VALUTAZIONE ESTERNA DI QUALITA’(VEQ) Procedura che utilizza ai fini del controllo di qualità i...

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Corso diPerfezionam ento “N UO VI S VILU PPI N ELLA D IA G N O STICA M ICRO BIO LO GICA ” - I program m i di VEQ - L’analisi dei costi M .Borsotti - M .Quercioli Firenze 2 O ttobre 2004

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Corso di Perfezionamento

“NUOVI SVI LUPPI NELLA DI AGNOSTI CA MI CROBI OLOGI CA”

-I programmi di VEQ

-L’analisi dei costi

M.Borsotti - M.Quercioli

Firenze 2 Ottobre 2004

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VALUTAZIONE ESTERNA VALUTAZIONE ESTERNA DI QUALITA’(VEQ)DI QUALITA’(VEQ)

Procedura che utilizza ai fini del controllo di qualità i risultati di

laboratori che, in un’area geografica più o meno estesa, analizzano

materiali di controllo appositamente distribuiti. La valutazione esterna di

qualità consente di ottenere una visione dello stato dell’arte delle varie analisi ed una misura della

efficacia delle procedure di controllo di qualità adottate.

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REQUISITI DI UN PROGRAMMA DI VEQ

Finalità Educative

Interazione con le Società Scientifiche

Partecipazione di lab. pubblici e privatiRiservatezza

Elevata numerosità dei partecipanti

Indipendenza dall’Industria

Professionalità e qualificazione del personale

Uso di materiali di controllo adeguati

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COMITATO SCIENTIFICO2003-04

  AIPAC: Dott. P. Garinei

AMCLI: Prof. P.UrbanoSIBioC: Prof. C.FranziniSIMEL: Dott. P.Rizzotti CNR: Dott. G.ZucchelliI.S.S. Dott. PG.Zuccaro Regione Abruzzo: Dott. E.TrescaRegione Basilicata: Dott. D. CavaliereRegione Marche: D.ssa P.PauriRegione Toscana: Dott. G.MesseriRegione Umbria: D.ssa C.PeironeRegione Valle d’ Aosta: Dott. P.Montanera

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V.E.Q. MICROBIOLOGIA

MATERIALI.

Batteriologia: Campioni biologici, costituiti da stipiti batterici di recente isolamento o da ceppi puri da collezione liofilizzati, corredati da indicazioni relative al materiale di provenienza e dalla diagnosi clinica iniziale.

Esecuzione di:- isolamento ed identificazione di batteri- antibiogramma di batteri patogeni

1

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V.E.Q. MICROBIOLOGIA

MATERIALI.

Parassitologia: Preparati microscopici su vetrino

e sospensioni fecali stabilizzate.

Ricerca di:

- Parassiti ematici

- Parassiti enterici2

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V.E.Q. MICROBIOLOGIAMATERIALI.

Sieroimmunologia: Sieri di controllo di origine umana liquidi o liofilizzati.Valutazione di:•Sierologia della Lue•Sierologia della Rosolia, IgG ed IgM•Sierologia della Toxoplasmosi, IgG ed IgM•Sierologia delle infezioni da Citomegalovirus, IgG ed IgM•Sierologia dell’ Epatite B e C•Sierologia dell’ HIV•Sierologia dell’ Herpes •Sierologia dell’ EBV

3

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V.E.Q. MICROBIOLOGIA

SPEDIZIONI:

Ogni ciclo prevede 4 spedizioni di 3 campioni

ciascuna, per un totale di 12 campioni per

branca.DOSAGGIO:

I campioni devono essere analizzati al momento

dell’arrivo.

4

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BATTERIOLOGIA BATTERIOLOGIA Materiale Microrganismo

Sovranatante di emocoltura Pseudomonas aeruginosa

Feci Campylobacter jejuni

Feci Vibrio parahaemolyticus, Serratia

marcescensUrine Proteus mirabilis

Tampone auricolare Haemophylus influenzaeda orecchio medio

Urine da mitto intermedio Staphilococcus aureus meticillino

resistente

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Regione ToscanaC.Q. Batteriologia

CAMPIONE N.: 10

MATERIALE: FeciNOTE CLINICHE: Vomito, diarrea acquosa e dolori addominali

crampiformi in bambino di 10 anni

CAMPIONE N.: 11

MATERIALE: Urine da mitto intermedioNOTE CLINICHE: Paziente di sesso femminile con stimolo

frequente e urgente alla minzione

CAMPIONE N.: 12

MATERIALE: Aspirato da orecchio medioNOTE CLINICHE: Bambino di 7 anni con otite

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Schema di divisione in classi dei microrganismi ricercati

•Classe A: Non precisa.Microrganismi indicati genericamente.

•Classe B: Non corretta.Non sono compresi tutti i microrganismi che dovrebbero essere ricercati o ne vengono indicati altri da non ricercare

•Classe C: Corretta.Sono indicati i microrganismi corretti da ricercare.

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CAMPIONE N° 8Materiale: Sovranatante di emocoltura.Note cliniche: Paziente con immunodeficienza acquisitapresenta iperpiressia e dispnea.Risultato atteso: Pseudomonas aeruginosa.

• A: Non precisa.

Microrganismi indicati genericamente ad esempio: Germi comuni

• B: Non corretta.Vengono date le specifiche ma non comprendono tutti i microrganismi che dovrebbero essere ricercati, ad esempio: Aerobi e miceti (non comprende quindi gli anaerobi obbligati)

• C: Corretta.Sono indicati i microrganismi corretti da ricercare, ad esempio: Aerobi, anaerobi e lieviti

Classe di microrganismi ricercati:

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Campione n. 7Risultato atteso: Haemophylus influenzae Risposte valide:158Classe ricercati: NON PRECISA Numerosità: 41

Risultato: NEGATIVO Numerosità: 11 terreni usati numerosità

agar albicans 1

agar candida id 1

agar chapman 4

agar cled 1

agar cna 2

agar columbia 2

agar cos 1

agar cps 1

agar cps id 2 1

agar mac conkey 4

agar pseudomonas 1

agar sabouraud 2

agar sale mannite 2

agar sangue 5

agar slanetz bartley 1

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Campione 8: Pseudomonas aeruginosa

0

20

40

60

80

100

CEFA

MAND

OLO

CLIN

DAMI

CINA

METIC

ILLIN

A

OXAC

ILLIN

A

RIFA

MPIC

INA

CEFP

ODOX

IME

DOXI

CICL

INA

LEVO

FLOX

ACIN

A

SISO

MICI

NA

AC. N

ALID

IXIC

O

MERO

PENE

M

CEFO

TETA

N

AC. P

IPEM

IDIC

O

CLOR

AMFE

NICO

LO

CEFO

PERA

ZONE

MEZL

OCILL

INA

TETR

ACIC

LINA

AMPI

CILL

INA

CEFS

ULOD

INA

AMOX

ICILL

INA

PEFL

OXAC

INA

COTR

IMOX

AZOL

O

TICAR

CILL

INA

CEFT

RIAX

ONE

CEFA

LOTIN

A

NETIL

MICI

NA

IMIP

ENEM

CIPR

OFLO

XACI

NA

GENT

AMIC

INA

AMIK

ACIN

A

Tipo di antibiotico

N. L

ab. c

he lo

han

no te

stato

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Campione n. 01Risultato atteso: Staphil. aureo ATCC 43866Risposte: 135 Risultato espresso da 120 centri.Antibiogramma eseguito da 112 centri.Legenda: <> = risultato non dichiarato; S= sensibile;

I= intermedio; R= resistente

Antibiotico Totale <> S I RAmikacina 20 15 2 3Amoxicillina 10 1 1 8Amox/Ac. Clav. 40 29 2 9Ampicillina 35 6 6 24Cefalotina 75 1 54 2 18Cefotaxime 21 17 1 3Ciprofloxacina 90 84 3 3Oxacillina 74 45 29Penicillina 54 6 48

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Termine ultimo di accettazione della risposta 04.12.02Saggio di sensibilità agli antibiotici:

Campione arrivato il __________ Testato il _________ Risposta spedita il ________

Ceppo di riferimento: Klebsiella Pneumoniae (ATCC 27799, CIP 100633)

Prestazione Eseguita: Si NoSe la risposta è No specificare il motivo: esame non di routine altro motivo (specificare ):_____________

Risultato analitico

Antibiotico S/I/R MIC g / ml

Diametro alone, mm

Ampicillina

Gentamicina

Amikacina

Ceftazidime

Imipenem

Piperacillina

Risultato refertato

Antibiotico S/I/R MIC g / ml

Diametro alone, mm

Ampicillina

Gentamicina

Amikacina

Ceftazidime

Imipenem

Piperacillina

Regione ToscanaC.Q.Batteriologia

Campione N° 09 Centro N°

Metodo di determinazione: Manuale (Kirby Bauer):(specificare il terreno usato):___________ Automatizzato: (specificare):___________________

Altro (specificare):_________________

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Termine ultimo di accettazione della risposta 28.10.02Ricerca batteriologica

 Campione arrivato il________ Testato il ________ Risposta spedita il _______  Prestazione Eseguita Si No Se la risposta è No specificare il motivo: esame non di routine altro motivo:  Isolamento ed identificazione Risultato: [indicare solo il patogeno, o ritenuto tale, isolato]:

__________________________________________________ Invio del campione ad altro Centro per ulteriori indagini Si No

Regione ToscanaC.Q. Batteriologia

Campione N° xx Centro N°____

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0 20 40 60 80 100

% di consenso

Feci:Yersinia enterocolitica

Urine: Pseudomonas aeruginosa

Feci: Assenza di Patogeni

Urine: Proteus mirabilis

Feci: Salmonella peratyphi A

Feci: Shigella sonney

Ess: Streptococcus pyogenes

Ess: Clostridium perfrigens

V.E.Q. Batteriologia: Ciclo 2003-04

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V.E.Q. BATTERIOLOGIA

MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DELLO SCORE

SCORE:

2: IDENTIFICAZIONE CORRETTA

1: IDENTIFICAZIONE NON COMPLETA,

IDENTIFICATO IL GENERE MA NON LA SPECIE

0: NEGATIVO

IDENTIFICAZIONE DI SPECIE DIVERSA DALL’ATTESA

-1: GENERE DIVERSO DALL’ATTESO

INDICAZIONE DI MICRORGANISMI PATOGENI

ASSOCIATI NON PRESENTI

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N° CAMP. MICRORGANISMO ATTESO N° RISPOSTE ESEGUITO DA SCORE MEDIO1 Pseudomonas putida 149 149 1.072 Candida tropicalis 131 131 1.223 Neisseria meningitidis 150 113 0.874 Staphylococcus saprophyticus 149 145 0.655 Shigella flexneri 150 141 0.886 Staphylococcus aureus 150 145 1.597 Klebsiella oxytoca 150 147 1.538 Pseudomonas aeruginosa 149 115 1.469 Campylobacter jejuni 149 141 0.77

10 Vibrio parahaemolyticus 147 137 0.4311 Proteus mirabilis 150 145 1.7812 Haemophilus influenzae 146 130 0.94

Centro Regionale di RiferimentoU.O. Biostatistica e Sicurezza di Qualità

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SCHEDA TECNICA n° 5 (a)

STREPTOCOCCUS pyogenes Streptococcus pyogenes è un batterio Gram positivo, anaerobio facoltativo, catalasi negativo, che produce emolisi su piastre di agar sangue, di forma coccoide, che tendono a disporsi in catenelle più lunghe in terreni liquidi.La specie appartiene al gruppo A di LancefieldS. pyogenes è la principale causa delle faringotonsilliti batteriche, ma può causare tutta una serie di altre infezioni in vari organi ed apparati, anche estremamente gravi come la fascite necrotizzante. Si può isolare da tamponi vaginali di bambine prepuberi.

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Identificazione. (c)

L’identificazione si esegue mediante agglutinazione delle colonie con antisieri per confermarne l’appartenenza al gruppo A. Esistono in commercio molti kit, tutti validi. Può essere eseguita anche la prova con un dischetto di bacitracina (da 0.04 U) da porre sulla piastra di agar sangue sulla parte più ricca della semina: dopo incubazione in aria o CO2 per una notte ogni zone

d’inibizione osservata intorno al disco indica sensibilità e quindi appartenza al gruppo A (lo sono il 99% dei ceppi). Attenzione al fatto che una piccola percentuale di ceppi del gruppo B, il 10-20% dei gruppi C e G ed alcuni streptococchi alfa emolitici sono ugualmente sensibili alla bacitracina.

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Isolamento (b)

 Il germe cresce meglio e con alone d’emolisi molto evidente su agar sangue di montone al 5% se incubato in atmosfera anaerobia. Se il campione contiene flora mista residente è conveniente utilizzare terreni selettivi come, ad esempio, agar sangue Columbia addizionato di colistina, acido nalidixico (CNA) 

Morfologia delle colonie

Le colonie sono relativamente grandi (> 0.5 mm di diametro dopo incubazione di 24 ore)

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Antibiogramma (d) 

Non sono mai stati ancora segnalati ceppi resistenti alla penicillina od ai beta-lattamici, che sono gli antibiotici di prima scelta per la terapia delle infezioni causate dallo Streptococcus pyogenes per cui non sarebbe necessario di fatto eseguire l’antibiogramma. Tuttavia la comparsa di ceppi resistenti ai macrolidi può consigliare l’esecuzione del test che si esegue su piastre di Mueller-Hinton al sangue di montone in capnofilia per una notte.

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N° CAMP. DESCRIZIONE1 Ricerca Anticorpi anti - Rosolia2 Ricerca Markers Epatite B3 Ricerca Anticorpi anti - HCV4 Ricerca Anticorpi anti - Toxoplasma5 Ricerca Anticorpi anti - HIV6 Sierodiagnosi della LUE7 Ricerca Anticorpi anti - Rosolia8 Ricerca Markers Epatite B9 Ricerca Anticorpi anti - CMV10 Ricerca Anticorpi anti - Toxoplasma11 Ricerca Anticorpi anti - HCV12 Sierodiagnosi della LUE

CAMPIONI INVIATI

V.E.Q. Sieroimmunologia …

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EPATITECAMPIONE N° 2 CAB-M CAMPIONE N°8 CAB-MRISULTATO POSITIVO -1 RISULTATO POSITIVO -1RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO 2 RISULTATO NEGATIVO 2consenso 88% consenso 100%5 pos (di cui 4 ELFA), 3 dubbi

EAg EAgRISULTATO POSITIVO -1 RISULTATO POSITIVO -1RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO 2 RISULTATO NEGATIVO 2consenso 99% consenso 98,1%

EAB EABRISULTATO POSITIVO 2 RISULTATO POSITIVO -1RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO -1 RISULTATO NEGATIVO 2consenso 51% consenso 99%50 pos, 43 neg, dubbi 5

V.E.Q. SIEROIMMUNOLOGIA PROPOSTA DI SCORE

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V.E.Q. in Immunometria: Errore sistematico non attribuibile al Laboratorio.

-Caratteristiche degli anticorpi

-Commutabilità del materiale

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Il problema della Il problema della commutabilitàcommutabilità

(siero 3 non commutabile)

sieri freschi

Metodo B

Met

odo

A 1

2

3

4

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Commutabilità

Robustezza metodi

Commutabilità vs Robustezza Metodo

1970 1980 1990 2000 2010

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PARASSITOLOGIA PARASSITOLOGIA Materiale

ParassitaFeci colorate com MIF Giardia spp

Striscio di sangue perifericocolorato con May-Grunwald Giemsa Tripanosoma brucei

Aspirato da linfonodo peritoneale colorato con May-Grunwald Giemsa Leishmania donovani

Feci Paragonimus westermani

Striscio di sangue perifericocolorato con May-Grunwald Giemsa Loa Loa

Striscio di feci fissato e colorato con colorazione di Gomori secondo Wheatley Entamoeba histolytica/dispar

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Regione ToscanaC.Q. Parassitologia

CAMPIONE N.: 1MATERIALE: Striscio di sangue periferico colorato con

May Grunwald-GiemsaNOTE CLINICHE: Paziente di ritorno da una vacanza in Nigeria con iperpiressia, nausea, vomito, cefalea e mialgie.

CAMPIONE N.: 2MATERIALE: Sospensione formolata di feciNOTE CLINICHE: Bambino colombiano di due anni adottato da tre

mesi presenta diarrea, dolori addominali e febbre.

CAMPIONE N.: 3MATERIALE: Striscio di sangue periferico colorato con

May Grunwald-GiemsaNOTE CLINICHE: Missionario in Uganda presenta iperpiressia, cefalea, leucosi marcata e anemia macrocitica.

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Termine ultimo di accettazione della risposta XX.XX.XX

Campione arrivato il________ Testato il ________ Risposta spedita il _______

Ricerca: Parassiti xxxxxx Prestazione Eseguita Si No Risultato: [formulare la risposta come se si trattasse di un campione clinico]:____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Specificare il metodo *: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

* Specificare le procedure del metodo usato. Es.:Microscopia diretta, tipo di arricchimento, ecc.

Regione ToscanaC.Q. Prassitologia

Campione N° xx Centro N°____

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0 20 40 60 80 100

% di consenso

Feci: Entamoeba hystolitica/dispar

Feci: Taenia spp.

Sangue. Plasmodium falciparum

Feci: Enamoeba coli-Chilomastix mesnili

Sangue. Wuchereria bancrofti

Sangue: Trip.ma brucei gamb.se/rhod.se

Blastocistis hominis/Giardia intest.is

Feci: Schistosoma mansoni

Sangue. Plasmodium falciparum

Feci: Ancylostoma/Necator spp

Sangue: Plasmodium vivax

Sangue: Assenza di parassiti

V.E.Q. Parassitologia: Ciclo 2003-04

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V.E.Q. PARASSITOLOGIA

MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DELLO SCORE

SCORE:

2: IDENTIFICAZIONE CORRETTA.

1: IDENTIFICAZIONE NON COMPLETA DEL PARASSITA,

IDENTIFICATO IL GENERE MA NON LA SPECIE.

0: NEGATIVO.

NON CORRETTA ATTRIBUZIONE DELLA SPECIE.

-1: IDENTIFICAZIONE COMPLETAMENTE ERRATA.

OGNI PARRASSITA RITROVATO IN PIU’

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SCHEDA TECNICA n° 12 (a)

Strongyloides stercoralis  DIAGNOSIStrongyloides stercoralis è praticamente l’ unico elminta per la cui diagnostica non si ricorre alla identificazione delle uova nei campioni fecali, bensì alla identificazione delle larve. Metodi di elezione per S. stercoralis sono il metodo di Baermann o la coltura su agar specifico delle larve. L’ osservazione di larve rabditoidi nei campioni fecali, dopo arricchimento da concentrazione formolo-etere/etilacetato, è evento più casuale che mirato; la sensibilità di tale metodo è infatti, anche su 3 o più campioni, piuttosto bassa. Per il metodo di Baermann sono necessari 30-50 grammi di feci emesse da meno di 12-24 ore; per la coltura sono necessari 2-5 giorni di coltivazione della piastra agarizzata, con 5-10 grammi di feci posti al centro della stessa, meglio se a 30°C, al riparo dalla luce. Per entrambi questi metodi è opportuno ricorrere sempre all’ esame di 3 campioni raccolti a giorni alterni.

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Caratteristiche delle larve rabditoidi: (b)

- le larve rabditoidi (non infestanti) reperibili nei campioni fecali hanno dimensioni in genere di 200-300 µm (per 15-18 di larghezza); vanno soprattutto distinte da larve molto simili di nematodi a vita libera che possono essere ingerite passivamente soprattutto mangiando vegetali non cotti;

- la cavità boccale è corta: l’ esofago costituisce circa 1/3 della lunghezza del corpo e presenta due strozzature; l’ abbozzo genitale è grande (circa 22 µm) e solitamente visibile; il poro anale (difficilmente osservabile) è posto a circa 50 µm dall’ estremità caudale.

Queste caratteristiche permettono di differenziare tali larve rabditoidi di S. stercoralis anche da larve di altri nematodi (ancilostomidi e Trichostrongylus spp.), in casi rari reperibili anch’ esse nelle feci.

DISTRIBUZIONE

S. stercoralis è diffuso un po’ in ogni dove, nelle regioni a climi caldi, tropicali e subtropicali, ma anche temperati. E’ presente così pure in Italia. Quasi sempre i soggetti autoctoni che albergano nel loro intestino questo nematode presentano eosinofilia, e sono anziani che riferiscono di aver camminato a piedi nudi per le campagne attorno ai grossi fiumi o laghi in età giovanile.

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TRASMISSIONE E CICLO VITALE (c )Per tale nematode esiste sia un ciclo a vita libera (probabilmente perenne) sia il ciclo parassitario umano. Le larve mutano 4 volte e divengono infestanti sul suolo adeguato in 5-7 giorni. L’ infestazione avviene per penetrazione transcutanea delle medesime soprattutto attraverso la cute integra di piedi e gambe. L’ ubicazione nell’ uomo del verme adulto (la femmina parassita) è nel piccolo intestino, ove vi arriva via cuore destro – polmoni. Il periodo di prepatenza è di 2 – 4 settimane. Il ciclo vitale può essere lunghissimo (il soggetto parassitato può albergare tale elminta per tutta la vita), in quanto le uova emesse liberano subito “in loco” le larve, che possono maturare e autoinfestare l’ ospite sia in sede intestinale sia in sede perianale (autoinfestazione interna ed esterna, rispettivamente). CENNI CLINICIL’ eosinofilia è spesso presente. Le infestazioni possono essere asintomatiche o essere responsabili di disturbi intestinali aspecifici. Condizioni di immunodepressione possono causare episodi diarroici, sino all’ iperinfestazione in pazienti sottoposti a terapie cortisoniche. Il passaggio delle larve (filariformi) attraverso i polmoni può essere responsabile di polmonite di tipo allergico; l’ autoinfestazione esterna può causare la sindrome della “larva currens”.

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COMPARAZIONE TRA CAMPIONI OMOLOGHI NEL C.Q. REGIONALE

DEL 1996 E DEL 1998 IN PARASSITOLOGIA.

CAMPIONE PARASSITA RISP. CORR. (%)

N° 3-1996

N° 4-1997

Ascaris lumbricoides

Ascaris lumbricoides

89

98.3

N° 11-1996

N° 6-1997

Cryptosporidium spp.

Microsporidium

17

30

N° 2-1996

N° 8-1997

Taenia spp.

Taenia spp.

90.6

97.4

N° 9-1996

N° 12-1997

Giardia intestinalis

Giardia intestinalis

80

92.3

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Plasmodium falciparum

0

20

40

60

80

%

1997

1998

1999

2000

2003

1997 39 50 10

1998 26 64 9

1999 23 62 25

2000 17 65 18

2003 12 68 20

Plasmodium altri Plasmodium falcip. Plasmodium sp

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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MOLTI PARTECIPANTI NON HANNO INDICATO IL METODO USATO

AMPICILLINA/SULBACTAM

31

22

S

R

OXACILLINA

46

36

S

R

METODO UTILIZZATO

ATB API

ATB BIOMERIEUX

ATB ESPRESSION

VITEK

MICROSCAN

KIRBY BAUER

AUTOSCAN

SCEPTOR

Campione 6: Staphylococcus aureus

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Campione 12:Campione 12: HaemophilusHaemophilus influenzaeinfluenzae

0

5

10

15

20

25

30A

c. N

ali

dix

ico

Ce

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Ce

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a

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Nit

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Ce

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Eri

tro

mic

ina

Tipo di antibiotico

N. L

ab. c

he

lo h

ann

o t

est

ato

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N° CAMP. MICRORGANISMO ATTESO MICRORGANISMO TROVATO SCORE

1 Staphylococcus aureus N.R. 0

2 Enterococcus faecalis N.R. 0

3 Campylobacter jejuni Campylobacter spp + 1.00

4 Staphylococcus epidermidis Staphylococcus epidermidis + 2.00

5 Listeria monocitigenes Listeria spp + 1.00

6 assenza di germi patogeni Serratia marcescens + 2.00

7 Provodencia stuartii Provodencia stuartii + 2.00

8 Strepto agalactiae Strepto agalactiae + 2.00

9 Streptococcus pneumoniae Streptococcus pneumoniae + 2.00

10 Vibrio cholerae Escherichia coli Non valutato

11 Stenotrophom. maltiphilia Stenotrophom. maltiphilia + 2.00

12 Haemophilus parainfluenzae Haemophilus influenzae Non valutato

Centro Regionale di RiferimentoU.O. Biostatistica e Sicurezza di Qualità

Programma V.E.Q. BATTERIOLOGIA Ciclo 2000 - 2001Codice laboratorio: 00

N° Risposte: 12 N° Non eseguite: 0 N° Non pervenute: 0

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CAMPIONE N° 3 CAMPIONE N° 11HCV HCVRISULTATO POSITIVO 2 RISULTATO POSITIVO -1RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO -1 RISULTATO NEGATIVO 2consenso 99,4% consenso 97,6%

CAMPIONE N° 4 CAMPIONE N° 10TOXOPLASMA ANTICORPI IgG TOXOPLASMA ANTICORPI IgGRISULTATO POSITIVO 2 RISULTATO POSITIVO 2RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO -1 RISULTATO NEGATIVO -1consenso 100% consenso 100%

TOXOPLASMA ANTICORPI IgM TOXOPLASMA ANTICORPI IgMRISULTATO POSITIVO - 1 RISULTATO POSITIVO 2RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO 2 RISULTATO NEGATIVO -1consenso 99,3% consenso 98,6%

V.E.Q. SIEROIMMUNOLOGIA PROPOSTA DI SCORE

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Sieroimmunologia della LUE

Camp. 6 TPHA Risultato dichiarato: Positivo 1:640

Risposte: NEGATIVO POSITIVO DUBBIOn 18 103 5% 14.2 81.7 3.9

Camp. 12 TPHA Risultato dichiarato:Positivo 1:1280

Risposte: NEGATIVO POSITIVO DUBBIOn 60 60 6% 44.7 44.7 4.4

V.E.Q. SIEROIMMUNOLOGIA CICLO ….

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Camp. 2 Markers Epatite B

Antigene HBs Risultato dichiarato: Negativo

Risposte: NEGATIVO POSITIVOn 153 5% 96.8 3.2

NEGATIVO POSITIVO

MEIA 29 3MEIA AXSYM 34 #MEIA IMX 3 #

MEIA E' USATO DAL 45% DEI PARTECIPANTI

Anticorpi anti Hbe Risultato dichiarato:Positivo

Risposte: NEGATIVO POSITIVOn 43 50% 46.2 53.8

NEGATIVO POSITIVO

MEIA 12 8MEIA AXIM 19 14MEIA IMX 1 2

MEIA E' USATO DAL 59% DEI PARTECIPANTI

V.E.Q. SIEROIMMUNOLOGIA CICLO ….

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CAMPIONE N° 6 CAMPIONE N° 12SIFILIDE TPHA TPHARISULTATO POSITIVO 2 RISULTATO POSITIVO 2RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO -1 RISULTATO NEGATIVO -1consenso 81,7% consenso 48%18 neg, 5 dubbi 60 pos, 60 neg, 6 dubbi

FTA FTARISULTATO POSITIVO 2 RISULTATO POSITIVO 2RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO -1 RISULTATO NEGATIVO -1consenso 77% consenso 50%4 neg, 2 dubbi 10 pos, 13 neg, 3 dubbi

VDRL VDRLRISULTATO POSITIVO -1 RISULTATO POSITIVO -1RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO 2 RISULTATO NEGATIVO 2consenso neg 61,7% consenso 87,4%47 pos, 5 dubbi 15 pos, 1 dubbio

AB TOTALI AB TOTALIRISULTATO POSITIVO 2 RISULTATO POSITIVO 2RISULTATO DUBBIO 0 RISULTATO DUBBIO 0RISULTATO NEGATIVO -1 RISULTATO NEGATIVO -1consenso 77,2% consenso 60.8%5 neg 8 neg, 1 dubbio

V.E.Q. SIEROIMMUNOLOGIA PROPOSTA DI SCORE

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BATTERIOLOGIABATTERIOLOGIAMateriale MicrorganismoUrine da catetere Pseudomonas putida

Ceppo fungino isolato da Essudato Vaginale Candida tropicalis

Prelievo oro-faringeo Neisseria Meningitis

Urine da mitto intermedio Staphil. saprophyticus

Feci Shigella flexneri, Serratia marcescens (comm.)

Urine da mitto intermedio Klebsiella oxytoca

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PARASSITOLOGIA PARASSITOLOGIA Materiale ParassitaSospensione formolata di feci Endolimax nana

Striscio di sangue perifericocolorato con May-Grunwald Giemsa Plasmodium ovale

Sospensione formolata di feci Ossiuri

Striscio di feci fissato e coloratocon Ziehl - Nielsen Cryptosporidium spp

Striscio di sangue perifericocolorato con May-Grunwald Giemsa Plasmod. falciparum

Striscio di sangue perifericocolorato con May-Grunwald Giemsa Parassiti assenti

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ASSICURAZIONE DELLA QUALITA’ ASSICURAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE PROCEDURE ANALITICHEDELLE PROCEDURE ANALITICHE

Il laboratorio deve partecipare a valutazioni inter-laboratorio, o a valutazioni esterne della qualità (VEQ) o a programmi di valutazione adeguati alla complessità delle procedure analitiche e diagnostiche utilizzate dal laboratorio.

Quando non è disponibile un programma formale di valutazione interlaboratorio, il laboratorio deve sviluppare un meccanismo per la determinazione dell’accuratezza di quelle procedure non valutate in altro modo.

Per le analisi svolte utilizzando diverse metodologie o strumenti diversi e/o in sedi diverse, deve essere definito un modello per verificare la correlazione dei risultati in intervalli clinicamente adatti.

ISO FDIS 15189,2000