Il biomonitoraggio della
Transcript of Il biomonitoraggio della
Il biomonitoraggio della
qualità dell’aria per le
conoscenze ambientali e
per la prevenzione
sanitaria
Sezione Biomonitoraggio Aria
Olga Moretti, Cristina Flori,
Valentina Della Bella
Relatore : Olga Moretti
I Bioindicatori
Quali sono ? Che funzione hanno?
Grazie alla loro struttura morfologica e fisiologica sono particolarmente sensibili a
cambiamenti apportati da fattori inquinanti all’ecosistema e quindi sono
adatti per monitorare i cambiamenti nel tempo.
Licheni
Pollini
Api
Macroinvetebrati
Macrofite
Diatomee
Fitoplancton
ATTIVITA’ DI BIOMONITORAGGIO DELLA QUALITA’
DELL’ARIA IN ARPA UMBRIA
Biondicazione: rete regionale di
monitoraggio mediante licheni
Studi sui pollini come bioindicatori: valutazione della vitalità e
germinabilità pollinica in relazione all’inquinamento atmosferico; Api e prodotti delle api come
bioindicatori.
Studi di Bioaccumulo su licheni: Ricerca elementi in traccia (As,Cd,Cr,Cu,Ni,Pb) sui licheni.
Aerobiologia: -Monitoraggio in
continuo delle particelle biologiche presenti in
atmosfera (pollini e spore fungine) - relazione con
inquinanti e loro effetti sull’ambiente (uomo,
piante).
Il Biomonitoraggio dell’aria è fatto di …
• Sopralluoghi
• Campionamenti e analisi in campo
• Analisi di laboratorio
• Applicazione di metodologie analitiche di biomonitoraggio
normati
• Archiviazione dati (LIMS), materiale fotografico, schede
tecniche di campionamento
• Realizzazione di mappe e cartografie
• Partecipazioni incontri formativi (Corsi, Convegni, ecc.)
• Partecipazione a Gruppi di Lavoro come referenti regionali
della rete nazionale di aerobiologia (POLLnet)
• Attività di programmazione
• Divulgazione e presentazione dati
• Pubblicazione settimanale dei bollettini pollinici
Rete Nazionale di Monitoraggio mediante
licheni
25 Stazioni di
monitoraggio
134 specie ad oggi
La densità per una rete
nazionale è stata
fissata ad una rete di
18x18 kmq. Tale densità
si è ottenuta utilizzando
un criterio conservativo
di stima della varianza
(CV75%) che permette
con 930 UCP di
giungere a un errore sul
mappaggio del 20%
Rete regionale di biomonitoraggio mediante licheni
Rete regionale Grigliato sistematico territoriale (maglia 18 km x 18 km)
La Rete include 25 Unità di Campionamento Primarie (UCP) nelle quali sono stati rilevati complessivamente 75 alberi (forofiti) 14 UCP ricadono in zone collinari 6 UCP in distretti montani 5 UCP in zone pianeggianti
SCOPO DELL’ATTIVITA’: •Verifica dell’integrità della Rete •Nuovo calcolo dell’I.B.L. •Interpretazione dei dati ottenuti e confronto con le campagne precedenti •Incrocio dati chimici di monitoraggio
Biomonitoraggio mediante licheni
3 alberi
Metodo I.B.L. (Indice di Biodiversità Lichenica)
Manuale ANPA 2/2001
IL METODO VIENE APPLICATO
IN CAMPO: montaggio del reticolo con l’ausilio della bussola, riconoscimento specie con l’ausilio della lente d’ingrandimento10x.
IN LABORATORIO: conferma delle specie mediante utilizzo delle chiavi dicotomiche, dello stereomicroscopio, reagenti chimici, pinzette, lametta, calcolo dell’I.B.L.
Il reticolo si monta in corrispondenza dei 4 punti cardinali.
Il metodo si applica in campo con l’aiuto della bussola, di una lente 10x e soprattutto con la professionalità degli operatori
Biomonitoraggio in campo
Attribuzione delle UCP alle classi di
naturalità/alterazione dell’Umbria
Risultati
Iniziata la 3° campagna di monitoraggio nel 2012
Carta di Naturalità/Alterazione della regione Umbria in base alla Rete di Biomonitoraggio Permanente tramite I.B.L.
Confronto campagna 2004-2009
Difficoltà riscontrate nel monitoraggio
mediante licheni
• Costituzione della rete regionale primaria istituita da
Apat oggi ISPRA ( 2001-2004).
• Rintracciabilità delle stazioni e degli alberi scelti nelle
25 UCP nella seconda campagna( 2009-2010)
• Difficoltà di raggiungimento a piedi di alcune stazioni
fortemente disagiate
• Difficoltà a reperire corsi di formazione/aggiornamento
specifici sui licheni
• Difficoltà di coinvolgimento degli enti territoriali alla
salvaguardia degli alberi monitorati
Stato dell’arte a livello Nazionale
Tutte le regioni hanno la
rete primaria istituita
dall’APAT
L’ Umbria è l’unica regione
che ha completato 2
campagne di monitoraggio
e ha iniziato la terza
Progetto di biomonitoraggio mediante licheni epifiti nella Conca Ternana:Maratta bassa (2007) e TK-AST (2009) (effettuati con sistema
preferenziale- ANPA 2001) Assegnista : Natali Camilla
Ortofoto area di studio Maratta bassa Ortofoto area di studio TK-AST
TK-AST
STUDI LOCALI
Risultati: IBL/Bioaccumulo
RISULTATI TK-AST CAMPAGNA 2010
RISULTATI MARATTA CAMPAGNA 2009
RISULTATI TK-AST BIOACCUMULO CAMPAGNA
2010
RISULTATI MONITORAGGIO CHIMICO
2010 (Progettista R. Guerrini)
Progetto di biomonitoraggio mediante licheni epifiti nella conca Eugubina (effettuati con sistema preferenziale- ANPA 2001)
Rete Regionale delle centraline chimiche
(Arpa Umbria)
ELENCO UCP CONCA EUGUBINA • PIAZZA 40 MARTIRI • PADULE • COLACEM N-E • COLACEM S-W • BARBETTI (SEMONTE) • BARBETTI (MONTE FOCE) • S. BARTOLO PADULE ( UCP
23 DELLA RETE REGIONALE)
Ricaduta al suolo degli NOx (Arpa Umbria)
Indici di Biodiversità Lichenica e concentrazioni di NOx (Sg/m3/anno) al suolo -Conca Eugubina-
Concentrazioni al suolo media annua di NOx (ARPA 2010).
Attività divulgativa: Organizzazione di Convegni
2011 2009
Monitoraggio dei pollini in atmosfera
Metodo UNI 11108:2004
www.POLLnet.it
Diretta TV su : RAI3 “Buongiorno Regione“del venerdì ore 7.30
Pubblicato su:
www.arpa.umbria.it
DIVULGAZIONE – INFORMAZIONE PER LA PREVENZIONE SANITARIA
Stagione pollinica 2011- 2012: 6.070 contatti sulla pagina “bollettino pollini”
con un picco di 1100 nel mese di marzo 2012
Rete nazionale delle Agenzie
Ambientali nata nel 2010
15 Regioni
54 stazioni
Città di Castello
Perugia
Terni RETE REGIONALE
UMBRIA 3 stazioni
Brochure illustrativa su pollini
e allergie
Distribuito a: FARMACIE OSPEDALI MEDICI
PEDIATRI
Poster
Didattica alle scuole
su pollini e allergie
e sul monitoraggio mediante licheni
Effetto degli inquinanti sulla salute
Gli inquinanti (ozono ossidi di azoto e di zolfo polveri fini (PM10,PM2,5) determinano modificazioni qualitative delle proteine di parete dei granuli pollinici con riflessi sull’allergenicità, inducendo nella pianta una risposta da stress simile a quella ad un agente patogeno.
I Pollini “stressati” rilasciano grandi
quantità di minuscole particelle, come granuli di amido e frammenti di tessuti del fiore, che contribuiscono ad arricchire il pulviscolo atmosferico inalato durante la stagione pollinica.
ozono
Ossidi di azoto e di zolfo
Polveri fini (PM10,PM2,5)
Effetto degli inquinanti • E’ dimostrata la correlazione tra vitalità pollinica e concentrazioni di
NO, NO2, CO ed SO2.
• Gli inquinanti possono influenzare la capacità del polline di completare gli eventi di post pollinazione e di compiere la fecondazione, perciò la vitalità del polline può essere un buon indicatore delle condizioni ambientali.
• L’inquinamento atmosferico può determinare in alcuni tipi di polline riduzione della germinabilità , minore sviluppo del tubetto pollinico, anomalie morfologiche, aumento delle proprietà allergeniche.
Effetto degli inquinanti su:
fertilità
vitalità pollinica
allergenicità
Progetto vitalità e germinabilità dei pollini- Maratta bassa e TK –AST (Assegnista: Ciotti Romina)
Aree di studio
Polo siderurgico TK-AST
Cimitelle
Loc.Maratta Termovalorizzatori
Cesi
La Romita
Val Serra
Casi di studio Sono stati prelevati campioni di pollini di Pinus sp e Cedrus sp da forofiti presenti in alcune zone
sensibili della città di Terni scelte in base ai modelli previsionali e ai dati sulle emissioni di inquinanti elaborate da Arpa Umbria:
Loc. Maratta: zona ad alta densità industriale, presenza di tre inceneritori, alto traffico autoveicolare. (Zona massima ricaduta)
Polo siderurgico TK-AST ormai inglobato nel tessuto cittadino. (Zona a massima ricaduta) Loc. La Romita: zona in prossimità del polo siderurgico ternano i cui abitanti denunciano spesso
problemi odorigeni e presenza di polveri. (Zona a massima ricaduta) Pineta Centurini: zona della città adiacente al polo siderurgico ed in cui è alta l’intensità del
traffico veicolare. (Zona a massima ricaduta) Cesi : borgo alle pendici del monte Eolo, in aperta campagna, zona a minima ricaduta degli
inquinanti. Val Serra: zona prospicente al polo siderurgico e limitrofa a raccordo E45. (Zona a media
ricaduta) Cimitelle (Stroncone) zona montana di controllo, con attività antropica bassissima, lontana da
importanti ed evidenti fonti d’inquinamento.
Risultati 2011 TTC Test 2011
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Cimitelle La
Romita
Centurini Maratta Cesi Valserra
Vit
alità
% Vitali %
Non vitali %
Lunghezza tubetto pollinico (μm) 2011
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
Cim
itelle
La Rom
ita
Centu
rini
Mar
atta
Cesi
Val
serra
Lu
ng
hezza t
ub
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oll
inic
o(μ
m)
Controllo
Massima ricaduta
Minima ricaduta
Vitalità pollinica Germinabilità pollinica
% Germinabiltà
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
Cim
itelle
La R
omita
Cen
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i
Mar
atta
Ces
i
Valse
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Ge
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à (
%)
Germinati %
Non Germinati %
ATTENZIONE al verde pubblico
Assolve molteplici funzioni
Alberi, arbusti e aree verdi – giardini, parchi- favoriscono il benessere dei cittadini e migliorano la qualità della vita nelle città MA ……..
- Prima di piantare nell’area urbana è indispensabile informarsi sulle proprietà allergeniche degli arbusti ed alberi scelti
- Sono da evitare alberi anemofili che producono pollini allergenici:
Betulla
Ontano
Nocciolo
Cipresso
Carpino bianco e nero
Olivo
Grazie per l’attenzione
Cristina Flori
Valentina Della Bella Olga Moretti
Ringraziamo tutti i colleghi che collaborano alle attività del BIOMONITORAGGIO