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L A B A N D A L E T T O R I V. Galbani - L. De Angelis L A B A N D A L E T T O R I 1 a La didattica della lingua 1 a Guida per l’insegnante

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LA BANDALETTORI

V. Galbani - L. De Angelis

LA BANDALETTORI 1a

La didattica della lingua

1a

Guida per l’insegnante

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LA STRUTTURA DEL CORSO

LA STRUTTURA DEL VOLUME ANTOLOGICOdi classe 1a

IL LABORATORIO DI LINGUA E MATEMATICA

Per il rinforzo degli aspetti ortografici,la riflessione sulla lingua e le primeesperienze di scrittura oltre che Unitàdi Apprendimento di aritmetica, geo-metria, informatica, statistica.

IL LABORATORIO DELL’ALFABETO

Affianca il Metodo e attraverso l’ope-ratività manuale porta il bambino adapprendere l’alfabeto divertendosi.GUIDA PER L’INSEGNANTE

IL CD

IL METODO

Per l’insegnamento della letto-scrittura basato su un sicuroimpianto metodologico e peda-gogico.

L’ANTOLOGIA E LE UNITÀ

TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI

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OBIETTIVI SPECIFICI EUNITÀ DI APPRENDIMENTO

LINGUA ITALIANA

Att iv i tà

Contenut i

• Comunicazione orale: concordanze (genere, numero), tratti prosodici(pausa, durata, accento, intonazione), la frase e le sue funzioni in contesticomunicativi (affermativa, negativa, interrogativa,esclamativa).

• Organizzazione del contenuto della comunicazione orale e scritta secondo ilcriterio della successione temporale.

• Tecniche di lettura.• Alcune convenzioni di scrittura: corrispondenza tra fonema e grafema, rad-

doppiamento consonanti, accento parole tronche, elisione, troncamento,scansione in sillabe.

• I diversi caratteri grafici e l’organizzazione grafica della pagina.• La funzione dei segni di punteggiatura forte: punto, virgola, punto interro-

gativo.

• Lettura e scrittura in lingua italiana.• Mantenere l'attenzione sul messaggio orale, avvalendosi del contesto e dei

diversi linguaggi verbali e non verbali (gestualità, mimica, tratti prosodici,immagine, grafica).

• Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati.• Intervenire nel dialogo e nella conversazione, in modo ordinato e pertinente.• Narrare brevi esperienze personali e racconti fantastici, seguendo un ordine

temporale.• Utilizzare tecniche di lettura.• Leggere, comprendere e memorizzare brevi testi di uso quotidiano e sem-

plici poesie tratte dalla letteratura per l’infanzia.• Scrivere semplici testi relativi al proprio vissuto.• Organizzare da un punto di vista grafico la comunicazione scritta, utiliz-

zando anche diversi caratteri.• Rispettare le convenzioni di scrittura conosciute.

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STORIA

Contenut i

• Successione e contemporaneità delle azioni e delle situazioni.• Concetto di durata e misurazione delle durate delle azioni.• Ciclicità dei fenomeni temporali e loro durata (giorni, settimane, mesi, anni ).

GEOGRAFIA

Contenut i

• Organizzatori temporali e spaziali (prima, poi, mentre, sopra, sotto, davan-ti, dietro, vicino, lontano ecc.).

• Elementi costitutivi dello spazio vissuto: funzioni, relazioni e rappresentazioni.

Att iv i tà

• Collocare nel tempo fatti ed esperienze vissute e riconoscere rapporti disuccessione esistenti tra loro.

• Rilevare il rapporto di contemporaneità tra azioni e situazioni.• Utilizzare strumenti convenzionali per la misurazione del tempo e per la

periodizzazione (calendario, stagioni …).• Organizzare il lavoro scolastico utilizzando il diario.• Riconoscere la ciclicità in fenomeni regolari e la successione delle azioni in

una storia, in leggende, in aneddoti e semplici racconti storici.

Att iv i tà

• Riconoscere la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio vissutorispetto a diversi punti di riferimento.

• Descrivere verbalmente, utilizzando indicatori topologici, gli spostamentipropri e di altri elementi nello spazio vissuto.

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EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA

Contenut i

• La sonorità di ambienti e oggetti naturali e artificiali.• Tipologie di espressioni vocali (parlato, declamato, cantato, recitazione

ecc.)• Giochi vocali individuali e di gruppo.• Filastrocche, non-sense, proverbi, favole, racconti ecc.• Materiali sonori e musiche semplici per attività espressive e motorie.

Att iv i tà

Produzione

• Utilizzare la voce, il proprio corpo, e oggetti vari, a partire da stimoli musi-cali, motori, ambientali e naturali, in giochi, situazioni, storie e libere attivi-tà per espressioni parlate, recitate e cantate, anche riproducendo eimprovvisando suoni e rumori del paesaggio sonoro.

Percezione

• Discriminare e interpretare gli eventi sonori, dal vivo o registrati.• Attribuire significati a segnali sonori e musicali, a semplici sonorità quoti-

diane ed eventi naturali.

• Analizzare uno spazio attraverso l’attivazione di tutti i sistemi sensoriali, sco-prirne gli elementi caratterizzanti e collegarli tra loro con semplici relazioni.

• Rappresentare graficamente in pianta spazi vissuti e percorsi anche utiliz-zando una simbologia non convenzionale.

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MATEMATICA

Contenut i

Il numero

• I numeri naturali nei loro aspetti ordinali e cardinali.• Concetto di maggiore, minore, uguale.• Operazioni di addizione e di sottrazione fra numeri naturali.

Geometria

• Collocazione di oggetti in un ambiente, avendo come riferimento se stessi,persone, oggetti.

Att iv i tà

• Usare creativamente il colore.• Utilizzare il colore per differenziare e riconoscere gli oggetti.• Rappresentare figure tridimensionali con materiali plastici.• Riconoscere nella realtà e nella rappresentazione: relazioni spaziali (vici-

nanza, sopra, sotto, destra, sinistra, dentro, fuori); rapporto verticale, oriz-zontale; figure e contesti spaziali.

• Utilizzare la linea di terra, disegnare la linea di cielo e inserire elementi delpaesaggio fisico tra le due linee.

• Rappresentare figure umane con uno schema corporeo strutturato.• Distinguere la figura dallo sfondo.

ARTE E IMMAGINE

Contenut i

• I colori primari e secondari.• Potenzialità espressive dei materiali plastici (argilla, plastilina, cartapesta …)

e di quelli bidimensionali (pennarelli, carta, pastelli, tempere …).• Le differenze di forma.• Le relazioni spaziali.

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• Osservazione e analisi delle caratteristiche (proprietà) di oggetti piani osolidi.

• Mappe, piantine, orientamento.• Caselle e incroci sul piano quadrettato.

La misura

• Riconoscimento di attributi di oggetti (grandezze) misurabili (lunghezza,superficie …).

• Confronto diretto e indiretto di grandezze.

Introduzione al pensiero razionale

• Classificazione e confronto di oggetti diversi tra loro.

Dati e previsioni

• Rappresentazioni iconiche di semplici dati, ordinate per modalità.

Att iv i tà

Il numero

• Usare il numero per contare, confrontare e ordinare raggruppamenti di og-getti.

• Contare sia in senso progressivo che regressivo.• Esplorare, rappresentare (con disegni, parole, simboli) e risolvere situazioni

problematiche utilizzando addizioni e sottrazioni.• Leggere e scrivere numeri naturali sia in cifre, sia in parole.• Comprendere le relazioni tra operazioni di addizione e sottrazione.

Geometria

• Localizzare oggetti nello spazio fisico, sia rispetto a se stessi, sia rispetto adaltre persone o oggetti, usando termini adeguati(sopra/sotto, davanti/dietro,dentro/fuori).

• Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal di-segno e viceversa.

• Ritrovare un luogo attraverso una semplice mappa.• Individuare la posizione di caselle o incroci sul piano quadrettato.

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SCIENZE

Contenut i

• Identificazione e descrizione di oggetti inanimati e «viventi».• Caratteristiche proprie di un oggetto e delle parti che lo compongono.• I primi confronti (più alto di, il più alto - più pesante di, il più pesante - più

duro di, il più duro ...).• Identificazione di alcuni materiali (legno, plastica, metalli, vetro …).

Att iv i tà

• Esplorare il mondo attraverso i cinque sensi.• Definire con un nome corpi di diverso tipo (che cos’è? perché dici che è pro-

prio quello?).• Elencare le caratteristiche di corpi noti e le parti che lo compongono (co-

m’è?, come è fatto?).

La misura

• Osservare oggetti e fenomeni, individuare grandezze misurabili.• Compiere confronti diretti di grandezze.• Effettuare misure per conteggio (per esempio di passi, monete, quadretti

ecc.), con oggetti e strumenti elementari (per esempio la bottiglia, la tazza,il bicchiere ecc.).

Introduzione al pensiero razionale

• In situazioni concrete classificare oggetti fisici e simbolici (figure, numeri …)in base a una data proprietà.

Dati e previsioni

• Raccogliere dati e informazioni e saperli organizzare con rappresentazioniiconiche ordinate per modalità (pittogrammi).

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• Raggruppare per somiglianze (veicoli, animali, piante …).• Descrivere animali comuni mettendo in evidenza le differenze (bipedi e qua-

drupedi, carnivori ed erbivori, altre differenze facili da cogliere).• Ordinare corpi in base alle loro proprietà di leggerezza, durezza, fragilità …

TECNOLOGIA E INFORMATICA

Contenut i

• I bisogni primari dell’uomo e i manufatti, gli oggetti, gli strumenti e le mac-chine che li soddisfano.

Att iv i tà

• Osservare e analizzare gli oggetti, gli strumenti e le macchine d’uso comu-ne utilizzati nell’ambiente di vita e nelle attività dei fanciulli classificandoliin base alle loro funzioni primarie (raccogliere, sostenere, contenere, dis-tribuire, dividere, unire, dirigere, trasformare, misurare, trasportare).

• Utilizzare il computer per eseguire semplici giochi anche didattici.• Accendere e spegnere la macchina, attivare il collegamento a Internet.• Accedere ad alcuni siti Internet (ad esempio quello della scuola).

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ

Contenut i

• Il sé, le proprie capacità, i propri interessi, i cambiamenti personali nel tem-po: possibilità e limiti dell’autobiografia come strumento di conoscenza di sé.

• Le relazioni tra coetanei e adulti con i loro problemi.

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Att iv i tà

• Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positivanei confronti degli altri.

• Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti, anchetenendo conto delle loro caratteristiche sessuali.

• Avvalersi del diario o della corrispondenza con amici per riflettere su di sée sulle proprie relazioni.

• Comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella fami-glia, nel gruppo dei pari in genere.

• Esercitare modalità socialmente efficaci e moralmente legittime di espres-sione delle proprie emozioni e della propria affettività.

• Esprimere verbalmente e fisicamente, nella forma più adeguata anche dalpunto di vista morale, la propria emotività e affettività.

• Le principali differenze fisiche, psicologiche, comportamentali e di ruolo so-ciale tra maschi e femmine.

• Esempi di diverse situazioni dei rapporti tra uomini e donne nella storia.• Il significato della sessualità in funzione dell’amore, della fecondità e della

socialità.• Principali funzioni degli organi genitali.• Forme di espressione personale, ma anche socialmente accettata e moral-

mente giustificata, di stati d’animo, sentimenti, emozioni diversi, per situa-zioni differenti.

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LA LINGUA ITALIANA DALLA SCUOLA DELL’INFANZIAALLA SCUOLA PRIMARIA

I bambini e le bambine fanno il loro ingresso nella scuola di base con un bagagliolinguistico-espressivo che connota fortemente la loro identità, sia soggettiva checulturale; inoltre con l’uso funzionale delle strutture linguistiche si sono già fattiun’idea, per quanto adeguata alla loro età, sul funzionamento della lingua, orale escritta, e dei suoi diversi codici. Compito della scuola di base, in continuità con quella dell’infanzia, sarà creareambienti di apprendimento che consentano agli alunni di:

• recuperare ogni forma di disparità iniziale o svantaggio dal punto di vista lingui-stico, poiché la competenza comunicativa e linguistica è una componente essen-ziale e decisiva del successo formativo, immediato e futuro;

• consolidare e arricchire le capacità espressive e comunicative;

• acquisire un repertorio ricco e differenziato di abilità linguistiche in riferimentoagli usi funzionali e creativi della lingua e ai diversi scopi della comunicazione;

• avviare un incontro gratificante con il piacere di leggere e con la fruizione di testinarrativi e poetici adeguati all’età;

• imparare progressivamente a riflettere sulle caratteristiche della lingua, dei testie delle comunicazioni;

• acquisire e rielaborare nuove conoscenze in diversi campi del sapere.

Poiché la valutazione dei livelli di padronanza linguistica iniziali è premessa neces-saria per la costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata, proietta-ta al superamento delle diversità/distanze che possono diventare fattori di svan-taggio, si rende necessaria la conoscenza dei livelli di maturazione raggiunti da ognibambino nelle abilità cognitive, nello sviluppo affettivo-sociale, nonché le compe-tenze acquisite, intese come capacità di utilizzare le conoscenze. Ne consegue unpreciso compito del docente di accertare, sin dai primi giorni, le abilità di base esi-stenti, relative ai diversi «piani» educativi e ambiti didattici. Lo sviluppo di queste abilità va poi perseguito per tutta la durata della scuola dibase, in quanto su queste si fondano l’insegnamento e l’apprendimento della lin-gua italiana. La griglia presentata nelle pagine seguenti non deve dare adito a una serie di veri-

1155Introduzione

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1166 Introduzione

fiche capillari per l’accertamento delle abilità di base possedute dal bambino, mafornire una guida all’osservazione dell’alunno all’interno del percorso ludico esocializzante che deve caratterizzare l’ingresso a scuola.

Questa osservazione sistematica del bambino andrà poi a far parte, insieme alleeventuali notizie fornite dalla Scuola dell’infanzia, del PORTFOLIO PERSONALEinsieme alle prime prove di pregrafismo (fornite nel volume «Laboratorio» allegatoal libro di testo).Alla luce delle valutazioni effettuate, nel caso di esiti non del tutto positivi si tengapresente che qualora i risultati negativi fossero concentrati su un solo aspetto, cisi dovrà accertare che non ci siano difetti o scompensi specifici (udito, vista ecc.).Se i risultati negativi fossero distribuiti in tutti i livelli, si porrà particolare attenzio-ne in fase di consolidamento dei prerequisiti e qualora fossero risultati contraddit-tori, sarà bene riproporre a distanza di alcuni giorni le prove per verificare l’attendi-bilità delle valutazioni.Nel caso la valutazione apparisse del tutto negativa sarebbe opportuno chiedereun colloquio con la famiglia, o con la scuola materna, con operatori specializzatiecc.

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Griglie di rilevazione 1177

Griglia delle abilità, delle competenze e dei comportamenti maturati da .................................................................................................

all’ingresso nella classe 1a

Mantiene il contatto oculare.

N/R

P/R RABILITÀ PERCETTIVE-PSICOMOTORIE

E MANIPOLATIVE

Distingue colori, forme, grandezze.

Distingue liscio-ruvido, caldo-freddo, morbido-duro.

Discrimina rumori e suoni, individuandonela provenienza.

Oppone correttamente il pollice a ciascuna delle altre dita.

Riconosce e nomina le parti del corpo su di sé.

Riconosce e nomina le parti sugli altri.

Possiede un’adeguata coordinazioneoculo-manuale.

Usa prevalentemente la mano dominante (destra o sinistra).

Riconosce su se stesso la destra e la sinistra.

Sa ritagliare figure semplici e punteggiare seguendo un tracciato.

Sa colorare entro gli spazi.

Esegue correttamente semplici percorsi.

LegendaN/R: non raggiunto.

P/R: parzialmenteraggiunto.

R: raggiunto.

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Griglie di rilevazione1188

Stabilisce confronti fra due grandezze (alto-basso, lungo-corto, grande-piccolo).

N/R

P/R RPROCESSI DI SIMBOLIZZAZIONE

Sa ordinare più oggetti secondo una consegna data.

Sa raggruppare oggetti in base a un attributo.

Sa ripetere una breve frase subito dopo che è stata detta.

Sa associare un simbolo a oggetti, nomi e figure.

Sa associare simboli diversi a suoni diversi.

Sa memorizzare e ripetere semplici filastrocche.

Attribuisce a semplici enunciati il valore di verità (vero/falso).

N/R

P/R RCAPACITÀ LOGICHE

Usa correttamente i connettivi logici (e, o, non).

In situazioni logiche sa usare correttamente: forse, è possibile, è impossibile.

Riesce a seriare quantità minime.

Sa associare un simbolo a oggetti, nomi e figure.

Sa associare, discriminare, comparare.

Sa completare enunciati aperti.

LegendaN/R: non raggiunto.

P/R: parzialmenteraggiunto.

R: raggiunto.

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Griglie di rilevazione 1199

Pronuncia correttamente i fonemi.

N/R

P/R RCOMPETENZE ESPRESSIVE

E COMUNICATIVE

Nomina oggetti familiari e ne dà una definizione funzionale o logica.

Si esprime soprattutto in dialetto.

Si esprime soprattutto per soddisfare bisogni.

Risponde a semplici domande.

Si esprime con brevi frasi comprensibili.

Forma frasi corrette e complete.

Usa correttamente nessi sintattici, concordan-ze (maschile/femminile, plurale/singolare).

Sa adoperare descrittori temporali (ieri, oggi, domani, adesso ...).

Sa ripetere con ordine e vocabolario adeguatosemplici storielle o esperienze personali.

Sa descrivere immagini.

Distingue dagli altri i segni grafici.

È interessato nei confronti del materiale scritto.

Formula ipotesi di lettura riguardo alle scrittedell’ambiente.

Scrive con disegni o pseudolettere.

Tenta di far corrispondere i segni di scritturacon i suoni.

Sa eseguire semplici consegne.

Sa eseguire, dietro richiesta, una serie di azioni.

LegendaN/R: non raggiunto.

P/R: parzialmenteraggiunto.

R: raggiunto.

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Griglie di rilevazione2200

Ricerca la compagnia degli altri.

N/R

P/R RCOMPETENZE SOCIALI

È ricercato dai compagni.

Accetta spontaneamente la compagnia di tutti.

Manifesta reazioni di timore e aggressività.

Accetta le regole del gruppo, rispettando le esigenze dei compagni.

Rispetta le regole dei giochi di gruppo.

Collabora con i compagni.

Collabora con gli adulti e ne accetta gli interventi.

Dimostra un buon grado di autonomia personale.

Si orienta nello spazio grafico.

N/R

P/R RRAPPRESENTANZA GRAFICA,

SPAZIALE E RITMICA

Ha una lateralizzazione chiara e precisa.

Impugna correttamente la matita/biro.

Il tratto grafico è sicuro.

Sa controllare il tratto grafico.

Ha il controllo grafico della direzione.

Sa riconoscere le diverse posizioni degli ogget-ti (davanti-dietro, sopra-sotto, dentro-fuori).

Sa completare e riprodurre un ritmo dato.

LegendaN/R: non raggiunto.

P/R: parzialmenteraggiunto.

R: raggiunto.

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IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI

I recenti curricoli della Riforma Ministeriale della scuola specificano l'uso delPortfolio come pratica di valutazione.Ha fatto quindi il suo ingresso il Portfolio delle competenze individuali, consi-derato come il modo più autentico di valutare e conoscere gli alunni.

«Gli architetti, gli artisti e gli scrittori da molto tempo usano il Portfolio permostrare la qualità dei loro lavori. Un Portfolio in senso didattico può essereusato per raccogliere, monitorare e valutare il lavoro dello studente; esso è unaraccolta organizzata dei migliori lavori accumulati nel tempo sui progressi acca-demici, i miglioramenti, le abilità e le attitudini dello studente singolo o del grup-po. Consiste in una serie di esempi di lavori e in uno scritto che unisce le varieprove in una visione più completa e olistica dei miglioramenti e dei progressidello studente o del gruppo rispetto agli obiettivi di apprendimento.Il Portfolio può durare un quadrimestre, un anno o parecchi anni, può rappre-sentare il lavoro dello studente in una, alcune o tutte le materie».Scintille, Rivista Italiana on line sul Cooperative Learning

Il Portfolio delle competenze individuali della Scuola primaria si innesta su quel-lo portato dai bambini dalla Scuola dell’infanzia e li accompagna nel passaggioalla Scuola secondaria di primo grado.La sua funzione è particolarmente preziosa nei momenti di transizione tra lescuole dei diversi gradi come momento di condivisione di informazioni riguardoallo studente.La compilazione del Portfolio è affidata ai docenti, in particolare al docenteTutor, con il diretto coinvolgimento del bambino e la reciproca collaborazione trafamiglia e scuola.

Non ci sono regole rigide e immediate riguardo a che cosa si debba inserire,può però contenere qualsiasi prova di rilievo come verifiche in classe, lavori fattia casa, test, temi, ricerche, griglie di osservazione sistematica dei comporta-menti (raccolte dagli insegnanti o dai compagni), riflessioni personali (in formaespositiva o schematica), cronache, foto, prodotti creativi come disegni …

In particolare i Programmi indicano:«Il Portfolio, con precise annotazioni sia dei docenti, sia dei genitori, sia, se delcaso, dei fanciulli, raccoglie:

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- materiali prodotti dall’allievo individualmente o in gruppo, capaci di descrivere lepiù spiccate competenze del soggetto;

- prove scolastiche significative relative alla padronanza degli obiettivi specifici diapprendimento e contestualizzate alle circostanze;

- osservazioni dei docenti e della famiglia sui metodi di apprendimento del fanciul-lo, con la rilevazione delle sue caratteristiche originali nelle diverse esperienzeformative affrontate;

- commenti su lavori personali ed elaborati significativi, sia scelti dall’allievo (èimportante questo coinvolgimento diretto) sia indicati dalla famiglia e dalla scuo-la, ritenuti esemplificativi delle sue capacità e aspirazioni personali;

- indicazioni che emergono dall’osservazione sistematica, dai colloqui insegnanti-genitori, da colloqui con lo studente e anche da questionari o test in ordine allepersonali attitudini e agli interessi più manifesti».

Ed è proprio rispetto a quest’ultimo punto che la presente Guida offre una serie diquestionari da sottoporre al bambino, la cui funzione è di offrire la possibilità di unariflessione al docente per migliorare le pratiche di insegnamento, per conosceremeglio i propri alunni e «aggiustare il tiro» rispetto alla programmazione che vasempre più individualizzandosi.

Le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primariamettono l’accento sulla valutazione diagnostica, formativa e sommativa (perio-dica, annuale e biennale) dei singoli studenti.

La valutazione diagnostica consiste nell’individuare qual è al situazione diapprendimento di ciascun allievo in ordine alle sue capacità e alle conoscenzee alle abilità che le rivelano. Fatta la «diagnosi» si può procede a impostare ilPiano di Studio Personalizzato che indica attraverso quale percorso, quali stra-tegie, quali nuove co-noscenze e abilità ciascun ragazzo riuscirà a raggiungeregli obiettivi formativi stabiliti dalla scuola, la quale coniuga la propria responsa-bilità progettuale con la personale responsabilità educativa dell’alunno, della suafamiglia e del territorio.

Della valutazione formativa e sommativa è ormai comunemente acquisito ilcarattere di «trasparenza», intendendo una valutazione chiara, senza ambiguità,

LA VALUTAZIONE

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con tutte le motivazioni esplicite per il soggetto a cui è destinata e connessacon la valutazione formativa a cui ciascuno ha diritto.La valutazione diventa personale, di ciascuno, nel senso che vale solo per quel-l’allievo o al massimo per quella classe. Ogni docente, infatti, nei momenti cri-tici dell’itinerario formativo di un allievo e di una classe, sfrutta sempre fino infondo le forti valenze motivazionali della valutazione: sopravvaluta e sottovalutaqualcuno o il collettivo nel suo insieme, né poco né troppo, per non deprimereo illudere, ma per stimolare quanto serve allo scopo di uscire da situazioni diimpasse altrimenti irrisolvibili. Adopera, insomma, un’accortezza intuitiva edinamica che, per sua definizione, è soggettiva, affidata alla saggezza profes-sionale che può vantare.

Il «cuore» del processo educativo si ritrova nel compito delle istituzioni scola-stiche e dei docenti di individuare gli obiettivi formativi adatti e significativi peri singoli allievi che si affidano al loro peculiare servizio educativo, compresi quel-li in situazione di handicap, e di progettare le Unità di Apprendimento necessa-rie a raggiungerli e a trasformarli, così, in reali competenze di ciascuno.

L’identificazione degli obiettivi formativi può scaturire dalla armonica combina-zione di due diversi percorsi.Il primo è quello che si fonda sull’esperienza degli allievi e individua a partire daessa le dissonanze cognitive e non cognitive che portano alla formulazione diobiettivi formativi da raggiungere, alla portata delle capacità degli allievi, coeren-ti con il Profilo educativo, culturale e professionale, nonché con il maggiornumero possibile di obiettivi specifici di apprendimento.Il secondo è quello che si ispira direttamente al Profilo educativo, culturale eprofessionale e agli obiettivi specifici di apprendimento e che considera se equando, attraverso quali apposite mediazioni professionali di tempo, di luogo, diqualità e quantità, di relazione, di azione e di circostanza, aspetti dell’uno e deglialtri possono inserirsi nella storia narrativa personale o di gruppo degli allievi. Gli obiettivi diventano tanto più formativi quanto più sono percepiti da ciascunfanciullo, e dalla sua famiglia, come traguardi importanti e significativi per la pro-pria crescita individuale.

Nell’uno e nell’altro caso, comunque, gli obiettivi formativi sono dotati di una

LA SCELTA DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI

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intrinseca e sempre aperta carica problematica e presuppongono una dinamici-tà che li rende, allo stesso tempo, sempre, per ogni alunno e famiglia, punto dipartenza e di arrivo, condizione e risultato di ulteriori maturazioni. Inoltre, nonpossono essere mai formulati in maniera atomizzata e previsti quasi come per-formance tanto analitiche quanto, nella complessità del reale, inesistenti.A livello di obiettivi formativi si ripete, infatti, anzi si moltiplica, l’esigenza di rife-rirsi al principio della sintesi e dell’ologramma.Se non testimoniassero la traduzione di questo principio nel concreto delle rela-zioni educative e delle esperienze personali di apprendimento che si svolgononei diversi gruppi di lavoro scolastici difficilmente, del resto, potrebbero essereancora definiti «formativi».

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Mi chiamo ho anni.

Frequento la classea

La mia scuola si chiama

Questo è il mio ritratto:

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P O R T F O L I OD

ata:

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ome:

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Incolla qui, o allega, i ritratti che hai fatto di te stessonel corso dei tre anni di scuola materna.

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Noti delle differenze fra i disegni di quando eri più pic-colo e quello che hai fatto sulla prima pagina delPortfolio? SÌ NO

Mancano delle parti del corpo?

SÌ NO

Nel primo disegno mancano:

Nel secondo disegno ho aggiunto:

Nel terzo disegno ho aggiunto:

Come sono i colori rispetto a quelli che adoperi ora?

Più forti. Meno forti.

Con tanto nero. Non rispecchiano la realtà.

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P O R T F O L I OSono un tipo:

tranquillo. allegro. coccolone.

scatenato. piagnucolone. timido.

chiacchierone. ordinato. litigioso.

silenzioso. disordinato. curioso.

obbediente. disobbediente. goloso.

La mamma e il papà mi dicono sempre che io sono:

Mi piace:

guardare la televisione. fare sport.

giocare con gli amici. giocare in casa.

giocare all’aria aperta. andare a scuola.

giocare con la Play-station. dormire.

giocare da solo. giocare con gliadulti.

Altro:

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Le mie insegnanti si chiamano:

I miei compagni preferiti sono:

Sono bambini che hai conosciuto quest’anno o liconoscevi già?

Andare a scuola:

mi piace. non mi piace.

Mi piace perché:

mi diverto. mi piace imparare.

mi sento grande. gioco con gli amici.

mi sento ascoltato. capisco tutto.

le maestre sono mi piacciono le attivitàsimpatiche. che faccio.

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P O R T F O L I ONon mi piace perché:

mi annoio. devo stare seduto.

non mi fanno giocare. non mi ascoltano.

le maestre mi sgridano. devo stare zitto.

le maestre vanno veloci. faccio fatica a

non mi trovo bene imparare.con i compagni.

Rispetti le regole della classe?

SÌ NO Così così

Quali fai più fatica a rispettare?

Non chiacchierare. Stare seduto al

Non correre. banco.

Non spingere. Non urlare.

Mettermi in fila. Non uscire dall’aula.

Rispettare il mio Non fare dispetti turno per parlare. ai compagni.

Altro:

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Ti piace disegnare?

SÌ NO

Disegno la cosa che mi riesce meglio.

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Ho disegnato

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P O R T F O L I OTi piace colorare?

SÌ NO

Quando lo fai riesci a stare nei contorni?

SÌ NO

Riempio il primo cerchietto con il mio colore preferi-to, e il secondo con quello che mi piace di meno.

I miei disegni in genere:

mi piacciono.

non mi piacciono.

mi piacciono solo a volte.

Uso volentieri:

i pennarelli. le tempere.

i pastelli. le tempere a dita.

i pastelli a cera. gli acquerelli.

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Scegli un disegno che ti è piaciuto particolarmente,fra quelli che hai fatto quest’anno con la tecnica chepreferisci e allegalo al tuo portfolio.

• Ho scelto questo perché

• È stato realizzato il (data) adoperando (pastelli, tem-

pere …)

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• L’ho fatto:

da solo. in gruppo. con un compagno.

Rappresenta

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P O R T F O L I OTi piace ritagliare?

SÌ NO

Riesci a ritagliare le figure senza rovinare i contorni?

SÌ NO Così così

Riesci a incollare senza sporcare tutto con la colla?

SÌ NO Così così

Usi in genere:

poca colla. troppa colla. la giusta dose.

I tuoi pastelli e le tue matite sono sempre temperate?

SÌ NO

Sulla copertina dei tuoi quaderni c’è l’etichetta con iltuo nome scritto?

SÌ NO

Ti capita spesso di perdere a scuola matite, gomme,temperini, biro ecc.?

SÌ NO

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Chi controlla che tu abbia sempre tutto nella cartella?

La mamma. Il papà.

Mio fratello. Mia sorella.

Io.

Ti ricordi di dire a casa che hai finito la colla, un qua-derno o altro?

Mai. Sempre.

Qualche volta. Spesso.

I tuoi quaderni ti sembrano:

ordinati.

disordinati.

così così.

Per quale motivo?

Scrivo abbastanza bene. Scrivo piuttosto male.

Disegno bene. Cancello spesso.

Ritaglio e incollo bene. Ritaglio e incollo male.

I fogli sono spesso Strappo le paginestropicciati. quando sbaglio.

Mi capita di macchiare i fogli.

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P O R T F O L I ODimentichi il materiale di scuola a casa?

Mai. Spesso.

Qualche volta.

A casa sei:

ordinato. disordinato.

Hai qualche incarico a casa? SÌ NOQuale?

Esegui sempre i compiti scolastici? SÌ NOLi eseguo:

da solo. con un adulto.

volentieri. malvolentieri.

di pomeriggio. di sera.

Preferisco i compiti:

di matematica. di geografia.

di lingua. di inglese.

di storia. altro.

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.... PER LE INSEGNANTI: note e commenti

PER I GENITORI: note e commenti