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LA DIDATTICA PER COMPETENZE LICEO SCIENTIFICO ENRICO FERMI BARI VALUTAZIONE E PROVE ESPERTE PROF.SSA GIOVANNA GRISETA DIRIGENTE SCOLASTICO LICEO SCIENTIFICO “FERMI”

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LA DIDATTICA PER COMPETENZE

LICEO SCIENTIFICO ENRICO FERMI BARI

VALUTAZIONE E PROVE ESPERTE

PROF.SSA GIOVANNA GRISETADIRIGENTE SCOLASTICO

LICEO SCIENTIFICO “FERMI”

CONCETTI DOCIMOLOGICI DI BASE

VERIFICA

Operazione di raccolta di informazioni mediantestrumenti diversi: osservazioni, prove pratiche,

prove strutturate e non strutturate, colloqui

Durante la verifica non si esprime giudizio

Agli esiti della verifica vengono attribuiti dei valori(punteggi, giudizi…) che vengono

successivamente interpretati in base a criteri

CONCETTI DOCIMOLOGICI DI BASE

VALUTAZIONE

Attribuzione di un giudizio e assunzione diresponsabilità da parte dei docenti

La valutazione è il risultato di osservazioni e verifiche diverse e di considerazioni

sull’andamento complessivo nel tempo dell’apprendimento dell’allievo (progressi

costanti, andamenti discontinui, ecc.)

SCALE DI MISURAZIONE

SCALA NOMINALE = discrimina solamente in base allapresenza/assenza di determinate caratteristiche (es. in

una prova pratica ha saltato l’ostacolo oppure no)

SCALA ORDINALE = è una classifica di tipo qualitativoespressa con lettere, numeri, aggettivi. Permette di

apprezzare la differenza nel possesso di un requisito, ma non la quantità precisa, né la distanza tra un grado

e l’altroAd esempio, se valuto con scala ordinale gli esiti di una

gara di corsa, dico che l’alunno A è 1°, B è 2°, C è 3° ma non so dire quanto è più veloce

SCALE DI MISURAZIONE

SCALA A INTERVALLI = permette di calcolareanche il valore tra un intervallo e l’altro. Per esempio, la misura del tempo nella gara dicorsa di prima, mi permette di stabilire la

classifica, ma anche di calcolare le differenzedi velocità

Una scala ad intervalli può essere quella deipunteggi continui di una prova di verifica

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DI VALORE

CRITERIO ASSOLUTO

Si basa su una soglia definita a priori, a montedella somministrazione, già in fase di

costruzione della provaEsempio: la soglia di sufficienza al 70% delle

risposte esatteSolitamente, le prove scolastiche hanno soglie a

priori

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DI VALORE

CRITERIO RELATIVO

Si basa sull’esito della somministrazione poichè le fascedi attribuzione di valori sono fissate intorno alla

media e alla deviazione standardIl criterio relativo ha senso su grandi numeri,perché, basandosi sulla teoria della distribuzione

normale, solo su popolazioni estese si ha un andamento gaussiano

Le grandi prove standardizzate (INVALSI, PISA, ecc.) seguono il criterio relativo

VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE

• VALUTAZIONE: è il processo di verifica, lettura, comparazione, interpretazione dei dati relativi all’apprendimento condotto attraverso

strumenti, contesti, condizioni diversi e assunto in base a criteri. Si informa a caratteristiche di validità, attendibilità, equità e trasparenza. La

valutazione è sempre personale e non comparativa

• COMUNICAZIONE DELLA VALUTAZIONE: la valutazione viene resa nota agli utenti, alle famiglie, al pubblico, attraverso un documento (pagella, scheda, tabella pubblica dei voti, ecc.). La comunicazione deve essere in

grado di spiegare i criteri e le modalità della valutazione, nel rispetto della trasparenza

• CERTIFICAZIONE: operazione che attesta il possedimento di requisiti o titoli (il diploma, la certificazione linguistica, la certificazione di

competenza). La certificazione può essere esterna (es. la certificazione linguistica) o interna (la certificazione delle competenze, il diploma) a

seconda delle normative nazionali e internazionali

PROFITTO E COMPETENZA

Valutazione di profitto e certificazione di competenza hanno due funzioni diverse e non possono essere

assimilate

Il profitto misura prevalentemente conoscenze e abilità e pertanto le valutazioni possono essere condotte

con scansioni molto ravvicinate nel tempo e in unità di lavoro anche ridotte

La competenza si apprezza in tempi medio‐lunghi e può essere rilevata solo attraverso esperienze condotte in

autonomia in contesti significativi, attraverso la soluzione di un problema, l’analisi di un caso, un

prodotto…

PROFITTO E COMPETENZA

Un alunno con profitto molto alto potrebbe non essere altrettanto efficace nei compiti significativi; ugualmente, un alunno con profitto

giudicato meno brillante, magari a causa di studio selettivo, può invece mostrare grandi capacità in compiti significativi

La certificazione di competenza ha lo scopo di rendere trasparente, attraverso la descrizione narrativa, ciò che una persona SA E SA

FARE rispetto agli aspetti costitutivi di una determinata competenza (conoscenze, abilità, capacità, autonomia,

responsabilità)

E’ più esplicativa e trasparente rispetto al voto (che si riferisce a discipline ed è una mera etichetta numerica sintetica) e anche al

titolo (che esprime una votazione finale che non rende esplicite le conoscenze, abilità e competenze possedute dalla persona)

VERIFICA/VALUTAZIONE DEL PROFITTO

• Misura prevalentemente conoscenze e abilità attraverso strumenti e prove tradizionali scolastiche; si riferisce a conoscenze e abilità disciplinari

• Può essere condotta anche a scansioni ravvicinate di tempo (trimestri, quadrimestri, annualità…)

• Si dispone su scale ordinali (giudizi, voti) che possono esprimersi sia sul versante positivo, che sul versante negativo

• Il versante negativo spiega una mancata corrispondenza degli esiti a soglie attese fissate a priori

• In base agli esiti di profitto vengono assunte decisioni sulla carriera scolastica (promozione, bocciatura)

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

• La competenza si valuta solo in quanto “sapere agito”

• E necessario mettere gli alunni in condizione di svolgere un compito significativo che

preveda la soluzione di un problema, la messa a punto di un prodotto materiale o

immateriale in autonomia e responsabilità, utilizzando le conoscenze, le abilità, le

capacità personali, sociali,metodologiche possedute o da reperire

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

• La competenza è una dimensione evolutiva che si sviluppa in tempi medio‐lunghi

• Un compito o poche UDA non consentono di trarre conclusioni sul livello di competenza

• Sono necessari diversi elementi di valutazione nel tempo e in condizione e contesti differenti per potere estrapolare un profilo dell’allievo che

permetta di trarre conclusioni sul suo livello di competenza

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

• La valutazione finale della competenza avviene attraverso una descrizione che rende conto di cosa sa l’allievo, cosa sa fare, con che grado di

autonomia e responsabilità utilizza conoscenze e abilità e in quali contesti e condizioni

• Le descrizioni sono collocate su livelli crescenti di padronanza che documentano conoscenze e abilità via via più complesse e autonomia e

responsabilità che aumentano anche in rapporto a contesti e condizioni più articolate

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE• La descrizione della competenza è sempre positiva; si valuta

ciò che l’alunno sa e sa fare; non ciò che non sa

• I livelli sono articolati in modo che i primi descrivano padronanze assolutamente semplici e anche esecutive, che

richiedono il controllo e la supervisione di docenti o di esperti

• In questo modo, è possibile attestare competenze a tutte le persone, poiché tutte le persone possiedono competenze, anche a livelli molto semplici, in campi nei quali abbiano

avuto esperienza

Non esiste un livello zero di competenza in campi nei quali le persone abbiano potuto esperire anche minime esperienze

COMPITI SIGNIFICATIVI E UDA

• Il compito significativo è un’attività che il docente assegna agli allievi da svolgere in autonomia per

esercitare competenze

• È relativamente semplice e impiega tempi brevi; può coinvolgere anche un solo insegnante e le competenze

in cui è coinvolta prevalentemente la sua disciplina

• L’unità di apprendimento è un modulo formativo di complessità e durata variabile, che implica più

competenze e può coinvolgere da un solo docente a tutto il consiglio di classe, a seconda della complessità

COMPITI SIGNIFICATIVI E UDA

• Sia i compiti che le UDA implicano la soluzione di un problema, l’affrontare situazioni, il gestire

progetti, il produrre qualcosa

• Il focus del compito e dell’UDA sono le competenze da attivare; il prodotto finale è

unicamente il veicolo efficace

• Ciò significa che nella costruzione dei compiti e delle UDA si parte dalle competenze da attivare e

DOPO si scelgono le attività funzionali al loro perseguimento

COMPITI SIGNIFICATIVI E UDA• Nello svolgimento del compito e dell’UDA c’è una valutazione

di processo:

come agiscono gli allievi durante il lavoro: puntualità, impegno, creatività, collaboratività, capacità di risolvere problemi, ecc.

• La valutazione di processo avviene prevalentemente attraverso l’osservazione del docente con il supporto di griglie

di osservazione

• La valutazione di prodotto viene operata sul prodotto finale: le dimensioni dipendono dal tipo di prodotto (es. pertinenza, esaustività, efficacia, funzionalità, convenienza economica,

proprietà del linguaggio specifico, ecc.)

INDICATORI DI PROCESSO – Condivisione dei saperi personali

Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Interesse e coinvolgimentoElasticità e fissazioniTermini, argomenti e contesti usati dagli allieviModalità di rievocazione

Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Spessore concettuale della mappa cognitivaLivelli di condivisione delle conoscenze/abilità di

base

INDICATORI DI PROCESSO – Memorizzazione

Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Processi di attenzioneProcessi di comprensione del nuovo Grado di pertinenza degli interventi degli allievi Qualità del feedback

Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Acquisizione di conoscenze dichiarative/proceduraliPersistenza di concezioni o capacità erronee

pregresse

INDICATORI DI PROCESSO –Applicazione/Laboratorio

Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Progressione corretta dei passi di una proceduraPersistenza di automatismi errati o impropriModi e tecniche di esecuzione Livelli di autonomia e di collaborazione

Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Consolidamento delle conoscenze dichiarativeApplicazione delle conoscenze procedurali Uso corretto delle consegne

INDICATORI DI PROCESSO – Transfer situazionali

Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Incapacità o difficoltà a trasferireFissazione su alcuni parametri Profondità e/o superficialità di analisi Livelli di partecipazione dei transfer altrui

Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Abilità di analisi (nella ricerca di analogie e differenze)

Capacità di contestualizzare (trovare situazioni diverse)

Livelli di pertinenza dei transfer effettuati

INDICATORI DI PROCESSO –Ricostruzione/Giustificazione

Che cosa osservare e rilevare durante l’attività:Capacità riflessiva e forme di pensiero e azione:nel rappresentarsi la competenzanel ricostruire e controllare le proprie applicazioninel giustificare e sostenere le proprie tesi

Che cosa rilevare alla fine dell’attività: Coerenza, capacità e tolleranza autovalutativa Essenzialità, economicità e profondità di analisi Solidità argomentativa

INDICATORI DI PROCESSO –Generalizzazione/Creatività

Che cosa osservare e rilevare durante l’attività:Strategie divergenti, alternative, secondarieRi‐elaborazioni del contesto/situazioneDinamiche relazionali: leadership

Che cosa rilevare alla fine dell’attività:Fecondità euristica (incremento soluzione problemi) Produttività concettuale (autonomia costruzione concetti)

Livello di padronanza (efficacia e ricaduta)

COMPITI SIGNIFICATIVI E UDA

• Per verificare e certificare competenze in modo attendibile, è necessario che il curricolo sia organizzato

per competenze

• Alcune attività episodiche e non strutturate orientate alla competenza (UDA o compiti) non garantiscono

attendibilità

• I compiti significativi e le UDA devono essere progettati e organizzati in modo sistematico e intenzionale nel

quadro di un curricolo organico e che risponda ad una logica di progettazione per competenze

LA PROVA ESPERTA• Si differenzia dall’Unità di Apprendimento perché mentre l’UDA si

connota come percorso formativo (che poi viene verificato), la prova esperta ha il vero e proprio carattere di verifica

• La prova esperta mette “alla prova” lo studente privilegiando la modalità del problema, della decisione di scelta, del

collaudo/verifica, della ricerca di un guasto o risposta ad un reclamo, della soluzione di uno studio di caso basato sulla tecnica dell’ “incidente”(ad esempio: ridefinire il progetto sulla base di un

budget inferiore)

• Vanno quindi scelti compiti che non siano un duplicato delle UDA, ma che rappresentino situazioni critiche, fronteggiando le quali lo

studente mostri di possedere effettivamente (e autenticamente) le risorse (conoscenze, abilità, capacità personali) da mobilitare per la

loro positiva soluzione

DEFINIZIONE DI PROVA ESPERTA

La prova esperta è un compito aperto e problematico, che richiede allo studente

l’attivazione di diverse capacità: stabilire collegamenti

ricavare da fonti diverse e da più codiciinformazioni anche implicite

affrontare l’analisi di un caso risolvere una situazione problematica giustificare le scelte praticate e il percorso

svolto

DEFINIZIONE DI PROVA ESPERTA

Tale prova è un compito‐ problemarilevante, il più possibile OLISTICO

(ovvero in grado di connettere i variambiti del sapere) e “PLURI‐

COMPETENZE”, in quanto articolatosu più dimensioni dell’intelligenza, in grado di sottoporre a valutazione la

padronanza degli studenti

CARATTERISTICHE DELLA PROVA

• La prova riguarda più competenze, ma ègeneralmente articolata intorno a untema conduttore, con un titolo specifico.

• Diversamente da una prova finale di UdA,può coinvolgere conoscenze e abilitàsviluppate in diverse UdA anche in annidiversi.

• Propone materiali di tipo diverso contesti sia continui che discontinui

CARATTERISTICHE DELLA PROVA

• Coniuga diverse tipologie di verifica:domande a risposta chiusa e aperta,stesura di testi sia continui chediscontinui, studio di casi e soluzione diproblemi (un riferimento possono esseregli OCSE‐PISA)

• Può contemplare una parte di gruppo euna parte individuale

STRUTTURA DELLA PROVA

La prova si compone di tre parti

1. Le consegne per il lavoro deglistudenti (con distinzione fra la partedi gruppo e quella individuale eindicazione dei tempi)

2. Il dossier dei documenti che contengonole informazioni necessarie per svolgerela prova

STRUTTURA DELLA PROVA

3. Il dossier per gli insegnanti, che contiene

– Le indicazioni per la somministrazione della prova– Le competenze di riferimento della prova– Gli strumenti che gli studenti possono utilizzare

oltre ai documenti (vocabolari e altro)– I contenuti attesi nelle parti di prova aperte– Il correttore per le domande chiuse– Le griglie di valutazione con descrittori, livelli e

punteggi per ogni parte della prova– La conversione da punteggi a livelli di competenza

STRUTTURA DELLA PROVA

E’ una prova multifocale che si svolge in almeno12 ore, distribuite in giornate diverse

Affida un compito all’allievo che consiste indiverse fasi

La prova nel suo complesso ha valore di 100punti.

Le diverse fasi hanno un punteggio parziale a cuisi perviene attraverso la trasformazione delpunteggio grezzo ottenuto nei diversi item

STRUTTURA DELLA PROVA

La prova deve contenere tutte le istruzioniper la somministrazione e i criteri per la valutazione univoca degli item, specie quelli aperti o le parti matematiche e

pratico‐professionali

La prova deve contenere tutti gli allegati damettere a disposizione degli studenti(testi, tabelle, figure, schemi, ecc. )

LE FASI DELLA PROVA

A. FASE DI LANCIO B1. FOCUS A CARATTERE LINGUISTICOB2. FOCUS A CARATTERE MATEMATICO

C. FOCUS A CARATTERE PRATICO‐PROFESSIONALE

D. FOCUS A CARATTERE RIFLESSIVOE. ATTIVITA’ INDIVIDUALE PER

L’ECCELLENZA

LE FASI DELLA PROVA

FASE DI LANCIO – ATTIVITA’ DI GRUPPO –BRAIN STORMING (2 ore)

Questa fase serve per condividere insiemeil problema affidato, assumereorientamenti per affrontarlo.

La fase può essere anche collocata al termine come fase di ricostruzione

comune del percorso.

LE FASI DELLA PROVA

FASE DI LANCIO – ATTIVITA’ DI GRUPPO –BRAIN STORMING (2 ore)

Il prodotto è un verbale che viene valutatosulle seguenti dimensioni:• 1 = il verbale rappresenta l’esame dei nodi

basilari della provaoppure

• 1 =il verbale rappresenta l’esame di qualchenodo della prova e contiene elementi di

osservazione delle dinamiche

LE FASI DELLA PROVA

• 2 = il verbale rappresenta l’esame dei nodisignificativi della prova, raccoglie i contributi

del gruppo ed evidenzia le idee assunte

• 3 =il verbale rappresenta l’esame di nodisignificativi della prova, raccoglie i contributi

di tutto il gruppo, contiene elementi diosservazione delle dinamiche ed evidenzia le

idee valutate e quelle assunte

LE FASI DELLA PROVA

Agli studenti va consegnato uno schema diverbale la cui traccia consiste nelle

dimensioni da valutare

Il punteggio totale va riportato a 10

La fase A vale 10 punti

LE FASI DELLA PROVA

FOCUS A CARATTERE LINGUISTICO Individuale (2 ore)

• Testo continuo e/o non continuo con item a scelta multipla semplice (una sola alternativagiusta); complessa (2 giuste); risposte aperteunivoche; risposte aperte articolate

I punteggi vengono assegnati su una scala

1‐2‐3 secondo criteri concordatiprecedentemente

LE FASI DELLA PROVA

ESEMPIO DI CRITERI

‐ Utilizzo di tipologia testuale e registrolinguistico

‐ Chiarezza e coerenza espositiva‐ Efficacia comunicativa rispetto allo scopo

‐ Precisione e articolazione dell’informazione‐ Correttezza e proprietà linguistica

LE FASI DELLA PROVA

• I quesiti sono di “tipo PISA” cioè debbono sondarenon solo abilità e conoscenze, ma anche capacità di

inferenza, ipotesi, confronto, argomentazione…

• La prova testuale deve essere collegata, come tema, al prodotto

• Il totale derivante dalla somma dei punteggiparziali degli item va riportato a 22

• La fase B1 vale 22 punti

LE FASI DELLA PROVA

FOCUS A CARATTERE MATEMATICO Individuale (2 ore)

• Anche la prova a carattere matematico è collegata al prodotto.

• Potrebbe essere il piano di ammortamentodi un mutuo, il confronto di costi e ricavi diun’azienda, il trend di ricavi di un settoreeconomico, calcoli relativi ad un manufattotecnologico, problemi di scelta e così via

LE FASI DELLA PROVA

La valutazione del compito con focus matematicosi basa sulle seguenti dimensioni di

osservazione

• correttezza formale dei calcoli e logicità del procedimento

• correttezza e pertinenza nelle risposte ai quesiti• equilibrio nella valutazione diefficienza/efficacia; costi/benefici

• giustificazione delle scelte operate rispetto alleprocedure o ai confronti

LE FASI DELLA PROVA

L’attribuzione del punteggio avviene attribuendo un punteggio da 1 a 3 ai diversi quesiti o problemi

proposti secondo questi criteri

Correttezza dei calcoli e logicità del procedimento(punteggio da 1 a 3)

• 1= il compito matematico è scorretto nel calcolo, logico nel procedimento

• 2 = il compito ha inesattezze nei calcoli, ilprocedimento è logico e corretto

• 3= il compito matematico è formalmente corretto nelcalcolo e nel procedimento, che è anche logicamente

seguito.

LE FASI DELLA PROVA

• Valutazione di efficienza/efficacia, costi/benefici; ecc.:

• Quesiti sulla giustificazione delle scelte; confronti, ecc.:

• Quesiti o compiti riguardanti il merito del problema proposto:

punteggio da 1 a 3 per ciascun

quesito/compito;

LE FASI DELLA PROVA

Il risultato derivante dalla sommadei punteggi va riportato a 23

La prova matematica vale 23 punti

LE FASI DELLA PROVA

FOCUS A CARATTERE PRATICO-PROFESSIONALE

Individuale (4 ore)Consiste nella produzione di un

microprogetto e/o nella costruzione di un manufatto o di un suo componente,

dell’individuazione e riparazione di un guasto; nell’organizzazione di un evento e

così via

LE FASI DELLA PROVA

Le dimensioni di valutazione dell’attivitàpratico/professionale sono le seguenti

– Proprietà nell’uso del linguaggio tecnico

specifico e correttezza della lingua– Funzionalità del prodotto: funziona, serve

all’uso progettato; se si tratta di un progetto, mostra tutte le caratteristiche

perché il prototipo che ne dovesse derivarefunzioni

LE FASI DELLA PROVA

Le dimensioni di valutazione dell’attivitàpratico/professionale sono le seguenti

– Equilibrio efficienza/efficacia; costo/beneficio; prezzo/qualità

– Comunicazione adeguata al target (es. nellacomunicazione con cliente)

Ognuna delle quattro dimensioni viene valutata suuna scala da 1(appena sufficiente) a 3(ottimo)

LE FASI DELLA PROVA

L’attribuzione del punteggio totale (30) risulta dallaponderazione dei punteggi ottenuti nelle quattro

dimensioni, assegnando a ciascuno un coefficiente di ponderazione, che risulta

maggiore per la funzionalità. La funzionalità è anche una caratteristica

imprescindibile per l’accettazione della prova. Ciò significa che se il prodotto non funziona (non è

attribuibile neanche il punteggio 1) il punteggiototale sarà 0, indipendentemente dalla

valutazione ottenuta nelle altre tre dimensioni.

LE FASI DELLA PROVA

Coefficienti di ponderazione

• proprietà e correttezza nel linguaggio: coefficiente di ponderazione 2 (Px2)

• funzionalità: coefficiente di ponderazione 3,5 (Px3,5)

• equilibrio costi/benefici, qualità/prezzo, ecc.: coefficiente di ponderazione 2,5 (Px2,5)

• comunicazione: coefficiente di ponderazione 2 (Px2)

LE FASI DELLA PROVA

Il punteggio ponderato totale in questo modo viene

automaticamente riportato a 30

La prova pratico‐professionale vale 30 punti

LE FASI DELLA PROVA

FOCUS A CARATTERE RIFLESSIVO Individuale (2 ore)

La ricostruzione/riflessione, attraverso una relazione scrittae orale, viene valutata secondo i seguenti criteri:

1=sono stati richiamati i passaggi basilari della prova

2= sono stati richiamati i passaggi basilari della prova e giustificate le scelte effettuate per la qualità del prodotto

3= sono stati richiamati i passaggi significativi della prova e giustificate in modo esauriente le scelte effettuate per la

qualità del prodotto

LE FASI DELLA PROVA

I punteggi vanno riportatia 15

La prova di riflessione-ricostruzione vale 15 punti

LE FASI DELLA PROVA

Attività individuale per l’eccellenzaIl riconoscimento di eccellenza viene

attribuito secondo un apprezzamento ditipo qualitativo che tiene conto della

presenza/assenza nella prova (o mediante una parte

aggiuntiva/facoltativa) delle seguentidimensioni, al massimo livello:

LE FASI DELLA PROVA

• Pertinenza, accuratezza, originalità dellasoluzione propostasi no

• Capacità argomentativa, riflessiva e critica

si no

Inoltre la prova potrebbe contenere una domandaaggiuntiva che richieda di ipotizzare una

soluzione alternativa per un target diverso diclienti o per superare un evento critico imprevisto

AUTOVALUTAZIONE DELLA PROVA

Eventualmente, a conclusione della prova, si possonoinserire le seguenti domande di riflessione‐

autovalutazione:• Quali aspetti della prova hai trovato interessanti e

perché?• Quali difficoltà hai eventualmente incontrato e per

quali motivi?• Ritieni la prova congruente con il tuo percorso

scolastico? Motiva la risposta.• Quali, fra le competenze richieste dalla prova, ritieni

costituiscano i tuoi punti di forza e quali, invece, hannoancora aspetti deboli, da migliorare?

ISTRUZIONI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLA PROVA

Informare preventivamente gli studenti sullecaratteristiche della prova

Evidenziare la serietà della prova Far esercitare preventivamente gli studenti Organizzare meticolosamente I tempi

Attenersi scrupolosamente al protocollo dellaprova

Fornire con precisione le consegne a tutti glistudenti

VALUTAZIONE DELLA PROVA

La letteratura sulle competenzemette chiaramente in evidenza

che non basta una prestazione o una singola mancanza di

prestazione per inferire la presenza o l’assenza di una

competenza

VALUTAZIONE DELLA PROVA

Il processo valutativo si basa sia sullavalutazione formativa delle

competenze maturate nelle Unità di Apprendimento che compongono ilcurricolo, sia sulla valutazione finale

dei risultati della prova espertasomministrata nell’imminenza dei

momenti certificativi

VALUTAZIONE DELLA PROVA

La valutazione, distinta dallaverifica, deve basarsi su più

indicatori di competenzaNon sarebbe perciò correttocompilare la certificazione in

base ad un’unica prova esperta

VALUTAZIONE DELLA PROVA

Si tratta invece di decidere quale peso relativo assegnare ai risultati di una o

due prove esperte rispetto ad altreprove di verifica sulle competenze

somministrate nel corso dell’anno, a conclusione di singole UDA

disciplinari o interdisciplinari