URGENZA ALCOL Conoscere, Capire,...
Transcript of URGENZA ALCOL Conoscere, Capire,...
URGENZA ALCOL
Conoscere, Capire,
Scegliere
Gianni Testino
Ornella Ancarani
PLATONE Le leggi, Libro II
“…e approverei la legge dei Cartaginesi, e vorrei ordinare che mai nessuno gusti questa bevanda in guerra, che per tutto il tempo della guerra non si beva che acqua, che per la città ne’ servo ne’ serva ne bevano mai, e non ne tocchino i magistrati nell’anno in cui sono in carica, ne’ chi comanda le navi, ne’ i giudici nell’esercizio della loro funzione, non chi vada a esprimere la sua decisione ad un consiglio importante, nessuno quando intenda, uomo o donna che sia, procreare dei figli.
Altri moltissimi casi potrebbero essere enumerati in cui non ha da bere vino chi ha sano intelletto ed una legge giusta.”
Ornella Ancarani
• Nutrizione • Attivita' fisica • Fumo • Droghe • Alcol
Fattori genetici individuali
?
PREVENZIONE PRIMARIA
?
? Disponibilita’ - Efficacia del Sistema Sanitario
Fattori Ambientali
salute
Stili di vita
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000D
AL
Ys
(0
00
's)
Tabacco
Ipertensione
Alcol
Ipercolesterolemia
Sovrappeso
I 5 principali fattori di rischio di
malattia e morte prematura in Europa
Fonte: World Health Organization (2002) The World Health Report 2002. Reducing risks,
promoting healthy life. Geneva; World Health Organization.
*Un DALY (Disability Adjusted Life Year-Anni di vita al netto di disabilità) è l’unità di misurazione
di un anno di morte prematura o malattia, aggiustata per la gravità della malattia
V. Patussi 2009
Osservatorio Nazionale Alcol - ISS-CNESPS - World Health Organization Collaborating Centre
for RESEARCH and HEALTH PROMOTION on ALCOHOL and ALCOHOL- RELATED HEALTH PROBLEMS
ALCOL socialmente più dannoso delle
droghe
Danni da Consumo Cronico di Bevande Alcoliche EUROPA
• 125 miliardi di euro per danni diretti (1.3% del PIL) (anno 2003)
• 270 miliardi di euro per danni indiretti (anno 2003)
• 25 miliardi di euro incassati con la tassazione (Europa a 14) (anno 2001)
• Per ogni euro guadagnato dai produttori ne spendiamo 2 come societa’
• 266 milioni di adulti bevono a «basso rischio« ( sino a 20 g/die le donne, sino a 40g/die
gli uomini)
• 58 milioni di adulti bevono con un consumo rischioso o dannoso
• 23 milioni sono alcol dipendenti (5% degli uomini, 1 % delle donne )
• 100 milioni ( > 11 anni ) pratica almeno una volta al mese il «binge drinking»
• 3000 bambini nati con la Sindrome feto Alcolica
• 60.000 bambini nati sottopeso o con deficit intellettivi
Anderson and Bauman, Commissione Europea (DG SANCO ) 2006
Danni da Consumo di Bevande Alcoliche
ITALIA
25.000 morti /anno 9.4 milioni di bevitori a rischio 1.5 milioni di alcol-dipendenti 1 milione di bevitori problematici 30-40 % incidenti stradali (1° causa di morte al di sotto dei 24 anni) 20 -30 % incidenti sul lavoro Ministero della Salute ( relazione al Parlamento) 2010 Istituto Superiore di Sanita’ e Socita’Italiana di Alcologia, 7 Aprile 2011
• E’ la terza regione italiana per consumo alcolico pro capite
• 1000 sono i morti all’anno
• 40.000 famiglie coinvolti direttamente/ indirettamente
• 11-12 anni è l’età d’inizio al bere del futuro alcolista
• Recente incremento di bevitori nei giovani e nel sesso femminile
PATOLOGIA ALCOL CORRELATA ED
OSPEDALIZZAZIONE
20% dei ricoveri in degenza ordinaria
(Salvagnini et al., Intern Emerg Med 2008)
10% dei ricoveri in terapia intensiva (Moss and
Burnham, Lancet 2006)
Regione di dimissione
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Piemonte
174,2
181,3
178,6
168,2
169,5
168,5
Valle d'Aosta
398,0
441,0
560,5
459,8
514,6
444,4
Lombardia
215,8
232,4
320,1
204,6
193,4
179,0
Prov. Auton. Bolzano
448,0
434,8
426,6
420,9
510,8
493,4
Prov. Auton. Trento
421,1
400,2
337,6
349,0
331,9
308,7
Veneto
263,9
276,8
251,6
244,8
232,2
212,0
Friuli Venezia Giulia
300,0
290,9
283,7
264,0
255,6
268,0
Liguria
279,2
294,3
272,7
250,6
241,7
237,6
Emilia Romagna
180,2
187,3
184,5
176,9
179,5
177,5
Toscana
143,2
146,6
149,8
138,9
139,7
124,8
Umbria
153,7
133,7
119,1
125,0
115,9
112,5
Marche
200,9
216,0
203,6
194,7
189,5
189,6
Lazio
137,4
151,1
146,1
143,0
142,7
142,2
Abruzzo
243,2
260,3
259,4
259,6
250,7
236,0
Molise
234,2
279,0
286,8
274,7
242,5
218,4
Campania
80,3
83,9
93,5
82,7
86,9
87,1
Puglia
125,4
138,4
123,7
113,5
111,1
109,6
Basilicata
177,2
171,5
164,0
153,1
159,0
146,5
Calabria
145,3
156,0
149,8
144,8
138,5
132,3
Sicilia
72,5
83,2
85,7
84,5
86,0
79,0
Sardegna
161,1
160,6
205,2
195,2
198,0
210,3
Italia
172,2
181,9
177,1
167,9
165,5
159,0
Distribuzione regionale dei tassi di ospedalizzazione per diagnosi totalmente
attribuibili all'alcool Anni 2000-2005 Fonte Ministero della Salute
Valore assoluto
Valore percentuale
% diagnosi secondo
il tipo di diagnosi
Cause di dimissione (*)
Maschi
Femmine
Totale
Maschi
Femmine
291
Sindrome psicotiche indotte da alcool
4.325
1.026
5.351
80,8%
19,2%
5,0%
303
Sindrome di dipendenza da alcool
25.422
7.859
33.281
76,4%
23,6%
30,8%
305.0
Abuso di alcool
8.038
2.973
11.011
73,0%
27,0%
10,2%
357.5
Polineuropatia alcoolica
1.848
472
2.320
79,7%
20,3%
2,1%
425.5
Cardiomiopatia alcoolica
586
80
666
88,0%
12,0%
0,6%
535.3
Gastrite alcoolica
600
274
874
68,6%
31,4%
0,8%
571.0
Steatosi epatica alcoolica
7.586
2.398
9.984
76,0%
24,0%
9,2%
571.1
Epatite acuta alcoolica
3.590
745
4.335
82,8%
17,2%
4,0%
571.2
Cirrosi epatica alcoolica
26.333
7.073
33.406
78,8%
21,2%
30,9%
571.3
Danno epatico da alcool, non specificato
5.268
1.143
6.411
82,2%
17,8%
5,9%
977.3
Avvelenamento da antagonisti dell'alcool
18
7
25
72,0%
28,0%
0,0%
980
Effetti tossici dell'alcool
227
97
324
70,1%
29,9%
0,3%
Totale
83.841
24.147
107.988
77,6%
22,4%
100,0%
Distribuzionepercentualedellediagnosiattribuibiliall’alcolsecondoil
sesso del dimesso –anno 2004 Fonte Ministero della Salute
LIGURIA TASSI STANDARDIZZATI DI OSPEDALIZZAZIONE TOTALMENTE ATTRIBUIBILI ALL’ALCOL (ogni 100.000) Stratificazione in rapporto all’eta’ < 14 anni : M: 3.4 F: 7,2 15 –35 anni M: 207.6 F : 82.9 36- 55 anni M: 561.8 F: 202.6 > 55 anni M: 472.9 F : 102.8
NOSTRI PAZIENTI STUDIATI PER TRAPIANTO PER
CIRROSI ETANOLICA
0
5
10
15
20
25
Anni
Percentuale Pazienti Etanolici
2000
2001
2002
2003
2004
2005
NOSTRI PAZIENTI STUDIATI PER TRAPIANTO PER
CIRROSI ETANOLICA
0
10
20
30
40
50
60
Anni
Età Media
2000
2001
2002
2003
2004
2005
16
NON È SOLO UN PROBLEMA DI QUANTITÀ
Negli ultimi 40 anni, le cosiddette “quantità consentite” sono continuamente diminuite.
Oggi l’OMS le ha abbandonate.
NON PARLA PIÙ DI USO E ABUSO, MA SEMPLICEMENTE DI CONSUMO
E’ comunque facile infatti aumentare
progressivamente la quantità senza accorgersene ed e’ impossibile sapere con sicurezza chi tra i “consumatori a rischio” svilupperà un problema alcolcorrelato.
Classificazione del consumo di alcol
• CONSUMO A RISCHIO: un livello di consumo o una modalità del bere che possono determinare un rischio nel caso di persistenza di tali abitudini.
• CONSUMO DANNOSO: una modalità di consumo alcolico che causa danno alla salute, a livello fisico o mentale. A differenza del consumo a rischio, la diagnosi di consumo dannoso può essere posta solo in presenza di un danno alla salute del soggetto.
• ALCOLDIPENDENZA: insieme di fenomeni fisiologici, comportamentali e cognitivi in cui l'uso di alcol riveste per l’individuo una priorità sempre maggiore rispetto ad abitudini che in precedenza avevano ruoli più importanti. La caratteristica predominante è il continuo desiderio di bere. Ricominciare a bere dopo un periodo di astinenza si associa spesso alla rapida ricomparsa delle caratteristiche della sindrome.
Definizioni ambigue di cui si sconsiglia l’uso
Assunzione moderata definizione imprecisa di una modalità di consumo che si intende implicitamente in opposizione a quella del consumo pesante. Sebbene comunemente denoti un tipo di assunzione che non genera problemi (e dunque significa non bere fino all’‘eccesso’), non ha una definizione chiara. Una descrizione migliore potrebbe essere quella di assunzione a rischio minore.
Consumo sensibile, Consumo responsabile e Consumo sociale modalità impossibili da definire. Dipendono da valori sociali, culturali ed etici. Differiscono enormemente da una nazione all’altra, da una cultura e da un’epoca all’altra.
Consumo eccessivo attualmente è espressione secondaria per indicare una modalità di consumo considerata eccessiva rispetto ad un certo standard di consumo leggero. L’espressione privilegiata e accettata nell’uso corrente è uso a rischio (o rischioso).
Uso erroneo dell’alcol espressione che indica un consumo di alcol che contrasta con quanto prescritto dalla legge e dalla medicina, come nel caso dell’uso non a fini terapeutici. Sebbene taluni preferiscano l’espressione ‘uso erroneo’ a quella di ‘abuso’ perché considerata meno giudicatoria, essa è altrettanto ambigua. L’espressione equivalente è uso rischioso.
Tutte le descrizioni che tipicamente cercano di
definire il bere – moderato, sociale, controllato,
accettabile, appropriato ecc. – servono di fatto
alla sua difesa. Il consiglio di bere
moderatamente non ha alcun significato poiché
ilcosiddetto‘beremoderato’ non è
scientificamente definito e non può essere
descritto né in base alla frequenza, né in base
alla quantità. Ovvio che ognuno considera il
proprio bere come moderato.
Vladimir Hudolin, Vi. Hudolin, P. P. Vescovi, C. Di Gennaro
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
COS’E’ L’UNITA’ ALCOLICA?
Unità alcolica (U.A) corrisponde a circa
dodici grammi etanolo; tale quantità è
contenuta in un bicchiere piccolo (125ml)
di vino, o una lattina di birra (330 ml) o
in una dose da bar (40 ml) di
superalcolico.
CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE
IN SOGGETTI SANI
3 - 5 gr/die Rischio minimo
Donna < 20 gr/die Basso rischio
Uomo < 40 gr/die
Donna 20-40 gr/die Consumo Rischioso
Uomo 40-60 gr/die
> 65 anni e fra i 16-18 anni >12/die
Donna > 40 gr/die Consumo Dannoso
Uomo > 60 gr/die
Binge Drinking
E. Scafato et al, Istituto Superiore Sanita’ 2010
Patologie Alcol Correlate
Alcoldipendenza (droga ) Patologie Correlate (tossico , cancerogeno ) Alcoldipendente Bevitore sociale (moderato!) Alterazione Comportamentali (Alcoldipendente, bevitore sociale) IARC, 2010
SITUAZIONE DEI SERVIZI
Numero tossicodipendenti in Italia (stima): 600.000 persone
Numero alcoldipendenti in Italia (stima): 1.500.000
(+ 1.000.000 bevitori problematici
+ 9.000.000 bevitori a rischio)
Numero persone in carico ai servizi (anno 2005):
Per droga: 162.005
Per alcol: 56.200
Consumatori a rischio per sesso e classi di età
9 milioni di bevitori AD ALTO RISCHIO ITALIA 2007
Sesso Classi di età Consumatori A RISCHIO
(Criterio ISS)
MASCHI
11-15 (al di sotto età legale) 22,8
16-17 (giovani minorenni) 20,9
18-24 (giovani) 25,1
25-44 (giovani adulti) 21,0
45-64 (adulti) 20,3
65-74 (giovani anziani) 51,4
>75 (anziani) 43,6
Popolazione 11+ 26,4
FEMMINE
11-15 (al di sotto età legale) 16,8
16-17 (giovani minorenni) 6,3
18-24 (giovani) 10,2
25-44 (giovani adulti) 5,5
45-64 (adulti) 4,8
65-74 (giovani anziani) 13,0
>75 (anziani) 10,3
Popolazione 11+ 7,8
233.377
36.795
214.087
483.177
368.262
451.056
330.428
2.117.182
Consumatori A RISCHIO (Numerosità)
342.398
129.991
523.351
1.882.104
1.496.607
1.478.083
867.131
6.719.665
Fonte: Elaborazioni Osservatorio Nazionale Alcol CNESPS e WHO CC Research on Alcohol su dati Istat
Indagine Multiscopo sulle Famiglie-Aspetti della vita Quotidiana. Anno 2007. IaConf. Naz. Alcol Roma 2008
25
I PROBLEMI e PATOLOGIE ALCOL CORRELATE
Alcoldipendenza
70%
10%
20%
Consumatori a rischio
Consumatori dannosi
Astemi
Uso Sporadico
Uso Occasionale
V. Patussi, O. Ancarani; 2010
FATTI
DI CRONACA
MORTI
ANNUI
ALLARME
SOCIALE
METANOLO 15 ALTISSIMO
MUCCA PAZZA 3 ENORME
BOTULINO 2 ALTISSIMO
EROINA 1000 ALTO
ALCOL 25000 !!!! NESSUNO
FUMO 80.000 BASSO
Confronto dati su Avversita’ Sociali
TRADIZIONE
ESEMPIO
AMBIENTE
In 2007 Campari celebrates Red Passion through its new bold and provocative "Hotel Campari" - an intriguing blend of art and advertising. Explore a year of passion and seduction starring Salma Hayek in 12 stunning shots by Mario Testino.
Foto della campagna
pubblicitariadella“drive
beer”,unanuovamarcadi
birra, affisse nelle
autostrade
italiane, il cui slogan è
“Tanto
GustoAlcolGiusto”,il
testimonial
è il campione di formula
uno Giancarlo Fisichella,
tutta
la comunicazione è
giocata sul
binomio birra e guida
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
l’alcolèassociatoalprofessionistadella
velocità, incoraggiando a bere per
assomigliare al campione “Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
BIRRA E MOTO
Da sempre la birra è la bevanda favorita del
centauro. Leggera, fresca e dissetante è la
pausa ideale dopo una lunga corsa in moto.
Per questo in Italia molti sono gli eventi che
uniscono feste della birra con i motoraduni.
Fortunato chi ha entrambe le passioni
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
COS’E’ L’ALCOL?
L’alcol è una sostanza tossica,
potenzialmente cancerogena e
con una capacità di indurre
dipendenza, superiore alle
sostanze o droghe illegali più
conosciute.
Testino G. Sumberaz A. 2006
ATTENZIONE…..
NONE’UNNUTRIENTE
APPORTA 7 kcal PER GRAMMO
IL SUO CONSUMO NON E’ UTILE
ALL’ORGANISMO O ALLE SUE
FUNZIONI ANZI…. E’FONTEDI
DANNO ALLE CELLULE
Testino G. Sumberaz A. 2006
. INGESTIONE DI ALCOL
ESOFAGO- STOMACO (first pass metabolism)
INTESTINO TENUE
Flora batterica
DISTRIBUZIONEATTRAVERSOL’ACQUACORPOREA
Eliminazione col respiro(1-2%)
Metabolismo in altri tessuti (20%)
Eliminazione con urine e sudore (1-2%)
FEGATO (70-80%)
NERVOSO
GASTRO-INTESTINALE
CARDIO-VASCOLARE RESPIRATORIO
OSTEOMUSCOLARE
ENDOCRINO-RIPRODUTTIVO
ETANOLO ACETALDEIDE
NAD NADH+
ADH
ADH = Alcool deidrogenasi
NADP NADPH
CIP2E1
CIP2E1 = Citocromo P-4502E1
ACETATO
NAD NADH+
ALDH
ALDH = Aldeide deidrogenasi
Social Drinker
ETANOLO ACETALDEIDE
NAD NADH+
ACETATO
NAD NADH+
ADH
ADH = Alcool deidrogenasi
CIP2E1
CIP2E1 = Citocromo P-4502E1
ALDH
ALDH = Aldeide deidrogenasi
Alcoldipendenza
NADP NADPH
ETANOLO ACETALDEIDE
NAD NADH+
ACETATO
NAD NADH+
NADP NADPH
ADH
ADH = Alcool deidrogenasi
CIP2E1
CIP2E1 = Citocromo P-4502E1
ALDH
ALDH = Aldeide deidrogenasi
ACETALDEIDE
NADH H+
La massima concentrazione ematica si
raggiunge dopo 30-60 minuti
dall’assunzione, con un’emivita compresa
tra 2 e 14 ore
IL FEGATO RIESCE A DISTRUGGERE NON PIU’
DI 8 GR DI ALCOL ALL’ORA
Per smaltire 1/2 litro di vino oppure 5 bicchierini di super-alcolici ci mette 7 ore
Fase terminale di tutte le evenienze epatiche può essere il coma epatico, dove si ha una necrosi
massiva delle cellule del fegato. Si può arrivare fino al 60% di mortalità
ACETALDEIDE
NADH H+
LIPOPEROSSIDAZIONE
RADICALI LIBERI
IPOSSIEMIA
DANNI
MITOCONDRIALI
AUMENTO SINTESI
TRIGLICERIDI
B-OSSIDAZIONE
DANNI RER
SINTESI
APOLIPOPROTEINE
DEPLEZIONE
GLUTATIONE E SAM
STEATOSI FIBROSI
Moss M. and Burnham E. L., The Lancet 2006
Problems related to regular or to intoxication
Liver damage Hepatitis
Pancreatitis Pancreatitis
Gastritis Gastritis
Cancer oesophagous Cardiac arythmia
Nutritional deficiences Trauma
Diabetes Strokes
Cardiomiopathy Poisoning
Hypertension
Strokes
Brain damage
Neuropathy
Miopathy
Infertility and sexual dysfunction
Haemopoietic damage
Immune system alterations
DNA damage (carcinogenesis)
Dental and eye diseases
100% per la cirrosi epatica
20-30% per il cancro della cavità orale, della faringe, della laringe
10% per il cancro dell’esofago
14% per il cancro del fegato
10-20% per il cancro della mammella
un incremento della pressione arteriosa
tra i 2 ed i 4 mmHg
un possibile incremento di un ictus in ragione del 20%
WHO REGIONAL OFFICE FOR EUROPE
Colposo o premeditato?
Repubblica, 3 novembre 2006
22.4 mg/kg = 1680 mg = 264 L
ALCOHOL and HEART DISEASE
….from both the public health and clinical viewpoints, there is no merit in promoting alcohol consumption as a preventive strategy World Health Organization, 2007
NATIONAL HEART FOUNDATION: POSITION STATEMENT
In Australia, the National Heart Foundation explicity advises against the consumption of red wine and other types of alcoholic drinks for the preventig or treatment of heart disease National Heart Foundation of Australia, 2010
ALCOL E SFERA SESSUALE
L’assunzione di alcol può determinare problemi sessuali di vario genere. Nei maschi si può verificare una diminuzione della libido e della fertilità ( per alterazioni della spermatogenesi oligospermia e minore motilità degli spermatozoi ). Come mai?
L’alcol provoca uno “sbilanciamento ormonale” con aumento degli ormoni sessuali femminili a scapito del testosterone. Ecco perché, nei soggetti con problemi di alcol-dipendenza, si assiste a volte ad una vera e propria Sindrome da femminilizzazione, con atrofia testicolare, ginecomastia (ipertrofia delle ghiandole mammarie), cambiamenti nella distribuzione pilifera. Si parla in questi casi di “castrazione chimica da alcol”. Nelle donne che assumono alcol si può avere diminuzione del desiderio, irregolarità del ciclo mestruale e riduzione delle secrezioni vaginali, con conseguente dispareunia. IN CONCLUSIONE: l’uso di alcol costituisce un elemento di seria compromissione del potenziale riproduttivo di una coppia. N.B. La combinazione consumo di bevande alcoliche / attività sessuale può inoltre indurre comportamenti sessuali a rischio. Conseguenze: 1) gravidanze indesiderate; 2) infezioni e/o malattie sessualmente trasmesse.
Boffetta et al, Int J Cancer 2006
Alcohol-Attributable fraction (AF) of all cancer by sex and WHO subregion
WORLD HEALTH ORGANIZATION
International Agency for Research on Cancer (IARC)
Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans
Group 1 Carcinogenic to humans
(arsenic, asbesto, benzene, radionuclide, tobacco smoking, alcohol …..)
Group 2 A Probably carcinogenic to humans
Group 2B Possibly carcinogenic to humans
(radio frequency elettromagnetic fields from wireless phones ….)
Group 3 Unclassifiable as to carcinogenicity in humans
Group 4 Probably not carcinogenic to humans
IARC; Lancet Oncology, November 2009
ALCOHOL ATTRIBUTABLE BURDEN OF INCIDENCE OF CANCER IN EIGHT* EUROPEAN COUNTRIES BASE ON RESULTS FROM PROSPECTIVE COHORT STUDY
Denmark, Germany, Greece, Italy, Spain, UK ( > 24 g/die for men, >12g/die for women)
…..10% (95% confidence interval 7 to 13%) and 3% (1 to 5%)of the incidence of total cancer was attributable to former and current alcohol consumption in the selected European countries
Schutze et al, British Medical Journal 2011
Thygesen et al, Alcohol and Alcoholism 2009
Adducts
Testd’instabilitacromosomica
controllo 1
2 3
1,2,3 = diversi gradi di danno
IARC; Lancet Oncology, November 2009
D.W. Lachenmeier, Food and Chemical Toxicology 2008
D.W Lachenmeier et al, Addiction 2009
Lachenmeier and Monakhova, J Exp Cin Cancer Res 2011
Franke et al, Dig Dis 2005
Franke et al, Dig Dis 2005
Br J of Cancer, 2002
... women who do not drink should not start, and those who do drink should do so in moderation , which is generally recognized to be about a drink per day. Alcohol intake is one of the few modifiable breast cancer risk factors yet identified Singletary and Gapstur, JAMA 2001
ALCOHOL AND CANCER RECOMMENDATION “no safe level” - “low risk”
20 – 30 gr/day in healthy man 10 gr/day in healthy women
28 gr /day in healthy man 14 gr / day in healthy women
European Code Against Cancer, Boyle et al; Ann Oncol 2003
US Departments of Agricolture and Health And Human Services; July 2009
PREDISPOSITION TO ALCOHOLIC LIVER DISEASE
- Ethanol metabolism (ADHs, ALDHs, CYP2E1, Mitochondrial
Superoxide Dismutase, Myeloperoxidase)
- Cytokines of the inflammatory response (TNF alpha, TNF alpha
promoter polymorphisms, IL1, IL10,TNF-alpha-type-1 receptor,….)
- Polymorphisms in DNA repair genes (DNA ligase III, DNA
polymerase b, poly-ADB-ribose-polymerase….)
- Genes involved in estrogen synthesis and metabolism (CYP17,
CYP19, CYP1B1, catechol-0-methyltransferase)
- Polymorphisms in methylenetetrahydrofolate reductase
- GABA-ergic, dopaminergic, serotoninergic systems
- Components of immune systems (innate, adaptive)
Mutations and Polymorphism of genes
IARC, 2010
ALCOHOL CONSUMPTION AND CANCER
“THE ANALYSIS WAS UNABLE TO IDENTIFY A THRESHOLD LEVEL OF ALCOHOL CONSUMPTION BELOW WHICH NO INCREASE RISK FOR CANCER IS EVIDENT “ Bagnardi et al, Alcohol Research and Health 2001 Institute National du cancer, Paris 2007 World Cancer Research Fund, American Institute for Cancer Research, 2010 IARC, 2010 Association of European Cancer Leagues, 2011
CANCER COUNCIL AUSTRALIA ALCOHOL WORKING GROUP
Alcohol use is a cause of cancer. Any level of alcohol consumption increase the risk of developing an alcohol related cancer. The level of risk increase in line with the level of consumption Winstanley MH et al, The Medical Journal of Australia 2011
BINGE DRINKING
BEREINMENODIDUEOREUNAQUANTITA’
DI ALCOLICI SUFFICIENTE A FARE ANDARE
IN TILT IL CERVELLO
Testino G. Sumberaz A. 2006
ALCOL POPS
Bevande alcoliche aromatizzate e lanciate sul mercato
attraverso modalità di confezionamento e tecniche
particolarmente attraenti per la cultura giovanile (caratteri,
colori e forme, etc.)
• Robby Bubble (Spumantì) dai 4 anni
• Energy Drink non limite di età
• Shot Drink (Pocket Drink) dai 16 anni
• Ready to Drink (Breezer) dai 18 anni
• Alcolpops dai 16 anni
• Birra dai 16 anni
• Superalcolici e Amari dai 18 anni
• Vino dai 18 anni
Incremento della commercializzazione
Attenzione: i limiti di età riguardano solo la somministrazione e
non la vendita che è senza età
OGGI
dal
1945
Un mix pericoloso:
• Il mix energy drinks + alcol è pericoloso sia perché addolcendo il sapore dell'alcol induce a berne di più e più in fretta, sia perché gli energy drinks nascondono alcuni effetti dell'alcol dando a chi beve la percezione, solo fittizia, di essere sobrio .
• È quanto dimostrato in un'indagine svolta su un campione di giovani i cui risultati sono apparsi sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research.
I decessi da incidente stradale rappresentano la causa
più frequente di morte per i giovani in Europa; le
statistiche rilevano come i giovani di età compresa tra i
18 e i 24 anni siano quelli per i quali è più elevato il
rischio di determinare o subire un incidente.
Europa:l’alcolallaguidaèla
prima causa (evitabile) di morte
tra i giovani
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
Il venerdì ed il sabato
notte
si verificano il 44,6 %
del totale degli incidenti
notturni della settimana.
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
I sintomi precedenti si aggravano e compare l'euforia, la visione laterale è fortemente
compromessa, come pure la percezione delle distanze e della velocità di movimento
degli oggetti.
1 - 1,2 g/l
Viene compromessa anche la capacità di valutazione delle distanze, l'attenzione cala in
modo notevole, diminuisce la sensibilità alla luce rossa.
0,8 g/l
Ubriachezza evidente, incapacità di valutare le distanze, gravi disturbi dell’equilibrio,
eccitazione e comportamento rumoroso.
1,7 g/l
Ulteriore peggioramento del rendimento di guida e dei tempi di reazione. Lo stato è
identificabile facilmente anche da un profano.
1 g/l
Diminuisce la capacità di adattamento all’oscurità. Tempi di reazione molto lunghi: per
fermare un veicolo a 100 km/h occorrono 99 metri invece di 85.
0,9 g/l
Cominciano disturbi dell’equilibrio. Riduzione del tempo di reazione e della coordinazione
dei movimenti.
0,65 g/l
Il 25-30% dei soggetti è incapace di guidare correttamente.
Sono compromessi il campo visivo laterale, i tempi di reazione, la resistenza
all’abbagliamento, il coordinamento psicomotorio.
0,5 g/l
Compare ottundimento del riflesso corneale; peggiora pericolosamente il rendimento di
guida a velocità non modesta. Si riduce la capacità di concentrazione. Percezione
sensoriale ridotta. Elaborazione mentale più difficoltosa.
0,4 g/l
Inizia il deficit del senso di profondità. Le manovre ed i movimenti vengono eseguiti più
bruscamente.
0,3 g/l
Il 20% dei soggetti non sono sicuri e manifestano iniziale allungamento dei tempi di
reazione a stimolo visivo. Si sopravvalutano le proprie capacità. Incapacità di
suddividere l'attenzione tra due o più fonti di informazioni e nell'interazione con la
stanchezza.
0,1 - 0,2 g/l
CONSEGUENZE SUL COMPORTAMENTO
AL VOLANTE
TASSO ALCOLEMICO
ALCOLEMIA E CAPACITÀ DI GUIDA
LIMITE
LEGALE
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
Tasso «alcol zero»
I conducenti che hanno meno di 21
anni, chi ha la patente da non più di
tre anni e i conducenti
professionali o di autoveicoli per i
quali è richiesta la patente di
categoria C, D ed E non possono
bere alcol.
0,1 - 0,2 g/l
Il 20% dei soggetti non sono sicuri
e manifestano iniziale
allungamento dei tempi di
reazione a stimolo visivo.
Si sopravvalutano le proprie
capacità. Incapacità di
suddividere l'attenzione tra due o
più fonti di informazioni.
Interazione con la stanchezza.
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
0,1 - 0,2 g/l
Incapacità di
suddividere
l'attenzione
tra due o più
fonti di
informazioni.
Guidare è probabilmente il
più complesso dei compiti
quotidiani.
E’unacompetenzache
comprende almeno 1500
“sottocompetenze“.
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
In ogni istante:
Bisogna tenere la rotta
Analizzare le condizioni circostanti
Raccogliere informazioni
Tenere conto dei pericoli
Mantenere la posizione sulla strada
Valutare la velocità
Prendere decisioni
Calcolare il rischio
Anticipare le azioni altrui “Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
E’statoinoltrecalcolatochea50
km/h il guidatore è raggiunto da
”informazionedielementi“1320
equivalenti a pressappoco 440
parole al minuto che“danno
istruzioni”sucomeguidare.
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
0,1 - 0,2 g/l
Il 20% dei soggetti non sono sicuri e manifestano
iniziale allungamento dei tempi di reazione a stimolo
visivo.
Si sopravvalutano le proprie capacità. Incapacità di
suddividere l'attenzione tra due o più fonti di
informazioni.
Interazione con
la stanchezza.
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
Un uomo in buona salute di circa 70 chili
di peso che ha consumato 2 bicchieri di
vino ai pasti (250 ml) o 2 boccali di birra
(600 ml circa) o 2 bicchierini di amaro o
superalcolico (80ml circa) o una
combinazione di un bicchiere di vino
seguito da un bicchierino di amaro,
raggiunge praticamente subito una
alcolemia pari a 0,5 grammi/litro.
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
InSpagnaèstatorilevatochel’8% di
tutti gli incidenti mortali sono dovuti a
guidatoricheavevanoun’alcolemia
inferiore a 0,5 gr/litro, in regola, quindi,
con la nostra legge.
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
ALCOLDIPENDENZA O CONSUMO DI ALCOL?
Esistono persone con diagnosi di dipendenza da alcol che durante l’orario di lavoro rimangono astinenti.
Esistono altre persone che durante i pasti o nelle pausa di lavoro assumono bevande alcoliche in quantità socialmente condivise, ma che causano di fatto un’importante riduzione delle loro abilità, comportando rischi per se stessi e terze persone.
La NON IDONEITÀ non
necessariamente è associata alla
DIPENDENZA!
Centro Alcologico Regionale della Toscana
NON E’ VERO CHE….?
L’ALCOL AIUTA LA DIGESTIONE….
IL VINO FA BUON SANGUE….
LE BEVANDE ALCOLICHE SONO
DISSETANTI….
L’ALCOL DA CALORE….
L’ALCOL AIUTA A RIPRENDERSI DA
UNO SHOCK….
Testino G. Sumberaz A. 2006
NON E’ VERO CHE….? 2
L’ALCOL DA FORZA….
L’ALCOL RENDE SICURI….
LA BIRRA “FA LATTE”….
L’ALCOL E’ UNA SOSTANZA
CHE PROTEGGE….
Testino G. Sumberaz A. 2006
QUANDO NON SI DEVE
BERE… Se si ha meno di 18 anni di età
Se è stata programmata una gravidanza
Se si è in gravidanza o si sta allattando
Se si assumono farmaci
Se si soffre di una patologia acuta o cronica
Se si hanno o si sono avuti altri tipi di dipendenza
Se si è a digiuno o lontano dai pasti
Se ci si deve recare al lavoro o durante l’attività lavorativa
Se si deve guidare un veicolo o usare un macchinario
Testino G. Sumberaz A. 2006
QUESTIONARI
PER L’IDENTIFICAZIONE DEI PAC
•AUDIT (Babor TF et al, 1989)
• C.A.G.E (Mayfield D et al, 1974)
• TWEAK (Russel M et al, 1994)
• MALT (Munchener alcolism test, 1977)
• MAST (Selzer ML, 1971)
Page 96
AUDIT
8 Consumo a rischio
16 a 19 Consumo dannoso
( alcol dipendenza moderata)
20 Alcol dipendenza severa
Ornella Ancarani
GRAVITÀ CONSUMO/PPAC e TIPO DI INTERVENTO
Grave
Trattamento specialistico
Intervento Breve
Prevenzione primaria
Rischio e Dannoso
Basso
Alcohol Consumption Consumption
Heavy Alcohol
dependence
Advanced
Alcoholic Diseases
Alcohol abuse
Risky use
Alcoholic diseases
Low risk use
Abstinence None None
Consequences
severe
PERCHÈ SIAMO QUI OGGI?
Siamo tutti
interessati
come:
OPERATORI DI
SANITA’
COME
GENITORI
COME INDIVIDUI
APPARTENENTI AD UNA
SOCIETA’CIVILE
POSSIAMO ESSERE
COINVOLTI NOSTRO
MALGRADO IN UN
INCIDENTE PUR NON
AVENDO BEVUTO.
MAGGIOR LAVORO SANITARIO
CASI DI VIOLENZA IN P.S.
ALTI COSTI SOCIALI
ALCOL-TRAUMA
“Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010
GRAZIE
PER
L’ATTENZIONE
PATOLOGIA ALCOL CORRELATA
Servizi Territoriali
Reparti Ospedalieri
Comorbilita' “Casi difficili”
Dimissione “senza rete”
Nuovi ricoveri (aggravamento clinico)
OSPEDALE Pronto Soccorso
Alcoldipendenza : danni psico-fisici
PAZIENTE
Modificata da G.Schiappacasse, Iceberg Alcol, 28 Maggio 2004
Società Associazioni
famiglia
Operatori Sanitari
Professionisti territoriali
INTEGRAZIONE
COMPONENTE SOCIO-SANITARIA – TERRITORIALE (SerT Medio-Levante)
COMPONENTE OSPEDALIERA (Ospedale San Martino) ASSOCIAZIONI Associazione Club Alcolisti in Trattamento (CAT) Alcolisti Anonimi (A.A.) Associazione per le Famiglie (AL –Anon) Associazione per i Figli (Alateen )
VANTAGGI DELLA INTEGRAZIONE
Riduzione del 50% dei ricoveri in regime di degenza ordinaria Miglioramento statisticamente significativo del numero di astensioni ad un anno Riduzione di oltre il 20% dei trapianti di fegato Conferenza Nazionale sull’alcol, Roma 2008
Secondol’OrganizzazioneMondialedella
Sanità, non ha alcun senso, per
proteggere la salute, consigliare un
consumomoderatodialcol,e“la
pubblicità data a questo concetto è in
gran parte da ricondurre a propaganda
commerciale, e non a rigorose ricerche
scientifiche”
(“Moderatedrinking:seriouswarningby
WHOspecialists”- WHO Press, 11/94). “Informazioni sul rischio
Alcool e guida. Cosa serve
sapere”.
A. VIOTTI 2010