Urti tra corpi estesi - INFN Genovagagliard/ingegneria_industriale/2011-2012... · L’urto e...

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Urti tra corpi estesi Statica Urti tra corpi estesi Analogamente a quanto visto nel caso di urto tra corpi puntiformi la dinamica degli urti tra corpi estesi pu` o essere studiata attraverso i principi di conservazione. Distinguiamo tra situazione iniziale, prima dell’urto, quando l’interazione tra i corpi pu` o essere considerata trascurabile, e situazione finale, quella dopo l’urto. Tanto pi` u breve ` e l’urto tanto minore ` e l’effetto delle forze esterne non impulsive - tipo la forza peso - durante l’urto. Le forze di contatto - tra una palla da biliardo e la sponda - sono tipicamente impulsive. Una forza ` e impulsiva se ` e ragionevole modellizzarla come una forza infinita che agisce per un periodo infinitesimo, ma tale che lim Δt0 R Δt F (t)dt = I . 1 / 43

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Urti tracorpi estesi

Statica

Urti tra corpi estesi

Analogamente a quanto visto nel caso di urto tra corpipuntiformi la dinamica degli urti tra corpi estesi puo esserestudiata attraverso i principi di conservazione.

Distinguiamo tra situazione iniziale, prima dell’urto, quandol’interazione tra i corpi puo essere considerata trascurabile, esituazione finale, quella dopo l’urto.

Tanto piu breve e l’urto tanto minore e l’effetto delle forzeesterne non impulsive - tipo la forza peso - durante l’urto. Leforze di contatto - tra una palla da biliardo e la sponda - sonotipicamente impulsive. Una forza e impulsiva se e ragionevolemodellizzarla come una forza infinita che agisce per un periodoinfinitesimo, ma tale che lim∆t→0

∫∆t F (t)dt = I.

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Urti tracorpi estesi

Statica

Urti tra corpi estesi

Se non agiscono forze impulsive esterne al sistema durante l’urtosi ha:

Conservazione della quantita di moto totale del sistema:P I =

∑imiv

Ii deve essere uguale, vettorialmente, alla

quantita di moto finale PF =∑

j mjvj(finale).

La conservazione della quantita di moto durante l’urtoimplica - come gia visto, che la velocita del centro di massadel sistema e invariante durante l’urto.

Conservazione del momento della quantita di moto totaledel sistema: LI

Ω = LFΩ

Conservazione dell’energia cinetica, se le forze interne alsistema non compiono lavoro durante l’urto.

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

Un disco di raggio R e massa m1 scivola su un piano ed urta conun parametro d’impatto d un secondo disco uguale e fermo.Dopo l’urto i dischi procedono uniti.

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2. Il secondo corpo non ha velocita inizialeper cui la velocita del centro di massa evCM = m1

m1+m2vI = 1

2 vI .

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

Il momento della quantita di moto iniziale calcolato rispettoad un polo posto nel punto in cui i dischi si urtano eLIO = mvId/2.

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

Il momento della quantita di moto iniziale calcolato rispettoad un polo posto nel punto in cui i dischi si urtano eLIO = mvId/2. Possiamo anche scegliere come polo il

centro di massa del sistema: si tratta di un polo inmovimento, e per il teorema di Koenig il momento angolarerispetto a tale polo e sempre uguale al momento angolarecalcolato nel sistema del centro di massa...

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

Il momento della quantita di moto iniziale calcolato rispettoad un polo posto nel punto in cui i dischi si urtano eLIO = mvId/2.

Durante l’urto non agiscono forze impulsive esterne alsistema.

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

Il momento della quantita di moto iniziale calcolato rispettoad un polo posto nel punto in cui i dischi si urtano eLIO = mvId/2.

Durante l’urto non agiscono forze impulsive esterne alsistema.Questo significa che si conservano quantita di motoe momento della quantita di moto.

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

Il momento della quantita di moto iniziale calcolato rispettoad un polo posto nel punto in cui i dischi si urtano eLIO = mvId/2.

Durante l’urto non agiscono forze impulsive esterne alsistema.

Dopo l’urto i corpi proseguono uniti.

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

Il momento della quantita di moto iniziale calcolato rispettoad un polo posto nel punto in cui i dischi si urtano eLIO = mvId/2.

Durante l’urto non agiscono forze impulsive esterne alsistema.

Dopo l’urto i corpi proseguono uniti. Geometricamente ilcentro di massa al momento dell’urto si trova nel punto dicontatto tra i dischi. Prima e dopo l’urto il centro di massapercorre una traiettoria rettilinea orientata come la velocitadel primo disco: questo significa che il momento dellaquantita di moto associato al moto del centro di massa erispetto al polo scelto e nullo prima e dopo l’urto, e chequindi LI

O = L′

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

Il momento della quantita di moto iniziale calcolato rispettoad un polo posto nel punto in cui i dischi si urtano eLIO = mvId/2.

Durante l’urto non agiscono forze impulsive esterne alsistema.

Dopo l’urto i corpi proseguono uniti.

L’urto e anaelastico.

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Statica

Urto tra dischi anaelastico

La quantita di moto iniziale e P I = mvI e l’energia inizialee E = 1

2 m(vI)2.

Il momento della quantita di moto iniziale calcolato rispettoad un polo posto nel punto in cui i dischi si urtano eLIO = mvId/2.

Durante l’urto non agiscono forze impulsive esterne alsistema.

Dopo l’urto i corpi proseguono uniti.

L’urto e anaelastico.Come vedremo, questo significa che nonsi conserva l’energia del sistema.

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Urti tracorpi estesi

Statica

Urto tra dischi anaelastico

LIO = mvId/2

LFO = ICMωF

ICM = 2(ID +mR2)

ωF =mvId

4(ID +mR2)

vCM = vI/2

∆EC =1

2m(vI)2−

− 1

2(2m)v2CM −

1

2ICM (ωF )2 =

=1

4m(vI)2(1− 1

4

md2

(ID +mR2))

Che succede se il disco 2 e in rotazione?

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Statica

Urto senza attrito

Un disco di raggio R e massa m1 scivola su un piano ed urta conun parametro d’impatto d un secondo disco uguale e fermo.L’urto e elastico.

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Statica

Urto senza attrito

Durante l’urto non agiscono forze impulsive esterne alsistema. Questo implica che:

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Statica

Urto senza attrito

Durante l’urto non agiscono forze impulsive esterne alsistema. Questo implica che:

Si conservano quantita di moto e momento della quantita dimoto.

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Statica

Urto senza attrito

Si conservano quantita di moto e momento della quantita dimoto.

L’assenza di attrito garantisce che le forze impulsive cheagiscono su ognuno dei dischi sono dirette lungo lacongiungente dei dischi stessi. Questo implica che

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Statica

Urto senza attrito

Si conservano quantita di moto e momento della quantita dimoto.

il momento angolare totale calcolato rispetto al punto diimpatto e anche il momento angolare di ognuno dei singolidischi si conserva. Implica anche che al momento dell’urtonon esistono MOMENTI impulsivi che possono dare originead una rotazione dei dischi intorno al loro asse.

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Urti tracorpi estesi

Statica

Urto senza attrito

Si conservano quantita di moto e momento della quantita dimoto.

il momento angolare totale calcolato rispetto al punto diimpatto e anche il momento angolare di ognuno dei singolidischi si conserva. Implica anche che al momento dell’urtonon esistono MOMENTI impulsivi che possono dare originead una rotazione dei dischi intorno al loro asse.

Dopo l’urto i corpi sono in moto traslatorio.

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Urti tracorpi estesi

Statica

Urto senza attrito

Si conservano quantita di moto e momento della quantita dimoto.

il momento angolare totale calcolato rispetto al punto diimpatto e anche il momento angolare di ognuno dei singolidischi si conserva. Implica anche che al momento dell’urtonon esistono MOMENTI impulsivi che possono dare originead una rotazione dei dischi intorno al loro asse.

La conservazione della quantita di moto (e l’uguaglianzadelle due masse) garantisce che le velocita finali dei dischiperpendicolari alla direzione della velocita iniziale sonouguali ed opposte

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Urti tracorpi estesi

Statica

Urto senza attrito

Si conservano quantita di moto e momento della quantita dimoto.

il momento angolare totale calcolato rispetto al punto diimpatto e anche il momento angolare di ognuno dei singolidischi si conserva. Implica anche che al momento dell’urtonon esistono MOMENTI impulsivi che possono dare originead una rotazione dei dischi intorno al loro asse.

La conservazione della quantita di moto (e l’uguaglianzadelle due masse) garantisce che le velocita finali dei dischiperpendicolari alla direzione della velocita iniziale sonouguali ed opposte

L’angolo sin(θ) = d/2R che la velocita finale del secondodisco forma con l’orizzontale e noto perche e nota ladirezione dell’impulso (lungo la congiungente tra i centri)

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Urti tracorpi estesi

Statica

Urto senza attrito

Si conservano quantita di moto e momento della quantita dimoto.

il momento angolare totale calcolato rispetto al punto diimpatto e anche il momento angolare di ognuno dei singolidischi si conserva. Implica anche che al momento dell’urtonon esistono MOMENTI impulsivi che possono dare originead una rotazione dei dischi intorno al loro asse.

La conservazione della quantita di moto (e l’uguaglianzadelle due masse) garantisce che le velocita finali dei dischiperpendicolari alla direzione della velocita iniziale sonouguali ed opposte

L’angolo sin(θ) = d/2R che la velocita finale del secondodisco forma con l’orizzontale e noto perche e nota ladirezione dell’impulso (lungo la congiungente tra i centri)

L’urto e elastico perche la forza vincolare non sposta il suopunto di applicazione durante l’urto

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Statica

Urto senza attrito

Si conservano quantita di moto e momento della quantita dimoto.

il momento angolare totale calcolato rispetto al punto diimpatto e anche il momento angolare di ognuno dei singolidischi si conserva. Implica anche che al momento dell’urtonon esistono MOMENTI impulsivi che possono dare originead una rotazione dei dischi intorno al loro asse.

La conservazione della quantita di moto (e l’uguaglianzadelle due masse) garantisce che le velocita finali dei dischiperpendicolari alla direzione della velocita iniziale sonouguali ed opposte

L’angolo sin(θ) = d/2R che la velocita finale del secondodisco forma con l’orizzontale e noto perche e nota ladirezione dell’impulso (lungo la congiungente tra i centri)

L’energia cinetica, che e solo traslazionale, si conserva24 / 43

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Urti tracorpi estesi

Statica

sin(θ) = d/R

vI =1 vx + v2 cos(θ)

1vy + v2 sin(θ) = 0

1v2x +1 v

2y + v22 = (vI)2

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Urti tracorpi estesi

Statica sin(θ) = d/R

vI =1 vx + v2 cos(θ)

1vy + v2 sin(θ) = 0

1v2x +1 v

2y + v22 = (vI)2

Qual e l’angolo di deviazione del disco 1? Qual e quello del disco2? Che succede se il disco 2 e in rotazione? Il disco 1 puo esseredeflesso di 90 gradi?

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Urti tracorpi estesi

Statica

Altro esempio...

Una giostra e composta da un disco orizzontale, di raggio R = 1, 5 m emassa M = 100 kg, vincolato a ruotare senza attrito attorno al suo asse. Ilraggio del disco e R = 1.5 m e la di massa M = 100 kg. Inizialmente il discoruota con un periodo T1 = 1, 00 s.

Determinare l’energia cinetica della giostra.

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Urti tracorpi estesi

Statica

Altro esempio...

Una giostra e composta da un disco orizzontale, di raggio R = 1, 5 m emassa M = 100 kg, vincolato a ruotare senza attrito attorno al suo asse. Ilraggio del disco e R = 1.5 m e la di massa M = 100 kg. Inizialmente il discoruota con un periodo T1 = 1, 00 s.

Determinare l’energia cinetica della giostra.

L’energia cinetica e data dall’espressione Ec = 1/2Iω2. Nel nostro casoI = 1/2MR2 = 112.5 kgm2 e ω1 = 2π rad/s, per cui Ec = 2220 J

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Urti tracorpi estesi

Statica

Altro esempio...

Una giostra e composta da un disco orizzontale, di raggio R = 1, 5 m emassa M = 100 kg, vincolato a ruotare senza attrito attorno al suo asse. Ilraggio del disco e R = 1.5 m e la di massa M = 100 kg. Inizialmente il discoruota con un periodo T1 = 1, 00 s. Un bambino di massa m = 20 kg saltada terra e si ferma esattamente sul bordo della giostra, continuando a ruotaresolidalmente con essa. Il genitore osserva che adesso la giostra ruota ancoranello stesso verso ma con periodo T2 = 1, 25 s.

Determinare qual e ora l’energia cinetica del sistema giostra piubambino.

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Statica

Altro esempio...

Una giostra e composta da un disco orizzontale, di raggio R = 1, 5 m emassa M = 100 kg, vincolato a ruotare senza attrito attorno al suo asse. Ilraggio del disco e R = 1.5 m e la di massa M = 100 kg. Inizialmente il discoruota con un periodo T1 = 1, 00 s. Un bambino di massa m = 20 kg saltada terra e si ferma esattamente sul bordo della giostra, continuando a ruotaresolidalmente con essa. Il genitore osserva che adesso la giostra ruota ancoranello stesso verso ma con periodo T2 = 1, 25 s.

Determinare qual e il minimo modulo della componente orizzontaledella velocita, rispetto al suolo, con cui il bambino puo essere saltatosulla giostra (si consideri il bambino come un corpo puntiforme).

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Urti tracorpi estesi

Statica

Altro esempio...

Una giostra e composta da un disco orizzontale, di raggio R = 1, 5 m emassa M = 100 kg, vincolato a ruotare senza attrito attorno al suo asse. Ilraggio del disco e R = 1.5 m e la di massa M = 100 kg. Inizialmente il discoruota con un periodo T1 = 1, 00 s. Un bambino di massa m = 20 kg saltada terra e si ferma esattamente sul bordo della giostra, continuando a ruotaresolidalmente con essa. Il genitore osserva che adesso la giostra ruota ancoranello stesso verso ma con periodo T2 = 1, 25 s.

Determinare qual e il minimo modulo della componente orizzontaledella velocita, rispetto al suolo, con cui il bambino puo essere saltatosulla giostra (si consideri il bambino come un corpo puntiforme). Leforze impulsive che agiscono sul sistema durante l’urto sono esercitatedal perno della giostra e quindi hanno momento nullo rispetto ad unpolo preso sul perno. Il momento angolare del sistema durante l’urto siconserva, ed in seguito non agiscono ulteriori forze esterne che possanomodificarle, per cui possiamo affermare che tra la situazione iniziale equella finale si ha conservazione del momento angolare del sistema.Quindi Mi = Iω1 +mR×v = Iω1 +mvR sin(θ) e Mf = (I+mR2)ω2

sono uguali. Per cui abbiamo: Mi = Mf → v = I2ω2−IωmR sin(θ)

. Il valore

minimo per la velocita si ha per sin(θ) = 131 / 43

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Urti tracorpi estesi

Statica

Altro esempio...

Una giostra e composta da un disco orizzontale, di raggio R = 1, 5 m e

massa M = 100 kg, vincolato a ruotare senza attrito attorno al suo asse. Il

raggio del disco e R = 1.5 m e la di massa M = 100 kg. Inizialmente il disco

ruota con un periodo T1 = 1, 00 s. Esiste un massimo valore per il modulo

della velocita?

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Urti tracorpi estesi

Statica

Statica

Abbiamo visto che le equazioni cardinali aiutano a descrivere ilmoto di un sistema di corpi.

Le stesse equazioni, uguagliate a zero, permettono di descriverele condizioni di equilibrio di un sistema: perche un sistema sia inequilibrio occorre che:

La quantita di moto totale sia nulla: P =MvCM = 0

Il momento della quantita di moto calcolato rispetto ad unpolo sia nullo

Dalla prima equazione cardinale:∑i F

(E) = 0 →dP

dt= 0.

Dalla seconda equazione cardinale:

M(E)O =

∑i (ri − rO)×(F

(E)i ) = 0 implica

dLO

dt= 0

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Urti tracorpi estesi

Statica

Trasformazione del momento di una forza

Le condizioni devono essere tutte soddisfatte: ad esempio, se la risultantedelle forze esterne non e nulla, puo esistere un polo rispetto al quale ilmomento delle forze e nullo, ma non lo e rispetto ad un’altro polo.

Dato il momento di una forza calcolato rispetto ad un polo Ω1 abbiamo,rispetto ad un polo Ω2:

MΩ2 = (r − rΩ2)×F =

= (r − rΩ1 + rΩ1 − rΩ2)×F =

= MΩ1 + (rΩ1 − rΩ2)×F

Da cui vediamo il momento e nullo per ogni polo solo se F e nulla - e quindi

solo se la risultante delle forze esterne F (E) e nulla - si ha che per ogni polo

scelto il momento delle forze esterne e nullo.

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Urti tracorpi estesi

Statica

Esempio di statica

Una palla di neve sferica di massa M

e raggio R e tenuta ferma su un piano

inclinato rispetto all’orizzontale di π/6

da una paratia. Tra palla e piano in-

clinato e’ presente una forza di attrito.

Determinare la forza F esercitata dalla

paratia sulla palla di neve e la forza di

attrito statico esercitata dal piano sulla

palla di neve

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Urti tracorpi estesi

Statica

Esempio di statica

Prendiamo come polo il punto di con-tatto tra palla e suolo.

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Urti tracorpi estesi

Statica

Esempio di statica

M (E) = Mg + MP + MA + MN =

= mR×g − RP ×FP + 0 + 0 =

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Urti tracorpi estesi

Statica

Esempio di statica

M (E) = Mg + MP + MA + MN =

= mR×g − RP ×FP + 0 + 0 =

= mgR sin(θ)− FPR cos(θ) = 0

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Urti tracorpi estesi

Statica

Esempio di statica

Equilibriamo la risultante delle forze es-terne lungo il piano inclinato

mgR sin(θ)− FPR cos(θ) = 0

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Urti tracorpi estesi

Statica

Esempio di statica

mgR sin(θ)− FPR cos(θ) = 0

F (E)‖ = FP‖ + FA + Fg‖ =

= FP cos(θ)−mg sin(θ)− FA =

= mg sin(θ)−mg sin(θ)− FA = 0

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Urti tracorpi estesi

Statica

Esempio di statica

mgR sin(θ)− FPR cos(θ) = 0

F (E)‖ = FP‖ + FA + Fg‖ =

= FP cos(θ)−mg sin(θ)− FA =

= − FA = 0

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Urti tracorpi estesi

Statica

Esempio di statica

mgR sin(θ)− FPR cos(θ) = 0

F (E)‖ = FP‖ + FA + Fg‖ =

= FP cos(θ)−mg sin(θ)− FA =

= − FA = 0

L’attrito non esercita alcuna forza sulla palla...

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Statica

problemino

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