Vacanze estive 2012 con la retromarcia

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Confederazione Italiana Esercenti Attività Commerciali Turistiche e dei Servizi 00184 Roma - Via Nazionale, 60 - Tel. 06/47251 - Fax 4746886 Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA CONFESERCENTI-SWG: VACANZE ESTIVE CON LA RETROMARCIA. IL 66% DEGLI ITALIANI (ERA IL 79% NEL 2010) “RESISTE”: SONO QUEST’ANNO 33,3 MILIONI DI VACANZIERI, NEL 2010 ERANO 39 MILIONI. SPESA COMPLESSIVA: 30 MILIARDI. “FAI DA TE” AL MASSIMO: PER PRENOTARE E PER… CUCINARE. COME SI DECIDE? INSIEME IN FAMIGLIA, MA I DECISIONISTI SONO IL 12%. E SI LAVORA ANCHE IN SPIAGGIA CON INTERNET E TELEFONINI. VENTURI: RIDURRE PRESSIONE FISCALE E STOPPARE AUMENTI IVA, SERVONO INCENTIVI PERRILANCIARE IL NOSTRO TURISMODal 2010 al 2012, gli anni della crisi, il treno delle vacanze estive ha perso il 13% dei vacanzieri passando dal 79% al 66% che “resiste”. Sono 33,3 milioni quest’anno coloro che andranno nei luoghi di villeggiatura ma erano 39 milioni appena due anni fa. E che la crisi condizioni i programmi degli italiani lo dimostra il fatto che se nel 2010 proprio la fase recessiva spingeva il 13% a non andare in vacanza ora i rinunciatari arrivano al 20%. E comunque ad influire sulle scelte delle ferie estive dominano il fattore reddito disponibile (quest’anno al 39%), la preoccupazione per la situazione economica (22%), le tasse (10%) new entry del sondaggio che segnala ancora una volta il peso di un fisco insostenibile. “In questa situazione di crisi sarebbe davvero suicida pensare ad aumenti Iva o ad altri balzelli fiscali sottolinea Marco Venturi Presidente Confesercenti con il bel risultato di affossare il turismo italiano che invece necessità di promozione ed incentivi per poter essere quella grande risorsa per la ripresa economica. Un’operazione crescita senza il turismo infatti è un non-senso: chiediamo al Governo una sede di confronto rapida per definire una vera politica di rilancio del settore. Prioritario a questo proposito è l’avvio di una consultazione preventiva con le Associazioni del settore e con le Regioni che, proprio in questi giorni, si sono riunite in Sardegna ed hanno stilato un documento al riguardo sul piano strategico che il ministro Gnudi sta predisponendo e che presenterà al Governo per una sua veloce approvazione.” Malgrado le difficoltà la voglia di vacanze non abbandona gli italiani che anzi si rivelano per nulla abitudinari: ben il 60% ama cambiare ogni volta la località per ”staccare” dagli impegni familiari e di lavoro. Ma chi decide dove andare? Prevale la “collegialità”: per il 46% in famiglia si decide con un compromesso. Ma c’è anche una agguerrita pattuglia di decisionisti, il 12%, che non ammette

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Vacanze estive 2012. 33,3M gli italiani in viaggio, calo del 13%Sondaggio Confesercenti-Swg sulle vacanze degli italiani. La spesa per le ferie estive a quota 30 miliardi. Dal 2010 al 2012, gli anni della crisi, il treno delle vacanze estive ha perso il 13% dei vacanzieri passando dal 79% al 66% che “resiste”. Sono 33,3 milioni quest’anno coloro che andranno nei luoghi di villeggiatura ma erano 39 milioni appena due anni fa. http://www.confesercenti.ithttp://about.me/kornfeind

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Confederazione Italiana Esercenti Attività Commerciali Turistiche e dei Servizi 00184 Roma - Via Nazionale, 60 - Tel. 06/47251 - Fax 4746886

Ufficio Stampa

COMUNICATO STAMPA

CONFESERCENTI-SWG: “VACANZE ESTIVE CON LA RETROMARCIA. IL 66%

DEGLI ITALIANI (ERA IL 79% NEL 2010) “RESISTE”: SONO QUEST’ANNO 33,3

MILIONI DI VACANZIERI, NEL 2010 ERANO 39 MILIONI. SPESA COMPLESSIVA: 30

MILIARDI. “FAI DA TE” AL MASSIMO: PER PRENOTARE E PER… CUCINARE.

COME SI DECIDE? INSIEME IN FAMIGLIA, MA I DECISIONISTI SONO IL 12%. E SI

LAVORA ANCHE IN SPIAGGIA CON INTERNET E TELEFONINI”.

VENTURI: “RIDURRE PRESSIONE FISCALE E STOPPARE AUMENTI IVA,

SERVONO INCENTIVI PERRILANCIARE IL NOSTRO TURISMO”

Dal 2010 al 2012, gli anni della crisi, il treno delle vacanze estive ha perso il 13% dei vacanzieri

passando dal 79% al 66% che “resiste”. Sono 33,3 milioni quest’anno coloro che andranno nei

luoghi di villeggiatura ma erano 39 milioni appena due anni fa. E che la crisi condizioni i

programmi degli italiani lo dimostra il fatto che se nel 2010 proprio la fase recessiva spingeva il

13% a non andare in vacanza ora i rinunciatari arrivano al 20%. E comunque ad influire sulle

scelte delle ferie estive dominano il fattore reddito disponibile (quest’anno al 39%), la

preoccupazione per la situazione economica (22%), le tasse (10%) new entry del sondaggio che

segnala ancora una volta il peso di un fisco insostenibile.

“In questa situazione di crisi sarebbe davvero suicida pensare ad aumenti Iva o ad altri

balzelli fiscali – sottolinea Marco Venturi Presidente Confesercenti – con il bel risultato di

affossare il turismo italiano che invece necessità di promozione ed incentivi per poter essere

quella grande risorsa per la ripresa economica. Un’operazione crescita senza il turismo

infatti è un non-senso: chiediamo al Governo una sede di confronto rapida per definire una

vera politica di rilancio del settore. Prioritario a questo proposito è l’avvio di una

consultazione preventiva con le Associazioni del settore e con le Regioni che, proprio in

questi giorni, si sono riunite in Sardegna ed hanno stilato un documento al riguardo sul

piano strategico che il ministro Gnudi sta predisponendo e che presenterà al Governo per

una sua veloce approvazione.”

Malgrado le difficoltà la voglia di vacanze non abbandona gli italiani che anzi si rivelano per nulla

abitudinari: ben il 60% ama cambiare ogni volta la località per ”staccare” dagli impegni familiari e

di lavoro.

Ma chi decide dove andare? Prevale la “collegialità”: per il 46% in famiglia si decide con un

compromesso. Ma c’è anche una agguerrita pattuglia di decisionisti, il 12%, che non ammette

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intrusioni, mentre un altro 15% preferisce concordare la vacanza con gli amici. Infine un 9%

ritiene opportuno decidere in base alle esigenze dei figli.

Le vacanze in tempo di crisi assumono anche un altro connotato, il “fai-da-te” che emerge sia

prima della partenza con il 45% che prenota il viaggio da solo (era il 43% nel 2010) sia durante la

vacanza “cucinando da sé” che vede il 32% aggirarsi attorno ai fornelli o davanti ad un barbecue

(era il 26% nel 2010 e addirittura solo il 19% l’anno scorso). Anche se il sedersi al tavolo del

ristorante o di una pizzerie continua a sedurre il 47% dei vacanzieri (sia pure in calo rispetto al

54% del 2011).

E che si punti a risparmiare non si nota solo dalla borsa della spesa sempre più frequentemente fra

le mani delle famiglie in vacanza ma anche da altre scelte: cresce di 10 punti ad esempio la

preferenza per alberghi a due stelle (dal 6 al 16%) mentre in assoluto prevale l’orientamento verso

le 3 stelle che però scontano una flessione (dal 66% del 2010 al 59% di quest’anno). Intanto calo

nei villaggi turistici mentre le presenze nei campeggi si attesta al 7% ma, a fronte di una

sostanziale stabilità dei prezzi per il soggiorno nei campeggi e nei villaggi turistici, si assiste ad

una contrazione della durata media del soggiorno e sul incoming si registrano cancellazioni dai

principali mercati generatori di domanda verso l’Italia (Francia, Germania, Svizzera e Austria).

Scelta la meta e con la valigia in mano bisogna pensare alla durata della vacanza ed al bugdet

disponibile: la durata rimarrà stabile rispetto ai due anni precedenti assestandosi sui 12 giorni

medi. Il 35% non supera il muro delle due settimane (con il 18% che si limita ad una permanenza

fuori casa di una settimana) mentre solo il 26% si orienta su vacanze più lunghe, in particolare i

residenti nelle regioni del Nord-Ovest ed i pensionati che però sono particolarmente attenti a

scegliere mete, pernottamenti e periodi compatibili con le loro risorse.

Quanto al bugdet sale leggermente rispetto al 2011 con 906 euro contro 823 dell’anno precedente.

Ovvero la spesa complessiva sarà di 30 miliardi. Cifre entrambe inferiori però rispetto ai 1022

euro del 2010 e comunque sotto i mille euro. E si sente in particolare il peso del caro-carburanti

(visto che comunque il mezzo preferito per fuggire dalle città resta l’auto cui si affida il 64%

mentre appaiono in leggero calo aerei e navi). Si profila, invece, un bugdet decisamente ridotto per

i giovanissimi (attorno ai 500 euro).

Il mese leader è più che mai agosto nel quale si concentra ben il 55% dei vacanzieri (il 53% nel

2010, il 52% nel 2011), mentre un 36% resta fedele come negli scorsi anni a luglio ed un 19%,

dato leggermente superiore al 2011 e 2010, vira decisamente su settembre. La concentrazione

delle ferie provoca una netta flessione delle vacanze fuori stagione che con il 36% calano del 5%

rispetto al 2011. Agosto sugli scudi dunque e soprattutto agosto al mare che resta l’approdo di

gran lunga preferito: anzi quest’anno con il 53% di preferenze ed un balzo di 5 punti rispetto al

2011 e di 4 punti sul 2010 inverte una tendenza al declino che procedeva dal 2009.

7 italiani su 10 resteranno nel nostro Paese, mentre uno su cinque non si muoverà dalla propria

regione. Puglia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria e le isole riscuotono i maggiori successi.

L’indicazione dell’Emilia-Romagna suona di auspicio per un ritorno alla normalità nel più breve

tempo possibile, ma è anche un segnale alle Istituzioni perché sostengano le attività economiche e

turistiche di quelle zone.

La vacanza diventa una semivacanza in quanto pare non riesce ad eliminare del tutto la

componente ansiogena verso la tenuta del lavoro e nei confronti delle preoccupazioni per la crisi:

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con internet e smartphone l’ufficio si fa mobile ed arriva anche sulla spiaggia, nei boschi. Si

profila insomma sulla sabbia e fra i lettini degli stabilimenti balneari un duello fra la musica, i

richiami degli altoparlanti e gli squilli dei telefonini. Il 32% infatti confessa di portare il computer

con sé per la posta ed il lavoro con un aumento del 15% rispetto al 2010 e del 5% rispetto al 2011.

Ed il 18% usa il cellulare per motivi di lavoro come nel 2011, ma con un aumento del 3% rispetto

al 2010. Se si pensa che la richiesta di avere un collegamento internet nella camera d’albergo è

salita in 5 anni del 13% (era il 10% nel 2008, ora è del 23%) ci si rende conto che la vacanza

tecnologica ormai è una realtà sempre più insostituibile.

Tra difficoltà reali ed ansia una domanda diffusa è: dove vai senza consultare le previsioni del

tempo? E difatti il 79% degli italiani in procinto di partire non si lascia sfuggire questo

appuntamento (era già il 76% nei due anni precedenti) dal quale sembra non poter prescindere

prima di mettere in moto la macchina o recarsi in stazione. Ed altrettanto alta è la preoccupazione

ad informarsi sulle ultime notizie (73%). Scendono invece attenzione e timori per gli eventuali

rischi del luogo di vacanza e i possibili annunci di scioperi, mentre solo una piccole minoranza

decide di affidarsi alle stelle consultando l’oroscopo (8%).

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Quanti andranno in vacanza – confronto temporale:

2007 2008 2009 2010 2011 2012

andranno 72 70 76 79 71 66

non andranno 28 30 24 21 29 34

non sanno ancora 19 19 8 6 14 8

dati riportati a 100 senza il ‘non sa’

Quale tra i seguenti fattori influirà quest’anno sulla sua scelta per le vacanze1?

2010 2011 2012

il reddito disponibile 35 42 39

la preoccupazione per la situazione

economica 14 13 22

il gruppo di persone con cui andrà

in vacanza 14 14 13

la pressione fiscale - - 10

la sicurezza del luogo della

vacanza 12 23 8

la possibilità di portare con sé i

propri animali 6 -

-

i rischi climatici 5 - -

gli anziani a carico famigliare 4 - -

nessuno di questi 10 8 8

non so, preferisco non rispondere - 1 1

dati riportati a 100 in assenza di non risposte

rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza

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Quando sceglie la meta delle vacanze, tende ad andare sempre nello stesso posto o a

cambiare ogni volta? Pensi agli ultimi 4-5 anni.

2012

tende ad andare nello stesso posto 39

cambia ogni volta 60

preferisco non rispondere 1 rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza

Quando sceglie la meta delle vacanze, in famiglia chi decide?

2012

decidiamo tutti insieme 46

scelgo con gli amici 15

scelgo io, anche se ho famiglia 12

decidiamo in base alle esigenze dei

figli 9

nessuno, sono da solo e scelgo da

solo 8

sceglie mia moglie, mio marito 7

decidiamo in base alle esigenze dei

genitori/degli anziani cui dobbiamo

prestare cura

2

preferisco non rispondere 1 rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza

Normalmente in vacanza lei mangia:

2008 2009 2010 2011 2012

cucina da sé 3 26 26 19 32

nel ristorante

dell’albergo/pensione dove

pernotta

31 25 27 33 28

in trattoria o pizzeria 31 22 22 21 19

in altri ristoranti 18 12 15 18 8

nei bar e nei fast food 17 5 5 5 8

da parenti/amici - 10 5 4 5 dati percentuali

rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza

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Quando è in vacanza, Lei...

Confronto temporale – 2012-2012

2010 2011 2012

legge libri 58 54 52

legge quotidiani 44 44 43

porta il computer per la posta e

lavorare 17 28 32

guarda la tv 17 20 22

usa il cellulare per motivi di lavoro 15 18 18

Quanto pensa di spendere per le sue vacanze estive quest’anno? Se va in vacanza con

altre persone, calcoli la spesa PER PERSONA:

2008 2009 2010 2011 2012

meno di 250 euro 6 7 9 11 13

da 251 a 500 euro 19 18 17 26 24

da 501 a 750 euro 16 19 18 22 16

da 751 a 1000 euro 17 15 15 18 14

da 1001 a 1250 euro 9 6 8 6 8

da 1251 a 1500 euro 7 9 6 4 5

da 1501 a 1750 euro 5 4 5 3 2

da 1751 a 2000 euro 4 3 2 3 3

da 2001 a 2250 euro 2 2 1 2 2

da 2251 a 2500 euro 1 1 1 1 0

da 2501 a 2750 euro 1 0 1 0 1

da 2751 a 3000 euro 2 1 1 0 1

da 3001 a 3250 euro 1 1 1 0 1

da 3251 a 3500 euro 1 0 0 0 0

da 3501 a 3750 euro 0 0 1 0 0

da 3751 a 4000 euro 1 1 0 0 0

da 4001 a 4250 euro 1 0 1 0 0

Da 5751 a 6000 euro 1

più di 7000 euro 1 0 0 0

non sa/non risponde 6 13 12 25 9

Spesa media (euro) 1.056 946 1.022 823 906

variazione % rispetto all’anno

precedente -10,4% +8% -24% +10%

dati percentuali

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E dove sceglierà di pernottare per le sue vacanze:

2005 2009 2010 2011 2012

in albergo/pensione 37 32 33 40 37

in una casa in affitto 14 16 15 13 16

in una casa di proprietà 7 15 18 14 15

in bed&breakfast 4 11 10 12 9

presso amici o parenti 6 13 10 8 9

in residence 8 10 6 7 7

in campeggio 7 5 5 7 7

in villaggi turistici 8 8 5 7 5

in agriturismo 4 3 3 4 3

in camper/roulotte 3 2 2 2 2

altro 2 - - - -

preferisco non rispondere 2 5 8 6 7 dati percentuali; somma delle risposte consentite

rispondenti: quanti dichiarano che andranno in vacanza

E probabilmente sceglierà alberghi:

2005 2009 2010 2011 2012

5 stelle-lusso 4 2 3 1 2

4 stelle 31 23 22 24 22

3 stelle 58 60 66 68 59

2 stelle 6 12 8 6 16

1 stella 1 3 1 1 1

preferisco non rispondere 2 1 5 1 1

dati riportati a 100 in assenza di non risposte

rispondenti: quanti andranno in albergo o pensione

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Metodologia

L’indagine quantitativa è stata condotta mediante sondaggio telefonico

CATI (Computer Assisted Telephone Interview) e CAWI all’interno di un

campione di 1.000 soggetti maggiorenni residenti sul territorio nazionale e

rappresentativi dell’universo di riferimento in base ai parametri di sesso, età e

zona.

Le interviste sono state somministrate nel periodo che va dal 23/05/2012 al

28/05/2012.

I metodi utilizzati per l'individuazione delle unità finali sono di tipo casuale,

come per i campioni probabilistici. Tutti i parametri sono uniformati ai più

recenti dati forniti dall'ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la

rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e zona.

PARAMETRI DEL CAMPIONE

Il campione di 1.000 intervistati risulta così composto:

Sesso:

maschio 48

femmina 52

Età:

18-24 anni 9

25-34 anni 18

35-44 anni 19

45-54 anni 16

55-64 anni 15

più di 64 anni 23

Zona:

nord-ovest 27

nord-est 19

centro 20

sud 23

isole 11

Roma, 15 giugno 2012