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Sé neurochimici N. Rose cap. 7
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Sé neurochimici

N. Rose cap. 7

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La concezione del rapporto tra mente e cervello è stata potentemente influenzata dagli sviluppi dell’imaging cerebrale, delle neuroscienze, della psicofarmacologia e della genetica comportamentaleCosa accade quando lo stesso “sé” è oggetto di trasformazione da parte della tecnologia biomedica?Quando la cognizione, l’emozione, la volizione, l’umore e il desiderio sono essi stessi aperti all’intervento?

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Primi 60 anni sec. XXGli esseri umani sono giunti a vedersi come abitati da un profondo spazio psicologico interioreSi valutarono e lavorarono su se stessi sulla base di questa convinzioneSviluppo del linguaggio psicologico di autodescrizioneLinguaggio che parla di ansia, depressione, trauma, di essere introversi o estroversiUso di test psicologici di intelligenza e personalità (dall’orientamento professionale all’esercito)Sfruttamento delle tecniche psicologiche nel marketingProliferazione di psicoterapie

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Nel corso del secolo passato…Noi esseri umani siamo diventati individui somaticiPersone che si concepiscono, parlano di sé e agiscono su di sé – e sugli altri - come esseri plasmati dalla biologiaquesta somatizzazione influenza il modo in cui interpretiamo le variazioni dei nostri pensieri, emozioni e comportamenti, i.e. la nostra mente

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I nostri desideri, umori e insoddisfazioni in precedenza erano inscrivibili in uno spazio psicologicoOra vengono associati al corpo stesso – o a un suo particolare organo – il cervelloSiamo diventati dei “sé neurochimici”

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Oltre cartesioUltimi 50 anni del XX sec. = la psichiatria traccia gradualmente la mappa delle basi neurali e neurochimiche dell’attività mentale umanaDecennio cruciale: metà anni 80 – metà anni 90Psichiatria biologicaBase somatica della psicopatologia

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Le nuove verità su noi stessi vengono rivelate non dalla filosofia ma dalla ricerca

gli articoli scientifici riportano i risultati di esperimenti clinici, ricerche neurologiche e sperimentazioni su animali

condotti in laboratori, ospedali, cliniche

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Gli articoli presentano al loro interno alcune entità caratteristiche:

CervelliQuesti cervelli psichiatrici sono immaginati come “organi” corporei alla stessa stregua del corpo – con le loro regioni e le loro componenti (corteccia, gangli, lobi…)

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Area di Broca

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L'amigdala e la biologia delle emozioni"Certe modificazioni quantitative, e perciò stesso, quasi continue nelle funzioni vegetative, come possono corrispondere a una serie qualitativa di stati fra loro irriducibili? Per esempio, le modifiche fisiologiche che corrispondono alla collera non differiscono per intensità da quelle che corrispondono alla gioia: e tuttavia la collera non è una gioia più intensa, è ben altro” . J. P. Sartre, 1939.

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Biologia delle emozioni 1

1. Le emozioni hanno un carattere adattivo in termini evolutivi. 2. Vi sono forme innate di espressioni emotive, di risposte autonome e ormonali e di risposte integrate (fuga, blocco). 3. Si potrebbe quindi sostenere che l’emozione è uno stato centrale dell’organismo in cui si verificano queste diverse componenti in forma innata, predeterminata. In questo senso esistono descrizioni “psicoevolutive” di un nucleo di emozioni primitive (Plutchik, 1983).

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Biologia delle emozioni 2

4. Ogni componente di un’emozione ha origine da una diversa pressione selettiva ma nelle specie più evolute le diverse componenti si verificano simultaneamente in quanto la situazione ambientale -o l’interpretazione cognitiva- accomuna le diverse costrizioni che hanno selezionato le singole componenti nell’ambiente originario. 5. Alcuni stimoli o stati interni possono innescare frammenti emotivi ma le emozioni, nella loro globalità, rimandano a memorie custodite nei gangli della base che rinviano ad esperienze ricorrenti basate su simili contesti e legate a rinforzi positivi o negativi.

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I primi tentativi di naturalizzare l’emozione

-L’attivazione diretta del sistema nervoso (C. Darwin 1872) -L’approccio etologico (C. Darwin, 1872; I. Eibl Eibesfeldt, 1984) -La teoria somatica di James-Lange (1884) -La teoria centrale di Cannon (1929)

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Localizzazione delle emozioni

Studi neurofisiologici :

falsa rabbia” da stimolazione dell'ipotalamo e del setto negli esperimenti di Hess: il gatto risponde con comportamenti aggressivi a stimoli che, normalmente, sono irrilevanti. sistema limbico e amigdala: l'amigdala (evidenziata da una sottile linea gialla) esercita un ruolo importante nell'emozione.

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Esperimento la stimolazione dei gangli della baseLa sostanza nera fa parte dei cosiddetti gangli della base. Le varie strutture dei gangli della base esercitano un ruolo importante nelle risposte cognitive, emotive e nella motivazione. La sostanza nera (evidenziata in giallo) può modulare, oltre che comportamenti motori, anche le reazioni emotive.

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Indicatori fisiologici delle emozioni

A.F. Ax, : The physiological differentiation between fear and anger in humans. (Psychosomatic Medicine,1953) ritmo cardiaco respirazionetemperatura volto temperatura maniGSR (risposta galvanica cutanea)tensione muscoli frontali

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Composti chimici cerebrali

Catecolamine (noradrenalina, dopamina), serotonina, peptidi (endorfine)Fino a non molto tempo fa entità ipotetiche, oggetti epistemici precari Oggi trattate come fatti, entità note

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Funzioni cerebraliSpesso uniscono strutture cellulari e eventi molecolari: siti recettori, potenziali di membrana…

FarmaciComposti chimici artificiali la cui struttura molecolare è nota e che si ritiene riproducano o imitino alcuni composti chimici cerebrali

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Sistemi modello sperimentaliAll’interno dei quali si effettua il lavoro dei ricercatori (cervelli umani, colture di cellule in vitro, modelli animali come i topi)Tecniche investigativeImaging (PET et al.) elettroencefalogrammi, campioni di fluidi corporei (urina, sangue)

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DiagnosiModalità apparentemente categoriche di definire i disturbi emotivi, cognitivi, dell’umore e della volontà Permettono di differenziare per gruppi: depressione, morbo di Alzaheimer, morbo di Parkinson, disturbi della personalità

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Soggetti umaniIndipendentemente da come vivano il loro disagio, questi soggetti devono essere fatti rientrare in un quadro stabileIdentificazione con una delle diagnosi standard definite dal DSM/IvrSoggetti umani = incarnazioni di sindromi particolari e distinte che spiegano sintomi e comportamenti (depressione, episodi bulimici, panico, impulsività, ideazione o azione suicidaria) a ciascuno dei quali corrisponde almeno una specifica patologia

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Tecnologie di veritàfatti, osservazioni e spiegazioni possono essere candidati alla verità – o falsità – solo se essa è potenzialmente dimostrabile mediante uno di questi mezzi autorizzatiSperimentazione sugli animaliRicerca clinica (osservazione psichiatrica + fluidi corporei)Colture di tessutiScansioni delle funzioni cerebraliSequenziamento del DNA

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Psichiatria biologica

Il suo nuovo stile di pensiero stabilisce non solo cosa vale come spiegazione ma anche che cosa bisogna spiegareLo spazio psicologico profondo che si era aperto nel XX sec. si è appiattitoNuova concezione dell’identità personale = non distingue più tra disturbi organici e funzionaliNon si occupa più della mente o della psiche

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La mente è semplicemente l’attività del cervelloLa patologia mentale è semplicemente la conseguenza comportamentale di un errore o un’anomalia identificabile, e potenzialmente correggibile, di qualcuno egli elementi ora considerati aspetti del cervello organicoCambiamento nell’ontologia della mente umana – nel tipo di persone che riteniamo di essereCambiamento che implica una nuova maniera di vedere, giudicare e agire di fronte alla a/normalità umanaDi essere governatiDi governarci

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Visualizzare la mente anormaleSe la sanità e la follia esistono come le si può riconoscere?David Rosenhan (1973) On being sane in insane places Manicomi riformati dell’800 = vistala medicina clinica nacque nel XIX sec. Lo sguardo del medico si orientò all’interno del corpoRelazione tra sintomi visibili in superficie con la localizzazione organica e lesioni presenti all’internoTuttavia lo sguardo della medicina mentale del XIX sec rimane focalizzato sulla superficie del corpo = postura, sguardo, colore della pelle del melanconico, gesti del maniaco, movimenti dell’istericaL’immagine visiva era centrale per la pratica clinica di individuazione della patologia

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Freud e Kraepelin = distacco dallo sguardoEmarginazione dell’osservazione a favore del’interpretazioneNo descrizione visiva sintomatologica sì storia di casiNella psicanalisi e nelle varie psicoterapie che le si affiancano l’occhio lascia spazio all’orecchioÈ la voce del paziente a essere la strada maestra verso l’inconscio

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Si apriva uno spazio psichico che diventava l’oggetto privilegiato dello sguardo psichiatrico = lo spazio interiore dell’individuoNo mente del XIX sec = uno spazio di razionalità coincidente con i tessuti cerebraliSpazio “morale” tra il cervello organico e lo spazio sociale della condotta Uno spazio in cui sono sovrapposti i sedimenti di: relazioni familiari e umane, esistenza collettiva della societàTale spazio non può essere visto ma solo interpretato dagli analisti o immaginato da artisti e poeti

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Tutta la metà del XX sec fino agli anni 60 = psichiatria = interpretazione dello spazio psichico internoAnni 50 e 60 = difficoltà della psichiatria per l’incapacità di dimostrare l’esistenza di corrispettivi organici delle diagnosiAmbiti che sottolinearono e sostennero tale difficoltà:Aule di giustizia (responsabilità criminale)Dibattiti culturali (psichiatria come fifesa dell’ordine sociale patriarcale)Polemiche politicheAntipsichiatria anni 70 : diagnosi come errore categoriale, trasformazione della differenza, rottura e devianza in malattia

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Vedere la follia in un cervello morto – XIX secImpossibile trovare corrispondenza tra disturbo e anomalie cerebraliIrrisione degli psicanalisti del XX secSviluppi della neuroanatomia (lobotomia) = nuova maniera di considerare il cervello: organo differenziato, attraversato da percorsi neuronali localizzati, specifiche funzioni mentali suscettibili di intervento locale

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Vedere la follia in un cervello vivoSeconda metà del XX sec = tomografia computerizzata (TC), t. a emissione di fotone singolo (SPECT), T. a emissione di positroni (PET), *imaging a risonanza magnetica (MRI), * funzionale (fMRI)Idea che si sia ora in grado di visualizzare il cervello umano vivo e di osservare la sua attività in tempo reale mentre pensa, percepisce, prova emozioni e desideriVedere la “mente” in atto nel cervello viventeEnormi investimenti in apparecchiature di scanning in strutture mediche e di ricerca

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La verosimiglianza di questa maniera di visualizzare la mente ha avuto valore retorico, clinico e epistemologico Il cervello vivente così visualizzato appare semplicemente un altro organo del corpo da schiudere allo guardo del medicoUso delle immagini in psichiatria per diagnosi differenziale e cura di disturbi bipolari, depressivi, ansiaRafforza l’aderenza del paziente ai trattamenti (compliance)Quando la mente sembra visibile all’interno del cervello lo spazio tra persona e organi si azzera – la mente è ciò che il cervello fa

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Molecolarizzare la diagnosi psichiatrica

Questo azzeramento della distanza tra il comportamento e le sue basi organiche caratterizza anche il nuovo sguardo diagnostico in psichiatriaSempre più minuzioso sezionamento del disturbo mentaleLo sguardo psichiatrico non è più molare ma molecolareDietro questa classificazione molecolare delle malattie sta l’immagine del cervello derivata dalle neuroscienze contemporanee e dall’ intervento terapeutico psicofarmacologico

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Ciascuna varietà di disturbo viene attribuita a un’ anomalia in un particolare sistema di neurotrasmissioneSaldatura tra l’eziologia psichiatrica e la psicofarmacologiaInizio anni 90 = i processi cerebrali molecolari sono ammessi e rappresentati in simulazioni visive Queste simulazioni combinano materialità forte, aspetti iconici e veridicità deboleLe patologie pensate in questo modo possono essere rappresentate visivamente come variazioni dello stato “normale”Ex. Depressione come deplezione dei neurotrasmettitori della serotoninaFarmaci psichiatrici = immaginati, inventati, sperimentati, commercializzati e prescritti come capaci di bloccare una particolare pompa di ricaptazione o di legarsi a un particolare tipo di neurotrasmettitoreProzac

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Decodificare il fatoXIX secolo = tesi sull’ereditarietà della patologia mentale analoghe a quelle mendelianeMalattie mentali come manifestazioni di una costituzione ereditaria tarata (trasmissione genetica genealogica) scatenata da fattori ambientali (cause scatenanti: perdita di patrimonio, consumo di alcol, masturbazione ecc.)Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale

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Pensiero biologico contemporaneo = non vi è una singola diatesi ereditaria, un costituzione che possa essere sana o degenerataSiamo tutti portatori di vulnerabilità genetiche a diverse malattieVulnerabilità piccole, distinte, molecolariQuesto è lo sguardo della suscettibilità – suscettibilità poligenetiche

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Reciproca molecolarizzazione della cura e della classificazioneDSM- IV = diagnosi per cluster di sintomi e caratteristiche del decorso clinico (no biologia)DSM- V (2002) = si discute se morbo, malattia, disturbo siano concetti scientifici e biomedici o termini sociopolitici che implicano necessariamente un giudizio di valore

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Ideale odierno = Diagnosticare attraverso il cervello, piuttosto che attraverso sintomi visibili, i cambiamenti vitali o il decorso della malattia Maniera di fare diagnosi che ristrutturerà radicalmente le classificazioni esistentiUnione di disturbi attualmente separati da sintomi di superficieSeparazione di disturbi indebitamente raggruppati

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Diagnosi = faccenda di cervelloIndividui presintomatici saranno sottoposti a test per la suscettibilità a determinate sindromi psichiatriche e anche per la loro risposta a certi prodottiSomministrazione di farmaci su basi preventiveUso di scansioni cerebrali per vedere se i farmaci siano veramente adatti a curare la sindrome di un particolare individuo

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All’individuo in procinto di diventare un sé neurochimico i nuovi psicofarmaci promettono di aiutarlo, in collaborazione col medico e la molecola, a scoprire il tipo di intervento in grado di interagire precisamente con l’anomalia molecolare che è alla base dei suoi problemi e danneggia la sua vitaFinalità = restituire il sé alla sua vita,a se stessoIpotesi del “vero sé” Ex., nei farmaci nei Disturbi d’ansia e attacchi di panico

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Il farmaco non promette di creare un falso séAl contrario, grazie al farmaco il sé è restituito a se stesso“con questo farmaco posso riavere indietro il mio vero sé, posso sentirmi me stesso, posso sentire che sono di nuovo ioProcesso che implica alleanze tra:case farmaceutiche smaniose di vendere un prodotto per una certa sindrome Gruppi biosociali organizzati da e per coloro che si ritiene siano affetti da tale sindromeMedici impazienti di diagnosticare disturbi inediti

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Cittadinanza neurochimicaIdea = I progressi della genomica riducono lo stigma sociale delle malattie mentali o disturbi comportamentaliBambini e adulti ADHDAutismoProblemi della de-responsabilizzazione della famiglia e delle figure di caring da parte della diagnosi biomedica e con il sostegno delle case farmaceuticheProblema dell’ esercizio di potere di governi e forme sociali nei confronti dei “malati mentali”Efficacia degli psicofarmaci ?

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neuropoliticaLa psichiatria è stata trasformata dalla sua capitalizzazioneOspedali psichiatrici, cliniche, ambulatori dei medici di base, studi psichiatrici privati = lucroso mercato per l’industria farmaceuticaLe decisioni commerciali plasmano profondamente gli schemi del pensiero psichiatricoOggi = agenzie che si occupano della salute pubblica richiamano l’attenzione dei decisori politici sul peso dei disturbi psichiatrici non diagnosticati (depressione e disturbi d’ansia) e sulla necessità di aumentare controlli e cure

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Psicofarmaci oggi = in essi sono interiorizzati norme, valori e opinioniEtica inscritta nella composizione molecolare di questi farmaci = veicolano e stimolano particolari forme di vita nelle quali il “vero io” è contemporaneamente “naturale” e “da costruire”

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Un senso neurochimico di noi stessi

Gli individui e le loro autorità (medici di base, infermieri, maestri, genitori) ricodificano i cambiamenti dell’umore, le emozioni, i desideri, i pensieri in termini di funzionamento della loro chimica cerebraleAgire su stessi sulla base di questa visioneImmaginare che il disturbo risieda nel cervello individuale e nel suo funzionamentoFarmaci psichiatrici = non per alleviare i sintomi ma per regolare e gestire queste anomalie neurochimiche

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Le nuove tecnologie farmaceutiche e psichiatriche per il governo dell’anima obbligano l’individuo a:dedicarsi a una costante gestione del rischioSottoporre a un vaglio permanente umore, emozioni e cognizioni = raffinato processo di autoanalisiPadroneggiare gli effetti in nome della massimizzazione del proprio potenzialeRecuperare il proprio sé mentre modella una vitaLavoro di tutta una vita del cittadino biologico contemporaneo: continuo impegno di monitorare, gestire e modulare le nostre capacità