U.O. di Genetica ed Immunologia Pediatrica · Effetti delle mutazioni ... Una persona che manifesta...
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINADIPARTIMENTO DI SCIENZE PEDIATRICHE MEDICHE E CHIRURGICHE
U.O. di Genetica ed Immunologia Pediatrica
I cromosomiI cromosomi
EreditEreditààMendelianaMendeliana
Le malattie Le malattie ereditarieereditarie
Il DNAIl DNA
I caratteri ereditari sono veicolati dal DNA (acido deossiribonucleico), che ècontenuto nei cromosomi (nel nucleo delle cellule) e nei mitocondri.
Cromosoma
NucleoNucleo
Mitocondrio
DNA
Il patrimonio genetico è scritto nel DNAIl patrimonio genetico è scritto nel DNA
DNA
Nucleo e mitocondriNucleo e mitocondri
Cromosomi, geni e DNACromosomi, geni e DNA
Cromosoma: struttura intracellulare a forma di bastoncello composta da DNA e contenente i geni, le unità che controllano i diversi caratteri ereditari e che codificano per le proteine che costituiscono le nostre cellule.
Ciascun cromosoma contiene quindi numerosi geni (DNA codificante) inframmezzati a sequenze di DNA non codificante
Il DNA è formato dalla combinazione di 4 molecole, i nucleotidi:
Adenina [A] Guanina [G] Citosina [C] Timina [T]
Le basi del DNA sono complementari
AA
TT
GG
CC
TT
AA
CC
GG
AA
TT
AA
TT
GG
CC
CC
GG
GG
CC
TT
AA
AA
TT
AA == TT ==GG CC
La molecola del DNALa molecola del DNALa molecola del DNA
I filamenti della doppia elica del DNA rappresentano due stampi, ognuno dei quali dà origine ad un filamento complementare, ovvero ad eliche figlieesattamente identiche.
La replicazione del DNALa replicazione del DNALa replicazione del DNA
AA
AA
TT TT
TT
GGGGCC
CCAA GG TT CC AA AA GG CC GG TT AA
TT CC AA GG TT TT CC GG CC AA TTElica stampo
Elica figliaTT
TT
AA AA
AA
CC
CCGGGG
I GeniI Geni
Il gene Il gene èè una struttura formata da una struttura formata da regioni che codificanoregioni che codificano le le proteine, gliproteine, gli esoni,esoni, e da segmenti che e da segmenti che non sono tradottinon sono tradotti, gli , gli introniintroni. All'inizio ed alla fine di queste sequenze si trovano . All'inizio ed alla fine di queste sequenze si trovano regioni contenenti il messaggio di inizio e di fine della porzioregioni contenenti il messaggio di inizio e di fine della porzione ne trascritta.trascritta.
EsoneEsone
IntroneIntrone
PROTEINAPROTEINA
GENEGENE
L’informazione genetica contenuta nel DNA viene copiata sull’RNA (acido ribonucleico) per essere tradotta in proteina. Pertanto il materiale ereditario (DNA
ed i rispettivi geni) si esprime mediante la sintesi di una molecola di RNA che contiene il messaggio genetico.
AA GG TT CC AA AA GG CC GG TT AA
TT CC AA GG TT TT CC GG CC AA TT
Elica stampo
AA
AA
UU
UU
GG
GGCCCC
UU
RNA
La trascrizione del DNALa trascrizione del DNALa trascrizione del DNA
L’informazione genetica trasportata dall’RNA viene tradotta (con il concorso dei ribosomi) in proteine. Ogni proteina è formata da aminoacidi codificati da triplette di
tre nucleotidi (codoni), che rendono possibili 64 combinazioni.
Gli aminoacidi sono solo 20. Infatti, lo stesso aminoacido può essere codificato da codoni diversi (ridondanza o degenerazione del codice), mentre alcuni codoni sono
segnali d’inizio e di fine della sintesi proteica.
A U G C A A G C G U A A
T A C
Met
G T T
Gln
C G C
Ala
STOP
Ribosoma
Segnale d’inizioSegnale di
STOP
RNA
Aminoacidi
La traduzione del DNALa traduzione del DNALa traduzione del DNA
Mutazione: alterazione stabile ed Mutazione: alterazione stabile ed ereditabile del DNAereditabile del DNA
Non sempre é un evento negativo. Può essere spontanea (molto rara) o indotta
(agenti chimici, fisici o virali). Se coinvolge le cellule germinali viene
trasmessa alla progenie (Malattie ereditarie) Se coinvolge cellule somatiche può essere
implicata nella tumorogenesi
MutazioniMutazioni
Genomiche: (aumento o diminuzione del numero dei cromosomi). Sono dovute a non disgiunzioni meiotiche (es. Trisomia 21).
Cromosomiche: Traslocazioni, amplificazioni, macrodelezioni.
Geniche: microdelezioni, sostituzioni, inserzioni di uno o pochissimi nucleotidi(puntiformi). Associate a malattie ereditarie Mendeliane.
Le MutazioniLe MutazioniLe modificazioni della sequenza del DNA sono definiteLe modificazioni della sequenza del DNA sono definitemutazionimutazioni..CComprendono la sostituzione di una coppia di basi omprendono la sostituzione di una coppia di basi (mutazioni(mutazioni puntiformipuntiformi)) ……
AlaAla CysCysAsnAsnAspAspArgArg ……GCAGCA AGAAGA GATGAT AATAAT TGTTGT
AlaAla CysCysAsnAsnAspAspLysLys ……GCAGCA AAAAAA GATGAT AATAAT TGTTGT
Sequenza normaleSequenza normale
SequenzaSequenza mutatamutata
Proteina normaleProteina normale
Proteina Proteina anomalaanomala
Mutazioni puntiformiMutazioni puntiformi
Missense: sostituzione di un aminoacido (es. FV Leiden, codone della catena della globina nell’anemia falciforme).
Nonsense: codone di stop ( talassemia). Delezione: di una tripletta (fibrosi cistica manca la
PHE nella pt che regola il trasporto del Cl-). Frameshift: diverso schema di lettura (ins. o del. di
1 o 2 b.p.) (es. Tay-Sachs con modifica dell’esosaminidasi A).
…… e e ll’’aggiunta aggiunta ((inserzioneinserzione)) o la perdita o la perdita (delezione)(delezione) di una o di una o pipiùù basi. basi.
AlaAla CysCysThrThrAspAspArgArg ……GCAGCA AGAAGA GATGAT ACTACT TGTTGT
AlaAla LeuLeuTyrTyrArgArgLysLys ……GCAGCA AAGAAG AGAAGA TACTAC TTGTTG
Sequenza Sequenza normalenormale
Proteina normaleProteina normale
AlaAla ValValLeuLeuIleIleLysLys ……GCAGCA AAGAAG ATAATA CTTCTT GTTGTT
Sequenza mutata perSequenza mutata per inserzioneinserzione Proteina Proteina non funzionantenon funzionante
AA
Sequenza mutata perSequenza mutata per delezionedelezione ProteinaProteina non funzionantenon funzionante
Gli effetti delle mutazioni sono variabili e dipendono dalla Gli effetti delle mutazioni sono variabili e dipendono dalla natura del prodotto genico modificato. Le mutazioni comuni, natura del prodotto genico modificato. Le mutazioni comuni, presente in pipresente in piùù di una persona su 100 nella popolazione sono di una persona su 100 nella popolazione sono definitedefinite polimorfismipolimorfismi..
AlaAla CysCysAsnAsnAspAspArgArg ……GCAGCA AGAAGA GATGAT AATAAT TGTTGT
AlaAla CysCysAsnAsnAspAspArgArg ……GCGGCG AGAAGA GATGAT AATAAT TGTTGT
Proteina normaleProteina normale
Sequenza normaleSequenza normale
SequenzaSequenza polimorficapolimorfica
Mutazioni silentiMutazioni silenti
Riguardano le regioni non tradotte. Neutre: producono AA biologicamente
equivalenti. Possono riguardare i siti di montaggio
(Splicing) o di regolazione dell’ espressione genica (TATA box, poli A)
Mutazioni per amplificazioneMutazioni per amplificazione
In zone non tradotte (malattie da triplette di tipo 1). Si ripete CAG che allunga i tratti poliglutammici delle pt. Associate a malattie neurodegenerative (atrofia muscolare spino bulbare).
In zone fuori dal tratto non tradotto (malattie da triplette di tipo 2) con amplificazioni molto piùampie.Es. sindrome dell’ X fragile (ritardo mentale) ; distrofia miotonica (distrofia muscolare, miotonia, aritmie).
Meccanismi patogenetici Meccanismi patogenetici delle mutazionidelle mutazioni
Alterazione strutturale di una proteina con formazione di un prodotto anomalo.-Carenza del prodotto normale;-Prodotto alterato che interferisce con quello normale;-prodotto alterato con funzione diversa.
Alterazione quantitativa (riduzione o abolizione di una proteina WT), per mutazioni che riguardano le sequenze di splicing o dei promotori.
Effetti delle mutazioniEffetti delle mutazioni
Eterogeneità genetica allelica: mutazioni diverse con effetti uguali sulla stessa proteina. (es.mutazioni della G6P nel favismo);
Eterogeneità genetica non allelica: mutazioni di prot eine diverse coinvolte nello stesso sistema biologico (es.Emofilia A e B)
Pleiotropia: effetti fenotipici diversi in organi diversi (es. Carenza di insulina sui diversi metabolismi)
I cromosomiI cromosomi
CellulaCellula
NucleoNucleo
DNADNA
CROMOSOMICROMOSOMI
Nelle cellule sono presenti Nelle cellule sono presenti 46 cromosomi46 cromosomi, distribuiti in 23 coppie , distribuiti in 23 coppie omologhe, che formano il omologhe, che formano il corredo normale o diploidecorredo normale o diploide (2n).(2n).
I cromosomi sono strutture filamentose che veicolano ilI cromosomi sono strutture filamentose che veicolano il DNADNA. .
CariotipoCariotipo
YY
VentidueVentidue delle delle 23 coppie23 coppie cromosomiche formano gli cromosomiche formano gli autosomi autosomi o cromosomi nono cromosomi non--sessualisessuali..
LL'altra coppia'altra coppia èè costituita dai costituita dai cromosomi sessualicromosomi sessuali, che sono , che sono uguali nelle femmine (uguali nelle femmine (XXXX) e diversi nei maschi () e diversi nei maschi (XYXY).).
Cromosoma Cromosoma XX
Cromosoma Cromosoma YY
AutosomiAutosomi
Cromosomi sessualiCromosomi sessuali
I cromosomi sI cromosomi sono ereditati in parti uguali dai genitoriono ereditati in parti uguali dai genitori, , mediante i gameti,mediante i gameti, e perciò i cromosomi omologhi di ogni e perciò i cromosomi omologhi di ogni coppia sono trasmessi, rispettivamente, dalla madre e dal coppia sono trasmessi, rispettivamente, dalla madre e dal padre.padre.
46 cromosomi46 cromosomi
23 cromosomi23 cromosomi23 cromosomi23 cromosomi
Il corredo cromosomico Il corredo cromosomico diploidediploide, che si forma al , che si forma al concepimento, viene trasmesso alle cellule somatiche dalla concepimento, viene trasmesso alle cellule somatiche dalla mitosi,mitosi, una divisione cellulare che una divisione cellulare che èè preceduta dalla preceduta dalla duplicazione del DNA e perciò dei cromosomi. La mitosi duplicazione del DNA e perciò dei cromosomi. La mitosi assicura la trasmissione assicura la trasmissione alle cellule figliealle cellule figlie dello stesso dello stesso patrimonio genetico presente nella cellula parentale dalla patrimonio genetico presente nella cellula parentale dalla quale sono originate. quale sono originate.
SSG2G2
MM
G1G1
Nel processo di divisione cellulare attraverso il quale si formaNel processo di divisione cellulare attraverso il quale si formano i no i gametigameti, la, la meiosimeiosi,, i cromosomi omologhii cromosomi omologhi, , materno e paterno,materno e paterno, si si appaiano e si trasmettono appaiano e si trasmettono ((segreganosegregano) alle cellule figlie, ) alle cellule figlie, per dare per dare origine a cellule conorigine a cellule con corredo aploidecorredo aploide (n), che possiedono cio(n), che possiedono cioèè un un numero di cromosomi dimezzato, rispetto a quello diploide. La numero di cromosomi dimezzato, rispetto a quello diploide. La fusione dei gameti aploidi al concepimento, nellofusione dei gameti aploidi al concepimento, nello zigote,zigote,ristabilisce il numero diploide ristabilisce il numero diploide (2n)(2n), che , che èè presente nelle cellule presente nelle cellule somatichesomatiche..
FecondazioneFecondazione 46 46 cromosomicromosomi
46 46 cromosomicromosomi
23 23 cromosomicromosomi
23 23 cromosomicromosomi
46 46 cromosomicromosomi
2323
2323
2323
2323
2323
2323
2323
2323
Cellula uovoCellula uovo
SpermatozoiSpermatozoi
Duplicazione del DNADuplicazione del DNA
I cromosomi sono ereditati in parti uguali dai genitori mediante i gameti,e perciò i cromosomi omologhi di ogni coppia sono trasmessi sia dalla
madre e dal padre.
46 cromosomi46 cromosomi23 cromosomi23 cromosomi23 cromosomi23 cromosomi
Due gameti aploidi formano uno zigote diploideDue gameti aploidi formano uno zigote diploide
locus: è la posizione occupata su un certo cromosoma da un gene o più in generale da una sequenza specifica di DNA
allele: una fra le due o più forme alternative di un determinato gene o locus in generale.
Loci, alleli, omozigosi ed eterozigosiLoci, alleli, omozigosi ed eterozigosiLoci, alleli, omozigosi ed eterozigosi
Es. locus con 2 alleli (giallo/verde)- omozigoti: G/G o V/V - eterozigote: G/V
Es. locus con più alleli (sequenze DNA ripetute in n. variabile)- omozigoti: 2/2, 3/3, 4/4 ecc - eterozigote: 2/3, 3/4, 2/4
Ciascun individuo presenta due alleli per ciascun locus (sui due cromosomi omologhi paterno e paterno), che possono essere uguali o diversi.
- se sono uguali, si parla di OMOZIGOSI a quel locus; - se sono diversi, l’individuo è ETEROZIGOTE per quel locus.
Nel corredo diploide i geni,Nel corredo diploide i geni, che che sono allineati sui cromosomisono allineati sui cromosomiin specifici siti oin specifici siti o lociloci, , sono presenti in duplice dose, uno di sono presenti in duplice dose, uno di origine materna, lorigine materna, l’’altro di origine paterna. Si definisconoaltro di origine paterna. Si definiscono alleli alleli i i geni che occupano lo stesso locus in una coppia di geni che occupano lo stesso locus in una coppia di cromosomi omologhi.cromosomi omologhi. Una persona Una persona èè omozigoteomozigote per un per un carattere, quando gli carattere, quando gli alleli sono identicialleli sono identici (ad es. AA o aa),(ad es. AA o aa),mentre mentre èè eterozigoteeterozigote, , quando gli quando gli alleli sono diversialleli sono diversi (ad es. (ad es. Aa).Aa).
Genotipo Genotipo AAAA
omozigoteomozigote
A A
Genotipo Genotipo AaAa
eterozigoteeterozigote
A a
Classificazione delle malattie Classificazione delle malattie genetichegenetiche
MultifattorialiMultifattorialiCromosomicheCromosomiche
Autosomiche Autosomiche dominantidominanti
Autosomiche Autosomiche recessiverecessive
Legate Legate all'X e all'Yall'X e all'Y
AMBIENTALI
MITOCONDRIALI
Molte malattie umane sono ereditate come caratteri semplici e seguono le leggi di Mendel. Queste malattie sono trasmesse da singoli geni, che si
comportano come unità segreganti
Le malattie geneticheLe malattie geneticheLe malattie genetiche
Autosomiche dominanti
Autosomiche recessive
Legate al cromosoma X
Infine, numerose malattie sono dovute all’interazione di più geni ± fattori ambientali. Sono dette multifattoriali
o complesse e non seguono le leggi di Mendel
Alcune malattie sono dovute ad anomalie CROMOSOMICHE (ad es. di numero o di struttura)
Tutte le malattie hanno una base genetica…Tutte le malattie hanno una base genetica…
monogeniche
mendelianedominanti-recessive-X-linked
multifattoriali con singolo gene maggiore e altri fattori modulatori
multifattoriali con molti geni ciascuno con effetto limitato
poligeniche ambiente
MALATTIE MONOGENICHE O MENDELIANE
Autosomiche Autosomiche dominantidominanti
Autosomiche Autosomiche recessiverecessive
Legate all'X Legate all'X e all'Ye all'Y
Pisello da giardino per la facilitàdi crescita e la possibilità di una impollinazione controllata. Esse hanno sia organi riproduttivi maschili che femminili
GENETICA MENDELIANA
SCIENZA NATA CIRCA 150 ANNI FA GRAZIE AD UN STUDIOSO AUSTRIACO DI NOME
MENDEL
••Molti caratteri e molte malattie Molti caratteri e molte malattie umane sono ereditate comeumane sono ereditate come caratteri caratteri semplici semplici e seguono lee seguono le leggi di Mendelleggi di Mendel((dei dei caratteri monogenici caratteri monogenici oomendelianimendeliani))..••II caratteri semplici sono trasmessi caratteri semplici sono trasmessi daidai geni,geni, che si comportano comeche si comportano comeunitunitàà segregantisegreganti (I(I°° legge)legge)••Gli Gli alleli alleli (geni che occupano la (geni che occupano la stessa posizione su una coppia di stessa posizione su una coppia di cromosomi omologhi) si separano cromosomi omologhi) si separano durante la formazione dei gameti durante la formazione dei gameti (meiosi) e(meiosi) e si distribuiscono in maniera si distribuiscono in maniera indipendenteindipendente nelle cellule figlienelle cellule figlie(II(II°° legge)legge)
EREDITEREDITÀÀ MENDELIANAMENDELIANA
Gregor MendelGregor Mendel
II legge di Mendel (dell’indipendenza)II legge di Mendel (dellII legge di Mendel (dell’’indipendenza)indipendenza)
cr. 1
A a
cr. 3
B b
cr. 1
A
cr. 3
B b
cr. 1
cr. 3
A
cr. 3
b
a
cr. 1
se si considerano più loci e quindi più coppie di alleli, nella meiosi ciascun locus segrega in modo
indipendente dagli altri
4 combinazioni possibili
a
cr. 1
cr. 3
B
Gregor MendelGregor Mendel
CARATTERE DOMINANTECARATTERE DOMINANTEil carattere che si manifesta il carattere che si manifesta anche nell'eterozigote. anche nell'eterozigote.
CARATTERE RECESSIVOCARATTERE RECESSIVOil carattere che si manifesta solo il carattere che si manifesta solo nel soggetto omozigotenel soggetto omozigote
CARATTERE LEGATO CARATTERE LEGATO ALLALL’’XXLYONIZZAZIONELYONIZZAZIONE
Si definisceSi definisce dominantedominante il carattere che si manifesta anche il carattere che si manifesta anche nell'eterozigote. nell'eterozigote.
Una persona che manifesta il carattere oUna persona che manifesta il carattere o fenotipo Afenotipo A
una costituzione genetica o una costituzione genetica o genotipo AA o genotipo AA o AaAa
(pi(piùù comune nel caso di malattie)comune nel caso di malattie)
possiede possiede ……....
CARATTERE DOMINANTECARATTERE DOMINANTE
Per convenzione, viene indicato con una lettera maiuscolaPer convenzione, viene indicato con una lettera maiuscola
A, B, C, eccA, B, C, ecc……
Si definisceSi definisce recessivorecessivo il carattere che si manifesta il carattere che si manifesta solo nel soggetto omozigotesolo nel soggetto omozigote ((aaaa))
Una persona che manifesta il carattere oUna persona che manifesta il carattere o fenotipo fenotipo aaaa
haha…….. ..
Una costituzione genetica oUna costituzione genetica ogenotipo genotipo aaaa
CARATTERE RECESSIVOCARATTERE RECESSIVO
Cromosoma XCromosoma X
Il Il cromosoma Xcromosoma X contiene alcune centinaia di genicontiene alcune centinaia di geni
I maschiI maschi hanno un solo cromosoma Xhanno un solo cromosoma X e perciò e perciò esprimono le esprimono le mutazioni recessivemutazioni recessive presenti sul presenti sul cromosoma:cromosoma: maschi emizigotimaschi emizigoti
Una donna Una donna èè omozigoteomozigote se gli se gli alleli alleli sullsull’’X sonoX sono identici. In questo caso il identici. In questo caso il carattere si esprimecarattere si esprime
Cromosoma YCromosoma Y
aa
aa aa
aaAA
Una donna Una donna èè eterozigoteeterozigote (portatrice sana)(portatrice sana)se gli se gli alleli alleli sono diversisono diversi
CARATTERE LEGATO CARATTERE LEGATO ALLALL’’XX
le donne posseggono perciò le donne posseggono perciò due popolazioni cellulari due popolazioni cellulari funzionalmente diverse funzionalmente diverse
Nelle Nelle cellule somatichecellule somatiche delle donne, uno dei delle donne, uno dei due cromosomi X viene inattivatodue cromosomi X viene inattivato
LYONIZZAZIONELYONIZZAZIONE
in media metin media metàà delle cellule mantiene attivo delle cellule mantiene attivo l'X l'X ereditato dal padre e metereditato dal padre e metàà quello ereditato dalla quello ereditato dalla madremadre
questo fenomeno questo fenomeno èè casuale e precocecasuale e precoce
In conseguenza di questo fenomenoIn conseguenza di questo fenomeno ll’’attivitattivitàà dei prodotti dei geni dei prodotti dei geni che mappano sullche mappano sull’’XX èè uguale nei maschi e nelle femmineuguale nei maschi e nelle femmine
MOSAICISMOMOSAICISMOX materno attivoX materno attivo
ppMMmmPP
XX paterno attivopaterno attivo
COSTRUZIONECOSTRUZIONEDELLDELL’’ ALBEROALBEROGENEALOGICOGENEALOGICO
L'analisi dellL'analisi dell‘‘ albero genealogicoalbero genealogico permette in molti casi di permette in molti casi di stabilire ilstabilire il modello di trasmissionemodello di trasmissione di una malattia mendelianadi una malattia mendelianaee di differenziare le forme autosomiche dominanti, di differenziare le forme autosomiche dominanti, autosomiche recessive, recessive legate all'X e dominanti autosomiche recessive, recessive legate all'X e dominanti legate all'X.legate all'X.
EreditEreditààautosomica autosomica dominantedominante
EreditEreditààlegata legata allall’’XX
EreditEreditààautosomica autosomica recessivarecessiva
I:1 I:2
II:1II:2 II:3II:4
III:1 III:2
II:5
III:4
I:1 I:2
II:1 II:3II:4
III:1 III:2
verticale orizzontale zig-zag
.
Autosomiche dominantiAutosomiche dominanti
MALATTIE AUTOSOMICHE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI DOMINANTI
Basta un solo allele mutato per avere la malattia. Aa e aa sono malati, ma aa in genere muore in utero.
Maschio e femmina trasmettono la malattia. Se un solo genitore é malato (generalmente Aa), 50% dei figli é sano , 50% dei figli émalato.
Il Il genitore affetto genitore affetto di solito di solito èè eterozigoteeterozigote
AaAa
aaaa aaaaAaAaAaAa
aaaa
Il matrimonio piIl matrimonio piùùcomune:comune:eterozigote affetto eterozigote affetto ((AaAa))
Le personeLe persone affette affette trasmettono trasmettono la mutazione la mutazione al 50% dei figli al 50% dei figli
MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTIMALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTI
La malattia si trasmette in media al 50% dei figli La malattia si trasmette in media al 50% dei figli
indipendentemente dal loro sessoindipendentemente dal loro sesso
Omozigote non Omozigote non affetto (aa)affetto (aa)
Le personeLe persone non affettenon affettehanno solohanno solo figli non figli non affettiaffetti
segregazionesegregazione verticaleverticale nella famiglianella famiglia
ALBERO AUTOSOMICO DOMINANTEALBERO AUTOSOMICO DOMINANTE
MALATTIE AUTOSOMICHE MALATTIE AUTOSOMICHE DOMINANTIDOMINANTI
PENETRANZA: frequenza con cui i soggetti portatori del gene mutato esprimono la malattia (in genere < 100%)
ESPRESSIVTA’ VARIABILE: livello di gravitàcon cui una malattia autosomica dominante si esprime.
Comparsa ± tardiva della sintomatologia. Nell’ albero genealogico: verticalità della
trasmissione (ogni malato ha un genitore malato) Biological fitness: quanto la malattia interferisce
con la capacità riproduttiva.
ESEMPIO DI CARATTERE ESEMPIO DI CARATTERE
AUTOSOMICA DOMINANTEAUTOSOMICA DOMINANTE
padre e figlio affetti da sindrome di Ambras,o ipertricosi universale congenita
NUOVE MUTAZIONINUOVE MUTAZIONIUna malattia autosomica dominante può anche originare da Una malattia autosomica dominante può anche originare da nuova mutazionenuova mutazione
Questa Questa èè la regola delle patologie che riduconola regola delle patologie che riduconoll’’idoneitidoneitàà biologica o biologica o FITNESSFITNESS
Esempio:Esempio:osteogenesi imperfettaosteogenesi imperfetta,,una malattia costituzionale una malattia costituzionale delle ossadelle ossa
Fitness: capacità di contribuire con i propri gameti alle generazioni future (n° dei figli che raggiungono l’età riproduttiva)Il n° relativamente elevato di nuove mutazioni, rispetto al n° delle mutazioni segreganti è legato allo svantaggio dell’idoneità biologica
EFFETTO DELLEFFETTO DELL’’ETETÀÀ PATERNA PATERNA
Se lSe l’’idoneitidoneitàà biologica biologica èè ridottaridotta, ma , ma èè diversa da zero,diversa da zero, una una percentuale dei pazienti nasce da un genitore ammalato, mapercentuale dei pazienti nasce da un genitore ammalato, mala la maggior parte origina per nuova mutazionemaggior parte origina per nuova mutazione
,,
La frequenza delle nuove mutazioni aumenta La frequenza delle nuove mutazioni aumenta proporzionalmente con lproporzionalmente con l’’etetàà del padredel padre
1/25 000 nati viviuna forma di nanismouna forma di nanismo circa il circa il 10% dei casi viene trasmesso 10% dei casi viene trasmesso dal genitore affetto dal genitore affetto
FGFR3
ACONDROPLASIAACONDROPLASIA
ESPRESSIVITESPRESSIVITÀÀ
Una caratteristica delle malattie autosomiche dominanti Una caratteristica delle malattie autosomiche dominanti èè quello presentare una espressivitquello presentare una espressivitàà variabile tra le variabile tra le persone affette anche nella stessa famiglia.persone affette anche nella stessa famiglia.
DISTROFIA MIOTONICADISTROFIA MIOTONICA MICROCEFALIA AD MICROCEFALIA AD
ETETÀÀ DI ESORDIO VARIABILEDI ESORDIO VARIABILE
Anticipazione Anticipazione della della Distrofia Distrofia MiotonicaMiotonica
45 anni45 anni
18 anni18 anni
4 anni4 anni
alcune malattie autosomiche dominanti presentano il alcune malattie autosomiche dominanti presentano il fenomeno dellafenomeno della anticipazioneanticipazione, , che consiste in un che consiste in un esordio esordio pipiùù precoceprecoce ed ed un aggravamentoun aggravamento dei sintomi con il dei sintomi con il passare delle generazionipassare delle generazioni
una sequenza di 3 basi maggiore è il numero di ripetizioni di questa sequenza, tanto piùprecoce è l'esordio e più grave il quadro clinico della malattia.
DMPK
1/10 000 nati
Si manifesta nellSi manifesta nell’’albero genealogico con un albero genealogico con un "salto di generazione""salto di generazione"
Esempio: polidattilia (presenza di un dito in piEsempio: polidattilia (presenza di un dito in piùù))
PENETRANZAPENETRANZA
altri genialtri geni ambienteambiente
modulano, fino ad impedire lmodulano, fino ad impedire l’’espressione espressione di un gene mutatodi un gene mutato
DIFETTO DI PENETRANZADIFETTO DI PENETRANZA
SogSogggetto con mutazione etto con mutazione affettoaffetto
SogSogggetto con mutazioneetto con mutazionenon affettonon affetto
La percentuale delle persone che esprimono il fenotipo di solitoLa percentuale delle persone che esprimono il fenotipo di solitoassociato a una mutazione, sul numero complessivo delle persone associato a una mutazione, sul numero complessivo delle persone che che
portano la mutazioneportano la mutazione
El Nino de VallecasMuseo del Prado, Madrid Velázquez
è la più comune causa di nanismo nell'uomo con una prevalenza 1/25 000 nati vivi
Caratterizzata da un mancato sviluppo armonico della cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe degli arti con quindigravi disturbi della crescita
Già alla nascita i bambini hanno la testa grande e gli arti corti e tozzi, rispetto al resto del corpo.
Altre caratteristiche:• fronte prominente • radice del naso infossata. • mano e dita corte e tozze
("mano a tridente") •parte bassa della colonna vertebrale èesageratemente curvata in avanti
(lordosi lombare)
ACONDROPLASIAACONDROPLASIA
Il gene coinvolto si trova sul cromosoma 4 e contiene l'informazione per produrre una proteina chiamata "recettore del fattore di crescita dei fibroblasti di tipo 3", FGFR3.
Questo recettore, in condizioni normali, quando interagisce con la sua "molecola segnale" cioè l’FGF, esplica
un controllo di tipo negativo sulle cellule della
cartilagine di accrescimento
Mutazioni nel gene dell'FGFR3 lo rendono costitutivamente attivato
(sono infatti mutazioni definite come “guadagno di funzione”)
l’FGFR3 mutato è in grado di segnalare continuamente alla cellula un segnale
negativo,col risultato di inibire l’allungamento dell’osso
L‘acondroplasia si trasmette con modalitàautosomica dominante, questo significa che è sufficiente una copia del gene FGFR3 mutato per dar luogo alla malattia. Non esistono portatori sani per Non esistono portatori sani per ll’’acondroplasia. acondroplasia.
Una coppia in cui entrambi i genitori sono affetti da ACP ha 1 probabilità su 4 di concepire un figlio\a affetto da una grave forma
di acondroplasia letale alla nascita (chiamata acondroplasia omozigote), 1 probabilità su 4 di avere figli normali e 1 su 2 di
avere un figlio affetto come loro.
Non esiste ad oggi nessuna terapia in grado di
guarire dall'ACP
Attualmente una delle possibilità per migliorare la qualità della vita dei pazienti è l'intervento
ortopedico, per correggere la curvatura della schiena e per aumentare l'altezza
L'operazione mira ad allungare chirurgicamente le ossa del femore e della tibia, consentendo di "guadagnare" circa 20 centimetri in altezza. Questa operazione comporta un lungo
periodo di immobilità ed un grosso carico fisico e psichico per il paziente e perciò la sua opportunità va valutata attentamente
insieme al medico
Sindrome di MarfanSindrome di Marfan
AUTOSOMICA DOMINANTEFREQUENZA INTORNO A 1/5000 INDIVIDUIFOLLOW UP MULTIDISCIPLINARE
CARDIOLOGOGENETISTAOFTALMOLOGOPEDIATRA RADIOLOGO
SINDROME DI MARFANSINDROME DI MARFAN
Frequenza: 1/5.000 nati vivi
La Sindrome di Marfan (MFS) èuna malattia genetica che colpisce il tessuto connettivo, cioè il tessuto che costituisce l’“impalcatura” del corpo, importante per la struttura e la funzione di quasi tutti i tessuti dell’organismo
DIFETTO DELLA SINTESI DELLA FIBRILLINA 1, una glicoproteina che costituisce una componente importante delle fibre elastiche presenti nel tessuto connettivo CODIFICATA DA UN GRANDE GENE FBN1 LOCALIZZATO IN 15q21. ETEROGENEITÀ GENETICA SECONDO GENE MFS2 LOCALIZZATO IN 3P25 (L'8-15%)
EziologiaEziologia
VARIABILITÀ INTRA-FAMILIARE DELL'ESPRESSIONE DI UNA STESSA MUTAZIONE RESTA INSPIEGATA
FBN1,
Mutazioni nel gene della fibrillina-1 sono responsabili anche di altre malattie comela lussazione isolata familiare del cristallino l’aneurisma aortico-toracico familiare
500 diverse mutazioni del FBN1
SISTEMA MUSCOSCHELETRICO
dolicostenomielia,
aracnodattilia,
ipermobilità articolare,
scoliosi,
protrusione dell'acetabolo,
deformazioni del torace in petto carenato o scavato,
dolicocefalia in asse anteroposteriore,
micrognazia
ipoplasia malare
SISTEMA OCULARE
distacco del cristallinopotenzialmente responsabile di un'anomalia oculare grave e/o una miopia assile
SISTEMA CARDIACO
nsufficienza mitralica
dilatazione dell'aorta ascendente
EziologiaEziologia
Sistema scheletrico
DEFORMITÀ DELLA GABBIA TORACICA come il
petto carenato e il petto escavato
PROBLEMI ALLA SPINA DORSALE come scoliosi e
lordosi di gravità variabile.
Le persone affette da MFS hanno un
ASPETTO LONGILINEO, CON ARTI E
MANI LUNGHE E SOTTILI.
Le articolazioni sono “lasse”, con frequenti
lussazioni.
Strie atroficheSpesso è presente piede piatto.
I pazienti con MFS tendono ad essere ALTI ed hanno spesso un ASPETTO “DINOCCOLATO”; dita lunghe e affusolate ed articolazioni lasse, eccessivamente mobili. LA GRAVITÀ DELLE MANIFESTAZIONI CLINICHE della MFS varia da caso a caso: alcuni pazienti presentano sintomi lievi, mentre altri possono avere disturbi piùimportanti che devono essere presi in considerazione per il monitoraggio e l’eventuale trattamento
Iperestensibiltà legamentosaaracnodattilia
Segno SteinbergSegno Walker
Sistema Oculare
Un altro difetto frequente è la miopia con la LUSSAZIONE DEL CRISTALLINO
In alcuni casi si può verificare anche il rischio di distacco della retina
Sistema Cardiaco
*
*
Prolasso mitrale• Asintomatico, • Battito Cardiaco Irregolare • "Fiato Corto"
Dilatazione Aortica•Aneurisma•Rottura
NeurofibromatosiNeurofibromatosi
Sono state descritte almeno sette forme di NFtipo I (malattia di Von Recklinghausen, NF1) tipo II (forma centrale o acustica, NF2)
molto più rara
NF1
codifica per una proteina che è stata chiamata neurofibrina,
che esercita un ruolo importante nel controllo della proliferazione
e della differenziazione delle cellule del sistema nervoso,
impedendo l'insorgere di tumori nel tessuto nervoso.
1/3000 Nati vivi
*macchie caffè latte*lentiggini*neurofibromi cutanei*noduli iridei di Lish*alterazioni scheletriche*di neurinomi plessiformi* gliomi del nervo ottico*tumori dl SNC
MANIFESTAZIONI CLINICHE
Peso Kg 40 (P.75°), altezza cm 132 (P.10°)CC cm 58,6 (P.>>97°)Telecanto Occhi prominentiPtosi Radice nasale piatta
Macchie Caffè-latte (> 6 Diffuse Al Tronco E Agli Arti)
Macchie Caffè-latte (> 6 Diffuse al Tronco e agli Arti)Lentiggini Ascellari
Deviazione scoliotica della colonna con iperlordosi dorso-lombare.
Sindattilia II e III dito dei piedi
tipo II (forma centrale o acustica, NF2)molto più rara
1/3000 Nati vivi
Il prodotto di questo gene è una proteina chiamata merlina (o anche schwannomina), che sembra avere un ruolo importante nell'impedire l'insorgere di tumori del tessuto nervoso
NF2
*schwannomi vestibolari* sordità e/o perdita dell'equilibrio*tumori cerebrali e spinali*macchie caffè latteoccasionail*Neurofibromi rari c*ataratta giovanile