UpsideTown Japan Anno 2 N°1 Gennaio 2010

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J APAN Inserto del periodico Gennaio 2010 Gennaio 2010 Gennaio 2010 Gennaio 2010 ANNO 2 N° 1 SUMMARY Biografia del Premier Hatoyama > pag. 2 I giapponesi ed il lusso > pag. 5 • Riassetto dell’auto made in Japan > pag. 5 Programma Eco-Points > pag. 6 L’anguilla energetica > pag. 7 • La casa-minerale > pag. 8 POLITICS BUSINESS GREEN ECONOMY SOCIAL TRENDS UPSIDETOWN UPSIDETOWN PER RICHIESTE O SEGNALAZIONI: Via Vigevano, 39 20144 Milano - Italy [email protected] Tel: +39 028360642 Fax: +39 0258109661 Il Primo Ministro Hatoyama ha espresso l’intenzione, condivisa e promossa da più esponenti del suo partito, di emendare la Costituzione col ne ulti- mo di giungere al federalismo economico.”Gradirei una revi- sione della Costituzione nel sen- so che le posizioni del Governo centrale e dei Governi locali possano venire invertite”, ha dichiarato Hatoyama interve- nendo in un programma radio- fonico. La riforma della Carta prevedrebbe anche la modi ca all’Articolo 9 (la rinuncia da parte del popolo giapponese al diritto alla guerra). UpsideTown ha intervistato Antonio Sgro, VP Regional Manager Asia Alitalia, il quale ci ha descritto i progetti e le attività della nuova Alitalia in Giappone per il 2010: “La nuova Alitalia vuole rappresentare gli aspetti positivi, vin- centi ed unici della Italianità, che tutto il mondo ci ricono- sce ed i Giapponesi adorano”. Enel Green Power, Sharp e STMicroelectronics hanno firmato il 4 gennaio un ac- cordo volto alla realizzazio- ne della più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in Italia. Roma e Tokyo hanno fir- mato un nuovo accordo di mutua assistenza ammi- nistrativa e cooperazione doganale per rendere più efficace la lotta contro le in- frazioni doganali: maggiore collaborazione e maggior scambio di informazioni Dal Giappone un’utile le- zione per gli amministra- tori locali di tutto il mondo arriva dalle strade. Analiz- zando una strada di Tokyo scopriamo il rigore ed il pragmatismo giapponese. I Giapponesi costruiscono strade che presentano costi di manutenzioni bassissimi e una tenuta lunghissima. A Kobe, per promuovere il centro Ikea, hanno allestito un intero treno della mono- rotaia nello stile dell’azien- da svedese. > PAG.2 > PAG.4 > PAG.6 > PAG.3 > PAG.8 > PAG.7 UPSIDETOWN GREEN ECONOMY POLITICS SOCIAL TRENDS BUSINESS POLITICS La visita del Pre- mier giapponese Hatoyama in India del dicembre scorso è servita in primo luo- go a rafforzare le re- lazioni diplomatiche tra i due Paesi, ma ri- entra senz’altro nella strategia politica del Governo di Tokyo volta ad intensicare i rapporti tra i Paesi dell’Asia Orienta- le. Mentre verso la Cina il Giappone si è nora concentrato sullo sviluppo della cooperazione econo- mica (l’interscam- bio commerciale bilaterale ha supe- rato l’interscambio Giappone-USA), con Nuova Delhi ha pri- vilegiato le relazioni politiche. Il viaggio indiano di Hatoya- ma aveva l’obiettivo, pienamente riuscito, di portare le rela- zioni bilaterali ad un “nuovo livello”, come ha affermato il Premier indiano Singh. Entrambi i Paesi sono allea- ti degli Stati Uniti; chiedono un seggio permanente al Con- siglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti; non si dano intera- mente di Pechino. I due Capi di Governo hanno concordato un consolidamento della Strategic and Global Partnership avviata nel 2006: maggio- re cooperazione nel campo della sicurez- za e della difesa non- ché un accelerazione del commercio bila- terale Hatoyama punta al federalismo scale NIPPOMICS BY NOBUHIRO Intervista ad Antonio Sgro: “Alitalia torna a brillare in Giappone” Le strade di Tokyo Accordo Roma- Tokyo sulla contraffazione Enel-Sharp-ST insieme per i votovoltaici Il treno IKEA di Kobe Editoriale Dialogo rafforzato tra Giappone e India

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A new magazine about nippon politics, culture, economy, lifestyle.

Transcript of UpsideTown Japan Anno 2 N°1 Gennaio 2010

Page 1: UpsideTown Japan Anno 2 N°1 Gennaio 2010

JA

PA

N

Inserto del periodico

Gennaio 2010Gennaio 2010Gennaio 2010Gennaio 2010 ANNO 2 N° 1

SUMMARY

• Biografia del Premier Hatoyama > pag. 2

• I giapponesi ed il lusso > pag. 5

• Riassetto dell’auto made in Japan> pag. 5

• Programma Eco-Points > pag. 6

• L’anguilla energetica > pag. 7

• La casa-minerale > pag. 8

POLITICS

BUSINESS

GREEN ECONOMY

SOCIAL TRENDS

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PER RICHIESTE O SEGNALAZIONI:

Via Vigevano, 3920144 Milano - [email protected]: +39 028360642Fax: +39 0258109661

Il Primo Ministro Hatoyama ha espresso l’intenzione, condivisa e promossa da più esponenti del suo partito, di emendare la Costituzione col fi ne ulti-mo di giungere al federalismo economico.”Gradirei una revi-sione della Costituzione nel sen-so che le posizioni del Governo centrale e dei Governi locali possano venire invertite”, ha dichiarato Hatoyama interve-nendo in un programma radio-fonico. La riforma della Carta prevedrebbe anche la modifi ca all’Articolo 9 (la rinuncia da parte del popolo giapponese al diritto alla guerra).

UpsideTown ha intervistato Antonio Sgro, VP Regional Manager Asia Alitalia, il quale ci ha descritto i progetti e le attività della nuova Alitalia in Giappone per il 2010: “La nuova Alitalia vuole rappresentare gli aspetti positivi, vin-centi ed unici della Italianità, che tutto il mondo ci ricono-sce ed i Giapponesi adorano”.

Enel Green Power, Sharp e STMicroelectronics hanno firmato il 4 gennaio un ac-cordo volto alla realizzazio-ne della più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in Italia.

Roma e Tokyo hanno fir-mato un nuovo accordo di mutua assistenza ammi-nistrativa e cooperazione doganale per rendere più efficace la lotta contro le in-frazioni doganali: maggiore collaborazione e maggior scambio di informazioni

Dal Giappone un’utile le-zione per gli amministra-tori locali di tutto il mondo arriva dalle strade. Analiz-zando una strada di Tokyo scopriamo il rigore ed il pragmatismo giapponese. I Giapponesi costruiscono strade che presentano costi di manutenzioni bassissimi e una tenuta lunghissima.

A Kobe, per promuovere il centro Ikea, hanno allestito un intero treno della mono-rotaia nello stile dell’azien-da svedese.

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GREEN ECONOMY

POLITICS

SOCIAL TRENDS

BUSINESS

POLITICS

La visita del Pre-mier giapponese Hatoyama in India del dicembre scorso è servita in primo luo-go a rafforzare le re-lazioni diplomatiche tra i due Paesi, ma ri-entra senz’altro nella strategia politica del Governo di Tokyo volta ad intensifi care i rapporti tra i Paesi dell’Asia Orienta-le. Mentre verso la Cina il Giappone si è fi nora concentrato sullo sviluppo della cooperazione econo-mica (l’interscam-bio commerciale bilaterale ha supe-rato l’interscambio Giappone-USA), con Nuova Delhi ha pri-vilegiato le relazioni politiche. Il viaggio indiano di Hatoya-ma aveva l’obiettivo, pienamente riuscito, di portare le rela-zioni bilaterali ad un “nuovo livello”, come ha affermato il Premier indiano Singh. Entrambi i Paesi sono allea-ti degli Stati Uniti; chiedono un seggio permanente al Con-siglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti; non si fi dano intera-mente di Pechino. I due Capi di Governo hanno concordato un consolidamento della Strategic and Global Partnership avviata nel 2006: maggio-re cooperazione nel campo della sicurez-za e della difesa non-ché un accelerazione del commercio bila-terale

Hatoyama punta al federalismo fi scale

NIPPOMICS BY NOBUHIRO

Intervista ad Antonio Sgro: “Alitalia torna a brillare in Giappone”

Le strade di Tokyo

Accordo Roma-Tokyo sulla

contraffazione

Enel-Sharp-ST insieme

per i votovoltaici

Il treno IKEA di Kobe

EditorialeDialogo

rafforzato tra Giappone

e India

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ne esplicito il ruolo di “Capo dello stato” aumentandone il prestigio senza modifi-care di fatto l’equilibrio di poteri); sia per quanto ri-guarda la modifica all’Arti-colo 9 (la rinuncia da parte del popolo giapponese al diritto alla guerra), definito da una parte del mondo politico giapponese e della popolazione come indice di servilismo nei confronti degli Stati occidentali, in particolare degli USA.Come per i precedenti ten-tativi (soprattutto da parte dei partiti di destra o più recentemente da espo-nenti dell’ex maggioranza) anche l’attuale Governo si è trovato a fare i conti con le resistenze dell’opinione pubblica rispetto a pos-sibili emendamenti della Costituzione. In particolare i primi a far sentire la loro voce sono stati i vescovi giapponesi, attraverso la voce di Monsignor Joseph

Mitsuaki Takami arcive-scovo di Nagasaki, i quali si sono dichiarati contrari al progetto di emendamento dell’articolo 9.“Nostra intenzione è fare in modo che la Costituzione serva il Paese nella miglior maniera possibile”, ha det-to recentemente Hatoyama intervenendo in un pro-gramma radiofonico. “Gra-direi una revisione della Costituzione nel senso che le posizioni del Governo centrale e dei Governi loca-li possano venire invertite”, ha precisato sottolineando come la volontà di riforma costituzionale non riguardi un’improbabile modifica dell’Articolo 9 (in questo senso è materia di discus-sione l’eventuale trasferi-mento della base Futenma della Marina U.S dalla Pre-fettura di Okinawa nell’iso-la di Guam, territorio non incorporato statunitense) quanto una precisa volontà

In Giappone se ne parla oramai da qualche settima-na. La volontà del potere esecutivo e del suo Primo Ministro, Yukio Hatoyama, sarebbe quella di rivedere e rettificare alcune parti del-la Costituzione sulla base di precise richieste pro-venienti da più parti della coalizione di Governo. Al momento si tratta più di una dichiarazione d’intenti da parte dello stesso Hato-yama piuttosto che di una specifica azione parlamen-tare; ma nei prossimi mesi è attesa una manovra di governo che potrebbe di-ventare un evento storico nel panorama politico del Sol Levante.Sin dalla sua promulgazione nel 1946 infatti, non è mai avvenuto che si arrivasse a modificare la Costituzione giapponese. Diversi tentati-vi vennero portati avanti sia per le disposizioni riguar-danti l’Imperatore (render-

Secondo l’ultimo sondaggio effettuato dal quotidiano Yomiuri Shimbun, l’approvazione per il Primo Ministro Hatoyama ed il suo Governo è scesa di quattro punti percentuali al 55%. Il tasso di disapprovazione è salito al 33%.

Potremmo intitolarlo Affari di famiglia. Se la bi-ografi a di Yukio Hatoyama fosse il soggetto di un fi lm, molto probabilmente ci troveremmo di fronte ad una saga famigliare. Una di quelle epopee tipica-mente hollywoodiane che per arrivare alle vicende del protagonista partono dall’immagine in video

di un bambinetto con l’aria del predestinato che sgambetta nel gi-ardino della casa di fa-miglia mentre porta un fi ore al nonno e magari sorride pure.Nel nostro caso quel bimbo sarebbe l’attuale capo del governo giapp-onese, Yukio Hatoyama e il nonno nientemeno che Ichiro Hatoyama, Primo Ministro negli anni Cinquanta. In re-altà non sappiamo se Yukio abbia mai portato un fi ore a nonno Ichiro, ne’ se abbia mai davvero sorriso; quel che è certo è che Hatoyama nipote non può essere defi nito come una novità asso-luta nel panorama del sistema politico giap-ponese.

Assieme al fratello Ku-nio, con il quale nel 1998 fonda l’attuale Partito Democratico, apparti-ene alla quarta gene-razione di politici della famiglia Hatoyama. Sin dalla fi ne del ‘900 la politica divenne la passione dapprima del bisnonno e poi del non-no, fondatore del Partito Liberal Democratico. Lo stesso Yukio Hatoyama ha intrapreso la carriera politica prestando ser-vizio come segretario del padre Ichiro (quan-do questi era ministro degli Esteri) prima di diventare parlamentare liberaldemocratico a sua volta.Una dinastia, quella Hatoyama, votata tanto alla politica quanto agli

del Governo e dello stesso Hatoyama di dare un segnale forte in un campo, quello del federalismo economico, tra le questioni più rilevanti di questo suo primo scorcio di legi-slatura.

Niccolò Dagnolo

affari. Basti pensare che la madre Yasuko è una fi glia di Shojiro Is-hibashi, fondatore della Bridgestone. E forse non è a caso che il pri-mo scandalo che ha co-involto l’attuale primo ministro riguardi al-cuni fi nanziamenti il-leciti ai partiti. In base alla legge un donatore individuale non può versare, nel corso di un anno, più di 1,5 milioni di yen su fondi destinati al fi nanziamento di at-tività politiche. Nel caso di Hatoyama pare che la madre per anni abbia versato molti milioni di yen sul fondo del fi glio. Ma anche questi sono affari di famiglia.

Niccolò Dagnolo

Gennaio 2010

Hatoyama punta al federalismo fiscale

POLITICSIl consenso per il Governo scende al 55%

Breve biografia del Premier Yukio Hatoyama

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Naoto Kan, esponente di alto profi lo del DPJ, è divenuto Ministro delle Finanze in sostituzione di Hirohisa Fujii, il quale si è dimesso per motivi di salute.

La visita in Giappone del Vice Presidente cinese Xi Jinping è servita a rimar-care l’importanza data dagli attuali Governi giapponese e cinese al mantenimento di buone relazioni bilaterali. Xi ha affermato che Tokyo e Pechino “devono migliorare la fi ducia politica reciproca, allargare lo spettro degli in-teressi comuni e migliorare il sentimento delle opinioni pubbliche delle due nazio-ni”.

L’Esecutivo ha adottato un piano d’azione per la prevenzione del traffi co di esseri umani. Tra le misure previste dal pi-ano vi sono un inaspri-mento dei controlli con-tro l’immigrazione clandestina e la creazi-one di un gruppo di lavoro ad hoc contro la pedo-pornografi a.

Il Governo intende in-cludere all’interno del budget fi scale 2010 per la difesa, le risorse nec-essarie per l’acquisto di nuovi carri armati e nuovi mezzi anti-elicot-tero.

Il Vice Ministro dell’Educazione, Kan Suzuki, ha dichiarato che il Governo intende abbassare il numero massimo di studenti per classe nella scuola primaria, attual-mente fi ssato a 40. “Diventa imperativo introdurre classi composte da piccoli gruppi di studenti, di modo da risol-vere problemi complessi legati all’istruzione”, ha detto Su-zuki durante una conferenza stampa.

Maggiore scambio di infor-mazioni, maggiore collabo-razione, maggiore attenzio-ne “bilaterale” nei confronti della contraffazione. Si po-trebbe sintetizzare così il nuovo accordo di mutua assistenza amministrativa

e cooperazione doganale firmato dai governi giappo-nese e italiano per rendere più efficace la lotta contro le infrazioni doganali.Le amministrazioni doga-nali, di propria iniziativa o su richiesta, si impegnano

a fornire reciprocamente tutte le informazioni utili al fine di garantire la corretta applicazione della normati-va doganale, in particolare riguardo al traffico illecito di svariate merci e sostanze (dalle armi ai rifiuti tossici, dagli animali in via d’estin-zione alle opere di valore storico e culturale, dalle so-stanze destinate alla fabbri-cazione di armi atomiche, biologiche o chimiche alle sostanze stupefacenti). Si-glato lo scorso 14 dicembre dall’On.le Alberto Giorgiet-ti, sottosegretario con de-lega alle dogane, e dall’am-basciatore del Giappone Hiroyasu Ando, l’accordo (il primo di natura inter-governativa che l’Agenzia delle Dogane abbia firmato con Paesi asiatici) ha lo sco-po di prevenire, accertare e reprimere le infrazioni, at-traverso una semplificazio-ne ed armonizzazione delle procedure doganali. Per capirne gli effetti e valutar-ne l’efficacia si dovrà atten-dere almeno qualche mese dall’entrata in vigore del trattato (febbraio 2010).In una delle sue ultime dichiarazioni da Ministro delle Finanze, Hirohisa

Fuji (che i primi di genna-io ha lasciato la sua carica a Naoto Kan per problemi di salute) ha rivelato che lo scorso anno in Giappone ci sono stati circa 26.000 casi di sospensione all’importa-zione a causa di violazioni dei diritti sulla proprietà intellettuale. Di questi, più dell’80% ha coinvolto la Cina. L’Italia, sede di molte aziende produttrici di beni di marca, ha un problema simile. I due Paesi, entram-bi membri del G8, hanno da tempo instaurato un rapporto di collaborazio-ne reciproca. E’ proprio in questo contesto, durante gli anni di Presidenza giap-ponese e poi italiana, che le rispettive amministrazioni doganali hanno sentito la necessità di costruire una base giuridica bilaterale tra i due governi, in grado di regolare lo scambio di in-formazioni ed in generale l’attività di cooperazione amministrativa (soprattut-to attraverso uno scambio di informazioni) per garan-tire la sicurezza internazio-nale della catena logistica e reprimere il traffico illeci-to.

Paolo Soldano

Gennaio 2010

Naoto Kan è il nuovo Ministro delle fi nanze

Cina e Giappone intensifi cano il dialogo

Il Governo contro il traffi co di esseri umani

Il Giappone vuole nuovi carri armati

Riforma scolastica: meno di 40 alunni per classe dal 2011

Giappone e Italia firmano un patto anti-contraffazione

POLITICS

Nella foto il Vicepresidente cinese (a destra) incontra l’imperatore AkihitoFoto tratta da www.mext.go.jp

Foto tratta da windoweb.itNella foto l’On.le Alberto Giorgetti

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La Toshiba Corporation ha annunciato che ricorrerà in appello contro la decisione della Commissione Europea di comminarle una sanzione di 13,2 milioni di euro per un presunto cartello, con altre sei società, nel settore dei trasformatori

Nel panorama giap-ponese è ricomparsa una stella: la Nuova Alitalia, più dinamica e presente che mai, sorta il 13 Gennaio del 2009 dalle ceneri della vecchia Com-pagnia di bandiera Italiana. A dirigerla in Giappone è stato chiamato Antonio Sgro, VP Regional Manager Asia, de-terminato manager 47enne, esperto delle dinamiche territoriali estere, avendo lavo-rato in Europa, Sud America, Nord Ame-rica ed adesso Asia. Gli porremo alcune domande che ci permetteranno di conoscere meglio il suo stile ed i molteplici progetti in serbo. Dott. Sgro, ci parli dell’Alitalia in Giap-pone Alitalia opera dal Giappone verso l’Italia e da questa verso le destinazioni di tutto il mondo con 14 voli settimanali (7 da Narita su Roma; 3 su Milano e 4 da Osaka su Roma), opera-ti da moderni Boing 777. Essendo,inoltre, nel caso di Osaka, l’unico vettore in grado di offrire voli diretti verso l’Italia.

Quali sono i progetti in cantiere?La nuova Alitalia vuole rappresentare gli aspetti positivi, vincenti ed unici della Italianità, che tutto il mondo ci riconosce (e un po’ ci invidia) ed i Giap-ponesi adorano. Il cliente Giapponese, che rappre-senta circa l’80% dei pas-seggeri a bordo dei nostri voli dal Giappone, è però giustamente molto esigen-te e sebbene ami il nostro paese più di qualunque altro, pretende un servizio

ed una qualità impeccabili. Ed è in tale ottica che sia-mo in grado di offrire alla clientela più esigente una esperienza davvero “Ma-gnifica” (nome questo che identifica la classe business sui voli intercontinentali, vero fiore all’occhiello del-la Compagnia di bandiera Italiana). A partire dal mese di Gennaio 2010, i nostri passeggeri potranno infatti beneficiare, oltre alla am-pia e comoda poltrona, un menù disegnato da grandi chef italiani che, abbinando a rotazione menù regionali a grandi vini della stessa regione (dalla Lombardia alla Sicilia), serviti su servizi di ceramica Richard Gino-

ri, darà loro la sensazione di trovarsi in un ristorante esclusivo.

Ma le novità si ferma-no qui?R) Assolitamente no. Il 2010 rappresenterà per Alitalia un vero trampolino di lancio per spiccare il volo. Sul versante delle attività di marketing, ci vedrete anda-re a braccetto con la FIAT, altro campione nazionale, con la quale abbiamo si-glato la promozione “Fly with Fiat”, che permetterà ai primi 200 acquirenti per trimestre di una Fiat 500 di volare gratis in Ita-lia con Alitalia. Ci saranno anche eventi ed attività che

promuoveremo in forma congiunta e che coinvolge-ranno il grande pubblico, attraverso i concessionari sparsi sul territorio. Ad esempio, ai nostri migliori clienti che acquisteranno un biglietto in Classe Ma-gnifica (a determinate con-dizioni) saremo lieti di of-frire il trasporto gratuito in elicottero da Tokyo all’aero-porto di Narita. Non male eh?. Va infine aggiunto che, a partire dal prossimo mese di giugno, avremo anche un aumento di frequenze dei voli da Tokyo a Roma, ampliando ulteriormente l’offerta già esistente.

Passiamo ora ad un al-tro argomento. Come si vive e lavora in Giap-

pone da straniero e che consigli da-rebbe ad un im-prenditore deciso ad aprire una atti-vità nel paese del sol levante?Il Giappone offre quanto di meglio si possa richiedere ed immaginare per quanto concerne la qualità del servizio, i trasporti, la pun-tualità e la sicurezza. Elementi questi che fanno la differenza e che rendono que-sto paese unico. Allo stesso tempo però la

scarsa diffusione delle lingue straniere, la spicca-ta timidezza, la ritrosia al cambiamento ed una certa diffidenza e freddezza ri-chiedono uno sforzo note-vole e costante per entrare in sintonia con i nostri in-terlocutori e guadagnarne la meritata fiducia. Quanto ai consigli ad un imprendi-tore intenzionato ad aprire un’attività in Giappone, sicuramente suggerirei di garantire una qualità ec-cellente (in questo paese la mediocrità non trova spazio) e programmare a fondo tutte le fasi legate all’apertura dell’attività ed al lancio del prodotto/servi-zio sul mercato, al contatto con fornitori e distributori, senza lasciare nulla al caso.

Un sondaggio commissionato dal Governo ha mo-strato il deterioramento del sentiment dei grandi gruppi giapponesi nel periodo ottobre-dicembre 2009. In settembre l’indice che registra le condizio-ni economiche si era riportato in territorio positivo per la prima volta negli ultimi due anni. L’ultima rilevazione segna invece -1,9.

Gennaio 2010BUSINESS

Toshiba ricorre contro sentenza della Commissione Europea

Intervista al VP Regional Manager Sgro: “Alitalia ritorna a brillare in Giappone”

La fiducia delle grandi imprese giù

nell’ultimo quarto

Nella foto Antonio Sgro, VP Regional Manager Alitalia

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UPSIDETOWN

Il Ministero degli Interni ha comunicato che il tasso di disoccupazione in novembre è cresciuto di un punto percentuale, raggiungendo il 5,2%. Si tratta del primo peggioramento da giugno 2009,

quando la disoccupazione raggiunse il 5,7%.

Auto importate, viaggi, appartamenti e ville: i ricchi giapponesi non sembrano essere stati toccati più di tanto dalla recessione. Lo rivela un recente sondaggio condotto dal Nikkei, il più importante quo-tidiano economico del Giappone, su 4.000 consumatori con beni finanziari intorno ai 10 milioni di yen (circa 80 mila euro). A scopo di analisi, gli intervistati sono stati divisi in tre gruppi: gli “straricchi” (il 5,6% - con patrimoni finanziari intorno ai 100 milioni di yen, circa 760.000 euro); i ricchi (il 17,6% - con reddito tra i 50 e i 100 milioni di yen) e i meno ricchi (77%, patrimonio inferiore ai 50 milioni di yen). Dei 230 “straricchi” intervistati, il 67,4% è costituito da uomini. Considerando l’età, il 29,1% è costituito da sessantenni, il 33,5% da cinquantenni, il 24,8% da quarantenni e il 12,6% da quelli con meno di 40 anni.Non cala l’appetito verso il lusso e soprattutto non calano le spe-se necessarie al mantenimento di un certo status symbol (come crociere, macchine straniere e abbigliamento di lusso - duran-te lo scorso anno Luis Vuitton è stato acquistato da ognuna del-le tre categorie). Tra i più ricchi, il 6,2% desidera comprare una villa entro 3 anni (sia come prima casa, sia come nuova o sostitutiva di quella at-tuale), mostra una preferenza verso le auto di lusso importate (con il 9,7% che dice di voler-ne acquistare una entro l’anno - Mercedes Benz il marchio più popolare) e vogliono investire più che risparmiare (almeno nel 38,7% dei casi). La crisi non ha frenato neanche la voglia di viaggiare, soprattutto tra i più facoltosi: passati di moda i tour tradizionali, si punta a pacchetti con partecipazioni ad eventi cui è notoriamente molto difficile partecipare (come i concerti dell’Opera di Vienna). Tra le mete interne, Kyoto è la più gettonata anche tra i più facoltosi, almeno dal record di prenotazioni di Ho-shinoya Kyoto, un nuovo ryokan (l’alloggio tradizionale giapponese) aperto il 12 dicembre scorso, che offre un doppia a 69.000 yen (più di 500 euro).

Paolo Soldano

Mentre Toyota conferma la sua posizione di leadership globale, Mitsubishi e Suzuki guardano all’Europa per pianifi care un riassetto che permetterà loro di resistere in un settore destinato - come suggerito dal CEo di Fiat Sergio

Marchionne - a ricom-prendere nel giro di un paio d’anni colossi da 5-6 milioni di vetture l’anno, con qualche pro-duttore indipendente di medio - piccole dimen-sioni. Suzuki ha scelto Volkswagen; la casa di Würzburg ha acquisi-to il 19,9% del gruppo giapponese per 1,7 mi-liardi di euro. L’unione Volkswagen-Suzuki ve-

drà nascere il secondo produttore mondiale, dietro a Toyota. Mitsu-bishi invece sta trattan-do con Peugeot Citroen, la quale vorrebbe rile-vare una quota com-presa tra il 30 e il 50% della casa giapponese. Nascerebbe un gruppo con un volume annuo di vendita di 4,45 milioni di veicoli.

E.S.

Gennaio 2010BUSINESS

La disoccupazione supera il 5%

Le classi alte vogliono ancora spendereNonostante la crisi economica, i giapponesi abbienti cercano ancora lusso

È iniziato il riassetto dell’auto giapponese

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I venti prodotti (o servizi) di maggior successo in Giappone nel 2009

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Prius Toyota

PRODOTTOAutomobili

CATEGORIA

UNO Fog Bar (Shiseido) Prodotto di bellezza per uomo

Prodotti per l’infl uenza Farmaci

Jean a 990 yen (Fast Retailing Group)

Lancome Oscillation (Lancome) Cosmetici

“Makiba no Sora” 100% latte

(Morinaga Milk Industry)Alimentari

Kirin Free Birra analcolica

Memo digitale POMERA (King Jim) Cancelleria/elettronica

Esposizione del Tesoro Nazionale

AsuraArte

Fit’s (Lotte) Alimentari

“Cho Jimaku” (Sourcenext Corp.)“Soft ware DVD per l’apprendimento

dell’inglese

iPhone 3GS (Apple) Elettronica

Acqua in bottiglia “I-LOHAS”

(Coca-Cola Japan)Alimentari

Dragon Quest IX Videogioco

Macchina per il riso “Steem-free”

(Mitsubshi)Elttrodomestici

Quaderno ”Dotted” (Kokuyo) Cancelleria

Lekue Prodotti per la casa

“Sweet & Brand Mook”

(Takarajima Inc.)Rivista di moda

Penna Olympus (Olympus) Elettronica

Tagliaerba “Painta FV200” (Honda) Giardinaggio

Fonte: indagine del mensile Nikkei Trendy

I risultati tengono conto dei fattori “vendite”, “innovazione”, “novità commerciale” e “infl uenza”.

I primi dieci produttori di automobili del mondo

(*) trattativa; Fonte: rielaborazione dati Anfi a

Toyota 9.237.780

Autoveicoli venduti nel 2008Fiat+Chrysler 4.417.393

Ford 5.407.000 Hyundai 2.777.137

Volkswagen+Suzuki 9.060.981 Honda 3.912.700

Psa+Mitsubishi(*) 4.634.638 Renault 2.417.351

GM 8.282.803 Nissan 3.395.065

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Dalla prossima primavera Coca-Cola (Japan) Corporation introdurrà nel mercato giapponese bottiglie di plastica prodotte usando il bio-etanolo, sostituendo circa il 30% dei materiali derivati dal petrolio.

Enel Green Power, Sharp e STMicroelectro-nics hanno fi rmato il 4 gennaio un accordo vol-to alla realizzazione del-la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in Italia. L’impianto sarà costruito a Catania. Si tratta di un importante successo per le due im-

Partito a maggio 2009 sotto l’esecutivo di Taro Aso, il programma Eco-Points prevede l’accumulo di punti nel caso di acquisto di frigoriferi, televisioni e condizionatori ad alta effi cienza. I punti sono cal-colati in base alla grandezza dell’elettrodomestico; per esempio, nel caso dei televisori, si va da un mi-nimo di 7.000 punti per un 26 pollici ad un massi-mo di 36.000 punti per schermi uguali o più grandi di 46 pollici.La scelta degli apparecchi è fatta seguendo dei cri-teri comuni che li classifi cano, per effi cienza, con un numero variabile di stelle, da uno a cinque: solo quelli con un’etichetta di quattro o cinque stelle permettono l’accumulo.Per lo scambio la procedura è molto semplice: dopo l’acquisto, si riceve un modulo, che può anche es-sere preso in seguito presso gli uffi ci postali, che va compilato e inviato, insieme alla ricevuta, ad un in-dirizzo prestampato. Nel modulo va indicato in che cosa si vogliono scambiare i punti e si può scegliere tra diverse opzioni come carte prepagate e voucher da spendere in determinati centri commerciali o agenzie di viaggio: la regola è di 1yen per punto. Per esperienza personale, dopo un acquisto di un fri-gorifero da 415 litri, le 14 “gift card” da 1.000 yen l’una (9 per l’acquisto e 5 per la rottamazione del vecchio) sono arrivate nel giro di un mese.Il programma sembra aver avuto il successo spe-

Un gruppo di ricercatori giapponesi della Chiba University ha sviluppato il “progetto colibrì”. Si tratta di un robot, simile nelle misure ad un colibrì, in grado di battere le ali a mezz’aria grazie a rapidi movimenti delle ali – 30 volte a secondo. Il mini-robot volante potrebbe avere applicazioni impor-tanti, quali salvare persone intrappolate all’interno di edifi ci e ricercare criminali. Il costo del robot ha superato i 2 milioni di dollari.

rato: il Ministero dell’Industria ha calcolato un aumento nelle vendite degli elettrodomestici selezionati nel programma dal 30 al 50 per cento nel 2009. Inoltre nella Finanziaria varata dal nuovo governo di Yukio Hatoyama lo scor-so Dicembre si è deciso di prolungare la campagna, che sarebbe dovuta termi-nare ad Aprile, fi no a Dicembre 2010. In questo modo il Giappone si è mostrato ancora in prima linea nel rispetto dell’ambiente e nello stesso tempo ha incen-tivato l’economia in un momento diffi cile.

Luca Bartolomeo

prese italiane coinvolte, ma soprattutto di una occasione di capitale importanza per la diffu-sione delle energie rin-novabili nel nostro Pa-ese. L’accordo prevede una partnership pari-tetica che coinvolge tre realtà industriali leader nei rispettivi settori.

Enel Green Power por-ta la propria esperienza nel campo delle energie rinnovabili e del project management; Sharp fornirà l’innovativa tec-nologia del fi lm sottile a tripla ingiunzione; STMicroe lectronics mette a disposizione le proprie risorse umane

altamente specializzate nella microelettronica, ol-tre all’impianto industriale di Catania. La scelta di Catania non è casuale. A Catania è già in situ il giu-sto know how; è presente il centro ricerche di Enel “Conphoebus” impegnato nelle fonti rinnovabili; permette di raggiungere i mercati target. La capaci-tà produttiva iniziale dell’impianto sarà di pannelli fotovoltaici di 160 MW – diventando da subito la più grande fabbrica italiana del settore - mentre già nei prossimi anni raggiungerà i 490MW. La produ-zione inizierà nel 2011, con un costo di 320 milioni di euro.

E.S.

Gennaio 2010

Per Coca Cola bottiglie in plastica con il bio-etanoloGREENECONOMY

Accordo Enel-Sharp-STMicroelectronics per la produzione di pannelli fotovoltaici

Il programma Eco-points

Ricercatori giapponesi creano il robot-colibrì

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UPSIDETOWN

a cura diwww.tipimetropolitani.it

Anche quest’anno, come da tradizione, nemme-no un black-out avrebbe potuto rovinare le feste natalizie in Giappone, grazie all’anguilla elettrica dell’Enoshima Acquarium di Tokyo, utilizzata per illuminare l’albero di Natale: due pannelli di allu-minio all’interno dell’acquario dell’anguilla fun-zionavano come elettrodi per catturare la sua forza elettrica, mentre cavi collegati ai pannelli alimenta-vano le luci del vicino albero con l’elettricità. “Se potessimo raccogliere tutte le anguille elettri-che del mondo, saremmo in grado di alimentare un albero di Natale incredibilmente gigante”, ha detto esultante l’inventore del sistema Kazuhiko Minawa alla Reuters Television. Le anguille sono un cibo molto consumato in Giap-pone, soprattutto in estate, quando la loro carne è più ricca di vitamine, ed è vista come un modo per riconquistare resistenza ed energie indebolite dal calore. L’albero, rimasto illuminato fi no a Natale, si è di-mostrato un’attrazione popolare, tanto da ricevere turisti da tutto il Paese.

Per portarsi a casa il piccolo Plen occorre sborsare ben 1.700 Euro, ma in cambio si ha un piccolo gioi-ellino della robotica: spazzolone in mano ed “olio di gomito”, in pochi minuti farà tornare la vostra scrivania in ordine, pulita e profumata!

Ecco E-crypt, la tomba high-tech che in Giappone offre il servizio on-line di connettività per la famiglia e la storia del defunto. Il marmista di tombe Ishinokoe mette codici QR all’interno delle tombe, permettendo agli utenti, via cellulare, di acquisire informazioni sul defunto, pregare, inserire frasi di rispetto e inviare commenti. Una tecnologia dell’altro mondo.

Georgia Max Coffee, un’azienda giapponese produttrice di caffè, ha ridisegnato i bagni di al-cune stazioni sciistiche. Grazie ad un gioco sce-nografi co, sedendosi sul WC, si ha l’adrenalinica sensazione di essere in cima al trampolino del salto con gli sci. Il risul-tato è quello in foto. Unico dubbio: non è del tutto chiaro il nesso caffè-water…

A Kobe, per promuovere il centro Ikea, hanno ben pensato di prendere un treno intero della monorotaia e di allestirlo nello stile dell’azienda svedese. Ovviamente divani, tendine e tutti gli altri oggetti d’arredo presenti sul convoglio avevano la targhetta con il prezzo, pronti per essere acquistati direttamente in negozio.

Da una ricerca del Ministero dei Trasporti emerge che più della metà delle soppressioni e dei ritardi della linea ferroviari nell’area metropolitana di Tokyo è imputabile ai suicidi.

Nel 2008, 307 persone si sono tolte la vita sui binari .Gennaio 2010

Anguilla elettrica per alimentare

l’albero di Natale

Plen, “colf” da scrivania

Salto con gli sci, dal bagno

Tomba high-tech

Il treno IKEA di Kobe

SOCIAL TRENDS

Sono i suicidi la causa principale dei ritardi ferroviari

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UPSIDETOWN

a cura diwww.tipimetropolitani.it

Il pragmatismo e il rigore giapponesi nella messa a punto delle opere infra-strutturali sono noti a tutti. Ormai non ci si fa quasi più caso, eppure è bene ogni tanto soffermarsi su aspetti della vita di ogni giorno per prendere utili spunti.Per capire, proviamo ad analizzare una strada di Tokyo. Come si vede nella foto, la strada è suddivisa in tre parti.1) La parte della carreggiata perfettamente liscia con due strati di bitume gia-

“Refl ection of Mineral” è un progetto dello Studio di Architettura “Atelier Tekuto” di Tokyo. Con una superfi cie abitabile di circa 45 metri quadri, è ubica-ta nel quartiere Nakano. Ideata dall’architetto YasuhiroYamashita, ha ricevuto un’ampia attenzione internazionale ed è stata pluri-premiata.

Mentre negli ambienti fi nanziari se ne paventa la bancarotta, in questi giorni Japan Airlines ha presentato un modello di 777-300 completamente ispirato a Doraemon.Oltre ai personaggi disegnati sulla fi ancata, all’in-terno si possono vedere fi lm, ricevere in dono snack e acquistare gadget dedicati al “mitico” micione blu. Tutto questo ovviamente in omaggio al suo trente-simo compleanno.

centi su un superfi cie di cemento, delineati da due righe bianche. Non ci sono tombini nella carreggia-ta.2) A lato della carreggiata c’è il percorso ciclabile e pedonale, che è solo verniciato e non realizzato nel costoso “tartan” delle utopistiche piste ciclabili dei centri storici europei.3) A fi anco della pista ciclabile si trovano i canali di scolo ed i tombini. Sono realizzati in un mate-riale misto cemento di scarto e riciclo, sollevabile da chiunque nel caso serva, per esempio in caso di forti piogge o alluvioni, permettendo all’acqua di defl uire velocemente senza ostruire.4) Infi ne, i servizi tecnici come luce, gas, telefono viaggiano all’esterno nella maggior parte dei tragit-ti (causa terremoti frequenti); ove possibile invece sono interrati in canali ispettivi che evitano di di-struggere la strada ad ogni intervento da parte delle aziende di servizi. Le strade costruite con questi criteri hanno manu-tenzioni bassissime e durano anni, riducono i costi sanitari ed assicurativi degli incidenti nazionali.Un’utile lezione per gli amministratori locali di tut-to il mondo.

L’attrice Aya Sugimoto e altri personaggi famosi hanno presieduto il lancio di “Challenge 25”, la campagna governativa volta alla riduzione di gas serra.

Aya Sugimoto e altre celebs per la riduzione CO2

Gennaio 2010

La casa-mineraleJapan Airlines presenta l’aereo di Doraemon

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Le strade di Tokyo

foto tratta da flickr.com

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UPSIDETOWN Anno 2, numero 1. Inserto online del quotidiano Equilibri.net

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COORDINATORE SCIENTIFICO Emanuele SchibottoGRAPHIC DESIGN Claudia AlbanoILLUSTRAZIONE Enrico Tresoldi

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Luca Bartolomeo, Niccolò Dagnolo, Letizia De Antoniis, Sayuki Mishima,

Paolo Soldano, Tadao Yoshida