8/6/2019 Uno strano sfogo

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UNO STRANO SFOGO

Incominci tutto con una fitta lancinante nell addome. E poi piccoli colpi di tosse, insopprimibili esoffocanti. Scostai la mano e m accorsi del la macchia sul fazzoletto.Che schifo! E che , questo?Mi sedetti cercando di calmare il turbinio che come risacca spingeva su per la trachea qualcosa didenso, non schiumoso, quasi fosse bitume o petrolio.Eppure non ricordo d aver mangiat o cos pesante ...Niente. Stare fermi e seduti non aiutava: mi convinsi a fare due passi, ma ad ognuno che facevo tossivotre volte e mezza; che a fare il conto sarei uscito pazzo, mentre valutavo seriamente la possibilit dichiedere aiuto.S, aiuto clinico, neuropsichiatrico precisamente!Puntai un tizio che sembrava abbastanza poco indaffarato con se stesso da concedermi udienza. Misbagliavo: mi volt le spalle nemmeno avevo finito di aprire la bocca per tirar fuori il sorriso da

passeggio ...Ho finito un pacco di fazzoletti per una tosse maledetta, e manco ho preso freddo o influenza. Non socome si chiama, ma gi sta malattia mi sa di fregatura... Mi guardai per strada attento a non calpestare non so quali animaletti che saltellavano per ilmarciapiede.E voi chi siete? Sembrate i Pokemon dei poveri ...

Tutto, poi, prese ad andare avanti senza controllo: presi a vomitare. Conati peggio dei peggiori sabatonotte da vaffanculo al mondo ! . E la cosa pi disgustosa era che vomitavo nero. E le robe nere chesputavo si muovevano per conto loro.

Allora prese ad adunarsi una folla, di quelle che stanno abbastanza vicino da toglierti il fiato, ma giustodistanti al punto giusto da non darti una mano. Avrei giurato di vedere dei cinesi fare delle foto, maquesto attribuibile ad un pregiudizio razziale di corridoio...Pap! Pap!Questi cazzo di esserini sapevano anche parlare! Avevano delle fastidiose vocine stridule da cartoneanimato per bambini sotto i 5 anni.Se chiamaste anche un 118, vi farei prima un telefonino e poi un motorino per farvi ammazzare...Non riuscivo pi a respirare tra un parto e un altro. Inghiottii quel liquido che subito risaliva copioso: eroun diamine di Vesuvio nero di sprizzi e lapilli.

Pap! Pap! Fame! Fame!Cos: uno grosso si attacc alla gamba e prese ad azzannarmi giocondo. Una figurina sottile che 5 minutifa assomigliava ad uno Rorschach adesso aveva l imponenza di un baobab africano e lincazzatura di unBarbalbero, mi moll una sberla a cinque rami e prese a spolparmi direttamente da l.Questi m hanno preso per un distributore automatico impazzito! Hey ! Qui non si fa beneficienza per

nessuno !Poi smisi di fare storie e frignare, e mi godetti lo spettacolo: certo, faceva un male cane, ma quasiandavo fiero di quelle creature cos piene di vita, che divoravano il mondo, tutte nere, dalle forme piimproponibili e impensabili.

E pensai che, cazzo, una storia cos avrei voluto scriverla, io! Se solo non fossi stato ormai nient altro cheun pezzo di carne essiccata, bianca, imbrattata d inchiostro... questo s che uno strano sfogo!