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Uso dei licheni nel biomonitoraggio ambientale Area di Progetto classe 4°E I.T.I.P. E. Fermi di Modena: Luca Binotti; Andrea Corradini; Francesco Marchigiani; Luca Merighi

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Uso dei licheni nel biomonitoraggio ambientale

Area di Progetto

classe 4°E I.T.I.P. E. Fermi di Modena:

Luca Binotti; Andrea Corradini;

Francesco Marchigiani; Luca Merighi

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La valutazione dell’inquinamento ambientale può essere eseguita mediante la ricerca degli inquinanti noti, oppure mediante la valutazione degli effetti prodotti su organismi che vivono nell’ambiente studiato, come i licheni.

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Sono associazioni simbiotiche tra un fungo ed un’alga. L’alga svolge la fotosintesi producendo zuccheri che in parte vengono ceduti al fungo; il fungo assorbe efficacemente l’acqua e i sali minerali fornendoli in parte all’alga. Questo permette loro di vivere in ambienti o situazioni climatiche sfavorevoli.

Che cosa sono i licheni?

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Perché i licheni?I licheni possiedono alcune caratteristiche che li rendono adatti all’impiego come bioindicatori:• i licheni assorbono gas e materiali vari, comprese le sostanze inquinanti;• risultano particolarmente resistenti agli stress ambientali;• sono diffusi ovunque, hanno un lento accrescimento e grande longevità.

La presenza di sostanze inquinanti riduce il numero di specie nello spazio e nel tempo.

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Come si presentano?

Lichene foglioso

Lichene fruticoso

Lichenecrostoso

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I licheni si trovano ovunque, ma soprattutto sulla corteccia di alberi a pH subacido come i tigli, la querce e gli aceri; la nostra scelta è caduta sui tigli perché sono presenti in numero elevato nei parchi e nelle vie di Modena. Non tutti i tigli possono essere utilizzati, ma soltanto quelli eretti (<10°), con circonferenza di almeno 60 cm e che non presentino danneggiamenti o copertura di muschio superiore al 30%, nella porzione esaminata.

Dove li cerchiamo?

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Retino per i rilievi

Il retino va posizionato verticalmente con la base a 100 cm dal suolo e le 4 parti che lo compongono devono essere orientate verso i 4 punti cardinali.

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Come si rilevano i licheni per il biomonitoraggio ambientale?

Il territorio comunale di Modena è stato suddiviso, attraverso un reticolo con maglie di 2 km, in 68 unità primarie di campionamento.

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Ciascuna unità primaria

è stata suddivisa in 4

unità secondarie,

con il lato di 1 km,

all’interno di ciascuna delle

quali sono stati eseguiti i

rilievi su 3 tigli.

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Cos’è l’IBL?L’IBL è un indice legato alla frequenza delle diverse specie di licheni presenti all’interno dei retini di campionamento.

• Per uno stesso punto cardinale si conta la frequenza per ogni singola specie di lichene;

• si sommano le diverse frequenze per tutte le specie di licheni trovate;

• si ripete l’operazione per i tre alberi in esame;• si calcola la media delle frequenze per il singolo punto cardinale;• si ripete il procedimento per gli altri tre punti cardinali e si

sommano le frequenze medie così ottenute.

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A cosa serve l’IBL?

Questo indice può essere

messo in relazione con il

diverso grado di alterazione/natu-

ralità dell’ambiente.

CLASSIIBL

IBL NATURALITA’/ALTERAZIONE

COLORI

7 0 alterazione moltoalta

cremisi

6 1÷15 alterazione alta rosso

5 16÷30 alterazione media arancio

4 31÷45 naturalità bassa/alterazione bassa

giallo

3 46÷60 naturalità media verde chiaro

2 61÷75 naturalità alta verde scuro

1 Oltre 75 naturalità moltoalta

blu

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I rilievi sono attualmente in corso e sono condotti da studenti delle classi 4°D e 4°E dell’I.T.I.P. E. Fermi e da studenti dell’I.T.G. G. Guarini: la zona esaminata è l’area della città di Modena.

Stato attuale

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Al termine delle misure costruiremo una mappa del livello di inquinamento nella città di Modena, in collaborazione con tecnici della sezione modenese dell’agenzia ARPA

Sviluppi futuri