, sottosuolo e acque sotterranee La conoscenza delle dinamiche dell’uso e della copertura del suolo è strategica per il governo del

territorio, poiché consente di valutarne lo stato attuale e i cambiamenti in atto. La cartografia di uso

e copertura del suolo è quindi un supporto indispensabile per la pianificazione territoriale. La

doppia definizione di tale cartografia (uso e copertura) esprime due significati differenti:

– l’espressione “copertura del suolo” (land cover) si riferisce, infatti, alle caratteristiche fisiche

della superficie terrestre: attiene quindi alla distribuzione di vegetazione, acqua, ghiacci, deserti e

ad altre caratteristiche fisiche indotte dalle attività umane, quali infrastrutture e insediamenti;

– l’espressione “uso del suolo” (land use) si riferisce, invece, a tutto ciò che attiene all’impiego

e alle strategie di gestione di determinate coperture del suolo da parte dell’uomo.

Il modo in cui il suolo viene utilizzato può avere ripercussioni importanti sulle condizioni

dell’ambiente; quali la alterazione degli habitat naturali e l’erosione o la desertificazione. La

conoscenza dell’uso del suolo e delle transizioni fra le diverse categorie d’uso rappresenta, quindi,

uno degli strumenti principali per la pianificazione del territorio, sia rispetto alla gestione sostenibile

del patrimonio paesistico e naturale sia per quanto riguarda la valutazione delle istanze ambientali

nelle politiche settoriali (ad esempio, la politica agricola, l’industriale, la turistica, l’energetica o dei

trasporti).

Inoltre, grazie alla conoscenza dell’uso del suolo è possibile definire piani di emergenza delle

Page 63: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

62

aziende a rischio di incidente rilevante o la prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico. Lo

studio della propensione al dissesto, infatti, richiede l’analisi delle concause naturali (quali il regime

pluviometrico, le caratteristiche litologiche e pedologiche, i fattori morfologici,...) e antropiche (l’uso

del suolo, appunto) che determinano la suscettività di un de- terminato territorio a subire fenomeni

deformativi di massa o erosivi.

La contaminazione del suolo e delle acque sotterranee può comportare una serie di conseguenze

negative per la salute umana e per i relativi ecosistemi, danneggiandone e compromettendone le

funzioni. L’attività di bonifica dei siti contaminati assume quindi un’importanza rilevante,

rappresentando lo strumento che consente di risanare le aree degradate restituendole, qualora

sussistano le condizioni, al loro utilizzo iniziale o ad uno differente.

Nell’ambito della tematica della bonifica dei suoli, l’Agenzia riveste un ruolo fondamentale,

intervenendo nelle diverse fasi che costituiscono l’articolato iter di un procedimento di recupero.

In particolare, l’Agenzia esercita le attività di controllo ambientale delle matrici interessate dal

degrado in siti contaminati o potenzialmente contaminati, agendo conformemente a quanto

indicato dalla legge regionale istitutiva (l.r. 16 del 14/99) ed effettuando, quindi, sopralluoghi sulle

aree, ispezioni, prelievi e campionamenti.

Il quadro normativo di riferimento per l’attività dell’Agenzia in materia di bonifica è rappresentato, a

livello nazionale, dal D.lgs 152/2006 (e s.m.i.) Titolo Quinto della Parte Quarta ed è completato da

indicazioni regionali (l.r. 30/06 e DGR 2838/06 ), che ne dettagliano le modalità applicative, e locali

(Regolamenti Locali di Igiene Pubblica).

Il D.lgs 152/06 prevede espressamente che la Provincia, soggetto che svolge le indagini e le

attività istruttorie, si avvalga delle competenze tecniche dell’ARPA, che interviene quindi dalle

prime fasi del procedimento sino alla sua conclusione. In fase di indagine preliminare (art. 242,

comma 2 del D.lgs 152/06), finalizzata ad accertare se sul sito sussista o meno il superamento

delle concentrazioni di riferimento tabellate (concentrazioni soglia di contaminazione), ARPA

effettua sopralluoghi in campo, per verificare che l’indagine venga svolta conformemente ai

protocolli operativi, e esegue accertamenti analitici presso i propri laboratori.

Qualora nella fase di indagine si accerti il superamento delle concentrazioni soglia di

contaminazione (art. 242, comma 3 del D.lgs 152/06), viene avviata la fase di caratterizzazione:

l’Agenzia interviene valutando, di concerto con gli altri Enti, il relativo piano di caratterizzazione e la

conformità alle indicazioni del D.lgs 152/06. Nell’ambito delle indagini, ARPA effettua sopralluoghi

per accertare che i controlli vengano con- dotti nel rispetto dei protocolli operativi approvati dagli

Enti e delle eventuali prescrizioni. Questa attività di ispezione si completa con gli accertamenti

analitici condotti presso i laboratori di ARPA su una parte dei campioni acquisiti.

Sulla base degli esiti della caratterizzazione, al sito viene applicata la procedura di analisi di rischio

sito specifica, per determinare le concentrazioni soglia di rischio. Anche in questa fase, ARPA,

Page 64: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

63

congiuntamente agli altri Enti, interviene valutando il documento presentato ed esaminando aspetti

quali i dati di input, il modello concettuale e i relativi parametri adottati.

Qualora emerga il superamento delle concentrazioni soglia di rischio, l’iter prosegue con la

successiva fase di progettazione (progetto operativo di bonifica) in cui l’Agenzia interviene

valutando preliminarmente il progetto con gli altri Enti e, in fase esecutiva, conducendo

sopralluoghi e accertamenti analitici. A conclusione della bonifica, ARPA espleta il controllo sulle

attività di collaudo, per valutare se sul sito per- mangano delle passività ambientali dovute al

mancato raggiungimento delle concentrazioni fissate dagli atti autorizzativi come obiettivi di

bonifica. A seguito di tali controlli, l’Agenzia predispone una relazione tecnica finale (art. 248,

comma 2 del D.lgs 152/06) sulla base della quale la Provincia rilascia la certificazione di avvenuta

bonifica che accerta la conformità degli interventi, di messa in sicurezza permanente e di messa in

sicurezza operativa, al progetto approvato.

Agenti fisici: rumore, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti Per definizione l’agente fisico è quel fattore, governato da leggi fisiche, che determina l’immissione

di energia nell’ambiente in cui si manifesta. Quando si parla di agenti fisici d’interesse ambientale

si fa normalmente riferimento al rumore e alle radiazioni.

Le radiazioni si distinguono in ionizzanti e non ionizzanti in funzione dell’energia associata.

Caratteristica comune a questo genere di emissione è il trasporto di energia nello spazio, che

viene ceduta quando la radiazione è assorbita dalla materia.

Le radiazioni ionizzanti hanno un’energia sufficiente ad indurre nella materia il fenomeno della

ionizzazione, ossia riescono a rendere elettricamente carichi gli atomi del materiale che incontrano

sul loro percorso. La capacità di ionizzare e di penetrare all’interno della materia dipende

dall’energia e dal tipo di radiazione, nonché dal materiale col quale avviene l’interazione.

Le radiazioni non ionizzanti sono invece onde elettromagnetiche di energia inferiore, non in grado

di dare luogo a ionizzazione. In entrambi i casi nell’ambiente è presente sia una componente

naturale, che costituisce il fondo ambientale, sia una componente antropica.

Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti, la radioattività naturale – componente ineliminabile

dell’ambiente – ha origine sia extraterrestre (raggi cosmici) sia terrestre (rocce, minerali). Vi è poi il

contributo della radioattività ambientale proveniente dall’attività antropica, che è costituito dallo

scarico, regolamentato dalla normativa, di sostanze radioattive utilizzate presso i laboratori e da

rilasci involontari e fuori controllo derivanti da eventi incidentali.

La componente naturale terrestre della radioattività è fortemente variabile da luogo a luogo in

relazione alla conformazione geologica delle diverse aree e rappresenta, in condizioni normali, il

con- tributo prevalente alla radioattività ambientale, in particolare con il radon, gas radioattivo

naturale prodotto dal decadimento dell’uranio e del torio e identificato come inquinante indoor.

Page 65: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

64

La normativa vigente in ambito di radiazioni non ionizzanti trova il suo fondamento nella Legge

quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Legge 22

febbraio 2001, n.36). È il primo atto normativo italiano che disciplina la protezione dalle esposizioni

a campi elettromagnetici ad alta frequenza (impianti radiotelevisivi e stazioni radiobase per la

telefonia mobile) e bassa frequenza (elettrodotti), in passato oggetto di normative distinte, ed è

inoltre la prima occasione in cui il legislatore si occupa anche dell’esposizione dei lavoratori,

colmando una lacuna nella legislazione precedente, che prevedeva limiti per la sola popolazione.

La Legge quadro fissa i compiti di Regioni, Province e Comuni in questo campo.

Le Regioni individuano le modalità per il rilascio delle autorizzazioni all’installazione degli impianti,

demandando nel caso le proprie competenze a Province e Comuni. Le amministrazioni provinciali

e comunali utilizzano le strutture delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA)

per esercitare le funzioni di controllo e di vigilanza sanitaria ed ambientale per l’attuazione della

Legge quadro.

La Legge quadro stabilisce inoltre la necessità di adottare per i campi elettrici, magnetici ed

elettromagnetici:

– limiti di esposizione, ai fini della tutela della salute da effetti acuti;

– valori di attenzione, ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine;

– obiettivi di qualità, ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione ai campi

medesimi.

L’individuazione di tali limiti è stata attuata dal DPCM dell’8 luglio 2003 pubblicato sulla G.U. n.199

del 28 agosto 2003 per le alte frequenze e dal DPCM sempre dell’8 Luglio 2003 pubblicato sulla

G.U. n.200 del 29 agosto 2003 per le basse frequenze.

Tabella 4.1 – Valori di riferimento e limiti per alcune delle sorgenti più note

Fonte: Arpa Lombardia

Il rilascio delle autorizzazioni relative alle infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti

radioelettrici è regolato, a livello nazionale, dal Codice delle comunicazioni elettroniche (DLgs 1

Page 66: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

65

agosto 2003, n.259), agli articoli 86, 87 e 88. La Regione Lombardia dispone tuttavia della Legge

Regionale 11 maggio 2001, n.11, precedente al Codice delle comunicazioni elettroniche e

successivamente ad esso armonizzata, che stabilisce le procedure e le modalità per il rilascio delle

autorizzazioni sia per i nuovi impianti sia per le azioni di risanamento degli impianti esistenti. Tale

legge prevede un regime semplificato per impianti aventi bassa potenza, ossia inferiore a 7 W, a

causa delle limitate emissioni generate da questa tipologia.

La LR n.11 ha inoltre istituito il catasto regionale degli impianti di radiotelecomunicazione gestito

da ARPA. Infine, in ambito delle basse frequenze, ossia degli elettrodotti, sono stati pubblicati i

decreti DMAATM 29 maggio 2008-Approvazio- ne delle procedure di misura e valutazione

dell’induzione magnetica e DMAATM 29 maggio 2008-Approvazione della metodologia di calcolo

per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti, che rendono applicabile il DPCM 8

luglio 2003 per i due aspetti delle misure e del calcolo delle fasce di rispetto. La Regione

Lombardia non dispone di normativa regionale relativa agli elettrodotti.

Altro agente fisico impattante sull’ambiente è quello di origine acustica. Gli indicatori che

descrivono lo stato dell’ambiente dal punto di vista della tutela dal rumore, mostrano trend di

miglioramento laddove sono state intraprese azioni di stimolo e di incentivazione da parte della

Regione, nel corso degli ultimi anni, o dove l’attenzione delle amministrazioni comunali è risultata

più vivace. A dimostrazione di questa tendenza è possibile prendere in considerazione gli aspetti di

seguito riportati:

1. Numero di Piani di Classificazione Acustica comunale. Al 31 marzo 2010 risultano 1.130 i

Comuni lombardi dotati di un Piano di Classificazione Acustica (con adozione e/o approvazione

pari al 73%), con una copertura del territorio di circa il 70%.

2. Percentuale di territorio nelle diverse classi acustiche. È tutt’ora in corso il popolamento del

catasto Regionale delle Classificazioni acustiche georeferenziate (mosaicatura).

L’omogeneizzazione, mosaicatura e caricamento in un unico strumento informatico condiviso della

documentazione fornita dai Comuni rappresenta un processo piuttosto laborioso e complesso. Al

marzo 2010 sono 270 i Piani di Classificazione Acustica caricati nel mosaico e pubblicati (pari al

24% dei comuni classificati).

3. Numero di Piani di Risanamento Acustico comunali. Il Piano di Risanamento Acustico (PRA) è

lo strumento che i Comuni sono chiamati a predisporre nel caso non siano rispettati i valori di

attenzione che garantiscono la protezione della salute umana e dell’ambiente (art.2 legge

447/1995) o in caso di contatto diretto tra aree, anche appartenenti a comuni differenti, che si di-

scostano in maniera superiore a 5 dB. Come tale, la redazione del PRA rappresenta l’atto

successivo alla classificazione acustica.

4. Numero di sorgenti puntuali. L’attività di vigilanza e controllo svolta dalle amministrazioni

comunali e provinciali sul territorio lombardo, avvalendosi di ARPA in qualità di organismo tecnico,

Page 67: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

66

ha interessato principalmente le attività produttive in contesti urbani, gli esercizi commerciali e le

manifestazioni temporanee e ricreative, che sono tra le sorgenti di maggior disturbo per la

popolazione. Nel 2009 i controlli hanno riguardato circa 550 sorgenti per circa 320 delle quali è

stato registrato un superamento dei valori limite.

Significativo è il coinvolgimento diretto della Regione nelle azioni di indirizzo, coordinamento e

supporto per gli adempimenti normativi riguardanti le infrastrutture di trasporto sul territorio, che in

Lombardia costituiscono una presenza di rilievo.

Il quadro normativo in materia di inquinamento acustico è costituito da:

– Legge Quadro n.447 del 26/10/1995 – “Legge quadro sull’inquinamento acustico” –

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dal rumore dell’ambiente esterno e

dell’ambiente abitativo, demandando a successivi numerosi Decreti attuativi le

determinazioni per gli specifici argomenti. La legge individua le competenze e i compiti dei

vari organi amministrativi (Stato, Regioni, Province e Comuni). Definisce inoltre gli

orientamenti per quanto riguarda i Piani di risanamento acustico e dà le disposizioni in

merito all’impatto acustico delle sorgenti sonore più impattanti. Dispone, infine, degli aspetti

sanzionatori, di tipo amministravo, nel caso di non rispetto delle norme.

– Legge Regionale n. 13 del 10/08/2001 “Norme in materia di inquinamento acustico”. È la

Legge regionale in attuazione della Legge Quadro 447/95. In particolare dà disposizioni per

quanto riguarda le attività di vigilanza e controllo, la classificazione acustica dei comuni, la

redazione della documentazione di previsione di impatto e clima acustico, i piani di

risanamento comunali, delle industrie e delle infrastrutture. Il ruolo primario nella tutela

dell’inquinamento acustico è attribuito ai Comuni.

– DGR VII/9776 del 12/07/2002 Stabilisce i criteri tecnici di dettaglio per la redazione della

classificazione acustica del territorio comunale.

– DGR VII/8313 del 12/07/2002 Stabilisce la modalità e criteri di redazione della

documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima

acustico.

– Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 194, che recepisce la Direttiva europea 2002/49/CE

del 12/08/2001 “Direttiva relativa alla determinazione e alla gestione del rumore

ambientale”. Quest’ultima rappresenta il riferimento cardine a livello europeo in tema di

rumore ambientale. Ha l’obiettivo principale di uniformare le definizioni ed i criteri di

valutazione del rumore tra gli Stati Membri.

– L’art. 659 del codice penale è composto di due commi:

o il comma 1 recita: “Chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di

strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo

Page 68: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

67

strepiti di animali, disturba le occupazioni o riposo delle persone, ovvero gli

spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o

con l’ammenda fino a (...)”.Scopo della norma è quello di tutelare la tranquillità

pubblica, e quindi diritti costituzionalmente garantiti quali le occupazioni o il riposo

delle persone.

o il comma 2, invece, è praticamente stato riassorbito dall’art. 10 della legge

quadro 447/95; limita il proprio campo di applicazione a chi esercita un’attività

professionale o industriale e al rispetto o meno delle leggi e dei provvedimenti

amministrativi finalizzati alla prevenzione del danno (tipicamente per esempio, gli

orari in cui esercitare una attività).

– L’art. 844 del codice civile1 riguarda le immissioni di rumore nel rapporto fra privati. Scopo

della norma è quello di tutelare il godimento del diritto di proprietà fondiaria, esteso dalla

giurisprudenza anche ai rapporti condominiali, rispetto alle immissioni sonore e di altro tipo.

Infatti la Legge Quadro non trova applicazione nel rapporto tra privati o anche nelle

controversie condominiali, per cui l’unico criterio operante rimane l’art. 844 c.c.

Convivono, perciò, tre regimi di gestione delle problematiche di rumore: le norme amministrative

della Legge Quadro, il codice penale e il codice civile. Questo significa che la normativa

specialistica sul rumore (Legge Quadro con i suoi numerosi decreti applicativi e Legge Regionale

da essa derivata) nel nostro ordinamento giuridico, a differenza di quanto succede per esempio nel

contesto europeo, non è esaustiva degli obblighi di rispetto delle limitazioni per le sorgenti di

rumore e delle tutele per i recettori del rumore. Il rumore è problematica di non semplice trattazione

la cui vigilanza e controllo coinvolge a vario titolo molti soggetti pubblici (Comuni, Province, Forze

dell’Ordine, Polizia Locale, ecc.): la chiarezza di interpretazione normativa è dunque basilare per

non sovrapporre le competenze (o, viceversa, scaricarle ad altri), creare sussidiarietà fra Enti

diversi e migliorare l’efficacia dell’azione complessiva.

Rifiuti Per far fronte al continuo aumento di produzione di rifiuti, l’Unione Europea ha avviato un processo

di modifica della normativa che ha portato alla pubblicazione della Direttiva quadro 2008/98/CE del

19 novembre 2008, sostituendo le precedenti.

Nel corso del 2010 è stato avviato l’iter di recepimento nella normativa italiana di questa direttiva,

con la stesura di un testo di modifica della parte quarta del d.lgs. 152/2006 a cura del Ministero

dell’Ambiente, in seguito sottoposto all’attenzione degli enti e amministrazioni territoriali pubbliche

competenti, tra le quali Regioni, Province, Comuni, ARPA, e delle rappresentanze - associazioni e

operatori del settore – per le opportune osservazioni prima di avviare l’iter formale di approvazione.

La bozza di recepimento della nuova direttiva rafforza e precisa molti dei concetti che ormai da

molti anni sono il cardine delle politiche ambientali in materia di gestione dei rifiuti, come i principi

Page 69: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

68

di “responsabilità condivisa” e di “chi inquina paga”, che favoriscono forme di riduzione della

produzione e massimizzazione del recupero. Così come quello “dalla culla alla culla”, che orienta

la produzione verso il massimo della riutilizzabilità e riciclaggio dei beni e dei prodotti, una volta

cessato il loro utilizzo, ponendo l’attenzione sulla riduzione degli impatti connessi alla produzione e

gestione dei rifiuti sull’ambiente, sulla salute umana e sulla riduzione dell’uso di risorse.

Tra i punti più controversi e di maggior interesse vi sono diversi aspetti relativi al concetto generale

di cosa sia rifiuto e cosa non lo sia: la definizione di sottoprodotto; la definizione di materia

seconda e di cessazione della qualifica di rifiuto; i criteri di riutilizzo delle terre e rocce da scavo; la

definizione di CDR (combustibile derivato da rifiuto).

L’obiettivo è di rendere chiari e precisi i confini entro i quali va applicata la normativa in modo da

semplificare gli adempimenti burocratici e l’operatività del comparto produttivo industriale e

artigianale e di poter, quindi, concentrare le attività di controllo sugli aspetti più delicati e importanti

della protezione dell’ambiente. Anche la precisazione della distinzione fra operazioni di recupero e

di smaltimento, parte di alcune modifiche presenti nella bozza di recepimento, introduce

chiarimenti attesi da molto tempo dato che, ad esempio per l’operazione R1 (recupero energetico)

e D10 (incenerimento), pur trattandosi in entrambi i casi di “operazioni di combustione”, cambiano

radicalmente procedure e iter autorizzativi, limiti, e oneri a carico degli impianti. Un aspetto molto

importante è la modifica degli articoli relativi agli obblighi di registrazione della produzione e

gestione dei rifiuti (registri e formulari rifiuti) e di comunicazione annuale (MUD, modello unico di

dichiarazione ambientale). A gennaio 2010, infatti, è stato emanato il D.M. 17 dicembre 2009 di

istituzione del Sistri, l’ormai noto Sistema per la tracciabilità dei rifiuti, che sostituirà completamente

le procedure precedenti per gran parte dei soggetti, al fine di aumentare la prevenzione

dell’illegalità e il contrasto dei fenomeni legati ai traffici illeciti dei rifiuti. Oltre al fatto che

l’operatività del sistema ha incontrato notevoli problemi organizzativi e tecnici, manca ancora un

inquadramento nella normativa nazionale, dato che, come noto, un decreto ministeriale non può

modificare i contenuti di una legge.Verrà, quindi, sanato questo vuoto normativo e verranno

introdotte le sanzioni relative all’utilizzo del Sistri, che appaiono molto severe.

Solo con l’effettiva attuazione di tali norme si potranno verificare la validità e i benefici per

l’ambiente e per l’operatività dell’intero sistema di gestione dei rifiuti.

Energia Spesso il tema dei cambiamenti climatici e quello dell’energia risultano strettamente connessi. Ne

è un chiaro esempio il riferimento esplicito ad istanze energetiche in due degli obiettivi del

cosiddetto Pacchetto Clima per il 2020, adottato dall’UE nel 2008: portare la quota di energia

prodotta con fonte rinnovabile al 20%, ottenere un risparmio dei consumi energetici del 20%.

Uno degli strumenti individuati per il raggiungimento dei traguardi del 20-20-20 è la Direttiva

2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’Energia da Fonti Rinnovabili (FER). L’articolo 4 della

Page 70: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

69

Direttiva si concentra sui Piani d’Azione Nazionali (PAN), strumento attuativo in capo a ciascuno

Stato membro.

In Italia il PAN, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stato sottoposto ad

un’ampia consultazione pubblica che ha coinvolto soggetti istituzionali, associazioni ambientaliste,

associazioni di categoria ed imprese, registrando grande interesse e partecipazione. La versione

definitiva, inviata alla Commissione Europea alla scadenza del 30 giugno 2010, è frutto di un

confronto tenuto in particolare con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

e con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in ragione delle loro specifiche

competenze in materia.

Il Piano è stato inoltre condiviso con gli enti locali e con le Regioni che saranno coinvolte nelle fasi

successive di attuazione, soprattutto per definire la ripartizione regionale dell’obiettivo nazionale

(burden sharing) e costituire un sistema di monitoraggio periodico sui risultati conseguiti. Già la

Legge 10 del 1991 “Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso

razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia” aveva

introdotto, nell’ambito della pianificazione, lo strumento del Piano Energetico Regionale.

In Lombardia il Programma Energetico Regionale (PER) è stato approvato il 21 marzo 2003 con

Delibera di Giunta n. 12467. In esso sono contenute indicazioni su come raggiungere gli obiettivi di

incremento delle fonti rinnovabili e di diffusione del teleriscaldamento e degli impianti di

cogenerazione, soprattutto quelli alimentati a biomasse. Il Programma Energetico Regionale,

concepito come strumento flessibile ed aggiornabile dinamicamente, si pone l’obiettivo di

supportare Regione Lombardia nell’azione di governo locale mirante a ridurre il costo, economico

ed ambientale, dell’energia per il sistema lombardo.

È invece del 15 giugno 2007 (Deliberazione di Giunta Regionale n. VII/4916) l’approvazione del

Piano d’Azione per l’Energia (PAE), strumento attuativo del Programma Energetico del 2003. Si

tratta di un documento di programmazione per lo sviluppo sostenibile del sistema energetico

regionale: le misure in esso previste puntano all'abbattimento dei costi dell'energia prodotta e dei

relativi impatti sull'ambiente, senza trascurare la crescita competitiva delle imprese e la tutela dei

consumatori più deboli. Il Piano d'Azione per l'Energia, e il suo aggiornamento del 2008, che non

sostituisce del tutto la prima versione, contiene indirizzi di politica energetica regionale collegati ad

un insieme di misure e azioni da effettuare nel breve e medio periodo. Il documento è stato

formulato a seguito dell'aggiornamento del bilancio energetico del territorio regionale, avvenuto nel

2004, dal quale sono emerse nuove criticità del sistema energetico e ambientale lombardo,

rispetto alle analisi effettuate nel 2000, che avevano portato ad elaborare le misure contenute nel

PER del 2003. Il mutato contesto produttivo, ambientale e sociale ha reso necessario un

adeguamento di quelle misure non solo sul piano regionale, ma anche a livello nazionale, europeo

ed internazionale.

Sempre in Lombardia con DGR n. 10622, del 25 novembre 2009, sono state pubblicate le “Linee

Page 71: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

70

guida per autorizzazione di impianti per la produzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili

(FER) – Impianti fotovoltaici, eolici e Valutazione Impatto Ambientale degli stessi”.

Page 72: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

71

CAPITOLO 5 POSSIBILI RICADUTE AMBIENTALI DEGLI INTERVENTI CONTENUTI

NEL DdP Di seguito vengono elencati i possibili impatti (negativi e positivi) che gli interventi contenuti nel

DdP del PGT del Comune di Ardesio potrebbero generare sulle principali componenti ambientali:

Possibile impatto Tematica Negativo Positivo Indicatori

Aria Nuove emissioni da riscaldamento Nuove emissioni da traffico

Miglioramento qualità dell’aria grazie a nuove / più efficaci tecnologie di abbattimento delle emissioni

Emissioni atmosferiche (in particolare in relazioni a traffico/riscaldamento) Qualità dell’aria locale

Acqua Nuovi consumi idrici Nuovi scarichi

Miglioramento nell’utilizzo della risorsa idrica grazie all’uso delle migliori tecnologie disponibili

Fabbisogno idrico aggiuntivo determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Grado di copertura della rete fognaria e della rete di depurazione Interferenze delle nuove urbanizzazioni con le risorse idriche superficiali e sotterranee Portata idrica prelevata ad uso potabile ed industriale Qualità dei corpi idrici superficiali e sotterranei DMV e analisi compatibilità prelievi

Suolo Consumo / impermeabilizzazione di suolo

Riqualificazione di aree dismesse / degradate Non utilizzo di aree a rischio

Uso del suolo Superficie urbanizzata/superficie territoriale Superficie nuova urbanizzazione / superficie territoriale Superficie recuperata riutilizzata / superficie nuova urbanizzazione Superficie urbanizzata esposta a rischi territoriali/superficie rischi territoriali

Natura, biodiversità e

paesaggio Consumo di aree naturali

o non edificate

Tutela, messa a sistema e razionalizzazione delle aree naturali e seminaturali Riqualificazione di aree dismesse / degradate Tutela delle aree di pregio naturalistico e paesaggistico

Superficie aree naturali e seminaturali / superficie territoriale Nuova superficie aree a verde / superficie territoriale Grado di frammentazione delle aree naturali e seminaturali Grado di alterazione del paesaggio naturale e antropico

Rifiuti Aumento nella produzione di rifiuti -

Produzione di rifiuti solidi urbani determinata dall’insediamento di nuovi abitanti Frazione rifiuti solidi urbani raccolta in modo differenziato Produzione rifiuti speciali

Page 73: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

72

Possibile impatto Tematica Negativo Positivo Indicatori

Rumore Nuove emissioni sonore -

Valutazione coerenza fra superficie nuova urbanizzazione e zonizzazione acustica Individuazione di eventuali necessità di risanamento acustico

Energia Nuovi consumi energetici

Miglioramento nell’utilizzo della risorsa energetica grazie all’uso di Fonti Energetiche Rinnovabili

Fabbisogno energetico aggiuntivo determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Modalità di soddisfacimento del fabbisogno (uso di fonti rinnovabili) Potenza installata per produzione di energia da fonti rinnovabili (per tipologia)

Campi elettromagnetici e

radiazioni ionizzanti

Incremento linee elettriche e impianti fissi per telecomunicazioni, telefonia cellulare, radiotelevisioni

Razionalizzazione delle esistenti linee elettriche e impianti fissi per telecomunicazioni, telefonia cellulare, radiotelevisioni

Estensione e ubicazione linee elettriche e impianti fissi per telecomunicazioni, telefonia cellulare, radiotelevisioni

Inquinamento luminoso

Incremento delle emissioni luminose

Adozione di misure di razionalizzazione e ottimizzazione dell’illuminazione pubblica

Percentuale di edifici pubblici interessati da interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso Lunghezza percentuale dei tratti di strada comunale interessati da interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso

Page 74: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

73

CAPITOLO 6 VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DELLE AZIONI DEL DdP

La valutazione dei potenziali impatti sull’ambiente generati dall’attuazione degli interventi contenuti

nel DdP è stata effettuata in due passaggi, di seguito esplicitati:

- valutazione generale qualitativa che approfondisce la precedente tabella di

individuazione dei potenziali impatti del DdP;

- valutazione approfondita qualitativa e quantitativa che approfondisce gli impatti

dei soli ambiti di trasformazione.

Valutazione generale qualitativa

Gli obiettivi di piano contenuti nel Documento di Piano possono essere sinteticamente riassunti

come segue7:

1. Valorizzare la qualità urbana e di vita sociale che gli antichi nuclei esprimevano attraverso la

ricomposizione e riqualificazione del territorio già urbanizzato con particolare riguardo a:

sistema dei servizi, livello di infrastrutturazione, qualità urbanistica e architettonica, possibile

introduzione nel tessuto esistente di forme di imprenditoria turistico-alberghiera, anche in forme

diffuse con dimensioni contenute (bed&breakfast, albergo diffuso, …..), conservazione dei

nuclei di antica formazione ricercando anche forme di incentivazione dei recupero e

valorizzazione della cultura materiale, ma soprattutto di maggiore e migliore utilizzo di un

patrimonio edilizio straordinario per quantità e qualità, in alternativa ad un ulteriore consumo di

suolo

2. Valorizzare e adeguare i percorsi pedonali e ciclabili offrendo una migliore possibilità di

collegamento e scambio tra le singole comunità, utilizzando il più possibile percorsi storici, da

implementare con nuovi tracciati che possano avere pluralità di funzioni (viabilistiche,

ricreative, turistiche)

7 Merita un approfondimento la relazione tra gli obiettivi di contenimento di consumo di suolo e la riqualificazione dell’offerta turistica: il contenimento delle previsioni espansive si articola lungo due percorsi: da un lato l’aspetto quantitativo vero e proprio (contenuto quantitativamente ma comunque in riduzione), dall’altro con modalità e tipologie insediative volte a ridurre il consumo di suolo, componente questa di rilevante importanza. Qualificare l’offerta turistica, sotto questo profilo, significa cercare di definire una soglia di qualità nel rapporto tra ambiti insediativi ed edificabili e contesto territoriale/ambientale/paesistico in cui sia l’edificato esistente sia le contenute espansioni previste mantengano il valore specifico che caratterizza l’interesse nel risiedere, villeggiare, visitare, fare sport ed escursioni nel territorio di Ardesio. Significa cioè mantenere vivo e qualitativamente cospicuo il valore ambientale che un turismo di qualità e attento al radicamento col territorio oggi esige. Si produce inoltre una spinta a interventi di riqualificazione dell’esistente (a partire dagli insediamenti di mediocre qualità degli anni 70/80/90), attraverso la prospettiva di limitazione delle aree di espansione associata all’ormai prossimo raggiungimento dell’obsolescenza di buona parte delle costruzioni costruite negli anni 70 e 80 con tecniche e dotazioni assolutamente inadeguate.

Page 75: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

74

3. Ricucire e riqualificare il tessuto urbano, con attenzione a obiettivi di equilibrio complessivo, sia

a livello di comparto/contesto, sia di Comune, sia di comprensorio

4. Favorire lo sviluppo di flilere corte, con forte radicamento territoriale e di crescente valore

qualitativo attraverso la razionalizzazione dell’offerta, che proprio la dimensione intercomunale

può aiutare a sviluppare in forme qualificate, coordinate e concorrenziali con particolare

riferimento a: valorizzazione e potenziamento della ricettività collettiva in tutte le sue forme

(alberghiera, albergo-diffuso, bed&breakfast, case vacanze, rifugi, agriturismo), nella

prospettiva di estendere e mantenere l’offerta su un arco temporale che copra l’intero anno

solare, valorizzazione delle attività produttive collegate all’agricoltura montana

5. Valorizzare il comparto produttivo artigianale con l’inserimento di attività di servizio

complementari al turismo

6. Razionalizzare, potenziare e dimensionare qualitativamente i servizi pubblici realizzando

servizi secondo criteri di dimensionamento, localizzazione e funzionalità che intersechino tutte

le scale di valutazione e progettazione (di comparto, comunale, intercomunale)

7. Localizzare/dimensionare le strutture sportive, le aree tecnologiche e per servizi ambientali, le

strutture di servizio turistico, le strutture tecnico-amministrative e di protezione civile,

precisandone se di valenza: comunale, sovra comunale

8. Riorganizzare, previa ricognizione, il sistema delle aree di sosta, in relazione alle modalità di

accesso ai nuclei storici, alle aree urbane, alle altre aree e servizi, tenendo conto anche di

nuove funzioni di servizio e della localizzazione delle aree per grandi eventi e per lo

svolgimento del mercato settimanale

9. Valorizzare il territorio agricolo con interventi di carattere agricolo, agrituristico, turistico,

ambientale, ricreativo, didattico

10. Favorire, rispetto al territorio forestale, la ripresa delle tradizionali attività selvicolturali e

incentivare nuove forme di valorizzazione che tengano in considerazione non soltanto l’aspetto

produttivo ma anche le funzioni turistico-ricreativa, paesaggistica, di protezione idrogeologica

11. Riqualificare gli alpeggi, integrandoli con le forme più avanzate di turismo ambientale e rurale

entro percorsi coordinati e ben supportati da strutture e servizi di fondovalle

12. Definire norme funzionali ad agevolare l’adeguamento agronomico e strutturale degli alpeggi,

ponendo attenzione anche agli aspetti idrogeologici e di accessibilità, e stimolando il loro

inserimento in una rete integrata, con funzioni di natura turistico-ambientale, badando

comunque a salvaguardarne la funzionalità primaria sia degli edifici che delle aree pascolive di

pertinenza

13. Mantenere la valenza esclusivamente di carattere paesaggistico, naturalistico e turistico-

ricreativo degli incolti

14. Accrescere e sviluppare il ruolo delle aree spondali e di percorsi nella natura anche in chiave

turistica

Page 76: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

75

15. Definire alcune condizioni per l’attuazione di possibili interventi di valorizzazione, anche

turistica, da attuarsi negli ambiti di maggiore valenza ambientale e paesaggistica (alta quota,

aree interessate dall'attività sciistica, ecc.) che siano sostenibili dal punto di vista dell’ambiente

e progettualmente ispirati ad un adattamento alle naturali condizioni del territorio

16. Individuare punti di riferimento funzionale, sociale, organizzativo, produttivo, e definire una

maglia strutturale che sorregga la moltitudine di servizi già esistenti rendendoli meglio visibili e

operativamente funzionali

17. Integrare la qualità degli insediamenti antropici (contenimento dell’impermeabilizzazione del

terreno, tutela del sottosuolo, ruolo degli impianti arborei, salvaguardia dei corsi d’acqua,

incentivazione delle colture orticole a carattere familiare), con la razionalizzazione dell’utilizzo

delle risorse ambientali, comprese quelle rinnovabili impiegabili per la produzione di energia,

anche in dimensioni territoriali alle varie scale di convenienza e fruibilità

18. Migliorare la qualità paesaggistica anche in riferimento agli ambiti edificati

19. Assicurare la connessione tra la rete viabilistica, soprattutto ciclopedonale, le funzioni proposte

per le zone rurali di più facile accesso e i nuclei di antica formazione di qualità, disegnando un

territorio di facile accesso come un sistema sempre più integrato tra abitare/lavorare/tempo

libero/presidio territoriale/offerta turistica di qualità

20. Utilizzare lo strumento della perequazione e incentivazione per consentire l’economicità di

interventi qualitativi in luogo di interventi quantitativi

La matrice seguente opera una valutazione dei possibili impatti generati dagli obiettivi di piano

sulle diverse matrici ambientali.

Page 77: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Matrice di identificazione dei possibili impatti ambientali positivi, negativi, incerti Legenda: + probabile impatto positivo - probabile impatto negativo +/- impatto incerto

Obiettivi Aria

Acq

ua

Suol

o

Nat

ura,

bi

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ersi

paes

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Rifi

uti

Rum

ore

Ener

gia

RI e

CEM

Inq.

lum

inos

o

Valorizzare la qualità urbana e di vita sociale che gli antichi nuclei esprimevano attraverso la ricomposizione e riqualificazione del territorio già urbanizzato con particolare riguardo a: sistema dei servizi, livello di infrastrutturazione, qualità urbanistica e architettonica, possibile introduzione nel tessuto esistente di forme di imprenditoria turistico-alberghiera, anche in forme diffuse con dimensioni contenute (bed&breakfast, albergo diffuso, …..), conservazione dei nuclei di antica formazione ricercando anche forme di incentivazione dei recupero e valorizzazione della cultura materiale, ma soprattutto di maggiore e migliore utilizzo di un patrimonio edilizio straordinario per quantità e qualità, in alternativa ad un ulteriore consumo di suolo

+ + + + +

Terr

itorio

già

urb

aniz

zato

Valorizzare e adeguare i percorsi pedonali e ciclabili offrendo una migliore possibilità di collegamento e scambio tra le singole comunità, utilizzando il più possibile percorsi storici, da implementare con nuovi tracciati che possano avere pluralità di funzioni (viabilistiche, ricreative, turistiche)

+

Am

biti

di

trasf

or. Ricucire e riqualificare il tessuto urbano, con attenzione a obiettivi di

equilibrio complessivo, sia a livello di comparto/contesto, sia di Comune, sia di comprensorio +/- +/- +/- +/- +/-

Sis

tem

a de

lle a

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evan

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omic

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Favorire lo sviluppo di flilere corte, con forte radicamento territoriale e di crescente valore qualitativo attraverso la razionalizzazione dell’offerta, che proprio la dimensione intercomunale può aiutare a sviluppare in forme qualificate, coordinate e concorrenziali con particolare riferimento a: valorizzazione e potenziamento della ricettività collettiva in tutte le sue forme (alberghiera, albergo-diffuso, bed&breakfast, case vacanze, rifugi, agriturismo), nella prospettiva di estendere e mantenere l’offerta su un arco temporale che copra l’intero anno solare, valorizzazione delle attività produttive collegate all’agricoltura montana

+ +

Page 78: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Obiettivi Aria

Acq

ua

Suol

o

Nat

ura,

bi

odiv

ersi

paes

aggi

o

Rifi

uti

Rum

ore

Ener

gia

RI e

CEM

Inq.

lum

inos

o

Valorizzare il comparto produttivo artigianale con l’inserimento di attività di servizio complementari al turismo +/- +/- Razionalizzare, potenziare e dimensionare qualitativamente i servizi pubblici realizzando servizi secondo criteri di dimensionamento, localizzazione e funzionalità che intersechino tutte le scale di valutazione e progettazione (di comparto, comunale, intercomunale)

+/- +/- Localizzare/dimensionare le strutture sportive, le aree tecnologiche e per servizi ambientali, le strutture di servizio turistico, le strutture tecnico-amministrative e di protezione civile, precisandone se di valenza: comunale, sovra comunale

+/- +/-

Sis

tem

a de

i ser

vizi

Riorganizzare, previa ricognizione, il sistema delle aree di sosta, in relazione alle modalità di accesso ai nuclei storici, alle aree urbane, alle altre aree e servizi, tenendo conto anche di nuove funzioni di servizio e della localizzazione delle aree per grandi eventi e per lo svolgimento del mercato settimanale

+/- +/- Valorizzare il territorio agricolo con interventi di carattere agricolo, agrituristico, turistico, ambientale, ricreativo, didattico + + Favorire, rispetto al territorio forestale, la ripresa delle tradizionali attività selvicolturali e incentivare nuove forme di valorizzazione che tengano in considerazione non soltanto l’aspetto produttivo ma anche le funzioni turistico-ricreativa, paesaggistica, di protezione idrogeologica

+ + Riqualificare gli alpeggi, integrandoli con le forme più avanzate di turismo ambientale e rurale entro percorsi coordinati e ben supportati da strutture e servizi di fondovalle + +/- Definire norme funzionali ad agevolare l’adeguamento agronomico e strutturale degli alpeggi, ponendo attenzione anche agli aspetti idrogeologici e di accessibilità, e stimolando il loro inserimento in una rete integrata, con funzioni di natura turistico-ambientale, badando comunque a salvaguardarne la funzionalità primaria sia degli edifici che delle aree pascolive di pertinenza

+ + Mantenere la valenza esclusivamente di carattere paesaggistico, naturalistico e turistico-ricreativo degli incolti + +

Terri

torio

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Accrescere e sviluppare il ruolo delle aree spondali e di percorsi nella natura anche in chiave turistica +/- +

Page 79: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

78

Obiettivi Aria

Acq

ua

Suol

o

Nat

ura,

bi

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paes

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Rum

ore

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RI e

CEM

Inq.

lum

inos

o

Definire alcune condizioni per l’attuazione di possibili interventi di valorizzazione, anche turistica, da attuarsi negli ambiti di maggiore valenza ambientale e paesaggistica (alta quota, aree interessate dall'attività sciistica, ecc.) che siano sostenibili dal punto di vista dell’ambiente e progettualmente ispirati ad un adattamento alle naturali condizioni del territorio

+ Individuare punti di riferimento funzionale, sociale, organizzativo, produttivo, e definire una maglia strutturale che sorregga la moltitudine di servizi già esistenti rendendoli meglio visibili e operativamente funzionali + Integrare la qualità degli insediamenti antropici (contenimento dell’impermeabilizzazione del terreno, tutela del sottosuolo, ruolo degli impianti arborei, salvaguardia dei corsi d’acqua, incentivazione delle colture orticole a carattere familiare), con la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse ambientali, comprese quelle rinnovabili impiegabili per la produzione di energia, anche in dimensioni territoriali alle varie scale di convenienza e fruibilità

+ + + + +

Migliorare la qualità paesaggistica anche in riferimento agli ambiti edificati + Assicurare la connessione tra la rete viabilistica, soprattutto ciclopedonale, le funzioni proposte per le zone rurali di più facile accesso e i nuclei di antica formazione di qualità, disegnando un territorio di facile accesso come un sistema sempre più integrato tra abitare/lavorare/tempo libero/presidio territoriale/offerta turistica di qualità

+

In g

ener

ale

Utilizzare lo strumento della perequazione e incentivazione per consentire l’economicità di interventi qualitativi in luogo di interventi quantitativi

Page 80: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

79

Valutazione approfondita quantitativa Il Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio del Comune di Ardesio, identifica 24

Ambiti di Trasformazione localizzati e suddivisi come riportato nella figura e nella tabella seguenti:

Ambito di trasformazione Destinazione d’uso Superficie (mq) AT 01 residenziale 7.754 AT 02 residenziale 4.794 AT 03 commerciale/produttivo 4.164 AT 04 commerciale/produttivo 16.046 AT 05 residenziale 11.211 AT 06 residenziale 4.681 AT 07 agricolo 6.389 AT 08 commerciale/produttivo 5.009 AT 09 residenziale 5.197 AT 10 residenziale/produttivo 5.844 AT 11 produttivo 9.722 AT 12 residenziale 26.859 AT 13 commerciale 1.238 AT 14 servizi 68.705 AT 15 commerciale/produttivo 5.150 AT 16 commerciale/produttivo 4.205 AT 17 residenziale 111.384 AT 18 residenziale 2.864 AT 19 agricolo 4.476 AT 20 residenziale 10.555 AT 21 residenziale 11.823 AT 22 ricettivo 9.346 AT 23 servizi 8.674 AT 24 ricettivo 2.933.486

Page 81: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

80

Da una prima somma delle superfici territoriali coinvolte dagli Ambiti di trasformazione ne deriva un

consumo di suolo pari a 3.279.575 mq; tale dato però non è reale perché contiene anche gli ambiti

di fatto già costruiti, alcuni dei quali presenti nel PdR e soggetti a riqualificazione (AT08, AT10,

AT11, AT13, AT15, AT 17, AT18, AT24) e gli “ambiti di trasformazione ambientali”, indicati con la

destinazione di agricolo (AT07 e AT19) e con funzione E2 - Area di valore paesaggistico-

ambientale. Questi ultimi ambiti generano dei crediti volumetrici di 1.500 mc l’uno8. Secondo

questo ragionamento la superficie territoriale degli Ambiti di trasformazione che implicherebbe un

effettivo consumo di suolo scenderebbe a 194.013 mq (+0,36% rispetto alla intera superficie

territoriale e + 18,5% rispetto alla sola superficie urbanizzata). E’ doveroso precisare che per

calcolare un reale consumo di suolo si dovrebbe depurare la superficie territoriale da tutte le aree

verdi ed effettivamente non impermeabilizzate; poiché tale dettaglio non è presente per il PRG

vigente, si manterrà il dato sopra esposto per poter operare il confronto fra scenario di piano e

scenario tendenziale.

La volumetria complessiva generata dagli Ambiti di trasformazione contenuti nel DdP, secondo il

ragionamento precedentemente esposto, è pari a 60.600 mc con un possibile incremento di 6.500

mc.

Il PGT del Comune di Ardesio prevede inoltre, all’interno del PdR, 14 Permessi di Costruire

Convenzionati prevalentemente residenziali per una superficie territoriale complessiva di 28.205

mq e una volumetria pari a 11.700 mc con un possibile incremento di 1.327 mc.

Poiché si tratta di ambiti dalle dimensioni esigue e tutti inseriti nel tessuto urbanizzato già esistente

o in pochi casi sul bordo dell’edificato, tali PdCC verranno approfonditi esclusivamente in merito al

carico insediativo che generano e non al consumo di suolo.

Complessivamente il PGT introduce un incremento di abitanti insediabili pari a 482 unità base9

che potrebbero crescere al massimo di 52 unità complessivamente secondo lo schema di seguito

riportato:

Abitanti insediabili PGT DdP (AT) PdR (PdCC) Totale Ab th base 404 78 482 Ab teorici incremento 43 9 52 Ab th max 447 87 534

Con i dati del PGT a disposizione ed analizzando il Piano Regolatore Generale ancora vigente,

con particolare riguardo alle previsioni non ancora esaurite, è possibile costruire uno scenario di 8 Dal punto di vista dell’occupazione di suolo prevista, i crediti volumetrici vengono trasferiti in altri ambiti di trasformazione, preservando così tali aree dalla concreta edificazione pur mantenendone le potenzialità edificatorie. Tale scelta risulta particolarmente importante rispetto all’impatto ambientale degli Ambiti di Trasformazione del PGT sia dal punto di vista quantitativo sia dal punto di vista qualitativo poiché consente di preservare e tutelare delle aree di pregio paesaggistico-ambientale. 9 Gli abitanti insediabili ipotizzati comprendono già una quota di popolazione fluttuante che oggi si attesta intorno al 25% della popolazione residente e potrebbe salire secondo le previsioni del PGT al 30%.

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crescita tendenziale che vede l’attuazione fino ad esaurimento delle previsioni di PRG non ancora

realizzate (vedi tabella e immagine seguenti) e uno scenario di Piano che considera invece gli

ambiti di trasformazione individuati nel Documento di Piano.

Destinazione d’uso Superficie (mq) Residenziale 174.988,43 Turistico - Alberghiero 5.828,04 Produttivo 15.072,71

La tabella seguente mostra i dati sulla superficie territoriale coinvolta nello scenario tendenziale e

nello scenario di Piano.

Superficie territoriale mq Scenario Città consolidata Nuove previsioni Totale

Scenario tendenziale 1.048.320 195.889 1.244.209 Scenario di Piano 1.048.320 194.013 1.242.333

Rispetto ad uno scenario tendenziale di incremento di consumo di suolo pari a 195.889 mq, lo

scenario di piano introduce un incremento di occupazione di suolo di 194.013 mq, operando una

riduzione rispetto allo scenario tendenziale di 1.876 mq. La preferenza per lo scenario di piano,

che secondo i dati sopra esposti appare sostanzialmente simile allo scenario tendenziale, viene

accordata soprattutto se si considera la localizzazione e il disegno urbano/schema insediativo degli

ambiti di trasformazione, che non si limitano a confermare o meno le previsioni non ancora attuate

Page 83: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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del PRG ma si inseriscono in un disegno complessivo del territorio comunale di compattazione

degli interventi attento a preservare la continuità degli ambiti naturali e agricoli e a tutelare ampie

aree di pregio naturalistico e paesaggistico, rispetto alle quali deriva una spesso maggiore

estensione degli AT del PGT rispetto alle aree previste dal PRG (si veda a riguardo l’immagine

seguente che sovrappone le espansione previste dal PGT – in rosso con quelle residue del PRG –

in blu). Tale scelta risulta particolarmente importante dal punto di vista non solo del consumo di

suolo e della non frammentazione delle aree naturali ed agricole ma anche del paesaggio nel suo

complesso.

Rispetto agli abitanti insediabili dei due scenari di piano e ai relativi impatti in termini di incremento

dei consumi d’acqua ed energia e di generazione di nuovi rifiuti, la tabella seguente mostra i dati

relativi che conducono ancora una volta a preferire lo scenario di piano rispetto a quello

tendenziale.

Rispetto ad uno scenario tendenziale di incremento di popolazione pari a 1.422 abitanti teorici, lo

scenario di piano introduce un incremento di 482 abitanti insediabili, operando una riduzione

rispetto allo scenario tendenziale del 66% circa.

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Abitanti teorici e relativi impatti Scenario Abitanti teorici Acqua Energia Rifiuti

Scenario tendenziale 1.422 85.746,6 2.6733,6 328.894,38 Scenario di Piano 482 29.064,6 9.061,6 1.075.481,78

Abitanti teorici scenario tendenziale – Volume edificabile mc/150 ab/mc Abitanti teorici scenario di piano – Volume edificabile mc/150 ab/mc Incremento consumi d’acqua – Abitanti teorici * 60,30 mc/ab/anno (media comunale) Incremento consumi di energia – Abitanti teorici * 18,8 MWh/ab/anno (media comunale) Incremento produzione di rifiuti – Abitanti teorici * 231,29 Kg/ab/anno (media comunale) Argomentata la preferenza dello scenario di piano rispetto allo scenario tendenziale in merito al

consumo di suolo, al disegno urbano e territoriale complessivo e soprattutto agli abitanti insediabili

con i relativi impatti, il paragrafo seguente approfondisce la valutazione ambientale e territoriale

degli Ambiti Territoriali del PGT.

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SCHEDE DI VALUTAZIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE Nel prosieguo, tramite schede di analisi, si riporta la valutazione degli impatti generati dai singoli

ambiti di trasformazione. Alcune valutazioni fanno riferimento alle seguenti cartografie tematiche:

• Uso del suolo

• Aree protette

• Reticolo idrico

• Fattibilità geologica

• Rete Ecologica Regionale

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Uso del suolo

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Aree protette

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Reticolo idrico

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Fattibilità geologica

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Rete Ecologica Regionale

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 01 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Valzella Obiettivi

Edificazione residenziale a bassa densità sulla scorta di pianificazione di dettaglio coordinata con la previsione di aree e opere di interesse pubblico

Funzioni previste Residenza - Verde pubblico - Verde paesaggistico ambientale

Dotazioni pubbliche attese Cessione aree a verde pubblico e per realizzazione percorso ciclopedonale lungo il fiume Serio Realizzazione tratti di percorso ciclopedonale tra la S.P.49 e il fiume Serio

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 7.754,34 Superficie fondiaria edificabile mq 5.499,77 Area a verde pubblico mq 628,44 Area a verde agricolo E2 mq 1.626,12 Volume edificabile di base mc 3.800 – abitanti insediabili base 25 Incremento volumetrico da realizzarsi mediante utilizzo di crediti volumetrici mc 1.200 – ab ins ulteriori 8 Altezza massima costruzioni (H): m. 8,20 Distanza dai confini (Dc): m. 5,00 Distanza tra edifici (De): m. 10,00 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi Unificazione accesso da S.P.49; Dotazione di area privata a parcheggio di quartiere non inferiore a 5/mq per abitante Dotazione di tutte le urbanizzazioni primarie a carico dei lottizzanti Il lotto di pertinenza dell’insediamento commerciale esistente deve garantire la necessaria dotazione di aree a parcheggio previste dalle NTA del PdR e del PdS, e la possibilità di futuro spostamento del volume all’esterno della fascia di rispetto del Reticolo Idrico Minore Lotti regolari con esclusione di tipologie edilizie a schiera La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. La realizzazione del percorso ciclopedonale dovrà essere effettuata prima dell’inizio della edificazione residenziale. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione, ad eccezione del comparto di pertinenza dell’insediamento commerciale esistente inserito in zona B2

Previsioni del precedente PRG

B2 residenziale di completamento superficie mq 4.142,19 volume mc 4970,63 – F3 Spazi attrezzati per il gioco e lo sport

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 1.507,5 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 25 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie fondiaria edificabile è pari a 5.500 mq, il 71% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è agricola. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 5.782,25 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 25 abitanti].

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 470 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 25 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi. L’AT è inoltre confinante con il Reticolo Idrico Minore.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio; data la funzione che verrà insediata non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 71% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 02 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Valzella Obiettivi

Saturazione di un comparto già parzialmente edificato con realizzazione di nuova strada di distribuzione e accesso, e rilocalizzazione area di sosta

Funzioni previste Residenza / area a parcheggio Dotazioni pubbliche attese

Strada di collegamento Area parcheggio pubblico

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 4793,74 Superficie fondiaria a destinazione residenziale mq 3.530,07 Superficie fondiaria a destinazione produttiva mq 110,69 Area a parcheggio mq 193,04 Strada mq 959,93 comprensiva di parte dell’attuale sedime esistente Aree a destinazione residenziale: - Volume edificabile mc 2.800 – Abitanti insediabili 19 - Altezza massima costruzioni (H): m. 8,20 - Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 - Distanza tra edifici (De): m. 10,0 - Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica Aree a destinazione produttiva: parametri previsti dalla zona D4

Criteri insediativi La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG

B2 residenziale di completamento superficie mq 3.222,58 volume mc 3.897,09 - parcheggi pubblici - strada di Piano

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 1.145,7 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 19 abitanti]. Non calcolabili i consumi del produttivo anche se si ipotizzano di lieve entità. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie fondiaria edificabile è pari a 3.640.76 mq, il 74% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è agricola. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 4.394,51 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 19 abitanti]. Non calcolabile l’incremento di rifiuti del produttivo anche se si ipotizza di lieve entità.

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 357,2 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 19 abitanti]. Non calcolabili i consumi del produttivo anche se si ipotizzano di lieve entità. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 96: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione e, in parte, agli elementi di primo livello.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche data la destinazione d’uso residenziale e l’esigua quota di produttivo.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio prevalentemente destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 74% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato residenziale in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata prevalentemente a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

Page 97: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 03 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Valzella Obiettivi

Riqualificazione di aree degradate, con creazione di area a verde pubblico costituente rispetto fluviale con funzioni paesistiche e di accessibilità per percorsi ciclopedonali.

La destinazione produttiva/commerciale si integra con la contigua previsione in corso di attuazione (distributore carburanti).

Funzioni previste

Insediamenti misti artigianali/commerciali

Dotazioni pubbliche attese

Cessione aree per passaggio percorso ciclopedonale

Parametri edificatori

Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 4.164,00 Superficie D4 mq 3.678,39 Area a verde pubblico mq 488,95 Slp max 3.000 mq compresi interrati Altezza massima costruzioni (H): m. 6,00 fuori terra Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi

La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo, con monetizzazione delle aree eventualmente mancanti. Dotazione di aree a parcheggio con accesso regolamentato sulla SP 49, in misura non inferiore al 100% di slp. Realizzazione di quinta arborea lungo la SP 49. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG

F3 – Spazi attrezzati per il gioco e lo sport

Page 98: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento di attività artigianali/commerciali. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie territoriale destinata a D4 è pari a 3.678,39 mq, l’88% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è urbanizzata. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento di attività artigianali/commerciali.

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi energetici ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento di attività artigianali/commerciali. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 99: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente già costruita confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi. L’AT è inoltre confinante con il Reticolo Idrico Minore.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente già edificata confinante con l’urbanizzato di Ardesio; per tale motivo non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente la tipologia di attività che verranno insediate.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata ad attività artigianali/commerciali; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente già edificata confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari all’88% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà i 6 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso Si tratta di una porzione di territorio destinata da PGT ad attività artigianali/commerciali; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

Page 100: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 04 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Valzella Obiettivi

Realizzazione di nuovo impianto con dimensioni, caratteristiche, e servizi annessi adeguati alle nuove esigenze di razionalizzazione della rete regionale.

Salvaguardia di area ambientalmente e paesaggisticamente significativa da destinare a verde pubblico, a tutela del cannocchiale visivo di Ardesio; su di essa si attesterà il possibile collegamento tra i percorsi

ciclopedonali previsti lungo le due sponde del fiume Serio. Funzioni previste

Impianto distributore carburanti e servizi commerciali annessi

Dotazioni pubbliche attese Cessione gratuita di aree a verde pubblico per rinaturalizzazione ambito di pertinenza fluviale con realizzazione percorso ciclopedonale

Parametri edificatori

Strumento attuativo: Programma Integrato di Intervento Superficie territoriale mq 16.045,52 Superficie fondiaria edificabile D4 mq 5.117,81 Area a verde pubblico mq 10.927,71 Slp max 300 mq per attività connesse alla gestione impianto distribuzione carburanti (commerciale/bar) Altezza massima costruzioni (H): m. 4,00 fuori terra per attività terziarie Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi

La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. Caratteristiche dell’insediamento idonee a tutelare il cannocchiale panoramico su Ardesio, con interventi architettonici consoni all’architettura di montagna. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione. Realizzazione di eventuale fascia di schermatura arborea a bordo strada.

Previsioni del precedente PRG

F3 – Spazi attrezzati per il gioco e lo sport

Page 101: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento del distributore di carburante/attività commerciali. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie territoriale destinata a D4 è pari a 5.117,81 mq, il 32% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è agricolo e bosco. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento di attività artigianali/commerciali.

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi energetici ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento del distributore di carburante/attività commerciali. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 102: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da agricolo e bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi. L’AT è inoltre confinante con il Reticolo Idrico Minore.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da agricolo e bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio; per tale motivo non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente il traffico indotto.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a distributore di carburante/attività commerciali; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da agricolo e bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 32% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà i 4 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso Si tratta di una porzione di territorio destinata da PGT a distributore di carburante/attività commerciali; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

Page 103: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 05

Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Ludrigno Obiettivi

Integrazione e completamento dell’espansione già prevista sulla piana di Ludrigno, con localizzazione di comparto destinato a ERS in contiguità con quello già realizzato con precedente PL.

Razionalizzazione dei percorsi di accesso viario, con completamento del tornante, e e pedonale, con connessioni tra percorsi storici e sbocco sul marciapiede di via Agher.

Mantenimento di una fascia di salvaguardia paesaggistica in prossimità del ciglio del terrazzamento. Funzioni previste

Residenza / area a parcheggio e verde pubblico Dotazioni pubbliche attese

Allargamento tornante strada esistente con demolizione edificio esistente Realizzazione e cessione di aree a verde pubblico (alberato e non) di mitigazione e schermatura Realizzazione e cessione di area a parcheggio pubblico Realizzazione collegamento pedonale con via Agher Realizzazione percorso pedonale lungo il confine Ovest del PL, in sostituzione del tratto esistente che attraversa il comparto Cessione gratuita di area da destinare a ERS Realizzazione completa delle urbanizzazioni primarie da parte del PL, compresi gli eventuali potenziamenti alle infrastrutture esistenti

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 11.210,74 Superficie fondiaria edificabile mq 5.145,35 ERS mq 2.949,83 Area a verde pubblico mq 1.143,81 Area a parcheggio mq 581,41 Strada di progetto mq 1.390,15 Volume libero edificabile mc 4.500 – Abitanti insediabili base 30 Volume ERS di base mc 1.200 - Abitanti insediabili base 8 Volume ERS derivante da crediti volumetrici mc 1.200 - Abitanti insediabili ulteriori 8 Altezza massima costruzioni (H): m. 6,00 Altezza massima costruzioni ERS (H): m. 8,20 Distanza dai confini (Dc): m. 5,00 Distanza tra edifici (De): m. 10,00 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi Contenimento dell’altezza degli edifici verso il ciglio del terrazzamento (fascia a edificazione libera). Disegno regolare dei lotti ed esclusione di tipologia edilizia a schiera. Demolizione dell’edificio rurale di recente edificazione. La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. La realizzazione degli standard a verde pubblico attrezzato essere effettuata prima dell’inizio della edificazione residenziale. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettato alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG C1 – residenziale di espansione soggetta a P.L. con quota EEP superficie mq 13.310 volume mc 2.992 + mc 13.578

Page 104: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

103

Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 2.291,4 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 38 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie fondiaria edificabile è pari a 8.095,18 mq, il 72% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è agricola. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 8.789,02 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 38 abitanti].

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 714,4 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 38 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio; data la destinazione d’uso prevista non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 72% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 06 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Staletti Obiettivi

Espansione residenziale a bassa densità, da contenere tra l’edificato esistente e l’orlo naturale costituito da terrazzamento con ciglio boscato (lato Est)

Funzioni previste Edificazione residenziale

Dotazioni pubbliche attese Monetizzazione aree a standard. Dotazione di area privata a parcheggio di quartiere non inferiore a 5/mq per abitante. Realizzazione completa delle urbanizzazioni primarie da parte del PL, compresi gli eventuali potenziamenti alle infrastrutture esistenti, comprese opere di tutele sorgenti acquedottistiche.

Parametri edificatori Strumento attuativo:Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 4.680,96 Volume edificabile di base mc 2.000 - Abitanti insediabili base 13 Incremento volumetrico max di mc. 1.500 realizzabile solamente a seguito di interventi di recupero edilizio di edifici in zona A1, in ragione di 1,00 mc di incremento volumetrico ogni 0,5 mc di recupero di edifici in zona A1 - Abitanti insediabili ulteriori 10 Altezza massima costruzioni (H): m. 6,50 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi Disegno regolare dei lotti ed esclusione di tipologia edilizia a schiera. La strada di accesso dovrà avere uno sviluppo regolare utile a favorire l’accesso ai lotti dal basso e a minimizzare l’impatto dell’innesto sulla strada comunale. Dovranno essere adottate idonee previsioni di tutela delle sorgenti acquedottistiche esistenti a valle del comparto sulla scorta di adeguata relazione geologica. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettato alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG C2 residenziale di espansione soggetta a P.L. superficie mq 5.885 volume mc 7.062

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 783,9 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 13 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La destinazione d’uso attuale è agricola. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 3.006,77 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 13 abitanti].

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 244,4 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 13 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 108: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio; data la destinazione d’uso prevista non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

Page 109: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 07 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Cerete Obiettivi

Mantenimento di area agricola E2 con funzione paesaggistica

Funzioni previste E2 – Area di valore paesaggistico-ambientale

Dotazioni pubbliche attese

Concorso nella dotazione di aree a standard sul territorio comunale

Parametri edificatori

Strumento attuativo: Atto di cessione aree Superficie territoriale mq 6.388,72 Credito volumetrico mc 1.500 – Abitanti insediabili 10 Cessione aree a standard mq 250

Criteri insediativi

Il credito volumetrico si costituisce mediante atto pubblico, contestualmente alla cessione gratuita al Comune di Ardesio di aree destinabili a standard, infrastrutture pubbliche o valorizzazione ambientale e paesistica sul territorio del comunale. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG C2 – residenziale di espansione soggetta a P.L. superficie mq 6.315 volume mc 7.578

Page 110: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria ☺

Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente aria. E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta inerente i crediti volumetrici che saranno localizzati nelle relative aree di atterraggio.

Acqua ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti nulli sulla componente acqua. E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 603,00 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 10 abitanti] inerente i crediti volumetrici che saranno localizzati nelle relative aree di atterraggio.

Suolo ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente suolo.

Rifiuti ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti nulli sulla componente rifiuti. E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 2312,90 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 10 abitanti] inerente i crediti volumetrici che saranno localizzati nelle relative aree di atterraggio.

Energia ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti nulli sulla componente energia. E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 188 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 10 abitanti] inerente i crediti volumetrici che saranno localizzati nelle relative aree di atterraggio.

Page 111: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Natura e biodiversità ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti positivi sulla componente natura e biodiversità.

Rumore ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente rumore.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente CEM e RI.

Paesaggio ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti positivi sulla componente paesaggio.

Inquinamento luminoso ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente inquinamento luminoso.

Page 112: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 08 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Via Cunella – via Locatelli Obiettivi

Completamento e riqualificazione dell’insediamento produttivo/commerciale esistente, prevedendo una dotazione di slp idonea a conseguire la definitiva abolizione di depositi di mezzi e rifiuti all’aperto.

L’intervento deve essere caratterizzato da elevata qualità architettonica, che integri le funzioni previste in un disegno di raccordo tra il nucleo di antica formazione e il contesto ambientale e paesaggistico del “prati della

Madonna”. Il disegno finale dovrà porsi come fondale per il tratto iniziale di via Locatelli (viale alberato) e come scorcio

per chi entra in Ardesio percorrendo la strada della Cunella Funzioni previste

Produttiva e commerciale

Dotazioni pubbliche attese Adeguamento tratto di pista ciclopedonale nel tratto compreso tra il confine a nord del comparto e l’attraversamento della strada della Cunella, in alternativa dovrà essere reperita e ceduta un’area a standard avente una superficie pari alla s.l.p. realizzabile ex novo o monetizzazione delle stesse.

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 5.008,90 Superficie fondiaria edificabile mq 3.918,35 Area a verde agricolo E2 mq 1090,55 Slp max 1.500 mq compresa l’esistente Altezza massima costruzioni (H): m. 9,00 (con distribuzione su due livelli), m. 5,00 (con distribuzione su livello unico) Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi La monetizzazione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. Utilizzo di tecniche costruttive e di disegno di elevata qualità formale e paesistica. Dislocazione dei volumi e loro articolazione funzionali all’integrazione con il contesto caratterizzato dal nucleo di antica formazione e il contesto ambientale e paesaggistico del “prati della Madonna”; anche mediante eventuale recupero e integrazione della volumetria produttiva/commerciale esistente. Razionalizzazione dei percorsi di accesso, anche con distinzione tra le diverse funzioni, con minimizzazione delle superfici impermeabilizzate. Esclusione di depositi di auto, materiali e macchinari all’esterno.

Previsioni del precedente PRG

B1 – residenziale di completamento superficie mq 1229 volume mc 1843 - E1 -agricola

Page 113: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento delle attività produttive e commerciali. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie territoriale destinata è pari a 3.918,35 mq, il 78% della superficie territoriale dell’ambito. L’area è in parte già costruita e soggetta dunque a riqualificazione. La destinazione d’uso attuale è agricolo e bosco. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento di attività produttive/commerciali.

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi energetici ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento delle attività produttive/commerciali. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 114: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da agricolo e bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da agricolo e bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio; per tale motivo non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente il traffico indotto e la tipologia di attività che verranno insediate.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata ad attività produttive/commerciali; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da agricolo e bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 78% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà i 9 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso Si tratta di una porzione di territorio destinata da PGT ad attività produttive/commerciali; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

Page 115: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 09 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Via Locatelli Obiettivi

Conferma dell’insediamento residenziale con i criteri generali previsti dall’impianto plani volumetrico già oggetto di valutazione preliminare

Funzioni previste Residenziale

Dotazioni pubbliche attese Adeguamento di percorso ciclopedonale lungo la strada consorziale degli spess, mediante rifacimento delle murature di sostegno lungo il tratto confinante con l’AT. Monetizzazione delle aree a standard.

Parametri edificatori

Strumento attuativo:Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 5.196,70 Volume edificabile mc 4.000 – Abitanti insediabili 27 Altezza massima costruzioni (H): m. 8,20 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo, con monetizzazione delle aree eventualmente mancanti. Disegno regolare dei lotti ed esclusione di tipologia edilizia a schiera. Dotazione di area privata a parcheggio di quartiere non inferiore a 5/mq per abitante. Realizzazione completa delle urbanizzazioni primarie da parte del PL, compresi gli eventuali potenziamenti alle infrastrutture esistenti. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG C2 – P.L. Spess superficie mq 7.125 volume mc 8.550

Page 116: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 1.628,1 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 27 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La destinazione d’uso attuale è agricola. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 6.244,83 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 27 abitanti].

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 507,6 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 27 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 117: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

116

Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio; data la destinazione d’uso prevista non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

Page 118: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 10 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Carpignolo Obiettivi

Riqualificazione del comparto produttivo di Carpignolo, finalizzato alla riorganizzazione dei volumi produttivi con criteri di funzionalità, accessibilità e qualità urbana, con possibilità di riconversione dell’ambito a

destinazione residenziale. Dotazione di aree per servizi pubblici per la contrada Carpignolo, con particolare riguardo alla realizzazione

di aree a parcheggio ed eventuali parcheggi coperti Razionalizzazione dei percorsi di accesso sia per le funzioni produttive che per gli insediamenti residenziali

Adeguamento delle dotazioni di urbanizzazione primaria Funzioni previste

Produttiva/Residenziale Dotazioni pubbliche attese

Viabilità di accesso primaria con percorsi pedonali anche di connessione con la fascia di rispetto fluviale Aree a parcheggio pubblico Aree a verde pubblico di quartiere

Parametri edificatori Strumento attuativo: Programma Integrato di Intervento Superficie territoriale mq 5.844,30 Superficie fondiaria mq 5.087,16 Destinazione produttiva:

Superficie coperta massima mq 1.700 Superficie lorda di pavimento max mq 3.400 Aree a standard per parcheggi pubblici mq 1.150, da realizzare e cedere gratuitamente nella misura minima di mq 500, e con possibilità di monetizzazione della quota rimanente Altezza massima costruzioni (H): m. 10,00

Destinazione residenziale: Volume massimo ammissibile mc 3.500 proporzionalmente ripartito sulle volumetrie produttive esistenti che vengono contestualmente demolite – Abitanti insediabili 23 Aree a standard per parcheggi pubblici mq 1.150, da realizzare e cedere gratuitamente nella misura minima di mq 500, e con possibilità di monetizzazione della quota rimanente Altezza massima costruzioni (H): m. 8,50

Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo, con cessione del tratto di strada di accesso ai parcheggi da realizzare e monetizzazione delle aree eventualmente mancanti. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone individuate graficamente nelle tavole di assetto urbanistico PdR 04.

Previsioni del precedente PRG D1 – zona artigianale/industriale superficie mq 3.750 Slp mq 3.000

Page 119: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare una variazione delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 1.386,9 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 23 abitanti] se verrà sostituita la destinazione produttiva con quella residenziale. Se verrà mantenuta la funzione produttiva è possibile ipotizzare una variazione dei consumi idrici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo ☺ L’intervento prevede la riqualificazione del comparto produttivo di Carpignolo, finalizzato alla riorganizzazione dei volumi produttivi con criteri di funzionalità, accessibilità e qualità urbana, con possibilità di riconversione dell’ambito a destinazione residenziale. Di fatto dunque non risulta nuovo consumo di suolo. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 5.319.67 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 23 abitanti] se verrà sostituita la destinazione produttiva con quella residenziale. Se verrà mantenuta la funzione produttiva è possibile ipotizzare una variazionennella produzione di rifiuti ad oggi non quantificabile.

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 432,4 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 23 abitanti] se verrà sostituita la destinazione produttiva con quella residenziale. Se verrà mantenuta la funzione produttiva è possibile ipotizzare una variazione dei consumi energetici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 120: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

119

Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da un’area produttiva soggetta a riqualificazione. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo ai corridoi regionali ad alta antropizzazione.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata produttivo e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente il traffico indotto e la tipologia di attività che verranno insediate.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata produttivo e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio L’intervento prevede la riqualificazione del comparto produttivo di Carpignolo, finalizzato alla riorganizzazione dei volumi produttivi con criteri di funzionalità, accessibilità e qualità urbana, con possibilità di riconversione dell’ambito a destinazione residenziale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20/10,00 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata produttivo e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

Page 121: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 11 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Carpignolo – via I° Maggio Obiettivi

Riqualificazione del comparto produttivo finalizzato alla riorganizzazione dei volumi produttivi con criteri di funzionalità, accessibilità e qualità urbana. Razionalizzazione dei percorsi di accesso.

Adeguamento delle dotazioni di urbanizzazione primaria. Funzioni previste

Produttiva Dotazioni pubbliche attese

Viabilità di accesso primaria con percorsi pedonali di connessione con la contrada Carpignolo e la fascia di rispetto fluviale. Aree a verde pubblico con funzione di salvaguardia dell’ambito fluviale.

Parametri edificatori Strumento attuativo: Programma Integrato di Intervento Superficie territoriale mq 9.721,66 Superficie fondiaria edificabile mq 8.622,07 Area a verde pubblico mq 864,62 Superficie coperta massima mq 2.500,00 Superficie lorda di pavimento mq 5.000,00 Altezza massima costruzioni (H): m. 10,00 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo, con monetizzazione delle aree eventualmente mancanti. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone individuate graficamente nelle tavole di assetto urbanistico PdR 04.

Previsioni del precedente PRG D1 – zona artigianale/industriale superficie mq 12.616 Slp mq 10.093

Page 122: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare una variazione delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare una variazione dei consumi idrici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo ☺ L’intervento prevede la riqualificazione del comparto produttivo finalizzato alla riorganizzazione dei volumi produttivi. Di fatto dunque non risulta nuovo consumo di suolo. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare una variazione nella produzione di rifiuti ad oggi non quantificabile.

Energia E’ possibile ipotizzare una variazione nei consumi energetici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 123: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

122

Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da un’area produttiva soggetta a riqualificazione. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo ai corridoi regionali ad alta antropizzazione.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata produttivo e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente il traffico indotto e la tipologia di attività che verranno insediate.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata produttivo e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio L’intervento prevede la riqualificazione del comparto produttivo di Carpignolo, finalizzato alla riorganizzazione dei volumi produttivi con criteri di funzionalità, accessibilità e qualità urbana, con possibilità di riconversione dell’ambito a destinazione residenziale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà i 10,00 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata produttivo e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 12 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Località Foppi Obiettivi

Conseguire una migliore e più sicura accessibilità alla contrada Balatroni. Conferma delle previsioni di insediamento residenziale con criteri di distribuzione edificatoria di minore densità in

considerazione della collocazione orografica dell’area a sfondo dell’area di recente espansione del capoluogo. Funzioni previste

Residenza/area a parcheggio e verde pubblico Dotazioni pubbliche attese

Realizzazione strada d’accesso alla contrada Balatroni avente larghezza non inferiore a m. 5,00 oltre a marciapiede Realizzazione e cessione di aree a parcheggio Realizzazione e cessione di aree a verde pubblico Adeguamento rete acquedottistica con realizzazione di bacino di accumulo a supporto della zona Foppi Realizzazione completa delle urbanizzazioni primarie da parte del PL, compresi gli eventuali potenziamenti alle infrastrutture esistenti

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 26.859,07 Superficie fondiaria edificabile mq 18.092,18 Area a verde pubblico mq 3.243,21 Area a parcheggio mq 1.152,45 Strada di progetto mq 3.026,27 Area a verde privato mq 1.155,33 Volume edificabile mc 18.500,00 – Abitanti insediabili 123 Altezza massima costruzioni (H): m. 8,20 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi Disegno regolare dei lotti ed esclusione di tipologia edilizia a schiera ad eccezione delle aree confinanti con l’edificato ad ovest del PL. Realizzazione completa delle urbanizzazioni primarie da parte del PL, compresi gli eventuali potenziamenti alle infrastrutture esistenti. La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. La realizzazione degli standard a parcheggio e verde pubblico attrezzato essere effettuata prima dell’inizio della edificazione residenziale. Dotazione di aree private a parcheggio di quartiere non inferiore a 3/mq per abitante. Compartecipazione alla realizzazione di opere pubbliche o acquisizione aree con una quota di € 100.000,00 da versare al comune alla sottoscrizione della convenzione del Piano Attuativo. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettato alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG C2 – residenziale di espansione soggetta a P.L. con quota EEP superficie P.L. mq 26.330 volume attribuito mc 26.856 quota EEP mc 5.926 - strada di piano / aree a verde e parcheggi

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 7.416,9 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 123 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie fondiaria edificabile è pari a 18.092,18 mq, il 67% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è agricola. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 28.523,67 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 123 abitanti].

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 2.312,4 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 123 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e in parte ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi. L’ambito è inoltre interessato dal Reticolo idrico minore.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio; data la destinazione d’uso prevista non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 67% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 13 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Via Locatelli / piazza monte Grappa Obiettivi

Ridisegno edilizio del comparto in funzione della riqualificazione

Funzioni previste Commerciale/Direzionale

Dotazioni pubbliche attese

Ridisegno delle aree pubbliche di perimetro all’intervento, con integrazione degli spazi dovuti per standard urbanistici.

Parametri edificatori Strumento attuativo: Programma Integrato di Intervento Superficie territoriale mq 1.238,06 Superficie fondiaria edificabile mq 942,70 Area a parcheggio mq 295,35 Volume edificabile di base mc 3.500 Altezza massima costruzioni (H): m. 8,50 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi Può essere consentito il completo ridisegno edilizio con modifica del comparto urbanistico, in accordo con ll’Amministrazione comunale, intervenendo su spazi limitrofi anche di proprietà pubblica. La relativa convenzione dovrà prevedere i seguenti elementi di riqualificazione e di impegno: Dotazione di aree di sosta di uso pubblico al servizio del comparto senza compromissione delle aree pubbliche di sosta oggi esistenti. Realizzazione pensilina attesa per servizi trasporto pubblico. Assunzione delle spese di eventuale adeguamento di reti e sottoservizi.

Previsioni del precedente PRG B2 residenziale di completamento con possibilità di incremento commerciale soggetto a Operazione Urbanistico-Edilizia

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare una variazione delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare una variazione dei consumi idrici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo ☺ L’intervento prevede il ridisegno edilizio del comparto in funzione della riqualificazione. Di fatto dunque non risulta nuovo consumo di suolo. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 2. La classe 2 identifica una fattibilità alla edificazione con modeste limitazioni.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare una variazione nella produzione di rifiuti ad oggi non quantificabile.

Energia E’ possibile ipotizzare una variazione nei consumi energetici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente urbanizzata soggetta a riqualificazione. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo ai corridoi regionali ad alta antropizzazione.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente urbanizzata e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente il traffico indotto e la tipologia di attività che verranno insediate.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente urbanizzata e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio L’intervento prevede la riqualificazione del comparto oggi esistente nell’urbanizzato di Ardesio. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,50 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente urbanizzata e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 14 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Asta del Rino – via 1° maggio Obiettivi

Realizzazione del nuovo parco urbano con funzioni plurime, riqualificando e valorizzando un’area riscoperta recentemente grazie al parziale coinvolgimento nella nuova pista ciclopedonale. L’area è destinata a diventale il luogo centrale del tempo libero e della ricreazione (verde attrezzato, orti urbani, percorsi pedonali, strutture sportive a basso impatto), oltre che una nuove porta di accesso al centro storico,

valorizzando l’utilizzo della passerella pedonale esistente, dell’area antistante direttamente collegata a via 1° maggio e alla SP 49, nonché l’antica strada del paradiso dei cani.

Funzioni previste Verde pubblico / Percorsi ciclopedonali Aree a parcheggio Strutture di ristoro Orti familiari Verde paesistico/ambientale Mantenimento attività rurali accessori e compatibili con le funzioni pubbliche

Dotazioni pubbliche attese Aree destinate a verde pubblico e percorsi ciclopedonali Sistemi di accesso agevolato al capoluogo Aree a parcheggio per pullman Aree da riservare a orti familiari Aree utilizzabili per manifestazioni all’aperto Passerella su torrente Rino

Parametri edificatori Strumento attuativo: Programma Integrato di Intervento Superficie territoriale mq 68.940,31 Area a verde pubblico mq 33.018 Area a parcheggio mq 2.630 Edificio destinato al ristoro/sorveglianza/gestione del parco di slp massima di 250 mq. con possibilità di alloggio per custode di slp integrativa di mq. 60, Edifici esistenti in zona E7 con possibilità di interventi limitati a quanto previsto dalle NTA per le zone in classe di fattibilità geologica 4, da mantenere a funzione rurale o da dismettere per creazione di funzioni di supporto e servizi per il parco.

Criteri insediativi

Localizzazione del volume da destinare a ristoro in area geologicamente protetta, con caratteristiche di elevata qualità architettonica e di inserimento paesaggistico. Possibile localizzazione di struttura di collegamento meccanizzato verticale lungo la strada consorziale esistente, in collegamento con percorso pedonale in quota. Localizzazione di aree attrezzate per il gioco lungo il fronte Ovest del terrazzamento di via Maninetti. Localizzazione delle aree per orti familiari lungo il terrazzamento situato in sponda destra del torrente Rino.

Previsioni del precedente PRG E4 - Parco fluviale

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria ☺

Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli sulla componente aria.

Acqua ☺ Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli sulla componente acqua. E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici di lieve entità relativo alle strutture di ristoro.

Suolo Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente suolo benché sia possibile ipotizzare un lieve consumo di suolo relativo alle strutture di ristoro e al parcheggio previsti. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as e 4Ee. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi. La classe 43 identifica una fattibilità alla edificazione con gravi limitazioni, nello specifico la sottoclasse 4Ee identifica le aree a pericolosità molto elevata di esondazione torrentizia.

Rifiuti ☺ Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli sulla componente rifiuti. E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti di lieve entità relativo alle strutture di ristoro.

Energia ☺ Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli sulla componente energia. E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi energetici di lieve entità relativo alle strutture di ristoro.

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Natura e biodiversità Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente acqua. L’ambito ricade nella RER con particolare riferimento agli elementi di secondo livello e al corridoio regionale ad alta antropizzazione. E’ inoltre interessato dal Reticolo idrico minore.

Rumore ☺ Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli sulla componente rumore.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli sulla componente CEM e RI.

Paesaggio Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente paesaggio. Particolare attenzione dovrà essere posta all’inserimento paesaggistico della eventuale struttura di collegamento meccanizzato verticale lungo la strada consorziale esistente, in collegamento con percorso pedonale in quota.

Inquinamento luminoso ☺ Data la destinazione d’uso prevista come parco urbano si ipotizzano impatti nulli sulla componente inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 15 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione Via d’Acquacc

Obiettivi Riqualificazione del comparto mediante trasformazione/sostituzione dell’edificazione esistente con edifici di

elevata qualità architettonica e paesistica a destinazione commerciale, con esclusione della media distribuzione alimentare, direzionale e artigianale.

Funzioni previste Insediamenti commerciali e/o artigianali

Dotazioni pubbliche attese

Cessione al comune di aree a standard nell’ambito delle previsioni del PdS parcheggio pubblico da realizzare nella misura minima di mq 500 e la quota rimanente da monetizzare.

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 5.149,70 Superficie fondiaria mq 5.149,70 Superficie lorda di pavimento max mq 3.500,00 comprensivo delle quote residenziali afferenti all’insediamento Aree a standard di parcheggio pubblico da realizzare nella misura minima di mq 500 e la quota rimanente da monetizzare Altezza massima costruzioni (H): m. 10,00 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi Distribuzione di accessi e percorsi funzionali a ridurre i pericoli di immissione sulla SP 49. Possibilità di riduzione del rispetto stradale dalla SP 49 a m 10,00. Edificazione con caratteristiche di elevata qualità architettonica e paesistica. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone individuate graficamente nelle tavole di assetto urbanistico PdR 04.

Previsioni del precedente PRG D1 - Zona artigianale-industriale superficie mq 5.149,71 superficie lorda di pavimento mq 4.119,77

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare una variazione delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare una variazione dei consumi idrici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo ☺ L’intervento prevede la riqualificazione del comparto mediante trasformazione/sostituzione dell’edificazione esistente. Di fatto dunque non risulta nuovo consumo di suolo. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare una variazione nella produzione di rifiuti ad oggi non quantificabile.

Energia E’ possibile ipotizzare una variazione nei consumi energetici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente urbanizzata soggetta a riqualificazione. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo ai corridoi regionali ad alta antropizzazione.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente urbanizzata e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente il traffico indotto e la tipologia di attività che verranno insediate.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente urbanizzata e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio L’intervento prevede la riqualificazione del comparto mediante trasformazione/sostituzione dell’edificazione esistente. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà i 10,00 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente urbanizzata e soggetta riqualificazione; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 16

Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione Via Acqualina

Obiettivi

Riqualificazione area di interesse paesistico all’ingresso della Valcanale. Localizzazione di insediamenti artigianali privati a impatto controllato e di aree di uso pubblico destinate a servizi ambientali e di mantenimento del territorio.

Funzioni previste D4 - Insediamenti per stoccaggio materiali e attrezzature per attività edilizia

Aree per servizi di uso pubblico / tecnologici Dotazioni pubbliche attese

Cessione aree ad uso pubblico e realizzazione opere infrastrutturali delle stesse.

Parametri edificatori

Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 4.204,50 Superficie fondiaria edificabile mq 2.522,41 Area a uso pubblico mq 1.105,52 Superficie lorda di pavimento mq 750,00 Altezza massima costruzioni (H): m. 6,00 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi

Ingresso unico con servitù di passo. Fascia di rispetto stradale piantumata. Nuovo edificio inserito nel limite massimo di inviluppo indicato nello schema. Tipologia edilizia consona con l’ambiente montano. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone individuate graficamente nelle tavole di assetto urbanistico PdR 04.

Previsioni del precedente PRG

Verde attrezzato

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento delle strutture per lo stoccaggio di materiali e attrezzature per attività edilizia e dei servizi di uso pubblico / tecnologici. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie territoriale destinata a D4 è pari a 2.522,41 mq, il 60% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è bosco. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento delle strutture per lo stoccaggio di materiali e attrezzature per attività edilizia e dei servizi di uso pubblico / tecnologici.

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi energetici ad oggi non quantificabile derivante dall’insediamento delle strutture per lo stoccaggio di materiali e attrezzature per attività edilizia e dei servizi di uso pubblico / tecnologici. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo e secondo livello e ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio; per tale motivo non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata all’insediamento delle strutture per lo stoccaggio di materiali e attrezzature per attività edilizia e dei servizi di uso pubblico / tecnologici; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da bosco confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 60% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà i 6 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso Si tratta di una porzione di territorio destinata da PGT all’insediamento delle strutture per lo stoccaggio di materiali e attrezzature per attività edilizia e dei servizi di uso pubblico / tecnologici; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 17 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione Località Foppa

Obiettivi Recupero volumetrico e riqualificazione dell’antica contrada della Foppa, con previsione di ampliamento

edificazione secondo criteri di disegno urbanistico e architettonico affini a quello dell’impianto originario, ponendo attenzione ai percorsi storici e alle relazioni col contesto.

Possibilità di realizzazione di superfici destinate a ricettività con caratteristiche innovative a funzionali alla valorizzazione dell’insediamento.

Salvaguardia e valorizzazione ambientale e agronomica dell’esteso comparto agricolo di pertinenza dell’insediamento.

Funzioni previste Zona A2 soggetta a Piano di Recupero con previsione di ampliamento edificazione residenziale

Zone di valore paesaggistico-ambientale - E1 – E2 – E3 Dotazioni pubbliche attese

Vincolo di asservimento dell’area agricola esterna all’ambito edificato a destinazione agricola e al presidio territoriale, ai sensi del titolo III della l.r. 12/2005, che potrà comprendere anche l’eventuale realizzazione di insediamento rurale con annessa abitazione. Facoltà di futuro assoggettamento a uso pubblico da parte del Comune di Ardesio del percorso stradale di servizio risalente dalla contrada di Marinoni. Riqualificazione tratti di mulattiera esistente. Cessione di area attrezzata quale piazzola di sosta attrezzata lungo l’itinerario escursionistico in prossimità dell’edificato con realizzazione di posti area di sosta e ristoro opportunamente attrezzata. Realizzazione completa delle urbanizzazioni primarie al servizio degli insediamenti, compresi gli eventuali potenziamenti alle infrastrutture esistenti, da effettuare contestualmente all’avvio degli interventi edilizi.

Parametri edificatori Strumento attuativo: Programma Integrato di Intervento Intervento di recupero edilizio dell’edificato storico (zona A2) con possibilità di incremento volumetrico fino a un totale di mc 10.000, compreso l’esistente – Abitanti insediabili 67 Possibilità di ulteriore incremento volumetrico di mc. 2.200 per realizzazione di infrastruttura ricettiva, anche con la formula dell’albergo diffuso, con vincolo decennale di mantenimento in esercizio. Edificazione in zona E1 di strutture per azienda agricola insediabile nell’area dell’Ambito di Trasformazione, da assoggettare per i parametri urbanistici al Titolo 8 delle NTA del PdR. Realizzazione della viabilità primaria (sedime viario e opere d’arte) contestualmente all’avvio degli interventi edilizi convenzionati Possibilità di successiva integrazione con funzioni agrituristiche connesse.

Criteri insediativi Gli interventi di recupero e/o ricostruzione dell’antico nucleo della Foppa dovranno far riferimento all’impianto urbanistico preesistente. Analogamente, le volumetrie in espansione dovranno costituire coerente estensione dei principi insediativi originari e tipici della contrada. Le caratteristiche architettoniche e di finitura degli edifici dovranno riferirsi alle tipologie e alle caratteristiche storiche delle contrade della zona Bani-Ficarelli-Foppa. Impiego di tecnologie costruttive a basso impatto ambientale (basso consumo energetico,ciclo dell’acqua rispettoso delle sottostanti captazioni). Piazzola di sosta attrezzata in prossimità dell’edificato con superficie di mq 400 con inserimento di struttura coperta di 30 mq completa di attrezzature di arredo (tavoli e panche).

Previsioni del precedente PRG Zona A soggetta a Piano di Recupero con previsione di ampliamento edificazione Zona E1 - agricola

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare una variazione dei consumi idrici che risulteranno nel complesso pari a 4.040,01 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 67 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto all’interno di una piccola porzione di urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo ☺ L’intervento prevede il recupero volumetrico e la riqualificazione dell’antica contrada della Foppa, con previsione di ampliamento dell’edificazione esistente senza rilevante nuovo consumo di suolo. E’ prevista inoltre la possibilità di realizzare attività ricettive con caratteristiche innovative a funzionali alla valorizzazione dell’insediamento e la salvaguardia e valorizzazione ambientale e agronomica dell’esteso comparto agricolo di pertinenza dell’insediamento. La destinazione d’uso attuale è agricola e bosco. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as e 4Ee. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi. La classe 4 identifica una fattibilità alla edificazione con gravi limitazioni, nello specifico la sottoclasse 4Ee identifica le aree a pericolosità molto elevata di esondazione torrentizia.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare una variazione nella produzione di rifiuti urbani che risulteranno nel complesso pari a 15.496,43 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 67 abitanti].

Energia E’ possibile ipotizzare una variazione nei consumi energetici che risulteranno nel complesso pari a 1.259,6 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 67 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto all’interno di una piccola porzione di urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

Page 141: VAS Relazione Ambientale PGT Ardesio

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura e bosco con una piccola porzione di urbanizzato. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello e in parte ai corridoi regionali ad alta antropizzazione che si sovrappongono ai primi. L’ambito è inoltre interessato dal Reticolo idrico minore.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura e bosco con una piccola porzione di urbanizzato; date le funzioni previste non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata al recupero della residenza con possibilità di realizzare attività ricettive e con aree di salvaguardia e valorizzazione ambientale e agronomica dell’esteso comparto agricolo di pertinenza dell’insediamento; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura e bosco con una piccola porzione di urbanizzato soggetto a recupero con possibilità di realizzare attività ricettive e con aree di salvaguardia e valorizzazione ambientale e agronomica dell’esteso comparto agricolo di pertinenza dell’insediamento.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata al recupero della residenza con possibilità di realizzare attività ricettive e con aree di salvaguardia e valorizzazione ambientale e agronomica dell’esteso comparto agricolo di pertinenza dell’insediamento; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 18 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Rizzoli Obiettivi

Riqualificazione territoriale contrada Rizzoli con incremento spazi a parcheggio ed eliminazione costruzioni improprie antistanti il nucleo storico.

Completamento a saturazione della capacità edificatoria a valle della strada comunale della Valcanale. Funzioni previste

Residenza / aree a verde privato e parcheggi Dotazioni pubbliche attese

Parcheggi pubblici

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 2.863,90 Superficie fondiaria edificabile mq 1.322,60 Area a verde privato mq 650,87 Area a parcheggio mq 282,30 Strada esistente mq 608,13 Volume edificabile di base mc 800 – Abitanti insediabili di base 5 Incremento volumetrico max di mc 400 – Abitanti insediabili ulteriori 3 Altezza massima costruzioni (H): m. 8,20 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi Tipologia edilizia costituita da edifici singoli con massimo 4 unità abitative per edificio. La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. La realizzazione degli standard a parcheggio e l’eliminazione delle costruzioni improprie antistanti il nucleo storico dovrà essere effettuata prima dell’inizio della edificazione residenziale. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG E1 - Agricola / parcheggio

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua ☺ E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 301,5 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 5 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto all’interno di una piccola porzione di urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo ☺ L’intervento prevede la riqualificazione territoriale della contrada Rizzoli con incremento spazi a parcheggio, eliminazione costruzioni improprie antistanti il nucleo storico e completamento a saturazione della capacità edificatoria a valle della strada comunale della Valcanale. La superficie fondiaria edificabile è pari a 1.322,60 mq, il 46% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è agricola e in parte urbanizzata. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti ☺ E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 1.156,45 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 5 abitanti].

Energia ☺ E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 94 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 5 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto all’interno di una piccola porzione di urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura con una porzione di urbanizzato. L’ambito di trasformazione è in parte compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di secondo livello.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura con una porzione di urbanizzato; date le funzioni previste non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata alla riqualificazione territoriale della contrada Rizzoli con incremento spazi a parcheggio, eliminazione costruzioni improprie antistanti il nucleo storico e completamento a saturazione della capacità edificatoria a valle della strada comunale della Valcanale; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura con una porzione di urbanizzato soggetta a riqualificazione e incremento minimo. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata alla riqualificazione territoriale della contrada Rizzoli con incremento spazi a parcheggio, eliminazione costruzioni improprie antistanti il nucleo storico e completamento a saturazione della capacità edificatoria a valle della strada comunale della Valcanale; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 19 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione Valcanale Obiettivi

Riqualificazione generale dell’area di Valcanale e razionalizzazione infrastrutture esistenti.

Funzioni previste E2 – Area di valore paesaggistico-ambientale

Zone ad uso pubblico Aree destinabili a orti familiari Dotazioni pubbliche attese

Cessione aree ad uso pubblico e/o per orti familiari Ripristino e valorizzazione dell’antico cimitero dismesso, a confine del comparto,con interventi di restauro conservativo per gli elementi di arredo funerario presenti.

Parametri edificatori

Strumento attuativo: Atto di cessione aree Superficie territoriale mq 4.476,13 Credito volumetrico mc 1.500 – Abitanti insediabili 10 Cessione aree a standard mq 554

Criteri insediativi

Il credito volumetrico si costituisce mediante atto pubblico, contestualmente alla cessione gratuita al Comune di Ardesio di aree destinabili a standard, infrastrutture pubbliche o valorizzazione ambientale e paesistica sul territorio del comunale. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG C2 – residenziale di espansione soggetta a P.L. superficie mq 5.270 volume mc 6.324

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria ☺

Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente aria. E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta inerente i crediti volumetrici che saranno localizzati nelle relative aree di atterraggio.

Acqua ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti nulli sulla componente acqua. E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a 603,00 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 10 abitanti] inerente i crediti volumetrici che saranno localizzati nelle relative aree di atterraggio.

Suolo ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente suolo.

Rifiuti ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti nulli sulla componente rifiuti. E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 2312,90 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 10 abitanti] inerente i crediti volumetrici che saranno localizzati nelle relative aree di atterraggio.

Energia ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti nulli sulla componente energia. E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 188 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 10 abitanti] inerente i crediti volumetrici che saranno localizzati nelle relative aree di atterraggio.

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Natura e biodiversità ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti positivi sulla componente natura e biodiversità.

Rumore ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente rumore.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente CEM e RI.

Paesaggio ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti positivi sulla componente paesaggio.

Inquinamento luminoso ☺ Data la destinazione d’uso prevista come area di valore paesaggistico-ambientale/zona ad uso pubblico/orti familiari si ipotizzano impatti nulli/positivi sulla componente inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 20 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione Valcanale Obiettivi

Riqualificazione territoriale finalizzata al rilancio turistico-sportivo dell’ambito di Valcanale. Acquisizione di area destinabile ad attrezzature sportive e ricreative.

Realizzazione di percorso pedonale tra centro della frazione e zona del laghetto. Possibilità di accesso al piano inclinato per futura integrazione di fruibilità dei percorsi e dei sentieri in montagna.

Funzioni previste Residenza / aree a verde pubblico attrezzato e parcheggi

Dotazioni pubbliche attese

Cessione gratuita di aree per la realizzazione di impianto sportivo/ricreativo. Realizzazione di parcheggi lungo la strada e passaggio pedonale.

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 10.555,41 Superficie fondiaria edificabile mq 6.287,83 Area a verde pubblico mq 3.823,50 Area a parcheggio mq 714,81 Volume edificabile di base mc 3.500 – Abitanti insediabili di base 23 Incremento volumetrico mc 1.200 – Abitanti insediabili ulteriori 8 Altezza massima costruzioni (H): m. 8,20 Distanza dai confini (Dc): m. 5,0 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi

Tipologia edilizia costituita da edifici singoli con massimo 4 unità abitative per edificio. La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. La realizzazione degli standard dovrà essere effettuata prima dell’inizio della edificazione residenziale. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettato alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG C2 residenziale di espansione soggetta a P.L. superficie mq 4.055 volume mc 4.866 - C3 turistico-alberghiera soggetta a PL superficie mq 2.377 S.l.p. mq 1.901 B2 residenziale di completamento superficie mq 3.575 volume mc 4.290

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a1.386,9 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 23 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie fondiaria edificabile è pari a 6.287,83 mq, il 60% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è agricola. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 5.319,67 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 23 abitanti].

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 432,4 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 23 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo e di secondo livello.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio; data la destinazione d’uso prevista non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 60% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 21 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione Valcanale - Babes

Obiettivi Completamento della fascia di edificazione residenziale secondo criteri di salvaguardia delle zone di pertinenza

visiva e funzionale dell’antico nucleo di Babes. Dotazione di servizi pubblici di prossimità.

Realizzazione di percorso pedonale tra centro della frazione e zona del laghetto. Creazione di aree destinabili a orti familiari.

Funzioni previste Residenza / aree a verde pubblico e parcheggi.

Zona E2 destinabile a orti familiari. Dotazioni pubbliche attese

Realizzazione area a parcheggio. Creazione di fasce a verde (alberato e non) di mitigazione e schermatura, con percorso pedonale. Disponibilità di area destinabile a orti familiari.

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 11.823,83 Superficie fondiaria edificabile mq 5.969,45 Area a verde pubblico mq 939,24 Area a parcheggio mq 373,57 Volume edificabile di base mc 3.000 – Abitanti insediabili di base 20 Incremento volumetrico max di mc 1.000 da realizzarsi solo successivamente ad interventi di recupero in zona A di Babes o Zanetti in ragione di 1,00 mc di incremento volumetrico ogni 0,50 mc di recupero di edifici in zona A – Abitanti insediabili ulteriori 7 Altezza massima costruzioni (H): m. 8,20 Distanza dai confini (Dc): m. 5,00 Distanza tra edifici (De): m. 10,00 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi

Tipologia edilizia costituita da edifici singoli con massimo 4 unità abitative per edificio. La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. La realizzazione degli standard a verde pubblico attrezzato e parcheggi dovrà essere effettuata prima dell’inizio della edificazione residenziale. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione.

Previsioni del precedente PRG B3 – residenziale di completamento superficie mq 3.828 volume mc 3.062 - E1 - agricola

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici pari a1.206 mc/anno [60,30 mc/ab/anno (media comunale) * 20 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo La superficie fondiaria edificabile è pari a 5.969,45 mq, il 50% della superficie territoriale dell’ambito. La destinazione d’uso attuale è agricola. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani pari a 4.625,8 kg/anno [231,29 Kg/ab/anno (media comunale) * 20 abitanti].

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici pari a 376 MWh/anno [18,8 MWh/ab/anno (media provinciale) * 20 abitanti]. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è posto al confine dell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo e di secondo livello.

Rumore ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio; data la destinazione d’uso prevista non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici. Per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti si veda quanto riportato nella tabella relativa alle indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente destinata ad agricoltura confinante con l’urbanizzato di Ardesio, con una superficie fondiaria pari al 50% dell’intera superficie territoriale. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,20 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio destinata a residenza; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 22 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione Valcanale - laghetto

Obiettivi Estensione e potenziamento di ambito a destinazione alberghiera in prossimità dell’area di maggior qualità

ambientale e ricreativa del territorio di Ardesio. Funzioni previste

Alberghiero Dotazioni pubbliche attese

Incremento dotazione aree a parcheggio

Parametri edificatori Strumento attuativo: Piano Lottizzazione Superficie territoriale mq 9.345,93 Superficie fondiaria edificabile mq 9.345,93 Area a parcheggio 100% della slp alberghiera da individuarsi anche in aree E2 limitrofe all’ambito di trasformazione, in aderenza alla viabilità esistente, di cui 50% pubblici e 50% di pertinenza all’edificazione alberghiera. Monetizzazione altre aree a standard urbanistico. Superficie lorda di pavimento a destinazione alberghiera massima in incremento all’esistente mq 1.500. Possibilità di incremento volumetrico con volumetrie derivanti all’attuazione dell’AT 24. Altezza massima costruzioni (H): m. 8,50 Distanza dai confini (Dc): m. 5,00 Distanza tra edifici (De): m. 10,0 Distanza dal ciglio stradale (Ds): m. 5,00 salvo diversa indicazione grafica

Criteri insediativi Tipologie edilizie con richiamo alla tradizione architettonica montana, caratterizzate da elevata qualità e grado di integrazione paesaggistica. Fino all’attuazione le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di nuova edificazione; per l’edificio residenziale esistente sono ammessi gli interventi di cui alle lettere a/b/c/d dell’art.27 della l.r. 12/2005 e s.m.i.

Previsioni del precedente PRG C3 Turistico-alberghiera superficie mq 1202 S.l.p. mq 962,40 - B2 residenziale di completamento superficie mq 1.552,70 volume mc 1.863,30 - verde privato vincolato

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare una variazione delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete idrica, rete fognaria).

Suolo L’intervento prevede l’estensione e potenziamento di ambito a destinazione alberghiera (max 1.500 mq slp) in prossimità dell’area di maggior qualità ambientale e ricreativa del territorio di Ardesio. L’area è attualmente occupata da agricolo. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti ad oggi non quantificabile.

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici ad oggi non quantificabile. Poiché l’ambito di trasformazione identificato è inserito nell’urbanizzato esistente risulta essere dotato delle infrastrutture di servizio necessarie (rete elettrica e rete del gas).

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente agricola e in piccola parte urbanizzata soggetta a estensione e potenziamento delle funzioni esistenti. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo e secondo livello. L’area è inoltre interessata dal Reticolo idrico minore.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente agricola e in piccola parte urbanizzata soggetta a estensione e potenziamento delle funzioni esistenti; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente il traffico indotto e la tipologia di attività che verranno insediate.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente agricola e in piccola parte urbanizzata soggetta a estensione e potenziamento delle funzioni esistenti; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio L’intervento prevede l’estensione e potenziamento di ambito a destinazione alberghiera (max 1.500 mq slp) in prossimità dell’area di maggior qualità ambientale e ricreativa del territorio di Ardesio. Dal punto di vista delle altezze, l’edificato in previsione non supererà gli 8,50 m, in coerenza il contesto urbano nel quale si inserisce.

Inquinamento luminoso ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente agricola e in piccola parte urbanizzata soggetta a estensione e potenziamento delle funzioni esistenti; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 23 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Valcanale Obiettivi

Ambito di trasformazione a valenza sovracomunale. L’area diventa di proprietà pubblica in attuazione dell’ambito di trasformazione AT 28 del Documento di

Piano del PGT del Comune di Gromo, come indicato nella scheda AT 23b Documento di Piano del PGT del Comune di Ardesio.

Completare la dotazione a parcheggi della stazione turistica di Valcanale a servizio delle partenze degli itinerari escursionistici.

Realizzazione della stazione di partenza di impianto a fune in esclusiva funzione dell’attuazione della AT 24. Funzioni previste

Parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita in attuazione della AT 24 Dotazioni pubbliche attese

Parcheggi

Parametri edificatori

Strumento attuativo: Programma Integrati di Intervento Superficie territoriale mq 8.683,80 Area a parcheggio mq 4.744,17 Area uso pubblico mq 1.698,32

Criteri insediativi

La cessione delle aree a standard deve essere contestuale alla sottoscrizione della convenzione del piano attuativo. Fino all’attuazione del PL le aree dell’Ambito di Trasformazione sono assoggettate alle NTA del Piano delle Regole relative alle zone E2 con divieto di realizzazione di qualsiasi edificazione

Previsioni del precedente PRG Area parcheggio e uso pubblico

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

Data la destinazione d’uso prevista come parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita si ipotizza un possibile peggioramento delle condizioni atmosferiche locali in ragione del traffico indotto.

Acqua ☺ Data la destinazione d’uso prevista come parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita si ipotizzano impatti nulli sulla componente acqua.

Suolo Data la destinazione d’uso prevista come parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita si ipotizzano impatti negativi sulla componente suolo in termini di consumo, benché presumibilmente di lieve entità. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as e 4Ee. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi. La classe 4 identifica una fattibilità alla edificazione con gravi limitazioni, nello specifico la sottoclasse 4Ee identifica le aree a pericolosità molto elevata di esondazione torrentizia.

Rifiuti ☺ Data la destinazione d’uso prevista come parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita si ipotizzano impatti nulli sulla componente rifiuti.

Energia Data la destinazione d’uso prevista come parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita si ipotizza un possibile incremento nel consumo energetico ad oggi non quantificabile.

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente agricola e boscata soggetta alla realizzazione di parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello. L’area è inoltre interessata dal Reticolo idrico minore.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente agricola e boscata soggetta alla realizzazione di parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di emissioni acustiche, anche se sarà da valutare attentamente il traffico indotto e la tipologia di impianti di risalita.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti ☺ Si tratta di una porzione di territorio attualmente agricola e boscata soggetta alla realizzazione di parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio L’intervento prevede la realizzazione di parcheggi pubblici ed eventuale partenza di impianti di risalita, che potrebbero produrre impatti negativi sul paesaggio.

Inquinamento luminoso Si tratta di una porzione di territorio attualmente agricola e boscata soggetta alla realizzazione di parcheggi pubblici ed eventuale partenza impianti di risalita; non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Anagrafica Ambito di Trasformazione 24 Inquadramento area Schema indicazioni progettuali DdP

Localizzazione

Valcanale – Alpe Piazza Obiettivi

Riqualificazione territoriale finalizzata al rilancio turistico-ricreativo dell’ambito di Valcanale attraverso azioni di tutela ambientale e di infrastrutturazione turistica qualificata; per le potenzialità ricettive vengono privilegiati insediamenti di

fondovalle, in prossimità delle aree già urbanizzate e del polo strategico del laghetto di Valcanale. Adeguamento a condizioni di sicurezza della strada di accesso.

Funzioni previste Strutture turistiche e ricreative a basso impatto ambientale/possibili insediamenti ricettivi/ambiti di riqualif. ambientale. Funzionalità estive:

- Alpeggio - Trekking a piedi / a cavallo - Circuito naturalistico (Parco delle Orobie Bergamasche/sentiero dei fiori/sentiero delle farfalle/consorzio Arera) - Circuito alpeggi/alpeggi didattici/alloggi in alpeggio - Supporto logistico per ascensioni alpine (Arera/Corna piana) - Supporto logistico a circuito mountain-bike - Campeggi temporanei (piàs al vac)

Funzionalità invernali: - Supporto logistico a circuito sci-alpinismo e ciàspole - Supporto logistico per alpinismo invernale (cascata di ghiaccio – scuola alpinistica su ghiaccio) - Supporto logistico per circuito alloggi in alpeggio (ciàspola+sci alpinismo+alloggio) - Eventuale campo-scuola e pista baby “piazza”

Strutture di supporto: - Struttura ristoro/rifugio, idonea anche per turismo sociale e per gruppi/famiglie, in sostituzione dell’ex albergo Sempreneve (fino a 4.000 mc.), con eventuale SPA

Utilizzo delle strutture esistenti (baite e rifugi vari) con funzione di attività ricettiva integrativa. Mantenimento nell’ambito della AT 24 di una struttura con funzione agricolo-zootecnica dimensionata per l’utilizzo del foraggio di tutto l’ambito.

Dotazioni pubbliche attese Riqualificazione ambientale dell’area, con smantellamento impianti di risalita dismessi, Smantellamento totale o parziale (ma con riqualificazione) delle altre strutture artificiali in dismissione Sistemazione idrogeologica con messa in sicurezza dei versanti oggetto di precedenti interventi di trasformazione Regimazione alveo vallone Ripristino accessibilità ad alpe Vaghetto Utilizzo convenzionato per funzioni di presidio territoriale Eventuale impianto di arroccamento funiviario, con partenza dalla zona del laghetto di Valcanale AT 23.

Parametri edificatori Strumento attuativo: Programma Integrato di Intervento Per l’intervento complessivo: attuazione mediante Programma Integrato di Intervento, (urbanizzazioni primarie interamente a carico dei proponenti) Capacità insediativa di base mc. 4.000 (destinazione turistico/alberghiera) In caso di interventi convenzionati con previsione di trasporto funiviario o definitiva messa in sicurezza della strada di accesso (con assunzione di sgombero neve a partire dal laghetto di Valcanale): Credito volumetrico per insediamenti alberghieri da situare nella zona a monte del laghetto di Valcanale (0,7 mq/mq di Slp) Possibilità di intervento con Permesso di Costruire Convenzionato per esecuzione di interventi di bonifica ambientale e sistemazione idrogeologica (con eventuale “bonus” volumetrico per locali ristoro/bar/rifugio di mc. 1.000 max all’arrivo del secondo impianto in quota)

Criteri insediativi Tipologia edilizia consona all’ambiente montano, anche con linee architettoniche moderne in località Pià Spis. Tipologia edilizia consona all’ambiente montano e recupero tipologie esistenti per il restante ambito. Impiego per le nuove strutture di tecnologie a basso impatto ambientale (prefabbricazione leggera,recupero energetico,ciclo dell’acqua rispettoso delle sottostanti captazioni).

Previsioni del precedente PRG E3 – zona di valorizzazione ambientale soggetta a Pianificazione d’Area convenzionata

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Valutazione degli impatti ambientali

Aria

E’ possibile ipotizzare un incremento delle emissioni atmosferiche dovuto ai nuovi impianti di riscaldamento che verranno realizzati e per la nuova mobilità indotta.

Acqua E’ possibile ipotizzare un incremento dei consumi idrici ad oggi non quantificabile.

Suolo L’intervento prevede la riqualificazione territoriale finalizzata al rilancio turistico-ricreativo dell’ambito di Valcanale attraverso azioni di tutela ambientale e di infrastrutturazione turistica qualificata; per le potenzialità ricettive vengono privilegiati gli insediamenti di fondovalle, in prossimità delle aree già urbanizzate e del polo strategico del laghetto di Valcanale. E’ previsto inoltre l’adeguamento a condizioni di sicurezza della strada di accesso. Non si ipotizzano dunque consistenti consumi di suolo. La destinazione d’uso attuale è roccia, bosco e pascolo incolto. La classe di fattibilità geologica nella quale si colloca l’ambito è 3 as e 4Ee. La classe 3 identifica una fattibilità alla edificazione con consistenti limitazioni, nello specifico la sottoclasse 3As identifica le aree acclivi o prossime a scarpate/acclivi. La classe 4 identifica una fattibilità alla edificazione con gravi limitazioni, nello specifico la sottoclasse 4Ee identifica le aree a pericolosità molto elevata di esondazione torrentizia.

Rifiuti E’ possibile ipotizzare un incremento nella produzione di rifiuti urbani ad oggi non quantificabile.

Energia E’ possibile ipotizzare un incremento nei consumi energetici ad oggi non quantificabile.

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Natura e biodiversità Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da roccia, bosco e pascolo incolto ove è prevista la riqualificazione territoriale finalizzata al rilancio turistico-ricreativo dell’ambito di Valcanale attraverso azioni di tutela ambientale e di infrastrutturazione turistica qualificata; per le potenzialità ricettive vengono privilegiati gli insediamenti di fondovalle, in prossimità delle aree già urbanizzate e del polo strategico del laghetto di Valcanale. E’ previsto inoltre l’adeguamento a condizioni di sicurezza della strada di accesso. L’ambito di trasformazione è interamente compreso nella Rete Ecologica Regionale, con particolare riguardo agli elementi di primo livello ed interessa il Parco Regionale delle Orobie bergamasche e i Siti Rete Natura 2000 SIC Val Nossana – Cima di Grem e Zps Orobie bergamasche. L’area interessa inoltre il Reticolo idrico minore.

Rumore Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da roccia, bosco e pascolo incolto ove è prevista la riqualificazione territoriale finalizzata al rilancio turistico-ricreativo dell’ambito di Valcanale; date le funzioni previste si ipotizza possano produrre impatti in termini di emissioni acustiche seppur di lieve entità.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da roccia, bosco e pascolo incolto ove è prevista la riqualificazione territoriale finalizzata al rilancio turistico-ricreativo dell’ambito di Valcanale attraverso azioni di tutela ambientale e di infrastrutturazione turistica qualificata; per le potenzialità ricettive vengono privilegiati gli insediamenti di fondovalle, in prossimità delle aree già urbanizzate e del polo strategico del laghetto di Valcanale. E’ previsto inoltre l’adeguamento a condizioni di sicurezza della strada di accesso. Non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di generazione di campi elettromagnetici.

Paesaggio Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da roccia, bosco e pascolo incolto ove è prevista la riqualificazione territoriale finalizzata al rilancio turistico-ricreativo dell’ambito di Valcanale attraverso azioni di tutela ambientale e di infrastrutturazione turistica qualificata; per le potenzialità ricettive vengono privilegiati gli insediamenti di fondovalle, in prossimità delle aree già urbanizzate e del polo strategico del laghetto di Valcanale. E’ previsto inoltre l’adeguamento a condizioni di sicurezza della strada di accesso. E ‘ possibile ipotizzare un impatto sul paesaggio.

Inquinamento luminoso Si tratta di una porzione di territorio attualmente occupata da roccia, bosco e pascolo incolto ove è prevista la riqualificazione territoriale finalizzata al rilancio turistico-ricreativo dell’ambito di Valcanale attraverso azioni di tutela ambientale e di infrastrutturazione turistica qualificata; per le potenzialità ricettive vengono privilegiati gli insediamenti di fondovalle, in prossimità delle aree già urbanizzate e del polo strategico del laghetto di Valcanale. Non si ipotizza possa produrre impatti significativi in termini di inquinamento luminoso.

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Di seguito, vengono esposte, per ogni tematica ambientale, una serie di indicazioni per la riduzione

e/o la mitigazione dei possibili impatti ipotizzati che si aggiungono a quanto già indicato nelle

schede d’ambito.

Indicazioni per la riduzione/mitigazione degli impatti

Aria Adottare BAT (Best Available Technologies) per gli edifici (in termini di efficienza energetica) Misure di mitigazione del traffico indotto

Acqua

Adottare BAT per gli edifici (in particolare reti idriche duali) Riutilizzare le acque meteoriche per l’irrigazione del verde di pertinenza, con particolare riguardo agli ambiti di trasformazione che prevedono insediamenti di maggiori dimensioni. Progettare gli interventi in conformità ai Regolamenti Regionali vigenti.

Suolo

Concentrare l’edificato sul confine dell’ATR già a contatto con l’urbanizzato esistente, come peraltro già contenuto negli schemi insediativi che accompagnano ogni ATR. Seguire le indicazioni contenute nella Relazione geologica per quanto riguarda le sottoclassi 3 As e 4Ee interessate dagli ATR.

Rifiuti Potenziare la raccolta differenziata

Energia Adottare BAT per gli edifici in particolare per la produzione di energia da fonti rinnovabili (diffusione fotovoltaico, solare termico e tecnologie costruttive tipiche della bioedilizia).

Natura e biodiversità

Utilizzare materiali naturali desunti dall’architettura biologica, dall’ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili. Prevedere fasce vegetazionali lungo i fronti perimetrali dell’ATR in particolare per i fronti aperti verso le aree naturali e seminaturali. Utilizzare materiali permeabili (ove possibile) per le pavimentazioni. Seguire le indicazioni contenute nella documentazione relativa alla Rete Ecologica Regionale con particolare riguardo agli elementi della rete di primo e secondo livello e ai corridoi ecologici ad alta antropizzazione; in merito si rimanda allo Studio di incidenza per maggiori dettagli.

Rumore Adottare BAT per gli edifici e misure di mitigazione dirette ed indirette del rumore indotto dal traffico.

Campi elettromagnetici e Radiazioni ionizzanti

Dotare le nuove abitazioni dei vespai e/o locali sotto la quota del terreno aerabili e non adibiti ad un uso che prevede una lunga e quotidiana permanenza.

Paesaggio

Porre attenzione alla qualità formale e morfologica degli edifici che devono mettersi in relazione e dialogare con il costruito storico consolidato. Utilizzare materiali naturali desunti dall’architettura biologica, dall’ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili. Prevedere fasce vegetazionali lungo i fronti perimetrali dell’ATR in particolare per i fronti aperti verso le aree naturali e seminaturali. Particolare attenzione dovrà essere riservata alla progettazione e al suo inserimento nel contesto ambientale e paesistico di tutti gli ambiti.

Inquinamento luminoso

Utilizzo di nuovi impianti di illuminazione esterna pubblici e privati a ridotto consumo energetico e bassa dispersione luminosa, in conformità ai criteri antinquinamento luminoso vigenti. Seguire le indicazioni contenute nel Piano di Illuminazione Pubblica.

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CAPITOLO 7 INTEGRAZIONE DEI RISULTATI DELLA VAS NEL DdP

La VAS, nel perseguimento dell’obiettivo strategico di integrare e rendere coerente il processo di

pianificazione orientandolo verso la sostenibilità, consente l’inserimento della dimensione e delle

tematiche ambientali negli atti di pianificazione e programmazione, nonché la diretta e costante

partecipazione ai processi decisionali dei portatori d’interesse ambientale istituzionali, economici e

sociali. La valutazione ambientale deve pertanto essere intesa come un processo che accompagna

e si integra in tutte le differenti fasi della redazione di un Piano/Programma come un fattore di

razionalità finalizzato ad accrescerne qualità, eccellenza ed efficacia.

Il procedimento di valutazione ambientale ha costantemente accompagnato l’elaborazione dei

contenuti del Piano di Governo del Territorio del Comune di Ardesio e il relativo Documento di

Piano. Tale integrazione è stata garantita dallo sviluppo contestuale del Piano e della sua

Valutazione Ambientale e dal costante confronto e scambio di informazioni e documenti tra

Amministrazione Comunale, progettisti del PGT e consulenti per la VAS.

L’integrazione dei risultati della VAS nel PGT è stata infine assicurata dalla progettazione congiunta

della fase dedicata al monitoraggio.

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CAPITOLO 8 DESCRIZIONI DELLE EVENTUALI DIFFICOLTÀ INCONTRATE NELLA

RACCOLTE DELLE INFORMAZIONI

Il principale elemento da segnalare, in termini di difficoltà informative incontrate nella stesura del

rapporto ambientale, riguarda la mancanza di una descrizione ambientale specifica, per talune

tematiche ambientali, sulla quale modellizzare la variazione di pressione ambientale potenzialmente

indotta dalle azioni che compongono lo scenario di Piano (es. assenza di centrali di rilevamento

della qualità dell’aria).

Un’ulteriore difficoltà riguarda le diverse epoche di aggiornamento, le differenti estensioni territoriali

e le diverse scale di approfondimento delle banche dati disponili che costringono a un confronto o a

una sovrapposizione delle informazioni spesso difficile a causa delle diverse metodologie di

rilevamento dei dati e della conseguente restituzione (es. CTR, uso del suolo DUSAF e singoli

edifici rilevati e cartografati per il PGT).

Si cercherà di ovviare a tale carenza informativa nelle fasi di monitoraggio, che saranno incentrate

sull’analisi degli impatti specifici legati ai singoli ambiti territoriali, oltre che ovviamente alla

considerazione complessiva e strategica dell’attuazione nel suo insieme delle previsioni di piano.

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CAPITOLO 9 AZIONI DI CONSULTAZIONE, CONCERTAZIONE E PARTECIPAZIONE

Durante tutto il percorso metodologico – procedurale sono stati utilizzati i mezzi ritenuti più idonei

per garantire la massima informazione, partecipazione, diffusione e pubblicizzazione delle

informazioni.

In particolare:

• è stata data comunicazione dell’avvio del procedimento VAS agli enti territorialmente interessati,

ai soggetti competenti in materia ambientale ed ai settori del pubblico interessati all’iter

decisionale;

• è stato pubblicato un apposito avviso dell’avvenuto avvio del procedimento VAS sul sito internet

del Comune di Ardesio, all’Albo Pretorio e sul sito della Regione Lombardia SIVAS.

In occasione delle Conferenze di valutazione oltre ad inviare specifici inviti ai soggetti interessati, si

è provveduto a pubblicizzare sull’albo pretorio e sul sito internet del Comune di Ardesio la

convocazione e la documentazione al momento disponibile.

Ogni documento significativo per il processo VAS è stato e verrà depositato presso gli uffici del

Comune di Ardesio e pubblicato sul sito internet.

La conferenza di valutazione in seduta introduttiva si è riunita il giorno 31 gennaio 2012.

La conferenza di valutazione in seduta conclusiva è prevista entro la fine del 2012.

E’ possibile inoltrare contributi, pareri e osservazioni al Protocollo del Comune di Ardesio fino al

giorno della conferenza di valutazione in seduta conclusiva.

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CAPITOLO 10 METODOLOGIA E STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO

Per quanto concerne il monitoraggio dell’attuazione del PGT del Comune di Ardesio e delle ricadute

ambientali degli interventi in esso contenuti è prevista la redazione di Rapporti di Monitoraggio

annuali. Tali rapporti saranno basati prevalentemente sull’utilizzo degli indicatori già individuati nel

capitolo di valutazione degli impatti ambientali che potranno essere calcolati e valutati strada

facendo. Tale primo set potrà essere modificato e/o implementato man mano che emergeranno

nuove e più specifiche necessità di valutazione.

Indicatori ambientali

Aria Incremento emissioni atmosferiche (traffico/riscaldamento)

Acqua

Fabbisogno idrico aggiuntivo determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Grado di copertura della rete fognaria e della rete di depurazione Interferenze delle nuove urbanizzazioni con le risorse idriche superficiali e sotterranee Portata idrica prelevata ad uso potabile ed industriale

Suolo

Superficie urbanizzata/superficie territoriale (totale e per destinazione d’uso) Superficie nuova urbanizzazione/superficie territoriale (totale e per destinazione d’uso) Superficie recuperata riutilizzata/superficie nuova urbanizzazione Superficie urbanizzata esposta a rischi territoriali/superficie rischi territoriali

Natura e biodiversità

Superficie aree naturali e seminaturali/superficie territoriale Nuova superficie aree a verde/superficie territoriale Grado di frammentazione delle aree naturali e seminaturali

Rifiuti

Incremento produzione di rifiuti solidi urbani determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Incremento frazione rifiuti solidi urbani raccolta in modo differenziato Incremento produzione rifiuti speciali

Rumore Valutazione coerenza fra superficie nuova urbanizzazione e zonizzazione acustica

Inq. Luminoso

Percentuale di edifici interessati da interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso Lunghezza percentuale dei tratti di strada comunale interessati da interventi di riduzione dell’inquinamento luminoso

Energia Fabbisogno energetico aggiuntivo determinato dall’insediamento di nuovi abitanti Modalità di soddisfacimento del fabbisogno (uso di fonti rinnovabili) Potenza installata per produzione di energia da fonti rinnovabili (per tipologia)

Paesaggio Grado di alterazione del paesaggio naturale e antropico RI e CEM Superficie nuove urbanizzazioni/superficie con presenza di livelli elevati di Radon

Popolazione e Salute umana

Nuovi posti di lavoro Incremento fruitori attività commerciali/turistiche Incremento servizi alla popolazione Numero di servizi messi in rete

Patrimonio culturale

Grado di recupero o compromissione del patrimonio culturale, architettonico e archeologico

Il monitoraggio avrà come obiettivo la valutazione degli impatti derivanti dall’attuazione delle

previsioni contenute nel Documento di Piano dai due punti di vista già adottati nello presente

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Rapporto Ambientale: strategico complessivo, che considera l’intero ambito territoriale di Ardesio e

pone particolare attenzione alla sostenibilità delle scelte a livello strategico cercando di minimizzare

i possibili conflitti tra i diversi usi del territorio; puntuale, per singolo ambito territoriale.

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Appendice CONTENUTI PRELIMINARI DELLO STUDIO DI INCIDENZA10

Il territorio del Comune di Ardesio è direttamente interessato da due Siti di Importanza Comunitaria

denominati “Val Sedornia – Valzurio – Pizzo della Presolana” e “Val Nossana – Cima di Grem” e da

una Zona di Protezione Speciale denominata “Parco regionale delle Orobie bergamasche”; il

Comune di Ardesio confina inoltre con il SIC “Alta Val Brembana – Laghi Gemelli”.

Lo studio di incidenza in corso di stesura approfondirà gli habitat comunitari presenti e le indicazioni

contenute nei relativi Piani di gestione.

Dal punto di vista degli atti che verranno analizzati e valutati si sta procedendo alla individuazione

dei potenziali impatti derivanti dalle scelte pianificatorie contenute nei tre atti del Piano di Governo

del Territorio del Comune di Ardesio: Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi.

L’individuazione e la valutazione dei possibili impatti derivanti dalle scelte pianificatorie viene

effettuata a livello generale di obiettivi assunti e rispetto alla localizzazione sul territorio delle azioni

e degli interventi che ne discendono. Laddove possibile e necessario verranno indicate eventuali

misure di mitigazione e compensazione.

10 L’acquisizione del parere in merito alla Valutazione di Incidenza del PGT di Ardesio sui Siti Rete Natura 2000 viene demandato alla fase di compatibilità con il PTCP.

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In merito ai contenuti del PGT e alla sua relazione con i Siti Rete Natura 2000 è già possibile

anticipare che:

• il Documento di Piano contiene degli obiettivi coerenti la necessità di tutelare i Siti Rete Natura

2000 presenti sul territorio comunale;

• non vi è previsione di interventi interni ai Siti Rete Natura 2000, come mostra l’immagine

seguente;

• per quanto concerne il Piano delle Regole e il Piano dei Servizi, sono previsti interventi

all’interno delle aree dei Siti Rete Natura 2000 i cui potenziali impatti saranno dettagliati nello

studio di incidenza.