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La didattica-laboratoriale dalla Scuola Primaria alla Secondaria Superiore: costruzione di percorsi di Scienze integrate attraverso un approccio di autoformazione continua.” Valutazione della didattica laboratoriale Valutare le competenze: come e quando. Simonetta Soro, Daniela Padula, Girolamo Mingione 8 novembre 2010 PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com

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“La didattica-laboratoriale dalla Scuola Primaria alla Secondaria Superiore: costruzione di percorsi di Scienze

integrate attraverso un approccio di autoformazione continua.”

Valutazione della didattica laboratoriale Valutare le competenze:

come e quando.

Simonetta Soro, Daniela Padula, Girolamo Mingione8 novembre 2010

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Valutazione della didattica laboratoriale Valutare le competenze:

come e quando.

Progettare

Discutere Valutare

Documentare

I percorsi didattici nel “Circolo Virtuoso”

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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Le Linee guida MIUR: “La certificazione delle competenze

acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione.”

EQF Ocse-Pisa

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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2. Oggetto e modi della valutazione: In che modo o con quale tipo di prove possono essere effettivamente rilevati gli apprendimenti degli allievi da un soggetto esterno e fuori dall’ambiente dell’apprendimento?

Le Domande

1. Mandato istituzionale: La valutazione degli apprendimenti da parte di un soggetto esterno rischia comunque di entrare inconflitto con quella interna, del docente e della scuola, oppure può realmente integrarla?

3. Fattibilità ed effetti retroattivi: Il nostro sistema scolastico è in grado di gestire le contraddizioni ancora irrisolte da una normativa non sempre lineare? Come si inserisce il sistema di valutazione nazionale nella scuola dell’autonomia?

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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EQF

Ocse-Pisa

Se la valutazione è affidata alle singole istituzioni scolastiche, vengono individuati e condivisi i CRITERI cui essa si deve attenere

VALUTAZIONE di SISTEMA che tende a considerare i risultati fondamentali dell’azione formativa.

Controllo o supporto?!

Competenze

Linguistico e matematico

Linguistico, matematico e scientificico

AMBITISoro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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I cambiamenti nel quadro educativo della riforma:

• Assi culturali

• Obbligo scolastico e competenze chiave

• Certificazione delle competenze e quadro europeo EQF

I cambiamenti di paradigma:

• Superamento del sapere frammentario verso un’ottica sistemica

• Complessità e competenze

Sono le scuole, quindi, a “realizzare” e non ad

“applicare”l’innovazione in

relazione agli assi culturali considerati

strategici

Sono le scuole, quindi, a “realizzare” e non ad

“applicare”l’innovazione in

relazione agli assi culturali considerati

strategici

La didattica delle Scienze integrate nella Scuola Un confronto tra il presente e quello che dovrebbe realizzarsi

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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Raccordi: Assi culturali, Discipline e Competenze chiaveASSI CULTURALI

• Linguaggi

• Matematico

• Scientifico-tecnologico

• Storico-sociale

DISCIPLINE

Lingua italianaLingua straniera

Matematica

Scienze integrateScienze e tecnologie applicate

StoriaDirittoEconomia

C OMPETENZE

TRASVERSALI

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)

Nel 2006 la Commissione Europea ha proposto una direttiva relativa ad un Quadro Europeo delle Qualifiche

L’EQF e un quadro comune europeo di riferimento che funge da dispositivo di traduzione utile a rendere le qualifiche(risultato di un percorso di formazione validato sia nell’ambito dell’istruzione che della formazione), piùleggibili e comprensibili tra paesi e sistemi europei differenti.

Due sono i suoi principali obiettivi:

1. promuovere la mobilita transfrontaliera dei cittadini

2. agevolarne l’apprendimento permanente.

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L’EQF è un sistema strutturato in8 livelli

i quali prendono in considerazione l’intera gamma di qualifiche previste, da un livello di base (Livello 2, ad esempio uscita dall’istruzione primaria) ai livelli più avanzati (Livello 8, ad esempio i dottorati)

i quali sono descritti in termini di risultati dell’apprendimento (ciò che un individuo conosce, comprende e sa fare), questo per permettere raffronti tra Sistemi di Istruzione differenti.

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Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)

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Nel modello nazionale di certificazione delle competenze a 16 anni, si formalizzano tre livelli che possono richiamare l’idea di una progressione delle competenze.

• Livello di base: Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.

• Livello intermedio: Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

• Livello avanzato: Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Es. proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.

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Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)

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• 32 i paesi coinvolti.• Ratificata nel febbraio 2008.• Raccomandazione di adottare misure affinché entro il

2012 tutti i nuovi certificati di qualifica, i diplomi e i documenti Europass rilasciati dalle autorità competenti contengano un chiaro riferimento agli EQF.

• Gli Stati membri prenderanno provvedimenti in risposta alle raccomandazioni europee, compresa l’istituzione di un gruppo consultivo, e riferiranno entro il 23 aprile 2013 al Parlamento europeo e al Consiglio sull’esperienza acquisita e sulle implicazioni future, compresi l’eventuale riesame e revisione delle attuali raccomandazioni.

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) Chi e quando?

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• “qualifica”• “sistema nazionale di qualifiche”• “quadro nazionale di qualifiche”• “settore”• “organizzazione settoriale internazionale”• “risultati dell’apprendimento”• “conoscenze”• “abilità”• “competenze”

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) Allegato I

DEFINIZIONI

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“risultati dell’apprendimento”

Format di descrizione:

• Denominazione della disciplina

• Risultati previsti dal profili di riferimento

• Conoscenze ed abilità da raggiungere

• Indicazioni metodologiche e didattiche

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• “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

• “Abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilitàsono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

• “Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)

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La conoscenza essenziale comprende i principi di base del mondo naturale, i concetti, principi e metodi scientifici fondamentali, la tecnologia e i prodotti e processi tecnologici, nonché la comprensione dell’impatto della scienza e della tecnologia sull’ambiente naturale.

Le abilità comprendono la capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e macchinari tecnologici nonché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per formulare una decisione o conclusione sulla base di dati probanti. Le persone dovrebbero essere anche in grado di riconoscere gli spetti essenziali dell’indagine scientifica ed essere capaci di comunicare leconclusioni e i ragionamenti afferenti.

Conoscenze e abilità di base in campo scientifico e tecnologico

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Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza:

• La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologiepossedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati.

• La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri obisogni avvertiti dagli esseri umani.

• La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino.

Competenze di base in campo scientifico e tecnologico

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• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

• Analizzare qualitativamente e quantitativamentefenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.

• Essere consapevole delle potenzialità e dei limitidelle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione per l’Asse scientifico-tecnologico

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Come promuovere l’acquisizione delle competenze chiave o trasversali

• Programmazione interdisciplinare dall’identificazione dell’apporto “cittadinario” delle singole discipline”.

• Valorizzazione della componente sociale dell’apprendimento (la classe come comunitàeducativa di apprendimento di scambio e di ricerca).

• Riconoscimento e valorizzazione di comportamenti ed atteggiamenti.

• Potenziamento di didattiche centrate sull’azione: non solo trasmissione, ma laboratorialità, coinvolgimento, sviluppo di compiti, di progetti, …

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Valutazione Formativa

dicono

sanno fare

i loro atteggiamenti

la loro disponibilità ad apprendere

capacità a lavorare con gli altri

Sapere/conoscenza

Saper fare/abilità e competenze

Saper essere/competenza personale

Saper imparare/ competenza metacognitiva

Competenza relazionale

Gli alunni:

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La valutazione in un’ottica costruttivista

Modello trasmissivo:• L’attenzione è per una divisione del sapere in elementi

discreti che porta a valutare quando l’alunno è riuscito ad assimilare dei vari pezzi via via presentati.

• La valutazione riguarda soprattutto le conoscenze (sapere).

• La valutazione avviene alla fine di un tratto del percorso, ed è affidata per lo più a prove oggettive, statistiche e decontestualizzate.

• La valutazione in prestazioni porta a trascurare i processi e il potenziale d’apprendimento.

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La valutazione sommativa e formativa

Valutazione sommativa: statica in quanto non interviene nel processo.

• Prove per lo più decontestualizzate• Tipologia dei formati di prova limitata• Si valuta la prestazione individuale• Non si tiene conto delle variabili individuali• Si pone l’accento sugli errori e sulle lacune• Si interrompe il processo di apprendimento• I risultati non ricadono necessariamente sulla pratica• Può indurre ad insegnare per test• Porta ad un giudizio non necessariamente mirato al

miglioramento delle prestazioni

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La valutazione in un’ottica costruttivista

Modello costruttivista:• L’interesse è per come gli alunni riescono a costruire

le conoscenze; ciò porta a prestare attenzione al dialogo che si sviluppa in classe, soprattutto nella discussione e nel confronto.

• La valutazione riguarda non solo le conoscenze, ma anche il saper fare e la disposizione ad apprendere.

• La valutazione è attenta ai processi: è autentica dinamica e contestuale.

• All’interno del dialogo diventa importante prestare attenzione agli indizi che rivelano avanzamento o invece blocchi nella costruzione delle conoscenze.

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La valutazione sommativa e formativa

Valutazione formativa: autentica, dinamica, qualitativa.• E’ organica ed intrinseca all’insegnamento e

apprendimento• Presta attenzione ai singoli alunni ed alle loro diversità

individuali• Tiene conto non solo degli aspetti di sapere e saper fare,

ma anche degli atteggiamenti, della disposizione ad apprendere e della capacità di lavorare con gli altri

• Si basa su dati di processo e sulla loro interpretazione• Pone l’accento sui punti di forza e non sulle lacune• Punta ad un dialogo con l’alunno, con lo scopo di

migliorare le prestazioni e la conoscenza di sé• Ricade sulla pratica ed è controllata dall’interno

(dall’insegnante e dagli alunni)

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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Un percorso formativo sulla valutazione

• Valutazione formativa: investigare le diverse forme in cui la valutazione può manifestarsi, saper individuare i nodi problematici e imparare a gestirli sviluppando la competenza osservativa

• Valutazione sommativa: imparare a distinguere i diversi tipi di prove ed i formati che più rispondono al requisito di oggettività rendendo le prove valide ed affidabili

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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Una pluralità di modi e strumenti per valutare

Il mito delle valutazioni oggettive: cosa funziona e cosa non funziona?

Nella correttezza degli item la valutazione avviene con modalità diverse.

Oggettività Attendibilità

Una valutazione funzionale ad un insegnamento/ apprendimento centrato su una didattica laboratoriale/

operativa richiede l’impiego di strumenti diversi ed una raccolta di dati che rappresenti una pluralità di punti di

vista.Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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Una pluralità di modi e strumenti per valutare

• Alunni: progetti e schemi prima di un lavoro, disegni e appunti durante, rielaborazioni, sintesi e feedback alla fine.• Insegnante: note sul campo, diario di bordo per raccogliere i dati di processo e di comportamento, come momento di riflessione.• La registrazione e trascrizione: analisi di una lezione in differita

In questa ottica esempi possono essere:Schede di osservazione Schede di valutazioneSchede di laboratorio

Schede di autovalutazione

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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La ValutazioneIl problema reale, oggi, è continuare a dare valore alla valutazione dell’insegnante accanto al “potere” dei test nazionali ed internazionali. E’ importante mantenere la

valutazione nelle mani dell’insegnante, in una prospettiva formativa, non solo per i motivi sopraelencati, ma anche perché è solo all’interno di una cornice di dialogo che si possono sviluppare quegli aspetti di competenza che

vanno sotto il nome di pensiero critico, nei fatti sviluppabili solo all’interno di contesti di apprendimento aperti e

caratterizzati da un feedback continuo nelle due direzioni: insegnante-alunni ed alunni-insegnante.

(J. Bruner 1997, La cultura dell’educazione, Feltrinelli, Milano)

Soro, Padula, Mingione, 8 novembre 2010

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“La didattica-laboratoriale dalla scuola primaria alla secondaria superiore: costruzione di percorsi di scienze

integrate attraverso un approccio di autoformazione continua.”.

Valutazione della didattica laboratoriale Valutare le competenze: come e quando.

Simonetta Soro, Daniela Padula, Girolamo Mingione8 novembre 2010

Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione

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Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilita sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche(comprendenti l’abilita manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti e utensili).

Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Livello 1

conoscenze generale di base

abilita di base necessarie a svolgere mansioni /compiti semplici

lavoro o studio, sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato

Livello 2

Conoscenza pratica di base in un ambito di lavoro o di studio

Abilita cognitive e pratiche di base necessarie all’uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici

Lavoro o studio sotto la supervisione con una certo grado di autonomia

Livello 3

Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio

Una gamma di abilita cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni

Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio; adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi

Allegato IIDESCRITTORI

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Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Livello 4

Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio

Una gamma di abilita cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio

Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio

Livello 5

Conoscenza teorica e pratica esauriente e specializzata, in un ambito di lavoro o di studio e consapevolezza dei limiti di tale conoscenza

Una gamma esauriente di abilita cognitive e pratiche necessarie a dare soluzioni creative a problemi astratti

Saper gestire e sorvegliare attivitànel contesto di attività lavorative o di studio esposte a cambiamenti imprevedibili; esaminare e sviluppare le prestazioni proprie e di altri

Il descrittore per il ciclo breve dell’istruzione superiore (all’interno o collegato al primo ciclo) corrisponde ai risultati dell’apprendimento al livello 5 del Quadro europeo delle qualifiche.

Allegato IIDESCRITTORI

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Livello 6 Il descrittore per il primo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell’Area Europea dell’Istruzione Superiore, approvato dai ministri responsabili dell’istruzione superiore riuniti a Bergen nel maggio 2005, nel contesto del processo di Bologna, corrisponde ai risultati dell’apprendimento al livello 6 del Quadro europeo delle qualifiche

Livello 7 Il descrittore per il secondo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell’Area Europea dell’Istruzione Superiore,approvato dai ministri responsabili dell’istruzione superiore riuniti a Bergen nel maggio 2005, nel contesto del processo di Bologna, corrisponde ai risultati dell’apprendimento al livello 7 del Quadro europeo delle qualifiche.

Livello 8 Il descrittore per il terzo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell’Area Europea dell’Istruzione Superiore,approvato dai ministri responsabili dell’istruzione superiore riuniti a Bergen nel maggio 2005, nel contesto del processo di Bologna, corrisponde ai risultati dell’apprendimento al livello 8 del Quadro europeo delle qualifiche.

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) Allegato II

DESCRITTORI

Livello 6: primo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell’Area Europea dell’Istruzione SuperioreLivello 7: secondo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell’Area Europea dell’Istruzione SuperioreLivello 8: terzo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell’Area Europea dell’Istruzione Superiore

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