Up&Down 3

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SKI ALP / TRAIL RUNNING / SKY RUNNING SKI-ALP ATLETA DELL’ANNO William Bon Mardion, 31 anni di Arêches-Beaufort, è stato il dominatore della stagione GARA DELL’ANNO ADAMELLO SKI RAID 44,5 chilometri di spettacolo intorno al massiccio dell’Adamello e organizzazione 10 e lode OUTDOOR RUNNING MARATHON DES SABLES Il racconto ‘live’ della mitica corsa a tappe nel deserto marocchino intervista a pag 2 Dal nostro inviato Guido Valota - foto Ralf Brunel da pag 10 servizio e foto di Paolo Secco da pag. 34 ULTIMA ORA - XIX TROFEO MEZZALAMA «Abbiamo sconfitto I SUPEREROI» Qualche settimana prima del Mezzalama. Noi: è fine stagione, un ultimo grande sforzo… Voi: è fine stagione, un ultimo grande sforzo… Noi: pensare la formazione migliore per seguire il Mezzalama sul sito, sui social, per realizzare il servizio per la rivista. Voi: cercare i compagni giusti per il terzetto con cui affrontare la gara. Noi: riunioni di redazione, chi fa cosa, soprattutto quando. Tempi serrati, la stamperia ci aspetta, dobbiamo essere in edicola pochi giorni dopo la gara. Voi: da Plateau in sù, ai 3.000 e poi ai 4.000, per cementare lo spirito di gruppo e acclimatarvi. Rinvio del Mezzalma. Noi: il fotografo con cui avevamo concordato il servizio poteva solo in questo week-end, va spostata la data di consegna alla stamperia. Piano editoriale e tempistiche di lavorazione da rivedere. Voi: uno dei vostri compagni aveva già THE KING OF THE NIGHT ALPI OCCIDENTALI OUTDOOR RUNNING a pag 30 a pag 26 a pag 36 Tadei Pivk è il re delle notturne dell’inverno 2013 Intervista a Fulvio e Alberto Fazio, i ‘Garessio brothers’ A confronto i presidenti di FIDAL, FISKY, IUTA e UISP GRIGLIA DI PARTENZA NOI & VOI § di Davide Marta § RIVINCITA DELL’ESERCITO Tempo di rivincita, dopo il ritiro del 2011 per il rischio di congelamento alle mani di Denis Trento sul Castore. Per Eydallin e Reichegger è la seconda vittoria, dopo quella del 2009 (insieme a Trento), per Damiano Lenzi il primo grande trionfo (fu secondo nel 2009 con Pellissier e Pedrini). 4 MAGGIO 2013 Queste le parole quasi incredule di Lenzi, Eydallin e Reichegger sul traguardo di Gressoney. Tra le donne successo di Rossi, Besseghini e Nicolini Estate nel segno di trail e skyrunning Continuate a seguirci su skialper.it. La nostra mascotte cambierà d’abito, via sci, scarponi e casco e su con le scarpette da trail. Seguiremo tutte le gare, i personaggi e l’attualità del mondo trail, skyrunning e corsa in montagna. E a breve on-line il calendario interattivo sulla scia di quello dello ski-alp! skialper.it ANNO 1 / NUMeRO 3 / SUPPLEMENTO A SKIALPER N.89 ALL’INTERNO POSTER foto di Nacho Grez a pag 20 L’urlo liberatorio di Matteo Eydallin e Damiano Lenzi a Gressoney ©Ufficio Stampa Mezzalama prenotato le ferie, ha un impegno di lavoro, poteva solo in quella data. Tutto da rifare, a caccia di nuovi equilibri e di un nuovo terzetto. Annunciata la nuova data: Noi: organizzare la trasferta, trovare un nuovo fotografo all’altezza, accrediti, definizione degli spazi e dei contenuti, ‘to do list’. Rivedere piano di consegna e orari della stamperia. Dobbiamo farcela! Voi: giro di telefonate con i compagni di squadra, si parte per Cervinia, carichi come delle molle. Dobbiamo farcela! Noi: guardare le previsioni meteo. Voi: guardare le previsioni meteo. Cervinia 4 maggio, ore 4.00 Noi: già in zona partenza, pronti a raccogliere le emozioni a caldo, a scattare le foto più intense. Poi c’è l’elicottero. E raggiungere Gressoney prima possibile… Voi: adrenalina, tensione, l’attesa dello sparo per scatenarsi su per le montagne. E raggiungere Gressoney prima possibile. Noi: meno male, il cielo è sereno. Voi: meno male, il cielo è sereno. Cervinia 4 maggio, dallo start in poi. Noi: sito, twitter, facebook, foto. Voi: gambe, fiato, cuore. Gressoney, 4 maggio, dopo mezzogiorno. Noi: i lettori a casa «ci avete fatto seguire il Mezzalama come fossimo stati lì, grazie Ski-alper». Voi: un traguardo che è quasi un sogno. Noi come voi, arrivederci alla prossima stagione. APPUNTAMENTO IN EDICOLA Il prossimo numero di Up&Down uscirà il giorno 1 ottobre, come sempre allegato gratuitamente a Ski-alper! MEZZALAMA DA RECORD La giornata del Trofeo Mezzalama è coincisa con il record di visite su skial- per.it: ben 25.000 aperture di pagina! ...E poi un lunedì ti svegli e ti rendi conto di aver vinto veramente quella gara di cui sentivi parlare da bambino, in maniera quasi trascendentale. Mi ricordo che ormai otto anni fa ero andato a vederla con Aldo, e lui mi disse «un giorno la vincerai anche tu vedrai…». All’arrivo è stato il piu bel ‘te lo avevo detto’ di sempre! FACEBOOK Damiano ‘il Lence’ Lenzi

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Il numero 3 del tabloid Up&Down allegato a Ski-alper n.89 di maggio 2013

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SKI-ALP / TRAIL RUNNING | / SKY RUNNING

SKI-ALPATLETA DELL’ANNO

William Bon Mardion, 31 annidi Arêches-Beaufort, è statoil dominatore della stagione

GARA DELL’ANNOADAMELLO SKI RAID

44,5 chilometri di spettacolointorno al massiccio dell’Adamelloe organizzazione 10 e lode

OUTDOOR RUNNINGMARATHON DES SABLES

Il racconto ‘live’ della miticacorsa a tappe nel desertomarocchino

intervista a pag 2 Dal nostro inviato Guido Valota - foto Ralf Brunel da pag 10 servizio e foto di Paolo Secco da pag. 34

ULTIMA ORA - XIX TROFEO MEZZALAMA

«Abbiamo sconfittoI SUPEREROI»

Qualche settimana prima del Mezzalama.Noi: è fine stagione, un ultimo grande sforzo…Voi: è fine stagione, un ultimo grande sforzo…Noi: pensare la formazione migliore per seguire il Mezzalama sul sito, sui social, per realizzare il servizio per la rivista.Voi: cercare i compagni giusti per il terzetto con cui affrontare la gara.Noi: riunioni di redazione, chi fa cosa, soprattutto quando. Tempi serrati, la stamperia ci aspetta, dobbiamo essere in edicola pochi giorni dopo la gara.Voi: da Plateau in sù, ai 3.000 e poi ai 4.000, per cementare lo spirito di gruppo e acclimatarvi.

Rinvio del Mezzalma.Noi: il fotografo con cui avevamo concordato il servizio poteva solo in questo week-end, va spostata la data di consegna alla stamperia. Piano editoriale e tempistiche di lavorazione da rivedere.Voi: uno dei vostri compagni aveva già

THE KING OF THE NIGHT

ALPI OCCIDENTALI

OUTDOOR RUNNING

a pag 30

a pag 26

a pag 36

Tadei Pivk è il re delle notturne dell’inverno 2013

Intervista a Fulvio e Alberto Fazio, i‘Garessio brothers’

A confrontoi presidenti di FIDAL, FISKY, IUTA e UISP

GRIGLIA DI PARTENZA

NOI & vOI§ di Davide Marta §

RIVINCITADELL’ESERCITO

Tempo di rivincita, dopo il ritiro del 2011 per il rischio di congelamento

alle mani di Denis Trento sul Castore. Per Eydallin e Reichegger è la seconda vittoria, dopo quella del 2009 (insieme a Trento), per Damiano Lenzi il primo grande trionfo (fu secondo nel 2009

con Pellissier e Pedrini). 4 maggio 2013Queste le parole quasi incredule di

Lenzi, Eydallin e Reichegger sul traguardo di Gressoney. Tra le donne

successo di Rossi, Besseghini e Nicolini

Estate nel segno di traile skyrunning

Continuate a seguirci su skialper.it. La nostra mascotte cambierà d’abito, via sci, scarponi e casco e su con le scarpette da trail. Seguiremo tutte le gare, i personaggi e l’attualità del mondo trail, skyrunning e corsa in montagna. E a breve on-line il calendario interattivo sulla scia di quello dello ski-alp!

skialper.it

ANNO 1 / NUMeRO 3 / SUPPLEMENTO A SKIALPER N.89

ALL’INTERNOPOSTER

foto di Nacho Grez

a pag 20

L’urlo liberatorio di Matteo Eydallin e Damiano Lenzia Gressoney ©Ufficio Stampa Mezzalama

prenotato le ferie, ha un impegno di lavoro, poteva solo in quella data. Tutto da rifare, a caccia di nuovi equilibri e di un nuovo terzetto.

Annunciata la nuova data:Noi: organizzare la trasferta, trovare un nuovo fotografo all’altezza, accrediti, definizione degli spazi e dei contenuti, ‘to do list’. Rivedere piano di consegna e orari della stamperia. Dobbiamo farcela!Voi: giro di telefonate con i compagni di squadra, si parte per Cervinia, carichi come delle molle. Dobbiamo farcela!Noi: guardare le previsioni meteo.Voi: guardare le previsioni meteo.

Cervinia 4 maggio, ore 4.00Noi: già in zona partenza, pronti a raccogliere le emozioni a caldo, a scattare le foto più intense. Poi c’è l’elicottero. E raggiungere Gressoney prima possibile…Voi: adrenalina, tensione, l’attesa dello sparo per scatenarsi su per le montagne. E raggiungere Gressoney prima possibile.Noi: meno male, il cielo è sereno.Voi: meno male, il cielo è sereno.

Cervinia 4 maggio, dallo start in poi.Noi: sito, twitter, facebook, foto.Voi: gambe, fiato, cuore.

Gressoney, 4 maggio, dopo mezzogiorno.Noi: i lettori a casa «ci avete fatto seguire il Mezzalama come fossimo stati lì, grazie Ski-alper».Voi: un traguardo che è quasi un sogno.

Noi come voi, arrivederci alla prossima stagione.

APPUNTAMENTO IN EDICOLAIl prossimo numero di Up&Down uscirà il giorno 1 ottobre, come sempre allegato gratuitamente a Ski-alper!

MEZZALAMA DA RECORDLa giornata del Trofeo Mezzalama è coincisa con il record di visite su skial-per.it: ben 25.000 aperture di pagina!

...E poi un lunedì ti svegli e ti rendi conto di aver vinto veramente quella gara di cui sentivi parlare da bambino, in maniera quasi trascendentale. Mi ricordo che ormai otto anni fa ero andato a vederla con Aldo, e lui mi disse «un giorno la vincerai anche tu vedrai…». All’arrivo è stato il piu bel ‘te lo avevo detto’ di sempre!

FACEBOOKDamiano‘il Lence’ Lenzi

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ AWARDS MAGGIO 201302

William Bon MardionL’ultimo riconoscimento di questa stagione va all’atleta che l’ha letteralmente dominata: Pierra Menta, Adamello Ski

Raid, titoli mondiali, Coppa del Mondo. Può bastare?

ATLETA DELL’ANNO

UP&DOWN AWARDSMAGGIO 2013

man of the yearU

n marziano, capace di vincere tutto e di più in una stagione for-se irripetibile. Un ragazzo tran-quillo, senza grilli per la testa, un montanaro doc: pescatore,

cacciatore, amante della buona cucina, del buon vino e dei prodotti della sua terra. A partire da quel formaggio Beaufort che contribuisce a pro-durre. Signori, ecco a voi William Bon Mardion, mattatore della stagione 2012-13 dello ski-alp. Papà di Théo, due anni e mezzo; compagno di Elise, e proprio mentre questo numero di Up & Down arriva nelle edicole sta diventando padre per la seconda volta. Sei ore di sonno per not-te, una vita piena di impegni con poche ore per l’allenamento, Bon Mardion è un tipo tranquillo, prima della gara come nella vita. Social network? Con moderazione, meglio vedere un bel film di Louis De Funès… quando trova il tempo.

Parlaci di te: dove lavori? Come ti dividi tra famiglia, lavoro, allenamenti, gare?«Lavoro alla cooperativa dei produttori del for-maggio Beaufort, che è tipico del mio paese, mi occupo della raccolta del latte. Grazie agli ac-cordi per gli sportivi d’interesse nazionale, ho a disposizione 80 giorni per gare e allenamenti che vengono pagati alla cooperativa dalla federazio-ne e dalla regione».

Descrivici la tua giornata tipo.«In inverno c’è una sola raccolta del latte. Lavo-ro dalle 4,30 del mattino alle 12,30, poi mangio, faccio un riposino e dalle 15,30 alle 17,30 esco con le pelli; infine alle 18 vado a prendere mio figlio all’asilo nido e verso le 22 vado a dormire, dopo che è rientrata anche la mia compagna, che lavora fino alle 20. In estate invece ci sono due turni di raccolta latte quindi lavoro dalle 7 alle 12 e dalle 17 alle 20. Basti pensare che in estate facciamo oltre 100 forme di formaggio al giorno e in inverno meno della metà…».

Come ti alleni in estate? «In estate mi alleno tra le 14 e le 16 perché la sera ho il secondo turno di raccolta latte: bici da strada e corsa a piedi. Faccio circa metà e metà, diciamo due giorni a piedi e due in bici per un totale, almeno l’estate scorsa, di circa 70.000 metri di dislivello. Quest’anno vorrei fare anche qualche gara di corsa, ma credo poche perché a metà maggio diventerò padre per la seconda vol-ta e devo costruirmi una nuova casa».

In generale preferisci la qualità o la quantità?«Direi la qualità, più che altro per il poco tempo a

§ intervista di Claudio Primavesi e Guido Valota §

Raccontaci come è andata.«Ho messo le pelli la prima volta a tredici anni. Mi è sempre piaciuto lo scialpinismo perché Arêches è il paese della Pierra Menta e mio zio Jean-Marc Joguet ne è stato il primo vincitore».

Con Jacquemoud formate un team perfet-to… quali i vostri punti di forza e di debolez-za?«Siamo completi in salita e discesa e siamo allo stesso livello, per i punti deboli non saprei».

Pensi di avere ancora dei margini di miglio-ramento?«Nei cambi d’assetto. Ma soprattutto nella Sprint, dove sono determinanti».

Cosa non ti piace nello ski-alp race attuale?«Il regolamento della Sprint, troppo complicato. È una gara che sembra semplice da organizzare ma con questi regolamenti non è facile da capi-re e gestire. In generale auspico dei regolamenti più semplici, anche per quanto riguarda i cambi d’assetto e la questione bastoncini».

E cosa ti piace?«Le gare in montagna vera, con lunghe salite e discese, che siano individuali o in coppia».

A proposito, la gara preferita?«Naturalmente la Pierra Menta».

Italia-Francia, due capitali dello ski-alp ma anche due mondi diversi.«Sì, da voi la federazione ha fatto un buon lavoro sulla base, che è più ampia che da noi, anche a livello top. voi avete sei-sette atleti che posso-no entrare nei quindici. Noi invece ne abbiamo meno ma abbiamo fatto la scelta di puntare sull’élite. Pochi ma di altissimo livello. Qualco-sa sta cambiando, anche da noi i corpi militari iniziano a interessarsi allo scialpinismo, da po-chi mesi Mathéo (Jacquemoud, ndr) e Sevennec fanno parte della Gendarmerie. Poi in Italia c’è più attenzione da parte dei media, c’è una rivi-sta come Ski-alper, da noi abbiamo pochissima esposizione mediatica».

Tre consigli per un ragazzo giovane che si av-vicina allo ski-alp?«Pazienza, voglia di divertirsi e rigore nell’alle-namento».

Un consiglio agli italiani per batterti?«Non so… direi fare meno i pazzi e concentrarsi sulle gare». T

LADY AXELLE MOLLARETSempre presente in tutte le gare di Coppa del Mondo, i Mondiali e La Grande Course, con Pierra Menta e Adamello Ski Raid. Sempre sul podio, a 21 anni.

JUNIORANTON PALZERAnton Palzer super junior che s’impone nella gara Senior: impressionante e inarrestabi-le, a meno di squalificarlo in quanto… troppo giovane. È il futuro dello ski-alp.

RIVELAZIONEFILIPPO BARAZZUOLIl biker piemontese continua a crescere di livello. È lui la vera sorpresa della stagione 2013. Vista la giovane età, se continua così è da tener d’occhio in chiave azzurra.

IRON MANFILIPPO BECCARINon ne ha saltata una da dicembre! Gran fisico e premio ‘Buona Volontà’, ma soprattutto una passione da trasmettere ai più giovani. E i risultati non mancano.

COMEBACKMICHELE BOSCACCIÈ partito forte: fuoco e fiamme fino a metà gennaio, poi una fase di stanchezza organica e dalla Pierra Menta ancora un finale di stagione di potenza.

ALL’INTERNOIL POSTER DI

BON MARDIONa pag. 20

Un passato nello sci alpinoWilliam Bon Mardion è nato il 4 ottobre del 1983 e risiede ad Arêches-Beaufort, patria della Pierra Menta. Pesa 80 kg ed è alto 187 cm. Vincitore della Coppa del Mondo 2013, di due medaglie d’oro ai Mondiali e, tra le altre, della Pierra Menta e dell’Adamello Ski Raid in compagnia di Mathéo Jacquemoud (per il curriculum scialpini-stico si veda a pagina 21), è arrivato allo scialpinismo dopo un discreto passato agonistico nello sci alpino dove affrontava principalmente le discipline tecniche e ha anche fatto due apparizioni in Coppa Europa.

disposizione per allenarmi, ma quando ho il gior-no libero faccio anche giri lunghi, con le pelli e a piedi o in bici».

Hai un preparatore atletico? Un allenatore?«Ho un preparatore atletico personale, Je-an-Louis Bal, per la tecnica sono seguito dalla federazione, ma facciamo solo un raduno a no-vembre a Tignes».

Come ti regoli per l’alimentazione? «Non ho una dieta particolare, faccio attenzione

agli alimenti ma mangio di tutto. So ascoltarmi e capire di cosa ho bisogno e poi amo mangiare, e cucinare, soprattutto prodotti locali: dalle verdu-re dell’orto alla carne del paese».

In discesa sei il più forte. Si dice che tu abbia avuto un passato agonistico nello sci alpino.«vero. Fino a 20 anni facevo le gare FIS: ero sla-lomista e gigantista ma poi, quando mi sono reso conto che mi mancava quel qualcosa in più per fare il salto di qualità, ho deciso di passare allo scialpinismo».

MULATERO EDITOREvia Principe Tommaso, 70 10080 - Ozegna (Torino)

tel 0124 428051/425878 fax 0124 [email protected] - www.skialper.it

REDAZIONEDirettore responsabile: Davide [email protected]

Vice-direttore: Claudio [email protected]

Marketing e pubblicità: Simona [email protected]

Coordinatore Up&Down:Luca [email protected]

Hanno contribuito a questo numero:Ralf Brunel, Filippo Barazzuol, David Boudin, Giorgio Ficetto, Nacho Grez, Matias Lindner, Fabio Menino, Omar Oprandi

Distribuzione in edicola:MEPE - Milano - tel 02 89 5921

Stampa:Reggiani - Brezzo di Bedero (VA)

Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 4310 del 11/03/1991. La Mulatero Editore srl è iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il numero 21697.

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 03COPPA DEL MONDO //

Vacanzasui fiordiIN NORVEGIA | Pochi atleti al via, ancor meno spettatori. La Coppa del Mondo si è chiusa in sordina a Tromsø con una sprint cittadina e una gara individuale, incoronando gli autentici dominatori della stagione, i francesi William Bon Mardion e Laetitia Roux

TROMSØ // BLATIND ARTIC RACE

Ultimo atto della Coppa del Mon-do in Norvegia a metà aprile. ‘Location’ cittadina per la sprint: partenza nella piazza centrale

di Tromsø, a due passi dal mare del Nord, con sali-scendi per le strade tra negozi e passanti incuriositi. Nella gara maschile ha dettato legge Josef Rottmoser, primo nella qualifiche e in semifinale: nella finale con Yann Gachet, Robert Antonioli, Andreas Steindl, Marcel Marti e Marcel Theux, il tedesco, già soprannominato ‘urban skimo’, ha fatto subito vedere che sarebbe stata lotta solo per il secondo posto, partendo all’attac-co. vittoria netta la sua con Steindl secondo, mentre Antonioli ha perso il terzo gradino del podio per soli cinque secondi da Gachet. Nella gara femminile il successo è andato alla statunitense Nina Silitch, davanti alle svizzere Emilie Gex-Fabry e Mireille Ri-chard. Trasferimento a Blatind, a pochi chilometri da Tromsø, per l’individuale di domenica, sulla montagna con vista fiordo. La gara maschile si è decisa solo sulla sali-ta finale: un vantaggio di pochi metri prima dell’ultimo cambio pelli per William Bon Mardion sul gruppo composto da Martin Anthamatten, Manfred Reichegger, Yan-nick Ecouer, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi e Alexis Sevennec. vantaggio che il francese ha reso più consistente nella disce-sa finale; alle sue spalle secondo Martin Anthamatten con Matteo Eydallin che si è aggiudicato la volata per il terzo gradino del podio su Yannick Ecoeur e Manfred Rei-chegger. Solito copione nella gara ‘rosa’: Laetitia Roux è partita subito all’attacco, Gloriana Pellissier e Maude Mathis han-no provato a rimanere sulle sue code, ma la francese voleva alzare la coppa di cristallo con una vittoria e non c’è stato nulla da fare per le inseguitrici. Nella lotta per il secondo posto Maude Mathys è riuscita ad allun-gare su Gloriana Pellissier che poi ha pre-ferito amministrare, terminando a oltre tre minuti dalla svizzera. Doppia festa francese dunque con vittoria di tappa e coppa di cri-stallo per William Bon Mardion e Laetitia Roux. T

§ di Luca Giaccone §

BLATIND ARTIC RACETROMSØ (NOR) 13.04.13SPRINT RACE

BLATIND ARTIC RACEBLATIND (NOR) 14.04.13INDIVIDUAL RACE DISLIVELLO: 1900 m(maschile)/ 1600 m (femminile)

LE CLASSIFICHEWORLDCUP 2013

WORLD RANKING

ASSOLUTA FEMMINILE1. Nina Silitch ............................................... (USA)2. Emilie Gex-Fabry .......................................... (SUI) 3. Mireille Richard ..........................................(SUI) 4. Hildegunn Gjertrud Hovdenak .......................(NOR)5. Laetitia Roux .............................................(FRA) 6. Valentine Fabre ........................................... (FRA) 7. Emelie Forsberg .......................................(SWE) 8. Maude Mathys ............................................. (SUI) 9. Malene Haukøy ........................................ (NOR)10. Anna Comet ............................................... (SPA)11. Elena Nicolini ........................................... (ITA)12. Gloriana Pellissier ....................................... (ITA) 13. Elisa Compagnoni .................................... (ITA)

ASSOLUTA MASCHILE1. Josef Rottmoser ....................................... (GER) 2. Andreas Steindl ............................................ (SUI) 3. Yann Gachet ..............................................(FRA) 4. Robert Antonioli ............................................ (ITA) 5. Marcel Theux .............................................(SUI) 6. Marcel Marti ................................................ (SUI)7. Yannick Ecoeur ..........................................(SUI)8. Damiano Lenzi .............................................. (ITA)9. Manfred Reichegger .................................. (ITA) 10. Martin Weisskopf ...................................... (AUT) 14. Matteo Eydallin ........................................ (ITA) 15. Pietro Lanfranchi ......................................... (ITA) 16. Davide Galizzi ........................................... (ITA) 21. Michele Boscacci ........................................ (ITA)

ASSOLUTA FEMMINILE1. Laetitia Roux (FRA) .............................. 1h.09.042. Maude Mathys (SUI) ............................... 1h.11.563. Gloriana Pellissier (ITA) ....................... 1h.15.254. Emilie Gex-Fabry (SUI) ........................... 1h.16.185. Valentine Fabre (FRA) .......................... 1h.17.386. Elena Nicolini (ITA) ................................. 1h.18.167. Victoria Kreuzer (SUI) .......................... 1h.18.558. Mireille Richard (SUI) .............................. 1h.19.339. Axelle Mollaret (FRA) ........................... 1h.20.5010. Anna Comet (SPA) ................................ 1h.22.0612. Elisa Compagnoni (ITA) .................... 1h.26.25

ASSOLUTA MASCHILE1. William Bon Mardion (FRA) ................. 1h.10.412. Martin Anthamatten (SUI) ....................... 1h.11.233. Matteo Eydallin (ITA) ............................ 1h.11.374. Yannick Ecoeur (SUI) .............................. 1h.11.435. Manfred Reichegger (ITA) .................... 1h.11.466. Alexis Sevennec (FRA) ............................ 1h.12.317. Xavier Gachet (FRA) ............................. 1h.12.378. Valentin Favre (FRA) ............................... 1h.12.519. Robert Antonioli (ITA) .......................... 1h.13.0810. Kilian Jornet Burgada (SPA) .................. 1h.13.5011. Mathéo Jacquemoud (FRA) ............... 1h.14.3812. Michele Boscacci (ITA) ......................... 1h.14.4913. Martin Weisskopf (AUT) ..................... 1h.14.5314. Pietro Lanfranchi (ITA) .......................... 1h.14.5615. Didier Blanc (FRA).............................. 1h.15.0116. Alexander Fasser (AUT) ........................ 1h.15.2217. Davide Galizzi (ITA) ............................ 1h.15.3318. Marcel Theux (SUI) ............................... 1h.16.1219. Marcel Marti (SUI) .............................. 1h.16.1320. Andreas Steindl (SUI) ............................ 1h.18.0122. Damiano Lenzi (ITA) ........................... 1h.19.30

OVERALL FEMMINILE1. Laetitia Roux (FRA) ........................... 1.2392. Gloriana Pellissier (ITA) .............................9503. Maude Mathys (SUI) .............................8994. Elena Nicolini (ITA) ....................................7785. Emilie Gex-Fabry (SUI) ..........................665

OVERALL MASCHILE1. William Bon Mardion (FRA) .................8982. Mathéo Jacquemoud (FRA) ....................8233. Manfred Reichegger (ITA) .................... 7774. Martin Anthamatten (SUI) ........................7615. Yannick Ecoeur (SUI) ............................726

OVERALL ESPOIR FEMMINILE1. Axelle Mollaret (FRA) ............................6022. Elisa Compagnoni (ITA) ............................463 3. Marta Garcia Farres (SPA) ...................344

OVERALL ESPOIR MASCHILE1. Mathéo Jacquemoud (FRA) .................8232. Robert Antonioli (ITA) ................................ 7073. Josef Rottmoser (GER) .........................562

VERTICAL ASSOLUTA FEMMINILE1. Laetitia Roux (FRA) ...............................2732. Gloriana Pellissier (ITA) .............................2473. Maude Mathys (SUI) .............................244

ASSOLUTA MASCHILE 1. William Bon Mardion (FRA) .................2262. Martin Anthamatten (SUI) ........................2163. Damiano Lenzi (ITA) ..............................203

ESPOIR FEMMINILE1. Axelle Mollaret (FRA) ............................1282. Elisa Compagnoni (ITA) ............................1103. Marta Garcia Farres (SPA) .....................95

ESPOIR MASCHILE1. Mathéo Jacquemoud (FRA) .................2022. Michele Boscacci (ITA) .............................1763. Robert Antonioli (ITA) ............................134

SPRINTASSOLUTA FEMMINILE1. Mireille Richard (SUI) ............................3442. Nina Silitch (USA) .....................................3093. Emilie Gex-Fabry (SUI) ..........................302

ASSOLUTA MASCHILE1. Josef Rottmoser (GER) .........................3502. Marcel Marti (SUI) ....................................3403. Robert Antonioli (ITA) ...........................317

ESPOIR FEMMINILE1. Malene Haukøy (NOR) ..........................1262. Marta Garcia Farres (SPA) ........................1143. Elisa Compagnoni (ITA) ........................103

ESPOIR MASCHILE1. Josef Rottmoser (GER) .........................3502. Robert Antonioli (ITA) ............................... 317 3. Alan Tissières (SUI) ...............................152

CLASSICASSOLUTA FEMMINILE1. Laetitia Roux (FRA) ............................... 6002. Gloriana Pellissier (ITA) ............................. 4743. Maude Mathys (SUI) ............................. 371

ASSOLUTA MASCHILE1. Mathéo Jacquemoud (FRA) .................5092. William Bon Mardion (FRA) ......................4713. Matteo Eydallin (ITA) .............................449

ESPOIR FEMMINILE1. Axelle Mollaret (FRA) ............................3482. Elisa Compagnoni (ITA) ............................2503. Marta Garcia Farres (SPA) ...................135

ESPOIR MASCHILE1. Mathéo Jacquemoud (FRA) ................. 5092. Robert Antonioli (ITA) ................................2563. Michele Boscacci (ITA) .........................233

Con la trasferta in Norvegia si è chiusa la Coppa del Mondo 2013. La classifica generale maschile riassume l’andamento generale della stagione dei top-skier: davanti i due ‘missili’ francesi Bon Mardion e Jacquemoud, poi l’intramontabile Reichegger, quindi gli svizzeri, seguiti dalla carica della ‘cavalleria italiana’. Una scia azzurra pressoché monocolore dal sesto posto in poi. Come in ogni singola gara, dopo i dieci, massimo dodici nomi rappresentativi delle tre nazioni alpine interessate alla disciplina, c’è il vuoto. E la trasferta himalayana di Kilian Jornet ha del tutto eliminato la presenza della Spagna dalla parte significativa del ranking. Il terzo posto finale di Manfred Reichegger non va però interpretato solo con questo criterio matematico: è invece il risultato di combattività, lavoro, serietà, continuità e qualità. Un profes-sionista e una persona eccezionale.Situazione diversa in campo femminile, ma con qualche

punto di contatto con quella degli uomini. Le donne in alta classifica sono ben miscelate tra le tre famose nazioni leader. Insieme alla imbattibile Laetitia Roux, una delle due ‘lethal weapon’ è la spagnola Mireia Mirò. Contrariamente a Kilian, Mireia aveva annunciato prima della stagione di non considerare la Coppa tra i suoi obiettivi, preferendo scegliere di volta in volta le gare più interessanti. Ottava alla fine, partecipando a pochissime gare. Anche in questo caso il secondo posto di Gloriana Pellissier non va considerato tanto frutto dell’assenza della Mirò, quanto della migliore delle doti dell’azzurra: la combattività impressionante, ben oltre una professionalità esemplare. Ha sopravanzato Maude Mathys e Gex-Fabry soprattutto grazie alla continuità di motivazio-ne. Sono molte le gare importanti in cui non si è arresa ai pronostici e ha conquistato più del prevedibile. Dote che ha trasmesso alla sua amica Elena Nicolini, trovando terreno già

molto fertile. Quarta alla fine, Elena è cresciuta in termini di valori atletici e ha ancora margini. Ma ancora una volta: dopo di lei un netto calo nei punteggi.Questo il bilancio di Oscar Angeloni, DT delle squadre azzurre. «Non vorrei ripetermi, ma è stata una stagione eccezionale. In questo quadro vorrei dire due parole in più su ‘Manni’: non smette di stupire. Matteo Eydallin è stato innegabilmente il più forte sulla gara singola, ma per i punti servono anche le sprint, che non sono nelle sue corde. Lui si presenta a tutte, ma per andare oltre la semifinale deve essere molto fortunato. Lenzi? Sì, in effetti ha l’estro ed è stato in grado di estrarre il coniglio dal cilindro, ma per la stessa ragione gli succede spesso qualcosa che pregiudica il risultato. Tra le donne ‘Glo’ è una sicurezza e quest’anno sono molto contento della forte crescita tecnica e atletica di Elena Nicolini».

COPPA DEL MONDO 2013: IL BILANCIO AZZURRO

Nelle foto: Laetitia Roux, dominatrice della stagio-

ne in campo femminile ©ufficio stampa ISMF,In apertura, il porto di

Tromsø durante la gara sprint ©ISMF e William Bon Mardion in forcing nel tratto a piedi della

prova individuale ©ISMF

ASSOLUTA FEMMINILE1. Laetitia Roux (FRA) ...............................8922. Gloriana Pellissier (ITA) .............................7743. Maude Mathys (SUI) .............................6064. Elena Nicolini (ITA) ....................................5765. Emilie Gex-Fabry (SUI) ..........................469

ASSOLUTA MASCHILE1. William Bon Mardion (FRA) .................8372. Mathéo Jacquemoud (FRA) ....................7443. Manfred Reichegger (ITA) ....................7434. Martin Anthamatten (SUI) ........................6655. Matteo Eydallin (ITA) .............................644

SKI-ALPVISTA… GARAGE!

Non si fa altro che par-lare di crisi. Ma quanto

serve ad uno sport ‘giovane’ come lo scial-pinismo agonistico - e

quindi ancora alla ricerca di basi ecomomiche

consolidate - mettere a dura prova le casse di federazioni e sponsor per una trasferta fino

ai confini estremi della Norvegia? Oltretutto per gareggiare su mucchi di neve sparsi tra vicoli e garage di una cittadina in cui dello scialpinismo potrà interessare sì e

no a qualche decina di persone… Promozione? Difficile, visto che così si snatura un’attività che da

sempre fa del contatto con la natura e con l’am-biente di alta montagna la sua ragione d’esistere. Sono da temere piuttosto ripercussioni di imma-gine rispetto all’appeal unico di questa discipli-na. Sono tempi duri, che richiedono lucidità anche nelle scelte strategiche.

Il podio overall femminile

Il podio overall maschile

Cattivi Pensieri

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 304 \\ LA GRANDE COURSE

QueenLa Pierra Menta resta la gara regina. Proba-

bilmente lo resterà a lungo, se non per sem-pre, perché le tradizioni si consolidano nello

stesso trascorrere del tempo. Ma non si tratta solo di una rendita di posizione. Quando si disputa il Giro d’Italia sembra l’evento dell’anno, poi arriva il Tour de France e tutto il resto si riduce alla strapaesana. Lo stesso accade ad Arèches. Il pubblico del terzo giorno, da evento planetario, fa la differenza ed è uno spettacolo cui nella vita è obbligatorio parteci-pare almeno una volta. La Pierra è un po’ cambiata, il gruppo iniziale dei fondatori viene gradualmente sostituito dai figli e certe manifestazioni di colore, en-tusiasmo, stupore si sono un po’ appiattite nella diffi-cile gestione di un evento sempre più impegnativo da ripetere. Gli standard si alzano, e con essi la mole di

GARA DEL MESEPIERRA MENTA

LIVEREPORT

Pierra

Stefanie De Simonee Julia Kompatscher

«Per noi è la prima volta. Mai fatto una cosa del genere. Cosa la rende speciale, unica? Per quattro giorni, dall’ini-zio alla fine, il pubblico che incita tutti allo stesso modo,

anche gli ultimi e chiamandoti con il tuo nome».

Damiano Lenzi,il terzo giorno

«Io e l’Eyda andiamo bene in squadra ma abbiamo un problemino: lui non tiene la mia prima salita. E io non

tengo la sua ultima discesa».

Tamara Lunger-Annemarie Grosse Monica Sartogo-Tommy Zanotelli

Tommy: «Correre la Pierra Menta in coppia oltre che in team? Si rischia ogni giorno di lasciarsi! Dei due l’uomo parte con la mentalità di aiutare col cordino, ma poi in gara guai a proporlo: ce ne siamo dette di tutti i colori!».

lavoro organizzativo e di regole sempre più stringenti da rispettare. Ma resta che in gara perfino i profes-sionisti del podio sono visibilmente più coinvolti che in tutte le altre gare. Per non parlare del gruppo, nel

quale la qualità media è elevatissima e per tre giorni reprime l’emotività professionalmente quanto i ‘pro’ veri. Poi, il quarto giorno, restando nel parterre degli arrivi, si capisce cos’è stata una Pierra Menta.

Dal nostro inviatoGuido Valota

foto David BoudinZoom Agence

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 05LA GRANDE COURSE //

TEMPOFINALE

TEMPOFINALE

NOME ATLETI

NOME ATLETI

TEMPO1 TAPPA

TEMPO1 TAPPA

TEMPO2 TAPPA

TEMPO2 TAPPA

TEMPO3 TAPPA

TEMPO4 TAPPA

ASSOLUTA FEMMINILE 1. Laetitia Roux (FRA) - Mireia Mirò (ESP) 12h.14.58 3h.02.38 (1) 3h.44.54 (1) 3h.35.35 (1) 1h.51.51 (1)2. Axelle Mollaret (FRA) - Elena Nicolini (ITA) 13h.03.09 3h.11.43 (2) 4h.07.04 (3) 3h.45.55 (2) 1h.58.27 (3)3. Maude Mathys (SUI) - Emilie Gex-Fabry (SUI) 13h.10.00 3h.15.36 (3) 4h.04.07 (2) 3h.54.33 (3) 1h.55.44 (2)4. Melanie Bernier (USA) - Janelle Smiley (USA) 13h.32.44 3h.18.17 (4) 4h.11.55 (4) 3h.57.50 (4) 2h.04.42 (5)5. Laura Besseghini (ITA) - Raffaella Rossi (ITA) 13h.59.43 3h.31.07 (6) 4h.18.03 (5) 4h.06.02 (5) 2h.04.31 (4)6. Marta Gracia Farrés (SPA) - Anna Comet Pascua (SPA) 14h.25.07 3h.37.50 (8) 4h.23.29 (6) 4h.12.28 (6) 2h.11.00 (6)7. Annemarie Gross (ITA) - Tamara Lunger (ITA) 14h.38.46 3h.37.01 (7) 4h.35.02 (7) 4h.14.59 (7) 2h.11.44 (7)8. Mathilde Bonnefoi (FRA) - Salomé Candela (FRA) 15h.01.45 3h.48.59 (10) 4h.40.27 (8) 4h.20.05 (8) 2h.12.14 (8)9. Julie Mottier (FRA) - Blandine Ducrest (FRA) 15h.28.57 3h.48.17 (9) 4h.48.45 (9) 4h.33.50 (10) 2h.18.05 (9)10. Elsa Hugot (FRA) - Gaëlle Martin (FRA) 15h.43.05 3h.57.44 (13) 4h.55.11 (12) 4h.30.02 (9) 2h.20.08 (11)11. Martina Senn (AUT) - Anouk Doore (BEL) 15h.50.20 3h.53.35 (11) 4h.53.58 (11) 4h.42.52 (11) 2h.19.55 (10)12. Delphine Avenier (FRA) - Cecile Guerry (FRA) 16h.00.08 3h.55.49 (12) 4h.53.02 (10) 4h.50.36 (13) 2h.20.51 (12)13. Manon Fouque (FRA) - Tanya Naville (FRA) 16h.24.27 4h.02.37 (16) 5h.08.46 (15) 4h.51.00 (14) 2h.22.04 (13)14. Stefanie De Simone (ITA) - Julia Kompatscher (ITA) 16h.26.30 3h.58.57 (14) 5h.06.59 (14) 4h.56.51 (15) 2h.23.43 (14)15. Claudia Stletter (ITA) - Claudia Comello (ITA) 16h.31.01 4h.17.44 (20) 4h.57.17 (13) 4h.50.25 (12) 2h.25.35 (16)16. Maribel M. de la Iglesia (SPA) - Naila Jornet Burgada (SPA) 16h.48.33 4h.04.32 (17) 5h.09.59 (17) 5h.00.32 (16) 2h.33.30 (17)17. Marion Losappio (FRA) - Ivona Mihailova (BUL) 16h.52.14 4h.11.28 (19) 5h.12.05 (18) 5h.03.25 (17) 2h.25.16 (15)18. Leanne Callaghan (GBR) - Gabriel Lees (GBR) 17h.14.34 4h.07.55 (18) 5h.09.49 (16) 5h.22.19 (18) 2h.34.31 (18) ASSOLUTA MASCHILE 1. Mathéo Jacquemoud (FRA) - William Bon Mardion (FRA) 9h.39.54 2h.22.12 (1) 3h.00.03 (1) 2h.48.52 (1) 1h.28.47 (1)2. Matteo Eydallin (ITA) - Damiano Lenzi (ITA) 9h.50.35 2h.25.45 (2) 3h.03.35 (2) 2h.49.34 (2) 1h.31.41 (4)3. Manfred Reichegger (ITA) - Lorenzo Holzknecht (ITA) 9h.53.27 2h.26.41 (3) 3h.05.09 (3) 2h.50.46 (3) 1h.30.51 (2)4. Yannick Ecouer (SUI) - Martin Anthamatten (SUI) 10h.08.50 2h.27.45 (4) 3h.10.23 (5) 2h.58.11 (6) 1h.32.31 (5)5. Xavier Gachet (FRA) - Florent Perrier (FRA) 10h.09.36 2h.34.08 (7) 3h.09.13 (4) 2h.55.24 (4) 1h.30.51 (2)6. Michele Boscacci (ITA) - Robert Antonioli (ITA) 10h.11.48 2h.30.59 (6) 3h.10.44 (7) 2h.57.03 (5) 1h.33.02 (6)7. Pietro Lanfranchi (ITA) - Davide Galizzi (ITA) 10h.19.33 2h.28.45 (5) 3h.12.22 (8) 3h.01.38 (7) 1h.36.48 (7)8. Denis Trento (ITA) - Filippo Beccari (ITA) 10h.30.40 2h.36.22 (8) 3h.10.33 (6) 3h.03.05 (8) 1h.40.40 (15)9. François Cazzanelli (ITA) - Filippo Barazzuol (ITA) 10h.52.31 2h.41.25 (11) 3h.21.56 (9) 3h.08.55 (9) 1h.40.15 (13)10. Adrien Piccot (FRA) - Cédric Rémy (FRA) 10h.57.30 2h.41.41 (12) 3h.23.32 (10) 3h.10.55 (10) 1h.41.22 (16)11. Marc Solà Pasoret (SPA) - Nil Cardona Coll (SPA) 10h.57.54 2h.43.11 (13) 3h.24.15 (11) 3h.11.46 (11) 1h.38.42 (10)12. Léo Viret (FRA) - Cyrille Gardet (FRA) 11h.04.50 2h.40.59 (10) 3h.31.58 (16) 3h.12.07 (12) 1h.39.46 (12)13. Pierre-François Gachet (FRA) - Idris Hirsch (FRA) 11h.07.33 2h.44.44 (14) 3h.28.32 (14) 3h.16.22 (17) 1h.37.55 (8)14. Thomas Trettel (ITA) - Riccardo Dezulian (ITA) 11h.13.06 2h.45.05 (15) 3h.28.08 (13) 3h.16.26 (18) 1h.43.27 (25)15. Andrew McNab (CAN) - Reiner Thöni (CAN) 11h.17.39 2h.47.21 (18) 3h.31.56 (17) 3h.14.08 (13) 1h.42.14 (18)16. Steven Blanc (FRA) - Alexis Bonnel (FRA) 11h.20.02 2h.46.16 (16) 3h.28.48 (15) 3h.19.58 (22) 1h.45.00 (28)17. Alexandre Duc Goninaz (FRA) - Gregory Vittoz (FRA) 11h.24.51 2h.52.58 (26) 3h.34.22 (19) 3h.16.06 (15) 1h.41.25 (17)18. Iwan Arnold (SUI) - Gerhard Schneider (SUI) 11h.25.12 2h.46.53 (17) 3h.43.46 (35) 3h.16.18 (16) 1h.38.15 (9)19. David Salamin (SUI) - Vincent Mabboux (SUI) 11h.25.37 2h.52.31 (25) 3h.34.06 (18) 3h.16.46 (19) 1h.42.14 (18)20. Fabien Meynet (FRA) - Bastien Fleury (FRA) 11h.26.31 2h.54.14 (29) 3h.35.40 (22) 3h.16.01 (14) 1h.40.36 (14) GLI ITALIANI IN CLASSIFICA 21. Franco Nicolini - Federico Nicolini 11h.27.41 2h.51.10 (22) 3h.35.56 (24) 3h.18.02 (20) 1h.42.33 (21)23. Matteo Stacchetti - Mattia Luboz 11h.32.35 2h.50.24 (20) 3h.36.20 (26) 3h.23.25 (27) 1h.42.26 (20)27. Michele Maccabelli - Andrea Omodei 11h.43.40 2h.53.58 (28) 3h.35.23 (20) 3h.25.19 (31) 1h.49.00 (36)46. Claudio Civerolo - Walter Martinetti 12h.40.29 3h.09.22 (49) 3h.53.14 (46) 3h.41.27 (45) 1h.54.26 (55)59. Henri Grosjacques - Carlo Christille 13h.05.39 3h.25.45 (77) 4h.06.24 (71) 3h.45.18 (52) 1h.52.45 (48)66. Dario Capitani - Stefano Rossatti 13h.08.25 3h.13.07 (61) 4h.07.08 (73) 3h.48.24 (59) 1h.59.46 (74)68. Luca Calimodio - Maurizio Enrici 13h.12.52 3h.10.52 (54) 4h.12.18 (94) 3h.48.19 (58) 1h.53.23 (52)74. Amos Rosazza Buro - Massimo Gaggino 13h.32.01 3h.25.19 (91) 4h.20.03 (93) 3h.53.48 (72) 1h.52.51 (50)88. Paolo Stevenin - Andrea Collè 14h.01.06 3h.35.00 (109) 4h.18.45 (92) 4h.04.04 (88) 2h.03.17 (88)97. Giosué Maestri - Mauro Bonazza 14h.13.37 3h.30.33 (100) 4h.14.55 (84) 4h.19.17 (118) 2h.08.52 (116)103. Antonio Brusaferro - Giorgio Pichi 14h.20.40 3h.36.41 (113) 4h.26.03 (112) 4h.10.50 (103) 2h.07.06 (105)112. Roberto Testini - Michele Angeli 14h.33.03 3h.37.57 (119) 4h.29.31 (119) 4h.19.14 (116) 2h.06.21 (99)123. Fabrizio Lorenzi - Davide Darioli 14h.52.27 3h.43.43 (140) 4h.36.48 (133) 4h.22.22 (127) 2h.09.34 (121)124. Luca Baiardi - Davide Tarditi 14h.53.07 3h.42.56 (136) 4h.34.59 (127) 4h.23.13 (130) 2h.11.59 (131)125. Marco Pietro Riva - Luca Raimondo 14h.55.03 3h.48.05 (150) 4h.34.20 (125) 4h.28.32 (139) 2h.04.06 (92)126. Andrea Tropiano - Emanuele Giannelli 14h.55.29 3h.35.40 (110) 4h.39.52 (140) 4h.28.05 (136) 2h.11.52 (130)131. Gwendal Peizerat (FRA) - Marco Camandona 14h.59.42 3h.50.31 (154) 4h.38.45 (139) 4h.20.55 (122) 2h.09.31 (120)133. Giovanni Ferraris - Roberto Caucino 15h.05.05 3h.42.26 (134) 4h.24.59 (109) 4h.47.03 (154) 2h.10.37 (127)137. Monica Sartogo - Tommaso Zanotelli 15h.08.51 3h.43.54 (141) 4h.45.43 (145) 4h.27.24 (134) 2h.11.50 (129)138. Gabriele Caldinelli - Paolo Gregorini 15h.09.42 3h.43.10 (139) 4h.42.03 (143) 4h.23.58 (131) 2h.20.31 (152)159. Alessandro Bianco - Roberto Tanotti 16h.52.00 4h.08.44 (172) 5h.13.08 (166) 5h.00.09 (161) 2h.29.59 (160)

CADETTI FEMMINILE 1. Adele Milioz (FRA) - Fanny Maynet-Cordonier (FRA) 3h.50.53 1h.47.14 (1) 2h.03.39 (2) 2. Giulia Compagnoni (ITA) - Giulia Murada (ITA) 3h.53.22 1h.54.13 (2) 1h.59.09 (1) 3. Manon Gaydon (FRA) - Kéva Fillon (FRA) 4h.16.46 1h.59.54 (3) 2h.16.52 (3) 4. Giulia Gherardi (ITA) - Debora Contrio (ITA) 4h.44.25 2h.20.46 (4) 2h.23.39 (4) 5. Sofia Cristini (ITA)- lessia Re (ITA) 5h.12.05 2h.23.01 (5) 2h.49.04 (5) 6. Elisa Pedrolini (ITA) - Camilla De Petri (ITA) 5h.21.27 2h.28.35 (6) 2h.47.52 (6) 7. Francesca Sambrizzi (ITA)- Elisa Dei Cas (ITA) 5h.34.44 2h.35.46 (7) 2h.53.58 (7) CADETTI MASCHILE 1. Pietro Canclini (ITA) - Davide Magnini (ITA) 2h.48.38 1h.20.24 (1) 1h.28.14 (1) 2. Simon Bellabouvier (FRA) - Paul Chavanes (FRA) 2h.54.11 1h.24.05 (2) 1h.30.06 (2) 3. Thomas Corthay (SUI) - Erik Pettavino (ITA) 3h.01.55 1h.28.44 (4) 1h.33.11 (3) 4. Iñigo Martinez de Albornoz (SPA) - Gotzon Martin San (SPA) 3h.05.47 1h.26.44 (3) 1h.37.03 (4) 5. Antoine Philipp (FRA) - Will Juillaguet (FRA) 3h.13.42 1h.35.34 (6) 1h.38.08 (5) 6. Nicola Brida (ITA) - Maurizio Bugna (ITA) 3h.14.17 1h.33.43 (5) 1h.40.34 (6) 7. Fabio Pettina (ITA) - Enrico Loss (ITA) 3h.21.21 1h.35.49 (7) 1h.45.32 (9) 9. Andrea Greco (ITA) - Thomas Muscetti (ITA) 3h.27.24 1h.46.26 (14) 1h.40.58 (7) 10. Michele Cazzanelli (ITA) - Matteo Gottardelli (ITA) 3h.28.29 1h.40.16 (9) 1h.48.13 (11) 11. Alessandro Calabrini (ITA) - Nicola Bertocchi (ITA) 3h.30.21 1h.42.19 (10) 1h.48.02 (10) 13. Sergio Poli (ITA) - Daniele Carobbio (ITA) 3h.41.27 1h.46.17 (13) 1h.55.10 (13) 15. Matteo Corazza (ITA) - Davide Zugnoni (ITA) 3h.51.53 1h.52.46 (16) 1h.59.08 (14) 17. Jean Marc Perrier (ITA) - Mathieu Podio (ITA) 4h.00.38 1h.53.31 (17) 2h.07.07 (19) 18. Davide Gusmeroli (ITA) - Luca Spini (ITA) 4h.04.28 1h.54.03 (18) 2h.10.25 (20) 21. Simone Dell’Avanzo (ITA) - Mattia Simonini (ITA) 4h.30.11 2h.10.18 (21) 2h.19.53 (21) 22. Matteo Greco (ITA) - Patrick Bertolina (ITA) 4h.42.03 2h.16.51 (23) 2h.25.12 (22)

JUNIORES FEMMINILE 1. Alba De Silvestro (ITA) - Inka Belles Naudi (AND) 3h.28.23 1h.39.57 (1) 1h.48.26 (1) 2. Sophie Mollard (FRA) - Laura Balet Caixach (SPA) 3h.50.28 1h.49.16 (2) 2h.01.12 (2) 3. Natalia Mastrota (ITA) - Erica Rodigari (ITA) 4h.00.52 1h.53.33 (3) 2h.07.19 (3) 4. Erola Bisquert Parés (SPA) - Eva Magret Descamps (SPA) 4h.29.06 2h.06.29 (5) 2h.22.37 (4) 5. Lise Favre (FRA) - Justine Nawi (FRA) 4h.38.18 2h.10.53 (6) 2h.27.25 (6) 6. Michela Martinelli (ITA) - Martina Da Rin Zanco (ITA) 4h.39.07 2h.04.29 (4) 2h.34.38 (8)

JUNIORES MASCHILE 1. Nadir Maguet (ITA) - Stefano Stradelli (ITA) 2h.42.05 1h.17.48 (1) 1h.24.17 (1) 2. Luca Faifer (ITA) - Michele Pedergnana (ITA) 2h.45.09 1h.18.35 (2) 1h.26.34 (2) 3. Emilien Bochet (FRA) - William Perrier (FRA) 2h.47.55 1h.19.16 (3) 1h.28.39 (3) 4. Baptiste Spicher (SUI) - David Brodard (SUI) 2h.52.46 1h.20.48 (4) 1h.31.58 (6) 5. Gian Luca Vanzetta (ITA) - Simone Bettega (ITA) 2h.53.15 1h.22.34 (5) 1h.30.41 (5) 6. Alessandro Cioccarelli (ITA) - Simone Puricelli (ITA) 2h.53.44 1h.23.20 (7) 1h.30.24 (4) 8. Luigi Pedranzini (ITA) - Norman Gusmini (ITA) 2h.57.41 1h.23.16 (6) 1h.34.25 (8) 9. Marco Gusmeroli (ITA) - Samuele Vairetti (ITA) 3h.06.51 1h.28.59 (9) 1h.37.52 (9) 10. Edoardo Gianoli (ITA) - Giovanni Gelmi (ITA) 3h.08.37 1h.29.25 (10) 1h.39.12 (11) 15. Stefano Da Prada (ITA) - Edoardo Pedranzini (ITA) 3h.14.43 1h.31.55 (12) 1h.42.48 (18) 26. Francesco Leoni (ITA) - Giulio Maj (ITA) 3h.27.14 1h.40.24 (28) 1h.46.50 (23) 31. Roberto Roseo (ITA) - Claudio Antonioli (ITA) 3h.38.17 1h.44.10 (32) 1h.54.07 (31) 32. Matteo Toniatti (ITA) - Emanuele Sanna (ITA) 3h.38.45 1h.43.26 (30) 1h.55.19 (32) 35. Francesco Della Vedova (ITA) - Silvio Bardea (ITA) 3h.45.51 1h.49.41 (36) 1h.56.10 (33) 36. Roger Bovard (ITA) - Jordi Favre (ITA) 3h.47.13 1h.47.11 (35) 2h.00.02 (37) 37. Henri Aymonod (ITA) - Enrico Cognein (ITA) 3h.52.25 1h.54.36 (39) 1h.57.49 (35) 38. Michele Mevi (ITA) - Gianluca Martinelli (ITA) 4h.00.00 1h.54.33 (38) 2h.05.27 (39)

PIERRA MENTA \\ classifica assoluta14 MARZO 2013 / 21 MARZO 2013

PIERRA MENTA \\ classifica caDEtti E JuNioREsSPECIALOUTSIDERSembra strano considerare ‘outsider’ Roberta Pedran-zini e Francesca Martinelli, proprio alla Pierra Menta per giunta. Ma così dev’essere, perché dopo aver dominato la scena per anni, e dopo aver vinto ancora nel 2012, Roberta rientrava dopo un’operazione alla colonna vertebrale che le aveva imposto uno stop di mesi. Per loro era comunque un successo il ritrovarsi insieme in team alla Pierra Menta, una specie di rinascita. Obiettivo massimo: riuscire a completarla. Con poche migliaia di metri nelle gambe e nessuna uscita oltre i mille metri, Roberta ha affrontato la tappa d’esordio in crescendo: prime discese prudentissime nonostante il tutore. Poi sempre meglio fino a mettere a dura prova in salita Francesca sul finale. Quinto tempo per loro, a 1’ 20” da Bernier-Smiley e a soli 4’ dalle elvetiche che occupavano il terzo posto. L’avventura di Roberta Pe-dranzini però è finita presto: dopo la prima tappa le conseguenze per la schiena ancora convalescente le hanno impedito di ripartire per una nuova serie di disce-se traumatiche. Decisione presa subito all’arrivo, anche se comunicata appena prima della partenza della seconda.

Poche penalizzazioni e per validi motivi: in genere materiale di sicurezza mancante o distanza eccessiva tra i due coequipier. Pochi ritiri rispetto al nu-mero dei partecipanti: non si va alla Pierra Menta a fare folklore. Arrivano tutti

pronti. Un solo fuori tempo massimo: stesso discorso. Ma c’è anche spazio per la sportività. ‘Equipe 75 recréditée de 45min pour assistance flessure á l’équipe 157’: è successo che il secondo giorno Luca De Maron abbia avuto

un incidente in discesa e sia pure rimasto separato dal proprio compagno An-drea ‘Nano’ Panizza, ormai troppo in basso. I francesi Lamellet-Sorrel si sono fermati a controllare, a prestare soccorso e ad avvertire il controllo più vicino.

Non ci sarebbe niente di eccezionale, al punto che i regolamenti prevedono espressamente questi casi. Ma dato che è già capitato altrove che succedes-

se il contrario, è giusto evidenziare i comportamenti corretti e intelligenti.

SOCIAL MONTURADurante la quattro giorni della Pierra Menta sono stati particolarmente attivi i canali social di Montura, l’azienda di abbigliamento italiana sponsor dell’evento. Numerosi ‘big’ sono passati da Casa Montura, per rilasciare interviste oppure semplicemente un commento sulla giornata. Potete rivedere tutti i video e le foto sulla pagina ufficiale Facebook. Da non perdere il faccia a faccia di Laetitia Roux e Mireia Mirò nell’acqua bollente di una hot-tube (disponibile anche per smartphone inquadrando il QR code). facebook.com/Montura

FACEBOOK

Raffaella Rossi-Laura Besseghini«Siamo contente. Raffaella è partita nonostante un

raffreddamento fortissimo che l’ha limitata, soprattutto il primo giorno. Poi le cose sono andate sempre un po’ meglio

e siamo state regolarissime».

UNA GARA SERIA

WEBRivivi le emozioni dellagara sul sitoskialper.itcon foto, video, e tante altre notizie. Nel database gare c’è una specifica sezione interamente dedicata alla Pierra Menta con tutti i contenuti prodotti dai nostri inviati!

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 306

L’alba dell’assaltoLA PARTENZA | Grande concentrazione da parte di tutti i quattrocento atleti al via: si profilano quattro giorni di passione e fatica. Per gli azzurri la voglia di sovvertire il pronostico che vede favoriti Bon Mardion e Jacquemoud

PIERRA MENTA 2013 \\ DAY 1 - GIOVEDÌ 21 MARZO

Tensione, concentrazione ed euforia. Nelle espressioni concentrate di chi lottava per il primato o in quelle di tut-ti i quattrocento scialpinisti che si riscaldavano sul pen-

dio di partenza di Arèches per la gara faro del circuito La Grande Course. Per i ‘nostri’ c’e-ra un qualcosa in più, la sensazione che per vincere bisognava sovvertire un pronostico: i due uomini più forti nello scialpinismo sono i francesi William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud. Che hanno deciso di correre in team la Pierra Menta 2013 e il giorno fati-dico era proprio arrivato. Tutte le gare affron-tate fino a quel momento, per quanto dure, tecniche, lunghe, sbiadivano nel confronto con la gara ‘monstre’ che stava per partire. La Pierra Menta, la Madre di tutte le gare, avrebbe richiesto la massima concentrazione per quattro giorni consecutivi: oltre 10.000 metri in quattro giorni, tracciati senza pietà, restano una cosa seria anche nell’epoca del carbonio e della preparazione atletica evolu-ta. Allo stesso tempo però si respirava l’eu-foria che elettrizza l’aria prima di un evento unico e inimitabile nel suo genere.

FRANCESI SUBITO ALL’ATTACCOSi è ripetuto lo schema classico di questa stagione: Mathéo Jacquemoud e William Bon Mardion a condurre dall’inizio alla fine e un gruppo composto prevalentemente da italiani a inseguire e tentare attacchi almeno fin quando possibile. Cioè solo sulla prima salita. Sulla carta il team formato da Matteo Eydallin e Damiano Lenzi aveva delle buo-ne chance, legate soprattutto alla crescita del-lo stato di forma e all’estro dei due, oltre che alle loro capacità in discesa. Però i francesi hanno sfoderato una prestazione se possibi-le ancora migliore di quella con cui avevano dominato un altro confronto diretto signifi-cativo, nella Team Race mondiale a Pelvoux. La differenza l’ha fatta Bon Mardion, che sembrava tenere il passo di Jacquemoud in salita con molta meno difficoltà che nel-le precedenti occasioni. Le squadre italiane hanno funzionato tutte bene e il criterio di giudizio è stato il confronto tra i loro valori, o con quello degli svizzeri, per esempio. Lo-renzo Holzknecht e Manfred Reichegger hanno tenuto a lungo la seconda posizione e poi hanno concluso terzi poco dietro a Len-zi-Eydallin. Dopo Ecoeur-Anthamatten, Pietro Lanfranchi e Davide Galizzi hanno difeso bene la quinta piazza. Michele Bo-scacci e Robert Antonioli hanno realizzato una bellissima prima tappa, conquistando la sesta piazza e soprattutto mettendo in casci-na ben 4’ di margine sui francesi Gachet e

Perrier. In coppia sono i due Espoir più forti del mondo, però Antonioli proprio alla Pierra Menta ha pagato una stagione lunghissima, sempre al vertice, correndo su tutte le distanze: un fenomeno, ma i miraco-li non esistono e si è vista bene la sua stan-chezza, anche se ha fatto di tutto per tener duro.

LAETITIA E MIREIA IN SCIOLTEZZALaetitia Roux e Mireia Mirò hanno esple-tato la prima formalità, con rispetto parlan-do per tutte le altre. Sono le due più forti individualmente e in squadra sono anche

\\ LA GRANDE COURSE

GARA DEL MESEPIERRA MENTA 2013

LIVEREPORT

abbastanza equilibrate: mix esplosivo che produce sempre tempi devastanti. Oltre 9’ di distacco nelle prime tre ore di gara a Elena Nicolini e Axelle Mollaret, non esattamente le ultime arrivate, sono molto eloquenti. In compenso si è profilato fin dal primo giorno un bel duello per il secondo posto: Nicolini-Mollaret si sono scoperte più equilibrate tra loro di quanto non sia-no abitualmente con le rispettive compagne di squadra nazionale. Con meno differenze da scartare sui vari terreni si sono subito avvantaggiate di quattro preziosi minuti sulle elvetiche Maude Mathys ed Emilie Gex-Fabry. T

SCOREBOARD PIERRA MENTA GIORNO 1

TESTA A TESTA: purtroppo non è durato moltissimo, ma per tutto il primo terzo di gara le due squadre italiane non hanno mollato i battistrada francesi. Alla luce di quello che è successo nelle parti successive della prima tappa bisogna dire che hanno fatto miracoli. Da quel momento in poi i testa a testa si sono limitati a loro: alle due squadre italiane in lotta per il secondo e il terzo posto.

LA SORPRESA: Lorenzo Holzknecht ritrovato dopo un periodo con il motore che funzionava con un cilindro in meno. Con Manfred Reichegger che comunque riusciva a tenerlo bene con prestazioni sempre di vertice e di grandissima esperienza, ma questa non è una sorpresa.

LA DELUSIONE: Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, essere sempre cresciuti per tutte le ultime gare fino a riuscire anche a battere i francesi, andare forte, non sbagliare niente, non subire cali, trovarsi bene in team: e ritrovarseli ancora davanti, con quel distacco.

LA CURIOSITÀ: William Bon Mardion ha gareggiato registrando alcune fasi di gara su una GoPro fissata al petto. Belle le immagini delle sue discese, ma soprattutto impressionante la libertà che si permette in uno sport in cui si limano i mezzi grammi e le frazioni di secondo per restare competitivi.

Eydallin, all’arrivodel primo giorno

«Bisogna capire se sono andati forte loro o piano noi. Adesso dobbiamo parlare con gli altri, perché se noi siamo andati bene e ci siamo presi 3’ 30”, vuol dire che quei due fanno un altro sport. Dopo la botta a Pelvoux, gestisco le discese, almeno quelle prima dell’ultima. In una gara di quattro giorni sarebbe stupido buttare via subito tutto per recuperare qualche secondo».

Bon Mardion-Jacquemoud, è stato subito chiaro che si combatteva per il secondo posto...

Michele Boscacci e Robert Antonioli hanno conquistato il sesto posto di tappa mettendo in cascina 4 minuti di vantaggio su Gachet-Perrier.

Axelle Mollaret ed Elena Nicolini subito seconde e squadra più equilibrata che nelle rispettive nazionali

Per Manfred Reichegger, in coppia con Lorenzo Holzknecht, un secondo posto di tappa e una Pierra molto regolare

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 07

Gameover...GIOCHI FATTI | La seconda tappa è stata quella decisiva per la vittoria finale: William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud hanno fatto valere la loro superiorità. Laetitia Roux e Mireia Mirò hanno continuato la loro ‘Pierra’ in solitaria

PIERRA MENTA 2013 \\ DAY 2 - VENERDÌ 22 MARZO

Le gare si vincono quando si taglia il traguardo e la Pierra Menta non fa certo eccezione, ma il secon-do giorno è stato quello cruciale. Almeno per la

testa della classifica, dove si confrontano team che non sbagliano mai fino al pun-to di regalare la gara ai propri avversari. Il distacco del primo giorno poteva ancora essere recuperato, in teoria. Se invece si fosse ripetuto, la Pierra Menta poteva dirsi partita persa. Non che avessero bisogno di conferme così nette, ma gli inseguitori del team di William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud hanno dovuto constatare su-bito che anche quel giorno la gara si sareb-be limitata alla lotta per il secondo posto. Alla fine si è rivelata la tappa più dura delle quattro. Psicologicamente si era ‘solo’ al secondo giorno. Le gambe hanno sofferto discese con neve più faticosa del solito da domare: i primi sanno sciare in qualunque neve e comunque trovano la superficie an-cora abbastanza regolare, gli ultimissimi la trovano tritata e ammorbidita da centi-naia di passaggi. Ma la maggior parte del gruppo deve spesso fare i conti con una via di mezzo in cui si subisce la crosta e le irregolarità, ma la neve è comunque già abbastanza pressata da alzare la velocità e costringere a maggiori sforzi per rallenta-re: il vero problema da affrontare su terreni ripidi obbligati. E alla Pierra Menta è prati-camente tutto terreno così.

PROGRESSIONE INARRESTABILEBon Mardion e Jacquemoud hanno spen-to le speranze degli altri. Così il gruppo degli inseguitori ha viaggiato compatto fino alla salita più lunga, la terza, lascian-do sfogare la furia dei due francesi. Bon Mardion specialmente ha subito impres-sionato, dettando il forcing al gruppo che lo inseguiva, distanziato di qualche decina di metri, nel passaggio a piedi tra le case di Arèches sul chilometro di corsa in sa-lita su asfalto. Uno spettacolo: un gigante di 80 kg per 187 cm che distanziava atleti asciutti e leggeri. Rimessi gli sci ai piedi, il gruppo ha costantemente ceduto metri ai francesi, che in discesa se ne sono anda-ti. E alla fine del tappone condotto sempre in fuga, il vantaggio del team francese in classifica generale è raddoppiato, supe-rando i 7’. Pratica 2013 archiviata. Nella Pierra Menta degli altri, Eydallin e Len-zi hanno aumentato i giri del motore nella seconda parte della terza salita, staccan-do al traguardo Holzknecht-Reichegger di circa 1’30”. Il secondo team francese, Gachet-Perrier, ha fatto una bella corsa, recuperando svantaggio accumulato nella pessima prima giornata, e ha agguantato il quarto posto proprio nelle ultime fasi. I due sono però rimasti a ben 4’ dal podio di tappa, e così gli elvetici Ecoeur-Antha-matten sono riusciti a mantenere ancora

LA GRANDE COURSE \\

SCOREBOARD PIERRA MENTA GIORNO 2

TESTA A TESTA: giornata ‘no’ per Elena Nicolini e proprio nella tappa più lunga. Ma ha tenuto duro per limitare i danni e la sua giovanissima compagna Axelle Mollaret ha collaborato bene. Le elvetiche si piazzano davanti e praticamente annullano il gap. A metà Pierra Menta è tutto da rifare.

LA SORPRESA: gran sesto posto di tappa per Trento-Beccari. Tecnicamente non è una vera sorpresa, per preparazione e longevità agonistica sono adatti ai tapponi. Erano molto contenti e anche un po’ sorpresi.

LA DELUSIONE: Pietro Lanfranchi, sconsolato, recuperava zuccheri e liquidi seduto su una panca del ristoro. Si dispiaceva per la propria prestazione senza prendere scuse e meditava decisioni epocali. Non sapeva ancora che stava correndo la Pierra Menta con lo sterno incrinato e che quindi stava facendo miracoli. Altro che smettere!

LA CURIOSITÀ: William Bon Mardion vive proprio ad Arèches e tra i suoi parenti figurano alcuni dei fondatori della Pierra Menta. Solo due chilometri da casa sua, alla zona di partenza-arrivo.Il suo passaggio in testa alla corsa a ritmi infernali tra le case del paese, nelle prime fasi di gara, può certamente spiegarsi così.

Le condizioni della neve

Ad Arèches paese ‘solo’ un metro scarso. Più in alto, alla partenza, girato l’angolo, almeno due metri nel fondovalle. Circa tre metri in quota. Il primo metro e mezzo pressatissimo, la parte superiore del manto risultante invece da una recente intensa precipitazione che in 48 ore aveva depositato altri 150 centimetri sopra il vecchio strato. Dopodiché qualche giorno di sole e di rigelo notturno ha variamente trasformato l’ultimo apporto secondo le esposizioni. Neve farinosa leggera su ogni versante solo sopra i 2000 metri circa. Sotto e sui quadranti meridionali un po’ di crosta non portante che le prime squadre si incaricavano di tritare a vantaggio del gruppo. Dopo i primi due giorni il rigelo notturno è stato praticamente assente per via di passaggi nuvolosi e del forte rialzo termico finale. Quindi in basso polenta molle per tutti.

Montagne di neve ed evoluzioni freeride

il quarto posto in classifica generale pur avendo occupato la quinta piazza di gior-nata. È stata una bellissima tappa anche per Trento-Beccari. Il loro sesto posto, ottenuto in progressione sulla distanza, non li ha fatti avanzare in classifica gene-

rale ma li ha mantenuti nella zona alta con la relativa ottava piazza. Dopo di loro un buco nero profondo oltre 15’, che nei gior-ni seguenti avrebbe separato ancora di più i top skier da tutti gli altri. Molto tonico si è confermato Michele Boscacci, che nel famoso chilometro iniziale su asfalto con-trollava Bon Mardion. Con Robert Anto-nioli hanno solo limitato i danni rispetto a Gachet-Perrier, ma soprattutto hanno messo nel mirino Galizzi-Lanfranchi. Quest’ultimo ha pagato la sua personalis-sima ‘crisi del secondo giorno di Pierra’, ma soprattutto i postumi della botta subi-ta in discesa il giorno prima. Al traguardo si sono susseguite a larghi intervalli facce soddisfatte ma molto meno euforiche che il primo giorno. La neve variabile in disce-sa ha moltiplicato l’impegno di una tappa davvero molto lunga, se si considera che è stata vinta in 3h 00’ 03”.

MARCIA TRIONFALEIn magnifico isolamento rispetto alle con-

correnti più dirette, è proseguita regolare la marcia trionfale di Laetitia Roux e Mire-ia Mirò, che hanno così concluso la tappa totalizzando 30’ totali di margine. Anche e soprattutto per loro, come per Bon Mar-dion-Jacquemoud, vale il principio che se partono… vincono. E all’arrivo non lo esibiscono, ma è evidente che non hanno affatto bisogno di dare il 100%. Quasi 20’ alle loro spalle le elvetiche Gex-Fabry e Maude Mathys hanno battuto di due mi-nuti Nicolini-Mollaret, che però hanno conservato il secondo posto in classifica generale con meno di 1’ di margine. E la gara per le altre posizioni del podio si è riaperta. Bernier-Smiley hanno rafforza-to il loro quarto posto, anche perché è già finita l’avventura di Roberta Pedranzini costretta ad alzare bandiera bianca. Con Pedranzini-Martinelli out, sono salite in quinta posizione le altre valtellinesi Ros-si-Besseghini, comunque in crescita dopo la prima tappa, molto condizionata da un forte raffreddamento di Raffaella. T

Nelle foto: in alto Jacquemoud-Bon Mardion hanno fatto subito il vuoto anche nella seconda tappa, sotto a sinistra Eydallin e Lenzi, ancora secondi alle spalle dei due francesi, a destra Filippo Beccari incitato dal pubblico nello spettacolare passaggio di corsa tra le case di Arèches

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 308

Il giorno dei cordini

TUTTI IN CORDATA | Non c’è stata la salita al Grand Mont, ma l’ingaggio non è mancato:buona parte dei concorrenti hanno scelto di affrontare la tappa legati

PIERRA MENTA 2013 \\ DAY 3 - SABATO 23 MARZO

In mancanza del transito sulla cima del Grand Mont, neutralizzata per la trop-pa neve ‘nuova’, il famoso terzo gior-no della Pierra Menta 2013 può essere ribattezzato ‘il giorno dei cordini’. Un numero insolitamente alto di cordi-

ni sono sbucati dagli zaini, limitando i danni. Qualche squadra è partita in cordata da subito, complici i primi 600 metri positivi sulla pista a tratti abbastanza ripida. E in seguito ne sono comparsi molti altri, anche tra gli insospettabi-li. A qualcuno non piacciono. Altri li considera-no anti-etici. Altri ancora invece li considerano una bella espressione tecnica e sportiva della gara in team. Comunque i cordini sono un bello spettacolo: il pubblico assiepato stavolta sulla cresta apprezzava con un 50 per cento di incitamento in più i passaggi delle cordate di conserva corta a corda molto, molto tesa.

AZZURRI A CACCIA DELLA TAPPA È stato anche il giorno dell’attacco portato da-gli italiani al ‘wonder team’ Jacquemoud-Bon Mardion. Complice una prestazione legger-mente meno brillante del solito in salita da parte di Bonma, l’equipe francese è riuscita a stacca-re gli altri solo nella parte centrale di gara, con un divario giunto a un minuto al massimo. Poi Eydallin-Lenzi hanno aperto tutto il gas sul-la lunga salita dell’anticima del Grand Mont, ‘Cima Brosse’, lasciando a qualche decina di secondi i regolarissimi Holzknecht-Reicheg-ger. In vista dello scollinamento hanno recupe-rato il team francese: il minuscolo Jacquemoud trainava il ciclopico Bonma a cordino ben teso. È stato allora che i cannibali hanno mollato

tutto nell’ultima lunga discesa, interrotta solo da una breve risalita sprint di circa cento metri. Bella prestazione tecnica dei due italiani al loro inseguimento, finché un blocco di valanga rige-lato non si è messo davanti a uno sci di Lenzi, che ha avuto la peggio. Nel seguito della disce-sa era prioritario finire la Pierra Menta più che proseguire l’inseguimento rischiando la rottura completa e il ritiro o un ritardo molto maggiore (Reichegger-Holzknecht incombevano) e alla fine il vantaggio dei vincitori si è limitato a 45 secondi. Reichegger e Holknecht hanno in-cassato il solito minutino e poco, regolari come metronomi in una Pierra Menta che hanno condotto alla perfezione fino a quel momento.

\\ LA GRANDE COURSE

GARA DEL MESEPIERRA MENTA 2013

LIVEREPORT

Dato certificato dal distacco inflitto ai quarti classificati di giornata: quasi 5’ agli ottimi Ga-chet-Perrier, un abisso. Quindi è confermato un altro dato: non è che i team italiani vada-no piano, è che il top team francese va forte. Ecoeur e Anthamatten hanno conservato il quarto posto nella generale, ma sono entrati nel mirino del team francese Gachet-Perrier. Bellissima gara di squadra da parte dei due ‘esp’ Boscacci-Antonioli: il primo partico-larmente tonico e a proprio agio nei giorni di Pierra Menta, il secondo che ha fatto miracoli per prolungare una stagione sempre ai vertici, correndo in tutte le specialità, dalle sprint alla Pierra. Anche nel loro caso, un uso moderato del cordino ha raggiunto il risultato: ancora se-sti in classifica generale, a un solo secondo da Gachet-Perrier. I due francesi si sono dimo-strati in palla e in netta crescita giorno su gior-no. Giochi ancora aperti, almeno sulla carta. Il rimorso di Boscacci: «Dovevamo tirar fuori il cordino anche ieri, adesso avremmo più mar-gine». Peccato solo che abbiano agguantato il sesto posto ai danni di Galizzi-Lanfranchi, con quest’ultimo sofferente per i postumi della caduta. Cordino anche per loro, ma Lanfranchi saliva davvero sofferente nonostante masche-rasse dando tutto e qualcosa in più, come fa sempre.

SOLITO VERDETTOIl terzo giorno Roux-Mirò hanno rifilato solo 10’ a Nicolini-Mollaret, le quali hanno a loro volta staccato di ben 9’ le più dirette insegui-trici Mathys-Gex Fabry, rimettendo così le cose al loro posto. Nonché una seria ipoteca

SCOREBOARD PIERRA MENTA GIORNO 3

TESTA A TESTA: Nicolini-Mollaret hanno ristabilito le distanze su Gex Fabry-Mathys. Gachet-Perrier hanno recuperato altro tempo rispetto alla prova opaca del primo giorno e hanno messo nel mirino Ecoeur-Anthamatten.

LA SORPRESA: Che Jacquemoud salga mediamente più forte del proprio coequipier si sa, ma vederlo addirittura trascinare con il cordino Bon Mardion è uno spettacolo nello spettacolo.

LA DELUSIONE: Damiano Lenzi ha tagliato il traguardo stizzito con la punta dello sci che gli ha impedito di tentare il colpo. Poteva essere la giornata buona per rischiare un po’ e cercare la vittoria di tappa, a giochi ormai fatti per la generale.

LA CURIOSITÀ: giornata sotto tono per William Bon Mardion e meno distacco del solito agli italiani, che si rifanno sotto a metà gara. Motivo? Notte insonne a causa del bimbo ammalato da accudire.

sul secondo posto finale, dopo che il loro van-taggio si era ridotto a meno di 1’ in gara due. Progressione regolare e posizioni abbastanza consolidate nella generale per Bernier-Smiley, quarte, e Besseghini-Rossi, quinte.

PIERRA MENTA JEUNESLa qualità della scuola italiana si è subito con-fermata presso l’università dello scialpinismo. Ma anche le altre due-tre nazioni europee lea-der stanno lavorando bene. Davvero tanti gio-vani, anche dopo quelli noti per la loro appar-tenenza a squadre nazionali, hanno evidenziato un livello tecnico alto, sicuramente frutto del lavoro diffuso di base. Sono troppi, per essere il prodotto di pochi singoli allenatori, è un siste-ma ben preciso. In questo senso la Pierra Men-ta è la vera occasione per mettere in mostra il meglio del movimento internazionale, e cioè la crescita diffusa del tasso tecnico dei giovani. Che oltretutto possono mettersi in confronto diretto con l’altra categoria e iniziare a tastare percorsi veri sui dislivelli che dovranno affron-tare regolarmente col passaggio tra gli Espoir. La team race ha evidenziato maggiormente il livello dei giovani italiani: Magnini-Cancli-ni tra i Cadetti e Stradelli-Maguet seguiti da Pedergnana-Faifer tra gli Junior hanno prati-camente fatto il vuoto. Qualche problema sulle discese Pierra Menta per Compagnoni-Mu-rada tra le Cadette, battute e distanziate dalle francesi Milloz-Meynet Cordonier. Nessun problema, invece, per Alba De Silvestro, che ha corso in team Junior con la forte andorrana Inka Belles-Naudi, l’unica in grado di impen-sierirla, almeno un po’, nei confronti diretti. T

Per tutta la stagione li abbiamo incontrati alle gare e quasi ci si fa l’abitudine. E invece no: bisogna ricordarsi bene che queste non sono cose ‘normali’. Franco ‘Franz’ Nicolini, il capostipite, si gioca sempre il podio Master. Elena Nicolini è costantemente in crescita in tutti i suoi valori atletici ed è diventata una certezza in squadra nazionale. Federico ‘Kikko’ Nicolini è uno degli Junior italiani più forti, e gli Junior italiani sono i più forti. E poi c’è un iscritto speciale allo ‘Sci Club Nicolini’ che fa Galizzi di cognome. Davide dovrà rassegnarsi a questa doppia identità, anche perché con la grinta della fidanzata Elena c’è poco da scherzare. E c’è anche il ‘Fan Club’ sempre presente: Sandra, la mamma, accompagna il clan e tiene a bada la ‘Kicca’, che a novembre era mezzo chilo di pelo morbido e ora è un bellissimo cane a tutti gli effetti. Ma a vederli tutti in azione alla Pierra Menta, la parte da libro Cuore si è fatta secondaria rispetto all’impressionante dimostrazione di forza da parte del team Franco-Federico. Padre e figlio, Master e Junior, il più vecchio e il più giovane dei 400. Se questa fosse solo retorica strappalacrime, non registreremmo il ventunesimo posto assoluto del team. Per ognuno dei due una prestazione sportiva di valore assoluto, per nulla scontata (anche se Ski-alper l’aveva prevista). Un’esperienza personale e familiare fortissima, che poche persone possono anche solo immaginare in una vita normale. La loro squadra, ben funzionante ed equilibrata, offre inoltre spunti interessanti che riguardano la prepara-zione, le attitudini, la gestione dello sforzo e delle risorse tecniche da parte di due atleti teoricamente un po’ fuori età rispetto allo standard comunemente accettato per impegni di questo tipo. Invece un adolescente e un Master ‘anziano’ si piazzano nell’élite mondiale dello scialpinismo nella gara più dura e difficile. Divertendosi, recuperando bene, ripetendosi costanti, perfino in crescita. Quattro giorni di seguito così non possono essere solo un caso.

CURIOSITÀ

‘Sci club’ Nicolini

Nelle foto: in alto, non si è arrivati al Grand Mont ma lo spettacolo è stato sempre lo stesso. Sotto l’assiepamento del pubblico nella tappa più bella

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 09

L’ultima faticaBILANCIO FINALE | Mathéo Jacquemoud e William Bon-Mardion ‘cannibali’: hanno vinto anche l’ultima tappa. Passerella per Laetitia Roux e Mireia Mirò, senza rivali ancor più dei due francesi

PIERRA MENTA 2013 \\ DAY 4 - DOMENICA 24 MARZO

Alba livida e partenza di primo mattino nella semi oscurità per via della cap-pa di nuvole basse, ma nel gruppo serpeggiava l’ecci-tazione dell’ultimo giorno

di scuola: era quasi fatta! Ancora uno sforzo, ‘solo’ 1600 metri e poi la Pierra Menta 2013 sarebbe stata conquistata. Davanti, invece, i giochi erano fatti praticamente per tutti. Solo Boscacci-Antonioli, Gachet-Perrier e Eco-eur-Anthamatten dovevano dare tutto per i piazzamenti tra il quarto e il sesto. Per gli altri passerella, o attacco solo per la tappa, o al pa-scolo tranquilli. L’ultima tappa è stata l’unica gara normale di scialpinismo, se così si posso-no definire gli ultimi di oltre diecimila metri in quattro giorni di gare difficili. Comunque più tecnica sul terreno, classic-style con pochi cambi d’assetto e mai artificiosi, con discese che fanno più differenza. In compenso la neve morbida da mancato rigelo notturno ha facili-tato un finale soft anche per le zone basse della classifica e così gli arrivi si sono susseguiti più ravvicinati del solito. Partenza alle 7, 1.500 me-tri in due lunghe risalite e alle 8.30 la classifica finale della Pierra Menta 2013 era già definitiva per le prime dieci posizioni.

CI PROVANO GLI SVIZZERIA Pierra Menta ormai fatta, il quarto giorno poteva essere quello degli outsider. Gli insegui-tori del ‘dream team’ francese si sono, infatti, molto impegnati nelle primissime fasi. Anche gli svizzeri hanno attaccato, ma hanno solo provato ‘l’effetto che fa’ per qualche minuto, poi hanno dovuto riconoscere che i ‘canniba-li’ volevano vincere per distacco anche l’ulti-ma tappa. Bon Mardion ha rimesso il turbo, dopo il piccolo calo nella terza tappa dovuto a una notte insonne, e ha finalmente realizzato il sogno di vincere in casa dopo anni di tentativi infruttuosi. Ennesima gara in fuga per Mathéo Jacquemoud e William Bon Mardion, dun-que. I due hanno tagliato il traguardo in 1h 28’ 47”, 2’ davanti a Holzknecht-Reichegger e ai francesi Gachet-Perrier, accreditati dello stes-so tempo ma con la coppia italiana in grande giornata e avanti di qualche metro sotto lo stri-scione. Ad altri 50” Eydallin-Lenzi, poi Ecoe-ur-Anthamatten e Antonioli-Boscacci.ventidue minuti più tardi sono arrivate anche Laetitia Roux e Mireia Mirò, seguite a 4’ dalle elvetiche Mathys-Gex Fabry e poi da Nicolini-Mollaret che hanno conservato age-volmente la seconda piazza in classifica gene-rale. Bella la battaglia per questo secondo posto femminile: due tappe per squadra e un po’ di thrilling con il distacco che faceva elastico ogni giorno.

ALBA E INKA SENZA RIVALIPer due giorni i Giovani hanno potuto confron-tarsi con il criterio assoluto: il percorso Pierra Menta, uguale per tutti. E a squadre, la quin-tessenza dello skialp race classico su percorsi di scialpinismo vero.Tutte le categorie hanno

LA GRANDE COURSE \\

SCOREBOARD PIERRA MENTA GIORNO 4

TESTA A TESTA: il duello per il secondo posto femminile si è concluso: le elvetiche sono arrivate davanti nella quarta tappa, ma hanno solo intaccato in minima parte il largo margine accumulato il giorno precedente da Nicolini-Mollaret. Ecoeur-Anthamatten sono riusciti a conservare la quarta piazza finale per soli 45” davanti a Gachet-Perrier. Alternanza tra gli italiani: secondo posto di tappa per Reichegger-Holzknecht davanti a Lenzi-Eydallin.

LA SORPRESA: Per 200, 300 metri di dislivello, quelli iniziali del quarto giorno, Jacquemoud-Bon Mardion non hanno condotto la gara.

LA DELUSIONE: quella di tutti gli altri. Ci hanno provato, ma neppure sugli ultimi 1.500 metri di gara i cannibali hanno ceduto un palmo. Dopo 300 metri tutti sono tornati a occuparsi della propria classifica.

LA CURIOSITÀ: 8.30 è un orario un po’ troppo mattutino per tagliare il traguardo di una gara, anche se ci sono esigenze logistiche da rispettare. Matteo Eydallin: «Queste cose mi fanno incazzare».

gareggiato su un dislivello solo 150 metri più corto rispetto a quello assoluto. vittoria di tap-pa e definitiva per Inka Belles-Naudi e Alba De Silvestro tra le Junior, letteralmente senza rivali: oltre 22’ il distacco totale inflitto alle più dirette concorrenti, Balet Caixach-Mollard. E oltre 32’ a Erika Rodigari con Natalia Ma-strota. vita più dura per Maguet-Stradelli che, anche in campo internazionale, se la de-vono vedere con una categoria maschile Junior affollata di ragazzi che vanno: sui due giorni hanno staccato di 3’ Faifer-Pedergnana e di 6’ scarsi Bochet-Perrier. Un solo errore… e la classifica cambia. Davide Magnini e Pietro Canclini hanno vinto con ampio margine tap-

pa e classifica finale Cadetti sull’unica squadra confrontabile, i francesi Chavanes e Bellabou-vier. Corthay-Pettavino hanno accumulato oltre 13’ di ritardo, soprattutto il primo giorno su discese più selettive. Mentre Giulia Com-pagnoni e Giulia Murada hanno vinto bene la tappa, ma non sono riuscite a recuperare del tutto il pesante gap di 7’ scavato soprattutto in discesa il giorno precedente da Meynet Cor-donier-Milloz.

I VERDETTI Il tempo totale impiegato dai vincitori per sca-valcare tutte le montagne della Pierra Menta 2013 è stato di 9h 39’ 54”. Eydallin-Lenzi hanno limitato i danni entro 10’ 41”, facen-do tutto quello che era umanamente possibile. Holzknecht-Reichegger hanno conquistato un terzo posto incerto prima del via, con 13’ 33” complessivi di ritardo. Una condotta di gara fatta di grande esperienza, ma anche di prestazione atletica: grande forma per entram-bi. Dopo di loro si cambia categoria, perché Ecoeur e Anthamatten hanno incassato 28’ 56”. Di pochissimo, ma sono riusciti a con-tenere la crescita formidabile degli altri due francesi, Gachet-Perrier: 45” di margine su

di loro dopo 10h 30’ di gara in quattro giorni. Michele Boscacci e Robert Antonioli sono i primissimi Espoir del lotto, giungendo splen-didi sesti assoluti a 31’ 54”, oltretutto con un bel margine davanti a Lanfranchi-Galizzi. Per i due, che restano una bella squadra, era evidente la delusione che Lanfranchi espri-meva torturandosi di dubbi. Solo molti giorni più tardi avrebbe saputo di aver gareggiato per tre giorni e mezzo con lo sterno incrinato nel-la collisione del primo giorno con Reicheg-ger. Un’altra bella Pierra Menta per Filippo Beccari con Denis Trento: ottavi a 50’ 46” dai vincitori. L’ultimo giorno Cazzanelli-Ba-razzuol si sono presi la soddisfazione di bat-terli, ma con loro il distacco totale dai primi in classifica generale supera ormai l’ora. va raccontata la prestazione di Franco e Fede-rico Nicolini, padre e figlio: 55 anni l’uno, 19 l’altro. Per loro ventunesimo posto assoluto finale, ottenuto con la regolarità su ogni gara, compresi i tapponi centrali e occupando an-che la diciannovesima posizione per un paio di tappe. Un inconveniente tecnico l’ultimo giorno ha fatto perdere loro qualche minuto e, appunto, in un paio di minuti si risalirebbe in diciottesima posizione.Almeno per il secondo gradino del podio femminile la lotta è durata tre giorni: nel ter-zo Elena Nicolini e Axelle Mollaret hanno fatto il garone e staccato nettamente Gex Fa-bry-Mathys, che l’ultimo giorno ci hanno provato ma si sono riprese solo 3’. In classifi-ca finale Laetitia Roux e Mireia Mirò hanno rifilato oltre 48’ e 55’ alle altre. Gara per il pri-mo posto senza storia, letteralmente. Per loro una passerella dal primo all’ultimo metro. T

Nelle foto: in alto l’arrivo vincente di Jacquemoud-Bon Mardion, sotto a sinistra Alba De Sivestro e Inka

Belles Naudi, a destra l’esultanza di Filippo Barazzuol e Francois Cazzanelli

Giulia Compagnoni e Giulia Murada«Per noi Cadette la Pierra Menta è la gara più lunga della stagione. E la più difficile: qui è tutto più difficile, soprattutto le discese».

Stefano Stradelli e Nadir Maguet«Il bello della Pierra Menta è correre col tuo migliore amico… e poi ci si diverte insieme anche nel dopo gara, per il resto della giornata».

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 310

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\\ LA GRANDE COURSE

I numeri da soli sono impressionan-ti ma non bastano per capire cos’è l’Adamello Ski Raid: 44,5 chilo-metri, con un dislivello in salita di 4.000 metri e in discesa di 4.380,

5 salite e 9 cambi di assetto, 3 passaggi attrezzati con gli sci in spalla e 700 iscrit-ti. In realtà il fascino di questa maratona di scialpinismo a squadre sta soprattutto nella quota e nell’ambiente severo in cui si gareggia. Una gara resa quest’anno an-cora più dura dalla neve soffice e lenta che c’era il 7 aprile.

Dimensione ADAMELLOUNA GARA MITICA | Più del blasone, più dell’altimetria e dello sviluppo chilometrico. L’Adamello Ski Raid 2013 è stato qualcosa di più, una gara mitica sotto tutti gli aspetti, tecnico e organizzativo innanzitutto

GARA DELL’ANNO \\ ADAMELLO SKI RAID

§ dal nostro inviato Guido Valotafoto Ralf Brunel §

ADAMELLOSKI-RAID

LIVEREPORT

Guido Salvetti,guida alpina e direttore di gara,

ha accolto tutti con una stretta di mano.

L’ALBA DEL GIORNO X Alle tre molti concorrenti stavano facen-do colazione nei loro alberghi e in mon-tagna la macchina organizzativa era in movimento fuori dai rifugi.Intanto al Passo del Tonale nevicava e non così debolmente come annunciato dai servizi meteo. Pioggia leggera a Ponte di Legno e in zona partenza. Le condizio-ni peggiori per chi deve decidere per tutti: un c.o. vorrebbe sempre tempo bellissi-mo… o bruttissimo.Ma dai rifugi è subito arrivato l’ok. Circa 10 centimetri di neve nuova al suolo me-diamente, precipitazioni in esaurimento, temperature pochi gradi sotto lo zero, vi-

sera precedente i delegati tecnici erano rimasti impressionati assistendo alle ul-time disposizioni logistiche alle squadre di volontari che si sarebbero posizionati sul percorso: ognuno avrebbe saputo cosa fare di fronte a qualunque eventualità, compresa la peggiore in Adamello: un ra-pido peggioramento meteo. Alle 5.00 la telecabina stava trasportando centinaia di atleti all’intermedia e si respirava adrena-lina.

BATTAGLIA EPICAAlle 6.00 precise lo start. Il tratto di lan-cio prolungato sulle piste non ha evitato i rallentamenti sulla successiva traccia, che

sibilità accettabile. Guido Salvetti, diret-tore di gara, conosce l’Adamello meglio di casa sua e sapeva che si poteva fare. La

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 11

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LA GRANDE COURSE \\

si inoltrava sotto il Castellaccio. Si pos-sono preparare quattro tracce, ma quella veloce è una sola e tutti vogliono salire su quella. D’altra parte uscire a sorpassare sulle altre è massacrante e soprattutto non è detto che si riesca a rientrare così fa-cilmente. Si perdono nell’immediato solo poche decine di secondi, ma successiva-mente in molti avranno ripensato a quei pochi secondi che si sono trasformati in minuti ai cancelli e in quarti d’ora all’ar-rivo. Sulla prima lunga salita, che portava in quota fino ai 3.000 metri di Passo Prese-na, le tre squadre di testa hanno marciato insieme, guardandosi. Qualche metro di

Una macchina organizzativa impressionante per dimensioni ed efficienza. Gli oltre 250 volontari sul percorso erano in buona parte professionisti e soccorritori del CNSAS, o almeno alpinisti esperti in grado di prendere decisioni al momento. Il problema numero uno sul percorso, il Passo degli Inglesi, è stato neutralizzato con un imponente lavoro di scavo che ne ha garantito percorribilità e stabilità a prova di evento meteo eccezionale. A Ponte di Legno il palazzetto dello sport ha fatto da base logistica per tutta la complessa struttura del comitato organizzatore e per briefing, pranzo, premiazioni, sala stampa, spogliatoi, docce, arrivando a coordinare l’attività di oltre 1.500 persone. Hanno fatto ulteriore differenza una lunga serie di aspetti che passano inosservati, ma sono solo apparentemente collaterali: dalla completezza del fascicolo di presentazione, fino alla gestione degli accessi e dei parcheggi per i concorrenti e per tutti gli altri. Passando per idee brillanti come le trombette di plastica personalizzate Adamello Ski Raid come gadget per il pubblico, che le ha usate sul percorso creando un’atmosfera da stadio a oltre 3.000 metri. Ecco, soprattutto l’attenzione per il pubblico è stata esemplare, in filosofia La Grande Course: presentazione, istruzioni e raccomandazioni utili e coinvolgenti anche per chi uscisse per la prima volta da una pista battuta, descritte molto chiaramente già nel fascicolo di presentazione; gli impianti hanno trasportato gratuitamente fino a Passo Presena oltre 1.000 persone, radio corsa efficiente e diffusa bene in zona arrivo tra musica e intrattenimento continuato; comunicazioni precise, veloci e complete ai media in timing con le fasi dell’evento, a partire dalle settimane precedenti e fino a quelle successive. Una parte essenziale.

DIETRO LE QUINTE

ORGANIZZAZIONE PERFETTA

Jacquemoud che sembrava fare da ‘tap-po’ al gruppo comprendente anche Ey-dallin e Lenzi, per permettere il rientro del compagno. Ma dopo la prima discesa al rifugio Città di Trento al Mandrone le cose hanno ricominciato a girare come sempre in stagione. Per la prima metà gara, lungo il dorsale delle Bedole fino al rifugio Garibaldi, il vantaggio massimo dei due fuoriclasse francesi si è aggirato attorno al minuto. Ma sui 1.000 metri di salita continua all’Adamello, attraverso il Passo degli Inglesi e la cresta, gli inse-guitori hanno deciso di ridurre il proprio ritmo per evitare la crisi alla distanza. I due francesi invece hanno incrementato

Ottimo sesto posto per il team ‘Rifugio Lobbia’ composto

da Alex Salvadori e Thomas Martini

ASSOLUTA FEMMINILE1. Mireia Miró Varela (SPA) Laetitia Roux (FRA) .................................... 6h.32.242. Axelle Mollaret (FRA) Jennifer Fiechter (SUI) ..................................7h.03.333. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) Silvia Rocca (Alta Valtellina) .....................7h.19.184. Raffaella Rossi (Valtartano) Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ............7h.45.545. Birgit Stuffer (Gossensass) Federica Osler (Arcobaleno) ...................... 8h.03.386. Anna Moraschetti (Adamello) Marialucia Moraschinelli (Albosaggia) ..........8h.37.077. Cécile Pasche (SUI) Lucia Näfen (SUI) .......................................8h.39.028. Katia Tomatis (Tre Rifugi) Giulia Botti (Kinomana) .................................8h.58.539. Julie Mottier (FRA) Blandine Du Crest (FRA) ............................9h.05.3910. Stefanie De Simone (Gossensass) Julia Kompatscher (Gossensass) ...............9h.06.3711. Marion Maneglia (FRA) Marion Losappio (FRA) ............................9h.20.0512. Anouk Doore (BEL) Alexandra Rudatis (FRA) .............................9h.29.19

ASSOLUTA MASCHILE1. William Bon Mardion (FRA) Mathéo Jacquemoud (FRA) .......................5h.16.252. Matteo Eydallin (Esercito) Damiano Lenzi (Esercito) ..............................5h.22.023. Michele Boscacci (Albosaggia) Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) ......... 5h.25.494. Xavier Gachet (FRA) Alexis Sévennec (FRA) ..................................5h.35.275. Nejc Kuhar (SLO) Filippo Beccari (Ski Team Fassa) ..............5h.35.506. Alex Salvadori (Alpin Go) Thomas Martini (Brenta Team) .....................5h.40.407. Werner Marti (SUI) Marcel Marti (SUI) ...................................... 5h.52.598. François Cazzanelli (Esercito) Filippo Barazzuol (Team Nuovi Traguardi) ..... 5h.53.479. Fabio Bazzana (Valgandino) Daniele Cappelletti (Adamello).................. 5h.58.1910. Denis Trento (Esercito) Daniel Antonioli (Esercito) ...........................6h.06.5311. Ivan Antiga (Brenta Team) Mattia Lampis (Val di Sole) .....................6h.14.2112. Leo Viret (FRA) Idris Hirsch (FRA) ....................................... 6h.16.2713. Cédric Remy (SUI) Adrien Piccot (FRA) .................................6h.17.2914. Fulvio Fazio (Garessio) Alberto Fazio (Garessio) ..............................6h.21.2415. Christian Eder (Ahrntal) Johannes Walder (AUT) ...........................6h.23.0616. Mattia Roncoroni (Cervino Valtournenche) Marco Hérin (Cervino Valtournenche) .........6h.25.0617. Cyrille Gardet (FRA) David Salamin (SUI) ................................. 6h.25.5918. Michel Cinesi (Gromo) Giovanni Zamboni (13 Clusone) ..................6h.30.3319. Bastien Fleury (FRA) Germain Pernet (FRA) ..............................6h.31.2120. Andrea Panizza (Sondalo) Michele Franzini (Sondalo) .........................6h.33.15

TESTA A TESTA: Poi è finita come al solito, ma almeno questa volta la gara è rimasta aperta e lo sviluppo eccezionale del raid poteva lasciare spazio a qualunque possibilità perfino sulla lunghissima discesa del Pisgana. Invece Bon Mardion e Jacquemoud si sono involati a metà gara e non hanno mai ceduto.

LA SORPRESA: ‘Les Jeunettes’ ventunenni Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter sono andate fortissimo proprio sulla distanza. Un altro colpo inferto al luogo comune per il quale le lunghe distanze non sono cosa per giovani. I due trentini Alex Salvadori e Thomas Martini hanno fatto la gara perfetta: sesti, in crescendo.

LA DELUSIONE: Beccari-Kuhar, nonostante il secondo miglior tempo sul Pisgana, proprio sul Pisgana hanno perso il quarto posto in classi-fica superati dai francesi Gachet e Sévennec, vincitori della ‘prova speciale’ Trofeo Ski Trab. LA CURIOSITÀ: Tutti, ma proprio tutti, gli stru-menti GPS e alti-baro da polso dei concorrenti che li indossavano hanno dato circa 50 km di sviluppo e tra i 4.150 ed i 4.300 metri di disli-vello positivo. Le inversioni e gli adattamenti lineari allungano ben oltre il 10%. Lo scostamento di circa il 5% sui dati alti-metrici è più difficile da spiegare, a meno di variazioni locali della pressione atmosferica durante la gara.

PASSO DEL TONALE (BS) 07.04.13

ADAMELLOSKI RAID SQUADRE

Nella foto:Nella pagina di sinistra

in apertura, tutta la felicità di Vincenzo

Savoldelli e Francesco Albrici sul traguardo di Pontedilegno questa è

la foto che sintetizza meglio il significato

dell’Adamello Ski Raid 2013.

In questa pagina, dall’alto verso il basso: Mattia

Roncoroni e Marco Herin sul traguardo, lacrime e gioia sul traguardo per

le giovani Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter,

seconde classificate e tutti i big schierati in attesa della partenza

ritardo di William Bon Mardion lascia-va ben sperare il team Holzknecht-Bo-scacci, particolarmente attivo dietro a

Mottinelli e Salvetti festeggiano l’arrivo di Panizza e Togni

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ LA GRANDE COURSE

PORTRAITS

GLI EROIdelle

10 ORE

Abbiamo catturato per voi le espressionidei protagionisti che più di ogni parola possono

spiegare la fatica ma anche la soddisfazione

Team 81 - Altitude Race 7 Marco Pedretti-Claudio Previtali

«Gara epica. È giusto che sia così lunga. Il ‘Mezza’ sai che lo finisci, ma qui c’è un altro fascino: sei in mezzo

all’Adamello e non sai se ce la farai».

Team 180 - DesnivellRobert M. Parcerisa-Ignacio Puig Guerra

«Siamo sfiniti, ma siamo venuti qui proprio perché sapevamo che è così dura!»

Team 86 - Arcobaleno ForeverGiancarlo Lira-Giuliano Ioriatti

«A Cresta Croce abbiamo rotto uno sci, ci avevano già tolto il numero: mai. Siamo entrati nel rifugio, il gestore ci ha dato

uno sci e avanti fino a Ponte di Legno a tallone libero».

MATTEO EYDALLINE FRANCESCA MARTINELLI VINCONO LA COPPA DELLE DOLOMITI

Con l’Adamello Ski Raid si è chiusa la ventunesima edizione della Coppa delle Dolomiti. Circuito articolato in cinque prove: oltre all’Adamello valevano per la classifica finale la Pitturina Ski Race, il Tour de Sas, la Ski Alp Val Rendena e il Trofeo Marmotta. Il pettorale rosso lo hanno vestito Matteo Eydallin e Francesca Martinelli. Due vittorie schiaccianti: in campo maschile in seconda piazza ha concluso il valtellinese Lorenzo Holzk-necht, seguito da Damiano Lenzi, mentre fra le donne piazza d’onore per Federica Osler, con terza Silvia Rocca.

CLASSIFICA FEMMINILE1. F. Martinelli (Alta Valtellina) .............2802. F. Osler (Arcobaleno) ...................... 2363. S. Rocca (Alta Valtellina) .................. 2104. G. Pellissier (Esercito) ..................... 2005. M. Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) .......1866. R. Rossi (Valtartano) ....................... 1757. Elena Nicolini (Brenta Team) ............1608. Birgit Stuffer (Gossensass) ............. 1349. Laura Besseghini (Sondalo) .............13010. E. Compagnoni (Alta Valtellina) ..... 120

CLASSIFICA MASCHILE1. M. Eydallin (Esercito) ........................3802. L.Holzknecht (Alta Valtellina) .......... 3203. D. Lenzi (Esercito) .............................2304. N. Kuhar (Slovenia) ......................... 2295. M. Reichegger (Esercito) ..................1606. A. Follador (Dolomiti Ski Alp) ........... 1427. M. Boscacci (Albosaggia) .................1378. T. Martini (Brenta Team) ................. 1269. A. Salvadori (Alpin Go Rendena) ......12110. R. De Simone (Gossensass) .......... 120

Soprattutto al cancello numero tre un numero rilevante di squadre non sono riuscite a rispettare il tempo limite. Come sempre in questi casi, molti tra gli esclusi hanno espresso le loro critiche al proposito. Si tratta di argomentazioni tecniche valide per il contesto agonistico, ma che dimenti-cano il fattore oggettivo: l’ambiente di quota. Vale la pena soffermarsi su questo argomento per un discorso generale sulle gare in montagna, più che per entrare nel merito di questa occasione.Come anche per il Mezzalama, l’altra competizio-ne che storicamente scatena dibattiti intermina-bili sull’argomento, in generale le osservazioni si basano sulle condizioni del percorso rispetto al suo stato standard e ai relativi tempi di percor-renza; sulle perdite di tempo nei colli di bottiglia per il gruppo; sui tempi e sui percorsi di rientro confrontati con quelli dell’ipotetica prosecuzio-ne o sui margini al cancello successivo di altri team che hanno proseguito, passando appena prima della chiusura del cancello incriminato (il parametro più sbagliato, sempre).Soprattutto sul posto, subito, se ne sentono di tutti i colori, e non così meditate come sul web a posteriori. Stare di guardia ai cancelli è un compito infernale. Per contro anche stavolta, tutto somma-to, ai cancelli sono transitati con margini decenti tanti team che ammettevano una preparazione lacunosa rispetto all’impegno che affrontavano.Il vizio di fondo delle argomentazioni degli esclusi è che si fondano esclusivamente su considerazio-ni tecniche ‘sportive’, relative alla combinazione atleta-prestazione-chilometri-metri. Mentre bisogna assolutamente partire dalle oggettive condizioni prevedibili della montagna. E tener conto che ci transitano persone in condizioni di agonismo, e quindi di prestazione limite, rese ancora più precarie dalla quota e dalla combina-zione distanza-profilo altimetrico.Se per esempio un determinato passaggio di gara diventa pericoloso normalmente dopo un certo orario, quello è il dato sul quale i responsabili si devono incardinare nel prevedere i tempi limite. E se sfortunatamente il giorno della gara i tempi di percorrenza si dilatassero per una delle variabili che la quota offre in abbondanza, quel limite og-gettivo dovrà essere comunque rispettato. Questi sono raid che vanno in quota, su vere montagne. Non restano su uno-due versanti con percorsi modulabili a piacere, facendo il giro dell’alberello sopra o di quello sotto a seconda della neve, sempre a pochi chilometri in linea d’aria (e in tutta discesa) dalla civiltà.Racconta Alessandro Mottinelli, presidente del comitato organizzatore: «In molti hanno obiettato che il cancello prima della salita al Passo degli Inglesi costringeva comunque a continuare sul percorso. Lo sappiamo, è una scelta precisa. Continuare era un’opportunità, non un obbligo. Quel cancello sta lì perché nell’eventualità di maltempo serio o sfinimento, in un attimo si può raggiungere il rifugio Garibaldi e utilizzare la funivia di servizio. Se si verificasse la stessa eventualità sul ghiacciaio oltre il passo, la situa-zione diventerebbe molto pericolosa».Naturalmente tutto è migliorabile, anche da parte degli organizzatori, ma ogni volta che si andrà a gareggiare in montagna e in quota si resterà in balia di queste incognite. Sono le stesse che deve considerare l’alpinista, e anche nel suo caso la rinuncia è la decisione più difficile e sofferta. Oltretutto sono pochi gli alpinisti davvero in grado di capire quando girare i tacchi, anche perché il gioco sta esattamente nel confronto con se stessi e con la difficoltà. Nei comitati organizzatori operano professionisti della montagna che sanno valutare questi aspetti. Bisogna adeguarsi alle loro conoscenze. Anzi: an-drebbero ringraziati calorosamente del ‘miracolo’ per cui su decine di migliaia di partecipazioni a gare non è mai successo niente che fosse legato a pericoli oggettivi.

POLEMICHE

LE SQUADREFERMATEAI CANCELLI

la velocità. La tattica francese era rischio-sa ma ha funzionato bene, perché i due hanno preso in breve sei minuti di vantag-gio e poi hanno tenuto alla distanza: cosa niente affatto scontata a 3.000 metri su un percorso interminabile. Tutte le gare corse in stagione, Pierra Menta compresa, non erano nemmeno lontanamente con-frontabili con l’Adamello Ski Raid.Scavalcato l’Adamello, l’attraversamento del Pian di Neve non si è rivelato la solita scivolata in relax. Spinte di braccia e sci a posto hanno fatto differenze di minuti, specialmente tra le squadre del gruppo.

Qui il raid è uscito dai parametri di qua-lunque altra gara, per entrare in ‘Dimen-sione Adamello’ con la salita a Cresta Croce, il Cannone, le Lobbie, e poi la di-scesa per attraversare e risalire al Passo valletta. Sull’agognato Pisgana. Quando radio corsa ha annunciato lo scollina-mento dei francesi al valletta, si è capito che avevano molto margine da gestire per non rischiare incidenti in discesa. Le prime squadre hanno anche godu-to di buona visibilità e naturalmente di neve migliore. Buona parte del gruppo ha invece fatto i conti con nuvole bas-

I protagonisti dello spettacolare sprint delle 16.25 In ordine sparso: Andrea Berta, Gianberto Picca Garino, Riccardo Bertolino, Vincenzo Rotella, Stefano Battaglia,

Stefano Marcon, Paolo Bobba, Roberto Fenaroli

IL PUBBLICONella visione ‘La Grande Course’ pubblico e concorrenti si completano a vicenda. Il meteo ha impedito agli appassio-nati l’accesso alle zone più distanti, presidiate quasi esclusivamente dai volontari del comitato organizzatore partiti dai rifugi. Ma da Passo Presena lungo tutti gli accessi al Pisgana fino al Valletta si possono calcolare ben oltre 1.000 persone. Passo Presena era logicamente il punto più affollato. Tifo da stadio per tutti i passaggi, scatenato da centinaia di infernali trombette: un’idea di grande effetto. Dopo le prime dieci squadre concentratissime, i concorrenti non pote-vano fare a meno di rallentare e guardarsi attorno mentre scollinavano in un frastuono infernale. Se attorno alla zona delimitata stazionavano almeno trecento persone, dalle 6 per almeno tre ore una fila ininterrotta di scialpinisti saliva e transitava per inoltrarsi in Adamello fino agli accessi al Pisgana.

Nelle foto: Jacquemoud al comando nelle prime fasi della gara davanti a Boscacci e Holzknecht, l’arrivo dei dominatori Bon Mardion e Jacquemoud, a destra le due vincitrici festeggiate dal ‘patron’ Alessandro Mottinelli

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 LA GRANDE COURSE \\

Team 58 - A.S. PremanaDomenico Ratti-Andrea Brumana

«Massacrante, infinita, siamo contentissimi. Tracciatura spettacolare! Cancelli un po’ stretti: noi non siamo forti ma

non ci dobbiamo mai preoccupare. Qui invece sì».

Team 269 - Adamello Ski teamPaolo Pedrotti-Luigi Sterli

«Questa è una gara da duri. È la prima di questo tipo: prima per noi solo pista e un paio di Sellaronda. Speriamo

di riuscire a fare il Mezzalama tra 20 giorni».

Team 295 - SaviSilvano Bruna-Andrea Degioanni

«Voglio ringraziare pubblicamente il mio compagno. Se non fosse stato per lui non sarei mai arrivato. Organiz-

zazione pazzesca».

Team 284 - Riccio 69Diego Pomoni-Delio Fazzini«Se riesco ad andare al lavoro domani,

è una chicca…».

se e con il manto frullato e sconvolto da centinaia di passaggi. Anche con la pioggia, dal primo pomeriggio. William Bon Mardion e Mathéo Jacquemoud hanno vinto come da facile pronostico. Damiano Lenzi e Matteo Eydallin hanno fatto una bella gara perché hanno regolato il team Holzknecht-Boscacci, forse più competitivo in questa fase del-la stagione. Sevennec e Gachet sono tra i migliori discesisti del circus e hanno sfruttato il Pisgana, una delle discese più lunghe delle Alpi, per superare Bec-cari-Kuhar. E che sia stata battaglia è

Chi tra il pubblico ha toccato l’argomento, ha usato questo ag-gettivo: epico. Specialmente chi è entrato in Adamello, passando oltre quel confine di Passo Presena che divide la comoda discesa in pista verso il Tonale da un ambiente più simile all’Antartide che alle Alpi, sa che non si tratta di retorica a buon mercato. Oltre mille spettatori sono saliti per guardare in faccia i concorrenti che danno tutto attraversando un gruppo montagnoso tra i più estesi in Europa a quote sempre superiori ai 3.000 metri, con meteo incerto, anzi in

condizioni con le quali nessuno mai entra in questo mondo di nevi perenni. A metà mattinata qualche finestra di visibilità buona, addi-rittura un’occhiata di sole e le temperature meno rigide del previsto hanno addomesticato l’ambiente più di quanto si potesse supporre guardando in alto dal fondovalle. Ma se arriva la nuvola sbagliata o si alza il vento l’Adamello può diventare più selvaggio del Bianco che è mille metri più in alto. Chi lo sa non ha potuto evitare i brividi assistendo a un’invasione umana di quell’ambiente estremamente

bello ed estremamente inospitale allo stesso tempo. E chissà in quanti hanno realizzato che dal 1918 fino alla prima edizione dell’A-damello Ski Raid non si era mai più verificata una presenza umana così consistente e agguerrita, in un parallelo immaginifico tra due modi completamente agli antipodi di confrontarsi tra uomini? Il Raid è anche un modo moderno, non blasfemo, di ricordare cosa accadeva di tragicamente epico in quei posti, meno di un secolo fa: la Guerra Bianca, ieri.

ADAMELLO? EPICO

testimoniato dai loro tempi cronometrati nella sezione Passo valletta - traguardo finale, che aggiudicava il nuovo Trofeo Pisgana Ski Trab: vinto in 20’ 42” dai due francesi, precedendo proprio il team italo-sloveno di 53” nel parziale, e di circa 20” nella classifica finale.

LE DONNE DEL RAIDIl raid è stato l’ennesima passerella per Mireia Mirò e Laetitia Roux, che hanno chiuso in 6h 29’ 24”. Quando corrono in team non si può più parlare di ‘gara’ in senso tecnico. Nei passaggi tra il pubbli-

co si godevano lo spettacolo dal punto di vista migliore. Qualche decina di metri sotto Passo Presena Laetitia Roux si è disinteressata della traccia, si è presa il suo tempo, e ha iniziato a guardare me-ravigliata il pubblico assiepato dietro le paline fettucciate.Durante il Raid si sono fatte avanti da subito le giovanissime Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter, ambedue nate nel 1992 (‘Les Jeunettes’ il nome di ottimo gusto scelto per il team). Senza timori re-verenziali per l’impegno che le aspettava, già a Passo Presena transitavano secon-

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

1.000

ArrivoPonte di Legno

1.258 m

PartenzaTonalinam. 1630

Partenza: Tonalina m. 1630Subito a tutta per non perdere tempo incolonnati sulla traccia, o risparmiarsi? E i cancelli?

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6

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Passo Presena: m. 2996Questa è fatta. Qui ci sono 300 tifosi e gli impianti, là dentro i deserti di ghiaccio.

2 Rifugio Mandrone: m. 2.442Adesso siamo proprio dentro e bisogna 'ballare'. Tutti in fila, in traversata, ma ora al proprio passo.

3 Passo Bedole: m. 3.150 Neanche a metà, è stata lunga e la quota si è già fatta sentire. Giù veloci al Venerocolo per passare il cancello.

4 Lago del Venerocolo: m. 2.540 Cancello passato, ma ora ci sono i 1.000 metri per l'Adamello.

5 Passo degli InglesiUna strada scavata nel pendio e gli ultimi 100 metri a piedi. Ancora a piedi per la cima, le corde fisse.

6

La cima! 3.539 metrisi sentono, ma il più è davvero fatto.

7 Pian di NeveNon è discesa. Gli sci non vanno, tocca spingere coi bastoni.

8 Cresta Croce: m. 3.300A questo punto è finita la salita, e ormai ne manca solo una, la più breve.

9 Rifugio Caduti dell'Adamello alla Lobbia Alta: m. 3.045Si intravvede l'ultimissima salita.

10 Passo Valletta: m. 3.200Infinito anche questo passaggio, dopo il giro del gruppo dell'Adamello.

11 Discesa del Pisgana:Quasi si stava meglio in salita che in mezzo a queste gobbe. Ma ormai Ponte di Legno è alla portata: raid completato.

12

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45

Dislivellototale:

in salita 4.000 m.in discesa 4.380 m.

de, seguite dalle più esperte valtellinesi Francesca Martinelli e Silvia Rocca. E le giovanissime hanno tenuto molto bene anche sulla distanza: seconde fino al tra-guardo, addirittura aumentando il loro margine sulle valtellinesi. Gara regolare per l’inedito team Raffaella Rossi-Mar-tina Valmassoi, che hanno preceduto Fe-derica Osler-Birgit Stuffer. Tutti duelli a distanza tra donne che si sanno gestire bene, e anche se per alcune di loro il Raid costituiva il debutto sulla lunghissima di-stanza, non si sono verificati capovolgi-menti di classifica in corsa. T

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3

T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

Il ‘Cielo sia lodato’ è certamente stato il primo pensiero di qualche migliaio di persone alle tre del mattino di sabato 4 maggio. Non per blasfemia, ma la maggior par-

te l’ha sicuramente pensato per una volta con la ‘c’ minuscola. Se ogni due anni le pagine valdostane dei servizi meteo ripetono picchi di contatti verso la fine di aprile, quest’anno c’è stato probabil-mente il record. Una primavera di tempo a dir poco instabile ha esasperato anche gli skialper ‘touring’, figuriamoci quelli che stavano per affrontare una super tra-versata in alta quota, fuori dai parametri normali anche per un ottimo atleta-alpini-sta. I concorrenti ci mettono se stessi, la quota di iscrizione e mesi di preparazio-ne non solo atletica. Ma l’organizzatore è responsabile di centinaia di persone e di scelte che coinvolgono interessi non quantificabili con il solo conto econo-mico. Una parte consistente del bilancio del Trofeo Mezzalama è investita sugli aspetti preventivi che dipendono dalle condizioni meteo e sulle previsioni stes-se. La Società Meteorologica Subalpina ha azzeccato tutto fino a poche ore dal via. La previsione cruciale è stata centra-ta una settimana prima del Mezzalama e ha implicato il rinvio del trofeo. Quella ‘superlocalizzata’ e ravvicinata delle 6-10 ore seguenti al briefing si è invece rivelata inesatta. Non si è vista l’umidità che avrebbe dovuto condensare in zona per qualche ora dopo un possibile ulterio-re passaggio di corpi nuvolosi nella not-te. Una differenza da nulla su una carta del tempo, ma la differenza tra un clima quasi piacevole o una situazione davvero difficile - se non infernale - per chi deve restare a 4.000 metri per delle ore. Dalla mezzanotte gli ampi spazi stellati hanno permesso un forte rigelo anche per eva-

La cadutadegli DeiRISULTATO A SORPRESA | Dopo il rinvio di una settimana a causa del maltempo, si è corsa il 4 maggio una delle edizioni più spettacolari del Trofeo Mezzalama. In campo maschile trionfo dell’Esercito, che azzecca la giornata perfetta proprio in concomitanza con la crisi di Kilian Jornet. Tra le donne un malessere costringe al ritiro Gloriana Pellissier, così si apre la strada per l’insperato successo di Besseghhini, Rossi e Nicolini

LA GRANDE COURSE \\ TROFEO MEZZALAMA

§ dal nostro inviato Guido Valotafoto Nacho Grez§

porazione dal manto nevoso umido, uni-ti a un deciso abbassamento dello zero termico. Meglio di così non era proprio possibile.

UNA SFIDA PER 900Una mass start impressionante come sempre. La coreografia ha aiutato con la base sonora e le parole infiammate di Gadin, ma quello che emoziona resta il veder partire centinaia di persone ansio-se di affrontare una sfida limite: con la quota, con se stessi, con il freddo, con gli avversari. Sfida al limite per tutti, dal primo all’ultimo team. Il team Esercito 1 di Eydallin-Reichegger-Lenzi è partito deciso. L’unico modo per far saltare il banco era tentare il tutto per tutto, e ha pagato. Chissà, forse una partenza pru-dente di tutti sul tratto più fisico avrebbe

XIX Trofeo Mezzalama

LIVE REPORT

Ivan Sangiovanni, Maurizio Signori, Alberto Gatti (Lame Perrel Ranica)

quarantaquattresimo posto in 6h.19.56«Non ne vogliamo perdere neanche uno, di Mezzalama».

Michele Festini Purlan, Alberto Gerar-dini, Enrico Frescura (Dolomiti Ski Alp)

venticinquesimo posto in 5h.41.27«Alberto è un ex vincitore della Sellaronda, ma in tre ab-biamo un solo Mezzalama. Però ci siamo preparati bene».

Matteo Bolis, Francesco Boni, Giuseppe Colombo (Altitude Race)

centotrentesimo posto in 7h.50.27«Noi siamo a dieci Mezzalama… in tre. Matteo è il

veterano, con cinque».

permesso a Kilian Jornet di risparmiare quella piccola percentuale sulla presta-zione che in un atleta top non fa emergere un malessere latente. Sta di fatto che gli episodi decisivi si sono verificati proprio nell’arroccamento ai 3.800 metri del pia-no del Breithorn. Kilian Jornet, e in mi-sura maggiore e definitiva Gloriana Pellis-sier, sono stati male salendo le piste. Sarà semplicemente pista, ma se c’è qualcosa che non va il ventina lo fa emergere: un’al-ternanza continua di strappi e piattoni per 1.800 metri uno sopra l’altro con sviluppo eccezionale, partendo da ben 2.000 metri di quota. Una prestazione non facile da pre-parare, specialmente per chi nel gruppo si ostina a snobbare la pista.‘Roux-Mirò-Pellissier down’: Gloriana Pellissier è stata bloccata da un violento attacco di stomaco che non è riuscita a su-

perare. Eppure è la combattente per antono-masia e, correndo in team con le altre due donne più forti dello skialp internazionale, avrebbe potuto anche proseguire riducendo l’impegno. Ma non le è proprio stato pos-sibile fisicamente. L’amica Elena Nicolini, nel team La Sportiva Women che poi avreb-be stravinto, si è anche fermata a sincerarsi del suo stato. Nulla da fare. Eppure il pro-nostico appariva scolpito nella pietra.«Sono arrivato in fondo solo grazie ai miei compagni»: qualcosa di simile deve essere accaduto anche a Kilian Jornet. Come mi-nimo una giornata no, dopo le ottime sen-sazioni del periodo precedente. La chiusura opaca di Coppa del mondo a Tromso era probabilmente da leggersi come l’effetto di scelte funzionali al Trofeo Mezzalama. Specialmente alla luce dell’attività suc-cessiva dei due fuoriclasse sul Bianco:

MISSION IMPOSSIBLE: MISSIONE, COMPIUTA!Poco dopo le 9 di sabato 4 maggio 2013 il comandante della pattuglia degli alpini, il caporale maggiore capo scelto Manfred Reichegger, ha comunicato il ‘missione compiuta’ al colonnello Marco Mosso. Prima ancora che per loro stessi e che per tifo-si e appassionati, c’era una tradizione storica per cui combattere una vera battaglia, incruenta ma durissima, da affrontare ‘a la guèrre comme a la guèrre’. Se non fosse stato ancora capito cosa c’era in ballo, ha pensato proprio Reichegger a chiarire la situazione quando in gara ha passato un cheerpack di zuccheri ad Angeloni e gli ha intimato secco «Apri questo!». Era un ordine. Di quelli che si eseguono e non si discutono, come quando il solito Manfred dice scusa, per favore e grazie, anche mentre sta facendo il podio in una Coppa del Mondo. Il fatto è che il Centro Sportivo Esercito è nato nel 1935 proprio con la missione di vincere il Mezzalama.

\\ LA GRANDE COURSE

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T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

Marco Grigi, Alberto Magni, Luca Tavolari (Premana)

duecentoseiesimo posto in 9h.23.31«Siamo al primo Mezzalama. No, nessuna paura. E poi

siamo qui per cercare un’esperienza personale».

Daniele Bergeretti, Francesco Zucconi, Eugenio Pinatel (Cuore da Sportivo) centottantottesimo posto in 8h.51.53

«Uno di noi ne ha già fatti due, gli altri due… solo mezzo! Vogliamo solo finirlo sani: è un conto in sospeso».

Nicola e Delfo Rocchi, Riccardo Eulogio (Kratos Team Ricky e i Rocchi)

centodiciottesimo posto in 7h.35.51«Ho corso sette Mezzalama, ma questo sarà il più bello

perché lo farò con mio figlio».

Andrea Biassoni, Fabrizio Casati, Stefano Barbaria (Pell e Oss Monza)

centosettantesimo posto in 8h.28.25«È la conclusione di una scommessa. Uno ha coinvolto a

grappolo i ‘seguaci’, ed eccoci qui».

IL MEZZALAMA? LIVESU SKI-ALPER!

gatr17@gatr17#ff a @skialper. Siete fantastici, avanti così!

.@pescegialloLa libidine è qui: sole, whisky, @skialper e sei in pole position! #FF

Cantonetti Gabriella@GabriGabrix62@skialper Grazie per aggiornamenti. Forza ragazzi!

Marco De Gasperi @Dega1977Complimenti a Esercito1 per la vittoria odierna al Trofeo #Mezzalama grandissimi! Grazie @skialper per il live!

Paolo Ciotti @paolonervitesi@skialper grazie x la cronaca del #mezzalama. Speravo di assistervi dal vivo, ma grazie a Voi era come esserci... Siete grandi!

Pitturina Ski Race

@Pitturina#Mezzalama live streaming sul sito @skialper @barcavallino

Flavia Chiarelli @flachina@skialper tutti grandissimi e #matteoeydallin orgoglio di #sauzedoulx

Magda Genuin @magdagenuinGrazie Ski-alper per far vivere il Mezzalama anche a noi da casa!

Enzo Partel @Enzino1973@skialper risultato a sorpresa, ma sono contento,se lo meritano dopo tanti 2 posti! Anche @kilianj è umano... non pensavo!

Andrea Benedetti @anBenedettiGrandissima lezione di Esercito1 al #mezzalama! Ottimo live di @skialper

LE CONDIZIONI DEL PERCORSONeve trasformata, rigelata solo per i primi 300 metri di dislivello sulla pista, con qualche problema di grip per le pelli. Poi la nevicata di venerdì è stata sufficientemente asciutta per ammorbidire la neve trattata dai battipista dai 2.400 metri in su; in alto uno strato soffice di 20 centimetri ha rinnovato quello di 30-40 centimetri infrasettimanale. Il grande lavoro di ritracciatura era stato completato giovedì da decine di guide e tecnici, disseppellendo qualche palina sommersa dagli accumuli del vento del fine settimana precedente, la data prevista in origine, con un metro e mezzo depositato in due giorni. Come sempre accade in quota, i pendii rimangono in ghiaccio scoperto per tutto l’inverno. Può anche nevicare tutti i giorni per tre mesi, ma in alto c’è sempre vento che spazza via la poca neve troppo fredda per aggrapparsi al ghiaccio nero. Solo in tarda primavera, con più umidità, luce e temperatura, la neve inizia a impastarsi sul ghiaccio e poi, con un po’ di metamorfismi, soprattutto per fusione e rigelo, diventa più resistente al vento forte della quota. Mutamenti che possono verificarsi anche in poche ore, con un’intensità degli eventi meteo che è impossibile sperimentare più in basso.Tanto che i rovesci temporaleschi della vigilia hanno permesso alle guide di uscire dai rifugi solo verso le 20, a ritracciare per l’ennesima volta le rispettive sezioni di competenza, poi completate dalle due del mattino della gara. Risultato perfetto a detta di tutti i ‘mezzalamisti’, che passavano ai controlli con il sorriso dipinto in faccia. La nuova variante per la cima del Castore, che traversava a destra sotto la terminale di cresta, ha smistato e velocizzato il traffico intenso dell’ora di punta, quella di centro gruppo che aveva innescato, specialmente nel 2011, blocchi e rallentamenti, con problemi gravi di ipotermia per tante squadre. Sembra anche essersi rivelata più veloce, ma molti se ne sono disinteressati per godersi l’unicità delle poche decine di metri in gara su quel famoso filo di cresta a 4.200 metri, che divide un mondo aperto nel sole pieno da un versante nell’ombra gelida. Il Naso è stato direttissimo e più veloce di quando lo si era salito sci ai piedi su un’autostrada scavata nel pendio. Neve bella nelle discese anche a tarda ora, e sci ai piedi fino a pochi metri dal prato di Gressoney. Il canalino dell’Aquila è migliorato con i passaggi e con il sole. A detta di tutti, uno dei Mezzalama più regolari, lineari, semplici, godibili.

Il forcing degli Alpini

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andata e ritorno dal tunnel alla cima in 4h 30’ proprio nei giorni previsti in ori-gine come prima data del Mezzalama. Una passeggiata di ricognizione in vista dell’assalto al record ‘Gignoux-Brosse’ (dalla piazza di Chamonix), di poco su-periore alle cinque ore. Strascichi nepale-si? Overtraining? Semplice giornata no? La potenza della locomotiva Bon Mar-dion-Jacquemoud l’ha messo in crisi. Kilian è il fuoriclasse per definizione, ma è anche lui vulnerabile. Non è la prima volta che ‘salta’, se così si può definire il

giore era quella di Kilian, con la faccia di uno che sta male e la corda innaturalmente tirata. Quelle migliori, i tre del Camp-Ski Trab, con Lanfranchi che sembrava rinato rispetto a tutto il resto della stagione: mira-coli della ‘sua’ quota. Holzknecht salutava molto british, inarcando il sopracciglio. Di seguito Davide Galizzi trainava Gachet e Sevennec, le Gardes Frontières Suisse passavano poco dopo, quindi Beccari-Fol-lador-Barazzuol. Tra i passaggi seguen-ti si fermavano i bergamaschi Zamboni e Cinesi ad aspettare lungamente Fabio

Marco Tosi, Marco Camandona,Lorenzo Panzera

ventottesimo posto in 5h.44.29«Siamo tre ‘vecchi’ amici, ma sempre sulla breccia».

Filippo Beccari«Allora, come siete andati?» «Quarti! Come, quarti?

Questa volta abbiamo fatto proprio un garone. Peccato che Anna (la fidanzata, ndr) abbia dovuto riprendere l’aereo

per la Svezia proprio il giorno prima. Mezzalama rinviato e tempo scaduto».

Jacopo Compagnoni, Davide Canclini, Stefano Sosio (Hotel Baita Fiorita Team)

ventitreesimo posto in 5h.34.57Due guide alpine e il tecnico dell’Alta Valtellina, un

Mezzalama in amicizia.

I DOLORI DEL GIOVANE LENZI«Non lo so. Gli altri due mi sembrano così fiduciosi. Io invece sono teso, preoccupato e sto ‘sentendo’ molto questa gara. Poi negli ultimi tempi c’è sempre stato tempo bruttissimo e non ho potuto allenarmi come dico io. Speriamo bene, domani». La mattina seguente alle 5.00 non era di Damiano Lenzi la sparata iniziale davanti a tutti sulla rampa peggiore di tutto il Mezzalama (peggio del gradino che deposita sotto il rifugio delle Guide alla testa Grigia). Era Robert Antonioli, non era ‘il Lenzi’ come nel buio poteva sembrare. Questa volta era ordinato e coperto in confronto alle sue partenze esplosive, e sì che sarebbe stato il suo terreno.E alla fine l’abbiamo ritrovato incredulo, quasi commosso sul prato di Gressoney. Dalla redazio-ne di Ski-alper è partito subito un sms spontaneo di congratulazioni proprio per lui. Fortissimo, una parte del suo potenziale è ancora in parte inespressa. È forse l’unico in grado di inventarsi qualcosa per ribaltare pronostici impossibili, ma proprio per questo deve ‘rischiare per vincere’, e non sempre può andare bene. Anche se prima della gara è controllatissimo, subito dopo si esprime sempre di getto con le parole più adatte a fotografare la cronaca. Così come interpreta le situazioni, estroso nell’esprimersi a parole come in gara. Una settimana prima del Mezzalama erano state male interpretate un paio di sue affer-mazioni incolpevoli che dipingevano alla perfezio-ne la giornata di meteo e condizioni eccezionali durante la sua ricognizione del percorso. Peggio per chi non capisce. Il ‘Lence’ intanto ha vinto il Mezzalama! Dimenticavamo, sabato 4 maggio, ore 18.14, arriva un sms: «Grazie mille…».

EYDALLIN RAGGIANTETutti aspettano sempre le dichiarazioni di Matteo Eydallin dopo le sue gare. E lui non delude le at-tese, sfoderando qualche elaborazione delle sue per colorare cronache di gare che molto spesso non offrono grandi spunti. In altre parole ‘cava il sangue dalle rape’. Ogni volta si inventa immagini tra il letterario e il cinematografico. In questa stagione è stato costretto quasi subito a ripetersi sull’argomento dei ‘supereroi’ (il copyright è suo) Bonma, Kilian & Jacq, quei tre fuoriclasse che proprio al Mezzalama si sono riuniti in un wonder team invincibile sulla carta. E il corollario è stato troppo spesso la seconda posizione sua o del suo team, ossessiva per mesi. Infine, all’ultimo attimo disponibile, al culmine di un’escalation, ecco il finalone holliwoodiano ad effetto invece del fina-lino rassegnato del neorealismo italiano. Happy end, finalmente! E finalmente Matteo Eydallin si aggirava sul prato di Gressoney, che per lo ski-alp è un po’ come quello di Wimbledon per il tennis, con un bel sorrisone a trentadue denti. Niente più da elaborare, capire, pensare, inventare. Per una volta l’Eyda, che è uno di buone letture, avrà realizzato che il principio di Pareto e l’eterogenesi dei fini, ambientati in quota, aiutano a vincere la gara che vale più di una stagione.

REICHEGGERMASTER & COMMANDERDavvero, non è una costruzione retorica. È molto difficile trovare le parole giuste per descrivere la carriera di Manfred Reichegger. Perché questo risultato è eccezionale in sé ma non racconta tutto. Uno vede anche questo Mezzalama nel suo palmarès ma non può sapere cosa c’è dietro, il lavoro e la mentalità che servono per conqui-starlo. E siccome è difficile trovare le parole, lui semplicemente non ne abusa. Al limite fa riferi-mento alla sua età, come se pensasse che gli altri gli possano credere. Pragmatico anche in questo: tiene le forze emotive per quando servono così riesce a estrarne anche in più quando ci vuole la prestazione eccezionale. Si può stare certi che ha ripetuto ancora ai suoi compagni che ‘bisogna crederci’ e che ‘tutto può ancora succedere’. Det-to da lui non è mai un’incitazione come un’altra: se lo dice lui è perché le cose stanno così. Forse la sua abituale misura nell’esprimere la soddisfa-zione è anche il modo migliore per godersela fino in fondo. Perfino in questo, l’allenatore in campo.

secondo posto al Trofeo Mezzalama.

KILIAN IN CRISI AL BREITHORN Al passo del Breithorn sono transitati per primi Esercito 1 di Eydallin-Reicheg-ger-Lenzi, a circa un minuto il Team Camp-Ski Trab di Lanfranchi-Boscac-ci-Holzknecht e a un altro minuto il Team La Sportiva-Crazy Idea di Jacque-moud-Bon Mardion-Jornet. Tutti legati nell’ordine descritto, con facce belle e meno belle, ma tutte concentratissime, spe-cialmente le tre davanti. L’espressione peg-

I VINCITORI

Nelle foto: in alto a si-nistra le spettacolari fasi della partenza a Breuil Cervinia, a destra la determinazione di Matteo Eydallin. Nella striscia sopra da sinistra a destra i tifosi di Eydallin e quelli di Damiano Lenzi in festa a Gressoney. Una crisi che non pregiudica una stagione da grande protagonista di Gloriana Pellissier, i tre grandi sconfitti, Kilian, Bon Mardion e Jacquemoud. e le due ‘reginette’ dello ski-alp Roux e Mirò.Qui a sinistra l’arrivo trionfale di Besseghini, Rossi e Nicolini

\\ LA GRANDE COURSE

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Bazzana, un’altra eccellente vittima della sindrome da Mezzalama, poi out. Il transito del Team La Sportiva Women confermava il ritiro di Roux-Mirò, salite comunque al passo senza Gloriana Pellissier. Nicoli-ni-Rossi-Besseghini avevano così il peso del pronostico dalla loro.

FINALE CON URLONel lungo sviluppo al passo di verra Eser-cito 1 e Camp-Ski Trab accumulavano il margine maggiore sul team franco-spa-gnolo con quasi quattro minuti tra i primi

conservavano solo un minutino, prima di slegarsi. Pochissimi minuti di suspense prima dell’apoteosi: tra le case di Gres-soney sbucava Matteo Eydallin corren-do come negli 800 in pista, precedendo di pochi metri i suoi compagni e tuffandosi finalmente ‘nel’ traguardo. Posizioni e distacchi immutati per tutti nei pochis-simi minuti a precipizio dal Mantova a Gressoney. Dopo lo striminzito e abissale minutino sono piombati sul traguardo Ja-cquemoud-Bon Mardion-Kilian e poi Lanfranchi-Boscacci-Holzknecht, se-guiti dall’altro exploit di giornata: Becca-ri-Follador-Barazzuol, incredibile team dell’ultimo minuto dopo il forfait di Nejc Kuhar. E poi… l’impressionante parata del meglio dello skialp mondiale, per de-cine di posizioni di classifica.

IL SOGNO DI UNA VITADa atlete esperte, le favorite numero due hanno sopportato il peso di un pronosti-co inaspettato, da far tremare il sangue nelle vene, e hanno stravinto in poco più di sei ore il Mezzalama rosa. Laura Besseghini, Raffaella Rossi hanno cen-trato la soddisfazione di una vita, mentre Elena Nicolini l’ha colta subito, all’i-nizio di una carriera sportiva già ricca di bei ricordi. A quasi un’ora e mezza il secondo team femminile, Locatelli-Ri-chard-Cazzanelli.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Laura Besseghini (ITA) Raffaella Rossi (ITA) Elena Nicolini (ITA) .....................................6h.04.142. Tatiana Locatelli (ITA) Mireille Richard (SUI) Alessandra Cazzanelli (ITA) ........................... 7h.27.253. Claudia Comello (ITA) Sonia Balbis (ITA) Claudia Stettler (SUI) .................................7h.44.044. Brigitte Wolf (SUI) Bernarda Henzen (SUI) Cornelia Ritler (SUI) ......................................7h.45.215. Marion Maneglia (FRA) Marion Losappio (FRA) Naila Jornet (ESP) ......................................7h.52.436. Marina Ferrandoz (ITA) Claudia Titolo (ITA) Raffaella Miravalle (ITA) ...............................7h.56.517. Stefania Avanzinelli (ITA) Simona Hosquet (ITA) Sonia Menabreaz (ITA) ..............................8h.29.358. Sylvia Berghammer (GER) Monika Hager (AUT) Michaela Feurle (AUT) ..................................8h.37.029. Julie Mottier (FRA) Blandine Du Crest (FRA) Manon Fouque (FRA) .................................8h.50.3510. Alexandra Rudatis (FRA) Anouk Doore (BEL) Martina Senn (AUT) ....................................9h.08.28

ASSOLUTA MASCHILE1. Manfred Reichegger (ITA) Damiano Lenzi (ITA) Matteo Eydallin (ITA) .................................4h.16.372. William Bon Mardion (FRA) Mathéo Jacquemoud (FRA) Kilian Jornet Burgada (SPA) .........................4h.17.373. Michele Boscacci (ITA) Pietro Lanfranchi (ITA) Lorenzo Holzknecht (ITA) ..........................4h.28.274. Filippo Beccari (ITA) Alessandro Follador (ITA) Filippo Barazzuol (ITA) ..................................4h.35.395. Xavier Gachet (FRA) Davide Galizzi (ITA) Alexis Sévennec (FRA) ...............................4h.36.296. Martin Anthamatten (SUI) Yannick Ecoeur (SUI) Florent Troillet (SUI) ......................................4h.37.497. Denis Trento (ITA) Daniel Antonioli (ITA) Robert Antonioli (ITA) ................................4h.38.328. Marcel Marti (SUI) Werner Marti (SUI) Andreas Steindl (SUI) ...................................4h.45.129. Thomas Martini (ITA) Alex Salvadori (ITA) Thomas Trettel (ITA) ..................................4h.48.0510. Fulvio Fazio (ITA) Alberto Fazio (ITA) Fabio Cavallo (ITA) ......................................4h.56.4511. Bastien Fleury (FRA) Fabien Meynet (FRA) Adrien Piccot (FRA) .................................4h.57.2812. Cédric Remy (SUI) Didier Moret (SUI) Alexander Hug (SUI) ...................................4h.59.0113. Andrea Basolo (ITA) Matteo Stacchetti (ITA) Tony Sbalbi (FRA) .....................................5h.02.1514. Fabio Pasini (ITA) Daniel Yeuilla (ITA) Pietro Broggini (ITA) ...................................5h.07.0915. Andrea Panizza (ITA) Michele Maccabelli (ITA) Graziano Boscacci (ITA) ..........................5h.08.4016. Mattia Roncoroni (ITA) Luigi Cocito (ITA) Marco Hérin (ITA) .......................................5h.14.1017. Michele Franzini (ITA) Eros Pini (ITA) Stefano Rossatti (ITA) ..............................5h.22.4118. François Ronc Cella (ITA) Claudio Consagra (ITA) Richard Tiraboschi (ITA) ..............................5h.24.2319. Vincent Bader (SUI) Alain Ramel (SUI) Eric Dussex (SUI) .....................................5h.24.3920. Flavio Gadin (ITA) Giuseppe Pivano (ITA) Nadir Giovanetto (ITA) ................................5h.26.48

TESTA A TESTA: Due pronostici sovvertiti in un colpo solo, in modi molto simili tra loro. Ma non si vince solo per abbandono. Non si tratta di fortuna o di sfortuna, a seconda dei punti di vista: è la dura legge dello sport. Le gare in pattuglia sono fatte anche di queste cose e il Mezzalama specialmente.LA SORPRESA: Filippo Barazzuol ha sostituito uno come Nejc Kuhar, in team con Filippo Beccari e Alessandro Follador. I casi sono due: è fortissi-mo e porta fortuna.LA DELUSIONE: Doveva capitare proprio a Glo-riana Pellissier, che è la combattività fatta donna sugli sci?LA CURIOSITÀ: William Bon Mardion è diventato padre per la seconda volta proprio nel giorno fissato come prima data per il Trofeo Mezzalama.

CERVINIA/GRESSONEY (AO) 04.05.13

SQUADREDISLIVELLI: 2.862 M IN SALITA,3.145 M IN DISCESA

TROFEOMEZZALAMA

Ivano Ploner, Erwin Chiocchetti, Mirko Micheluzzi (Bela Ladinia)

trentatreesimo posto in 5h.55.59«Ski-alper, ci vediamo alla Dolomites Skyrace».

Il piede di KilianQuando non si sta bene è più facile subire vesciche e

massacrarsi i piedi...

Michele Maccabelli, Graziano Boscacci Andrea Panizza (Lunaverde)

quindicesimo posto in 5h.08.40«Uno dei Mezzalama più belli, lineari, senza problemi sul

percorso».

QUANTE STORIE PER MEZZO CHILO IN PIÙ!Nelle settimane precedenti il Trofeo Mezzalama Adriano Favre, responsabile tecnico anche per questi aspetti, aveva annunciato con congruo anticipo che sarebbero stati imposti i ramponi in acciaio se le condizioni non fossero mutate. Sulla Ovest del Castore e sul Naso del Lyskamm i pendii erano in ghiaccio nero. Apriti cielo. Interventi scandalizzati qua e là per il web, come se i ramponi di ferro fossero un oggetto misterioso, nuovo e diabolico, inventato dalle aziende e dal comitato organizzatore tra un Mezzalama e l’altro per spennare e rallentare i poveri concorrenti. Poco meno scandalo aveva suscitato l’annunciatissima introduzione dello strato esterno termico, come se di solito si andasse a 4.000 metri in costume, maschera e boccaglio. E come se nessuno avesse notato che, incidentalmente, proprio al Mez-zalama ne fossero già successe di tutti colori in qualche edizione precedente proprio a causa del freddo e di incidenti tecnici a ramponi usati su neve. Ma viene da chiedersi, e sia detto con tutta la delicatezza del caso: cosa avevano elencato sul proprio curriculum alpinistico personale, presentato con la domanda di iscrizione al Mezzalama, coloro che protestavano per i ramponi e i capi termici? Questi atteggiamenti fanno il paio con quelli di coloro che hanno chiesto il prolungamento dell’Adamello Ski Raid e relativi cancelli fino a tarda sera ‘perché le ore di luce ormai arrivano a sera’. L’ambizione di portare a termine traversate simili è legittima, anzi è perfino un atteggiamento personale positivo. Le gare de La Grande Course esistono proprio per questo: interpretano e incentivano il desiderio di montagna e suscitano un’attrazione magnetica proprio perché ci salgono davvero ‘sulla montagna’. Però non bisogna dimenticare la pericolo-sità dell’ambiente dove passano. Non è obbligatorio avere l’esperienza di una guida alpina, ma se non la si ha, bisogna fidarsi del suo giudizio. Quello che sabato 4 maggio era un pendio da ski-alp classico, dieci giorni prima sarebbe stato invece percorribile solo sapendo usare bene i ramponi, di acciaio. Facile, ma pericoloso, anche se gradinato amorevol-mente con decine di ore di compressore e martello. Sabato 4 maggio le temperature erano nella media stagionale, ma in molti hanno avuto molto freddo alle mani e hanno ringraziato in cuor loro il comitato organizzatore per avere imposto 150 grammi in più di isolamento termico che hanno indossato da Plateau Rosa a Gressoney, Kilian compreso.

e i terzi, mentre i secondi rimanevano co-stantemente a un minuto circa dalla testa. Ma dopo il faticoso attraversamento del Castore con lunghi tratti a piedi, al Quin-tino Sella i giochi sembravano riaprirsi: Jacquemoud-Bon Mardion-Kilian riagganciavano i secondi, recuperando un minuto a Esercito 1. Anche il Team Camp di Beccari-Follador-Barazzuol risaliva due posizioni. L’avvicinamento al Naso riduceva il vantaggio dell’Esercito a 1’40” sul wonder-team, un calo netto in un tratto relativamente breve. E al Mantova i primi

Scarica la classifica completa dal database gare di Ski-alperskialper.it/CalendarioGare

LA GRANDE COURSE \\

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ COPPA ITALIA

Lagoraia mezz’Asta

Eydallin-Lenzi campioni Top Class

PERCORSO RIDOTTO | La ‘classica’ del Tesino è stata comunque una gara di grande spessore tecnico e agonistico: vittoria del valtellinese Lorenzo Holzknecht e della spagnola Mireia Mirò

EDIZIONE NUMERO 61 | La classica monregalese valeva per la Coppa Italia, ma assegnava anche gli ‘scudetti’. Programma invertito a causa del maltempo. Scelta che si è rivelata azzeccata...

COPPA ITALIA \\ LAGORAI CIMA D’ASTA COPPA ITALIA \\ TRE RIFUGI

Nonostante la neve abbondante, il me-teo incerto e le temperature non han-no permesso all’organizzazione di al-

lestire il percorso classico che sale sulla cima più alta del Lagorai, la Cima d’Asta, a quota 2.847 metri. La ventiduesima edizione della scialpinistica Lagorai Cima d’Asta era valida come settima prova della Coppa Italia, come combinata con la gara austriaca Hohe Tauren Trophy, oltre ad assegnare i titoli di campione trentino di scialpinismo in tutte le categorie. La guida alpina Franco Melchiori, ideatore di questa manifestazione, ha tirato un sospi-ro di sollievo quando il giorno della gara ha visto uno spiraglio di bel tempo. Pur con per-corso ridotto, la grande classica del Tesino è stata all’altezza della sua tradizione: dopo la partenza dai 1.440 metri di Malga Sorgazza e la lunga strada forestale, salita nel ‘Cana-lon’, che portava direttamente sotto il Rifu-gio Ottone Brentari, aperto per l’occasione, che si trova alla base della Cima Asta. Qui la neve raggiungeva i due metri di spessore. Un manto nevoso tutto sommato ben consolida-to, coperto da quasi venti centimetri di neve fresca. La salita continuava ancora per circa cento metri di dislivello per arrivare al primo cambio pelli, prima di gettarsi in una velocis-sima discesa al lago per l’ennesimo cambio. Da qui un’altra breve ascesa verso i 2.516 metri del Passo delle Soccede. Altro cambio pelli per scendere fino in val Soccede. È stata questa lunga discesa che ha fatto la differen-za: se all’inizio c’era neve soffice e costante, nella parte bassa c’era un fondo di valanga che non permetteva alte velocità, un fattore che ha messo a dura prova le gambe, e gli sci, di tutti gli atleti. Raggiunto il punto più basso i concorrenti hanno rimesso le pelli per l’ul-tima risalita, con un tratto a piedi nella par-te centrale dove si dovevano mettere gli sci sullo zaino e un secondo più scorrevole che portava oltre la Forcella Magna ai 2.170 metri del Lago Magna. Un ultimo cambio assetto - il quinto - per la discesa di oltre 700 metri, fino al traguardo di Malga Sorgazza. Il tutto per oltre 1.753 metri di dislivello all’insù e al-trettanti in discesa con uno sviluppo di sedici chilometri. vittoria del valtellinese Lorenzo Holzknecht e della spagnola Mireia Mirò, mentre i titoli trentini sono andati a Thomas Martini e Nadia Scola. Nelle categorie gio-vanili affermazione tra i Cadetti del trentino campione del mondo Davide Magnini e della valtellinese Giulia Compagnoni (Eli-

§ di Omar Oprandi §VAL MALENE - PIEVE TESINO (TN)10.03.13

LAGORAICIMA D’ASTAINDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.760 m

MONDOVI’ (CN) 16.03.13

TRE RIFUGI SQUADREDISLIVELLO IN SALITA: 2.276 m

ASSOLUTA FEMMINILE1. Mireia Mirò (SPA) ........................................... 2h.03.332. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ..................2h.16.123. Nadia Scola (Ski Team Fassa) ....................... 2h.19.254. Federica Osler (Arcobaleno) ..............................2h.35.015. Raffaella Miravalle (Levanna) ........................ 2h.42.266. Claudia Titolo (Valdigne) ....................................2h.50.597. Giulia Botti (Kinomana) ................................. 2h.52.248. Maria Orlando (Tre Rifugi) ..................................2h.54.099. Milena Ghirardi (La Bufarola) ........................ 2h.57.3410. Giovanna Bigagli (Bogn da Nia) .......................3h.40.45

ASSOLUTA MASCHILE1. Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) ............. 1h.42.472. Nejc Kuhar (SLO) ...............................................1h.45.003. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) ......... 1h.45.324. Thomas Martini (Brenta Team) ...........................1h.45.575. Matteo Pedergnana (Alta Valtellina) ............. 1h.48.366. Alex Salvadori (Alpin Go) ...................................1h.53.067. Matteo Bignotti (Alta Valtellina) .................... 1h.53.468. Daniele Cappelletti (Adamello) ............................1h.53.529. Thomas Trettel (Cauriol) ................................ 1h.54.5810. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) .....................1h.55.19

CADETTI FEMMINILE1. Giulia Compagnoni (Alta Valtellina) .............. 1h.24.562. Melanie Ploner (Badiasport) ..............................1h.35.063. Giulia Murada (Albosaggia) ........................... 1h.37.424. Laura Corazza (Dolomiti Ski Alp) ........................1h.40.105. Debora Contrio (Albosaggia) ......................... 1h.50.356. Giulia Gherardi (Albosaggia) ..............................1h.52.027. Alessia Re (Valle Antigorio) ........................... 2h.00.088. Elisa Dei Cas (Brenta Team) ...............................2h.02.449. Sofia Cristini (Albosaggia) ............................. 2h.03.0210. Francesca Sambrizzi (Alta Valtellina) ...............2h.08.37

JUNIORES FEMMINILE1. Erica Rodigari (Alta Valtellina) ...................... 1h.33.512. Martina Da Rin Zanco (Dolomiti Ski Alp) ............1h.48.023. Michela Martinelli (Alta Valtellina) ................ 2h.13.34

CADETTI MASCHILE1. Davide Magnini (Brenta Team) ...................... 1h.07.242. Pietro Canclini (Alta Valtellina) ...........................1h.11.473. David Frena (Badiasport) ............................... 1h.12.314. Gabriele Leonardi (Brenta Team) .......................1h.13.12 5. Erik Pettavino (Valle Stura) ........................... 1h.13.586. Andrea Greco (Sondalo) ..................................... 1h.14.07 7. Carlo Colaianni (Gran Sasso) ......................... 1h.16.108. Fabio Pettina (CAI Schio) ...................................1h.19.429. Thomas Muscietti (Sondalo) ......................... 1h.20.1010. Maurizio Bugna (Brenta Team) .........................1h.20.15

JUNIORES MASCHILE1. Michele Pedergnana (Alta Valtellina) ............ 1h.07.252. Gianluca Vanzetta (Cauriol) ................................1h.08.313. Stefano Stradelli (Corrado Gex) ..................... 1h.09.294. Norman Gusmini (Gromo) ..................................1h.10.565. Luigi Pedranzini (Brenta Team) ..................... 1h.11.476. Stefano Da Pra (Brenta Team) ...........................1h.12.027. Stefano Bertolini (Brenta Team) .................... 1h.12.028. Simone Puricelli (Albosaggia) ............................1h.12.299. Valentino Bacca (Brenta Team) ..................... 1h.12.4210. Simone Bettega (Valdobbiadene) .....................1h.13.27

ASSOLUTA FEMMINILE1. Gloriana Pellissier (Esercito) Elena Nicolini (Brenta Team) ......................... 3h.02.072. Katia Tomatis (Tre Rifugi) Giulia Botti (Kinomana) ......................................3h.21.283. Raffaella Miravalle (Levanna) Debora Cardone (Valli di Lanzo) .................... 3h.29.264. Elena Tornatore (Garessio) Federica Osler (Arcobaleno) ..............................3h.39.475. Sonia Balbis (Tre Rifugi) Paola Martinale (Busca) ................................ 3h.48.396. Marina Ferrandoz (Saint Nicolas) Claudia Titolo (Valdigne) ....................................3h.53.007. Silvia Ponzo (Tre Rifugi) Maria Orlando (Tre Rifugi) ............................. 3h.59.348. Raffaella Canonico (Sestriere) Barbara Moriondo (Valle Varaita) ....................... 4h.09.009. Giuseppina Marconato (Valdigne) Claudia Borghini (Lo Contrabandjè) .............. 4h.49.04

ASSOLUTA MASCHILE1. Matteo Eydallin (Esercito) Damiano Lenzi (Esercito) .............................. 2h.24.572. Michele Boscacci (Albosaggia) Davide Galizzi (Brenta Team) .............................2h.26.193. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) Pietro Lanfranchi (Valgandino) ..................... 2h.28.444. Matteo Pedergnana (Alta Valtellina) Thomas Martini (Brenta Team) ..........................2h.30.455. Manfred Reichegger (Esercito) Denis Trento (Esercito) .................................. 2h.31.256. Dennis Brunod (Mont Avic) Franco Collè (Gressoney) ...................................2h.32.047. François Cazzanelli (Esercito) Filippo Barazzuol (Esercito) .......................... 2h.33.158. Fulvio Fazio (Garessio) Alberto Fazio (Garessio) .....................................2h.36.009. Andrea Basolo (Courmayeur) Matteo Stacchetti (Saint Nicolas) ................. 2h.39.3910. Michel Cinesi (Gromo) Giovanni Zamboni (13 Clusone) .......................2h.45.05

Successi di Fabio Cavallo e Raffaella MiravalleCome da copione la prima edizione del Vertical Mondolè è andato in scena sotto una fitta nevicata. Partenza da Rastello (dove arrivava la Tre Rifugi) e salita verso la Baita ‘da Mariolino’ sulla Tura, per un dislivello di 941 metri. Vittoria di Fabio Cavallo che ha chiuso con il tempo di 48’03. Alle sue spalle il nostro collaboratore Andrea Basolo in 48’38 e terzo Silvio Gastaldi in 53’55, mentre nella prova femminile a segno Raffaella Miravalle davanti a Sonia Balbis. Nei Master successo di Silvana Bonaiti; Elio Griseri e Sandro Michelis (che il giorno precedente aveva chiuso la sua quarantasettesima Tre Rifugi) hanno chiuso con lo stesso tempo davanti Pierbiagio Rivoira, che si è piazzato sul terzo gradino del podio. Percorso ridotto a 575 metri di dislivello per le categorie giovanili con striscione d’arrivo posto alla Baita Barmas. Nei Cadetti affermazione di Erik Pettavino su Raffaele Odasso e Mattia Dalmasso; tra gli Juniores successo del garessino Filippo Canavese su Marco Testino e Andrea Fenoglio.

LA PRIMA DEL VERTICAL

Gli organizzatori della Tre Rifu-gi puntano a una tappa di Coppa del Mondo. Così quest’anno la

decisione di abbinare alla classica del-lo scialpinismo monregalese anche un vertical per avere ancora più ‘argomen-ti’ da portare sul tavolo dell’ISMF. Ma la gara regina resta la Tre Rifugi, giunta all’edizione numero sessantuno, valida come tappa di Coppa Italia e Campiona-to Italiano Top Class. viste le previsioni meteo è arrivata la decisione di anticipa-re la prova, mettendo in coda il vertical, domenica 17. Scelta azzeccata, perché le condizioni in quota erano ideali, con tanta neve fresca. Il percorso prevedeva sempre partenza dalla valle Pesio e arrivo in valle Ellero, ma c’era da affrontare la cresta di San Lorenzo (affilata, ma addomesticata dalla profondissima traccia e dalle nume-rose corde fisse e scalette nei punti più ri-pidi), la Cima Serpentera a 2.306 metri, il punto più alto della gara e, novità di quest’edizione, la salita al Monte Gros-so. Dunque percorso secondo copione per un totale di oltre ventuno chilometri, con 2.276 metri di dislivello positivo, diviso in tre salite. fin dall’inizio lotta a quattro con Matteo Eydallin e Damiano Lenzi da una parte, Michele Boscacci e Davide Galizzi dall’altra. Le due squadre si sono controllate a viste fino all’ultima salita, quella di Cima Durand: Eydallin ha for-zato il ritmo e all’ultimo cambio pelli la coppia dell’Esercito aveva un vantaggio di poco meno di un minuto. Un margine sufficiente, viste anche la capacità discesi-stiche dei due alpini, per affrontare la lun-ga ‘tirata’ verso il traguardo di Rastello. I nuovi campioni italiani Top Class sono dunque Eydallin e Lenzi; piazza d’ono-re per Boscacci-Galizzi con un ritardo di 1’22’’, mentre sul gradino più basso del podio sono saliti Filippo Beccari e Pie-tro Lanfranchi. Meno equilibrata la gara femminile: Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini non hanno avuto grandi difficoltà a controllare le avversarie. Ritmo elevato fin dal via che nessuna squadra è riuscito a mantenere. Seconde l’atleta di casa Katia Tomatis e l’emiliana Giulia Botti, terza Raffaella Miravalle e Debora Cardone. Tra i Master Franco Nicolini e Omar Oprandi hanno vinto il tricolore davanti a Giancarlo Lira e Fulvio Giovannini con al terzo posto Sergio Maritan e Pierbia-gio Rivoira. T

sa Dei Cas la campionessa trentina), mentre tra gli Juniores a segno due valtellinesi: Eri-ca Rodigari e Michele Pedergnana (Gian Luca Vanzetta si è aggiudicato il titolo tren-tino). Erano quasi una settantina i Master: ben cinque nei primi trenta della generale, su 187 partecipanti. Chi ha vinto? Franco Ni-colini e Camillo Campestrini a pari merito, quindi anche campioni trentini. T

Eydallin nello spettacolo delle montagne monregalesi

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 INTERNATIONAL // 19

Waymaker, qualcosa di diverso

RACE | Nel Dachstein una gara diversa, con percorsi liberi e la vittoria decretata da una giuria, come nel freeride. E per una volta Kilian non ha vinto…

Otto team di tre atleti, una par-tenza e un arrivo, due tappe. Sono questi gli ingredienti dell’Atomic Waymaker, un innovativo format scialpini-stico che è andato in scena

il 6 e 7 aprile nella regione austriaca del Dach-stein. Una gara insolita, alla quale ha preso par-te anche il campionissimo Kilian Jornet Bur-gada, con regole decisamente bizzarre rispetto a quelle a cui siamo abituati, con un mix tra alpisismo, ski-alp e freeride. Poche regole sem-plici, seppur molto diverse da quelle ‘ferree’, per esempio, di una Coppa del Mondo. Percor-so libero, con partenza e arrivo fissi e, nella pri-ma tappa, un unico passaggio obbligato, su una ferrata poco prima del via. Una volta ufficializ-

TOP RACE \\ ATOMIC WAYMAKER

Il 10 marzo in Francia si è svolta la ‘Araviski: cour-se-hommage à Stéphane Brosse’: un omaggio al grande campione francese più che una gara. Nella classifica del percorso lungo vittoria di Blanc-Bon-nel in 3h.31’49, davanti a Gignoux-Montagny in 3h.41’18 con terzi Grossrieder-Golay in 3h.46.29. In gara anche il cuneese Luca Bessone in coppia con Igor Fenoglio. Ecco la loro testimonianza.

«Scopro che a La Clusaz, in Alta Savoia, organiz-zano una gara di ski-alp a coppie in omaggio a Stéphane Brosse, deceduto l’estate passata durante la traversata del Bianco con Kilian Jornet Burgada. Contatto così il mio ‘socio’ di gare Igor e decidiamo di iscriverci. La gara prevede tre percorsi: individuale di 600 metri di dislivello, percorso B a coppie di 1.500 e quello denominato ‘la corsa nel giardino di Stéphane’ di 3.100. Arrivo a Thones dove si terrà il briefing: alla nostra destra le cime severe del Beaufortin, la più alta il Grand Mont, cima mitica per il passaggio della Pierra Menta. Sullo sfondo invece la catena dell’Aravis, dove si allenava Stéphane e che lo scorso 8 maggio in compagnia di Kilian e Jacquemoud aveva attraversato per intero da sud a nord (dal Charvin alla Pointe Percee) per 6.500 metri di dislivello: 16 salite per altrettante discese e 35 chilometri che hanno percorso in poco più di dieci ore. La ‘salle de fêtes’ è già gremita di concorrenti in coda per il ritiro del pettorale, il nostro è il 410: a consegnarcelo è Nadège Brosse, la moglie di Stéphane. La maggior parte sono squadre francesi, ma ci sono anche inglesi, tedeschi e svizzeri. A rappresentare l’Italia siamo sei coppie. Il percorso di gara prevedeva cinque salite con altrettante discese, la prima di 1.050 metri verso la Tête Pelouse, la seconda di 400 metri al Trou de la Mouche. A seguire: un primo tratto di discesa con corde fisse da percorrere sci ai piedi, lunga picchiata nella Combe de Paccaly fino ai 1.500 metri di quota per rimettere le pelli e affrontare la terza salita nella Combe de Tardevant, 960 metri di dislivello fino ai 2.463 metri dell’Ambrevetta. Altra breve discesa e si ripellava per la quarta salita, breve, 300 metri, con cambio assetto nella parte terminale e sci nello zaino fino alla Tête de Pacally. Penultima discesa non molto lunga ma impegnativa per le pendenze, poi quinta e ultima ascesa, 400 metri, con parte terminale da per-correre con i ramponi e vista sul Bianco, per ritornare per la seconda volta nel ‘buco’ di Trou de la Mouche. Infine ultima discesa, le Combe du Grand Cret, 1.000 metri di sciata per arrivare al traguardo. La partenza è fissata per le 6,30 in località Les Confins, appena fuori La Clusaz, siamo in 600: a darci il via c’è tutta la famiglia Brosse. Percorso duro e lungo, sono ventisei i chilometri di sviluppo complessivi, la giornata è bella, non c’è una nuvola, temperatura in partenza appena sotto lo zero, sopra i 2.000 metri ci sono trenta centi-metri di neve fresca, sotto, dove ha piovuto ‘vetro’. Ci siamo classificati trentaquattresimi su 150 coppie con il tempo di 4h.54’40».

Il racconto di Igor Fenoglio e Luca Bessone, che hanno partecipato alla gara francese prova finale del campio-nato nazionale

Il Queyras è la valle che unisce il versante francese del Monviso con il colle dell’Isoard, cima mitica del Tour de France. Qui da ormai 24 edizioni di svolge la Grand Bèal, gara di scialpinismo a coppie che nel 2010 è stata prova dei Campionati Mondiali. La partenza era lo scorso 7 aprile in località Brunissard, proprio dove inizia la vera salita all’Isoard, nel comune di Arvieux. Quest’anno la gara era valida come prova finale del campionato francese, con tre percorsi. Il primo, a coppie, di 2.150 metri di dislivello, prevedeva cinque salite con altrettante discese e un tratto da affrontare a piedi; il secondo, di 1.950 metri, era individuale mentre il terzo, per i giovani, misurava 1.150 m D+. Partenza alle 7.30, il primo tratto su pista di fondo, poi si risaliva Les Clots. A metà della prima ascesa si

NEWS DAL MONDO

In ricordo di Stéphane Brosse

Gran Bèal, i cuneesi ai piedi del podio

zati i team ammessi, sono state date loro quat-tro settimane di tempo per studiare il percorso sulle mappe e dal vivo, oltre alla possibilità di svolgere una ricognizione più approfondita nei giorni precedenti l’evento. Poi, come avviene per i piloti che devono pianificare la rotta, la propria scelta doveva essere comunicata alla direzione di gara. Infine… la vittoria non sa-rebbe andata necessariamente al più veloce ma al team capace di disegnare l’itinerario più cre-ativo, dimostrando più versatilità. Erano anche richieste foto dell’itinerario e dei punti più im-portanti, con precisi commenti… A decretare i vincitori una giuria di cinque persone, della di cui facevano parte anche il campione Red Bull Air Race Hannes Arch e l’alpinista Beat Kammerlander. Una scialpinistica nella quale

Nelle foto: alcuni momenti della insolita gara.Il team vincitore, United States of Canada, con il lauto assegno in palio. La giuria al lavoro. La nebbia ha avvolto le rocce del Dachstein.

ISTANTANT REPLAY \\ SCELTI PER VOI ALCUNI SCATTI DELLA GARA

«La cosa importante è condividere l’avventura e imparare l’uno dall’altro. È stato come ogni uscita con gli sci tra le montagne, in cui devi lavorare in team e sapere che puoi contare sui tuoi compagni»

Luca Bessone in azione

Una fase della partenza

non contava il cronometro, dunque, ma l’arte dello ski-alp allo stato puro. Anche in questo tante somiglianze con i contest di freeride. Ma come per tutte le avventure in alta montagna, spesso i progetti sulla carta si scontrano con la realtà dell’ambiente e infatti il maltempo ha costretto in parte a modificare il programma. I due giorni sono infatti stati caratterizzati da una fitta nebbia che ha fatto decidere alla giuria di interrompere in anticipo la seconda tappa, alle 11, quando la visibilità era inferiore a dieci metri. La prima tappa prevedeva la partenza da Oedensee e l’arrivo al Krippenstein Lodge, mentre la seconda raggiungeva il lago Gosau-see. Oltre al team di Kilian (Kilians Choice), che era in compagnia degli austriaci Richard Zinthauer (un forte mountainbiker) e Paul Guschlbauer (secondo al Red Bull Dolomi-tenmann e terzo al Red Bull X-Alps) si è subito messo in mostra il ‘United States of Canada’ composto da Marc Smiley, Andrew McNab e Reiner Thoni. E alla fine è stato proprio il team nordamericano ad aggiudicarsi la gara e i 4.500 euro in palio. «Siamo incredibilmen-te fieri di avere vinto questo evento - ha detto Marc Smiley che, con la moglie Janette, sta provando a completare per primo le 50 asce-se più classiche del Nord America - e abbiamo fatto anche un canale di 50° che ha ‘oscurato’ tutte le nostre imprese finora portate a termi-ne in Europa». Molto sorpreso dal livello dei concorrenti Heli Putz, capo della giuria. «Du-rante la prima giornata abbiamo assistito a per-formance impressionanti: per quanto ne so la maggior parte degli itinerari scelti non erano mai stati percorsi e alcuni team hanno coperto oltre 30 km e 3.000 metri di dislivello». T

cambiava assetto, sci nello zaino per rimontare un canale di circa 100 metri di dislivello, poi si rimettevano gli sci e si arrivava al primo cambio pelli. Siamo a quota 2.360, i metri positivi sono 640 e qui si affrontava la prima disce-sa: neve dura su pendio ripido tra distacchi di valanghe. Seconda parte tra i pini, per poi immettersi nella pista da fondo e passare vicino alla partenza, dove si rimettevano

le pelli per la seconda salita che all’inizio aveva dei cambi di direzione nel bosco, poi il pendio in prossimità della Crête des Portettes si apriva, con una bella vista sulla valle del Queyras e sul Monviso. Seconda discesa breve ma impegnativa e infine si rimettevano le pelli a Les Sagneres per la terza salita, che portava sulla cresta del Pic du Cros, a quota 2.695 metri. Altra breve discesa ma il pendio era esposto a nord e la neve farinosa, quindi si rimettevano le pelli per la quarta volta e si risaliva di nuovo sulla cresta del Pic du Cros, penultima discesa, breve e su neve marmorea, non ancora trasformata dal sole, per rimettere le pelli per l’ultima volta di fianco al Lac du Lauzon. Rimanevano gli ultimi 270 metri per arrivare al Col de la Rousse. Di qui in poi solo discesa, lunga, per la prima parte su neve crostosa su ampi pendii, poi si attraversava in un single track un boschetto e ci si immetteva nella pista di fondo che riportava al traguardo. Con il tempo di 2h54.58 Igor Fenoglio e Luca Bessone si sono classificati quarti a 2’30” dal gradino più basso del podio. La vittoria è andata ai francesi Alain Bellagamba e David Poncet.

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William Bon Mardion in azione al Pierra Menta 2013 © Nacho Grez

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WilliamBon Mardion

BIOGRAFIA

ATLETA DELL’ANNO 2013

William Bon Mardion, 25 anni, di Arêches, corre per il Club Multisports Arêches-Bea-ufort. Utilizza sci Dynastar, scarponi, abbigliamento e attacchi La Sportiva, pelli Colltex. Gli sponsor personali sono Nutatlétic, Beaufort e Satoriz.

Tra le sue gare migliori:2007 - Medaglia d’argento agli Europei nella Team Race2010 - Medaglia di bronzo agli Europei nella Relay Race2010 - Secondo alla Pierra Menta con Florent Perrier2011 - Medaglia d’argento ai Mondiali nella Individual2011 - Medaglia di bronzo ai Mondiali nella Vertical, Team e Relay2012 - Medaglia d’oro agli Europei nella Individual Race

2012 - Medaglia d’argento agli Europei nella Relay Race2013 - Primo alla Pierra Menta con Mathéo Jacquemoud2013 - Primo all’Adamello Ski Raid con Mathéo Jacquemoud2013 - Vincitore della Coppa del Mondo2013 - Medaglia d’oro ai Mondiali nella Team Race e Individual Race2013 - Medaglia di bronzo ai Mondiali nella Relay Race

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ CAMPIONATI ITALIANI

Tricolore tra metri di neveCLASSICA | L’edizione 2013 della gara di Madonna di Campiglio si è svolta in un paesaggio con innevamento record e percorso modificato. Nella gara maschile la perdita di una pelle di Damiano Lenzi ha dato il via alla fuga dei due valtellinesi mentre tra le donne non c’è stata storia

Una finestra di qualche ora di bel tempo, miracolosamente tarata sul timing del-la gara, ha permesso una bella edizio-

ne della classicissima Dolomiti di Brenta Ski Alp Race. Dopo settimane di maltempo con-tinuo, il giorno di Pasquetta si era accumulato sul terreno un manto di spessore eccezionale: fino a cinque metri di neve. Un ultimo apporto di un metro e mezzo caduto in 48 ore pochi giorni prima preoccupava i responsabili del percorso. Ma l’edizione 2013 si è corsa ugual-mente su un percorso vario e sciisticamente tecnico. Cima Grostè, o meglio la sua spalla a quota 2.800, ha fatto da perno al tracciato ed è stata toccata due volte, con la solita partenza dal Boch a 2.000 metri circa. Il risultato: circa 20 chilometri di sviluppo con dislivello di oltre 1.800 metri totali e un percorso adatto all’as-segnazione dei titoli assoluti di scalpinismo a squadre. Sono mancati solo i tratti a piedi, ma con quelle condizioni nivometeo era già stato raggiunto un risultato insperato. La parte tec-nica si concentrava nel doppio anello di Cima Grostè. I team hanno affrontato due volte le numerose inversioni nel bel canale ripido di salita alla spalla e la discesa verso la Bocchet-ta dei Camosci e sulla vedretta di vallesinella. Queste ultime adrenaliniche, tecniche e fatico-se ma con neve perfetta. Il tasso tecnico dei di-scesisti è stato valorizzato dalla pendenza e dai passaggi obbligati tra le rocce. Dopo le prime squadre si sono formate le gobbe, subite dagli atleti nella pancia del gruppo, ma nel secondo giro anche dai top team. Una discesa sostenuta nella neve soffice per un dislivello negativo di circa 800 metri portava fino al cambio d’asset-to sul sentiero per il rifugio Tuckett. La risalita al Passo Grostè conduceva alla zona di cam-bio d’assetto dove, al termine del secondo giro parziale, si sarebbe ripreso in discesa il trasferi-mento iniziale dalla zona partenza-arrivo. Con grande vantaggio per il pubblico, che ha potuto seguire la gara molto meglio che sul percorso originale.

CONDIZIONI IMPEGNATIVEProva impegnativa muscolarmente. La neve soffice, che assorbiva parte della spinta e ri-chiedeva un lavoro delicato di bastoncini, ha impegnato più del solito i quadricipiti degli atleti. Sulla gara si è aperto quasi subito un bel sole primaverile, ma l’aria è rimasta a tempera-ture invernali e un po’ di vento costante in alto riusciva ad alzare la neve dalle creste. Dopo il lungo lancio in pista si è formato il trenino dei migliori. Holzknecht e Boscacci si sono inca-ricati di tirare, però tutti sono rimasti piuttosto ravvicinati fino alla seconda salita, verso pas-so Grostè. Qui è accaduto l’episodio decisivo: Lenzi ha perso una pelle, e con questa diverse decine di secondi. Boscacci-Holzknecht se ne sono andati mentre Lenzi cercava di recupe-rare il compagno di squadra Eydallin che lo aspettava senza cedere troppo alla coppia di testa, per fare da raccordo. Damiano c’era qua-si riuscito, ma davanti potevano gestire bene il vantaggio. Michele Boscacci ha quindi impo-sto un ritmo di forcing, perfino guadagnando metri su Holzknecht. Dal passaggio a Passo Grostè per il secondo semigiro in poi, il distac-co tra i due team in lotta per il titolo italiano (e per le due superleggere in palio) ha sempre oscillato tra i 40” e il minuto fino al traguardo. Passavano poi Kuhar e Pivk, estremamen-te efficaci su neve soffice. A pochi secondi l’impressionante Junior Anton Palzer traina-va deciso al cordino nientemeno che Davide

CAMPIONATO ITALIANO \\ DOLOMITI DI BRENTA SKI ALP RACE

§ di Guido Valota - foto Newspower §

Galizzi.  Follador e Beccari, che all’inizio guidavano il gruppo degli inseguitori, hanno dovuto tener duro ‘di squadra’ su Martini e Pedergnana.   

LE DONNE - Pronostico rispettato. Elena Nicolini ci teneva: «Glo, oggi corriamo qui in casa mia per un titolo italiano: non possiamo sbagliare». E non hanno sbagliato, tenendo a distanza fin dalla prima salita Francesca Martinelli e Silvia Rocca. Bella prova di Eli-sa Compagnoni con Martina Valmassoi, che ha saputo tener duro durante la crisi finale.  

I MASTER - Omar Oprandi e Franco Ni-colini hanno fatto valere condizione ed espe-rienza. In settimana Nicolini si sentiva ancora stanco dopo la Pierra Menta corsa con il figlio Federico. Invece in gara volava e con Opran-di ha puntato proprio sull’ultima risalita a Pas-

so Grostè per distanziare Stanchina-Senoner, cogliendo il titolo italiano di categoria. Classi-fica Master molto corta davanti e ben distribu-ita all’interno di quella Senior, come al solito.

I GIOVANI - In occasione della Dolomiti di Brenta Ski Alp Race è stata allestita anche una gara individuale per le categorie giovani. Ul-timo evento stagionale per molti di loro, anzi un supplemento per quelli che fanno parte delle squadre e hanno già concluso i rispettivi impegni internazionali. vittorie facili per Fe-derico Nicolini, cui la Pierra Menta ‘grande’ ha fatto bene, tra gli Junior. Alba De Silvestro ha corso solitaria tra le Junior, mentre Davide Magnini ha condotto senza problemi la gara Cadetti. Per tutti loro percorso piuttosto fatico-so rispetto allo standard delle gare di categoria, con meno cambi d’assetto a spezzare dislivelli maggiori. T

ASSOLUTA FEMMINILE1. Gloriana Pellissier (Esercito) Elena Nicolini (Brenta Team) ..........................2h.37.592. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) Silvia Rocca (Alta Valtellina) .............................. 2h.46.283. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ............2h.51.544. Federica Osler (Arcobaleno) Birgit Stuffer (Gossensass) ................................ 2h.52.495. Anna Moraschetti Marialucia Moraschinelli (Albosaggia) ..........3h.12.076. Monica Sartogo (CAI Schio) Annemarie Gross (Bogn da Nia) ......................... 3h.13.52

ASSOLUTA MASCHILE1. Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) Michele Boscacci (Albosaggia) ......................2h.02.232. Damiano Lenzi (Esercito) Matteo Eydallin (Esercito) .................................. 2h.04.593. Tadei Pivk (Aldo Moro) Nejc Kuhar (SLO) .............................................2h.07.534. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) Filippo Beccari (Ski Team Fassa) ....................... 2h.10.405. Thomas Martini (Brenta Team) Matteo Pedergnana (Alta Valtellina) ..............2h.10.506. Fabio Bazzana (Valgandino) Daniele Pedrini (Alta Valtellina) .......................... 2h.13.397. Alex Salvadori (Alpin Go) Matteo Bignotti (Alta Valtellina) .....................2h.21.198. Gil Pintarelli (Triathlon Trentino) Ivan Antiga (Brenta Team) ................................ 2h.22.399. Omar Oprandi (Brenta Team) Franco Nicolini (Ski Team Fassa) ...................2h.26.3510. Alberto Stanchina (Brenta Team) Andreas Senoner (Gardena) 2h.28.4311. Paolo Meizinger (Aldo Moro) Marco Del Missier (Fornese) ........................2h.30.5312. Cristian Riccardi (Gromo) Pietro Bonoris (Gromo) .................................... 2h.31.0613. Dino Sala (Sondalo) Stefano Rossatti (Sondalo) ...........................2h.32.0014. Manfred Dorfmann (Ahrntal) Martin Elsler (Ski Team Fassa) ........................ 2h.32.4515. Rene Irsara (Badia Sport) Janpaul Adang (Badia Sport) ........................2h.32.5716. Roberto Panizza (Verticale Boardrider) Livio Togni (Adamello) ...................................... 2h.33.0917. Paolo Poli (Valgandino) Marzio Bondioli (Gav Vertova) ......................2h.34.4318. Gabriele Fedrizzi (Val di Sole) Ludovico Magnini (Brenta Team) ...................... 2h.34.5119. Pietro Guzza (Adamello) Martino Cattaneo (Valgandino) ....................2h.36.5420. Oswald Santin (Ski Team Fassa) Pierangelo Giacomuzzi (Ski Team Fassa) ......... 2h.37.43

MADONNA DI CAMPIGLIO (TN) 01.04.13

SKIALP INTERNATIONAL RACE DOLOMITI DI BRENTA SQUADREDISLIVELLO: 1.835 m

Pasticcio JuniorUn groviglio inestricabile di norme e regolamenti in parte contraddittori ha prodotto il più classico dei pasticci. Dopo la gara sono stati squalificati i team nei quali correvano concorrenti Junior, in base alla norma che, se nello stesso giorno è in calendario una gara giovanile, questi non possono concorrere in una prova Senior dove altrimenti non sarebbero ammessi. Questa norma, però, si incrocia con numerose altre: per esempio quella per cui ogni codice-gara identifica in modo univoco una singola gara anche se corsa nella stessa località, come in questo specifico caso con due gare e due codici. Scelta operata dagli organizzatori non a caso. Comunque la norma andava interpretata. Classicamente, è stato fatto dopo la gara e non prima, in conformità formale a una norma e non all’interpretazione di buon senso, danneggiando chi non aveva danneggiato nessuno (i premi-gara sono stati riconosciuti sia a classifica piena che corretta), in contrasto all’esigenza espressa più volte dai giovani di poter gareggiare - almeno a fine stagione - su distanze propedeutiche a quelle che andranno ad affrontare al loro passaggio alla categoria maggiore. In tutto questo una complicazione ulteriore si è aggiunta con la squalifica a scoppio ritardato di Anton Palzer, che per un giorno non è stato squalificato in quanto non tesserato in Italia e il giorno dopo invece sì. Se succedono queste cose il regolamento va corretto e chiarito.

Nelle foto: in alto Boscacci e Holzknecht tirano il gruppo sotto, in alto Elena Nicolini e Gloriana Pellissier, felici e vincenti. Sotto ‘Boscaccino’ e Holzknecht festeggiano la vittoria

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 TOP RACE //

Aspettando la Coppa del Mondo, vincono Follador e Scola

Doppio Kuhar in Val Martello

37 EDIZIONI | La classica trentina, quest’anno ‘Certified Race ISMF’, ha visto al via oltre 200 partecipanti su un tracciato che prevedeva anche la salita sul versante nord di Cima Margherita

TOP RACE \\ PIZOLADA DELLE DOLOMITI MARMOTTA TROPHY

§ di Luca Giaccone - foto Newspower §

ASSOLUTA FEMMINILE1. Nadia Scola (Ski Team Fassa) .......................2h.02.232. Marta Riba Carlos (Selecció Catalana) .............. 2h.07.173. Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ...........2h.08.574. Maria Fargues Gimeno (Selecció Catalana) ....... 2h.10.485. Sabrina Zanon (Cauriol) .................................2h.10.556. Marta Garcia Farres (Selecció Catalana) ........... 2h.11.417. Elisabeth Benedetti (Cauriol) .........................2h.17.258. Carla Iellici (Bogn da Nia) ................................. 2h.18.129. Monica Sartogo (CAI Schio) ............................2h.28.469. Katrin Krahbichler (Falkenstein) ........................ 2h.32.4510. Marta Vinante (Cornacci) .............................2h.36.28

ASSOLUTA MASCHILE1. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) ..........1h.36.402. Thomas Martini (Brenta Team) ........................... 1h.36.453. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) ...................1h.38.064. Thomas Trettel (Cauriol) .................................... 1h.39.095. Nil Cardona Coll (Selecció Catalana) .............1h.40.226. Alex Salvadori (Alpin Go) ................................... 1h.40.247. Ivo Zulian (Bogn da Nia) .................................1h.40.448. Michal Štantejský (Špindleruv Mlýn) .................. 1h.40.589. Marc Solà Pastoret (Selecció Catalana) .........1h.41.2210. Riccardo Dezulian (Bogn da Nia) ..................... 1h.45.2711. Omar Oprandi (Brenta Team) ........................1h.46.5712. Marc Hochstaffl (Weißsee Gletscherwelt) ......... 1h.47.3313. Andreas Senoner (Gardena) .........................1h.47.3814. Pierangelo Giacomuzzi (Ski Team Fassa) ......... 1h.48.1915. Genís Zapater Bargues (Selecció Catalana) 1h.48.2516. Alessandro Taufer (Valdobbiadene) .................. 1h.50.1117. Pau Costa Pairó (Selecció Catalana) ............1h.50.2218. Gerard Vila Ferrer (Selecció Catalana) .............. 1h.51.3819. Mirco Micheluzzi (Ski Team Fassa) ..............1h.52.1120. Christian Varesco (Cornacci) ............................ 1h.54.35

ASSOLUTA FEMMINILE1. Silvia Rocca (Alta Valtellina) .......................... 2h.08.572. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) ...................... 2h.11.083. Federica Osler (Arcobaleno) ...........................2h.17.024. Sylvia Berghammer (Dynafit Austria) ................. 2h.24.135. Angelika Allmann (Dynafit Germany) .............2h.32.496. Carla Mckirdy ................................................... 2h.40.277. Germana Pedrazzol (Brenta Team) .................3h.14.298. Nina Koch ......................................................... 3h.29.479. Christine Schleich (DAV Peiting) ....................2h.40.0810. Manuela Perathoner (Saslong) ......................... 3h.21.28

ASSOLUTA MASCHILE1. Nejc Kuhar (La Sportiva Team) .......................2h.03.202. Alex Fasser (Lermoos) ....................................... 2h.04.323. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) ..........2h.06.394. Roberto De Simone (Gossensass) ...................... 2h.11.005. Alex Salvadori (Alpin Go) ................................2h.12.006. Ivo Zulian (Bogn da Nia) .................................... 2h.13.107. Thomas Martini (Brenta Team) .......................2h.13.378. Hannes Oberfrank (Ahrntal) ............................... 2h.15.359. Jakob Herrmann (Dynafit Austria) .................2h.16.3410. Johannes Walder (Sunny Sport) ....................... 2h.16.3611. Lois Craffonara (Badia Sport) .......................2h.18.1712. Ivan Antiga (Brenta Team) ................................ 2h.18.5313. Andi Kalss (Fischer Sports) ..........................2h.19.1514. Heli Eichholzer (Dynafit Austria) ....................... 2h.19.2715. Paul Innerhofer (Ahrntal) ..............................2h.19.4416. Markus Stock (Martini Team Austria) ............... 2h.20.4317. Armin Neurauter (Pele Dynafit) ....................2h.21.1018. Andrea Mattiato (Cima Dodici) ......................... 2h.24.0519. Philipp Brugger (Sistrans) ............................2h.24.2120. Omar Oprandi (Brenta Team) ........................... 2h.24.28

PASSO SAN PELLEGRINO - MOENA (TN) 14.04.13

LA PIZOLADADELLE DOLOMITI INDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.725 m

VAL MARTELLO (BZ) 24.03.13

MARMOTTA TROPHY INDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.800 m

Una giornata primaverile ha accolto i 216 partecipanti alla trentasette-sima edizione della Pizolada delle

Dolomiti, al Passo San Pellegrino, lo scorso 14 aprile. La gara è ‘Certified Race ISMF’ e punta dunque a entrare nel circuito di Cop-pa del Mondo, ma non ha dimenticato le sue origini: così accanto ai professionisti dello ski-alp erano presenti anche un nutrito grup-po di escursionisti che, con la loro passione, rappresentano come sempre l’anima della Pizolada. Gara a due: Alessandro Follador e Thomas Martini hanno preso la testa del gruppo fin dalle prime battute, andando a

Le condizioni meteo hanno costretto gli orga-nizzatori del Marmotta Trophy, prova di Cop-pa Italia, dell’Austria Skitour Cup e penultima tappa della Coppa delle Dolomiti, a cambiare programma: impossibile gareggiare sul percor-so originale, così ne è stato tracciato uno alterna-tivo in circuito, da novecento metri di dislivello, da percorrere due volte. La prima salita, inizial-mente molto costante e scorrevole, passava per la ‘Zufallhütte’ e poi, con qualche dietrofront, fino al punto d’osservazione ‘Kösterle’ a 2.448 metri dove c’era un cambio assetto. Da qui una prima breve ma tecnica discesa riportava sotto la zona del rifugio per il secondo cambio. La seconda salita, dopo poche zeta, presentava un tratto di scorrevolezza nell’imponente anfitea-tro della ‘Plima’ che portava fino alle mura di un’antica diga a 2.320 metri dove si trovava il primo ristoro. Si proseguiva verso est per sali-re il ripido canale per circa 200 metri con una pendenza attorno ai 40°, da percorrere con gli sci nello zaino. Terminato questo passaggio, le categorie giovanili e le donne sono scese in direzione dell’arrivo, mentre il tracciato prose-guiva per ulteriori 250 metri, fino alla forcella sotto alla punta Schran a 2.823 metri, il punto più alto della gara di questa edizione del Mar-motta Trophy. Infine una lunga e tecnica disce-sa, peraltro con visibilità ridotta nella parte alta, in direzione dell’arrivo, dove iniziava il secondo giro dell’intero percorso. Pronti-via ed è lo slo-veno Nejc Kuhar a tirare il gruppo: gli unici che sono riusciti a tenere il passo sono stati l’austria-co Alex Fasser e il bellunese Alessandro Folla-dor. Al passaggio del primo giro è stata lotta a due: Kuhar ha mantenuto il suo ritmo, Fasser ha provato ad accorciare le distanze, mentre Follador ha preferito continuare con il proprio ritmo senza velleità di recuperare i due fuggi-tivi. Posizioni che sono rimaste immutate fino allo striscione d’arrivo: vittoria dello sloveno con un minuto e venti secondi di vantaggio su Fasser e con Follador a completare il podio. In campo femminile Silvia Rocca ha preso subito il comando della gara e, con un ritmo costante, ha mantenuto un buon margine su Elisa Com-pagnoni e su Federica Osler: posizioni che non sono cambiate all’arrivo.

giocarsi la vittoria nel finale. Si è imposto Follador con appena cinque secondi di van-taggio su Martini, mentre Filippo Beccari ha completato il podio. Tra i Master successo di Omar Oprandi, già vincitore nel 1996 e 1997 della classifica assoluta della Pizolada, che si è imposto su Andreas Senoner e Al-berto Stanchina. Nella prova ‘rosa’ succes-so sulle nevi di casa della moenese Nadia Scola con un margine di cinque minuti sulla catalana Marta Riba Carlos. Tra i giovani, infine, affermazioni del catalano Oriol Car-dona Coll e di Marta Scalet tra gli Juniores e di Gabriele Leonardi tra i Cadetti. T

Pizolada, decisivo il canalino HolzerLa Pizolada propone un tracciato classico e super collaudato con l’originalità di aggiungere, sempre, la cosiddetta ‘ciliegina sulla torta’: in questa edizione era rappresentata dal canalino Holzer sulla parete nord di Cima Margherita. Qui ci si giocava la vittoria finale o la posizione, sicuramente per la gran parte degli atleti. Il paesaggio di questa zona è molto suggestivo sotto l’aspetto scialpinistico, con la pos-sibilità di percorrere e salire cime, sia classiche che ‘moderne’, con itinerari e difficoltà per tutti i gusti. L’organizzazione della gara ha fatto proprio questo: miscelare la semplicità della prima parte di gara con la modernità e la difficoltà tecnica della seconda par-te. Quindi un percorso iniziale adatto alle categorie giovani e al consueto gruppo di escursionisti con un secondo tracciato all’altezza delle aspettative per gli ski-alper più esigenti e salite e discese come quelle della Cima Margherita. La competizione di quest’an-no era anche ‘Certified Race ISMF’ per entrare nel circuito di Coppa del Mondo. Sicuramente, quando l’aspirazione, ne sono sicuro, diventerà realtà, ci si dovrà impegnare a garantire sul lato a nord del

Passo San Pellegrino un percorso altrettanto impe-gnativo con passaggi altamente tecnici e spettaco-lari. L’esperienza e il terreno ci sono, ai tracciatori il compito di tirare fuori dal cappello un percorso con queste caratteristiche. Tornando alle mie sensazioni, non posso non sottolineare l’aspetto tecnico della gara che prevedeva un buon dosaggio sia della tecnica che della forza. Tecnica che esigeva un buon passo spinta nella prima salita e un buon controllo degli sci nella seguente discesa, malgrado la facilità dei pendii con terreni aperti. La visibilità era buona, ma non ottima e non si doveva esagerare troppo nel mantenere la classica posizione a uovo per la massima velocità. La seconda salita doveva essere gestita al meglio, anche perché era nella parte centrale della gara; la successiva discesa, più ripida della prima, non dava la possibilità di guadagnare o perdere posizioni in quanto anche questa si svolgeva sulla pista chiusa ma con fondo duro e segnato dalle tracce dei mezzi battipista della settimana prima. Come detto, decisiva la salita e la discesa della seconda parte di gara, già a partire dai primi

metri dopo il cambio. Un bel terreno ondulato, con traccia da cambiare parecchie volte per far fruttare la scorrevolezza migliore, lasciava subito spazio a qualche dietrofront per poi portarsi su terreno meno scorrevole sul versante nord-ovest di Cima Marghe-rita. Qui si raggiungeva, ancora con pochi dietrofront, la base del canalino Holzer. Circa 300 metri di canale per 130 di dislivello: bello ripido, insomma. Un’ottima doppia traccia lasciava spazio a chi ancora aveva birra nelle gambe per spingere sull’acceleratore e arrivare in vetta con margine. Dalla Cima Margherita si affrontava una stupenda discesa sul suo ripido versante nord-nord est. Una neve spettacolare e un percorso segnalato e tracciato nel migliore dei modi hanno reso questo frangente di gara fantastico. Qui i discesisti più esperti potevano fare la differenza con delle linee mozzafiato che si potevano vedere anche dalla zona di arrivo, lasciando gli spettatori a bocca aperta. Una gara di circa 1.700 metri, con la fase finale di grande spettacolarità. Da segnalare anche la bellezza del Passo delle Selle e la salita dell’Om Picol, adatta ai giovani e agli escursionisti.

IL PUNTO TECNICO di Omar Oprandi

Nelle foto: in alto la partenza nella zona di Passo San Pellegrino. Sopra, Thomas Martini, secondo classificato. A fianco il suggestivo canale Holzer, chiave di volta del percorso.

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24 T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 324

T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

\\ COPPA ITALIA

Parravicini, è qui la festaUNA CLASSICA | Ultima gara di Coppa Italia lo scorso 21 aprile: vittorie di MicheleBoscacci-Lorenzo Holzknecht e di Gloriana Pellissier-Elena Nicolini

Da oltre due ore en-travano alla spic-ciolata i concor-renti scaricati dai fuoristrada a poco meno di un’ora

di pelli dal rifugio Calvi, fradici e coperti di neve bagnata. Tutti sono rimasti all’interno fino a un quarto d’ora dallo start mentre fuori la neve cadeva spinta dal vento a un’incli-nazione di pochi gradi sopra l’oriz-zontale. Piacevole calduccio, tasso di umidità oltre il 100%, condensa su vetri, pareti e reflex di Ski-alper. Un dito di acqua sul pavimento, lie-ve euforia per essere di nuovo tutti al Calvi a correre il Parravicini. Al-legria, gossip, chiacchiericcio tran-quillo, nessuna traccia di tensione agonistica. Il paradiso degli scialpi-nisti, formato rifugio.

LA GARADalle 9.15, in meno di dieci minuti, i concorrenti si sono schierati e in al-tri dieci il cielo si è alzato quel tanto da far intravvedere duecento metri

COPPA ITALIA \\ ULTIMA GARA

di versanti. Gruppo compatto sulla prima salita, ma già la successiva discesa ha sistemato davanti quelli che l’hanno raddrizzata meglio. Ey-dallin-Galizzi, Reichegger-Lenzi e Boscacci-Holzknecht sono piomba-ti sulla zona insieme e sono subito ripartiti, staccando progressivamen-te Pedergnana-Martini, Becca-ri-Bazzana e Zamboni-Cinesi. Alla fine del primo giro, quello lungo, i tre team di testa sono transitati compatti con la variante di Michele Boscac-ci davanti a tirare deciso i fuggitivi. Proprio su questa salita a inversioni la sua progressione ha scavato buo-na parte di quel minuto e mezzo di vantaggio con cui i due valtellinesi si sono presentati sotto lo striscione ‘minimal-vintage’ del Parravicini. Il podio è stato completato dall’arrivo in gruppo, senza vera volata, di Ga-lizzi-Eydallin e Reichegger-Lenzi nell’ordine. Gli inseguitori hanno mantenuto le loro posizioni, con belle gare di Pedergnana-Martini e Beccari-Bazzana, poco distanziati, seguiti da un buco di sei minuti che li ha divisi nettamente dal resto del gruppo. Gara faticosa, se per 1.350

§ di Guido Valota §

CARONA (BG) 21.04.13

TROFEOPARRAVICINI SQUADREDISLIVELLO: 1.350 m

ASSOLUTA FEMMINILE1. Gloriana Pellissier (Esercito) Elena Nicolini (Brenta Team) ......................... 2h.06.092. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) Federica Osler (Arcobaleno) ............................ 2h.14.143. Sabrina Zanon (Cauriol) Elisabeth Benedetti (Cauriol) ........................ 2h.24.224. Carolina Tiraboschi (Goggi) Lisa Buzzoni (Altitude) .................................... 2h.34.045. Simona Stirparo (La Bufarola) Milena Ghirardi (La Bufarola) ........................ 3h.06.20

ASSOLUTA MASCHILE1. Michele Boscacci (Albosaggia) Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) ............. 1h.38.282. Matteo Eydallin (Esercito) Davide Galizzi (Brenta Team) ........................... 1h.39.543. Manfred Reichegger (Esercito) Damiano Lenzi (Esercito) .............................. 1h.39.584. Thomas Martini (Brenta Team) Matteo Pedergnana (Alta Valtellina) .................. 1h.42.295. Fabio Bazzana (Valgandino) Filippo Beccari (Ski Team Fassa) .................. 1h.43.186. Michel Cinesi (Gromo) Giovanni Zamboni (13 Clusone) ....................... 1h.49.257. Graziano Boscacci (Albosaggia) Daniel Antonioli (Esercito) ............................. 1h.49.478. Omar Oprandi (Brenta Team) Franco Nicolini (Ski Team Fassa) ..................... 1h.51.449. Renato Pasini (Forestale) Fabio Pasini (Esercito) ................................... 1h.52.1510. Norman Gusmini (Gromo) Federico Nicolini (Brenta Team) ..................... 1h.53.3511. Angelo Corlazzoli (Valgandino) Paolo Poli (Valgandino) ................................ 1h.55.5312. Pietro Bonoris (Gromo) Cristian Riccardi (Gromo) .............................. 1h.56.0013. Alberto Stanchina (Brenta Team) Andreas Senoner (Gardena) ........................ 1h.58.0114. Giuseppe Ouvrier (Gran Paradiso) Corrado Vigitello (Mont Nery) ......................... 1h.58.2815. Martino Cattaneo (Valgandino) Angelo Bernini (GAV Vertova) ...................... 1h.58.38

I concorrenti subito dopo la partenza

Quest’anno, con rischio valanghe elevato, è stato escogitato un percorso ridotto che s’inoltrava astutamente tra i pericoli per evitarli. Tutti i pendii a rischio sono stati sfiorati ma mai toccati, rimanendo su un unico versante, articolato in vallette e dossi collegabili. Ma il percorso classico integrale è stato storicamente uno dei motivi del grande fascino di questa gara giunta alla sessantaquattresima edizione. Tecnico, tormentato dal continuo alternarsi di salite e discese, in gran parte su creste nevose e rocciose disposte a cerchio e completamente a portata di binocolo dal centralissimo rifugio Calvi. Per oltre mezzo secolo ha rappresentato l’esame di laurea per i campioni internazionali dello scialpinismo, che l’affrontavano con gli sci da fondo. La cresta del Grabiasca per esempio obbligava a qualche passo d’arrampicata attorno al III esposto e un errore verso sinistra po-teva costringere a un paio di passi di IV. Creste di misto più facile, ma lunghe e a tratti esposte, si percorrevano anche nell’ultima sezione alla spalla del Cabianca. Salite e discese costringevano a tracciare con continui cambi di pendenza per superare numerosi passaggi obbligati. Solo con le creste e i pendii ripidi della Pierra Menta lo scialpinismo contemporaneo avrebbe quasi raggiunto, ma mai eguagliato, la componente tecnica del Parravicini. La modernità dell’integrale stava anche nel continuo alternarsi di salite e discese, 6-7 a seconda di come si conteggiano, e dei

numerosi tratti a piedi. Un incubo per i primi atleti con ‘gli sci larghi’, oltre dieci anni fa, non così veloci nei cambi d’assetto, però con un po’ d’intelligenza il terreno consentiva ugualmente prestazioni interessanti. Oggi sarebbe la gara perfetta ma, come spiegano Gianni Mascadri e Luca Pirola dello Sci CAI Bergamo, che custodisce la tradizione del ‘Trofeo’ (come lo si chiama in valle) «per regolamento FISI non è consentito lasciare gli sci al ‘Sasso’, il classico deposito sci prima della cresta al Grabiasca, per recuperarli al ritorno e per la conformazione del percorso sarebbe troppo pericoloso consentirne il trasporto al seguito. Poi il pendio sarebbe sciabile, e anche bellissimo, pur se ripido, ma la sua uscita obbligata in basso non reggerebbe il passaggio di molti sciatori in slittamento, ed è anche esposta».La sempre maggiore attenzione alla sicurezza ha poi ridotto le occasioni in cui poter godere del tuffo nella storia che il Parravicini integrale ormai rappresenta. Comunque il carbonio resta in secondo piano e sopravvive il sottile fascino ‘vintage’ da intenditori dei luoghi e dei nomi. Resta intatto il piacere della salita e della notte al rifugio, o alla casa dei guardiani Enel, o in qualche baita di amici sparsa nei pascoli attorno ai 1.600 metri. Si parte dalla Vallée o dal Friuli per la serata a conversare con gli amici di mille gare, isolati dal mondo, prima di affrontare il giorno dopo il Parravicini.

Il percorso: fascino classico e moderno

Il ‘Parravicini’ era l’ultima tappa della Coppa Italia - Trofeo Scarpa: nella generale, vittoria a due in campo maschile con Lorenzo Holzknecht e Matteo Eydallin che hanno totalizzato entrambi 196 punti, mentre tra le donne Federica Osler ha chiuso con cinque punti di vantaggio su Gloriana Pellissier. Giancarlo Lira e Monica Sartogo hanno vinto tra i Master.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Federica Osler (Arcobaleno) .................................. 2092. Gloriana Pellissier (Esercito) ...................................2043. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) .................... 1854. Elena Nicolini (Brenta Team) ..................................1565. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) ........................ 131ASSOLUTA MASCHILE1. Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) ..................... 1961. Matteo Eydallin (Esercito) ......................................1963. Damiano Lenzi (Esercito)....................................... 1734. Manfred Reichegger (Esercito) ...............................1675. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) .......................... 1375. Thomas Martini (Brenta Team) ...............................137MASTER FEMMINILE1. Monica Sartogo (CAI Schio) ..................................... 642. Milena Ghirardi (La Bufarola) .................................. 543. Cristina Foppoli (Sondalo) ....................................... 343. Claudia Titolo (Valdigne) .......................................... 343. Manuela Perathoner (Saslong) ................................ 34MASTER MASCHILE1. Giancarlo Lira (Cima Dodici) ................................. 1722. Omar Oprandi (Brenta Team) ..................................1633. Franco Nicolini (Ski Team Fassa) ........................... 1624. Andreas Senoner (Gardena) ...................................1125. Martino Cattaneo (Valgandino) ............................. 102JUNIOR FEMMINILE1. Alba De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) ...................... 1362. Erica Rodigari (Alta Valtellina) ................................ 1183. Natalia Mastrota (Alta Valtellina) .......................... 1174. Martina Da Rin Zanco (Dolomiti Ski Alp) ..................1055. Francesca Godega (Albosaggia) ............................. 62JUNIOR MASCHILE1. Nadir Maguet (Corrado Gex) .................................. 1222. Michele Pedergnana (Alta Valtellina) .......................1093. Stefano Stradelli (Corrado Gex) ............................. 1064. Luca Faifer (Alta Valtellina) ...................................... 844. Luigi Pedranzini (Alta Valtellina) ............................. 84CADETTI FEMMINILE1. Giulia Compagnoni (Alta Valtellina) ...................... 1362. Laura Corazza (Dolomiti Ski Alp) .............................1213. Giulia Murada (Albosaggia) ................................... 1114. Giulia Gherardi (Albosaggia) .................................... 865. Melanie Ploner (Badia Sport) .................................. 84CADETTI MASCHILE1. Davide Magnini (Brenta Team) .............................. 1362. Pietro Canclini (Alta Valtellina) ................................1203. Gabriele Leonardi (Brenta Team) .......................... 1054. David Frena (Badia Sport) ......................................1005. Erik Pettavino (Valle Stura) ..................................... 99

COPPA ITALIATROFEOSCARPA 2013

metri positivi totali i vincitori hanno impiegato 1h 38’ 28”. La neve soffi-ce e umida ha richiesto ai concorren-ti buona tecnica nella distribuzione della spinta, penalizzando special-mente l’uso approssimativo e insisti-to dei bastoni.

LE DONNE Gloriana Pellissier ed Elena Nico-lini hanno onorato la gara impegnan-dosi e il vantaggio accantonato da subito sulle più dirette inseguitrici, Francesca Martinelli-Federica Osler, ha permesso loro di evitare affanni. Elisabeth Benedetti e Sa-brina Zanon hanno completato un podio di qualità davanti alle local Carolina Tiraboschi-Lisa Buzzoni, molto più orientate al trail, anche se il Parravicini è sempre d’obbligo.

MASTER Gran bella gara assoluta dei vincitori Master, Omar Oprandi-Franco Ni-colini, ottavi davanti ai fratelli fondi-sti Renato e Fabio Pasini. Stanchi-na-Senoner hanno pagato circa 6’ ma sono riusciti a precedere Berni-ni-Cattaneo per meno di 1’. T

GIULIANOCARRARA E MATTEO LONGHI, VALGANDINO«Per noi bergamaschi il trofeo Parravicini è una gara ‘mitica’: farlo è anche una questione di prestigio».

ROBERTOSFARDINI E MA-NUEL VESCOVI, ALTITUDE RACE«Il ‘Parra’ lo faremo sempre, è la tradizione. Non si può mancare».

SIMONA STIRPARO E MILANA GHIRAR-DI, LA BUFAROLA«Tutti ci hanno detto che è una gara bellissima. Noi la corriamo insieme per amicizia».

BORTOLOALBRICCI EANTONIOGIUDICI,SCI CLUB GROMO«Da bambino salivo al Portula per seguire il Parravicini, anche dormendo in igloo. Ora ho 61 anni e 20 parte-cipazioni. Ancora fino a 65, poi vediamo».

ANNAMARIA PESENTI E MARCO PEDRETTI, ALTI-TUDE RACE«Questa è una gara speciale, viviamo in valle, perciò la corriamo insieme».

Quotes

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 ALPI CENTRALI // 25

T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

Alta Valtellina,spirito ‘wild’

Carolina Tiraboschi

Scorrendo le graduatorie FISI che classificano i club per l’at-tività giovanile, o la classifi-ca della Coppa Italia Giovani, ci si potrebbe fare l’idea che a Bormio esista una struttura

complessa che segue i ragazzi in modo ‘futu-ristico’. Lo SCAv è da anni di gran lunga la prima società in Italia in questo settore cruciale. Però la realtà è molto più semplice. A spiegar-cela è stato Davide Canclini, tecnico e riferi-mento per i ragazzi da molti anni: «Il fatto è che da noi i giovani sono sempre stati il cen-tro dello sci club: per il fondo, per il biathlon e da qualche anno anche per lo scialpinismo. Noi funzioniamo al contrario: qui i Senior si aggregano ai ragazzi, non viceversa». Una dinamica che prosegue con i cambi di catego-ria: «Quelli che erano nelle categorie giovani-li restano, continuano a gareggiare, e intanto stanno insieme ai nuovi arrivati. Come tecnici siamo io e Luca Dei Cas, ma poi ci sono gui-de alpine che danno una mano, si prestano per portarci in giro. E spesso atleti del calibro di Matteo Pedergnana, Daniele Pedrini, France-sca Martinelli, lo stesso ‘Holz’, si aggregano». Volevi portare tutta la ‘combriccola’ su all’invernale del V° Alpini per un ritiro ‘wild style’ prima della Pierra Menta, con due pezzi di legno in ogni zaino per la stufa… «Sì e poi il meteo non l’ha permesso, ma ai primi di aprile siamo saliti alla Punta San Matteo; la guida li ha portati fuori dalla normale per

ALPI CENTRALI \\ SCI CLUB

INTERVISTA

sciare su lunghi canali ripidi verso la Nord in neve fresca bellissima. Adesso ho individuato una discesa tra seracchi imperdibile: ci andre-mo prossimamente. È qui lo spirito del tutto». Organizzate gare ed eventi? «Fino al 2009 organizzavamo l’Alta valtellina Ski Race, che aveva assunto una dimensione internazionale. Poi le risorse diminuivano e quando abbiamo capito che la gara ci toglieva soldi che servivano per i giovani, abbiamo smesso. Al suo posto or-ganizziamo il raduno di novembre allo Stelvio. Funziona benissimo perché i ragazzi portano gli amici e chi vuole provare lo fa tranquillamente. Se gli piace continua, altrimenti non succede niente. Prima lo facevamo tra di noi senza ‘suo-nare campane’. Nel 2012 è diventato un raduno nazionale con tutti quelli che volevano venire. Nel futuro vedremo; basta che non sorgano impegni ‘politici’, con la struttura federale, i club: io devo stare in mezzo ai bocia e portarli in montagna». T

Botta e risposta con la forte atleta bergamasca con un passato nel fondo, nel biathlon, nella corsa e… un futuro nello ski-alp

Eravamo rimasti al biathlon e alle skyrace...«La mia esperienza nel biathlon risale alla stagio-ne 1989-90, quando anche in Italia è stata creata la disciplina femminile e ho fatto parte della squadra nazionale. Quando ho smesso sono diventata mae-stra di sci e poi allenatore di fondo e biathlon, lavo-rando per il comitato zonale di allora. Nel 1995 mi sono sposata e per 10 anni mi sono dedicata ai figli, continuando solo a insegnare. Ma nel 2006 è stata organizzata la MAGA Skyrace, proprio qui sulle montagne di casa mia. Quell’estate ho ripreso a cor-rere, ho corso un paio di gare normali in montagna, poi ci ho provato. E ho scoperto che mi piaceva: ed era anche andata bene, subito seconda».

Sei ricomparsa sulla scena e poi non ti sei più fermata, anche con il fondo.«L’anno seguente e il successivo mi sono piazzata seconda al trofeo Kima, anche se pagando l’inespe-rienza, e ho corso diverse altre skyrace in stagione. D’inverno ho ripreso con il fondo: un anno sono riuscita a classificarmi prima italiana alla Marcia-longa, un altro seconda, e ancora prima italiana alla vasaloppet 2012. Sono appena stata ai Mondiali Master di Asiago: oro in staffetta, due argenti e una medaglia di legno».

Ma avevi appena finito, e vinto, il circuito Sci e luci nella notte.«Lo scialpinismo mi sta prendendo. Una volta mi piaceva andare a cercare la prima neve tra autunno e inverno sulle montagne qui intorno, con gli sci da

FOPPOLO (BG) 20.03.13

RADUNO SOTTO LE STELLE INDIVIDUALEDISLIVELLO: 500 m

Carolina Tiraboschi e Marzio Deho hanno vinto il raduno ‘Sotto le stelle’ di Foppolo, l’unica notturna che si svolge in val Brembana. Partenza in linea dal piazzale alberghi, salita per le piste con cambio pelli al rifugio Montebello e discesa in pista con giro di boa e sprint in skating. Sul podio rosa sono salite anche Lisa Buzzoni e Silvana Bonaiti, mentre in campo maschile piazza d’onore per Roberto Antonel-li, con terzo Andrea Dolci.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Carolina Tiraboschi .............................................. 30.132. Lisa Buzzoni .......................................................... 30.393. Silvana Bonaiti ..................................................... 38.594. Gloria Gervasoni .................................................... 45.355. Marzia Sassi ........................................................ 54.146. Nicoletta Navoni .................................................... 57.527. Francesca Spreafico ....................................... 1h.02.49

ASSOLUTA MASCHILE1. Marzio Deho ......................................................... 24.492. Roberto Antonelli ................................................... 26.133. Andrea Dolci ........................................................ 26.164. William Boffelli ...................................................... 26.285. Davide Barcella .................................................... 27.256. Pierluigi Goisis ....................................................... 27.297. Giuseppe Carrara ................................................. 27.328. Alessandro Ghisalberti ........................................... 27.359. Marco Pedretti ..................................................... 28.0010. Renato Barilani .................................................... 28.1611. Luca Maurizio .................................................... 28.1912. Francesco Boni .................................................... 28.2213. Claudio Previtali ................................................ 28.2514. Giuseppe Colombo ............................................... 28.3715. Davide Scolari .................................................... 28.5516. Martino Pesenti ................................................... 29.0717. Manuel Vescovi .................................................. 29.1318. Roberto Sfardini ................................................... 29.3519. Massimo Casati ................................................. 29.4320. Sandro Brignoli .................................................... 29.46

PASSO DEL TONALE (BS) 22.03.13

LUNARALLY COPPIEDISLIVELLO: 811 m

Alla ventesima edizione del Lunarally, notturna ‘clas-sica’, che da qualche anno fa parte dei Raduni delle Valli del Noce, due le novità: la partecipazione a cop-pie e non più individuale e l’arrivo al rifugio Capanna Bleis e non più al Passo Tonale (rimasto solo punto di partenza). Particolarità storica di questa gara è la presenza di tanti amatori, occasione per passare una serata in compagnia sugli sci e sotto la luna: ben 200 le coppie presenti con la nuova formula, mentre negli scorsi anni la più prova individuale arrivava a totalizzare anche 900 concorrenti. Affermazione di Thomas Martini e Daniele Cappelletti con oltre un minuto di vantaggio su Marco Facchinelli e Ivo Zulian, mentre sul terzo gradino del podio sono saliti Fabio Bazzana e Daniele Pedrini. In campo femmi-nile vittoria di misura di Anna Moraschetti e Lucia Moraschinelli su Carolina Tiraboschi e Lisa Buzzoni, con Anna Martinazzoli e Silvia Franzini a completare il podio.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Anna Moraschetti (Adamello) Lucia Moraschinelli (Albosaggia) ................... 1h.02.182. Carolina Tiraboschi Lisa Buzzoni (Altitude) ...................................... 1h.03.143. Anna Martinazzoli (Sovere) Silvia Franzini (Sovere) .................................. 1h.14.424. Germana Pedrazzoli (Brenta Team) Pamela Peretti (Val di Non) ................................ 1h.15.335. Mirella Fioretta (Val di Sole) Ilaria Cavallari (Val di Sole) ............................ 1h.20.076. Gloria Stefanolli (Sizeri Vermiglio) Ornella Dezulian (Sizeri Vermiglio) ..................... 1h.24.447. Silvana Bonaiti (Val Serina) Sonia Carrara (Val Serina) .............................. 1h.26.408. Patrizia Sirtoli Maddalena Scolari ............................................ 1h.38.23 9. Alessia Raisoni (Presolana) Alice Pasinetti (Presolana) ............................. 1h.56.3110. Elisa Calvetti (Adamello) Stefania Ferrari (Adamello) .............................. 1h.58.3811. Marina Beccaria (Franciacorta) Monica Fantino (Vallecamonica) .................. 2h.06.1412. Nicole Maculotti (CAI Pontedilegno) Marianna Mondini (CAI Pontedilegno) .............. 2h.26.0013. Lorenza Mottinelli (CAI Pontedilegno) Valentina Giorgi (CAI Pontedilegno) ............. 2h.26.0514. Federica Ferrari Carolina Cattaneo (CAI Pontedilegno) ............... 2h.29.4815. Cristina Riva (Pisgana) Simona Zani (Pisgana) ................................. 2h.31.07

ASSOLUTA MASCHILE1. Thomas Martini (Brenta Team) Daniele Cappelletti (Adamello) ............................ 46.402. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) Ivo Zulian (Bogn da Nia) ......................................... 47.583. Fabio Bazzana (Valgandino) Daniele Pedrini (Alta Valtellina) .......................... 48.14

UP&DOWNRISULTATI

4. Giovanni Zamboni (13 Clusone) Michel Cinesi (Gromo) .............................................48.495. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) Mattia Lampis (Val di Sole) .................................51.576. Pietro Guzza (Adamello) Germano Pasinetti (Adamello) .................................52.067. Claudio Lombardi (Valsabbia) Marco Maini (Valli Bresciane) ..............................52.118. Davide Pierantoni (Triathlon Trentino) Gil Pintarelli (Triathlon Trentino) ...............................52.159. Riccardo Sandrini (Adamello) Francesco Sandrini (Adamello) ............................52.4210. Fabrizio Scalvinoni Diego Fenaroli ......................................................53.0411. Riccardo Sartori (Alpin Go) Mattia Zontini (Valli Bresciane) ..........................53.2912. Mauro Benvenuti (Dimaro) Alberto Stanchina ................................................. 53.3213. Giovanni Paini (Ugolini) Gianpaolo Crotti (Ugolini) ...................................53.3614. Livio Togni (Adamello) Roberto Panizza (Adamello) ...................................53.3815. Moreno Prantil (Val di Non) Nicola Pedergnana (SAT Rabbi) ..........................54.0916. Omar Dell’Eva (Adamello) Simone Brunelli (Adamello) ...................................54.3117. Roberto Scalvini (Valli Bresciane) Gianluca Debalini (Valli Bresciane) ....................54.4518. Gabriele Leonardi (Brenta Team) Michele Leonardi (Brenta Team) ............................55.1219. Stefano Giordani (Adamello) Stefano Coatti (Adamello) ..................................56.4120. Mauro Redolfi (Val di Sole) Franco Podetti (Val di Sole) ...................................56.42

LANZADA (SO) 24.03.13

GARA DEL PIZZO SCALINO INDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.310 m

A Lanzada edizione numero ventotto del ‘Pizzo Scalino’: nubi basse e qualche fiocco di neve hanno accompagnato gli ski-alper in gara su un tracciato di tre salite e altrettante discese e un lungo tratto su strada innevata. Affermazione di Matteo Pedergnana con quasi due minuti di vantaggio su Daniele Pedrini, con terzo Fabio Bazzana, mentre ai piedi del podio si sono piazzati il ‘winteratleta’ Daniel Antonioli e Paolo Moriondo. Nella gara ‘rosa’ a segno Nadia Scola su Lucia Moraschinelli e Giulia Botti.  

ASSOLUTA FEMMINILE1. Nadia Scola (Ski Team Fassa) .........................1h.55.582. Marialucia Moraschinelli (Albosaggia) ................. 2h.05.083. Giulia Botti (Kinomana) ...................................2h.12.464. Milena Ghirardi (La Bufarola) ..............................2h.27.145. Sonia Collé (Gressoney) ...................................2h.33.096. Serena Piganzoli (Valtartano) ..............................2h.47.20

ASSOLUTA MASCHILE1. Matteo Pedergnana (Alta Valtellina) ................1h.32.072. Daniele Pedrini (Alta Valtellina) ...........................1h.33.483. Fabio Bazzana (Valgandino) ............................1h.34.014. Daniel Antonioli (Esercito) ..................................1h.34.585. Paolo Moriondo (Valtartano) ............................1h.38.196. Matteo Bignotti (Alta Valtellina) ...........................1h.40.197. Walter Trentin (Alta Valtellina) ........................1h.40.358. Mattia Curtoni (Valtartano) .................................1h.41.379. Fabio Negrini (Lanzada) ...................................1h.41.4810. Mirco Negrini (Lanzada) ...................................1h.43.0411. Angelo Corlazzoli (Valgandino) ......................1h.43.4112. Paolo Venturini (Albosaggia) .............................1h.43.5613. Davide Sertore (Lanzada) ..............................1h.44.5614. Roberto Moizi (Lanzada) ...................................1h.46.5215. Gianluca Nani (Lanzada) ................................1h.47.0416. Paolo Poli (Valgandino) .....................................1h.47.5317. Martino Cattaneo (Valgandino) ......................1h.48.1918. Michele Romeri (Albosaggia) ............................1h.48.4419. Eros Pini (Sondalo) ........................................1h.49.5320. Walter Dell’Andrino (Lanzada) ...........................1h.50.49

Una sequenza di gare a coppie nel mese di marzo in Alta Valtellina. Il 3 a Oga in programma la sedicesima edizione del ‘Trofeo San Colombano’, con al via ben ottanta squadre. Vittoria di Walter Trentin e Gabriele Motta, seguiti da Pietro Canclini e Pietro Da Prada, mentre in terza posizione si sono piazzati Alberto Rodigari e Stefano Bonetti. La prima coppia femminile era composta da Caterina Canclini, sorella di Pietro, e da Jenny Antonioli, sorella di Robert. La prima ‘mista’ era formata da Giulia Compagnoni, fresca campiones-sa mondiale Vertical, che ha gareggiato con suo padre Luciano. Il 7 marzo a Livigno appuntamento con ‘Mot-tolino Vertical’: successo di Matteo Bignotti e Alessan-dro Cioccarelli con un minuto di vantaggio su Iseo e Venanzio Compagnoni, con terzi Ugo Cola e Gabriele Motta. Lucia Pianta e Natalia Confortola hanno vinto la gara femminile davanti a Michela Silvestri e Katja Colturi. Infine ad Arnoga il 17 marzo in programma la decima edizione del Trofeo CAI Valdidentro. Sul gradi-no più alto del podio sono saliti Luca Faifer e Michele Pedergnana con appena tre secondi di vantaggio su Paolo Moriondo e Mirko Negrini; terzi Luigi Pedranzini e Pietro Canclini. Nella gara femminile vittoria di Erica Rodigari e Natalia Mastrota. Ottava la prima coppia mista con Alberto Rodigari e Silvia Rocca che hanno preceduto di una posizione Raffaella Rossi e Davide Canclini e terzi Giulia e Luciano Compagnoni.

fondo e senza pelli: solo sciolina. Poi mi sono at-trezzata con materiali normali: ‘gli sci pesanti’, per noi fondisti. E con quelli ho corso il mio primo Par-ravicini. Ma sono davvero troppo pesanti. Fortuna-tamente ora mi sostiene Merelli con sci e scarponi».

Com’è stato l’impatto col mondo della ‘Formula 1’ delle notturne bergamasche?«All’inizio ero una frana. I cambi specialmente, non ne venivo a capo. E in discesa avevo paura del-la velocità. Ma ora con questi materiali è cambiato tutto. È proprio vero che bisogna imparare rifacen-do mille volte lo stesso movimento: adesso va me-glio. Sto anche alzando la velocità in discesa: noi che proveniamo dal fondo abbiamo centralità, non cadiamo mai, ma temiamo la velocità».

Ti sei candidata alle ultime elezioni per il consi-glio regionale. Quali le ragioni di quella scelta?«Tengo tantissimo alla mia valle, al mio paese (fra-zione valpiana del comune di Serina, in provincia di Bergamo, ndr) e invece vedo che qui sta morendo tutto. Per esempio: come scuola di sci funzioniamo bene, ma troviamo dei limiti enormi rispetto ai no-stri progetti e alle nostre potenzialità. vorrei interes-sarmi proprio dei problemi della valle in cui vivo. Quando posso sono nel bosco a lavorare, con la mo-tosega. Il bosco lo voglio pulito, non ci dev’essere un ramo fuori posto». T

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26 T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ PIEMONTE

Garessio Brothers

STAKANOVISTI | Da sempre presenti nelle righe alte delle classifiche, Alberto e Fulvio Fazio devono far convivere la loro passione con il duro lavoro di allevatori di animali. Ecco perché all’Adamello sono arrivati giusto per la gara e ripartiti appena arrivati…

Alberto e Fulvio Fazio: scorrendo le classifiche di scialpinismo ne-gli anni li troverete sempre nelle

prime pagine. «Siamo diventati vecchi - scherza Fulvio -, abbiamo iniziato con la raspa, siamo passati ai primi sci da ski-alp, adesso gareggiamo con materiali che sono leggeri come quelli dei fondisti. Per fortu-na, arrivando dalla discesa, siamo sempre riusciti ad adattarci. Una cosa è sicura, il livello è cresciuto in modo esponenzia-le: nei riferimenti che abbiamo in gara, ogni anno perdiamo qualcosa rispetto alla stagione precedente, ma non moltis-simo, sono gli altri che viaggiano sempre più veloce». Sempre in coppia. «A parte due stagioni dove uno di noi due a turno era fermo per infortunio - incalza Alber-to - abbiamo sempre gareggiato insieme: siamo fratelli e ci conosciamo bene, sap-piamo i ritmi dell’altro e questo è stato un vantaggio importante». I loro risultati hanno fatto da traino per la crescita del movimento nella vallata. Adesso Fulvio è anche presidente dello sci club Garessio. «Abbiamo iniziato a organizzare la gara al Colle di Casotto, ci siamo ‘buttati’ anche nella versione estiva e in tanti hanno ini-ziato a praticare lo scialpinismo. L’obiet-tivo adesso, visto che la stazione di Ga-ressio 2000 ha riaperto i battenti, è quello

PIEMONTE \\ ATLETI

§ di Luca Giaccone § di rilanciare lo sci tra i bambini. Abbiamo contattato allenatori garessini che si sono resi disponibili a seguire i corsi che orga-nizzeremo per i ragazzi: partiamo dalla discesa, poi chissà che non nasca qualche nuovo ski-alper». Loro due intanto conti-nueranno a gareggiare. «Questo di sicuro - ribadisce Alberto - anche se è sempre più difficile. Quando diciamo che riuscia-mo ad allenarci una volta, al massimo due durante la settimana, in pochi ci credono. Purtroppo per il lavoro, dovendo seguire un’azienda agricola con quasi duecento mucche, diventa quasi impossibile pro-grammare la preparazione. Magari pensi di uscire quel giorno, a quell’ora perché ci sono le condizioni giuste, ma se devono nascere quattro o cinque vitellini in quel-le stesse ore, bisogna rimanere a casa. E allora se riusciamo a trovare un ‘buco’ lo sfruttiamo immediatamente, ma certamen-te non sono gli stessi ritmi di un professio-nista. Lo stesso discorso vale per le gare, dove spesso è un autentico tour de force: abbiamo deciso di gareggiare all’ultimo Adamello, ma siamo riusciti a partire solo la mezzanotte prima del via, siamo arrivati giusto per il riscaldamento; dopo cinque ore di viaggio, gara (dove hanno chiuso al quattordicesimo posto, ndr), appena il tempo di recuperare un po’ e ci siamo ri-messi in macchina per rientrare, visto che dovevamo dar da mangiare ai nostri ani-mali». Se non è passione questa... T

VAL BOGNANCO (VB) 02.03.13

VEJA DI CUNTRABBANDIÈ INDIVIDUALE DISLIVELLO: 1.100 m

Chiusura dell’International Ski Tour in Val Bognanco con la ‘Veja di Cuntrabbandiè cum la fiòca’. Non sono mancati i colpi di scena nell’atto finale del circuito: Stefano Trisconi, uno dei favoriti per la vittoria, si è dovuto arrendere mentre era al comando per la rot-tura dello scarpone, dando via libera all’elvetico Chri-stian Biffiger che ha portato a casa successo di tappa e nel circuito. In campo femminile si è imposta la valsesiana Gisella Bendotti, ma è stata l’ossolana ‘Giusy’ Barbuto a conquistare il titolo. Nella classifica giovanile affermazione di Alberto ‘Dodino’ Balzani, nonostante il secondo posto di giornata alle spalle dell’anzaschese Davide Iacchini. Nella graduatoria a squadre primato per lo sci club Bognanco.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Gisella Bendotti (Valsesia) ............................... 1h.51.312. Giuseppina Barbuto (Bognanco) ...........................1h.54.003. Chiara Iulita (Valle Antigorio) ........................... 2h.05.114. Greta Mancini (Bognanco) ....................................2h.19.025. Rosa Cerlini ...................................................... 2h.23.066. Elena Ferraris (Andromia) .................................... 2h.34.00

ASSOLUTA MASCHILE1. Cristian Biffinger (Andromia) ........................... 1h.26.102. Dario Dealberto (Valsesia) ....................................1h.26.103. Philippe Zenklusen (Andromia) ........................ 1h.27.054. Erwin Deini (Valle Antigorio) .................................1h.27.255. Marco Tosi (Bognanco) ..................................... 1h.28.206. Davide Ciocca (Andromia) ....................................1h.30.227. Michele Lunghi (Bognanco) ............................. 1h.30.328. Fabio Cappelletti (Valle Antigorio) ......................... 1h.30.329. Walter Martinetti (Antigorio) ............................ 1h.30.4010. Damiano Buzzi (Bognanco) ................................1h.30.5011. Fabio Prini (Bognanco) ................................... 1h.31.4012. Davide Calcini (Andromia) ..................................1h.35.0813. Ivan Volpone (Bognanco) ............................... 1h.35.3214. Alessio Minoletti (Valle Antigorio) ........................1h.35.5215. Denis Allegri (Valle Antigorio) ........................ 1h.37.0016. Davide Darioli (Bognanco) ..................................1h.39.5717. Cristian Grassi (Andromia) ............................. 1h.40.1818. Adriano Guizzetti (Bognanco) .............................1h.42.0619. Daniele Volpone (Valle Anzasca) .................... 1h.42.0720. Michele Cagnacci (Andromia) .............................1h.42.18

INTERNATIONAL SKI TOURCLASSIFICA FINALE

Senior femminile1. Giuseppina Barbuto (Bognanco) ........................... 1.2672. Rosa Cerlini (Bognanco) ........................................... 1.1653. Greta Mancini (Bognanco) .................................... 1.1504. Chiara Iulita (Valle Antigorio) .................................... 1.1175. Gisella Bendotti (Valsesia) ....................................... 9806. Elena Ferraris (Andromia) .......................................... 949

Senior maschile1. Christian Biffiger (Andromia) ................................. 1.2132. Philipp Zenklusen (Andromia).................................... 1.1293. Erwin Deini (Valle Antigorio) ................................. 1.1184. Mauro Darioli (Bognanco) ........................................ 1.1185. Davide Ciocca (Andromia) ..................................... 1.1126. Marco Tosi (Bognanco) ............................................. 1.1027. Michele Lunghi (Bognanco) .................................. 1.0658. Mauro Stoppini (Andromia) ...................................... 1.0159. Stefano Trisconi (Alpini Intra) .................................. 99110. Christian Grassi (Andromia) ...................................... 947

Under 18 maschile1. Alberto Balzani (Bognanco) .................................. 1.2122. Davide Iacchini (Jolly Sport) ..................................... 1.1963. Bruno Morgantini (Andromia) ............................... 1.1554. Davide Marchi ......................................................... 1.1455. Lorenzo Gallacci (Valle Antigorio) ............................ 706

I fratelli Fazio al traguardo dell’Adamello Ski Raid 2013 © Ralf Brunel

UP&DOWNRISULTATI

INTERNATIONALSKI TOUR

PIEMONTESKI ALP

Nel mese di marzo si sono corse le ultime due gare della terza edizione del circuito ‘Piemonte Ski Alp’. L’8 marzo a Bardonecchia in programma la Montagnard Ski Alp (valida anche per il circuito francese ‘Terra Modana sous les etoiles’), cronoscalata aperta anche ai runner. Vittoria dell’atleta di casa Alberto Topazio che ha preceduto di otto secondi Laurent Novero, con Carlo Alberto Cimenti a completare il podio; nelle gara ‘rosa’ a segno Debora Cardone su Sylvie Turbil e Chiara Bertino. Atto finale a Prali il 22 marzo con la terza edizione del ‘Km Verticale del Courbas’. Record assoluto di partecipanti con cento atleti provenienti da Piemonte, Valle d’Aosta e Francia. Quattro chilometri di percorso con arrivo a quota 2.500 al Bric Rond e mille metri di dislivello. Sul gradino più alto del podio è salito il valdostano Giuseppe ‘Pec’ Ouvrier, classe 1960, che ha avuto la meglio su Fabio Cavallo e Armando Fabrizio. Nella categoria femminile dominio per Debora Cardone. Nella classifica finale del circuito vincitori assoluti Fabio Cavallo e Raffaella Canonico.

PRALI (TO) 22.03.13

KM VERTICALEDEL COURBAS INDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.000 m

ASSOLUTA FEMMINILE1. Debora Cardone (Valli di Lanzo) ............................ 56.482. Raffaella Canonico (Sestriere) ..............................1h.00.073. Barbara Moriondo (Valle Varaita) ..................... 1h.01.274. Sara Berta (Ski Club Torino) .................................1h.07.365. Samanta Odino (Team Nuovi Traguardi) .......... 1h.14.036. Livia Ferrua (Valle Stura) ......................................1h.15.377. Franca Bounous (Team Nuovi Traguardi) ......... 1h.15.478. Norma Martina (Team Nuovi Traguardi) ................1h.17.039. Alessia Beux (Team Nuovi Traguardi) .............. 1h.21.0710. Daniela Usseglio Nanot ......................................1h.21.54

ASSOLUTA MASCHILE1. Giuseppe Ouvrier (Gran Paradiso) ......................... 45.292. Fabio Cavallo (Bottero Ski) ....................................... 45.393. Fabrizio Armando (Bottero Ski) ............................. 47.484. Davide Boglio (Garessio) .......................................... 48.105. Gianfranco Lantermino (Valle Varaita) .................. 48.426. Carlo Alberto Cimenti (Cuore da sportivo) ................. 48.597. Giorgio Villosio (Pian Benot) ................................. 49.108. Filippo Canavese (Garessio) ..................................... 49.209. Diego Cerquettini (Ceva) ....................................... 50.3410. Bruno Perino (Pian Benaut) .................................... 50.3811. Christian Ughetto (Sestriere) ............................... 50.4812. Fabio Garrou (Sestriere) ......................................... 50.5413. Silvio Gastaldi (Valle Pesio) ................................. 51.2014. Carlo Montalto (Jolly Sport) .................................... 51.4015. Franco Paolo Bruno ............................................. 51.48 16. Ivan Cesarin (Valchiusella) ..................................... 51.5017. Eugenio Pinatel (Team Nuovi Traguardi) ............. 52.0718. Elio Griseri (Tre Rifugi) ........................................... 52.1219. Daniele Bergeretti (Team Nuovi Traguardi) ......... 52.3120. Guido Ferro (Team Nuovi Traguardi) ....................... 53.06

PIEMONTE SKI ALPCLASSIFICA FINALE

Assoluta femminile1. Raffaella Canonico (Sestriere) .............................. 1.0792. Sara Berta (Ski Club Torino) ..................................... 1.0213. Livia Ferrua (Valle Stura) .......................................... 8254. Debora Cardone (Valli di Lanzo) .................................. 5145. Elena Tornatore (Garessio) ....................................... 4636. Barbara Moriondo (Valle Varaita) ................................. 4487. Anna Milano (Mont Nery) ......................................... 4198. Norma Martina (Team Nuovi Traguardi) ....................... 4029. Daniela Usseglio Nanot ............................................ 37710. Paola Martinale (Busca) ............................................ 348

Master femminile1. Anna Milano (Mont Nery) ......................................... 7202. Daniela Usseglio Nanot ............................................... 7103. Franca Bounous (Team Nuovi Traguardi) ................. 500

Assoluta maschile1. Fabio Cavallo (Bottero Ski) .................................... 1.3902. Franco Paolo Bruno ................................................. 1.332 3. Fabrizio Armando (Bottero Ski) ............................. 1.3204. Giulio Fraschia (Team Nuovi Traguardi) ..................... 1.2565. Flavio Ferrero (Tre Rifugi) ..................................... 1.2436. Marco Testino (Lurisia) ............................................. 1.2257. Francesco Scrimadore (Tre Rifugi) ....................... 1.1958. Francesco Berta (Valli di Lanzo) ............................... 1.1909. Livio Berta ............................................................. 1.115 10. Fabio Corbellini (Tre Rifugi) .................................... 1.082

Master maschile1. Flavio Ferrero (Tre Rifugi) ..................................... 1.5552. Francesco Scrimadore (Tre Rifugi) ............................ 1.4953. Imerio Pron (Team Nuovi Traguardi) ..................... 1.280

Junior maschile1. Marco Testino (Lurisia) ......................................... 1.6601. Francesco Berta (Valli di Lanzo) ............................... 1.6603. Filippo Canavese (Garessio) ..................................... 730

Over 55 maschile1. Livio Berta ............................................................. 1.620 2. Eraldo Bergeretti (Team Nuovi Traguardi) .................... 9703. Pierbiagio Rivoira (Valli Occitane) ........................... 750

PRATO NEVOSO (CN) 02.03.13

SCIANDO CON LE STELLE COPPIEDISLIVELLO: 1.058 m

Decima edizione di ‘Sciando con le stelle’, notturna a coppie a Prato Nevoso. Percorso in parte ‘rivisitato’: si partiva dalla conca illuminata, con salita fuori pista e un tratto di cresta da compiere con gli sci nello zaino, il tutto su tre salite, per circa 1.000 metri di dislivello e 13 chilo-metri, toccando il rifugio della Balma a quota 1.900. Neve abbondante e una serata stellata hanno accompagnato gli ottanta atleti in gara. A dettar legge sono stati i fratelli garessini Alberto e Fulvio Fazio, seguiti a distanza di circa cinque minuti dalla coppia valdostana Christille-Grosjacque con Maurizio Enrici e Fabio Cavallo del Bottero Ski-Valle Stura a completare il podio. La classifica Master è stata dominata dalla coppia formata da Mario Moletto dello Ski Avis Borgo ed Elio Griseri del Tre Rifugi; alle loro spalle gli atleti di casa Fabrizio Moscarini e Alessandro Bellotti con terzi Pier Biagio Rivoira e Piero Bertola del Valli Occitane. La gara ‘rosa’ si è risolta solo nel finale con Paola Martinale del Busca e Debora Cardone del Nordico Valli di Lanzo che hanno viaggiato appaiate a Sonia Balbis del Tre Rifugi ed Elena Tornatore del Garessio, per poi superarle sul traguardo con cinquanta secondi di vantaggio. Terze Raf-faella Canonico del Sestriere e Barbara Moriondo del Valle Varaita. C’era anche un tracciato dedicato ai giovani e alla tecnica libera, tutto in ‘conca’. Nei Cadetti vittoria di Mattia Dalmasso del Valle Pesio, con gli sci stretti affermazioni di Silvio Gastaldi del Valle Pesio e di Dario Farina del Valli Occitane tra i Master.

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27 T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 VALLE D’AOSTA //

§ di Luca Giaccone §

A Dennis Brunod e Tatiana Locatelli due scudetti ‘classici’TRICOLORE | La gara valdostana assegnava i titoli nella tecnica libera, ma ormai tutti non usano più gli sci da fondo, preferendo quelli da ski-alp. Scudetto per gli atleti di casa Dennis Brunod e Tatiana Locatelli

Dici tecnica libera e pensi agli ‘esperti’ degli sci stretti e della raspa: il trentanovesimo Trofeo

Rollandoz a Rhêmes-Notre-Dame asse-gnava i titoli italiani nell’individuale a tecnica libera, ma visto che la scelta dei materiali era appunto ‘libera’, in pochissi-mi hanno utilizzato gli sci da fondo, pre-ferendo quelli classici da ski-alp. Percorso ridotto per pericolo di distacchi, visto il rischio valanghe 4, ma rimasto comunque impegnativo, con la cresta dell’Entrelor da affrontare sci sullo zaino. Tre salite con lunga, ultima discesa finale fino all’arrivo a Chanavey dove si è risolta la gara. vitto-ria ‘casalinga’ di Dennis Brunod che ha preceduto di quindici secondi il francese Toni Sbalbi (ovviamente fuori classifica per gli Assoluti) e di 26 il piemontese Fi-lippo Barazzuol. Quarto assoluto, bronzo tricolore, il valdostano Franco Collé, poi due atleti dell’Esercito, Daniel Yeuilla e Daniel Antonioli e a seguire il francese Pierre-François Gachet, il valdostano Matteo Stacchetti, un altro transalpino, Bastien Fleury, e il tecnico della squadra AOC, Andrea Basolo. Nei Master, titolo al verbanese Marco Tosi davanti al ‘lo-cal’ Giuseppe Ouvrier e al bergamasco Martino Cattaneo. Nella gara ‘rosa’ a se-gno la valdostana Tatiana Locatelli sulle piemontesi Raffaella Miravalle ed Elena

CAMPIONATO ITALIANO TL \\ TROFEO ROLLANDOZ

ASSOLUTA FEMMINILE1. Tatiana Locatelli (Cervino Valtournenche) .....2h.14.282. Raffaella Miravalle (Levanna) ............................ 2h.16.133. Elena Tornatore (Garessio) .............................2h.19.564. Marina Ferrandoz (Saint Nicolas) ....................... 2h.20.555. Micol Murachelli (Valdigne) ...........................2h.24.296. Sonia Maria Balbis (Tre Rifugi) ........................... 2h.25.247. Claudia Titolo (Valdigne) ................................2h.26.208. Maria Orlando (Tre Rifugi) .................................. 2h.31.559. Silvia Ponzo (Tre Rifugi) .................................. 2h.32.1210. Claudia Comello (Mont Nery) ........................... 2h.36.1311. Gabriella Astori (Trasquera) .........................2h.48.0612. Giuseppina Marconato (Valdigne) .................... 2h.49.1213. Cristina Borgesio (Mont Nery) ......................2h.50.3914. Claudia Borghini (Lo Contrebandje) ................. 2h.56.0815. Francesca Paola Napoli (Courmayeur) .........3h.12.07

ASSOLUTA MASCHILE1. Dennis Brunod (Mont Avic) .............................1h.39.132. Filippo Barazzuol (Team Nuovi Traguardi) .......... 1h.39.393. Franc Collé (Gressoney) ..................................1h.42.124. Daniel Yeuilla (Esercito) ..................................... 1h.43.105. Daniel Antonioli (Esercito) ..............................1h.43.166. Matteo Stacchetti (Saint Nicolas) ....................... 1h.46.187. Andrea Basolo (Courmayeur) .........................1h.47.388. Andrea Corsi (Gran Sasso) ................................. 1h.49.299. Claudio Civerolo (Scopello) ............................1h.50.1110. Corrado Vigitello (Mont Nery) ........................... 1h.50.5611. Marzio Bondioli (GAV Vertova) .....................1h.52.0412. Marco Tosi (Bognanco) .................................... 1h.52.2913. Paolo Poli (Valgandino) .................................1h.53.0213. Alberto Peracino (Valdigne) ............................. 1h.53.3514. Giuseppe Ouvrier (Gran Paradiso) ................1h.54.5415. Martino Cattaneo (Valgandino) ........................ 1h.55.1416. Claudio Consagra (Esercito) .........................1h.56.0917. Davide De Podesta (Esercito) ........................... 1h.59.2318. Klaus Mariotti Dordi (Gran Paradiso) ...........1h.59.2819. Paolo Sartore (Trasquera) ................................ 1h.59.4520. Gianluca Iavelli (Tre Rifugi) ..........................1h.59.56

CADETTI MASCHILE1. Erik Pettavino (Valle Stura) ............................1h.14.072. Michele Cazzanelli (Ski Valtournenche) .............. 1h.20.433. Matteo Gottardelli (Corrado Gex) ...................1h.23.014. Jerome Perruquet (Cervino Valtournenche) ........ 1h.25.435. Jean Luc Perron (Cervino Valtournenche) .....1h.29.096. Mathieu Podio (Corrado Gex) ............................. 1h.48.52

JUNIORES MASCHILE1. Norman Gusmini (Gromo) ...............................1h.11.302. William Boffelli (Roncobello) .............................. 1h.11.353. Filippo Canavese (Garessio) ...........................1h.17.074. Enrico Cognein (Corrado Gex) ............................ 1h.20.095. Marco Testino (Valle Ellero) ............................1h.25.546. Erik Mus (Corrado Gex) ..................................... 1h.29.51

RHÊMES-NOTRE-DAME (AO) 14.04.13

TROFEO ROBERTOROLLANDOZINDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.740 m

Tornatore, mentre nelle Master vittoria della valdostana Claudia Titolo, seguita dalla cuneese Silvia Ponzo e dall’altra valdostana Claudia Borghini. Doppietta lombarda negli Juniores con Norman Gu-smini che ha preceduto William Boffelli e con bronzo al cuneese Filippo Canavese, nei Cadetti, oro al cuneese Erik Pettavino davanti ai valdostani Michele Cazzanelli e Matteo Gottardelli. T

Nelle foto: in alto da sinistra a destra, Erik Mus, Gusmi-ni-Canavese e Matteo Stacchetti. In apertura il podio assoluto femminile, in basso quello senior maschile

Tatiana Locatelli

SKI-ALP SOTTO LE STELLE E IL SOLE

VALTOURNENCHE (AO) 17.03.13

CRONOSCALATAVALTOURNENCHE INDIVIDUALEDISLIVELLO: 750 m

Chiusura del circuito ‘Ski alp sotto le stelle e il sole’ con la cronoscalata di Valtournenche. Fitta nevicata, solo 61 iscritti e percorso ridotto a 750 metri di disli-vello per 3,8 chilometri, con un primo tratto sulla ‘pi-sta 1’, per poi imboccare ‘la stradina’, quella che per gli habitué è la pista di scialpinismo di Valtournenche, sino alla Salette, puntando sul traguardo nei pressi dell’arrivo della telecabina. Vittoria di Dennis Brunod che si è imposto con margine su Mattia Roncoroni e Franco Collè, mentre nella prova femminile successo di Tatiana Locatelli.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Tatiana Locatelli (Cervino Valtournenche) ............... 44.092. Claudia Titolo (Valdigne) .............................................. 49.123. Milena Ghirardi (La Bufarola) ................................... 52.154. Giuseppina Marconato (Valdigne) ................................ 57.235. Sara Terin (Amis Verrayes) ....................................... 57.55

ASSOLUTA MASCHILE1. Dennis Brunod (Mont Avic) ....................................... 35.212. Mattia Roncoroni (Cervino Valtournenche) ................... 37.063. Franco Collè (Gressoney)........................................... 37.34

4. Mattia Luboz (Corrado Gex) ......................................... 37.555. Stefano Stradelli (Corrado Gex) ................................ 38.376. Giuseppe Ouvrier (Gran Paradiso) ................................ 39.087. Giorgio Villosio (Pian Benot) ..................................... 40.138. Marco Herin (Cervino Valtournenche) ........................... 40.289. Christian Vallet .......................................................... 42.1610. Emanuele Giannelli (Esercito) .................................... 42.2611. Elvin Cavagnet (Gran Paradiso) .............................. 42.3012. Guglielmo Commod ................................................... 43.1313. Flavio Dalla Zanna (Tersiva) ................................... 43.2314. Guido Ferro (Team Nuovi Traguardi) ........................... 43.3215. Marco Susanna ....................................................... 43.3516. Andrea Tropiano (Corrado Gex) .................................. 43.3917. Bruno Perino (Pian Benaut) .................................... 44.0518. Erik Mus (Corrado Gex) ............................................. 44.0619. Carlo Chabod (Drink) .............................................. 44.1920. Luca Frassy .............................................................. 45.23

SKI-ALP SOTTO LE STELLE E IL SOLE CLASSIFICA FINALE

Senior femminile1. Giuseppina Marconato ................................................. 6952. Raffaella Miravalle ......................................................... 5003. Chiara Bertino .............................................................. 4654. Gloriana Pellissier .......................................................... 2505. Raffaella Gianotti ......................................................... 2506. Debora Cardone ............................................................. 2507. Cristina Borgesio ......................................................... 2408. Tatiana Locatelli ............................................................. 2409. Alessandra Cazzanelli ................................................. 23510. Marlene Jocallaz .......................................................... 235

Senior maschile1. Mattia Luboz ................................................................ 9352. Andrea Bertolino ............................................................ 7483. Lucio Demuru ............................................................... 6944. Alessandro Quacchia ...................................................... 6915. Joel Fusinaz ................................................................. 6186. Bruno Perino .................................................................. 6097. Daniele Bergeretti ........................................................ 5798. Marco Susanna .............................................................. 5509. Piero Gros ..................................................................... 51310. Domenico Nevola ......................................................... 502

Cadetti/Junior femminile1. Giorgia Dalla Zanna ..................................................... 250

Cadetti/Junior maschile1. Erik Mus ....................................................................... 7202. Michele Cazzanelli ......................................................... 4803. Francesco Berta .......................................................... 455

Over 45 femminile1. Claudia Titolo ............................................................... 9902. Milena Ghirardi .............................................................. 7153. Sylvie Turbil .................................................................. 250

Over 45 maschile1. Flavio Dalla Zanna ....................................................... 9452. Giuseppe Ouvrier ............................................................ 4803. Guido Ferro ................................................................... 465

Over 55 maschile1. Carlo Chabod .............................................................. 10002. Eraldo Bergeretti ............................................................ 7103. Livio Berta .................................................................... 460

UP&DOWNRISULTATI

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28 T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ TRENTINO ALTO ADIGE

L’anno prossimoprezzo fisso a 15 euroSUCCESSO | Numeri in crescita per le gare dolomitiche. Ne abbiamo parlato con il segretario ‘John John’

Nel bilancio di fine stagione il presi-dente dell’associazione ‘Dolomi-tisottolestelle’, Ennio Dantone,

ha sciorinato un po’ di dati. I classificati sono stati 5.011 (4.745 lo scorso anno) ol-tre ai 74 presenti ai raduni, con un’atten-zione particolare alla ‘ProwinterCup’ con 1.547 classificati nelle sette prove in pro-gramma. Le premiazioni della Prowinter-Cup hanno avuto luogo lo scorso 18 aprile proprio all’omonima fiera nel quartiere espositivo di Bolzano. Un inverno tutto secondo copione, partendo l’8 dicembre a Canazei fino al gran finale ad Alleghe il primo aprile. «I numeri sono rimasti importanti - spiega lo storico segretario di ‘Dolomitisottolestelle’, all’anagra-fe Gianni Dolci, ma per tutti da sempre ‘John John’ -, anzi sono cresciuti, anche se l’anno scorso qualche gara era saltata per mancanza di neve. In ogni caso ave-re 5.000 partecipanti resta un dato molto significativo, soprattutto in questo periodo dove è più difficile organizzare qualsia-si tipo di manifestazione». Un successo frutto anche della politica dei prezzi. «Di sicuro una delle proposte che faremo per la prossima stagione, sarà quella di man-tenere un prezzo fisso, quasi una ‘tariffa politica’ di 15 euro, per tutte le gare. Se poi qualche organizzatore vorrà ‘alzare il prezzo’ perché magari intende proporre un gadget ‘importante’ per i partecipan-ti, dovrà comunque mantenere una tariffa base di 15 euro. Le nostre gare sono dav-vero tante, se ogni iscrizione costa 30, 40 euro, alla fine questo può pesare parecchio sulle tasche degli appassionati». Il circui-to guarda anche ai giovani. «Bisogna fare

CIRCUITI \\ DOLOMITI SOTTO LE STELLE

PIANEZZE (VI) 16.03.13

TROFEO ANAVALDOBBIADENE INDIVIDUALEDISLIVELLO: 850 m

Il circuito ‘Dolomiti sotto le stelle’ è ripartito dopo la breve pausa di inizio marzo con il ‘Trofeo ANA Valdobbiadene Pia-nezze-Mariech’, organizzato dallo sci club Valdobbiadene. Tracciato di tre salite e due discese fuori pista: sul gradino più alto del podio è salito Alessandro Taufer, che si è messo alle spalle Ivan Sommacal (primo Master) e Andrea Protti; in campo femminile successo di Simona Minute.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Simona Minute ........................................................... 1h.45.51

ASSOLUTA MASCHILE1. Alessandro Taufer ............................................................46.012. Ivan Sommacal ......................................................................47.09 3. Andrea Protti ....................................................................48.324. Enrico De Carli ........................................................................49.28 5. Paolo Roccon ...................................................................49.356. Nicola Calzolari .......................................................................50.517. Marco Sinicato .................................................................53.11

§ di Luca Giaccone §

8. Dino Ceccato .......................................................................... 54.409. Onorino Scalet ...................................................................57.1910. Claudio Tagliapietra .............................................................. 58.0011. Fabio Fagherazzi ............................................................. 58.3812. Daniele Savaris .................................................................... 59.21 13. Andrea Frescura ....................................................... 1h.00.11 14. Manuel De Zan ................................................................1h.00.5315. Michele Gatto ............................................................ 1h.02.08

VIGO DI FASSA (TN) 20.03.13

MEMORIAL TITA E MARCO COPPIEDISLIVELLO: 602 m

Sotto la neve la diciassettesima edizione del ‘Memorial Tita e Marco’, ma partecipazione ‘importante’ con 112 coppie al via. Non è cambiato il percorso: dal centro di Vigo i partecipanti (sci in mano) hanno raggiunto la stazione della funivia, per poi risalire lungo la pista fino ai 2.000 metri del Ciampedie. Guido Pinamonti e Ivo Zulian hanno subito imposto il loro ritmo, chiudendo in solitaria davanti a Paolo Longo e Alessandro Calliari con al terzo posto Alessandro Follador e Michele Tavernaro. Nella gara femminile Carla Iellici e Nadia Scola hanno fatto il vuoto, chiudendo al ventesimo posto assoluto. Piazza d’onore per Marta Scalet e Annalisa Zanetel, mentre sul terzo gradino del podio sono salite Riccarda Deville e Silvana Iori. Nelle coppie miste affermazione di Elisabeth Benedetti e Willi Deflorian, seguiti da Melanie Ploner e Martin Kostner e da Consuelo Bogo e Manuel Degasperi. Nella gara con le ciaspole Don Franco Torresani e Ruggero Bedolo hanno chiuso con il terzo tempo assoluto.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Carla Iellici (Bogn da Nia) Nadia Scola (Bela Ladinia) ...............................................36.142. Marta Scalet (Piazaroi) Annalisa Zanetel (Piazaroi) ..................................................... 43.323. Riccarda Deville (Bela Ladinia)

Silvana Iori (Bela Ladinia) ................................................46.204. Marika Giovannini (Mai Zeder) Francesca Simoni (Mai Zeder) ............................................... 50.145. Tamara Bez (Bela Ladinia) Susi Lezuo .........................................................................54.186. Monica Tedesco (Valle Agordina) Viviana Pilat (Valle Agordina) .................................................. 58.457. Fernanda Micheluzzi (Bela Ladinia) Maddalena Iori (Bela Ladinia) ................................... 1h.17.38

ASSOLUTA MASCHILE1. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) Ivo Zulian (Bogn da Nia) ...................................................29.492. Paolo Longo (Bogn da Nia) Alessandro Calliari (Bogn da Nia) ........................................... 30.183. Michele Tavernaro (Piazaroi) Alessandro Follador (Piazaroi) ........................................30.444. Gabriele Depaul (Bogn da Nia) Martin Riz (Bogn da Nia) ......................................................... 30.525. Giovanni Lastei (Bogn da Nia) Gianluca Vanzetta (Cauriol) ............................................. 31.526. Cristian Pedrotti (Panarotta) Massimo Piva (Panarotta) ...................................................... 32.257. Ivano Ploner (Bela Ladinia) Mirco Micheluzzi (Bela Ladinia) ......................................32.488. Mattia Giuliani (Bogn da Nia) Ettore Rossi (Hartmann) ......................................................... 32.519. Erwin Chiocchetti (Bela Ladinia) Cristian Zorzi (Bela Ladinia) ............................................32.5710. Enzo Partel (Brenta Team) Matteo Giacomuzzi (Brenta Team) ....................................... 33.2111. Eric Dejori (Bogn da Nia) Christian Knolseisen (Bogn da Nia) ..............................33.2812. Gianpaolo Piazzi (Dolomitica) Claudio Deflorian (Dolomitica) .............................................. 33.5013. Andrea Dellagiacoma (Dolomitica) Manuel Giacomelli (Dolomitica) ....................................34.1614. Andreas Lowe (Bogn da Nia) Andreas Pellegrin (Bogn da Nia) ........................................... 34.3515. Stefano Valentini (Arcobaleno) Patrizio Telch (Valle Cembra) .........................................35.14

alcune premesse: uno studio del 2010 della provincia di Bolzano ha evidenziato che in una giornata con rischio valanghe 3 c’era-no quasi 6.000 scialpinisti in montagna. La collaborazione con Prowinter, poi, è nata anche per la volontà precisa di avere una finestra dedicata allo scialpinismo da par-te della fiera bolzanina: segno che lo ski-alp è la disciplina che maggiormente sta

crescendo in Italia. Nel nostro opuscolo di presentazione abbiamo voluto inserire l’a-genda dello sciatore, perché tutti possano conoscere meglio e a fondo le regole dello ski-alp. L’obiettivo futuro sarà quello di aprire ai ragazzi: chi avrà almeno 11 anni potrà partecipare alle gare del ‘Dolomiti-sottolestelle’. Un modo per fare promozio-ne, ma anche prevenzione». T

John John, all’anagrafe Gianni Dolci, durante la premiazione della Prowinter Cup 2013

UP&DOWNRISULTATI

UP&DOWNRISULTATI

DOLOMITI SOTTOLE STELLE

MADONNA DI CAMPIGLIO (TN) 15.03.13

LA SLIPEGADA CRONOSCALATA DISLIVELLO: 150 m

Una gara diversa dal solito: nessuno sci club, solo i nomi delle Casse Rurali trentine. La Slipegada è giunta quest’anno alla trentaduesima edizione: a Madonna di Campiglio, oltre alle prove di sci alpino e fondo, anche la gara di scialpinismo e ciaspole in not-turna con 243 partecipanti. Vittoria di Lodovico Ma-gnini dell’Alta Val di Sole e Pejo, davanti a Massimo Barozzi da Rovereto e Francesco Valentini dalla Val di Fassa; in campo femminile doppietta del Fiemme con Silvana Varesco davanti ad Arianna Dezulian.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Silvana Varesco (Fiemme) ......................................14.162. Arianna Dezulian (Fiemme) ........................................... 15.383. Giorgia Appoloni (Valsabbia Paganella) ................16.014. Barbara Chiocchetti (Val di Fassa e Agordino) .............. 16.055. Anna Dell’Eva (Anaunia) .........................................16.236. Nicoletta Cavallar (Rabbi e Caldes) ............................... 16.387. Alessandra Fondriest (Tuenno - Val di Non) ..........17.038. Nadia Riz (Val di Fassa e Agordino) ............................... 17.439. Dolores Zorzi (Fiemme) ...........................................18.2910. Mariarita Keller (Tuenno - Val di Non).......................... 18.4011. Stefania Riz (Val di Fassa e Agordino) .................19.1312. Luisa Stringari (Fed. Trentina) ...................................... 19.1813. Federica Anderle (Cassa Centrale) ......................19.2114. Emanuela Chessler (Anaunia) ..................................... 19.2515. Laura Bezzi (Cassa Centrale) ...............................19.39

ASSOLUTA MASCHILE1. Lodovico Magnini (Alta Val di Sole e Pejo) ............ 11.362 Massimo Barozzi (Rovereto) ......................................... 11.433. Francesco Valentini (Val di Fassa e Agordino) .....11.474. Lorenzo Andreolli (Bassa Vallagarina) ........................... 11.495. Alessio De Concini (Tuenno - Val di Non) ..............12.006. Martino Battisti (Alta Vallagarina) .................................. 12.077. Tiziano Merler (Lavis - Valle di Cembra) ...............12.168. Diego Salvador (Val di Fassa e Agordino) ...................... 12.219. Giovanni Gasperetti (Tuenno - Val di Non) ............12.3210. Mario Concini (Tuenno - Val di Non) ............................ 12.3411. Pierluigi Pedergnana (Alta Val di Sole e Pejo)..... 12.4512. Manuel Chiodega (Spiazzo e Javrè) ............................ 13.0313. Stefano Fontana (Trento) .......................................13.0414. Roberto Fondriest (Tuenno - Val di Non) ..................... 13.1715. Alessandro Corradini (Fiemme) ...........................13.20

STOP AL TROFEO KREUZSPITZE Stop anticipato al trofeo Kreuzspitze in Val di Fiemme lo scorso 17 marzo. Il comitato organizzatore ha deciso di sospendere la prova, dopo circa un’ora e mezzo di gara, vista la visibilità ridotta a pochi metri. Per la classifica è stato così preso in considerazione il passaggio a Passo Scalet. In quel momento della gara era in testa Alessandro Follador seguito da Daniele Pedrini, Alex Fasser, Fabio Bazzana, Marco Facchinelli e Matteo Bignotti, mentre Elisa Compagnoni era davanti a Elisabeth Benedetti e a Katherine Senoner.

ALLEGHE (BL) 01.04.13

VERTICAL CIVETTA VERTICALDISLIVELLO: 350 m

Atto finale della stagione del circuito ‘Dolomiti sotto le stelle’ con il ‘Vertical Civetta’ di Alleghe: 350 i metri di dislivello da affrontare per i quasi sessanta ski-alper che si sono presenta-ti alla partenza (in linea) di Piani di Pezzè per raggiungere La Tiezza. In meno di un quarto d’ora ha chiuso Ivan Sommacal che è salito sul gradino più alto del podio, precedendo Olves Savaris e Renzo De Zaiacomo. Nella gara femminile, affermazione di Marika Giovannini con un minuto di vantaggio su Susanna Neri, con Annalisa Marcon a completare il podio. Nelle altre categorie vittorie per Chantal Da Rios ed Ervin Ronzon tra gli Junior e di Angelo Da Campo tra gli Over.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Marika Giovannini (Mai Zeder) ........................................22.222. Susanna Neri (Brenta Team) .................................................. 23.223. Annalisa Marcon (CAI Agordo) ........................................23.354. Monica Todesco (Valle Agordina) ............................................ 29.015. Viviana Pilat (Valle Agordina) ..........................................33.186. Chantal Da Rios (Orsago) ...................................................... 49.507. Erica Carlet (Orsago) ........................................................50.08

ASSOLUTA MASCHILE1. Ivan Sommacal (Valdobbiadene) ....................................14.542. Olves Savaris (Valdobbiadene) ............................................... 15.003. Angelo Da Campo (Scuola Sci Alleghe) .........................15.15.4. Renzo De Zaiacomo (Valle Agordina) ..................................... 15.185. Ferruccio Soppelsa (Valle Agordina) .............................. 15.346. Michael Irsara (Badia Sport) ................................................... 15.457. Simone Manfroi (Leor da Fodom) ...................................15.468. Devis Zasso (Valle Agordina) .................................................. 15.529. Andrea Buiatti (Dolomiti Ski Alp) ....................................16.3610. Alessio Fontana (Valdobbiadene) ......................................... 16.4711. Roberto Friz (Valle Agordina) ........................................16.5312. Giacomo Mottes (Caverson) ................................................. 17.07

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 TRENTINO ALTO ADIGE //

§ di Luca Giaccone - foto Ralf Brunel §

Kuhar concede il bis

Uno spettacolo nello spettacolo. Gara entusiasmante in uno scena-rio unico. La Marmoleda Full Gas

Race, anche se in versione ridotta visto che gli organizzatori hanno deciso di eliminare il passaggio a Punta Penia per questioni di sicurezza, è stata una sfida straordinaria, con un percorso (che comunque presenta-va un dislivello di 1.900 metri) promosso a pieni voti dai 150 partecipanti e soprattutto baciato da una splendida giornata di sole.

RITMO SUBITO ALTODopo il primo tratto lungo la pista Fedaia - Pian dei Fiacconi, ci ha pensato il merane-se Goetsch a forzare il ritmo, transitando per primo ai 3.265 metri di Punta Rocca (il punto più alto della gara): dietro di lui, a dieci secondi, lo sloveno Kuhar, a mezzo minuto il falcadino Follador, a un minuto il trentino Martini e più lontana la cop-pia formata da Beccari e Zulian, seguita a breve da De Simone. Nella prima discesa verso Pian dei Fiacconi, Kuhar è riuscito a raggiungere e superare Goetsch, andan-dosene in solitaria verso il traguardo. Ba-garre per il podio: Follador ha messo nel mirino Goetsch nella salita al Col degli Aranci (2.950 metri) e poi al cambio pelli è riuscito a raggiungerlo e superarlo. Nel-la discesa del Col di Bous (2.160 metri) anche Thomas Martini ha superato il me-ranese. Sul traguardo Kuhar è transitato

GARA DEL MESE \\ MARMOLEDA FULL GAS

DOPPIETTA | Lo sloveno si è preso anche la seconda edizione della Marmoleda Full Gas Race, in campo femminile vittoria della bormina Francesca Martinelli. Vittorie catalane nella gara Junior

ASSOLUTA FEMMINILE1. Francesca Martinelli ............................................ 1h.58.14 2. Martina Valmassoi ............................................2h.01.523. Marta Riba Carlos ................................................ 2h.05.514. Maria Fargues Gimeno .....................................2h.11.155. Consuelo Bogo ..................................................... 2h.32.046. Monica Sartogo ................................................2h.34.557. Federica Iachelini ................................................ 2h.49.298. Matilde Toscani ................................................3h.23.09

ASSOLUTA MASCHILE1. Nejc Kuhar ............................................................ 1h.32.292. Alessandro Follador ..........................................1h.33.223. Thomas Martini .................................................... 1h.34.164. Philip Goetsch ..................................................1h.35.145. Filippo Beccari ..................................................... 1h.35.586. Ivo Zulian .........................................................1h.37.457. Roberto De Simone .............................................. 1h.39.088. Marc Solà Pastoret ...........................................1h.39.379. Nil Cardona Coll ................................................... 1h.39.5710. Gil Pintarelli ...................................................1h.40.1411. Hannes Oberfrank .............................................. 1h.42.5312. Pau Costa Pairò ..............................................1h.42.5513. Alessandro Taufer .............................................. 1h.43.4714 Pierangelo Giacomuzzi ...................................1h.44.0315. Lois Craffonara .................................................. 1h.44.2816. Andrea Mattiato .............................................1h.44.3317. Riccardo Dezulian ............................................ 1h.44.4218. Andrea Omodei ..............................................1h.45.0419. Franco Nicolini ................................................... 1h.45.1620. Daniel Aschbacher .........................................1h.45.59

JUNIOR FEMMINILE1. Marta Garcia Farret ............................................. 2h.32.13

JUNIOR MASCHILE1. Oriol Cardona Coll ................................................ 1h.42.082. Genis Zapater Bargues .....................................1h.49.163. Gabriele Fedrizzi .................................................. 1h.54.074. Giovanni Lastei ................................................1h.59.535. Roberto De Gasperi .............................................. 2h.02.316. Giordano Passerini ...........................................2h.09.257. Mattia Eccher ....................................................... 2h.25.09

RIFUGIO CIMA 11 - PASSO FEDAIA 13.04.13

MARMOLEDA FULL GAS INDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.900 m

a braccia alzate, concedendo il bis dopo il successo dello scorso anno. A 53 secondi ha poi concluso Follador, a un minuto e 47 Martini, a oltre due minuti Goetsch, quindi Beccari, Zulian e De Simone, che era salito sul podio lo scorso anno.

MARTINELLI SENZA RIVALIAssente Mireia Mirò, anche se regolarmen-te iscritta, ha trionfato la bormina Francesca Martinelli, in testa praticamente dal primo all’ultimo chilometro. Sotto lo striscione a Passo della Fedaia la valtellinese è transita-

Fare scialpinismo sulla ‘Regina delle Dolomiti’ è un progetto per molti neo-scialpinisti. Gareggiare sui suoi pendii, da due anni, è una realtà per molti ap-passionati di questa fantastica disciplina, ed essere lì mi ha fatto tornare indietro nel tempo. La Marmoleda Full Gas Race propone un tracciato originale alta-mente suggestivo, con la possibilità di raggiungere le due cime più alte di questa bellissima montagna. Per la seconda volta il percorso si è dovuto ridurre rispetto all’originale, per questioni di sicurezza, eliminando la Punta Penia, ma il percorso è stato all’altezza delle aspettative. Quando una competizio-ne come quella di sabato 13 aprile si rivela ancora una volta eccezionale e viene esaltata, a pieni voti, da tutti i concorrenti, le aspettative per il prossimo

IL PUNTO TECNICO

PENDII APERTI MA GARA TECNICAdi Omar Oprandi

anno diventano veramente di alto livello. Tornando al percorso e alle mie sensazioni, non posso non sottolineare che, malgrado i pendii della Marmolada garantiscano terreni aperti e all’apparenza facili da salire, questo si riveli non del tutto facile. Complice la quota che assicura quasi tutto l’anno neve farinosa che non garantisce una traccia consistente dove far scorrere gli sci e soprattutto dove ci possa essere un’ottima azione dei bastoncini. Questo fattore ha esaltato la tecnica e la forza dei più bravi che potevano contare comunque, come tutti, sull’ottimo lavoro dei tracciatori, che hanno garantito la doppia scia lungo tutto il percorso di gara. La neve fresca ha offerto in tutte le discese nella parte alta una di quelle sciate difficili da dimenticare. Scambiando qualche

opinione con altri atleti è emerso un pensiero in co-mune: «Che peccato dover tirare delle linee rette per perdere quota» quando, con questa neve, sarebbe bello fare dei «bei curvoni da sballo». Nella parte finale non si può trascurare che il tracciato passa lungo un caratteristico canyon naturale di roccia e neve. Partire dal Passo Fedaia, salire e toccare Punta Rocca a 3.265 metri, scendere a Pian dei Fiacconi a quota 2.626, risalire verso il ‘futuro’ punto più alto (della prossima edizione?) Punta Penia a 3.342 me-tri, sciare nel canyon più caratteristico delle Dolomiti fino alla base del Col di Bous per poi risalirlo alla località Fortino e godersi l’ultima discesa fin sotto lo striscione al Rifugio Cima 11: è stato davvero un sogno. Come tornare ragazzino.

FRANCESCAMARTINELLI«Avevo visto il video del-la gara dello scorso anno e mi ero ripromessa di partecipare. Un percorso strepitoso».

NEJC KUHAR «Vincere per il secondo anno consecutivo è dav-vero fantastico. Questa è una super gara».

ALESSANDROFOLLADOR«Meglio di così non pote-va andare, considerando che Kuhar era irraggiun-gibile: un secondo posto che vale molto».

THOMASMARTINI«Finalmente dopo tanti quarti posti è arrivato un podio. Sono felicissimo. Un premio alla mia stagione».

MARTINA VALMASSOI«La Marmolada la conosco bene, però in gara non l’avevo mai affrontata. La più grande soddisfazione di oggi è il distacco non troppo esa-gerato dalla Martinelli. Lei è una fuoriclasse».

DIEGOSALVADORpresidente del comitato organizzatore: «Una giornata fantastica e, quando c’è il sole, metà dell’opera è già realizza-ta. Ci fanno decisamente piacere i tanti compli-menti ricevuti per il per-corso e l’organizzazione, che saranno da stimolo per cercare di migliorare ancora nei prossimi anni, magari entrando a far parte di qualche circuito importante».

Quotes

ta con un un minuto e mezzo di vantaggio sulla bellunese Martina Valmassoi, quindi a oltre sei minuti la catalana Marta Riba Carlos. Fra gli Junior doppia affermazione catalana con Oriol Cardona Coll e Marta Garcia Farret. T

Nelle foto: in alto a sinistra Nejc Kuhar in azione, sotto il podio maschile e la spet-tacolare partenza. A destra Martina Valmassoi in azione e Follador sul ‘tetto delle Dolomiti’

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MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ ALPI ORIENTALI

TADEI PIVK

SECONDO AL MOUNTAIN ATTACK E PRIMO ALLA SELLARONDA. SERVE ALTRO PER INCORONARE IL RE DELLA NOTTE 2013?

Da un paio di stagioni sorprende ogni volta che gareggia. Che fosse forte lo avevano capito tutti durante la stagione della

corsa. Ma che diventasse un riferimento anche nello ski-alp race così in fretta, così perentoriamente, con questa regolarità, non era affatto scontato: la stagione 2013 era iniziata a Saalbach con il secondo po-sto assoluto. Poi la vittoria alla Sellaronda dopo una gara combattuta, con i ringrazia-menti pubblici del proprio compagno di gara Dennis Brunod. Gare impressionanti in Brenta, al Canin, e il dominio incon-trastato delle notturne regionali per tutto l’inverno.

Come sei arrivato allo ski-alp?«Da bambino e fino a 15 anni facevo la combinata nordica, fondo e salto con gli sci. Poi ho smesso perché gli allenatori seguivano solo i giovanissimi e dopo non c’erano sbocchi. Finito il servizio militare, ho ripreso un po’ la corsa, ma con molta calma, finché un amico mi ha fatto cono-scere lo scialpinismo. Anche con lo sci però prendevo le cose con calma e ogni

RUBRICHE \\ KING OF THE NIGHT

anno miglioravo un po’: è solo negli ultimi due anni che corro a questi livelli».

Dicevi che sei tecnicamente condiziona-to dal fatto che ti puoi allenare solo la sera.«Lavoro sei giorni su sette, sempre, e per uscire dalle piste rimane un giorno solo perché la sera, con gli sci, bisogna rima-nere in pista. Comunque conta soprattutto l’innevamento: quest’anno c’è stata tanta neve naturale e già poter scendere fuori, anche se a pochi metri dalla pista battuta, ha fatto la differenza».

Sei noto soprattutto per il tuo valore in salita.«Tutto sommato in discesa me la cavo, an-che se non sono certo tra i migliori. Non sapevo sciare e poi l’essere così ‘lungo’ non aiuta. Ma ho notato che, se sei allena-to, vai anche in discesa. Soprattutto perché non arrivi in cima ‘cucinato’».

Una cosa che ti piace tanto nello ski-alp?«Quando arrivi in cima, la fatica è ripaga-ta dalla discesa sugli sci: bella, veloce. Mi piace molto anche correre in discesa, ma è

Piancavallo Express(28 dicembre 2012)1° classificato

Mountain Attack(11 gennaio 2013)2° classificato+ 4’ 21’’ da Christian Hoffmann

Transcavallo(24 febbraio 2013)

2° classificato (in copia con Ivo Zulian)+ 5’ 18’’ da Michele Boscacci-Damiano Lenzi

Lussarissimo(22 marzo 2013)

1° classificato

Scialpinista Monte Canin(14 aprile 2013)

1° classificato (in copia con Nejc Kuhar)

Sellaronda Ski Marathon(8 marzo 2013)1° classificato (in copia con Dennis Brunod)

Ski-alp Race Dolomiti di Brenta(1 aprile 2013)3° classificato (in copia con Nejc Kuhar)+ 5’ 29’’ da Michele Boscacci e Lorenzo Holzknecht

§ di Guido Valota §

THE KINGOF THE NIGHT

bellissimo poter fare 1.000 metri di salita e sapere che sarai subito giù in due minuti, e divertendoti».

La tua gara preferita?«Pur andando meglio in pista, per le mie caratteristiche, le gare fuori pista sono più belle. A cominciare dalla bellezza dell’ambiente. Preferisco quelle lunghe: quando sono in giro a me piace fare gare di almeno tre ore. E come evento, quest’an-no per la prima volta, ho partecipato al Mountain Attack (si è classificato secondo assoluto nella marathon, dietro ad Hoff-man, ndr.). Mi è piaciuto moltissimo, ma la Sellaronda ha un altro fascino. Mi ripe-tevo ‘ci riuscirò a vincerla, prima o poi!’. E quest’anno ci sono riuscito dopo una gara bellissima».

E di corsa?«Skyrace, e anche Skymarathon, ma direi nel range tra i 20 e i 40 km. In montagna sono già davvero tanti. Ne devi passare, di montagne, per fare 40 km. Di più, non so: mi sembra che diventi un’altra cosa, ri-spetto a una corsa e a una gara. Lo so che sempre più gente si lancia in queste cose. Ma mi sembra anche che tanti ‘si buttino’

senza sapere bene a cosa vanno incontro».

E altri sport al di fuori delle gare e dell’allenamento?«Non molto, il tempo manca. Qualche cima con gli sci e con gli amici la faccio sempre, ma niente alpinismo vero. E una volta alla settimana mi piace uscire in mountain bike, anche per cambiare un po’».

Quando non lavori e non ti alleni, cosa fai?«Sugli impianti c’è da lavorare fino a fine maggio e poi da ottobre. In quei mesi mi occupo con mio padre della casa, del prato e del bosco. C’è veramente tanto da fare, non resta più tempo per niente altro. E io sono fortunato, devo ringraziare la mia famiglia. vivo in casa con i miei, servito e riverito. È un vantaggio enorme per uno che fa la mia vita. Finisco di lavorare e di allenarmi, en-tro in casa e non devo fare niente: la spesa è fatta, la cena è pronta, la casa in ordine: è soprattutto una questione di tempo, se do-vessi anche solo cucinare, non potrei fare la vita che faccio. Lo vedo con i miei amici, cambia tutto e dopo un po’ molli».

Come ti alleni? Sei metodico, segui un programma, o ti conosci e vai a sensa-zioni?«Ormai non posso più permettermi di fare di testa mia. Seguo i consigli di Luigino Boccolini, che è uno bravo. Perché a fare da soli può anche andare bene una volta, ma quando va male è difficile sapere cosa fare».

Diete, gusti, debolezze, peccati di gola?«Mangio normalmente, nulla di strano, pa-sta tante volte. Ma se parliamo di dolci, sono capace di far fuori 300 grammi di cioccolato in mezz’ora».

E una volta per tutte: si scrive ‘Pivk’, e si legge ‘Piùk’! T

BIOEtà: 32 anniPeso x altezza: 72-75 kg x 188 cmVive a: Camporosso (comune di Tarvisio, Ud)Società sportiva: Aldo Moro PaluzzaOccupazione: macchinista di Promotur (im-pianti di risalita Regione Friuli Venezia Giulia)Lo sostengono: Movement Ski, Scarpa, Crazy Idea, ATK Race, Scott, Racer integratori

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31 T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 ALPI ORIENTALI //

Nejcs’inchinaa Super Tadei

Erano oltre 200 i partecipanti all’or-mai classicissima Lussarissimo Down Up del Monte Lussari, lo

scorso 22 marzo a Tarvisio (Ud). Il verti-cal notturno di venerdì sera quest’anno ha visto al via, oltre al favoritissimo Tadei Pivk, anche il forte sloveno Nejc Kuhar, sulla carta i due atleti che potevano osare la vittoria. Nonostante la preoccupazione di Pivk per la presenza del forte sloveno però… scriviamo dell’ennesima vittoria del friulano. Una gara che quest’anno presentava anche qualche incognita in più perché, a differenza dell’anno scorso, quando fu corsa sulla pista di sci Di Pram-pero, a causa dello scarso innevamento, si è svolta lungo il Sentiero del Pellegrino. Tracciato che differiva da quello tradizio-nale nell’ultimo tratto, che fa parte di un nuovo percorso per lo scialpinismo predi-sposto dalla Promotur. Ultimo tratto che, a detta dei protagonisti, è stato quello più insidioso, con neve difficile e poca ade-renza. Alla fine dunque, sullo scenografi-co traguardo del Monte Lussari, con tem-po bello e temperatura di qualche grado sotto lo zero, è transitato primo sempre

ALPI ORIENTALI \\ GARE

SELLA CIAMPIGOTTO - VIGO DI CADORE (BL) 24.03.13

TROFEO CNSAS INDIVIDUALEDISLIVELLO: 550 m

Dopo il rinvio per una forte nevicata a metà febbraio, anche un mese dopo la gara organizzata dalla Stazione Corpo Nazionale del Soccorso Alpino del Centro Cadore ha rischiato un nuovo stop, sempre per un’abbondante nevicata. Sono caduti due metri di neve, ma nessuno si è arreso: un grande sforzo per battere le tracce a monte del valico di Ciampigotto, ma alla fine la gara è andata regolarmente in scena. La vittoria ha premiato l’atleta di casa Alberto Gerardini, uno degli ideatori del trofeo tre anni fa, che si è imposto su Marco Del Missier ed Enrico Frescura, mentre nella prova femminile affermazione di Daniela De Crignis. In gara anche un pezzo di storia del fondo italiano, Maurilio De Zolt.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Daniela De Crignis (Velox) ................................................1h.01.032. Marzia Bolis (Fornese) ........................................................ 1h.02.003. Leila Bressan (CNSAS Pieve Cadore) ...............................1h.06.264. Uliana Zoella (Cadore Eventi) .............................................. 1h.37.325. Manuela De Martin (Lorenzago) .......................................1h.37.53ASSOLUTA MASCHILE1. Alberto Gerardini (CNSAS Centro Cadore) ............................41.352. Marco Del Missier (CNSAS Forni) .............................................42.003. Enrico Frescura (CNSAS Pieve Cadore) .................................42.354. Olves Savaris (Valdobbiadene) .................................................43.115. Damiano Candotti (Sauris) ....................................................43.386. Andrea Buiatti (Dolomiti Ski Alp) ...............................................44.227. Federico Bitussi (Fornese) ....................................................44.488. Ivano Molin (Auronzo) ..............................................................45.199. Luca Poiazzi (Velox) ..............................................................45.25

10. Fabrizio Puntel (CNSAS Sappada) ............................................46.4211. Cristian De Crignis (Velox) ...................................................46.4712. Osvaldo Zanella (Dolomiti Ski Alp) ...........................................47.1513. Michelino Da Rin (CNSAS Centro Cadore) ............................47.5714. Enzo Da Rin Zanco (Dolomiti Ski Alp) .......................................49.1415. Alberto Gorgoglione (Valdobbiadene) ..................................49.1916. Francesco Cataruzza (CAI Calalzo) ..........................................50.2217. Fabio Valmassoi (Dolomitici) ...............................................50.4518. Massimiliano Da Pra (Dolomitici) .............................................50.5419. Cristian Zandonella (Cadore Eventi) .....................................51.0020. Maurilio De Zolt ......................................................................51.10

MONTE COPPOLOSKI-RACE Erano 90 gli iscritti sabato 2 marzo al Passo Brocon (Tn) alla prima edizione della ‘Monte Coppolo Ski Race’, ultima prova del circuito di ski-alp promosso dal CSI di Feltre. Nello scenario del Monte Coppolo, vittoria dell’atleta di casa Mirco Mezzanotte seguito da Andrea Mattiato (vincitore della classifica finale con 260 punti) con terzo classificato Ivan Sommacal (secondo nella generale con 185 punti seguito da Federico Pat con 170).

SKIRACE FRASSENÈRIFUGIO SCARPA Davide Pierantoni ha vinto la ‘Ski Race Frassenè’ - Rifugio Scarpa a Voltago Agordino (Bl), cronoscalata di 600 metri di di-slivello in programma il 3 marzo: il portacolori del CAI Schio ha chiuso con quasi due minuti di vantaggio su Germano Corazza, con al terzo posto il vigile del fuoco bellunese Daniele De Colò. Sul gradino più alto del podio femminile è salita Laura Corazza che non ha avuto problemi a regolare Celestina Tomaselli e Vanna Donati.

BORCAMALGA CIAUTAL’otto marzo, l’ottava edizione della ‘Borca-Malga Ciauta’,

cronoscalata di 650 metri di dislivello, a La Vares Villanova di Borca di Cadore (Bl), è stata nel segno di Olivo da Prà che ha chiuso con un minuto di vantaggio su Manuel Speranza, con Germano Corazza a completare il podio. In campo femminile vittoria di Serena Menardi davanti a Linda Menardi e Jessica Huber.

MEMORIALFRANCESCO PLAZZOTTAGrandi numeri al Monte Zoncolan (Ud) l’8 marzo per la nona edizione del ‘Memorial Plazzotta’, cronoscalata con 440 metri di dislivello: erano ben 213 gli atleti nella classifica finale. Lotta serrata per la vittoria con Marco Del Missier che si è imposto con nove secondi di vantaggio su Paolo Meizinger, con terzo Alessandro Morassi. Nella gara rosa a segno l’austriaca Marita Kroehn (ventisettesima assoluta) che ha chiuso con oltre un minuto di vantaggio su due portacolori dell’Aldo Moro Paluzza, Alessia Kratter e Anna Finizio.

PIVK-KUHAR, COPPAVICENTE AL MONTE CANINLa ‘Scialpinistica del Monte Canin’, gara a coppie che quest’anno ha festeggiato le 58 edizioni è stata vinta dal team italo-sloveno, formato da Tadei Pivk e da Nejc Kuhar: hanno superato i 2.250 metri positivi del percorso, suddivisi in ben sei salite, staccando di 12’ gli austriaci Stark-Wieltschnig, che invece hanno regolato in volata per soli due secondi i conna-zionali Kalss-Tritscher praticamente a pari merito con i quarti classificati Meizinger-Del Missier. Nella gara femminile Martina De Silvestro e Cecilia De Filippo hanno avuto vita facile, visto che il distacco inflitto alle seconde classificate Turchetto-Zupan ha superato l’ora. Nella prova individuale ha vinto Franco Ple-snikar su Cristiano Romanin, terzo, ma ad oltre quattro minuti, Cristian De Crignis, mentre sul podio Master sono saliti Giorgio Guasina e Giovanni Cipriani, rispettivamente quarto e quinto nella classifica assoluta. In campo femminile due sole partecipanti: vittoria della Master Marzia Anna Bolis sulla Senior Sarah Ciranfi.

UP&DOWNRISULTATI

TARVISIO | Nella classica notturna del Monte Lussari vittoria di Pivk su Kuhar. Oltre 200 iscritti sul Sentiero del Pellegrino

§ di Claudio Primavesi §

IN AGENDA

DOLOMITI RESCUE RACEIl prossimo 5 ottobre è in programma a Pieve di Cadore la Dolomiti Rescue Race, una gara di trail molto parti-colare, riservata ai componenti delle squadre del Soccor-so Alpino nazionale ed estero. Si sfidano sulle pendici del Monte Antelao i più forti ‘motori’ del Soc-corso, atleti che pri-meggiano nelle gare di trail e ski-alp e che mettono abitual-mente a disposizione la loro ‘cilindrata’ per aiutare chi ha bisogno di aiuto in montagna. Nata dalla volontà di alcuni componenti della Stazione CNSAS di Pieve di Cadore al fine di socializzare e scambiare le proprie esperienze con la formula del raduno, la manifestazione ha catturato lo ‘spirito race’ che c’è in molti uomini del Soccorso Alpino, trasfor-mandola in una competizione vera e propria. Il patrocinio della 2° Delegazione Dolomiti Bellune-si e del Servizio Regionale Veneto ha dato il giusto pregio alla gara. Il percorso in quota si snoda nel cuore delle Dolomiti del Cadore, dominate dal Monte Antelao, costante presenza lungo tutto il tracciato con i suoi continui cambiamen-ti di fisionomia ed aspetto; le squadre, oltre a correre contro il tempo su un percorso con diverse difficoltà alpinistiche, devono dimostrare la loro abilità anche in alcune manovre di soccorso. La scorsa edizione ha visto al primo posto la squa-dra del CNSAS della Val Biois 1 seguita da quella della Cana-vesana e da quella di Agordo 1 (BL). Al via anche nomi noti dello ski-alp, come il CT azzurro Oscar Angeloni o Alessan-dro Follador, oppure dell’ultra trail come il piemontese Mauro Saroglia. Appunta-mento, dunque, il 5 ottobre prossimo sulle pendici del Monte Antelao.

NOTIZIEIN BREVE

ASSOLUTA MASCHILE1. Tadei Pivk (US Aldo Moro) ................................... 46.382. Nejc Kuhar (Team La Sportiva) ............................... 49.343. Niklas Kroehn (Kelag Energy) .............................. 50.304. Marco Del Missier .................................................. 50.585. Silvio Wieltschnig (Froggy Line) .......................... 51.216. Paolo Meizinger (US Aldo Moro) .............................. 51.527. Gino Caneva (US Aldo Moro) ................................ 52.018. Anze Senk (TTSO Jezersko) .................................... 52.549. Alessandro Piccoli (US Raibl) .............................. 53.2410. Giuseppe Della Mea (US Aldo Moro) ..................... 54.05

ASSOLUTA FEMMINILE1. Marita Kroehn (Kelag Energy) .......................... 1.04.172. Anna Finizio ........................................................ 1.07.423. Alessia Kratter (US Aldo Moro) ......................... 1.08.384. Spela Zupan (KGT Papez) .................................... 1.10.065. Jana Marinko (SD Dolomiti) ............................. 1.11.18

TARVISIO (UD) 22.03.13

LUSSARISSIMO DOWN UPVERTICALDISLIVELLO: 1.000 M

lui, Tadei Pivk, con il tempo di 46’38’’, seguito proprio da Kuhar, al quale ha ri-filato 2’ 56’’ di distacco sul tracciato di 5 km e 1.000 metri di dislivello. Pivk cor-reva in casa, conosceva benissimo il per-corso, e questo è stato sicuramente un bel vantaggio, ma la prestazione è stata note-vole, a dimostrazione della grande stagio-ne che sta vivendo Tadei. Al terzo posto l’austriaco Niklas Kroehn, con 50’ 30’’. Nella top ten, nell’ordine, anche Marco Del Missier, Silvio Wieltschnig, Paolo Meizinger, Gino Caneva, Anze Senk, Alessandro Piccoli e Giuseppe Della Mea. Nella gara rosa vittoria di Marita Kroehn, moglie di Niklas, che ha fer-mato il cronometro a 1h.04’.17’’. Al se-condo posto Anna Finizio (1h.07’42’’) e al terzo Alessia Kratter (1h08’38’’). Da segnalare che quest’anno la competizione era aperta anche alle ciaspole e il primo classificato ha impiegato circa 12 minu-ti in più di Pivk. Nella classifica combi-nata salita-discesa (abbinata allo slalom gigante parallelo Gigantissimo Classic) successo di Silvio Wieltschnig e Monica Franz. T

Nelle foto:Lussarissimo il podio maschile,sotto lo spettacolo della partenza

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32 T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ ALTO ADIGE

Lukas Arquin,obiettivo classicheMERANESE | Il forte atleta delle notturne, vincitore della Vinschgau Cup, l’anno prossimo punta alle gare di salita e discesa. Senza dimenticare lo skyrunning

Lukas Arquin, 32 anni, lavora alla Dynafit. Ma questa è solo una parte della sua vita, perché

dopo il lavoro si trasforma in uno de-gli ski-alper più forti dell’Alto Adige. Quest’anno ha vinto la vinschgau tar-gata proprio Dynafit: cinque gare, tutte vertical. Ma non è solo uomo da sali-ta… «Per adesso tante notturne e poche classiche, ma l’inverno prossimo voglio cambiare». Intanto quest’anno un nono posto al Sellaronda. Sì, perché l’esta-te per Lukas è ancora tempo di gare.

ALTO ADIGE \\ ATLETI

L’anno scorso è arrivato settimo alla Maddalene Sky Marathon. «Il migliore risultato - ci ha detto Arquin - perché prima su questa distanza non avevo mai corso, ora faccio soprattutto skyrace e skymarathon». Residente a Marlengo, vicino a Merano, Arquin ama la salita quanto la discesa, almeno in inverno, anche se… «in discesa mi diverto tanto ma devo ancora migliorare parecchio». L’amore per lo ski-alp è iniziato quattro anni fa grazie alla fidanzata e ora biso-gna confermare i risultati, anche se non è facile conciliare lavoro e sport: «du-rante la settimana cerco di allenarmi due-tre volte la sera con sci o facendo vertical a piedi dopo il lavoro e poi ci sono i fine settimana». Un atleta che non teme gli avversari… o quasi: «ho ri-spetto per Roberto De Simone, perché sale forte e scende ancora più forte!». T

BURGUSIO (BZ) 15.03.13

VINSCHGAU CUP VERTICALDISLIVELLO: 410 m

Quinto e ultimo atto della Dynafit Vinschgau Cup a Burgusio: nonostante il vento forte e i -22° (con la decisione degli organizzatori di ridurre il percorso) erano oltre trecento tra scialpinisti e ciaspolatori. Vittoria di Philipp Götsch davanti a Lukas Arquin e Oswald Weisenhorn (con secondo miglior tempo di Günther Angerer, in gara con le ciaspole), mentre Annemarie Gross ha ancora una volta dettato legge, prece-dendo Gerlinde Baldauf e Flora Erlacher. Annemarie Gross e Lukas Arquin sono i vincitori della classifica finale.

ASSOLUTA FEMMINILE 1. Annemarie Gross ...................................................... 20.272. Gerlinde Baldauf ..................................................................... 21.153. Flora Erlacher ............................................................ 23.054. Anna Pircher ........................................................................... 23.135. Tanja Unterholzer ...................................................... 25.346. Gudrun Stampfer .................................................................... 25.517. Dunja Pitscheider ...................................................... 27.038. Margit Ladurner ...................................................................... 27.329. Marianna Tribus ........................................................ 28.2810. Julia Hauser ......................................................................... 28.5511. Marlies Lingg .......................................................... 29.0712. Evi Mitterrutzner ................................................................... 29.2213. Doris Braun ............................................................. 31.0614. Dagmar Wieser .................................................................... 31.0915. Monika Steiner ........................................................ 31.3116. Zita Köllemann ..................................................................... 31.5317. Kathrin Hauser ........................................................ 32.0318. Anna Ritsch .......................................................................... 32.2019. Sabine Zelger .......................................................... 33.3920. Michaela Abarth ................................................................... 34.16

ASSOLUTA MASCHILE1. Philipp Götsch ........................................................... 15.152. Lukas Arquin .......................................................................... 16.223. Oswald Weisenhorn .................................................. 16.274. Roland Osele .......................................................................... 17.035. Alexander Erhard ...................................................... 17.166. Martin Gallia ........................................................................... 18.057. Ulrich Gross ............................................................... 18.078. Karl Heiss ............................................................................... 18.159. Daniel Nicente ........................................................... 18.2010. Martin Markt ......................................................................... 18.3411. Daniel Jung ............................................................. 18.3912. Joachim Angerer .................................................................. 18.5513. Klaus Wellenzohn .................................................... 18.5714. Andreas Felderer .................................................................. 19.1315. Karl Höller ............................................................... 19.1816. Andreas Plieger .................................................................... 19.2017. Freddi Wallnöfer ...................................................... 19.3818. Richard Andres ..................................................................... 19.4519. Franz Gruber ........................................................... 19.5320. Karl Lampacher .................................................................... 20.01

VINSCHGAU CUP - Classifica finaleFEMMINILE1. Annemarie Gross ........................................................ 4002. Gerlinde Baldauf ........................................................................ 3853. Flora Erlacher ............................................................... 3654. Anna Pircher .............................................................................. 3575. Tanja Unterholzer ......................................................... 352

MASCHILE1. Lukas Arquin ............................................................... 3852. Oswald Weisenhorn ................................................................. 3753. Alexander Erhard ......................................................... 3534. Daniel Nicente ........................................................................... 3405. Andreas Felderer .......................................................... 338

Philipp Goetsch, vincitore dell’ultima tappa Anton Palzer in azione

Lukas Arquin in azione

UP&DOWNRISULTATI

VINSCHGAU CUP

ALTO ADIGE \\ SCI CLUB

Peves Gherdëina, salto di qualità

Quelli che vanno con le pelli in Gardena, i Peves Gherdëina alla ladina, sono diven-tati ‘grandi’ entrando a far parte dello sci club Gardena. «La volontà del Gardena - ha spiegato Enrico Perlini, responsabi-le dei ‘Peves’ - era quella di ‘aprire’ una sezione dedicata allo scialpinismo. Ci sia-mo incontrati e per noi è stato un grande riconoscimento entrare a far parte di un gruppo storico e vincente come il Garde-na. Abbiamo mantenuto la denominazione Peves Gherdëina, ma in realtà siamo una cosa sola: siamo la sezione scialpinismo del Gardena, con tanto di nostro rappre-sentante nel consiglio direttivo. Ed è cam-biato tutto, vista la loro organizzazione, tanto che adesso abbiamo addirittura un pulmino per noi». Sono diverse anche le prospettive. «L’obiettivo principale è quello di far crescere lo scialpinismo tra i ragazzi. Come ‘Peves’ oggi siamo in ot-tanta, la metà agonisti, l’altra metà sem-plici appassionati, ma il nostro atleta più forte è un Master. Con la base che ha il Gardena sarà più facile trovare qualche ragazzo che voglia diventare ski-alper:

ORGANIZZAZIONE | Il team da questa stagione fa parte a tutti gli effetti dello sci club Gardena, come sezione scialpinismo

qualche fondista ha già provato, vedremo se ci saranno anche discesiti. L’importante è far conoscere bene lo scialpinismo: tutti sanno cos’è, ma pochi lo conoscono sino in fondo. Abbiamo organizzato la gara so-ciale di fine stagione, aperta a tutti, con una parte in pista, tutte le bandierine a se-gnalare il percorso, in modo che il nostro sport fosse davvero ‘comprensibile’. Inol-tre abbiamo avuto anche la disponibilità della scuola superiore di Ortisei ad allar-gare le iscrizioni alla sezione sportiva ai futuri ski-alper agonistici. Segnalo infine una collaborazione con la FISI di Bolza-no per la squadra provinciale». Intanto si programma già la prossima stagione. «La novità più importante è quella che orga-nizzeremo una gara di scialpinismo ‘clas-sica’, intitolandola a Karl Unterkircher (l’alpinista scomparso nel 2008 sul Nanga Parbat, ndr)». Ma lo spirito dei ‘peves’ ri-mane sempre lo stesso, passione e voglia di stare insieme con le pelli sotto gli sci: provate a passare un mercoledì sulla ‘Pi-lat’ che da Ortisei porta all’Alpe di Siusi e lo capirete.

Il gruppo dei ‘Peves’ e Andreas Senoner, uno degli atleti di punta del Peves

SESTO PUSTERIA (BZ) 17.03.13

TRE CIME SKI RAIDNDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.398 m

Una Tre Cime Ski Raid di grande spessore tecnico e agonistico: gara molto dura nonostante il dislivello inferiore ai 1.500 metri positivi, con due lunghe salite e altrettante discese molto impegnative. E grandi nomi dello scialpinismo presenti: c’era interesse per vedere lo Junior tedesco Anton Palzer, protagonista a livello giovani in Coppa del Mondo, confrontarsi con alcuni forti ski-alper di casa nostra. Il tedesco ha fatto vedere di essere ad alto livello anche tra i Senior: ha vinto con margine la gara as-soluta, mettendo in fila Lorenzo Holzknecht (seppure non al meglio della condizione, che gli ha fatto ‘tirare i remi in barca’ nella seconda fase di gara) giunto a 3’ 33” e poi Ivo Zulian, Roberto De Simone, Thomas Martini... Sul gradino più alto del podio della classifica femminile è salita Francesca Martinelli: vittoria netta quella della valtellinese con oltre quattro minuti di vantaggio su Birgit Stuffer, con terza la statunitense Stevie Kremer a 7’ 07”. Condizioni ideali, giornata fredda ma soleggiata, con tantissima neve: una delle gare più belle della stagione.

ASSOLUTA FEMMINILE 1. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ................1h.57.082. Birgit Stuffer (Gossensass) ..............................................2h.01.243. Stevie Kremer (USA) ..........................................2h.04.164. Alba De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) .................................2h.06.295. Martina De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) ............2h.07.046. Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski Alp) .................................2h.11.557. Julia Kompatscher (Gossensass) ......................2h.12.168. Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ...............................2h.52.069. Paola Vedovelli (Brenta Team)...........................4h.03.57

ASSOLUTA MASCHILE1. Anton Palzer (GER) .............................................1h.32.262. Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) ................................1h.35.593. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ....................................1h.37.204. Roberto De Simone (Gossensass) ...................................1h.37.275. Thomas Martini (Brenta Team) ..........................1h.39.486. Johannes Walder (AUT) ...................................................1h.41.237. Hannes Oberfrank (Ahrntal) ..............................1h.41.298. Christof Niederwieser (Ahrntal) .......................................1h.41.389. Danile Aschbacher (AUT) ...................................1h.43.5810. Toni Lautenbacher (GER) ...............................................1h.45.1511. Paul Innerhofer (Ahrntal) .................................1h.45.2212. Davide Pierantoni (CAI Schio) ........................................1h.45.4513. Walter Ainhauser (Gossensass) ......................1h.48.1114. Manfred Dorfmann (Ahrntal) .........................................1h.49.4215. Lukas Arquin (Martell) .....................................1h.50.0616. Anton Steiner (Martell) ...................................................1h.50.3817. Matteo Piller Hoffer (Aldo Moro) .....................1h.51.0218. Horst Kofler (Prags) .......................................................1h.51.0719. Alexander Erhard (Martell) ..............................1h.52.0520. Sigmund Thaler (Brenta Team) .....................................1h.53.00

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33 T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 APPENNINO //

RIVISONDOLI (AQ) 02.03.13

COPPA LEO GASPERLCRONOSCALATADISLIVELLO: 550 m

A Rivisondoli appuntamento con la Coppa Leo Gasperl, gara notturna su un tracciato ridotto per le condizioni atmosferiche, con neve e vento. Primo posto in solitaria per Raffaele Adiutori, mentre per la piazza d’onore arrivo al fotofinish con Armando Coccia che ha preceduto Germano Ranieri di pochi centesimi. In campo femminile affermazione di Giovanna Galeota, che ha preceduto Anna Patrignani e Sara Marini.

FILETTINO (FR) 03.03.13

TROFEO MONTE VIGLIOINDIVIDUALEDISLIVELLO: 857 m

Una classica dello snowboard-alpinismo, il trofeo Monte Viglio a Filettino. Gara per snowboarder, ma anche per skialper: partenza da Valgranara a 1.250 metri per raggiungere la vetta del Monte Cantaro (a quota 2.107), con spettacolare discesa finale. Armando Coccia e il giovane Carlo Colaianni, sci ai piedi, hanno subito preso la testa del-la gara, mentre alle loro spalle si è scatenata la bagarre tra i ‘surfisti’, con Igor Antonelli, seguito da Giancarlo Costa e dai portacolori del team bergamasco BAZ di Lizzola, Sergio Vanoncini, Giordano De Vecchi e Nicola Paris. Il Forestale Coccia e il Cadetto Colaianni hanno proseguito la loro mar-cia fino al traguardo, giungendo appaiati in 1h03’36”; alle loro spalle Daniele Berardi, Angelo Corsi, e Marco Colaianni, mentre Viviana Ricci si è aggiudicata la gara femminile. Tra gli snowboarder gruppo compatto fino al Monte Cantaro, poi la prima selezione, con Vanoncini e De Vecchi che sono passati per primi, mentre Costa ha tentato una rimonta in discesa. Alla fine affermazione di Sergio Vanoncini, alla sua prima vittoria nella specialità, seguito da Giancarlo Costa e Nicola Paris. Ai piedi del podio Igor Antonelli, Emiliano Sibilla e Giordano De Vecchi, attardato da un problema allo scarpone. Nella classifica femminile ancora una vittoria per la valdostana Jenny Ferrod.

PASSOLANCIANO MAJELLETTA (CH) 17.03.13

TROFEO MAJELLAINDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.250 m

Solo poche ore prima del via gli organizzatori del ‘Trofeo Majella’ sono riusciti a tracciare la gara, dopo la nevicata del giorno precedente. Sforzi premiati da una bella giornata

FEBBIO - VILLA MINOZZO (RE) 03.03.13

TROFEO CRINALE INDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.500 m

Decima edizione per il Trofeo Crinale Ski-Alp: percorso impegnativo, con tre salite e altrettante discese (tra cui l’inedito canale del Picol). Già al termine della prima discesa Camillo Campestrini è riuscito a prendere un buon margine di vantaggio sugli avversari per andare a chiudere da solo sotto lo striscione d’arrivo; alle sue spalle Manuel Degasperi e Fabio Iacchini. Orietta Calliari si è imposta nella prova femminile, precedendo la trail runner Katia Fori e l’atleta di casa Giulia Botti. Ennio Dantone si è aggiudicato la gara tra gli Over 50, mentre tra gli snowboarder la vittoria è andata al parmigiano Simone Bovis. Il ‘Crinale’ era valido anche come sesta e ultima prova della Coppa Appennino: vittorie finali di Katia Fori e Davide Varini, entrambi del Kinomana.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Orietta Calliari (Brenta Team) .................. 2h.04.522. Katia Fori (Kinomana) ....................................... 2h.28.593. Giulia Botti (Kinomana) ........................... 2h.32.134. Katia Marzani .................................................. 3h.10.075. Sabrina Polito (Kinomana) ....................... 3h.39.21ASSOLUTA MASCHILE1. Camillo Campestrini (Favolenze) ............ 1h.37.062. Manuel Degasperi (Arcobaleno) ....................... 1h.39.45 3. Fabio Iacchini (Jolly Sport) ...................... 1h.41.364. Fulvio Giovannini (Brenta Team) ....................... 1h.47.435. Andrea Biasioli (Arcobaleno)................... 1h.48.236. Alessandro Landolfi (Cima Dodici) ................... 1h.50.437. Graziano Degiampietro (Bogn da Nia)..... 1h.57.058. Federico Celeghini (Kinomana) ........................ 1h.58.269. Michele Sartori (CUS Parma) ................... 1h.59.54 10. Agostino Pasqualini ........................................ 2h.03.3311. Carlo Montalto (Jolly Sport) .................. 2h.04.31 12. Davide Varini (Kinomana) ............................... 2h.05.5513. Matteo Cuel (Favolenze) ........................ 2h.06.57 14. Alessandro Banterla (Val di Sole) ................... 2h.11.4515. Daniele Pigoni (Val di Sole) ................... 2h.11.55

TROFEO DELL’APPENNINO CENTRALECLASSIFICA FINALEASSOLUTA FEMMINILE1. Viviana Ricci ....................................................8002. Sara Marini .............................................................. 6383. Giovanna Galeota .............................................6124. Francesca Ciaccia ....................................................2505. Anna Patrignani ............................................... 248ASSOLUTA MASCHILE1. Raffaele Adiutori .............................................. 8882. Armando Coccia .......................................................7323. Germano Ranieri ..............................................7204. Daniele Urbani .........................................................6405. Carlo Colaianni .................................................600

COPPA DELL’APPENNINOCLASSIFICA FINALEASSOLUTA FEMMINILE1. Katia Fori ......................................................... 1302. Giulia Botti ................................................................1103. Katia Marzani .................................................... 703. Sabrina Polito .............................................................705. Susanna Neri ..................................................... 40ASSOLUTA MASCHILE1. Davide Varini ..................................................... 702. Giuliano Gherardi .......................................................513. Federico Celeghini ............................................ 454. Nicola Pesciulli ...........................................................405. Alessio Suci ....................................................... 37

di sole e temperature intorno allo zero. La gara si è decisa nel tratto ripido a piedi di ben 200 metri su neve ghiacciata: vittoria per Andrea Corsi, che ha interrotto la striscia di vitto-rie di Raffaele Adiutori, con terzo Germano Ranieri. Percorso più breve per le donne: si è imposta Viviana Ricci, seguita da Giovanna Galeota e da Sara Marini.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Viviana Ricci (Gran Sasso) .......................1h.34.242. Giovanna Galeota (Gran Sasso) .........................1h.53.413. Sara Marini (Gran Sasso) ........................ 2h.19.13

ASSOLUTA MASCHILE1. Andrea Corsi (Gran Sasso) .......................1h.32.382. Raffaele Adiutori (Gran Sasso)...........................1h.33.153. Gennaro Ranieri (Gran Sasso) ..................1h.35.304. Armando Coccia (Gran Sasso)...........................1h.37.055. Daniele Urbani (Gran Sasso) ....................1h.38.536. Alessandro Novara (Gran Sasso) .......................1h.45.237. Francesco Fiamma (Gran Sasso) .............1h.49.368. Daniele Berardi (Centomonti) ........................... 2h.00.489. Angelo Corsi (Gran Sasso) ....................... 2h.02.3110. Luca Di Masso (Pretoro) ................................. 2h.04.37

SAN MARTINO D’OCRE (AQ) 24.03.13

MONTE OCRE SNOW EVENT INDIVIDUALEDISLIVELLO: 850 m

La terza edizione del Monte Ocre Snow Event valeva come Campionato Italiano di snowboard alpinismo. Condizioni ideali con tanta neve su un tracciato impegnativo per raggiungere la vetta a quota 2.204 metri. Vittoria e titolo di Campione Italiano 2013 per l’eporediese Giancarlo Costa davanti ai bergamaschi Nicola Paris e Sergio Vanoncini, mentre tra le ‘lady’ affermazione della valdostana Jenny Ferrod. In gara anche gli skialper: nuovo sigillo per Raffae-le Audiutori che ha preceduto Germano Ranieri e Armando Coccia con quarto posto per il sedicenne atleta di casa Carlo Colaianni; in campo femminile si è imposta Viviana Ricci davanti ad Anna Patrignani e Sara Marini.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Viviana Ricci .............................................1h.33.062. Anna Patrignani .................................................1h.34.343. Sara Marini ................................................1h.58.084. Francesca Ciaccia .............................................2h.50.00ASSOLUTA MASCHILE1. Raffaele Adiutori ...........................................51.012. Germano Ranieri ................................................... 53.123. Armando Coccia ............................................53.154. Carlo Colaianni ...................................................... 54.295. Daniele Urbani ...............................................55.306. Pierfrancesco Di Biase .......................................... 58.517. Matteo Francesci ......................................1h.01.228. Flavio Paoletti ....................................................1h.02.019. Francesco Mastropietro ...........................1h.07.2110. Giuseppe Bigioni .............................................1h.08.48SNOW FEMMINILE1. Jenny Ferrod .............................................1h.37.45SNOW MASCHILE1. Giancarlo Costa .........................................1h.01.352. Nicola Paris .......................................................1h.01.473. Sergio Vanoncini .......................................1h.01.50

4. Giordano De Vecchi ...........................................1h.02.505. Davide Silvestri .........................................1h.19.466. Andrea Cretaro ..................................................1h.21.437. Roberto Sanna ..........................................1h.24.128. Stefano Cesana .................................................1h.25.289. Emiliano Sibilia .........................................1h.30.0710. Enrico Iannarilli ...............................................1h.34.09

MONTE TERMINILLO (RI) 07.04.13

TROFEO MILLET INDIVIDUALEDISLIVELLO: 1.250 m

Ultimo atto del ‘Trofeo dell’Appennino centrale’ con la scialpinistica del Terminillo, il ‘Trofeo Millet’. Pioggia intensa il giorno prima della gara, ma alla partenza c’è stata una splendida giornata di sole: solo il via rimandato di un’ora viste le condizioni della neve molto gelata. Lotta a due tra Raffaele Adiutori e Germano Ranieri: alla fine l’ha spuntata Adiutori che chiude con un vantaggio di tre minuti su Ranieri. Terzo posto per Daniele Urbani, quarto Carlo Colaianni, primo Cadetto. In campo femminile affermazione di Sara Marini.

ASSOLUTA FEMMINILE1. Sara Marini ................................................1h.25.582. Francesca Ciaccia .............................................1h.30.00ASSOLUTA MASCHILE1. Raffaele Adiutori .......................................1h.18.202. Germano Ranieri ...............................................1h.21.233. Daniele Urbani ...........................................1h.24.264. Carlo Colaianni ..................................................1h.25.155. Matteo Franceschi ....................................1h.26.106. Piero Di Biase ....................................................1h.29.117. Alessandro Novaria ...................................1h.33.00

Ski-alper rugbista

Fino a due anni fa giocava nelle giova-nili dell’Aquila Rugby, adesso è nelle prime posizioni delle classifiche di

scialpinismo. Carlo Colaianni, sedici anni compiuti a febbraio, è il volto nuovo dello ski-alp giovanile. «Tutto è partito in estate con la corsa in montagna - ci ha spiegato Carlo - poi in inverno ho provato con lo ski-alp. Prima non avevo mai fatto gare sul-la neve, al massimo qualche uscita con mio papà Marco (che adesso, per non aspetta-re il figlio al freddo al traguardo, ha inizia-to a prender parte alle notturne del circuito dell’Appennino Centrale, ndr). Mi piace molto questo ambiente, anche se devo cre-scere molto, visto che sono all’inizio. Dopo aver fatto bene nelle gare di casa ho parteci-pato alla Lagorai-Cima d’Asta e alla Dolo-miti del Brenta: nella prima salita ho retto bene, tenendo il passo dei più forti, poi ho pagato tantissimo in discesa. È il mio punto debole: ho sempre sciato, ma non avevo mai affrontato simili discese in neve fresca. vor-

APPENNINO \\ ATLETI

rà dire che mi specializzerò nei vertical…». Una passione improvvisa e molto ‘sentita’. «voglio imparare il più possibile, cerco di capire tutti i segreti dei campioni, mi divo-ro ogni numero di Ski-alper, sono sempre incollato a internet per vedere la gare. Non mi succedeva quando giocavo a rugby». E poi tanto tempo dedicato agli allenamenti. «Quando giocavo a rugby ero più massiccio, adesso sono più longilineo. Appena posso

esco di casa e vado a correre, in inverno mi faccio portare a Campo Felice od Ovindo-li anche cinque volte alla settimana. Ogni volta devo chiedere un passaggio ai miei genitori che mi assecondano in questa pas-sione, anche se la priorità resta ovviamente lo studio (frequenta il Liceo Scientifico delle Scienze applicate de L’Aquila, ndr)». Obiet-tivi per il futuro? «Sono l’ultimo arrivato: quasi non conoscevo i tipi di gare, le catego-

UP&DOWNRISULTATI

TROFEO DELL’APPENNINO CENTRALE

COPPA DELL’APPENNINO

DAL RUGBY | L’aquilano Carlo Colaianni è il volto nuovo dello scialpinismo giovanile del Centro Italia

§ di Luca Giaccone §

rie. Adesso ho le idee ben chiare. Quest’an-no è andata bene nelle gare dell’Appennino, nella prossima stagione vorrei fare un passo avanti. vorrei rimanere tra i primi nelle prove di casa, ma mi piacerebbe partecipare anche alle gare di Coppa Italia e ai Campionati Italiani. Magari iniziando dal vertical, dove credo di poter essere un po’ più competitivo: il ‘motore’ in salita gira bene, devo metterlo a punto in discesa». T

Sopra Carlo Colaianni alla Dolomiti del Brenta,a destra Carlo con Raffaele Adiutori

durante la gara di Monte Ocre

Armando Coccia e Carlo Colaianni ©Soccorso Alpino

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34 T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3 \\ OUTDOOR RUNNING34

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Marathon des Sables, 28 anni e non sentirliD

ieci anni fa diventava maggiorenne e oggi, a 28 anni dalla sua prima edi-zione, la Marathon des Sables non sembra portare i segni del tempo.

Il suo mito rimane inalterato, il suo fascino im-mutato e per molti runner del pianeta continua a essere il sogno proibito. Estrema e al contempo fattibile, dura, anzi durissima, ma accessibile a ogni atleta ben allenato. Questa specialissima ul-tra propone 240 km suddivisi in 6 tappe e sette giorni, un regime di autosufficienza alimentare e, ovviamente, l’immancabile caldo torrido saharia-no. Fattibile sì, ma a patto di accettare il dolore, la fatica, il caldo, la sete e a volte la fame. Se chi la approccia è disposto a questo, allora potrà go-dere di un ambiente unico, vivere un’atmosfera indimenticabile, vedere paesaggi solo sognati nel proprio immaginario, sconvolgenti per bellezza e forza. Chi la porta a termine, anche se distrutto e con i piedi martoriati dalle vesciche, potrà metter-si al collo una medaglia veramente speciale. Il li-vello degli atleti presenti è ogni anno più alto, dal punto di vista prettamente agonistico la MdS è sempre di più terreno di sfida per i migliori corri-dori al mondo. Sono passati di qui con le migliori ambizioni tutti i principali specialisti delle ultra.Ma a parte questo aspetto ‘elitario’ di chi riesce a correre (…e anche veloce) con uno zaino in spal-la dal peso variabile tra i 6,5 e i 13 kg, la MdS rimane una delle poche prove che incarna ancora il vero spirito trail. È quello dei camminatori, di chi affronta la gara condividendola con altri atleti e con un approccio simbiotico con la natura. Alla MdS ce ne sono a centinaia e il gran patron Pa-trick Bauer li adora tutti, li incita, li acclama, li sferza a non mollare. Proprio lui che oggi si trova a gestire una mac-china organizzativa impeccabile e sempre più ambita. Solo per entrare a far parte dei circa 500 volontari al seguito, è necessaria una lista d’attesa di un paio di anni. Anche sotto questa forma la MdS è un evento speciale a cui molti ambiscono. La MdS è un ritorno alle origini, ai valori, all’ar-rangiarsi con poche cose. È un magnifico modo per dimenticare, anche se parzialmente, lo stress a cui ognuno di noi è sottoposto ogni giorno. Per una settimana si è concentrati esclusivamente su ciò che si ha a disposizione, mentre la vita di tutti i giorni porta inevitabilmente a ragionare su ciò che ci manca. Questo permette di avere, anche se per un tempo limitato, una visione diversa della vita. La MdS porta a riflettere molto sul concetto di superfluo. T

OUTDOOR RUNNING \\ MARATHON DES SABLES

§ servizio e foto di Paolo Secco §

Potete rivivere tutte le fasi della Marathon des Sables nel diario realizzato da Paolo Secco e pubblicato sul sito skialper.it. È sufficiente accedere alla sezione ‘Ricerca’ nel menu principale, digitare ‘Marathon des Sables’ e vi apparirà la timeline con tutti gli articoli in ordine cronologico.

LA CRONACA‘LIVE’ GIORNOPER GIORNO

UNICA | Le emozioni di una gara mitica, nel deserto del Sahara, raccontata dall’inviato di Ski-alper. La vittoria al marocchino Ahansal e il quarto posto al sardo Salaris. Senza dimenticare Marco Olmo…

Marco Olmo, l’ispiratoreBisogna vivere la MdS per capire quanto quest’uomo sia amato e considerato un ‘mito’ globale. È paradossale ma Marco Olmo è sicuramente più famoso all’estero che in Italia. Giapponesi, americani, australiani, tedeschi, francesi e marocchini, fanno la fila per avere un suo autografo, per avere una foto ricordo con lui. Tra questi anche molti top runner, come Le Saux e Aqra. È uno dei più grandi di sempre e ancora oggi è molto competitivo nonostante la carta d’identità dica che ha 65 anni. «Grazie Marco… tu sei stato la mia ispirazione, guardando le tue gesta ho incominciato a correre». È quello che si sente ripetere da moltissimi suoi fan che lo avvicinano. Marco incarna il

sogno dell’uomo della strada, di chi lavora e conduce una vita ‘normale’ ma riesce a primeggiare e a tener testa a chi della corsa ha fatto una professio-ne. Un riscatto sociale, un modo personale di primeggiare nella vita. La corsa per lui assume un ruolo importante, di evasione da una vita ricca di sacrifici e povera in termini di soddisfazioni e, soprattutto, è uno strumento di rivalsa e di vendetta. «Almeno lì (nella corsa) se sei davanti sei davanti, se sei dietro sei dietro. Invece nella vita e sul lavoro, servono altre cose, non basta essere il migliore». La corsa per Marco è libertà, non esistono regole, non contano lo status sociale, le conoscenze, l’istruzione o le condizioni economiche, conta solo correre più veloce degli altri.

MAROCCO 07-12.04.13

MARATHON DES SABLES ASSOLUTA MASCHILE1. Mohamad Ahansal (MAR) .................................. 18h59.352. Salameh Al Aqra (JOR) ........................................ 19h.41.153. Miguel Capo Soler (ESP) ................................... 20h.19.314. Filippo Salaris (ITA) ............................................... 20h22.265. Aziz El Akad (MAR) ........................................... 20h.37.026. Lhoucine Akhdar (MAR) ...................................... 20h.59.417. Carlos Alberto Gomes De Sa (Por) .................... 21h.20.528. Samir Akhdar (MAR) ............................................ 21h.27.539. Christophe Le Saux (FRA) ................................. 21h.31.2310. Danny Kendall (GBR) ......................................... 21h.46.0313. Marco Olmo (ITA) ............................................ 23h.47.5730. Lino Tonon (ITA) ................................................. 27h.30.2134. Massimo Camozzi (ITA) .................................. 27h.42.2964. Renzo Tonon (ITA) .............................................. 28h.52.0074. Cesare Sciarra (ITA) ........................................ 29h.21.3576. Nicola Del Grande (ITA) ...................................... 29h.22.3991. Matthias Rubner (ITA) ..................................... 30h.13.28

ASSOLUTA FEMMINILE1. Meghan Hicks (USA) .......................................... 24h42.012. Joanna Meek (GBR) ............................................. 25h41.013. Zoe Salt(GBR) ..................................................... 27h03.584. Sophie Grant (NZL) ............................................... 28h55.475 Amelia Watts (GBR) ............................................ 29h23.287. Alice Modignani (ITA) ............................................ 30h28.1697. Federica Pancaldi (ITA) .................................... 53h52.32 

UP&DOWNRISULTATI

MARCO OLMO: «È stata una bella gara, con dei passaggi davvero spettacolari ma faceva molto caldo. Questa era per me la diciottesima MdS. Sono soddisfatto del mio tredicesimo posto nella classifica generale»

FILIPPO SALARIS: «Dedico il risultato a tut-ta la Sardegna e a Marco Olmo perché è a lui che devo la mia partecipazio-ne alla MdS. Lui me l’ha fatta scoprire e un giorno mi disse ‘questa è la gara giusta per te’… direi che aveva ragione!»

MOHAMAD AHANSAL: «Sono arri-vato con molte ambizioni ma in una gara così lun-ga e che si svolge su più giorni non si può mai sapere. Sono sempre stato bene e questo ha giocato a mio vantaggio»

SALAMEH AL AQRA: «Il problema muscolare che ho avuto nella prima tappa ha condizionato il mio risultato finale. Ho con-dotto il resto della gara attaccando perché questa è la mia caratteristica principale, comunque il secondo posto in classifica mi soddisfa molto»

MIGUEL CAPO SOLER: «La sfida con Salaris è stata avvin-cente. Sono estrema-mente contento del terzo posto sul podio. Prima dell’ultima tappa non ci credevo. Io comunque ho dato il massimo e la sorte questa volta mi ha aiutato»

Quotes

Ahansal, nato per correreMohamad (1973) e il fratello Lahcen 1971, originari di Jbel Bani, vicino a Zagora, in Marocco, sono la storia vivente della corsa marocchina. Con quella di quest’anno, sono 15 le vittorie che i fratelli Ahansal si sono portati a casa, dal 1997 a oggi. Negli ultimi 11 anni, solo lo scorso anno uno dei due non è salito sul gradino più alto del podio. Nel 2000 i due fratelli coronarono un loro grande sogno grazie a Patrick Bauer, il patron della Marathon des Sables. Parteciparono infatti alla New York Marathon. Mohamad giunse quarantaquattresimo in 2h30.29’, Lahcen sessantatreesimo in 2h34.10. Entrambi molto lontano dai loro personali di circa 2h16 ma ricchi di un’esperienza inaspettata. Nel 2001 Lahcen vinse la Swiss Alpine Marathon di 78 km e Mohamad arrivò terzo.

Stesso copione nel 2004 dove però Mohamad arrivò secondo e tra i primi sette classificati solo due atleti non furono marocchini. Il settimo, infatti, fu un certo Marco Olmo. Nel corso degli anni, Mohamad ha sempre cercato di uscire dalla popolarità della terra nativa, volendo dimostrare di essere un atleta competitivo anche oltre il deserto. Nel 2009 fu la volta dell’Ultra-Trail du Mont-Blanc dove però concluse la sua gara in centoventicinquesima posizione, a più di 10 ore dal vincitore Kilian Jornet. L’anno successivo fu invece la volta della Réunion dove giunse quarantacinquesimo a 12 ore sempre dallo stesso Kilian Jornet. Nel 2011 tocco alla Transvulcania e le cose andarono meglio. Si classificò quinto assoluto a 44 minuti dallo spagnolo Miguel Heras. Nel 2012, infine, quindicesi-mo alla Transgrancanaria a 4h10 dal francese Sebastien Chaigneau.

Nelle foto: in alto, in aper-tura un momento della gara con Ahansal e Salaris in centro. A sinistra, in alto l’italiano Filippo Salaris, quarto al traguardo, sotto il gruppo di testa

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OUTDOOR RUNNING //

La composizione delle principali ‘squadre’, i nuovi arrivi, le partenze, i programmi agonistici. Alcune aziende collaborano con atleti presenti nei diversi team per lo sviluppo di prodotti o hanno legato la loro immagine ai singoli runner.

STAGIONE 2013TEAMCOMMERCIALI

CRAZYWeb: www.crazyidea.it/Facebook: Crazy idea

UOMINI: Fabio Bazzana (1987), Stefano Butti (1985), Fulvio Dapit (1976), Mathéo Jacquemoud (FRA - 1990), Davide Pierantoni (1989), Gil Pin-tarelli (1981), Tadei Pivk (1981), Alexis Sevennec (FRA - 1988)

DONNE: Laura Besseghini (1976), Paola Romanin (1977), Raffaella Rossi (1974), Jennifer Senik (1981)

Tra i nuovi inserimenti Fabio Bazzana (nel 2012: 1° Trail di Portofino, 1° Trail del Monte Casto, 1° Trofeo delle Grigne Rifugio Elisa, 1° Colle di San Michele, 1° PicoTrail, 1° Strain-vorio, 2° Vialattea Trail, 2° Como-Valmadrera, 2° Tre Laghi Tre Rifugi, 2° Vertical Xtreme, 3° Becca di Nona, 3° SkyRace Carnia, 3° Madda-lene SkyMarathon). Gli obiettivi sono differenti a seconda delle caratteristiche degli atleti. Si passa dalle Skyrunner World Series per Dapit, Pivk e Bazzana, alle più classiche Sky per Pintarelli, Pierantoni e Butti, qualche classica oltre ai Vertical per Jacquemoud e Alexis. Per il team donne si punta invece alle classiche italiane e al Campionato Italiano SkyRace.

LA SPORTIVAWeb: www.lasportiva.comFacebook: La Sportiva

TEAM VERTICAL: Marco Facchinelli (1980), Nejc Kuhar (1985), Nadir Maguet (1993), Marco Moletto (1987), Urban Zemmer (1970)

TEAM SKYRACE: Paolo Bert (1978), Miguel Ca-ballero Ortega (1982), Jessed Gispert Hernandez (1983), Paolo Longo (1977), David Lopez Castan (1982), Michele Tavernaro (1975), Dani Tristany (1988), Christian Varesco (1990), Giulia Botti (1980), Ragna Debats (1979), Nadia Scola (1975), Birgit Stuffer (1976)

TEAM TRAIL: Cristian Doliana (1978), Nicola Giovanelli (1985), Diego Vuillermoz (1980)

Tra i nuovi inserimenti il piemontese Marco Moletto (nel 2012: 1° Monviso Vertical Race, 1° K2000, 1° Vertical Mongioie, 1° Ivrea-Momba-rone, 6° SWS World Series Kilomètre Vertical de Fully, 6° Vertical di Chamonix).Tra i tanti appuntamenti, la partecipazione alle Vertical Series con Urban Zemmer, Marco Moletto, Nejc Kuhar, Marco Facchinelli e Nadir Maguet.

TRAILRUNNINGTEAM VIBRAMWeb: http://testerteam.vibram.com/Facebook: Trail Running Team Vibram UOMINI: Nicola Bassi, David Gatti (FRA), Stefano Ruzza, Giuseppe Marazzi, Ronan Moalic (FRA), Sebastien Nain (FRA), Luca Ponti

La programmazione 2013 del Team Vibram prevede la Speedgoat negli Stati Uniti, la Vibram Hong Kong 100 in Asia, la Diagonale des Fous alla Réunion. C’è poi l’Europa, con la Transvulcania in Spagna, il Restonica in Corsi-ca e ovviamente la tanto attesa UTMB®.

VALETUDO SKYRUNNINGWeb: www.valetudoskyrunningitalia.comFacebook: Valetudo Skyrunning Italia

UOMINI: Domenico Stefano Acerbis (1973), Antonio Baroni (1952), Clemente Berlinghieri (1972), Lelio Boaglio (1965), Luca Boffetti (1969), Vittorino Bortolin (1944), Mauro Brizio (1966), Daniele Cappelletti (1982), Claudio Classi (1970), Angelo Castelli (1978), Andrea De Alessandri (1966), Maurizio Fenaroli (1973), Maurizio

SALOMON AGISKOWeb: www.teamsalomonagisko.comFacebook: Team Salomon Agisko Italy

UOMINI: Davide Ansaldo (1973), Pablo Barnes (1976), Matteo Cacopardo (1989), Filippo Canetta (1972), Ernesto Ciravegna (1966), Alberto Comaz-zi (1987), Marco Gazzola (1971), Alberto Ghisellini (1969), Giulio Ornati (1986), Alfonso Rodriguez (ESP - 1980), Fabrizio Roux (1978), Massimo Tagliaferri (1969), Fabio Toniolo (1980), Sergio Val-losio (1972), Nico Valsesia (1971), Andrea Vipiana (1967), Marco Zarantonello (1966)

DONNE: Margherita Battini (1988), Alessandra Carlini (1986), Stephanie Jimenez (FRA - 1974), Stevie Kremer (USA - 1983), Simona Morbelli (1972), Virginia Olivieri (1975), Arianna Regis (1981), Silvia Serafini (1989)

La programmazione 2013 prevede la parte-cipazione ai principali circuiti italiani e alle Skyrunner World Series con Stephanie Jime-nez, Stevie Kremer, Silvia Serafini e Alfonso Rodriguez.

TECNICAWeb: www.tecnica.itFacebook: Tecnica Trail Running

UOMINI: Roberto Beretta (1970), Antonio Carfa-gnini, Fulvio Chilò (1966), Franco Collé (1978), Giuseppe Cuttaia (1967), Domenico Errichiello, Daniele Fornoni (1969), Fabio Fusco (1972), Gian-luca Galeati (1983), Giovanni Giordano, Mirko Mot-tin (1977), Matteo Pigoni (1974), Gianluigi Ranieri (1979), Giuliano Ruocco (1964), Jarno Venturini (1973), Michele Volpe, Marco Zanchi (1976)

DONNE: Giuliana Arrigoni (1965), Cinzia Bertasa (1974), Maria Teresa Cannuccia (1976), Katia Fori (1972), Tania Panjac, Maria Chiara Parigi (1973), Patrizia Pensa (1964), Ilaria Pozzi (1977), Valentina Verini, Cristina Zantedeschi (1966)

Il Team si è rafforzato ulteriormente con i nuovi inserimenti di Franco Collé (1° Gran Trail Valdigne 57 km, 1° Cervino X-Trail, 2°

KUTTWeb: kuttteam.blogspot.itFacebook: Kutt

UOMINI: Carlo Caldon (1961), Federico Corbi-nelli (1983), Emanuele Diamanti (1975), Alberto Lazzerini (1971), Massimiliano Pagni (1968), Fabio Scipioni, Piero Sisiti (1964)

DONNE: Olga Agnelli, Minna Kaarni (1971)

Dopo l’avvio nella stagione 2012, il Team si rafforza con due nuovi ingressi femminili, Olga Agnelli e Minna Kaarni.

LAFUMA ITALIAWeb: www.lafuma.comFacebook: Lafuma Team Italia

UOMINI: Ivan Geronazzo (1971), Danilo Lanternino (1981), Christian Insam (1976), Igor Marchetti (1979), Andrea Moretton (1972), Mirko Righele (1973)

DONNE: Lisa Borzani (1979), Sonia Glarey (1970)

Il Team si rafforza con gli ingressi di Lisa Borzani (1° Cervino XTrail 2012, 1° Lafuma Trail di Monte Casto 2012), Christian Insam (2° Trans d’Havet, 5° Lavaredo Ultra Trail 2012), Mirko Righele (1° Traversata Colli Euganei, 1° Alpago Ecomarathon) e Ivan Geronazzo (2° The Abbots Way, 3°Camignada).

Trail Oasi Zegna e 5° Tor des Géants) e Matteo Pigoni (1° Le Porte di Pietra 2012, 1° Cima Tauffi Trail 2012, 1° Capraia Wild Trail 2013) tra gli uomini e Maria Chiara Parigi (1° Elba Trail 2012, 1° Cortina Trail 2012, 1° Le Vie di San Francesco 2012, 1° Ultrabericus Trail 2013) tra le donne.

Fenoglio (1982), Marco Ferrari (1975), Massimo Fontana (1973), Marco Gambera (1966), Claudio Garnier (1973), Tiziano Gasparini (1964), Luigi Gritti (1964), Paolo Grossi (1983), Aurelio Lazzarini (1967), Mikhail Mamleev (1975), Fabrizio Mantelli (1964), Flavio Manzoni (1970), Fabio Marocco (1970), Stefano Marta (1985), Luca Miori (1980), Dario Moretti (1990), Riccardo Parisi (1978), Stefano Pasutto (1966), Nicola Pedersoli (1981), Daniele Peracchi (1971), Vincenzo Persico (1989), Giorgio Pesenti (1956), Mario Pesenti (1947), Francesco Rizzi (1968), Roberto Rolfo (1971), Giacomo Rottoli (1964), Giacomo Rovida (1993), Gyorgy Szabolcs-Istvan (RO - 1992), Salvatore Tarantola (1968), Mauro Toniolo (1971), Ionut Alin Zinca (Ro - 1983), Ivano Zullato (1973),

DONNE: Emanuela Brizio (1968), Debora Cardone (1975), Raffaella Miravalle (1971), Cecilia Mora (1966), Marina Plavan (1961), Alma Rrika (1972), Ester Scotti (1968), Carmela Vergura (1963), Paola Vignani (1964).

Il programma 2013 prevede, tra l’altro, la partecipazione alle Sky Series. Gli atleti impe-gnati sono Emanuela Brizio, Debora Cardone, Daniele Cappelletti, Gyorgy Szabolcs Istvan e Ionut Zinca. Per la Brizio un ritorno dopo i due titoli mondiali conquistati nel 2009 e nel 2010. Ancora suo il record alla Zegama-Aizkorri.

Team Crazy Fulvio Dapit

Lafuma Team Italia Danilo Lanternino

Valetudo Skyrunning Emanuela Brizio

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\\ OUTDOOR RUNNING

Terra di nessunoOUTDOOR RUNNING \\ FEDERAZIONI ED ENTI DI PROMOZIONE

§ di Fabio Menino §

Una federazione, due associazioni dilettantistiche sportive e un ente di promozione sportiva. Trail, corsa in montana e skyrunning sono tra le discipline che registrano il più alto tasso di crescita nel settore outdoor. Nonostante questo esistono 14 definizioni diverse delle

gare… Abbiamo messo a confronto i principali rappresentanti ‘politici’ del nostro sport

In Italia FIDAL, FISKY, IUTA e UISP contemplano un totale di quattordici discipline: gare individuali di corsa in montagna, chilometro verticale, mara-

tona alpina, maratonina alpina, skymarathon, skyrace, short trail, trail, trail lungo, trail me-dio, trail normale, ultra skymarathon, ultra trail e vertical kilometer. Ad oggi il settore dell’outdoor running italiano è retto da queste quattro ‘entità giuridiche’ diverse, ma con una competenza che il più delle volte si sovrappo-ne o addirittura coincide. Da un lato c’è una federazione, la Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL), che riconosce, tra le altre, la disciplina della corsa in montagna con di-stanze fino ai 42 km e che dà delega a un’as-sociazione sportiva dilettantistica, l’Italian Ultramarathon and Trail Association (IUTA), per la gestione delle distanze superiori, con de-nominazione ultra trail. Dall’altro lato ci sono le tradizionali discipline dello skyrunning e del trail running, senza preclusioni in termini di distanze, che sono sotto la gestione, la pri-ma di un’associazione sportiva dilettantistica, la Federazione Italiana Skyrunning (FISKY), la seconda di un ente di promozione sportiva, l’Unione Italiana Sport per Tutti (UISP). A monte di tutto questo, a livello internazionale, troviamo poi la Federazione Internazionale di Atletica Leggera (IAAF), tra i cui membri c’è la FIDAL, che delega la gestione della corsa in montagna, sempre fino ai 42 km, all’associa-zione World Mountain Running Association (WMRA) e a un’altra associazione, ovvero la International Association of Ultrarunners (IAU), quella delle ultra distanze. Il quadro di riferimento sia a livello naziona-le che internazionale mostra quindi delle for-ti analogie. La costante è che oltre la fatidica soglia dei 42 km non esiste una federazione che gestisce direttamente l’outdoor running. Ci sono poi due discipline molto popolari, lo skyrunning e il trail running, che fanno strada a sé, avendo come proprio riferimento diretto, nella maggior parte dei casi, soggetti diversi da una federazione. A rafforzare questo schema, la WMRA, per voce del suo presidente, l’ita-liano Bruno Gozzelino, nel 2012 ha dichiara-to esplicitamente di non riconoscere lo skyrun-ning e il trail running quali discipline rientranti nella corsa in montagna.

Il CONI, ai sensi del D.Lgs n° 242/1999, rico-nosce una sola ‘Federazione Sportiva Nazio-nale’ per ciascuno sport e una sola ‘Disciplina Sportiva Associata’ per ciascuno sport che non sia già oggetto di una federazione. Il CONI, inoltre, con delibera n° 1427 del 17/12/2010, riconosce anche gli Enti di Promozione Sporti-va (EPS) come associazioni, a livello naziona-le e regionale, che hanno per fine istituzionale, tra l’altro, la promozione e l’organizzazione di attività fisico sportive a carattere promozio-nale, amatoriale e dilettantistico, seppure con modalità competitive, e di attività agonistiche di prestazione nel rispetto dei regolamenti del-le competenti federazioni.A complicare ulteriormente il quadro normati-vo italiano, tutte le convenzioni in essere tra la FIDAL e gli Enti di Promozione Sportiva, se-condo i dettami del CONI, sono scadute a di-cembre e per ora sono state prorogate solo fino

della società organizzatrice del ‘cartellino di partecipazione gara’ (cartellino giornaliero) in base alle norme previste dall’Art. 12.4 del Re-golamento per l’Organizzazione delle Mani-festazioni 2013, pubblicato sul sito federale». Nell’ottica di entrare nel vivo della situazione italiana, abbiamo posto alcune domande ai responsabili di FIDAL Paolo Germanetto, FISKY Dario Busi, IUTA Gregorio Antonio Zucchinali e UISP Aurelio Michelangeli. Al-meno su un punto concordano tutti e quattro, la collaborazione attuale tra le entità che rap-presentano è praticamente inesistente.

Qual è l’ambito di riferimento specifico dell’ente che rappresentate?Busi: ricopro il ruolo di segretario generale e, in particolare, rappresento la FISKY nei cam-pionati nazionali. Inoltre aiuto diversi organiz-zatori di gare skyrunning, ma anche di ciaspo-le e sci di fondo, per la parte iscrizioni, speaker e rapporti con gli atleti.Germanetto: la corsa in montagna o mountain running è a tutti gli effetti una delle specialità dell’atletica leggera, che per FIDAL, IAAF e per le diverse federazioni atletiche continentali si affianca ufficialmente alla pista, al cross, alla strada e alla marcia. Con tutte le sue peculia-rità e con la possibilità di raggiungere ambiti e contesti, quali la natura e la montagna, un tempo non raggiunti dall’atletica. Aumentare l’interscambio con l’atletica tradizionale e co-gliere tutte le potenzialità a disposizione, tec-niche e commerciali, e non solo regolamentari, è la nuova sfida da affrontare anche per noi. Michelangeli: Lega atletica UISP, settore Trail Running.Zucchinali: la IUTA è un’associazione spor-tiva dilettantistica che è stata riconosciuta nel 2000 dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera con delibera n. 85 e a cui la stessa FIDAL ha assegnato il compito dell’attività promozionale nell’ambito dell’ultramaratona e del trail oltre i 42,195 km, recependone i re-golamenti.

Qual è la vostra mission specifica?Busi: sky, ovvero cielo, è il prefisso di tutte le nostre specialità. La nostra mission è quel-la di promuove e regolamentare, se occorre, tutte le specialità sportive che toccano il cielo e in particolare la corsa. Un atleta per portare a termine una skyrace deve raggiungere una

a giugno. Un comunicato dello scorso 23 gen-naio, firmato da Lamberto Vacchi, fiduciario nazionale del gruppo giudici di gara, a questo proposito, mette poi in luce un potenziale pro-blema delle coperture assicurative. Anche se superato nella pratica dall’attuale proroga, la sostanza di quello che potrebbe accadere tra qualche mese merita un’attenzione particola-re: «In data 31 dicembre 2012 sono scadute tutte le convenzioni in essere con gli Enti di Promozione Sportiva e di conseguenza i loro tesserati non possono più partecipare alle no-stre manifestazioni federali. La federazione ha chiesto agli EPS la proroga al 30 giugno 2013 delle convenzioni in essere ed è in corso la re-lativa formalizzazione. Nel frattempo e sino a nuova disposizione, gli atleti appartenenti agli EPS potranno essere ammessi alle mani-festazioni no-stadia (strada, cross, montagna) esclusivamente mediante il rilascio da parte

FIDAL(Fed. Italiana Atletica Leggera)

Presidente: Alfio GiomiReferenti Corsa in Montagna: Paolo Germanetto e Fabrizio AselmoArea di competenza: distanze da 3 a 42 km, max 40% asfalto, max 4.000 m D+, quota max 3.000 mDiscipline: gare individuali (max 15 km per gli uomi-ni e max 12 km per le donne con D+ compreso tra 100 e 200 m per km); maratonina alpina (da 16 km a 24 km con max 2.500 m D+); maratona alpina (da 25 km a 42 km con max 4.000 m D+); chilometro verticale (da 3 a 4 km con 1.000 m D+).Campionati organizzati: Campionato Italiano di Corsa in MontagnaPremi in denaro: previsti, con esclusione delle cate-gorie Esordienti, Ragazzi, Cadetti e AllieviAssicurazione: Allianz (80.000 euro caso morte e invalidità permanente superiore al 5%. RCT organiz-zatori 1.500.000 euro a persona)

FISKY(Fed. Italiana Skyrunning)

Presidente: Paolo BellaviteSegretario generale: Dario BusiArea di competenza: distanze da 2 km in poiDiscipline: vertical kilometer (da 2 a 6 km con 1.000 m D+); SkyRace (da 20 a 30 km con min 1.000 m D+ e quota massima oltre i 2.000 m); SkyMarathon (da 31 a 43 km con min 2.000 m D+); Ultra SkyMarathon (oltre 50 km con min 2.500 m D+)Campionati organizzati: Campionato Italiano SkyrunningPremi in denaro: previstiAssicurazione: Sai Fondiaria (80.000 euro caso morte e invalidità permanente superiore al 6%. RCT organizzatori 2.500.000 euro complessivi)

IUTA(Italian Ultramarathon and Trail Association)

Presidente: Gregorio Antonio Zucchinali Referente Trail: Enrico Vedilei Area di competenza: distanze da 42 km in poi, max 20% asfaltoDiscipline: trail normale (fino a 50 km); trail medio (da 50 a 80 km); trail lungo (da 80 a 125 km)Altre attività: selezione atleti Ultra Top per i cam-pionati del mondo IAUCampionati organizzati: Campionato Italiano IUTA Premi in denaro: n.d.

UISP(Unione Italiana Sport Per Tutti)

Presidente: Fabio Fiaschi Referente Trail: Aurelio Michelangeli Area di competenza: tutte le distanze, max 10% asfaltoDiscipline: short trail (fino a 21 km); trail (da 22 a 43 km); ultra trail (oltre i 42 km)Suddivisione gare: gare per tutti (D1), gare non per principianti (D2), gare per esperti (D3)Campionati organizzati: Campionati Nazionali e Regionali Trail UISPPremi in denaro: non consentitiAssicurazione: Ina Assitalia (80.000 euro caso morte e invalidità permanente superiore al 5%. 40.000 euro morte per evento grave (infarto, ictus, trombosi), 26 euro indennità gg da ricovero, RCT organizzatori 4.000.000 max 2.500.000 a persona)

Nelle foto i quattro presidenti intervistati. Da sinistra a destra, Gregorio Antonio Zucchinali, Dario Busi, Aurelio Michelangeli e Paolo Germanetto.

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37MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3

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OUTDOOR RUNNING //

vetta, pertanto tutte le gare rientranti nel no-stro ambito dovrebbero raggiungere il punto geografico più alto della zona, passo, cresta o vetta che sia, indipendentemente dall’altitudi-ne della zona.Germanetto: la FIDAL, così come le altre federazioni riconosciute dal CONI, persegue scopi agonistici e di promozione sportiva. Nel primo caso mettendo in campo un’attività dif-ferenziata per età e livello, anche con lo scopo di raggiungere i massimi risultati possibili in campo internazionale, dove chi veste la maglia azzurra, peculiarità propria solo di una fede-razione ufficialmente riconosciuta, rappresen-ta l’apice di tutto il movimento. Nello scopo promozionale alla federazione possono affian-carsi più che legittimamente altri attori, quali appunto gli EPS che in modo diverso possono perseguire i loro scopi.Michelangeli: per ciò che concerne il trail running, come per tutti gli altri sport della ga-lassia UISP, la nostra missione è organizzarlo in modo da favorire la pratica di tutti coloro che lo desiderano. Questo significa rendere consapevoli tutti gli attori di questo sport delle bellezze ma anche delle difficoltà che s’incon-trano nel praticarlo e nell’organizzarlo.Zucchinali: l’associazione IUTA, che non persegue scopo di lucro ed è a base esclusi-vamente volontaria, si prefigge tra i principali obiettivi, la diffusione, la tutela, la promozio-ne, il patrocinio, l’organizzazione di eventi e campionati nazionali e la regolamentazione dei settori, come il riconoscimento e l’omolo-gazione di percorsi (per le gare su strada) e dei risultati secondo i dettami della IAU (Interna-tional Association of Ultrarunners), che opera sotto l’egida IAAF, nell’ambito dell’ultrama-ratona e del trail oltre i 42,195 km. Inoltre la IUTA si propone di segnalare alla FIDAL at-leti e curare la predisposizione affinché questi possano entrare nelle rappresentative nazionali per la partecipazione ad eventi IAAF-IAU.

Qual è il vostro parere sulle 14 differenti de-finizioni attualmente utilizzate nella corsa outdoor?Busi: sono senz’altro troppe. Per la nostra associazione esistono solo il vertical, le sky (mezza maratona e maratona) e le ultra sky-marathon. Dal 2012 anche la ISF (Internatio-nal Skyrunning Federation), che rappresentia-mo in Italia, ha introdotto tre circuiti vertical, sky, ultra. Siccome è la montagna a disegnare un percorso, ci possono poi essere diverse va-rianti tecniche, ma la sostanza globale è que-sta.Germanetto: di sicuro c’è un po’ di confu-sione e la necessità da parte della FIDAL è di mettere mano alla situazione per quanto di sua competenza. Anche perché si è venuta a cre-are una realtà anomala rispetto a quella che, ad esempio, vivono ciclismo o sport invernali, ma anche la stessa corsa su strada, ovvero tutti settori dove le maggiori ricadute commerciali sono sulle federazioni e non su enti esterni che si muovono in ambiti vicini o talvolta coinci-denti. So che non sarà facile, ma da un lato oc-corre accelerare tutti i processi che portino de-finitivamente la corsa in montagna in seno alla IAAF senza intermediari, dall’altro ampliare il proprio bacino d’utenza, confrontandosi con gli altri ambiti senza preconcetti e paure, ma cercando anzi di differenziare le nostre propo-ste agonistiche.Michelangeli: secondo me riflettono le diver-se visioni e filosofie con cui ogni organizzazio-ne approccia la corsa outdoor. Però il campo di pratica è sempre quello, i sentieri naturali, quindi spesso si hanno delle sovrapposizioni anche incomprensibili da parte dei praticanti.Zucchinali: supponiamo che le varie denomi-nazioni siano nate dall’esigenza soprattutto dei vari organizzatori nel corso degli anni perché fino ad ora non c’è mai stato un punto di ri-ferimento ben preciso: per rispondere a que-ste esigenze, come IUTA, abbiamo costituito un’area per il trail oltre i 42,195 km che lavora tramite un gruppo di lavoro, con un proprio coordinatore, e con operatività definita da un progetto autorizzato e riscontro tramite verifi-ca annuale al direttivo IUTA.

Come giudicate la collaborazione attuale tra le varie entità?Busi: è ancora molto acerba, probabilmente per troppi interessi di parte e personali in gio-co. Siamo stati disponibili a diversi incontri, anche con FIDAL, ma per ora nessun fatto concreto. Il movimento skyrunning è in con-stante crescita, anche a livello di gare, tanto che la FIDAL ha chiesto direttamente ad al-cune di esse la disponibilità per i loro cam-pionati. Germanetto: su questo c’è molto da lavora-re. Per anni ci si è demonizzati a vicenda, poi si è provato a riaprire il confronto ma senza chiudere il discorso. Il tema non è sempli-ce, ho la piena consapevolezza che metterci mano possa scatenare reazioni diverse, ma se prevalgono chiarezza e volontà di trovare in-tese si può fare qualcosa.Michelangeli: inesistente, si lavora a com-partimenti stagno.Zucchinali: reputiamo che ci siano difficoltà di dialogo legate alle diversità delle proposte e alla evoluzione in atto. Inoltre veniamo rite-nuti gli ultimi arrivati e per questo vogliamo dare dignità al movimento a livello nazionale e internazionale, ma abbiamo il timore che possa esserci una burocratizzazione e un ec-cesso di regole tali da snaturare l’essenza del nostro sport.

Dovendo ipotizzare uno scenario futuro, continuate a vedere una coesistenza di più attori o un accorpamento?Busi: per uno scenario futuro, sarei favore-vole a un accorpamento di tutte le gare in un’unica federazione di montagna. Se doves-se ‘scoppiare’ la collaborazione in seno alla FIDAL dovrebbero trovare spazio le attuali corsa in montagna, sky, trail e ultra come discipline autonome e si dovrebbe evitare il più possibile la burocrazia esistente. Forse il tempo delle federazioni classiche è superato in tanti sport e per l’outdoor ancora di più. Ad oggi, sia che si consideri lo skyrunning una disciplina ‘alpina’ fuori dai parametri di federazioni già riconosciute dal CONI o, in versione dilettantistica, appoggiata a un EPS, possiamo garantire agli organizzatori e agli atleti l’accesso ai benefit previsti per tutte le attività sportive secondo le norme stabili-te dal CONI e il principio che nessuno può avere una posizione dominante ed esclusiva.Germanetto: dal mio punto di vista il pro-blema non è la coesistenza di più attori, quan-to il fatto che ciascun attore si muova all’in-terno del proprio ambito di competenza senza sconfinare. L’attività agonistica rimane prero-gativa delle federazioni nell’ambito che esse regolamentano. In quello stesso ambito, che può anche essere modificato e ampliato, in base alle convenzioni con gli EPS, a quest’ultimi è riservata l’attività promozionale. È evidente che così non sia spesso stato, a meno che le più ce-lebri gare di skyrunning che noi tutti conoscia-mo e pure apprezziamo si vogliano considerare prive di aspetti agonistici importanti e di monte-premi altrettanto significativi. Ciò non vuol dire non riconoscere quanto di buono ad esempio i responsabili dello skyrunning siano riusciti a costruire, ma ribadire però che le basi su cui hanno costruito la loro attività rimane quella di un ente di promozione sportiva e non di una federazione riconosciuta come tale dal CONI. Michelangeli: per il futuro non vedo accorpa-menti in quanto le visioni e le strategie tra i vari enti sono molto diverse e per certi versi è anche giusto così. Però auspico un confronto e possi-bilmente convergenze sui temi della sicurezza, del rispetto dell’ambiente e dell’approccio con-sapevole alla corsa outdoor. Poi, per il resto, ognuno segua la propria strada.Zucchinali: riteniamo impossibile un accor-pamento e, almeno nell’immediato, riteniamo necessaria la coesistenza ma con un coordina-mento condiviso. Memori dell’evoluzione qua-litativa e quantitativa ottenuta per le gare su stra-da o su pista in Italia, proponiamo un modello che veda, accanto ad attività di natura promo-zionale, altre con valore di campionato federale, con particolare rispetto delle normative antido-ping, di sicurezza e di rispetto dell’ambiente. T

LOMBARDIACAPRINO BERGAMASCO (BG) 24.03.13

VALCAVA SKYTRAIL15 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Rossana Morè (Altitude Race) ............................. 1h.42.382. Ester Scotti (Valetudo Skyrunning) .......................... 1h.47.113. Giovanna Cavalli (Runners Bergamo) ................. 1h.48.164. Hana Smisovska (OSA Valmadrera) ........................ 1h.51.195. Chiara Fumagalli (Bocia Verano Brianza) ........... 1h.53.31

ASSOLUTA MASCHILE1. Andrea Regazzoni (X-Bionic Running Team) ...... 1h.18.422. Massimo Colombo (OSA Valmadrera) ..................... 1h.22.533. Roberto Antonelli (Altitude Race) ........................ 1h.22.584. Lorenzo Vittori (AS Premana) .................................. 1h.23.485. Italo Conti (Team Conti Rossino) ......................... 1h.24.56

TORRE DE BUSI (LC) 01.04.13

PASSO VALCAVA VERTICAL5 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Lisa Buzzoni (Altitude Race) .................................... 54.002. Serena Vittori .............................................................. 54.543. Chiara Fumagalli (Bocia Verano Brianza) ................ 58.504. Serena Piganzoli (CG Valgerola) ................................... 59.155. Ester Scotti (Valetudo Skyrunning) .......................... 59.30

ASSOLUTA MASCHILE1. Emanuele Manzi (Forestale Roma) .......................... 40.262. Enrico Ardesi (Falchi Lecco) ......................................... 42.523. Carlo Ratti (Falchi Lecco) ......................................... 43.004. Roberto Antonelli (Altitude Race) ................................. 43.565. Giovanni Licini (GS Orobie) ........................................ 44.35

CARVICO (BG) 06.04.13

VERTICANDO OXYBUM 2,5 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Lisa Buzzoni (Altitude Race) .................................... 22.552. Daniela Gilardi (Valmadrera) ........................................ 23.303. Angela Serena (FreeZone) ........................................ 23.564. Maria Catena Pizzino (Carvico Skyrunning) .................. 24.175. Chiara Fumagalli (Bocia Verano Brianza) ................ 24.17

ASSOLUTA MASCHILE1. Enrico Celeste Ardesi (Falchi Lecco) ........................ 18.212. Davide Milesi (Orobie) ................................................. 18.233. Roberto Antonelli (Altitude Race) ............................. 18.404. Benedetto Roda (Carvico Skyrunning) ......................... 18.565. Paolo Pizzato (Cernuschese) .................................... 18.56

CARVICO (BG) 07.04.13

SKYRUNNING DEL CANTO22 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Rossana Morè (Altitude Race) ............................. 2h.26.092. Lisa Buzzoni (Altitude Race) ................................... 2h.27.393. Ester Scotti (Valetudo Skyrunning) ..................... 2h.28.104. Giovanna Cavalli (Runners Bergamo) ...................... 2h.34.285. Monia Acquistapace (Sport Race Valtellina) ...... 2h.35.12

ASSOLUTA MASCHILE1. Andrea Regazzoni (X-Bionic Running Team) ...... 1h.49.372. Clemente Berlinghieri (Valetudo Skyrunning) .......... 1h.55.003. Roberto Antonelli (Altitude Race) ........................ 1h.58.434. Erik Gianola (AS Premana) ...................................... 1h.59.405. Dario Rigonelli (OSA Valmadrera) ....................... 1h.59.40

LIGURIASAVONA (SV) 07.04.13

TRAIL DI MARMORASSI30 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Virginia Oliveri (Team Salomon Agisko) .............. 2h.56.132. Teresa Mustica (Cambiaso Risso) ........................... 3h.53.233. Elena Calcagno .................................................... 3h.54.264. Antonella Manzoli (Atlerica Novese) ........................ 4h.14.455. Angela Queirolo (Podistica Mele) ........................ 4h.17.30

ASSOLUTA MASCHILE1. Alberto Ghisellini (Team Salomon Agisko) .......... 2h.35.502. Pablo Barnes (Team Salomon Agisko) ..................... 2h.35.523. Gianfranco Bedino (Altetica Vercelli 78) ............. 2h.41.304. Ernesto Ciravegna (Team Salomon Agisko) ............. 2h.43.005. Ivan Pesce (Team Salomon Agisko) .................... 2h.48.54

PIEMONTEPRATO NEVOSO (CN) 16.03.13

SUNSET RUNNING RACE10 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Sara Di Vincenzo .................................................. 1h.01.492. Cristiana Manildo (Ferrero Alba) ............................. 1h.06.013. Sara Piovano (Podistica Savonese) ..................... 1h.06.164. Patrizia Porru ......................................................... 1h.07.405. Elena Righetti ....................................................... 1h.08.28

ASSOLUTA MASCHILE1. Simone Peyracchia (GS Valle Varaita) ...................... 47.412. Daniel Fornoni (Cuore da Sportivo) .............................. 49.473. Alessandro Lambruschini (Fiamme Oro) ................. 50.034. Andrea Gola ................................................................ 50.465. Roberto Camperi (Pam Mondovì) ............................. 51.00

UP&DOWNRISULTATI

GARGALLO (NO) 17.03.13

WINTER TRAIL (13)35 KMASSOLUTA FEMMINILE1. Carmela Vergura (Valetudo Skyrunning) ............3h.47.122. Marta Poretti (Friesian Team) .................................. 3h.55.283. Fiorenza Frassinesi ..............................................4h.16.474. Cristina Rizzi (GSA Cometa) .................................... 4h.26.515. Paola Muraro ........................................................4h.32.09

ASSOLUTA MASCHILE1. Stefano Trisconi (AS Castiglioni) .........................2h.57.072. Alberto Pini (Runners Varese) ................................. 3h.05.593. Paolo Monverdi (Pro Patria)................................. 3h.20.554. Stefano Cerutti ....................................................... 3h.22.025. Andrea Rebeschi ..................................................3h.22.31

SALUSSOLA (VC) 30.03.13

TRAIL DELLA PIOTA VAGANTE19,6 KM

ASSOLUTA FEMMINILE 1. Arianna Regis (Unione Giovane Biella) ...............1h.15.412. Mara Calorio (Atletica Cumiana Stilcar) .................. 1h.17.403. Katarzyna Kuzminska (Atletica Balangero) ........1h.21.294. Sabina Bacinelli (Athletic Team Lario) ..................... 1h.29.065. Barbara Palazzini (Canavese 2005) ....................1h.29.11

ASSOLUTA MASCHILE1. Maurizio Fenaroli (Ermenegildo Zegna) ..............1h.02.592. Enzo Mersi (Atletica Monterosa) ............................. 1h.02.593. Marco Gazzola (Team Salomon Agisko) .............1h.04.304. Mauro Toniolo (Atletica Verbano) ............................. 1h.05.585. Silvio Balzaretti (Atletica Monterosa) .................1h.07.01

MORETTI DI PONZONE (AL) 14.04.13

TRAIL DEI GORREI 46 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Cinzia Bertasa (IZ Skyracing - Team Tecnica) ....5h.10.462. Stefania Albanese (S.T.A.R.) ................................... 5h.29.253. Simona Morbelli (Team Salomon Agisko - Gli Orsi) ......5h.52.294. Cecilia Bellotto (I Run for Find the Cure) ................. 5h.58.43 5. Marisa Imazio (Trail Running) .............................6h.05.01

ASSOLUTA MASCHILE1. Daniele Fornoni (Team Tecnica) ..........................4h.24.282. Filippo Canetta (Team Salomon Agisko) .................. 4h.37.423. Fabio Pozza (Cuore da Sportivo) .........................4h.52.58 4. Marco Zarantonello (Team Salomon Agisko) ........... 4h.54.165. Giovanni Ravarino (SAI Frecce Bianche) ............5h.00.37

MORETTI DI PONZONE (AL) 14.04.13

TRAIL DEI GORREI 24 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Clara Rivera (Atletica Cairo) ................................2h.39.162. Vera Mazzarello (Ovadese Trail Team) ..................... 2h.47.153. Cristina Bavazzano (Ovadese Trail Team) ...........2h.52.024. Martina Bricarello (I Run for Find the Cure) ............. 2h.55.005. Annalisa Fagnoni (Sai Frecce Bianche) ..............2h.58.15

ASSOLUTA MASCHILE1. Albero Ghisellini (Team Salomon Agisko) ...........1h.57.352. Luca Ponti (Gazzada Schianno) ............................... 1h.58.093. Giulio Ornati (Team Salomon Agisko) .................2h.07.384. Achille Faranda (ATA) .............................................. 2h.08.085. Fabio Toniolo (Team Salomon Agisko) ................ 2h.12.55

VALLE D’AOSTAPOINT SAINT MARTIN (AO) 24.03.13

ELECTRIC TRAIL34 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Sonia Glarey (Lafuma Team Italia) ...................................4h.04.442. Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning Italia) .............................4h.14.573. Iva Borgesio .........................................................4h.36.054. Marina Plavan (Valetudo Skyrunning Italia) ............. 4h.46.085. Ester Callegari (Calvesi) ......................................5h.01.49

ASSOLUTA MASCHILE1. Dennis Brunod (Mont Avic) ..................................3h.11.462. Bruno Brunod (Forte di Bard) .................................. 3h.23.413. Maurizio Fenoglio (Valetudo Skyrunning Italia) .3h.31.184. Diego Vuillermoz (Point Saint Martin) ...................... 3h.33.355. Jarno Venturini (Team Tecnica) ...........................3h.39.45

VENETOVILLA DI TEOLO (PD) 14.04.13

TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI42 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Federica Boifava ..................................................4h.38.38 2. Lisa Borzani (Amatori Atletica Chirignago) .............. 4h.46.21 3. Patrizia Pensa (Team Tecnica) ............................4h.56.32 4. Sonia Meneghello (Tam Tam) .................................. 5h.01.04 5. Giovanna Zoccoli ..................................................5h.19.45

ASSOLUTA MASCHILE1. Matteo Pigoni (Team Tecnica) .............................3h.54.13 2. Christian Insam (Lafuma Team Italia) ...................... 4h.03.23 3. Mirko Righele (Lafuma Team Italia) .................... 4h.06.054. Giuseppe Marazzi (Team Vibram) ............................ 4h.07.13 5. Christian Modena (Team Alpstation) ...................4h.09.57

FRIULI VENEZIA GIULIABASOVIZZA (TS) 10.03.13

KOKOS TRAIL14 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Mateja Kosovelj (SLO) ..........................................1h.09.122. Alexsandra Fortin (Jalmicco Corse) ......................... 1h.11.493. Paola Romanini (Aldo Moro Paluzza) ..................1h.18.534. Giulia Schillani (Sportiamo) .................................... 1h.21.095. Sasa Rot (SLO) .....................................................1h.24.14

ASSOLUTA MASCHILE1. Mitja Kosovelj (SLO) .................................................. 58.402. Gasper Bregar (SLO) .............................................. 1h.00.443. Simon Alic (SLO) ..................................................1h.01.524. Marco Nardini (Timaucleulis) .................................. 1h.03.085. Nicolò Francescatto (Aldo Moro Paluzza) ...........1h.03.27

I RISULTATI PROSEGUONO A PAGINA 39

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38 MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3

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\\ OUTDOOR RUNNING

Terza edizione per quello che è già di-ventato uno degli appuntamenti di ul-tra distanza più importanti nella prima

parte della stagione. Come di consueto, orga-nizzazione impeccabile da parte dell’Ultra-bericus Team. Partenza e arrivo lo scorso 16 marzo in piazza dei Signori a vicenza, con un totale di 65 km e 2.500 m D+ per gli oltre 800 atleti iscritti. Per Andrea Moretton, portaco-lori del Lafuma Team Italia, un grande avvio di stagione dopo l’ottimo terzo posto al Cor-tina Trail e il secondo al Troi dei Cimbri dello scorso anno. Con il tempo finale di 6h05.07, ha distaccato Daniele Palladino di 4’ e Filip-po Dal Maso di 13’, andando a cogliere una vittoria di peso. In campo femminile, Maria Chiara Parigi del Team Tecnica ha controlla-to la gara fin dalle prime battute e ha vinto con il tempo finale di 7h11.14 e con un vantaggio di 9’ su Simona Morbelli e 21’ su Sara Re-centi. Maria Chiara Parigi, dopo il recente secondo posto alla Maratona della Pace sul Lamone di gennaio, è reduce da un 2012 a dir poco esaltante con quattro vittorie (Elba Trail, Cortina Trail, Trail degli Eroi e Le vie di San Francesco). Complici anche le condizioni del percorso, resistono sia il record maschile di Lorenzo Trincheri, fatto registrare nel 2012 con un fantastico 5h32’59’’, sia quello fem-minile di Patrizia Pensa che nel 2011 chiuse la prova in 7h00’53’’. In programma anche la prova a staffetta dove la vittoria maschile è an-data alla coppia Team Lafuma Italia 1 compo-sta da Danilo Lanternino e Mirko Righele con il tempo finale di 5h27’19’’. T

SIMONA MORBELLI: «Ho cercato di mantenere un buon ritmo, non sapevo come il mio corpo avrebbe reagito ad un percorso così diverso dai miei abituali. A volte il totally flat mi portava ad una andatura un po’ troppo da crociera, appena incontravo nuovamente qualcuno uscivo dal letargo e riprendevo il mio ritmo gara. Sapevo qual era la media che dovevo mantenere per chiuderla in podio. Al-lenamento o meno ero lì. Dovevo tirare».

Con questa sono undici le edizioni del Trail du ventoux, che è ormai diventato uno dei più importanti ap-

puntamenti transalpini per testare la condi-zione di inizio stagione. Lo scorso 24 mar-zo, come già capitato in passato, il meteo non ha permesso di far transitare gli atleti in vetta al ventoux, riducendo il percorso a 44 km e 2.400 m D+. Oltre 1.220 i concor-renti al via nelle due distanze in programma. Erano presenti quasi tutti i migliori specia-listi francesi: Bringer, Chorier, Curien, Durand, Lanne, Le Saux, Lorblanchet, Martin e i giovani Baronian, Beauxis Rey-naud, Nabias e Devillaz. A tutti gli effetti, un vero e proprio campionato nazionale. In campo femminile i pronostici erano invece tutti per Combarieu, seguita da Dewalle e Martin. La gara era inoltre valida come prima prova della National Trail Running Cup 2013. Dopo numerosi capovolgimenti di fronte, ma con il gruppo di testa sempre molto ravvicinato, la vittoria è stata decisa negli ultimi chilometri. Patrick Bringer, Team Sigvaris, ha avuto la meglio su Mi-chel Lanne per soli 43’’ e su Clement Pe-tijean per 1’06’’. Per Bringer, classe 1975, dopo quella dello scorso anno alla 6000D, sicuramente una delle più prestigiose vitto-rie in carriera. Complici i due chilometri in meno rispetto allo scorso anno, Bringer ha migliorato anche lo strepitoso 3h59’18” fat-to segnare nel 2012 dal vincitore, l’inglese Andy Symonds. In campo femminile, vitto-ria senza particolari difficoltà per Christelle Dewalle che, con oltre mezz’ora di vantag-gio su Maud Combarieu e Sandra Martin, ha stravolto i pronostici della vigilia. Redu-ce dal record del mondo nel vertical stabilito lo scorso anno a Fully in 36’38’’, la Dewalle ottiene il ventiquattresimo posto assoluto e si conferma essere un talento anche nelle ultra distanze. Anche la Dewalle, compici i due chilometri in meno, ha migliorato il 4h51’20’’ fatto registrare lo scorso anno dal-la spagnola Oihana Kortazar. T

GRANDE TRAVERSATA ELBANAA fine aprile Filippo Canetta (classe 1972) conosciuto trailer italiano con ottimi risultati sportivi, ha portato a termine la Grande Traversata Elbana (GTE), da Cavo a Pomonte, il percorso più classico che collega i due estremi dell’Isola d’Elba, per un totale di circa 60 km e 3.000 m D+ in 6 ore e 16 minuti. La quota massima è ai 1.019 metri del Monte Capanne. Il ‘concetto’ dell’impresa rientra in quello del tempo più veloce conosciuto (Fast Known Time) e non solo in quello di record: «il confronto con gli altri non è importante quanto l’esperienza stessa della scoperta di un luogo basando la propria corsa solo sulle proprie sensazioni». La pagina Facebook ‘Grande Traversata Elbana Speed Record’, aperta in occasione del lancio del progetto, diventa quindi un luogo di incontro vir-tuale per chiunque desideri ripercorrere quanto ha fatto Filippo Canetta, condividendo le proprie esperienze.

CORSA IN MONTAGNACAMPIONATI ITALIANI DI LUNGA DISTANZALa FIDAL ha ufficializzato la sede del prossimo Campionato Italiano di corsa in montagna di lunga distanza. Sarà infatti Sondalo (So) che ospiterà il 19 maggio la rassegna tricolore che riguarderà le categorie Assoluti e Master. La località della Valtellina succede quindi a Carovilli (Is), già sede del Campionato Italiano lo scorso anno, che ha ritirato la sua candidatura. La gestione organizzativa dell’evento è demandata all’Atletica Alta Valtellina. Il percorso è quello della storica Quattro Passi SkyRace: 23 km e 1.450 metri di dislivello positivo, con quota massima a circa 1.700 metri. I campioni in carica della disciplina sono Gabriele Abate e Mariagrazia Roberti.

GENOVA-MONTE BIANCONico Valsesia (classe 1971), conosciuto ai più per le sue imprese in bici-cletta e a piedi, nonché organizzatore di gare di trail running e di viaggi avventura, ha unito le sue due principali passioni tentando una nuova impresa. Nel periodo dal 15 al 23 luglio cercherà di percorrere il tragitto da Genova alla vetta del Monte Bianco, ovvero da 0 a 4.810 metri, dal mare al tetto della Unione Europea. In bicicletta fino in Val Veny e poi a piedi lungo la via normale italiana, passando per il rifugio Gonella (3.071 metri) e dal Dome du Gouter (4.305). Per l’atleta piemontese di Bor-gomanero i riferimenti cronometrici sono le 23 ore stabilite da Marino Giacometti nel 1997, nella modalità individuale, e le 18h50’ di Andrea Daprai nel 2008 nella modalità team. Un percorso di circa 320 km e 5.200 m D+. Ski-alper seguirà l’impresa con aggiornamenti in diretta.

SKYRUNNER WORLD SERIES - ZEGAMA AIZKORRIIl 26 maggio si svolge in Spagna la tradizionale Zegama-Aizkorri Mara-tòn, prima prova SKY delle Skyrunner World Series 2013. Il percorso ha uno sviluppo di 42 km, 2.736 m D+ e come punto culminante i 1.551 m dell’Aitxurri. Anche quest’anno, al via i migliori specialisti mondiali, tra cui gli spagnoli Kilian Jornet, Tofol Castanyer e Miguel Heras, gli inglesi Andy Symonds e Tom Owens, i francesi Michel Lanne, Michel Rabat. Dall’Italia Marco De Gasperi, Nicola Golinelli e Fabio Bazzana. Tra le donne, Emelie Forsberg (SWE), Nuria Picas (ESP), Oihana Kor-tazar (ESP), Anna Frost (NZL), Maud Gobert (FRA), Stephanie Jimenez (FRA), Stevie Kremer (USA) e l’italiana Emanuela Brizio, detentrice del record femminile della corsa in 4h38.19’.

TRAILCAMPIONATO ITALIANO ULTRA TRAIL IUTA - TRAIL MEDIOIl 25 maggio il ‘Trail del Monte Soglio’ sarà sede del Campionato Italiano di ultra trail, distanza media, dai 60 ai 100 km, indetto dalla Italian Ultra-marathon and Trail Association (IUTA). La prova avrà luogo sul classico percorso di 63 km e 3.500 m D+, con partenza da Forno Canavese (To) e l’organizzazione dell’evento è curata all’associazione Monte Soglio Trail. Lo scorso anno il Campionato Italiano IUTA sulla distanza media si è svolto con la Trans D’Havet e i campioni in carica della disciplina sono Daniele Palladino e Francesca Canepa.

LA GRANDE TRAVERSATA DELLE ALPIUn viaggio lungo un mitico sentiero alpino, il GTA (Grande Traversata delle Alpi), alla scoperta di paesaggi e tradizioni a ‘portata di mano’. Il GTA cerca di privilegiare i luoghi meno conosciuti dal turismo di montagna ed è diviso in 55 tappe attraverso le Alpi Pennine, Graie, Cozie, Liguri e Marittime: questo il prossimo progetto che coinvolgerà Ski-alper con aggiornamenti quotidiani e servizi inediti. Fabio Menino (classe 1971), dal 5 agosto cercherà infatti di percorrere l’intero itinerario di circa 1.000 km che porta da Molini di Calasca, in Valle Anzasca, a Viozene, in Alta Val Tanaro, lungo tutto il confine piemontese. Ad accompagnarlo, in qualche tappa, ospiti d’eccezione per un ulteriore occasione di confronto sul tema outdoor nel suo complesso.

GP IUTA U-TRAIL \\ ULTRABERICUS TRAIL FRANCIA \\ TRAIL DU VENTOUX

Moretton e Parigisi prendono l’Ultrabericus

Patrick Bringeral fotofinish su Lanne

VICENZA | Edizione dura, caratterizzata dal terreno appesantito dal fango che non ha consentito di infrangere i record di percorrenza

MALTEMPO | Gara combattuta dall’inizio con soli due minuti tra il primo e il quarto classificato

ASSOLUTA FEMMINILE1. Maria Chiara Parigi (Team Tecnica) ................... 7h.11.142. Simona Morbelli (Team Salomon Agisko) ............... 7h.20.303. Sara Recenti (Trail Running Brescia) ................. 7h.29.534. Scilla Tonetti (Runners Olona) ................................ 7h.35.115. Catena Pizzino (Pavanello) ................................. 7h.37.18ASSOLUTA MASCHILE1. Andrea Moretton (Team Lafuma Italia) .............. 6h.05.072. Daniele Palladino (Yoga Studio Modena) ................ 6h.09.173. Filippo Dal Maso (Puro Sport Team)................... 6h.18.014. Fabio Caverzan (Scarpebianche) ........................... 6h.20.255. Ivan Geronazzo (Team Lafuma Italia).................. 6h.21.42

ASSOLUTA FEMMINILE1. Christelle Dewalle (FRA - Teamtdr-Rhonill) ....... 4h.34.032. Maud Combarieu (FRA - Hoka) .............................. 5h.08.443. Sandra Martin (FRA - Altecsport) ....................... 5h.10.084. Josiane Piccolet (FRA) ........................................... 5h.27.295. Celia Trevisan (FRA) ............................................ 5h.45.28ASSOLUTA MASCHILE1. Patrick Bringer (FRA - Sigvaris) ......................... 3h.55.202. Michel Lanne (FRA - Salomon) .............................. 3h.56.033. Clement Petitjean (FRA - Altecsport) ................. 3h.56.264. Maxime Durand (FRA - Inov 8) .............................. 3h.57.275. Thomas Lorblanchet (FRA - Asics) .................... 4h.01.176. Nicolas Martin (FRA - Sigvaris) .............................. 4h.06.547. Thibaut Baronian (FRA - Salomon) .................... 4h.13.058. Bertrand Brochot (FRA) ......................................... 4h.13.449. Julien Chorier (FRA - Salomon) .......................... 4h.14.3110. Yann Curien (FRA - Sigvaris) ................................ 4h.14.50

LE DELUSIONI: Julien Chorier, nono con 19’ di distacco dal vincitore Bringer nonostante un crono migliorato di 14’ rispetto al suo settimo posto del 2011. Christope Le Saux, venticinque-simo assoluto, a quasi 40’ dal vincitore e a 1’ dalla Dewalle.LA SORPRESA: Christelle Dewalle che ha rifilato 34’ a Maud Combarieu, già seconda alla CCC 2012 con 1h10’ sulla stessa Dewalle.LA CURIOSITÀ: Quattro atleti classe1989 nelle prime 20 posi-zioni, di cui tre del Team Salomon Junior. Il migliore è Thibaut Baronian, settimo con 1’30’’ di vantaggio sul compagno Julien Chorier.

VICENZA (VI) 16.03.13

ULTRABERICUS TRAIL65 KM

BEDOIN (FRA) 24.03.13

TRAIL DU VENTOUX46 KM

A CACCIA DI RECORD

APPUNTAMENTI

Trail du Ventoux, Michel Lanne, secondoclassificato ©3d-trail.over-blog.com

Simona Morbelli

Andrea Moretton

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39MAGGIO 2013ANNO 1 - NUMERO 3

T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T

OUTDOOR RUNNING //

UP&DOWNRISULTATI SEGUE DAPAGINA 37

Grande attesa alla vigilia della gara per i numerosi big presenti al via. Gli organizzatori hanno ridotto il

percorso di circa due chilometri, facendo evitare il transito sulla vetta del Monte Car-mo (1.396 metri), a causa dell’abbondante manto nevoso rimasto sul percorso dopo l’ultima perturbazione. Ad accompagnare gli oltre 350 atleti iscritti, pioggia, vento, nevi-schio in quota, temperature sotto la media e un tratto di quasi otto chilometri ancora in-nevato. Alla fine della prova si conteranno soltanto 67 concorrenti classificati. Con una

Il 24 marzo si sono svolti il Trail du ventoux, in Francia, e il Maremontana, in Italia. Due gare simili nella distanza complessiva e nel

dislivello, anche se con profilo altimetrico diffe-rente, entrambe accorciate per problemi relativi al meteo. Al via, in particolare in campo ma-schile, una buona rappresentativa dei migliori atleti nazionali. Alla Maremontana Davide Ansaldo, Pablo Barnes, Nicola Bassi, Filip-po Canetta, Daniele Fornoni, Matteo Pigoni, Fabrizio Roux, Massimo Tagliaferri, Stefano Trisconi e Sergio Vallosio; al Trail du ventoux Patrick Bringer, Julien Chorier, Yann Cu-rien, Alexandre Daum, Maxime Durand, Pascal Giguet, Christophe Le Saux, Michel Lanne, Thomas Lorblanchet e Julien Jorro. Almeno una decina per gara. Da anni continu-iamo a ripeterci che il livello del trail francese è superiore a quello italiano, specialmente in campo maschile, e i numeri ci aiutano a svilup-pare meglio questo concetto.Qualsiasi tipo di raffronto puntuale sui tempi di percorrenza tra le due gare non ha alcun senso viste le diverse conformazioni dei percorsi. Re-

GARE \\ MAREMONTANA

IL PUNTO TECNICO \\ A CURA DI FABIO MENINO

Sergio Vallosio salval’onore del trail italiano

Il livello del trail italiano è inferiore a quello francese

RIMONTA | Il runner del team Salomon Agisko ha raggiunto l’americana Stevie Kremer a 10 chilometri dall’arrivo e ottenuto una grande vittoria

ASSOLUTA FEMMINILE1. Stevie Kremer (USA - Team Salomon Agisko) ... 5h.08.08

ASSOLUTA MASCHILE1. Sergio Vallosio (Team Salomon Agisko) ............ 5h.03.552. Stefano Trisconi (AS Castiglioni) ............................ 5h.08.433. Csaba Nemeth (HUN - Mammut Pro Team) ........ 5h.27.264. Ivan Camperi (Podistica Valle Grana) ..................... 5h.29.065. Filippo Canetta (Team Salomon Agisko) ............ 5h.30.056. Nicola Bassi (Team Vibram) ................................... 5h.31.447. Massimo Tagliaferri (Team Salomon Agisko) .... 5h.34.178. Giovanni Zorn (KUTT) ............................................ 5h.38.529. Fabio Pozza (Cuore da Sportivo) ........................ 5h.41.3310. Mario Ruggiero (Nirvana Verde) ........................... 5h.46.13

ASSOLUTA FEMMINILE1. Lara Mustat (Calcestruzzi Corradini) ................. 3h.22.082. Francesca di Nicola (Podistica Valle Grana) ............ 3h.25.142. Isabella Lucchini (Lupatotina) ............................ 3h.25.144. Lisa Borzani (Amatori Atletica Chirignago) ............. 3h.28.065. Vera Mazzarello (Ovadese Trail Team) ............... 3h.42.19

ASSOLUTA MASCHILE1. D. Lanternino (Lafuma Team Italia - Valle Varaita) ...2h.28.282. Giulio Ornati (Team Salomon Agisko) ..................... 2h.29.513. Simone Peyracchia (Podistica Valle Varaita) ..... 2h.33.444. Claudio Chiarini (IZ Sky Racing) ............................. 2h.40.565. Marco Zanchi (IZ Sky Racing) ............................ 2h.41.30

LOANO (SV) 24.03.13

MAREMONTANA45 KM

LOANO (SV) 24.03.13

MAREMONTANA25 KM

In ricordo di Paolo PonzoPaolo Ponzo è deceduto il 24 marzo durante lo svolgimento della Maremon-tana, appena sopra l’abitato di Toirano, nel Savonese e a pochi chilometri dal traguardo finale. Una vita dedita alla pratica sportiva, prima con il calcio e poi con il running. È stato un professionista e ha iniziato la sua carriera nel 1988 con il Vado. Ha poi giocato nel Montevarchi, Cesena, Ravenna, Reggiana, Savoia, Modena, Spezia e Imperia. Con il Modena ha esordito in Serie A nel 2002. Infine, dopo due stagioni giocate da capitano in Lega Pro Seconda Divisione nel Savona è passato all’Imperia, squadra in cui ha militato fino alla stagione 2011-2012 in Eccellenza Ligure. In carriera vanta complessivamente

CORMONS (GO) 07.04.13

TRAIL DEL COLLIO35 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Paola Romanin (Aldo Moro Paluzza) ...................1h.54.372. Dimitra Theocharis (Aldo Moro Pauzza) .................. 1h.55.413. Federica Qualizza (Natisone) ...............................2h.07.184. Raffaella Rizzetto (Venezia Runners) ....................... 2h.10.075. Maria Teresa Ronchi (Atletica Dolce Nord Est) ...2h.10.36

ASSOLUTA MASCHILE1. Marco Nardini (Aldo Moro Paluzza) ....................1h.35.502. Andrea Moretton (G.P. Livenza) ................................. h.36.273. Paolo Massarenti (San Giacomo) ........................1h.37.584. Gabriele Fantasia (Atletica Biotekna Marconi) .......... 1h.38.415. Alessio Milani (Fincantieri Atletica Monfalcone) .1h.40.11

TOSCANAMONTISI (SI) 30.03.13

MONTE ISI ECO-TRAIL 22 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Chiara Giangrandi (Parco Alpi Apuane) ..............1h.48.112. Maria Chiara Parigi (Amatori Podistica Arezzo) ........ 1h.53.593. Milena Megli (Giglio Rosso) .................................2h.05.544. Maria Teresa Cannuccia (Running Evolution) .......... 2h.11.105. Francesca Barneschi (Podistica il Campino) ......2h.11.54

ASSOLUTA MASCHILE1. Ederico Lisi Vaiani (Amatori Podistica Arezzo) ...1h.42.152. Federico Matteoli (Sporting Club La Torre) .............. 1h.43.053. Edamaro donnini (Ronda Ghibellina) ..................1h.44.384. Fabio Pinelli (Castelnuovo nei Monti) ...................... 1h.44.555. Gilberto Sadotti (Amatori Podistica Arezzo) .......1h.45.10

SAN GIOVANNI D’ASSO (SI) 01.04.13

TARTUFO ECO-TRAIL 19 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Chiara Giangrandi (Parco alpi Apuane) ...............1h.29.502. Maria Chiara Parigi (Amatori Podistica Arezzo) ........ 1h.32.183. Milena Megli (Giglio rosso) .................................. 1h.41.534. Veronica Caddeo (Peter Pan) .................................. 1h.45.235. Katherine Bray (Amatori Podistica Arezzo) ........1h.47.12

ASSOLUTA MASCHILE1. Tiziano Cetarini (Podistica Il Campino) ...............1h.24.382. Fabio Pinelli (Castelnuovo nei Monti) ...................... 1h.25.503. Federico Lisi Vaiani (Amatori Podistica Arezzo) .1h.26.444. Edamaro Donnini (Ronda Ghibellina) ....................... 1h.26.575. Gilberto Sadotti (Amatori Podistica Arezzo) .......1h.27.36

ISOLA DI CAPRAIA (LI) 07.04.13

CAPRAIA WILD TRAIL21 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Cinzia Bertasa ......................................................2h.10.352. Cristina Carli .......................................................... 2h.34.473. Francesca Barneschi ...........................................2h.41.034. Elisabetta Caporali ................................................. 2h.44.085. Morena Coruzzi ....................................................2h.57.31

ASSOLUTA MASCHILE1. Matteo Pigoni .......................................................1h.50.242. Marco Zarantonello ................................................ 1h.57.243. Claudio Chiarini ....................................................2h.01.224. Giuliano Cavallo ..................................................... 2h.01.485. Fabrizio Vignali ....................................................2h.03.54

MARCIANA MARINA (LI) 14.04.13

ELBA TRAIL57 KM

ASSOLUTA FEMMINILE1. Stephanie Jimenez (Team Salomon Agisko) ......7h.21.452. Maria Catena Pizzino (Pavanello) ............................ 8h.38.413. Francesca Mai (I Muscoli del Lario) ....................8h.53.544. Alessandra Carlini (Team Salomon Agisko) ............. 9h.29.145. Francesca Gualco (Maratoneti del Tigullio) ........9h.35.21

ASSOLUTA MASCHILE1. Fulvio Dapit (Team Crazy) ....................................6h.07.212. Guillaume Peretti (AC Corte) ................................... 6h.16.253. Sergio Vallosio (Team Salomon Agisko) .............6h.25.124. Michael Dola (Courmayeur Trailers) ........................ 6h.49.235. Alessandro Galizzi (Atletica Isola d’Elba) ...........7h.00.13

LAZIOSAN MARTINO AL CIMINO (VT) 07.04.13

ECOMARATONA DEI MONTI CIMINI 42 km

ASSOLUTA FEMMINILE1. Maria Chiara Parigi (Team Tecnica) ....................4h.11.252. Cristina M. Imbucatura (Podistica Solidarietà) ......... 4h.55.223. Haydee Tamara Arias (Podistica Solidarietà) .....5h.14.464. Elena Costa (I Cinghiali) .......................................... 5h.27.275. Mara Cecchini (Amatori Velletri) .........................5h.28.21

ASSOLUTA MASCHILE1. Enzo Bentivoglio (Monti della Tolfa) ....................3h.59.162. Gianluca Cicchella (Centro Militare Veterinario) ....... 4h.08.483. Marco Bethaz (Courmayeur Trailers) ..................4h.14.374. Alessandro Coianiz (Atletica Pegaso) ...................... 4h.23.005. Giuseppe Fiorucci (Amatori Podistica Arezzo) ...4h.33.23

seconda parte di gara in continua rimonta, si è aggiudicato la quarta edizione il piemon-tese Sergio Vallosio, portacolori del Team Salomon Agisko, con il tempo finale di 5h03.55. Reduce da una stagione invernale trascorsa in parte in montagna, con qualche presenza nello ski-alp, vallosio ha preso let-teralmente confidenza con le avverse condi-zioni meteo, dichiarando di non averle patite in modo particolare. Alle sue spalle, a poco più di 4’, la compagna di team, l’americana Stevie Kremer, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza degli uomini, mantenendo le

posizioni di vertice dall’inizio alla fine. Una prova di assoluto valore perché dietro di lei ci sono alcuni nomi importanti del trail run-ning come Stefano Trisconi, l’ungherese Nemeth Csaba, Filippo Canetta, Nicola Bassi e Massimo Tagliaferri. La Kremer è anche stata l’unica donna in classifica. Riti-rati illustri a causa del meteo Matteo Pigoni, Daniele Fornoni e Virginia Oliveri quando erano nelle primissime posizioni. La gara sarà purtroppo ricordata anche per la scom-parsa di Paolo Ponzo, a pochi chilometri dal traguardo, e per i molti ritiri per il freddo. T

sta il fatto che più di un’ora di differenza tra i due vincitori si presterebbe a una prima analisi in merito. A titolo di pura cronaca, nella stessa corsa francese, lo scorso anno i distacchi degli italiani del vincitore Andy Symonds furono di 23 minuti per Giuliano Cavallo, nono assoluto, con molta probabilità il più forte specialista ita-liano, di 44 per Marco Zarantonello, ventidue-simo, e di 48 per Fabrizio Roux, venticinque-simo. Altri tipi di valutazioni, invece, possono avere un riscontro più preciso. Partendo dai di-stacchi in classifica: al ventoux, tra il primo e il quinto della classifica maschile, ci sono meno di sei minuti, alla Maremontana più di 26. Anche volendo inserire in classifica Matteo Pigoni e Daniele Fornoni, ritiratisi alla Maremontana quand’erano nelle primissime posizioni, il di-stacco rimane di 23’30’’. Ampliando l’analisi, i numeri sono ancora più eloquenti e significa-tivi. Dal primo al ventesimo al ventoux ci sono meno di 32 minuti, alla Maremontana un’ora e 18 minuti, un gap di ben 46 minuti. Con un distacco di 1h18’, il ventesimo classificato alla Maremontana sarebbe arrivato cinquantanove-

simo al ventoux. Quello che distingue maggior-mente le due gare in questione è, però, quanto emerge dai dati anagrafici dei partecipanti. E questo terzo punto poco o nulla ha a che fare con le possibili differenze di percorso. L’età media dei primi cinque al ventoux è di 33 anni, alla Maremontana di 39. Un gap simile si man-tiene almeno per le prime venti posizioni e sei anni, negli sport più evoluti, sono un’eternità. Al ventoux, inoltre, compaiono ben otto atleti nei primi 20 con età non superiore ai 30 anni, alla Maremontana solo due. Sul lato francese, quin-di, mi pare di poter dire che c’è generalmente un buon livello che si regge sugli atleti più esperti, ma che è alimentato dal ricambio generazionale, cosa che invece in Italia stenta ad arrivare. L’al-to livello genera dei meccanismi che portano a migliorare le prestazioni nel loro complesso. La strada auspicabile per un’ulteriore crescita del trail italiano passa inevitabilmente dal confron-to internazionale. Tolte alcune apparizioni nelle ultra distanze, nelle gare fino a 40-50 chilometri queste sono molto rare. Al ventoux, quest’anno, nessun atleta italiano compare in classifica. T

Stevie Kremer

42 presenze in Serie A e 215 presenze e 2 reti in Serie B. Dopo il ritiro dal calcio giocato, Paolo Ponzo era un dirigente del Savona con responsabilità per il settore giovanile. La sua passione per la corsa inizia nel 2008 con numerose gare su strada dove si è spinto fino alla distanza della mezza maratona. Da fine 2012 si è dedicato anche al trail running ottenendo un ottimo terzo posto assoluto al Trail di Portofino, di 23 km, a meno di 10’ dal vincitore Fabio Bazzana. Ha iniziato questa stagione con il Trail Tra Mare e Cielo, sempre in Liguria, dove ha ottenuto un altro ottimo nono posto assoluto, a soli 14’ minuti dai vincitori Andrea Calcinati e Danilo Lanternino.

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