Come passare le vacanze estive tra Castelli ed Antiche … · Come passare le vacanze estive tra...

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Come passare le vacanze estive tra Castelli ed Antiche Pievi IV3BCA/P dal 9 al 24 agosto 2013 Ciao a tutti In questi periodi dove l’economia è in regresso e magari non ci si può più permettere di affrontare dei periodi di vacanza lunghi magari ai tropici, perché non assaporare la possibilità di predisporre un periodo di attività in portatile dato che antenne e radio non mancano? Innanzitutto la passione per l’attività /p deriva dai Contest dove sia con il call della Sezione ARI di Gorizia IQ3GO/P sia con il mio l’attività in portatile è stata sempre privilegiata. Invito i lettori a leggere questo articolo scritto sempre da me in occasione della vittoria del Field Day Contest - Memorial I0FLY nel 2011 http://www.fieldday.it/2011/Field%20Day%202011%20CW%20iq3go%20cw.pdf A prescindere da questa parentesi, l’attività estiva si preannuncia con un’attenta preparazione di base molto burocratica nei mesi invernali sia con i Manager del Diploma DCI, che con i Colleghi di Busto Arsizio per il Diploma delle Abbazie Italiane. Avere una referenza sembra una banalità per chi è dall’altra parte della radio quando passi una “New One” in realtà c’è un’attento e severo controllo ed un lavoro di ricerca molto intenso in riferimento ad una data o altro. Espletata questa “formalità” il lavoro passa al laboratorio dove si predispongono le antenne ecc. Tutto ovviamente auto costruito. Io prediligo l’utilizzo dei dipoli ½ lambda per i collegamenti europei contrariamente alle verticali ma in macchina quando esco la configurazione di base è composta da: 1. Radio 1) Icom IC 706MKIIG 2. Radio 2) Icom IC 746 (backup) 3. Due batterie Piombo Gel da 120 A + 1 Batteria da 80 A 4. Palo per Dipoli basato su scopa in alluminio telescopica composta da 3 elementi da 2 metri cui ho aggiunto un terzo elemento per arrivare a 8 metri da terra 5. Base di supporto sotto ruota 6. Inverter 12/220 250 kVA per l’alimentazione del PC Portatile 7. Dipolo 1 ½ lambda 40 metri 8. Dipolo 2 ½ lambda 20 metri 9. G5RV completa 80/10 metri con MFJ Versatuner II 10. Antenna canna da pesca con Balun 1:4 e radiali per i 40/30/20/17/15 metri 11. Dipolo trappolato multi banda 10/15/20/40 metri 12. Dipolo multiplo con braccia per i 20 e 40 metri con condensatori da 15 kVolt terminali pre isolatori (l’antenna che prediligo) e due carichi lineari necessari all’abbassamento del “Q” 13. PC Portatile con BBlogger mouse due chiavette di backup senza cluster ne internet 14. Paddle della MFJ 564 15. Interfaccia modi digitali per ICOM 706 MKIIG autocostruita 16. PTT con pedale e “cuffie con microfono” da ipermercato adattato all’impedenza d’ingresso del IC706 17. Microfoni e Cuffie di Backup e per eventuali amici in visita 18. Tavolino e Sedia 19. Scatola di attrezzi, fusibili, saldatore a Gas, nastro isolante ecc. in abbondanza 20. Corde Cordame, cime, redance, elastici fascette cartelli, Cavi RG8, RG8 mini, Due Wattmetri Rosmetri ed accessori vari (prolunghe prolunghette, cavi, piattina rosso nera da 4 mmq,) fusibili ecc. Carta Blocco penne e calamaio. 21. Stili per antenna con base magnetica HF (mai usata) 22. n°2 Apparati Bibanda portatili (utilissimi quando non c’è copertura cellulare e si in due) 23. Valigetta di Primo Soccorso. (Qualche volta un taglietto con un cacciavite capita) 24. Acqua (a me piace la leggermente frizzante) 25. TANTA TANTA TANTA TANTA TANTISSIMA PASSIONE Preciso che il tutto sta nel bagagliaio di una Punto, pertanto solo il palo attraversa l’abitacolo dal bagagliaio al sedile del passeggero. Le batterie restano in macchina pertanto si alimenta il “tavolo operatorio” con cavo di adeguata sezione e così si ricaricano anche la sera, adeguatamente protette da fusibili e da diodi di adeguato amperaggio. Ricordo per l’ennesima volta i Fusibili: per chi fa attività potrà sempre capitare di fargli fuori. Meglio un fusibile saltato che una Radio!!!!!!

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Come passare le vacanze estive tra Castelli ed Antiche Pievi IV3BCA/P dal 9 al 24 agosto 2013

Ciao a tutti In questi periodi dove l’economia è in regresso e magari non ci si può più permettere di affrontare dei periodi di vacanza lunghi magari ai tropici, perché non assaporare la possibilità di predisporre un periodo di attività in portatile dato che antenne e radio non mancano? Innanzitutto la passione per l’attività /p deriva dai Contest dove sia con il call della Sezione ARI di Gorizia IQ3GO/P sia con il mio l’attività in portatile è stata sempre privilegiata. Invito i lettori a leggere questo articolo scritto sempre da me in occasione della vittoria del Field Day Contest - Memorial I0FLY nel 2011 http://www.fieldday.it/2011/Field%20Day%202011%20CW%20iq3go%20cw.pdf A prescindere da questa parentesi, l’attività estiva si preannuncia con un’attenta preparazione di base molto burocratica nei mesi invernali sia con i Manager del Diploma DCI, che con i Colleghi di Busto Arsizio per il Diploma delle Abbazie Italiane. Avere una referenza sembra una banalità per chi è dall’altra parte della radio quando passi una “New One” in realtà c’è un’attento e severo controllo ed un lavoro di ricerca molto intenso in riferimento ad una data o altro. Espletata questa “formalità” il lavoro passa al laboratorio dove si predispongono le antenne ecc. Tutto ovviamente auto costruito. Io prediligo l’utilizzo dei dipoli ½ lambda per i collegamenti europei contrariamente alle verticali ma in macchina quando esco la configurazione di base è composta da:

1. Radio 1) Icom IC 706MKIIG 2. Radio 2) Icom IC 746 (backup) 3. Due batterie Piombo Gel da 120 A + 1 Batteria da 80 A 4. Palo per Dipoli basato su scopa in alluminio telescopica composta da 3 elementi da 2 metri cui

ho aggiunto un terzo elemento per arrivare a 8 metri da terra 5. Base di supporto sotto ruota 6. Inverter 12/220 250 kVA per l’alimentazione del PC Portatile 7. Dipolo 1 ½ lambda 40 metri 8. Dipolo 2 ½ lambda 20 metri 9. G5RV completa 80/10 metri con MFJ Versatuner II 10. Antenna canna da pesca con Balun 1:4 e radiali per i 40/30/20/17/15 metri 11. Dipolo trappolato multi banda 10/15/20/40 metri 12. Dipolo multiplo con braccia per i 20 e 40 metri con condensatori da 15 kVolt terminali pre

isolatori (l’antenna che prediligo) e due carichi lineari necessari all’abbassamento del “Q” 13. PC Portatile con BBlogger mouse due chiavette di backup senza cluster ne internet 14. Paddle della MFJ 564 15. Interfaccia modi digitali per ICOM 706 MKIIG autocostruita 16. PTT con pedale e “cuffie con microfono” da ipermercato adattato all’impedenza d’ingresso del

IC706 17. Microfoni e Cuffie di Backup e per eventuali amici in visita 18. Tavolino e Sedia 19. Scatola di attrezzi, fusibili, saldatore a Gas, nastro isolante ecc. in abbondanza 20. Corde Cordame, cime, redance, elastici fascette cartelli, Cavi RG8, RG8 mini, Due Wattmetri

Rosmetri ed accessori vari (prolunghe prolunghette, cavi, piattina rosso nera da 4 mmq,) fusibili ecc. Carta Blocco penne e calamaio.

21. Stili per antenna con base magnetica HF (mai usata) 22. n°2 Apparati Bibanda portatili (utilissimi quando non c’è copertura cellulare e si in due) 23. Valigetta di Primo Soccorso. (Qualche volta un taglietto con un cacciavite capita) 24. Acqua (a me piace la leggermente frizzante) 25. TANTA TANTA TANTA TANTA TANTISSIMA PASSIONE

Preciso che il tutto sta nel bagagliaio di una Punto, pertanto solo il palo attraversa l’abitacolo dal bagagliaio al sedile del passeggero. Le batterie restano in macchina pertanto si alimenta il “tavolo operatorio” con cavo di adeguata sezione e così si ricaricano anche la sera, adeguatamente protette da fusibili e da diodi di adeguato amperaggio. Ricordo per l’ennesima volta i Fusibili: per chi fa attività potrà sempre capitare di fargli fuori. Meglio un fusibile saltato che una Radio!!!!!!

Fatto tutto questo elenco che nasce da esperimenti portati nel corso di tanta attività e di prove reali in laboratorio post autorizzazioni e richieste si inizia l’attività. Faccio un inciso non è che uno arriva nei pressi della referenza che intende attivare senza permessi, con il cavolo, c’è anche la parte burocratica da sopperire con gli organi di Polizia. Ecco un permesso emesso dalla Polizia Urbana della Città cui risiedo. Ovviamente Licenza patente versamenti e tutto quanto serva a dimostrare che si è in regola per svolgere l’attività. Vi lascio immaginare ricevere la visita di Organi di Polizia Giudiziaria che vengono a chiedere cos’è questo filo di 20 metri in città HI! Tante volte una bella parola ed aver avvisato in anticipo risolve mille problemi. La pianificazione è la chiave dell’ottima riuscita delle attività in portatile dove capita talvolta di essere ospiti del proprietario del Maniero anche a cena per la felicità della famiglia che ti aspetta a casa. Ma veniamo agli esempi pratici che forse rendono maggior

interessante al lettore la lettura di questo argomento, come ad esempio realizzare una buona antenna per l’uso portatile. Primo consiglio: dimenticatevi dei simmetrizzatori o dei Balun 1:1 hanno solo la possibilità di rompersi pertanto tutto ciò che si può danneggiarsi si elimina. I 50 Ohm su un dipolo si ottengo con i 120°. Meglio una buona base ricavata da un tagliere in Teflon usato che altro con cavo già connesso per collegare la radio Esempio di costruzione di una antenna ad uso portatile di tipo Canna da Pesca (occorre un Balun)

Materiale occorrente: 1 Scatola IP 55 – 1 Connettore da pannello SO239 – 2 Boccole da pannello – Un Toroide (consigliato vivamente un Amidol T300 Rosso) – Piattina Rosso Nera da 1,5 mmq Se trovate Piattina Bianconera Juventina o Blu-Nera Interista l’antenna funziona lo stesso HI! Prima di tutto dobbiamo conoscere cosa vogliamo fare e cosa dobbiamo simmetrizzare senza

necessità di accordatori. Una antenna verticale risuona perché ha dei radiali tagliati della giusta misura che per i nostri usi per potenze fino a 500 Watt sono più che sufficienti se tagliati lambda/quarti. Ovvero 4 radiali da circa 505 cm cadauno (lunghezza elettrica) garantiranno alla nostra Canna da Pesca una larghezza di banda da 14.150 a 14.200 con centro banda 1:1 a 14.200 Ricordiamoci anche di un principio fondamentale di funzionamento delle antenne verticali, ovvero che il lobo di radiazione varia con l’altezza dello stilo pertanto considerando il miglior rapporto ottenibile per un’antenna portatile la configurazione a 5/8 Lambda è risultata la più confacente. Pertanto circa 9,70 metri di filo elettrico da 2,5 mmq garantiscono una buona copertura per bande multiple 40/20/15/10 metri.

Dopo svariate prove specialmente in DX il lobo dato dalla lunghezza elettrica del semidipolo non influisce se non per il miglior rapporto S/N Per realizzare il Balun ho optato per 19 spire su T300 rosso ed effettivamente i risultati sono ottimali. Preciso che l’antenna viene usata solo quando piove altrimenti prediligo i dipoli sempre mezz’onda

Prima Giornata Venerdì 9 agosto 2013 La sera di giovedì terminato il lavoro manuale di preparazione del setup anche con una mattinata passata al comando VVUU di Gorizia mando la seguente mail ai gruppi Dai e DCI come faccio sempre quando attivo: Vi comunico che entrato adesso in possesso del permesso da parte del Locale Comando della Polizia

Municipale, Domani pomeriggio 9 agosto 2013 (tempo meteorologico permettendo HI!) dalle ore 15.00

ora locale fino al tramonto sarò attivo dalle seguenti referenze:

Diploma dei Castelli Italiani Referenza GO017 WORLD CASTE AWARD I-04695 PALAZZO FORTIFICATO

LANTIERI a Gorizia - Diploma delle Abbazie Italiane Referenza FL0226 DUOMO DI SANT'ILARIO E

TAZIANO a Gorizia (New One). Confidando nella propagazione opererò con nuovo setup dai 40 ai 10

metri

E così inizia l’avventura estiva da Gorizia DCI GO017 Palazzo Fortificato Lantieri e FL0226 DUOMO DI SANT'ILARIO E TAZIANO

DCI GO017 Palazzo Fortificato Lantieri (corte interna)

FL0226 DUOMO DI SANT'ILARIO E TAZIANO La freccia gialla indica la mia posizione in portatile mentre la freccia Blu indica il palazzo Fortificato Lantieri

Alle 14.00 ora locale e’ arrivato il momento di tirare fuori il materiale, non c’è spazio siamo in borgo castello, c’è un cantiere già l’accesso è difficile. Prendo in affitto HI! un New Jersey come tavolino ed inizio a stendere i due dipoli 40 e 20 metri. Preparo il Fido IC 706 cuffie PC pedale Microfono e provo. Collego due amici in 20 metri entrambi della zona 0 uno si trova in Camper in Corsica ed uno in Germania tra di loro non si sentono quindi ottima occasione per fare quattro chiacchiere facendo da QSP. Ricevo ottimi rapporti anche diminuendo la potenza PEP a 40 Watt così oltre i 37° C di Gorizia la radio non scalda tanto, non ho portato la borsa del ghiaccio per i finali HI! Improvvisamente arrivano IV3SCP Mauro e IV3NDV Maurizio. Mamma mia. Tutta la mia accurata preparazione può subire delle problematiche? No assolutamente due amici così grandi, cui chiedo di fotografare le referenze, soddisfano alla bisogna. Anzi come nel primo film Amici Miei Mauro approfitta della macchina fotografica per immortalare il lato B mio e di Maurizio IV3NDV. Quando vedo le foto a casa la sera scoppio dal ridere.

Alle 13.05 UTC inizio le chiamate a 7.125 (mia QRG preferita) in 40 metri inizio con il mio CQ CQ CQ ed il primo che mi risponde è IK1GPG Max manager del DCI a ruota segue sua moglie Betty IK1QFM per poi concludersi la giornata con oltre 300 QSO a log. Sono visitato dalla polizia Urbana di Gorizia e da tanti turisti che frequentano il “Borgo castello”, incuriositi dai fili e dal mio continuo parlare, ho le cuffie, forse mi danno per matto. Alle 17.00 UTC termino perché è scaduto anche il tempo concessomi come non residente. Ricordo una cosa: una volta in occasione di una portatilità mi portai un gruppo elettrogeno. Per poco non mi denunciarono per rumori molesti. Da quel momento solo batterie.

Gorizia vista da Borgo Castello, in primo piano Palazzo Lantieri e nel Pile Up

Seconda giornata sabato 10 agosto 2013

Si gioca in casa pronti per passare nel proprio QTH. Dopo una mattinata passata al comando della Polizia Urbana di Gradisca ed al Corpo Forestale Regionale ottengo il permesso di recarmi presso il Parco della Rotonda di Gradisca d’Isonzo pronto per uscire con quattro referenze di cui 2 new one Il 10 agosto le seguenti referenze: DCI GO008 Torrione del Portello DCI GO009 Torrione di San Giorgio DAI FL0225 Duomo di San Pietro e Paolo a Gradisca (New One) DAI FL0226 Chiesa di Santo Spirito a Gradisca (New One) Il permesso concesso mi lascia scaricare il materiale necessario e di trattenermi nel pomeriggio presso detta area dalle ore 14.00 alle ore 19.00

DAI FL0226 Chiesa di Santo Spirito - DAI FL0225 Duomo di San Pietro e Paolo a Gradisca

Arrivo puntualissimo alle 14.00 scarico tutto ed inizio a montare. Sale il dipolo dei 40 metri, quello dei 20 metri, la G5RV per effettuare collegamenti su altre bande. Nella foto seguente si vede come emerge il Torrione di San Giorgio mentre io sto operando. Ricordo che tutte le attivazioni preferisco farle da solo pertanto montare smontare tarare accordare eccetera. Come sempre inizio a chiamare in 40 metri verso le 13.00 UTC. Non uso cluster ne collegamenti USB il primo che mi risponde mi fa la cortesia di mettermi uno spot sul cluster, dopo le cose vanno via da sole

Ricordo piacevolmente la visita di una macchina del Nucleo Operativo Radiomobile dei CC di Gradisca dove a bordo dell’equipaggio c’è un carissimo amico OM il quale ne approfitta per fare due CQ in CW in 17 con C31 (Nuovo di Banda per lui). Ritorna con un caffè un’ora dopo, rimpiangendo di non essere al posto mio all’ombra degli splendidi Ippocastani del Parco. Questo è far Radio come mi inculcò mio padre nel 1976 prima di passare SK permettendomi un QSO in CW con un OM di Cleveland in 15 metri con la Drake 4C che tutt’ora conservo con passione. Cambio banda passo in 20 ottima propagazione verso il Nord Europa e la Russia inclusa anche l’Asiatica, annoto con piacere dei QSO con alcuni paesi che mai prima d’ora avevo fatto /P con il dipolo ed in SSB. Ritorno in 40 metri e ritrovo tanti Colleghi che non erano a log nella prima attivazione. Gli chiedo di lasciarmi terminare questa e poi riapro il Log della prima. Lo posso fare non ho cambiato posizione. Alle 19.00 prima di chiudere tutto mi chiama un YC in 40 mi da 5/5 ma la posizione è proprio fantastica e le antenne si comportano a dovere. Rientro a casa soddisfatto, pronto per passare una domenica in famiglia anche se la

preparazione dei log e della documentazione post 2 giornate è pesante ma lo si fa con passione.

DCI GO008 Torrione del portello e DCI GO009 Torrione di San Giorgio

Terza giornata lunedì 12 agosto 2013 Si rincomincia, stavolta dalle Mura del Castello per attivare due new one Diploma Castelli Italiani DCI GO028 Ovvero Polveriera Veneta e FL0223 Chiesa della Madonna Addolorata. Il tempo è splendido, la temperatura è calata e per fortuna ho il permesso di accedere con la macchina e restare (CFR permesso in prima pagina). Li c’è lo spazio per stendere qu8alsiasi cosa. Ho la possibilità di avvalermi anche dell’aiuto di un gentilissimo Signore che pur passeggiando tra le mura della Fortezza Gradiscana, conserva la dimestichezza di tendere cavi. Mi diceva che era un ex marittimo ma non radiotelegrafista. Pertanto parto con il seguente setup: Dipolo 40 metri – Dipolo 20 metri – G5RV. Sfrutto incredibili punti di ancoraggio che con la fionda riesco a raggiungere per far passare le sagole.

La propagazione è eccezionale, sarà perché arrivati alla 3° Chiesa di Gradisca d’Isonzo (ovvero quello in cui ho fatto la Prima Comunione e la Cresima) lasciando Il Battesimo a Santo Spirito ed il Matrimonio in Duomo dedicato ai Santi Pietro e Paolo… Infatti chi mi chiama in 20 metri a 14.310: 5A1AL Abubaker Alzway dalla Libia. Ovvero DL1AL. Immaginate il Pile Up sulla mia frequenza. Abbiamo fatto un bellissimo QSO mi ha confermato il QSO in CW che per me era NOB fatto la domenica in 18 CW ma non ha voluto collegare altre stazioni. Giornata da incorniciare.

DCI GO028 Polveriera Veneta a Gradisca d’Isonzo

Quarta giornata martedì 13 agosto 2013

Sempre girovagando nell’Isontino anche se tutto programmato arrivo a Cormòns accompagnato dall’amico e Segretario della Sezione ARI di Gorizia cui appartengo IB3BQV Francesco. Arriviamo alle 15 anche se ci attendono due new one DCI GO028 Casa Forte Neuhaus e FL0227 Duomo di San Adalberto a Cormons sempre da me censite durante l’inverno. Siamo ospiti in centro storico come programmato nel giardino della ex scuola attualmente assegnata alla Misericordia della Città Stessa che ringrazio ancora. Stendiamo un dipolo per 40 metri ed una G5RV corta adatta ai 20 metri. Cormons si trova in una conca pertanto è necessario scegliere anche l’antenna che offre la migliore direttività ed è più performante.

Purtroppo anche se cambiamo antenna per i 20 metri mettendo una loop triangolare i segnali sono bassi ma non è colpa nostra. Siamo aperti verso la Spagna ed il sud Italia, mentre verso est riusciamo a collegare più paesi verso sera in 40 metri che non in 20 la propagazione è proprio chiusa. Come lo sarà anche il 14. Comunque anche se non battiamo il record di QSO fatti il giorno prima a Gradisca torniamo a casa sempre con oltre 300 QSO a log. Attivazione di tutto rispetto. Non manca l’occasione di fare un po’ di CW (Francesco è un ex Radio Telegrafista di Bordo) ma le stazioni che rispondono ai nostri punti e linee sono molto poche e sempre provenienti dall’Est Europa.

DCI GO028 Casa Forte Neuhaus e FL0227 Duomo di San Adalberto

Quinta giornata mercoledì 14 agosto 2013 Ed arrivò la pioggia ed il freddo. Mamma mia da 31 gradi a 18 gradi. Parto da casa per raggiungere GO024 Castello di Russiz Superiore, nata su un antico castello appartenuto ai conti di Gorizia fra il XII e il XIII secolo, quindi ai Thurm und Taxis e poi ad altri proprietari. Attualmente appartiene a Marco Felluga, che vi ha allestito una splendida, modernissima cantina con un centro di degustazione tra i più raffinati del Friuli. Ospite suo ma all’esterno a malincuore estendo la canna da pesca. Macchina infangata, obbrobriosa soggetta a lavaggio intenso il giorno di ferragosto. Provo i 40 metri ed un collega della zona 6 mi da un rapporto pari a 3/5. Deluso esco smonto tutto e bagnato fradicio isso il mio palo ed il dipolo multiplo 40/20. Il QRN è alto, cambio radio utilizzo il 746 che ha filtri Inrad a bordo. Migliora qualcosa ma non tanto. Improvvisamente la propagazione si apre in 40 metri e via con il pile up. E’ una riattivazione ma tanti colleghi mi collegano soddisfatti per il WCA. Approfitto per cambiarmi completamente. Poi smonto tutto e mi sposto per la seconda attivazione in programma new One FL0040 Resti della Chiesa di San Quirino a Cormons del IX Secolo.

Ho appuntamento alle 16.30 con il Sacrestano di Cormons il quale tiene come un gioiello questo bene storico importantissimo e poco conosciuto. E’ chiuso ma sono autorizzato a trasmettere ed assieme a lui nel fango raggiungiamo questa particolarissima Chiesa. Mi anticipa con il trattore dicendomi che non si sa mai dovesse tirarmi fuori. Arrivato sul posto resto allibito

Ancora non credendoci di fronte a simile capolavoro decido di montare il dipolo doppio 40+40 metri. A sorpresa viene fuori il sole sono le 15.10 UTC che inizio a chiamare. Immediatamente mi rispondono tante ma tante stazioni un Pile Up ininterrotto quando ho chiesto QRX dopo un ora di CQ. Un bicchiere d’acqua e si riparte soddisfatti. C’è chi mi chiede il QSO in CW, chi mi chiede qualche lume insomma un piacere enorme. Amici che si sentono sempre che mi chiedono di attendere che vanno a chiamare un collega che non è in frequenza. Insomma un’attivazione da favola con quella propagazione corretta che copre l’intera Europa. Non ho cambiato banda rimanendo a fare CQ fino alle 17.30 UTC. Sono ritornato a casa stanco ma appagato come se fossi stato in una DX Pedition. Incominciando a rispondere alle mail che nel frattempo erano arrivate.

Tutti i materiali che noi utilizziamo hanno un difetto ovvero che se usati si rompono. Mi ricordo una famosa frase “chi non lavora non sbaglia”. Una saldatura su un cavo, un PL che fa le bizze, insomma dopo una settimana c’è la necessità di controllare e rimettere a posto, che sia un paio di cuffie oppure un terminale di un dipolo. Così la giornata di Ferragosto, pur dedicandola alla famiglia prevede un “restailing” completo del setup incluso un sano lavaggio dell’auto che il giorno 14 aveva preso tanto ma tanto fango. E’ capitato che un SWR meter di Backup avesse una stagnatura fredda e pertanto un ago non funzionasse. Poco male, si sistema… fossero questi i problemi…..

Altresì il Versa Tuner II della MFJ sotto la pioggia del 14 agosto aveva sfiammato HI, pertanto un po’ di pulizia per renderlo di nuovo efficiente. E si che era stata l’unica volta cui ho usato la Canna da Pesca, anche se per 10 QSO. Per fortuna si tratta del toroide di lettura, lo rifaccio un po’ di spire pulisco tutto e richiudo. Lo provo prima su Dummy Load al fine di tarare bene gli strumenti con 100 WATT quindi sulla G5RV di casa, funziona bene. Meglio così. Ricontrollo anche con QRO, nessun problema, doppia lettura con CN801HP a valle. Pronto per ripartire venerdì 16 agosto con idee molto chiare post sopralluogo del giorno 14

Sesta giornata venerdì 16 agosto 2013

Giornata impegnativa previste due attivazioni dopo il riposo si lavora pertanto via più veloci della luce

DCI-GO003 WCA I-04681- CASTELLO DI TRUSSIO A DOLEGNA DEL COLLIO

Il castello viene citato per la prima volta nel 1257 quando, abbandonato da Gislardo di Fratta, suo signore, a causa degli attacchi di Mainardo conte di Gorizia, viene incendiato e ricostruito nello stesso anno. Già dal 1279 ne sono proprietarî i signori di Spilimbergo e nel 1364, durante l'invasione del Friuli ad opera di Rodolfo IV d'Austria, è ricordato l'assedio da parte degli Udinesi. Nel 1385 nelle carceri del castello vennero rinchiusi alcuni villici, accusati di avere preso le armi contro il patriarca d'Alenon (1381-1387). Fu anche occupato nel 1431 dagli Ungheresi nella guerra contro Venezia. Il luogo fu ancora teatro di scontri nel 1511 durante la guerra tra gli Imperiali e la repubblica veneta ed il castello vecchio andò distrutto; sulle sue rovine sorsero gli edifici che esistono tuttora. Gli Spilimbergo risultano signori di Trussio fino al 1869. Della parte antica restano le due torri poste ad ovest e lo spesso muraglione; le altre costruzioni sono più recenti.

Alle 12.25 UTC primo QSO in 40 metri con IW0BET della sezione ARI di Roma. Opera da IQ0RM pertanto a log sia lui che la sezione della Capitale. Lavoro con una batteria da 200 A alimentazione lontana al fine di essere veloce nello smontaggio per passare alla seconda attivazione della giornata. I colleghi di Sezione sono al lavoro a San Mauro per rimontare il nostro Ponte ARI GORIZIA RU16, pertanto interrompo i QSO in Decametriche per controlli in UHF. Ottimi segnali anche in quella Banda con un portatilino da 50 Euro. Maurizio IV3NDV e Mauro IV3SCP sono entusiasti della nuova

installazione. Mi interfaccio anche con i miei consoci che sono all’opera in Sezione per la copertura WI FI ed Internet che concluderanno l’indomani.

Sesta giornata venerdì 16 agosto 2013

DAI FL0036 CHIESA DI SANTO STEFANO PROTOMARTIRE a GIASSICO DI CORMONS (GO)

Il borgo di Giassico viene documentato per la prima volta nel 1329 come Yasicho. Il borgo ha conservato intatto il suo aspetto rurale. Al centro del borgo si trova la chiesa dedicata a Santo Stefano Protomartire di impianto forse già altomedievale, essa risale, nel suo aspetto attuale, al XV secolo, epoca in cui venne realizzato il portale ad ogiva con elementi in cotto. Nella seconda metà del secolo XIX fu aggiunta la sacrestia, nel 1885 fu eretto l'attuale campanile in sostituzione dell'originario a vela posto in facciata. L'interno è ad aula unica con presbiterio quadrato. Di interesse sono: La fonte

battesimale datata 1530, una lapide sepolcrale del secolo XVII, la pala d'altare del 1638 del pittore Udinese Fulvio Griffoni raffigurante i santi Carlo, Stefano e Francesco.

E’ una giornata estiva bella che promette molto bene la propagazione è ottimale. Arrivo a Giassico subito dopo mangiato e rimonto la mie antenne. Dopo le solite prove avendo un’ottima propagazione in 20 metri decido di partire dalla banda. In tutti questi giorni 15 e 10 silenziosi solo qualcosa in 18 MHz, comunque non mi lamento, anzi. Trovo un bellissimo posto appena a ridosso del borgo al di la della strada ed inizio a fare CQ a 14.265

I 20 metri sono pieni di stazioni /LH però il mio spazio lo trovo e via con la seconda attivazione della giornata. Poi i 40 sono splendidi ottimi segnali da tutt’Europa con somma gratificazione. Si conclude la

giornata dei record oltre 700 QSO in 29/40 e 16 Metri. Sono molto soddisfatto proto per l’indomani dove mi concederò una sola attivazione ed anche accompagnato da Francesco IV3BQV. Approfitto per testare tutto il materiale riparato e rimango fino alle 20.00 ora locale a Giassico ma ne vale la pena e collego in CW un paio di stazioni americane in 15 metri con il dipolo dei 40 in 3° Armonica connesso all’MFJ Versa Tuner II che vedete in questa ulteriore immagine pre riparazione. Tutto funziona correttamente, soddisfatto rimasto quasi senza Ampere, ma il cavo di alimentazione scotta al termine dell’attività.

Settima giornata sabato 17 agosto 2013

DCI UD137 – WCA I-11842 Torre Fortificata “La Torrassa” di Joannis ad Aiello Del Friuli

Nei pressi della chiesa di Joannis sorge una torre quattrocentesca fortificata e conosciuta col nome di Torassa. L’edificio risale probabilmente alla fine del XV secolo, epoca delle scorrerie dei Turchi, durante le quali queste case-torri ospitavano gente e derrate alimentari. Collocata al centro di edifici di epoca successiva la torre, a pianta quadrata, presenta un coronamento del tetto con cornice sottostante; sulla facciata anteriore si aprono due grandi finestroni circolari sovrapposti su due piani diversi e fra questi si profila il cornicione all’altezza del solaio. A destra e a sinistra della più alta delle due aperture, sono inserite sulla facciata due mensole che probabilmente sostenevano due sculture. Sul retro si apre un ampio orto chiuso a levante da antica muraglia. Si pensa appartenesse ai Salamanca e poi ai Filipussi, nobili famiglie gradiscane. Fu infine dei nobili De Fiori fino al 1953.

Il sabato tutte le bande sono occupate da stazioni /LH che attivano fari ma un piccolo spazio lo troviamo in ogni caso. Anzi fa piacere corrispondere in 20 con tanti Europei che immagino anche loro dotati di setup simili al mio che si trovano però in Fari (Light House). Con un pizzico d’invidia li vado a cercare pre attivazione. Con Francesco IV3BQV (ottimo grafista) provvediamo ad un setup 40/20 metri con dipolo a 4 braccia ovvero 2 per i 40 metri e 2 per i 20 metri. Ovviamente le stazioni non mancano e pertanto facciamo tanti QSO. Insomma

in una settimana ed un giorno escluso la domenica siamo ad una media di 400-500 QSO al giorno, un bel numero considerando che l’operatività dura circa 3-4 ore. Ovviamente principalmente stazioni italiane ma i DX oppure con Pile Up in 20 metri non è mancato, anzi, tra le sorprese piacevoli Giappone, USA oppure verso sera con propagazione LP stazione VK o ZL collegati con 60 Watt PEP sembra uno scherzo, ma sono a log ed hanno anche già confermato via LoTW o via eQSL. A proposito giornalmente a tutte le stazioni a log ho inviato una eQSL personalizzata con la foto della Referenza e pubblicato sul mio sito tutti i riferimenti dell’Attivazione in portatile.

Ottava giornata lunedì 19 agosto 2013

Chiesa di San Martino a Terzo di Aquileia Le sorprese non finiscono mai. La storia insegna! Infatti dopo aver partecipato la parte del

sabato e la domenica al SARTG RTTY DX CONTEST il programma prevede l’attivazione della più vecchia Pieve della Regione secondo alcuni immediatamente dopo la Basilica Maggiore di Grado (la chiesa a Sinistra di Santa Eufemia).

La chiesa di San Martino sorge a Terzo d’Aquileia. Il nome Terzo deriva dal Latino “Tertius” perché situata proprio a “tre miglia romane” da Aquileia. Fu costruita e rimaneggiata in vari periodi. La pianta è a navata unica. Conserva alle pareti della navata e nell’abside, brani di affreschi di epoca medioevale e rinascimentale abbastanza ben conservati. Gli autori sono però ignoti. Nel presbiterio gli

affreschi sono attribuiti ad un seguace di Pellegrino da S. Daniele di cui emergono nelle vele: L’ ’Incoronazione della Vergine” e i “Padri della Chiesa” (1503 circa). Le altre parti del ciclo sono attribuite o a Giampiero da San Vito o a Giampaolo Thanner (inizi del ’500) ma le attribuzioni lasciano numerosi dubbi.

A detta di molti storici solo osservando il Campanile esso è una Torre Romana d’Osservazione poi ricostruito. La memoria di questa Antica Pieve viene mantenuta anche da appassionati residenti e non che ne curano i giardini. Il permesso di trasmettere proprio da li l’ho ho avuto dal facente funzioni di Sacrestano, persona amabilissima, amante della storia che mi attendeva sotto il sole alle 14.00 QTR Locale. E’ un dirigente della locale “Associazione Culturale Amici del Borgo di San Martino di Terzo di Aquileia” il cui sito web è http://www.amicidelborgo.it/. Una sola referenza ma il Pile Up è gratificante. Sono tanti i colleghi in ferie come me e vicino al mare sembra che i 20 siano meravigliosi. Unica nota di Cronaca alle 18.30 sono investito da tonnellate (HI) di Zanzare. Pensando a mia moglie che normalmente funge da catalizzatore alle 19.00 smonto tutto lascando in 20 tante stazioni ma letteralmente all’Autan o agli “zampironi” non ci avevo pensato. QRT non Tecnico ma sanitario… Sfrutto il mio tasto per fare anche qualche QSO in 15 metri con il Sud America e con il Nord America. Niente male qualcuno direbbe per un pezzo di filo, ma come si sa il Sole e la nostra bella propagazione detta Legge. A Lei non si comanda!

Paddle - Cuffie e Radio da DX Pedition a Terzo di Aquileia (il blocco di carta è in mano al fotografo ovvero allo scrivente) Il Palo che si vede sulla foto serve a sorreggere il dipolo multiplo 10-15-20-40 metri collegato con un secondo cavo RG8 Mini al doppio dipolo ½ lambda 40 metri e 20 metri Base. Per migliorare il lobo di radiazione è teso orizzontalmente a 8 metri da terra. La correzione d’impedenza da 75 a 50 Ohm è realizzata con discesa con cavo Belden RG179. Analoga soluzione per il loop per i 10 metri monobanda e per i 15 metri monobanda.

Nona giornata mercoledì 21 agosto 2013

DCI UD130 – Torre di Villa Romano di Case a Manzano Il giorno 20 agosto piove a dirotto anzi diluvia dalla sera del 19. Non intendo investire ulteriore soldi per lavare la macchina (HI) ma non voglio inzupparmi, perciò mando la seguente mail ai reflector:

Buongiorno a tutti - Purtroppo a seguito del maltempo in zona IV3 l’attività di oggi è rimandata , seguirà

ulteriore comunicazione - Cordiali 73 de IV3BCA Paolo. In effetti il giorno 20 ha piovuto non poco e come si suol dire “prima pioggia d’agosto rinfresca il bosco” allego la presente tabella per capire anche sulla base di previsioni veritiere ed affidabili come ci si pianifica e ci si organizza. Sono iscritto per motivi professionali all’OSMER FVG da anni (Osservatorio Meteorologico Regionale del Friuli Venezia Giulia) http://www.osmer.fvg.it/ pertanto mi baso sempre prima di partire alla visione di una spazzolata di Radar Meteorologico per avere quelle determinate ore di bel tempo sapendo con affidabilità che alle 16.00 UTC è il caso di cominciare a mettere a posto.

ARPA OSMER FRIULI VENEZIA GIULIA - STAZIONE DI GRADISCA D'ISONZO

AGOSTO 2013

GIORNO PRECIPIT. TOTALE

[mm]

TEMP. MINIMA

[°C]

TEMP. MEDIA

[°C]

TEMP. MASSIMA

[°C]

UMIDITÀ MEDIA

[%]

VENTO MEDIO [km/h]

VENTO MASSIMO

[km/h]

RADIAZ. GLOBALE

[KJ/m2] [%]

19 11.4 17.3 25.2 32.7 58 10 48 23477 84

20 14.8 16.3 20.3 24.5 69 13 31 7949 28

21 0.0 13.3 22.8 29.1 58 9 33 24726 90

Bene! Il 21 il sole è splendido pertanto prevedendo di trovare molto fango, ricontrollo la mattina l’attrezzatura della verticale (canna da pesca da 10 metri). Carico in macchina anche una Hy Gain AV-18AVQII, 10/15/20/40/80 M con tutti i radiali e le opportune puntazze in ferro ramato diametro 18 mm (mazzetta inclusa). Raggiungo Manzano alle ore 14.30 ora locale ed i miei Ospiti di Villa Romano sono ad attendermi per il caffè. Gli spiego l’attività anticipata da lettere e telefonate e con gratitudine trovo nella famiglia una simpatica affezione per l’iniziativa. Il tempo bello ha asciugato il terreno pertanto lascio le verticali in macchina. I miei Ospiti, oltre a darmi una mano a stendere i dipoli, cessata l’attività rientro a casa per cambiarmi d’abito per poi essere ospite a Pranzo con mia moglie Maria Luisa. La serata ovviamente si sposta tra commenti in merito all’attività puramente radiantistica ed il sarcasmo di mia moglie che la vede come un mia ossessione. Ormai dopo 22 anni di matrimonio qualcosa ha imparato specialmente quando sono sul tetto e chiedo delle letture strumentali.

La Torre di Villa Romano

Nel 1635 Marcantonio Romano di Spilimbergo sposa Marzia di Manzano ed entra in possesso delle vaste proprietà di Manzano e di Case adottando la villa di Manzano come residenza stabile. Il palazzo era costituito da un lungo fronte serrato ai lati da due torrette angolari in oggetto. Attualmente del corpo principale del palazzo permangono il lato est e la torretta ovest. Il giardino è impreziosito da alcune statue di pietra di Vicenza risalenti all’epoca del palazzo. L’intera proprietà è cintata da un muro di sasso a vista merlato e conserva nel suo insieme i segni delle trasformazioni subite legate alle vicende della storia sociale ed economica della zona. E’ un edificio caratterizzato da una particolare porta d’ingresso ad arco sovrastata dallo stemma nobiliare e dalla presenza di una torretta in pietra. Una cinta muraria merlata con portone in pietra e cancello in ferro battuto recinge il palazzo e il suo parco, nel quale sono presenti numerose piante ornamentali, statue di interesse storico ed artistico e una tradizionale distilleria.

La propagazione del giorno è buona in 40 metri ed in 20. Oltre non si ascolta nulla, ma l’avevo già letto la mattina quando mi alzo. A questo proposito apro una parentesi quanto è importante conoscere la propagazione sulla base di letture effettuate da importanti istituti di ricerca. Prima di qualsiasi attivazione alcuni dati devono essere perfettamente compresi da chi esce in portatile e sulla base di

L’Ingresso della Villa a Manzano

Il tavolino per l’attività in portatile L’ingresso alla Torre

quella sceglierà la Banda migliore e la modalità migliore. A mio avviso il più bravo attivatore europeo è Paul F2YT il quale ad importanti conferenze e convegni cui ho assistito, condivide con me che i migliori indici per noi radioamatori sono elaborati dal “National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA)” visibili immediatamente su QRZ.COM e possono essere tratti in maniera evoluta da http://www.swpc.noaa.gov/. Ovviamente come dice sempre Paul, può capitare all’improvviso una tempesta geomagnetica (in questo periodo siamo al termine del ciclo solare) e pur avendo uno SFI alto sui passa solo in CW oppure in RTTY. Ad agosto per il tipo d’attività richiesta e per le antenne utilizzate il periodo migliore va dalle 12.30 UTC alle 17.30 UTC poi la propagazione si allunga troppo per il tipo d’attività richiesta, anche se è simpatico in 18, 21, e 28 MHz concedersi anche qualche DX in portatile girando il VFO senza Cluster! E’ bello collegare un in 15 metri un collega del Sud America con una manciata di Watt. E’ bello poi dar seguito alle richieste che pervengono via mail tanto che dal giorno 20 ho portato oltre alla macchina fotografica anche la telecamera. Ovviamente ci sono dei QSO da ricordare in ogni attivazione ed in questo caso tocca a Matteo EW8/IW0RZY/QRP della sezione ARI di Perugia, il quale si trova in Bielorussia per lavoro. Usciva con uno Yaesu FT 817 a 14.265 SSB arrivandomi dalla macchina 5/7. Poi arrivato nella “dacia” mi ha richiesto dei controlli utilizzando un dipolo auto costruito 20/40 metri. Arrivava anche 5/9. Incredibile. I colleghi Russi e nord europei intanto litigavano nel pile up mentre lui faceva degli esperimenti ed io sempre a dargli dei controlli. Ovviamente i video glieli ho girati e pubblicati su You Tube. Uno ad esempio si trova su questo indirizzo www.youtube.com/watch?v=hnSTe-LdB9Q. Anche questa attivazione con pranzo finale è da incorniciare.

Decima giornata giovedì 22 agosto 2013

CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE A VISCO

Dopo l’intensa attività del mercoledì passo ad una sola referenza ovvero vado vicino a Casa presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore a Visco (UD) accompagnato da Stefano IV3CFL. Grazie!

Trovo ampio parcheggio sul retro della canonica piazzandomi sotto un bellissimo pino marittimo, all’ombra a circa 50 metri dal campanile. Diversi colleghi OM notano durante i QSO in fonia (che

costituiscono la maggior parte delle attivazioni) il suono delle Campane. Come tecnico competente in acustica mi ricordo di una CTU per un Campanile del Collio Goriziano, cui venne chiesto il silenzio che disturbava la quiete degli ospiti.

Visco, il cui nome si fa derivare dallo slavo visek (sommità), al limite nord della Bassa friulana, è un paese piccolissimo di appena 3,52 kmq e una popolazione di circa 700 unità (684 unità: 323 maschi e 361 femmine, 265 famiglie al 31.12.99). Testimonianze di presenza umana attiva risalgono a più di 3800 anni fa ma il più antico cenno all’attuale paese di Visco – che fino al cinquecento inoltrato veniva chiamato indifferentemente Visco e Viscon – risale al 1154 quando viene ricordato il Vicarius Oliverius. Durante il periodo patriarcale, Visco con Joannis, Campolongo, S. Vito al Torre e Nogaredo rimase feudo dei Patriarchi di Aquileia, dipendendo dalla Gastaldia di Aiello. Il 1420 segna la fine del potere temporale dei Patriarchi di Aquileia e il 1500 la fine dei Conti di Gorizia con il passaggio del Friuli Orientale all’Impero Austriaco. Visco continuò ad essere paese di confine, un confine dell’Impero che, salvo parentesi, sarebbe durato quattrocento anni. Nel 1570 fu sanzionato il distacco di Visco dalla pieve di Aiello ed il suo riconoscimento di pieve autonoma: il paese contava allora circa 220 anime da

comunione (in totale poco più di 300) e la pieve aveva sotto la sua giurisdizione le ville di Cavenzano e Campolongo (in territorio veneto) e quella di Joannis. Il Seicento si aprì con la guerra tra Venezia e l’Austria (1615-1617); la zona di confine, qual era quella di Visco ebbe a soffrirne. La guerra aveva provocato gravi danni alle campagne e ai villaggi tra Palmanova e l’Isonzo senza portare mutamenti territoriali. Per Venezia era stata la riconferma del suo predominio sull’Adriatico e la fine del pericolo dei pirati Uscocchi, dalle scorrerie dei quali – almeno formalmente – la guerra era iniziata. I nuovi principi favorirono il territorio con esenzioni e ci fu una ripresa edilizia con la costruzione di numerose e importanti chiese: Aiello, Romans d’Isonzo, Villa Vicentina, Visco, Tapogliano, Versa. Tuttavia, a Visco, il Seicento è anche caratterizzato da episodi di violenza che uno Stato non ancora moderatamente strutturato e la vicinanza dei confini non facevano che esaltare. Di rilievo, la costruzione della cappella della Beata Vergine Lauretana voluta da Marco Foscolini a seguito di un voto per essersi salvato dal vaiolo e la consacrazione, nel 1685, della chiesa parrocchiale di S. Maria Maggiore dove oggi è possibile ammirare il fastoso interno ad unica navata in cui spiccano lo scenografico Altare Maggiore eseguito tra il 1738 ed il 1750 dallo scultore gradiscano Paolino Zuliani e la Pala della Madonna con Bambino attribuita ad Alessandro Varotari detto il Padovanino. Il Settecento fu un’epoca d’oro per la Parrocchia di Visco: il comune diventa sede di vicariato foraneo, a seguito della soppressione, per ragioni di ordine ecclesiastico e politico, del Patriarcato di Aquileia (1751) e la erezione dell’Arcidiocesi di Gorizia. Il paese diventa anche punto di passaggio con una stazione postale, una muda stradale e la dogana con tanto di guardie per vegliare contro il contrabbando. Dopo la Rivoluzione Francese (1789), l’arrivo dell’esercito napoleonico con tutto il suo corollario di violenze, spoliazioni di effetti preziosi nelle chiese, violazione di edifici di culto, imposizioni viene esecrato come un flagello biblico. Ma la presenza napoleonica – che cesserà con la caduta di Napoleone e la pace di Parigi del 1814 – portò utili novità in campo amministrativo, istituendo anche il primo sistema scolastico capillarmente diffuso. Visco viene così a trovarsi nuovamente nel Regno Illirico; verso Ovest si andava nel Lombardo-Veneto.

Operativamente a log oltre 500 QSO in 40 e 20 metri piacevolissimo e grande pile up in 20 SSB (niente CW solo Fonia con tranquillità) Si termina con un drink ai Longobardi a Romans (Locale storico lo dice il nome stesso) presente Gregor IV3WJP mentre solo via RU 16 con IV3NDV Maurizio e IV3SCP Mauro cui brindiamo alla loro salute. Non riescono a raggiungerci e on abbiamo materialmente la possibilità di teletrasmettergli via ponte un aperitivo (HI).

Undicesima giornata venerdì 23 agosto 2013

CASTELLO DI BUTTRIO Il brutto tempo del giorno 20 mi ha fatto riprogrammare tutto infatti sono due le referenze che mi ero prefisso di attivare ma non sono riuscito oggettivamente. Il giorno 23 avevo appuntamento con la famiglia d’Attimis Maniago per raggiungere la sommità della collina che sovrasta Buttrio. Anche in questa occasione sono accolto dai proprietari i quali mi fanno l’onore di visitare alcuni luoghi riservati solo alla famiglia. La zona per chi non lo sapesse è completamente recintata pertanto si accede solo su invito.

Inizio a chiamare in 40 metri e sono subissato dai Call Italiani ovvero per un QRB di raggio di circa 800 Km. Non mancano le stazioni QRP Tedesche (HI) Il posto in altura è fantastico. Mi chiama al telefono IV3NTX Rudy non rispondo ma appoggio il cellulare alla cuffia di backup, si rende conto del pile up pertanto prima di passare in 20 metri ed up provvedo a richiamarlo. Purtroppo mi cercava al temine della giornata lavorativa per venirmi a trovare ma ero all’interno della proprietà e da lontano gli risultava difficile distinguere i dipoli. Sono in una posizione fantastica dietro la villa in un vigneto così non disturbo gli ospiti del castello che è diventato uno splendido Albergo. Vado avanti fino alle 19.00 battendo ogni record fin’ora raggiunto ovviamente passando anche la referenza attigua FL036 Chiesa di Santo Stefano a Buttrio. Da chi sono fermato? Solo dal QRN che sale a 9+10 per il maltempo che si avvicina dalle Alpi. Non ascoltando ne in fonia ne in grafia alle 17.15 UTC ripongo tutto in macchina e torno a casa, dopo aver salutato cordialmente i miei Ospiti.

Undicesima giornata venerdì 23 agosto 2013

FL0036 Chiesa di Santo Stefano a Buttrio

La zona ove sorge Buttrio era frequentata sin dal neolitoco, come dimostrano i ritrovamenti effettuati (strumenti in selce). I recenti ritrovamenti archeologici sul colle del castello datano i primi

insediamenti tra la fine dell’età del bronzo (intorno al 1100-1000 a.C.) e l’inizio età del ferro (900-700 a.C.). Sempre sul colle del castello sorgeva in epoca romana una torre di avvistamento che permetteva il controllo del territorio aquileiense e cividalese. Sempre in epoca romana i coloni costruirono ville rustiche nella zona pianeggianti in riva al torrente Torre e al rio Rivolo. Medievale è invece la chiesetta di S. Stefano forse costruita su uno di questi edifici pavimentati con mosaici. In un documento dell’anno 1000 circa, si trova per la prima volta citato il nome Butrium, e probabilmente era esistente un castello sulla sommità del colle ove sorgeva la torre di avvistamento romana. L’arrivo di nobili tedeschi fa rinominare la località in Haumberg. Nel 1219 i signori di Buttrio, acquistano potenza e si ribellano al Patriarca di Aquileia appoggiando la città di Treviso. Il 10 febbraio 1306, Nicolò di Buttrio, scacciato un anno prima dai cugini, torna al castello con l’appoggio dei Conti di Gorizia mettendo a ferro e fuoco Buttrio e i villaggi vicini. Intervengono le truppe del patriarca di Aquileia che riconquistano il Castello e lo radono al suolo. Negli anni successivi il Castello verrà più volte ricostruito e distrutto nella continua lotta tra Patriarca e Conti di Gorizia. Intorno alla metà del XV secolo viene abbandonato definitivamente e cade in rovina, oggi rimane solo la trecentesca chiesetta dedicata ai Santi Gervasio e Protasio. Successivamente il territorio di Buttrio passa sotto il controllo della Serenissima Repubblica di Venezia e come molte località friulane subisce le violente scorrerie dei Turchi. Nel 1815 il Friuli diviene una provincia austriaca nel regno Lombardo-Veneto. Nel 1866 Buttrio viene unita al Regno d’Italia.

Posizione in Portatile per l’attivazione sia di DCI UD071 Castello di Buttrio che di FL0036 Chiesa di Santo Stefano (a 250 metri di distanza)

La chiesetta si trova su una leggera altura a Vicinale nei pressi del Castello. E’ un edificio di semplice fattura, costruito su resti di un insediamento romano, quindi si presume sia antico; il culto stesso di Santo Stefano in genere risale a epoche non posteriori al Mille. All’interno da vedere c’è una pregevole acqua-santiera e degli affreschi risalenti al Cinquecento, oltre a un battistero in pietra elaborata del XVI secolo.

Dodicesima giornata sabato 24 agosto 2013 LAST CALL

DCI UD131 Antiche Mura e Torrioni di Cividale del Friuli FL0030 Chiesa di San Francesco a Cividale del Friuli

Ed eccoci arrivati all’ultima attivazione, purtroppo la pioggia mi ha fatto perdere una giornata ma va bene così. Chiedere troppo non è troppo consono. Mi reco a Cividale Forum Julii. Vai a sapere che siamo proprio in mezzo ad una festa medioevale? Non mi ero informato ovvero il Comando della Locale Polizia Municipale di Cividale del Friuli non mi aveva detto che c’era il Palio di San Donato il 23, 24 e 25 agosto 2013.

Per fortuna ma veramente per fortuna trovo un posto in prossimità di via Zorutti dove c’è la Nobiltà Feudale HI! Mi accompagna l’amico Alessandro IV3DET che ha raggiunto la città con la moto. Bene scarichiamo e montiamo tutto nel giardino pubblico. Insomma Radio in mezzo ad Arcieri, Funamboli eccetera. Pensano che sia apposta per loro HI! Un organizzatore sentendomi passare la referenza “Antiche Mura e Torrioni di Cividale del Friuli” crede che faccia parte della scena e che la stazione radio si trova appositamente. Incredibile ma vero. Riusciamo a montare il dipolo dei 40 metri e dei 20 metri e da una panchina pronti in piena operatività alle 13.00 UTC per l’ultima attivazione estiva. Ci sono dei colleghi provenienti dalla Zona 5 e dalla zona 6 che mi fanno festa insomma una gara nella gara. Non metto le cuffie, partecipo anch’io al Palio mettendo a Log QSO su QSO. Alzo il volume apposta.

La propagazione è splendida anche oggi ottimi segnali sia ricevuti che dati. Meglio di Così? Terminato il Pile Up in 40 metri passo in 20 domando frequenza libera a 14.320 Inizio a chiamare e continuo con molta più calma ad inserire Call a log. Mi chiama il Presidente Nazionale in 20 Graziano I0SSH ed il nostro Presidente di Sezione IV3MPI Edi. Ad un certo punto due OM presumo Lapponi si mettono sulla mia QRG a fare QSO. Sembra incredibile ma alcune piccolissime stazioni Russe ed Ucraine che mi arrivano con tutte le tacche accese del 706 improvvisamente fanno cessare il QRM. Segnali forti robusti. Ricevo dall’India un 5/9 realy. Incredibile da dove mi trovo ma la propagazione è così. Non trasmetto in CW solo Fonia e continuo fino alle 19.00 ora locale quando faccio QRT a 7.125 mia frequenza preferita ringraziando tutti. Un coro di OM viene a salutarmi e ringraziarmi. Sembra una Festa. La sera e la domenica la passo a smaltire le mail di congratulazioni arrivate, in particolare ricordo quella di Graziano I0SSH nostro Presidente Nazionale, quella di Luciano I5FLN, quella di Mario I2MQP, quella dei Referenti Tecnici del Diploma Castelli Italiani e del Diploma delle Abbazie Italiane, cito un paio di nomi che si conoscono ma non posso fare a meno di ricordare anche le QSL arrivate direttamente via Posta in queste due settimane e le risate fatte on air con amici nel vero senso del termine. Una battuta per tutte: (Luciano) Cinque Fox Lima November con segnali da Firenze sempre oltre il 9+++ Rispondo I5FLN 5/9 comodi grazie Luciano. “I 5/9 comodi” al posto di dire 5/9 Plus Plus Plus, ovviamente con risata reciproca.

Sembra incredibile ma arrivavo sempre oltre il 9 dappertutto. E poi gli spot. A cercarli su DX Summit sono rimasto sorpreso veramente sorpreso. Ma torniamo all’attivazione con alcuni cenni storici: Cividale del Friuli è un comune di 11.355 abitanti della provincia di Udine. È la romana Forum Julii, da cui derivò il nome Friuli. In prossimità della città sono state trovate stazioni

preistoriche del Paleolitico e del Neolitico, mentre abbondanti sono le testimonianze dell’Età del Ferro e della cultura paleoveneta, su cui successivamente si sviluppò quella celtica a partire dal IV secolo a.C. Fondata Aquileia, sconfitti i Galli Carni nel 50 a.C., grazie all’iniziativa di Giulio Cesare, i Romani vi crearono un municipio appartenente alla tribù Scaptia; successivamente divenne colonia. Le mura romane sono alla base delle mura veneziane tutt’ora presenti. Nel V secolo d.C., dopo la distruzione di Zuglio da parte degli Avari e di Aquileia da parte degli Unni, Cividale divenne sede vescovile e caput Venetiae. Arrivati i Longobardi nel VII secolo, fu la capitale del primo ducato longobardo d’Italia con duca Gisulfo, nipote di Alboino. Distrutta dagli Avari (610), rimase un centro importante e risorse con il nome di Civitas Forumiuliana, per diventare il centro militare e politico delle Venezie. Nel 737, durante il regno di Liutprando, vi giunse Callisto Patriarca di Aquileia per sfuggire alle incursioni bizantine. Qui si era rifugiato anche il vescovo di Zuglio, che fu di conseguenza allontanato. La sede del Patriarcato di Aquileia vi rimase anche dopo la cacciata del Longobardi. Nel 769 vi si tenne il concilio che riconfermò l’indissolubilità del matrimonio. Sotto i Franchi fu ducato e poi marca. Il duca del Friuli Berengario I divenne re d’Italia (888-924) e nel 915 anche imperatore. A partire dal IX secolo prese il nome di Civitas Austriae, da cui deriva il nome attuale. Nel 1077 il Patriarca ricevette l’investitura imperiale. A partire al XII secolo fu libero comune e centro di un importante mercato; da allora fu il massimo centro politico e commerciale di tutto il Friuli, tanto da ottenere dall’imperatore Carlo IV l’apertura dell’Università nel 1353. Nel 1238 i Patriarchi si trasferirono ad Udine e perciò vi furono rivalità e lotte con questa città. Nel 1419, durante la guerra con Venezia, per scacciare gli Ungari di re Sigismondo che l’assediavano, Cividale si arrese a Venezia. Nel secolo XVI fu contesa tra l’Impero e Venezia; nel luglio del 1509 fu assediata dalle truppe imperiali del duca di Brunswick, ma i cividalesi, dopo epica lotta, riuscirono a rompere l’assedio costringendo alla fuga l’esercito tedsco. Al termine della guerra rimase sotto la dominazione veneziana. La chiesa di San Francesco è un edificio religioso di Cividale del Friuli, ora sconsacrato.

Attualmente viene utilizzato per mostre temporanee e manifestazioni canore. Forse sul luogo sorgeva una cappella ducale longobarda. Finita di costruire nel 1285, veniva utilizzata al tempo anche per le riunioni degli arenghi popolari, in cui venivano discusse le faccende del Comune. Nel 1917, durante la ritirata di Caporetto, fu incendiata ed in seguito fu più volte restaurata. La parte absidiale della chiesa vista dal Ponte del Diavolo. La chiesa è posta in fondo alla piazza omonima; ha una facciata a capanna molto semplice, come era tipico di molte chiese francescane, con un portale sormontato da un grande

loculo. Il campanile, posto a sinistra della facciata, è invece in stile romanico; ha pianta quadrata e presenta quattro bifore, una per lato, nella cella campanaria. Le absidi, che si possono vedere molto bene dal vicino Ponte del Diavolo, sono molto alte, come era caratteristico dello stile gotico.

Le referenze mancanti all’appello La giornata di pioggia non mi ha permesso di andare nella Grotta di San Giovanni d’Antro nei pressi di Pulfero, splendida località del Cividalese dove c’è una Abbazia Fortificata.

La grotta di San Giovanni d'Antro ha offerto riparo alla popolazione autoctona fin dall'antichità ed è diventata un luogo di culto almeno dall'ottavo secolo. Si trova a Pulfero, nelle valli del Natisone, a poca distanza da Cividale del Friuli. Si accede alla grotta dall'entrata fortificata, dopo aver salito più di cento gradini. Al suo interno si scoprono una cappella e un pregevole altare ligneo settecentesco di scuola slovena, contenente delle statue risalenti al Cinquecento e attribuite alla bottega di Giovanni Martini. La grotta è visitabile per diverse centinaia di metri e mostra formazioni calcaree in continua evoluzione. Una leggenda racconta che la regina longobarda Teodolinda, (che è anche una leggenda della regina Vida) rifugiatasi nella grotta, riuscì a far togliere l'assedio unno gettando l'ultimo sacco di grano sui soldati, convincendo così Attila dell'abbondanza di provviste. La regina con i suoi sudditi poté rientrare nei paesi delle valli del Natisone e continuare a vivere una vita serena.

Da Censire

I miglioramenti

Indubbiamente sembra incredibile, ma occorre ancora migliorare il setup antenne. Ho notato con piacere l’ottimo funzionamento dei loop specialmente nei DX in bande alte, facili da montare e poco ingombranti. Se l’attivazione viene fatta in una zona dove c’è posto a sufficienza e la “fionda” permette il lancio di sagole in quota non c’è niente di meglio che usare una G5RV. Altrimenti sempre per la tipologia dell’attività stando attenti alla propagazione giornaliera è meglio utilizzare un paio di dipoli. Comperare del cavo di discesa a 50 Ohm più sottile a bassa perdita e sempre performante in maniera da rendere i dipoli più leggeri con meno carico di punta. Ottimizzare lo scambio dei dati ovvero passare ad un log on line e magari dotare l’attivazione di una webcam al fine di gratificare i corrispondenti anche con le immagini del luogo che stai attivando

Le gratificazioni

Credo che nelle giornate estive di agosto 2013 sia un bel risultato aver avvallati adesso da eQSL

ed in futuro grazie alle QSL, LOTW e dall’ARLL 70 Country (per la precisione 72 al 25.08.2013). I QSO effettuati nella “Spedizione 2013” sono stati 7.750 divisi per sommi capi: 88 % con stazioni Italiane e per il 12 % con Stazioni estere. Tra i country particolari collegati non dimenticherò mai i QSO in 20 metri fonia con 5A1AL dalla Libia con EW8/IW0RZY/QRP Matteo dalla Bielorussia e con T6MO dall’Afganistan (tra l’altro si trovava/mobile). Una sorpresa è giunta da San Marino, dal Vaticano e da Monaco in 40 metri come paesi facilmente collegabili, mentre, le Hawai, e tanti altri paesi del quale in un primo momento non focalizzi immediatamente chi colleghi ma sono a log ed hanno già risposto in formato elettronico.

Ringraziamenti

Un ringraziamento particolare è dedicato a mia moglie Maria Luisa la quale condivide ormai

dal 1989, pur non essendo radioamatore, cavi, cavetti, accordatori, radio, microfoni, saldatori con la punta ancora calda che desidera mettere a posto immediatamente. ecc. Viviamo in un condominio ma sopra la nostra testa c’è un doppio “L” per i 160 metri. Grazie a mio figlio Giacomo ora 19enne che affronterà il primo anno d’Ingegneria. Un ringraziamento va poi ai membri Tecnici del Diploma delle Abbazie Italiane e del Diploma dei Castelli Italiani con il quale c’è un grande reciproco rispetto e collaborazione fattiva. Grazie a tutti i miei colleghi della Sezione ARI di Gorizia che negli anni mi hanno passato la competenza necessaria ed in particolare l’Etica. Ricordo uno per tutti che attualmente è il Presidente pro tempore Edi IV3MPI. E per ultimo in ordine cronologico ma al vertice mio padre Tullio Bressan SK dal 1977 già I1TB dal quale ho tratto tutta la passione per la radio, anche quando mi mise in mano una 813 nel 1976 a 14 anni, uno schema fatto a matita 2B e quattro componenti incluso il filo di rame smaltato per costruire il trasformatore dicendomi: Fatti un lineare. Grazie Papà per tutto quello che mi hai insegnato.

Riferimenti Bibliografici e Storici e Breve Biografia

Tutte le foto presenti in questo piccolo documento sono state scattate dal sottoscritto e/o da

colleghi OM del quale ha avuto autorizzazione alla pubblicazione. Per i riferimenti storici grazie a Vikipedia ® l’Enciclopedia libera, al Consorzio per i Castelli del Friuli Venezia Giulia, al FAI Fondo per l’Ambiente Italiano, alle Diocesi di Gorizia e di Udine, ai vari Istituti locali di Ricerca Storica per tutto il materiale raccolto e per la disponibilità a fornirmi informazioni dettagliate su ogni singola referenza da me attivata. Un grazie ai proprietari dei Castelli abitati che mi hanno ospitato con i miei fili e le mie apparecchiature.

IV3BCA Paolo Bressan nato a Gorizia il 14 ottobre 1962, conseguito il diploma di geometra mi

sono iscritto alla Facoltà di Ingegneria a Trieste. Successivamente grazie ad IBM ho ottenuto un dottorato all’estero in fisica tecnica con specializzazione in comunicazioni. Attualmente lavoro presso una Multinazionale come responsabile d’area grandezze fisiche, occupandomi prevalentemente di progettazione di reti radio, qualità di copertura e di controllo delle loro emissioni, simulazioni predittive d’impatto ambientale non solo nel settore EMC ma anche degli altri principali agenti fisici: Rumore, Vibrazioni e Radiazioni Ottiche Artificiali. Sono riconosciuto ai sensi del DPR 462/2001 Ispettore tecnico di cui all’albo del Ministero delle Attività Produttive per gli Impianti di Terra. Sono membro dell’AEIT Associazione Elettrotecnica Italiana e Telecomunicazioni.