*us13025 HISTORYGAME
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Liceo Artistico di Marino - I.S.S. via Romana (RM)
a.s. 2013-2014
SOGGETTO Centenario della Grande Guerra
In occasione della celebrazione dei cento anni trascorsi dalla Prima Guerra Mondiale e quindi del concorso ‘’Art.9’’, ideato dal Ministero della Pubblica Istruzione, dal MIBAC e dalla Fondazione Benetton, la classe 4°A ha deciso di costruire una storia basata sulla relazione tra realtà e finzione in relazione alla Grande Guerra.
SVILUPPO E RICERCHE
• La realizzazione del progetto ha previsto una fase di ex-tempore, la quale ha portato la classe a partecipare a conferenze inerenti e successivamente a effettuare ricerche in gruppi, divisi secondo competenze specifiche (musica, montaggio, PowerPoint, scaletta ecc.)
• negli schizzi sono visibili le modifiche apportate al progetto e i ripensamenti in corso d’opera
BOZZE PROGETTUALIDivisione in gruppispecifici:- Make up e costumi.- Musica e canto.- Montaggio.- Riprese e Foto.Programmazione del lavoro:- Confrontare le indicazioni
ricavate dalla conferenza.- Redigere il powerpoint come
traccia del percorso progettuale.
Approfondimento del concetto realtà-finzione:
- Rappresentare la realtà nella finzione del videogioco.
- Usare un codice di linguaggio d’impatto adatto alla giuria prescelta.
GRUPPI DI LAVORO
• Make up e costumi: Cellucci • Musica: Pennetta• Montaggio: Balsamo, Baracaglia, Cerroni, Nutile• Ripresa e Foto: Bendel, Ciani, Paccapelo• Collaborazione video e ricerche: Penza, Vinciguerra• Attori: Liberati
STRUMENTI E MATERIALI• Programmi per montaggio
video (Adobe Premiere)• Scelta della colonna sonora
(musica strumentale della canzone “This is War”)
• Modalità di riprese e composizione delle scene (a flash, in bianco e nero, a colori, muto etc.)
• Attori e figuranti (il protagonista come unico personaggio)
• Luogo delle riprese (Villa Doria- Albano, casa Ciani)
REALTÀ E FINZIONE
Il progetto si basa su un’idea condivisa della classe, incentrata su un processo di
transizione tra realtà e finzione.Si è pensato di incentrare il racconto su un mezzo comunicativo noto e d’impatto per la
generazione a cui è destinato il filmato: il videogioco.
Dopo un’attenta riflessione su come costruire un frammento storico in un’ambientazione
contemporanea, si è deciso di rappresentare la storia di un ragazzo che è catturato da un
videogioco, dove vive una realtà completamente diversa, dove la morte è una
cosa fittizia.Il ragazzo verrà alla fine espulso da questa realtà
parallela per tornare in quella concreta con una considerazione meno superficiale del
concetto di GUERRA.
SCELTA DELL’INTERPRETE E DEI LUOGHI
• Scelta dell’attore in base ai requisiti caratteriali e fisici all’interno della classe
• Scelta dei luoghi adatti dove ambientare le scene
• Cura dell’abbigliamento del protagonista in abiti militari
• Selezione di foto e filmati d’epoca
ALCUNI PUNTI CHIAVE
• Contrasto tra la divisa, in versione moderna del protagonista, e l’abbigliamento caratteristico della Grande Guerra
• Dentro il “luogo” ma fuori dal contesto
• Focalizzazione su due location: quella esterna di Villa Doria ad Albano e quella interna, in una casa arredata, davanti alla console
RIFERIMENTI STORIOGRAFICI
• Immagine di un dirigibile• Stazione aereonavale di Ciampino• Videogiochi di guerra (spara - tutto in prima persona)• Studio dei costumi per contrapposizione
NOTE STORICHE Nel 1916 nasce il campo di aviazione di Ciampino, con l’insediamento della base
militare che ospitava le aeronavi della Regia Marina destinate alla difesa del traffico marittimo del Tirreno, l’hangar
costituiva il ricovero di 6 dirigibili contemporaneamente. Durante il
conflitto è base attiva di operazioni e continua operosa e fruttuosa la propria attività anche dopo la Grande Guerra.
L’attuale aeroporto di Ciampino è dedicato all’eroe della Prima Guerra Mondiale
Giovanni Battista Pastine.
NOTE STORICHEIL DIRITTO DI GUERRA ENTRA NEL VIDEOGIOCO
I soggetti di molti videogames sono guerra e scontri, sparatorie, azioni che
coinvolgono e affascinano adulti e bambini. Nelle intenzioni degli esperti della Croce Rossa internazionale, che
stanno lavorando con gli sviluppatori dei giochi, vi è il riuscire a integrare il diritto dei conflitti nei giochi stessi così che il giocatore possa vivere un esperienza
realistica, confrontandosi con i dilemmi che vivono i combattenti su un vero
campo di battaglia. Articolo di Antonietta Nembri nel Web
STUDIO DEI COSTUMIL'Uniforme Grigio Verde entrò in uso nel 1906, dopo un lungo periodo di contemporaneità fra le vecchie uniformi blu e la nuova tenuta, questa divenne la tenuta ufficiale dell’Esercito. Partendo da questa “idea antica” di divisa, si è pensato di vestire il protagonista con un’uniforme mimetica del ventunesimo secolo. Questa scelta è stata dettata anche dalla difficoltà di reperire i costumi della Prima Guerra Mondiale, così abbiamo optato per “amplificare” tale problema e vestire il figurino in divisa moderna, pervenutaci da una consulenza esterna.
BOZZA PER LA STRUTTURA DELLE SCENE
Lo schema del video rappresenta due situazioni esterne reali e una interna di finzione, quando il ragazzo è dentro il videogioco.
SCALETTA DELLE SCENE
BOZZA PROGETTUALE DELLE RIPRESE
In una successiva fase progettuale abbiamo studiato come fare le riprese: dall’alto, dal basso, primo piano, con le varie inquadrature
RIPRESE IN ESTERNO
SCATTI FOTOGRAFICI PREPARAZIONE FIGURANTE
E ATTREZZATURE
SCATTI FOTOGRAFICI DURANTE LE RIPRESE
STRUMENTI UTILIZZATI
Per ottenere il video ad alta definizione abbiamo utilizzato una fotocamera “CANON 1100D”; per il montaggio video invece ci siamo avvalsi del software “Adobe Premiere”.
Nella scelta del titolo abbiamo pensato anche ai vari “tags” riconducibili ad esso; Historygame ci ha permesso di avere un’ampia scelta di tags consultati frequentemente.
MONITO FINALE
La strofa è contenuta nella terza parte dei “Primi Poemetti” del 1904 del poeta Giovanni Pascoli: il componimento esprime un caposaldo dell’ideologia pascoliana, cioè la sua aspirazione a un rapporto di pace e d’amore fra gli essere umani, ma soprattutto tra fratelli.
“Uomini pace! nella prona terra troppo è il mistero e sol chi procaccia d'aver fratelli in suo timor non erra.”
TITOLI DI CODAIL LAVORO E’ STATO CONDOTTO
DURANTE LE LEZIONI DI DISCIPLINE PROGETTUALI
Prof.ssa Marina Bonavia
REALIZZATO DAI SOLDATI E SOLDATESSE:
BALSAMO MARTINA, BARACAGLIA SANDRO, BENDEL MICOL, CELLUCCI SARA , CERRONI CRISTINA , CIANI AURORA, LIBERATI
ALESSIO, NUTILE ALESSIO, PACCAPELO GIADA, PENNETTA GIORGIA, PENZA FEDERICA, VINCIGUERRA VALENTINA