Uno spaccato I tifosi oggi La societ chàe cambia e il …...pre, ma pe spiegarr ane-che altro I. n...

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44 CORMERE t g j JMBR I A martedì 9 luglio 2019 FOLIGNO di Luca Mercadini PERUGIA Il calcio come "stru- mento". Protagonista sem- pre, ma per spiegare an- che altro. In "Storia reazio- naria del calcio", edito da Marsilio, gli autori Massi- mo Fini e Giancarlo Pado- van tracciano uno spacca- Uno spaccato Lo sport specchio dei mutamenti sociali Il Var o la Var La tecnologia che irrompe nel mondo del calcio e l'arbitro che ha ormai abbandonato la vecchia divisa in nero modo negativo e deplore- vole. Massimo Fini scritto- re e tifoso, Giancarlo Pado- van giornalista sportivo, ex giocatore e tecnico di cal- cio descrivono il declino del Paese attraverso il cal- cio, anche se non manca- no particolari dedicati a ci- clismo e boxe. Si intreccia- no le storie personali dei I tifosi oggi Non più spettatori ma meri clienti due autori con il racconto di gare, giocatori, gol ed emozioni vissute dentro e fuori il campo. Tutti parti- colari analizzati in prima persona o frutto del raccon- to altrui che rendono la let- "Storia reazionaria del calcio" è il libro di Massimo Fini e Giancarlo Padovan La società che cambia e il mondo del pallone to dei cambiamenti vissuti dalla società italiana dagli anni '50 a oggi attraverso la narrazione e la storia del pallone di casa nostra. Un viaggio lungo e complesso reso però "sostenibile" dal- le vicende calci- stiche che tutti coinvolgono e appassionano. L'ingresso sem- pre più marcato di tecnologia ed economia a go- vernare il mon- do pallonaro rap- presentano il confine tra quel- lo che era consi- derato un gioco e l'attuale "pro- dotto", con il tifo- so costretto ad abdicare la posi- zione di spettato- re per diventare mero cliente. È così che irrompo- no le televisioni, cambia il lessico sportivo, le tele- cronache assu- mono enfasi esa- sperate e spesso forzate (qui si sta- glia la lode sperti- cata a Bruno Piz- zul e Niccolò Ca- rosio, i migliori di sempre). Le partite vengono distribuite nell'arco dell'in- Storia reazionari del calcio I cambiamenti della società vissuti attraverso azione di Antonio Padellarti J T E S I L I O CARTABIALC A La copertina Del libro di Fini e Padovan a destra Ronaldo Sacchi, Cruijff e Ancelotti tra i tanti campioni e allenatori citati, il calcio femminile particolarmente caro a uno dei due autori, il Grande Torino e Paolo Rossi simbolo del Lanerossi Vicenza tera settimana e a ogni ora del giorno, le maglie e i co- lori sociali si adeguano alle esigenze degli sponsor, si dimentica la storia e i gio- catori simbolo, quelli che iniziano e chiudono la car- Lanerossi e Toro Le grandi passioni dei due autori riera con una sola squa- dra, praticamente non esi- stono più. La tecnica lascia spazio alla forza, i piedi ad altezza, forza e resistenza quasi che il calcio fosse uno sport di palestrati e for- zuti. Si gioca in campo co- me nella vita a ritmi sem- pre più frenetici, senza pause. Gli allenatori predi- ligono ormai la manovra a un tocco, la panchina delle squadre è sempre più lun- ga, la figura del mister non è più la stessa. Con lui oggi ci sono il match analist, il tattico, lo psicologo, il nu- trizionista, il mental coach e il preparatore atletico (che nostalgia per il mago Herrera che faceva tutto da solo). Cambiano le rego- le, l'arbitro non veste più il nero. Scompare il libero, muta il fuorigioco, gli orari diventano quasi impossibi- li. A tal punto che lo spetta- tore si trasferisce dallo sta- dio alla poltrona di casa, non proprio la stessa cosa. Tutti cambiamenti che ten- dono a spettacolarizzazio- ne la partita ma dimentica- no il tifoso e le sue esigen- ze. Un po' come nella vita politica e in molti aspetti della società dove il senso della misura e delle propor- zioni lascia il posto alla de- clamazione eccessiva. Ec- colo lo sport specchio fede- le di una società che muta con grande rapidità, senza sosta e il più delle volte in Non più gioco Comandano economia e tecnologia e B sì e nelle altre categorie no? Ma come non citare l'ap- passionato affresco del cal- cio totale olandese, simbo- lo di libertà nell'espressio- ne più ampia, molto più di qualcosa legato al solo sport. Un libro pieno di cu- riosità, ricco di particolari invitanti, di facile lettura. Per tutti, non solo per cal- ciofili. tura interessante e fruibile. La sto- ria del calcio è "reazionaria", perché entrambi gli autori seppur da angolature di- verse ritengono che il passato sportivo come quello sociale sia più avvincente di quello attuale. Meno preciso perché privo del- la tecnologia odierna ma pro- prio per questo più imprevedibi- le. Giancarlo Pa- dovan dedica un capitolo intero al Lanerossi Vicen- za, la squadra del cuore, Massimo Fini non dimenti- ca mai la sua tra- volgente passio- ne per il Torino. Il passato in una panchina femmi- nile del giornali- sta veneto lo si ri- trova in "Quando il calciatore è donna", "Con le donne mai" è invece opera dello scrittore piemontese. La modernità che non convin- ce si coglie facilmente in Var (Uno) e Var (Due) do- ve entrambi dicono la loro e si chiedono: perché in A

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44 CORMEREtgjJMBRIA martedì 9 luglio 2019

FOLIGNO

di Luca Mercadini

PERUGIA

• Il calcio come "stru-mento". Protagonista sem-pre, ma per spiegare an-che altro. In "Storia reazio-naria del calcio", edito da Marsilio, gli autori Massi-mo Fini e Giancarlo Pado-van tracciano uno spacca-

Uno spaccato Lo sport specchio dei mutamenti sociali

Il Var o la Var La tecnologia che irrompe nel mondo del calcio e l'arbitro che ha ormai abbandonato la vecchia divisa in nero

modo negativo e deplore-vole. Massimo Fini scritto-re e tifoso, Giancarlo Pado-van giornalista sportivo, ex giocatore e tecnico di cal-cio descrivono il declino del Paese attraverso il cal-cio, anche se non manca-no particolari dedicati a ci-clismo e boxe. Si intreccia-no le storie personali dei

I tifosi oggi Non più spettatori ma meri clienti

due autori con il racconto di gare, giocatori, gol ed emozioni vissute dentro e fuori il campo. Tutti parti-colari analizzati in prima persona o frutto del raccon-to altrui che rendono la let-

"Storia reazionaria del calcio" è il libro di Massimo Fini e Giancarlo Padovan

La società che cambia e il mondo del pallone

to dei cambiamenti vissuti dalla società italiana dagli anni '50 a oggi attraverso la narrazione e la storia del pallone di casa nostra. Un viaggio lungo e complesso reso però "sostenibile" dal-le vicende calci-stiche che tutti coinvolgono e a p p a s s i o n a n o . L'ingresso sem-pre più marcato di tecnologia ed economia a go-vernare il mon-do pallonaro rap-presentano il confine tra quel-lo che era consi-derato un gioco e l'attuale "pro-dotto", con il tifo-so costretto ad abdicare la posi-zione di spettato-re per diventare mero cliente. È così che irrompo-no le televisioni, cambia il lessico sportivo, le tele-cronache assu-mono enfasi esa-sperate e spesso forzate (qui si sta-glia la lode sperti-cata a Bruno Piz-zul e Niccolò Ca-rosio, i migliori

di sempre). Le partite vengono distribuite nell'arco dell'in-

Storia reazionari del calcio I cambiamenti della società vissuti attraverso

a z i o n e d i Antonio Padellarti

J T E S I L I O CARTABIALCA

La copertina Del libro di Fini e Padovan a destra Ronaldo Sacchi, Cruijff e Ancelotti tra i tanti campioni e allenatori citati, il calcio femminile particolarmente caro a uno dei due autori, il Grande Torino e Paolo Rossi simbolo del Lanerossi Vicenza

tera settimana e a ogni ora del giorno, le maglie e i co-lori sociali si adeguano alle esigenze degli sponsor, si dimentica la storia e i gio-catori simbolo, quelli che iniziano e chiudono la car-

Lanerossi e Toro Le grandi passioni dei due autori

riera con una sola squa-dra, praticamente non esi-stono più. La tecnica lascia spazio alla forza, i piedi ad altezza, forza e resistenza quasi che il calcio fosse uno sport di palestrati e for-zuti. Si gioca in campo co-me nella vita a ritmi sem-pre più frenetici, senza pause. Gli allenatori predi-ligono ormai la manovra a un tocco, la panchina delle

squadre è sempre più lun-ga, la figura del mister non è più la stessa. Con lui oggi ci sono il match analist, il tattico, lo psicologo, il nu-trizionista, il mental coach e il preparatore atletico (che nostalgia per il mago

Herrera che faceva tutto da solo). Cambiano le rego-le, l'arbitro non veste più il nero. Scompare il libero, muta il fuorigioco, gli orari diventano quasi impossibi-li. A tal punto che lo spetta-tore si trasferisce dallo sta-

dio alla poltrona di casa, non proprio la stessa cosa. Tutti cambiamenti che ten-dono a spettacolarizzazio-ne la partita ma dimentica-no il tifoso e le sue esigen-ze. Un po' come nella vita politica e in molti aspetti

della società dove il senso della misura e delle propor-zioni lascia il posto alla de-clamazione eccessiva. Ec-colo lo sport specchio fede-le di una società che muta con grande rapidità, senza sosta e il più delle volte in

Non più gioco Comandano economia e tecnologia

e B sì e nelle altre categorie no? Ma come non citare l'ap-passionato affresco del cal-cio totale olandese, simbo-lo di libertà nell'espressio-ne più ampia, molto più di qualcosa legato al solo sport. Un libro pieno di cu-riosità, ricco di particolari invitanti, di facile lettura. Per tutti, non solo per cal-ciofili.

tura interessante e fruibile. La sto-ria del calcio è " r e a z i o n a r i a " , perché entrambi gli autori seppur da angolature di-verse ritengono che il passato sportivo come quello sociale sia più avvincente di quello attuale. Meno preciso perché privo del-la tecnologia odierna ma pro-prio per questo più imprevedibi-le. Giancarlo Pa-dovan dedica un capitolo intero al Lanerossi Vicen-za, la squadra del cuore, Massimo Fini non dimenti-ca mai la sua tra-volgente passio-ne per il Torino. Il passato in una panchina femmi-nile del giornali-sta veneto lo si ri-trova in "Quando il calciatore è

donna", "Con le donne mai" è invece opera dello scrittore piemontese. La modernità che non convin-ce si coglie facilmente in Var (Uno) e Var (Due) do-ve entrambi dicono la loro e si chiedono: perché in A